Rassegna delle riviste di politica e storia

Speriamo che questa settimana da alcune segnalazione carattere storico storico-politico tratte dalle riviste che si occupano di queste materie abbiamo questa settimana nel tentativo come tutte le volte di tracciare una connessioni trovare dei link tra diversi contenuti che troviamo in queste riviste che
Vi presentiamo naturalmente sommario di partiamo da Mondoperaio uscito il numero cinque di quest'anno quello di maggio che utilizzeremo probabilmente anche nei prossimi appuntamenti le prossime puntate o di
Vi segnaliamo però ecco due contenuti a carattere storico socialismo i socialisti questo è il settore dove troviamo questi contenuti
Giorgio Melis firma un articolo che si chiama fossili Dignity ore interessare un paleontologo
Guido Melis firma appunto questo Tecce si tratta in realtà di una introduzione a un intervento parlamentare di Filippo torturati
Atti parlamentari della Camera dei deputati la ventunesima legislatura seconda tornata del diciassette marzo mille e novecento quattro
Stato di previsione del ministero dell'Interno vediamo perché e interessante Guido Melis ce lo fa capire Filippo Turati
Aveva meno di cinquant'anni quando pronuncio alla Camera breve discorso
Del quale appunto Mondo operaio presente il testo integrale lo trovate appunto di seguito a questo articolo a pagina ottantatré
Tra i fondatori Turati nel mille ottocentonovantadue a Genova del Partito dei lavoratori italiani poi diventato definitivamente Partito Socialista Italiano Ra stato eletto nel mille ottocentonovantacinque per la prima volta deputato un po'e in Parlamento sarebbe rimasto sino a quando nel mille novecentoventicinque non ne sarebbe stato espulso dal fascismo che lo avrebbe costretto all'esilio avvocato figlio di un funzionario statale turchi Turati
Fu precocemente tra i pochi Socialisti italiani a interessarsi del pubblico impiego e in particolare della nascente assoluto associazionismo sindacale di quelli che con riferimento alla commedia dialettale
Piemontese di Vittorio Bersezio si chiamavano allora i treni
Tre era uno dei personaggi del personaggio umile patetico messo in scena mille ottocentosessantadue in un teatro popolare di Torino lavoratore indefesso della scrivania docile laborioso ma angariato dal suo dei suoi cari ufficio prepotenti e arroganti perennemente angosciato dalla necessità quotidiana di raggiungere
Il fatidico ventisette
Del mese poi altre
Altri particolari di questo personaggio ecco Turati decise di dar voce a al mondo alla burocrazia dei tre burocrazia italiana di fine ottocento non era una fiche missione facile quella dell'iter socialista
Incompreso dai suoi stessi compagni di partito che vedevano in quel lavoro parlamentare uno spreco di energie era diciamo non quel ceto
E che ravvisavano in quel ceto burocratico piccoli di piccoli priva di un mondo ostile in fondo alla classe operaia
E alle sue lotte rivoluzionarie irriso con garbo persino dalla sua compagna di vita Anna Kuliscioff
Che in una delle tante lettere che i due si scambiavano quasi due ogni giorno l'epistolario tra l'altro bellissimo dice Melis e gli chiedeva
Con affettuosa ironia se non si fosse finalmente stancato di difendere i suoi scriveva coniglietti burocratici
Maturati sul punto come del resto su tutte le questioni di principio non cedeva di un metro
Egli vedeva lucidamente nel mondo dei senza libertà degli uffici pubblici dominati dal potere Dicati gerarchici
Regolato da norme contrarie persino lo Statuto Albertino una sopravvivenza Feudale questa come l'elettore di Turati che emerge da questo intervento e da questo saggio di Melis
Credeva Turati profondamente che quei trave fossero dei cittadini come gli altri e che i diritti degli altri dovessero dunque condividere affidava la riscossa dei travet
Il Progetto di una rigenerazione pacifica e dall'interno dello Stato
Da Stato autoritario a democratico da agrario su ombre della rendita fondiaria a industriale da antiquato in costato di residui del passato a moderno proiettato verso il futuro questa vettura
Di Turati sintetizzata Melis la teoria
Dell'impiego pubblico d'inizio Novecento non glieli dava né conforto né aiuto era in corso allora tra giuristi italiani duello impari
Tra chi condivideva l'idea dell'impiegato come servitore dello Stato tra virgolette perciò strumento neutro privo di diritti assoggettato alla volontà dell'amministrazione esecutore di ordini Comuna un Toma
E chi ma erano pochi pensava invece a un contratto di diritto quasi privato che in cui varasse pur rispettando certe differenze il dipendente dello Stato
A quello del padrone privato e soprattutto che desse funzionari una parte almeno di responsabilità qualcuno
Ad esempio giovanissimo Carlo Petrocchi sostenne che occorreva liberarsi della bardatura degli stati giuridici e delle norme di protezione dell'impiego pubblico e far posto ai contratti a tempo alla valutazione del merito alla misurazione delle prestazioni vinse
Naturalmente dice Melis la prima delle due teorie fatti nel mille novecentootto fu trovato in Parlamento dopo una lunga battaglia
Il disegno di legge sullo stato giuridico dei dipendenti pubblici di Vittorio Emanuele Orlando maestro della giuridica
Giusto pubblicistica italiana e al tempo stesso Ministro di Giustizia di Giolitti uno status giuridico di modello bis marchiano cioè simile a quello vigente da qualche anno
Nella in Germania il cancelliere di ferro nel quale in cambio di una asserita stabilità del posto di lavoro e del diritto alla pensione era però vietato tassativamente lo sciopero
Sì ammetteva a denti stretti l'associazione tra impiegati ma patto che non si facesse per suo tramite
Indebita pressione sui superiori nesso tra virgolette recitazione
Sì disegniamo infine un rapporto di lavoro spiccatamente diritto pubblico nel quale dipendente aderiva senza alcuna possibilità di discuterle alle condizioni poste per legge dall'amministrazione questa aveva poi sulla successiva carriera del suo subordinato ecco subordinato un potere pressoché assoluto nel mille novecentoquattro
Epoca a cui risale questo intervento Turati era stato appena eletto presidente della Federazione postale telegrafica telefonica il più potente dei giovanissimi
Associazioni tra impiegati queste associazioni però erano ancora allo stato embrionale rappresentavano mondo contraddittorio caotico fatto di tante tra loro a volte contrastanti componenti i sindacati
Veri e propri erano pochissimi piccole mutue
Molte invece poi dei circoli ricreativi Camerini territoriali degli impiegati organizzazioni spesso limitate a un solo ufficio è una miriade di gruppi organizzati del ministero o per grado gerarchico o per lottare località insomma
Una multifondo multiforme mutevole e poco governabile universo di spinte e controspinte
Ognuno per se stesso tutti contro gli altri fare sindacato in un mondo simile non era facile Turati affiancato da da lo sparuto manipolo dei suoi compagni lo fece sacrificando il suo tempo impegnando la sua intelligenza giorno dopo giorno con una pazienza pari solo alla sua proverbiale e tenacia e poi ci sono altri dati citati da Mary disse per presentare questo intervento ma insomma di abbiamo letto l'essenziale
Appunto questa iniziativa di Turati
Vicenda parlamentare nel mille novecentoquattro per trasformare dall'interno
Lo stato posto unitari una testimonianza che ci riporta al percorso al processo del nostro paese della formazione del nostro Paese
E nel cambiamento la trasformazione dello Stato Pri fascista del cosiddetto periodo liberale
Ci avviciniamo e lo facciamo ancora con Mondoperaio il numero cinque un intervento trascrizione di un intervento
In occasione del venticinque aprile di quest'anno Di Giorgio Panizzi vice presidente del Circolo Fratelli Rosselli e
Giorgio Parisi ricorda una figura approfittiamo di questo testo per ricordarla anche qui in questa trasmissione ricorda
La figura di Saverio tu metti il sacrifici agli Saverio tu metti per la nostra libertà
E Rizzi parla di la ritenta l'altra Conchita anche un fatto relativo alla strage di Sant'Anna di Stazzema strage gravissimo con oltre cinquecento persone uccise dalla
Furia dei tedeschi delle truppe delle S S in ritirata al nostro Paese che guidate dalle
Milizie fasciste si recarono nel piccolo paese toscano appunto uccidendo più di cinquecento persone se ne sente subito
Della strage di
Sant'Anna di Stazzema c'è un documentato documentario RAI degli anni sessanta tra l'altro che ci è stato segnalato dalla storica Vanessa rovi che approfittiamo anche per questa trasmissione per ringraziare questa sua citazione
Paniz si parla poi di quello che è avvenuto dal mille novecentonovantaquattro in poi cioè con la scoperta del cosiddetto armadio della del gogna e lavoro
Dell'archivista dello storico Aldo Giannuli che appunto solo con latte di questa scoperta in realtà quello che si è saputo dalla mille novecentonovantaquattro in poi e che furono nascosti immateriali
Che poi dovevano servire per i processi che ci furono nel nostro Paese nel dopoguerra e per questo l'armadio fu definito in questi termini ellissi trovarono documenti importantissimi
Relativi a Sant'Anna di Stazzema ma aldilà
Di questo passaggio il ricordo di Panizzi naturalmente è importante da questo punto di vista perché tra l'altro Panizzi spiega che Saverio tu metti appunto fu ucciso alla scorta il quattro giugno del mille novecento o quarantaquattro prima
Dell'agosto del quarantaquattro vennero notizie spiega in questo suo intervento
Che alla Storta erano stati ammazzati antifascisti lasciarli in campo i tedeschi in fuga da Roma siamo portati dietro un carico prezioso un merce di scambio per i loro tornaconto giudice Panizzi quattordici prigionieri antifascisti di rango prelevati a via Tasso i responsabili delle formazioni partigiane cammino con cui vengono trascinati in catene poi e che si ferma alla Storta
I tedeschi non si ferma no fanno loro bottino che consiste nel rubare
Tutto rare caricano
Il maltolto sul camion non ma su questo non c'è più posto per queste percentuali ammazzano con un colpo alla nuca ricostruisce così Parisi è uno uno e fuggono era il quattro giugno del mille novecentoquarantaquattro chi era
Saverio tu Merelli detto Nardo che aveva dieci anni quando il fascismo comincia a spadroneggiare
Nel nostro Paese a dettare legge in Italia educazione in cui sono stati sottoposti i giovani di allora non era per la libertà ma per credere obbedire e appena possibile combattere tu metti
Studia sicuramente fa parte di quella gioventù del littorio pronta a innestare degnamente combattere per spadroneggiare ancora sul modo fa il maestro elementare ma si accorge della libertà
Con la quale si esprimono attualmente i bambini dice Panizzi
Placido il fratello mi raccontava dice Panizzi di questo bravo maestro che lasciava liberi bambini giocare quando volevano e più giocavano liberi più imparano con la guerra
Saverio diventa tenente lo mandano a Roma per un incarico importante al ministero della Manica nato
A Palermo il ventinove novembre del mille novecentotredici fu un militante socialista dopo l'otto settembre del quarantatré entrò a far parte a Roma delle Brigate Matteotti con l'incarico di responsabile della terza zona fu attivo sino al cinque maggio del quarantaquattro allorché fu arrestato dai in azionisti rinchiuso nelle celle di Via Tasso Tonetti rifiutò di cedere alle minacce le torture fu così raggruppate nazisti con i detenuti che si dicevamo di eliminare la prima rappresaglia cui sarebbero ricorsi
Nell'atto di abbandonare Roma tu metti fu prelevato appunto dei tedeschi con gli altri prigionieri tra cui Bruno Buozzi e allora stop fu abbattuto come è stato detto a Roma intitolata anche una strada e una lapide che lo riconosca invia Vignolo
E c'è poi un ulteriore ritratto e altri considerazioni Giorgio Panizzi che vi segnaliamo ancora da questo numero di numero
E cinque nel mondo operaio che abbiamo utilizzato in parte della stessa puntata di oggi avviciniamoci ancora e molto di più vediamo praticamente all'attualità
E torniamo a citare di un contenuto tratto dalla rivista arella che abbiamo usato anche la settimana scorsa il titolo di questo numero eh disordine c'è un una intervista che ci porta in un tema che cerchiamo sempre in qualche modo di affrontare in questa rubrica e che ha a che fare naturalmente anche con la storia con la ricostruzione con il revisionismo e parliamo appunto di inquinamento informativo complottismo tecnico questioni di questo tipo le interviste con Giovanni Boccia Artieri che è professore ordinario Artieri di sociologia della comunicazione dei media digitali direttore del Dipartimento di scienze della comunicazione
Studi umanistici e internazionali verso l'università
Di Urbino Carlo Bo dove tra l'altro ricopre il ruolo di prorettore alla didattica la comunicazione interna e ed esterna direttore anche dal dottorato in studi umanistici laboratorio di ricerca sulla comunicazione
Ammazzata ecco un'intervista a cura di Camilla Folena chi ha questo titolo il dibattito pubblico e l'inquinamento informativo introduce questo concetto Artieri inquinamento informativo
Chiede intervistatrice nel due mila e ventuno con pensare Bentivegna avete pubblicato voci della democrazia e il futuro del dibattito pubblico come nasce questa idea di questo libro chiede risponde professor Artieri idea nasce dalla lettura di un libro che rappresenta ormai un classico divulgazione su questi temi
Il titolo è questo alla fine del dibattito pubblico come la retorica sta distruggendo la lingua della democrazia
Di Mark Thompson giornalista già direttore generale della BBC e fino al due mila e venti amministratore delegato del New York Times
In inglese il titolo era differente in azione Ruozi componga guida language o politica punto di domanda titolo
Focalizzato sulla retorica ho trovato interessante che qui invece venisse intitolato la fine del dibattito pubblico perché raccoglieva una sensibilità in questi anni si è creata in Italia attorno una trasformazione del linguaggio della politica e dei media in particolare con l'avvento dei media digitali dei social media
L'idea era quella di muoversi attorno qualcosa di così sintetico una possibile fine del dibattito pubblico è determinata secondo molti osservatori anche dalle trasformazioni del linguaggio dovute a un cambiamento del modo di parlare in pubblico da parte dei politici e anche dei cittadini di cui i temi delle bolle
Dell'F chiuso che entrano in scena sono tutte parole ombrello dice Artieri nel senso che entrò il dibattito
E di questi anni
Abbiamo visto utilizzate a sproposito da diversi osservatori spiega spiega più avanti per esempio dire eliminare le Fake Mus-e dai soci in media non vuol dire niente diverse nel momento in cui non si è definito che che cosa sia questa che è la fede negli USA rendendo fondamentalmente impossibile immaginare positivo naturalmente operazioni di pulizia il
Disordine informativo quindi si costituisce come riportiamo nel libro attorno a due assi principali che sono la misi in formazione e la disinformazione cui sia aggiunge poi un terzo blocco la mano all'informazione spiegherà
Tra poco questi termini
Periodo qualche tipo di esempio in termini di disinformazione c'è un problema molto Complesso sulla volontarietà del disinformare i posso creare
Un contenuto completamente falso e volutamente manipolatoria nel racconto di un fatto inventando lo anche dei suoi protagonisti questa la disinformazione
Potrei anche fare però a fine di scherzo
Miss informazione e la propagazione di questo tipo di contenuti incontra poi altre volontà che possono condividere in maniera consapevole propagare la disinformazione oppure esserne complici involontari
Quando per loro è un'informazione vera e sono quindi oggetto di Miss Informazione
è una catena molto complessa che tiene conto di chi produce contenuti di chi distribuisce e di chi li consuma siccome
Chi produce e distribuisce consuma sono soggetti cambiati nel tempo
Pensiamo ad esempio ai soggetti che distribuiscono che non sono più necessariamente solo i media di massa ma come è noto anche persone e le persone attraverso i social media la miscela
Tra persone e istituzioni e altri tipi di media è chiaro allora che il quadro è diventato molto
Più complessa sui pubblici forse non sono mai stati semplici fruitori ma sicuramente al momento in cui la loro capacità di propagazione dei contenuti essi aumentarle diventata più visibile
C'è più consapevolezza rispetto a riconoscere un ruolo attivo al consumatore dell'informazione nel costruire la cartina del valore dell'informazione discorso
Molto approfondito in realtà questo del professore Artieri speriamo di render dello nella maniera più chiara possibile naturalmente sarà importante leggere integralmente
Questa intervista su Arel on line e spiega più avanti ci sono persone che costruito costruiscono gestiscono producono e distribuiscono informazione
Che le persone e che le persone chili consumano non sono Soggetti completamente neutri ma portatori essi stessi di valori e ideologie
Per cui filtrano filtrano selettivamente quello che ascoltano che leggo e di cui vengono informati sembra quasi come se fossimo rimasti
All'arteria del proiettile magico in alcune letture invece come se esistesse un pubblico bersaglio che poi colpire con una buona freccia messaggio giusto
Messaggio giusto colpirà il bersaglio produrrà gli effetti che sono quelli che hai previsto costruendo questo messaggio sappiamo che non è così dice il professore ci sono decenni di ricerche ci mostrano che esiste un filtro selettivo nelle persone molto difficile
Far cambiare idea una persona semplicemente esponendo la a un messaggio nella politica questo è molto evidente
Non accadrà naturalmente che leggendo tanti messaggi
Di un componente e conservatore diventerò conservatore anch'io se invece sono progressista e che naturalmente deve anche il contrari con questa cosa talmente ovvia da essere banale ma ci dimentichiamo che lo sia
E per cui attribuiamo eccessi eccidi un eccesso di potere in media peccando di media centrismo dice appunto professore Artieri ritornando su questa questione ugualmente è una questione che va interpretata nelle dinamiche specifiche di questa nuova realtà tra le parole ombrello spiega più avanti c'è anche quella dell'algoritmo di cui si parla moltissimo e e dice
Professor Tirelli spesso a sproposito Corada che funziona un po'come fece Music però l'ombrello
Utilizzata ormai da tutti tanto in letteratura quanto nella vita quotidiana momento in cui una prima serata di parlarne si parla di algoritmo vuol dire che la parola e talmente sdoganata dalla perso ogni tipo di valori
A piedi più avanti ci stiamo abituando a capire come gestire l'eccesso di informazioni possibile disordine informativo che porta all'interno della nostra università sapendo che per come sono fatte al momento per come sono fatti al momento in modi soggetti sociali mediali
Funzionano attraverso algoritmi che tendono a spingere maggiormente gli elementi controversi rispetto alle argomentazioni razionali
E questa è l'affermazione che fa che fa il professore Artieri ci ritorniamo un attimo cioè funzionano attraverso questi meccanismi che tendono a spingere maggiormente gli elementi controversi viste al argomentazione nazionali questo è lo scenario
L'attitudine con la quale poi ci muoviamo all'interno di un mondo come quello di internet e dei social media è fortemente emotiva e questo è un altro elemento che raggiunto alla costruzione di questo difficile quattro l'emotività e l'elemento che viene sollecitato in realtà nelle piattaforme il puoi leggere
E non commentare però il dei pulsanti che ti permettono di agire istintivamente mettendo un cuore abbracciando virtualmente o ancora metà annullai compro una faccia arrabbiata questo accade soufflé i suoi che in particolare
Sei portato a leggere i contenuti secondo un'ottica Dellai motilità
Uso l'esempio difesa Feibusc Facebook dice il professore perché è stata la palestra da cui poi sono passate tutte le generazioni che poi si occupano di contenuti relativi alla politica
Chiede l'intervistatrice questa emotività dei pubblici entra in gioco in una in maniera che talvolta sembra coinvolgervi più con dinamiche del contro che con quelle del per è così e se sì possiamo immaginare quale sia la ragione di questa inclinazione a una indignazione sempre più vistosa
Risponde professor Artieri in una logica nonna media Centrica il parlare di questa tematica significa andare alle radici di cui il che lei ha chiamato indignazione del perché la nostra è la società dell'indignazione
Abbiamo oggi palestre pubbliche in cui esercitare nostra indignazione la nostra irritazione sociale come anche forme di cinismo che attirano molto più consenso rispetto alle argomentazioni razionale
D'altro canto non è nemmeno vero che però ci sia sempre un esercizio contro perché abbiamo testimonianze anche di grandi campagne a favore elenca alcune questioni commemorazioni grandi lutti eccetera
Partiamo dal presupposto scrive più avanti spiega più avanti che non sappiamo quanto le persone vengano guidate emotivamente dagli ambienti
Ma sappiamo che questi ambienti sono fortemente emotivi usati perché richiedono un rapporto molto immediato tra la fruizione di un contenuto e la reazione
Che esso troppo poi ragionamento prosegue ed abbiamo preso già molto tempo più avanti ancora prosegue il professore Artieri gli eventi che hanno reso visibile quella che abbiamo comportato con un'altra parola ombrello di definire posto verità è un'altra categoria introdotta da cui si studia il professor Artieri
Sono le labbra ex interrelazioni Donald Trump i fenomeni hanno certamente radici profonde e lontane ma questi due momenti contemporanee non sdoganato a livello di opinione pubblica del giornalismo della riflessione politica della cittadinanza due elementi
Da un lato i processi di condivisione di false informazioni durante la Breaks e rispetto la compagnia Trump Clinton e dall'altra il ricorso in particolare nella compagnia tranviaria
A argomentazioni e verità alternative definire così dai suoi stessi portavoce rispetto alla descrizione dei fatti questo triplice perentoriamente poi ancora prosegue il ragionamento questo tipo di atteggiamento spiega ancora più avanti è ciò che ha portato all'assalto di capitoli del anche se introdotte al dibattito in maniera parodistica o isterica le istanze queste istanze vanno considerate spiega il professore Artieri
Perché
Mi chiedono alla politica di affrontare la società in modo diverso e tenerne in qualche modo conto non possono essere zittito e perché non sono razionali o scientifica bisogna capire come darne conto
Ancora più avanti fare un'altra riflessione interessante durante gli anni di piombo argomenta il professor Artieri
In un'intervista Marshall McLuhan
Fecero una domanda sul terrorismo e lui disse basta che non ne parliate più in televisione se non ne parlate il tema non esiste questo tra virgolette tra l'altro su su queste questioni
Così esposte in maniera perentoria in quell'occasione da McLuhan aveva detto cose molto interessanti tanti anni fa Angiolo Bandinelli
Esponente del Partito radicale trovate questa documentazione d'archivio on line negli Archivi on line radicali spiega il professor Artieri ovviamente eviterei forme così radicali perché alla fine la realtà si si presenta sempre sotto le sue forme
Che tu mi parli o meno il tema e come evitare lì le forme dissolverà rappresentazione perché quando presento due istanze all'interno di un talk show elemento sul palco uno vale uno posso
Pesano entrambe il cinquanta per cento e qui si parla appunto del problema su di culture abbiamo cercato di parlare professor Artieri parla ancora di un'altra questione la tematica del de'Banchi inglese che quella del demistificare di smentire le notizie false
Spiegato esatti è stata studiata per come funzionano meccanismi informative al momento in cui si smentisce notissimo una notizia è come se la di le si desse doppia visibilità e questo sta nelle cose in qualche modo la si incoraggia se
Intanto dovrebbero però essere molto più veloci idea banche di quanto riesco la provocazione di una notizia rispetto al tempo del debulking è incommensurabile
La News fondamentalmente ha già avuto il suo affetto come fosse una prima ondata e col dei banchi Inge sospingere avvolto un'altra ondata di questa la sua riflessione che amplifica il tipo di disordine che si può produrre
E evidente tra l'altro che in queste questioni entra anche la riflessione sul giornalismo sulla professione giornalistica ci sono alcune questioni delicate no anche il problema del finanziamento della professione giornalistica di questi tempi tende tema di cui abbiamo parlato spesso qui da radio radicale
E la
Intervista prosegue noi purtroppo ci dobbiamo fermare con questa segnalazione tratta da arella disordine questa intervista professor Giovanni Boccia Artieri a cura di Camilla Folena che trovate
Nelle pagine interne a partire da pagina settanta
Senta
Cerchiamo la chiusura con un'ultima segnalazione torniamo alla rivista sotto il vulcano diretta da Marino Sinibaldi titolo di questo numero
Che abbiamo sottocchio fuori luogo a cura di Andrea Bajani
Una segnalazione che ci porta nel nella attualità più stretta anche se è stata scritta questa
è stato scritto questo articolo qualche tempo fa di Cartia Perovskaja che nata io ma nel mille novecento settanta studiato in Historia in Estonia
Si è laureata a Mosca nel mille novecento dal mille novecentonovantanove vive a Berlino suo romanzo è scritto in tedesco uscito da Adelphi ha vinto il Premio Strega europeo
Scrive in questo articolo che si chiama un amuleto per la resistenza ucraine
Ogni giorno penso che non può essere vero ogni giorno lo stesso la città in cui sono nata si trova sotto il tiro dell'artiglieria con qualche settimana fa ordine sopraggiungono sensato sosta la guerra la guerra superano dimensioni mitica finora non era mai stato tanto chiaro che cosa fosse bene e che cosa fosse male T-shirt
Contro questa guerra inconcepibile la Russia non è incoraggiante sorta soltanto voci isolate o forse non ancora chiede scrivo mi manca il respiro di ciò che vi do oggi non so
Che cosa resterà in piedi domani che cosa sopravviverà all'inizio volendo pubblicare la foto di mia madre
E nel seminterrato lei seduta là sotto che ci guarda fotografata da una donna che è fuggita dalla regione del Donetsk
Quasi otto anni fa e che lì accanto a lei in quella cantina una foto del genere sarebbe finita subito sulla copertina di Newsweek
E non ce l'ho fatta però per dispetto qualcosa di troppo in tipo mia madre ha detto la mia vita e inizierà sotto le bombe definirà finisce sotto le bombe così en passant
Solo una semplice osservazione lei è una storica l'appunto
Seduta là sotto legge un libro di Janus corsa Cac re Matteuccia opprime approfittiamo per citata
Dicono che la guerra non abbia un volto di donna dice la scrittrice qual è l'immagine della guerre chiede
Poi fa
Varie ipotesi di
E mia figlia vede al telegiornale una casa bombardata e sostiene che è identica alla nostra a Berlino che accoglie ora i primi amici giunti dall'Ucraina considero questa foto casuale nemmeno i fondi come un'icona un amuleto contro la distruzione una parte della Resistenza Ucraina vedo la mia città agli anche meno come in un documentario non riesco a mettere a fuoco ciò che accade ma questa foto ecco la uso come una sorta di amuleto per la resistenza Ucraina fa circolare la trovate
Anche segnalata su questa rivista e appunto con questo ricordo questa esortazione di Katia Petruska Aia è chiudiamo anche per questa settimana questa trasmissione di appuntamento alla prossima puntata