"Oltre i confini la politica estera italiana tra neonazionalismo e interdipendenza"

Pronto
Forse se
Allora buona sera possiamo dare inizio questo dibattito questo confronto su un tema importante fondamentale e all'attenzione di tutti noi della stampa degli opinionisti e politici
Credo che non si possa non riconoscere tra i limiti della fase politica che si è aperto dopo le elezioni del ventisette marzo va segnalato l'assenza di un confronto sulla politica internazionale
Per quanto mi riguarda ad esempio durante la stessa campagna elettorale per le elezioni europee ho potuto verificare la difficoltà ad imporre anche nel dibattito nel confronto per la campagna elettorale i temi europei a conferma che la tradizione tutta italiana che vuole la politica estera come variante accessoria della politica interna è dura a morire
Credo che la stessa delle stesse discussioni accese discussioni di questi giorni in vista della Conferenza del Cairo confermino questo conferenza importantissima sulla popolazione appaiono troppo spesso le carte e strumentalizzate anche legate alla volontà di affermare posizione di principio e di riaprire discussioni su cui si è già pronunciato il popolo italiano piuttosto che invece di affrontare la portata reale dei problemi del rapporto con i drammi del sottosviluppo con le micidiali conseguenze di una loro esplosione
E conseguenze sulle nostre economie sulla pace e sul futuro neanche remoto di tutti noi hanno questi problemi
Perché invece tocchiamo e toccheremo sempre più con mano e che il nuovo contesto internazionale
Seguito agli straordinari accadimenti dell'indimenticabile ottantanove ha portato con sé insieme alle grandi speranze
E ad effettive straordinarie potenzialità tanti scontri civili e militari nell'ex impero sovietico
La disgregazione della Jugoslavia all'incapacità dell'Europa
A riportare la pace a impedire la creazione di Stati su base etnica
Il fallimento della comunità internazionale in molti conflitti dal Ruanda alla Cambogia dall'Angola al Sudan
Il rischio che si sta ormai abbandonando la volontà di intervenire nelle situazioni più collassata e come sta accadendo con colpevoli silenzi anche con la somma
In questa situazione è forte il rischio di ritorni all'indietro dal rimpianto del mondo e dell'ordine bipolare
Su queste tematiche sul ruolo dell'Italia di fronte la situazione internazionale
Il nostro Festi fa offre stasera una significativa opportunità di confronto
Sarà un esponente di primo piano del governo sottosegretario Caputo e il responsabile della politica estera della principale forza dell'opposizione Fassino
Si scusa purtroppo di non essere potuta essere presente chiare Ingrao che avrebbe portato sicuramente un notevole contributo anche come esponente del movimento faccio pacifiste del solidarismo internazionale
Ora non tocca a me ma i nostri interlocutori dare la risposta agli enormi problemi che ho evocate a tanti altri che la cronaca spesso di questi giorni impone la nostra attenzione riferisco a Cuba all'Irlanda il Messico
Sarebbe interessante comunque che i nostri ottici parlassero delle loro opinioni sulle politiche concrete per un nuovo approccio all'altezza della nuova situazione internazionale
Ad esempio sull'organizzazione degli strumenti delle procedure oggi più di ieri necessari per la difesa e il consolidamento della pace
Su un'Italia ed in Europa che si facciano forti della loro stessa collocazione geografica per intervenire su tutti i fattori possibili di equilibrio di integrazione e di sviluppo verso est a partire dall'Europa centrale e dai Balcani e verso sud a partire dall'OCSE dal sponda sud del Mediterraneo
Unico modo io credo questo per fronteggiare fra l'altro l'avanzata di spinte migratorie incontrollate
L'avanzata del fondamentalismo e dalla disgregazione a destra mi fermo qui e chiedo
Come può all'Italia partecipare attivamente all'impegno ai doveri della nuova fase internazionale
Hanno il governo l'opposizione progressista i movimenti pacifisti una proposta di politica estera fatte di obiettivi selezionati ed inseriti in una strategia coerente
Ma soprattutto siamo in condizioni di definire un ruolo più attivo dell'Italia e dell'Europa su queste grandi questioni internazionali io per ora mi fermerei qui credo che i problemi posti siano
Potrebbero farci parlare tutta la notte darei subito la parola per un primo giro al sottosegretario che appunto ovviamente dopo una primo intervento dei nostri ospiti è aperto il dibattito grazie
Buonasera
Io credo che in questo estate un po'infuocata tutto sommato la politica estera sia stata una isola abbastanza felice
Del panorama politico nostrano nel senso che è rimasta abbastanza estranea alle controversie abbastanza rimasta abbastanza estraneo alla alle polemiche l'unica veramente
Pregnante che io ricordo è quella sulla tattica negoziale da adottare con la Slovenia e con la Croazia per la all'aggiornamento del Trattato di Osimo
Per il resto l'impressione che l'obiettivo che il ministero degli esteri a addormentato
Dopo le insediamento del nuovo governo
Di arrivare a una politica estera by partisan cioè condivisa
A anche dalle opposizioni le strettamente legata agli interessi nazionali sia stata illa Gambale miglior misura raggiunto
Io credo che abbiamo fatto se non alto quattro cose
Invece di accettare supinamente la scelta di un nuovo presidente della Commissione dell'Unione Europea
Fatta dal blocco franco-tedesco abbiamo contribuito alla selezione di un personaggio più di nostro gradimento
Più disponibile a raccogliere le nostre istanze comunque scelto all'unanimità da tutti i Paesi adesso cercheremo di completare quest'operazione con la designazione per la nuova commissione di personaggi autorevoli che ottengono dal presidente Santer portafogli adeguati alla loro storia
Statura e alla loro competenze
Se il c.t.
Siamo lottando perché uno dei più clamorosi errori del governo Craxi la denuncia del mille novecentottantaquattro di una polluzione di latte di gran lunga inferiore alla realtà
Nove virgola nove milioni di tonnellate anziché undici virgola cinque abbia conseguenze meno devastanti sul nostro bilancio di quello che si potesse temere
A questo fine chiediamo che l'attuale quota di nove virgola nove milioni di tonnellate
Ci venga riconosciuta come evento attiva al mille novecentottantanove e che perciò le ammende scendano in Popov Tione
Qui non si tratta di Boscolo atti ma purtroppo di migliaia di miliardi
Quasi una piccola manovra e quindi riteniamo che sia nostro compito è nostro dovere lottare fino in fondo su questo anche a costo di bloccare temporaneamente
Il nuovo sistema delle risorse proprio concordato ad Edimburgo
Terzo punto
La decisione tedesca di creare un coordinamento tra le quattro presidenze dell'Unione Europea del porsi ma biennio cioè Germania Francia Spagna e Italia ci consentirà di esercitare una maggiore influenza sulla politica europea di questo periodo cruciale per il futuro dell'Unione
Siamo adesso di fronte a questa sorpresa di questa proposta della sedute sedute ed esca
Per un'Europa a a due velocità che escluderebbe temporaneamente unico membro fondatore l'Italia
A questo proposito vorrei osservare quanto cose primo che si tratta soltanto di una proposta partitica e il nome di una proposta del governo tedesco
Secondo che
La stessa intesa su questo punto con la Francia appare alquanto precaria e quindi non mi sembra che questo cavallo sia destinato a fare molta strada
Terzo che i criteri discriminatori
Cioè la situazione economica sembrano applicati in maniera un po'strana se è vero che il Belgio uno degli ammessi ha un debito superiore al nostro Quarto che sappiamo benissimo che dobbiamo mettere la nostra casa i luoghi dell'eredità della Prima Repubblica è stato sotto questo punto di vista particolarmente prese pesante
E che invece di accogliere questo come una
Come uno uno schiaffo lo prenderemo come un incoraggiamento una spinta
Ulteriore a vero e vedere di rimettere i nostri conti in ordine certo almeno per quello che riguarda le mie responsabilità
Di sottosegretario agli affari europei non accetterò ripeto non
Che la conferenza per la revisione del Trattato di Maastricht che proprio l'Italia presiederà nel mille novecentonovantasei
Si risolva in una nostra dare retrocessione
Quarto
Io credo che ci stiamo muovendo con un certo può Fitto anche nel delicatissimo settore io gol dell'ex Jugoslavia
Dove stiamo svolgendo pur senza avere una adeguata voce in capitolo il delicato ruolo di portaerei di tutte le operazioni che vengono compiute in quella zona
Ci sono cioè poi un altro aspetto o della nostra politica estera che vorrei sottolineare rapidamente
Abbiamo ottenuto sono Chievo di avere contribuito a questo con una serie quasi vertiginoso di contatti bilaterali i voti sufficienti per essere promossi
Probabilmente io spero
Con il massimo dei voti
A membri del Consiglio di sicurezza per il biennio mille novecentonovantacinque novantasei questo ci consentirà a di lavorare più attivamente per quella riforma del Consiglio di sicurezza che ritengo mai più che matura ma che viene fatta deve essere fatta in maniera da non penalizzare ulteriormente
I paesi del Moro de in via di sviluppo in altre parole non intendiamo accettare semplicemente un ingresso della Germania e del Giappone
Nel come membri permanenti perché questo sport aumenterebbe ulteriormente gli squilibri perciò abbiamo messo a punto un po'oggetto
Che prevede un allargamento da quindici a venticinque membri
Che lascerà agli attuali cinque grandi con il loro diritto di veto consentirà un certo numero di sei miliardi tra qui naturalmente dovrà esserci l'Italia
Di entrare più spesso del Consiglio di sicurezza in un sistema Dio vota con un sistema di votazione
Queste sono le linee su cui ci siamo mossi fino adesso
Sono collidere credo che sono condivisibili da tutti quanti e per quel che riguarda le domande poste dall'onorevole Ghilardotti vuole rispondere brevemente
Che il Cairo la Conferenza del Cairo non è una conferenza di politica estera è una conferenza di politica sul socio economica
E una pop conferenza di Etica perciò ritengo che non averci mandato il ministro degli esteri come resto hanno fatto tutte degli altri Paesi occidentali si è stata una decisione potente e saggia
Gli interventi delle situazioni collassati e purtroppo sono una specie di scommessa col destino la scommessa era fatte in Somalia e andata visibilmente male
E non credo che a questo punto ci sia fare da fare altro che prenderne atto
Altri interventi di questo tipo approvano purtroppo turbano un vaso di Pandora
Perché i Paesi chiedo se andrebbero messi sotto tutela inutile nasconderlo sono vanno molto al di là di corrente del Ruanda e di quelli che vengono all'onore delle cronache quindi è una politica che i singoli Paesi non possono fare nonostante questo tentativo un po'fortunoso della Francia non tentativo che va fatto dall'ONU e può oppio con una riforma dell'ONU forse si riuscirà a fare in modo che le cose spingano o funzionino un po'meglio
Il ruolo più attivo dell'Italia sulla scena mondiale
E in un certo senso anche condizionato dai mezzi che l'Italia può mettere a disposizione mezzi sia finanziari sia antimilitari perché quando ci vuole ci vuole
Quando i mezzi finanziari la situazione la conoscete tutti ma voglio vorrei fa ricordarmi per esempio che siamo i secondi contributori della FAO che in certi settori il nostro contributo è stato determinante che in Albania abbiamo letteralmente salvato con un'operazione che non ha avuto a mio avviso sufficiente pubblici pubblica cita la popolazione dalla fame
Do scopo in questo momento di una politica italiana deve essere duplice primo o fare valere con un po'più di vigore quelli che sono dei vitali interessi nazionali
E secondo di lavorare per la pace nei limiti in cui un singolo Paese lo può fare io riconosco che qui l'Europa non ha dato buona prova di sé che nella la politica seguita verso la Borsa la Bosnia è stata incerta ondivaga poco concludente
Ma queste sono problemi che trascendono le possibilità di con singolo paese di un singolo Governo
Quello che possiamo fare lavorare per una maggiore coordinamento e per questo credo che siamo già abbastanza all'opera
Ma io devo dire che naturalmente
Ho ascoltato le cose che ho detto Caputo apprezzo il suo ottimismo ma il mio giudizio non è quello di Caputo e non per un prevenzione
Credo che si debba fare una premessa perché è una premessa importante la politica estera meno molto meno di altre materie
Può essere come dire ricondotta ha una logica maggioranza opposizione tipica della dialettica politica interni
Perché a diciamo
Entrano in gioco problemi di collocazione internazionale del Paese di interessi nazionali che devono sollecitare tutte le forze politiche sia quelle che il governo sia quell'opposizione a affrontare questi temi appunto dal punto di vista di un interesse generale nazionale e io penso che questo sia assolutamente giusto come criterio metodologico e il PDS che è all'opposizione di questo Governo quando affronta i problemi di politica estera
Se fa delle critiche e io ne farò stasera non le fa perché essendo l'opposizione deve dire che non è d'accordo ma perché ritiene che certi interessi nazionali non siano sufficientemente o adeguatamente rappresentati e tutelati negli scenari mondiali
Ora da questo punto di vista io sono in per questo lo dico molto chiaramente
Molto critico nei confronti del governo Berlusconi
Di come il governo si è mosso
Sugli scenari internazionali
Perché mi pare che in realtà
C'è un
Conduzione incerte
Che spesso ha perso delle occasioni
Quando nonna commesso anche degli evidenti errori
Perché dopo questo giudizio
Perché io credo che l'Italia possa e debba fare
Una sua politica estera
Il fatto che noi siamo
In una fase del tutto nuova degli scenari mondiali
Come si dice comunemente al di là del bipolarismo
Offre delle opportunità che nel vecchio sistema bipolare non c'era
Il nel vecchio sistema bipolare la politica estera di Paesi come l'Italia erano molto influenzata è condizionata appunto
Dalla divisione del mondo in due grandi sfere di influenza dall'esistenza di due grandi blocchi politici e militari
Dal fatto che poi gli arbitri dei destini mondiali era erano due grandi Paesi nel loro nelle loro relazione del loro rapporto
Io ricordo che nel mille novecento e settantatré per fare un caso
Quando scoppio la quarta la quarta guerra arabo-israeliana la guerra del Kippur
La guerra cominciò il venerdì mattina o il giovedì mattina
Il giorno dopo Kiesinger prese un aereo e volò a Mosca e la sera
Del venerdì le ostilità erano state bloccate da un incontro tra Kissinger economica no per fare un esempio cioè in quarantotto ore si fermò una guerra sulla base di un rapporto di intervento e di accordo delle grandi dei grande le grandi porte
L'epoca di polare non è più questo nel senso che non solo non c'è più una delle due potenze ma badate il fatto che non ci sia più una delle due potenze ha messo in crisi anche la strategia politica dell'altra
Spesso c'è
Qualcuno nel che che che che una analizzato senza età razza Elisa adesso che non c'è più sovietica gli Stati Uniti sono parole del modo no non è così
Perché Stati Uniti Unione Sovietica sono cresciuti per cinquant'anni ciascuno infusione dell'esistenza dell'altro e ciascuno ha costruito le proprie strategie di politica estera e militare infusa dell'esistenza dell'altro venuto meno uno anche l'altro è dovuto è il rapporto che c'è tra ombra e luce è un rapporto come dire no
Io ne noi siamo in una fase del mondo nella quale appunto il vecchio equilibrio non c'è più
Un nuovo assetto stabile delle relazioni internazionali non c'è ancora siamo anche dal punto di vista internazionale dentro una fase di transizione
In questa fase di transizione tutti i paesi sono chiamati a esercitare una funzione un ruolo e ci sono delle opportunità e degli spazi maggiori per ogni paese di esercitare una funzione un ruolo per questo io dico intanto
Che l'Italia terre e può avere una propria politica estera
Quale politica estera
Può avere l'Italia
Un Paese che ha mille guai
Ma che attenzione è pur sempre il quinto sesto Paese industriale del mondo il mondo è fatto di centottanta Paesi ce ne sono centosettantacinque che in termini di potenziale economico e sociale sono più deboli del nostro quindi non è che
Il nostro paese non è chiamato a a delle assunzioni di responsabilità dentro un pianeta che è fatto in un certo modo
Allora quale politica estera
Io credo che
La politica estera di un Paese i determinata in primo luogo dalla collocazione geopolitica dove un paese è poi non soltanto anche da altri fattori dalla storia che ha evidente ma intanto da dove
Noi siamo per la collocazione del nostro Paese
Interessati ad una politica estera che in primo luogo si muova su tre scacchiere
L'Unione Europea
Che è diciamo la scelta fondamentale da questo punto di vista io considero gravissimo quello che la proposta tedesca dico
Perché la proposta tedesca ricorda di un'Europa a due velocità in realtà mette in discussione il processo di integrazione europea questa è la verità
Non è pensabile che si costruisca un'integrazione europea da cui stanno fuori Paesi come l'Italia la Spagna l'Inghilterra
I cinque Paesi che col propone sono due perché il peso politico del Benelux è così irrilevante che in realtà propone un processo integrazione europea fondato su un asso franco tedesco e come l'emarginazione di altri grandi Paesi europei è del tutto inaccettabile
Il processo d'integrazione europea è complesso molto complesso
D'altra parte parate la Comunità economica europea per arrivare all'integrazione economica c'ha messo quarant'anni dal trattati
Di Messina di Roma del cinquantacinque cinquantasei agli accordi rimasti no che sono entrate in vigore il primo gennaio di quest'anno
Il processo di integrazione non solo economica ma sociale e politica è un processo lungo complesso
Ma che è ineludibile ineluttabile guai a credere di potere evitarlo o di metterlo come dire in forse perché sta dentro le cose stato le cose perché tutte lette tutte le ribelli i fenomeni economici sociali politici
è uno del del mercato europeo sono come dire sempre di più tra di loro interrelati
Qualsiasi tema noi viviamo della vita del nostro Paese il mercato del lavoro e la battaglia contro la disoccupazione la questione della difesa ambientale la politica energetica la lotta alla criminalità internazionale
L'immigrazione extracomunitaria
Ciascuno di questi temi a invece richiama immediatamente una dimensione europea non ce n'è nessuno di questi che possa essere affrontato sulla base soltanto di politiche nazionali
Si può affrontare il problema la disoccupazione soltanto sulla base di una dei medi una politica economica nazionale senza tenere conto delle interrelazioni e di una strumentazione che tenga conto anche di quello che succede in Europa no ride
Si può affrontare un grande tema come quello dell'immigrazione extracomunitaria sulla base di politiche nazionali sua base politica nazionale sapete cosa succede che ciascuno cerca di scaricare gli immigrati sul vicino ma non è una politica di gestione di un fenomeno di questo genere
Si può affrontare il problema dell'ambiente ed è a tutela dell'ambiente cosa a base di politiche nazionali ma Cernobyl che cosa c'è segnato senonché la nuvola gira e non conosce toccare frontiere
Esplode la centrale la e la polluzione il rischio ambientale qua
Quindi non c'è tema diciamo di un qualche rilievo dal punto di vista la politica dei Paesi dell'Unione europea che possa essere affrontato senza una politica comune quindi la scelta dell'integrazione europea una scelta di politica estera strategica decisiva fondamentale
Secondo
Noi siamo un paese di frontiera con un'area strategica per i prossimi anni
Che l'Europa centrale
L'Europa centrale sta di fronte a noi anzi noi siamo stati per lungo periodo l'equilibrio bipolare il paese di frontiera
Nei confronti dei di quei paesi che stavano nell'altro sistema economico e politico
La transizione economica che si sta politica che è in corso nel esterno
Guarda all'Unione Europea i Paesi dell'Europa centrale cercano un aggancio all'Unione Europea tutti vogliono entrare l'Unione europea e cercano soprattutto in Europa
Un partner Paesi che siano sponda
Della loro transizione
L'Italia può esserlo badate ci sono dati che
Economici che già lo dimostra noi siamo il primo Paese investitori in Polonia da molti anni
Il primo lo sottolineo tutti credono che tutti questi Paesi tutto faccia la Germania non è così in Polonia oggi il primo Paese investitore elitario
Siamo il secondo Paese investitore in Ungheria il primo sono gli Stati Uniti non la Germania
Siamo il secondo partner commerciale di tutti i Paesi dell'Europa centrale varate tutto questo sta avvenendo senza una politica grazie al fatto che le imprese si muovono
Ma tutto questo invece richiede una politica
Terzo possiamo collocate nel Mediterraneo tutto quello che succede nel bacino mediterraneo investe l'Europa ma investe in primo luogo noi che dell'Europa siamo uno dei paesi che nel Mediterraneo immediatamente
Immenso
E non c'è fenomeno dai processi di pace in Medio Oriente alla crisi algerina alla vicenda esiziale instabilità in Egitto ai problemi dell'immigrazione extracomunitaria da tutta la sponda araba mediterranea che non investì direttamente nostre liste del tenente nostro Paese
E quindi è una è una terza area strategica bene se queste sono le aree strategiche mi limito a questo poi in realtà badate la politica estera deve tener conto di altre variabili che non sono solo quelle geopolitiche perché un grande Paese come
Tutti un paese che è il quinto sesto Paese industriale del modo a interessi io economici in tutto il mondo
Le imprese italiane l'interessi grandi aree di mercati penso all'Estremo Oriente penso l'America Latina che in una fase dinamica penso al Sud-Est asiatico eccetera enormi ma non voglio toccare questo problema che che di economia internazionali
Stiamo alleare diciamo che più direttamente sono qui
Beh ma se io guardo come si è mosso il governo Berlusconi in questi mesi
Se la politica estera deve essere questo e mi pare in questo sì è vero Caputo già morte gli obiettivi devono essere questo non c'è dissenso ma il dissenso è sui comportamenti io devo dire lo dico qui perché serve alla nostra discussione lo faccio appunto senza nessun pregiudizio perché parto dagli interessi del Paese
Che su ciascuno di questi tre scacchieri che io considero strategici in questi mesi le scelte
Che il governo ha fatto e sono scelte che non hanno come dire fatto sì che la politica estera italiana fosse particolarmente efficace su questi tre scatti ora stamattina abbiamo dichiarato tutti ha dichiarato Martino dichiarato io ho dichiarato tutti
Che la proposta di col è inaccettabile ed è inaccettabile quella del Europa a due velocità
E non è ma io dico anche che un bel varco questa proposta dico il governo italiano Lamberto
Perché chi ce l'ha fatto fare nei mesi scorsi
Come ha fatto Martino in più occasioni di abbracciare una linea filo britannica che considera che l'Europa è solo un grande mercato non ha bisogno di istituzioni politiche
Abbiamo assunto una linea che ha reso dissidenti molti dei partner europei nei nostri confronti
Da una tradizionale collocazione che veniva vedeva l'Italia collocata come uno dei Paesi che aveva fatto una scelta europeista tra l'altro condivisa da tutte le principali forze politiche italiane
è un dato di unità della politica estera importantissima
Noi ci siamo ritrovati di fronte al fatto che uno dei dei delle cose che ha caratterizzato la politica estera di questo governo è stato quello di dire
Che l'Europa è solo un unico grande mercato che non ha bisogno istituzione una bisonti politiche sociali comune
In una prima dichiarazione poi Martino naturalmente ha capito che era troppo si è corretto si è perfino detto che non era necessario una Commissione la comunità bastava un coordinamento
Non c'è nulla in politica di più sfuggente dei coordinamenti non significa quattro che cosa si no
No
E poiché è chiaro che
Cosa vuol gioco dire vale per l'Italia ci vuole star non ci vuole stare
Politica verso l'Europa centrale e qui tocca un tasto che tu conosci bene Dio perché sei diciamo titolare della della trattativa con la Slovenia sulla e la Croazia sulla aggiornamento del Trattato di Osimo
Io penso che la civiltà Tato di Osimo va aggiornato più
Penso che in realtà una discussione vera l'affare non è sarebbe dal portale in altro modo cioè Osimo dotato fatto nel settantacinque bisogna fare un trattato nuovo nel senso che i trattati ci sono e siccome il tempo passa se ne fanno altri successivi questa idea che osi ma alla fine dalla storia
Per cui si scusa impediva mi pare un po'assurge a quel era un trattato risolto certi problemi vent'anni dopo ce ne sono altri ne facciamo uno che non meno a quello là e risolve problemi ma a parte la questione nominalistica
Quindi ci sono problemi con la Slovenia seri da risolvere
Ce ne sono con la Croazia molto più serie con la Slovenia perché in Croazia c'è una politica di discriminazione nei confronti delle comunità italiane che va denunciata seriamente
E io dico qui
Come dirigente della sinistra che per troppo tempo la sinistra considerato il problema degli italiani che erano lì come un problema che non esistesse lo ha negato invece questo problema sette dobbiamo assumere uno anche oltre che le altre forze poi ma se si vuole fare un accordo con Slovenia e Croazia
Che affronti il problema della risolvere definitivamente il problema degli esuli che sono venuti via da quelle terre del Sud dopo la seconda guerra mondiale
Che garantisca e tuteli i diritti degli italiani che sono lì
Io continuo a dirlo dico con dico continuo perché a Caputo questo me l'ha già sentito dire in commissione esteri sono proprio convinto di questo
La cosa più assurda e quella di mettersi in una logica totalmente conflittuale nei confronti di Slovenia acrobazie più complicato
L'aver preso una posizione che dice fino a che non è risorto sono risolti i problemi bilaterali tra Italia Slovenia l'Italia pone sostanzialmente
Il vento
All'associazione della Slovenia all'Unione Europea
Può sembrare una politica forte dei muscoli è il modo peggiore per risolvere quel problema
Il dado mezzo tensione per risolvere il problema
Perché se mai esattamente il contrario penso tu devi farti promotore dice alla Slovenia io ti dà una mano entra in Europa ma siccome ti do una mano a entrare in Europa ti chiedo di applicare standard e regole europee per le comunità per le minoranze per i cittadini italiani
Cioè faccio una politica positiva non faccia una politica che usa comunque Etò questa cosa per aprire un conflitto
E mediterraneo
Io devo dire che
Sono abbastanza colpito dalla totale assenza di una nostra politica mediterranea
Abbiamo avuto un fatto clamoroso l'assassinio dei dei marinai italiani in Algeria
è stato per qualche giorno
Sulle pagine dei giornali
Noi che politica facciamo verso questi Paesi
E badate che il problema
Il problema di una politica verso i Paesi del Mediterraneo problema che noi ci dobbiamo porre seriamente
Non dimentichiamoci mai anche lì noi abbiamo una su una collocazione oggi che decisiva per per l'economia e la politica italiana noi siamo il primo partner commerciale dell'Algeria
Siamo credo secondo partner commerciale di tutti i Paesi dell'area
Pigliamo utili la stragrande maggioranza del fabbisogno energetico del nostro Paese
I problemi che ci pongono e ci pone lesto nell'arco la l'immigrazione extracomunitaria si vengono di lei
Facciamo non facciamo una politica
Fare una politica significa destino io
Sì lo capisco dunque quello che che che che che tu l'hai già detto e forse dirai replicando a me
Faremo una politica significa anche mettere dei soldi le condizioni di bilancio sei significa anche mentre dei soldi significa che nella legge finanziaria che dobbiamo andare a discutere tra qualche mese
Il problema di vedere anche quante risorse si destinano alla politica estera non è una variabile
Marginale
Perché se vogliamo fare come per esempio io dico una politica verso l'Europa centrale e devo dire
In termini principio come dite anche voi perché Berlusconi è andato alla al vertice per iniziativa centroeuropea di Trieste a fare un discorso che diceva che l'Italia si impegnava Ali questo significa avere per esempio
Leggi e soldi
Che sostengono le imprese che vanno da che sostengano i finanziamenti e gli investimenti
Se si vuole fare una politica nel Mediterraneo significa mettere una quota del nostro bilancio lì significa aumentare le le risorse per la cooperazione certo Jafar queste scelte qui io lo so bene che e questo significa che se si mettono i soldi li aveva trovare questi soldi in altre idee che nel bilancio bisogna avere però questa determinazione questa volontà
Ora io questo è quello che dico
Cioè io pavento che in realtà
Non ci si è finito questo primo giro pavento che non ci sia una politica estera
Perché una protesta non può essere fatta solo di enunciazione
E lì qualche discorso
Paesaggi dato un ruolo attivo
E e e bisogna darsi una strumentazione e avere una coerenza tra
Fini dei mezzi
Io in questi mesi non ho visto nella coerenza tra i fini e mezzi e spesso anche i fili non mi sono apparsi tiene
Perché appunto per esempio sull'Unione europea la linea che si è seguita non è mancata solo una politica si è seguita una linea che io considero italiana
E oggi ma la riprovazione o sul fatto che oggi Berlusconi ho sentito il suo telegiornale prima di venire qui per dire che la proposta di Kohl non è accettabile deve dire che l'Italia vuole la piena applicazione degli accordi di mastelli integrazione
Sicché non è quello che Martino detto fin qui
A conferma
Adesso siede per recuperare nella proposta tedesca si dovrà dire quello che forse si poteva dire fin dall'inizio e perché non lo si è fatto e non averlo fatto ha creato se ci sono delle contraddizioni ci ha messo in una condizione di debolezza eccetera eccetera
Quindi io credo che una politica e sta all'Italia la possa fare l'ha detto a fare corrisponde agli interessi del Paese
Credo che siano individuabili cercato di dirle quali sono le aree prioritarie su cui noi dobbiamo intervenire
Credo che se è così
Il PDS i progressisti
Si batteranno perché questa politica estera si faccia in quanto il governo la Suma la sosterranno perché la politica sta corrisponde rispetto all'interesse nazionale il Paese ma bisogna assumerlo se invece se ne assume un altro è chiaro che su questo come su altri argomenti non potremo che avere uno scontro molto aspro
Bene
Ho notato tre critiche conduzione incerta occasioni perdute evidenti errori
Vi sembra che erano Fassino abbia coperto la conduzione certa degli evidenti errori secondo lui
Non ho sentito parlare di quali occasioni avremo perso ma forse questo me lo dirà dopo
Io vorrei
Dev'essere anzitutto confermare la mia alla stessa visione delle cose i nostri settori di interesse sono esattamente i tre menzionati da rientrano in questo intervento
Dove dissento emette nella interpretazione della politica del governo e soprattutto nella sua nel due giudizi sul giudizio da sulla sua incisività
Anzitutto io ritengo che nel momento in cui di questo governo ha ha preso possesso del ministero degli Esteri bisognava non denunciare la politica estera del dei governi precedenti ma perlomeno riportarla con i piedi per terra noi abbiamo sempre fatto dato prova di una grandissima capacità di retorica europea
Non d'per niente siamo c'eravamo sempre in testa alle classifiche dei paesi del paese qui dei paesi più europeisti
Ma ha poi in realtà Nommo facevamo molto faceva hanno anzi molto poco
Per fare seguire questa retorica dei fatti
Noi abbiamo firmato un Trattato di Maastricht
Cui stiamo fedeli ma che vogliamo in un certo senso rivisitare alla luce di un certo realismo
Il Trattato di Maastricht ha imposto dei parametri per la creazione dell'unione monetaria che erano evidentemente irrealistici
Erano irrealistici non soltanto per noi ma anche per altri Paesi che hanno la reputazione di essere più solidi e economicamente meglio amministrate
Quindi abbiamo detto prima di spiccare il volo verso l'Europa unita cerchiamo di fare un momento un punto cerchiamo di vedere se queste date che sono su gli schemi iscritte in calendario per la moneta unica novantasei novantasette o novantotto
Ci sono fattibili
Oppure se non sarà necessario prima rivedere queste cifre a rischio
E questo è il rischio che si è profilato appunto che allevo verso l'Europa Marcido soltanto pochi Paesi privilegiati
Questo e la Polla posizione che abbiamo preso fin dall'inizio e che credo che si è il dimostrata che che se ne pensi abbastanza saggia perché noi non possiamo
Cancellare
O dimezzare un debito pubblico come sarebbe necessario in base ai parametri che ci ha lasciato in eredità hanno lasciato in eredità i vecchi governi in così breve tempo quando nel Trattato di Maastricht c'è scritto
Che bisogna aveva un debito pubblico del sessanta per cento del PIL per poter entrare nell'Unione monetaria le che sia perché questa sia una fantasia
è è purtroppo una realtà e noi abbiamo un debito pubblico del centoventi per cento del PIL
Quindi non è uno scetticismo ma europea lirismo e
Anche
E questo credo che in parte abbia influito sull'atteggiamento di Francia e Germania che in questo momento sembra che ci sia siano sul Po in poi cento di farci uno sgarbo un tentativo di non andare sempre a loro rimorchio di non essere sempre supini alla loro volontà
Di non accettare a scatola chiusa quello che l'asse Parigi Bonn dettava l'esempio Nardella Scelta del commissario delle presidente la commissione
E sotto questo aspetto la mutante cioè un giorno Colle Mitterrand si sono ritrovati hanno deciso che per ragioni loro la Germania aveva da un debito da pagare alla Francia piaceva
Un francofono che
E era
Strettamente con le collegato con colleghi con i film con le sue strutture hanno deciso che il presidente da poderale porsi dopo e si tende a commissione doveva essere il primo ministro belga
E senza consultare nessuno né noi né altri hanno spento per questa candidatura
Come se fosse cosa loro ebbene in altri tempi probabilmente l'Italia vorrebbe chinato il capo avrebbe detto va be lo vogliono loro sono lo che che menano la danza lo accettiamo anche noi
A Corfù abbiamo preferito fare capire che non eravamo più disponibili a questi giochi e abbiamo fatto in modo che sa si scegliesse poi un altro candidato che non è non so se sia migliore o peggiore però è stato selezionato con un metodo corretto in cui l'Italia a pesato quanto hanno pesato gli altri
Politica verso l'est europeo avevo vedo che l'onorevole Fassino si è dimenticato da cioè ho accennato solo fugacemente al vertice est europeo
Il vertice il vertice dell'iniziativa centroeuropea di Trieste dove certo non si sono conclusi così drammatiche però ci sono mantenuti e allacciati numero ai
Di nuovo dei rapporti che a nostro avviso o sono preziosi e potranno dare dei frutti
Io mi sono ritrovato preoccupava su una serie di circostanze a autostrade a ricevere da solo una serie quattordici Purini ministri e Capi di Stato di vai Paesi che andavano dall'Ucraina alla alla Repubblica Ceca alla Macedonia e posso assicurarvi che da questa questo vertice non solo è ha ha messo le basi per una permanenza di rapporti che importante ma ha anche chiarisce chiarito una serie di cose che andavano francamente chiarite io sono d'accordo che questo questa nostra frontiera del verso l'Europa centrale è molto importante
Ma proprio per questo riteniamo che prima di
Aprire le porte a tutti questi Paesi bisogna chiarire una serie di cose anzitutto e questo in questo perfino i tedeschi sono d'accordo bisogna che i governi le diplomazia di queste di queste nazioni emerse dall'Europa come dal buio dell'Europa orientale
Ha detto di no i loro sistemi la loro mentalità a quella dell'Unione europea altrimenti ci portiamo in casa della gente che parla un diverso linguaggio io sono d'accordo con l'onorevole Fassino che con la le il legame chi ha bisogno e abbiamo stabilito tra alla soluzione dei nostri problemi con la Slovenia cioè il mandato negoziale dall'adesione della Slovenia all'Europa
E discutibile ma
Devo precisare che per venti mesi di trattativa fino a quando questo governo non ha preso le cose in mano
Lubiana aveva hanno fatto
Ho un
Muro di gomma assolutamente impermeabile a tutte le nostre richieste
In venti mesi non era stato fatto il minimo progresso allora che cosa si fa si bisogna cercare di ricorrere alle armi di pressione di cui uno dispone e posso dirvi che proprio la settimana scorsa è venuto a trovarmi
Un
Altro di reggente della commi ed è del commissario per le Relazioni Esterne di Brussel e ha ammesso che questo Setola burning cioè è una buona guerra e uno non può condurre dei negoziati in cui deve chiedere qualche cosa se non dispone di nessuna Roma io credo che quest'arma sia perfettamente legittima
E che gli sloveni nel frattempo abbiano capito che se vogliono averci come sponsor in Europa devono comportarsi da europei non possono negare una cosa
A le popolazioni italiane che sono state
Buttate fuori da quelle terre nella prima pulizia etnica della storia della Jugoslavia
Quando sanno che comunque dovranno concedere queste cose nella loro legislazione se vorranno entrare in Europa e io ho detto all'onorevole Fassino in commissione esteri se lui
Ha in mente una un'altra tattica negoziale che non
Tre
Per insieme per trovare il sistema migliore
Quanto alla politica mediterranea qui veramente non sono d'accordo con l'onorevole Fassino
L'Algeria l'Algeria è stata una tragedia ma noi abbiamo una linea politica molto precisa che io stesso Espresso più volte sia in cui in Parlamento sia sul sui giornali
Noi dobbiamo decidere in questo momento che cosa vogliamo che incide in Algeria accada questo governo che impongono al potere attualmente a delle evidenti
Carenze democratiche ha ha virtualmente
Gara interrotto a metà a un'elezione quando si a accorto che stava per per per anche se l'elezione era poi mente viziata da una serie di irregolarità
Quindi non può essere considerato un un governo che ci piace in assoluto
Però se noi consideriamo l'alternativa cioè un governo fondamentalista islamico che sarebbe a questo punto con ogni probabilità
Governato da quelli che stanno minando la danza del terrorismo evidente che dobbiamo scegliere il male minore
E allora dovendo scegliere il vale di dolore che cosa abbiamo fatto
Abbiamo
Credo con anche con una certa dose di coraggio e di sacrificio deciso che
Al contrario di quanto hanno fatto altri noi non scappavamo restavamo lì
Nei limiti delle nostre forze continuiamo a dare supporto a questo governo e continuiamo e incoraggiarlo a dialogare con quelle forze dell'opposizione islamica che hanno rinunciato alla violenza non sono molte purtroppo
Le chance che questo dialogo vada a buon fine o confezione non sono tantissime ovunque avendo scelto il male minore tra i due
Credo che sosteniamo con sufficiente fermezza sia pure con una fermezza critica il le il governo attuale quindi una politica qui ce l'abbiamo al contrario credo di altri paesi che stanno così cercando di assumere una del delle posizioni visite che gli lascino aperte tutte le possibilità per noi l'Algeria come Fassino ha ricordato è importante il fondo il Paese a chi ci fornisce il quindici il dieci per cento del nostro fabbisogno energetico
Non soltanto non più diamo gli impianti di là ma penso che se la situazione si manterrà ritarda e daremo addirittura l'autorizzazione perché vengano ampliati
è una politica rischiosa ma è una politica
Una seconda cosa che stiamo facendo nel Mediterraneo eh di cercare di adottare
Malta un Paese
Piccolo bastonate ma strategicamente importante che in un certo senso fa parte della nostra storia e condurlo per mano in Europa
Noi siamo un po'i padrini di di Malta una un ruolo che il governo maltese ci riconosce volentieri siamo riusciti a farlo ammettere al Forum mediterraneo di Alessandria
Stiamo battendo ci perché ottenga dalla dall'unione europea tutti gli aiuti che possono debba che questa li può dare
E
Faremo in modo
Che al più presto Rita relativamente quanto con consentono le circostanze ottenga a loro volta quel passaporto per Brussel che sta chiedendo con molta insistenza e che è indispensabile anche per mantenerlo al di fuori
Della influenza dei vicini della quarta sponda
Certo sono d'accordo con loro Fassino
Mancano le volte i mezzi e sono lieto di avere trovato in Lori un alleato per quando dibatteremo il il Budget del ministero degli Esteri che nel quadro delle economie che hanno dovuto essere realizzate ha conosciuto un taglio del dieci per cento è un taglio
Molto doloroso e anche che crea notevoli problemi ve ne dico uno perché forse qualcuno di voi lo ha sperimentato
Tutti sapete che con l'apertura del dei paesi dell'Est
Il traffico di turisti di uomini d'affari tra la Russia e gli altri Paesi dell'ex Unione Sovietica e l'Italia è molto aumentato
Quindi sono aumentate le richieste di visti sono aumentate le esigenze dei nostri uffici in molti Paesi è bene
Il Bilancio e tale che fino a quando non si rivedrà un momento è stato impossibile almeno io ci ho provato fosse qualcun altro il ci riuscirebbe meglio di portare gli organici di questi uffici
Alla all'altezza delle esigenze che la nuova situazione una situazione vantaggiosa per l'Italia perché come sapete i turisti russi comincia ad arrivare anche sulla rete riviera romagnola
Potesse essere fatta per tempo con tutto questo
Nessuno è perfetto e quindi sicuramente non a alcuni errori sono stati compiuti non credo che siano come detto e siano state perse delle occasioni è stata colta usura molto bene quella del G sette che si è risultato in un successo di italiano sia di immagine sia di sostanza
Nel senso che siamo riusciti a portare la Russia se non altro nel direttorio politico col evidente vantaggio per la situazione jugoslava
Quanto
Alla poi al problema della Slovenia vorrei potermi mettere una sera
Una macro d'ogni giorno
Intasca l'onorevole Fassino ridotto a una corretta e farlo partecipare ai negoziati perché lui vi assicuro sono gli ultimi eredi della diplomazia sovietica
Avevo visto delle mani alzate credo che le cose dette sia dall'onorevole Caputo che valore o frassino abbiano sollecitato molti a intervenire
Troppa stroppo
Premetto che dopo aver sentito con tutte queste parole
Io sono uno di quelli che mi ritengo terzi pessimiste
Facendo un po'di Crono storia di quello che succede nel mondo
Anche perché e i grandi personaggi politici
Avevano detto che se non facevano lo spunto lo scudo spaziale
Del mondo ne avrebbero fatto un giardino e qui è venuto fuori un pezzo venuto
Lo scudo spaziale non è stato fatto
è il giardino continua a a non esserci anzi sempre più con meno fiori
Altri ragionamenti per perché noi siamo qua no go il governo dovrebbe migliorare il rapporto dell'Italia
La politica
Dovrebbe migliorare i rapporti con l'Europa l'Europa dovrebbe rafforzarsi con il mondo
E allora mi viene da pensare nascose
E che è chiaro che non giocò un ruolo importantissimo è stata persa un'occasione secondo me
Non so se due o tre anni fa perché le date non mi ricordo anche la questione del Kuwait
è stato è stato però non è un errore
Magis ma
Da megalomania proprio perché
Può anche darsi che magari io collegi nel fare i miei calcoli
Ma i governi devono dare queste speranze per far sì che si migliori questo mondo
E allora ci vogliono le ricchezze e le ricchezze bisogna prenderle dove sono
E dove sono erano nel Kuwait eh io continuerò a essere antiamericano per questi errori
Perché si verifica questo fatto che se per caso queste ricchezze che
Alan chiesto una no non aveva chiesto una partecipazione internazionale per lui e per l'intervento una volta liberato in Kuwait dovevano fare il consorzio internazionale per amministrare quelle ricchezze lui non darle allo allora allo sei copie Cia moralmente duecentoquarantaquattro Molière non so quanti milioni di figli
Perciò questi errori se non si si si ripetono non si migliora la mai più il mondo
Grazie io inviterei chi vuole intervenire ho visto altre mani alzate a approfittare dell'occasione di questi ospiti per porre anche delle domande perché mi pare che le sì alle domande poste da me che gli interventi di Frassine di Caputo abbia no credo sollecitato in questo senso
Il pubblico
Io porrò effettivamente una domanda allora vorrei Caputo e anche all'onorevole Fassino se nel Po dalla calura di sport come parte Lula già in qualcosa già data mentre ha fatto la replica
Io sono italiano sono da tanti anni a Milano un bau mantenuto costantemente i contatti con la mia terra d'origine e sono quindi molto al corrente io noto purtroppo che sia attraverso la stampa italiana ma anche in questi trattare cioè trattati nel tentativo di rivedere Osimo o o o l'altera i rapporti con la Slovenia
Ecco io vorrei fare una piccola precisazione prima della domanda
E
La precisazione mi hai queste anzitutto distinguiamo nettamente la situazione con la Slovenia che è in corso come giustamente ha detto l'onorevole Fassino rispetto a quello che è la Croazia
Anche perché intendiamoci la minoranza italiana in Slovenia sono circa tre mila persone ristrette nella zona di Capodistria
Fondamentalmente se non c'è cambiata completamente la Costituzione Sovena da quello che mi ricordo
La Repubblica slovena allora era degli sloveni degli ungheresi e degli italiani quindi Yara allora tutte le tre minoranze rispettate riconosciute
Io penso che questo punto sia ancora rimasto anche perché il lunga analisi sono venia sono molto più di quelli che sono gli italiani lasciamoli sovvenire conosco prevede e che son sicuro che prima o poi sia Rivara ha una un accordo quello che io ripeto e sottolineo e la situazione coi croati
Qui non si tratta tanto sole o della nostra il dialogo minoranza nazionale e mi spiego il presidente Tudjman ha proposto all'Unione leader italiani dell'Istria di abbandonare la Dieta democratica istriana
Questo la Roma più ignominiosa che uno potesse fare perché la risposta che ha avuto dagli italiani dell'Istria e questa
Il signor Presidente
Noi parliamo istroveneto
I nostri fratelli istriani e parlano trattavo che è un dialetto colorato Monini anche il Marocco Rovato stanno gli stessi rapporti che l'istroveneto ostacoli tali italiano
Noi mangiamo le stesse cose che mangiano i nostri confratelli non accetteremo mai questa specie di ricatto
Praticamente noi vogliamo un'isteria autonoma
La Croazia eh questo voglio arrivare a domanda punto anche che voglio fare l'orrore regole Caputo
La Croazia o diventerà una Repubblica federale quanto prima
Ora Croazia non esisterà più perché l'Azione Dalmata vuole l'autonomia la Dieta democratica istriana con il settanta per cento dei voti è ripeto non mi quaranta trenta settanta per cento quindi non soltanto i trentacinque mila quaranta mila italiani che vivono lì ma anche quelli di lingua Xhaka vai anche gli emigrati alla Serbia hanno votato la Dieta democratica istriana
E magnifico Mellarini isteria di nuovo scritto buongiorno istoriato pro e i contro gli strani nelle due lingue dappertutto
Questo voglio dire all'onorevole Caputo
Qual è il nostro impegno del nostro governo
Affinché andato momento non soltanto gli italiani
Ma veramente listeria anche abbiamo possa avere un un uno statuto analogo a quello non non chiediamo di più ma analogo a quello che gli altoatesini hanno qui in Italia
In Europa non può entrare un Governo di Tudjman in questa situazione e di questo volevo dall'onorevole Caputo una confermo
Anzi da tutti e due
Una considerazione
E una domanda
Sì i due relatori si sono dichiarati d'accordo su una premessa il fatto cioè che la politica estera
Vede
Deve tutelare gli interessi nazionali
Del paese e che quindi anche la forza una forza di sinistra una forza che si richiama al movimento operaio ai lavoratori dovrebbe avere mi questi obiettivi ora io ritengo che proprio questa premessa
Vada contrastata banche vada rifiutata faccio un esempio per spiegarmi tra i tanti che sono stati portati prendiamo Nesta
Fassino diceva
Le nostre in prese sono presenti
Il Bologna in tutti gli altri Paesi l'Italia è uno dei primi investitori esteri in Polonia e così negli altri Paesi
Quindi il rimprovero di Fassino al governo è questo non tutela efficacemente gli interessi delle impresa sì
E delle banche italiane ad esempio in Polonia
A un attimo finisco poi faccio la domanda ora io dico attenzione la FIAT investe in Polonia
I salari negli operai polacchi sono almeno un terzo di quelli degli operai di qui
Di Milano di Torino che negli delle altre città italiane
Ora chi significa difendere gli interessi delle imprese italiane in Polonia
Io penso che come lavoratori avremmo l'interesse opposto mi avremmo l'interesse
Posso le impresa in hanno in difendere gli interessi dell'impresa dal punto di vista di Agnelli significa poter andare lì
Averi salari bassi movimento sindacale quasi zero così da ricattare anche i lavoratori di Mila no di Torino
E l'esempio della Bologna vale per la Slovenia della Polo atti dell'industria tessile per ogni settore ora come lavoratori noi abbiamo lo stesso interessa io penso di no
Io penso che abbiamo l'interesse opposto quello di legarsi ai lavoratori polacchi
Ai lavoratori degli altri paesi comunitari
Contro chi governi e padroni sfrutta all'ora in nove quindi non esiste un interesse nazionale che ci accomuna tutti
Esisti e l'interesse dei padroni è l'interesse dei lavoratori a meno che non si voglia dire questa è la domanda che faccia Fassino
Che i lavoratori italiani possono migliorare le loro condizioni Sempre più in discesa da anni
Se l'Italia diventa più forte
Più penetrante come Paese nell'Estremo Oriente nell'America latina nell'Est europeo in Algeria eccetera eccetera
Pensa questo Fassino io penso che la storia abbia dimostrato che ogniqualvolta una potenza industriale imperialista
Sì a spalla forte nel mondo abbia dominato abbia un d'affari i lavoratori non ne hanno mai guadagnato niente
Ricordiamo in passato
Allora io rispondo subito facendo emergere risposta questo perché posta così
In termini come dire ideologici e manichei è ridicola la questione
Lo dico chiaramente
Intanto non bisogna dire confondere due livelli che sono distinti
La politica estera di un Paese una cosa
Le relazioni internazionali iniziativa internazionale del movimento operaio dei suoi partirei inglese se i sindacati è un'altra
è chiaro son due cose diverso
Prima questione secondo io no quando dico che la politica estera deve corrispondere interessi nazionali faccio dico una cosa molto semplice
Questo certo
Per la sinistra c'è un problema di questa natura c'è questo
Noi però lungo tempo abbiamo espulso questa categorica interesse nazionale dal nostro linguaggio perché chiunque usasse questa categoria era di testa ma questo è un errore
Della sinistra un errore proprio metodologico perché l'interesse nazionale esisteva poi la politica internazionale e fatta da Stati fino a che gli Stati esistono giorno in cui non esisteranno più viva ma fino a che esistono ciascuno è portatore di interessi il problema è come
Come dire evitare che i differenti interessi determino conflitti
Il problema è quello di far crescere invece una politica di integrazione di interdipendenza di crescita di riequilibrio dello sviluppo di superamento delle differenze tra Paesi ricchi e Paesi poveri tutto questo bisogna fare certe
E la politica estera serve a questo
Allora per i tu mi dici la Polonia la FIAT al teorico più brutalmente in Polonia c'è un governo che in questo momento è in primo luogo cover a maggioranza di sinistra
Se ha vinto al TAR rito elezione l'Alleanza democratica di sinistra guidata dal compagno Kwasniewski tanto per parlarci chiaro e ministro degli esteri appartiene è un indipendente indicato da questo partito
In Ungheria cover non governo di sinistra e ministro degli Esteri
La persona che io conosco benissimo che verrà la festa di Bologna tra una settimana discutere la trasformazione dell'Est che al compagno Kovacs
In Slovenia c'è un governo di centro sinistra
No la sinistra a quattro ministri e il Presidente della Repubblica è Cuccia che l'ex
Segretario generale della Lega dei comunisti jugoslavi
In Macedonia se un governo altrettanto di sinistra le l'Est europeo non è soltanto la reazione
Allora io come responsabile degli Esteri PDS
Insomma è una Romania che è un po'un universo particolare come diceva Pajetta no faccio una battuta per renderlo meno non è una nazione è un mestiere quindi chiusa la battuta Boncompagni comunque il corpicino lascia un Paese è stata battuta non lo sa cocainomani e più complicato il panorama politico
Allora perché ho fatto però ho citato tutti questi dati perché le relazioni che io con questi personaggi per esempio che sono tutti i personaggi di sinistra è chiaro non sono i rappresentanti della Moscow capitale come tu pensi
Sono i primi a chiedere se l'Italia una politica estera verso i Paesi dell'Europa centrale
Sono i primi a chiedere se l'Italia una politica che aiuta questi Paesi non si aiuta la figlia di Agnelli di cui non mi frega niente a nessuno compie un problema della Fia se aiuta questi Paesi a crescere
Nella loro evoluzione economica sociale infrastrutturale
Allora a Trieste dove si fatto il vertice dei ministri degli Esteri dei primi dei paesi dell'est europeo
Il Governo albanese e macedone bulgaro sono venuti riapporre credo per l'ennesima volta un problema non so se conferma di Caputo e cioè se l'Italia finanzia no la trasversale sud ferroviaria autostradale in futuro anche tecnologica che col checché ne determina tutti i collegamenti no del e la le comunicazioni tra Durazzo e Sofia
Gli ungheresi hanno posto l'altro problema e cioè se il collegamenti che noi abbiamo fin qui realizzato con la Slovenia continuano e si fa un asse di comunicazione a metà dell'Europa centrale che investe l'Ungheria e da quel punto di vista poi queste l'Ucraina e arriva fino alla Russia
Sono queste le questioni che io pongo non porrà il problema di tutelare gli interessi di Agnelli Polonia interessi di Agnelli poi se li tutela
Agnelli non c'è bisogno che le tutele nessun altro nel governo italiano nel governo polacco
E i sindacati polacchi sono capaci in Polonia fare lotte sindacali esattamente come le fanno in Italia e quando i sindacati polacchi faranno quelle lotte state sicure che la solidarietà del PDS ce l'avrà non è questa la questione
La mettiamo in quel termine li facciamo della propaganda fratino
La politica estera una cosa un po'più complicato è un po'più seria quando si parla della politica estera di un Paese io questo di l'Italia ha una politica estera che aiuta questi Paesi a crescere e nel Mediterraneo pongo la stessa questione
Proprio la questione se l'Italia vestina una quota di Bilancio maggiore di quella che ha respirato fin qui per esempio alla cooperazione
Noi destiniamo mille novecentonovantadue mille novecentonovantatré su entrambi gli esercizi alla cooperazione allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo sapete cosa abbiamo dato lo zero diciannove
Cioè lo zero virgola uno per cento del bilancio cioè niente
Allora è inutile che ci
Diciamo che bisogna aiutare i Paesi del Terzo Mondo perché se lo diciamo noi facciamo una battaglia perché per esempio nel bilancio nella prossima Finanziaria dallo zero uno non dico si passi a dieci che è ridicola ma si passi per esempio alla media indicata dalla Conferenza di Rio sull'ambiente di delle Nazioni Unite di dell'altra dove c'è lo zero virgola sette per cento
Quindi non
Ma noi siamo lo zero uno
Fare significa dare intanto sette volte di più di quello che stiamo dando
Ce la facciamo facciamo una battaglia costa e non credo che questo sia fare una battaglia di questo genere si una battaglia imperialista si è una battaglia però aumentare la quota di risorse che l'Italia Paese ricco mille guai però appartiene al mondo ricco destina ai paesi che ricchi non sono questo io penso che debba essere la politica estera di un Paese
E penso che se uno ragiona fare questa politica estera corrisponde non soltanto io penso gli ideali e i valori che la sinistra si fa io dico proprio risponde anche agli interessi tentato corrisponde l'interesse italiani se aiutare questi Paesi accrescerà svilupparsi a costruire
E quindi da questo punto di vista io penso che un discorso è un discorso molto ragionevole
Noi dobbiamo essere questo è il senso la politica estera italiana deve essere capace di favorire tutti i processi di integrazioni interdipendenza crescita nelle diverse aree che diciamo più
Afferiscono o alla nostra collocazione geopolitico gli interessi del nostro Paese cioè mi pare questo sia diciamo la politica che dobbiamo seguire seconda questione Istria Croazia
Ma io penso che la toga ragione che ha fatto la domanda
La condizione diciamo di Slovenia e di Croazia e molto differente da tanti punti di vista dal punto di vista democratico in Slovenia diciamo c'è oggi una consolidata diciamo si può usare ormai questa espressione democrazia
In Croazia non è così
Non è così
Le stesse forze di opposizione e trovati denunciano che sostanzialmente governo Tuscania un governo fortemente autoritario
La condizione degli italiani molto diversa
E anche diversa quantitativamente i ministri della parte slovena sono tre mila mentre in Croazia sono diciamo si dice quaranta trentacinque milioni adesso è molto complicato ma insomma Conte una quantità piuttosto significativa
In Croazia c'è una politica di discriminazione esplicita
Aperta contro gli italiani fatta dal governo croato e cosa non indifferente richiamo l'attenzione di Caputo su questo fatto dalla Chiesa croata io penso che noi dobbiamo
Avere un passo dell'Italia sulla Santa Sede che richiami il fatto che no ci sono tutti ecco benissimo e continuiamo perché la diciamo a discriminazione continua quindi da questo punto di vista c'è una ostilità trovata molto forte
E io penso che noi dobbiamo batterci per difendere quella comunità non perché intendiamoci soltanto sull'Italia perché non ci disse
Ci battiamo perché in tutti gli Stati che sono sorti dalla dissoluzione della Jugoslavia si afferma il principio della multietnicità della multiculturalità e della parità dei diritti tra tutte le diverse comunità
Per cui musulmane
Serve dalla Krajina croati idee che vivono in Serbia seria che non in Croazia ma c'è albanesi che vivono in Macedonia italiani che violinista cioè le diverse comunità
Devono veder riconosciuto nei diversi Stati i diritti che gli competono sulla base tra l'altro di Stendhal ti sono stati definiti dagli accordi di Helsinki della Conferenza paneuropea
Dal Consiglio d'Europa e che diciamo ci battiamo per queste credo che noi dobbiamo batterci
Penso che in rapporto a una diversa condizione che Cheney Slovenia Croazia degli italiani si debba avere un diverso atteggiamento nelle relazioni tra Slovenia Croazia e io questo l'ho già detto e lo ribadisco mentre penso
Che nei confronti della Croazia
Sì è giusto oggi mantenere un atteggiamento da parte dell'Italia molto rigido perché la la politica ritrovati fanno è assolutamente inaccettabile penso che invece la linea è stata assunta nei confronti della Slovenia sia stata una l'idea
Ripeto come ho già detto voglio insiste più di tanto avuto lo sa
Io che io non condivido perché penso che invece amico frate domenicano e dobbiamo fare un'operazione che sia di essi quelli che portano la Slovenia in Europa in quanto i riportiamo in Europa
Abbiamo tanto più diritto di chiedere che in quel Paese si applichino tutte le regole che in Europa si applicano a partire da quelle che si applicano alle Comunità europee ma se tu invece divisi tu stai fuori dall'Europa non puoi pretendere poi che applichi le regole per l'Europa
Secondo me invece è proprio così
Io penso che qui su questo c'è un punto comunque amore ultima questione la prima domanda è stata posta
L'ONU nuovo è un discorso molto complesso
Però c'è un punto che io volevo mettere in evidenza
Che cosa ci dicono questi cinque anni che noi abbiamo alle spalle dall'ottantanove ad oggi se guardiamo quello che è accaduto in vari scacchieri del mondo
Ci mise questo che ovunque
Un conflitto sia risolto
Si è risolto perché si sono affermati valori della integrazione
Della multietnicità della multiculturalità del riconoscimento dell'altro
Ovunque questi non solo non sono stati affermati questi valori ma invece si è affermato il contrario si è affermata la separazione la pulizia etnica
La prevaricazione di una comunità son l'altra i conflitti non sono solo sono risolti ma sono scoppiati traumaticamente
Metto nella prima categoria
Il processo di pace in Medioriente l'accordo di pace Salvadori superamento nella parte di Sudafrica e una serie altri processi adesso che tutti mi ricordo il processo di pace in Mozambico
E metto nell'altra la guerra la Jugoslavia Ruanda eccetera eccetera
Allora il punto è che se vogliamo oggi proprio questa è diciamo la principale grande questione che su scala ormai mondiale si pone
O vincono i Proci ovunque si riesce a far vincere
Una politica fondata sul principio della integrazione e l'integrazione etnica d'integrazione sociale dell'integrazione culturale dell'integrazione politica
E l'integrazione in tutte le varie aree è diciamo la chiave della risoluzione dei conflitti
Se invece non si riesce a far queste prevale la logica della disintegrazione la separazione che quello che è avvenuto nell'ex Jugoslavia si entra in una logica i conflitti sempre più acuti sempre più aspri e assolutamente i governi il problema di che cosa deve fare l'ONU è queste se l'ONU è lo strumento nei diversi luoghi dove esplodono conflitti per affermare la linea dell'integrazione contro la linea della disintegrazione sono semplici
L'ONU per farlo però questo volevo dire soprattutto deve essere immessa in grado di farlo
Detto così può sembrare ovvio badate non è così
Tutte le volte che espone un conflitto la prima dichiarazione che fanno tutti governati dal mondo e loro facciamolo intervenga dopodiché
La quantità di soldi che allora di risorse che di uomini a disposizione di poteri e di mezzi per intervenire nei conflitti è assolutamente sproporzionato in basso inadeguato rispetto a quello che gli si chiede di fare
Perché dico questo perché bisogna avere chiaro che il problema di tutte le disfunzioni le insufficienze e le carenze dell'ONU non è un problema dell'olio è il problema di Stati che in realtà addio a parole tutti dichiarò che l'ONU deve fare ma sono ben pochi disposti a mettere a disposizione del loro tutti gli strumenti perché loro possa fare quello che è necessario
Guarda che c'è stato un giorno un caso emblematico l'altra no in uno dei tanti aggravamenti della vicenda jugoslava c'è stata la dichiarazione non so più se di Clinton o di chi o di Colfosco col che chiedeva un rafforzamento dalla presenza del caschi blu e dell'olio inclusa giusto rispetto al alla crisi che sta attraversando nella stessa pace tutti i quotidiani c'era un trafiletto
Che diceva che il settanta per cento dei Paesi membri delle Nazioni Unite non aveva per l'anno in corso neanche pagato la quota associativa
E chiaro
Allora non è che si può chiedere avuto scale di fare nelle cioè anche la politica da nazionale non si fa coi fichi secchi come le nozze
Non è che tutte le volte scopro che ho ricevuto l'Oscar l'olfatto
Io devi dare strumenti li devi dare i soldi li devi dare uomini e già saperlo che bisogna far così ecco se no è anche lui caciocavallo appeso dichiarazione di principi poi se avviene non avviene se non avviene col padre ragioni da cui non hai dato il potere gli strumenti per farlo
Quindi questo il cioè il problema è che noi viviamo ancora in un mondo di Stati
Più di quanto non si pensi e non si dica
E che bisogna fare una battaglia per rompere una logica che ancora per il novantanove per cento eh puramente statuale intergovernativa sempre ogni volta che scoppia un conflitto
La tendenza di ogni Paese a far prevalere unicamente una lettura statuale nazionale mentre noi dobbiamo batterci perché crescano gli elementi di interdipendenza integrazione ed io sono d'accordo questa sollecitazione veniva dalla domanda
No sull'Est europeo io penso che la chiave di volta dopodiché sta italiana deve essere essere protagonista di ogni processo di integrazione interdipendenza ma questo significa ripeto mettere in campo tutti gli strumenti per poterlo fare
E che siamo a l'onorevole capovolto
Ma soltanto due rapide rotazioni anzitutto volevo dire all'amico istriano che abbiamo aperto il ventotto luglio Elia negoziato con la Croazia
E che posso garantire liste tutte le istanze che lui tra messo avanti sono Tamer eccepite
E che questo governo al contrario dei molti che lo hanno preceduto e che ha hanno un poco venduto quelle situazioni però un po'con divani noi non ripeteremo lo stesso errore confermo confermo che per quel che riguarda la Dieta istriana sarà difesa con tutti gli strumenti internazionale alcolismo in questione che riteniamo che possa aprire la strada verso una situazione di autonomia dell'Istria che consentirebbe poi nell'acqua in un più ampio quadro europeo una più facile accesso ai ai nostri connazionali ai nostri investimenti di quanto non sia adesso il cioè di farne un l'esempio di quelle regioni europee che vengono da troppe parti auspicate ma che poi non vengono mai realizzate
E infine e la questione dei mezzi che sollevava Fassino io in linea di principio sono d'accordo con loro
Ma realisticamente devo dire che il in vista di una finanziaria in cui bisognerà a tagliare cinquanta mila miliardi qui si saremo costretti pacchetto andare a toccare degli interessi umani importantissimi dopo quei pensionati sarà difficile trovare dei soldi per il Garda
Si può avere no ma non so neanche quanto possa essere popolare
Questo se ha tolto un punto perché dipende da come sono si spiega
Voglio dire come se questo un po'brutalmente come di Ostia sembra tutte le volte che diciamo
Destinare soldi
Ai paesi in via di sviluppo
Forse perché siamo un partito diciamo che ha una lunga tradizione cattolica l'interpretazione che dice la vulgata che passa da testare gente e che è un'opera di carità
Dovuta alla nostra buona grazia facciamo un favore a quelli gli diamo i soldi perché non muoiono di fame ma tutto qui
Beh non è così
Allora io ma che non sia così
Lo lo lo spiego
Partendo da un altro punto di vista
Il fenomeno dell'immigrazione extracomunitaria è un fenomeno come sappiamo molto complessa
Che ha già prodotto non pochi problemi che sappia Alitalia meno in altri Paesi di più ma anche in Italia episodi di razzismo intolleranza xenofobia eccetera
Io penso che noi dobbiamo fare una battaglia ovviamente conto tutte le forme di intolleranza di xenofobia e questo va da sé ci mancherebbe
E farla molto netta e non la facciamo fino in fondo spesso visto i fenomeni e le manifestazioni che ancora quest'estate si sono avute
Però badate che il problema principale per evitare che si determini come stato d'animo di massa un atteggiamento xenofobo e razzista
E fare in modo che la gente non i negri è chiaro
Sarà già perché noi non possiamo credere che i problemi di duecentocinquanta milioni di persone che vivono dall'altra parte del Mediterraneo si risolvano se tutti i duecentocinquanta milioni vengono cui sterile
E non vale neanche spiegargli che va bene così che loro stiano peggio di quanto stiamo no perché l'unica cosa che non si spiega a un uomo ragionevolmente e che siccome sta male va bene che lui continua a stare male
Allora abbiamo due soltanto possibilità
O riteniamo che il problema per esempio appunto di tutti i Paesi arabi
Si risolva come il fatto che tutti quelli che stanno male la vengono qui
Dopodiché dobbiamo sapere che i conflitti che esploderanno saranno drammatici
Oppure CIPE ci poniamo seriamente il problema di fare in modo che la gente stia meglio lì
E finanziamo il loro sviluppo
Chiaro non è che c'è tanto altro che non è quindi un'opera di carità ecco no no non sto prendendo no ma non sto mica polemizzando Conterno stavo facendo un ragionamento
Se lo spieghi così forse la gente capisce che è bene destinare un po'di soldi dal bilancio pubblico a finanziare questi Paesi perché significa sia corrispondere a un obiettivo di riequilibrio che corrisponde a un valore di giustizia
Ma anche a fare in modo che se risolviamo i problemi la non si pongono dei problemi qua ce la mette insieme un valore e un interesse che mi pare sia il compito della politica agricola
Questo Ruocco un pallido
Rinuncio al microfono
Dei il destino aiuta una voce
Dico
Il discorso tali
Mille miliardi
Il gruppo
Potesse ottenere
E dei risultati
ONU
Concreti e visibili anche a medio termine il fatto è che in teoria
Questo
Ho possiamo investendo o dando dei soldi agli altri paesi ottenere un minimo risultato possiamo trovare del lavoro per cento voti duecento e cinquecento persone
Ma rispetto alla baia di umana emblema le nostre bandiere questo è un po'come vorrei votare ok nella lui il mare con un cucchiaino
è bella
Se però è riuscito a far funzione stessa non si capisce più niente ai ricchi collegamenti Tomba affatto ed è giusto farlo e se si riuscirà a fare qualche cosa in questo senso
Sarà grazie a questo collegamenti Nemo sarebbe ingannare l'opinione pubblica
Affermare che essi lavori omettiamo di cinquecento miliardi di stanziamenti per la cooperazione l'hanno detto Silvano Pedretti no io non sono che non faccio questa semplificazione dico che se tutti i Paesi dell'Unione europea portassero
Dal prossimo anno gli aiuti alla cooperazione ripeto sto all'obiettivo indicato dalle Nazioni Unite lo zero virgola sette per cento della Bilancio
Questo determinerebbe un flusso di investimenti di trasferimento di risorse verso questi Paesi che non risolve l'anno prossimo il problema perché mi pare che il problema sia così gigantesco che ci vorranno parecchi decenni Parisot ma avviare come dire un traccia sarà pur cominciare no cominciamo a percorrere una strada che metta a disposizione più risorse perché se no
La condizione di quei Paesi peggiorerà quindi contraddizioni si scaricheranno anche subito
Era ancora
Ho seguito con attenzione l'intervento di Caputo per quanto riguarda la riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non mi sembra una proposta una visione molto originale quella di confermare i cinque membri permanenti poi fare una cerchia di semi permanenti in cui ci potremmo locare noi
E poi poco europeista perché se noi pensiamo che lo stesso Trattato di massi parla di una politiche di sicurezza militare estera comune non insistere piuttosto su un seggio unico per l'unione europea no
Anche se magari sembra un po'un utopia però che a me sinceramente rivederli Inghilterra e la Francia tre consigli di sicurezza membri permanenti vuol dire così
Ripetere tutta la storia di Yalta cioè non non non fare il grande passo verso un nuovo ordine mondiale poi un'altra domanda
Per quanto riguarda la riforma della NATO
Cioè adesso noi ci stiamo ci stiamo vedendo come la NATO sta progressivamente allargando la sua sfera di influenza e di competenza
Cioè questi accordi che chiamano partner redatto per la pace partnership for peace
Quindi ti estendere o o di inglobare Russia e i Paesi dell'est del Patto di Varsavia
Non è diciamo un'azione che preclude un qualsiasi anche la stessa politica di difesa e di sicurezza europea
Cioè perché anche qua al Governo per esempio non insiste piuttosto sulla creazione esercito europeo o di un sistema di sicurezza europeo perché in Jugoslavia va bene un fallimento che le nostre coscienze dovranno sopportare per tante generazioni però è dovuto soprattutto al fatto che non non esiste nulla liberarlo puramente europeo in questo in questa materia e interesse noi permettiamo alla NATO continuamente di di di espandersi di via approfondire questo preclude qualsiasi attività invece essersi europeista
Poiché per quanto riguarda il trattato di Osimo c'è Illy il nocciolo se non ho capito male è quello degli esuli che chiedono la restituzione dei beni confiscati giusto che però non era previsto dal Trattato
No eh ma lei era previsto l'indennizzo non è la restituzione fisica quindi voi praticamente adesso vistati in puntando su una cosa che non era previsto dal Trattato
E quasi praticamente ricattata la Slovenia cedette perché tutto è sorto sulla sul fatto che la Jugoslavia essendosi risolta la Slovenia è subentrata nel trattato giusto
Avete approfittato di questa occasione però mi sembra poco così eticamente corretto
Pre chiuderle l'ingresso in Europa su una cosa che non vero male giuridicamente non è sostenibile
Anche direbbero che quando la Slovenia aveva annunciato di subentrare a tutti gli effetti del Trattato di Osimo la Farnesina ha comunicato che era d'accordo
E poi per quanto riguarda in Ruanda anch'io mi ricordo benissimo come il Governo e soprattutto che in campagna elettorale
Il governo Berlusconi avevano preannunciato modo veramente Chiatante che la RAI e l'Italia avrebbe fatto la politica interventista sotto il profilo umanitario ci ha fatto proprio il principio dell'ingerenza umanitaria
Dicendo sì faremo ricoprono di lì però a parte quella nazione abbastanza discutibile dell'aereo con la Fanfani a Rocchetta tornati lì a prendere quei quattro disgraziati
Non abbiamo fatto nulla c'è sia nella fase del conflitto che nella fase adesso molto più grave del del del sostentamento delle masse dei profughi
Un'assenza totale io confrontato così
C'era un articolo giornale tra le somme stanziate dei vari Paesi c'è l'Irlanda ha stanziato così mi sembra netta di quello che per stanza tono e ce n'è abbastanza per diciotto miliardi mi sembra che una somma abbastanza ridicola no
Per quanto riguarda la cooperazione volevo dire che questa questa Juana perché battaglie di Pannella che porta già dagli anni Settanta proprio nettare fonda cooperazione
Che per Alitalia non raggiunto dei livelli inverosimili finisse per cinque mila miliardi l'anno fino a tre quattro anni fa
No Run cinque mila miliardi l'anno mistero
E che va be'questo se bloccato solo temporaneamente perché anche lì c'è stata la Tangentopoli che ha
Praticamente ha dimostrato come l'Italia non si è mai stata capace di gestirli tutti questi soldi non era mancanza di volontà politica un coro una risposta alle prime
Allora
Oggi è una locuzione
Si sente usa queste
Allora la prima domanda bisogna in politica estera sempre distinguere l'auspicabile dal possibile
Ipotizzare che Francia e Gran Bretagna rinuncino al loro seggio permanente le Nazioni Unite per lasciarlo l'Unione europea
è una di quelle cose che rientrano
E nel dominio dell'utopia
Trattato di Osimo sì cioè la convenzione di Vienna del sessantasette che prevede che ci sono le del la la clausola delle mutate circostanze
Ora noi avevamo accettato a suo tempo il confisca dei beni con relativo indennizzo perché in uno stato collettivista o comunista come vogliamo chiamarlo come la Jugoslavia la proprietà privata
Non era prevista neppure per i cittadini figuriamoci se poteva essere prevista per gli stranieri
E gli altri non dico a tutti che potrebbe creare effettivamente dei problemi per ma per lo meno agli autoctoni che furono costretti a lasciare quelle terre in circostanze certamente non gradevoli
Ruanda in Ruanda Doria in poi in campagna elettorale non possiamo avere detto nulla perché non era ancora scoppiato certamente c'era il buco Gallo certamente c'è stata la proposta del governo fatta dal governo aggiunse
Di creare una una forza di pronto intervento internazionale serva proprio in queste circostanze
è una proposta che è stata accolta con relativa freddezza ma crediamo che questa sia la strada giusta che sia la strada dell'incarnazione di un intervento con
Concordato a livello internazionale Dong nazionale come ha fatto la Francia anche per difendere degli interessi non sempre menziona Abbili
La somma di diciassette miliardi certo non è una fortuna però altri Paesi hanno fatto altrettanto c'è l'Irlanda ha stanziato il di più in queste circostanza con la stanzialità di meno in altri come dicevo prima noi per esempio siamo Iss Condit contribuenti della FAO che è una delle organizzazioni che contribuisce comunque a nutrire questa gente quando si trovano in vi il colta quindi è un possono delle stanze di compensazione o non può essere il maggiore contribuente su tutti i fronti dappertutto
E la NATO la NATO degli devo dire che l'osservazione e abbastanza pertinente
Però o quindi ci siamo trovati in fondo di fronte a quasi a una richiesta a a perentoria da parte dei paesi delle Paesi dell'Est volevano entrare nella NATO e la parte precipuo pesa è stata una soluzione mediana che non è neppure avvenute in conto in pieno alle loro esigenze e chiudergli la porta in faccia e del tutto credo che non sarebbe stata buona politica
La che la NATO e l'Unione europea siano un po'della UEO all'Unione delle la UEO siano delle organizzazioni che si sovrappongono un poco perché alle volte si intralciano un po'non lo posso negare non a non non è né colpa dell'Italia né tanto meno di questo governo certo ci si cercherà di fare chiarezza perché la situazione è in evoluzione la NATO stessa ha solo un senso in quanto come struttura militare esistente funzionante può essere utilizzata in situazioni come quella della Jugoslavia molto facilmente di altre perché lì basta schiacciare dei bottoni che già esistono i si si dovesse usare la UEO ricchi bisogna in molti casi ancora creare Ibo Toni quindi s'sono situazione molto complesse molto difficili che però credo che si evolveranno nel senso giusto in quanto con lei per pensionamento la costruzione europea la UEO che peraltro non comprende tutti i dodici altra complicazione dove ebbe assume una maggiore importanza e il graduale ritirò del delle forze armate americane dall'Europa
Dovrebbe anche favorirlo comunque
E difficile tracciare un un programma preciso delineare un obiettivo preciso in questo momento perché la situazione non non è è in una fase evolutiva che non lo consente
Ma sulla questione del seggio della riforma delle Nazioni Unite
Io sono d'accordo invece con
Con chi è intervenuto nel senso che non credo che il problema sia quello di chiedere alla Francia all'Inghilterra di rinunciare all'orsetto va bene
Però credo francamente che sarebbe molto più coerente battersi per che fermo restando che in cinque che hanno vinto la Seconda guerra mondiale rimangono con i loro seggi se si va a riformare il Consiglio di sicurezza che io penso che debba essere riformato perché esso corrisponde ancora nella sua formazione appunto alla logica e agli equilibri della fino alla seconda guerra mondiale
Beh si debba tenere conto
Delle realtà di integrazione regionale cioè io penso che sia molto più giusto battersi perché ci sia un seggio dell'Unione Europea
Che non mi Sergio dell'Italia della Germania e allora la Spagna perché no e quell'altro perché no
Cioè se io da questo punto di vista ha ragione che ha posto la domanda se uno degli degli impegni di Maastricht
è la politica estera e di sicurezza comune celibe di avere una politica estera comune dell'Unione bene uno dei modi per dimostrarlo è avere un unico rappresentante con una conduzione comunale nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Capisco che è complesso e difficile
Ma dopodiché siccome degli appunto veri stolto criterio mediare l'auspicabile col possibile siccome capisco bene che andare a Vienna Francia Inghilterra poi rinunciato al seggio c'è solo se l'Unione europea non passa
Credo che una soluzione di mediazione si i cinque rimangono nella riforma si aggiungono nuovi Stati mare realtà regionali
C'è un seggio per l'Unione Europea ci può essere un seggio
Che si chiede ai Paesi africani insieme di decidere chi era che che li rappresenti tutti insieme siccome lì non c'è un'organizzazione consolidata unitaria può essere può essere la rotazione cioè cioè voglio dire ci possono essere meccanismi ma il problema è se anche io quello che voglio dire questo la la domanda va in questa direzione e la condivido
Se anche nella riforma del Consiglio di sicurezza noi privilegiamo l'elemento della integrazione
E degli aggregati sovranazionali rispetto soltanto alla logica degli Stati questo è il punto mi sembra che sarebbe più coerente battersi per il seggio per l'Unione europea che non per il seggio per l'Italia
Seconda questione
Nato sicurezza eccetera questo è un campo in effetti tutto in evoluzione
Che però va affrontato partendo da un presupposto
La guerra in Jugoslavia che cosa ci ha dimostrato
Che il superamento dalla contrapposizione dei blocchi militari che aveva caratterizzato per lungo periodo la storia dell'Europa di per sé non ha risolto i problemi della sicurezza
è chiaro
Perché era quello l'aria è scoppiata dopo che la logica bipolare era una logica su che era venuta a me
Perché parto di Little ti direi che il problema della sicurezza non è risolto per il solo fatto che ne ne esistono più i due blocchi non si pone più un problema sicurezza come si poneva prima dell'ottantanove cioè la pace messa a rischio dalla contrapposizione dei due blocchi militari contrapposti
Si ripropone un problema di sicurezza perché scoppiano conflitti di altra natura come la guerra in Jugoslavia che pongono alla comunità internazionale il problema di come evitare i conflitti e quindi polare la sicurezza
Il problema è ridefinire tutti gli strumenti della sicurezza terra evita per appunto evitare che i conflitti scopo qui c'è il problema di come si trasforma la NATO che in realtà è già in via di trasformazione perché quando come appunto ha ricordato è stato regolato a domande con gli accordi con tutti i Paesi dell'Europa centrale e orientale la NATO di fatto sia pure in termini
Articolati va allargandosi perché al partenariato per la pace questo rappresenta oggi ieri credo ci sia state le prime esercitazioni militari congiunte no di una serie di Paesi della NATO compresi delle dell'Est europeo
è chiaro che non è più la NATO non è più l'organizzazione di una parte dell'Europa contro un'altra sta cambiando sta diventando l'aviazione militare in cui stanno entrando via via tutti gli stati europei
Come si mette queste relazione son d'accordo con te col fatto che l'Unione europea
Nel momento in cui si dà una politica di sicurezza comune uno strumento che la UEO come si mette in relazione UEO e nato con l'esistenza della CSCE cioè la Conferenza per la sicurezza europea che dovrebbe essere lo strumento di regolazione politica e preventiva dei conflitti
Qui è tutta una materia che va ridefinita cioè la diplomazia internazionale europea in particolare di fronte al problema di ripensare tutti gli strumenti e la sicurezza
E come tutti questi si mettono soprattutto in fuga in relazione al fatto che si vuole fare esercitare poi all'ONU
Un ruolo di
Governo di gestione dei conflitti per risolverli che diciamo è una materia tutta aperta su cui appunto non c'è dubbio che come se no se non altro si ha necessità di ripensare tutto questo perché diciamo gli assenti in cui tutte queste istituzioni erano state costruite avevano vissuto sono assenti che sono spiazzati rispetto agli eventi che sono accaduti
Terza questione
Osimo beni eccetera
Io penso questo che
Uno degli aspetti della
Rapporti del del del del negoziato tra Italia Slovenia Italia Croazia è indubbiamente la questione dei beni abbandonati però io e questo mi rivolgo a Caputo
Attenzione che non è la questione centrale noi qui e io lo dico al governo il Governo sta subendo su questo un ricatto Delmi S.p.A. Alleanza nazionale e di alcune lobby
Di esuli non di tutti gli esuli
Alcuni lotti di esuli
Abbiamo fatto in Commissione esteri la un'audizione
Alla vigilia delle ferie con tutte le organizzazioni e degli esuli e con le comunità italiane che vivono oggi in Istria Slovenia Croazia e i linguaggi che abbiamo sentito sono stati estremamente diversi
Per esempio le comunità italiane che vivono in Eastern Dalmazia
Giustamente ritengono che il il non sia quello dei beni abbandonati per la centrale non lo è
E anzi sono loro stessi abiti per primo che quanto più si esalta quello tanto più si esausti guarda al rapporto tra Italia e Slovenia Italia Croazia con il lo sguardo rivolto al passato
Il problema nostro Della Porta la Slovenia Croazia per parlarci chiaro nove cambiare il corso dalla seconda guerra mondiale e le sue conseguenze quello già avvenuto la storia non si scrive due volte il memorandum di Londra del cinquantaquattro c'è stato non è che nel novantaquattro c'è qualcuno che può pensare che lo si può negare
Il problema principale del negoziato dell'aggiornamento di Osimo è quali relazioni lo vogliamo stabilire con Slovenia e Croazia in rapporto alle prospettive di cooperazione politica economica sociale
Quali come garantiamo gli italiani che vivono lì
Dentro questo negoziato siccome è stato sempre un elemento di tensione c'è anche il problema dei beni abbandonati risolviamolo bastardi contare la questione dei beni abbandonati il centro della trattativa questo è un errore
Perché significa ad impostare le relazioni non guardando in avanti ma lei guardando al passato
Con la testa rivolta all'indietro
Quindi da questo punto di vista e io penso che per parlarci chiaro che c'è un gol c'è una lobby Caputo di cui anche tu sei vittima che la lobby di Sardos Albertini di questi qui che non rappresentano tutti gli ESU
Ma perfetto una parte degli esuli la partenza che e neanche la maggioranza né da questo punto di vista liberiamoci di questo ricatto che il ricatto del movimento sociale che sulla vili che strumentalizzando giocando Salice dagli esuli ha costruito per anni una fortuna elettorale ma bisogna togliere dalle mani perché è stata usata in modo cinico
Quando il movimento sociale per esempio per fare una battaglia puramente propagandistica dice bisogna alterare i confini
E la quella è la cosa che mette in discussione le comunità italiane all'estero perché chiunque parli con un istriano che vive Slovenia Croazia l'unica cosa la prima cosa che vince mi raccomando che l'Italia nome de visu cieco fili perché se ponete questa questione il un secondo dopo noi qui siamo ostaggi
E la nostra incolumità fisica messa in discussione allora la Alleanza Nazionale mia sei che per anni si è riempita la bocca di tutela degli italiani in realtà una linea che ne mette in discussione quotidianamente la sopravvivenza individuare addirittura fisica
è chiaro a bisogni Berasi di questi ricca e vai state subendo questo ricatto
Al centro della trattativa non ci può essere la riscrittura della seconda guerra mondiale al centro dell'arretrato attiva ci deve essere il problema di quali relazione stabiliamo con due paesi confinanti in una logica di cooperazione che sviluppo dentro una politica estera che l'Italia che deve avere l'Italia vera una politica per l'Europa centrale
Parte di quel negoziato e anche la risoluzione dei beni abbandonati troviamo una soluzione ma far diventare questa questione la questione secondo me l'errore di impostazione che non paga e non pagherà
Perché badate ci sono alcuni punti Paparo ci sono alcuni di questi che anche quando avremo fatto un accordo gli dirà che non va bene tira che non va bene anche il miglior accordo che tu sottoscriverà e perché alcuni di quelli non gli frega di nessun accordo e noi non possiamo correre dietro a quest'e così come
Io non posso che continuare a pensare che il problema più importante corredi è passato da Albertini che ha un unico problema diventare alle prossime nel di novembre Presidente della Provincia di Trieste usa questa cosa per la sua campagna elettorale dico scusa l'interesse nazionale del Paese è un'altra cosa
Anzitutto vedo che non legge con attenzione i giornali e mi dispiace perché la la la cosa mi sorprende da parte del responsabile della politica estera il PD è s tu dovresti avere notato che sia pure in sordina perché non ritengo che nel corso del negoziato si è nel caso di dare eccessiva pubblicità
A alle condizioni che si pongono che proprio nella riunione che abbiamo fatto a Roma all'altro ieri giovedì
Abbiamo proposto alla Slovenia una soluzione globale
Che comprendeva tutti i punti del contenzioso e non siamo certo noi che abbiamo messo la questione dei beni abbandonati al cento la questione dei beni abbandonati
è arrivata al centro del negoziato perché su questo la Slovenia con un'ostinazione degna di miglior causa sta facendo un muro di gomma mentre certamente sulle altre cose un'intesa è più facile quindi l'attenzione si è focalizzata su quello non certo per colpa nostra ma per colpa degli sloveni
Che lì un giorno dicono bianco un giorno dicono grigio un giorno dicono nero ovunque noi abbiamo già aperto a tutta la problematica con la Slovenia e adesso voglio vedere
Dopo avere fatto questa apertura se continueranno a dire di no e comunque non è una questione di lobby caro Fassino qui è una questione di principio cioè se noi accettiamo che l'ovale Slovenia e Croazia e si avvicinano all'Europa dobbiamo anche esigere che rispettino li standard europei don non possono negare l'accesso alla proprietà immobiliari che questo poi la poi il punto chiave perché la restituzione di quattrocento vecchie case non risolve niente a nessuno ma l'accesso alla proprietà immobiliare appagamento
Ha una popolazione che ha vissuto in quei Paesi per secoli e secoli e che ne è stata cacciata
Se loro continuano a fare questo a mio avviso non sono maturi per entrare in Europa quanto alla cosa dei confini credo di avere ripetuto abbastanza spesso
Per che di quelle confini non è questione e la stessa cosa ha ripetuto Berlusconi Esedra cosa ha ripetuto Martino
Quindi chiudiamo questo capitolo che è solo un capitolo che viene sfruttato dalla peggiore propaganda slovena e croata per mettere i bastoni ruote nel negoziato e non vorrei che l'opposizione italiana come qualcuno ha fatto devo dire in commissione esteri non tu non tu lo sottolineo ma tu sai benissimo chi venga a fischiare pagava pappagalli esca mente gli argomenti che nel nel negoziato vengono usati dall'altra parte
Anzi a questo proposito voglio ringraziarti perché tu hai detto il neo sul bianco in commissione esteri
Che condividi gli obiettivi che noi perseguiamo nel negoziato sulla revisione del Trattato di oggi è molto e di questo il titolo atto e ti ringrazio
Non il mezzo
Fini non fa il Governo non fa la politica estera del governo
Bene direi che ringraziamo oltre che i nostri ospiti anche tutti coloro che hanno partecipato questa discussione anche il dibattito di questa sera ha confermato come la necessità di un confronto più serrato sui problemi di politica internazionale sia assolutamente presente all'interno del nostro Paese così come la necessità di una presenza più convinta
Dell'Italia nell'Europa proprio anche per sconfiggere le posizioni che tutti abbiamo dichiarato non condividiamo che quella di un'Europa a due velocità dove abbiamo l'assoluta necessità come Paese
Come forze sociali forze economiche di entrare il più presto e di costruire il più in fretta possibile l'Unione europea i paesi che ivi problemi che abbiamo di fronte sono problemi che vanno affrontati
E in tempi rapidissimi richiederanno
Sacrifici e consapevolezza da parte di tutti ma non potranno essere avviati a soluzione se non dentro un processo di soluzione europea
Allora io credo che dobbiamo chiedere al governo la maggioranza lo chiediamo al sottosegretario Caputo che l'il governo nei confronti dell'Europa sin i mostri più convinto meno tentennante e le dichiarazioni degli esponenti del governo degli autorevoli esponenti del Governo vadano tutti nella stessa direzione grazie buona sera