Presentazione del libro di Edoardo Novelli «I manifesti politici. Storie e immagini dell'Italia repubblicana» (Carocci)

Stime che iniziano
Allora buonasera a tutti a tutte lo dico in omaggio al politicamente corretto ma anche al fatto che ci sono molte signore nel nostro nel nostro pubblico e siamo qui per un ampio
Presentazione di un libro che anche prima cosa da vedere e la vedrete infatti quella qua sopra il a Libero è uno strumento indispensabile per quelli che fanno diciamo con con semplicità il mio mestiere quelli che fanno invece il mestiere di Filippo perché i cronisti i cronisti politici
Hanno questi testi nelle di cui parleremo nella testa perché li hanno visti ma soprattutto questo libro è uno strumento straordinario per ripercorrere un pezzo della storia d'Italia io direi proprio una storia d'Italia perché si intitola i manifesti politici storie e immagini dell'Italia repubblicana
è stato scritto e
Professore Edoardo Novelli ed è appunto
Una storia fatta con delle fonti che noi tutti e tutte abbiamo dentro la testa
Ci hanno colpito quelle che non abbiamo il perché magari per generazioni per età non abbiamo visto
Ma le abbiamo sicuramente qualche parte della nostra quindi ne hanno anche ci hanno anche riflettuto ma è il professore Novelli che ce le fa parlare le ce le racconta celle decodifica
I e appunto costruisce questa storia visuale dico subito dei nostri ospiti così mi levo una compito graditissimo
Un e Parrino sterili
Scritte relatori diciamo
In assicuratori o elettrici mi fa piacere presentare la la direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di via Caetani Patrizia Giussani
Andando alla videoteca negli scorsi giorni per fatto personale per il quale sono tiratissima al lavoro importante che sta facendo la direttrice si vedono già proprio andando passando per per le stanze per i corridoi meravigliosi peraltro si vede anche il lavoro che sta facendo la Biblioteca di storia contemporanea
Proprio su questo e testi particolari e poi quello che ci spiegherà che sono appunto dei testi molto fragili ma potentissimi che sono appunto i manifesti basta già passeggiare per per quelle stanze e già vere un'idea della storia d'Italia attraverso quei testi
Ne penso che va appunto le brucia vivaci racconterà ma anche il ruolo appunto dei manifesti nella ricostruzione della storia
Da Antonio Palmieri che alla mia destra ma casualmente la mia destra e estrema mi sembra eccessivo anche per lei persino per lei
Era un'eminenza in questo senso perché è un deputato da molte legislature se nonostante diciamo se nonostante ma è un grande esperto di comunicazione perché un deputato di Forza Italia
E perché perché insomma dagli anni ottanta da fine anni ottanta è approdato nel gruppo Fininvest dove rimane a lungo
E ed è sostanzialmente un uno dei tecnici che ha lavorato tecnici ma anche teorici politici naturalmente che ha lavorato alla comunicazione nascente di Forza Italia che è
Per noi un oggetto assolutamente cruciale allora e oggi e poi chiudiamo perché perché insomma naturalmente la storia
Dei manifesti naturalmente è una storia che arriva insomma che che libero C fa raccogliere ci farà partire insomma dagli anni Quaranta per carità ma un punto diciamo così di non ritorno
Nel mille novecento
Novantaquattro con i faccioni di Berlusconi che hanno diciamo appunto segnato una una una pietra miliare insomma in questa storia visuale
Per non parlare della storia politica naturalmente
E e di questo Paese un appunto un curriculum lungo dentro la comunicazione ha iniziato a lavorare nella comunicazione
Di Forza Italia ha lavorato nello staff di Silvio Berlusconi accurato alcune campagne di marketing politico per alcuni sindaci importanti come
Albertini insomma ha scritto molti libri su temi di questo genere e oggi si occupa di internet che è un po'
L'omicida
Veniva degli agenti internet è un po'quello che l'assassino dell'oggetto di cui dobbiamo parlare cioè del manifesto politico ed elettorale
In
Ancora naturalmente accanto a me l'avete già riconosciuto Filippo Ciccarelli che è un decano del mio mestiere ha iniziato a un avuto lunga carriera Renault perché iniziato giovane
Molto giovane come inviato parlamentare la strada Stampa Repubblica Panorama ha pubblicato molti libri sulla storia di questo Paese e anche sul costume
E ed ha anche a che vedere con lastre che stiamo raccontando perché non non mi sono ricordata di chiedertela ma tu hai fatto un bel regalo quando a un certo punto alla Camera è dato delitto di appunti eletti e ha fatto un gesto molto bello
E ce le ha dato il suo archivio dei sei punti delle sue carte delle sedi sui ritagli alla Camera dando la possibilità ai più giovani di raccontare di ricostruire una storia per esempio di carta che è un'altra storia che
Se senza gli archivi senza le biblioteche come quella della direttrice Giussani
Rischieremmo di non poter più ricostruire naturalmente il libro
E del nostro autore che sta qui accanto a me Edoardo Novelli professore associato di processi culturali e comunicativi all'università di Roma tre dove insegna Comunicazione politica sociologia dei media e sistemi di formazione in giornalismo ha fatto moltissimi
Lavori importanti sugli spot politici
Sulla sul sul sulla propaganda nelle elezioni nazionali europee
Pre magari ci dice ancora lui dei progetti che sta portando avanti ma fatte queste presentazioni vi dico ad opera del libro e poi passo la parola ai nostri curatori che sono sicuramente più bravi di me
E non passa dell'ammiraglia mascherina quindi abbiate pazienza adesso da un bicchier d'acqua in qualche misura con una cannuccia forse grazie
Allora dicevo è un libro che racconta una storia d'Italia attraverso fonti a cui noi appunto abbiamo accesso abbiamo avuto accesso diretto per colpo d'occhio
Ma ne abbiamo avuti grazie mille tenuto un po'una memoria forse sta invece non siamo proprio diciamo del mestiere anche inconsapevole ce li abbiamo dentro la testa il professore ce le spiega ci darà ce li mette in fila
Ce le spieghi e ne fa un'interpretazione
Solo questa
E la periodizzazione e per decenni diciamo che c'è una prima frase degli anni dei manifesti negli anni quaranta e cinquanta
Poi arrivano e dove sono in questi manifesti adesso li vedrete ogni del relatore ha scelto qualcuno di questi manifesti per poterlo commentare illustrare meglio
Ci sono va be'naturalmente il segno principale e il dopoguerra sono gli anni della ricostruzione i partiti politici fanno molto perno su questo sono spesso manifesti anche autoriali ci sono
Grandi autori nelle prime dei primi decenni di questa storia a me viene in testa Albe Steiner e Bruno Magno ma ce ne sono molti altri ci sono anche autori di fumetti che si prestano a questi manifesti
Sono messaggi complessi adatti a un pubblico che conosce che capisce un codice
Che conosce il tratto che conosce un contesto ecco e su questo voglio tornare subito dopo perché se come è importante anche questo
Poi arrivano gli anni sessanta settanta la creatività i movimenti i manifesti diventano anche i manifesti dei delle associazioni dei movimenti extraparlamentari di alcuni Bazzarelli insomma e sempre corna messaggi Complessi
Molto artistici spesso e poi rimane invece gli anni ottanta e novanta arrivano vanno via diciamo così dalla dalla tra gli autori e gli uffici della comunicazione con somma sta scema ma diciamo così
E arrivano invece le agenzie pubblicitarie le agenzie di comunicazione qui c'è va be'uno dei miei preferiti
E perché si semplifica molto si va verso appunto i faccioni questo è uno dei primi settanta questo settanta
Professore
Ottanta treni
E uno dei primi faccioni ci sarà poi una grande diciamo teoria una grande tradizione di queste facce che raccontano un rapporto diretto con chi molto più semplice il tratto molto più semplice la comunicazione
Con il senno di poi potremmo dire disintermediata
E raccontano un c'è anche davanti cioè nel frattempo cambia la comunicazione perché cambiano anche le città davanti a questi manifesti non c'è più una comunità che decodifica una comunità che ha una sua cultura che ha una sua anche per la divisa per aree politiche per gruppi politici ma qui c'è davanti invece un popolo un po'più indistinto che deve essere diciamo colpito diciamo anche senza il segno politico qui ci sono ancora molti segni politici scatto rosso evidente
Però insomma si va da quella parte è una delle domande che farò a Novelli tanto solo per essere antipatica capire se Craxi è stato un po'da questo punto di vista parliamo di cultura visuale
Uno dei padri di Berlusconi che diciamo non è figlio a nessuno perché poi ha fatto effettivamente una rivoluzione importante e qui arriviamo appunto agli anni Novanta
La rivoluzione dei lenzuoli dei
Per Tekken sei
Che non sono più uniche che sta Bordano rispetto anche alla diciamo al limite
E già sono il segno di quella prepotenza comunicativa che è stato poi il segno di della storia politica di Berlusconi quindi già una prima cosa che chiedo che verranno veliche realtà però parlerà per ultimo
Se e sono cambiate la comunicazione anche perché
è cambiata la comunità cittadina sono cambiate le città
La fine delle città in realtà si è vista insomma sono sono diversi i cittadini diciamo distratti che non guardano più per aria e hanno solo bisogno di queste
Di questo tipo di appello alla I want you come altra memoria
Una specie di comunicazione diretta che noi oggi per brevità potremmo chiamare populismo ma forse è meglio bandire questa parola populismo perché molto molto equivoca
O una seconda cosa e poi chiudo e faccio parlare invece quelli bravi
Mi ha molto colpito
Che
Nella nella convention che c'è stata questa Weekend Amdo scorso week end a Napoli oltremare di Forza Italia
Berlusconi è tornato in campo parla sempre di quello di dell'argomento di cui siamo qui per cui siamo qui è di cui parla questo magnifico libro
è tornato in campo e lo ha fatto raccontando una storia di un suo attacchinaggio
Di un attacchinaggio di un di un manifesto e e lui ha detto stava parlando dei comunisti e sono naturalmente
Male del mondo il mondo e ed era molto interessante perché lui ha messo insieme ci alla nascita del suo anticomunismo con la nascita della sua passione per i manifesti
E quindi ha raccontato ha detto e allora non so quale su quale diciamo torto aveva subito sicuramente grave non sono e ironica
E e allora dice che iniziai la mia battaglia per la libertà attaccava i manifesti della DC con su scritto Dio ti vede Stalin hanno sopra quelli del PC vengo aggredito da un manipolo di comunisti ma da buon velocista riuscì a scappare
C'è tanta c'è tanta col settanta comunicazione in questo un aneddoto che intanto perché Berlusconi è tornato a raccontare i suoi aneddoti che ha tanto tempo che non non lo faceva la pace nella bugia
La bugia del fatto che all'età che aveva non poteva attaccata chinare e quarantotto non poteva attacchi San dodici anni ce ce la galera se fa emergere
Va bene di riteniamo piuttosto improbabile questo la la la diciamo non è il punto che sia veritiero
In poi improbabile il giovane certo che un enfant prodige Berlusconi tutto però insomma che a dieci anni si mettesse a fare questa è la dall'altra citazione di un manifesto magnifico che quello
Le Dio ti guarda dentro la rete ruolo nel segreto da capire deve restare e Stalin no di Guareschi che in alcune versioni anche dietro tutti il libro nero del comunismo per per ombre no ed è veramente bello un un manifesto gotico fantastico bellissimo
E
E c'è appunto questa sua passione per il Manifesto mi incuriosiva perché appunto Berlusconi è stato e ancora vino sto parlando di politica ma di cultura visuale
Ammesso che sia diverso e facciamo finta che sia diverso perché la comunicazione e politica
Berlusconi è stato nato con quel faccione con questi faccioni che adesso vedremo che hanno cambiato la comunicazione di questo genere e la comunicazione tutta quella politica in Italia
E questa parabola adesso che si chiude si chiude con la citazione di un altro manifesta poi naturalmente Palmieri si dirà
Se davvero si è chiusa e se invece internet ci regalerà una nuova storia italiana un nuovo sogna italiano mettiamola così va bene questa era quello che volevo dire solo per scaldare un poco il campo
Ci sono avete visto prima per vedevamo Craxi che Craxi si porta poi appresso dopo ecco esatto tutta una storia anche di centrosinistra vuole dire non è che volevo fare torto ai faccioni di Veltroni di Prodi di Rutelli
Anche loro comunicato in questa maniera io penso insomma molto ispirati
Da Berlusconi una specie di rincorsa
Impossibile ovviamente e io dico anche per fortuna perché almeno insomma qualche differenza ogni tanto come quel gioco della settimane intimistica qualche differenza va anche trovata
Comunque insomma quindi queste sono pennellate semiserie della storia molto bella che li leggiamo dentro questo manifesti manifesti politici
E adesso io chiederei a invece Filippo Ciccarelli di raccontare davvero la un cronista lo parlamentare un prevista politico vero non io che sono diciamo più
Più improvvisata di raccontarci un po'come arma come ha riguardato i manifesti della storia della Repubblica italiana
Grazie buona buona buonasera a tutti
In realtà
Il libro e molto divertente è un libro davvero molto divertente perché
Perché si legge con
Con sorpresa
è vero quello che dice Daniele cioè che li avevamo dentro queste cose però poi in realtà viste tutte insieme
Giocano tra loro no sì però
Pensavo a qualche cosa di un po'fuori dalla storia e cioè pensavo al peso e la casa
Al fruscio
Poetico allo spessore alla alla gloria fisica proprio concreta
Della carta che era molto ingombrante più pesante di quello che nella sua pluralità si poteva pensare perché un foglio in niente ma
Già cento fogli sono un peso che serve
Robusto una robusta persona
E che prendeva
Spazio in rotoli in genere diciamo c'era il il il rotolo e
Il chiedeva poi peraltro stante questa carta la diciamo l'esistenza di spazi fisici adeguati cosa che non sempre era semplice ci sono delle ci sono delle fotografie delle delle prime elezioni in cui uno chiede ma come hanno fatto a arrivare fino alla soprano e e e infatti lei affissioni il mondo lecca al l'epopea delle affissioni
Aveva diciamo faceva sì che la carta avesse bisogno di ulteriori altri strumenti che erano secchi
Colle fatta in casa quindi non sempre diciamo efficaci
Penn Melloni e scali
Scale vere e proprie scale
E per arrivare in cima a coprire quelli del nemico o conquistare spazi che erano diciamo parte della contesa simbolica proprio che si svolgeva nelle strade nelle piazze
D'Italia roba andata via concretamente
Sì se pensiamo a tutto questo e alla sciatteria dell'oggi del
Le ultime elezioni sono state proprio quelle a Roma
Diciamo hanno votato l'undici per cento mi pare ma dal punto di vista dell'affissione era quasi non ti saresti mai accorto che c'erano delle elezioni mentre invece a volte ci si accorgeva le elezioni perché i muri cambiavano e riprendevano colore quindi però d'andata
Non c'è più
E non ci risparmiamo di cuore il la Nostalgia del del tempo che fu perché non porta a niente
Io non so se Edoardo Novelli il professore in gioventù sia stato c'erano altri linguaggi che
Diciamo davano conto di questa epopea fosse stato un attacchino si chiamavano attacchi
E sicuramente è stato però almeno da quando lo conosco io ormai diversi anni in un grande raccoglitore che nel frattempo ha fatto a tempo a diventare un collezionista
E da questo punto di vista gli ha permesso di solo un collezionista poteva fare uno sforzo così diciamo intenso che è quello di selezionare mi pare che siano centocinquantuno centocinquantuno
Manifesti in un mare magno di di di produzione che che nessuno probabilmente ha mai contato ma che mette in campo lei migliaia le migliaia e forse anche le migliaia e migliaia
E è solo un professionista poteva quindi fare la antologia
Cogliere i fiori di questa di questa Serra
Straordinaria di colori di parole di volti
E di carta
Accompagnandoli con descrizioni Brad in questo
Anche qui uno sforzo di sintesi molto Fortore molto forte acute se mi è consentito una parola che non si usa più sfiziose
Detto questo io però debbo a andare mi fa mettere i piedi Doni dentro il piatto e parlare di quello che giustamente Daniela Preziosi ha chiamato l'assassinio
Ossia
La smaterializzazione della carta questa carta di cui ho fatto un'inutile
Diciamo descrizione
è finita è stata uccisa dal web dalla cultura digitale
E la smaterializzazione della carta
Creato degli affetti della nostra testa nella nostra testa ossia questo fatto che non ci sia più il manifesto ossia proprio ormai
Proprio
Un residuo è un residuo quasi
A sorpresa fa sì che si sia diciamo si è materializzata anche il nostro sguardo anche la nostra mente
Più generale e più in generale si è materializzato il tempo secondo me qui qui abbiamo
Abbiamo proposto il membro nel punto delicato perché
La
Il trasferimento il trasloco la migrazione come pure viene detta in curva linguaggio digitale della carta nel web ha fatto sì che
Il
Il mondo dei manifesti dei che non si chiamavano ancora poster
Ma insomma il mondo dei manifesti viva oggi in un assoluto presente in un presente eterno in cui non c'è nel passato
Nel futuro ma qui siamo chiamati noi a diciamo chiamare il passato a fare memoria
E quindi il libro ha un valore doppio perché non solo il divertente sfizioso ma anche è un un un un un un lavoro di
Di merito civico se sì se mi è consentito come tutte le
Le cose importanti la smaterializzazione ambivalente
Nel senso che
Annulla la storia
La memoria
Scioglie sostanzialmente le le le differenze tra i vari partiti non è difficile appassiona esso ne vedremo tanti ma è difficile provare sentimenti e passioni per quello che noi vedremo
Su sul figlio no non non si colgono più uno non scaldano no anche perché porterà tutti i partiti non esistono più quindi cioè son venuti meno proprio le le le le ragioni pace all'anima Turone
E senza la fisicità della della carta l'effetto museo e
Immediato
E le rende come
L'espressione abbastanza abusata ma insomma spettrali fantasma ICI
Sopravvivenze che un altro mondo
Di un altro tempo
E e questo fatto
Può sembrare diciamo negativo questa
Memoria che svanisce
Però consente questo invece secondo me è l'elemento positivo di potere osservare la propaganda politica quella delle
Quella che era la diciamo di cui c'è una una una significativa scelta
Nel suo insieme tutta insieme una pressante senza distinzione come nel giustamente nel libro è un libro che probabilmente non si sarebbe potuto fare se esistevano ancora questi partiti metterli tutti insieme era una cosa che
Sarebbe avrebbe violato un ordine invece l'ordine non c'è più per cui adesso noi le possiamo vedere e possiamo anche permetterci
Il lusso sacrosanto secondo me
Di guardarli dal punto di vista della non voglio dire artistico Muddy ai contributi
Visuali per cui Suma esso sembra proprio a a a volo velocissimo
Si capisce guardando quella che ci sta l'arte sacra
Proprio cioè ci stanno i santini le madonne i i catechismi eccetera quindi sul momento forse non non non non lo avrebbero detto ci sta all'arte sacra
Ci sta i liberti
Il leader PD Danti e prezioso floreale addirittura con cose di inizio secolo
C'è il Futurismo
E c'è il costruttivismo sovietico proprio
Rinvenibile
C'è il pop
Ci stanno i fumetti
E c'è l'estetica pubblicitari e altre cose che non
Non mi sono venute in mente ma che sicuramente animano e rendono varia
Lasciatemi dire molto italiana questa produzione roba nostra voglio dire ho la sensazione leggendo sfogliando che poteva essere solo in Italia una cosa così
E si vedono anche le le le otto non si vedono più le differenze tra i partiti o non si notano non scaldano Masci invece si notano le le analogie
Cioè alcune cose insomma stanza uguali alcuni sono proprio diciamo furti con destrezza plagi
E quindi guardando il tutto
Considerato che appunto le icone giocano a nascondino a mosca cieca eccetera in carosello di invenzioni sicuramente
Ma soprattutto di sovrapposizioni ribaltamenti riciclaggi ricorrenze Ruffia neri e per certi versi profetiche e qui parliamo delle
De de questo manifesto
Che è un manifesto no con la famiglia Savoia quarantasei che sembra una cosa di oggi o forse degli anni ottanta novanta
E c'è un particolare che io PD
Picco raggio annotare
Che è il peluche l'orsacchiotto in braccio la ragazzina non so chi sia quella è Licci ha in mano un orsacchiotto evidentemente gliela mandi l'hanno lasciato o gliela oppure qualche astuto o diciamo così non diciamo spinto otto consigliere della corona Verano figure dico di Cortenova e cioè e gli ha detto ma no lasciamo il i l'orsacchiotto e allora io ecco per dire come le cose ritornano
Faccio notare che diciamo la vita pubblica italiana della terza obbligazione qui non sono ancora ma con la prima ma insomma della Terza Repubblica a una sua centralità del peluche proprio cioè
Questa settimana questa settimana nella
Nel nel nel nel
Diciamo nella confusione cataclisma antica in cui vive il Movimento cinque stelle il l'elevato il pericolante non so come Grillo ha mandato dei messaggi peraltro sempre più criptici
Non si capisce che cosa
E e cellulite c'ha in braccio una scimmia
Di di di peluche
E e questa scimmia di peluche oppure una banana imbevuti allora sentivo dicevano forse perché
Cioè Al Pacino no le le le le dal la malattia il virus delle scimmie la dice no va be'poi già c'è anche se ci fosse che fai Giorgio fai vedere non so
E e oppure qualche cosa che
E lui ha ma insomma la vita parlamentare tale da e prescrive i canguri cioè appena possono questi mostrano
Dette degli animaletti io ho fatto una collezione di buoni giorni del di Salvini della Meloni eccetera
E il sei c'hanno sempre l'animaletto c'hanno sempre il pupazzetto voluta da Perugia a volte funziona per per diciamo riequilibrare alcuni contenuti in precedenza Tosti armi
Gente cattiva e cioè però ecco c'è questo elemento regressivo poche lì con con una bambina forse si poteva anche considerare
La mia il mio la mia aspirazione venendo qua se la faccio lunga però il il la la mia aspirazione era quella di fare un una cosa sulle facce
Sulle facce degli italiani dentro il il
I manifesti
Ed è riuscita fino a un certo punto nel senso che
Qui vedete
E facce dei contadini
Poi sono sono
C'è un'attenzione estetica
Diciamo quello all'estrema per me ed extra con la pace fa pure un po'paura è una a equivale alla a a diciamo ai Forconi come Silenzi diciamo è la rivolta vedete della lotta rurale che era doveva essere una cosa di cui ci siamo scordati ma che era abbastanza posta Cappelli una donna
Insomma che quasi si ispirano
Voglio dire al neorealismo perché il neorealismo e più urbano e più cittadino però insomma cioè sì certo anche se sono un po'faccenda Ucraina per certi versi adesso non
Hanno hanno comunque una loro vitalità
Mentre invece ecco
Qui cioè il partito socialdemocratico un partito per certi versi profetico perché come erano i socialdemocratici negli anni Ottanta vi posso assicurare facevano già avevano un sacco di cose che anticipavano quello che sarebbe accaduto uno
E qui però il periodo diciamo della gloria Saragat piana e questa è è la nonnina e ed è la nonnina del Kakà cioè c'era una una una Caccavo non so se esisteva già loro saremo Talmont ecco le quindi già c'è questa astuzia
Di
Voglio di'parassitaria però insomma Marsili parassitaria realizza il suo che crede ti faccio vedere la la loro Kagawa soffrono eccetera
E con che dà l'idea appunto però di una di una di una di una capacità creativa di diritti enorme spregiudicatezza poi
Edoardo Novelli vi farà vedere anche il cachet
Altra cosa che ha una sua kasher peraltro minaccioso perché c'è una
Un richiamo quasi osceno
Poi c'è un'Italia che mi ha colpito che questa un'Italia missina turrita cioè un giglio
Qui debbo confessarle onestamente che a me mi faceva pensare alla Boldrini quindi gente
è una bella donna e però ecco tiene in braccio un bambino che sembra un ometto
Evidentemente la la raffigurazione proprio allegorica dell'Italia ha una sua potenza allora che oggi
Che oggi è sparito oggi
Non ricordo forze le ultime cose che abbiamo visto erano sulle monete
Della lira di de poi oggi non c'è più nessuna
Possibilità cioè più
Forza Italia l'Italia del domani sforbiciare Italia Italia Italia Italia Magica Italia più i partiti si sforzano di declamare il nome dell'Italia e più questa Italia è impossibile da raffigurare
Quindi erano invece tempi in cui bastava Marco Corona con delle torri dietro una torre vera
Un tricolore infiammato per diciamo io a questo punto non mi sento di di di insistere sul sul fatto che la la scritta MSI viene vista come una sezione tipo de de una bara che quella del direi che son tutte cose che
Ormai affidiamo a un tempo ormai andato
E mentre mi ha colpito ecco moltissimo qui per il divorzio
è abbastanza interessante che sono la coppia sinistra meno per me
Soccorso a poco
E la corteccia una disgrazia perché il la la la figlia del lei è stata mollata i essendo guardate da vicino bene Luís è arrabbiato pure cioè sono in bianco e nero
E invece a destra c'è una sposa con una specie di Lucio Battisti che
Invece credo nel matrimonio però ecco il e il settantaquattro
Il divorzio
E ed è il momento forse più alto della repubblica dei partiti
Da quel momento in poi
Forse comincia diciamo assaltare l'equilibrio non voglio dire della
Della politica ma della partecipazione democratica in qualche maniera quelle l'anno in cui i partiti forse fanno il pieno di te essere di assemblee eccetera e cominciano a sentire diciamo però la gente intesa come
Comunico indistinto non ci sono più le facce degli operaio dei contadini ma le facce e basta
Le situazioni
E mentre invece questo è una specie di profezia
Ossia noi abbiamo le mani pulite debbo dire per la verità non so questo di che anno era
Settantasei in quello stesso anno in quello stesso qua
In cui il Partito comunista noi abbiamo le mani pulite si svolge a Roma
Il congresso della democrazia cristiana in cui si scontrano Zaccagnini e Forlani
E Forlani dal palco lo ricordo perché cero
Alza le mani e dice noi abbiamo le mani pulite e quindi
Spie Mani pulite sono una cosa
Questa cosa del del diciamo della mano pulita alla fine vedete che anche nelle parole le differenze tra i trentatré tra i tra i partiti sono in qualche misura
Ultimissimo suggestione la mamma dei Nichi Vendola la viste Corona di Di Pietro sono cose raffigurate
Il pelo pubico di animalista di Marina Ripa di Meana l'Italia ma appassionata e poi cialtrona
Spavalda il creativa quasi geniale ambiguo e tre dona grazie
Grazie Ceccherelli che abbiamo ascoltato con piacere il tempo fugge però con cravatta che si stringe attorno a Carovigno adesso io chiamo subito a parlare la direttrice
Rossani sono una cosa volevo dire non so se ce l'abbiamo al volo il manifesto con Berlinguer
Non al volo ma insomma piano piano arriverà
Arriverà lo utilizziamo perché oggi anche qui diciamo ma anche da qui partecipiamo all'omaggio che tutta l'Italia sta facendo è sempre di Berlinguer e nell'isola di Novelli c'è un bellissimo manifesto per la morte di tre lingue che è una unno dei questi teste di questi nuovi questi nuovi fonte statiche dico nuove ma naturalmente per me che sono appunto una una ventina di questi temi e invece la direttrice Rossani
E ormai ha messo in piedi un fondo una serie di fondi molto importanti nella sua biblioteca prego direttrice
Allora grazie
Grazie mille a Daniela Preziosi voglio intanto ringraziare presso non è che ha indicato la ringrazio Antonio Palmieri per l'ospitalità in questa prestigiosa sede e voglio dire subito che questo è un libro che
Ha già suscitato un notevole interesse no non sono usciti molti articoli molte recensioni interviste
Perché è un libro che sicuramente in una maniera nuova ci racconta la storia del nostro Paese la storia dell'Italia repubblicana partire dal quarantacinque
Fino ai primi anni è di questo secolo quando poi appunto
Non potrà più essere raccontata con queste fonti come è già stato detto ampiamente ma ci sono nuovi nuovi diciamo così supporti e strumenti
Allora io intanto voglio anche dire che sono veramente contenta di di essere qui perché noi in biblioteca posso dire che abbiamo seguito un po'la nascita e la gestazione di questo libro io ricordo
Alcuni anni fa non mi ricordo quanti ma durante una presentazione di un altro libro c'era il professor Novelli in biblioteca e rimase colpito da alcuni manifesti che erano
Affissi incorniciati proprio fuori dalla sala conferenze della biblioteca
E ci chiese ma questi manifesti insomma e e quindi noi raccontavamo di questo fondo importante che è conservato presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea e da lì quindi ha iniziato un dialogo col professore anche una collaborazione
Con l'Università di Roma Tre abbiamo fatto una convenzione proprio per il lavoro
Su questi e su questi manifesti e quindi io devo dire che in queste occasioni appunto gli sono anche gratta perché questa è un'occasione per far conoscere e valorizzare il nostro patrimonio alla Biblioteca di storia moderna contemporanea una biblioteca
Del ministero della cultura e conserva come dice il nome stesso le fonti per lo studio della storia moderna e contemporanea abbiamo questo importante il fondo di manifesti
Che si riferisce agli anni dal mille novecentoquarantacinque al due mila dodici quindi è proprio Real Time per il periodo preso in esame
In questo libro e che è stato acquisito dalla biblioteca nel due mila dodici ma era una collezione che era stata diciamo così realizzata messa insieme da due collezionisti appunto che sono Patrizia Lazoi Luigi Martini
E non avevano denominato archivio del Manifesto sociale perché non in realtà non ha solo manifesti politici ma abbiamo manifesti di partiti associazioni culturali
E ricreative religiose e di varia direzione insomma di varia natura associative sono tutti i manifesti illustrati sono nove mila quindi un fondo assai consistente
E come tutti questi raccolte fondi ci pone non pochi problemi intanto di conservazione no perché come è già stato detto anche prima da Daniela Preziosi sono dei sono dei foto del delle delle fonti Nobel dei documenti molto fragili
E deperibili intanto perché sono di grande formato poi erano stampati su una carta di non qualità proprio perché non dovevano durare nel tempo erano nati attaccati sui muri
E dovevano durare quel breve periodo che serviva peso onde materiali deperibili Chieti richiedono quindi una serie di attenzioni conservative
E poi chiedono anche un grande lavoro di catalogazione ora anche di digitalizzazione per renderli proprio anche perché fragili
E così vengono da un lato la digitazione è utile per due ragioni in questo caso in particolare uno maniera conservativa nel senso che il documento originale viene conservato
E non si deteriora nell'uso il secondo che può essere consultato attraverso il web ormai anche anche a distanza quindi insomma queste raccolte di documenti e che in Italia sono più di una ma la nostra possiamo dire una delle più consistenti proprio su questi temi
Ma ce ne sono all'Archivio centrale dello Stato ce ne sono in alcune istituzioni pubbliche private e ce ne sono negli archivi dei partiti politici quindi insomma è un insieme variegato
E che però è stato un po'diciamo così poco utilizzato tra virgolette come come fonte storica
E invece adesso inizia a esserci una grande attenzione su questo tema da circa una quindicina di anni come poi ci dice anche Novelli nell'introduzione al volume gli storici cominciano a utilizzare queste questi documenti queste testimonianze del passato proprio come fonte primaria
Cosa vuol dire questo che prima magari a corredo di un libro sulla storia di un partito politico magari venivano pubblicati alcuni di questi manifesti ma non erano la fonte su quindi indagava in maniera principale
Le fonti tradizionali lo sappiamo sono i documenti le fonti a stampa i manoscritti
E gli autografi le memorie insomma la documentazione prodotta da enti pubblici e privati nello svolgimento della loro attività invece adesso in questo libro il Manifesto è la fonte proprio non è una delle fonti
E quindi insomma si staglia appunto il mondo degli storici sta cominciando a porre una grande attenzione a queste fonti cosiddette iconografiche sono quelli appunto che hanno delle immagini le fotografie in primis ma adesso anche manifesti
E altri tipi di documentazione
Questi manifesti sono dotati quindi poi di
No allora voglio anche dire questo appunto questa attenzione degli storici che si sono consumati in circa una quindicina di anni è anche legata allo sviluppo di una corrente di studio
Storica che si chiamano viene chiamata il calcio allo stadio si di suolo Studies che sono iniziati nel mondo anglosassone ma adesso stanno prendendo piede anche da nulli
In Italia ci sono stati dei recenti studi per esempio sui manifesti del sessantotto ma anche degli storici già insomma
Molto noti e affermati come Giovanni De Luna Maurizio Ridolfi e Pivato nei loro studi hanno indagato su questo tipo di documentazione in particolare
E Giovanni De Luna nel due mila otto ha dedicato un un saggio uno studio in dal titolo la politica sui muri manifesti del sessantotto in un in un volume che trattava dei dei manifesti del Maggio francese quindi del sessantotto in Francia e Giovanni De Luna vorrei dire anche che ha scritto una bellissima recensione sulla stampa di questo volume che è uscita in in autunno quando è uscito il volume e bellissimo Ansa il titolo è molto bello ed evocativo dice quanto appunto abbiamo sentito finora il titolo è quando parlavano i muri nel senso che appunto
Questi manifesti poi riempivano le città quindi erano una fonte di comunicazione molto importante perché le fonti principali di comunicazioni in politica erano i comizi da un lato e i manifesti dall'altro e poi l'articolo di
Dell'urna
Finisce dicendo oggi muri tacciono
In un silenzio rotto solo da enormi cartelloni pubblicitari eccetera eccetera e spesso anche digitali no i cartelloni pubblicitari che vediamo adesso
Affissi non solo di carta ma sono molto spesso digitali ecco insomma quindi questo per dirvi che in queste fonti sono importanti è importante conservarle e come sempre accade
E per le fonti della storiaccia un rapporto di reciproca influenza tra istituti che conservano le fonti e gli studiosi in che senso nel senso che è chiaro che se c'è un maggior interesse e richiesta da parte degli studiosi di un certo tipo di materiale allora questi materiali vengono diciamo così valorizzati lavorati messi a disposizione per esempio attraverso digitalizzazione eccetera e allo stesso tempo anche più questi materiali sono disponibili e più rendono possibili degli studi
Degli studi su di essi allora la biblioteca che dirigo a delle importanti raccolte di questo genere riferite anche ad altri periodi storici anche se hanno delle funzioni e dei caratteri diversi da quelli di cui parliamo oggi
Per esempio voglio dirvi che da noi esiste una raccolta di circa settanta mila
Bandi editti fogli volanti perché il manifesto con altre funzioni rispetto a quelle di cui parliamo oggi nasce praticamente con la nascita della stampa o no per cui le norme i regolamenti tutto ciò che dovrà essere comunicato veniva comunicato attraverso questo strumento che veniva appunto affisso ai muri
E poi abbiamo anche una collezione importante di manifesti della Grande Guerra qualche centinaio di cui circa duecento illustrati e che in parte adornano le nostre sale e quindi possano essere anche visti direttamente se no tutti gli altri manifesti devono essere o sono incorniciati appesi alle pareti oppure sono
Conservati in delle cassettiere in orizzontale tra della carta insomma che li protegga proprio per la loro fragilità allora questi manifesti invece i novemila pezzi della raccolta di cui dicevo prima
Sono appunto prodotti da partiti sindacati movimenti associazioni culturali religiose sportive ricreative e anche ambientaliste alcuni di essi sono
Sono diciamo così sono di importanti artisti per esempio abbiamo dei manifesti realizzati da Guttuso da Calabria da Sebastian Matta
Questi tre mila di questi manifesti sono già digitalizzati e sono disponibili sulla banca dati
Del che si chiama Banca dati del meglio del manifesto politico che ha un progetto della Fondazione Emilio
Della Fondazione Gramsci
Dell'Emilia Romagna che era iniziato circa vent'anni fa con un finanziamento del nostro ministero in biblioteca invece noi abbiamo svolto in questi ultimi tempi un un progetto di sistemazione proprio fisica conservativa e gli elenchi vedo qui tra l'altro un allievo ecco Samuel Seminara
Di del professor Novelli che a grazie alla convenzione gramo realizzato c'ha aiutato in questa attività e adesso invece partiremo con i lavori di catalogazione e digitalizzazione
Allora per quanto riguarda invece questo che un po'detto dei manifesti
Del loro utilizzo da parte degli storici
E di quanto adesso l'attenzione sia c'è una lente proprio su questo tipo di di documentazione per quanto riguarda il libro di Novelli devo dire che a insomma a me è piaciuto molto è stato molto bravo perché appunto ha fatto una selezione non facile su migliaia e migliaia di manifesti
Ne ha scelti è poco più di cento e questi in questo percorso che molto così agevolmente ci guida nella storia della nostra Repubblica insomma
E quindi è un libro insomma sia di di piacevole così lettura può essere letto
Anche solo sfogliato con queste schede molto sintetiche come diceva Ceccarelli e che quindi rendono ancor più facile nome ancor più facile l'approccio al libro
Ma al tempo stesso voglio dire che Novelli sappiamo che uno storico politico di grande spessore ha scritto un importante libro sulla storia delle campagne elettorali in Italia
Ma è anche insomma molto attento alle scienze sociali alla storia culturale alla storia della grafica e alla storia della pubblicità
Qui a una grande capacità di interrogare di far parlare queste fonti perché non sempre poi facile comprenderne gli significati e quindi ovviamente lui come deve fare uno storico
Degna di questo nome le deve saper delle saper contestualizzare le fonti cioè comprenderle all'interno
Di un contesto di un periodo storico confrontandole anche con altri tipi di fonti
E quindi saperne cogliere i vari aspetti che appunto in questo caso né manifesti sono sia quelli del testo scritto ma anche quelli dell'immagine no ecco
Perché appunto i manifesti spesso hanno o una fotografia o un disegno una rappresentazione grafica o un collage o un fumetto come diceva prima eccetera insomma ci sono vari elementi
Ecco una grande attenzione nel libro di Novelli che io ho molto apprezzato e quello del l'attenzione alla continuità quindi all'uso del riuso delle immagini perché questi manifesti avvolti vengono alcune mangino avremo qualche esempio
Vengono riutilizzate noi vengono quindi riadattate in parte modificate anche con influenze tra un Paese e l'altro no non solo all'interno della nostra storia ecco quindi insomma io voglio dire che in questo excursus che va dagli anni Quaranta quindi dal primo referendum e tra monarchia e repubblica le elezioni del quarantotto poi andiamo attraverso tutti gli anni cinquanta il boom
Il Sessantotto l'autunno caldo poi la grande stagione delle delle trasformazioni sociali dei referendum il divorzio l'aborto
I movimenti femminismo il movimento del settantasette il terrorismo
E poi gli anni Ottanta da bere e in questi anni Ottanta ecco e tra la pubblicità e il marketing entrano nella nella realizzazione del manifesto che quindi anche lì a danno dei nuovi aspetti che però appunto
Novelli da grande esperto qual è sa interrogare interpretare e comprendere fino poi alla parte finale del del lavoro che poi coincide anche proprio con la fine del manifesto come come strumento che è quella appunto è stata già nominata ma su cui immagino che ora se ne parlerà ancora che è quello appunto della fine nella cosiddetta Prima Repubblica Mani pulite la Seconda Repubblica il Forza Italia la discesa in campo di Berlusconi fino ai nuovi movimenti la lega Cinquestelle eccetera ecco chiude questo questo excursus un un murales di street art anche quindi non è un proprio manifesto però lei è un collage che è stato attaccato qui vicino a noi lo sappiamo al Collegio Romano rappresenta
In un particolare momento il bacio tra Salvini
E Di Maio quindi lungo insomma l'alleanza tra lega
Il cinque stelle
Ed è quindi diciamo così la fine di questo percorso che però ora non è che terminato inizia in altre forme in altri modi
E quindi saranno poi gli storici del futuro a indagare su questi nuovi strumenti e certo forse facile non sarà ecco poi se se volete vi faccio voi li avete già fatti vedere alcuni dei manifesti che lo selezionato mi sbaglio li ha già fatti vedere Ceccarelli vorrei far vedere quello sul trasformismo spedire magari una parola
Ecco questo qui iniziale che è un manifesto del quarantasei
Come vedete è come cosa questo libro bella è che spesso c'è il manifesto e poi accanto in piccolo c'è
Il manifesto diciamo precedente che lo ha in qualche modo ispirato no per far vedere questo legame della continuità tra tra discorsi e e questo il primo è un manifesto della Gioventù italiana del littorio nel mille novecento quarantadue dove quindi vediamo questo giovane che ha un un fucile una baionetta appoggiata
Vediamo dei papaveri rossi e quindi questi manifesti sono di Manlio D'Ercoli
E quindi questo è un manifesto del fascismo insomma durante la guerra siamo nel mille novecento quarantadue e quindi c'è un trasformismo incredibile perché nel mille novecentoquarantasei lo stesso disegno viene utilizzato in un manifesto della Democrazia Cristiana
Con nello slogan lavoriamo nella giustizia e nella libertà dove vediamo che e praticamente la falce è stata rovesciata per non dare un'idea possano essere qualcosa che abbia a che fare col Partito comunista
Il la colore della camicia davvero è diventato azzurro
Non solo ma i papaveri che erano tutti rossi tra il grano c'erano troppi questi papaveri rossi e quindi hanno messo qualche fiordaliso blu e anziché la baionetta troviamo degli attrezzi degli strumenti agricoli no ecco questo è un esempio di quel trasformismo di cui dicevamo prima e poi di ecco il manifesto che ha fatto vedere Ceccarelli quello del del entrambi io avevo scelto entrambi sia questo della lo sguardo della donna e sia quello perché qui siamo nel nel momento della scelta tra monarchia repubblica quindi del referendum
E si e anche invece l'altro era quello dei Savoia che vogliono apparire con una normale famiglia borghese
Facendo dimenticare diciamo tutti i simboli che indagavano no fascismo la guerra e a quant'altro l'avesse mai gli altri poi li vedremo dopo e adesso quindi concludo Grazia
Grazie a lei differisce siamo col ricorso a quelli spartite fra eternamente i prossimi venti minuti andiamo proprio volevo solo citare questo addirittura va bene e volevo solo dire che il annosi aziende Luna sui muri bianchi che non non parlano diciamo quando sono bianchi Atlante la pantera c'è un bel manifesto della Pantera che prima della rete visto durante la pantera durante l'occupazione
Dentro l'ordine zitta lì non eravamo per i manifesti politici ma per i i murales per le scritte eccetera c'era una grande scritta alle alle tre con i muri bianchi non fanno pensare
E insomma questo ci dava la possibilità di fare le cose magnifiche a volte anche di imbrattare un pochino ma insomma poi pulivamo allora annotano i Palmieri
Ha sentito tutto quello che abbiamo detto su Berlusconi la dico così tanto per essere simpatica
Chi di manifesti ferisce di manifesti perisce cioè non è che la parabola del manifesto che è stata diciamo Berlusconi ha avuto il suo maggiore prepotente diciamo interprete finisce quel manifesto
E si porta via anche Berlusconi l'oggetto del manifesto non lo manda simpatica pensavano
Grazie
Grazie per la domanda
è una domanda che riguarda un futuro remoto il più difficile rispondere
Guardando positiva
Quindi lo scopriremo solo vivendo questo potrebbe essere la risposta più giusta non migliora si meritate oralmente oralmente otto lavorava di pane unicamente no ci mancherebbe
E quindi diciamo io dico solamente tre cose perché appunto il tempo e tirando il libro veramente un gran bel
Val la pena deciso perché appunto esci per quello al titanio del presente anzi dell'immediato in cui le rate digitale nella dei sociologi ci costringe e ci fate una macchina del tempo su carta sostanzialmente tra l'altro appunto come è stato già detto no cioè con la pagina di accompagnamento con il Manifesto il viaggio nel tempo
Ancora più circostanziato e quindi con grande sintesi
Credo che il libro di di di Eduardo Edoardo Novelli sarà adottato tutte le scuole del regno come tipo di storia per la storia contemporanea per gli studenti della facoltà questo il mio auspicio
Berlusconi manifesti in realtà il due mila che segna l'avvento del Berlusconi diciamo così manifestante
Cioè che usa noi che usiamo i manifesti in questo modo prepotente inedito per la storia del nostro Paese
A cosa è dovuto questo è dovuto al fatto che nel febbraio del due mila e il governo D'Alema
Scottato dalla sconfitta alle elezioni del giugno del novantanove edizioni europee
Decide con quella ci perché abbiamo legge bavaglio di impedire sulle tv e dei radio nazionali locali sostanzialmente sempre l'uso degli sport
Sempre cioè non sono più di campagna elettorale ma anche
Anche viennesi non formalmente di campagna elettorale
Questo succede il febbraio due mila le date sono importanti perché qui parliamo della storia la storia è fatta di date
E quindi noi che eravamo questa diciamo così bottega artigianale che si riuniva ad Arcore una volta la settimana tavolo che aveva sempre Torno grossomodo sempre dallo stesso manico di persone
Al tavolo che aveva dato presidente compito di coordinare
Diciamo in questa bottega artigianale legge bavaglio febbraio due mila e allora dice cosa possiamo cosa dobbiamo fare
E lì l'incauto Presidente del Consiglio nel tempo
Ha aperto il vaso del diciamo curdi del panel di Pandora della comune del Padova dalla comunicazione
Per cui quello
Ed è secondo concetto codivido sdoganamento bruttissima però per essere sintetici del marketing politico della comunicazione politica in Italia che non avevamo iniziato ve novantaquattro ha il suo culmine
Grazie a Massimo D'Alema
E grazie al fatto che la sinistra io credo
Multate strumentalmente ma in parte credendoci a attribuito per esempio la campagna di spot fatti per l'euro d'iscrizione europee che consistevano udite udite Ina
Sporta
Di quarantacinque secondi massimo un minuto che erano così costruiti c'era una camera fissa che inquadrava un signore sessantenne
E il movimento della Camera dove li metto a stringere mentre il signore declamava un pezzetto del programma
Del programma non non tanto per le elezioni europee ma del programma di governo dell'Italia
Allora pensate che oggetto comunicativo costruito così
Se volete era manifesto parlante
Potesse fare il lavaggio del cervello d'Italia
E quindi servisse chiudere quella fonte di comunicazione a alla sinistra che aveva ed ha fior di registi io sono sempre stato convinto del fatto che se ci avessero sfidati
Sul terreno della creatività
Avrebbero probabilmente vinto rispetto al nostro approccio comunicativo che come si vede anche nei nostri manifesti pena
è una cosa molto semplice perché il nostro al nostro diciamo il il filo rosso che noi puntiamo autunno comunicazione semplice usando appunto un linguaggio degli strumenti chiaro semplice diretto e concreto
Chiaro semplice diretto e concreto sono i quattro aggettivi che raccontano la storia comunicativa di Forza Italia di Berlusconi
Senta avessero
E non è nemmeno avesse avuto competere sarebbe stata una grande alla competizione
Io non soci quello che avremmo vinto quella competizione la competizione politica e vedo che la politica e comunicazione la comunicazione politica
Però siccome la realtà viene prima della comunicazione
In quei frangenti c'era
La realtà e c'era una sintonia di un pezzo rilevante di elettori con Berlusconi che nessuna campagna avrebbe potuto distruggere
E non era chiudo secondo penultimo punto non era nemmeno una questione di denaro
Perché la sinistra il denaro la sa dove trovarmi
Berlusconi Siato finanziava però diciamo che cioè pezzo il Paese che avrebbe sostenuto anche un investimento in comunicazioni spot quindi rinviamo terz'ultimo punto di campagna manifesti inizia a luglio due mila con la forza di un solo cambiare l'Italia
Quella foto è tratta dal crociera di azzurro nel nome della libertà del come dicevo febbraio due mila legge bavaglio e noi
Ravacciano anch'io una crociera indimenticabile un evento straordinario
No vanno dal punto di vista assolutamente personale
Nato a sorpresa meriterebbe un libro solo quello però il quella foto viene da quella crociera
Il la crociera fu una delle cose che mettendo in campo per le elezioni regionali
Ma accanto a quella la crociera dalla nave facciamo e dirette internet
Due mila ma le mie non centonovantotto avevano fatto la diretta intento del primo congresso di Forza Italia compresa manifestazione in piazza Duomo mille novecento novantotto il pubblicato il primo libro dei discorsi di Berlusconi che venne distribuito presentato in tutta Italia
A partire dal marzo del due mila somma
Ci usando il David marketing per la prima volta mandando le lettere regione per regione personalizzate di italiani
E fu il prodromo della storia dell'invio poi di una storia italiana dal comprende atleti per cui l'incauto
Presidente del Consiglio del due mila ha fatto sì che si appunto scatenasse la fantasia comunicativa nostra chiudo
Dicevo il i manifesti insomma ecco questa campagna luglio due mila finisce ininterrottamente a metà aprile nel tre del l'anno successivo e due mila uno
Dicevo tredici perché si votava il tredici maggio quell'anno perché finisce un mese prima perché una legge del mille novecentocinquantasei impedisce di fare comunicazione pubblicitaria di questo tipo appagamento nell'ultimo mese e obbliga tuttora andare sulle plance che adesso sono deserte perché ci sono i socia
Allora il il punto su questo cioè
Comunicare i punti nostro programma
Il manifesto non viaggiava da solo era accompagnato da una conferenza stampa che illustrava a quel punto di condanna
La forza del del vedete che appunto di come dicevo prima linguaggio chiaro semplice diretto e concreto
La forza e e l'acqua resta cioè zero concessioni alla alla fantasia grafica
La necessità di far vedere
Successivamente una volta che si stabilisce il logo The diretta che si concedono i collegi a quel tempo tre quarti si votava nei collegi un quarto proporzionale alla lista di partito quindi noi dal dal novembre del del Duemila
Ma una volta approvato il logo della calza di detta mostriamoglielo con la casa libertà in questi non si vede in quelli successivi sui manifesti ci saranno indicazioni del sito internet siano stati i primi in Italia a farlo
Ed è vero dapprima e la quello di Forza Italia quando c'era solo il logo di Forza Italia ma poi sito internet era vota Berlusconi punto it
Un nome evocativo che qui digitava esclusiva vota Berlusconi pur quindi questo questo è una bottega artigianale
Un capo bottega al padrone di casa che lavorava assieme a noi io ricordi di manifesti di questo tipo fatti di sabato pomeriggio noi due sul tavolo della cucina di Arcore
Cito questo né il dottor uno dei manifesti era sulla scuola
Le tre inglese intenti impresa per una scuola che prepari davvero al futuro ma voglio ripresento quest'altro pomeriggio con la con la bozza del Manifesto i manifesti cambiano ogni due settimane
Il mio aveva quattro ori cioè banche italiane
Il presidente mi dice guarda togli italiano
Faccio una perché italiano quater italiani alla base di tutto ma hai ragione però Tolmino perché noi dobbiamo parlare del futuro cioè delle corde le novità che porteremo novecentesco
E quindi aggiungo questo tratto diciamo di di appunto dal maestro di una bottega artigianale per cui il fatto che noi lavoravamo ragionando sulle cose
E non c'è mai stato un atteggiamento padronale si fa così perché pago io
C'è da sempre un ragionamento insieme e l'argomentazione
In questo caso quella che gli ho detto
Quindi questo è
Noi abbiamo
Sicuramente cambiato la comunicazione politica del nostro Paese e credo che questo sia un merito che va dato Berlusconi l'idea era quella di comunicare direttamente con i cittadini
Di disintermediata in questo dal punto e quindi ha detto il marketing diretto dal Duemila inno alla campagna nei testi le grandi manifesti dal luglio del due mila l'uso di internet l'impegno di quei tempi i manifesti taroccati che sono stati un pezzetto della campagna elettorale
Vorrei chiudere con quelli arricchito da urla l'ausilio dell'autore
Questi
Così chiudiamo con un sorriso ne sono stati
Adesso è normale cioè che ci sia uno
A questo a quel tempo cosa succede costruisco insuccesso che nell'autunno del due mila cominciano ad arrivare autunno due mila con l'intento dell'epoca c'era solo sito e posta elettronica IMEI
Arrivare i primi collocamenti per cui la forza di un sogno diventava qualcosa c'erano delle parolacce non posso dirlo città più sicure c'è Berlusconi dietro le sbarre e così via allora
Ragionando nel nostro gruppo di lavoro mi venne l'idea di dire
Organizzano un concorso e quindi piani zone concorso nel sito di Forza Italia
Raccogliendoli l'unico regolarmente Luigi C due punti il Regolamento era uno dovremmo essere parodie dei nostri taroccati da Tatum come noi toccamenti dei nostri manifesti nordico e degli altri
E due non dovevo con contenere parolacce insulti e peggio ne arrivarono duecentocinquanta diciamo regolari
La giuria fu composta da tre tartassati della satira Emilio Fede Adriano Galliani e per noi interisti il compianto vicepresidente Peppino Prisco
E i vincitori fu inoltre signori da veramente
Andò così uno della provincia di Torino uno di Roma e uno del Sud che il ventinove aprile due mila uno fummo premiati ad Arcore non accenna dicono i giurati con il presidente col padrone di casa col sottoscritto
Insigniti del dello scaligero Doro Di Bello size era una statuetta simil premio Oscar che aveva fattezze premio Oscar con lo spadone però è il simbolo del
Del elettorale del dei collegi dalla Casa delle Libertà perché Berlusca e gente che era l'insulto che nel mille novecentonovantaquattro uno degli insulti che Bossi rivolse Berlusconi quando Rupert l'alleanza
E quindi ironia nell'ironia se autostati d'aver assassinato così li abbiamo fatto questa cosa
Ecco questo per dire che si può fare anche in campagna elettorale si deve fare anche con un sorriso perché è vero che ogni volta si allarma chiarendo
Però è anche possibile farlo in questo modo lieve appunto ironico e autoironico e che cosa coinvolto Fulvio oggi lo chiameremmo il primo user generated contesto e credo che la storia politica
Italiano sicuramente europea sono abbastanza sicuro non so
Se negli Stati Uniti se ne infischiano precedenti in questo senso ma nell'universo assolutamente no grazie
Grazie davvero in questi
Le ascolteremo ancora ma adesso il tempo è veramente diranno abbiamo pochi minuti per concludere che se lo devo fare un ringraziamento Carocci editore non l'
E nominato e lo devo dire viene nominare perché è l'editore di questo bellissimo rime di cui stiamo parlando di grazia ma Camera naturalmente per questa ospitalità molto belle infine ringraziamo radio radicale che ci sta
Per Nendo il registrando e tenendo in archivio per sempre perché così si rende immortali proprio come il la direttrice raccogliere accogliessero i manifesti nostri manifesti e dicendo che dentro il libro c'è anche la storia di del manifesto di Emma for president finalmente l'uomo giusto la campagna del mille duecentonovantanove per le presidenziali
Per il Colle italiano e e allora professore non è limitato le abbiamo del chiesto tante cose scelga lei quale quale domanda qual è
Rispondere certamente quest'ultimo racconta è stato del è un perché è un punto a dunque Emma imposte quelle menzogne devo ringraziare vivamente tutti ma visto che vale per quattro minuti prima formata cosa ritmo ringraziamento collettivo ovviamente
Soprattutto le visioni di di di di Filippo scusi previsione di Filippo
No non ce la faccio
Le le visioni di Filippo Ceccarelli le amiamo le amo da morire
La contestualizzazione storica di Barzizza Luciani è sicuramente interessante eccetera ma devo dire questa aneddotica di Palmieri ascolterei per delle ore perché insomma son dell'immagine quasi così delle nel dall'Olimpo da Mandel della comunicazione politica loro che sulla tavola di Arcole sulla cucina di acque volevo fare un'altra cosa rispondendo anche voi una a oriente anche perché poi Forza Italia non veniva da nessuna parte
Forza Italia bene qua mille novecentocinquantuno giochi annetti faccio una un percorso in quattro minuti se ce la faccio veniva di qua comitati civici Milano centocinquantuno viene ripreso dalla democrazia cristiana nell'ottantasette arriva Berlusconi nel novantaquattro e poi nel due mila uno e a quel punto partono alcuni neuroni non si capisce perché
E arriviamo a questo del del dei dei Democratici di sinistra che pensano di mettere un attimo una virgola un punto e di riso cambiare la cosa però se proprio la pubblicità di di dentifricio qualcosa d'altro il gioco che diceva prima Daniela i codici son Codice lavorati all'inizio abbiam visto quello del del della DC che riprende quello della gioventù del del littorio
E perché parlava un codice che sembrava piano per tutti però chi aveva altri strumenti leggeva altro
Quindi Torino Togliatti torna alla vita politica dopo l'attentato e il Partito Comunista presenta un leader serio sanno al lavoro un leader nuovi incendiario un leader lavoratore e sembra uno scatto fatto quasi per caso
Beh a tutti dice quello ma chi conosce l'iconografia comunista racconta qualcos'altro perché rientra in un filone iconografico che appunto il leader che legge il giornale di partito altre citazioni mille centoquarantotto
Contro ed Edgar contro l'utilizzo sostanzialmente del simbolo di Garibaldi da parte del fronte popolare
La democrazia cristiana fa questo manifesto che guarda caso ripresenta Togliatti esattamente come era stato riprodotto l'ebreo dura dal già difesa della razza nel settore nel suo in un articolo del settembre mille centotrentanove cioè in maniera quasi subliminale utilizza la stessa presupposizione la stessa postura la borsa naso per utilizzare dei codici delle degli immagini che erano stati
Così
Il spiegate introdotte agli italiani come sgradevoli come disdicevoli quindi ovviamente una comunicazione in codici e poi ci sono vari tipi di comunicazione le campagne elettorali dei primi anni so delle favole
C'è lascino c'è il mostro c'è il lupo cattivo c'è il coniglio stringe nuoce la volpe astuta cioè soprattutto i partiti di centro destra diciamo utilizzano attingono per fare un linguaggio estremamente popolare attingono linguaggio favolistico delle metafore
Che va hai solo poi gli animali per parlare in maniera completa dirette immediata non c'è bisogno di filtri
Queste ben chiaro cosa vuol dire son tutte affermazioni peraltro politiche non è che c'è bisogno c'è c'è una spiegazione vuota o sarà il tuo padrone sei sette parole ed è detto basta vederlo diversa e quindi è bellissimo perché ci tutto questo universo
Favolistico appunto dall'altra parte invece la sinistra soprattutto Partito Comunista attinge a degli altri codici questo codici molto più complessi guardate il primo questo votate e Veronesi è chiaro che c'è una sì disse guarda diciamo leva guardiano era guardie sovietica la Bauhaus altri stili letterari guardate quello di mezzo come squadrato come lineare con anche addirittura le le
Le cifre non ci sono
I grafici perché bisogna spiegare perché non basta dire voto sarà tuo padrone con un disegno fantasioso ma devo ovviamente motivare e tutti guarda caso alla fotografia al terzo che quello di Steiner
Attinge già una cultura sembra quasi un manifesto cinematografico dico
No e chiaramente che dietro ci sono delle culture visive diverse però guarda caso su tutti fotografici richiedono delle competenze maggiori il problema che l'Italia di quegli anni ci sono anche una difficoltà prendere degli immaginari condivisi c'è un'identità visiva condivisa questo manifesto il Santa del se cinquantatré siamo in campagna elettorale venticinque aprile ma i piedi d'altura ed è un po'sorprendente che non si parli di resistenza non si parli di partigiani non si parli di festa e vengono accumula non ci sta c'è un grande assente che Mussolini chiaramente qua ci sono tratti interpreti cinque figure che se noi dovremmo dovessimo tornare quarantacinque
Uno era un vincitore è uno e uno sconfitto che vengono equiparati ma perché l'Italia di quegli anni e questo animale ma anche la forza di quei manifesti
Non ci sono delle culture cono grati anche simboliche condivise c'è stata la frattura della resistenza c'è stata la frattura della monarchia e la Repubblica Ceca fascismo e antifascismo c'è comunismo anticomunismo quindi è difficile trovare dei momenti simbolici come in altri Paesi su cui tutta l'Italia si ritrova anni Sessanta riguarda modernità anche nel linguaggio
Il primo manifesto bellissimo io troverete la grafica a questo punto non son più il disegno della morte il disegno del cosacco il disegno né ma sono simboli sono così visive questi questi sono i simboli e linguaggi del dell'Italia del boom Sumi della modernità
Una freccia tutto rappresentato da una freccia e dall'altra parte un manifesto di Steiner che sono semplicemente ma qual è interessante e che la le parole le lettere diventano campi visivi
Quella scritta al CIPE Rita fiducia non è una scritta messa su un manifesto disegnato ma è parte essenziale dell'impianto visivo da cui è esce la freccia e quei quaranta che sono i quarant'anni della della store del della nascita
Dell'unità della fondazione dell'unità diventa l'elemento principale non è una scritta mai e quello impianti diciamo all'ampliamento grafico che regge
Il manifesto
Arriva la pubblicità
Questa pole di sinistra piccoline famosa pubblicità del pesce FIAT i liberali nemmeno a centosessantatré sono contro centrosinistra liberali sono un partito povero simbolicamente hanno oltre colore che però nel sessanta vuol dire poco o Cavour via pertanto vuol dire fuoco
E quindi attingono non hanno pochi simboli attingono ai linguaggi della pubblicità mettono Fanfani che con Moro sta aprendo al centrosinistra e loro son profondamente contrari ma dall'altra parte i comunisti utilizzano famoso cane a sei zampe abitate dell'Agip
Sessantotto arriva la contestazione nuovi linguaggi nuovi modelli l'ironia la satira linguaggio dei fumetti che arriva e arrivato sessantotto in Francia che ha diffuso in tutta la grafica
Dei manifesti francesi che si faccia sul banco seri grafico molto più elementare anche semplice ma anche elementare non puoi più usare colori diffusi non puoi usare sfumature
Bianchi e neri pieni e vuoti che va benissimo con un linguaggio anche radicale con un messaggio radicale eradicare la grafica ed è radicale anche il messaggio che perché tutte diffondono oltretutto come diceva Daniela questi manifesti che abbiam visto fino adesso son manifesti che erano stati dei partiti dalle grandi organizzazioni
Adesso mi se ne servì manifesti questo qua è firmato studenti contro turismo Pardo autoritarismo accademico e l'altro compagni operai FIAT sono gruppi organizzazioni movimenti
Assemblee che iniziano a fare i manifesti e quindi hanno libertà di attingere a un'iconografia completamente diversa arrivano i giovani anche ovviamente erano dei giovani di rete per opere cultura rimangono a sinistra abbiamo la rappresentazione di due giovani
Moderni potremmo dire
Un'immagine che ribalta gli stereotipi capelli corti gli a lei capelli lunghi delusi lei è davanti a Luís sembra un po'una sorta di nouvelle vague fra manifesti dall'voleva francese no lui con la dolce vita che richiama il promosso del nord Europa
Bene e quello sguardo impegnato duro somma su due giovani chiaramente protagonisti della contestazione di quegli anni a destra abbiamo invece ancora un manifesto del movimento sociale che continua oltre a essere ideologicamente legato ad un passato anche esteticamente legato passato idee
Il flag album più per riversare né che era stato utilizzato anche per la Prima guerra mondiale da Paluzza era stato utilizzato dalla Repubblica sociale e abbiamo un giovane che invece rispetta determinati canoni
Diciamo dice allenò col con la camicia aperta villoso Colosio un elemento sessuale è un elemento forte eccoli qua rimani fumetti arriva arriva dal dal da qualche anno è nato riduce l'Italia questa nuova generazione attinge a quella cultura quello di destra di Crepax tra l'altro e quindi il gioca su questi elementi tra l'altro il primo al pugno cinetico che fotomontaggio contro il controllarle il fumetto il padrone rappresentato come di vecchie caricature degli anni dell'Italia degli anni dell'Ottocento no con la bombetta eccetera e che richiama anche un po'la famosa frase di Mao il capitalismo nati i re di carta da questo punto di vista gioca la materialità del pugno contro le nuove culture femminismo ma anche i radicali
Perché c'era di radicale esponenti radicali hanno avuto una grande capacità e poi nuovi temi
La sessualità il corpo la donna tutti elementi nuovi no che vengono anche tradotti con colori con simboli il
La Rosa viene donata da Mitterrand perché è un simbolo nati in Francia viene donata da Mitterand data in gestione inutilizzo da Mitterrand a Pannella e quindi si arricchisce di piangeva qui arriviamo due manifesti
Commemorativi Greco qui quello di Berlinguer devo dire che rivedendo a distanza questi manifesti e clamorosa
La la differenza sono analoghi due manifesti commemora su due lati su carta la foto in bianco e nero il del titolo eccetera
Il problema che mentre quello di destra rivendica un'appartenenza un orgoglio morto compagno segretario generale del Partito Comunista mo'del popolo della rotta della pace eccetera cioè e poi fa vedere il leader politico mentre un leader politico
Quello di sinistra e non come non mai corto Marini sta adesso fa venire i brividi sembra Moro nelle Brigate nelle prigioni a delle Brigate Rosse
Cioè non hanno non è un leader forte potente non viene nemmeno nominato come leader politico molto morto Aldo Moro punto e poi c'è fuori sede libertà va bene che fan parte diciamo De universo simbolico tra cultura politica dalle dieci però un manifesto che denuncia la difficoltà della democrazia cristiana in quella fase a gestire quella tragedia nel momento in cui Moro non era più parte di quel mondo c'è stato una frattura tante che Moro poi viene all'alle funerali di Stato Moro il corpo non c'è e viene separato parte però questa è la capacità dei manifesti visti a distanza di contestualizzare duri di parlare
Arriva i faccioni sta arrivando il marketing il primo Craxi ma anche Almirante quel manifesto di
Con la storia che avevano mirante vederlo così negli occhi che ti guarda rompendo una distanza che era un elemento centrale del dell'autorità del potere no del del però la presentazione della politica da sempre non solo dai manifesti ma c'è seppure a distanza che si Pieri distante
Più era autorevole più lì insomma ci voleva invece nessun leader politico
Passa dall'immagine dalla presentazione dell'autorevolezza prende dicono grazie del dello star dello star system sono un attore e la fotografia che potrebbe essere quella di un attore e in quello di Almirante devo dire quei tre puntini prima di noi possiamo guardarti
E Arlecchino che il grafico che lo fece Stato insomma dicevano molto ecco il però poi apre una strada arriviamo finalmente l'uomo giusto sempre la grande capacità dei radicali di giocare con la comunicazione va il filone vai quello ormai si comunica leader politico le sue caratteristiche le sue particolarità perché non c'è più
Il partito
E forse perché i partiti non hanno più degli elementi cioè ed in questo in questo parco carrellata si esaurisce si venisse Teacher vocabolari iconografiche politico dei partiti il grafico degli anni Cinquanta falci Schiamone
Garofani simboli aveva tutta una un vocabolario fonografico simbolico significativo oggi non ce l'ha il più e quindi ma ma non si perde i nuovi che arrivano ci sono ma non è che innovano molto dal punto di vista della grafica sembrano delle cose del Borghese queste o di un candido
La cosa interessante che arrivano nuovi sì nuovi simboli che arrivano ne arrivano ma sono completamente a politici Milton Glaser nel settantasei si inventa e la cui orbita e il cuore di ventuno un'icona internazionale
Di empatia Simpatia di affetto era un atto pubblicità a favore di New York
La luce accorge prima il marketing prodotti commerciali pensa di utilizzare il cuore la catena di gelati in tutto il mondo eccetera se ne accorge la politica forse quello di sinistra ancora una connotazione destro verso destra e sinistra una connotazione politica
Quello di destra e nulla più
Arrivano il movimento le associazioni che sostituiscono i molto i partiti perché chiede ci sono delle associazioni tesa intervenire in ambito politico c'è la lega contro la vivisezione de pellicce c'è il WWF c'è Amnesty International che intervengono al posto di parte OPA fianco dei partiti in vere e proprie campagne elettorali quelle per il referendum e si portano dietro la loro lì lingua visiva infatti molte di queste son fatte dalla Saatchi & Saatchi dalla dolci da agenzie professioniste da questo punto di vista che quindi non hanno più quei retaggi
Questa è la campagna del due mila otto del due mila diciotto non c'è molto da dire non slogan una faccia un simbolo e praticamente la stagione del manifesto politico così come l'abbiamo conosciuta è praticamente finita finisce qua insomma fuori mentre si apre una nuova storia le le diciamo l'intervento di stretta che abbiamo visto e in parte un manifesto e in parte può qualcosa di nuovo e sicuramente nel momento in cui il manifesto però passa dalla carta al web significa una trasformazione profonda dei tempi delle logiche dei linguaggi non con l'archivio spot politici stiamo raccogliendo anche le guerre card che sono i nuovi manifesti però qualcosa di completamente diverso perché la campagna elettorale oggi in epoca di internet
Non fu più programmarla sei mesi prima Arcore facendo ogni quindici giorni in uscita perché mai la campagna elettorale cambia giorno per giorno è diventato totalmente tattica e non più strategica quindi non è nemmeno il tempo di programmarle ma devi giocare sull'immediatezza
Grazie
Catarsi grazie leggetela
Medita della grazia che a tutti grazie alla Camera che ci aspetta