Costruiamo il futuro europeo di Bergamo manifatturiera

Menem buonasera benvenuti era questa questo momento importante di confronto
Tra i principali attori del mondo economico e sociale del territorio
Riguardo il futuro della nostra amata Europa sono Sergio cavalieri sono rettore sa di Bergamo
è un benvenuto un duplice venuto perché siete qui laurea regia della sa di Bergamo presso il Campos chilometro rosso
Questo luogo di innovazione è un luogo di innovazione perché molto rosso è è un distretto innovazione ma all'interno e contro rosso non abbiamo come università
Dei laboratori di meccatronica abbiamo nostro servizio ricerca e terza missione che quindi contribuisce al supporto tra attività di ricerca innovazione dell'università e in quest'aula anche spesso ospitiamo lezioni dei nostri master universitari quindi nostra attività di formazione continua
Siamo qui ringrazio il coordinamento lottano per federale democratica nel solidale per il lavoro istruttorio operatorio portata avanti nelle scorse settimane
E ci permette adesso di avere un momento di confronto di riflessione
Su quello che essa tutti a cuore noi il futuro come dicevo prima la nostra amata Europa perché oltre mostra matita li hanno sommato paese c'è anche una una realtà che ormai
Sappiamo fa parte del nostro DNA sociale culturale politico che appunto l'Europa Europa della quale naturalmente da quel tutti noi attingiamo in termini non soltanto di risorse ma in termini proprio di comunione di unione culturale e anche di visione comune ecco questo aspetto importante perché penso che siamo noi come cittadini italiani ma sotto ci tiene europei dobbiamo contribuire anche far sì che appunto l'Europa possa ulteriormente per i nostri giovani i nostri figli i nostri nipoti essere quell'occasione di il luogo comune di di spazio comune nel quale portare avanti le nostre idee le nostre visioni le nostre speranze nostro spicci le nostre azioni appunto sulla al nostro futuro
E con la Conferenza frutto dell'Oropa è un momento importante perché il momento è stato deciso dalla dalla Presidente fondarla Jenna dalla Commissione europea come momento
Di di ricezione di quelle che sono le principali istanze dei principali oppure proposte che cittadino europei possono avanzare posso trasmettere quindi un momento di riflessione da parte di tutta l'Europa per ragionare appunto sulla programmazione futura
Molto spesso in parliamo sempre di governanti che decidono top da Honda ma questo momento invece i partecipazione un momento Pan democratico a livello europeo di consapevolezza di presa di di di di come dire di acquisizione una serie di proposte che possono arrivare dal basso il basso sono i cittadini e la società i territori e quindi anche noi come Bergo mo'come realtà bergamasca perché Hamas siamo tenuti e abbiamo anche il dovere di dare anche le indicazioni e di proporre le riflessioni attive attive perché possono poi essere portate questo momento importante anche questo vento riflessione possessi portare sul tavolo europeo
Io lascio la parola alla
Al dottor Piero Foresti che
Ha contribuito a ringrazio insieme agli altri organizzatori alla a realizzazione di questo svolgimento di questo e momenti di confronto e poi va be'ritornerò fa delle mie riflessioni più specifiche sul sul tema
Per prima cosa a nome del coordinamento per un'Europa federale democratica e solidale di Bergamo ringrazio mia volta il rettore che sia ospite in questa iniziativa che come coordinamento abbiamo promosso perché riteniamo che anche la città di Bergamo e la sua provincia
Diano un contributo alla conferenza sul futuro dall'Europa
I colpi il coordinamento di cui io sono responsabile e composta vedi fino ad ora da quattordici associazioni di Bergamo ed è un contenitore aperto a chiunque voglia partecipare
E nato nel due mila diciotto in un momento storico in cui c'era diffusa una sfiducia nell'istituzione europei i dati eurobarometro dicevano che in quel periodo solo il quarantaquattro per cento dei cittadini italiani
Volevano rimanere nell'euro c'era aria di Breaks sit eccetera
Il coordinamento si propone quindi ad sin dalla sua nascita di promuovere nella società bergamasca bergamasca il progetto europeo
Che ci fosse bisogno di un rinnovamento ai vertici dell'unione europea era da tempo che si avvertiva
E dopo un bel po'di discussione all'interno dei vertici delle istituzioni è stata lanciata nel due mila venti la conferenza sul futuro dell'Europa
Presieduta dal Parlamento dal consiglio e della Commissione europea i tre massimi organismi rappresentativi dei cittadini europei
Poi a causa della pandemia i lavori sono partiti con un anno di ritardo quindi son partiti nel due mila ventuno e si concluderanno a maggio del due mila e ventidue di quest'anno
Si tratta di una iniziativa unica nel suo genere perché per la prima volta in sessantacinque anni di vita
L'istituzione del pay hanno voluto ascolto hanno avviato un processo di confronti attivo con la società civile
Perché si né i cittadini a indicare quale il futuro che vogliono parla Europa
Per promuove la partecipazione alla conferenza è stata messa a disposizione una piattaforma digitale multilingue interattiva aperto ai contributi di tutti
Questo evento che ne stiamo consumando in questo momento è pubblicato su questa piattaforma e non si esaurisce in questa chiacchierata che faremo nel questa sera
Nelle prossime settimane ognuno ogni cittadino che ci ascolta da remoto potrà accedere al sito europeo
Collegarsi a questo evento che cast classificate collegato e partecipare al dibattito quello che non si può fare qui in presenza si fa attraverso la conferenza attraverso questa piattaforma dove si può lasciare il proprio contributo la propria idea
Sottoscrivere quindi le idee esprimere la propria opinione queste momento partecipativo
Più in generale rispetto ai i grandi temi della conferenza il coordinamento e si propone fondamentalmente tre obiettivi il primo è quella di abolire il diritto di veto in seno al consiglio europeo un diritto di veto
Che è diventato più un potere di veto in mano al piccoli
Stati che possono bloccare tra la la realizzazione di terminato obiettivi
Eliminare il diritto di veto in favore del principe della maggioranza qualificata nelle decisioni che riguardano la fiscalità la politica estera e alla difesa
Introducendo quindi il meccanismo della maggioranza qualificata che già e un meccanismo utilizzato nelle materie in cui l'Europa è delegata
Comma come competenza piena ad esempio sui temi dell'ambientale ci temi ambientali funziona con la maggioranza qualificata infatti l'Europa diciamo che l'idea avanguardia nel mondo sulla problematica ambientale
Il secondo è rendere permanente meccanismi di solidarietà introdotto per fra fronte l'emergenza sanitaria dotando la Commissione europea di competenze e risorse adeguate e provvedendo all'occorrenza all'emissione dei titoli di debiti europei
Poi il terzo punto è potenziare il bilancio europeo con trasferimento di competenze fiscale autonome e comunitarie che consentono di otto finanziare bilancia la politica economica europea
Per i temi più specifici legati a questo seminario poi passerò la parola al professor Giuseppe Benigni che entra nel merito e introdurrà i temi di questa di questa conferenza io vorrei concludere soltanto
Rilanciando lo spirito che aveva animato i padri fondatori della Comunità europea all'indomani della seconda guerra mondiale
E lo farei fare con le parole di Sergio Mattarella che nel suo discorso d'insediamento solo cinque giorni fa avuto modo di dire che
Rafforzare l'Italia significa anche metterle in grado di orientare il processo per rilanciare l'Europa
Affinché questa divenga più efficiente e giusta rendendo stabile strutturale la svolta che è stata compiuta nei giorni più impegnativi della pandemia
Ora la parola a Beppe
Buonasera a tutti grazie della vostra partecipazione grazie in particolare all'Università per la collaborazione che ci ha dato
Noi abbiamo detto che ci sembrava giusto che la Provincia di Benarrivo partecipasse
Al conferenza sul futuro dell'Europa
E nelle scegliere l'argomento abbiamo pensato che Bergamo dovesse scegliere un argomento che quello uno dei più importanti quelli proposti dalla dalla conferenza ebbe scelto quello titolato un'economia più forte equità sociale e occupazione
Perché ci sembra che Bergamo una delle più grandi province manifatturieri d'Italia e d'Europa
Avesse in questo argomento da dire
Per dire la sua
è evidente che l'Unione europea ha fatto grandissimi sforzi
In questi due anni di pandemia sia per l'emergenza sia per la ripresa ha stanziato più di mille ottocento miliardi ha fatto sì che la BCE considerasse senza limitazioni praticamente i titoli di De Vito emessi per far fronte all'emergenza
Ha dato grande flessibilità alle economie nazionali
Sospendendo i parametri del trattato di Maastricht del fiscal compact
E però
La discussione che vorremmo proporre stasera è quello che tanti di questi provvedimenti sono provvedimenti temporanei
Che
Scadono i prossimi nel prossimo periodo alcuni addirittura nel prossimo anno
E allora
Ci sembrava importante cominciare rispondere al come vorremmo il futuro del dell'Europa tanti pensano che finita la pandemia si possa tornare alla situazione precedente
Ritengo un grave errore questo
Terminata la pandemia occorre consolidare alcune delle modifiche che sono state ha portato il Trattato di Maastricht
Prevedeva deficit al tre per cento debito al sessanta per cento del PIL
è chiaro che non è più riproponibili è chiaro che bisogna trattare
Una nuovo
Trattato che permetta di uscire dalla pandemia senza creare elementi di recessione però appunto
Politiche di Eddie restrittive eccessive lo stesso bilancio europeo è stato portato dall'uno e quattro al due per cento del reddito torna nazionale lordo è chiaro che va consolidato
Con entrati Ottone che lo alimentano ci si voglia mantenere elevati investimenti e costruire il pilastro sociale non si può tornare indietro dal Bilancio due per cento del reddito nazionale lordo
E così il progetto Next Generation ognuno va ripetuto anche per il due mila ventisette due mila trentuno
E i bond europei devono diventare uno strumento di finanziamento degli investimenti che non devono avere carattere di eccezionalità ma devono essere una fonte appunto di finanziamento per l'Unione europea
All'inizio della pandemia siamo rimasti senza mascherine senza respiratori mi rivolgo a voi come rappresentanti degli enti locali del settore manifatturiero perché in Europa non si produceva utili
Adesso ci troviamo senza microprocessori
Ugualmente inquietante lo mento dell'energia e delle materie prime e dei beni di prima necessità
A proposito di Micol predecessori ho sentito trasmissione economica
Con me
è stata la politica dei microprocessori europee in questi ultimi decenni l'Europa era leader nella produzione dei microprocessori
Aveva una quota di mercato del venti per cento
Ha ridotto praticamente la produzione la ridotta al dieci per cento perché si è rivolta nell'acquisto dei microprocessori al Sud-Est asiatico
Il Sud-Est asiatico ha rafforzato la propria produzione
A rafforzato la propria ricerca e adesso ci troviamo quel dieci per cento
Produzione microprocessori e proprio ieri
La l'Unione ha approvato una proposta della commissione che prevede un investimento di quarantacinque miliardi
Senza problemi per quanto riguarda gli aiuti di Stato per finanziare la costruzione di nuove fabbriche di microprocessori con l'ampliamento di quelle esistenti
E riusciremmo ad arrivare alla quota del venti per cento che era quello che avevamo nel giro lì
Ricette si pone il limite del due mila e trenta però speriamo di riuscire a farcela perché la domanda di microprocessori si espande a livello esponenziale per cui non è così semplice
Sono una esempio
La come voi sapete di microprocessori vengono prodotti
Da Gattai con in particolare
Tale quando produce il micro su processori e anche gli Stati Uniti hanno stanziato cinquantacinque miliardi
Di di di dollari per
Per potenziare la produzione di microprocessori
Mi chiedevo perché mi veniva in mente l'immagine di Taiwan che sfida le olimpiadi di Pechino
Con
Taipei China
Io lui Ignazio reti del diedi italiano hanno sfilato con questo per cui si spiega perché agli Stati Uniti sono anche loro preoccupati di avere un'autosufficienza
Altro problema e vado a chiudere è quello di preparare un passaggio epocale ad un'economia verde è giusto che l'Europa sia alla all'avanguardia nelle politiche di riduzione dell'inquinamento e contro il cambiamento climatico ma si devono affrontare per tempo il problema è che si proporranno in una difficile transizione e non bisogna aspettare che ci siano le crisi d'imprese e crisi nel posti di lavoro per intervenire
Io chiudo die parlando di un tema che a me molto caro
Mentre so che le gli imprenditori sono molto europei iscrizione europei
Il mio problema invece il problema che pongo il problema dei lavoratori va posto più attenzione
Alla alla condizione dei lavoratori perché devono essere partecipi del processo di integrazione europea servire cioè i nostri lavoratori sentono molto distante loro
Questo è anche un problema per dell'Europa cioè bisogna che stia più attenta il il pilastro europeo dei diritti sociali deve essere incrementato per il bene di tutti perché che chiudo
L'Europa si fa col consenso e anche il consenso dei lavoratori è fondamentale
Grazie dopo questa prima fase introduttiva di presentazione adesso è cominciato il nostro vero giro di tavolo
Devo fare prima alcune raccomandazioni
Prima di tutto chiedo se tutti abbiamo compilato il modulo delle liberatoria perché così ci autorizzate a trasmettere la la ripresa televisive anche a a porre questa questa nostra registrazione sulla piattaforma digitale europea
Seconda raccomandazione vi chiediamo di non toccare i cartelli perché sono posizionati in funzione delle riprese televisivi se volete esteri riconosciuti cioè se volete che il vostro nome si è associato alla vostra a nostro avviso Terzo ciascuna em e ciascun partecipante al tavolo a cinque minuti a disposizione vi chiedo di essere di rispettare rigorosamente i tempi ed i non costringe il Mestre molto severa
Benvenuta anche a Maurizio Metelli che se scappi con lato per essere con noi adesso incomincia nel nostro giro di tavoli partiamo con il rettore professore Sergio Cavaliere l'università con le sue riflessioni sì grazie grazie della
Fortuita anche di portare alcune riflessioni ma io mi richiamo a quello che diceva del sequestro Benigni
Parliamo di Investimenti semiconduttori noi noi sappiamo che non rompa abbiamo un grosso gap giustamente questo Benigni anche fra evidenziato la le le differenze che ci sono con i mostri sacri che sono i cinesi vanesi nonché anche se se americani
Però la cosa importante ovviamente i miliardi servono perché alle infrastrutture perché alle fabbriche però l'aspetto che punto già anche lo sottolineava alla fine quello che fa alla fine che creda differenza crea la differenza e la persona
La e lavoratore son le competenze soprattutto non basta costruire una fabbrica semiconduttori bisogna gestirla bisogna della ricerca bisogna avere investire quindi in conoscenza
E questo aspetto molto importante che e naturalmente poi io ovviamente lo vedo mio punto di vista perché sono una settore di una di una d'università ci quindi fate la formazione la ricerca il suo baricentro assolvimento e principale però è importante devo dire che il documento anche che è stato proposto le riflessioni domande operatorio mettono evidenza su questo
Importanza sembri più che la persona l'individuo come persona come lavoratore riveste all'interno del team economico
C'è una frase in particolare che mia tattico mete colpito
Che è un po'come dire non soltanto come di rivoluzione copernicana non so come dire rispetto alla alla alla spalla ingegnere Alma al nostro modo di pensare la di di di immaginare
Il e la la la la conoscenza non si parla semplicità per fare
E c'è un po'da frate documenti come senesi evidenzia proprio di cito testualmente a diffusione saper fare è sostituita sempre di più sapere
Facendo diventare a conoscenza o il principale fattore concorrenza i territori Inca di produrre conoscenza diventano quelli che sanno mantenere sul proprio territorio
Processi produzione alto valore aggiunto alla questo e quello che
Sta succedendo deve succedere a Bergamo cioè questa passaggio dal saper fare al sapere che non significa che non bisogna presentato poi anche di avere la manualità la destrezza e la professionalità che è necessario anche per fare però quello che sembri più si evidenzia è proprio e che che è una frase fatta che da tempo di cui tempo sentiamo parlare l'economia basata sulla conoscenza diventa un elemento ancor più importante è ancora più significativo
Se effettivamente vogliamo poi fare di questo territorio in territori che è in grado di produrre ad alto valore aggiunto e quindi questo aspetto molto importante
E in questo devono venirci incontro bisogna lavorare molto bene una collaborazione
Fra università e imprese
Si parla molto spesso di mis merci allora questo mismatch è realtà richiede un'umiltà da entrambe le parti nel capire quali sono le professata richieste ma anche al tempo stesso sapere che quando si forma la persona si forma il lungo periodo e quindi si si dà anche una se gli strumenti quella persona quell'individuo in grado poi di sfruttare lungo e utilizza nel lungo periodo
E con la cosa importante è quello cioè non dobbiamo pensare queste come suggerimento dovremmo dare a alla alla Commissione europea comunque ha portato il Toro Peo
Non dobbiamo arginare soltanto una obbligatorietà del sistema educativo in età scolare fino ai quattordici e sedici anni e quindi vedere quello con la scuola dell'obbligo ma l'obbligatorietà deve avvenire anche durante il percorso di vita attiva di un lavoratore
No adesso abbiamo un buon scultura diciottenne diciotto anni no demolire un volo scultura dai diciotto agli ottant'anni cioè dovremmo avere la possibilità di per membri e dare la possibilità a tutti di tornare a scuola così di dimettermi a mare siamo capiti Cetona e sui banchi
E qualificasse riqualificarsi
E diciamo sempre la frase fatta anche lei non sappiamo i nostri figli che lavoro faranno fra vent'anni ma non sapevo nemmeno che lavora facciamo noi fra vent'anni adesso magari fra vent'anni fumando confezione
Ma e e nell'arco la vita lavorativa che ormai di quarant'anni cinquant'anni ma cambia le mansioni cambia qualificazione quindi molto importante pensare ed è citato nel testo alla formazione continua come l'aspetto che da questo punto di essere non opzionale mandato Orio
E questo dei richiede anche a parte l'aziende da parte ma canonico la convinzione che la formazione non è un costo è un investimento ovviamente vi sono eterne insieme con oneri condizioni anche di poter investire di poter ritorniamo al discorso diceva prima e il debito impegni investendo in formazione on the se parte del debito deve essere visto come invece un asset
Infrastrutturale nel sistema
L'altro aspetto
Riguarda la visione invece che dobbiamo avere noi la Bergamo di non pensare soltanto al territorio bergamasco sempre di più e il Pnr RC forza da questo punto di vista dobbiamo ragionare in termini territori capacità relazionarci fa più territori in questo senso anche le azioni da sé porta una diversità fatto di concerto anche con con le associazioni locali con il Comune con la Provincia e Prodi guardare oltre trenta di Bergamo guardare alla relazione con iter Doriana vicini Brescia lecco
Milano stessa nonostante attualmente Minale abbiano dimensione e anche una autoreferenzialità per certi versi e stiamo là davanti per esempio con università insieme ai alla all'agli attori principale del mondo economico del del territorio questo dialogo con con altri territori Brescia Verona
Il Trentino per creare anche la proposta più ampia di Id ecosistemi di innovazione questo aspetto è sul quale stiamo lavorando per un bando per un bando Pnr R. proprio ragionare in un'ottica di e unità di divisione sistemica perché solo unendo certe del rettore sciopero con la massa critica e ci permette anche di avere più voce in capitolo è una progettualità sicuramente più
E più più incisiva
Finisco riprende vedendo una una frase
Manifesto di Ventotene da di Altiero Spinelli che un po'diciamo ispiratore anche di questi tavoli in cui lo diceva è un momento storico diverso chiaramente era un passato diverso che si cercava di di di di tirarla di terapia di di di lasciar via
Diceva essere esplicitamente oggi il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti
Tenersi pronto al nuovo che sopraggiunge così diverso tutto con l'essere immaginato scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie fra i giovani e con la posta in palio tante quello suscitare nuove energie fra i giovani perché chiaramente quando parliamo di Next Generation
Quando parliamo di piani sul futuro parliamo di dei giovani e quindi questo è quello che la stella polare di tutte le nostre nostri ragionamenti e gli investimenti che dobbiamo fare
Grazie rettore passiamo ora la parola al sindaco di Pergamo già ai giovani
Grazie Pia grazie per avermi invitata a questa da questo confronto un tema così alto come il futuro dell'Europa ovviamente da una dimensione da una prospettiva più locale però il tema
Molto generale
Io credo valga la pena di sottolineare brevemente quanto alla dimensione europea abbia guadagnato consapevolezza presso i cittadini del suo rilievo negli ultimi mesi negli ultimi anni
Credo che forse servisse uno sciocco come quello rappresentato dalla vicenda pandemica per darci percezione molto concreta di quanto ognuno di noi dipende dagli altri di quanto ognuno non si possa sentire autosufficienze autosufficiente vale per la per il profilo sanitario vale a maggior ragione per per quello economico che si è subito collegato alla vicenda della pandemia
Dall'acquisto da parte della Banca centrale europea del debito italiano alla
Scelta di superare i limiti vincoli
Del del trattato di Maastricht alla superamento del patto di stabilità all'investimento
Inimmaginabile che l'Europa ha fatto per la convergenza dei diversi Paesi ad un'unica prospettiva di sviluppo e in particolare a vantaggio del nostro Paese
Tutto questo ci fa pensare cosa sarebbe successo se non fosse accaduto se non ci fosse stata l'Europa se avessimo dovuto affrontare con i nostri mezzi
Con il nostro debito la crisi degli ultimi due anni che ancora Partenone del tutto superata
Ora io non credo che questo sia accaduto perché loro parziale diventata del di improvvisamente buona
Credo che sia caduto per interesse comune
A appunto che ci sia convergenza tra i principali paesi europei che quindi l'Italia non resti indietro non rappresenti una zavorra per gli altri Paesi con i quali è collegata da flussi relazioni molto dance
La possibilità che questo cambiamento di prospettiva questo diverso atteggiamento più solidale
Che fa leva per la prima volta sul bilancio europeo
Non sia episodico ma sia invece destinato a permanere come veniva auspicato dipende moltissimo da noi moltissimo da come noi useremo queste risorse da quanto saremo
Capaci di tener fede agli impegni che abbiamo assunto anche in termini di riforme perché il compito che va sotto il titolo di piano nazionale diritti riprese resilienza non è solo un piano di spesa
è un piano di spesa puntuale per obiettivi che producono risultati apprezzabili misurabili ma è soprattutto un piano di riforme di modernizzazione del Paese
Se l'Italia fa questo percorso di abiti e di riavvicinamento
Al cuore dell'Europa io credo che ci sia la possibilità di ridiscutere con autorevolezza
Revisione no non solo temporanea di quegli accordi di quei limiti quei parametri e diversamente se non saremo all'altezza di di di di questa sfida io credo che sia molto probabile
Non solo un ritorno al passato ma ma per sintetico
Cioè un consolidamento delle opinioni più impregnati di diffidenza nei confronti del nostro paese della solidarietà come dire avete visto avevamo ragione noi non fidarci avevamo ragione noi pensare che
Non tutti possono tenere lo stesso passo
Allora in questa questo è il primo punto siccome il tempo è breve ne ne indico velocemente un altro credo che si sia gli affacciata prepotentemente alla così al all'orizzonte una dimensione di Potenza
Nei rapporti internazionale se ne pensavamo a un certo punto che la storia fosse finita perché caduto il muro
La democrazia liberale sarebbe stata destinata ad affermarsi senza problemi dire che insomma oggi abbiamo evidenze esattamente il contrario perché cioè ci sono grandi paesi
Grandi come continenti forti come continenti che dominano la scena che non che non esitano a fare uso della potenza minacciare persino quello militare
Gli a combinare le due messi dimensioni quelle economiche militari e e quella legate alle materie prime esercitando il loro potere di rito di di di di fornitura energetica nei confronti di chi non ha risorse proprie che lo rendono tu sufficienti allora in questa dimensione io quello che di nuovo pensarci isolati da soli fuori da un contesto europeo sia inimmaginabile
E anzi sia persino pochi immaginabile che l'Europa non si dia una mossa
Perché quello che vediamo in questi giorni nella nella relazione affannosa che si sta cercando di costruire con la Russia
Per cercare di frenare le minacce di invasione dell'Ucraina eccetera comunque intrecciato tutta la vicenda del gas l'aumento dei prezzi eccetera e che se non siamo sufficientemente forti
E e autosufficienti
Non abbiamo voce in capitolo
Siamo facilmente ricattabili e le nostre imprese pagano il prezzo di di tutto questo quindi
Non si tratta soltanto di ricompattare l'Europa di cambiarne le regole d'ingaggio io credo che un tema molto rilevante sia quello di come si decide e tavoli europei con quali criteri perché che te l'unanimità non funziona
Ma anche di dare una prospettiva l Europa che si attrezzi ad essere sufficientemente solida autorevole e potente da non farsi mettere i piedi in testa ogni due per tre perché questo è quello che purtroppo accade
Bergamo i un un pezzettino di questo schema evidentemente di un pezzettino se volete fortunato per per la forza
Delle suo e dei suoi fondamentali del suo tessuto economico della sua manifattura ma non può ma non non può non risentire di tutto questo quadro ci siamo giustamente congratulati l'uno con l'altro dei buoni risultati dalla nostra economia uscita rimbalzata dalla vicenda la pandemia con con la straordinaria forza
E siamo qui via a condividere la preoccupazione per quello che invece succede alla luce del prezzo del del boom dei prezzi delle materie prime del del costo dell'energia della rallentamento dalla produzione industriale quindi non siamo un'isola al di là dei nostri delle nostre capacità della nostra operosità dei nostri valori siamo un pezzo di un sistema molto complesso
E quindi credo che dobbiamo concorrere insieme al nostro Paese a fare in modo che le cose essi insomma si si Versaldi no le relazioni tra l'Italia e l'Europa e l'Europa guadagni che ripeto quella solidità quella consapevolezza dei propri mezzi che serve per sedersi da pari appare al tavolo con i grandi del mondo
Grazie grazie sindaco e siamo adesso la parola al presidente della Provincia Pasquale Gandolfi
Posso richiamare cinque minuti Cerro grazie
Allora innanzitutto ringrazio anch'io molto velocemente per l'invito e per l'opportunità io rispetto al magnifico rettore il cui al sindaco di verremo volerà in maniera molto più bassa
Nel senso che ho pensato di fare una riflessione con questo tavolo alla luce anche di chi si ascolterà legata ad una funzione fondamentale delegato da Regione Lombardia alla Provincia legato appunto al tema del lavoro in particolare la connessione tra formazione e lavoro quindi vallo volerò probabilmente molto basso rispetto a quanto abbiamo sentito ora ma secondo me dal basso che poi si possono realizzare quelle quelle basi solide e poi ci permetteranno anche vedere una una società civile probabilmente più pronta
Anche gestire poi partite più importanti a livello europeo
Partiamo dalla dalla pandemia ovviamente che nel nostro territorio ha avuto effettivamente gravi sia da un punto di vista umano che sociale che economico
Nel due mila venti il PIL italiano ha registrato un calo che è il più pesante dopo la seconda guerra mondiale arrivando almeno otto virgola nove per cento con un mercato del lavoro il cui numero delle ore lavorative è crollato addirittura dell'undici per cento ovvero il livello più basso degli ultimi quattro decenni
Oggi però la rinnovata centralità dei servizi pubblico in particolare di servizi pubblici in particolare quelle legate all'impiego
Che li vedono protagonisti di un potenziamento di organico oggi nella nostra provincia ha avuto la fortuna che vi era un potenziamento di cento trenta unità legati esclusivamente al tema del reinserimento lavorativo
Credo che sia
Oltre il limite Svimez silenti strutturali che sulla relazione legati questo tre trovano un Toni conti con un sistema socio economico fortemente influenzato dal primo per pandemica che lo rende ancor più urgente definitivo rende urgente definitivo un consolidamento di un sostegno di politiche attive in grado di accompagnare i lavoratori nelle transizioni occupazionali
Che attraverso la riqualificazione su settori in crescita e sulle professioni più richieste
Secondo me fondamentale questo è ciò che esattamente previsto all'interno di una missione specifica ovvero la missione cinque del PM RR politiche per il lavoro
E mira a raccogliere la trasformazione del mercato del lavoro con adeguati strumenti che facilitino le transizione occupazionale migliorare l'occupabilità dei lavoratori a innalzare il livello delle tutte le attraverso soprattutto la formazione
Le misure di politica attiva del lavoro previste nel Piano Nazionale di riprese le resilienza rispondono ad un'ambiziosa strategia demorde mi modernizzazione dei servizi italiani per l'impiego che si è avviata addirittura nell'ottantasette
Riorganizzazione del sistema di formazione professionale
Che altrettanto fondamentale
L'iniziativa perno dell'azione di riforma dell'ambito delle politiche del lavoro è rappresentata dal programma gol che ha questo acronimo garanzia occupabilità dei lavoratori
Alla quale si accompagna ovviamente il piano nazionale sulle nuove competenze da considerare in una logica integrata che perciò riguarda soprattutto la formazione dei lavoratori ed è quello che diceva poco fa
Il nostro lettore l'investimento sulle competenza professionale dei lavoratori
Sì è intermedia schiva e ovviamente anche di rischi le che era quello che che dice di poco fa otto adesso l'obiettivo dell'Unione Europea
E da rendere questo requisito un essenziale per il miglioramento mentre il mercato del lavoro l'intreccio tra servizi per l'impiego e l'attività di formazione appare dunque destinato ad investire diverse categorie sociali soprattutto gli inoccupati disoccupati soggetti tradizione ma anche gli occupati
Stimolando un i nostri territori ammette le nazioni delle delle diffuse azioni dirette sulla questione di rete poi ci torno alla fine nel cappello finale questo serve per rafforzare l'occupabilità dei lavoratori
E in ispecie dei soggetti che rappresentano che presentano evidenti difficoltà e tra questi soggetti e ci mette anzitutto i giovani e le donne
In questa prospettiva la formazione professionale dei lavoratori
Da quella rivolta ai giovani in ingresso sul mercato del lavoro la formazione continua degli occupati alla riqualificazione dei disoccupati risalta come pilastro dalla politica attiva
Che si emancipata ruolo ancillare che spesso nei decenni scorsi le è stato assegnato nel programma con il i lavoratori potranno godere di misure di assistenza alla ricerca del lavoro commisurata al grado di occupabilità derivante dall'attività di profilazione
Sono previsti cinque diversi percorsi azioni di sostegno all'inserimento lavorativo aggiornamento quindi le app skill alla riqualificazione le rischi il il lavoro l'inclusione processi di ricollocazione collettiva il tutto deve essere attuato niente nato temporale che previsto tra il ventuno e il venticinque ma in tempi stretti per i nostri enti vuol dire che entro il venticinque febbraio dovremmo già dare delle risposte ad Ampa Lean Palenque entro il trenta entro trenta giorni già potrebbe darci ci dovrebbe darci delle risposte ulteriori questo sta a significare cosa che il tempo è poco per attivare queste politiche e che un ente come quello che che rappresento
Non può che essere pronto a mettere in campo tutte le energie possibili immaginabili per dare delle risposte certe e riprendendo il discorso dirette che che dicevo prima ma che in qualche modo aveva toccato anche il rettore quando parlava di nel segno di guardare oltre il proprio territorio determinati gli investimenti legati il PNR abbiamo iniziato un dialogo extra territoriale con le Province ovviamente che confinano con noi
Per riuscire anche lì a fare in Rete e far capire quando determinate opere che vanno sopra un livello provinciale possono essere davvero correlate messe a rete insieme possiamo andare a chiedere risorse e la necessità di questa palma da un punto di vista invece se meramente territoriale fare rete vuol dire che un ente come la Provincia non poche chiedere alle
Associazioni di categoria qui concludo alle associazioni di categoria al
Ai rappresentanti sindacali al mondo della formazione di sedersi al medesimo tavolo insieme iniziare a fare queste politiche di formazione di lavoro che sono fondamentali per dare delle risposte certe quelle categorie tra virgolette fragili anche se fragili possono non essere che ho citato poco fa grazie
Grazie presidente adesso passiamo Arata Rodari direttore dell'azienda bergamasca di formazione Maurizio Bettelli
Grazie
Grazie per l'iniziativa che trovo davvero stimolante parlare sul futuro dell'Europa
Veramente esaltante e non solo il cinque minuti secondo me rappresentano un aspetto di metodo che trovo decisamente decisamente interessante per cui partiamo subito allora
Anche anche Amato che a partire dal Covent perché in realtà continuiamo a dire che il covo ed è quello che potrebbe avere cambiato la vita
Di delle persone
E invece ci stiamo accorgendo che per buona parte le persone non hanno nient'altro che la volontà di tornare a correre alla vita precedente Malcom da cambiato tantissimo ha cambiato tantissimo soprattutto in quello che possiamo considerare anche la definizione delle politiche di sviluppo livello locale
In realtà hanno e stiamo ci stiamo accorgendo che stiamo passando da quella che era
Sostanzialmente una impostazione particolarmente appoggiata alle teorie neoliberiste monetarista ebrei basate sulla sulla pace in Maastricht che imponeva una serie di vincoli ci siamo accorti che in realtà il Covi da accelerato un pro un forte processo di riorganizzazione di queste politiche
Andando a ridare un ruolo centrale a quelle che può essere invece la capacità di investimento dello Stato e comunque della di coloro che si occupano dell'aspetto pubblico
Praticamente mutuando un po'quelle che erano le situazioni classiche che esistevano nei periodi di guerra no cioè quelli che dovevano essere di fatto con nel nelle logiche che che riguardavano sostegno direbbero reddito d'impresa a sostegno del reddito privato il sostegno politiche industriali di transizione cioè tutte queste cose
In realtà questo ha fatto sì che il lui
La parte pubblica ritornasse ad avere un ruolo fondamentale
Questo ruolo fondamentale apre di fatto nuovi spazi oltreché nuove opportunità
Nuovi spazi perché politiche fortemente restrittive vedevano di fatto uno dei principali player è un dei principali interpreti dei bisogni del dei soggetti assolutamente al di fuori di quelle che potevano essere nella definizione delle politiche
Ciò adesso
Non viene più avviene invece una capacità di analisi decisamente superiore e abbiano un meccanismo di rapporto con il privato decisamente superiore
Trovo che questo sia fondamentale e anche a un certo punto di vista entusiasmante entusiasmante perché si aprono delle prospettive assolutamente nuove
In parte sono già state evidenziate anche dagli interventi che hanno che hanno preceduto e i in parte sono assolutamente ancora d'andare a definire perché come giustamente sosteneva il rettore in precedenza
Oggi ne stiamo assistendo ha diverse modalità di competizione il concetto del vecchio sviluppo basato sugli approcci distrettuali con una diffusione del saper fare
Con una diffusione di partenogenesi di attività che venivano a completare le filiere territoriali oggi invece trovano non trovano più spazio oggi la competizione territoriale avviene solamente da parte di quelle aziende che sono capaci di saper frammentare i processi di produzione saper tenere quelli che sono a maggior valore aggiunto sul proprio territorio per fare questo non è una cosa semplice occorre che ci siano strutture e strumenti
Pubblici e privati che siano in grado di sapere identificare le catene del valore a livello locale che siano in grado di saper identificare quali siano le attività su cui spingere per poter tenere quelle che devono essere invece le azioni su cui andare a sviluppare questo farsi che non ci siano più i meccanismi distrettuali enfasi soprattutto che si sposti la competenza dal saper far sapere
Il saper fare continua a rimanere determinante ma continua a rimanere determinante per quella che la la capacità di saper mettere a terra una politica di sviluppo che deve essere stata sviluppata con le altre critico gli altri criteri
Oggi la diffusione della conoscenza è quella che consente di poter invece identificare esattamente questi meccanismi e dare la possibilità a quelle che sono logiche di sviluppo
Giusto per chiudere perché questo è stato un po'un un una premessa che mi serviva per avvicinarmi molto a quello che il al quello che il presidente della Provincia aveva detto abbiamo la necessità abbiamo la necessità di incominciare invece a tradurre questo in politiche vere e proprie
La necessità della loro traduzione far sì che servano al contrario di quelli che potevano essere tavoli di confronto oggi non c'è confronto devono essere tavoli di analisi
E i tavoli operativi dentro cui si vadano a sviluppare Forti i progetti di interventi questa diffusione della conoscenza in un quadro con un forte calo demografico con una forte problema dei mismatching con interventi culturali che riguardano anni per riuscire a cercare di adattare quelli che sono i percorsi di sviluppo dell'istruzione
Far sì che i percorsi di formazione continua cioè rivolgersi alla maggior parte della forza lavoro e all'educazione permanente cioè anche a tutta quella parte di forza lavoro che oggi non è all'interno del mercato ma potrebbe diventarlo
Possa trasformarsi in un fattore di sviluppo personalmente mi sento di suggerire a al futuro dell'Europa
E torno al metodo iniziale che il metodo è stato uno degli elementi a mio avviso che ha modificato di tanto
Alcuni nostri atteggiamenti noi non non avevamo la logica dei progetti
Non avevamo una logica di questo tipo l'introduzione delle metodologie nella gestione dei progetti comunitari ha fatto sì che molto spesso invece ci fosse un'evoluzione una capacità di maggiore e consapevolezza di quelle che potevano essere le risorse che si stavano utilizzando e questo si è tradotto in un in un in un sapere diffuso altrettanto importante
Definire linee guida per supportare una progettazione partecipata tra pubblico e privato determinante
Strumentare strumenti definire strumentazioni comuni per le azioni di rendicontazione monitoraggio evitando forme di creatività che a volte molto spesso rendono complicato anziché semplificare le cose che sono altrettanto importanti
E che potrebbero essere tranquillamente mutuante
Riconoscere le organizzazioni di cui il territorio si dota per agire questi governi che secondo me potrebbero essere anche dei passaggi assolutamente interessanti scusate se ho sforato
Di poco parata di poco di un minuto e stiamo cercando di arrivare a questo stile a questo metodo europeo e adesso la parola all'ex segretario provinciale della CISL Francesco Corna è seguiremo
Con questo ordine
Sì buonasera anch'io ringrazio per l'invito ritengo che il tema dell'Europa sia prima dalla prospettiva qui tutti dobbiamo guardare soprattutto noi che rappresentiamo i lavoratori perché nell'Europa vediamo quel modello di sviluppo economico e sociale che sta poi alla base di quella che è l'azione sindacale a mio avviso
Per costruire una vera Europa bisogna partire un po'anche dalle
Degli errori che che che si sono fatti nel senso che
Questa Europa ricordiamoci tutti è nata come accordo commerciale che le politiche neoliberiste adottate dall'Europa il passato hanno sostanzialmente ridotto in tutti i Paesi europei il potere d'acquisto reale dei lavoratori e dei salari
E questo ovviamente non ha inciso positivamente nel fatto che i lavoratori potessero attribuire all'Europa un potere fu una una visione positiva
Perché sostanzialmente sull'economia globalizzata
Difficilmente viene regolata quelli che sono gli interventi statali che hanno per loro natura un intervento limitato agli stati quindi le leggi che dovrebbero cercare di distribuire le risorse a favore dei di chi ne ha più bisogno oppure per esempio la tassazione che sfugge in gran parte
Perché ovviamente le aziende sono sono sovranazionali e ci sono sempre più persone fisiche che possiedono più di interi Stati
Questo ha fatto sì che
Noi per anni siamo du abbiam dovuto spiegare a molte persone che le loro agende chiudevano perché vi era un la curva la globalizzazione manodopera che costava meno da altre parti
E e quindi le aziende si spostavano magari anche all'interno della stessa tra stessa Europa perché si preferiva l'Ungheria piuttosto che l'Italia piuttosto che
Ecco dobbiamo partire da qui
Sostanzialmente per dire che
Sì all'Europa che
Vuole essere
Veramente incisiva e vuole essere
E noi ci dobbiamo identificare nell'Europa l'Europa deve essere coerente con i suoi principi quelli che si è data giustizia e solidarietà parità uomo-donna e quindi se sarà coerente con con quelli che sono i suoi dettati
Allora
Efficacia e cittadini europei se non sarà coerente non non sarà non sarà considerata come non mi sono neanche gli Stati nazionali quando toccano queste queste queste dinamiche
La conoscenza si andrà cordolo è la base
La base per poter la nonché il nuovo Oro prima era la terra poi è arrivato
Qual è arrivato all'Energia coi arrivato industria ora perché la conoscenza che fa la differenza
Qui dobbiamo dire partire dal nostro sistema industriale molto polverizzato piccole aziende
Non c'è una ricerca di base del nostro Paese investe pochissimo la ricerca di base noi l'uno virgola due la Corea del Sud del quattro virgola cinque ha superato il nostro prodotto interno lordo la Corea da poco tempo
E non abbiamo grosse aziende che hanno la capacità di investire nella nella ricerca di base perché le grosse aziende
Sono situati in altri stati qui dobbiamo opporci come col nostro modello riusciamo a trasferire le competenze ha un tessuto economico fatto di piccole e piccolissime aziende questo è un sfida importantissima che ci coinvolge tutti che sarà la sfida non saranno in classe erano saranno i territori non saranno i distretti qualcosa ci dovremmo inventare perché abbiamo un sistema produttivo particolare
La strada è questa le modalità dovranno essere tutte all'italiana
Comunque rimane il fatto che l'Europa
è l'orizzonte sul quale noi dobbiamo assolutamente guardia i nostri i nostri modelli di riferimento economici e politici
Sono i grandi blocchi ogni o liberisti o non democratici
Che saranno la vera concorrenza rispetto a quello che che che sarà il modello europeo
Dobbiamo anche insieme identificare dei segnali concreti in cui ci permettono di di identificarsi di più con l'Europa
Perché se non c'è qualcosa di vicino il prossimo di tangibile si fa fatica ci fa fatica a identificare con qualcosa che è molto lontano ad esempio il passaggio obbligatorio di ogni scuola di ogni percorso formativo
Che deve essere assolutamente comprendente quella per funzionamento la la visita alla conoscenza di quello che Spoon serramento dell'Europa che noi avendo anche problemi di lingua facciamo fatica più di altri a comprendere
Grazie
Grazie per il rispetto del tempo
E lei invito tutti a seguire l'esempio dice che il segretario corna e adesso la parola anche la lettera che della CGIL
Grazie inizio subito ribadendo le proposte elaborate dal coordinamento per un'Europa del futuro federale per Bergamo più Europa
Manifattura ma non solo o tre punti già citati oggi abbiamo nutre l'urgenza e la necessità di attenzionare anche a livello europeo
Il tema dei costi dell'energia delle speculazioni che rendono quasi insostenibili i costi di produzione frenano la crescita appena ripartita
Una chiave del nostro successo del nostro sistema in chiave orobica ed io sempre vere come dire guardato oltre i propri confini nostri confini di a vere viaggiato molto nel mondo con buona pace dello stereotipo
Del provincialismo orobico e però di avere anche mantenuto avendo dentro il nostro perimetro capacità di ascolto elaborazione e collaborazione plurale costruttiva fermo restando il ruolo di ciascuno
Le buone prassi tavoli OCSE Progetto Pnr R. dicono i vigili Bergamo e Brescia capitale del cultura stanno lì a dimostrarlo forse andrebbero ulteriormente meglio coordinate per quanto riguarda il sapere anch'io ribadisco che il sapere
è un pezzo importante ma e non più solo saper fare questo l'elemento strategico se vogliamo governare e qualificare i repentini cambiamenti delle produzioni e del lavoro ecosostenibilità
Transizione digitale all'intelligenza artificiale
Perché per questo oggi ci vuole più formazione continua più formazione professionali più cultura in generale
Sarebbero utili ulteriori indicazioni delle istituzioni europee volti a promuovere i processi di formazione e di aggiornamento
Purtroppo le criticità nel nostro territorio da questo punto di vista sono ancora molte basso capitale umano
Formazione continua carente anche se questi indicatori paradossalmente a questi indicatori si contrappongono la capacità di inventare e brevettare siamo l'undicesima provincia
A livello nazionale per start-up innovative seguiamo in Regione Lombardia Milano che la prima comunque a livello nazionale
Quindi dobbiamo rimediare in fretta perché la velocità dei cambiamenti di oggi non si è mai visto prima
Se questo minimo dissenso allora è più che mai necessario valorizzare riconoscere qualificare il lavoro
Premiare costruire le opportunità perché chi lavora sappia posso riconvertirsi imparando ad apprendere
Purtroppo nel nostro Paese questo nome molto accaduto siamo gli unici tra i principali Paesi europei con il segno di crescita delle retribuzioni negativo negli ultimi trent'anni anche se a Bergamo siamo messi meglio rispetto ad altri
Un altro elemento di debolezza su cui dovremo lavorare e l'alto livello di frammentazione istituzionale ed un certo buonismo del sistema delle imprese lo dico sapendo che su questi due fronti le resistenze da gregario coordinarsi solo molto importanti
Anche per questo dobbiamo integrare anzi reintegrare una buona rete ospedaliera
Ed uno Stato sociale ben strutturato con più ricerca medicina del territorio prevenzione la pandemia ad drammaticamente messo nudo questi vuoti che si sono via via formati dobbiamo quindi potenziare il reti e contrattazione sociale per aiutare i giovani e donne in particolare a nuotare in un sano mercato del lavoro anche in questo caso indicazioni e direttive delle istituzioni europee sarebbero di grande aiuto
Il lavoro il lavoro diffuso
E lì di qualità deve essere il volano per tornare a crescere riaggiustamento le diseguaglianze che si sono acuite con la pandemia compreso il livello di povertà che anche in una provincia ricca come la nostra ha registrato un incremento preoccupante
Con lavorazione coesione sociale hanno permesso l'Europa di mettere in campo la straordinaria risposta alla pandemia in tempi rapidissimi con i vaccini
A Bergamo la solidarietà e la collaborazione tra le persone i soggetti sociali ed istituzionali insieme ne hanno arginato i danni
La politica una parte della politica non l'ha fatto ha preferito soffiare in parte continua a farlo sul fuoco delle paure agitando il populismo e solletica anche i sentimenti più le Trivi di ciascuno di noi
Dobbiamo coltivare un campo largo di alleanze per mettere a terra anche a Bergamo il Pnr R. continuando sulla strada del confronto
Nella dialettica anche dura della partecipazione come si vuol fare in questa conferenza sul futuro dell'Europa succo porto di queste brevi o considerazioni poi lascio dei materiali che abbiamo elaborato grazie
Stile europeo è impeccabile
Grazie e adesso la parola alla presidente insieme a leonina decisi sì buongiorno a tutti mi associo anche ringraziamenti alla comitato promotore agli organizzatori per questa opportunità che mi viene data ma anche per avermi fatto conoscere questo nuovo credo importante strumento di partecipazione democratica che oggi stiamo qua celebrando l'idea di poter portare la mia parola in Europa è davvero una cosa che in qualche modo mi affascina
Purtroppo però i tempi di questi eventi sono molto brevi e quindi per stare nel cinque minuti leggerò la mia relazione e mi scuso se tornerò su argomenti che in qualche modo sono già stati affrontati
Ma questo questo è
Next Generation luglio io approvato al Consiglio europeo la messa a disposizione di cospicui fondi dedicati ma soprattutto l'allentamento dei vincoli di bilancio degli Stati membri
Hanno segnato senza dubbio un cambio epocale delle politiche economiche europee e speriamo anche l'avvio verso un'Europa intesa come una vera unione politica
Oggi abbiamo un'occasione storica forse irripetibile per realizzare investimenti e riforme che consentono al Paese di avviarsi stabilmente su un percorso di crescita solida duratura ma soprattutto sostenibile
La grande quantità di risorse messe a disposizione dovrà essere utilizzata come volano di sviluppo economico e sociale per non trasformarsi in un pesante debito a carico delle prossime generazioni
Risorse per un'economia più sostenibile che si muova nella direzione dell'innovazione della digitalizzazione della semplificazione
Che promuova la green economy l'economia circolare la logistica integrata all'abitare il costruire David ridotto impatto antropico le energie rinnovabili il consumo consapevole le smart city
Per realizzare tutto questo serve a costruire un modello di politica industriale anche a livello territoriale
Serve una rinnovata attenzione I nuovi distretti in industriale intesi come rete di competenze di infrastrutture di collaborazioni che consentono alle imprese più piccole di partecipare alle nuove dinamiche globali alle trasformazioni digitali
Creando un contesto favorevole paio per aiutarle attuare tutti i cambiamenti e necessariamente per legalizzare le proprie produzioni introdurre tutte queste risorse senza un progetto organico e condiviso che le sappia veicolare nel nostro tessuto economico potrebbe generare risultati parziali non diffusi e poco impattanti
Da qui sorge la necessità che il mondo dell'artigianato e delle piccole imprese so che questa cosa non piacerà a molti ma è così parliamo del novantacinque per cento delle imprese
Italiane siano maggiormente coinvolte in questi processi né neanche ne scaturisce anche la questione sociale molto importante di lavoratori che non sono solo i lavoratori dipendenti ma spesso anche artigiani che vengono sottoposte a stress da questi processi
Siano destinatarie di interventi specifiche come la stessa Commissione europea riconosciuto nella recente comunicazione relativa al Temporary framework
Quindi una strategia che affronti in modo incisivo ed evidenti criticità gli interventi non possono essere interventi economici a taglia unica
Devono essere ridotte le complessità delle procedure di partecipazione e devono essere ridotte le asimmetrie nell'accesso al credito
Serve una maggiore attenzione all'Italia dei piccoli imprenditori serve costituire nel territorio in Rete operative per connettersi agli investimenti al tessuto produttivo locale
La competitività oggi risiede nel patrimonio di conoscenza che ogni impresa possiede è necessaria una forza lavoro orientata al sapere dal cambiamento continuo oltre casa per
Fare che ci appartiene da da sempre a tal fine fondamentale il coinvolgimento delle imprese delle parti sociale per non a definizione dei percorsi di inserimento e crescita lavorativa
Insieme alle scuole professionale alle università i servizi per l'impiego e la riqualificazione professionale
Ma sicuramente incentivato rafforzamento degli ITS delle lauree professionalizzanti nonché la loro integrazione con il tessuto imprenditoriale dei singoli territori
Si tratti percorsi formativi che risponde il Milan in maniera mirata alla domanda proveniente dal mondo produttivo di nuove competenze tecniche digitali
A completamento integrazione questo percorso sotto eliminiamo con uno strumento fondamentale rimanga quello dell'apprendistato un tema nove particolarmente caro
Non strumento che è importante non solo dal punto di vista occupazionale comunque finita per il giovane ma per raccordare il mismatch tra scuola e mondo del lavoro ma io dico soprattutto per favorire e stimolare la diffusione dell'innovazione delle nuove competenze all'interno delle piccole imprese
Introduzione di giovane all'interno delle piccole imprese è sicuramente un fattore positivo che apporta
Davvero molte conoscenze
Questo nostro per necessità limitato contributo può essere la testimonianza che l'impresa anche le più piccole necessitano sempre di più in Europa
Lo strumento del Next Generation se calato nei territori si accessibile a tutto sarà necessità tutti sarà un eccezionale motore propulsivo del cambiamento che non andrà più spento ma bensì si spezza si spera reso permanente come bene hanno detto
Molti di coloro che mi hanno preceduto
è evidente che per far questo sarà necessario stabilire nuovi equilibri di bilancio nuove deleghe fiscali in capo alle Unione Europea ma quello che è accaduto in questi due anni ci conferma che il futuro necessita di un'Europa più forte e più unita grazie
Grazie
Cinque minuti e trenta sì quasi no va benissimo allora adesso la parola al presidente di Confartigianato Giacinta Giambelli
Che invito a a restare nei cinque minuti pasta
Buongiorno a tutti ringrazio per l'opportunità abbiamo anche noi preparato un documento che metteremo agli atti
Ma ho scelto anche di andare a braccio come mi capita spesso anche perché mi sto rendendo conto che molte delle cose che l'abbiamo scritto le hanno scritto anche molti Dinoi
Quindi porta a fare una riflessione innanzitutto
Chiarisco che la mia associazione la Confartigianato Bergamo comprese è europea
Lo dimostra il fatto che ha mandato in con gli uomini migliori a Bruxelles perché il signor Pezzini
Fu mandato da presidente di Confartigianato Bergamo in Europa trent'anni fa
Presidente Callegari è stato presidente europeo del Confidi europeo
Con questo cosa voglio dire a poi arriviamo ai giorni nostri due mila diciannove titolo della Conferenza europea e chiude la conferenza programmatica di Confartigianato Bergamo bergamaschi europei come diffondere tutelare il saper fare delle imprese artigiane del mondo faremo mettere agli atti anche il documento di quell'assemblea due mila diciannove perché già nel due mila diciannove ci si stava rendendo conto come piccoli imprenditori che probabilmente dovevamo restare più vicini all'Europa l'Europa ci doveva ascoltare di più
Quali va tra pandemia Quetzal obbligati a diventare europei anche nei tempi lo stiamo dimostrando in questo momento
E ci sta
Ma su che basi dobbiamo adesso in futuro lavorare secondo noi sulle basi che sono state messe nel documento programmatico
E auspichiamo diventino realtà perché
Quello che capita spesso
In special modo in Italia ma probabilmente un po'anche in Europa è che parliamo tanto leggiamo poco
E non è così che dovremmo fare
Vuoi perché lavoriamo nelle emergenze
Vuoi perché tante volte cambiano gli scenari e dobbiamo cambiare con urgenza gli obiettivi
Vuoi perché amante volte tanti
Piccoli equilibri devono essere mantenuti sì è vero secondo lo è così
Ma la Confartigianato è a disposizione per cui quando verremo chiamati se verremo chiamati saremo sempre disposizioni dell'Europa
Con le nostre persone con le nostre conoscenze
Con le nostre competenze
Poi adesso all'ultimo minuto che mi resta nella su uno agli altri
Dico questo da cittadino un conto sono le politiche
Un conto sono i politici
Qui stiamo parlando di politiche e va benissimo
Parliamo anche un po'i politici e chiediamo di fare gli statisti
Perché se facciamo una politica italiana che deve andar bene l'Europa e pretendiamo che l'Europa vada bene all'Italia e poi alla Germania e poi la Francia e poi la Spagna poi all'Ungheria e poi no
Siamo europeisti ma diventiamo europee che la cosa più bella che potremmo fare grazie
I terreni europeo direi che a questo punto ricordando i tempi in cui al Parlamento europeo ci davano uno minuto e bisognava rispettarla perché cito il telefono la voce
La ringrazio anche la ringrazio perché ci ha fatto pervenire in anticipo un documento molto molto ricco molto dettagliato e molto propositivo grazie
E adesso la parola al presidente Confimi lei Presidente provinciale presidente nazionale di Confindustria Paolo Agnelli conosceva grazie l'invito
Io non leggo qui che dobbiamo costruire il futuro europeo della manifattura
Togliere il Bergamo perché la manifattura vorrei dire la manifattura italiana se non ci ci restringiamo proprio in parrocchia
Ora i problemi della manifattura nostri in Europa sono perché purtroppo loro OPA non ha una visione comune che chiavi chiamava il rettore purtroppo noi la troviamo prima dello scoppio diciamo dalla bomba energetica che è scoppiata in questi giorni non avevamo una e nel un costo delle energie che rabbia l'ottantasette per cento più dalla media europea
Faccio un esempio la Polonia e il meno diciassette per cento ed europea è chiaro che le nostre aziende sono volate tutte dalle Marche con l'industriale con l'indulto del bianco lavatrici frigoriferi ho finito tutti Polonia velocemente lasciando qui
E il le tasse le tasse dove abbiamo il sessantadue per cento di tasse lo scompongono in quarantacinque e andare al sessantadue sono gli uno gli oneri deducibili che sono quegli uomini che dovrebbero essere detratti e che invece vengono diciamo in detratti e per cui utile per cui tassati porto nostra tassazione al sessantadue per cento Polonia Romania si corrono andato in Repubblica Ceca quindici venti e chiaro che noi possiamo giocare ad armi pari
Abbiamo il costo del lavoro costo del lavoro più alto tra i due tra i più alti d'Europa e le paghe tra i più parchi reali più basse l'Europa questo è un altro un motivo che andrebbe che andrebbe sistemato
C'è il problema che si parlava prima la il rettore delle conoscenze sicuramente la conoscenza la formazione continua fa sempre bene ci mancherebbe altro
In effetti non è il problema che abbiamo noi oggi perché i nostri e non ci lamentiamo strutturalmente i nostri lavoratori sono i ragazzi sono fantastici non abbiamo questo bisogno ma siamo degli asini
E abbiamo perso che sono io Larry alle aziende Mick dei microprocessori in Europa no le abbiamo perse perché la politica piuttosto speculativa ardita di certi bene Ager dell'automotive
E nato a fare un errore diciamo che i nostri nonni civici proprio godono fare non può andare a comprare tutto da un fornitore Sonate comperare tutto quel costava meno mentre invece la ci insegna i nostri nomi di fare dove costo almeno una parte dove è più vicino l'altro stabilimento e dove ai più
Tecnologia dall'altra per poter rimanere sul pezzo per cui il problema nasce da una elevata politica
Oppure se vogliamo vederla in un altro ottica di una globalizzazione selvaggia che all'inizio ci si lamentava in effetti è successo questo si sono mosse le fabbriche hanno lasciato magari zone deserte di di lavoro eccetera eccetera
Autosufficienza adesso vediamo noi l'autosufficienza importantissima noi non lo siamo autosufficienti con la con il discorso energetico ce ne siamo infischiati in tanti anni
E non abbiamo un piano industriale in Italia
Da sembra mai non abbiamo un piano energetico non sappiamo bene quanto ci serve quanto dovremo produrre come dovrebbero produrlo qual è il nostro mix
Quante nel sostenibile quante dal gas quante d'importazione eccetera eccetera
Ci siamo seduti a comperare quello che ci poteva venire più comodo dalla Francia
Eccetera eccetera e oggi noi ci troviamo il come Italia con una e ne una emerge la cinquecento per cento più care ma gli altri queste non ho qui
La il la Gladio l'ultimo cartina manda al diavolo
Duecento facciamo numeri duecentoventi contro cinquantanove parliamo di gay più costruttivo batte la Germania dopo l'aumento duecentoventi cinquantanove la Germania
Novanta e rotti dalla Polonia per voi abbiamo se un'Europa però che va naviga ognuno fa ancora quello che
Deve fare ecco che giustamente aveva una visione comune importante essere autosufficienti in Italia ma poi si traduce in un discorso dobbiamo essere in Europa autosufficienti
E questo è quello che ci potrà portare avanti se no non riusciamo a fare un Oropa come la vorremmo non pensiamo più scuro porsi Oropa noto come superato Rho passi punto per non perdere tempo discutere perché buona d'Europa
Europa sì per tutti ormai anche per l'Inter gli imprenditori perché ormai il mercato diciamo più coso e all'Europa per cui è chiaramente non potremo ha di tutto essere essere essere essere contro torno a dire autosufficienza sia le conoscenze sicuramente la visione comune e però dovremmo farlo veramente ettaro l'Italia deve darsi una mossa perché indietro parecchio
Altrettanto impeccabile quattro minuti cinquantasette secondi e adesso
E adesso la parola al vicepresidente di Confindustria la Agostino quindicinali che arrivato in ritardo in modo giustificato a proposito di infrastrutture
Quelle stradali dalla Seriana sterzo io mi scuso però un'ora e venti non ce l'ha promesso ancora interesse dei record persino pervenire da Parre di trenta chilometri
A
A me piace camminare quindi mi sono immaginato un po'questo intervento come un parallelo con un cammino trent'anni fa la firma del Trattato di Maastricht
Che che poggiava su tre pilastri l'unione economico monetaria la cooperazione giustizia affari mie la politica estera e la sicurezza comune quindi abbiamo cominciato a camminare in Europa poi mi sono in maggio una immaginato che che cosa servirebbe premesso che Bergamo concordo che non è più Bergamo la manifattura bergamasca ma è la manifattura italiana
Ma direi la manifattura europea che deve a questo punto immaginarsi come andare avanti
E quindi che cosa serve per un cambio di passo in questo cammino beh qui c'è un tema generale di governare della UE e quindi una governance passatemi il termine governabile quindi la maggioranza c'è l'unanimità non consente certe scelte dovranno essere fatti dei passi verso una una forma di approvazione di certe misure importanti a maggioranza assoluta o qualificata altrimenti se visto che su certi temi non ha non andiamo avanti
L'istituzione le istituzioni della UE dovrebbero avere un potere chiaro un livello di poteri chiaro norme o direttive faccio un esempio la direttiva sui pagamenti
Che era una direttiva e che l'Italia ha adottato diceva che tutti i pagamenti non fatti a sessanta giorni è importante per la liquidità aziendale la l'Italia l'ha tradotto con i pagamenti vanno fatti a sessanta giorni virgola salvo accordi tra le parti
Come distruggere una direttiva UE e infatti andiamo avanti a centoventi centocinquanta e in gara siamo le banche
L'ingresso nella UE con un'accettazione integrale anticipata delle regole UE altrimenti succede come fanno i paesi di Visegrad che entrano usufruiscono del del supporto giusto fanno le autostrade perché poi usano beni fondi
E poi dopo non rispetta le normative
La Polonia che giustamente la citata per il costo energetico fa col la sua energia al settanta per cento con il carbone se ne frega della transizione energetica non si può stare nella UE oppure stanno nella UE ma mantengono la loro moneta quindi o intorno alla UE ed entro due anni ad otto la moneta unica oppure non ha senso entrare nella UE perché poi si gioca troppo sulla sulla svalutazione
I contributi erogati solo a fronte del rispetto di regole UE la strategia di politica estera e una difesa UE direi al netto anche degli Stati Uniti rispetto alla NATO ma deve essere l'Europa parlare non di Stati Uniti in indizi facendo le veci dell'Europa
Poi dopo c'è un'accelerazione del passo nel cammino che cosa possiamo fare per accelerare questo passo
E questi sono quindi i bisogni dell'industria bergamasca ma anche italiana la tutela chiara dei brevetti modelli invenzioni
Una ricerca finanziata secondo regole uniche UE così possiamo partecipare i bandi Ue senza sorprendersi ogni volta delle strane regole un sistema fiscale unico è un diritto societario unico
La competitività fiscale determinante
Il si distrugge
Perché poi le le aziende vanno a collocarsi dove conviene di più e non non è non è così che deve funzionare
Un diritto del lavoro unico
Oggi partenze di stacchiamo un lavoratore c'è ci sono ventisette sistemi diversi uno per ogni Paesi uno per ogni Paese per dichiarare questo distacco del lavoratore non ha senso il costo del lavoro un unico dire è una struttura unica almeno di costo del lavoro ci sono buste paghe come in Italia di due fogli e ci sono buste paghe
Di Jung di quattro righe è una questione anche lì di di strutturare costo del lavoro diritto del lavoro in una maniera un pochino più uniforme una pianificazione dell'immigrazione vero che siamo in inverno demografico
Però io guardavo oggi un sito che si chiama Word o mettersi dove si vedono le statistiche in tempo reale è impressionante la popolazione mondiale
è quasi otto miliardi e sono stato lì un minuto avete scorrere e a vedere questo numero che aumentava sì e il mondo
Continua ad avere una popolazione che aumenta forse dobbiamo ribaltare un po'la prospettiva continuiamo a piangere perché in Italia non lasciamo o andiamo prendere lavoratori dove ci sono qualificandoli facendo programmi di cooperazione una politica commerciale che faccia terminare quella diatriba tra Paesi produttori e paesi importatori altrimenti ci facciamo male da soli una politica industriale
Che come si diceva adesso faccia ritornare a produrre in Europa quello che è fondamentale
L'esempio è il prodotto più semplice del mondo le mascherine che avete tutti che non avevamo siamo andati a prendere in Cina il Paese il il prodotto se vogliamo più complicato il microchip il cinquanta per cento l'ho fatta io anche
Dei microchip più qualificati cioè quelli più difficili da fare il novanta per cento l'ho fatta io anch'e non è neanche la Cina la politica energetica perché perché senza una politica energetica ci troviamo al netto delle delle trovate di chi sta come dire facendo schermaglie di guerra ci troviamo a dipendere troppo dalle importazioni infine sul cammino dobbiamo mantenere chiara la meta e la mette la manteniamo chiara se ci sono dei valori solidarietà tra Stati e verso le persone Patto di stabilità flessibile
E gestione dell'immigrazione innovazione tecnologica e tutela del know how produttivo
Tutela ambientale a prescindere dall'incidenza effettiva sugli indici mondiali cioè l'Europa non deve chiedersi perché noi sì e i cinesi no la dobbiamo fare dobbiamo rispettarla ambiente perché siamo più avanti perché abbiamo già distrutto per stanza
E infine valorizzazione dei territori questo riguarda noi perché siamo piccoli è vero ma Davide non è stato lì a chiedersi se era piccolo grande ha individuato il proprio punto di forza individuato il punto di debolezza del gigante e l'ha distrutto quindi piccolo tutto sommato può essere un difetto ma è anche controllabile grazie
Sale della UIL
Anch'io ringrazio tutti ovviamente costo di ripetermi
Parto dicendo subito che il documento dal dal coordinamento che della mia totale adesione quindi no Lori lo riconosco come mio perché lo condivido in nel al cento per cento sui temi che stanno che stiamo adesso dibattendo penso che è vero che perdiamo rischia di essere un Paese però può essere un esempio dal punto di vista di come è strutturata la la la la
La la manifattura abbiamo parecchie multinazionali ma non solo la preponderanza delle produzioni abbiamo potuto in grande numero la maggioranza di aziende medie piccole
E piccolissime quindi c'è una struttura industriale e manifatturiera che ha esigenze diverse al suo interno
Ripeto che la formazione a questo punto debba diventare il il punto di riferimento per mantenere competitivo questa questa struttura non solo per Roma Berno ripeto deve essere un esempio
Facendo una formazione mirata alle esigenze sul territorio purtroppo scuola impresa e non sempre si parlano
E quindi si rischia di fare una formazione che ha dei costi perché non è gratuita
Che si butta poi via perché non non ha corrisponda alle esigenze che ha i territori in quel momento dal punto di vista occupazionale quindi ha da questo su questo versante penso che siccome l'Europa stanziato parecchi soldi sul tema analogo della formazione dobbiamo costruire un sistema io sono d'accordo col dottor Andolfi che mette insieme tutte le anime produttiva la la scuola il sindacato è per trovare una un percorso sul quale fare un po'dei piani di formazione e anche qui inviterei l'Europa
No
Verificare bene quando si fanno i bandi perché ci sono dei bandi ai quali partecipano dei cialtroni prendono i soldi e spariscono
Siccome l'avranno i del sindacato si capitano quando si mandano dei convegni dei dei dei piani formativi per firmare non sapeva nemmeno chi siano notoriamente non li firmiamo però questi i soldi dall'Europa per far formazione riprendono quindi se si fa formazione deve essere certificato ha fatto da aziende formative serie e che si faccia poi il bene dicono come ha funzionato la formazione di Rugova formaggio non so però se funziona
Da questo sul tema del risorse sia materie prime penso che io sono convinto che le sia sia strategica in un paese e soprattutto in Unione europea quindi
Essendo strategica l'energia non si va a consegnare le energie in mano gli speculatori penso che i di utile che hanno realizzato anche i nostri distributori di energia elettrica negli ultimi mesi
Possono essere tassati per poter abbassare il costo per risolvere il problema del costo del Musio scaricando ancora su il Governo che era indietro i soldi i alle aziende o piuttosto che ai diritti dei cittadini sia la strada sbagliata
Bisogna dare un segnale forte che non si specula sulle l'Asia perché per l'Europa ed Asia strategica insieme a alle infrastrutture
Delle comunicazioni e insieme alla cogestione dall'acqua per far dall'esempio perché così che va gestito un sistema energetico europeo
Quindi su questo tema penso che potremo davvero cominciare un percorso rispetto a a come stabilire delle regole anche per chi le aggira produce perché non si può decidere di di fare il bello brutto tempo che nessuno dice niente
I giovani io sono molto collegato ai giovani perché qua ho fatto centinaia di assemblee contro i metalmeccanici con negli ultimi dieci anni ho notato un un cosa è la rassegnazione dei ragazzi rispetto al futuro cioè a me questa cosa mi preoccupo dobbiamo restituire il diritto sognare non è non è demagogia bisogna mettere ragazzi nelle condizioni di avere una buona formazione uno deve conoscere
Avere pur competenze culturali apprezzare un quadro che ne so leggere dei libri importanti ma sapeva anche lavorare quando uno esce una scuola altamente qualificato dal punto di vista della cultura si si scontra con un sistema produttivo che per venti evidentemente non la conoscono c'è quindi anche qui la formazione continua penso che sia o una strada da percorrere assolutamente sul tema del dumping
Vado velocemente sul tema del dumping
I gli amici dei paesi del Nord dell'est Europa dovrebbero smettono di spiegarci che loro su sono dei prezzi buoni che sia un costo lavoro passo il dumping costo lavoro Baso vuol dire che non paga le tasse perché a quei lavoratori non viene poi calcolata la pensione come viene calcolata in Italia non c'era uno stato sociale
Sulla sulla sanità come in Italia quindi per cortesia la smettano di vantarsi di essere in grado di fornire servizi a prezzi bassi
Sfruttando la gente ecco questo penso che sia un problema forte pesante e sentito in Europa perché se scattano le aziende di qui
Andando in Paesi che non si fanno scrupoli penso che l'Europa ha sbagliato l'ultima cosa la comunicazione io spero invito le l'Unione
A cominciare a parlare anche le persone d'Europa delle persone diverse convinta di parte di essere in Europa quindi si si parla corre coccole col potere economico si parla coi governi però le persone sono quelle che porrà fine decidono se apprezzare l'Europa o meno quindi una comunicazione più diretta e più comprensibile non delegate ai giornali
Conoscendo la professionalità dei giornalisti ultimamente o i mass media penso che sia doverosa grazie
Tempo rispettato ma adesso dulcis in fundo le giovanili del coordinamento la parola Simone Foresti e poi a lavoro Bonafini che sono i nostri giovani attivisti federalista
Grazie mille attiene al problema con inseriamo essa era molto quindi quindici sapere che ci dividiamo i cinque minuti stanno puntualmente devo europeo
Se non quinquennale si manifesti Kenneth coordinazione del tabacco e ora ad essere in telefonicamente fatica e anzi tutte ci tengo a sottolineare quanto essa è un onore per non essere qui con voi tutti e quanto sia importante che i giovani facciano parte di questi momenti attivi di politica e di scambio di pensiline
Il tema del lavoro è un tema importantissimo per i giovani che sentiamo tanto e chiede inizi passiamo anche neri part-time pimpante importante abbiamo fatto non intervenire scambio con altri ragazzi della Caforio
Ascani ed idee sulla tematica Simoni riparte accanto intestate detto stasera
I temi se non quelli già sottolineati gentilmente da presidente Gandolfi caratteri Gysi Nozza dell'importanza della formazione e dell'inclusione dei giovani in modo attivo in queste tematiche
Astratta Alanis ovviamente Rinascente azionabile Laura
Spegni però il microfono
E rivestiti la mascherina e adesso un ultimo intervento prima delle conclusioni da parte di Simone faresti menisco venga sementi di Laura che la Presidente della Gioventù federalista doppia che insieme ai Giovani democratici
Formano e costituiscono le due giovanili che hanno aderito al coordinamento provinciale
E lavoro congiunto di queste due giovanili
Nelle ultime settimane voluto andare oltre ai semplici slogan quali la generazione Erasmus che simili per andare a parlare nel concreto di cosa voglia dire Europa federale Europa più unita
Perché le un atto di oggi a di uno Stato degli dei limiti evidenti e allora siamo spingere alcune riflessioni sull'importanza di rendere la conferenza un'occasione di riforma profonda dell'UE per renderla sempre più vicina ad essere un sistema democratico e sovrano in grado quindi di rispondere in modo pragmatico e bisogni dei cittadini
E soffermandoci sulla triangolazione giovani Europa la furono innanzitutto siamo accorti che il tema della stabilità contrattuale up ad una riflessione sul ruolo dell'Europa nel promuovere l'equità intergenerazionale
Ponendosi gli Obiettivi di lottare contro la precarietà e di conciliare da un lato l'esigenza del mondo produttivo con dall'alto il diritto a stipendi dignitosi
L'UE si deve impegnare secondo noi a monitorare eventuali lacune nella regolamentazione contrattuale collettiva negli Stati intervenendo laddove il mercato si è scoperto tante anche la promozione di standard di salario minimo parametrati ovviamente al costo locale del lavoro e della vita inoltre secondo noi l'Unione dovrebbe porsi l'obiettivo di valorizzare il lavoro in tutte le sue forme ad esempio tutelando la dignità degli stage garantendo di sempre un compenso minimo
Un'unione sovrana anche fiscalmente potrà poi sostenere strumenti comunitari e i volti alla tutela dei gruppi sociali più esposti a povertà e precarietà tra qui giovani
Ad esempio con risorse finalizzate ad incentivare la decontribuzione di contratti a tempo indeterminato stipulati tra gli under trenta specialmente nelle aree dell'UE maggiormente caratterizzate da questi fenomeni o ancora l'emissione di diritto comune del programma sciura potrebbe poi volgersi uno strumento permanente a tutela dei disoccupati temporanei nonché a favore della loro formazione quale skilling diretta a rapido reinserimento nel tessuto produttivo
Oltre a ciò al tema della formazione a Prodi una riflessione sul ruolo delle educazione nel formare il capitale umano
E garantire equità di accesso all'educazione alla formazione di qualità
Significa contribuire a realizzare un mercato del lavoro europeo più dinamico e in grado di sostenere il cosiddetto ascensore sociale che fermo in diversi Paesi anche a causa del problema dischi mismatch di qui parlavamo prima
Investimenti creazione di parametri comunitari che regolino fate di contenuti anche degli obiettivi minimi di programmi anche delle scuole superiori specialmente quelle di indirizzo tecnico indurrebbe poi più formalmente gli stati membri a confrontarsi con un quadro più di riferimento che faciliterebbe l'identificazione
Di quelle aree educative che più necessitano di intervento quanto descritto finora si inserisce ovviamente non più grandi con testo di necessaria autonomia e armonizzazione fiscale nell'UE
Che consente di contrastare punto il dumping tramite una più equa allocazione dei diritti di imposizione degli stati membri con l'effetto di ridurre gli shock asimmetrici momenti di crisi perché siamo tanti siamo diversi ma punto siamo tutti europei
Dobbiamo tentare di costruire un'Europa che come Ciampi ma se fondata anche sulla pilastro sociale e in particolare l'Unione dovrà proseguire lungo la strada prospettata di un maggiore età elemento di risorse proprie ad esempio dalle grandi multinazionali del web tante la carbon tax eccetera
Argomentando le proprie competenze dirette coerentemente con il principio di sussidiarietà laddove gli Stati si dimostrino spenditori inefficienti
In conclusione è importante ribadire che il conferimento all'UE di maggiore sovranità e capacità fiscale propria costituisce un lato della medaglia a cui si sommano necessariamente i fattori di produttività e crescita seppure in ottica di sostenibilità ambientale
A tal proposito l'Europa che immaginiamo investa risorse che stimo investimenti anche privati in innovazione e ricerca specialmente in quei settori considerati più strategici per favorire nel contesto di una transizione verde un mondo del lavoro che si accoda alto valore aggiunto
In grado quindi di sostenere le politiche attive di Ubi di quel fatidico abbiamo parlato qui senza dipendere eccessivamente dal debito che altrimenti graverebbe proprio sulle generazioni future
Concludo citando David Sassoli
L'Europa non è una costruzione già completata ma è un cantiere i cui lavori sono ancora in corso e crediamo davvero che la Bergamasca possano è un po'debba e chi meglio dei bergamaschi contribuire alla costruzione di una parte di questo edificio proprio che sarà per ringraziamo tutti per esser stati presenti ed invitiamo sostenere le proposte e discussioni in seno alla Conferenza sul futuro dell'Europa
E siamo arrivati in questo modo all'ENI conclusione dei nostri lavori
Sforando di pochissimi minuti incredibilmente siamo siamo contenti per ringraziarlo di di questa partecipazione propositiva
Ma anche di questa partecipazione lei disciplinata stiamo diventando europee nello stile quindi noi che andiamo verso l'Europa e ci aspettiamo però che l'Europa si rivolga comunque altrettanta attenzione a noi ascoltando le le nostre indicazioni
Dobbiamo però esprimere gratitudine nei confronti dell'Europa perché per tutto quello che ha fatto per mettere in sicurezza sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico ben quattrocentocinquanta milioni di persone però noi italiani in particolare dobbiamo essere consapevoli che questa generosità dell'Europa è anche legata in modo inversamente proporzionale alle debolezze dei sistemi paesi noi siamo stati maggiori beneficiari The Next Generation significa che siamo i più deboli in euro
Perché questo è stato il meccanismo di attribuzione
En nel dare questi nostri contributi non ci siamo limitati alla realtà bergamasca perché inevitabilmente il respiro e i problemi della realtà manifatturiera e non solo manifatturiera della Bergamasca no dimensione evidentemente europea
Però Bergamo città manifatturiera ha confermato anche nei mesi drammatici della pandemia la sua operosità la sua capacità di fare impresa e insieme cultura che si alimentano reciprocamente non è capitato casualmente anche questo
Bergamo e Brescia insieme capitali della cultura
E poi ha confermato comunque la sua capacità e la sua vocazione manifatturiera e la nostra capacità di stare sul mercato internazionale anche in quel momento molto difficile
Cosa chiediamo all'Europa avendo presente una dimensione che va al di là di Bergamo ma la dimensione che inevitabilmente influisce su Bergamo ne chiediamo stato detto l'abolizione del diritto di veto per quanto riguarda la politica di difesa e politica estera a ma anche la riforma della governance economica che assolutamente fondamentali perché non è pensabile di affrontare le sfide che che arrivano il continueranno ad arrivare senza modificare l'impianto dei trattati e pensando che le soluzioni crea attive di questi mesi perché così state creative che sono state al limite del trattato dicevo prima non so se siamo d'al limite dentro o fuori questo limite
Insomma che rimangono per una tantum non risolvono i problemi quindi cambio della governance governo economico di l'economia e e poi altre cose che ci riguardano più specificatamente allora Bergamo anche in questa situazione ha dimostrato la capacità di fare squadra e con delle proposte che risentivano della dell'appartenenza all'associazione
Però a tutti che andava in una in una convergenza assolutamente evidente e queste nostre proposte vi garantiamo che arriveranno i arriveranno prontamente a livello europeo perché proprio in questi giorni
Copresidenti del Comitato risulti esecutivo quelli che che decidono a Bruxelles che dicono i giochi erano appena convenuto che l'ultimo rapporto sarà presentato a metà di marzo
Ma proprio perché arrivi a metà di marzo
Entro il venti di febbraio saranno cioè saranno accolti tutti i contributi che arriveranno ancora entro il venti di febbraio noi vi assicuro che faremo a questo lavoro di raccolte di sistematizzazione e di sintesi per quanto possibile perché il tavolo è stato ricchissimo ma metteremo insieme le Seat sistematizzare le proposte che sono arrivati
E vi chiediamo aiuto di mandarci qualcuno ci ha già mandato il documento scritto ma insomma vi chiediamo aiuto per facilitare il nostro lavoro è perché il nostro reso conto che condivideremo con voi prima di mandare sia particolarmente fedele a quanto è stato detto
Impossibile per me come dire sintetizzare
Queste proposte ma è chiaro a una richiesta di politica industriale ed energetiche europea una politica fiscale finanziaria europeo per gestire la competitività
Bergamasca
E italiana europea nel mondo un mercato del lavoro europeo con indirizzi omogenei e politiche attive del lavoro piani e progetti di formazione continua anche attraverso esperienze lavorative all'estero
Sul modello Erasmus che si può applicare a tutte le situazioni all'artigianato all'apprendistato a tutto quanto
Particolare insistenza è stata data al tema del sapere
Più che al saper fare questo è stato proprio un è un po'lei modifiche è stato ripetuto in continuazione
E perché è l'elemento strategico per essere in grado di governare i cambiamenti repentini che diventeranno sempre più rapide rapidi rapidi necessità un'altra necessità importante che è stato sottolineato va be'è inutile che si a fare i nomi la necessità di un nuovo rapporto pubblico-privato
Anche per la modalità di gestione delle dell'intervento finanziario pubblico che arrivato dall'Europa e a tra dall'Europa attraverso il Governo il pm NR
Ecco questo intenso ricchissimo intervento pubblico richiama ad un nuovo rapporto tra pubblico e privato e quindi il ruolo delle amministrazioni locali e dell'università
In un rapporto in cui i ruoli si si intrecciano per cui anche i privati sono chiamati ad essere ad avere una visione di logica pubblica per lo sviluppo economico
Poi sostegno gli ITS conferma del ruolo dell'apprendistato armonizzazione fiscale politica energetica che ci metta in condizione di non essere troppo in difficoltà nella competizione difficili che arriviamo rapidamente alla pari ma insomma quello è l'obiettivo tifare di dire che siamo tutti quanti che promosse a livello di relatori europei più o meno sì io io sto arrivando la bocciatura ringrazio tutti e tutti in particolare per però il rettore che ci ha consentito questa ospitalità in una sede terza che ci ha messo tutti a a nostro agio e anch'io richiamo alle parole del Presidente della Repubblica che dice che l'apporto dell'Italia non può mancare e per coerenza né diciamo che l'apporto della di Bergamo e del territorio bergamasco in generale non può mancare in questa conferenze sul futuro dell'Europa
Non solo è stata la peggiore sei mila once quarantaquattro davvero grazie