Presentazione del libro «La democrazia nel XXI secolo. Riflessioni sui temi di Alfredo Reichlin» a cura di Giuliano Amato (Treccani, 2022)

Cominciamo
No c'è un annuncio che vi faccio io questo libro c'era chi era scritto e non è detto che chi lo legge debba leggerlo gratis
Ci sono delle copie in vendita qua dentro sono a disposizione di chi lo vuole comprare io ne ho una copia e non la presto a nessuno
E non ancora
Ora dopo questo messaggio promozionale che però condivido assolutamente dopo aver letto in ogni vi dà il benvenuto Benvenuti e benvenute buonasera a tutti e a tutte grazie per essere qui siamo appunto riuniti con grande piacere per presentare il libro appunto dedicato ai temi di Alfredo Reichlin si intitola la democrazia nel ventunesimo secolo a cura di Giuliano Amato che ringrazio subito per essere qui insieme a Marco Tarquinio direttore del Corriere Giuseppe Provenzano
Scusate
Scusate fa Bateau-Lavoir ragazza sposata ovviamente direttore di avvenire stimatissimo giornale tra l'altro con una tenuta rispetta le vendite che sono molti molti gli invidiano e e Giuseppe Provenzano che il vicesegretario del Partito Democratico
Dunque il il volume intende rilanciare appunto i temi cari ad Alfredo Reichlin
Che sono quanto mai attuali appunto si sottolinea da più parti la sua visione del suo sguardo lungo la sua consapevolezza delle emergenze anche delle criticità del mondo contemporaneo delle grandi sfide e dall'altro anche del suo atteggiamento diciamo di monito
Soprattutto riguardo al lo schieramento di sinistra cui assente appartenute di cui sempre fissato un pilastro dell'altro
Voglio salutare io lavora a Radio tre voglio salutare Roberta Carlotto che appunto è stata lungamente nostra direttrice office anche Valeria Termini che entra
I contributori della del volume se c'è qualcun altro mi scuso per la non non riconoscerlo ma insomma
Grande grande stima per il livello appunto di questi saggi per quel che ne ho potuto intendere non essendo io un esperto Dini
Economia però appunto ho avuto questa sensazione di di ampio respiro proprio di di fermarci a riflettere su alcuni nodi della del nostro tempo che sono diventati quanto mai attuali io immagino che quando è stato pensato questo libro si sarebbe immaginato di trovarsi con una guerra evidentemente
Nel cuore nel cuore dell'Europa ma appunto gialle esperienze presto precedenti le varie crisi la pandemia insomma avevano stimolato un ritorno ai temi fondanti della della della Fronte Democratico diciamo così intanto io comincerei subito da Giuseppe Provenzano perché sicuramente il no il convitato di pietra no perché era una brutta espressione ma insomma l'interlocutore privilegiato di questi di questi nel senso che l'azione appunto di di di vidi stimolo di monito come dicevo prima rivolta innanzitutto alla sinistre io mi sono riletta il manifesto del Partito democratico a cui Alfredo Reichlin ha dato naturalmente un contributo decisivo è del due mila otto e diciamo pure i termini sono in gran parte ancora assolutamente assolutamente sul sul piatto e quindi lui sottolineava soprattutto negli ultimi anni come ha ricordato Giuliano Amato nell'introduzione che la sinistra non foste adeguata alle sfide non non non non riuscisse ad adeguarsi alle nuove domande ecco vorrei un primo bilancio è un primo giudizio da questo punto di vista
Ma grazie grazie della domanda grazie soprattutto dell'invito del volume
Ringrazio presidente Amato che lo ha curato ma tutti
Coloro che hanno contribuito di cui mi scuso se non utilizzerò nella questa riflessione su questi temi tutti i saggi
O non li citerò tutti perché ciascuno di questi contributi meriterebbe
Forse un momento di riflessione a sei una presentazione a sé e non è detto che non si faccia diciamo perché questo libro è l'avvio di un percorso come viene detto già nell'introduzione la ringrazio anche per una ragione io non ho avuto una grande consuetudine con Alfredo Reichlin se non quella di un giovane militante che come tutti i giovani militanti della sinistra del partito democratico
Vedeva in lui un punto di riferimento questo libro è stata un po'l'occasione per tornare ai suoi iscritti alle sue parole nel pause di una campagna elettorale per le elezioni amministrative
Un po'difficile in qualche caso veramente complicata
E io per la verità sono stato allievo lui non ha nessuna responsabilità diciamo sul sul poi come l'allievo è venuto di Emanuele Macaluso e quindi diciamo faccio un po'la parte del rompi con gli ori non mi scusi nonne non mi scomuniche il presidente per la parola ma insomma Emanuele era la la la ricordava sempre se inizio in realtà con una critica a questo lume
E la critica un po'Cuesta cioè io sono convinto che Alfredo Reichlin avrebbe non solo gradito sposato l'impostazione i temi che sono stati affrontati e sviluppati però mi sembra che
Va avrebbe anche sposato credo in larga parte l'impostazione degli iscritti e tuttavia mi pare che di Alfredo Reichlin e sia stato assunto questa riflessione sui sui temi molto quel realismo critico che ha accompagnato la sua lettura del realtà sempre fino all'ultimo anche quando questa era spietata
Ma questo diciamo realismo critico abbia prevalso troppo nell'affrontare questi tre temi sulla passione politica delle combattente che lui è stato dall'inizio della sua vita
Fino all'ultimo istante in cui ha vissuto cioè voglio dire mi sembra che per dirla con una formula un po'ormai abusata da tutti noi
Che il pessimismo della ragione abbia prevalso troppo nello sviluppo di questi temi sull'ottimismo della volontà e io invece su questo proprio che vorrei i diciamo interloquire con voi a partire dalle analisi anche sul tema della battaglia politica perché insomma lo dico soprattutto a dell'introdotti l'interlocutore e il curatore Giuliano Amato è Salvatore Biasco che quando diciamo vanno via via scomparendo
I nonni e i padri restano dei punti di riferimento diciamo del pensiero politico culturale della sinistra italiana la somma a me sembra che cioè la sconfitta non ce la siamo lasciata alle spalle
E che il tempo che stiamo vivendo è il tempo in cui dobbiamo interrogarci come su come organizzare una reazione è una risposta alla sconfitta nel libro discute molto fa soprattutto Salvatore diciamo della sconfitte devo dire che lui stesso poi nell'introduzione anzi nelle conclusioni dice
Che il quadro che emerge dalle analisi pessimista non è dei più rotondo e dei più rosei ma individua delle contraddizioni nelle quali si deve lavorare per dare ad esse uno sbocco progressivo io sono convinto che invece sbocchi progressivi su tanti di questi temi sono proprio oggi nel cuore della battaglia politiche vorrei provare a e non crearli questo è un libro sulla democrazia lo dice
Il titolo stesso e penso che questo sia stato giusto corretto
Dedicare un libro alla democrazia anche come giusto omaggio a quella generazione di Inghilterra e politici della sinistra italiana
Che sono stati incerto uomini parte combattenti fino all'ultimo sono stati i grandi costruttori in una democrazia italiana
Di una democrazia intesa non nel senso solo procedurale come chiarisce ancora Salvatore ma nella sua concezione economica e sociale forse una delle cause della crisi una democrazia vera democrazia liberale è proprio questo nell'aver ridotto la democrazia troppo a lungo solo a un insieme di regole di procedure aver escluso dal discorso pubblico questo un po'la tesi di Michael Sandel
Un confronto una discussione sui contenuti invece di una vita giusta una vita buona anche sul terreno proprio delle relazioni economiche sociali
A San Donato via nel due mila diciassette la vita gli ha risparmiato di vedere le chiavi su cavalli ha vissuto due secoli tante poche storiche nelle quali è stato protagonista fin dalla più giovane età ma gli ha risparmiato di vedere diciamo cose interessanti a volte ce lo siamo detti sempre conservatore viviamo tempi interessanti come diceva quella maledizione cinese nel non non poteva immaginare quanto fosse maledizione al punto da farci rivedere la guerra alle porte
Nell'Europa ma prima la pandemia prima ancora la peggiore sconfitta della sinistra
Da quando più o meno esiste la sinistra diciamo nel nostro pub non solo dalla della nella storia repubblicana da sempre le delle forze democratiche di sinistra quella del due mila
Diciotto e se guardiamo all'abbiamo ancora lo sguardo cioè noi abbiamo attraversato in questi vent'anni passa dal due mila e uno in poi crisi epocali sul piano geopolitico quella grande
Recessione inerenti che hanno che citavo prima che non solo avrebbero lacerato il tessuto sociale di vimini qualunque società ma forse persino la sua tempra morale e nonostante questo noi siamo ancora in piedi in piedi
Diciamo un un po'acciaccati la prima vittima di questi mutamenti
è stata appunto la democrazia abbiamo molto discusso di non è poco abbiamo molto discusso di recessione economica
E troppo poco in questi anni di un tema che invece Alfredo aveva già messo a fuoco della recessione democratica
Fotografata dall'Assemblea delle Nazioni Unite dove democrazie sono una minoranza una minoranza anche quelle
Declinante anche quelle che votano per le sanzioni alla Federazione Russa questo dobbiamo ricordarcelo
Una democrazia che a minacce Esterne come la guerra senza dubbio che una minaccia alla democrazia così come mettiamola così il potere dei giganti per dirla come con Colin Crouch che qui produce un saggio molto molto importante ma insomma quella concentrazione di ricchezza e conoscenza che determina una concentrazione di potere priva di ventitré anni di Gigi nazione democratica
Che è appunto una minaccia esternare democrazie ma le democrazie hanno anche tante minacce interni sono quelle che ricorda Giuliano Amato nell'introduzione
Sono le vinacce al ha credibilità delle nostre istituzioni una minaccia di cui si parla sempre poco ma che è una minaccia che nel nostro Paese viviamo costantemente che qua delle mafie
In questo momento vedono una forte recrudescenza una volontà nuovamente di entrare
Nelle nostre istituzioni nella nostra macchina pubblica
E la minaccia interno alla Democrazia forse maggiore che abbiamo conosciuto che l'esposizione di su Guagliardi disuguaglianze sociali
Che ne minano quella coesione minimale assicurare una vita uno svolgimento ordinato la nostra vita democratica sono le ragioni per le quali dovremmo astenerci da quella retorica che pure va avanti in questi giorni
Dopo l'invasione della Russia all'Ucraina dello scontro tra democrazie e autocrazie perché questo scontro tra democrazie e autocrazie
Riguarda anche noi riguarda anche l'Occidente riguarda le nostre società all'interno delle nostre società e questo è un punto io credo fondamentale della nostra discussione di oggi insomma dove abbiamo vissuto e visto una destra che
Qui c'è una grande critica la destra neoliberista gli ultimi quarant'anni di egemonia neoliberista
Che prima ha attaccato l'uguaglianza e minando le basi da democrazia con l'attacca l'uguaglianza adesso attacca la libertà la libertà prima delle minoranze e poi di una maggioranza discriminata che le donne diciamo di tanta parte anche dell'Occidente e infine la libertà dei popoli perché questo viene sempre dimenticato ma punti innestato nel corso di questi anni uno dei poli di questo vento conservatore reazionario che ha soffiato nel mondo altri sono stati Trump Bolzonaro eccetera
Ecco l'ho fatta un un po'lunga per dire che sono tutti questi temi insieme alla grande rivoluzione tecnologica che determinano appunto
O crisi della democrazia dall'interno bene
Declino dell'Occidente che sono due filoni
Sviluppati voi nel libro in maniera io credo decisiva
C'è una tesi molto molto forte
Soprattutto nell'introduzione di Giuliano Amato che un po'raccoglie il senso delle riflessioni cioè lui dice a un certo punto
Il problema centrale che nel nostro tempo perché che nel compromesso socialdemocratico oggi non è più realizzabile sicuramente non lo è
Nelle forme con cui era stato realizzate ci aveva assicurato appunto l'equilibrio tra capitalismo e democrazia nel secolo scorso
Questo è molto singolare perché
All'indomani della pandemia e già durante la pandemia noi abbiamo assistito davvero non vorrei che apparisse troppo l'ottimismo della volontà ma proprio a un bisogno di socialdemocrazia
Noi abbiamo invertito un mutamento nel senso comune prima che nella resa nella risposta delle istituzioni la riscoperta del valore dei beni pubblici smantellati
Nel corso degli ultimi decenni da politiche frutto di quella subalternità all'egemonia liberale che
Salvatore così bene poi mette a fuoco
Abbiamo assistito alla riscoperta della dignità di lavori che all'improvviso sono diventati essenziale le nostre vite che fino ha qualche giorno prima non vedevamo dalla logistica al commercio al lavoro di cura
Alle imprese hanno chiesto allo stato non soltanto deregolamentazione meno tasse ma di essere accompagnate nella crisi anche nei processi di transizione di trasformazione un bisogno di socialdemocrazia
Che parte diciamo da una leva nuova che si pone su un terreno nuovo che ricerca con equilibrio nuovo in Europa e questo è io credo il vero terreno
Di svolta sul quale a mio avviso diciamo la battaglia è ancora in corso ecco perché c'è il tema del realismo
Critico col quale bisogna analizzare i processi in campo ma allo stesso tempo
Va ritrovato quell'equilibrio era così mente raggiungeva il feto RAI venne una meravigliosa sintesi nella passione per la battaglia politica l'Europa non l'Europa dei sulla carta
Che angosciava forse era il pieno almeno dalla discussione che avevamo spesso nel partito democratico era uno dei temi che poneva la distanza tra l'Europa reale l'Europa delle nostre intenzioni ma l'Europa della pratica che reagisce alla pandemia in maniera completamente diversa alla reazione che ha avuto nella grande recessione dove è stata dominata dal trionfo delle idee fallite dove per citare
A Dante usa era arrivata allo schianto quell'Europa
Ed è stata una a reazione
Che era già stata preparata dall'elezione di usura montarla Allende dove in quella Commissione cominciava diciamo a argomenti affacciarsi una testa nuova sulle politiche comunitarie ma che è stata il frutto di una battaglia politica che c'è stata durante la pandemia qui da una grandissima lezione è stata una prova di forza della politica
Spegnere il pilota automatico e riprendere le leve della direzione del cambiamento e di quello che la politica può fare che fino a sei mesi prima era tabù nella nostra discussione
Nella discussione di tanti di tutti vorrei dire
Anche diciamo di quelli che ha facevano del di quel realismo critico una delle prove decisive della loro intelligenza analitica che invece forse teme la battaglia politica
Diciamo facevano un passo indietro era la fine del verismo alterna liberata la fine di tutto questo ed è questo un elemento di mutamento io credo una cultura politica
Che deve farci riflettere sul sui temi che si stanno ponendo oggi in cui riparte
Qui c'è Giuliano Amato una conferenza sulla riforma dei trattati in Europa
Che è un punto a mio avviso diciamo cruciale lo vediamo adesso sulla necessità di quelle riforme istituzionali perché l'Europa è chiamato una sfida forse addirittura più alta rispetto a quella della pandemia del rispondere alla crisi Ucraina e alle sue conseguenze geopolitiche economiche sociali ma che e io credo possibile questo è un punto decisivo per chi come Alfredo Reichlin commentò
Con grande lucidità la lezione di quell'arresto fallimento drammatico del referendum francese del due mila e cinque a proposito di elezioni francesi
Quello Cho dimentichiamo sempre che ci diceva una cosa fondamentale cioè che il mutamento istituzionale in Europa sarà possibile quando sarà avvertito dalle opinioni pubbliche come socialmente desiderabile
Cioè come socialmente desiderabile e dunque
Quando sarà avvertita l'Europa come uno strumento di quella protezione politica e sociale dei cittadini cercano
E questo si sta cominciando a realizzare con mille limiti e mille contraddizioni di pochi minuti fa e il si del Consiglio europeo
Alla direttiva euro alla direttiva sul salario minimo che guardate è un punto straordinario al di là del merito delle conseguenze che può avere sull'Italia
Perché quella direttiva
è uno dei primi strumenti attraverso il quale l'Europa corregge quel difetto della sua fondazione
Cioè quello di riprodurre al suo interno le dinamiche perverse della globalizzazione cioè della concorrenza e del dumping sociale che mettere lavoratori gli uni contro gli altri
C'è una direttiva straordinaria di cui si sta discutendo sui lavoratori delle piattaforme a proposito della tecnologia che dà protezione ai nuovi lavori dell'economia digitale e nello stesso tempo pone una questione importantissima
Come la trasparenza dell'algoritmo
è un'altra direttiva di cui si sta discutendo sull'intelligenza artificiale che prova a immaginare una terza via nella economia della conoscenza e della produzione dei dati tra il modello lasciatemelo dire in maniera un po'grossolana
Statunitense cioè i dati sono proprietà delle corporation è quello cinese i dati sono proprietà dello Stato e ti dicono che i tuoi dati sono proprietà dite spesso della persona e che c'è un limite oltre il quale largo ritmo non può conculcare la dignità degli individui questa è l'Europa che sta provando a costruire quel pilastro sociale che pre messa indispensabile per quella necessaria integrazione
Politica di cui abbiamo bisogno anche di fronte oggi alla guerra come già Alfredo Reichlin meglio di niente scriveva sull'Unità a proposito dell'invasione
Perché di questo si tratta
Nell'Iraq da parte dell'amministrazione americana dei bus e dei suoi volenterosi alleati cioè la necessità di un'autonomia strategica della costruzione di una difesa europea qui la sinistra deve discutere interrogarsi
Do la discussione direttore un po'farlocca che abbiamo fatto noi sul sulle armi in cui diciamo è iniziata esattamente come finita
E la discussione dovremmo farla con la socialdemocrazia tedesca come altre volte è drammaticamente è successo nella storia d'Europa perché lì a mio avviso la partita se la decisione della Germania va nella direzione di un maggiore coordinamento
E della costituzione di una difesa europea oppure no perché potrebbe essere anche no io l'ho fatta troppo lunga e chiudo su questo punto
Diciamo che a mio avviso è rilevantissimo
Questa battaglia per l'Europa per la costruzione di un'Europa sociale che è una battaglia delle forze socialiste democratiche in primo luogo una battaglia che ha proprio in questo momento in cui sembra
Diciamo così immessa a dura prova dal fatto che stanno
Arrivando anche da noi viviamo la nostra discussione pubblica agli eredi di una nuova guerra fredda alla quale io credo noi non dovremmo rassegnarci di una nuova logica di di contrapposizione
Tra blocchi tra due blocchi io credo che questo bisogno di Europa sia più avvertito nel mondo di quanto immaginiamo metà maggio è costato dicevo direttore Tarquinio
In America latino visitato alcuni Paesi per incontrare i leader movimenti forze progressiste malgrado
Decenni due decenni almeno di disillusione disincanto di illegittimo anche risentimento nei confronti di una roba che ha mancato tutte le promesse verso quel continente con un accordo commerciale fermo da vent'anni per esempio
Beh malgrado tutto questo diciamo da lì si esprimeva un bisogno di Europa fortissimo anche come garanzia di costruzione di un ordine
Multipolare che io credo sia una delle questioni oggi sulle quali non siamo tutti chiamati a misurarci
Benissimo a proposito di passione e di ottimismo della volontà insomma Franza non c'ha dato un esempio plastico nella sua anche a nell'animosità anche che in cui ha sottolineato diciamo il lato del bicchiere mezzo pieno se vogliamo di questa di questa analisi ma si tratta appunto di nodi da cui ripartire insomma mi sembra che poi i messaggi chi più chi meno si concludano
Tutti con uno uno slancio comunque di di speranza cioè come momento di crisi come grande occasione ovviamente
Per ricominciare in modo in modo migliore allora Provenzano ha citato Colin Crouch o che tra l'altro fa un'analisi interessante della crisi climatiche della pandemia come appunto occasione è positiva alla fine per un un rilancio dei valori dei valori democratici è però sottolinea l'importanza di non confondere il passaggio cioè lui dice no per la sinistra non si tratta di un passaggio da valori immateriali a valori culturali cioè comunque la sfida sempre
Tenerli insieme Provenzano sottolineava appunto la l'attrattività della della democrazia dell'Europa ecco però al direttore di Avvenire Tarquinio non vorrei chiedere anche rispetto al tema della partecipazione infine un nodo fondamentale appunto della della teorie del pensiero di Alfredo RAI finché giudizio da insomma è anche rispetto a quanto detto Provenzano se poi questa rappresentatività della sinistra è sufficiente attualmente
E io non ne ho parlato per ragioni di tempo però
Buona sera intanto grazie per questo invito sono molto onorato l'occasione speciale di procurato da Giuliano Amato firme tanto importanti
Stimo lentissimo i tempi son quelli che sono nella nostra attualità e alla cronista
Mi mi misuro con quelli ragionamento che ha fatto il tratto Provenzano a sua volta stimolante ha posto diverse questioni sul tappeto
La domanda sulla partecipazione ed attualità se non altro perché ancora una volta abbia avuto una prova di che cosa significhi la rottura di quel rapporto di fiducia
Abbiamo scelto l'altro ieri in un voto di sfiducia nessun gioco di parole
è una realtà drammatica solo che a ogni passaggio da fare su constatiamo lo scollamento tra la base elettorale crescente gli eletti
Lo mettiamo lì permettiamo tra parentesi andiamo avanti
E anno dopo anno stiamo vedendo che questo questa distanza si accresce arriva l'italiano a livello europeo ci posso amo dicendo che ci stiamo adeguando agli standard del resto nel continente e del mondo libero
Per me non è una consolazione
L'anomalia italiana ad una grande partecipazione che era legato anche alla storia di dei cosiddetti partiti di massa
Con tanti luoghi della politica di di dentro la la realtà viva della gente il porta accanto rispetto alla
L'esistenza delle persone come problemi concreti che ci son dentro questa è la vera dimensione sociale poi
Ecco ossessivamente preoccupante
E non possiamo metterlo tra parentesi tra un'elezione e l'altra per riscoprirlo ingigantito una volta di più
Perché questo cd precipita dritti dritti in un'altra epoca nostro di entrare degli anni Venti di questo secolo facendoli somigliare mai ha persino maledetta tremenda quelli del secolo precedente per i dischi che ci son dentro bellici di insorgenza e populiste
Di di di deriva autoritaria sono accompagnati allora c'è una condizione per cui non si stava non ci stava dentro la politica dentro i processi partecipativi per un fatto di censo
Oggi sta accadendo che l'esclusione per quali motivi si realizza forse anche per questi quanti sono io scusi nel nostro società che io non vado a votare tanto questa sociale ozio non si preoccupa di me
Non si occupa delle mie povertà e la mia povertà d'addio mancanza d'orizzonti
Quanti prendono strade che portano via trasfusa quali sono parti ricuce lo nerbo necessario soprattutto in un tempo di impoverimento umano oltre che economico nelle nostre società siamo Susa in declino demografico drammatico abbiamo paura di figli degli altri che vengono che stare con noi
E spingiamo lontano i nostri figli tanti dei nostri uffici dei nostri figli
Questa è la grande questione
Perché la partecipazione politica
Comincia a non esserci della partecipazione le nella maniera più più semplice e diretta e questa è parte del lavoro che sulle pagine del giornale che dirigo in questa fase la mia carriera cerco di portare avanti perché bisogna tenere gli occhi su questo processo sociale dentro la nostra realtà è un processo forte percepibile
Credo che ci fosse dentro anche questa secondo Alfredo Reichlin e ragionava su che cosa dire ai propri figli e nipoti e quale bellezza comunitario di bellezza stiamo comunicando i nostri figli
Questo credo che sia un grande problema della politica si diceva di passioni
Do Rizzo Calia a livello europeo livelli italiani non ci si mobilita per Trenord tira un bilancio dello Stato cadere Stati con i bilanci in ordine
Ci vomita per grandi idee
Si mobilita perché è uno sente che c'è qualcosa di importante da costruire per la propria vita per la vita degli altri è ovvio così questa è la mia andavamo tanti di più giovani quando sono nato io oggi nascono meno dalla metà di quelli che nascevano
E e una parte di questi riteniamo ai margini e quindi siamo in altri temi ci torneremo sopra una parte della della non partecipazione la realtà italiana è dato da quelli che sono italiani ma non erano solo di passaporto possono partecipare
Ai poi ritroviamo in grumi di di di disagi e di dissenso e margini le nostre città attenti a non ripetere gli errori di altri sulla scena europea
Caro costruito meccanismi di esclusione drammatici di persone sono parte della nostra società e riteniamo ancora radicalmente Maggi la legge sulla cittadinanza occulta enorme del partito democratico dei partiti compagni di strada nella scorsa legislatura che avevano avuto nel coraggio
Di conclude il percorso avviato nella licenza di spiegare perché
Non è stato fatto questo spero che si rifà dell'ultimo scorso in questa legislatura ma non ci credo però ogni volta che noi non facciamo qualcosa da questo punto di vista mandiamo un messaggio terribile a quelli che sono italiani nuovi e gli italiani per tradizione come dico io perché mi sono nati dentro una storia che era già qui
Diciamo che non ci interessa sostanzialmente il futuro che li riguardano maturano vivevano insieme
L'ho fatta un po'larga forse su questa partecipazione però questi sono i termini io vedo molto concreti forse poter terra questa radice la vita della gente terra-terra e oggi a terra pertanto nuove povertà oggi il giorno che abbiamo consolidato il dato le cinque milioni e seicento mila seicento mila poveri assoluti nel nostro Paese lo sapevamo già
Ci stiamo rendendo conto la pandemia reso ancora più evidente c'è anche gente che non era abituata a essere povera dentro questa nuova povertà queste persone perché devono portare e dove devono guardare
Come sono le parole d'ordine mobili canti io questo chiedo
Comunista testimone del tempo da appassionato della Costituzione italiana europea Trovo sensati gli scenari che che propone poi mi fermo confezionare su questo punto Lucrezia Reichlin e quando parla di dover riparte il processo deliberativo interessa credo che sia l'unico però so che c'era il rischio tenga la deriva autoritaria
Siamo i procedimenti Gramegna morbida nostra anche vestita democrazia qualcuno l'ha già trovata la formula democrazia liberale
Ed è uno dei leader dell'Unione Europea protagonista ancora collidere
Do che processi veri decisionali dell'Unione Europea Rosa abbiamo degli autocrati che stanno bloccando tutto con la guerra Putin che l'ha scatenata Erdoğan altra autocrate eletto formalmente democraticamente che blocca la NATO mente fare sui giochi per gli scenari asiatico africani dove i interessa avere la sua posizione di primazia e negozio tutto su quello e poi c'è un ordine come signor Victor Orban ventuno europea che blocca le deliberazioni dell'Unione Europea anche quelle che a me non piacciono magari però sulle sanzioni e altri proprie fermo sono la faccio troppo lunga io vedo questi problemi e vedo la gente che si specchia con fatica in questo momento nella parte alta rappresentativa della nostra politica credo che si possa fare molto per migliorare queste ci sia urgenza di farlo presto
Riprendo il tema di Marco Tarquinio a proposito delle disuguaglianze rilanciò la domanda anche faceva poco fa anche Provenzano al professor Giuliano Amato e cioè come mai come lei scrive appunto le democrazia nella nel secolo scorso sono riuscite a salvarsi cui usa proprio questa parola
Grazie al compromesso socialdemocratico tra adeguatezza sarà lì salariale mobilità sociale e diritti sociali e però dice oggi questo non è più possibile
Può illustrarci per quanto possibile in Breve perché questo oggi non è possibile
C'è molta gente che lo sostiene io mi rifaccio ad una tesi condivisa
Secondo la quale le caratteristiche del capitalismo globalizzato prevalentemente finanziario sono molto lontane da quelle dei gloriosi anni trenta dei gloriosi trent'anni che seguirono la seconda guerra mondiale nei quali all'interno di ciascun mercato nazionale il successo e quindi il profitto della mia impresa dipendeva principalmente dall'acquisto dei beni che la mia stessa impresa produceva da parte di coloro che avevano davanti
E quindi era il paradigma del signor Ford che per vendere più automobili aumenta i salari dei propri dipendenti pensando che debbano essere loro i primi consumatori del suo prodotto
Il capitalismo finanziario del ventunesimo secolo
E la multinazionali installazione di molte imprese produttive
Creano una simmetria inesorabile tra le fonti di ricerca de di acquisizione del profitto più facile
Le il miglioramento dei redditi di coloro che stanno in ciascun Paese questo il punto
Per cui
Lo stesso negoziato
Che
Di nel ventesimo secondo aveva dato vita al compromesso socialdemocratico è un negoziato assai più problematico realtà
I contratti nazionali oggi ciclistici Pula con quale forza contrattuale coinvolgendo chi insomma
Parliamoci chiaro si oggi si arriva ad una direttiva europea sul salario minimo
Vuol dire che evidentemente non sia in grado altrimenti di rassicurarlo
Con il nostro sindacato italiano che ha sempre affidato più alla contrattazione che non ha la legge e la realizzazione di risultati favorevoli al mondo del lavoro
è tuttora infatti perplesso su quei settori della CISL
Più facile alla CGIL accettare di questo perché la CGIL ha avuto sempre una tradizione diversa ma evidentemente insomma il compromesso è contratto
Si realizza attraverso il contratto qui e proviamo a realizzarlo attraverso una direttiva comunitaria gli europeisti come ne potranno battere le mani esserne contenti e per l'amor di Dio
Però nei rapporti tra le forze sociali in ciò che vedo ai fini della coesione sociale delle nostre società
Questa soluzione
Mi appare un po'come quando volendo un bambino mi affido alla fecondazione artificiale piuttosto che che non fa ciò che madre natura secondo me abituato al compromesso socialdemocratico
Avrebbe presidenti risposto ai miei fine insomma c'è una realtà del ventunesimo secolo che è profondamente diverso da quello del secolo scorso
Di cui dobbiamo prendere atto di cui deve prendere atto chi fa politica rendendosi conto di quali sono gli strumenti che ha a disposizione per ciò che deve fare insomma
Io se dovessi dire una cosa
Al di là delle trombe che continuamente evocano una cosa di cui mi ha sempre difficile capire che cosa significa ma si chiama Pnr
Poiché sul significato di entrambe le R. c'è molta gente che ne sa più di me ma insomma
A che cosa è affidata alla crescita dell'economia oggi
Mi si dice Veltri nell'investimento ripeto capisco benissimo che gli investimenti servono a far sviluppare l'economia ma su che cosa si conta oggi
Per far sviluppare l'economia italiana perché quello ciò che Boy crea
Risorse insomma se c'è un socialdemocratico che aveva ragione era OLAF Palme sommando i cui troppo spesso ci dimentichiamo ogni volta che chiamiamo debito buono un indebito fatto per una causa giusta
Non è quello il debito buono
Perché il debito buono è quello che fa accrescere la lama sulla
Perle della pecora non quello che continua a togliere pelle alla pecora il maggior debito toglie Petri dalla pecora e quindi non è debito buone allora a che cosa è affidata questa crescente e su che cosa si Conte perché grazie a questa crescita si crei coesione sociale le condizioni essenziali di una democrazia sono queste parliamoci chiaro
Io non credo che sia giusto arrivare alla conclusione a cui qualche storico è arrivato che la democrazia va bene per i tempi delle vacche grasse
Quando le vacche cominciano ad essere magre e i conflitti prevalgono la democrazia non ha gli strumenti per dominare io non credo che a questa tesi siamo costretti ad arrivare
A capire
Che se le vacche hanno cominciato a diventare troppo magre ci sono alcuni profili fondamentali di cui dobbiamo farci carico perché
La democrazia non esca scardinata
Questo è un punto focale realtà
E io qua vedo francamente due carenze di fondo appunto una
E questo mi colpisce nella cronaca italiana poi la protagonista del nostro libro non è l'Italia ma sono le democrazie ma nella cronaca italiana mi stupisce
La nostra industria esportatrice sta andando molto bene
Meglio di quelle di altri Paesi
Ci si conta su questo quanto si può far leva su questo
Perché si diffonda uno sviluppo migliore quanto ci interessa
Che sia questo posto al centro dell'attenzione quanto questa cosa chiamata Pnr R.
Riesce a potenziare i davvero questo questa capacità che noi abbiamo dimostrato di avere quanto questa capacità
Si è avvalsa di cose che fanno capo qua
A a questa azione pubblica
Insomma l'azione pubblica si è caratterizzata in questi tre anni perché ha mantenuto ossigeno in organismi che temeva deperisce eroe morissero per mancanza di ossigeno
Ho l'impressione che questo abbia fatto dimenticare che il pubblico serve soprattutto affinché l'economia di cui disponiamo si è un'economia più forte nono impressione che questo sia stato al centro dell'attenzione forse perché la bombola d'ossigeno Offerta
Ha finito per prevalere e questo è un primo punto
Che inesorabilmente
Essendo la cosa lasciata a se stessa concorre a creare diseguaglianze stiamo attenti perché è verissimo due nuovi
Cinismo non vicini che
La divaricazione dei redditi stata minore di quella che è intervenuta in altri Paesi e tuttavia è vero che i redditi medio bassi sono particolarmente caro
Questo quindi
Ed essendo particolarmente calati
Hanno messo a repentaglio la coesione
E quello che diceva il direttore insomma chi si occupa di immense nessuno si occupa di me perché io mi debbo occupare di tutte queste cose
Io sono estraneo a questa società o se io non lo sono sono considerato tale
E e se questo accade allora c'è qualcosa che fa scricchiolare via supporta
Questo è il primo punto
Il secondo punto che noi abbiamo segnalato
Riguarda quello che è venuto accadendo in questi anni insomma
Anni nei quali la società liquida
Ha cessato di essere interamente tale una società tuttora di individui che vivono vite individuali
Ma ha generato degli aggregatori che a differenza di quelli tradizionali sono volti non alla ricerca di un bene comune
Ma alla ricerca di ciò che alcuni ritengono il proprio bene contro gli altri
E quindi su un terreno tutto valoriale
Cresciuta la identità contro
Che di in di solito è conservatrice tradizionalista e gli Stati Uniti sono l'esempio più preclaro di questo dove sono cresciuti davanti ai diritti individuali
Troppe ritenuti troppo individuali troppo dimentichi delle tradizioni collettive delle identità collettive eccetera ecco
Che allora io davanti a tutti questi intransigente io difendo la famiglia tradizionale presto punti difende la famiglia tradizionale punto avranno anche i loro diritti
Io ho davanti
A tutti questi neri che hanno tutte le loro ragioni per l'amor di Dio ma che vogliono far sentire a mio figlio bambino bianco in una scuola elementare colpevole di essere il bianco
Ebbene io dico alla revisione critica della storia non si deve fare
Di queste cose nelle scuole non si deve parlare voglio un programma nel quale i bianchi possano conservare il loro sacrosanto suprematismo
Vedete come dite essere a tutto questo
Ma come aggrega
E come di fronte a questo ci sia una sorta di impotenza dall'altra parte
Perché dall'altra parte a quel punto si è indotti a difendere i diritti che vengono così negati
E ribadendo a coloro che vedono in questi diritti una montagna di disgregazione della società le ragioni
Per chiudersi nelle loro tradizioni questo fenomeno lo abbiamo in Europa lo chiamiamo Polonia chiamiamo Ungheria ma parliamoci chiaro la Polonia
è nella condizione in cui è perché essendo stata estranea nei decenni grazie al regime comunista in cui è stata chiusa
Mentre da noi si sviluppava essi evolveva una società liberale si è trovata in una società dalla quale mi guardi Iddio
E quindi ha alzato le difese nei confronti di questa società
Allora questo non è un problema della solo a sinistra
Noi qua diciamo lo dico io esplicitamente nel libro che la cultura che necessaria per governare società che hanno questi problemi non è una cultura di sinistra
è una cultura che deve essere diffusa più ampiamente
E dico d'altra parte a questo libro non hanno contribuito suolo per l'azione che si identificano nella sinistra ammassi sono identificate nella ricerca di queste soluzioni
La sinistra in questo ha una responsabilità specifica ha perso la rappresentanza di condurlo che rappresentava si è trovata a rinculare sui diritti individuali senza essere in grado di dire nulla a coloro che stanno difendendo le loro tradizioni
Permettete a me che non sono mai stato comunista di ricordare che il vecchio partito comunista di questo sempre anzi il nuovo perché era il partito nuovo di Togliatti
Che si preoccupava di evitare che ci fossero fratture che investivano i temi valoriali su cui ci si riconosceva buona parte della società italiana
Di questa preoccupazione la sinistra finito totalmente per disinteressarsi a chi toccherebbe oggi ricco uscire con incidenti cosiddetti subalterni prigionieri
Del conservatorismo a volte più estremo che lo fanno in nome della difesa di qualcosa in cui credono
A chi toccherebbe
Se io gli rispondo soltanto i transgender non si toccano oppure
Robert susseguente non si tocca
L'interruzione della gravidanza prima della ventottesima settimana mai può aver sarà il risultato che in tutti gli stati membri degli Stati Uniti meno tre o quattro adotteranno leggi anti abortista FI voci perché non c'è nessuno che le controlla più
Che anziché mettere indubbio la vita del feto metteranno in dubbio come comincia ad accadere la vita dell'amante
è questo che Stark queste sono società che perdono la coesione sociale lo perdono perché le polarizzazioni sono talmente estreme e quindi sommati i due fenomeni una coesione sociale che viene messa a repentaglio dalle distanze di reddito e di prospettive di crescita nella scala sociale una coesione sociale
Che messe a repentaglio dalla crescita di posizioni Val di Oriali radicalizzata e sulle estreme
Che io paralizzano la capacità decisionale della democrazia o la Porta Nuova decisioni antidemocratiche quelle che vediamo in Polonia quelle che vediamo in Ungheria
Quelle che abbiamo cominciato a vedere negli stati membri degli Stati Uniti
Allora
Non ci limitiamo a segnalare tutto questo
A dire che c'è un lavoro di ricostruzione che deve essere fatto attribuendo a chi ne ha la responsabilità la responsabilità Kenya
Liberandoci anche di alcuni miti non è il neo liberismo che ha creato tutti i guai nei quali ci troviamo nuovamente vero
Questo non è facilissimo dire una volta c'eravamo noi con lo Stato a parte il fatto che l'abbiamo fatto pure fallire e che la crisi fiscale dello Stato il è un libro che ha scritto Claus soffre non è che lo ha descritto coraggio intellettuale dell'estrema destra a parte il fatto che il neoliberismo
Frutto dell'eccesso di Stato che noi avevamo creato ma poi il neoliberismo a delle responsabilità a dei risultati
Ma in realtà
Ciò che ha corroso le nostre società non è sciocchezze simili adesso lo si deve tutt'altro
Il paradosso è quello che nel nostro libero segnala Gianni torniamo no
Lo stato sociale non ha perso un euro in Europa negli anni del neoliberismo
Ma favoriti sia speso questi euro di quali bisogni sia corto quali bisogni ha lasciato scoperti
Che restando scoperti hanno generato la sensazione di estraneità
Alla quale non si è riusciti a porre rimedio ecco
Non chiudiamo la partita con questo libro l'idea io intanto chiudo subito
Voglio ringraziare i partecipanti a questo lavoro io sono stato indegnamente
Messo a cura di ma in realtà il mio ruolo è stato il tipico ruolo del guitto del gruppo parlamentare inglese in effetti cioè io li richiamavo a lavorare gli facevo fare le riunioni di costringevo a rispettare i tempi ma la mia non è una curatela di merito rispetto ai contenuti del libro ciascuno c'ha messo ciò che ha ritenuto
E ciascuno ha pensato a quello a cui io penso noi pensiamo che questo libro possono essere la prima pietra di un istituto di studi sulla democrazia
Che vorremmo intitolato ad Alfredo Reichlin nel quale continuare non a fornire pezze alla politica quotidiana sia chiaro per per
Voi fate sforzi che potranno anche essere meritori
Ma noi vorremmo stare sola lunghezza d'onda diverso e che poi aiuta anche ma anche una lunghezza d'onda diverso
Che è quello su cui negli ultimi anni aveva lavorato al freddo qualcuno si stupisce dice ma che ma che come è possibile che io Amato è sempre stato da un'altra parte socialista eccetera e ora sono anni che eccolo lì in realtà ci siamo accorti negli ultimi anni
Della vita di Alfredo io io sono sopravvissuto che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda nell'analizzare ciò che stava capitando intorno a noi
Nel CE recare rimedi non dal politica quotidiana ma di lungo periodo
In questo anche vecchi concetti sono stati riscoperti appunto il Partito nazionale quale Alfredo era così affezionato aveva un significato che era quello che vi do oggi il mio alla parcellizzazione chi è intervenuta per il bene comune
Cioè un partito è un partito se è in grado di esprimere una posizione che vale per l'intera società
Non per la fetta che rappresenta ho in questo momento perché se se lavora solo per quella fetta
E non riuscirà mai a raggiungere l'altra ma figuriamoci in un tempo di polarizzazione crescente se ciascuno lavora solo per la sua fetta saranno scritte di un'entità non più ricompone inibire tante saranno le distanze
Noi lavoravamo su questo ci trovavamo su questo e quindi abbiamo pensato e mi fa piacere che siamo qua che non solo gli autori di questo libro ma altri possano pensare che un istituto di studi che porta il nome di Alfredo sia addentrerei nel ventunesimo secolo e ci aiuti a viverlo meglio perché e questo anche va detto sia chiaro in questo libro si esamina
Il bene e il male che stanno dentro le grandi novità che abbiamo davanti questo è tipico nel capitolo sulle nuove tecnologie
Le su quant'altro insomma no dove c'è il mare ma c'è anche il bene quindi c'è un potenziale ma questo potenziale può essere sviluppato solo in sistemi democratici che per essere tali hanno bisogno di alcuni equilibri fondamentali una democrazia che tale soltanto per alcune fasce della popolazione
Non è solo di Roma che si dice che la sinistra vive nella ZTL
Dove indo questo non vuol dire che la sinistra pensi soltanto a chi sta meglio
E portatrice dell'ente sta meglio non riesce più a raggiungere chi sta peggio questo il punto perché spesso chi sta peggio del prigioniero di idee conservatrici e reazionarie
Ma i colori
Ecco il bene che CNN potenziale di tante cose del nostro tempo e un bene che per essere messo a frutto ha bisogno genitore Wreck Misiti democrazia ci siano che alcune basi fondamentali si realizzano e allora la democrazia nel disinteresse nel distanza dei più non fu
Ed è una droga quella di più riesce a sollecitarli se usato che finisce per diventare reazionario
Delle credenze che ha e che comunque sentono traditi
Ecco un tema non c'è ragione di essere pessimisti su un tema del genere ma occorre molto più realismo di quello che si è avuto finora per essere in grado di affrontare
Io Amato per tutti i temi centrali insomma che ha che ha sollevato tra l'altro ricordo su Ultimo libro che bentornato stato ma naturalmente il ruolo dello Stato un ruolo sia pure critico ma importante dello Stato
è quello che ci ha appena appena illustrato tra i tanti elementi prima di ridare la parola la decorrenza hanno e a
E a Marco Tarquinio voglio però segnalare alcuni dei saggi insomma per dare anche un po'una panoramica della ricchezza della varietà di questo volume allora intanto tra quelli più positivi se se posso dir così voglio segnalare quello di Valeria Termini che riguarda il settore energetico naturalmente cruciale tanto più in questo in questo momento di di crisi
Anche perché Valeria Termini ravvisa la la transizione energetica come una grandissima opportunità anche in termini di democrazia e fa degli esempi molto concreti come ad esempio la facilità di elettrificazione verde diciamo ecologica per i Paesi poveri
Molto facilitata dalle tecnologie Giuliano Amato citava appunto le tecnologie come elemento di grande facilita facilitazione della nostra vita contemporanea ma anche ovviamente che non nascondono i lati oscuri tra l'altro lati oscuri Berna delineati nel saggio di Salvator Rossi perché appunto la robotizzato azione insomma tutto quello che lo sviluppo tecnologico proprio cali Vello anche di per dire ai posti di lavoro è una cosa che interroga naturalmente il mondo il mondo contemporaneo in particolare le rappresentanze sia sindacali naturalmente che che industriali poi un altro saggio molto interessante non l'abbiamo citata uno solo di di sfuggita diciamo il ruolo della Cina ma Ignazio Musocco così come altri devo dire in generale il il libro
Diciamo Scardino molti luoghi comuni insomma e quindi anche da questo punto di vista sicuramente interessante ad esempio Gianni Toniolo rispetto alla questione del welfare che appunto è uno degli elementi positivi perché ha tenuto oppure nella turbine di tutte le crisi però sollecita come altri punto studiosi l'intervento del reddito o universale come unica prospettiva almeno nell'immediato ecco io quello che posso girare a questo punto a
Direi forse prima Marco Tarquinio che ha parlato meno e poi facciamo chiudere magari Provenzano e in questi in questo scenario di grande emergenza che si si prospetta rispetto all'inflazione all'Energia la crisi alimentare tutto questo carico di per problemi che vediamo davanti come possono essere arginati sia a livello europeo ma anche diciamo italiano con delle nuove forme di welfare e quanto tempo ci ci vorrà anche per per realizzarle
Posso dire una cosa prima da vecchio Presidente Treccani
Facciamo il secondo giro la tradizione Treccani che il pubblico sempre rispetta che alle sette e trenta se ne va quindi regolarmente
Tornano le dalla nostra
Ma
Poi se posso se può chiudere con un giudizio sul ruolo del Papa nel processo di pace magari ci può dire qualcosa in chiusura su questo
Per cui non interpretati adeguatamente compresa la guerra in corso questo è sicuro qua dentro le società europee si fa fatica a fare i conti con i conflitti che ci sono che prima di tutto su il Foglio focalizza su questo c'è un grande rischio che quel conflitto generazionale
Tra i più anziani più giovani questo è anche il grande problema del nostro sistema di welfare quando si dice penso
Che i soldi sono rimasti quelli ma dove sono stati vietati siano siamo tutti insomma come dire abbastanza maturi
Ma questo è un altro dei grandi problemi sulle pagine di Avvenire scriviamo da tempo orientiamo le risorse assenso pressoché unico nel nostro sistema
Di previdenza e questo pesa enormemente anche nelle nel né la consapevolezza delle generazioni più giovani e su questo la politica credo che debba trovare strade diverse
E nuove cinque un devono necessariamente
Ripetere i modelli del passato ma sarebbe una creatività diversa
La capacità di interpretare lo spartito che ci è dato in questo tempo
Beh questo passa secondo me anche dalla ricostruzione del modo di far politica c'è poco da fare i luoghi non ci son più quella casa la porta accanto di cui dicevo prima Oceanic persino il tempo digitale non è percepita come come raggiungibile facilmente
Troppo spesso
Gli strumenti della Puglia di cui disponiamo sono i taxi per il leader di turno sono le Case da abitare insieme comunità
E e questo è un grande problema problema fondamentale di se parliamo di questo guardando al futuro l'abbiam detto mille volte che negli anni che abbiamo attraversato abbia buttato via
I luoghi dei pensieri lunghi Domenica delle case dove c'erano delle visioni politiche forti
A me va bene anche un po'di quello che è accaduto se serviva superati degli steccati a rompere delle costitutivi contrapporsi chi vede però credo che bisogna vedere bussole
Soli
Allora
E non può essere solo reazionaria la cosa faccio una battuta Provenzano nel reazionario ma quando dice non abbiamo fatto i conti sulla relazione a fare dopo la sconfitta cogliamo subito chiaro che non è il discorso reazionario quello tra non è se c'è stata una sconfitta
Del modelli socialisti
Che ha trascinato in parte anche il compromesso socialdemocratico tutto questa vittoria clamorosa e trionfante de del modello
Liberista nel senso del capitalismo fu finanzia Rizzato di cui ha parlato il presidente Amato e che al centro le preoccupazioni anche nella ci vengono sviluppate in questo libro piuma dove
Questa questa questa vittoria travolgente stiamo facendo i conti con una guerra che la reazione dura parte del mondo nei confronti dell'ordo liberale dell'ordine liberale che si è costituito dopo la caduta dei muri che fa quello che non hanno saputo fare le forze democratiche dentro i Paesi vincenti tra virgolette capire che quell'ordine non è era un disordine
Che ha fatto sviluppare un mondo nel quale disuguaglianze crescono a fronte di una crescita nominale della ricchezza in cui le distanze aumentano nel nostro Società no anche nelle nostre società
Stanno diventando più percepibili e più ampi i divari
E questo questo ci sta ma che non regge
I ugual far può sanare per un po'per come portato oggi non sana
Guardando avanti prospettiva
E questo questa è la sfida per la politica oggi pensare il futuro oggi sino a fare i conti con questo
E
Ci sono altre cose che che potrei dire
Una di quelle che ma passione erano
C'è troppa retorica in questo momento sull'idea che bisogna diventare autosufficienti rispetto a quelli che non ci piace ci forniscono così essenziali tanto per essere chiari la Russia di oggi come l'animo e il mondo arabo ieri perché allora percepivamo il rischio fondamentalista jihadista allora siamo buttati sulla Russia perché lo ritenevamo più tollerabile più gestibile
Raccogliamo i frutti di questo attenzione perché le le fasi ulteriori nella transizione che stiamo vivendo digitale ed ecologica ci porteranno dipende sempre più dalla Cina
Con tutto quello che ne verrà Patriot faremo i conti anche con questo quindi allora intanto dobbiamo capire che siamo in una condizione di interdipendenza dobbiamo saperla gestire e governare creando una condizione multipolare diverso
Uno seconda cosa dobbiamo avere la consapevolezza che le i sistemi autarchici non funzionano se pensiamo che la una stato sufficienza se la condizione di tranquillità è una condizione prebellica
Tutti i sistemi autarchiche o che si ritengono autosufficienti più apparsa nella guerra quegli atti in un modo nei modi che di cui disponiamo che sono tradizionali o economici che l'altro modo per fare le guerre ne abbiamo fatte tante dall'inizio di questo secolo in diversa maniera quella contro la Grecia che cosa è stato
La guerra civile europea pure con con morti e feriti di e di sassi sul piano sociale
Quindi io queste sono le mie preoccupazioni la guerra d'Ucraina è l'epifania di tutti i conflitti che abbiamo nel mondo
Secondo me è stato un sala sono centosessantanove
Con questo d'Ucraina Russia sono quattro quelli fra Stati gli altri sono tutti i conflitti dentro le società oggi Stati con pezzi delle proprie società
Questo il mondo in cui viviamo anche se facciamo fatica a vederlo
Siccome qualcuno ci vuol credere da dall'inizio di maggio sto mettendo ogni giorno in prima pagina veniva finanza non solo che io vedo che mettiamo gli occhi su uno dei conflitti aperti
E riguardano noi riguardano i nostri figli e riguardano i nostri nipoti questa il mondo che stiamo consegnando loro e prima di vediamo prima li assumiamo per quello che sono ma per quello che stiamo facendo in questa fase della vicenda la guerra russo ucraina
è quella di incentivare nel conflitto e di renderlo tendenzialmente endemico questa è la mia preoccupazione all'inizio di questa storia che esattamente quella del Papa
E di altre persone che vedono quello che accade in cui certamente son cattivo
Di più quello Cariddi cercato l'invasione in questo momento dentro un conflitto che durava da otto anni nei quali buoni cattivi c'erano tutte e due le parti lo abbiamo raccontato quindi lo so
è approvata vedi l'ha mandato il filo Putignano per questo anche se non è mai stato nelle mie corde sono direttore del giornale che ha rivelato i rapporti con pezzi del sarebbe perse il podio nel sistema politico italiano con Mosca
Colle del partito di guidato ancora da Matteo Salvini tanto per intenderci e pochi altri hanno sviluppato come abbiamo tirato fuori non primi sappia abbiamo raccontato di come qual mente punte finanziasse ad esempio la nave nera
Finanziata e sostenuta dai movimenti di destra suprema chissà europea contro uomini e donne che attraversano il Mediterraneo questo signore ha fatto questo anche si sono pezzi da sinistra che lo considera ancora l'erede è un'altra storia e magari sono indulgenti per questo
Non noi questa guerra e drammatica perché dice all'Europa e al mondo intero che le guerre calde si possono fare in notti a quell'epoca tra prima da Provenzano che di una nuova guerra dei blocchi la guerra dei mondi
La guerra tra Oriente e l'Occidente
Attenti
Non è così
Ci sono altri blocchi nel mondo il nostro mondo multipolare
Guardano non si schierano un perché stanno con loro per perché noi non piace loro quello che stiamo facendo e credono che siamo su quando anche fra in mente quello di buono per cui ci hanno guardato con tanta attenzione che il processo di integrazione europea
Lo straordinario laboratorio integrazione delle differenze
Senza con cui carne poi son d'accordo con lo presenta nato quando dice che qualcuno che è venuto da Este dopo l'esperienza
De de de de de delle socialismo realizzato in ottica sovietica
è entrata in Europa per recuperare la propria identità non per conferirla dentro la costruzione europea come avevamo fatto noi occidentali faticosamente ancora non risolta del tutto ma noi abbiamo conferito ai nostri entità lo sono entrati Europa per recuperarle è un'identità e se le somme date come come vediamo forse lo sto facendo lunga meglio che mi fermi però son temi che m'appassionano e credo che la guerra
Intanto so che non finirà a breve questa che abbiamo scatenati tutti quelli che son dentro i processi negoziali seri mi dicono
Grandetto anche ieri
Siamo davanti ci aspetta un inverno durissimo siamo ancora non siamo dentro l'estate anche c'è una tarda primavera che sembra già estate però ricordiamo a dobbiamo sapere questo abbiamo abbiamo scatenato un mostro
Che sta dicendo soprattutto
Che si possono fare le guerre calde anche in un'ottica tendenziali contrapposizione frontale tra due tra due modi di vedere fra l'autocrazia e democrazia e questo è terribile io penso a tutti quelli che hanno le armi nucleari negli arsenali
Come l'India il papista che si affrontano dal mio centoquarantasette con la guerra il Kashmir un'altra riguarda dimenticate non erano potenze nucleari oggi lo sono
Io stavo dicendo che si può fare la guerra calda anche avendo il la deterrenza dietro assorbe risorse assorbe assorbe ricchezza degli Stati credo che la strage aveva un'altra da battere corre una politica forse capaci di dire uno
Meno soldi per i bilanci della Difesa perché l'Europa dice di lo diceva prima Provenzano fare fare una difesa comune europea io dico di sì
E si risparmierà
Però Cantoro allo strumento militare lo ripeto ancora una volta se ad un altro strumento non violento civile e dobbiamo metterlo sullo stesso piano si difende anche in un'altra maniera non solo con le armi siam discorso d'anime belle
Ma rende degli conto che il mondo che abbiamo se non siamo capaci di far camminare su questo due gambe l'idea stessa di difesa dei nostri modelli della nostra società sarà un mondo invivibile quello delle serie ed è firme medici topici che continua a riempire la vita dei
I tutti noi quello ci aspetta io credo che questa storia si possa cambiare e questa sia una delle idee mobili tanti che bisogna saper costruire dentro una società adesso
La storia non è finita veri ricominciamo da qui e sicuramente una risposta sulla guerra però anche sull'Italia Giuliano Amato ha citato la responsabilità del PM RR voglio ricordare anche il nel saggio Di Pietro Reichlin che è dedicato agli italiani
Anche lì in maniera poco prevedibile comunque fa delle analisi sicuramente utili anche per quel che riguarda il Mezzogiorno che è un tema naturalmente caro a Provenzano
Ma c'è io non speravo di avere diritto una replica dopo diciamo anche la lunga requisitoria sulla sinistra che sia Amato direttore quindi in parte hanno fatto ma ne approfitto di questi pochi minuti per ecco
No non approfittare troppo però approfitto di questi pochissimi minuti per provare a dire questo cioè che io credo che quei processi che sono stati qui descritti così bene libro siano il frutto di una lunghissima stagione di declino dell'idea di uguaglianza all'interno della sinistra e del fatto che intere fasce sociali interi territori non sono stati coinvolti nei processi di cambiamento e di trasformazione e questo ha determinato quella reazione regressiva
A cui noi non abbiamo saputo dare una risposta perché si dice che il mondo è fatto solo di opportunità e non ti occupi di proteggere chi in quel momento quell'opportunità non vip non partecipa allora la reazione
è un una chiusura se tu né devi parlare di identità aperte
I confini servono per essere attraversati ma segni di identità e confini nome delle magnifiche sorti progressive di una globalizzazione dei mercati comunque produce un mare di opportunità in cui tu libero da solo poi
Notare ci sono quelli che restano arriva e che si chiudono ancora di più
E siccome però non si possono e la cosa peggiore diciamo questo è un insegnamento che Alfredo conosceva bene diceva bene la cosa peggiore che può fare una generazione politica rimproverare al passato i compiti che hanno il presente
Io vorrei dire quali sono i compiti nel presente anche alla luce delle analisi di questo libro i compiti nel presente per declinarlo e di una sinistra democratica
Vanno messi a fuoco non guardando a noi stessi ma guardando al Paese come si dice guardando all'Europa io credo che sono sostanzialmente due se posso banalizzare come li collochiamo l'Italia nel mondo in questo momento in una curvatura nuova che alla globalizzazione
E in una battaglia in corso per un protagonismo dell'Europa e come ricostruiamo comunità
Da dove la prendi quelle comunità che vanno ricostruite che sono l'elemento su cui poi regole democrazie dato vedo qual è il filo attraverso cui facciamo questo lavoro e quel filo che abbiamo rischiato di tagliare
E che io credo sia la radice vitale non l'unica ma quella proprio vitale della sinistra che il tema dell'amore allora se posso dare una risposta a questo libro cioè il tema secondo me la sfida fondamentale oggi è non rassegnarsi alla fine del lavoro e lavoro non finisce soltanto perché nel processo produttivo c'è meno bisogno di lavoro come viene spiegato a Salvatore Rossi come ricordava Giuliano Amato adesso finisce anche quando il lavoro sul piano individuo
Duale non viene percepito dalle persone come un strumento di creazione di benessere
Collettivo è individuale
E anche come dire di di ricerca della prova della felicità pubblica e privata mi verrebbe da dire cioè se è un lavoro precarizzato sottopagato se ha un lavoro che produce marginalità che non ti consente di crescere di acquisire quella intelligenza delle cose di partecipare a quel processo di trasformazione del mondo allora il lavoro è finito perché non sta svolgendo la sua funzione
Ecco perché io credo che oggi un una battaglia per ridare una identità alla Sinistra democratica intesa proprio come la funzione che si svolge in un tempo storico è proprio riassumere il punto di vista del lavoro non solo del lavoro dipendente ma il lavoro in tutte le sue forme lavoro anche autonomi attraverso questo dare le risposte ai bisogni che ci sono nel Paese per rispondere alla domanda perché dibattiti cosa stai facendo per me e allora il tema e il lavoro che non c'è
E il PNR R
O meglio la Next Generation né io ho avuto quello che ha comportato quella battaglia è è un pezzo di questo strumento
E io credo che diciamo lo sforzo di intelligenza che dobbiamo fare che nel libro in parte si fa su alcuni settori da alle infrastrutture sociali e alla transizione ecologica e di immaginare appunto la creazione di lavori nuovi in un mondo avrebbe detto che in sé
E in cui diciamo non ci vorrei già l'atroce anomalia della disoccupazione quando i bisogni sono così
Evidenti anche nella ricostruzione e nel riorientamento di un welfare che deve rispondere a quel bisogno di protezione protezione opportunità vanno tenute insieme secondo me questo è il punto fondamentale che durante la pandemia abbiamo fatto perché non è vero che è stato solo la risposta è stata quella di spesa pubblica per aiuti la risposta è stata anche di a riqualificarlo attraverso gli investimenti per dare un'opportunità perché protezione senza opportunità e assistenzialismo ma opportunità senza protezione esclusione sociale esattamente quello che e ha determinato quelle reazioni di cui parlavamo ATO
Qualità del lavoro del salario Rispetto diciamo a quello che sta avvenendo alle conseguenze oggi
Dell'inflazione e io credo che assumere questo punto di vista serva anche all'economia far rispettare buoni contratti
Metterlo come strumento di diciamo di utilizzo in Italia in Europa perché quella direttiva non è solo per fissare un salario minimo ma è anche per dare una base alla contrattazione poi per diciamo muoversi su un livello superiore perché le istituzioni servono anche a questo a raggiungere equilibri più avanzati serve anche a a un'economia un'impresa che altrimenti quale concorrenza diciamo leale
Può accettare in un quadro in cui in tanta parte del nostro territorio a distanza di pochi chilometri
Applica i contratti diversi o molto spesso lo fai nella stessa azienda questo è un punto secondo me è fondamentale anche perché io vorrei dirlo
Cioè il messaggio di Toniolo
Un elemento diciamo secondo me che deve interrogarci tutti oggi perché nel welfare Rachel identità dell'Europa enti dall'Europa né la la la democrazia non è solo la democrazia perché la democrazia era solo in Europa la vera identità dell'Europa è lo Stato sociale diciamo le cose
Come stanno fino in fondo ecco perché lì un punto secondo me fondamentale anche appunto nell'accompagnare questa evoluzione questo cambiamento del lavoro ed è un'altra delle azioni la pandemia
L'altro tema della comunità e chiudo su questo perché diciamo a che fare con la questione della partecipazione perché la politica non vive soltanto della cultura politica ma vive soprattutto dalla sua organizzazione levasse avrebbe detto RAI tre mila oggi non sono più basse ma sono diciamo qualcosa di molto diverso che pure è possibile
O no organizzare politicamente io credo che questo sia l'elemento secondo me diciamo a cui da un punto di vista di parte come per definizione i partiti hanno possono concorrere alla raggiungimento di quell'interesse nazionale che li fa partì di nazione oggi a mio avviso per il partito democratico per esempio questo è facciamo come immaginare oggi le forme della politica una discussione che non facciamo nel nostro Paese da da tantissimo tempo dalla crisi del sistema dei partiti che non è riuscito poi a ricostruire un sistema dei partiti cosa che vediamo plasticamente
Anche alle ultime elezioni non solo io credo per il tema della partecipazione quello forse anche un po'un aspetto di questo oggi lo dico senza nessuna
Elemento di compiacimento in questo oggi il partito democratico
è l'unico partito nazionale rimasto con tutti i suoi limiti con tutti i suoi elementi di indebolimento alle elezioni amministrative vediamo singoli in franchising dati a potentati locali operazioni di marketing politico
Ma invece questo diciamo è un punto a mio avviso decisivo questo non basta sta a se stesso perché diciamo al suo interno il legame con la società che si organizza sia indebolito
Ma dall'Ibarretxe riprese ha ricostruito ridato un po'un'anima anche era il punto su cui continuava a invitarci Alfredo Reichlin e sapendo che oggi
Io credo la politica
Mentre assistiamo a questa crisi dei partiti non è infinita non c'è la dei politicizzazione della società
Ma c'è una società che esprime il politico informe molto diverso in un pluralismo di realtà che attraversano anche i le fasce in settori sociali ci sono movimenti
Per diciamo anche nel nel la libertà individuale
Che noi troviamo in questo sono parzialmente in disaccordo con quello che diceva Giuliano Amato anche nei nei settori più bassi a mostri tale discriminazioni di genere o sull'orientamento sessuale
Sono avvertite anche diciamo dalla dal da da da pezzi di mondo diciamo così no no e questo ecco perché il compito è nostro dovrebbe è quello di unire i punti unire diciamo queste
Lotte queste bar queste battaglie che devono tenere tutto insieme la conquista dei diritti che i civili sono civili sono sociali sono ambientali oggi che riguardano soprattutto quelli che nemmeno possono rivendicati perché sono
Le nuove generazioni insomma io credo che questo unire i punti un po'sia una lezione che Reichlin
Ci ha lasciato e che ancora attuale che ci mette in guardia dai rischi di incerto economicismo anche nella lettura di alcuni processi che noi possiamo fare
E che da alla politica io credo quello orizzonte quell'idea di società e dunque di progresso alla quale non può rinunciare per la quale vale la pena lottare
Per quello che ha fatto per tutta una vita ma io credo che i nuclei vitali anche per le ragioni che ci siamo dette di quella lotta siano ancora attuali
E diciamo con tutti i limiti
Con tutte le difficoltà di un tempo nuovo credo che siano ancora quelli per cui valga la pena di lottare
Vacanze
Grazie tante Provenzano ci salutiamo io ringrazio tutti gli intervenuti Marco Tarquinio Giuliano Amato ringrazio Massimo Brai
Ferella Favino e di dell'Istituto Treccani appunto per avermi coinvolto sono rimasta molto onorata di questa di questa opportunità penso che abbiamo fatto un dialogo molto franco
Farabello ripartire da questi punti per all'Istituto appunto dedicato alla democrazia intitolato ad Alfredo Reichlin grazie a tutti a tutti buona serata