Festa nazionale di Articolo Uno - Quello che ci unisce: un mondo più solidale, un'Europa più democratica, un'Italia più giusta

Vogliono venire a fare investimenti in Europa essi compare il sistema giuridico legislativo dei vari Paesi europei sicuramente l'Italia non è tra i più attraenti sia per le lungaggini processuali e sia per quanto riguarda la burocrazia quindi stiamo affrontando questa riforma
In questa riforma si sta anche toccando il tema della prescrizione
L'ex ministro della giustizia Alfonso Bonafede ha fatto approvare una norma non tra la fine del due mila diciotto inizio del match a nove che riguardava la prescrizione
Si sta agendo su quella norma introducendo una cosa che in Italia non esisteva che si chiama improcedibilità che una prescrizione processuale
Quello che in questo momento vediamo è un dibattito perché ci sono differenze di vedute su questa norma e sull'impianto della riforma però posso parlare a nome del Movimento cinque Stelle come esponente del Movimento cinque Stelle il Movimento cinque Stelle sta tenendo un approccio portato avanti dal presidente Giuseppe Conte
Che è di ragionevolezza non stiamo avendo un approccio ideologico sul tema della riforma la giustizia stiamo discutendo questo impianto stiamo portando avanti una mediazione sull'impianto della riforma Cartabia e io me lo impone il mio ruolo ma in generale sono sempre stato così io credo nelle mediazioni cioè credo nel fatto che si possa trovare
Una posizione che riesca a mettere d'accordo tutti e soprattutto a evitare che la politica discuta troppo davanti ai cittadini che in questo momento hanno delle priorità rispetto alla tutela della salute rispetto
Ai problemi economici e le preoccupazioni legate alla crescita economica quindi ciò che posso dire in conclusione che al di là del dibattito mediatico questa mediazione sta andando avanti il presidente Draghi ieri si è detto disponibile ad accogliere modifiche che evitino lacune nella riforma ad esempio sul tema dell'impunità cioè evitare che grazie a questa riforma ci possono essere delle persone che sfuggano alla giustizia e allo stesso tempo noi abbiamo detto che abbiamo delle proposte che vanno nella direzione di rafforzare una riforma del processo penale che poi deve dare ai cittadini la certezza dei tempi
Ma la certezza anche che si faccia giustizia in questo Paese cioè vorrei essere chiaro è chiaro ed evidente che c'è una preoccupazione diffusa se per accorciare i tempi evitiamo che delle persone
Come dire siano oggetto dell'accertamento della giustizia di una sentenza non abbiamo raggiunto il risultato si possono mettere d'accordo tutte e due le cose io ci credo e credo che serva grande responsabilità
Perché essendo al mio terzo governo i due precedenti sicuramente hanno avuto dei problemi sul finale proprio su questo argomento e in questo momento noi non ci possiamo permettere in questo Paese di giocare con la stabilità
Di una nazione l'Italia che deve spendere in tre anni duecentotrenta miliardi di euro del Recovery Fund ottenuto durante il Governo contro il due e che adesso deve essere speso durante questo governo noi dobbiamo mettere in carreggiata cui sorte lo dobbiamo fare il prima possibile col massimo della responsabilità quindi io tifo per la mediazione e credo che Giuseppe Conte
Che è sempre stato una persona che ha messo d'accordo le forze politiche né i suoi governi quando c'erano le differenze di vedute riuscirà nell'intento di trovare una mediazione
Non al ribasso ma che metta d'accordo le parti in causa e che soprattutto costruisca una riforma in favore dei cittadini italiani quelli che esigono il diritto alla giustizia grazie
Una domanda telegrafica si è vaccinato
L'altro ieri mi sono vaccinato prima cosa adesso aspettiamo la seconda dose è è voglio dire una cosa ovviamente sia perché sono ministro sia perché ho trentacinque anni ho atteso il più possibile prima tutti gli altri si vaccina dissero poi c'è stato un momento in cui serio un politico e ti vaccinare
Riabilitata adesso è il contrario strinse diciamo c'è la caccia al politico non vaccinato quindi io ho sempre creduto nei vaccini e credo che oggi quando si parla di libertà hanno per noi
Almeno per me la libertà e la tutela della vita
Noi se ci va ceniamo per tutelare la vita e tutelando la vita ci assicureremo la libertà tutto il resto delle polemiche io credo che siano superflue e posso dire una cosa visto che siamo a casa di articolo uno che oltre a essere casa di Arturo è casa di un grande mi di una grande persona che io stimo tantissimo per il ministro alla Salute Roberto Speranza
Al quale col quale abbiamo avviato un'esperienza non semplice insieme nel Governo precedente e devo dire che all'inizio ci siamo anche un po'non ci conoscevamo tantissimo quindi ci siamo conosciuti direttamente sul campo
E credo di poter dire che abbiamo imparato a stimarci a vicenda lavorando a questa pandemia e l'UI ci ha sempre insegnato che non ci sono teorie politiche da applicare alla scienza
Nella pandemia è la politica che deve ascoltare la scienza e applicare quelle disposizioni che servono a tutelare la salute dei cittadini italiani quindi se oggi la scienza degli scienziati e la medicina ci stanno dicendo che noi raggiungendo un certo livello di vaccinazioni riuscivamo ad assicurare la salute di tutti i cittadini italiani
Noi dobbiamo arrivare a quel livello di vaccinazioni anzi ci dobbiamo preoccupare del fatto che interi continenti
Come l'Africa in questo momento hanno solo il due per cento di persone vaccinate queste inaccettabile ne stiamo investendo come Italia anche nella cosiddetta Kovacs facility
Che è un programma che ci consente di mandare vaccini a popolazioni che in questo momento non solo non hanno la produzione ma non possono permettersi neanche di acquistarli se non Baccini amo tutte le aree del mondo soprattutto quelle più in difficoltà
Non ne usciremo mai da questa pandemia però finalmente grazie alla scienza in tempi record sono stati inventati e brevettati i vaccini adesso usiamoli e non facciamoci male da soli
Onorevole Scotto troviamo il via alle danze e quindi io la inviterei a
A dare il quadro della dell'attuale situazione internazionale e cioè abbiamo una nuova amministrazione negli Stati Uniti dopo il l'esperienza di tono Ciampi
Perché si sta muovendo per certi versi in continuità peraltro invece con una netta discontinuità in particolare naturalmente sul multilateralismo il clima eccetera su altre questioni
Anche se con modi diversi inveisce
Noi osserviamo una certa con con continuità dell'azione di politica estera internazionale
Mi riferisco naturalmente a quella che come divulgazione viene definita la seconda quella fretta
Che e ai rapporti con la Russia e la Cina
Ma intanto grazie
Che era ringrazio anch'io e volontari che hanno reso possibile questa festa voglio ringraziare Luigi per essere qui
Lui è in una fase in cui ha impegni pesantissimi per il ruolo e la funzione che ha è per noi un grande onore averlo qui come ospite
E voglio dire una cosa prima di agganciarmi alla domanda
Molto breve
Di Maio ha fatto un appello importante sulle vaccinazioni ieri si è raggiunto un compromesso alto sul green pass
Perché era partita una discussione un po'singolare in questo Paese
Dove c'era una certa destra che c'è ancora tanta che domani manifesterà in piazza
Che diceva
Ma insomma che scandalo
Dover esibire il certificato di vaccinazione per un per entrare in un bar e un ristorante
E però non provava alcuno scandalo se qualcuno in un comune del nord del Paese a Voghera entrava in un bar con la pistola
Questo è un Paese strano e io credo che il governo abbia fatto bene andare avanti
Secondo corre oggi il decimo anniversario della strage di Utoya
Dove morirono settantasette ragazzi durante un campeggio dell'Internazionale socialista voglio salutare qui il segretario del partito socialista insomma Raiot che è stato con noi nel dibattito precedente
Io penso che noi dobbiamo avere un pensiero verso quei ragazzi che per fare politica per stare insieme
Sono morti sotto la follia di un estremista di destra che pensava di fare giustizia in un paese bello democratico come la Norvegia vengo al punto
C'è una novità oggettiva
Una novità oggettiva
E finita una stagione e secondo me la pandemia se l'è portata via il larga parte dobbiamo vedere in Europa
Dove una generazione i politici gli apprendisti stregoni sono arrivati persino a negare l'impatto la pandemia
Trump perde le elezioni anche per questo
Perché presentatosi come il paladino della sicurezza dei cittadini
Poi in realtà di fronte all'impatto di una tragedia enorme
Sceglie la strada diciamo di una singolare lo diceva Di Maio visione della libertà
Di una libertà che si staccava dalla vita
L'abbiamo vista anche rispetto al Brasile e a quello che è accaduto e quello che sta accadendo con Bolt Sonate
Guardate è cambiata la fase e abbiamo un'amministrazione americana che indubbiamente vuole coltivare rapporti multilaterali dopo la stagione dell'unilateralismo repubblicana vuole ritornare a parlare con l'Europa ne è un esempio la visita di Blinken il fatto che il ministro degli Esteri italiano sia stato il primo adesso che ricevuto
C'è un cambio di passo sulle politiche economiche
Guardate che un messaggio fortissimo
Quello di un presidente degli Stati Uniti d'America che si presenta di fronte all'esplosione diseguaglianze così enormi
Originate dalla pandemia e dice una democrazia non può reggere se i miliardari non pagano le tasse
Messaggio nord
E parte una stagione investimenti pubblici importanti che fa il paio con il Recovery Act in Europa
E poi c'è una visione più rilassata delle relazioni transatlantiche
Una volontà di riconoscere l'Europa come soggettività politica
Detto questo l'Europa però deve fare la sua parte
C'è l'America
C'è un riconoscimento c'è una nuova stagione relazioni ma ci deve essere un'Europa che si presenta come soggetto politico globali
Come potenza Gentile
In grado di evitare che si affacci una nuova Guerra fredda
Con Paesi con i quali abbiamo nonostante le differenze profonde sul terreno della democrazia e del del rispetto dei diritti umani
La necessità di dialogare e di interloquire la dico così e mi taccio
Serve un Europa che non deve legga il rapporto con la Russia con la Cina a qualcun altro
Aiuta gli Stati Uniti a fluidificare quei rapporti nella le nella dimensione di un nuovo multilateralismo ma non delega più nulla
Signor ministro lei come appunto ricordava l'onorevole Scotto è stato il primo ministro degli Esteri italiano ricevuto per europeo ricevuto da data a Washington dalla nuova amministrazione
Sembra che l'Italia abbia anche riconquistato un ruolo che non vedeva da tanto tempo volevo chiederle due cose prima di tutto
Appunto
Legate al dossier che il dossier numero uno della della politica estera italiana cioè la Libia prima di tutto se lei ha avvertito un sostegno degli Stati Uniti alla linea
Adottata dall'Italia che è la linea del dialogo con tutte le parti e della stabilizzazione del Paese attraverso istituzioni comuni
Ricordo al pubblico che lei ha incontrato dopo essere solo Washington anche il segretario di Stato Blinken a Roma e la seconda cosa te la roadmap cioè l'agenda per la stabilizzazione della Libia visto che
Retrocesso
Sotto egida ONU prevede le elezioni il ventiquattro dicembre prossimo elezioni politiche ma anche lezioni presidenziali
E la roadmap non specifica se queste elezioni presidenziali devono essere a suffragio diretto posso il presidente dovrà essere eletto dal Parlamento
Come lei sa meglio di me ci sono delle posizioni molto diverse il generale alta spera nel suffragio universale per diciamo per ovvi motivi ecco che egli altre insomma altri almeno diciamo invece vorrebbero una soluzione mediata dal Parlamento in maniera che tutte le istanze del Paese siano rappresentate a che punto siamo come alibi
Mi lasci dire
Prima di tutto condivido l'analisi che fa torto uno sulla nuova amministrazione degli Stati Uniti allora
Diciamo che l'Italia ha un vantaggio quando c'è un amministrazione negli Stati Uniti i governi europei che vogliono lavorare insieme noi non siamo uno di quei Paesi Rambo che credono di poter risolvere i problemi da sé
Andando in altre regioni del mondo risolvendo tutto da soli
Fermo anche perché è un'illusione per tutti e in particolare lo è per un Paese come l'Italia che ha grandi rapporti politici e commerciali con tutto il mondo
Io ricordo sempre prima della pandemia l'Italia aveva il trentadue per cento del PIL che era export di made in Italy e il quindici per cento che era turismo
Esso saremo ancora più forti va ne sono sicuro ma questo significa che la metà del nostro prodotto interno lordo legato ha relazioni con l'estero quindi quando c'è quella tentazione in Italia
Di cominciare a vedere la politica estera come una partita di calcio per chi tifare noi stiamo danneggiando le nostre imprese e stiamo danneggiando anche tutte quelle relazioni politico culturali che abbiamo costruito negli anni
Questo non significa che non debbano essere chiari gli alleati noi siamo nella NATO siamo nella nell'Unione Europea e su questo nessuno
Deve discutere ma dobbiamo anche dirci che siamo sempre stati come Italia e come Europa
Il pensatoio del mondo siamo stati quel continente nel quale quando c'erano grandi tensioni tra i blocchi contrapposti noi assumevamo l'iniziativa multilaterale per farli
Riflettere su quello che stava accadendo ad esempio per abbassare la tensione e io credo che l'Europa in questo momento abbia anche il ruolo di gestire questa escalation che c'è
Tra Stati Uniti e Cina e cercare di costruire sui grandi temi comunque un canale di dialogo e su questo by the né molto in linea perché l'amministrazione by the nell'amministrazione che comunque dopo il vertice G7 nato in cui comunque non ci sono state parole semplici per Russia e Cina
By viene quello che ha incontrato Putin ha detto collaboriamo sulla cyber security che allo stesso tempo sta dando segnali fermi sui diritti umani giustamente a cui noi teniamo molto sul tema cinese ma se posso dire sta molto attento a non costruire un'escalation ingestibile ora lo so questo è un tema sul quale molto spesso si dice abbiamo Alitalia sta con tutti e con nessuno come Libia
Da che parte state con ci state ma in realtà io posso dire una cosa molto netta e chiara
Nel due mila undici la decisione di bombardare la Libia è stato una decisione scellerata folle che ha costruito ha costruito un inferno il traffico di esseri umani un inferno di cellule terroristiche e una Libia che è divisa in così tante parti che poi si pretende di stare da una di queste
Ma quello che ha fatto l'Italia negli ultimi dieci anni quindi merito di tutti è merito di nessuno è stato cercare di mettere intorno ad un tavolo tutte le parti e provare a costruire un processo di pace che arrivasse almeno a dare vere un governo unico
E questo è successo se un anno fa un anno e mezzo fa mi chiedevate è possibile costruire un governo di unità nazionale in Libia io sarei stato molto scettico
Ci abbiamo lavorato è stato avviato il processo di pace con un inviato speciale delle Nazioni Unite prima Stephanie Williams oggi cubici e oggi abbiamo un governo di unità nazionale è un punto di partenza so che può sembrare una cosa lontana la Libia prima della guerra aveva un interscambio commerciale con l'Italia con le nostre imprese di quindici miliardi di euro oggi son tre miliardi di euro
Questo ha prodotto la guerra oltre a enorme difficoltà
Per il popolo libico per settecento mila migranti che vengono da tutta l'Africa e sono in Libia prima lavoravano in Libia adesso hanno serie difficoltà la Libia oggi è il punto centrale della stabilizzazione di tutto il Mediterraneo
Ovviamente noi lavoriamo con tutte le parti però abbiamo un rapporto privilegiato è chiaro noi non siamo un Paese che ha una postura che quando ci sono le cose che non ci piace l'idea andiamo a schierare l'esercito come hanno fatto altre potenze che non hanno la nostra Costituzione della Repubblica
E quindi è logico che noi possiamo competere lì dove c'è il dialogo e la diplomazia quando parlano le armi noi arretriamo arretriamo come Italia arretriamo come Europa
Per fortuna d'ottobre è stato proclamato un cessate il fuoco adesso per spiegarvi la dinamica che poi sono dinamiche che noi capiamo
L'accordo di pace prevede che chi sta nel governo di unità nazionale non si può candidare alle elezioni
Chi non sta nel governo di unità nazionale si può candidare alle elezioni
Quindi c'è una pressione diciamo che io ho seguito la crisi dei big alla crisi dei Cinquestelle contemporaneamente senza fare paragoni infelici solo una battuta ma adesso il tema è
Che Chess e cito ci devono essere le elezioni il ventiquattro dicembre di quest'anno tra la nostra vigilia di Natale
Quest'anno se non ci sono quelle lezioni è chiaro che siamo preoccupati perché perché tutti gli attori politici più importanti della Libia sono fuori dal governo aspettando le elezioni
Il governo libico insieme al Parlamento e quello che deve creare le condizioni per rinnovare il Parlamento e quindi parlamentare devono costruire una legge elettorale una legge di bilancio che consenta al governo di arrivare alle elezioni e al Parlamento di fare una legge elettorale per rinnovare se stesso è chiaro che si innescano delle dinamiche su cui noi non possiamo proprio dare giudizi mi permetta di dire perché insomma sono dinamiche politiche che però li possono sfociare in un ritorno del conflitto dell'escalation
Io credo che continuando nella strada del dialogo
Di un'Italia e di che sostiene le Nazioni Unite tiene intorno al tavolo tutte le parti da star a degli dal Salento
A la il governo D by bah e le parti ad esempio le tribù del sud del Fezzan possiamo arrivare a celebrare queste elezioni che daranno anche io mi permetto di dire la forza ad un parlamento e al governo
Per poter fare che cosa prima di tutto favorire l'uscita delle truppe straniere dalla Libia perché io mi sono occupato di Libia che è la nostra priorità numero uno nella nostra politica estera da quando sono al ministero degli Esteri
Occupandomi di Libia o conosciuti i ministri degli Esteri tutto il mondo perché in Libia ci sono forze straniere ci sono c'è il multilateralismo delle Nazioni Unite ci sono le preoccupazioni sul tema dei diritti umani e dei migranti quindi chi si occupa di Libia si occupa del mondo
E noi ce l'abbiamo a duecento chilometri dalle nostre coste circa e guardate che il ministero degli Esteri e concludo libico di Tripoli
Affaccia sul mare quindi è di fronte alle nostre coste siciliane in linea d'aria
è stato distrutto dal leasing su quel ministero l'edificio
Quindi noi abbiamo avuto un rischio Isis a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste questo significa destabilizzare un Paese con le bombe e poi credere che dall'oggi al domani riparte
Quindi è uno sforzo non da poco ce la metteremo tutta con una grande attenzione sul tema dei diritti umani abbiamo tenuto la conferenza di Bra seconda Conferenza di Berlino a Berlino
Un mese e mezzo fa
E per la prima volta a quel tavolo sedevano i libici perché fino ad ora si è fatto una conferenza per decidere della Libia con tutti coloro che erano gli attori parte in causa ma non c'era un governo libico unico che rappresentasse tutti questa volta seduto
Essendo Pignatone a superare i centri di detenzione in cui ci sono grandi problemi per i diritti umani dei migranti a superare una serie di condizioni che violano i diritti umani
Io però voglio dire
è chiaro ed evidente che ci sono delle nostre dei nostri auspici e delle condizioni sul terreno dall'altra parte del Mediterraneo diverse dai nostri auspici
Ma un passo alla volta io credo che poi lavorando e dialogando arriveremo a risultato anche perché fino ad ora hanno parlato le armi e le bombe
E tra l'altro nessuno ha mai vinto io mi ricordo che due anni fa Haftar diceva io entrerò a Tripoli e poi non è successo perché poi sono arrivati i turchi a Tripoli che hanno in e ed è drammatico perché tutte e due le parti che si sono combattute
Non hanno usato i loro soldati per combattersi ma i mercenari siriani
Che adesso sono in Libia e che rappresentano un altro problema che si è accumulato e che dovrà far parte di quel piano per fare uscire
Dalla Libia le truppe straniere una parola sul Sael che sembra una terra lontanissima
In realtà è una regione che è subito sotto sono paesi che sono subito sotto i Paesi del Nordafrica Algeria Tunisia Libia lì sotto ci sono i paesi del SEL
Il Niger perché a circa venti milioni di abitanti ha un'estensione territoriale cinque volte l'Italia
La maggior parte dei villaggi di questi Paesi non sono più controllati dai governi ma delle organizzazioni terroristiche che entrano in questi villaggi dove non c'è lavoro non c'è crescita sociale economica
E danno tra virgolette una drammatica alternativa economica a dei giovani
Voi tenete presente che sulla parte sud dell'Europa quindi la costa nord del Mediterraneo abbiamo i paesi più vecchi del mondo ne siamo il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone
Dall'altra parte del Mediterraneo ci sono paesi che hanno la media la media di età di sedici anni
E hanno un problema opposto cioè il mio mini e mio collega ministro degli esteri si lamenta del fatto che nascono troppi figli e stanno divorando la crescita economica tutti questi figli che nascono quindi se ci pensiamo il Mediterraneo oggi può completarsi a vicenda e può darci una mano nella grande prospettiva che abbiamo di farla diventare una zona florida però è chiaro che
Se non li aiutiamo questi Paesi saranno sempre più colpiti dalle cellule terroristiche ne stiamo parlando di Isis di derivati di Alketa e Al Shabab Boko Haram ed altri in altre regioni
E più aggrediscono le istituzioni più perdono il controllo del territorio e le organizzazioni terroristiche prendono il controllo questo causa le migrazioni i flussi migratori
Che solo dal Niger verso la Libia perché l'hanno la rotta che arriva in Italia passa per il Niger e poi per la Libia
Vedeva fino a che non abbiamo iniziato una cooperazione anche con i canali umanitari UNHCR o agli Emma
Vedeva passare duecentocinquanta mila persone
All'anno adesso il flusso si è ridotto a sessanta mila ma perché facciamo politiche di gestione del flusso migratorio anche cercando di aiutarli nei Paesi di provenienza è un lavoro che è stato fatto negli ultimi quattro governi italiani quindi come sempre non è merito di uno solo
Io dico tutto questo perché sembrano questioni lontane
Ma queste questioni lontane
Sono il cuore di quello che discutiamo alle Nazioni Unite nel multilateralismo
Questi Paesi vedono migrazioni perché c'è la desertificazione causa dei cambiamenti climatici
Vedono migrazioni persone che se ne vanno per il rischio delle cellule terroristiche che sono ovunque ormai soprattutto in Africa perché hanno il progetto del grande sarà che il lo Stato islamico del grande Sahara
E terzo hanno grandi problemi perché perché non hanno programmi di cooperazione allo sviluppo all'altezza ad esempio per fornire il know how alle agli agricoltori e ai loro giovani per costruire Impresa e lavoro lì da loro
Dovremmo fare uno sforzo maggiore in questa fase storica però cioè io sono ottimista per una ragione la pandemia
Ha cambiato sia la domanda politica che l'offerta politica
Tutto il mondo sta chiedendo di farsi governare da persone serie
Che almeno sappiano quello che dicono e che fanno non so quanto ci vorrà e non so neanche se sono di in questa categoria assolutamente ma so che dopo questa pandemia in qualche modo abbiamo anche smesso di giocare non vogliamo più sentire gli slogan dei politici persone anche le ascoltano più
Questo richiede grande serietà e grande collaborazione l'Italia avanza lì dove c'è collaborazione
A livello istituzionale con tutti i Paesi del mondo arretra quando iniziano le polarizzazioni e iniziano i grandi problemi come ad esempio i conflitti ritiro dall'Afghanistan
Di questi giorni e la chiusura di un capitolo atroce
Stiamo vedendo l'avanzata dei Talebani che ci preoccupa non poco hanno già ripreso il controllo dell'ottanta per cento dei confini afgani
Con grandi preoccupazioni dei paesi limitrofi
Però possiamo dirci che anche quella è la dimostrazione che serve molto più diplomazia multilateralismo
E molto meno postura militare perché noi adesso non ce ne andiamo dall'Afghanistan con i nostri volontari con la nostra cooperazione allo sviluppo e col nostro corpo diplomatico noi rimaniamo lì ad aiutare le donne ad aiutare i bambini a rafforzare le istituzioni
Ma sarà sempre più difficile perché veniamo da vent'anni di contrapposizioni noi ce la metteremo tutta e lasciatemi dire una cosa io sono arrivato al ministero degli Esteri domina diciannove
Se c'è una pubblica amministrazione che ammiro
Tantissimo in Italia è il nostro corpo diplomatico i nostri ambasciatori non tutti hanno la fortuna di poter incontrare di poterci lavorare insieme io ho avuto questo onore anche di rappresentarle di dirigermi
E sappiate che se d'Italia e benvoluto in tutto il mondo lo dobbiamo a diverse categorie tra cui i nostri imprenditori i nostri sportivi in dei nostri insegnanti le nostre università ha poi c'è il terminale di questo network che sono i nostri ambasciatori che fanno un grande lavoro per esprimere la cultura e la tradizione italiana in tutte le latitudini del mondo
Onorevole Scotto un mondo difficile
Io ho una certa età e mi ricordo che all'epoca della guerra fredda le cose vanno molto più semplici c'erano delle dei conflitti regionali che scoppiavano magari appunto in Angola piuttosto che in Vietnam
Ma diciamo che lo Lollo schieramento era netto
L'instabilità non era certamente così diffusa come oggi adesso noi abbiamo stiamo uscendo dalla pandemia e ci sono come ricordava il ministro Di Vaio tanti Paesi che ne escono
Male peggio di come ne possiamo uscire due di gran lunga peggio
Questa è una cosa che rischia di incrementare l'instabilità di intere regioni
Quella in cui non ci affacciamo la regione del Mediterraneo che è una via in cui abbiamo grossi problemi in diversi Paesi la Tunisia è un Paese che e quasi sull'orlo del collasso
L'Egitto e un Paese estremamente complesso grande
Forte anche dal punto di vista culturale nel mondo arabo che però aule Gide che quello che conosciamo la Turchia cerca di tempo le sue ambizioni né ottomane e insomma
Portato le tutte in Libia ma ha influito anche sull'Europa
Aprendo il rubinetto dell'emigrazione
è un mondo estremamente complesso
Basterà la diplomazia l'Italia come si muove si muova nel modo giusto lei cosa ne pensa io intanto penso che si stia muovendo bene cioè
La cosa che ha raccontato il Ministro
Che ci dice
Che in un anno e mezzo in una situazione complicata come quelle la Libia l'ha descritta la perfezione
Dove noi giocavamo dove c'erano tante guerre per procura che si giocava
E c'era una guerra molto più leggera
Tra Paesi europei divergenze di interessi
Penso al rapporto tra noi e la Francia innanzitutto
Oggi siamo insieme a sostenere il governo di unità nazionale
Siamo insieme nel tentativo di stabilizzazione del Sahel
Il fatto che l'inviato speciale dell'Unione Europea sia un'italiana
In un'area che tradizionalmente e un'aria di influenza francese
E l'Italia
Con una funzione che difficilissima deve essere innanzitutto ispirate ai principi della cooperazione entri dentro quelle missioni complicate
Per provare a salvaguardare giovani paesi come il chador come
Il Mali attraversati da conflitti terribili io credo che sia il segnale di un'Europa che ricomincia a fluidificare i propri rapporti
Non era scontato
Ovviamente dobbiamo fare di più ovviamente dobbiamo fare attenzione a quello che si muove abbiamo una responsabilità nei confronti della Tunisia
Abbiamo una responsabilità verso quei Paesi che
All'indomani delle cosiddette possiamo definirle così diciamoci la verità primavere arabe
Che avevano generato in tanti di noi speranza finalmente arrivava la democrazia in alcuni Paesi che erano stati
Per anni sottoposti a dittature molto pesanti che avevano protuberanze
Anche negli interessi europei
Purtroppo dobbiamo segnare un fallimento
E la Tunisia e uno di quei paesi dove più dura ammetterlo
Perché era il paese che era riuscito a costruire
Un compromesso difficilissimo
Tra forze secolari
Sindacato associazionismo impresa partiti laici
E la Fratellanza musulmana
E nata
E grazie a un ruolo straordinario della delle donne io all'epoca ero presidente della Commissione
Africa della Commissione esteri facemmo tantissime belle cose soprattutto con le donne tunisine
Oggi quel Paese dopo dieci anni a un terzo del prodotto interno lordo precedente
Alla disoccupazione alle stelle e ha cambiato
Decine e decine i ministri
Non ricambio continuo già abbiamo i ministri a contatto part-time
Ed è un Paese con frontiere molto fragili dove incombe la Libia dove incombono gli interessi
Diciamo dei paesi limitrofi a partire dal messaggio forte
Che arriva da una Turchia che ha ripreso protagonismo e che è in qualche modo un paese profondamente innervato dentro una dinamica molto più presente alla fronte Lanza musulmana
Io credo che noi dobbiamo essere quelli che provano far dialogare
Che però no a ritrovare un compromesso con quel mondo ci sono delle novità
Insomma anche qui riapre il dossier R. Iran gli Stati Uniti d'America non era scontato
Siamo ancora un po'in ritardo
Sul conflitto mediorientale
Mese di maggio è stato un mese terribile
Dove tra l'altro non è che si è determinata soltanto la polarizzazione che abbiamo vissuto
Diciamo tra
Gaza e Israele
E forse
Devo dire la verità uno dei pochi che si sottratti e il ministro degli Esteri in questo Paese
Non mi è piaciuto molto lo spettacolo di una classe dirigente italiana tutta collocata da una parte perché il nostro Paese ha contato qualcosa
Quando riusciva a far parlare le parti
E però guardate che lui sia aperta anche un'altra ferita non solo il conflitto israelo palestinese che non ce la fa a trovare un punto di approdo
Si è aperta una fuori da dentro la società israeliana
Fortissima
Con una vero e proprio rischio di guerra civile
E allora il tema di un grande investimento sulla stabilizzazione del Medioriente
Dei rapporti di buon vicinato è la funzione dell'Europa perché gli Stati Uniti
è evidente che arrivano fino a un certo punto
Ripongo molta speranza all'iniziativa italo italo spagnola è una novità
Ma noi dobbiamo provare a fare qualche passo che vada a dire primo che prima o poi bisogna arrivare al riconoscimento lo Stato di Palestina
Secondo che quei confini così come sono oggi non ce la fanno non sono realistici
Perché purtroppo nel nel frattempo le colonie sono mangiate porzioni di territorio significativo terzo che occorre una forza di interposizione nazionale e internazionale a difesa dei civili perché c'è un rischio molto serio che
Tra qualche mese si fa il bis di che di chiazza e allora probabilmente un modello UNIFIL allargato è un tema che le classi dirigenti europee devono porsi e infine
Tu citavi la Turchia citavi l'Egitto
La Turchia sta agendo io posso essere meno diplomatico del ministro
Sta agendo in maniera abbastanza destabilizzante in alcune
Lo vediamo nel conflitto
Che rischia diciamo di essere molto pesante sul Nilo
Sulla grande questione della DDA
Tra Etiopia Egitto
Butta qualche mina in Europa pensiamo la vicenda greco-cipriota e in un conflitto molto diciamo sotterraneo ma forte con la Grecia
Perché lo fa
E qui voglio porre la questione Sudoku
Perché noi abbiamo deciso un po'anche di esternalizzare alcuni servizi passatemi il termine che l'Europa non vuole svolge più
E la questione dei migranti è una questione seria
Nel rapporto con la Turchia
Perché se noi diamo sette miliardi di euro come Europa alla Turchia per presidiare quella frontiera poi dobbiamo chiedere il rispetto la democrazia e dei diritti umani
Dobbiamo chiedere che in quel Paese vengano rispettate le minoranze dobbiamo chiedere che in quel Paese
La minoranza curda venga rispettata e non ci sia quello che sta succedendo da tempo
Cito solo un episodio
Quando ci fu il colpo di Stato
E contro colpo di Stato
Nel due mila e sedici
Facemmo una piccola delegazione parlamentare
All'epoca ero capogruppo di SEL
E partimmo prevista molte regioni dopo
E incontrammo sindacalisti intellettuali magistrati giornalisti e partito anno gemellato gemellato all'Internazionale socialista al Partito del socialismo europeo che l'H dipinti
Che era un esperimento singolare interessante molto avanzato
Insomma che che stavano escluso anche di una voglia di cambiamento come fu una mille tredici anche il Movimento cinque Stelle anche nel due mila diciotto
Di una generazione che si affacciò alla politica nuova che voleva far saltare alcune Ca'casematte
E che riusciva a fare una sintesi interessante tra la questione
Come dire nazionale curda
E la questione democratica in Turchia
Dopo un ambientalisti
Incontrammo il capo che oggi è in carcere
E ci disse
Una cosa che mi colpì molto due cose non ci presentammo una delegazione tutta maschile
E ci disse la prossima volta che venite anche se ci venite a dare la solidarietà venite con una delegazione mista
La seconda hanno abolito lì l'immunità parlamentare i prossimi siamo noi
E successe questo due mesi dopo furono tutti messi in galera
Ed era un partito che aveva raggiunto una percentuale significativa il Partito Democratico del popolo
E che era la novità di quella realtà
Noi dobbiamo parlare con la Turchia
Dobbiamo parlarci ponendo la grande questione della democrazia
Perché se noi esternalizziamo alcune cose alla Turchia e non chiediamo in cambio rispetto dei diritti umani
Non saremo credibili neanche nella sfida interna all'Unione Europea con quei Paesi che sono dentro Unione Europea
E che sui diritti dei migranti sui diritti LGBT sui partiti politici fanno cose che noi non avremmo mai immaginato fossero possibili
Ministro innanzitutto vorrei chiederle un cosa che incuriosisce personalmente
Nel senso che
Nel Sahel i problemi che noi abbiamo avuto che lei ha descritto
Hanno creato grande preoccupazione in Francia che l'acqua che è un Paese che ha interessi strategici importanti nel in quell'area
La Francia ha chiesto l'aiuto dell'Italia per la stabilizzazione dell'area e noi gli abbiamo dato che questo aiutato anche a stemperare le tensioni fra i nostri due Paesi che magari potevano esserci sulla Libia
Quindi vorrei capire a che punto siamo su questo fu ma poi vorrei invitarla anche a parlarci di un tema completamente diverso ma altrettanto cruciale che quello del cambiamento climatico
Le inondazioni in Germania hanno posto urgenza questo problema hanno imposto tutta la classe dirigente europea un un senso di urgenza molto diverso rispetto al passato
Che questo ha coinciso casualmente con la proposta della Commissione europea tendaggi uno una nuova agenda che riduca ulteriormente le emissioni
Entro il due mila trentacinque l'abolizione delle auto a combustione
E che prevede anche tutta una serie di misure
Per far fronte all'impatto sociale che inevitabilmente questi cambiamenti industriali avranno l'Italia alla presidenza del GP
E quindi nella posizione di potere dire la sua e influire in questo processo se non altro nel suo figlio
Che cosa noi potremo considerare un successo
In questo campo in particolare
Al vertice a conclusione del vertice del G venti che si terrà a Roma il trenta e trentuno ottobre
Io voglio cominciare dal se l'ma è stato detto veramente tanto voglio solo dirvi che secondo me nel Mediterraneo finché di faremmo
Le questioni in un'ottica di competizione con la Francia non andremo da nessuna parte io c'ho provato e credo che un po'alla volta grazie anche al ministro Guerini grazie ai presidenti del Consiglio sia prima Conte oggi Draghi
Abbiamo cercato di costruire un rapporto differenti sui grandi dossier come la Libia il Saccà nel ma anche tutti gli altri il Mediterraneo orientale
E non si basa su un DOP dance perché la nostra partecipazione alla task force sta a Cuba
In sella con dei nostri militari che fanno operazioni metteva ch'e quindi nella maggior parte dei casi aiutano feriti con un sistema con un servizio di con degli elicotteri militari ad essere portati via dallo scenario di battaglia e li portano presso gli ospedali
Quindi questa è sempre l'Italian way no la nostra postura all'estero anche nei teatri di guerra noi diamo una mano a chi ha bisogno
Ma allo stesso tempo con la Francia è stato un importante vertice a fine febbraio l'ultimo incontro che c'è potuto essere prima della pandemia Napoli che è stato il vertice di Napoli da cui abbiamo dato il via a nuovi programmi questo è chiaro che per un paese come la Francia che ha relazioni in tutta l'Africa però per ovvie ragioni storiche lavorare con loro ci aiuta a raddoppiare le forze per esempio contro la minaccia terroristica
E anche grazie a questo rapporto oggi per la prima volta la nostra storia lo diceva prima Arturo l'Unione europea a un'inviata speciale per queste aree
Che è italiana si chiama Emanuela del re la ex vice ministra negli affari esteri italiana che oggi rappresenta le politiche dell'Unione Europea per tutta questa regione del Sahel che un'area enorme a rischio terrorismo ma anche a rischio siccità infatti problema lì
E che i problemi economici derivano anche dall'aumentare
Della desertificazione che ruba terreno all'agricoltura e quindi ci sono intere popolazioni che non hanno più la possibilità di coltivare questo sta succedendo in queste ali
Il cambiamento climatico e qui e voglio dire una cosa quando io parlo con i governi Hassel Niger Mali Burkina Faso Sudan ti dicono tutti qua ci siete tutti c'è una missione dell'unione europea che combatte il terrorismo una missione alle Nazioni Unite e combatte il terrorismo c'è la barca hanno francese combatte il terrorismo ci sono gli italiani una task force da Cuba
Ma quando cominciate a coordinare questa azione contro il terrorismo cioè l'impressione che diamo e che ci siamo ma ognuno va in una direzione diversa adesso oggi per esempio l'operazione congiunta franco americana
è riuscita a sgominare due leader delle organizzazioni terroristiche lì
Però sono azioni chirurgica che loro fanno hanno in serbo un approccio olistico cioè a combattere il terrorismo significa pure aiutare i giovani a trovare un lavoro non consegnarsi mani e piedi alle cellule terroristiche per fare i combattenti prendere uno stipendio che poi se ci pensiamo sono totalmente diverse le realtà ma ricorda un po'il meccanismo delle mafie cioè le mafie tetti che escono lì dove c'è più povertà e disperazione le cellule terroristiche agiscono così in Piura di Calizzano
E spingono le persone all'estremo atto contro altri esseri umani
Questo per dire che
Ci stiamo lavorando io credo che Manuela Del Rey rappresenterà un importante snodo era presente anche un passo in avanti la politica estera italiana sul cambiamento climatico
Io voglio dire una cosa l'Unione europea e quella più avanti di tutti cioè noi abbiamo delle politiche adesso anche con i Greenville europeo che ci portano più avanti di tutti gli altri Paesi nel mondo
Però ricordiamo sempre che noi rappresentiamo come Unione europea il sette per cento di tutte le missioni mondiali
Quindi possiamo scendere anche a zero ora a zero non lo so ma alla neutralità climatica nel due mila cinquanta ci arriveremo per primi probabilmente come Europa
Ma abbiamo il problema che gli Stati Uniti impattano per il trenta per cento e Cina e India insieme per il quaranta per cento
Quindi se noi vogliamo andare a lavorare su l'impatto climatico dobbiamo mettere intorno ad un tavolo Cina India Russia e Stati Uniti
E Unione europea paese continente europeo e fare un piano per cui ci diciamo che entro il due mila cinquanta quindi non domani
Noi raggiungiamo l'obiettivo di neutralità climatica non è così oggi la Cina raggiungerà l'obiettivo neutralità climatica domina sessanta Sifi e quando noi staremo scendendo
Loro dieci anni prima quando noi saremo arrivati non lo saranno ancora ad una delle parti più alte
Del livello di emissioni c'è la Cina nel due mila trenta la giungerà da sola il quaranta per cento di tutte le missioni del mondo
Questi numeri fanno tremare i polsi perché noi non ne abbiamo contezza perché l'Est del mondo non andava così veloce economicamente
E non è andato così veloce negli ultimi decenni quindi l'obiettivo nostro desse arrivare a metterli intorno al tavolo come non dobbiamo inventarci niente ne abbiamo la presidenza del G venti quest'anno proprio in queste ore si sta celebrando a Napoli
La ministeriale esteri del G venti clima-energia dove mi diceva il ministro Cingolani che India Russia e Cina non firmano per il superamento del carbone al due mila trenta
E questo o la riduzione delle emissioni di un'aliquota dell'emissione entro il due mila trenta
Ora noi possiamo cantar c'era Storace la da soli come Paese dell'Occidente ma se non troviamo il modo di coinvolgerli e di portarli agli obiettivi i nostri l'obiettivo del clan accenti tra loro della la lotta al plana c'è in giro falliremo
L'Europa sta facendo dei passi importanti
Però attenzione
Io voglio dirvi due cose transizione ecologica significa transizione siete si va da un punto a un punto b in un periodo di tempo
Altrimenti è sciocca
Ora voi siete parlo qui nell'Emilia Romagna siete leader nell'export siete leader nella conversione tecnologica ecologica delle aziende e questa è una regione che ha tanto da insegnare a tutta Europa
Però noi stiamo vivendo delle assurdità ultimamente ci sono alcuni regolamenti europei nell'ambito del green deal che assimilano le plastiche riciclabili alle plastiche tradizionali oppure dire che noi entro il due mila trenta dobbiamo raggiungere un livello di auto lettere che io sono d'accordo
Ma fare la guerra la Motor Valley sui grandi marchi per un qualche migliaio di auto che matricole amo ogni anno che sono le auto che poi rappresentano il top della gamma e il brand made in Italy nel mondo
Non ha senso quindi serve anche ragionevolezza perché ricordo sempre che rappresentiamo in tutto il sette per cento le emissioni mondiali e stiamo sempre più in decrescita
In più transizione ecologica l'Unione europea ha stanziato un mille miliardi di euro
In tutto tra Greenville recovery plan ma ne servono tre mila miliardi di euro per compiere la transizione ecologico e quindi abbassare il livello di impatto ambientale ai livelli che ci siamo dati
Lo possiamo fare se questi mille miliardi creano attrazione investimenti di capitali privati
Quindi sarà sempre una partnership pubblico-privata che ci consentirà di arrivare all'obiettivo della transizione ecologica ci riusciremo dovremo vincere tante resistenze però credo che la Commissione europea fondarla
Sia la commissione migliore che ci possa essere su questo fronte perché è nata il Movimento cinque Stelle
Allora lo decisivo come capo politico diede i voti determinanti per farla formare senza i voti del Movimento cinque Stelle in Parlamento europeo la commissione fondarla e non avrebbe avuto la fiducia sarebbe crollata
Quella impostazione e lì poi sarebbero nate altre pulsioni in Europa avrebbero probabilmente vinto quelli che volevano meno Europa
Questo lavoro
Quando è nata la commissione si è basata su due principi
Salario minimo europeo e quindi dirci che d'ora in poi esiste una soglia di dignità sotto la quale non è più lavoro quando ero pieno stipendio sotto quella soglia di dignità ai lavoratori
E due transizione ecologica con il green deal
Credo che sul salario minimo europeo si stia arrivando ad un punto di caduta importante che non significa solo pagare di più chi è sottopagato
Significa anche che alcuni paesi nell'Unione europea non ci fanno più dumping salariale e attraggono gli stabilimenti la perché pagano un terzo del costo del lavoro rispetto all'Italia quindi il salario minimo europeo significa anche evitare la concorrenza sleale questi sono i due mandati più importanti dati alla Commissione Fondo Airline che se insediata un anno e mezzo fa quindi circa due anni fa
Quindi adesso l'obiettivo e fargli completare questi questi percorsi e io credo che oggi l'Amministrazione by the ne concludo abbia fatto una cosa che adesso sta diciamo dando un imprinting a molti altri Stati nel mondo inclusa l'Italia la coppa ventisei che si terrà a Glasgow che presiede anche l'Italia insieme a all'Inghilterra
è il luogo dove i grandi del mondo si incontreranno per decidere questi obiettivi neutralità climatica
Sempre più stati nel mondo stanno nominando l'inviato speciale per il clima
Che è una figura istituzionale che rappresenta il Paese ai grandi tavoli in cui si sta trattando il clima in tutto il mondo
E anche l'Italia lo ha istituito per decreto un mese e mezzo fa adesso abbiamo aspettato la conversione in Parlamento e l'Italia poi nominerà un inviato speciale per il clima ora immagino che ai a molti molti diranno va bene ok
In realtà questi ruoli oggi
Rappresentano un cambio di consapevolezza di tutti gli Stati del mondo cioè è inutile combattere i cambiamenti climatici da soli cioè il sovrani smog non è compatibile con la lotta ai cambiamenti climatici è infatti molto spesso nega i cambiamenti climatici
Perché per combattere i cambiamenti climatici e quindi evitare quello che è successo in Germania
Che ha visto in Belgio che ha visto centinaia di morti bisogna mettersi tutti quanti insieme dialogare con i paesi in tutto il mondo
E guardate che un po'alla volta io sono sicuro che ci si arriva all'obiettivo non è semplice non si fa dall'oggi al domani serviranno un paio di governi Italia poi diciamo pari governi un paio d'anni a Voltri dare quindi non lo sappiamo però voglio dire serviranno comunque dei passaggi di testimone tra forze politiche non è una cosa che si intesta era uno soltanto e forse proprio per questo ci riusciremo
Però vedo sempre di più questa guerra tra città e periferia
In cui in alcuni Paesi d'Europa
Incita vincoli verdi
Nelle periferie nelle aree rurali vincono partiti estremiste oggi molto di estrema destra che fanno i manifesti dicendo viva il di Isella basso le rinnovabili
Si sta creando una polarizzazione una contrapposizione molto preoccupante ideologica che tale non deve essere perché se ne vogliamo creare più posti di lavoro rafforzare le imprese e far nascere nuovi imprenditori e nuove iniziative imprenditoriali oggi i soldi li dobbiamo mettere qui
Stanno nascendo in prese in tutto il mondo nel settore della green Transition
E noi ci dobbiamo credere e voi siete tra le regioni che ci hanno sempre creduto devo dire
Un'ultima domanda per l'onorevole Scotto
In Germania questa questo pacchetto proposto dalla Commissione europea ha provocato parecchie parecchie preoccupazioni sia nella nell'Unione democristiana sette Uzak su e sia nella Spd il partito socialdemocratico
Perché
Da una parte per l'impatto sociale che dicevamo e temuto nel senso che se le autocombustione dovranno sparire da qui a quattordici anni ci saranno in tele colossali catene produttive da trasformare radicalmente
Con dei costi che insomma devono essere assolutamente determinati l'altro punto importante e che il pacchetto della Commissione prevede un aumento della tassazione nei confronti delle produzioni più inquinanti quando i prodotti di queste di queste di queste indusse inquinanti vengono importati in Europa
E cioè in Europa abbiamo alti standard riguardo alle missioni
Altri Paesi come giustamente diceva il ministro Di Maio non ce li hanno e anzi inquinano a tutta l'aula bene
Queste produzioni e quindi acciaio carta tutto quello che può essere appunto energico
Quanto esportano i loro prodotti in Europa e allora dovranno pagare dazi più alti questa è una misura anche protezionistica
Partiamo di di di di sociale e quindi della difesa dei posti di lavoro
E della trasformazione industriale
è un tema importante
Io ringrazio per questa domanda perché
La parola transizione lo sottolineava Di Maio appunto transizione
Abbiamo un obiettivo abbiamo dei tempi abbiamo delle risorse
Dobbiamo evitare di cadere in una trappola
Cosa diceva una grandissima personalità dell'ambientalismo europeo
Alex Langer
Usava questa definizione la desiderabili tasso sale dell'ambientalismo
Della transizione ecologica
Se non gestisci bene il passaggio di transizione detti scappano via altre diseguaglianza
E allora io credo che noi abbiamo bisogno il dovere di fare questo lavoro qui
Proprio perché pensiamo che la transizione ecologica sia una priorità
Per la tenuta del pianeta terra passatemi la semplificazione lo slogan questo modello di sviluppo oserei dire questo modello di capitalismo estrattivo è incompatibile con la tenuta del pianeta Terra
Se non fai in tempi rapidi il rischio che i cambiamenti climatici già se li stanno portando citavamo prima gli ecco profughi
Ce ne parla persino Papa Francesco
Scorre la lauda atto sì
Si porta appresso si porta appresso l'umanità e però nella vecchia Europa
Abbiamo bisogno di gestirla questa transizione l'abbiamo vista l'esplosione in Francia del fenomeno vigile gialli non puoi picchiare duro
Nella frattura tra centro e periferia
Verso quelli che non ce la fanno a rinnovare l'automobile per andare al lavoro devi aiutarmi e incentivarli e nel frattempo che fa il salto verso l'elettrico
Dell'intanto con cominciare a smontare quelle vecchie automobili che ormai sono pericolosa sul piano ambientale
Devi fare un grande patto da questo punto di vista e lavorare su politiche industriali innovativo
Dobbiamo farlo e chiudo davvero
Perché il tema del nostro tempo si chiama diseguaglianza
La pandemia cambia tutto vero
Cambierà l'apporto tra
Stato e cittadini senza dubbio rimette capo Allo stato dopo anni di sbornia liberista
La funzione di regolare il mercato e di regolare le diseguaglianze di intervenire per ridurle al massimo
Per redistribuire per fare in modo che chi ha di più da un po'di più a quelli che hanno di meno
E io penso che questa sia la funzione di uno schieramento progressista
Guardate la dico così e chiudo
Posso dire che questa piccola forza
Da da tempi lontani
Già nel due mila e tredici quand'era suonato un campanello d'allarme gigantesco dopo quel voto
Va detto attenzione o rimettiamo i piedi dentro le periferie dove abbiamo perso quote di consenso significative perché siamo apparsi soltanto establishment
Ho un parto così larga parte establishment oppure questo Paese finisce a destra e nell'estrema destra
E da allora quando da soli lo dicevamo
Abbiamo lavorato per costruire una coalizione il cambiamento
E abbiamo provato a lavorare per gettare le basi di quello che poi è diventato il Governo è stato definito così giornalisticamente giallorosso
Noi ci crediamo a questa impostazione
E la dico in termini molto forti non so quando si voterà
Ma io credo e noi crediamo che la strada e la costruzione di una coalizione progressista nuova
Che portando a stare insieme forse che quando si sono conosciute del Governo hanno lavorato bene insieme ce lo raccontava bene ministro Di Maio devono fare anche l'altro tratto
Costruire una casa comune un programma comune un impianto culturale e politico in grado di battere la peggiore destra europea
Colgo l'occasione per ringraziare perché ho capito che siamo in chiusura io sono molto d'accordo su quello che dice
Arturo su tutte le questioni che riguardano schiva appagare la transizione ecologico ce ne dobbiamo stare attenti alla ad una transizione controllata perché altrimenti appagato né le conseguenze saranno le fasce più deboli della popolazione
Che l'esempio della dell'automobile calzante ma ne potremmo fare tanti altri perché noi dovremmo riconvertire intere
Non solo industrie ma anche dovremmo formare nuovamente lavoratori cinquanta quaranta cinquant'anni che dovranno apprendere nuove competenze per affrontare la sfida del cambiamento
Della transizione ecologica e lì
E non si può risolvere una dinamica di mercato licenzio il cinquantenne assumo il trentennio il ventenne perché a quelle competenze a questo non ci dobbiamo stare dobbiamo vincere la grande sfida che in alcune regioni è già vinta in altre meno
Delle politiche attive del lavoro che devono assistere continuamente chi esce dal mercato lavoro per poter essere inserito cosa che è veramente in Italia a macchia di leopardo ci sono le regioni sono veramente all'anno zero
Ed è una competenza regionale che però anche su questo noi non siamo oggi in una continua a fine di una legislatura in cui è possibile fare grandi riforme della Costituzione
Però mai come in questo momento il Governo centrale dovrebbe avere la capacità e la possibilità di gestire processi come quello della formazione e lavoro
Perché ci sono adesso delle sfide europee in cui l'Italia è una regione europea
E deve allinearsi a degli standard di altri Paesi che hanno nella sistema del governo centrale tutti gli strumenti per formare chi perde il lavoro Inzerillo alle nuove aziende della green economiche
Questa cosa qui credo che sarà una grande preoccupazione quanto al futuro politico
Sempre io sono molto legato le mie radici io vengo da una città che si chiama Pomigliano d'Arco provincia di Napoli è stata la Stalingrado del sud perché c'erano le fabbriche c'erano c'era c'è la FIAT c'era la l'ENI e ci sono i grandi poli industriali e Mezzogiorno
E lì l'estate scorsa si è fatta per la prima volta un'alleanza amministrativa tra le forze politiche citava Arturo che poi ha permesso al movimento di fare una votazione storica
Che si è tenuta nel mese di agosto dell'anno scorso anche molto partecipato ai nostri iscritti
Che per la prima volta nella storia dopo undici anni a sbloccata la possibilità per noi di fare alleanze prima delle elezioni cioè lei fino ad agosto l'anno scorso avevamo una regola
Nel nostro Statuto che impediva alleanze prima delle elezioni poi ne abbiamo fatte per fare i governi dopo le elezioni
Questa cosa è stata superata e salutata positivamente da oltre il sessanta per cento dei nostri iscritti al movimento e ha aperto una nuova stagione in cui ovunque ci stiamo presentando alleati nei Comuni stiamo vincendo
E quindi credo che non solo è una strada tutta da costruire ma che dà anche un obiettivo Annoni quello di formare una classe dirigente nei comuni noi oggi da soli ne governiamo cinquanta su otto mila in dodici anni po'pochi
Adesso abbiamo la possibilità insieme anche di costruire nuovi amministratori nuove classe di amministratori locali che poi un po'alla volta potranno crescere io sono arrivato in Parlamento nove anni fa a ventisei anni
Non avevo idea di cosa fosse l'esperienza delle istituzioni anche a livello di consigliere comunale non lo auguro a nessuno io spero che anche da noi
Si possa costruire quel percorso in cui si fa un'esperienza negli enti locali che ti Forgione che nessuno vuole fare più perché in questo Paese nessuno vuole fare più il sindaco per tutti i rischi che si prende e tutte le dei i reni le denunce
I ricorsi che deve ricevere
E poi si può arrivare anche nelle istituzioni centrali questo è molto importante fa parte un processo di consapevolezza
Che credo sia stato sano per il movimento e che ci consentirà anche di non essere più l'anomalia perché ormai nonostante abbiamo vinto due elezioni politiche ci siamo sulla scena
Siamo a tuttora considerati una forza politica di passaggio prima o poi si deve estinguere credo che adesso il nuovo Statuto che si voterà nella prima settimana di agosto proposto da Giuseppe Conte
E la successiva immediata nei giorni successivi e lezioni di Giuseppe a presidente del Movimento cinque Stelle
Credo che sarà una rivoluzione copernicana
Perché la prima cosa che creerà sicuramente ne sono certa e che ci farà essere un protagonista strutturale della scena politica italiana e non più una forza che è stata considerata negli anni soprattutto nei primi tempi il raccoglitore della rabbia sociale che poi incanala Vamos sempre in azione istituzionale democratiche
Credo che adesso possa diventare una forza politica strutturale di questo Paese
E con un atteggiamento che è quello di Giuseppe Conte che abbiamo conosciuto al Governo che non è l'opposizione tra moderati ed estremisti
Io credo che ci sia nella nostra forza politica un bisogno di fare una netta divisione tra le posizioni irragionevoli e quelle ragionevoli
Io non credo che sia irragionevole discutere della riforma la giustizia e dire che va migliorata lo dicono i magistrati lo diciamo anche noi
è irragionevole se vogliamo fare una battaglia ideologica per cui le riforme tutti gli altri non sono buone perché ne presentano gli altri e l'unica migliorano unica buona la nostra questo è un salto che stiamo facendo in questa fase esso storica
Non so come andrà ma sono fiducioso perché io ho sostenuto questo processo anche di mediazione tra Grillo e Conte perché io credo che il processo negato Giuseppe contro il Movimento cinque Stelle ci permetterà di allargare anche questa coalizione e di mirare a governare ancora questo Paese insieme
Grazie a tutti grazie al ministro grazie al nostro ospite è grazie per avermi invitato a moderare il dibattito buonasera