Il Pd e il voto del 25 settembre: intervista al Presidente della Commissione Esteri Piero Fassino

Era di radicale siamo col presidente della Commissione esteri della Camera Piero Fassino del partito democratico
Che insomma a Camere sciolte sta per chiudere dei quei due anni di di mandato dal presidente della della commissione
Esteri per parlare con lui insomma di questa campagna elettorale delle anche delle delle delle scelte che dovrà fare il Pd allora lei ha guidato il partito democratico in una fase particolarmente delicata di TTT transizione le le volevo chiedere quanto è difficile oggi fare una strategia di alleanze
In un contesto istituzionale che che è mutato con la riduzione del numero dei parlamentari e che schema lei ritiene più più opportuno in questa in questa fase
Ma intanto direi che bisogna partire dal dato priorità
Intanto prioritario è
Che in Italia c'è una destra nazionalista e aggressiva
Che qualora dovesse mai
Diciamo assumere la guida del Paese
Metterebbe il nostro Paese è una grande difficoltà in termini di credibilità politica internazionale
Le notizie questa mattina sono comparso su un grande quotidiano
E i rapporti ipotizzati revocati fra Salvini la lega che la leadership di Mosca dicono appunto quanto questo questo rischio sia presente
L'Italia è un Paese che ha una credibilità internazionale
Unanimemente riconosciuta che gli è data dalle scelte di posizionamento che ha fatto
Il rapporto transatlantico
L'Europa e l'integrazione europea
La politica di cooperazione con tutti i Paesi del mondo la capacità di produrre una politica che contribuisca alla costruzione di una governance del mondo fondato sul multilateralità sul piano sulla Risoluzione politica i contenziosi sulla cooperazione ora tutto questo non può essere messo
A rischio e invece questo rischio oggi c'è
E così il sionismo politiche che assume gran parte della destra italiana sono opposizione che
Diciamo voterebbero la collocazione internazionale del Paese e
Esporrebbero l'Italia al rischio di una marginalità politica in un momento in cui sia il modo che l'Europa e di fronte a sfide enormi abbiamo una guerra alle porte di casa c'è una crisi energetica che sconvolge gli equilibri
Economici internazionali
C'è
Una una situazione particolarmente delicata su fronti che investono
L'inquietudine le preoccupazione nell'opinione pubblica come i flussi migratori c'è un'Unione europea che deve fare scelte dirimenti attinente al suo futuro il suo ruolo sulla scena internazionale tutto questo richiede un'Italia che sia saldamente in Europa saldamente ancorata ai principi e ai valori a cui sempre ispirato la sua proiezione internazionale e che non sia invece un paese di cui dubitare del cui diffida questo è un tema centrale
Nella campagna elettorale del voto del venticinque settembre perché il venticinque settembre non ci sono in competizione solo due schieramenti alternativi questo è evidente
Sono
In competizione a confronto due ideale due idee diverse del mondo dell'Italia della società quindi
Sapere
Tutto questo
Far sì che l'otto il venticinque settembre si è particolarmente delicato importante per l'Italia ma per l'Europa e per gli equilibri internazionali
Ecco quella quella questione è stata sollevata oggi dall'intervento di Lia Quartapelle troppo inchiesta della stampa
Dovrà essere affrontata con un intervento del ministro degli Esteri oppure ritiene che sia più giusto se ne occupi il Copasir o si possono fare tutte e due le cose parziali è stato annunciato dalle nostre rappresentanti si chiederà
Al coprirsi abbia fatto di approfondire questa vicenda
Ma al di là dei passaggi istituzionali c'è un problema politico che credo
Salvini e il gruppo dirigente della lega debbono chiarire
E cioè questa vicenda costruita dalla stampa che ha più punto va verificato in tutti i suoi passaggi
è una vicenda opaca oscura con molti buchi neri
E francamente non possiamo compromettere la credibilità dell'Italia con spregiudicatezza se
E doppi giochi che ci sono inaccettabile inammissibile quindi
Al di là di quelli che sono i passaggi istituzionale io credo che sia dovere politico e Salvini della lega fugare ogni ombra ogni dubbio
Intorno a tutto questo cioè
Senta ritiene che anche il Movimento cinque Stelle abbia avuto degli atteggiamenti diciamo
Favorevoli alla Russia lei ricorderà il programma del primo governo Gialloverde prevedeva proprio superamento delle sanzioni nei confronti della della Russia
Ritiene che ci sia questo elemento e che anche in vista delle elezioni politiche giusto tenersi lontano io prendo atto del fatto che
Leader dei cinque Stelle Conte ha ribadito più volte che
Il movimento si fonda sul rigoroso rispetto e riconoscimento dei valori dell'atlantismo dell'europeismo fino a prova contraria dichiarazioni di questo genere assunta fa testo
Ricordo che fino a qualche settimana fa
Il ministro degli esteri di mai stato un rappresentante autorevole anzi probabilmente più autorevole rappresentante del Movimento cinque Stelle
Che ha perseguito come ministro ma viene assolutamente coerente di impegno europeista e atlantista quindi non ragione di credere questo atteggiamento del Movimento cinque Stelle corso cambia
Senta lei Lancelot che fa il partito democratico secondo lei ma vede se si vuole battere la destra io penso che bisogna essere generosi
Bisogna mettere da parte pregiudizi detti
Bisogna essere capaci di concentrarsi su il programma che vogliamo presentare agli italiani intorno a questo programma verificare alleanze convergenze e la massima condivisione la massima unità
Quindi le incolpazioni scusi scusi prego prego quindi lei fa le manco un accordo con correnti io nelle
Mandela non ha avuto paura di parlare con più vota che l'aveva tenuto il calcio che per tanti anni
Rabin e Arafat non hanno avuto paura di stringersi la mano Purdy costruire una prospettiva di pace
Che noi si abbia paura di parlare con calma minoranze o viceversa mi pare ridicolo no cioè in politica
In politica ci si parla in politica si riconoscono
Le altre forze politiche si riconoscono gli avversari e si riconoscono anche gli interlocutori con cui puoi fare alleanza e si costruisce insieme un confronto è una discussione che ci consenta
Che ci consenta di arrivare la massima coesione alla massima unità perché se noi vogliamo battere
La destra
E L'Unità dato anche il tipo di sistema elettorale assolutamente essenziale perché nel collegio uninominale come è noto vince chi ha un voto di più
E L'Unità da sola non è sufficiente
Ma certamente metà contribuisce in misura rilevante creare le condizioni per poter essere competitivi
Nel confronto tra candidati nei collegi uninominali naturalmente decisivo è un accordo sulle cosa da fare
L'obiettivo di sbarrare la strada alla destra e certamente prioritario ma per vincere le elezioni bisogna dire anche agli italiani cosa vogliamo fare come intendiamo governare l'Italia qual è il il futuro il destino del Paese
E il partito democratico questo farà
Metterà sul tavolo nei prossimi giorni
Una visione del Paese un programma per l'Italia e su questo chiederà un confronto a tutte le forze
Che si riconoscono diciamo nel campo progressista in ragione tale da cercare di realizzare la massima unità di natura programmatica e politica
E essendo d'accordo su che Italia vogliamo eccome realizzarla essere anche credibili nel chiedere il voto all'Italia senta il discorso che mi ha fatto corre Sucre insieme lo lo farebbe anche su Conte
Ma io nelle non chiudo le porte nessun interlocutore naturalmente
Sarebbe ingenuo
Come dire ignorare quello che è accaduto e sapere quello che è accaduto ha prodotto una ferita che ha tuttora non è sanata
Ho visto oggi dichiarazioni
Presidente Conti che diciamo
Auspicano la ripresa del dialogo con i piedi naturalmente questo non dipende solo del PD
Dipende anche da chi ha prodotto la ferita
Che ha fatto cadere il governo trae ferito molto grave che rimane che ha scioccato l'opinione pubblica
Ci si vuole ricomporre una relazione una convergenza
Prima ancora che un'alleanza bene non c'è dubbio però che da parte
E Movimento cinque Stelle occorre
Una revisione di atteggiamento politico ultima domanda lei pensa che sia possibile una nuova Verona nuovo effetto Verona apre alle alle politiche considerando poi il quadro con cui i soci si è trovato l'accordo del centrodestra ieri ma io credo che
Traumatica fine del Governo
Grandi abbia scioccato una parte larga di opinione pubblica
Compresa una parte di opinione pubblica di elettorato che si è riferito in questi anni al centrodestra
E lo si vede
E dice che c'è un sentimento di disagio di malumore che tra l'altro si è manifestato tra ministri di Forza Italia governo Draghi hanno lasciato Forza Italia
Nelle elezioni amministrative
Di qualche settimana fa ancora prima che si aprisse la crisi nei ballottaggi dove abbiamo visto che penso di elettorato moderato non è andato a votare a favore dei candidati della destra perché non si riconosce in una strategia così aggressiva e nazionalistiche populistica che la destra è venuta via via assume
No è come si fa in tutte le campane intonate ci rivolgeremo tutti gli italiani
Ci rivolgeremo tutti quelli che già hanno avuto fiducia in noi perché rinnovo questa fiducia ci rivolgeremo a coloro che hanno votato in altro modo ma che di fronte alla crisi traumatica che si è prodotta
Manifestano sentimenti di disagio e di malessere e quindi possano essere rassicurati da un voto al Partito Democratico e alle forze di centro sinistra che invece vogliono un'Italia stabile e sicura
Ci rivolgeremo a tutti coloro che nelle elezioni amministrative hanno scelto di farsi rappresentare delle liste civiche che sono state come a Verona
Ma spesso determinante nel far vincere il campo progressista a conferma che c'è un elettorato
Che pur non riconoscendosi dei partiti però hanno vuole essere passivo vuole essere protagonista della vita del Paese e ci rivolgeremo anche a tutti quelli che si sono fin qui astenuti sono tanti
Che hanno un sentimento di disaffezione e di diffidenza verso la politica per convincerli ecco le nostre proposte che tempo che tutti si stia in campo per garantire élite abbiamo l'Italia abbia un futuro certe sicuro
Chiarissimo che la ringrazio ringrazio presidente della commissione Esteri del della della Camera Piero Fassino del partito democratico