L'affaire Moro. Dal Lodo Moro alla Commissione di inchiesta Moro 2

Buona sera benvenuti alla L'affaire Moro
Questa conferenza che abbiamo voluto fare come intergruppo la verità oltre il segreto nell'ambito di una mostra istituzionale che vedete qui intorno a voi che ci accoglie nella splendida cornice di Palazzo Valdina nella sala del Cenacolo
E che rappresenta e omaggia uno dei grandi fotografi fotoreporter italiani scomparso prematuramente nel due mila nove Gianni Giansanti che abbiamo voluto omaggiare che ho avuto l'onore di conoscere
E a cui avevo promesso
Che avremmo fatto una mostra su Moro su Aldo Moro sul suo scoop pensato un giovane fotografo che a ventuno anni inizia la sua avventura da fotografo da fotoreporter intercettando le onde radio della polizia come facevano all'epoca un po'tutti i fotoreporter anche sede legale arriva tra i primi sia via Fani
E sia abbia Caetani
E poi come vedete in questa splendida mostra che è stata possibile grazie all'archivio Giansanti aggrada Giansanti Andrea Giansanti e ringrazio e alla organizzazione di Civita di fondazione degli Uberti
Di appunto altri organizzatori che hanno dato la possibilità di realizzarla
è un po'sintetizzata tutta la tragedia di Aldo Moro degli uomini della sua scorta
Che come una tragedia classica noleggiati a greca ha rappresentato il sacrificio più alto di un servitore dello Stato di servitori dello Stato
In una epica che ormai potremmo definire appunto attualmente talmente importante talmente strutturale rispetto alla memoria storica
E alla storia d'Italia e non solo d'Italia come poi vedremo ma di vari interventi
Da essere considerata una vera e propria epopea
Nelle foto voi potete vedere nella durezza di queste foto
Vedete i corpi straziati dei proiettili delle Brigate Rosse
Il sangue per terra ieri i lenzuoli a coprire i corpi e il clima che c'era in quegli anni con i posti di blocco con i giornali che titolavano semplicemente Moro con le ricerche ci sono le foto bellissime cerca della corpo nella presunto ritrovamento del corpo la coda la duchessa e c'è via Caetani via Caetani
Con Grazia Giansanti si viene restituita proprio lì l'immediatezza dello scatto dell'istantaneamente tempo si è fermato
Con una ritrovamento erano quattro i fatti nel distico dell'amore della mostra abbiamo voluto lasciare la frase delle Brigate Rosse li troverete una Renault quattro rossa che è un po'l'icona un po'il simbolo della storia repubblicana una sorta di monumento delle vittime un po'orientato un po'dal momento che le vittime tutte le vittime del terrorismo
E e fino appunto alla famigerato scatto che valse paga Giansanti un premio internazionale
Di livello mondiale pensata ventidue anni appena iniziato
E che ha la particolarità di avere dei riflessi blu astri perché fatta in tungsteno con una pellicola il tungsteno perché aveva finito quella colori e quelle bianche nero e quello e quindi noi iniziamo questo a questa ricostruzione grazie ai Sperti saggisti giornalisti ovviamente politici
Circondati
Proprio dall'immagine dall'emozione e avete sentito la voce di Moro che ha dato spunto a questa ambientazione sonora per cui ringrazio l'archivio digitale di radio radicale e poi sentiremo giornalista Palazzolo che che lo rappresenta in questa ambientazione sonora ci sono le voci dei protagonisti cioè quella di Moro cioè la una telefonata simbolica delle Brigate rosse dove via dello se spingevano la famiglia trattare
Quasi entrambi prigioniere della diciamo di questa di questo braccio di ferro micidiale
E e poi di Craxi di Andreotti di Cossiga di Pannella di Almirante e di Berlinguer e di Sciascia
Che abbiamo avuto inserire perché era sì deputato dei radicali per questo da me sa anche Pannella ma era anche Leonardo Sciascia che fu il primo a caldo proprio al settantotto a pubblicare L'affaire Moro andando a commentare con grande acume
E lucidità
D'analisi anche investigatore la nato parlamentare di Commissioni di inchiesta come come sarà dopo le lettere di Aldo Moro
Ebbene il caso Moro
Non è ancora chiuso
Così come non lo sono molte delle pagine che riguardano le stragi terrorismo italiano nel dopoguerra così come non è chiuso il dopoguerra italiano questa questa interminabile dopoguerra questo Novecento infinito che sembrano chiudersi mai
E che però ancora delle pagine strappate pagine strappate dovute a una a un uso della memoria selettivo a grande lavoro fatto dalle commissioni d'inchiesta che hanno generato archivi importantissimi
Molti dei quali però sono stati mantenuti sotto segreto o con documenti importanti ma assolutamente tuttora secretati che hanno creato dei vuoti degli omissis
Nella storia repubblicana nella ricostruzione come nel caso Moro
E e che appunto non hanno permesso di arrivare a quella verità oggettiva che ispira anche questa iniziativa a noi non interessa una verità non interessa dare la possibile di confrontare diverse analisi diverse tesi e via seguito L'affaire Moro diciamo da molto tempo in particolare la questione del lodo Moro questo patto segreto che poi lascio ovviamente Calabrò introdurre illustrare e concludo questa mia introduzione con una riflessione
Io sono il presentatore anche di una proposta di legge trasversale per l'istituzione di una commissione d'inchiesta
Che detta ora ho fatto all'inizio della legislatura detta ora fa un po'sorridere ma è ancora pensate un po'incardinata in maniera Sciascia ma sospesa
Nella burocrazia parlamentare in prima Commissione ed è una commissione d'inchiesta sui generis perché da una parte mantiene la struttura delle commissioni d'inchiesta dall'altra
Tra vuole anche avere quella di commissione storica di storici perché secondo me e secondo molti altri colleghi trasversalmente arrivato il momento
Di andare a creare una commissione di questo tema di questo tipo che se non sarà in questa fase la prossima legislatura
Ma che oltre a proseguire con la commissione d'inchiesta Possa anche scrivere una relazione storica condivisa della memoria storica condivisa del dopoguerra italiano quindi un sentimento alto nobile come sull'esempio della Commissione sudafricana che fece la stessa cosa dopo la feroce guerra civile
E quindi vado a passare la parola
Maria Antonietta Calabrò
L'affitto apposta giornalista saggista scrittrice di un famoso ultimo libro su Caso Moro
Ad auspicare anche un'altra proposta sempre trasversale che è quella che ho condiviso con Pietro Folena già presidente ammissione cultura oggi organizzatore culturale di grande livello
Che è quello di un museo per le vittime del terrorismo e delle stragi perché per costruire una memoria comune è necessario un luogo dove celebrare questa memoria comune dove tutti i visi le storie la narrazione di queste tragiche dite possano essere onorate conosciute e diffuse perché non torni nome più quei tempi la sciura quindi la parola Maria Antonietta Calabrò facendole un applauso di accoglienza per aver accettato questa con questa diciamo conduzione il remoto che è anche un esperimento interessante perché c'è l'abbiamo qui davanti a noi in in video ma è con noi anche sul tavolo vai Maria Antonietta a te la parola
Abbiamo
Grazie
Il
è assegnato c'era ritardi
Ancora una volta vorremmo attorno
Il caso
Uso
Illegittimi sono uno due ore insieme a Giuseppe Fioroni presidente della Commissione
Io non verrà Resta
Con un generale
Diciamo una circostanza già una
Se idonei però mai nei Balcani quest'anno con la lega presenza rimarrà unico potuto ricordare no
Una data Nicola
Vincitore movimento la seconda guerra mondiale una sua
Tesi gravosa elimina amministrativa
La con la vittoria
Un punto guidata diciamo nomi ignoravamo dalla celebre dica
Da aprile includevano quella continentale vengano
Nato
Unione Sovietica comincia a scrivere questo libro qui competizione il nome
Va bene Antonio noto valere materna
Così comunale cioè nata cessione di Albano
E perché questo questo diciamo è apparso evidente a me lavorando su un terrà baite di documenti un tema valigie di documenti della Commissione Moro due
Perché la Commissione Moro dunque è stata voluta da una legge dello Stato del due mila quattordici e anche apportato alla dance secretazione di un una mole enorme di documenti
Che dai servizi segreti dà il Ministero dell'Interno Ministero della difesa e altri diciamo corpi dello Stato sono stati versati all'archivio centrale dello Stato e dati i per primi in consultazione pone e in studio alla Commissione Moro due questo a patto emergere dopo quarant'anni
No perché la commissione aggiunge sui lavori a fine del due mila diciotto quindi quarant'anni dalla sequestro e dall'assassinio uno scenario internazionale che è sempre stato negato sia dai corpi dello Stato italiano si è sia dai brigatisti la cui verità in sostanza è stata condensata nel famoso memoriale Morucci c'era stato nulla mutismo anche delle inchieste giudiziarie delle istruttorie giudiziaria
Ma stiamo attenti lei sentenze definitive della magistratura hanno sempre affermato che non manetta tutto chiaro rispetto a quello che noi leggevamo
Nel mondo memoriale Morucci isola attestata dei per esempio la con sentenza definitiva Moro quinquies che già si faceva dei problemi circa alla possibilità di uccidere Moro nella décalage di via Montalcini
Gli anni sono passati il muro di Berlino è caduto gli archivi sono stati aperti almeno in parte
E nuove indagini della polizia scientifica cioè della Polizia scientifica del RIS dei carabinieri hanno portato alla conoscenza della Commissione e poi del Pubblico
O almeno di chi ha voluto leggere approfondire una serie di fatti che io ritengo sconcertanti
Cioè nel senso io ho seguito negli anni il caso Moro nel senso che non ho seguito le udienze una dopo l'altra ma ho seguito punti di svolta nel caso molto importanti a cominciare da non lo so dalla desegretazione dell'archivio Mitrokhin una in cui emerge la figura del famoso Giorgio cioè di conforto alla gente del KGB nella casa di la cui figlia fu ritrovato
La Scala fu ritrovata Scorpion più giudice a nord in cui furono arrestati proprio Valerio Morucci e Adriana Faranda
E così via ed altri punti di svolta come per esempio la famosa intervista del Duemila cioè parliamo dell'anno due mila in cui l'ammiraglio
Martini mi dichiarò a questa intervista che durante il sequestro erano scomparsi dal ministero dell'Interno
Della difesa talmente cassaforte del Ministro della Difesa i piani di posti invasione della Gladio
Durante il sequestro Moro piani che poi ritornarono al loro posto solo due anni dopo
E noi abbiamo scoperto nei lavori della Commissione e ciò avvenne dopo l'irruzione in via Fracchia a Genova lei l'antiterrorismo del generale Dalla Chiesa
Dove venne disse ma sul tesoro di documentazione che le Brigate Rosse lì conservavano
Ora a me è parso importante richiamare questa data dal nove maggio quest'anno anche perché continua il muro di specchi che non fa vedere complessivamente il caso Moro all'interno della dinamica geopolitica tra i due blocchi contrapposti che all'epoca
Questo faccio un esempio banale essi pubblicano cioè tutti abbiamo letto scritto e ripetuto che la macchina la Renault rossa Epifani foto
Della grande fotografo Gianni Giansanti fu lasciata in via Caetani che è una strada
Utile si è sempre detto
A metà a mezza strada tra piazzate Gesù e via delle Botteghe Oscure bene nulla di più falso
Cioè in via Caetani a una strada che inizia su via delle Botteghe Oscure Marc by nel senso opposto alla Piazza del Gesù che invece parallela
Allora o ex PG inviata delle Botteghe Oscure quindi quaestor ripetere questa frase in sostanza alludeva
Ad una questione diciamo tra virgolette politica cioè al fatto che l'assassinio di Moro aveva rotto le lampante cordiale tra Democrazia Cristiana impicci ma questo è vero fintanto quanto perché ci fu il massimo di unità delle forze politiche in Italia controlli Brigate Rosse
Allora che cosa nasconde questo diciamo questa perché ognuno può vedere sulla mappa di Google si vede in modo chiarissimo che non si può riscrivere in questo modo la geografia del centro storico di Roma
Allora cosacco opere questo modo di descrivere il fatto
Copre il fatto che la rendono come disabili Senna
A una grandissima giornalista de che eseguì l'inizio del caso all'epoca cioè Sandra Bonsanti che lo annotò nel suo taccuino che abitato versato alla Commissione
Non è ininfluente che la macchina la Renault rossa aveva fatto
Al massimo centocinquanta metri
Cioè perché è un una macchina può parlare sì la si lascia parlare e quindi percorso compiuto dalla macchina era brevissimo ed era un percorso Fini quella che poi negli anni sia ritenuta se nell'ultima prigione di Moro una prigione non in via Montalcini che dall'altra parte della città
Nell'alcuni garage o non poteva essere uccisi vi sono anche con armi sia insegnante ma un posto molto più vicino
In un palazzo del centro di Roma di quelli che hanno delle mura enormi dove il sicuramente i colpi non si sentono e lo stesso terriccio nelle credibili pantaloni di Moro proveniva dall'IRI da un garage di a
Che abbiamo un testimone che è morto da pochi mesi che era il famoso no monsignor Fabio Fabbri numero due di del cappellano delle carceri italiane che ha fatto la sua ultima dichiarazione praticamente in chiusura della commissione
Moro due in cui parlava di una garanzia di un'ambasciata nel centro di Roma
Che attualmente non c'è più lui parla nel due mila diciassette cioè pochi anni fa e e il terriccio prove Vegas pantaloni Moro proveniva da quel garage egli avrebbe cioè gliela rivelato don Curioni che era un membro della famiglia pontificia di Paolo sesto che fece di tutto per come dire
Cercare di salvare Moro allora partiamo partendo da questo piccolo particolare
Cioè del il luogo del ritrovamento del Qatar noi possiamo fare un viaggio a ritroso vedere alcune verità
Che sono state quindi diciamo in nessun conto nella prima diciamo ricostruzione generale del ma memoriale Morucci Marche ancora oggi non vengono prese in considerazione adeguata da parte dell'opinione pubblica
Quindi per questo io dico il Moro è un caso avvolto da un gruppo di specchi
Che ha continuato attenere diciamo coperta l'identità cioè la valenza di un politica complessiva di questa che nel libro noi definiamo la più grande operazione della guerra fredda è una cosa importante da conoscere cioè importante per capire il nostro passato per andare avanti
Usavo questa introduzione poi se qualcuno vorrà fare delle domande io penso che debba passare la parola a Palazzolo per la per l'archivio della radio radicale e così tanto fa nel custodire la memoria
Su questo avvenimento e voglio chiedergli se anche lui nella marea di documentazione che radio radicale ha può ritenere diciamo plausibile e verificabile questa ipotesi cioè che ancora il caso Moro non è chiarito a livello di pubblicistica
E anche a livello di immaginario collettivo come una operazione della guerra fredda in cui sono state ritagliate fuori dalla scena il criminale cioè dalla rapimento di via Fani
Evita tutti i vari passaggi
Che ha subito o in cinquantacinque giorni il sequestro
Verità troppo grandi che all'epoca non potevano essere rivelate senza determinare uno scontro sono dei rapporti tra esiste Overseas al di qua e al di là del muro di Berlino allora
Il non so se appunto Palazzolo quotazione poi leggerlo giro spesso tanto
Posto nel giro senza mascherina ma anche con la RAI già iniziato il microfono e siamo a distanza di sicurezza io volevo portare i saluti perché mi ha chiesto di farlo espressamente di Fly della collega Flavia Piccoli Nardelli che oltre a essere una collega
Voleva essere qui oggi perché diciamo questa storia anche storia della sua famiglia
Essendo ovviamente la figlia di piccoli e però purtroppo ho avuto un il pigmento personale oggi abbiamo visitato insieme la mostra e voleva appunto ci teneva farà insomma ringraziare l'organizzazione del convegno i presenti per appunto per
Affrontare il tema Palazzolo radio radicale allora io diciamo non no no alla perché sa di sapere diciamo la verità sul sul caso moto né voglio dire che ci sono delle verità nascoste
Mi sono occupato dei lavori della commissione Moro della Commissione Moro due che c'è stata
La scorsa legislatura dove ci sono state diciamo tante polemiche io tutte le cose che ho fatto mi sono reso conto che erano state molto seguite perché noi abbiamo sul nostro sito la possibilità di vedere quante visualizzazioni fanno le interviste
E quindi abbiamo seguito diversi dossier anche dopo che la Commissione Moro due
Era aveva chiuso i battenti tra l'altro noi abbiamo continuato anche a raccogliere materiale materiale inedito per per radio radicale anche della Commissione Moro uno quella che era stata istituita
Tra il mille novecentottanta al mille novecento ottantatré e la sorpresa di questi ultimi mesi è stata quella che noi avevamo ritrovato del preziosissimo
Federico poi dimmi quando venivo fermato bagagli afferma io mi sembra che ordinatamente
Abbiamo trovato delle del del materiale audio anche della prima Commissione Moro
Tra l'altro in quella legislatura che era il credo l'ottava legislatura le audizioni che le Commissioni non non è come oggi che le puoi ritrovare sul sito web della Camera dei deputati
Erano secretate e poi quando uscivano i deputati ognuno diceva la sua e quindi usciva fuori un frammento
Di verità come per esempio il caso Sciascia Berlinguer sul timore che fu ci fossero stati i servizi segreti
Ebbene noi eravamo riusciti a trovare grazie anche a Marino ottiche ce l'aveva dato molto di cortesemente
Le l'intervento Lilli intere linker vento di Bettino Craxi nel marzo del mille novecentottanta la Commissione Moro
Ed era stato molto bello e anche a molte belle le audizioni che noi avevamo che quei frammenti che c'erano stati i dati che poi erano stati ritrovati in uno scatolone nel al nell'Archivio storico del Senato e che nessuno aveva mai provveduto allora per per quel poco che c'era stato consentito di fare noi abbiamo pubblicato questo materiale
E io ASP ascoltando le cose che venivano dette nella nella Commissione Moro due nelle audizioni
Mi sono reso conto di tante cose che magari non è riuscito a capire leggendo gli stenografici della della commissione che la commissione bicamerale
Per esempio mi ero reso conto che il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa era guardato con un grandissimo sospetto dal dal Partito comunista perché ci fu un episodio dell'incontro Bettino Craxi al Raphael e i comunisti lo avevano accusato di aver fatto questo incontro sotto banco con con Bettino Craxi realtà poi lui aveva aveva correttamente chiesto ai vertici dell'Arma di poter incontrare aveva informato tutti che avrebbe fatto quel quel tipo di incontro ecco se noi riuscissimo ad avere questo materiale audio oggi avremo l'impressione di un altro tipo di di storia del sul sul caso Moro perché molte delle cose che noi non abbiamo ascoltato leggendo le freddamente dagli stenografici probabilmente non riusciamo a capire sulle molto bene
Noi abbiamo per esempio sulla Commissione Moro due c'era stata una un una polemica molto forte perché una volta chiusa la Commissione c'era stata una valutazione fatta su una giornalista tedesca Brigitte Akragas che aveva un'abitazione in un in un luogo dove si poteva controllare qualcosa che riguardava il rapimento Moro lei aveva presentato una querela nei confronti di Fioroni non abbiamo seguito anche questa cosa lei ha potuto smentire le cose che erano stati scritte nella relazione finale della della Commissione Moro due io al di là del dei documenti che sono stati di secretati
Inviterei tutti quanti a fare un salto a palazzo San Macuto al piano terra dove ci sono i toccamenti tre e della prima commissione che la prima Commissione Moro perché io trovo che la documentazione
Della prima Commissione Moro sia molto esaustiva e ci sono anche molti atti processuali e molte di posizioni processuali del primo processo del primo processo Moro che ci aiutano a capire tante cose tra l'altro anche i verbali delle delle delle dei dei primi interrogatori fatti dalla magistratura alla fine del mille novecentosettantotto ecco anche quella documentazione secondo me è una base importante che molti saltano cercando i documenti che vengono diciamo che sono stati resi noti negli ultimi negli ultimi mesi una cosa che mi ha stupito molto attraverso il lavoro di ricerca che noi abbiamo fatto è stato un po'anche la superficialità capisco che dico una cosa che non fa piacere di chiave con quale il mondo politico aveva affrontato questo dramma di Aldo Moro tra l'altro io qualche settimana fa propria Federico Mollicone avevo fatto vedere
Due fotografie di un fatto veramente sconcertante
Perché il di il sedici dicembre del mille novecentosettantotto un'associazione sportiva Libertas ebbe la tragica idea di organizzare una maratona
Partendo da di affanni con il traguardo che doveva essere tagliato in via Caetani si trattava di una di una maratona per per diciamo un avvenimento sportivo per ricordare il fatto
Allora io ero rimasto molto sorpreso e questo di questo modo di trattare il dramma Moro che era passato anche attraverso un'autorizzazione che il segretario della Democrazia Cristiana Zaccagnini aveva dato attraverso una palla questa iniziativa e la famiglia Moro rimase molto
Rimase sconvolta di di di questa cosa qua
Allora io diciamo sono sempre molto molto prudente nel nel trattare queste cose perché mi rendo conto che col passar degli anni e con l'allontanarsi di quei di quei fatti escono fuori tante verità che è probabile finisco subito è l'ultima cosa che dico
Escono fuori tante verità che confondono un po'diciamo il nostro sguardo attraverso quel dramma che fu probabilmente più grosso dramma politico che il nostro Paese
Aveva vissuto
Grazie dell'attenzione azzera radio radicale grazie a quello che ha di fatto la scatola nera della storia repubblicana con un lavoro preziosissimo by Maria Antonietta lascio a te la parola per introdurre il
Ed è già adesso no Onna
Una Giuseppe Fioroni
Che
è in collegamento da remoto ma è anche il trasferimento quindi darei la parola via se mi diverto davvero avuto alla stato ragionevole arrivando fa uso perché
è stato diciamo anche trattanti meriti ma sicuramente quello di essere l'ultimo presidente di una commissione d'inchiesta su questi fatti prego
Grazie a voi Denain vedo o mi sbaglio
Ciò che io sia presente
Io credo ascoltato adesso interessa tutti gli interventi Maria Antonietta Morricone Palazzolo il palazzo non mi coglie mi dà l'opportunità di cogliere alcuni aspetti punto primo la Commissione la seconda Commissione Moro non ha ragionato in termini politici non ha fatto esami storici ma fatto il lavoro di una vera commissione di inchiesta cioè abbiamo analizzato le scene del crimine
Milioni di fogli di carta
I documenti a cui non poteva nessuno opporsi eravamo poi nuovi vincolati su taluni al segreto
Che era stato che era stato posto
Quindi ci ha consentito un'indagine che conclusa parzialmente perché poi ex caduto alla la legislatura compreso relazioni approvate all'unanimità le polemiche sono avvenute al di fuori
Della commissione
Della commissione d'inchiesta
Approvate all'unanimità mi sembra con una con un astenuto e nelle relazioni sono contenute soltanto le cose che abbiamo prova
Poi restano dubbi suggestioni ma il dubbio alla suggestione per una commissione d'inchiesta che si è dato un metodo di riscontrate ciò che troviamo non ci consente di poter inserire all'interno della Commissione elementi suggestivi molti dei quali sono ancora all'esame di tre quattro cinque procure italiane che ci stanno ancora lavorando cinque sicura seconda considerazione
Mi aggancio a quello che ha detto Maria Antonietta
Non ha se c'è un'opinione pubblica disattenta c'è un'opinione pubblica che è stata volutamente artatamente frastornata un'opinione pubblica cioè ha vissuto un costante depistaggio sulla vicenda Moro ma un depistaggio per esagerazione le scene del crimine
Non dalle scene del crimine non è stato tolto qualcosa dalle scene del crimine è stato messo tanto e di più è sempre un'esca laica
Passioni noi abbiamo anche mandato alla Procura della Repubblica
Libri e testi che sosteniamo la cosa che era palesemente concretamente dimostrato che non esistessero
Ma questa suggestione generata nella esagerazione
Ha fatto sì che l'opinione pubblica destasse indifferente
Anche di fronte a realtà sconvolgenti adesso ne accennerò alcune perché la pensa era tale che bisogna trovare si sa che per rendersi conto che c'era qualcosa che non andava e questo depistaggio per esagerazione
è la è una uniforma nella storia del delle commissioni l'inchiesta che è stato dimostrato il secondo aspetto credo sia anche questo significativo le verità giudiziarie si reggono su qualcosa che non chiamano ancora oggi memoriale Morucci Faranda io credo che la Commissione come il Parlamento ha votato mi sembra strano che agricolo ci sia chi mette in discussione un voto unanime del Parlamento mondiale
Era un dossier assemblato descritto anche da Morucci
Un po'meno da fare Anna ma che viene messo in circolazione nel mille novecentottantasei con epiteti ravvisò Teresina che indice sono per lei signor Presidente si materializza nell'archivio della preme nel scusate nel protocollo della Presidenza della Repubblica nemmeno novecento novanta che abbiamo trovato all'interno dei vari passaggi deve dei servizi nostri non belligeranza le tracce di un lavoro costante che è servito a definire una verità
Che era racconta lire e discipline che consentisse a poche di assumersi le responsabilità dei molti e a cui pochi
Di scontare numero di anni ridotto
Questo con un percorso fatto legislativo che ci ha consentito di avere pentiti che ci ha consentito di avere dissociati ma che ci ha dato anche che una verità DC invece la perché perché la corte ad esempio per tutti noi
Vediamo ancora oggi le rappresentazioni del tamponamento della macchina di Moro con quella dei terroristi il tentativo del l'autista Di Mauro di districarsi con ulteriori tamponamenti a catena poi andiamo a vedere le auto per la prima volta dopo quarant'anni e ci accorgiamo non vi trovare una sfacelo di potenti ammaccature
Di devastazione delle carrozzerie ma troviamo due piccoli fondi e allora questo ci abito ma perché mentire
O dire una parziale verità in questa passione andate a leggere i milioni di fogli invitata supportate dall'indagine
Della polizia scientifica e scopriamo che il brigatista killer eccezionale quello che spara la maggior parte dei traghetti in realtà è il meno esperto era quello dove i proietti venerati sei compiliamo ha preso io Cino
è son finiti nei panni nelle finestre delle case davanti ancora oggi ricordate allora ditte
Nelle negli interrogatori come pure ci siamo andati ad a ad accorgere che c'era ma anche altri oltre il pr in via Fani che molto probabilmente i due che hanno sparato erano killer professionisti ed era la collaborazione che aveva detto il diciassette febbraio
Giovannone quando riferiva che Abu Abbas e aveva fatto sapere che ci sarebbe stato un attentato i terroristi italiani terroristi stranieri che avrebbe fatto di più grande attentato terroristico mai realizzato questi sparano
Con l'auto in movimento badate queste cose le abbiamo ritrovate anche nelle dichiarazioni di allora chi stava all'edicola Silvia Testa vede cinque colpi singoli e la macchina sobbalzare fermarsi entro perché si rompe solamente un pezzetto rivedo e allora
Questa cosa qui ha nascosto la pista tedesca quella pista tedesca che non abbiamo ritrovato a via Gradoli
Quella pista tedesca che ha consentito a Morucci raccontarci l'operazione Fritz come la freccia di Moro ed invece era un prezzo generata dove i terroristi spiegano bene nel nella rendicontazione delle spese per i corpi di reato quando hanno speso per gestirlo
La moto di grande cilindrata non c'è quella solo che dovrebbe spaccare il parabrezza di Marini parabrezza abbiamo riscontrato Boy non essere stato mai
Colpito da Proietti ricco ma riscontriamo che questi più in questa moto di grossa cilindrata e aria poco di via Gradoli
Da cui usciva questo signore con gli occhi degli accendiamo poi riscontrato che questa pista tedesca ci ha portato in Germania dove abbiamo fatto l'unica rogatoria peccato che i terroristi erano tutte scomparse le prime e le seconde linee ma abbiamo riscontrato che quelle targate viste da un giovane ragazzo di quindici anni nella porta di agro romano come dice il nome che viene da Roma nella mia città a Viterbo messa a verbale interrogato danni al magistrato nel nel dell'aprile rispetto alla sua denuncia del ventitré marzo era un tardi appartenente a due auto un utilizzo Bernard Rota ex tra action della della delle della Raf tedesca e che in un conflitto a fuoco una signora era stato ucciso aveva in tasca una carta d'identità con nomi italiano
E questa carta d'identità rilasciata in un comune del coma sinodo spesso che stava a viale Giulio Cesare è lo stesso che stava in via Gradoli insomma una pista occultata qui anche abbiamo scoperta sei posti abbiamo trovato Giuseppe Nirta alle nove sedici inequivocabilmente lui presente lì
Noi non siamo stati in grado di dire che c'era chissà per quali collegamenti
Abbiamo scoperta Baskim della Stasi messi in luce dal dottor Falanga
Che esisteva un pare Olivetti
Che ha consentito di il rapimento di Aldo Moro perché la la dinamica non poteva essere avvenuta come ce l'ha raccontato Bonucci
Morucci soggetto che è contemporaneamente imputato contemporaneamente teste contemporaneamente consulente dei nostri servizi correlazioni interessanti per esempio per quanto riguarda via Fracchia
E che lasciano un filone interessante da dover da doversi a da dover realizzare
Eppure questo bar è stato occultato per quarant'anni in quel bar si vendevano le armi più che corretti i cappuccini armi vendute terroristi di destra di sinistra iniziano maroniti può mai palestinesi
Questo è un quadro riceviamo vogliamo in parlato il colombiano mai dico mai niente
Dove avviene sicuramente il lo scambio
Delle auto secondo noi anche altro però non abbiamo avuto riscontro per poterlo mentre nella relazione la Procura della Repubblica interessato se vuole se ne e se può se non potrà occupare che abbiamo ricostruito tutto perché delle chiazze di sangue sulle ha avuto che non sono stato lasciato tutti insieme ma in giorni diversi qui il sangue Piercarlo insomma tutta una serie di eventi e l'inizio di Mosca all'altra forzosa
Moro è stato ucciso dalle BR
Ma c'è stato un grande reato di omissioni fatti da tutti coloro che potevano sapere e non hanno voluto sapere chi sapeva Numa non ha detto in quelle palazzine c'era una società di copertura dei servizi americani c'era dei servizi segreti libici legati e The attivamente con i servizi italiani tant'è vero che la lite come Abu Sharif da noi
Interrogato
Portavoce di Abu Abbas della frazione filo sovietica dei palestinesi ci racconta che ritenevano l'EPR dalle prime BR infiltrate dagli americani perché gliela della detta una fonte che era quella che noi avevamo avuto dai libici proprio per impedire che si sapesse il rapporto ai servizi segreti italiani
E e palestinesi c'erano ovviamente i cardinali c'era la signora di cui ha detto palazzo e se molte qui data e noi abbiamo recepito quello che lei ci ha detto ma il discorso che Piperno aveva una relazione con quella signora si aggirava in quei giorni da a quelle parti questa altrettanto indiscusso come discusso che gli esami marzo una fonte viene pagata dal secondo reparto della guardia di finanza un'urna limone per aver dato la risposta a Lecce di questo esempio Nicodemo fare un all'infinito Maria Antonietta accennato di via Montalcini dubito che li possa essere avvenuto l'omicidio con la la prova che abbiamo fatto ma abbiamo anche potuto evidenziare che non c'è stato un gesto di caritatevole mi riguardi mormorò è stato ucciso in posizione eretta seduto sul portabagagli e guardandolo fisso negli occhi
Prima tre colpi poi altri nove colpi dopo me lo ha messo a forza nel portabagagli muore per dissanguamento con un tempo Spinato tra i Quindici e quaranta minuti di solito si dà un colpo di grazia se uno vuole aprire un'attenzione quindi deve essere vittima del brutale assassino così non è stato l'altra cosa e concludo e l'irruzione sulla scena dei palestinesi Giovannoni diciassette febbraio scrive
Al suo capo Giovannone Caputo del SISMI di Beirut amico di Aldo Moro scrive al suo capo l'annuncio del del
L'atto dell'evento terroristico congiunto terrorista europeisti Cisco aveva sì sfocia un un un detto comune che i terroristi dovevano essere piccoli e nostrani le BR erano italiani ma erano legate al network internazionale fin dall'inizio network del terrorismo rosso
Ed erano in collegamento con la lista inizi tant'è vero che viene depistato dimostrato ma poi ci siamo anche a corpi oltre che diritti di questo aspetto che nel ventitré di aprile oltre la trattativa di Craxi a Roma Milan oltre la trattativa vaticana quei dieci mila euro dati dal deputato dieci mila dieci miliardi di lire date dal deputato
Palese imprenditore per israeliano c'è la trattativa che Giovannone annuncia abbiamo trovato il contatto a per Lino
Dove sarebbe dovuta avvenire all'accordo quella quel rapporto il ventitré di tigli aprile quando parte per dire che c'è questo tentativo coi questo tentativo si ferma si trovano i riscontri incrociati
Almera ma descrive al Governo italiano dicendo facciamo un tavolo congiunto per studiare viene accolta supplementare a difficile spiegare
Che noi ci sedevamo con i terroristi dall'altra c'è la io per senso di vedute molto probabilmente certamente all'interno
Delle BR dove l'ala opera Issa e un'ala che interventista e criminale blocca ogni possibilità di trattativa
E quindi salta l'incontro a Berlino peraltro l'incontro a Berlino che sarebbe avvenuto sotto l'egida della Stasi tratta muso Wolf
E che in quest'ottica erano i soldi quindi credo che la commissione ha tirato fuori tanti tenterà di elementi di novità
Che sono completamente lasciati nascosti
Alla grande opinione pubblica quasi che ci fosse buon detto dove la verità e quella che è stata detta e non nasce più da scoprire
La Commissione Parlamento l'hanno pensato diversamente hanno detto ciò che hanno oggettivamente riscontrato che speriamo che almeno ci sia l'opportunità di queste cose e non ho comunicato alla grande Repubblica
Grazie al senatore Fioroni anche a terra il coraggio sono perché comunque una ricostruzione precisa puntuale vero Mariantonietta tu hai seguito pedissequamente la Commissione c'è scritto anche un bellissimo libro insieme al senatore Fioroni e quindi caso diciamo di riflesso internazionale incompiuto prego
Grazie
Va bene l'avvocato
Sì se se è un saluto anche a Lhasa da Gasparri fatto parte la stessa commissione che segue da anni il tema è che fa parte anche del l'intergruppo prego
Allora tanto ringrazio l'onorevole corre per questa iniziativa ci tenevo comunque a testimoniare presenzia attenzione benché non intendevo contestuale a Mila no non fisicamente ma in qualche modo connesso allora io voglio soffermarmi su un punto specifico perché lavorando
La commissione
Moro nella scorsa legislatura al di là della vicenda Moro comunque continua ad assorbire
Attenzione energie abbiamo sentito attraverso riferimenti io so che ci andavano dico soltanto una cosa
Necessario approfondire capire chiarire l'unica cosa che io non un mai incoraggiato su la ricerca di verità poi totalmente diversa nel senso che l'azione delle Brigate Rosse una storia nota esistente nel radicata un certo tipo sentore della sinistra italiana supportata
Da appoggi internazionali tutto quello che all'epoca c'era era l'erogazione di un Europa
Nei blocchi del Patto di Varsavia dei campi d'addestramento in altri luoghi e quindi diciamo credo che può alcuni possono avere come posso dire avuto ostilità nei confronti di un'ora della sua politica può essere un fatto ma che insomma poi anche giorni fuorilegge o sul fatto tutto un racconto del cui addirittura a via Fani non c'era amore ma c'erano non si sa pari specialisti chi dirette già note le Brigate Rosse non potevano essere così tecnicamente capaci e quindi insomma io
Parlante la storia la vicenda siamo nella sostanza
Resta avvertiva di Paola tragica
Vicenda che adesso negli anni settanta ottanta decaddero successe protagoniste di una parte però ancora più complessa e articolata Assolatte lo riceveranno Proglio soltanto rinnovare o l'appello che faccio da molti anni e che abbiamo fatto anche alla Commissione e che abbiamo Giorgio anche al presidente del Consiglio dell'epoca scelte pare fosse Gentiloni va certo nutrono perché poi saldare i governi cambiano frequentemente qual è il problema quello della sede desegretazione di tutta una serie di atti perché una delle vicende importante dello stato delle Brigate Rosse fu l'arrivo di armi dal Medioriente dai gruppi dell'estremismo palestinese nell'ambito di questi drastici a un certo punto non porto della Blue Urso ci fu un'operazione sicurezza furono arrestati coloro che portavano arabi alle Brigate Rosse nel Medioriente quel circuito di solidarietà tra virgolette internazionale in quell'epoca
Si alimentava abbiamo dalla fine degli anni settanta l'ottanta palloni nel processo anche una persona palestinese condannato le persone furono giudicati prediligeva il cosiddetto lodo Moro che era questo Tivoli su accordo tacito Espresso di cui potevano essere garanzia con esponenti dei Servizi di sicurezza del già citato sentivo citato eroina colonnello Giovannone
Io ho avuto modo di esaminare durante l'attività la commissione ora alcuni documenti che non sono stati ancora desegretate estivi anche una confusione nell'opinione pubblica spesso dicendo che segretati archivi del Senato del Parlamento
Qua questa roba sta negli archivi dei servizi di sicurezza nelle loro cangianti si oggi disse dintorni a volte nome erano diversi e non sono stati mai segretati perché non fanno parte Menken consultabili dai parlamentari del commissione Moro perché non la Commissione con determinati poteri e con vincoli di segretezza poiché io ho letto giornali degli articoli non sta a me dire quanto concesso ponendo con enti Colletto ma diciamo così uniti perché sono importanti perché bensì documenti quello cui mi riferisco io non sono connessi alla vicenda
Moro ma sono di scena sono connessi ad altre vicende la strage di Ustica la strage di Bologna sulla quale saggi di Bologna che recentemente avviso c'è stata un'ulteriore sentenza dobbiamo prendere atto però quaranta se si vengono spetta agli altri se è vero altre verità perché nel momento in cui dei palestinesi venivano arrestati e processati in Italia questo rappresentava un muro se nel cosiddetto lodo Moro non è che la magistratura poteva dire abbiamo un accordo tacito signori andate in pace della magistratura perseguire legati al traffico di armi a sostegno delle BR erano reato gravissimo avviene necrologio hanno lanciato l'allarme io glielo disse desegretare queste cose mica attraverso questa desegretazione non si possono leggere articoli a mio avviso precise sui giornali
E non poter dire al Paese questa verità
Anche le vicende riguardanti Ustica nelle strade insomma minaccia ottanta Bologna due agosto l'ottanta forse si può capire che c'erano delle reazioni delle sensibilità in un mondo mediorientale che si riteneva tutelato ad alcuni patti
Nel quale a Moro si ascrivono addebita Marta Dassù sentono politica più generale
E alcuni settori italiani di quel tempo uscito nei giorni scorsi anche un libro dalla terza su cosiddetto lodo Moro che raccoglie un po'alla storia di quel tempo ecco allora io mi auguro caro mi rivolgo a Torino Mollicone rivolgo allora nel mobile io lo faccio da parlamentare questo appello nelle Aule sono intervenuto porta al Senato lo abbiamo fatto anche la connessione a Moro rivolgendo credo un appello vado a memoria specie il libro all'allora presidente del Consiglio teniamo sempre assensi consensi ma anche il ponte dello abbia decide se vedremo con la realtà la desegretazione di quei documenti ci serve non tanto e non solo per voti Moro causò muore tutta quella stagione lo siti si è tragica evita lo stesso Moro alla fine vittima replica dell'URSS ma anche per capire e anche sulle stragi
Di uno stile di Bologna se la verità però in Polonia giudiziaria al affermata ribadita addirittura estesa ad altri Sironi giudiziari come si è visto recentemente era lì davvero non ci sono altre verità la verità vera
Ecco questo è Girolamo Nicola tutti quelli che si occupano di queste vicende tagliare terrorismo anche delle tante scelti dal giornalistica passata lunghissimi solamente Sandulli prevaricazione dei film di Maria Antonietta Calabrò ma insomma con qualche conoscenza dei fatti vorrei che insomma si potesse finalmente fieramente la verità qui e dico allora Molgora consumiamo una ricerca di verità
Anche intorno a tutto quello che è successo tutta la vicenda loro a questa vicenda che al Medioriente stessi del segretario se ne documenti avverrebbe squarci di verità sulle stragi termino centottanta successive alla uccisione di Moro quello che la sua scorta che l'ha preceduta due mesi e quindi forse potremmo leggere era più attenta e completa va solitaria lo dico anche al governo attuale il Copasir siamo qua pure dei talk show senese Corona quello delle montagne parola Berlinguer
Deve andare a parlare l'abbreviato sminuendo nell'evitare giacca quindi sarebbe meglio che ci occupassimo il magazine abbiamo il Copasir che si occupa nei talkshow grazie presidente grazie agli archivi sarebbe meglio deferita stimo le carte e mandassimo Corona sulle montagne avere in santa pace nebbiosa
Beh tardi io l'applauso anche se era diversa
Variatore voleva dare a Prato adesso alla senatore Marinotti perché Luppi sicuramente
Si è speso moltissimo per la desegretazione atti quelli versati al Senato
Quindi se lui si poteva dare una un chiarimento un approfondimento su questi archivi particolari di cui sta curando la desegretazione
E missili
Vi sentite sì sì il senatore Serra tappa grazie aveva accettato le porterò una sera tutti io ringrazio Federico
Per questo nutrito
A questo dibattito che interessante di buoni buonissimo livello
Io debbo dire la mia ovviamente lo faccio da presidente della commissione all'Archivio storico del Senato
Sì è vero stiamo impegnati
Ormai da quattro anni ad un a trovare una via per arrivare ad un'arte secretazione
Completa
Per quanto possibile fatti salvi quei documenti che non è opportuno che vengano presi ostensibili e mi riferisco ai casi personali mi riferisco al lavoro del degli agenti dei servizi e così via lavorano sotto copertura
Ma a parte questi fatti noi siamo per una de secretazione massiva e ci stiamo devo dire anche arrivando nella consapevolezza che la storia sia un bene collettivo
Dinanzi agli atti e la testimoniano non ci può essere né occultamento né OPA né opacità e tanto meno indifferenza
Come ha ricordato la dottoressa Calabrò noi siamo impegnati abbiamo iniziato con la del secretazione del segreto funzionale di tutte le Commissioni c'è stata prima del due mila e uno
E in prospettiva lo faremo di tutte le altre questa data era stata scelta per motivi prudenziali perché sono pochi i gli archivisti che lavorano
Il nell'Archivio storico del Senato è digitalizzare un milioni di pagine non è una cosa semplice quindi abbiamo messo quella data ma quella data ovviamente una volta completato il ciclo andrà ampliata fino arrivare ai giorni nostri
Rimangono diverse zone d'ombra
Dovute agli enti originatori
Che secretare uno chiede secreto hanno una volta interpellati su richiesta degli utenti possono essere storici giornalisti
Parenti delle vittime delle stragi di terrorismo e stragi o semplici cittadini interessati del secreto hanno un ritmo troppo lento noi abbiamo calcolato
Che per secretare le centotrenta mila pagine coperte dal segreto è però un uomo cioè di cui l'originale
Sono chi misteri governi stranieri i servizi segreti che al momento del audizioni nelle Commissioni di inchiesta avevano apposto appunto una una una classifica
Centotrenta mila pagine chi occorrerebbero due secondi andando di questo di questo asse quindi abbiamo ha studiato a fondo la questione per cercare di capire come uscire da questa situazione
Le direttive Prodi Renzi Draghi
Da secreta hanno dodici con almeno apparentemente completamente
Dodici filoni l'inchiesta dei ventotto e noi possediamo e sono quelli la cui presidenza era di un senatore poi ve ne sono altri i piatti come quella Fioroni che cioè sono stati versati all'archivio dalla cantina dell'equità
Vede
Noi abbiamo fatto una proposta
Questa proposta riguarda il Codice urbani
Molto semplice
Partiamo il Codice urbani molto particolare dall'articolo centoventidue del Codice Urbani e stabilisce in cinquant'anni
Il termine Massimo oltre il quale i vari ministeri
Le varie amministrazioni hanno l'obbligo di versare all'Archivio centrale e lo Stato ciocche nota vie cosa che non avviene
Che adesso non sta avvenendo
Allora una interpelli noi facevamo su singole richieste dei degli utenti perché io ricordo che l'archivio storico del senato è una sorta di front man
Noi siamo a diretto contatto con il pubblico sia quelli sono si sono registrati hanno ma un po'di pronto lo Pippo l'utilizzo impatti
E quindi loro ci fanno delle richieste non li abbiamo sollecitati a non fare così
A chiederci
Un modo consapevole in modo preciso
La del secretazione la la richiesta di accesso di tutti a centotrenta mila atti coperti da segreto e per un e questo abbiamo fatto anche sulla base di un ordine del giorno che è stato approvato dal Governo presentato commissione
E ma si parlava di legge di bilancio per poi erano gli archivi quindi questa proposta non riguarda soltanto il nostro Archivio storico del Senato ma riguarda tutti gli archivi
Tutti gli archivi anche non storici di tutte le pubbliche amministrazioni
In quanto anni oltre i quali c'è l'obbligo di versamento
Abbiamo debbo dire che abbiamo iniziato dunque questa procedura abbiamo informato il governo che noi faceva un interpello per tutti a centotrenta mila atti coperti da segreto e però
Debbo dire che il dottor Chieppa segretario generale di Palazzo Chigi ci ha dato ragione sostanzialmente ciò ha dato ragione sia in una recentissima audizione in prima Commissione c'è un affare assegnato sulla segreto di Stato sui segreti sulle beh secretazione
E ci ha dato sostanzialmente ha ragione praticamente con questa nostra lettura che applicata il dodici filoni d'inchiesta sul piano
Primo e stragi oggetto delle delibere il di Prodi Renzi entrare qui noi possiamo declassificare il Narducci
Gli atti coperti da segreto è però stando attenti naturalmente
A e articolo cento ventidue pone due
Eccezioni cinquant'anni per tutti
Quarant'anni allora gli atti coperti ancorata inchieste giudiziarie
è settanta per quelli che invece che rientrano nella cosiddetta privacy dati sensibili e possono e debbono essere appunto per i familiari dei sanitari o sessuali
In riferimento alla va bene ecco con queste avvertenze noi stiamo desse cercando unico alcuni dati da febbraio nuovo o desse forse temi sedicenne ottantuno tiene filoni io
Per anno Moro
Comprese che sono sul sito con la con siamo arrivati a finirà pagine né secretate appunto era e cinquecento mobile Laino
Sette mila seicentottantuno invece in sala studio per chi appunto si è iscritto alla alla alla nostra al nostro arricchire la allora io ho posso qui preannunciare che la stessa cosa non faremo per l'elenco degli accordi scambi di notte memorandum
Non elencati nel repertorio annuale del ministero degli Esteri e nel mille novecentonovantuno furono trasmesse sotto classifica al presidente guanti
Anche perché si tratta di una trentina di accordi in forma semplificata direi esattamente come avviene in quello che è stato definito il nodo Moro
Stipulati quindi da varie amministrazioni non dal ministero degli Esteri ma da varie amministrazioni compresi i militari
Che rientrano dal nostro punto di vista del filone Gladio che secondo la di rettile direttive e i presidenti citati
è immediatamente ostensibile
Soprattutto dopo i cinquanta
E quindi in riferimento all'articolo centoventidue sempre del Codice Urbani per noi è il punto il punto fondamentale
Allora questo il su ciò che abbiamo atto tempo stimata cinque devo dire ho sentito del complesso io perché si sta occupando i di Corona
Verdetto increscioso uno e con il Copasir stiamo lavorando a stretto contatto
Invece devo dire io sono stato anche audito dalla dal Copasir dovevo raccontato queste criticità ho raccontato anche la linea che stiamo seguendo
Ho anche detto che i vari ministeri ci stanno rispondendo finalmente lordo positivo e che addirittura abbiamo avuto l'incarico Vibe classificare in house quindi essere noi responsabili in quello di quel che facciamo ovviamente
Lo stiamo facendo con tutti i crismi ora io vorrei concludere dicendo che dall'esperienza che mi sono fatto nove non troveremo
In questi documenti beh secretati
La pistola fumante c'è la prova provata di un'altra verità
Noi vogliamo mettere le tessere
Di un mosaico a disposizione
Di persone competenti
Perché qui non bisogna seguire un documento un mezzo documento perché tra i documenti anche secretati
Ve ne sono alcuni che sono le criticità depistaggi cioè qui occorre un lavoro veramente certosino fatto da persone competenti chi più degli storici dei giornalisti d'inchiesta seri
Possono ricostruire queste sale possono magari avere delle indicazioni delle intuizioni nuove per ricostruire una verità storica condivisa questo il problema fondamentale
Perché l'Italia ha bisogno di questo il diritto alla conoscenza è uno dei
Punti di Fortezza di una società democratica
A settembre ci sarà una importante convegno dell'International Council o no archiviasse
A Roma
Io spero per per quella data potremmo annunciare una definitivo passo in avanti nella promozione del diritto alla conoscenza nel nostro Paese con l'approvazione di un disegno di legge
Prima Federico Mollicone parlava di un suo disegno di legge che giace nella prima Commissione bene ce n'è anche uno milione
Non c'è neanche un unico di
Proposta di legge
Giace dalla prima Commissione da ben realmente
Io credo
Norme per la limitazione del segreto nelle amministrazioni pubbliche è una legge a mia prima firma il numero due mila e diciotto
Io mi auguro che venga presa in considerazione anche sulla base per lasciare assegnato
Per la Commissione affari costituzionali a intrapreso con le audizioni e se posso fare un decisivo passo in avanti perché questo credo che sia molto importante lo troviamo abbiamo alla ai cittadini dobbiamo soprattutto ai giovani ai giovani
Hanno anche loro diritto di conoscere una storia condivisa del nostro del nostro Paese della
La storia recente del nostro lo sto
Però io l'ho ricca posso dire una cosa io ringrazio veramente caldamente il il senatore Mariotti perché ci ha dato diciamo lo stato dell'arte aggiornato
Fino a i mesi scorsi che lavoro né stanno state compiendo e ringrazio soprattutto di quella sottolineatura non si troveranno mai la pistola fumante
Mai epperò onde voi potete dare atti vuole approfondire cercare in mettere insieme le cose e e né d'essere di questo pazzo cioè le tessere di questo mosaico
Che può essere ricostruito quando se ne trovi una coerenza
Diciamo che alcuni fatti che sono avvenuti proprio perché il Paese ha bisogno no non solo del dei conti in ordine ma anche della verità e io ho scritto Duraccio occasioni anche quando il Presidente del Consiglio tra i ha appreso l'ultima iniziativa no con l'ultima direttiva per la strage di Bologna appunto che queste sono
è una cosa molto importante non solo conti in ordine e sicurezza internazionale verso la guerra eccetera ma anche verità sul passato grazie
E Marinotti anche perché quello che ha detto ci trovassimo d'accordo sulla scrivere una una unica
Diciamo ricostruzione storica condivisa a questo spirito appunto della proposta di legge questo sfido grossa di legge trasversale e ha viviamo molto lavoro che ha fatto a dimostrazione che su questo c'è un impegno trasversale perché desegretare
è comunque fondamentale lo abbiamo sentito anche nei documenti citati dal senatore Gasparri
Dallo stesso senatore Fioroni e quindi seguente fondamentale Mariantonietta io proseguire verso
Sì anale che hai portato a questo convegno cioè anche cosa campagna lei Matteo ad abolire seppellire l'attentato di finalizzando no la cosa interessante per me perché lei è la prova vivente dell'esistenza dell'atomo fatta esattamente all'Est dato che lei fu addirittura unico no con una provvedimento disciplinare eretta in America reagito
Inopinatamente a Spalato
Per al momento dell'attentato è chiaro che questo dimostra diciamo una esistenza no che era e notaio organismi di polizia e che scadeva diciamo eseguiranno fino agli operatori sul campo che erano vivamente sconsigliati dall'intervenire
è così presso questo non abbiamo visto anche nell'episodio nell'attentato alla sinagoga dove morì il piccolo è un piccolo bambino nasce che esatto che il Presidente della Repubblica ha voluto ricordare il presidente Vaccarella addirittura nel suo primo discorso ora lì cioè c'era una sola camionetta
No normalmente
Le loro avevano chiesto di incrementare le diciamo la forza di polizia perché c'erano segnalazioni no quel giorno comporta anche in quell'unica camionetta che precedentemente ai canili quindi insieme ma questo fatto storico accettato lei è la prova evidente dell'esistenza di questa volta non si può spiegare un pochino come Abba
Intanto non esistevano sì sì adesso interviene subito all'Acquario di cassa Caparini che ringrazio e saluto e a cui chiedo estrema sintesi raccontare la sua testimonianza che assolutamente incredibile
E annunciò l'ultimo tra Moggi lo conclusivo che quello più tecnico di giornalisti e saggisti corna Piero Corsini
Appunto giuliese saggista poi ci racconterà da quanto segue il caso Francesco Righetti che ha scritto saggi e libri seguita anni la vicenda e la questione del lodo Moro e tutte le vicende già nel dopoguerra in conclusione Valerio couturier che diciamo giudice Priore scritto dei dei libri sul tema e segue il tema da anche gli anni prego
Campanile risaliti
Domando al tanto collegamento come adesso non può emettere anche il video di abbiamo visto fino adesso adesso vuoi mettere anche sentito aumenterà anche il video
Ecco ci quindi anche generico insistiti vediamo anche
Allora perfetto una sera tutti vi ringrazio di questa opportunità volevo soltanto essere diciamo delucidato di qualcosa proviamo servili terrorismo i kosovari ma io sono adesso sono per i settanta no volato malizioso manufatto cinquant'anni che mi sono arruolato in polizia
Però vi posso dire che non ho mai sentito una volta per il telegiornale di parlare di questo USA stracci di Fiumicino che Sara Lanzi la seconda in tutta la storia come atto terroristico come come gente morta ancora insoluto situazione perché ma anche un problema Mattarella c'è il presidente Mattarella quest'anno ci ha ricordato tanto di quel terrorismo ammirato tanti di quei personaggi illustri però Poliuto ma di Fiumicino non se ne parli Roma
Questo è un libro che che di questo libro quale go Morla scritto nel nuovo lo lo Rosario Priore dizionario prima Nicola Radici
Usare il rigore un magistrato che ha seguito tutte queste Francia e compreso compreso una strage diciamo l'assassinio di Aldo Moro
Ancora oggi diciamo non si è stabilito di anche perché il mio Lucrezi diciamo nel due mila quattordici come diceva l'onorevole Mariotti che aveva classificato della compensazione delle per desegretare qualche documento io sono stato personalmente si lavora
Allora s'erano diciamo alla privo dei capi di Stato per il documentari un po'di tutto però ancora oggi io vedo che è ancora tutto fermo lì non c'è stato veramente che diciamo un'inchiesta rammentare che poteva votarlo dalla luce questo situazione perché purtroppo io in base a questo libro poi mi sono permesso di iscrivermi a un insieme ai miei collaboratori e questo qui che riuscito diciamo a far conoscere un poco veramente come stanno le cose entrambi vissuto quella storia
Purtroppo mi sono costate parte otto giorni di crede di chiusura in caserma per il
Dicono di aver disubbidito degli ultimi pellegrinaggi dopo aver sparato contro il comando di Settembre Nero ricordiamolo per ricostruire la vicenda cioè lei fu l'unica quell'unico poliziotto a reagire al comando e settembre nero che aveva occupa aveva invaso sia una una pista da Rio e l'aereo sia l'atrio di Fiumicino e per aver reagito agli ordini avendo suo punto sparato
Venne consegnato otto giorni in relazione ma non l'ordine
Va be'andava rispettato però io mi sono sentito minacciato il suo io mi sono difeso lo sparato per legittima difesa perché i fedayn le sparava all'impazzata mi sparano addosso anche sul terrazzo
A questo punto potuto sparare per evitare questo signore che scrisse di di sparare magari potendo uccidere con loro no quindi questa è stata la mia reazione
I fatti mi prendo solo di una così di non aver sparato prima perché forse potevo salvare quel povero finanzieri
Antonio Zucaro perché cioè rimborsando controlla per riuscire a Washington un applauso verrà
Per Antonio Azara implementa tutte le vittime
Se il prezzo del sorriso in RAI Diadora valor militare fu ucciso proprio davanti agli occhi giusto qualche minuto prima registrarsi quel discorso allora
Tante cose non vengono ricorda molto come devo dire anche umanamente umanamente io non so se riuscito a vedere
Questa è la soluzione vedere questa almeno a me parlare della televisione non so io ricordiamo vuole le vittime prima stragi di Fiumicino
Grazie Campanile siamo qui un applauso anche a lei perché veramente per un atto eroico e siamo qui per ricordare testimoniarlo sarà potuto resoconto su radio radicale cioè la la Diretta quindi anche questo è un modo per parlarne grazie davvero perché
Fa testimonianza molto importante grazie a cui tutti grazie a voi tutti pagano sempre io adesso darei la parola vaga Panetta caro Consigliere Orsini sì sì sicuramente
E tra diciamo tra quelli tra i giornalisti
Diciamo investigativi che da più tempo si riduce il tema insieme appunto agli altri colleghi
Francesco Bidognetti poi Valerio Couto Lilli che lo segue per altri versi macchina insomma prego Piero Corsini grazie onorevole Moriconi Mollicone grazie a tutti gli intervenuti
Qualche rapida osservazione
Novembre mille novecentonovantatré io all'epoca ero un giovane redattore di un programma televisivo che qualcuno di voi ricorderà Mixer di Giovanni Minoli
Mi occupavo di una puntata sul caso Moro
E andai a c'erano in quel momento in corso le udienze del processo Moro quater e per la prima volta deponeva Anna Laura Braghetti una delle carceriere di Moro nel covo di via Montalcini
Ad interrogarla era colors strepitoso sull'indimenticato magistrato che era Severino Santiapichi il quale gli fa le far raccontare
Tutti i giorni la prigionia finché si arriva la mattina del nove maggio Moretti scusate Santiapichi chiede alla Bre diretti
Lei vide portar via Moro dall'appartamento di via Montalcini
La ricostruzione brigatista dice che vuole Moro fu messo nella cassa di vimini dentro l'appartamento di via Montalcini portato in garage
Ha ammesso nella Renault quattro è una posizione in cui poi fu trovato come documentano le fotografie di Giansanti
E ucciso in quella posizione
Bra la Braghetti dice nel mille novecentonovantatré sono passati quindici anni dall'omicidio di Moro che lei non ricorda se vide Moro uscire dall'appartamento di via Montalcini
Anna Laura Braghetti nel mille novecentosettantotto aveva ventiquattro anni
è lecito pensare senza essere Freud che quei cinquantaquattro giorni furono anche per lei anche dal suo punto di vista una delle esperienze più traumatiche
Che hanno segnato la sua esistenza
Faccio fatica a credere che lei non ricordi se ha visto Aldo Moro uscire dalla prigione dove lei aveva preparato dice di aver preparato i pasti per cinquantaquattro giorni
E poi ancora
Nel mille novecentonovantatré per questa inchiesta
Mi sottoposti ad un compito per me giovane giornalista piuttosto macabro andai cioè a alla cancelleria del tribunale al Foro Italico all'epoca
A leggerne a guardarmi i rilievi fotografici dei cadaveri di via Fani e del cadavere di Moro e ire e tutte le fotografie delle autopsie correlativi referti autoptici
L'autopsia di Aldo Moro non parla soltanto della lento sanguinamento di cui ha accennato il senatore Fioroni
Dice anche che i colpi che attinsero Aldo Moro vennero sparati dall'alto in basso
Da qui in questa direzione sul fianco sinistro
Ma i brigatisti ci hanno sempre detto che Aldo Moro un fu ucciso nella posizione in cui è stato trovato dalla Renault quattro e cioè adagiato sul fianco sinistro
Non è fisicamente possibile che le cose siano andate come ci hanno raccontato i brigatisti
E questo non lo sappiamo soltanto oggi grazie alla incredibile lavoro fatto dalla Commissione Fioroni ed anche nostri colleghi
Ma lo sappiamo a guardar bene
Da subito
Ed ecco perché il senatore Fioroni Maria Antonietta Calabrò e tutti quelli che mi hanno preceduto hanno ricordato con molta più sapienza di me la stratificazione attraverso cui si è pervenuti al cosiddetto memoriale Morucci questa verità condivisa poi parleremo dell'aspetto della condivisione che in realtà è una memoria di comodo cristallizzata
Per occultare l'indicibile
I misteri il caso Moro non è un mistero il caso Moro e l'indicibile
è la coscienza sporca
Delle forze politiche degli apparati di sicurezza dei brigatisti e delle del del di vari interessi stranieri che in qualche modo a partire sicuramente da dopo la strage di via Fani se non addirittura già da prima di via Fani fino a via Fani concorsero a quei cinquantaquattro giorni
Vedo tra l'altro qui tra pubblico un collega Alessandro Forlani che ha scritto un altro meraviglioso libro sul caso Moro
E poi ancora
Il dice è stato pare sia l'onorevole Mollicone in apertura ha detto la memoria condivisa la ricerca di una memoria condivisa nella mia vita professionale ho avuto non solo la fortuna di lavorare a Mixer ma anche la fortuna di lavorare a un altro programma che forse qualcuno ricorderà che era sempre con Giovanni Minoli la storia siamo noi
Fu proprio Minoli dagli schermi della Storia siamo noi allacciare sommessamente la proposta di una giornata nazionale per la memoria del terrorismo è stato ovviamente per noi della sua squadra un grandissimo motivo di orgoglio quando il Parlamento ha votato
L'istituzione di questa giornata
Ma attenzione perché la memoria sia condivisa
Non si non V la memoria condivisa non vuol dire mettersi d'accordo sul fatto che avevano ragione i rossi o avevano ragione i neri
Memoria condivisa vuol dire intanto mettersi d'accordo su che cosa è successo
Sul fatto che tizio ha sparato a Caio
Sul fatto che come dire Sempronio è stato rapito per questo motivo da questa organizzazione in questa modalità sul fatto che quella strage è avvenuta in questo modo
E allora parliamo un attimo delle stragi
Nel mille il due mila venti all'ennesimo processo per la strage di Bologna altro argomento che seguo da trentadue anni
Per una serie di ragioni tecniche di cui adesso non su quelle sono mi voglio soffermare
Viene fuori nel due mila venti ovvero quarant'anni dopo la strage di Bologna viene fuori che le vittime di quella esplosione non sono state ottantacinque come abbiamo tutti sempre pensato bensì ottantasei in realtà a questa conclusione erano arrivati anche Valerio cotoni che qui in sala insieme al giudice Rosario Priore
Priore
Allora ecco ma di questa ottantaseiesimo a vittima
Nel corso sia del processo del due mila venti sia nell'ultimo processo quello che si è appena concluso contro Paolo Bellini in primo grado naturalmente si fa pochissima menzione
Nelle oltre mille pagine della sentenza del processo Cavallini alla alla ottantasei resi marittima definita presunta vengono dedicate pochissime pagine
Questa ottantaseiesimo a vittima tanto perché sia chiaro
E sicuramente e fuori da ogni dubbio la persona che era più vicina all'ordigno perché quel tipo di devastazione
Su riportata dalla da questa vittima di cui rimane poco più di un lembo facciale
è potuto se si è potuta verificare solo come conseguenza del fatto che era vicinissima all'ordigno
Allora si fa fatica a
Come dire ad a raggiungere una memoria condivisa se non ci si mette d'accordo quanto meno su che cosa è successo
E mi fa anche una certa impressione che colleghi come come Grignetta i parlamentari come il senatore Fioroni e poi ancora Gasparri e tanti altri parlino
Ecco del lodo Moro fino appunto alla l'ultimo che mi intervento che mi ha preceduto che poveraccio lo ha vissuto sulla sua pelle
Quando in una
In un provvedimento che archivia
L'ipotesi di una pista
Di una responsabilità palestinese la strage di Bologna si scrive nero su bianco che il lodo Moro non esiste ne è mai esistito
Perché sostanzialmente si dice che non esiste un documento che lo dimostri una prova
Mo'
Ma
Non
So
Quindi
Quindi diciamo così esatto
No ad onore del vero benessere per essere corretti per essere corretti questo provvedimento
Di di pochi anni precedenti a precedente a questo intervento di Gabrielli ma bastava semplicemente aver letto le lettere di Aldo Moro dalla cosiddetta pregevole dove che lo sci da tre volte
Rende talmente cioè pubblicò a tassi si sa e
Io quindi è un'autorità dello Stato io mi limito a riferire quello che leggo sugli atti giudiziari ecco mi sembra da questo punto di vista che si faccia molta fatica allora chiudo rapidissimamente
E del resto è comprensibile che si faccia fatica quando ci sono processi
Q commissioni d'inchiesta ancora aperti ancora aperte su fatti che si sono svolti ormai quarant'anni o anche più
E quindi si verifica un paradosso a mio modestissimo avviso che è assolutamente legittimo dal punto di vista sia chiaro dal punto di vista procedurale ma come nell'ultimo processo per la strage di Bologna dove su otto soggetti coinvolti
Cinque erano morti
Con un comprensibile con una comprensibile difficoltà anche di esaminare la loro posizione naturalmente chi è morto come sapete non può essere processato perché il reato si estingue avvocato mi corregga se dico una stupidaggine si estinguono
Abbiamo
Esatto con la morte del reo
Ma in ogni caso la loro posizione sarebbe stato interessante dai da mettere nel gioco processuale nel contraddittorio delle parti tra accusa e difesa non era possibile perché cinque di loro erano morti
Si fa quindi molta fatica a arrivare ad una verità condivisa in questo senso e chiudo davvero
Mi è piaciuto moltissimo quello che ha detto che è stato detto se le pistole fumanti
Chi come me si appassiona di queste storie ci lavora da tanti anni non ha nessuna speranza di trovare la pistola fumante
La speranza Chievo e quella davvero che queste tessere del mosaico diventino così tante e così complete da potersi finalmente incastrare e darci una ricostruzione storica
Credibile e verosimile
Questa sì è la l'unica speranza che possiamo avere pistole fumanti davvero non credo che troveremo mai le impronte digitali che ci diranno chi è il colpevole benché ci siano ricercatori molto più valenti di me
Che sono sicuro magari invece con la pistola fumante la troverà grazie grazie a Piero Corsini in realtà quello diceva Maria Antonietta e quello Giampiero erano assolutamente in asse diciamo cronologica lineare perché appunto
La negazione lodo Moro nell'ambito rosse Bologna il precedente poi invece a un ulteriore autorevole conferma che era quella di Gabrielli ma come diceva pure Piero Corsini
Che è stata quella più diretta di tutti che di Aldo Moro che nelle lettere tre volte le epoca il lodo Moro e l'accordo per Giovannone addirittura dovrebbe esser lì nei pressi Giovannone per farsi venire liberare grazie allo scambio cosa che verrà poi tentava anche come sappiamo da Martini lo scambio di prigionieri i terroristi prigionieri per avere il tentativo in extremis i fari fallirà io il esatto terroristi della Raf certo il famoso aereo di Martini che poi arriverà purtroppo troppo tardi
E io andando verso le le conclusioni abbiamo lasciato per ultimo anche perché hanno già una visione complessiva io Maria Antonietta lascerei un attimo la parola anche questa sorpresa un contributo a persona che qui con noi e che io conosco da anni e stimo ma che ha una certo a suo modo è testimone diretta
Diretto di una di una storia familiare che a diciamo è stato prodromica alla sequestro e l'uccisione di Aldo Moro e che ha molto a che vedere con la nostra storia repubblicani per una breve testimonianza che Alfredo Antoniozzi
Esatto esponente se
E nell'angolo in caso d'annata del compromesso storico venti giorni prima senza qua stiamo esattamente
Un applauso grazie grazie per la balena Stanzione Ansa
La pregherei come sappiamo essere sua specialità della sintesi perché poi andiamo abbiamo due interventi diciamo di scenario di Francesco vigneti e di Couto lirica andranno a chiudere con un'altra piccola sorpresa in collegamento prego grazie Federico Mollicone agli organizzatori di questo
Incontro io non sapevo di dover prende la parola fatto una piccola così confessione Federico
Quando l'ho ringraziato per l'invito di questo pomeriggio e quindi io ti ringrazio guidato la parola
Per qualche istante
Della vicenda Moro ascoltiamo dal mezzo secolo tante cose
Questo incontro tra l'altro molto bello complimenti diciamo
Una del decide di incontri convegni celebrazioni
A carattere politico a carattere sociale a carattere religioso che su Aldo Moro si sono tenuti
Io credo che
La cosa che andrebbe recuperata che mi pare di aver sentito dalle parole di Federico Mollicone e in itinere
E quella di recuperare il dato politico storico della vicenda nella quale si colloca l'affare Moro
Le pagine scritte milioni di pagine alla fine forse se andrebbero recuperate in chiave politica in chiave storica
Perché la vicenda Moro inizia da lontano
Inizia dagli anni sessanta da quando Aldo Moro che voglio ricordare per coloro che conoscono di meno le dinamiche democratiche cristiani era allora un doroteo quindi faceva parte di un'area politica della Democrazia Cristiana che storicamente si dichiarava centrista anzi poco aperta diciamo alle novità che il mondo politico italiano incominciava a far emergere Moro esce dai loro te i perché portava avanti insieme Fanfani posizioni di aperture verso quella che era una grande novità
L'abbraccio con il mondo o socialista nelle sue diverse articolazioni con i socialdemocratici di Repubblica
Con il Partito socialista italiano che in quell'epoca felice clamore suscitò all'interno della DC e non solo all'interno del gerarchia ecclesiastica
Nelle diciamo nelle democrazie occidentali negli Stati Uniti Moro
Non era amato non era male non era no non godeva di grandi simpatie perché era ha torto considerato amico del Partito comunista
La grande vera e novità di questa vicenda è che poi si conclude come tutti sappiamo
In quegli anni però è datata al mille novecentosettantacinque quando nelle versioni regionali in Italia e ci fu un sorpasso
Questo è un elemento politico che non può essere nasce così vanificato perché è lì che si colloca l'avvio di un percorso di Aldo Moro
Proteso attentare per la nostra democrazia e per la tutela del sistema Paese tentare una strada via aggregazione con forze chi ha ascoltato l'ultimo discorso di Moro ai gruppi parlamentari democristiani il ventotto febbraio mille novecentosettantotto
Io l'ho ascoltato una cinquantina di volte finché mia moglie non ha preso mi ha spento finalmente il registratore
E lui parla della necessita dell'aiuto di qualcuno
Al sistema Italia e nel settantasei nelle elezioni politiche quando democrazie cristiane Partito Comunista si avvicinarono c'era stato il sorpasso del settantacinque ma non erano l'elezioni politiche regia nel settantasei
E eccola la novità dentro la quale la vicenda Moro si deve collocare è la novità era la necessità a fronte del ritiro del Partito socialista
E delle forze laiche che erano tradizionalmente parte del centrosinistra a fronte di quel ritiro la necessità per la democrazia cristiana di avviare con il Partito comunista con tutte le implicazioni che ciò significava un percorso che Moro di finiva di non sfiducia
Ma con un accostamento diciamo obiettivo ad un'azione di governo in un momento di crisi acuta economico sociali della sicurezza del Paese che tutti quanti conosciamo la necessità di trovare una via la famosa Savia
Dare al Paese una stabilità
Nel settantotto c'è la novità cade il governo Andreotti perché il Partito Comunista chiede un passo avanti chiede di poter partecipare con il voto favorevole in Parlamento all'azione di governo e questo naturalmente crea sconcerto nella tradizione nel tradizionale dibattito del Paese lo crea Oltreoceano lo crea Oltretevere ecco quindi insomma la lo crea nella Democrazia cristiana dopo insomma deposizioni non erano così favorevoli
Il l'incontro di cui ho più accennato si svolse nella mia nella casa di mio padre nella quale io vivevo naturalmente
La sera per il
Venti giorni prima circa del suo rapimento avvenne questa cena a casa mia tra Aldo Moro e l'allora lo posso dire perché chiese mio padre l'ha poi la possibilità di scriverlo quindi è scritto in un libro
E con l'allora sua Eminenza il cardinale Giovanni Benelli che era diciamo il referente di Paolo sesto per queste questioni
E in quell'incontro quella sera Moro spiego le ragioni prendendo un impegno
Ecco questo impegno con il Vaticano con la Democrazia Cristiana e con il Partito comunista età di farlo durare questa esperienza per un anno
Se vi sentite qui il quel discorso ai gruppi parlamentari Moro ripete questa frase almeno dieci volte perché non ci fossero infingimenti euro interpretazione ecco
Quindi
Concludo questo mio breve intervento ricollocare nella sua dimensione storica politica e riconsegnare al Paese
La lungimiranza di questo grande statista che aveva già visto negli anni Sessanta la necessità di allargare il perimetro della dialettica nel nostro Paese fino agli anni settanta quando ahimè poi ha pagato duramente
Questa grande sua visione questa grande a tortura
Realizzando quello che molti non avevano compreso all'epoca ma che mi rendo conto non capiscono ancora neanche oggi con questa operazione Moro portò il partito comunista al centro e nel votare il sì al governo Andreotti del l'undici del sedici marzo
La mattina del rapimento il Partito Comunista ha votato sì a una serie di questioni che riguardano la storia diciamo occidentale nella quale ci collochiamo
Ha votato sì al Patto Atlantico ha votato sì all'economia di mercato ha votato sì
E quindi come dire questo strappo dalle politiche sovietiche che c'era iniziato ma che lì si contiamo certo non è piaciuto a tutti
E forse le verità vanno ricercate in questa direzione
Grazie ad Alfredo Antoniozzi per questo intervento vuole programmare però è perfetto per introdurre gli ultimi due interventi e lascio la parola subito con Maria Antonietta glabro lasciavano subito a Francesco Prinetti Sbrollini inizialmente
Uno
Donne sei Francesca
Alla tua sinistra Mariantonietta tu non lo vedi ma entrano al tavolo Louis al tavolo
Ok
Ok allora buona sera sono Francesco vigneti sono giornalista della Stampa mi occupo da un po'di anni di queste vicende il terrorismo
Mi è piaciuto particolarmente discorso sul fatto che servono tessere no per costruire questo puzzle tessere purtroppo ancora non riusciamo ecco mi piace portare qui il mio contributo piccolo contributo una vere e proprie pepita d'oro che ho trovato leggendo un testo appena uscito il memoriale del generale Adelio mole Maletti scusate
Edito da Mursia e curato da Concetta Argiolas ora del generale Maletti qui tra addetti ai lavori non c'è bisogno di spendiamo troppe parole sappiamo che è stato inseguito per tutta la sua vicenda donna la questione del terrorismo neofascista dal dalla strage di piazza Fontana però ma letti nel suo libero nel suo memoriale lascia cadere una vera e propria pepita d'Oro che io non ricreduto sia stata cade lasciata cadere per errore scrive suo ordine del capo servizio Fui inviato più volte immissioni particolari all'estero
In Jugoslavia dove fui ospite di quel servizio per un paio di giorni in una villa sulla costa di l'Adriatico tardo estivo color zafferano
Con gli ospiti si parlò di mire albanesi sul Kosovo
E di penetrazione in Italia via Balcani di elementi eversivi nazionali addestrati in Medio Oriente presso campi dell'Oltrepò ossia di membri delle Brigate Rosse allora manifestatesi
Ma le chi non ci dice quando esattamente avviene questo incontro in Jugoslavia però diciamo da secondo lo possiamo collocare per via di altre elementi nell'estate del mille novecentosettantacinque
Pochi mesi dopo Maletti viene defenestrato dalle dalle deste al Sid e quindi la sua storia a quel punto lui non la conosce più
Perché è così importante ai miei occhi questo rivelazione di questo incontro del settantacinque ma perché ci permette di retrodatare quanto meno di tre anni ma addirittura Maletti parla di scambi di
Documenti segreti già del sessantanove che attraverso Luís addetto militare ad Atene avvengono tra il servizio segreto italiano e il servizio segreto jugoslavo
Quindi ci permette dicevo di retrodatare di almeno tre anni un rapporto strettissimo fra i pochi servizi segreti e gli jugoslavi quindi ci informano
Di quel che sanno di dell'eversione di sinistra de dei brigatisti rossi dello ora
Ingresso del soffermarci troppo sulla questione italo jugoslava che non è qui il tema però il fatto che nel settantacinque in parallelo con l'inizio delle trattative che porteranno a al trattato di Osimo i due servizi si scambino informazioni così delicate ebbene secondo me è una tessera importante
è una vera e propria Pipita rossa
Sì una
Che ho scritto confida comuni intitolato intitolato Monte nel mondo una zona di confine
Ma loro lordo sono andato a rileggere giustappunto ieri perché serviva diciamo integrare questo discorso di Maliki che è semplicemente lagunare
Poi casualmente ovviamente casualmente il covo brevetti sarà in via Monte nevoso però il ruolo di Bernardo che i rapporti con i servizi segreti
Italiani il problema anche lo scambio ultimo con terroristi della Raf che viene tentato no no venti marzo allora prendono riprendo il discorso infatti
In un fondamentale libro uniamo emotivamente montano in massa Monte
è al confine tra l'Italia la Jugoslavia che si chiama casualmente Monte nell'uso come la via dove è stato poi trovato un covo delle Brigate Rosse a Milano
Quindi dicevo c'è un ottimo libro che consiglio Tito spiato degli inglesi a cura di Fabio Amodeo Mario Cereghino
è una raccolta straordinaria di documenti dei servizi segreti inglesi su Tito
L'ICI Leccisi dice ci si racconta come nel settantaquattro cioè quindi qualche mese prima del famoso incontro di Maletti i rapporti Italo jugoslavi avessero avuto un brutto scossone
è una storia sicuramente legata alle trattative che erano in itinere ma fatto sta che la la Jugoslavia alzo molto la voce con movimenti di truppe questo preoccupato tantissimo le cancellerie occidentali
Nel libro di Tito spia degli inglesi si racconta proprio con documenti come nel settantaquattro
I nostri ambasciatori a Londra e a Washington siano stati chiamati ad richiamati all'ordine cioè gli sia stato intimato di comunicare al nostro governo che bisognava risolvere una volta per tutte la questione jugoslava
La Jugoslavia e questo ce lo dice invece l'ammiraglio Martini in altre situazioni la Jugoslavia agli occhi della NATO era un tassello
Preziosissimo strategico lo vediamo adesso con la guerra per cosa cioè era la necessità di mantenere uno stato cuscinetto fra Patto di Varsavia e Italia in particolare con l'Adriatico
Il problema di fondo agli occhi della NATO era la flotta sovietica che era stata faticosamente espulsa dall'Egitto non aveva una casa nel Mediterraneo teoricamente avrebbe potuto trovare casa in Jugoslavia in una Jugoslavia post Tito allora quindi diciamo siccome la NATO
Riteneva fondamentale che questa questione venisse risolta e che la Jugoslavia venisse salvaguardata ci fu intimato di fare la pace e non la facemmo nel settantacinque questa pace una pace chiarissimamente a trecentosessanta gradi che coinvolge anche l'intelligenza torniamo quindi all'intelligenza
Gli jugoslavi ci informano di che cosa sanno delle Brigate Rosse di che cosa sanno dell'Olt di che cosa sanno di quanto avviene a Beirut
E qui naturalmente
Non possiamo dimenticare un tema che Calabrò ci appena ricordato
I terroristi tedeschi sono i secondi ospiti che attraversano la Jugoslavia in continuazione
E di cui gli jugoslavi sanno tantissimo o nel settantotto infatti famoso tentativo Visca di scambio avviene proprio con le vite di alcuni terroristi tedeschi che sono stati presi prigionieri jugoslavi
E qui andiamo a a a quanto ci dice il presidente Fioroni cioè la verità che noi abbiamo è una verità costruita ad arte che ha lasciato fuori volutamente la la verità del memoriale Morucci naturalmente
Ha lasciato fuori volutamente alcuni pezzi di storia alcuni pezzi indicibili evidentissimamente
L'indicibile ITA che invece il primo nucleo delle Brigate Rosse non lo considerava così scandaloso diventa scandaloso dopo diventa scandaloso nell'epoca di Moretti
Infatti ho ritrovato nel libro di Franceschini tranquillamente dei passaggi in Mara Renato io in cui lui parla dei suoi rapporti dei loro rapporti con la Raf a Milano scrive ci scrivevamo ci incontravamo dal settanta
Comunicando nel modo più semplice una casella sopra postale erano soprattutto quelli dall'OLAF e della due giugno a venire da noi il nostro rapporto con loro era basato soprattutto per lo scambio di documenti e di esperienze
Incontrandoci con loro ci sentivamo un po'gli europei e internazionali poi dopo parla di una compagnia tedesca che verrà arrestata nel settantadue e tutto lascia pensare che si è avuto un esso lenti
Non erano confronti faciliterà troppo sicura delle sue idee non si metteva mai in discussione ci accusava di non attaccare pubblicamente Stalin e non voleva capire come anche se non eravamo stalinisti dovevamo maneggiare con cura quel nome
A una parte della classe operaia italiana evocava la rivoluzione
Ma Renato Curcio nel libro intervista a viso aperto scritto con Mario Scialoja dice
Io Andreas Baader Carl Raspe e Gudrun essi nelle avevo incontra di a Milano alcune volte
Il rapporto quindi tra Brigate Rosse e Raf fino al settantadue settantaquattro era un punto d'onore era dichiarato
E come mai poi improvviso improvvisamente nel settantotto invece viene negato allo spasimo
Un altro un altro
Manca nella sua biografia Marco esborso cioè il capo della Stasi
Nel libro che ha scritto Marco svolto sia ed è stato pubblicato in Italia da Rizzoli mi sembra e lui l'uomo senza volto lui esplicitamente afferma che i terroristi tedeschi della razza erano sotto il suo controllo
Sottolineo il suo pieno controllo quindi che eliminare nella scena negli affanni della scena del crimine la presenza dei due tedeschi cioè Frizza cioè l'uomo dagli occhi umiliati ciò quello che e la ragazza che guidava come un cigno nero che Eridano Achtung Achtung è selling avvenne eliminerebbe la strada che così come eliminare il Albano rimettibili dalla scena e la preparazione dell'agguato Selimaj triade il tramite che portava a Berlino Est
Questi ha lentamente sicuramente a Berlino Est al Patto di Varsavia diciamo alla Raffa Raffa che che la RAF poco coi particolare la due giugno
Che sappiamo dopo a posteriori ormai quasi svoltasi era stata cooptata dal gruppo Carlos
E
Questo era indicibile e cioè il rapporto strettissimo con con gruppi che notoriamente erano
Etero diretti no dall'est
La cosa più incredibile la cosa più incredibile Mariantonietta scusate purtroppo non abbiamo dei tempi brucianti quindi dovremo far concludere la cosa più nel fare il capisco la passione perché anch'io vorrei intervenire su ogni riga
E va peraltro sono anche molto d'accordo con le sto dicendo Francesco però abbiamo abbiamo dei tempi brucianti non voglio seguente l'hanno tagliato nudo cui concludo e concludo
La cosa più incredibile e che di questa vicenda
Qua e là spezzoni ne conoscevamo già tanti c'è un libro ormai dimenticato ingiustamente dello scrittore americano Robert Katz
I giorni dell'Ira mille novecentottantadue
Cars sicuramente aveva fonti americane era un americano che va a Roma persona molto onesta dopo di sé intellettuale e Luís
Ricevette da dalle sue fonti evidentemente la storia di come i terroristi gli ultimi epigoni della Bader Meinhof dopo l'omicidio flyer scapparono in Jugoslavia e dalla Jugoslavia almeno due volte dice casse e sono gli interrogatori in questi ai tre dittici consolari e chiaro
Almeno due volte questi vennero il soprattutto le donne vennero a Milano e raccontano
Di aver partecipato a una riunione cruciale in cui si decise la sorte di Moro in una di queste riunioni dell'esecutivo delle Brigate Rosse tutto questo
A posteriori è stato cancellato queste queste sono tracce cancellate da parte dei brigatisti perché evidentissimamente non era il caso come cioè raccontato benissimo Fioroni come ci racconta benissimo ero queste erano cose che non andavano dette improvvisamente le Brigate Rosse di Moretti difendono strenuamente la loro dimensione nazionale esclusivamente nazionali
Concludo soltanto con due passaggi in questa conventio al silenzio è chiaro che hanno partecipato anche i nostri apparati istituzionali perché ci sono da parte della commissione Moro due presidi lorda presi dall'onorevole Fioroni ci sono state due scoperte veramente straordinarie che in sé per sé forse non hanno ha avuto lecco che meritavano ma che adesso mettendole tutte insieme diventano clamorose cioè la commissione ha scoperto che i proiettili utilizzati abbia Fanny
Erano stati erano uno stock della ditta Fiocchi di lecco
Venduti all'Egitto e prodotti presumibilmente prima del settantatré
Ora come questi qui venduti all'Egitto siano ritornati in Italia e siano finiti nelle mani delle Brigate Rosse non ce l'ha mai raccontato nessuno però dobbiamo immaginare a questo punto che non se esso è stato soltanto il famosissimo scambio di armi del papato o la nave somala la marca azione a vela di Follini ma ci devono essere stati ben altri contratti precedenti tra brigatisti
Sì e palestinesi
Quanto meno del Fpl piedi ma forse ma addirittura che queste a re questi proiettili fossero egiziani lo scrisse Graziella De Palo sull'astrolabio nel settantotto e torna ancora sulla stampa nel minuto settantotto cioè sono frammenti che a caldo erano emersi e che poi sono stati attentamente e nascosti o addirittura affogati in quella strategia della no come ci è stato detto bene quella strategia dell'eccesso per cui poi alla fine non si capisce più niente ultimo elemento anche questa una rivelazione della Commissione Moro straordinaria che
Riletta in questo quadro ci dà un gran senso
Loro raccolta hanno scoperto hanno trovato nudo desegretare uno dei tantissimi atti di Giovannone che sono ancora coperti da segreto
Il ventuno giugno settantotto cioè ovvero sia pochi settimane dopo la morte dell'onorevole Moro risulta che le carte
Le carte
Dell'interrogatorio sono arrivati a Beirut
E scrive Giovannoni in un'informativa
Le Brigate rosse italiane avrebbero fatto pervenire in questi giorni personalmente atto Giorgio a baci
Leader delle effetti Lepini copia dichiarazioni rese da onorevole Moro corso interrogatori subiti durante prigionia
Per quanto di interesse della resistenza palestinese altro si ritiene che iniziativa meeting ristabilire rapporto ufficiale collaborazione e tre assistenza sul piano anche operativo asseritamente venuta meno ultimo biennio
I rapporti c'erano erano fortissimi li hanno nascosti ce li hanno nascosti
No io dico concludo tanto di una cosa
Moretti lo chiamano la Sfinge non mi sembra e il bidello migliori
Grazie per questa ricostruzione molto puntuale che fa peraltro a incrociare quello che ha diciamo nell'introduzione di variata detta Calabrò e negli interventi dei colleghi parlamentari particolare un punto del del presidente Pieroni io lascerei intervento conclusivo la parola all'avvocato Couto neri che
E appunto per per ringraziare tutti gli intervenuti io mi scuso con la sorpresa era Fabrizio Catalano che è stato in conferenza stampa la presentazione della della mostra che corno in collegamento che io saluto
Ed è rappresentata approvazione Sciascia nipote diretto di Leonardo Sciascia e che appunto ringrazio presente è venuto anche all'inaugurazione però appunto per per chiusura del palazzo sono costretto a lasciare la parola a Valerio couturier le per le conclusioni e lo saluto coerente con un abbraccio
Va be'reputo mille
Vi ringrazio innanzitutto per l'invito da ultimo cercherò di essere più sintetico possibile
Ci tenevo a toccare i tre aspetti credo che possano dare un piccolo contributo a questo dibattito estremamente interessante
Il primo prendo spunto appunto dal titolo di questo convegno L'affaire Moro che come tutti sapete fu il titolo
Del saggio che un intellettuale della cara a Cundari di Sciascia dedico al rapimento e all'omicidio al presidente democrazia cristiana cessa però scrisse anche un altro libro romanzo in precedenza che era Todo modo
In cui affiora un personaggio che Moro lo ricorda ha molto da vicino
Viene anche fornito voglio senza ipocrisia un ritratto diciamo non lusinghiero che io non non condivido ma che esprimeva il punto di vista intellettuale
Di assoluto prestigio come Sciascia perché faccio questa premessa perché a mio avviso non dobbiamo commettere un errore cioè quello di ridurre Aldo Moro a un cadavere abbandonata all'interno di quell'automobile che ciascuno di noi in base alle esigenze politica propria formazione culturale alle proprie aspettative dei ricercatori spinge da una parte piuttosto che da un'altra appropriando se ne io credo che fermo fatto di ognuno legittimamente manifeste punto di vista personale
Credo che la figura di Aldo Moro ho apprezzato prima in modo particolare
L'intervento di chi ha parlato di Aldo Moro in vita Aldo Moro libero lontano dalla prigione dove poi avrebbe perso la vita e credo che ci sia o tre aspetti che vadano messi a fuoco
Di questo statista il politico di formazione cattolica
Di origine europea molto diverso forse dal nome ce lo immaginiamo noi più giovani del signor giudice
Spesso una rappresentazione caricaturale c'è grande conoscitore della politica internazionale
E c'è il giurista io magari per se ci danno modo modesti savonese gli avvocato sono particolarmente sensibili a questo aspetto e poi dedicherò diamo delle considerazioni provo a questo profilo io esprimo un'opinione che so essere di assoluta minoranza partendo proprio dal fatto che Aldo Moro era uno dei più grandi conoscitori la politica internazionale che esisteva in Italia
Ed era una figura mio giudizio un giudizio sposti ovviamente non son testimone di reperire anche venti o una conoscenza cartacea indiretta documentale
Ora io non ho mai creduto alla figura di Aldo Moro che vuole fare un braccio di ferro
Con la logica di Jalta io credo piuttosto ad una persona estremamente lucida consapevole delle debolezze del sistema politico italiano forse più di quanto noi
Ciò si chiamano essere ancora oggi che era molto attento ad osservare i mutamenti che aggiorna a livello internazionale per ricavarne quei margini che sarebbero serviti
Al sistema italiano
Per uscire da una criticità che si portava sin dalla fase della Costituente vado subito al dunque perché certe volte l'errore secondo me la nostra impostazione e che riconduciamo tutto diciamo al nostro territorio nazionale
è un inquadriamo questi venti nel nelle grandi discende
Internazionali dell'epoca io credo che nel quadro piuttosto ambiguo che si era generato
Ah partirà che negli anni sessanta con la nascita di quella che è stata definita modo somme non proprio diciamo appropriato
Distensione internazionale
Aldo Moro si convinse di poter ricavare degli spazi che consentivano Alitalia che avrebbero potuto consentire all'Italia Addis bloccare un sistema che quasi unico in Occidente a parte quei regimi autoritari e poi erano finite inizio degli anni settanta avere un'alternanza normale come succedeva in Francia voluta succede succede nel Regno Unito nella stessa Germania occidentale
Perché la logica di Jalta l'aveva divisa geograficamente Italia non ebbe abbia riprende alcune mutilazioni siamo del confine orientale una divisione secondo la logica di Jalta ma la conobbe all'interno
E non ci fu per tantissimo tempo la possibilità di un'alternanza perché il maggior partito dell'opposizione era diciamo al riarmo dei dei dei delle delle logiche politiche collegato a a un'alleanza militare che non era la nostra nel quadro della distensione
Lui si convinse che questa e questa politica poteva essere sbloccata che si poteva pervenire a un sistema perlomeno di reciproca
Legittimazione tra i partiti tradizionalmente di maggioranza il principale partito d'opposizione per cui questa dialettica non avrebbe riprodotto una divisione così rovinosa lingua quella paghiamo a mio avviso le conseguenze faccio questa premessa per dire perché probabilmente io non ho la
La conoscenza completa de L'affaire Moro delle interferenze non ho avuto mai accesso a queste informazioni non ostensibili hanno cittadini veri non posso dire se oltranza
Delle Brigate Rosse ci fu un'interferenza da qualche parte
Quello di cui sono convinto che sono in netta minoranza
Che comunque questo evento realtà non dei video il corso da nostra
Vita politica perché quello che accadrà negli anni successivi con il ritorno in grande stile della guerra fredda con la fine della distensione
Con lo scontro frontale sugli euromissili avrebbe creato una situazione per cui i presupposti che hanno reso possibile una situazione di emergenza economica e politica la solidarietà nazionale sarebbero comunque svaniti e nessun politico abbiamo desta visita che avrebbe avuto la forza diciamo di di di opporsi a un fenomeno di questo genere
E vado all'ultimo più velocemente possibile ed è un aspetto che mi colpisce tantissimo perché io ho letto come tutti le lettere di Moro
Dalla prigionia e sono rimasto colpito dalla spetti diciamo che poi attestano le norme caratura di giurista
Che va riconosciuta ad Aldo Moro
E vado subito al dunque Aldo Moro ha una strategia ben chiara nelle lettere per cercare di salvare la vita cioè di arrivare ad una trattativa
Che o lo avrebbe portato alla liberazione o immagino stiamo ragionando con la logica che già il giurista applica alla realtà avrebbe perlomeno prolungato la sua vita
Un tempo sufficiente auspicabilmente perché le forze dell'ordine qualora siamo interessati a queste avrebbero potuto rintracciare il luogo della prigionia liberarlo quindi c'abbiam diciamo a un argomento che è stato toccato da tutti gli altri ospiti
Di questo dibattito e qui chiamiamo in causa la diplomazia parallela che ha sempre soprattutto in quegli anni accompagnato quello ufficiale
E di cui Aldo Moro fu uno dei i maggiori interpreti quello che noi chiamiamo lodo Moro è stato citato da tutti nella prima lettera una delle primissime lettere che quella al ministro Cossiga Moro dice
C'è una ragione di Stato Nuccio sulla questione umanitaria abbiamo tutti interesse a che io dopo non sia costretto a riferire cose sconvenienti diciamo non dobbiamo né paura di fare una trattativa
Come è successo ad esempio tra sovietici e e cileni dopo il golpe militare di di Pinochet
Si raccomanda che questa lettera sia riservata perché le trattative parallele non devono essere Offerte diciamo all'attenzione pubblica
I brigatisti obbedendo a mio avviso una logica rivoluzionaria avendo delle altre priorità rendono pubblica questa lettera e creano un danno di immagine chiaramente al primo partito italiano a forza che aveva preso incaricati
Diciamo il il il Governo italiano Senna petecchia costituente in grandissima difficoltà verso fine aprile Aldo Moro gioca l'ultima carta
Importantissima la gioia con estrema lucidità
Ladro che modo perdente per motivi che io non sono in grado di spiegare forse di audacia essa questi documenti ha capito di più
Però scrivere lettere che sono strettamente collegate ad un'altra la prima Flaminio Piccoli chi conosce bene asso della democrazia cristiana sa che piccolo non è mai stato un uomo di governo
La DC era un soggetto policentrico
Non è non aveva il centralismo del partito comunista del movimento sociale piccoli era un uomo del partito e e cita dei riferimenti ben espliciti le trattative che nel passato avevano portato alla liberazione
Dei terroristi palestinesi
Per scongiurare diciamo delle rappresaglie gravissime antepone al principio di legalità lo stato di necessità certe volte giustificata deroga dall'applicazione delle norme formali del nostro ordinamento
Chiede
Sì ci sono di diversi casi Noce in un'altra città Lorenzini Germania no nella politico cristiano rinvenne liberato dalla dalla prigionia del movimento due giugno
Chiede che il colonnello Giovannone grazie a un suo uomo di fiducia responsabile la sua scorta
Non un affarista volgare come qualche sentenza purtroppo ho letto ultimamente di in genere USA di stare su piazza perché sta cercando di ottenere la liberazione attivando quei canali che la diplomazia parallela riviste sarà creato nel settantatré il lodo Moro erano McConaughey astrazione all'aeroporto di Fiumicino piovendo
Termini proiettili sulla testa
Del dell'arte di polizia che abbiamo ascoltato prima l'altro è Renato Dell'Andro
Che un un amico strettissimo di Aldo Moro un giurista di grandissima caratura
E che era il Sottosegretario di giustizia in quel momento e che nell'istruttoria veneziana di Mastelloni che tutti conosciamo
Viene rappresentato come consulente giuridico del lodo Moro il terzo è penna chimiche è il
Rappresentante del comitato di controllo degli apparati di sicurezza che sono quelli
Come il colonnello Giovannone che agiscono secondo lo stato di necessità e non secondo quello di legalità perché gli apparati di sicurezza sono quelli che riconoscono a legittimità del fine che prevale sulla legalità dei mezzi che queste lettere siano strettamente coordinate e che siano finalizzate a favorire una trattativa che poi sappiamo non aver portato agli esiti sperati ce lo dice un'altra lettera che credo qua non sia mai stata consegnata al destinatario della don Mennini dice
Queste le tre lettere sono collegate la primaria ma piccoli poi arriviamo a Dell'Andro tramite Dell'Andro arriviamo a penna Clini quindi questa pagina della nostra diplomazia parallela è una delle chiavi perché a dire la nostra storia che nasce nel settantatré comma Moro ministro degli Esteri
Viene richiamata in modo evidente durante la prigionia dallo stesso Moro e che poi continuerà avere diciamo una fase agonica negli anni successivi come io ho potuto scoprirà attraverso molti anni addietro le le ricerche le scoperte di un consulente parlamentare come Giampaolo pensano e ancora oggi io registro da semplice cittadino un'ostinata resistenza l'accessibilità qua documentazione che è conservata nel centro SISMI di Beirut perché la normativa italiana sul decreto
Sul segreto di Stato estremamente complessa anche se il segreto di Stato scade esistono forme inferiori di classificazione che resistono e che di fatto impediscono ai cittadini di accedere a quello io concludo mi scuso versatili fugato credo
Che invece oggi vada creato un movimento di opinione trasversale senza inseguire obiettivi politici spiccioli e abbastanza esecrabili e tutte le persone che sono diciamo intenzionate a a a capire gli errori e talvolta gli orrori della nostra storia per rendere ostensibili a tutti ci questa documentazione per conoscere delle baggianate storia italiana che magari ci potrebbero un domani insegnare ad evitare il ripetersi di determinati rete Rory quindi concludo
Ringraziando l'onorevole Mollicone un po'perché lo conosco da tantissimi anni fin dai tempi adolescenza ha una sensibilità molto simile alla mia queste iniziative possono portare a un risultato solo se diventeranno trasversali
Solo se si romperà quel gioco subito che la contrapposizione o l'illusione di avere dei vantaggi politici o di parte
Dalla scoperta in un'arena il luogo di un altra vi ringrazio grazie all'avvocato Borrelli Maria Antonietta Calabrò un applauso perché ha fatto la moderazione delle moto
Veramente maniera perfetta Francesco Righetti che è qui con noi a tutti i colleghi anche se non sono collegati ringrazio ancora mi scuso Fabrizio Catalano
Della Fondazione Sciascia che appunto abbiamo valorizzato nell'ambito della mostra la conferenza stampa e della delle convegno iniziativa perché la fine Moro è il nome che abbiamo dato a questo convegno io credo che sia stato non semplice convegno ma anche grazie a testimonianze abbia fatto esattamente quello che dice
Adesso dice adesso pudori le che ha detto anche dei vigneti intervento che ho molto apprezzato insieme agli altri e cioè quello di costruire una ricostruire l'affresco del dopoguerra italiano di cui il caso Moro
La
La scena principale e che è una scena che rappresenta comicità Sciascia dell'Affaire Moro citando Borga sa rappresenta questa scacchiera dove ci sono due giocatori di scacchi che si confrontano ma che in realtà poi non capiscono
Loro stessi di essere al centro di un altro gioco che solo spettatore apparentemente distratto ma in realtà attento capirà
Ecco con questa metafora di Borg se chiudo questo convegno ringrazio anche il palazzo e gli assistenti parlamentari per la pazienza e tutti gli uffici hanno contribuito ringrazio vivamente
Ineffabile staff Carlo Prosperi Silvia Palombo
E tutti Leonardo Miro Scariolo e tutte le persone che ovviamente tutti i giorni mi supportano e mi sopportano grazie ancora alla prossima iniziativa dica assegnare Italgas