Presentazione della ricerca sui giornalisti ebrei perseguitati dal fascismo - Conferenza stampa dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio

Posso
Buon pomeriggio a tutti siamo molto contenti come ordine dei giornalisti del Lazio di presentare questa iniziativa collegato con noi c'è il presidente dello dell'ordine guidato Balto che per motivi di sanitari che succedono purtroppo normalmente ormai in questo periodo per fortuna
Meno gravi e meno terribili di prima
Abbiano con noi Ruth delle che delle appello presidente della comunità ebraica romana a riempire Ariela Piattelli direttrice di Shalom Enrico Serventi Longhi storico Rico contemporaneo
Raffaele Russo segretario della Fnsi e salutiamo anche Beppe Giulietti Presidente Federazione la stampa insieme
Al Consiglio dell'ordine del Lazio e qui è rappresentato dal consigliere Maurizio Norzi e dal consigliere Marco Conti ma soprattutto il consiglio ovviamente tutto il Consiglio dell'ordine del Lazio
Lavora da tanto per poter arrivare a queste iniziative farne tante ancora è un momento difficile per l'Europa i venti di guerra che anche noi giornalisti abbiamo difficoltà a spiegare e a chi ci legge a chi ci ascolta
Dobbiamo ancora parlare di persone in fuga di persone inermi spaventate
è è impossibile non citare l'Ucraina in homo oggi è e in Ucraina ad esempio però ci sono settantacinque mila cittadini di religione ebraica e allora ci chiediamo in questo contesto di studio di approfondimento della storia
Se hanno paura di quello che sta succedendo adesso sì hanno paura e noi abbiamo paura per loro e per questo che vogliamo ricostruire riannodare i fili della storia in Italia e in Europa
Organizzare dei corsi di approfondimento e di studio per i giornalisti perché chi studia i fa il giornalista deve studiare deve essere cittadino d'Europa cittadina del mondo e deve conoscere la storia
Conosce le ragioni delle intolleranze il primo marzo due mila venti eravamo al ghetto per inaugurare una panchina in memoria
Di una giornalista due tipografi caffellatte il sedici ottobre del mille novecentoquarantatré l'abbiamo preso ad esempio questo colleghi dei tipografi come i tanti giornalisti perseguitati durante le leggi razziali
Non solo il ghetto perché appunto poi ci ci racconteranno le nostre ospiti non fu solo un non idee non erano solo al ghetto gli ebrei sono
Erano cittadini romani come adesso sono siamo tutti i cittadini romani cittadini d'Europa cittadini del mondo
E alla panchina vorrei ricordare all'inaugurazione la panchina quando già si temeva l'arrivo del codice dell'arrivo di l'avevamo tutti lì c'era il presidente Giulietti c'era Raffaele Russo c'era anche David Sassoli che arrivava da Rossella proprio per l'inaugurazione della panchina
In questi anni uno storico Enrico Serventi Longhi ha lavorato per ricostruire storie fatti i giornalisti perseguitati durante le leggi razziali e dopo però appunto il dopo poi si propaga come dire siamo nel due mila ventidue e parliamo ora di appunto di nazionalismi di manifestazioni con bandiere di bandiere rosso brune
In giro per per le strade d'Europa
E quindi come organico delle Ordine dei giornalisti del Lazio vogliamo proseguire questo lavoro di conoscenza
Vi do la parola Ruta del regalino presidente della comunità ebraica a Roma
Buonasera a tutti ha innanzitutto grazie Maria spetta
Presentazione per questo salute anche per l'amicizia che da sempre testimoni alla a questi temi alla vicinanza alla comunità ebraica di Roma
Nel solco di quella che è stata poi la professionalità l'esperienza e anche il contributo dato tanto papà che voglia in questo momento se me lo consentite ricordare come dicevi giustamente sono stati anni in cui abbiano inteso costruire percorsi comuni
Percorsi comuni di conoscenza di comprensione di condivisione anche questa occasione odierna in cui in qualche modo re integriamo rimettiamo a posto alcuni dettagli che la storia non così lontana ma credo ancora così presente il modo modello sul quale vogliamo costruire le basi del future fatto bene e quindi a significare l'intenzione di coltivare una conoscenza comune sui temi appunto
Delle verismo del contributo ebraico romano e italiane per la comunità di Roma
Poter OGR integrare all'interno
Di questa invece all'originaria funzione anche sono nella memoria coloro che furono immotivatamente espulsi dall'ordine dei giornali dei giornalisti è sicuramente un'occasione da lodare da significare ma lo facciamo ancora di più nella consapevolezza di quello che dobbiamo affrontare
Nel presente
Sia per il panorama col ovviamente si affaccia intorno a noi in Italia ma anche in altri luoghi d'Europa in Ucraina per esempio il proprio uno
Di questi perché sappiamo bene
Quali sono le condizioni in cui gli ebrei vivono in quel luogo dove non possono molto spesso precarie all'interno delle sinagoghe perché questo è pericoloso e quindi è bene che si eviti ma anche di fronte a fatti che nell'attualità
Purtroppo per vadano spesso le cronache e da qui come si diceva anche incontri
Recenti la necessità il ruolo del giornalista
Abbiamo una definizione dei limiti e anche delle ambizioni specifiche perché se è vero da una parte che è necessario fare la cronaca ma non può mandare l'analisi e la conoscenza sia dei presupposti che degli effetti che da questo possano derivare
Molto spesso gli effetti sono
Più pervasivi di quello o quanto meno difficile da contenere rispetto
A quello che
Possiamo immaginare ma in questo senso io continua amputare la mia piena disponibilità
A maturare nella consapevolezza comune un utilizzo delle parole della notizia dell'informazione in una formula maniera che sia comunemente costruita su basi solide soprattutto su quei principi
E la nostra Costituzione le nostre leggi ci impongono nei quali ci riconosciamo e voglio dedicare veramente un pensiero affettuoso quei penalisti editorialisti tipografi rastrellati razziati e in molti casi non sopravvissuti che hanno dedicato con passione da questo Paese
La loro la loro cultura loro professionalità e che sono morti senza una ragione è una motivazione quindi che sia sempre il suo ricordo di benedizione ma che si continui a lavorare per costruire
Cultura grazie
Grazie presidente è io le realtà occupato il posto appunto per motivi sanitari alla presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio che aveva creduto subito a questa a questa iniziativa
Quindi diciamo la sua introduzione che spiegare come l'ordine dei giornalisti è arrivato a a pensare questa iniziativa finita la parola a Vito D'Ubaldo presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio
Guido
Ecco mi grazie Maria mi ascoltate
Ci si arriva
Il segnale
Sì ok
Grazie ci tengo molto a questa iniziativa un'iniziativa non solo per ricordare ma per far vivere per far rivivere la storia la memoria di trentacinque colleghi ebrei romani
Deportati radiati dall'ordine e lo dico con un senso profondo di vergogna che si protrae nel tempo
Fino a oggi all'epoca delle leggi razziali non possiamo tornare indietro ma dobbiamo abbiamo l'obbligo di guardare avanti ai rischi che insorgono perché vi sorgono dal passato e che devono aiutarci a non dimenticare nella religione nella tradizione ebraica che fa parte dell'Occidente termini tutti abbiamo acquisito ciò in modo intenso essenziale per far rivivere ed è quello di fare il nome
Vediamo infatti non designa l'identità ma l'eternità di una persona come ben sa chi visita la sala di non presso il memoriale Yad Vashem sul monte della memoria a Gerusalemme
Per un giornalista inoltre c'è qualcosa in più il nove è la firma il sigillo del nostro lavoro e il segno del legame con esso
Per questo nel palazzo della nostra sede dove ogni collega transita e si sofferma almeno una volta all'anno in virtù della vecchia consolidata abitudine di non rinnovare on line e l'iscrizione di venirlo a fare fisicamente per sentire l'atmosfera di casa e ritrovarsi con i colleghi
Apporremo una lapide con i nomi
Fatemi dire con le firme di nostri colleghi ai quali sono stati strappati via pagine della loro vita nel tentativo di lasciarli senza firma
Una firma che oggi noi restituiamo per sempre insieme alla tessera professionale che simbolicamente è già stata riconsegnata re questo ordine due anni fa
In questo modo ladri dalla nostra sede
In piazza della Torretta diventerà anche se ha una sala dei nomi riecheggiando le nel suo piccolo la suggestione
Nella lapide scriveremo anche i nomi dei tre tipografi uccisi i compagni di viaggio insostituibili per chi ha conosciuto la nostra professione secondo regole e tradizioni antiche
Con i tipografiche lasciatemelo dire con nostalgia ci ricordavano impietosi pressanti gli spazi denti spesso non aggirabili del nostro lavoro
Ho voluto portare avanti questa iniziativa e ringrazio tutti coloro che l'hanno resa possibile tutti i presenti
Soprattutto per i giovani cioè accendono oggi tra mille difficoltà la professione
Perché sentano la presenza dei colleghi viva percepiscano l'uguaglianza l'impegno contro ogni discriminazione
Come un tratto integrante della loro identità e dignità in una parola della firma che apporranno successo loro perso e sulla tessera della loro appartenenza all'ordine
Ci piacerebbe ci attiveremo per farlo che fosse Liliana Segre che forse ha conosciuto e sicuramente ha condiviso luoghi e momenti tragici con i nostri colleghi deportati
E inaugurare onorare con una sua visita in piazza della Torretta la lapide che citerà coltivare la memoria
Ad istituire di Dante l'identità rubata per tenere lontani gli inquietanti segnali dei vari riaffiora l'antisemitismo
Grazie
Grazie guida insomma vogliamo proseguire questo lavoro questo lavoro iniziato però da uno storico però per fare la storia bisogna ricostruire nelle storie in in questo cd
Sta aiutando anche Ariela Piattelli direttrice Visciano Grazia Maria Grazia tutti acquisto prestigiosissimi invito e grazie soprattutto all'ordine del re ben aver realizzato questo evento che regge rende giustizia
Alla memoria la memoria di una vergogna le leggi razziali che trovò in vari ambiti come
Ricordato anche dal presidente il modo di sopravvivere sia dopo la caduta di chi la c'ero fascismo e anche dopo per il rinvio contanti antisemiti in carriera che ci furono anche dopo la guerra acquisto di oggi vi è un passo e per conoscere il passato che guarda come ha ricordato il presidente D'Ubaldo soprattutto futuro riscoprire storia di depurazione Lorient giornalisti ebrei romani a causa delle amico etnici razziali significa conoscere le storie dei singoli per comprendere quanto ognuna questa storia sia in qualche modo paradigmatico ittica anche della comunità ebraica di Roma leggi razziali Huron solo un presagio di ciò che avvenne dopo
Tra le storie che questa vicenda si racconta vi è quella del giornalista ebreo romano Eduardo Ricchetti
Elemento che mi ha colpito di più a
Leggere questa storia e che Ricchetti è stato catturato assieme a sua moglie che deportato dei nazifascisti il sedici ottobre del mille novecentoquarantatré e proprio nella data comunemente comune un'aria ricordati
E appunto ricordata come la la date prive vennero razziati gli ebrei romani dal quartiere ebraico Ricchetti con la moglie deportato e indiani
E non ha detto e la loro storia ci ricorda che il sedici ottobre non si formò nel quartiere ebraico ma continue che continua nel tempo
Fu solo il primo atto in Italia di una tragedia che porta ottanta libbre romani e italiani nell'interno dei campi di sterminio
Nei giorni scorsi ho parlato grazie anche alle indicazioni del il ricco ed il dei tre persone appunto che si sono occupate dell'installazione della della pietra d'inciampo dedicata proprio arricchiti con la signora Maria Gabrielle Ortolani che alla nipote
Di di Eduardo e di sua moglie
Elvira e siamo riusciti proprio appunto a raggiungere grazie a loro nella storia Mariani ha raccontato è drammaticamente simile a quelle di tanti altri ebrei romani deportati in quella tragica alba del sedici ottobre
Prima di essere deportati non avevano avuto nessuna BIDS agli anni mi raccontava
Maria avevano consegnato come punti cinquanta chili d'oro Anna nazisti per loro era stato un fatto
E necessario per stare tranquilli dopo la deportazione Ricchetti e sua moglie furono caricati sul treno diretto ad Auschwitz il treno che Tarantini diciotto
Ottobre quando il treno parte passò per Padova riuscirono a lanciare fuori
Un biglietto
Un biglietto per arrivare poi ai loro cari segnalarli quello che stava accadendo e scritto con mezzi di fortuna infatti oggi è poco leggibile marciò con cura qualcosa significa e si vede che hanno scritto saluti e baci da vostri vecchi amici
Ovviamente vecchi amici era un espediente per non essere riconducibili alla parentela e una gentile signora e abbiamo insomma purtroppo non fu una cosa comune trovando questo biglietto capì che doveva consegnarlo all'indirizzo essere pensiero puro di farlo e fu l'ultimo contatto con i loro figli
Dopo la liberazione la famiglia Pepe per qualche motivo chierichetti siano morti durante quel viaggio ma una lettera di un soldato americano ha squarciato il silenzio
Perché racconta la famiglia che Ricchetti nel campo di sterminio dopo essere stato coinvolto in un macabro gioco che nazisti è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa
Ma che ricorda che fu talmente dirompente questa rivelazione nella vita di sua madre che il padre fu costretto a liberarsi di quella legge
E mentre oggi Maria ancora conserva accanto Aldino accanto il tesserino dell'ordine di suo nonno quell'ultimo biglietto
Ecco una storia di un singolo giornalista ebreo romano che ci racconta come il sedici ottobre è durato anche dopo
Grazie rivela
Sempre mozione anche per me sentire queste storie perché
E accaduto verrà citato mio padre era stato lui primo racconta nelle tante di queste e anche le sue esperienze durante durante quel periodo
Per il potere poteri raccontarvi delle delle dell'Est delle storie dilemma
Adesso supero la commozione che mi ha dato Ariella e anche le parole di tutta e dopo la parola caraibico Serventi Longhi
Poi di colpo
Porta alla razionalità la storia
Storia che si razionale ma non può prescindere mai da sentimenti che che ci animano oggi ci spingono anche a farla questa ricerca storica dei sentimenti
Di quelle persone che sono protagoniste o vittime di processi storici mai come in questo caso le persone di cui parliamo realmente l'esempio Edward Ricchetti e straordinario fu un vittima a tutto tondo però fuoco lo fu per come gran parte degli ebrei romani ma in qualche modo estensivamente anche della società italiana
Dentro un processo lungo largo che non nasceva semplicemente durante la guerra ma che veniva da lontano veniva ed era connessa alla natura stessa del fascismo nel suo rapporto con le professioni nel suo rapporto con le componenti della società italiana e ha avuto la fortuna grazie alla Fondazione morì Hardy
Che la Fondazione di studi sul giornalismo con cui collaboro guidata da Giancarlo Tartaglia di iniziare questo percorso perché abbiamo trovato sostanzialmente i fascicoli personali dei giornalisti
Iscritti al all'albo professionale durante sotto il fascismo alcuni di questi hanno proprio nelle schede
Dei cassetti dove sono contenuti tutti i loro nomi la dicitura espulso dall'ordine in seguito alle leggi razziali
Perché c'era un primo riscontro che c'era interessato all'interno di un po'di una ricerca più ampie sulle epurazioni del fascismo compiva verso la categoria dei giornalisti perché fascismo non cominciava a curare di a breve iniziò molto prima
La natura stessa del giornalismo fucili fascista si nutre di epurazione di allontanamento fummo gli oppositori politici liberali socialisti comunisti i primi a cadere vittima del processo e curativo e continuo durante tutti gli anni della vita del giorno giornalismo fascista anche colpendo fascisti stessi quando Merano più in linea con le direttive del regime
Asserivo trentotto con un grande salto di qualità
Noi abbiamo ricostruito in generale a livello nazionale novanta
I giornalisti ebrei tra professionisti pubblicisti iscritti agli elenchi speciali erano quelli che si occupavano di giornali tecnico-scientifici per lo più quindi anche medici avvocati
In questo la professione giornalistica giornalismo straordinario perché restituisce un po'un affresco
Di gran parte delle professioni di questo Paese
E sono stati colpiti da provvedimento di espulsione
Roma fa la parte del leone sono trenta giornalisti sul novanta quindi un terzo livello nazionale più altri quattro cinque che furono perseguitati per altre vie compreso Eduardo Ricchetti che non fu espulso
Dall'albo dei giornalisti perché assimilato cui fu fu vittima della deportazione degli ebrei romani successivamente
Perché ognuna di queste storie data una storia differente per fare semplicemente un esempio non posso in questa sede pagare di tutti e trenta i giornalisti trentatré tra giornalisti e tipografi espulsi e colpire le persecuzioni fasciste manona di questi era Margherita Sarfatti e come immaginate avevo un rapporto più che speciale con il Duce con Benito Mussolini ecco le leggi razziali non guardano in faccia nessuno è abbastanza evidente
Le leggi razziali furono come voi sapete come utile ricordare programmate nel novembre del mille novecentotrentotto ma attenzione non divennero immediatamente operative come voi sapete sicuramente meglio di me bisogno aspettare per quanto riguarda i giornalisti
E geometri cosa curiosa
Il giugno del mille novecentotrentanove quando proprio in virtù dell'importanza del giornalismo la prima categoria per cui vennero diramati e le norme applicative le leggi razziali son proprio i giornalisti
Ma attenzione in questo caso alla categoria giornalistica fu in molti casi gran parte dei casi anticipo le direttive del regime
Molti a Trieste in particolare abbiamo trovato molti di questi casi furono espulsi dal Circolo della Stampa dall'albo professionale dal Sindacato Nazionale regionali si licenzia abbia le redazioni dei giornali in prima le leggi razziali divenissero operative
Anticipando i voleri del regime
è chiaro che qui ne abbiamo ricostruito in questo percorso anche delle responsabilità etico morali di una categoria di cui ovviamente nessuno di noi di voi siete trapanese caso mi sono uno storico ma comunque
In quanto italiano portiamo direttamente in grembo però ne siamo qualche modo
Custodi di una memoria chiamiamola negativa cioè di coloro che hanno addirittura non solo fatti propri ma anticipato io vorrei vedere
E questo apre a livello storiografico un problema molto grande che poi al problema delle leggi razziali a livello storiografico ovvero come la Società Italiana viaggi al di là delle sue diciamo al di là delle delle dimensioni più eclatanti
E la natura e e ci fa capire la natura del totalitarismo la natura vera la drammaticità della dittatura capace di modificare a tal punto sentimento lo spirito dei cittadini
Del paese che persino gli stessi ebrei almeno fino a trentotto e trentanove non si in qualche modo come tutta la società Diana non si resero conto di quale sarebbe stato l'esito distruttivo di quel regime
In questo caso il più storico fa fare una piccola
Citazione fu molto chiaro Benito Mussolini
E a Trieste appunto si fanno scelte a caso a una scelta
In virtù del suo essere città di confine e di essere la città in cui per primo lo squadrismo si dispiegò in quella dimensione amico nemico nemico interno nemico esterno contro gli slavi
Fece suo battesimo ora il discorso che pronunciava
Alla popolazione italiana le diciotto settembre di misura centotrentotto le leggi razziali
C'è una parte forse lo conoscete questo discorso ma una parte spesso negletta poco nota di questo discorso che però estremamente significativo di quello che voglio dire di quelle che sono le responsabilità etiche che ognuno di noi si corta perché lo stesso Mussolini a indicarle
Mi diceva coloro i quali fanno credere che noi abbiamo obbedito agli imitazioni o peggio a suggestioni sono dei poveri deficienti ovvero se ne abbiamo obbedito qualcuno pensa alla Germania
Sono dei deficienti non è così
Sono deficiente quali non sappiamo se dirigere il nostro disprezzo la nostra pietà
Il problema razziale non è scoppiato all'improvviso come pensano coloro i quali sono abituati a bruschi risvegli perché sono abituati ai lunghi sonni polveroni
Ma dire la società italiana coloro che hanno subito delle analogie si svegliano e criticano nostra alleanza con la Germania leggi razziali
Sono coloro la parte italiana peggiore che è rimasta dentro il regime fascista ha collaborato con il regime fascista e oggi fa finta di scoprire
Questa novità
è la relazione la leggi razziali con la conquista dell'inverno dopo che la storia ci insegna che gli imperi si conquistano con le armi ma si tengono con il prestigio
Occorre una chiara severe severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze ma delle superiorità nettissime presso il pezzo più famose cantate celebre di questo discorso
Ma toccava appunto un un nervo scoperta al PDS per fare un esempio Parodi gli esseri perché
L'ordine regionali riesca a a operato molto nel ricordo dei suoi giornalisti espulsi dal
Dal fascismo anche prodotto un documentario e io ho come che mi è stato dato ieri dalla collega Sabrina dalla collega storica Sabrina Benussi che lo ha realizzato e fa proprio la l'affresco di questi giornalisti a Trieste
Direttore proprietario del piccolo era Teodoro Mayer ebreo
E Teodoro Meier non era un ebreo qualsiasi era una delle figure se non la figura più importante della società triestina ed era una delle figure che era rimasto se non aveva abbia ha commentato il suo potere durante il regime fascista
Molti di questi giornalisti di cui parliamo ci e non è un caso
Essendo professionisti e pubblicisti non potevano PS dei fascisti altrimenti non avrebbero asceso a quelle luoghi in alcuni casi
Abbastanza particolari come nel caso dei giornali se richiesti di Roma addirittura ed è un caso che a volte
Le conosciamo era un ebreo che scrisse nel trentasette control apertamente antisemiti
Per garantirsi in qualche modo alla dimensione del libero perché queste la drammaticità del totalitarismo la difficoltà
Per sfuggire dal totalitarismo mentre c'è per questo ricorre la drammaticità di vivere convivere in quindi in quella realtà
Il Teodoro Meier altri giornalisti sì fecero la loro vita dentro il fascismo e ebbero un brusco risveglio un brusco risveglio che Milesi automaticamente doppiamente viti
Perché erano persone che credevano per una scala di valori che andava dal Risorgimento alla partecipazione deve bere la prima guerra mondiale
Alla Sessa fascismo che copriva con la sua retorica la sua propaganda l'idea di rappresentare l'Italia avevano comunque continuato a essere del processo di assimilazione
E lì stava anche richiesto un caso portando a privarsi della propria identità entrare
Alle regine non interessa non è interessato perché regimi si nutre di epurazioni e si nutre di persecuzioni e Regina rivolti seguire quindi gli stessi vive gli stessi dirigenti ebrei che avevano in qualche modo sostenuta è una storia quindi i canali serve a trecentosessanta gradi perché mette in luce le responsabilità della Società italiana la nostra chiama il caso alla nostra responsabilità attuale la nostra necessità di scegliere resa possibile dalla democrazia negata in altri contesti
Istituzionali e la responsabilità delle proprie scelte nessuno rimane
Va talmente vittima in una democrazia a differenza di quanto capita in un'autocrazia dove ha anche persone che per vita per Scelta per Procter corsi individuali biografici si trovano alla vera e fare
Con il potere nel rendono alla fine Drago
Gli ulteriori mentre è una e altri un un richiamo forte all'etica questa è stata già richiamata precedentemente del giornalismo e dei giornalisti non essere consapevoli del proprio ruolo
Il regime il fascismo è stato definito non da me ma da Renzo De Felice insomma uno storico non banale
Un regime di giornalisti
Il signore che non voleva Coopers offendere la categoria dei giornalisti voleva sottolinea pare che il regime fascista aveva capito perfettamente l'importanza della parola dell'informazione e della comunicazione
Ed è un processo continuo di
I fascisti trazione prima e poi di creazioni di un giornalismo totalitario che appunto si nutriva di tutta una serie di passaggi ma che riconosceva nel giornalismo lo strumento principale della propria autorappresentazione
Preso ancora una volta richiama il giornalista alla propria responsabilità la propria etica al proprio necessità di capire quali sono
Anche le possibili conseguenze dell'accettare
Alcune perita un mezze verità o menzogne far nel proprio discorso al proprio tornaconto riducendosi a mero strumento di interessi
Superiore
Quindi la storia
E le questo laboratorio questo cantiere che è stato aperto su questi terroristi ancora aperti
Noi non abbiamo ancora ricostruito
Termine brutto storico siano pro soluto prosopopea Fia non abbiamo perché vuol dire una biografia collettiva non abbiamo ricco ricostruito completamente le storie di tutti questi giornalisti
Con Bartoli l'ordine nazionale dei giornalisti in corso insomma una riflessione su iniziare un programma progetto nazionale
Chiameremo l'antisemitismo di carta
Che si tratterà appunto di ricostruire a livello nazionale la tutte le storie di questi giornalisti attraverso delle ricerche puntuali di archivio
Che coinvolgono ovviamente le comunità i musei negli archivi ebraici sparsi sul territorio nazionale e che possano do un domani servire anche da un punto di partenza per percorsi didattici
E coinvolgono anche scuole anche giovani posa
Più che mai necessaria sia scuole ebraiche scuole ovviamente Gentilini in questo modo ma un lavoro a trecentosessanta gradi che spero che possa dare veramente i suoi frutti
Abbiamo raccolto abbiamo peraltro intanto per restituire appunto
La memoria a restituire la firma i nomi come diceva il presidente D'Ubaldo a questi giornalisti abbiamo cominciato a collaborare con chi
Operando in giornalismo sia delle comunità che invece a livello organizzato a livello di segreterie di delle varie organizzazioni professionali tra storici e giornalisti c'è sempre questa
Rapporto avvolti di diffidenza per cui lo storico snobba in parte il giornalista del giornalista prescinda volte dal lavoro dello storico ma quando si incontrano i due tasselli e quando si trova un punto di lavoro
Comune su un tema così importante e fondamentale si vedono i figli affetti risultati sono due-tre anni lo mi trovo a parlare di questo in tutta Italia sarà sempre di più così si comincerà a produrre qualcosa quindi questo non è certamente un cazzotto
Grazie a tutti per l'attenzione
Anzi crearsi Enrico per fortuna nel trentotto io ci fu ma anche molto dei per molti cittadini italiani per molti italiani che pizzeria bruscamente lottarono contro il fascismo e l'antifascismo se non avevano già cominciato prima
Rinunciare alla all'identità è una cosa molto brutta e per questo noi vogliamo per questo noi lavoriamo per ricostruire queste spiace dire
Ricordare questi questi colleghi di costruire le loro storie perché questo ci aiuta come giornalisti non solo a scrivere ci aiuta a capire aiuta i giovani a capire
E io da chi ci ascolta chi ci legge a capire meglio il mondo e perché anche e a capire perché
Alla Federazione nazionale la stampa e al io all'ordine nazionale e all'ordine regionale interessa tanto combattere per la libertà di stampa
E vi volevo chiedere a guidata aveva qualcosa da dire prima di dare la parola d'uso il segretario della Federazione nazionale alla stampa
Video
E Sella giù
Non ho brevemente lascio le conclusioni dei lavori da voi e gli altri ospiti
Voglio soltanto ricordare magari lo faccio precedente Anna mediche est ci sta seguendo che la nuova portava nella nuova vicepresidente di carta di Roma che ci sta seguendo
Modalità streaming che sarà possibile attivare il contatto e anche Giancarlo Tartaglia lo storico
Direttore della Federazione nazionale della stampa che ha fatto tanto per portare avanti queste iniziative sulla memoria dei giornalisti grazie al loro grazie a tutti voi
E anche qui Napolitano della e allora continuiamo questo lavoro e lo estendiamo anche i corsi di formazione questa formazione che per i giornalisti è diventata una specie di ossessione di legge invece approfittiamo per fare delle delle belle cose insieme
Va bene ci voi a Tivoli Terme il mio posto che mi è così scomodo rimaneva
Tanto no le ringrazio per amenti pochissimo da da raggiungere quello che avete letto e ciò che è assolutamente condivisibile per quanto mi riguarda consigli considerando anche che dopo l'operazione di per cui però della memoria deve essere a mio modo di vedere un'operazione sta per essere un'operazione che diciamo deve vedere deve vedere coinvolte non soltanto le istituzioni dei Stampa restituzione dei giornalisti ma secondo me è un'operazione che deve coinvolgere anche altre Istituzioni deve coinvolge innanzitutto il mondo della scuola perché deve diventare proprio un'operazione un'operazione pedagogica soprattutto alla luce di quello e purtroppo fatti di cronaca ci raccontano sempre più spesso sempre più spesso ogni giorno io rapporto dei del fascismo nei confronti appunto della stampa e dei giornalisti è un rapporto sul quale molto si è scritto Enrico Serventi Longhi era ci ha offerto
Questo Ursus Breve ma secondo me molto molto ricco e significativo anche perché voi diciamo se così vogliamo riportare un attimo indietro le lancette a quei tempi molto prima del al peggio appunto della leggi razziali c'erano state le cosiddette leggi fascistissime sulla stampa ma l'indagine si era anche poi cogliendo concentrato
Su alcuni giornalisti che già aveva messo nel mirino voglio ricordare uno su tutti Giovanni Amendola c'era stato molto prima appunto del delle leggi razziali c'era stato un omicidio
C'era stato omicidio Amendola e la vita anche di molti colleghi non è che fossi una vita diciamo di diciamo semplice tra l'altro quello che punto all'ordine fascista del dei giornalisti era qualcosa di in modo diverso rispetto a quello che l'ordine dei giornalisti oggi anche perché si trattava in sostanza di elenchi che venivano custoditi
Presso le prefetture a livello provinciale quindi senza avere l'autorizzazione all'epoca c'era l'autorizzazione in ordine al dal prefetto onorare come dire il tradimento del il fatto del governo e quindi del regime non si poteva non si poteva esercitare la professione
Essersi spinti oltre adesso diciamo a recuperare quella che è appunto la memoria di molti colleghi a me per primo diciamo non non sapevo neppure che fossero non fossero stati deportati molti di noi scopriranno l'esistenza di queste storie scoprivano l'esistente costeranno queste storie vescovo privano adesso quindi io ritengo che sia meritoria l'opera che è stata avviata dall'ordine dei giornalisti del Lazio perché è un opera che diciamo deve portare tutti quanti noi a recuperare un pezzo della nostra storia un perché poi un pezzo della storia di questo Paese un pezzo dell'ASP
Una storia che al quale diciamo questo Paese sicuramente non non può andar andar fiero ed è una storia e secondo me deve trovare adeguati modi di anche di di riscatto quantomeno della della stessa memoria
Quindi da questo punto di vista cioè può essere fondamentale il rapporto di collaborazione tra la storici e giornalisti o viceversa voi ha ragione quando quando Enrico quando dice che molto spesso c'è diffidenza ma io la trovo una una diffidenza assolutamente fuori luogo anche perché ricordo a me stesso che i giornali e mi riferisco ai giornali di carta che qualcuno diciamo oggi sta cercando quindi di di rottamare troppo in fretta imprigionato i giornali però sono la prima bozza della storia quindi senza senza quei giornali non si scriverebbe la storia quindi assolutamente lavoro degli storici e quello dei giornalisti
è un lavoro che deve deve deve deve procedere di pari passo quindi io ringrazio
Ordine del Lazio Enrico Grazzini Negrello relativi cioè di Shalom oltre che il ricco diciamo questo ulteriore passo verso lo reputo il recupero di una memoria e memoria collettiva e memorie di un Paese ma anche memore di una categoria D uno
Grazie a Raffaele infatti perché appunto non è la storia dei singoli giornalisti non è la storia della comunità ebraica e la storia di questo Paese arco di cui tutti siamo cittadini a tutti Effeti e dobbiamo ricordarci tutti la storia
Grazie a tutti di essere intervenuto
Grazie presidente D'Ubaldo speriamo di rivederti perché
Il su tutti grazie