22 AGO 2022
intervista

Quinta sessione congiunta assemblea battista-sinodo metodista / valdese. Il sermone di apertura: il pessimismo della ragione e l’ottimismo della fede. Intervista a Lino Gabbiano e a Daniele Bouchard

INTERVISTA | di Emiliano Silvestri - Torre Pellice - 14:04 Durata: 11 min 54 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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Dopo due anni segnati dalla pandemia che ha impedito il sinodo 2020 e ha costretto, l’anno successivo a un sinodo in forma ibrida e ridotta, finalmente di nuovo sinodo in presenza e in sessione congiunta con l’assemblea battista: un elemento di speranza; dopo 15 anni forse anche il segno della volontà di trovare insieme energie di rinnovamento.

In discussione i temi dell’essere chiesa insieme (nella piena integrazione tra credenti indigeni e credenti immigrati); l’ecumenismo (con l’attesa delle decisioni del Consiglio Ecumenico delle Chiese cristiane a Karlsruhe dal 31 ago al 1
settembre); la secolarizzazione con cui ci si deve confrontare senza addomesticare il messaggio cristiano anche se può comportare una decrescita delle chiese: un Gesù non addomesticato non è mai stato popolare.

I contenuti del sermone, predicato all’interno del culto di apertura della quinta sessione congiunta dell’assemblea battista e del sinodo delle chiese metodiste e valdesi.

Le citazioni di Isaia 65, 17-25 e II Corinzi 4, 7-11.

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