Dibattito organizzato da Festa dell'Unità.
Sono intervenuti: Aldo Tortorella (PCI).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Comunismo, Dc, De Gasperi, Festa Dell'unita', Italia, Pci, Storia, Togliatti.
Rubrica
9:03 - CAMERA
14:30 - Parlamento
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PCI
Ecco ora
Diamo inizio a questo dibattito
Scusandoci appunto dei tagli che abbiamo operato un po'brutali
A questa questa trasmissione
Forse rivendendo questa trasmissione televisiva qualcuno l'ha vista per la prima volta almeno quelle piccole partite abbiamo dato viene prima di tutto da domandarsi ma per quale ragione ha provocato una discussione così vasta così vari e questo in fondo è quello di cui parliamo stasera
Non tanto della trasmissione che è una cosa molto ma molto modesta rispetto all'impegno del tema quanto al problema
E il problema attraverso le figure degli uomini chiude capi politici come De Gasperi e Togliatti è quello della nostra storia recente delle nostre radici
Noi volevamo che questo discorso si riaprisse
E siamo anche molto soddisfatti io e il collega campana
Delle epoche la trasmissione ha avuto sulla stampa e che avrà anche perché la discussione non è finita il ministro Granelli tra l'altro mi ha detto che Luigi
Vuole intervenire sulle colonne di un giornale a Milano ci sarà un altro dibattito
Quindi si è aperto un certo discorso
Fare una trasmissione come questa
Ci dovete credere come fare un triplo salto mortale per molte ragioni alcune delle quali facilmente intuibili
è stata una scommessa la scommessa di rendere anche la politica e la storia della politica in un momento di saturazione di Krizia e televisivi
Cibo in qualche modo appetibile per un grande pubblico
Potreste dire di abbassare
Intanto gli occhi continua a parlare ma insomma cerchiamo di fare abbassare nel dibattito che si è aperto vi sono interventi vi sono stati interventi di vario genere
Sia dal punto di vista delle tendenze culturali
Sia dal punto di vista del livello sulle colonne di Repubblica sono state scritte cose assai intelligenti anche se forse vi è stata una forzatura nel voler retrodatare di quarant'anni il tema della il cinismo
Così come il pivot nella società contemporanea tanto diversa a quella di allora
Il tema di questo confronto incrociato di queste vite parlarle Elena e anche divergenti
Crediamo che sia piuttosto un altro quello della fondazione della democrazia italiana
Alcuni punti mi sembrano evidenti questa è una trasmissione televisiva non è un'opera storiografica anche se certamente non siamo tanto ignari da non avere cognizione delle ultime acquisizioni della cultura storiografica italiana da ragionieri abbia Dro spopolate abbiamo vistasi era con noi a Paolo Spriano
In secondo luogo bisogna tener conto che si tratta di testimonianze e le testimonianze sotto certi aspetti splendide di Giulio Andreotti e di Nilde Iotti condizionano in modo decisivo il risultato complessivo della trasmissione
In terzo luogo i fatti del decennio preso in esame quarantaquattro cinquantaquattro stanno sullo sfondo non sono raccontati in sé perse né potevano esserlo
In euro in un'ora di trasmissione la liberazione la pace la Repubblica ai vari governi la rottura dell'unità antifascista la legge truffa il Patto atlantico di come informe così come tanti altri passaggi di un periodo di ferro e di fuoco restano appunto sullo sfondo
I rapporti tra queste due figure De Gasperi e Togliatti noi siamo stati dispiaciuti di non aver potuto dare la testimonianza forse principale
Quella di Togliatti che il giorno della morte di De Gasperi ha scritto una bellissima dichiarazione a Champoluc
Una dichiarazione ampia che anche letterariamente di un certo di una certa qualità
Togliatti dice è giusto del resto che nel momento dell'ultimo distacco scompaiano le asprezze che dalla lotta stesse furono imposte
A chi la lotta non combatte per gioco ma spinto dalla necessità e convinzione profonda e l'animo si ferma a considerare ciò che fu comune
So che fu vissuto assieme in unità sia pur temporanea di propositi e di azione
Questo fu tra De Gasperi e noi lo sforzo assieme compiuto e travaglio assieme sofferto quando l'Italia era stata gettata nell'abisso e ci si doveva ad ogni posto unire
Noi ricordiamo oggi prima di tutto questo sforzo unito
Sentiamo prima di tutto il valore decisivo che esso ha avuto per le sorti del nostro Paese e che ha avuto precisamente per il successo oppure abbiamo saputo condurlo in anni lontani
Pensiamo tuttora conclude Togliatti che il contatto dell'azione comune tra queste masse cioè le masse cattoliche quelle comuniste socialiste sia un obiettivo che ove fosse raggiunto potrebbe significare per l'Italia l'inizio di un'era nuova di Pacifico rinnovamento democratico e sociale
Per raggiungere in un modo nel nell'altro questo obiettivo abbiamo lavorato e punti un eremo a lavorare
Questa era la testimonianza dello stesso Togliatti trent'anni fa il giorno il giorno della morte di Alcide di Alcide De Gasperi
Ora tra i nostri illustri interlocutori di oggi ci sono studiosi e
Studiosi che al tempo stesso sono anche testimoni
L'onorevole pozzi in modo particolare
è un testimone perché ha vissuto il periodo della Costituente è stato a fianco degli omini della democrazia liberale in particolar modo di Meuccio Ruini che è stato presidente
Della Commissione dei settantacinque che ha speso il primo abbozzo della Costituzione
Ecco come erano visti i due leader il comunista il democristiano nel mondo delle di Beria lirismo di origine pre fascista qual era l'atteggiamento di fronte al sorgere di queste due nuove entità di questi partiti di massa erano il partito comunista e il partito democristiani
Ma
Devo alla bottiglia
Ma dopo le elezioni
Del due giugno mille novecentoquarantasei
Si comprende subito il grande ruolo
Che avevano la Democrazia Cristiana il Partito comunista e il Partito Socialista ricordo anzi che nelle elezioni del due giugno quarantasei il partito socialista ebbe un successo più cospicuo
Di quello dello stesso partito comunista
Si capì l'influenza dei partiti di massa
Qual è il mio pensiero nei riguardi dei due protagonisti
Ecco vorrei rendere omaggio alla verità
Che mi sembra sia stata alquanto falsata in qualche dibattito
I due uomini erano avversari irriducibili
Che fu fra di loro un duello accanito
Senza risparmiare colpi né dall'una parte né dall'altra
Ed è significativo
Quanto ora abbiamo apprendo dalla televisione
Per bocca terrà onorevole Iotti
Quando morì poi De Gasperi Togliatti e fu un atto di onestà da parte sua si rifiutò di andare ai funerali
Commentando per questa sua partecipazione aiuterebbe Tata un atto di ipocrisia accomunato di realtà poi fece quel commento Carletto il nostro moderatore assai equanime ma invita i due
Erano l'uno contro l'altro c'erano come dire allora due concezioni maniche chi non ha vissuto quel periodo difficilmente lo può apprendere dai libri
C'erano due fronti contrapposti c'erano delle chiusure irriducibili non c'era il gioco dell'alternanza tra maggioranza e opposizione non c'erano nemmeno forme di partecipazione quelle che io richiamo una chiusura prussiana teutonica rigidissima e delle incomprensioni
E tuttavia l'uno all'altro personaggio confluirono obiettivamente in una politica che per molti versi fu comune
Era la lezione della storia una storia s'incarica di accomunare figure che sembrano Pinto qualche momento nella realtà sono contrapposte l'uno all'altro
Ci furono delle confluenze oggettive la unità antifascista come ha ricordato il moderatore
L'avvento della Repubblica la Costituzione repubblicana furono eventi storici
Che videro come attori vogliamo dire anche come protagonisti i leaders maggiori del quell'epoca e naturalmente fra questi De Gasperi e Togliatti
Vedete voi che i due uomini che avevano anche qualche altro punto in comune non vorrei prese da troppo tempo viene quando avevano anche qualche punto in comune
Cioè erano in qualche misura due solitari
Nel loro partito
De Gasperi era un gioco intenzionalmente questa espressione il capo della democrazia che sarà questa parola capo non mi piace molto ma lo era era il capo riconosciuto per consenso però non tutti gli erano amici della Democrazia Cristiana
E la stessa Iotti parlando passando a Togliatti
Ha avuto occasione di dire che Togliatti anche nel suo partito non era sempre seguito era addirittura circondato ho usato testualmente questa parola ecco un punto un punto in comune
Due uomini solitari che facevano politica regolavano il corso della storia PRI prestigio personale per la carica di cultura per il passato per la fede ognuno nel nel suo ambito ideologico
Metteva e poi ancora
C'è un'altra costatazione che al Comune di uomini e con questo finisco questo mio primo intervento riprendendo una frase di uno scrittore assai noto meritatamente noto a Giorgio Bocca
Io considero ottantotto Agliardi quanto due De Gasperi due uomini il ponte due precursori
Guardate che l'azione di Togliatti e De Gasperi
Fu un'azione fortemente condizionata
Condizionata dalla situazione internazionale
Dagli alta che io non so se spartiti l'Europa lo spartito
Comunque c'era una situazione c'erano gli americani le truppe alleate in Italia non si poteva fare una politica indipendente alto Luta mente libera c'erano condizionamenti tanto per De Gasperi quanto per Togliatti
E tuttavia i due uomini lanciarono dei germi dei temi che hanno fortificato lentamente
De Gasperi
Intravide Lallai citazione della Democrazia Cristiana che allora non esisteva allora si vedevano frati e monache dappertutto una volta una volta Andreotti emiciclo io fui sottosegretario quando Andreotti
Era Ministro delle Finanze Andriotto e mi ebbe a dire Caro Bozzi qui costiamo morire senza medico ma un prete che cita la soluzione verranno sicuramente mortali per dire qual era la situazione
C'era una influenza dell'autorità ecclesiastica evidente le madonne che piange vorrà pur tuttavia in questa situazione che è largamente inevitabile perché è oggettivamente un partito dei cattolici non può non sentire in qualche misura i suoi collegamenti con l'apparato ecclesiale
Il De Gasperi ebbe questa intuizione della laicizzazione
Del partito della Democrazia Cristiana e dobbiamo dire che è largamente sia verificata non del tutto ma questo processo di laicizzazione c'è stato
Anche per l'atteggiamento diverso dalla Chiesa cattolica rispetto alla Chiesa di papa Pio dodicesimo ma c'è stato bisogna prenderle atto ecco di dalla parte dalla parte di Togliatti Togliatti lanciò l'idea del partito nuovo
Corto gli atti era controlli di infantilismo rivoluzionario voleva marciare per la via della democrazia del Parlamento
Qualcheduno dice era tattica io non so se era tattica non faccio processi alle intenzioni e poi so che la tattica quando dura a lungo finisce coll'imprigionare anche chi va ad opera che diventa schiavo dalla tattica del suo e della sua furbizia
Togliatti ebbe quest'idea del partito nuovo e bisogna dire che dal mille novecento
Quarantaquattro cinquantaquattro ad oggi il Partito Comunista ha raccolto questo insegnamento questo messaggio è una evoluzione una trasformazione notevole c'è stata ed è in atto e bisogna prenderne prenderne atto grazie
Pietro Scoppola un storico cattolico
E anche spopola un testimone in qualche modo perché ha conosciuto De Gasperi come l'ha conosciuto De Gasperi e poi nella sua qualità di storico
E con lei ha scritto un articolo che ha fatto molto discutere ieri sul Corriere della Sera c'era l'editoriale appunto in polemica con lei
Lei ha detto che non si deve scrivere più la storia di una parte e la storia di un'altra parte ma bisogna scrivere la storia complessiva
Dell'Italia ecco ma è possibile oggi scrivere la storia di quegli anni dare un giudizio equanime ecco uso un'espressione un'espressione di Togliatti
Ecco è
Adesso funzione sì sì tutto il mio incontro con De Gasperi mi incontro con De Gasperi è stato l'incontro da studioso
Nel mille novecentosettantadue quando per esigenze di studio per un congresso disse scientifico italo francese ho dovuto preparare una relazione ho avuto la grande fortuna di poter utilizzare le cante di De Gasperi
E questo incontro con le carte private di De Gasperi
E dall'altro è nato il libro da cui poi è nato alcuni anni dopo il libro che ho pubblicato è stato rivelatore e devo dire hai molti punti ho rovesciato l'immagine che io giovanissimo aveva avuto negli anni Degasperi anni
Io non no per ragioni di età non ho votato nel quarantasei non avevo ancora diritto elettorale allora si votava ventun'anni
Mi mancava poco
Ma mi ricordo mi battei con quei gruppi che erano a favore della Repubblica contro il mi degasperiana non so ricordate ci fu questo atteggiamento sul tema istituzionale da parte di De Gasperi assai cauto
Che noi giovani interpretavamo come timidezza io avevo conto questa posizione e ricordo di essere stato vicino
A quelle frange della democrazia cristiana più attente ai problemi sociali gruppo Dossetti hanno eccetera quindi supposizioni anti degasperiana dal punto di vista del momento
Viceversa l'immagine storica
Quasi venti anni dopo ma possiamo dire più di venti anni dopo è stata più complessa diversa perché ho visto attraverso i documenti attraverso lo studio quali difficoltà quest'uomo aveva dovuto affrontare
Rispetto al suo stesso mondo Bozzi ad ha ricordato giustamente con molto garbo le difficoltà che sia De Gasperi nel suo mondo e sì anche Togliatti nel suo mondo avevano dovuto affrontare
Perché nel mondo cattolico di allora non tutto era scontato dal punto di vista di una piena accettazione
Della democrazia
E mi sia consentito dirlo non era scontato
Neanche nel mondo comunista forse ancora di più non era scontato nel mondo comunista dove era molto forte la tradizione marxista leninista e di qui tutte le difficoltà di Togliatti il partito nuovo la famosa doppiezza teorizzata dallo stesso Togliatti
Allora ecco la visione di questa opera politica che si muove in un complesso di allargare alta così difficile con tante tensioni mi ha dato l'idea di una grande funzione positiva
Per la democrazia italiana pur con tutti i suoi limiti da da una parte e dall'altra la storia non è giustiziere non è che dà dei giudizi di condanna o di assoluzione la storia deve capire quello che è accaduto il processo storico così come si è sviluppata allora ecco e da questo atteggiamento che nasce quello sforzo che Falaschi diceva della storia comune non c'è storia di partiti cento
Ognuno di noi deve studiare un argomento non può studiare tutto quindi si concentra su un tema ma il punto di vista al quale dobbiamo aspirare quando studiamo storia
E quello di una visione complessiva della storia di un paese della faticosa costruzione della democrazia nel nostro Paese
Fatta da tutte le parti in dialettica il lotta ma in definitiva con una convergenza di posizioni
Per la costruzione di questa casa comune che la democrazia in cui lo Stato e di tutti e al quale tutti portano il loro contributo dai loro rispettivi punti di vista
Se ci mettiamo in questa prospettiva questa trasmissione che Falaschi
Ha fatto perché il merito principale insieme insieme a campana ma l'idea è stata sua mi pare originariamente perché ha suscitato tante polemiche ecco vogliamo chiederci momento perché ha dato tanto fastidio
Ha dato fastidio il fatto che siano stati accostati i due uomini nella stessa trasmissione si è vista la Iotti da una parte Andreotti che rispondevano ha domande alle per dare dei ricordi su questi due grandi protagonisti
Ma l'accostamento è nella storia non si può fare la storia del Risorgimento senza parlare insieme di Cavour di vita umana le secondo che pure non erano per niente d'accordo di Pio Nono che ha scomunicato Vittadone secondo almeno quattro cinque volte
In diverse occasioni poi gli toglieva la scomunica
Prima della guerra e perché non è perché gli voleva bene perché in fondo c'era un sentimento e non parliamo di Mazzini non parliamo tutta la nostra storia è storia di lotte di lacerazioni e tuttavia è una storia che dobbiamo vedere nel suo complesso
Quindi l'appostamento e nei fatti e nei tempi e fra l'altro suggerito da quella coincidenza dei dieci anni dei venti anni dalla morte di Togliatti dei trenta dalla morte di De Gasperi quasi negli stessi giorni di questi
Di agosto
Ha dato fastidio l'attenuazione del conflitto fra i due io non credo che nella trasmissione sia stato volutamente attenuato il conflitto che i due siano stati nemici in Italia lo sanno anche i sassi
Che De Gasperi e Togliatti siamo stati avversari accaniti sul piano politico e nessuno di noi si è sognato nella discussione di tacere su questa elementare verità
Quello che è interessante e che la trasmissione ha messo in evidenza è il modo in cui sono stati nemici nonostante il fatto di essere avversari hanno obiettivamente lo diceva anche abbozzi con molta con molta allusività adesso hanno obiettivamente contribuito dai loro punti di vista
A costruire la democrazia italiana non solo loro
Anche altri la componente liberale la componente socialista la componente azionista nessuno ha voluto negare ma di quelli parlavamo e di si è concentrata la nostra attenzione
Io penso che su molta stampa italiana quello che ha dato fastidio
E ha provocato una reazione in alcuni commenti direi quasi un post-it su USA è stato il fatto che la trasmissione Cerri condotto a un momento fondamentale della nostra storia nazionale quello del passaggio dalla politica fatta dall'élite e io ho molto rispetto per il delitto e credo che ogni Paese abbia bisogno di élite di aristocrazia e nel senso buono del termine del pensiero di una cultura dicevo del passaggio da una storia fatta dall'è lite in piccoli ambienti ristretti ha una storia fatta dalle grandi realtà popolari rappresentate da questi partiti è questo passaggio che oggi in qualche modo suscita una reazione nel momento in cui si vorrebbe mettere quasi nell'ombra questa realtà
Questa presenza a centrale delle grandi forze popolari nella vita del nostro paese c'è stata un po'una reazione di questo tipo in certi commenti della stampa e su questi due personaggi
Con pur contraddizioni abbastanza evidenti perché quando si ricorda il clima di allora io concordo quasi in tutto quello che ha detto adesso Bozzi
Le madonne Pellegrini il ricorso a tante forme di propaganda da una parte e dall'altra perché ognuno c'aveva le sue le sue posizioni su questo molto discutibile con la sensibilità di oggi
Quando si ricorda tutto questo ossia si ricorda che l'Italia culturalmente a un Paese arretrato che usciva da un'esperienza drammatica come quella del fascismo della guerra
Tanto più emerge l'importanza il ruolo di questi uomini di questi di questi partiti che hanno complessivamente svolto la funzione di consenso alla democrazia che nasceva e ci hanno dato una costruzione
Alla cui riforma noi lavoriamo Bozzi e qui presidente della Commissione ma che tuttavia rappresenta un punto di riferimento essenziale nei suoi connotati fondamentali irrinunciabili per tutte le forze politiche
Allora ecco noi dobbiamo ricordare questa pagina di storia italiana non metteva in ombra certa il Paese oggi è diverso si è secolarizzato
Non ci sono più le appartenenze ideologiche come allunga oggi si scelgono i partiti non più con atteggiamenti di tipo fideistico vuoi dire ma si scelgono con posizioni su posizioni sulle linee
Di riflessioni più razionali
Più aperte al dubbio al confronto c'è una mobilità elettorale che allora non esisteva allora erano blocchi Cure chiusi le classi sociali e non rigide c'è una borghesia c'erano ceti medi c'era un po'le tagliato che aveva un'identità molto più compatta di quella che a oggi oggi tutte le classi sono sfrangiata e articolate e complesse
Tutta l'Italia è diverso ed è innegabile che in questa Italia qui i riferimenti di tipo ideologico quelle quelle posizioni che Bozzi ha definito concezioni maniche in parte lo erano non siano più attuali
Ma l'Italia è partita da lì
Da quelle posizioni di questo cammino noi dobbiamo avere coscienza se vogliamo oggi fare la nostra tanti perché è una grande tentazione non solo degli storici ma anche degli uomini che leggono la storia che hanno un'idea politica
Quello di proiettare la libertà nel passato sia di rimpiangere quello che poteva essere e non è stato è un modo sbagliato di pensare la storia sia a livello collettivo che a livello individuale nella vita di ciascuno di noi
Il passato e quello che bisogna capirlo
Ed esse attraverso questa comprensione liberi di fare qualcosa di nuovo di diverso oggi ma non proiettare la libertà indietro
E poi restare oggi schiavi talvolta degli a ripetersi meccanico di poi giudizi di atteggiamenti che vengono dal passato quindi in questo senso io lo ricordava Falaschi ho voluto reagire
A questa polemica e richiamando un punto di vista che mi sembra più aperto più libero e direi più attento al presente perché la storia non insegna a ripetere quello che è accaduto
Ma insegna e aiuta essere liberi e sì siamo capaci a costruire qualcosa di nuovo e possibilmente di migliore di quello che hanno fatto le generazioni che ci hanno preceduto
Sembra che il se
Questi articoli che ha scritto in particolare ma anche con i suoi interventi nella al dibattito che ha seguito la trasmissione ha aperto una discussione che non si fermerà
Tanto presto perché avremo altri interventi ora l'onorevole De Martino
Che è un doppio testimone perché l'onorevole De Martino è stato ha fatto parte di quel partito glorioso che ha avuto una breve vita ma gloriosa perché è stato il Partito d'Azione e pestato dopo Nenni uno dei massimi dirigenti del partito socialista quindi ha un duplice una duplice angolatura come testimone per vedere l'esperienza togliattiana e degasperiana da De Martin e in modo particolare vorrei vorrei vedere un un aspetto della vicenda di questi due leader ecco c'è stato il momento dell'incontro c'è stato il momento della rottura c'è stato il momento dello scontro come hanno giocate come giocano ancora nella realtà di oggi in questi momenti
Intanto vorrei cominciare con
Prende fiato
Dichiarazioni
Che sono state fatte da Bossi e da Scoppola
Che in qualche modo coincidono
In particolare sul punto della
Come totalità della storia della necessità di intendere la storia come un fatto globale e quindi non ridurla storia di singole persone o singoli partiti ma ad una condizione però
Che in questo questo giudizio della storia non si finisca col confondere tutto
E quindi assegnare a tutti una parte sostanzialmente analoga
Io su questo non sono d'accordo
Anche se riconosco che sia il movimento democratico cattolico e quindi De Gasperi che ne fu la massima espressione sia quello comunista con Togliatti alla testa rappresentarono e rappresentano componenti fondamentali della società italiana della politica italiana
Naturalmente non occorre dire che c'erano anche altri
E non si può ridurre la storia italiana a comunisti e cattolici e quindi Togliatti e De Gasperi che ci vorranno altre forze ci sono tuttora a mio giudizio allora ce n'erano più di oggi come diciamo caratteristica di forze ideali e politiche naturalmente non posso non dire che c'erano i socialisti che in quel tempo ebbero una funzione decisiva perché senza di loro probabilmente la storia italiana avrebbe avuto un corso diverso detta questa vorrei cercare di per rispondere
Alla domanda del nostro moderatore
Non con una testimonianza personale ma con un tentativo di individuare i momenti lì i caratteri essenziali dell'azione
Di questi riti
Il De Gasperi distinguerei due periodi
Ci fu quello della liberazione immediatamente successivo
E definirei il periodo di una concezione progressista della politica indagati e appartiene a quel tempo non solo quello che oggi è sempre più una cosa assolutamente scandalosa
L'affermazione di De Gasperi paragonava Marx a Cristo che portava sull'attraverso il proprietario a Cristo che portava la croce sulle spalle il socialismo
E poi lo studio poi anche
La definizione di De Gasperi sulla vicini un partito di centro che va verso sinistra
Questo il De Gasperi diciamo prima maniera
Nel periodo della liberazione subito dopo però c'è un altro da gas
è il De Gasperi della rottura dell'unità delle forze che concorsero alla liberazione della Repubblica
Il De Gasperi che fece la scelta
Del quarto partito
Che si propose probabilmente anche con degli elementi realistici di giudizio
Il fine della restaurazione del sistema economico
Ponendo in gran parte nell'ombra le rivendicazioni istanze progressiste riformatrici che erano nei programmi della DC di quel tempo
è l'estromissione delle sinistre al governo anche se collegata a ragioni di carattere internazionale però sì
Diciamo aveva il suo fondamento in questo scontro interno che non fu solo politico
Ma era in primo luogo fascia
Perché il problema era come del resto in tutti i tempi ero e anche oggi il problema era il posto della ricostruzione del Paese dalle rovine
Il costo della restaurazione del sistema chi lo paga e la scelta di De Gasperi diciamolo francamente Pupella che lo avrebbero dovuto pagare le basse
Di qui l'inasprirsi dei conflitti sociali
E quando io vedo una descrizione abbastanza idilliaco di quel tempo non posso non ricordare il clima di allora
Di estrema violenza magari da ambo le parti però non posso non ricordare e avevamo i morti
Che avevamo i morti negli scontri fra le forze dell'ordine e i lavoratori non posso non ricordare alcuni acidi nel Mezzogiorno e anche nell'Italia del nord come a Modena non posso non ricordare il clima cercarono una responsabilità diretta di De Gasperi che sarebbe una idiozia affermarlo ma il clima in cui maturò l'attentato a Togliatti e quello che ne eseguì
E non posso non ricordare il tentativo poi di assicurare una stabilità centrista la democrazia italiana mediante la legge elettorale dava un premio di maggioranza sensibile ai partiti apparentati sia vissero
Ottenuto un solo voto di maggioranza restano naturalmente provocò un inasprimento dei conflitti sociali ed ai quali si uscì faticosamente più tardi
Devo però contemporaneamente riconoscere che le cose non furono mai spinte da De Gasperi e più al suo partito fino al punto di determinare una vera e propria crisi della democrazia italiana
E in questo senso di va riconosciuto non soltanto il titolo di a vere comunque realizzato la ricostruzione del Paese o di averla iniziata ma anche quello di non avere messo a repentaglio le conquiste fondamentali della democrazia anche se i i contrasti furono così aspri
Per quanto riguarda solo gli atti
L'elemento comune che si può soltanto astrattamente configurare
E che anche Togliatti in modo faticoso e travagliato a mio parere iniziò un cammino in cui il Partito comunista non poteva più essere quello che era stato al sud le sue origini cioè un partito che prendeva come modello della sua azione la Rivoluzione di ottobre
E Tognazzi con senso di realismo
Impressi alla politica italiana fin dal suo ritorno in Italia
Un indirizzo mirante a inserire il Partito comunista nella legittimità democratica
Forse eccedendo anzi a mio parere abili San sicuramente cedendo per esempio con la decisione di partecipare al governo Badoglio
Che non era una necessità secondo il mio giudizio ma che significava che sto l'inizio di questa azione lungimirante
Cioè di fare del Partito comunista un elemento fondamentale della costruzione della democrazia
è a questa poi seguirono anche altri atti in cui non ci trovammo d'accordo
Per esempio la votazione dell'articolo sette non era un regalo fatto alla Chiesa ma era nella sua abitazione un elemento necessario per stabilire una convivenza amichevole con il mondo cattolico per l'importanza che aveva così anche la linea generale dell'unità nazionale che Togliatti perseguì fino a quando fu possibile
Cioè un insieme di decisioni politiche che stavano in questo quadro e che si poi ispiravano all'idea che i introdusse come novità in Italia l'idea del partito nuovo
Cioè di un partito progressista democratico
E anche poi legato ad una tentativo di straordinario valore culturale non so fila quando riuscito e se possibile
Cioè quello di in qualche modo di collegare o stemperare se che così vi piace il bar sisma leninismo nella tradizione della filosofia classica di De Santis spaventa fino a croce
Che fu poi l'azione condotta da Togliatti nel campo degli intellettuali Haiti permise non certo di fare una commistione impossibile fra il marxismo il marxismo-leninismo e il liberalismo e Galliano di Spaventa
E.T. Desanti is
Ma di presentare un partito e a differenza di quello che si riteneva comunemente allora non era affatto un partito insensibile
Alle grandi tradizioni culturali e filosofica del Paese cioè alla nostra realtà nazionale male sentiva profondamente
E di cui voi inoltri banale inseriti qui anche
Quel tentativo che secondo me fu molto difficile per un uomo come lui
Di stabilire il massimo possibile di autonomia nei confronti della direzione sovietica pur senza giungere a rotture quindi il policentrismo
L'unità nella diversità e così via e poi infine il Memoriale di Yalta in cui volto più apertamente
Togliatti rappresentò quest'idea mediante rilievi critici a quello che avveniva con l'Unione Sovietica questi idea della in sé per abilità del socialismo dalla democrazia
E questo rappresenta senza dubbio
Un legato politico
E gli eredi di Togliatti hanno raccolto ed in cui io penso che Enrico Berlinguer e sia stato uno dei più anzi più coerente e tenace sostenitore fino alla sua fine e questa mi pare l'essenza
Storico-politica di quello che si possa dire dei leaders come De Gasperi e Togliatti
Aldo Tortorella è stato un uomo della Resistenza no al tema era ancora troppo giovane per avere allora una conoscenza diretta degli uomini e dei personaggi che hanno diretto la resistenza
Ecco ad Aldo Tortorella mi pare non mancherà
Non metterà la materia per il suo intervento in modo particolare ora il senatore De Martino apportato la discussione sulla svolta di Salerno sul governo Badoglio su come si espresse all'unità antifascista dopo l'iniziativa di Togliatti fino poi a dia a Yalta
Ecco su il Memoriale di Yalta io vorrei fare però una domanda a Tortorella sul Memoriale di Yalta c'è una frase che giudico molto importante in un recente lavoro di Alessandro Natta che è stato pubblicato a cura della Camera dei Deputati nata dice
Che Togliatti sul piano internazionale era un uomo della Terza Internazionale con il Memoriale di Yalta arriva all'estremo confine per un uomo della Terza Internazionale probabilmente dice se fosse vissuto avrebbe varcato anche quest'confine ecco vorrei sapere se d'accordo Tortorella con questo giudizio
Dunque io credo che innanzitutto sulla discussione sulla polemica che si è aperta e che come diceva giustamente Falaschi
Ormai ha travalicato anche la questione della trasmissione in sé per sé infatti siamo punto arrivati agli articoli di fondo sui giornali non più soltanto gli articoli
Che si pubblicano nelle pagine culturali perché questa discussione perché io credo che su questo ha ragione Scoppola perché cioè si tocca qualche cosa di molto decisivo infatti questo articolo del Corriere della Sera a cui si faceva riferimento che cosa dice
Dice va be c'è stata un'anomalia in Italia questa anomalia è stata rappresentata dal Partito comunista
Dalla Democrazia cristiana i cui ideali sono falliti
Riprendiamo oggi il discorso vedendo quali debbano essere gli ideali di una società industriale moderno alla società avanzata in sostanza i comunisti sognavano una una trasformazione di tipo socialista male Società socialiste sono fallite
I democratici cristiani si ispiri ispirandosi a valori religiosi si ispira da qua che cosa che non appartiene a queste società così scanzonata e laiche moderne e così via dicendo quindi vediamo che cosa si può fare di nuovo al di fuori di questi due partiti va discussione di oggi è molto interessante importanti accende gli animi questa su Togliatti e su De Gasperi
Per il fatto che pone in campo proprio la questione dice scopa come mai io la nascita di questi due partiti relativamente nuovi nonché sì non esistessero prima naturalmente il Partito Popolare
Al tempo della dell'attore fascismo il lui giovane Partito Comunista del ventuno dopo la scissione di Livorno ma sorgono come grandi partiti di massa questi partiti diciamo subito dopo la libera da la del nel corso della lotta di Resistenza e subito dopo la Liberazione Italia
Questa questione è la questione di fondo che viene in nel dibattito di questa su De Gasperi e su Togliatti sulle radici cioè della Repubblica perché di questo si tratta naturalmente ha perfettamente ragione
De Martino non si tratta di mette gli unici protagonisti né vedo nel Minas se vogliamo neanche dei protagonisti
Determinanti in tutto e per tutto il partito comunista e la democrazia cristiana De Gasperi e Togliatti in quanto uomini evidente il senso tanti alta Vieri attori fondamentale è il Partito socialista italiano senza dubbio
Ricordiamo benissimo che le elezioni del mille novecento quarantasei partito
Socialista italiano supera il Partito comunista in percentuale in voti
Quindi grande forza politica il partito socialista il Partito d'Azione grande forza ideale
E il le forze liberato da democratiche diciamo che si riorganizzano e che hanno un uomo in infondata in tali decisivi
Pellegrini tiglio blando sono ancora vivi a quel tempo i cui vini appunto come veniva ricordato quindi c'è un insieme di forze certamente però quello che sboccia in quel momento è queste sono queste due grandi forze di massa
E queste due grandi forze di massa che in un primo momento in realtà beccano sulle spalle il il peso della della della fuoriuscita dal fascismo Love's canone la lotta di Resistenza in particolar modo credo la la forza comunista la forza operaia comunista prima di ogni altra cosa era questo partito che in qualche modo aveva vissuto ricordiamo i grandi scioperi anche sotto il fascismo particolarmente nel quarantatré anche in alta vi momenti drammatici
Questo serie
Portano sulle spalle il peso della Resistenza come peso molto importante essendo no assolutamente non esclusivo ma molto importante portano soprattutto la organizzati nello Stato democratico che sorgeva in via l'organizzazione delle masse questa era questione in un primo momento collaborano e dunque collaborano anche De Gasperi e Togliatti poi avviene la rottura una rottura assolutamente drammatica
Il ecco è questo che si vorrebbe che non fosse attenuato è vero che non fu un idillio viveva duratura fu tanto più drammatica quanto più si era pensato che questa unità potesse proseguire potesse andare avanti
Insieme si era in fondo fatta la resistenza e la lotta di liberazione anche dove la resistenza non c'era stata nell'Italia meridionale
Si era costruito un governo unitario
Come mai avviene questa questa rottura questa contrapposizione che dal quarantotto al cinquantatré alla vigilia della morte di De Gasperi se ma separa e contrappone drasticamente la forza comunista e la forza democratico cristiana drasticamente fino ai punti che De Martino ricordava ora e che cos'è e cosa è stato terrore del dove e stato appunto per esempio nella svolta di Salerno nella formazione di un governo di unità nazionale o revoca è stato nella rottura
A fare una una valutazione storica spassionata diciamo molto difficile da certa ragione scopo non si tratta di dare i voti eccetera da una valutazione storica spassionata e tutta da costruire è tutta da costruire
Bisogna ecco perché è importante sollecitare i testi sollecitare la storia vedere bene che cosa è effettivamente accaduto perché a dire la verità
Le grandi conquiste che ancora oggi sorreggono la Repubblica c'è poco da dire insomma pur su questo mi pare che la cosa sia indiscutibile e le grandi conquiste sono state quelle che compiute durante la lotta di Resistenza unitaria durante il periodo della battaglia sostanzialmente unitaria seppure con i limiti che a De Gasperi
Per la costituzione e per la Repubblica il tutto il primo periodo della fase costituente che ha gettato le fondamenta delle dell'edificio che ancora oggi resistono e Bozzi come presidente
Della commissione che sta studiando eccetera credo che sta mettendo alla prova quanto sia robusto tutto sommato il per il tessuto costituzionale
E come sia anche difficile individuare quali debbano essere le modificazioni eventualmente da apportarvi
Quindi una grande stagione fu quella della uniche diciamo della unità nazionale e in quella stagione queste due forze
Sia quella comunista sia quella democratico istriana compivano delle delle delle dei credo importantissime modificazioni ricordiamo
Per quanto riguarda la Democrazia Cristiana
Con De Gasperi e anche un pochino al di là di De Gasperi il la Lallai manifesto dei dei comitati rivelazione nazionale
Dell'Alta Italia firmato dalla Democrazia Cristiana che tracciava un programma per la Repubblica che era un programma di radicale rinnovamento in cui si mettevano insieme i principi diciamo della della tradizione socialisti Ka e i principi del cattolicesimo
Progressista del cattolicesimo democratico per tracciare questo questo disegno una parte del quale disegno fu senz'altro raccolto nella Costituzione ricordiamo per quanto è partita comunista l'idea di nazione
E il Togliatti quando fa la svolta di Salerno è questo è un punto su cui abbiamo già discusso altre volte con i compagni socialisti anche o compagno De Martino quando compia la svolta di Salerno non è soltanto diciamo che fa qualche cosa di tatticamente no compia una grande svolta teorica
L'idea di nazione
Cioè c'è un rovesciamento completo i nazionalisti gli sciovinista i perché questa era l'origine del fascismo
Portano alla rovina il Paese gli internazionalisti comunisti episcopato no e fanno propria l'idea di nazione tutto il primo discorso
Di Togliatti a Napoli per illustrare la svolta di Salerno è tutto centrato sull'idea di nazione
La la la classe operaia la nuova classe diciamo che vuole essere forza di vigente deve fare propria questa idea e quindi farsi carico dell'esigenza di salvamento nazionale ecco la accantonamento della questione istituzionale
Senza il quale l'accantonamento della questione istituzionale non vi sarebbe stato nel governo unitario nell'esistenza unitaria
E non vi sarebbe stato per De Gasperi la possibilità di andare a fare quel discorso
Di cui si è visto un piccolo brano alla conferenza di pace che alla conferenza di pace Degasperi potete parlare
Non solo come rappresentante di forze messe lì dall'occupante straniero ma come rappresentate di forze che avevano combattuto
Contro il fascismo e che avevano combattuto e nell'Italia settentrionale poi vinto anche diciamo in campo aperto con la bara con la con la insurrezione nazionale liberatrice
Quindi voglio dire tutta questa fase ma io non voglio in perdere farvi perder tempo e fanno perdere agli interrogatori tutta questa prima fase è una fase la quale fortemente segnata da qualche cosa che resterà nella storia d'Italia la rottura
La la contrapposizione fra queste due forze e in realtà è qui e poi là il dibattito e che qui
A lei c'è stata una situazione internazionale lì responsabilità debbono essere equamente giudicate ma senza dubbio quella rottura fu una interruzione e vi vi fu un volgere
Delle cose all'indietro a noi due per oggetto i posteri somma oggetto non solo il progetto dei comitati per azioni nazionali Italia ma lo stesso progetto costituente della costi della Costituzione repubblicana non soltanto che non stava soltanto un quadro di norme ma indicava anche una possibilità una via d'uscita questo
Progetto ottenne
Ebbe una radicale diciamo interruzione una difficoltà registra una difficoltà drammatica fino allo scontro finale lacerazione
Ciò nonostante ecco la domanda che si sono posti lei che si è posto particolarmente scopo le altri intervenuti in questo dibattito nonostante questa rottura questa lacerazione drammatica questi sconti arrivati fino ai morti ricordiamo appunto
Scelba io do
Spesso sono un testimone dei quel tempo le condanne avute allora eccetera come giornalista come militante comunista eccetera specie il reato di vilipendio al Governo allora addirittura e quindi figuriamoci e nella nostra unità usciva qui non ne vedo di copia di quell'unità
Usciva un giorno sì e un giorno no diciamo adesso via il governo degli assassini diciamo eccetera con esagerazioni forse polemiche anche teniamo già quindi quel nonostante questo scontro vi è stato poi si è un queste due forze hanno contribuito nonostante tutto e da da posizioni così diverse alla mantenimento
Della e allo sviluppo dell'Italia moderna ecco la risposta che viene data è una risposta positiva per l'una e per l'altra forza e io credo che oggettivamente vedendo naturalmente che le responsabilità dal mio punto di vista naturalmente che è simile a quello del compagno De Martino sono più gravi dalla parte del governo di allora delle forze che fecero questa scelta di allora tuttavia sento che la risposta che dice vi fu un contributo positivo di entrambe forse non è una risposta infondata io sono portato naturalmente per la battaglia di allora e per quella di oggi
A sottolineare l'errore grave del gruppo dirigente democristiano e anche di De Gasperi
Nella abbracciare un programma sostanzialmente conservatore nel pensare che la restaurazione capitalistica
Cosa che chiedo anche Scoppola a un certo punto rimproverò Ina in Alteria anni diciamo e fu anzi uno dei creatori di questa insieme con altri intellettuali del mondo cattolico che questa restaurazione capitalistica
Se ecco se ecco appunto se ha avuto dei DS ha portato naturalmente anche elementi di sviluppo eccetera creato anche contraddizioni laceranti nord-sud eccetera eccetera
Non sto qui a ripeterle quindi io credo che vi fu una responsabilità grave in quella scelta non so quanto obbligata per la Democrazia Cristiana in definitiva due tendenze si scontrarono nella Democrazia cristiana
Nella Democrazia Cristiana prevalse posso pensare che che fu condizionato del del De Gasperi fu applicato in certo senso
Nella democrazia cristiana prevalse la scelta in diciamo portata avanti dall'ala più conservatrice più moderata questi in questo non c'è dubbio ci fu la sconfitta drammatica insomma di Dossetti
Di di di cui Dossetti e testimoni ancora oggi Polito sedotto Dossetti scelse la strada la strada della fede la strada
Mistica diciamo oggi Dossetti e sacerdote ma è fu una sconfitta in campo aperto insomma Dossetti e da per un'altra linea dal profondamente riversa diversa anche da quella dei comunisti intendiamoci ma era per una linea diciamo di trasformazione sociale del Paese non di restaurazione capitalistica
Nel Partito Comunista prevalse la linea di Togliatti contro un'altra anche lì c'erano linee riverse non possiamo nella Liga la vita del Partito comunista italiano non è un idillio
Non è un idillio si può discutere
Sulla fedeltà di certe ricostruzioni storiche come alcuna di quella che è stata citata qui per esempio il libro che è stato citato sul Secchia discutibilissimo tuttavia è evidente che ci fu uno scontro divine lo scontro di linee fu portato avanti anche in sede internazionale
Togliatti fu criticato assurdamente dal Cominform sia vivo fino all'episodio che viene ricordato dall'accompagna gli otto in questo cioè a dal latente attivo di porta via Togliatti dall'Italia
La direzione del partito in quel momento non si oppose poi corresse questa posizione
Ci fu cioè una una una sollecitazione al Partito comunista italiano che noi oggi possiamo giudicare sulla base della storia radicalmente
Radicalmente sbagliata pensiamo che cosa sarebbe stata la sorte dell'Italia non del partito comunista se avessimo travalicato certi limiti e se non avessimo visto che il terreno della democrazia politica nell'Occidente capitalistico dove nei Paesi arretrati non non nei Paesi del Terzo Mondo lo nei paesi dove la democrazia politica non è mai esistita ma il terreno della democrazia politica è il terreno che deve essere percorso da una forza la quale voglia effettivamente cambiare a società la storia di tutto questo dopoguerra dimostrato la giustezza della tesi di Togliatti ma se nel Partito comunista italiano diciamo veniva prevalendo anche con fatica anche con scontri che qualche volta non si sono visti naturalmente ma che ci sono stati questa linea
Di Togliatti contro altre tentazioni
Nella la la risposta a questa posizione del Partito Comunista Italiano fu ciò nonostante un ostracismo assai duro e fu una una discriminazione pesantissima quella discriminazione che adesso la quale iniziò una polemica veramente decisa soltanto da parte dell'onorevole Moro da dopo la fare la fase del centro sinistra e dopo il fallimento del centrosinistra con la teorizzazione della certa fase e l'onorevole Moro fu spazzato via poi purtroppo anche fisicamente diciamo fu assassinato
Ecco la verità compiuta su questo assassinio
Non è ancora completamente emersa certamente pensò diciamo sua sua condanna a morte anche il fatto e non non l'ho fatta fabbricata soltanto in casa quella condanna a morte preso anche il fatto di volere rimuovere quell'antica discriminazione le conseguenze quindi io credo di quel corso politico
Noi stiamo pagando ancora adesso di un corso politico che non volle vedere la e nove Mitt la profondità e la radicalità della svolta togliattiana su tanti punti nel campo interno e nel campo internazionale
Sulla questione di alta io ho concluso
Io credo che il giudizio tipi di Natta sia giusto quando dice urna Togliatti era uomo della Terza Internazionale portò sino all'estremo toccò poi ad altri toccò a lungo
Che già è apparteneva seppur di poco a una generazione diversa una generazione che pure aveva vissuto l'esperienza terza internazionale ma l'aveva vissuta in condizioni compiutamente diverse nello dimentichiamo che Longo
Ha mai fatto così lungo esilio dell'Unione Sovietica
è vero aveva vissuto sempre da quest'altra parte tocco allungato qua Berlinguer completare quella svolta
Credo però che noi dobbiamo essere riconoscenti atto gli atti per avere seguito una strada sulla quale è stato possibile avanzare e sulla quale è stato possibile avanzare non soltanto per i comunisti ma per l'insieme della democrazia italiana
Ecco
Credo che ci sia tempo per un rapido giro di ritorno vorrei ancora chiedere
L'ha fatta
Purtroppo la musica zero ci fa un sottofondo abbastanza abbastanza fastidio era era ma comunque sentenze e un'altra linea sì sette sul sottofondo ecco ad Aldo Bozzi che pure però ha una voce abbastanza potente lo conosco fin dai banchi di dei primi anni settanta sessanta sui banchi del Campidoglio ecco ancora su questo capolavoro è stata la la costituente di un è stato ma è stato testimone anche protagonista
E anche sul clima di allora lui ha detto delle parole secondo me molto molto giuste è difficile ricostruire il prima di allora perché non ci si può figurare il clima di scontro di vivacità un clima nel quale la può l'ippica era la politica era tutto pochi non c'era una totalità dei impegno impegno politico tra l'altro nella trasmissione ecco questo lo dico anche a scopo l'avrei è stato c'è stato un intervento che ritengo errata la discesa in partenza era chiaro che il rapporto di forze era sfavorevole nel dopoguerra le sinistre non era corsi ecco la c'è stato una specie di zig zag nel quarantasei c'era un leggero ma leggera prevalenza delle sinistre le quarantasette addirittura la Democrazia Cristiana stava perdendo voti e qui a Roma arrivata terzo partito
Ecco le quaranta ore tasse la Democrazia Cristiana non solo ha vinto ma stravinto
E e dopo il quarantotto
Per appunto cinquantatré poi stabilisce un rapporto di forza che quindi il processo politico di quegli anni è molto più complessa di certe rappresentazioni che se ne dà
Molto brevemente posso di dire covando nei miei ricordi personali
Che Togliatti dette una larga partecipazione e di pensiero
Alla elaborazione della Costituzione
De Gasperi un pochino meno che doveva fare il presidente del Consiglio aveva altre cose da curare
Ricordo per esempio il primo comma dell'articolo sette quello dei cosiddetti patti la l'altero Adenti ci deve proprio alla stesura
Personale di Togliatti
Che è una formulazione molto corretta che Togliatti riprendeva da un grande liberale che gli era stato maestro all'Università di Torino Francesco Ruffini cioè la separazione fra lo Stato e la Chiesa
Ed è da notare che questo intervento di Togliatti
Sull'articolo sette cioè su rapporti fra Stato e Chiesa
Intervenne qualche mese prima Pardi ricordava nel maggio del mille novecentoquarantasette qualche mese prima che avvenisse la rottura dalla quale tanto si è parlato in questa sede che Poro Poro del giugno mille novecentoquarantasette quando socialisti e comunisti uscirono dal governo per volontà della temo
Sia cristiana e degli altri partiti alleati ma soprattutto dalla democrazia cristiana ebbene io debbo dire che anche dopo questa avventura
Che segnava una svolta rompeva l'unità a cui Togliatti ai comunisti tenevano tanto e tengono ancora come loro linea politica
Dopo questa rottura non venne meno l'apporto di Togliatti e dello stesso partito comunista per l'elaborazione della Costituzione
Oggi si parla di due tavoli a proposito della commissione che io ho l'onore di presiedere
Cioè il piano politico del piano istituzionale ebbene allora quei due piani furono tenuti distinti ci fu un'aspra lotta sul piano politico sul merito politico ma sul piano istituzionale il continuo la collaborazione e l'articolo sette è una di queste esteri
Voglio dire poi inoltre che coglie dagli atti tanto Togliatti quanto De Gasperi erano due tempra e io oratori diverso
De Gasperi aveva una suora Torre incisiva si sentiva in luglio un travaglio non so se a prepararsi discorsi sembrava però forse faceva una scaletta
Togliatti era un oratore più forbito e tuttavia non indulge IVA a citazioni letterarie rarissimamente faceva qualche citazione diretta radura pur essendo un uomo un umanista un uomo un uomo molto colto
Stava sempre seduto nel suo banco
Perché quel periodo
Non è che parlare il Parlamento era come oggi oggi è un idillio allora un giorno sì e un giorno no si può dire vi erano degli scontri ma scontri fisici io mi ricordo benissimo i vari Pajetta che allora mogio ora il vino e altri che scavalcava il banche andavano ad aggredire la destra oppure addirittura i membri del governo per lei il nido gli altoparlanti che allora da poco erano stati istituiti e ricordo oltre tutto rose e fiori ricordo che anche lo stesso Togliatti che è di regola era molto compassato con una volta fece cenno di scendere nell'emiciclo per prendere parte alla rischiava poi si trattenne e Fuqua do ci fu un eccidio di Modena ci furono molti morti negli animi naturalmente erano erano fissa falsati li può questa differenza secondo me anche per i comportamenti successivi
Fra Togliatti e De Gasperi fra Partito comunista e Democrazia Cristiana ghetto agli atti è partito comunista si fecero i paladini della Costituzione
Qualcheduno diceva non è vero lo dicono per furbizia tattica ma io dico a letture colte come apparivano non ho elementi per fare processi difendevano la Costituzione mentre una volta varata la costituzione c'è stata la parte della maggioranza di allora una qualche resistenza ad a tradurlo infatti ad applicarla ed infatti la nostra Costituzione come voi sapete è stata applicata come dire come un romanzo di appendice a tappe e fu soltanto dopo la presidenza decreti pronti un famoso messaggio di apertura sociale di richiamo istituzionale che si iniziò tipici il Consiglio superiore dalla magistratura si fece la corte costituzionale e così via alle regioni ma ci fu una prima fase di resistenza evidentemente da parte della maggioranza si pensava allora che il Partito comunista si volesse servire della Costituzione come arma politica di conquista politica questo
Ha un ricordo molto vivo e poi dagli atti si compiaceva anche d'intervenire
Sulle questioni procedurali che nell'ambiente nella vita parlamentare hanno un'importanza fondamentale
Perché la democrazia in gran parte osservanza di regole di procedure quando si rispettano queste regole la democrazia
Funziona quando non si rispetta le regole si gioca male come nel calcio così o in altri giochi e Togliatti aveva questo come dire questo posto del dell'incidente procedurale in questo aveva un compagno molto più giovane di lui che era molto bravo e che era l'onorevole Renzo Laconi morto morto giovanissimo ecco questi sono i ricordi che io potevo dare a voi e vi ringrazio
Grazie ora il senatore spopola
Per il questo secondo giro
Un cenno su De Gasperi e Togliatti oggi ecco ne possiamo parlare immagino ancora arrestato ma ne possiamo parlare in modo più sereno più disteso come si parla diciamo di Giolitti o di Sidney Sonnino io
Ritengo che
Forse si sono attenuate molte asprezze di allora ma c'è un certo ritegno anche perché ci sono c'è un fatto obiettivo che molti dei problemi che hanno affrontato sono problemi come diceva Tortorella l'esempio di Moro sono problemi coi quali
Dobbiamo fare ancora i conti la nostra democrazia deve fare ancora i conti
Io penso che si vede cercare di parlarne in me con animo sereno più distaccato no condivido quanto detto Tortorella su una storia che è tutta da costruire
L'avete parlare in modo sereno però bisogna liberare il campo da alcuni
Giudizi passionali in cui noi trasferiamo ancora a livello di giudizio storico quello che erano i sentimenti di allora ecco mi sia consentito dire che l'immagine e che è stata blindata della rottura del maggio quarantasette vede la politica successiva a mio giudizio storicamente non tiene perché perché in realtà
Quella rottura era la conseguenza inevitabile di una trasformazione che andava venendo in tutto il mondo
Che era sostanzialmente la fine della collaborazione della lotta antifascista
La crisi del rapporto fra Unione Sovietica Stati Uniti già alla Conferenza di Parigi del quarantasei dell'estate precedente la ricostituzione del Cominform non dimentichiamo che la politica di Togliatti fu messa a durissima prova
Non tanto e non solo dalle iniziative dei suoi avversari interni ma molto di più in certo senso dalle scelte fatte a livello internazionale da Mosca con la ricostituzione del Cominform
Allora il problema su cui i compagni comunisti e gli storici comunisti devono ormai misurarsi e questo era possibile continuare una collaborazione in un'Italia che apparteneva di fatto e non per sua scelta ma per una scelta presa agli alta dai grandi come è noto all'aria di influenza americana che apparteneva all'area capitalistica
Era possibile continua una collaborazione di fatto a livello di governo con un partito il Partito comunista che dichiarava il suo legame di ferro con l'Unione Sovietica nel momento su cioè Sivo al Cominform a tutto quello che poi oggi vediamo con più chiarezza che è stato lo stalinismo di quegli anni queste la domanda di fondo io condivido il rimpianto
Che è stato qui presente nelle parole di Tortorella come nelle parole di De Martino per una storia diversa per una ricostruzione non dominata dalle forze capitalistiche per una ricostruzione in cui il mondo del lavoro avesse più spazi vedesse più ampiamente riconosciuti i suoi diritti
Ma in realtà quel partito comunista di allora a quello stadio della sua evoluzione non nera una forza disponibile per incidere in maniera risolutiva
In un politica di riforme all'interno di un mondo che era necessariamente il mondo capitalistico
Perché questa scelta non era fatta da noi io credo che sia stata una fortuna per il nostro Paese appartenere all'area di influenza americana e non ha l'aria di influenza sovietica e lo stesso Partito Comunista con la le dichiarazioni di Berlinguer nel settantasei sul Patto Atlantico ha riconosciuto in fondo i vantaggi storici che lo stesso Partito comunista ha avuto da questa appartenenza all'area dell'Occidente
Ma noi non possiamo immaginare che sia esistito allora un mondo di cattivi che hanno voluto schiacciare il popolo e sfruttarlo e ignorare questo dato storico fondamentale
Che il movimento operaio rappresentato politicamente da un partito che faceva riferimento ad un'altra parte del mondo che non era la nostra e allora la domanda perché l'evoluzione che il Partito comunista ha avuto e chi io riconosco volentieri non è avvenuta prima non era possibile sollecitarla già ai tempi della Jugoslavia non era possibile rimettere in discussione e con più impegno con più forza compì spregiudicatezza critica quelle grammi di ferro con l'Unione Sovietica che tanto hanno assunto all'inseguimento del Partito comunista di una democrazia italiana detto questo
Cari amici non si può considerare il periodo anteriore al Maggio quarantasette come un eden perduto e immaginare che dopo incomincia una storia che è tutta di orrore che bisogna chiudere fa parenti s'perché anche la storia successiva con i suoi limiti di cui tutti sono responsabili maggioranza e opposizione come ha cercato di dire rappresenta una faticosa crescita della nostra democrazia perché si è salvato il la mente il Parlamento è rimasto al cento della vita politica come punto terminale di tutte le discussioni perché la democrazia è stata salvata e si è sviluppata e d'altra parte oggi si parla tanto di democrazia compiuta si parla di alternanza di alternativa voi parlate di Alternativa democratica ebbene l'alternativa l'alternanza non è un meccanismo in cui non tutti necessaria mente sono al governo manco esiste la possibilità di un ricambio fra maggioranza e opposizione allora dobbiamo vedere questa vicenda nella logica di una costruzione della democrazia in cui i ruoli siano fungibili in cui sia possibile giungere al superamento di quella conventio ad excludendum
Nei confronti del partito comunista
Che non è stata una scelta fatta dai cattivi contro la classe operaia ma è stata la conseguenza di quel dato storico internazionale che io ho richiamato il Partito Comunista ha dato il suo contributo per superare questa situazione
Non tutto chiarito ma certamente molti passi sono stati fatti e oggi siamo giunti a un punto di sviluppo diverso da quello di allora Man non consideriamo quella stagione in termini manichei perché il giudizio manicheo non ci aiuta neppure oggi a fare altri passi avanti
Ora
Allora all'onorevole De Martino
Vorrei chiedere per questo
Ciclo conclusivo
Ancora su la carattere L'Unità de antifascista c'è stata una discussione no vedrà spopola Tortorella De Martino vorrei chiedere ancora un intervento a questo proposito le parabole chiedergli anche come ha vissuto nella fase di avvio del centro sinistra nella fase successiva evoluzione come ha visto l'evoluzione dei dei le forze che rappresentate dal Partito comunista dalla Democrazia cristiana cioè gli sviluppi ulteriori di quello che sta avvenendo gli attivismo di quello che è stato il De Gasperis
Mi risulta prima domanda
Nemmeno io penso che si possa considerare i fatti storici
Conte una visione manichea il bene ed il male contrabbassista ripeto sono d'accordo e anche nella politica delle sinistre probabilmente vi fuori gli errori
E il fatto che esistesse partito ago monitor che allora aveva legami così rigidi con l'Unione Sovietica certamente rullini di obiettiva
Amministrative e il Partito Socialista partito del realista dopo dopo la scissione però che prima della gestione le posizioni socialiste o differenziate eppure riconoscendo come del resto ognuno riconoscere in quel tempo
L'immenso contributo dato dall'Unione Sovietica nella guerra
Ed è recentemente ha io ho letto un libro
Di memorie dell'ambasciatore del risse di Roosevelt
A Mosca e giunge perfino a legittimare giustificare i grandi processi e le grandi epurazioni avvenute nell'Unione Sovietica questo lo dico perché non si può esprimere un giudizio
Con la mente di quarant'anni dopo meglio esprimere la folla tenendo conto della situazione del tempo comunque comunisti in primo luogo e s'socialisti che in modo più diciamo incisivo in un secondo momento aveva la questo limite oggettivo
Non credo però che questo porti alla conseguenza che spopola dice
Perché dire questo vorrebbe dire allora che all'Italia mancava e manca di qualsiasi autonomia di scelta interna c'era possibilissimo
Di scegliere una via di politica internazionale Scoppola sa che anche De Gasperi in un certo momento l'aveva vagheggiata una posizione ultra lista dell'Italia
E comunque era possibile anche nell'ambito di una visione diciamo di solidarietà occidentale
Concepire le alleanze come un vincolo internazionale ma non già le alleanze come condizionanti di una politica all'interno cioè un possibilità di un'azione riformista riformatrice e progressista secondo me erano anche compatibili con l'adesione alla alleanza occidentale
Quanto alla seconda domanda come l'ho vissuta come un grande travaglio
Un grande travaglio che forse nemmeno ora
Posso diciamo esprimere con un giudizio definitivo
Perché noi avevamo questo dramma il centrismo non era più in grado di governare l'Italia
Se si voleva superare la crisi che sarebbe fatalmente divenuto una crisi istituzionale del resto l'inserimento del tentato inserimento della destra fascista nella maggioranza parlamentare ne era un sintomo
Se si voleva
Scongiurare questo rischio non immaginario ma attuale allora bisognava dare uno sbocco politico differente dal centrista è il solo sbocco politico realistico in quel tempo era il centrosinistra
E noi cercammo di porre sulla base di un programma arditamente riformatore che forse proprio perché era troppo arditamente riformatore poi rimase in parte anzi dire in buona parte
Soltanto sulla carta ma nello stesso tempo molti di noi avvertivano il dramma di una divisione che si sarebbe in modo inevitabile determinata a sinistra
E quindi un deterioramento dei quei rapporti unitari che nonostante tutte le traversie aveva retto alla prova dal mille novecentotrentaquattro impone questo era il dramma e noi lo abbiamo risolto anteponendo almeno io personalmente
Ande ponendo a villa che mi pareva una esigenza di della democrazia italiana di avere un governo che disse
Sufficienti garanzie democratiche alle altre ragioni che pure erano molto pesanti e così abbiamo vissuto quell'esperienza e poi l'abbiamo vissuta constatando le immense difficoltà
Di una collaborazione di governo con un partito che aveva al suo interno spinte progressiste ma anche freni conservatori molto forti e quindi tutte le riforme concordate minutamente talvolta perfino con i punti e le virgole
Erano diventavano nell'azione quotidiana oggetto di una continua contestazione e devo dire che quella che e si fecero realmente furono strappate con grande fatica fino a constatare l'esaurimento di quelle possibilità e perciò oggi al tempo del centrosinistra
E io ne prendo la mia parte di responsabilità
Abbiamo lanciato l'idea del superamento di quel tipo di formula di governo con una formula infelice quella degli equilibri più avanzati che però significava un'apertura
Verso la sinistra è la partecipazione dei comunisti ha una maggioranza di governo
Ed era secondo il mio giudizio una necessità
Per giù un maggiore equilibrio delle forze perché i socialisti da soli
Non potevano farcela con la Democrazia Cristiana molto più forte non possono farcela secondo me nemmeno oggi nonostante la presidenza buonisti
E dall'altro lato e da un altro lato perché consideravo e ho sempre considerato come una necessità fondamentale della democrazia italiana
L'inserimento in responsabilità dirette di governo
Del partito comunista che piaccia o meno sarà un'anomalia della storia italiana ma dipenderà da qualche fattore certa non miracoloso se si va a scavare si trovano l'esplicazione
Una forza così considerevole non può essere considerata marginale estranea
Ecco privando la democrazia di uno dei suoi fattori essenziali e quindi era necessario
Di fare tutto il possibile per favorire un processo che portasse i comunisti ad una convinzione della necessità della democrazia sempre più profondo
Io pensai che essere una concezione giusta in quel tempo ma dimostrata giusta dai fatti perché i fatti si sono svolti precisamente secondo quella linea e allora in me era soltanto una speranza una previsione ma non era una realtà ancora
Che poi gli altri partiti abbiano concorso
A favorire questo sviluppo del partito comunista oppure a ritardando a questo è un altro discorso
Io trovo riprovevole
Che soltanto dopo la scomparsa di Berlinguer siano sentiti tanti elogi sul carattere democratico relazioni di fare le guerre mentre una settimana prima della sua morte
Beh insomma la polemica raggiunta Toni assolutamente inconsueti nel senso opposto
Però la verità sarà purtroppo in questa fase variabili bisogna morire non so se altrove sia così ma in Italia così bisogna morire per essere loggiato
Oppure bisogna essere ai vertici del potere perché allora il conformismo porta molte volte ai l'oggi e approvazione che sono il giusto
Io penso che alle altre forze politiche e devo dire francamente anche il Partito socialista nei suoi
Sviluppi attuali non abbia favorito molto questo processo
E in qualche modo l'abbia ritardato e continuo a credere
E spero che per quanto non abbia naturalmente la possibilità di contare su lunghi anni di vita data la mia età spero di potere vedere altri fatti politici
Nel prossimo futuro i quali confermino la giustezza di Bernardini ha via via mi viziata intorno al mille novecentosettanta che ha avuto così importanti conferme nel corso del tempo
Accolto nell'androne della conclusione ecco e mi pare che ha materia per dire quali fonti di ispirazione ci debbono essere oggi per la democrazia e italiana nei fatti nelle lotte nelle battaglie anche a spread di allora e di trent'anni fa di quarant'anni fa
Ecco va bene va benissimo grazie sì sì sì va benissimo benissimo no io penso che possono bastare poche parole dopo quello che ha detto Francesco De Martino che ha ha espresso non soltanto un auspicio mai indicato anche una linea politica non c'è dubbio che per replicare brevissimamente a Scoppola la questione non è che la rottura prima o poi non dovesse esserci io ho potesse non esserci non si fa il processo mai al passato eccetera
Quella rottura era una vettura diciamo anche in parte dovuta ha necessità di carattere come dire di classe interno non c'è dubbio che a un certo punto una scelta doveva essere compiuta lo ricordava De Martino all'inizio il peso della ricostruzione doveva cadere su qualcuno e così via dicendo
C'era stata una rottura di carattere internazionale tuttavia i caratteri che ha assunto la rottura il tipo di scontro che vi è stato beh io per questo detto bisognerà che gli storici lavorino molto io non voglio Bonucci al giudizio non voglio concludere nulla e dibattito andrà avanti proprio su questi temi
Ed è molto importante che sia stato ingaggiato io credo che dobbiamo ringraziare quelli che hanno iniziato questa questo sforzo diciamo per una un ripensamento non soltanto a livello degli studi ma anche a livello di massa sui giornali eccetera
Perché élite dal carattere di quella rottura sono venute conseguenze che noi paghiamo pesantemente
Cioè ciò quello che oggi viene di da esso De Martino diceva un po'amaramente bisogna morire per per avere i riconoscimenti ecco ancora oggi per esempio intorno alla figura di Togliatti
Si spendono molte parole per quanto riguarda la scelta compiuta intorno alla questione della dazione intorno alla questione della democrazia politica per domandarsi se si fosse trattato di una scelta strategica o di una scelta tattica prescelta sincero della scelta insincera ma come se fosse possibile dirige un grande partito di massa
Con delle finzioni code ma questo può succedere al livello di una piccola consorteria ma un grande partito quando si fa un quando si imposta una linea politica come quella che Togliatti imposta fin dal mille novecentoquarantaquattro
E chiaro che si propone diciamo a pura ecco perché poi tagliati Vale ha parlato del partito nuovo si propone una scelta di fondo perché si parla in larghe masse
Si vende impegno davanti all'ampia massa è cieco infatti perché poi il Partito Comunista Italiano può avanzare insomma perché altri partiti comunisti
Nella Dodd dinanzi al dramma dell'Unione Sovietica con la morte di Stalin e col Congresso di novecentocinquantasei con le rivelazioni di Crush of the in quel congresso altri partiti comunisti diciamo sono incapaci di reggere
Di svilupparsi eccetera perché non c'erano i fondamenti non era stato i posti pone per il Partito Comunista Italiano questo non è perché la scelta di Togliatti era stata una scelta di fondo
E questo io dico un aveva la parte più consapevole del gruppo dirigente democratico cristiano che aveva lavorato contro gli atti con i comunisti eccetera lo sapeva perfettamente quindi cioè sta c'è stato a un certo punto nei nella nel modo di quella rottura nella nelle asprezze che vi sono state nel diniego e dice ancora adesso scopare con Partito comunista legato a Mosca ci fu la scelta del Cominform
Ma può fare Bacco ma come non vedere che la posizione del Partito comunista italiano che pure doveva tener conto dei tenevano conto anche i compagni socialisti in quel momento
Dell'immensa popolarità conquistata e giustamente dall'Unione Sovietica con la guerra di antifascista e venti milioni di morti e così via dicendo la rivuole o decisivo avuto per per la vittoria del sulla sulle forze nazifasciste società come il pur tenendo conto di tutto questo il Partito comunista italiano è il Partito comunista già in quegli anni che solo apparentemente diciamo
Partecipa di un di un certo schieramento nella sostanza mantiene fermissima e contro gli atti come era stato anche durante la guerra
Antifascista mantiene fermissima le sue posizioni per esempio mantiene fermissimo lo ricordava
La giustamente Bazzi la sua scelta di cooperazione netta per Riva aveva il rafforzamento del regime democratico costituzionale quindi per il completamento della Costituzione mantiene nettissima a sua scelta diciamo per la difesa della democrazia parlamentare
E di tutte le ai idee
Sono stati pubblicati i discorsi per gli atti di tutte le le le minute norme diciamo ecco e di tutte le piccole violazioni anche Madieae nettissima a sua scelta democratica e nazionale
Ecco il punto fondamentale ecco perché la discussione importante non tanto per rimproverare operative che non vi fu il contributo della Democrazia cristiana questa seduta stupidaggine che io credo non abbiamo mai commesso o di De Gasperi
Diciamo o devo medesima della medesima linea centrista alla alla alla democrat la costruzione della democrazia italiana non è questa la questione la questione è quella se vogliamo ancora oggi del presente
Perché averi e allora diciamo così gettato diciamo gettato questa questa questa discriminazione diciamo è e questa richiesta di di esami di maturità continua è vero che nella vita come dice Eduardo De Filippo gli esami non finiscono mai
Ma per badate che ancora oggi il tema della legittimazione dei comunisti a governare rimpallata l'uno all'altro partito a un certo punto l'ho abbandonato la Democrazia Cristiana
E lo ha difeso il nuovo gruppo dirigente socialista purtroppo adesso sembra voleva abbandonare dopo il gruppo dirigente socialista ho sentito da dei azioni De Mita che ha parlato andremo da campagna elettorale come come quella del mille novecentoquarantotto
Spero che si sia trattato ad una battuta infelice vero B e quindi questo tema della legittimazione dei comunisti ritorna continuamente non è questione del partito
Comunista con i legami con l'Unione Sovietica chianche allora c'era una una amicizia c'era una solidarietà eccetera ma c'era una volta la linea politica chiarissima
Eva ed evidentissima tutti ecco perché io dico rime richiamo questa storia vi meritiamo la con la serenità col distacco
Che è necessario per fare una storia vera ma vediamo quali sono le cose positive di quel periodo e quelle negative quelle tra quelle negative io credo che possiamo anche iscrivere vitam di eventuali dei comunisti tutto quello che si vuole ma dobbiamo anche iscrivere una pesante eredità di discriminazione interna che ancora oggi diciamo vende manchevolezza OPA la democrazia italiano se vogliamo liberare il terreno della democrazia italiana da queste imperfezioni che da possono minacciare
Va be'mente ne abbiamo visti gli episodi io credo che affermava in questa esigenza di alternatività delle forze e quindi di reale alternative di governo io credo che sia un indispensabile ecco lo sforzo che in questo momento vogliono portare avanti i comunisti italiani
Ringrazio naturalmente ma lo farà il presidente i nostri ospiti di questa sera tante grazie
Dal senatore De Martino all'onorevole porsi al senatore Scoppola l'onorevole Tortorella e scusate vere il sottofondo cubano che abbiamo avuto
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