Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Netflix, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
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critico cinematografico
C'è un legame inestricabile tra la vita e la morte che coesistono e si danno ragione una dell'altra
Per questo in sintesi il tema di White noi sì ritengo di no Baumbach che ha aperto ieri sera la settantanovesimo Mostra del Cinema di Venezia e si vedrà a fine anno surrettizie
Ogni vita ogni gesto ogni trama narrativa ogni complotto dono verso quella fine che però anche tremano e temendo la cercano di esorcizzare una di vincerla
Allora si punta a preservare una normalità impossibile normalità di vita familiare dove ad arbitrare dal ha una moglie un po'nevrotica che sin pasticca con una medicina ignota e una serie di figli dei due frutto di precedenti matrimoni
Ma anche normalità professionale dell'università dove lo stesso driver è una celebrità nel suo campo di studi hitleriani
Corse questa normalità si può salvaguardare affogando il tutto nella bulimia dei consumi tipica degli anni ottanta in cui è ambientato il film e se un incidente con una nube tossica rischia di mettere a repentaglio le vite della zona si fa di tutto per ritrovare quella tranquillità piatta che come emblema attizzato dal rumore bianco a cui allude il titolo del film
Un rumore che dovrebbe essere rilassante nella sua omogeneità sonora
Bomba che trae questa storia dall'omonimo romanzo di Don DeLillo
Lasciando che si apra in varie direzioni con una serie di spunti narrativi mai pienamente sviluppati
Lo fa anche prendendo dagli anni ottanta e segnatamente da Brendel Palma fonte di ispirazione stilistica del regista il gusto del pastiche dalla commistione di generi della citazione
Così si passa dal disaster movie alla commedia nera
Attraverso la satira è un certo tono grottesco che dall'intera vicenda del professore e della sua famiglia un tono allucinato in cui incubi paure elementi perturbanti entrano a mettere in subbuglio la lista
Ma tutta questa ricchezza di materia narrativa stenta ad amalgamarsi e gli elementi contrastanti prevalgono anche sul piano sonoro secondo una ricerca voluta dallo stesso regista
Il miglior punto di sintesi allora costituito dall'altro professore del campus lo specialista di Elvis Presley interpretato da Tonucci
Un personaggio che è un po'un filosofo un po'il contraltare tranquillo trae
Lui teorizzava apertura di film il ruolo metaforico degli incidenti disastrosi che spesso popolato il film americani
Mi sempre lui vede con distacco la paura della morte che percorre tutti i personaggi ma White noi essa sembra sopraffatto dalla sua stessa scrittura troppo ricca sia sul piano narrativo che su quello visivo e sonoro
E anche l'evocazione dell'attualità pandemica attraverso i rischi di contaminazione della nube è un po'tirata in un film che stenta sempre a decollare e lascia alla fine l'impressione di un'occasione un po'perduta
Da Venezia per radio radicale Augusto Sainati
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