Presentazione del libro "Il fascismo e la storia" (edizioni della Normale 2020)

Nacque siamo collegati dalla l'istituto quella sera antica Roma che che contemporaneamente dal laboratorio
Di antichità di storia di storia così selezione dell'antico trascorro male superiore che trasmettono in contemporanea questo evento che hanno organizzato e congiuntamente e quindi cominciamo benvenuti a tutti
Tutte l'istituto italiana presso l'antica il laboratorio appunto che dovrei cui nome dovrei ricordare mo'storia archeologia epigrafia tradizione dell'antico della Scuola normale che si sono appunto associati per per organizzare questo incontro hanno collaborato negli ultimi anni ha a varie iniziative riguardanti i temi di cui oggi discuteremo in vario modo in modo più forte in modo più più diciamo più leggero ma sempre c'è stato un dialogo
Io ricordo in particolar modo il convegno all'immagine di Mussolini del cinema che si è tenuto al a Pisa Palazzo Blu nel novembre del due mila e sedici
Invece libero che ha ispirato mi di iniziativa odierna deriva da un convegno che si è tenuto alla Scuola Normale nel febbraio del due mila e diciassette
Nell'ambito del progetto del laboratorio Saetta questo l'acronimo come ripeto sempre Saetta è un acronimo foto il futurista fa portano fortuna diciamo così a all'ambulatorio
Il terzo titolo punto nel nell'ambito del per il Progetto potere laboratorio che si si intitola romanità e fascismo
Io non mi soffermo sulle attività svolte fra laboratorio in questo campo perché immagino che ne parlerà insomma abbastanza certe ne parlerà fra poco il direttore del laboratorio ora collega Anna Magneto che naturalmente qui quando morì
Il laboratorio di Pisa e l'istituto hanno svolto in in questi anni
Parallelamente anche non necessariamente il congiuntamente ma hanno interesse diciamo
O inizia progettuale sradicata dalle mele le il sistema del loro e dei loro progetti per queste problematiche per la fortuna dell'antica tradizione dell'antico in particolare in epoca contemporanea
Annoso quindi svolto attività dico parallelamente anche come ho detto prima congiunta congiuntamente attività seminariali
Cicli di conferenze presentazioni di libri
Corsi di aggiornamento per la scuola e altro quindi è sembrato naturale proprio veramente come respirare insomma convergere oggi nell'organizzazione il seminario che non è proprio la presentazione di un libro sì certamente parte da un libro
A un Favre ci saranno forti si riferimenti al libero però lo spirito a quello di un di un dibattito diciamo di di tipo seminariale
Derivato punto dal in questo libro quello curato da Paolo Salvatori derivato dal convegno del due mila diciassette e edito devo dire magnificamente Dallas dalla dalle edizioni della normale
Questo lavoro è il primo di sintesi scritto da voli da vari autori ma con un alto grado di coerenza interna dedicata al rapporto tra fascismo e la storia diviene organizzare convegni domenica diciassette è stata di parola
Salvatori e la cosa si comprende bene perché la stessa studiosa aveva appena l'anno prima nel due mila nel due mila e sedici sino al due mila sedici pubblicato un libro molto innovativo per la scelta del tema e per i contenuti
Ma libro su Mussolini e la storia
E e i cento dalla casa editrice Biella un libro che ha avuto e ha una sua bella fortuna
Bene mentre così come anche Mizukage stia spilli libri oggi discutiamo che insomma è ivi e ristampato in mente
Mentre era a tutti noto insomma che che è ricorso all'analogia storica era stato uno dei principali strumenti attraverso i quali regime
Nell'arco di quasi tutto il ventennio la ottenuta cercato e in parte larga parte in buona parte negli ultimi anni
Negli anni Trenta ottenuto Successo consenso
Paola Salvatori Cornelle libero due mila e sei ci ha spostato l'attenzione sui venti anni precedenti la conquista del potere
Da parte di Mussolini inquilini e quindi con risultati siamo molto molto interessanti perché
Nel libro si analizzano penalizzano i riferimenti culturali le modalità
Pretoria tre essere quali Mussolini socialista e interventista
L'utilizzo la storia nei discorsi pubblici negli interventi giornalistici e quindi si per si arriva una chiave di di interpretazione che analisi e l'interpretazione insomma l'originale del suo percorso ideologico nel convegno del due mila diciassette
E quindi nel libro del due mila e venti d'indagine si è ovviamente si è allargata
Cronologicamente tematicamente
Prima quindi con subito i contributi sul fascismo e la storia antica medievale soluzione
Francese sul Risorgimento addirittura sul rapporto tra presente
Fascista è fantascienza
Ma il discorso è questa la cosa che sembra più interessante più da difendere da sostenere in un in una prospettiva di ulteriori impegni in questa direzione si apre una prospettiva trasversale
Quindi non come non compartimentati da vista potesse disciplinare analizzando punto tematiche che consentano odiare obbligo insomma la la la formazione scolastica il reclutamento di universitari del cinema
Il teatro nel così via qui noi e programma di oggi Annan ha niente ho io abbiamo abbiamo inteso deve rispettare
Il dialogo interdisciplinare che sta alla base sia dei dei progetti del laboratorio progetti dell'istituto
E che ha caratterizzato il Progetto alla base del convegno che poi l'ha dato appunto origine al libro
E quindi nella nel nell'organizzazione dei lavori di oggi che non sono nell'ordine a far bene nell'ordine alfabetico che si trova nella nella locandina tra l'altro devo dire lo candida molto bella
Si alterano come relatori due studiosi dell'età moderna contemporanei due
Diciamo storici dell'antichità
Beh ma si alternano appunto
Nell'ordine di di parola Francesco Benigno poi Fabrizio Oppedisano poi Mico carrettieri infine e dire miliario per arrivare poi alla al
L'intervento della di Paola Salvatori e
E
Del con la possibilità di un dialogo con il pubblico sia attraverso domande scritte sui sul sito Facebook sia attraverso o quelli quelli che hanno chiesto la il collegamento insomma attraverso un sono interventi verbali
Quindi
I laboratori insomma il senso è questo saette d'istituto sono accomunati punto dalla convenzione questo vogliamo rappresentano adesso anche in un auspicio insomma in un impegno per il futuro che il dialogo e la
E la collaborazione interventi chiesti ai colleghi che si occupa di altre ed ecco che sia vitale indispensabile certamente per gli antichissima per tutti
Più che mai in questo periodo vedi
Di crisi sia in senso diciamo
Tradizionale diciamo e quindi peggiorativo sia in in senso evolutivo Bindi crisi della conoscenza storica diffusa
Con questo auspicio io ringrazio tutti quelli che hanno voluto essere qui con noi e e soprattutto l'amica e collega Anna Magneto che ha condiviso con noi in questa questa iniziativa
Arresa comune e do subito la parola ad Anna Magneto che dirige molto voi ricordato prima il laboratorio voglio squadra mare superiore
Storia archeologia e ippica fine tradizione di un antico
E che ci parlerà dei di ciò che è stata di ciò che sarà diciamo di tutto questi impegni che ci hanno legato
Prego
Grazie grazie molto io provo condividere il power point
Sperando che quello che avevamo ucciso il primo funzioni
Dovremmo esserci benissimo allora io ringrazio tantissimo Andrea Giardina e l'Istituto italiano per la storia antica per aver promosso questa iniziativa congiunta con la Scuola Normale con i laboratori assai per e che rivolgo in questa occasione un saluto molto caloroso alla curatrice del volume ai colleghi che ne discuteranno e a tutti coloro che partecipano a questo incontro
E per me è davvero un piacere poter introdurre oggi la discussione di questo libro e e perché il convegno il libro spesso il convegno da cui trae origine come ha ricordato Andrea rappresentano uno dei frutti più recenti di un settore di ricerca
Che è vero e piuttosto nuovo all'interno della tradizione delle evidenti indagine del laboratorio ma profondamente integrato a queste stesse linee soprattutto profondamente vitale la sua introduzione NI
Filoni di ricerca tradizionale del nostro laboratorio il merito di Andrea Giardina del processo delle prove progetto generale che ha concepito per il laboratorio saette nel due mila sedici quando ne ha preso le redini
Ed è in quell'occasione che laboratorio assunto una fisionomia nuova anche logistica voluto da Ali così due immagini qui vedete la nostra videoteca l'ingresso e l'aspetto esterno esterno dell'edificio in poche immagini
Un nuovo progetto che si rifletteva anche in un nuovo nome ed è quello che conserva ancora oggi
Un progetto che integrava e completava con l'aggiunta di una prospettiva ulteriore le anime più consolidate della ricerca di storia antica alla scuola che ne uscivano rafforzate e verificate da da un impulso nuovo da un impulso attento a una sensibilità che si era ormai imposta nella ricerca sul mondo antico
Nel quadriennio che va dal due mila sedici al due mila diciannove
Sotto la direzione di Andrea Giardina gli studi legati alla tradizione dell'antico si sono articolati lungo tre per direttrici principali potremmo dire che sono però diciamo così tali nel nome della progettualità ma sono in realtà profondamente negate complementari e intersecate anche con progetti più tradizionali del laboratorio
Tutte queste ricerche hanno prodotto come già ricordava Andrea risultati di grande rilievo hanno alimentato un dibattito vivace attraverso convegni conferenze
Giornate di studio momenti dedicati anche alla divulgazione alla terza missione in naturalmente pubblicazioni
E hanno favorito e questo è un aspetto altrettanto importante è la creazione di nuovi legami e di collaborazioni fra istituzioni diverse che hanno allargato gli orizzonti della Scuola Normale del laboratorio saette
E che qui auspichiamo vivamente possano continuare vive con me sono nel tempo
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La prima di queste linee di ricerca è quella dedicata alla cultura dell'antico nell'Italia dell'unità gli studi su Giacomo Boni
Questa è una linea che si è conclusa nel quadriennio che mirava a ricostruire la figura di Giacomo Boni nel quadro più ampio della politica delle istituzioni della cultura dell'Italia post-unitaria
è un progetto che interrogava una molteplicità di temi come imprese articolare la formazione di una classe dirigente destinata a disciplinare la conservazione e la difesa delle opere d'arte delle antichità
Il contributo offerto da intellettuali del calibro dello stesso Boni di parole corsi di Federico Albera alla costruzione di una cultura nazionalista nel Regno d'Italia e poi naturalmente l'attività di Boni e su un metodo di lavoro
In questa slide come poi anche nelle successive questo un po'lo spirito diciamo di questo mio breve intervento
Vedete riassunti i risultati principali di questo progetto che sono stati discussi in varie sedi nazionali internazionali e hanno portato poi alla pubblicazione del volume di Miriam pilotina Merk
Dedicato a Giacomo Boni storia memoria che anche una
La seconda delle linee di ricerca e questo è un filone di indagine che prosegue anche attualmente porta il titolo di Enrico Corradini e il mito di Giulio Cesare
E come vedete anche in questo caso sono molti gli spunti per una riflessione ad ampio raggio che la discussione Natale la progressiva realizzazione del progetto hanno portato il progetto è condotto da Paola Salvatori e si inserisce nel più vasto contesto delle ricerche sull'uso ideologico del passato romano da parte del regime fascista
La ricerca indaga in particolare il ruolo dell'ideologia nazionalista come precedente importante della costruzione del mito fascista della romanità
E qui gli scritti di Corradini in particolare il Giulio Cesare nelle sue due stesure rispettivamente mille novecentodue mille novecentoventotto quindi così distanti nel tempo costituiscono un punto di partenza di osservazione privilegiato
Rivelano un'evoluzione ideologica nella percorso dell'Autore offrono una interessante prospettiva di indagine su quello che poi il nucleo del Progetto
Cioè le modalità attraverso le quali il mito nazionalista dell'antichità influenzo al fascismo ed esso poi fu a sua volta influenza e anche in questo caso il progetto si è poi sviluppato in un percorso di indagine ricco coerente che è ancora in corso come deterrente
Un percorso che è stato inaugurato lo ricordava lanciando Giardina dal volume nel due mila sedici che trovi qui vedete qui figura alla la copertina
Proseguito poi in molteplici occasioni attraverso elezioni seminariali e conferenze fino al convegno del due mila diciassette cinque dedica appunto anche in questo caso la locandina il fascismo e la storia dei cui contributi parleremo oggi
Strettamente legato a questo tema il terzo filone l'indagine romanità il fascismo nell'iconografia popolare sviluppato in questo caso da Andrea Giardina e da Paola Salvatori
è un tema che si inserisce nel filone di studi che guarda il mito della romanità oggi un riconosciuto come un tema politico ideologico e culturale di grandissimo significato per lo studio e la comprensione dell'epoca fascista
In questo quadro ampio che intercetta a tutt'oggi l'attenzione e l'interesse crescente degli studiosi
Il progetto individuale un campo di indagine originale un campo d'indagine che curiosamente era rimasto a margine nonostante si rivela in realtà particolarmente rilevante per approfondire la problematica del consenso al regime
Si tratta questo un tema diciamo questo del Progetto è un tema dalle anime diverse che sono state tutte racchiuse nella definizione di iconografia popolare
La novità consiste principalmente nel materiale e il Progetto prende finalmente in esame in maniera sistematica e complessiva
Cioè l'importo cioè l'importanza della componente figurativa non era qualcosa che mancasse in questo campo di indagine era riconosciuta da tempo negli studi sul fascismo
E del linguaggio iconico chiaro adattabile del fascismo così come è stato definito da più voci
Quello che però era rimasto fuori e per scelta programmatica e con un effetto se vogliamo limitante su un efficace le potenzialità di queste prospettive di ricerca
E ora all'esame di quei documenti che possiamo tranquillamente definire come veicolo principe di un'iconografia popolare e cioè i manifesti francobolli e cartoline gli almanacchi i quaderni scolastici diplomi le tessere personali le medaglie le decorazioni ecco si tratta di un lavoro come potete immaginare estremamente ampio che è passato attraverso diversi fondamentali passaggi di raccolta campionatura classificazione e che ora nella sua in una fase molto avanzata e prosegue anche in al tuttora nell'ambito del Progetto del sale
In questo percorso si sono succeduti numerosi seminari di cui sarebbe stato per noi organizzatore
Alcuni li vedete ritratti quindi raccolto appunto le locandine in un ordine che e anche cronologico appunto può dare il senso proprio di questa ricchezza di questa continuità che ha animato la discussione percorso all'interno della del laboratorio P ne vedete altre con quella i primari vedete il primo è proprio l'immagine di Mussolini nel cinema di cui parlava prima Andrea uno degli eventi speciali che ha portato diciamo e sai che i suoi progetti al di fuori a Palazzo Blu sede privilegiata di convegni in ambito pisano
E poi mi diceva appunto altri interventi che si sono succeduti e che danno l'idea di questo percorso continuativo e così denso di opportunità di riflessione e di confronto
Mi piace ricordare anche il fatto che queste iniziative hanno inaugurato una tradizione di incontri un formato che dura ancora oggi e chiediamo poi progressivamente esteso a tutte le varie linee d'indagine del laboratorio
Ecco quando alla fine del due mila diciannove gli è stata affidata la direzione del laboratorio e saette la scelta di mantenere la struttura progettuale che gli aveva dato Andrea Giardina pochi anni prima così come il nome come che il nome che la che la riflette come potete immaginare niente parsa la più anziana più naturale
Inside attuale il cui progetto è stato rinnovato fino al due mila venticinque conserva la forte vocazione storica da cui è partito il primo laboratorio fondato da Giuseppe vinci
Una vocazione che si è consolidata durante la direzione di fantasia di Carmine ancora e ciò che ha spinto di Andrea Giardina
In continuità con il Progetto precedente abbiamo conservato un nucleo di studi sulla diplomazia e l'economia antica due progetti che prevedono entrambi come prodotto finale la pubblicazione di volumi cartacei ma intanto mettono a disposizione della ricerca due strumenti nuovi due portali che contengono rispettivamente uno prosopopea Fia di tutti gli ambasciatori greci di età ellenistica e romana
E una collezione di iscrizioni di argomento economico corredate da traduzione e da condimento
Leggermente rimodellata appare oggi e anche ampliata nella sua struttura
La sezione di studi storico-archeologici ed epigrafici
Abbiamo dato forma al progetto di diffusione aggiornamento della bibliografia topografica della colonizzazione greca in Italia e delle isole tirreniche attraverso una doppia linea di azione che voleva valorizzare questo antico ma tuttora molto vitale Progetto di laboratorio
Da un lato è stato formalizzato un accordo con il procedersi
Per la digitalizzazione completa del pregresso e poi in questi giorni ci hanno comunicato di avere ultimato le operazioni di digitalizzazione ci hanno trasmesso le credenziali per le verifiche necessarie prima della messa on line
Dall'altro stiamo lavorando un portale di cui vedete qui un primo prototipo per i necessari aggiornamenti
Continuano le ricerche storico archeologiche nel sito di Contessa Entellina che vedete ritratto sulla sinistra e una visione diciamo così del Castello che occupa una parte sommitale Della Rocca dove era l'antico insediamento dicevo le ricerche storico archeologiche lo studio dei decreti decreti su bronzo che ci parlano di una comunità arroccata nel cuore della Sicilia ormai pienamente ellenizzata e dei suoi rapporti con il mondo romano
Così come continua lo studio della storia di Segesta della sua straordinaria Agorà e delle sue élite di cui la splendida base di Stato ha con iscrizione integrale rinvenuta lo scorso anno ha confermato la ricchezza e la dedizione civica
A questi progetti se ne sono aggiunti di nuovi e lo scavo al Tempio di di Agrigento partito lo scorso anno
E un nuovo progetto coordinino che come vedete diciamo dalla copertina che vuole essere in questa senza evocativa
Ha preso le mosse da un progetto precedente nato e sviluppatosi all'interno del saette di Andrea Giardina
Questo nuovo progetto intende offrire con il supporto di una piattaforma GS appositamente realizzata uno studio del paesaggio epigrafico atlantica polisti Cortina lungo tutto l'arco della sua storia
è un progetto che si fonda su una proficua collaborazione tra il laboratorio saette la Scuola archeologica di Atene dirette ad alcuna delle parti l'Università Orientale di Napoli per la quale responsabile Ignazio Antillo all'autore del volume che vedete uno dei giocatori del volume che vedete riprodotto
è un progetto che coordinato in sede presso il laboratorio saette da Fabrizio Oppedisano
Ecco questo quadro necessariamente molto rapido dei processi e dei progetti che stiamo portando avanti al laboratorio si completa con altre linee di indagine alcune pregresse altre diciamo più nuove che non sarebbe possibile naturalmente ricordare qui ma che vedete lignite diciamo in questa slide che ne vuole essere un po'ora una summa
E naturalmente prosegue questo quadro si completa con la prosecuzione dei progetti legati alla tradizione dell'antico coordinati da Fabrizio Pisano da Andrea Giardina con la collaborazione di Paola Salvatori
Come vedete come vedete ci sono progetti già presenti nel vecchio saette che continuano Enrico Corradini mito di Giulio Cesare la politica fascista delle statue romane e progetti nuovi come romani germanista perché politica dall'Unità d'Italia al fascismo
Sono progetti che già in questi primi due anni di diciamo prosecuzione delle attività del laboratorio e a dispetto delle difficili condizioni in cui abbiamo vissuto e studiato
Hanno già offerto importanti occasioni di confronto e di dibattito le vedete qui le locandine degli incontri che ci sono stati nella primavera scorsa e vedete diciamo la locandina anche degli ultimi potente ok recentissimo
Appena prima di Natale la Scuola Normale ha ospitato sia pure in forma virtuale il convegno costruire la nuova Italia miti di Roma il fascismo organizzato da Fabrizio Oppedisano
Ecco tutte queste attività ASP sono come dire non lo specchio di un dibattito fondamentale per la vitalità del laboratorio un dibattito che continua che auspichiamo continui nella forma in cui ci è stato consegnato ad Andrea
E che sono convinta si arricchirà oggi della discussione che stiamo per iniziare
Graziana veramente questa magnifica
Presentazione anche imprese ti aspetti interpretazione di quello che è stato fatto
Io io che pure non riconoscere questa storia molto bene ma io sono rimasto con calma mo'Cenate commosso nel vedere quanto in fondo in pochi anni tutti insieme adesso tutto dipende da anche naturalmente dalla dai gruppi giovanili le ha dato l'opera di direttore del laboratorio i asse sempre molto così emozionante
Vedere trattante cose che si spengono per difficoltà tra tante cose
Recenti che poi si coprono di ragnatela l'improvvisa vedere invece questa
Questa freschezza due parlato di vitalità sana vitalità veramente veramente intensa e seria se si tratta di cose nel complesso insomma di un di una realtà per laboratorio che adesso si sì Nesci sempre trasmette insomma anche agli anni prossimi insomma davvero Speciale se lo dico perché non è merito mio insomma
Penso soprattutto sia al fondatore sia
Si sia Carmine Amparo e così colleghi e sorride
E hanno in vario modo contribuito
Grazie quindi Anna adesso quindi allora cominciamo subito con un un collega che è stato evocato proprio secondo fase Fabrizio Oppedisano supplizio noto lo fondamentalmente televisori numerosi importanti studi sul Quinto sesto secolo
Dopo Cristo
Il ricordo rapidissimamente vede il suo libro per Mosca cose sull'Impero d'Occidente negli anni di male di me Oriana che del due mila tredici un altro libro
Del bene particolarmente significativo innovativo con col foro rock e senato romano in Italia stravolta del due mila e sedici poi di imminenti Issime se così si potesse dire pubblicazione in Lodi di Antemio l'ultimo panegirico di Roma imperiale anch'anche attendiamo fra poco l'obbligazione
Del gli atti del convegno
Di impostazione
L'originalissima l'eredità di Giustiniano l'ultima guerra e dell'Italia sovrumana
Ebbe poi Fabrizio insieme con conte Enrico Santangelo Paola Salvatori ha curato il convegno proprio di Goldin pochi giorni fa convegno
Importante in senso anche la quantità tra una vita per la quantità di contributi per il fatto che sia stato aperto anche persone che non si erano mai occupate prima di questo tema molte delle quali i giovani somma costruire la nuova Italia
Miti di Roma è fascismo quindi Fabrizio insomma
Nella
Proprio sulla scorta anche di di quest'ultimo di quest'ultimo Progetto da qui e in parte convegnistica insomma si è conclusa brillantemente oggi interviene appunto sul libro di curato da Paola Salvatori
Fabrizio
Sì
Dunque
Il libro cura sentite no
Bene
Il libro
Curato da Paola da Paolo Salvatori discende come diceva Andrea poco fa da un convegno che si è tenuto qui alla Scuola Normale esattamente cinque anni fa nel febbraio del Duemila diciassette
Già in quell'occasione l'architettura nell'architettura del programma si coglieva una riflessione sulla struttura di quello che poi avrebbe dovuto essere il libro
I contributi costituiscono così e dodici capitoli di un'opera che si confrontano da punti di vista diversi con il tema dei rapporti tra il fascismo e la storia
Lo fa naturalmente senza aspirare uno completezza
Che avrebbe inediti e inevitabilmente imposto un registro diverso e probabilmente un cedimento sul piano dell'analisi rigorosa che distingue invece questo lavoro
E lo fa seguendo una traiettoria che pur implicando scelte dunque anche rinunce riesce a offrire un quadro di riferimento decisamente ampio e originale che dialogando in modo ricercato con la monografia
Dedicata dalla curatrice del libro Paolo Salvatori appunto su Mussolini alla storia dal socialismo al fascismo mille novecento mille novecento ventidue si completa così appunto una parabola
Come logica chi è più ampiamente storica che va dall'inizio del Novecento alla fine del Ventennio
Il che costituisce il punto queste due
Queste due opere un riferimento imprescindibile per gli studi relativi al ruolo della storia in questi frangenti
I primi sei capitoli di questo libro sono dedicati a fasi diverse della storia dell'Italia
E non solo dal rapporto con la cultura greca fino al Risorgimento nella rielaborazione cui il regime sottopose la storia nel corso del Ventennio
Questa prima parte del libro si chiude con un contributo sulla proiezione verso il futuro
Che in qualche modo ribalta il problema della propria azione e della rissa manti d'azione del passato in quello della costruzione ancora una volta di una storia ma di una storia avvenire
Di una fantascienza di stampo fascista
Seguono tre articoli che hanno un impianto più propriamente tematico quello su Bonaiuti detrazioni in quello dedicato alle commissioni per i libri di testo quello sulle cattedre di storia sui concorsi universitari
Infine libri capitoli sul teatro e sul cinema
Dico subito che questa mia diciamo questo mio percorso questa mia traiettoria non ha una
Una spirale essere bilanciato su tutti e dodici i contributi ma come vi renderete conto mette a fuoco una serie di problemi dunque i due contributi di Scotto di Luzio Risorgimento guerre fascismo nella scuola italiana dalla riforma Gentile adottati
E di Marius sono storia politica politica accademica e Carrieri concorsi universitari in discipline storiche negli anni del fascismo
Fanno in qualche modo da perno all'interno del libro perché ragionano specificamente non che questo non si faccia negli altri lavori ma vi sono problemi postini baricentro dell'analisi ragionano specificamente su problemi con inizio alle strategie e alle politiche che disciplinano insegnamento della storia nelle scuole e nelle università
E in cui appunto si colgono le linee l'indirizzo concepito dal governo e attuate nei dicasteri competenti e dalle varie commissioni di volta in volta
Istituite in merito come la storia dovesse entrare a far parte della cultura dei cittadini nella nuova Italia fascista
Per certi versi possono sorprendere le traiettorie non del tutto parallele che si colgono nel processo di farci stilizzazione della formazione scolastica e di quell'anno universitaria
Il ragionamento di Mario Puzo converge verso una rappresentazione del mondo accademico come un sistema che si era evidentemente strutturato nell'Italia post unitaria capace in qualche modo pur in una radicale revisione al fascismo capace appunto di salvaguardare almeno in parte alcune delle logiche interne
Al mondo accademico nella selezione dei professori universitari il che se da un lato questo viene messa a fuoco nel saggio può essere interpretato come la spia di una capacità della comunità scientifica cito di incorporare mediare in qualche occasione limitare digressioni della politica di regime sulle nomine in Commissione e le assunzioni in cattedra
Facendo in modo che queste ultime risultassero quello più accettabili sul piano professionale
Fine della citazione
D'altra parte tutto ciò è anche lo specchio
Della larga Presa esercitata dal fascismo vuoi per intime convinzioni voi per ragioni di opportunità sul mondo accademico tale che non vi fu evidentemente la necessità quanto meno questa necessità fu percepita come una punto esigenza sistematico e capillare di stravolgere le professionalità e vari esponenti del sistema di avvicendamento all'interno del mondo universitario
Non tenendo conto ampio Zeri sul Mirante biscotto Di Luzio sulle commissioni istituite dal ministero per i libri di testo da Gentile a Bottai dunque fino alla carta della scuola del mille novecentotrentanove
Si coglie invece la stretta progressiva che il regime impone non solo sull'editoria scolastica ma più in generale sulle strategie destinate improntare la formazione delle nuove generazioni
Una pedagogia che si discosta progressivamente dall'impianto i tradizione liberale rappresentato dalla figura di Lombardi Radice
E predominante per certi versi ancora nella commissione istituita da Gentile nel ventitré ne risente sempre più massicciamente
Della fascisti trazione della società italiana
Le tappe di questo processo nelle sue linee generali sono abbastanza note c'è una bibliografia abbia su questi temi studio lo stesso Scotto di Luzio del tre genovesi
Roberto Sani hanno Ascenzi altri ancora ma che chiaramente il lavoro il punto di vista la messa a fuoco ruotante attorno al problema specifico dell'insegnamento della storia ora è chiaro
E Chiaromonte tutte
Le discipline scolastiche risentono della ingerenza sempre più netta
Da parte del fascismo sui programmi sulle attività diciamo così extra curricolari sui libri di testo sugli insegnanti nel è un aspetto importante non si deve sottostimare l'impatto che assumono anche alcuni aspetti di dettaglio
Anche il semplice fatto di problemi chiariti medica a un certo punto iniziano a essere costellato da piccoli balilla che si scambiano di biglie ha un impatto violento nella formazione di una coscienza civile
è chiaro tuttavia che l'insegnamento della storia dalle elementari in poi si fa ricettore di sollecitazioni particolarmente forti e costituisce uno snodo un aspetto nevralgico di questa evoluzione in cui si rispecchia no pressioni ideologiche
Che spetti della propaganda che trovano espressione molti altri ambiti della vita culturale del Ventennio
Il discostamento progressivo a partire dalla seconda metà degli anni Venti e poi ancora più marcatamente negli anni Trenta
Dalle narrazione dell'Italia post-unitaria come le precedenti di Lombardi reminiscenze evidente per il pedagogista siciliano osserva Scotto di Luzio la storia andava insegnata non solo compassione
Ma doveva soprattutto metterlo al riparo da ogni concessione
Alla durezza morale del mondo tipico degli adulti questo peraltro un principio pedagogico diffuso il cinismo esercizio brutale della forza l'eroismo classicheggiante dell'individualità marmorea
Isolata dalla sua epoca e dei propri simili il militarismo tutto questo non doveva rientrare nel quadro ancora con Gentile
Seppure in una commissione di regime prevaleva una pedagogia idealistica che intendeva rifuggire dalla valorizzazione del gesto dell'ulivismo individuale
Per trasmettere un'idea del movimento e del respiro della storia come fenomeno anche magmatico e soprattutto come fenomeno collettivo
Era da questo movimento che era scaturita la costruzione la formazione dello Stato unitario
L'impronta fascista che si fa progressivamente più marcata ribalta questa prospettiva
In una visione della storia che appunto si riverbera sull'istruzione oltre che sulle politiche o culturali sulla propaganda del regime
E che è dominata dalla frammentazione del passato dall'appiattimento della storia adoperato dal regime per costruire prendo qui le parole dell'introduzione di Paolo Salvatori un pantheon storico di riferimento
In questa appropriazione selettiva smembrare ante del passato
So che ostruiscono accostamenti audaci gallerie disomogeneo s'ma dotate comunque di una potente forza evocativa che la retorica antifascista sapeva valorizzare la nuova cultura dice Scotto di Luzio che i testi per la scuola sono chiamati a rappresentare si pensa letteralmente nei termini del fotomontaggio fine della citazione
è come se in qualche modo le straordinarie innovative tecniche sviluppate dai grafici e degli artisti
Che sono in grado di costruire in questi anni repertori gigantesco di immagini
Dominate prevede la tecnica del fotomontaggio dall'accostamento ardito di immagini che appartengono a livelli storici Diversi cui in particolare l'antico ovvero il Romano
Rielaborato per dare senso al nuovo e perdeva in tal modo la sua dimensione storica assumendo sfumature mistiche ottenute come se questa tecnica si riverbera se anche nella narrazione della storia affidata ai nuovi libri di testo
Questa rielaborazione dominata dalle sei Bloom l'esempio che poi vendicarsi con una figura un gesto un rito una battaglia il sottoposta a una sorta di comparata son rispecchiamento con la contemporaneità manifesta una forte attrazione questa sarà osservato molte volte
Dalla storia romana e dalla storia del Risorgimento nella figura di Mazzini studiano in questo libro e Bertelli
Lo rende un eroe fascista con i molteplici problemi che volevano chiaramente alcuni aspetti connessi all'attività mazziniana c'erano stridenti un'ideologia fascista a partire dall'internazionalismo
L'efficacia di questa appropriazione del passato è complessa
Proprio perché è una riappropriazione che deve convivere con la refrattarietà del regime a concepire la storia nei termini usa un'espressione di Santo Mazzarino di processi evolutivi
Se il fascismo è creatore di una nuova Italia deve essere anche libero dalle pastoie del passato e questa insofferenza questa insofferenza genera un'attenzione che resta irrisolta
E fa sì che la storia tende a trasformarsi in un mito
La tensione resta e i limiti della Risi manti Zazie ore della storia emergono soprattutto quando è la riscrittura
Del passato si confronta come una narrazione già si confronta con una narrazione generale
Della storia qual era quella fidata ai libri di testo e questa tensione si percepisce anche in un momento in cui il testo unico di Stato enorme Strumendo collaudato in generale anche per gli studi ginnasiali e liceali
Veniva ritenuto ormai la bonifica fascista dei libri di testo
Di questa tensione irrisolta di questa appunto di queste vibrazioni violente vi è traccia tra le altre cose nel preambolo dell'articolo De Giorgio Almirante contenuto nel primo numero della difesa della razza dedicato all'imperatore Caracalla
Una figura che nel mille novecentotrentotto dal punto di vista del regime rappresentava una sorta di abominio della romanità fascista
Di origine libica meticcio nato a Lione come Claudio autore di un provvedimento che estendeva la cittadinanza romana tutti gli abitanti dell'inverno e dunque tutti i provinciali fatte salve alcune riserve
L'appunto Kakà al costituiva ancora un controsenso televisione fascista della romanità
L'articolo di Almirante si intitola le vite di Caracalla consegni Barbaro spiana la via ai barbari e ne leggo soltanto la prima parte
Dice Almirante nel quattrocentosettantasei dopo Cristo collo libero di Roma Udo altre depose Romolo Augustolo
Così aprendo miliari di sommarie storici i ragazzi ti delle prime classi ginnasiali
E quel quattrocentosettantasei nel quale si concentra tutto lo sforzo della loro memoria quel povero quell'insignificante quattrocentosettantasei ingigantisce tanto da sembrare un simbolo di rovina e di decadenza
Una specie di anno mille della storia di Roma allo scadere del quale per misteriose ragioni il gigantesco crollo era inimitabile
I ragazzi del Ginnasio superiore indi liceo apprendono qualche cosa in più
Apprendono che il famigerato quattrocentosettantasei non segna che la conclusione di un lungo il vasto processo
Apprendono che alla decadenza del crollo dell'impero di Roma hanno contribuito molteplici cause la pressione dei barbari imbarbarimento dell'esercito il fiscalismo la crisi economica anarchia militare
Peraltro questo sto dirigendo io in questa in questo elenco si percepisce chiaramente
La la riproduzione delle cause fondamentali dell'analisi gibboni Hanan
Tranne appunto
Quella che Perdibon era un la causa fondamentale
E che riguardava appunto la formazione delle sette cristiane e che qui viene appunto l'unico punto che abbiamo messo torna ad Almirante
I più bravi i primi della classe sanno di quanti soldati disponeva Traiano di quanti Diocleziano sanno a quali interessi si prestava il denaro sotto Nerone quale sotto Adriano sanno la storia dell'aureo se della reggenti russa ma nulla sanno dell'unica sostanziale causa che provoco tutte le altre e con essa il crollo della potenza romana
La prenderanno dunque l'università quei pochi Tracy che sceglieranno gli studi letterari così fosse ma l'università se troppo occupati nello studiare che in quel che a riguardo sosta nel mondo sei ma anche poggino Segrè oppure Aldo Segré tutti ben unità dici come si vede sia troppo occupati nel frazionare disintegrare polverizzare la scuola e non sia naturalmente il tempo di risalire ai principi generali
La causa della decadenza del crollo dell'impero di Roma che è poi considerata nell'aspetto inverso
La causa stessa della nascita della potenza di quell'impero rimane dunque nell'ombra mentre di piena luce sfavillano i bei nomi italici di cui sopra e le loro non meno italiche teorie eppure si tratta di una casa semplice chiara facilmente rinunciabile ancor più facilmente comprensibile delazioni Hirsi cioè fino a scomparire del senso della razza italica e delle sue tradizionali virtù fine della citazione
In questa insoddisfazione nei confronti della narrazione contenuta nei libri di scuola in merito alla fine dell'Impero romano si coglie come dicevo il corto circuito che segnerà rapporti tra il fascismo e la storia
Gli stessi libri nelle stesse scuole fascista apparivano in fondo inadeguate incapaci di cogliere fino in fondo
Le svolte del fascismo stesso e la forte accentuazione in questo caso avvenuto nel corso degli anni trenta dell'impronta razzista del regime
Nei primi tre contributivi del volume dedicati rispettivamente alla stregare Carta Alessandra Coppola gli Etruschi Marino Rams h nelle province nell'allestimento della mostra allo Stadera umanità Alessandro Cavagna questa tensione questo rapporto questo rapporto irrisolto emergono molto bene
Ne è una spia la presenza prima serpeggiante poi sempre più marcata di un approccio biologico e antropologico nell'elaborazione di un'immagine del passato e dei rapporti tra i precursori del fascismo ovvero i romani o meglio i romani italici ma anche questa distinzione pavese ma insufficiente rispetto alle altre popolazioni del Mediterraneo
Nel saggio di Alessandra Coppola questa dinamica si coglie nello spostamento del baricentro il dibattito sul rapporto fra greci e romani
Al problema di lei tradizionale della concorrenza ha passato greco e Romano e soprattutto dell'autonomia del mondo romano punto da quello ellenico
Che non nasce certo durante il Ventennio ma allora anima un dibattito che coinvolge poi punto Desanti stress Momigliano rabbino e altri si sovrappongono beni più marcatamente con Nissim con la questione della razza
Temi connessi all'origine della stirpe italica
Alla continuità discontinuità tra greci e romani a rispecchiamento di questo passato con il presente dunque ha una visione più ampia dei rapporti fra Oriente e Occidente
E tuttavia quest'operazione di rigetto dell'eredità greca
Che si fa avanti progressivamente in questi frangenti poteva essere attuata soltanto entro certi limiti questo genere appunto questa impossibilità di spingersi fino in fondo genera una serie di interventi chirurgici genera estrapolazioni distinzioni che servono per esempio separare gli eroi di maratona sarà vicina dalla crescita contaminata da altre razze non esclusa la semitica
La teorizzazione Grignetta della degenerazione razziale dei greci si regge forse sul Tevere quarantuno dedicato a Grecia crediamo c.t. grazie e dove Aldo Modica scrive appunto famoso articolo sull'inferiorità razziale dei greci
Di questi temi sembra Covaciu occupato a lungo soprattutto nel libro uscito del Carocci nel due mila tredici
Il problema del ruolo dell'antropologia della storia è centrale anche nel saggio di Marino Ras h in cui si mette a fuoco il rapporto tra romanisti delusi e in generale il tema della collocazione degli italici nell'ambito delle culture del Mediterraneo
Nella sua evoluzione tra Sergio eterno nel dibattito sulle origini dei flussi dimostra la sua importanza ideologica
L'autorevolezza di Sergi pesava enormemente sulla disciplina il generale enorme imbarazzo dal momento che l'Italia razzista
Aveva necessità vitale di operare una netta distinzione due dicevo recitando il punto il decalogo del manifesto degli scienziati razzisti una distinzione
Fine mediterranei d'Europa occidentali
Ma da una parte gli orientali gli africani dall'altra sono perciò da considerarsi pericolose le giurie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche
Il Carniti che stabilendo relazioni simpatie ideologiche assolutamente inammissibili
Torniamo a anche in questo in questo diciamo così questa questo saggio come quello di di Alessandra Coppola gli altri a cui ho fatto riferimento ancora una volta a uno dei temi centrali di questo libro su cui appunto ho tentato di costruire questo ragionamento c'è quello della del corto circuito tra una visione che si nutriva necessariamente riesce gli storici e soffriva la narrazione complessa
Una narrazione che subisce sempre di più le strettoie di un regime che cerca di legare il passato perdere significato al presente ma un presente
Appunto sempre più arduo da spiegare attraverso gli esempi degli antichi
Come si conviene perfettamente da disprezzo di Almirante per Caracalla e per gli storici che non erano stati in grado di cogliere il nesso fra declino dell'impero e smarrimenti
Dell'idea di razza italica
In tal modo lo stesso impero romano diventa un bacino sempre più stretto da cui attingere e del resto l'allestimento della mostra russa di romanità dimostra come per Mussolini moderni si riducevano essenzialmente ad Augusto e Costantino
Mentre il mondo il contributo di Alessandro Cavagna spiega molto bene questa pressione poi mi avvio a concludere
Archeologiche storici dell'arte la valorizzazione di questi ambiti dell'antichisti campi costituisce uno degli aspetti fondamentali l'impostazione che Andrea Giardina dato al tema del mito fascista dell'umanità
Archeologi e storici dell'arte nel momento in cui si confrontano con la dimensione del genere sul piano culturale e etnico linguistico artistico delle province e ciò accade appunto nella allestimento della mostra un sistema appunto nel momento in cui fanno tutto ciò sono costretti a ridurre quella l'univocità delle Province a univocità
Attraverso un'opera di sistematica di contestualizzazione di cristallizzazione di appiattimento storico e appunto ancora una volta di fotomontaggio che confluisce in una arte dell'intero e ciò accade soprattutto in corrispondenza di un tempo nel secondo secolo dopo Cristo a cui appartengono la maggior parte delle riproduzioni della sala decima
In cui appunto quella più riuscita assumere alta una dimensione storica dirompente e quello del tempo in cui per usare le parole di Santo Mazzarino deflagra il grande conflitto
Fra le nazioni essa e democratiche Ippolito le dimensioni diverse sale delle culture ellenistico romana il tempo in cui matura la rivoluzione discorde contro il vero
Grazie
Per sette Fabrizio
Professor caduto segnale
Si può bene grazie Fabrizio no io mi devo scusare con i primi due relatori perché avendo annunciato una scaletta che era stata concordata aveva con sé un suo senso
Poi per l'emozione dello smarrita convertito all'ordine dei primi due relatori quindi scusate mi Franco Sam Francesco Benigno bisogna quindi stare tutti gli altri che non hanno trovato una corrispondenza da quello che aveva annunciato quel va compresa pochi
Sono diciamo
Chiamo
Maneggio metri che niente diciamo di sostanziale
Credo Franco beni naturalmente io credo che il gli studiosi che parla sono tutti talmente noti che davvero non ci serve sarebbe il caso di presentarli però siccome abbiamo un numero di di collegati alla questa a questo nostro evento significativo presupposti siano anche siamo studiosi
Appassionati di storia sua ebbene solo qualche dato Gallo
Su tutti i relatori che stanno per parlare fra convegno e sappiamo tutti si è occupato di storia politica europea della prima età moderna che esso economica sociale
Del mediterranea di Rimini di cambiamenti metodologia della ricerca storica
Dei processi di costruzione di gruppi sociali e poi aumenti più recenti
Delle origini del crimine organizzato italiano con un libro che ha avuto una risonanza fortissima e dei rapporti tra criminalità immaginario pubblico e politica ricordo solo i libri più recenti quello che c'è quel se no poco fa la mala setta
Alle origini di mafia e camorra nel due mila e quindici L'isola dei viceré potere conflitto nella Sicilia spagnola sedicesimo diciottesimo secolo diciassette terrore terrorismo anche questo
Libro dalla vastissima eco Saggio storico sulla violenza politica ma sempre inauditi mia diciotto poi Napoleone deve morire i livelli di petizione storica nell'evoluzione francese il due mila venti con Vincenzo la Venier un altro libro che di di di straordinaria
Attualità peccato o crimine la chiesa di fronte alla pedofilia del due mila e ventuno e poi da ultimo rivoluzioni tra storia che storiografia sempre del due mila e ventuno
Grazie Franco per aver accettato di essere qui con noi
Senta sì
Grazie Andrea grazie Paola per quest'occasione di discussione per questo libro
Voglio dirlo subito non ritualmente si fa leggere con vero piacere realtà
Io non ero presente all'evento acquisire fatto cenno cioè al convegno che si è tenuto il normale nel due mila diciassette che è all'origine che all'origine del libro perché sono andato alla scuola nel due mila diciotto
E dunque sono sono un lettore anche qui di scarsa ante un po'abusivo non essendo specialista di fascismo e realtà
Ma la prima cosa che voglio dire e che il libro mi ha davvero interessato ecco certo ogni raccolta di saggi e presenta un limite che è quello che non può trattare tutto no e quindi non è possibile che tratti ogni aspetto della cultura fascista era la storia però costituisce una ricognizione mi pare molto efficiente e anche godibile
Per cui vuole cominciare proprio facendo i complimenti capo Salvatori che ha curato il libro e anche autori anche in generale perché nessuno dei quali mi pare abbia mancato l'impegno di indagini rigore necessario ora ci sono in questo libro due aspetti diversi diciamo per cercare di semplificare patacche è sempre difficile parlare sui tanti saggi no
Deluso dalla storia che conviene sottolineare sul primo perché è evidente c'è poca discussione citata dell'usura la storia come strumento per alimentare il consenso strumento di propaganda volta la costruzione del regime
Paolo Salvatori nell'introduzione ricordo un'intervista di Mussolini ai big liquidi ai mille Luigi che fu più di un giornalista fu uno scrittore noto di biografie
Celebrati tra cui quella di Napoleone che influenzò Mussolini realtà nella quale il Duce afferma siamo nel trentadue
Il saluto romano
Tutti i canti e le formule le date le commemorazioni sono indispensabili per conservare il pathos di un movimento
Ora questo piano e in sostanza quello della manipolazione nota la manipolazione delle masse
Che aveva naturalmente in quel morti in quella fase siamo trentadue quindi aveva in quella fase un corrispettivo dall'altra parte molto importante quello di Sergei ci ha colti in una che rifletteva
Per frenare l'ascesa del nazismo producendo quel libro di grande importanza che le donne fu che tratta di queste cose dato questo piano di questa parte qui sanno i contributi di Benadusi sua Fantascienza di Salvatori sul teatro di Accio sul cinema
E in maniera diversa come abbiamo ascoltato prima
Rifletta la quelli collega la questo anche i saggi di Mario un suo e di Scotto di Luzio sui concorsi recital prodotto l'azione lavoristica scolastica seguito la commissione Lombardo la DC
Ma poi cioè altro versante ed è quello della concezione dalla storia del fascismo dalla parte eredità
E dall'altro modifica
Paolo Salvatori di nuovo ricorda come Mussolini al tempo in cui la giornalista socialista rivolto spesso alla storia
E usava rievocare personaggi della romantica della Rivoluzione francese del Risorgimento
Da qui la questione eh in che cosa è il fascismo ha modificato il tradizionale riferisse al passato nazionale
E la medesima ho fatto ho fatto in punta di nuovi naturalmente no non soltanto sul piano strettamente culturale ma anche grandi istituzioni come la Giunta centrale di studi storici il senatore offre antica deve chili di machismo notte in cui oggi siamo qui ospiti
Ora superò sa sibilo versante del discorso oltre assaggio di Cavagna sulla mostra Gustav la romanità che apre al tema enorme della urbanistica e dell'architettura fascista che poi è un altro di questi campi
Importanti e che segnala l'importanza di un discorso sulla romanità
Imperiale incentrato sulla statualità
Ha avuto augustea uno degli aspetti più interessanti quello che ha messo in luce posa Bathory ed è quello del teatro ecco e il saggio di Salvatori sul rapporto tra Mussolini e Giovacchino forzano a me è parso molto suggestivo e traccia una riduzione affidabile della formazione culturale di Mussolini anche grazie ai suoi studi precedenti naturalmente imbevuta come scrive di una longeva consuetudine popolare colte in atto
Ora la storia di questa relazione che viene costruito in dettaglio contiene spunti interessanti in quanto mostra come la storia antica Giulio Cesare moderna Napoleone il Risorgimento anch'contasse per Mussolini
E ora naturalmente
Più tardi di quando il il libro stavo fascino facendo abbiamo adesso un contributo che è uscito adesso proprio molto da poco no sul teatro fascista quello di Patricia diaboliche
Che verrà che è stato pubblicato da Cambridge University Press ma siccome io stavo nella giuria del premio de Belgique ha premiato sappiamo che verrà pubblicato anche in italiano adesso questo libro che è stato premiato
E quindi avremo su questo terreno del teatro un allargamento no la possibilità di discutere anche le tesi che Patricia capo di chi li propone
Partendo cioè intanto nei rapporti tra Mussolini Pirandello gabella Nunzio e George Bernard Shaw ma che sono la Clio perché lei ricostruisce ma anche il tentativo di superare la dialettica
Per impostata da Benjamin entra una estetizzazione la politica da una parte e diciamo così un che tipicamente fascista sarebbe no contrapposta una politicizzazione dell'estetica
Di taglio bolscevico e secondo Garboli che l'essenza dopo di Mussolini sarebbe quella di un'estetica strategica un po'l'uno un po'l'altra segnare la via fascista al totalitarismo
Ma tutti i temi da discutere in Demian cioè ma nel libro poi oltre il teatro fascista si parla anche di cinema ho detto no con i saggi di Pascoli laccio e di Beneduce che mette molto bene
In che metto molto bene in evidenza con gli accenno alla propensione per il cinegiornale Luce rispetto al cinema di finzione e di autore
Io su questo non vorrei continuamente intervenire perché penso che Caratti ieri che interverrà poi su questo avrà delle cose da dire con più competenza di me ora pur apprezzando il saggio di Rau sul Comune signoria rispetto al quale vorrei soltanto dire che la storia continua anche dopo la presa di posizione Chabod contro prospettiva di Francesco D'Ercole abbiamo avuto la stagione repubblicani insista diciamo così alla Skinner o no
Solo recentemente messa in discussione da un ritorno alla prospettiva Dell'Anna Ciclosi un vorrei soffermarmi sulle tesi del bel saggio sull'antichità nella cultura fascista di Alessandra Coppola
Ora qui ci sono donne che specialisti che fanno di queste cose più di me io vorrei solo limitarmi a una riflessione un cioè la il fatto che il saggio non prende no non non c'è nel non prendere in considerazione il volume dice appunto no sul nazismo e l'antichità
Non serata ovviamente di una dimenticanza
Ma di una scelta cioè quella di analizzare il rapporto con la sovrana del fascismo a prescindere da quello nazismo sull'antico e qui vorrei però introdurre un elemento di riflessione
Io credo che pesi in questa faccenda un po'un'eredità da cui dobbiamo un po'liberarci
Che ha fatto sì che l'attrazione nazista per l'antichità classica non solo greca ma grecoromana sia stata in parte trascurata
E perché perché la storica vi è stata lunga tratta dalla passione nazista per il magico per il sughero mistico
Che venne alimentata da un Medioevo di maniera da programmi di ricerca archeologica dell'Ahnenerbe la società scientifica creata da Himmler per indagare tra antiche rune e resti di sacrifici semplici le radici dell'identità Agnana a ora però io ricordo molto bene le pagine dice appunto sul sull'acquisto da parte di tre del disco Polo Ancelotti no
E la statua venne esposta
Alla all'arbitro ipoteche di Monaco come dono del Führer la Polo tedesco e nell'importante discorso di presentazione Italo sostenne che potremo parlare di progresso solo quando raggiungeremo tale bellezza
E se possibile quando l'avremo superati discenti
A Hitler allievo dei gesuiti accanito lettore storia antica in realtà rideva addirittura della passione
Per gli antichi Germani dalle lunghe barbe fluenti mesi di pelli di animali ricoperti direzionale elmo con le corna e non esitava a definire la Germano Monia dice Himmler una propensione politici
Popolare Zante insieme tipici e piccolo borghese
Che dice Hitler
E io devo far proprio vedere queste capanne di fango e cade ammirazione davanti a Nico cioè d'argilla e ogni altra di pietra che gli capita fra i piedi in tal modo non facciamo che proclama la tutto il mondo che quando la Grecia Roma avevano ormai raggiunto un livello puntuale elevatissimo
Noi eravamo bravi soltanto a lanciare asce di pietra e a starci e la cacciata intorno fu chiamata
Va
Allora
Sotto
Mostra come ci fosse in queste parole dieci tre un vero e proprio programma di annessione puntuale della vita classica greca e romana basato sul mito dell'appartenenza comune
Di Greci Romani e tedeschi a un'unica razza ariana
Venuti dal Nord e gli ariani avrebbero a più riprese portatori linfa necessaria alla civiltà classica e se i dolori avevano rivitalizzato un mondo Michelin originaria ma poi in decadenza anche i romani sia pure forse almeno parte a leggere i testi
Sarebbero stati rianimati dei trasferimenti da popolazioni nordiche quegli occhi azzurri e i capelli biondi ma era una granita opportunamente rivisitata infatti me della tesi classica originato alla scoperta del sanscrito ed è legami linguistici con le lingue europee allocava sulle rive del fiume indo l'originaria formazione della civiltà detto appunto indo germanica il nazismo riprendendo a questi nazionaliste
Tanto per scendere Schiavella bateau atelier audio al Comune derivazione Diana di tutte le grandi civiltà discendente come validi uno stesso tronco razziale cresciuto nel Nord Europa il problema dosi
Assurdo sulle rive del Mediterraneo
Mentre tutta la tradizione culturale tedesca fondata dagli un Bolt le date di chi sceglie il aveva sostenuto che la culla della civilizzazione in Oriente ora il nazismo proponeva l'idea di una razza superiore che aveva la sua oramai Mazza
Oh patria originaria nell'Europa del nord travolge mare settentrionale e la scandinave la sentendosi voleva fosse situata la perduta Atlantide o la mitica ultima tu
Il decisivo apporto Aviano contributo prometeico all'umanità non sarebbe dunque ben più dominante classico tragitto da Oriente a Occidente quello stesso percorso che Hegel aveva assegnato Albert Geist lo spiego al mondo ma secondo un movimento da nord a sud ora dico questo
Perché il problema che qui si pone è quello se non sarebbe utile studiare in uso la stura handicappato fascismo ponendo in relazione più stretta
Con la costruzione nazista questo problema attivamente cruciale perché chiama in causa la problematica storiografica con le sue fluttuazioni dall'idea dei fascismi al plurale
Dal libro di Collotti fascismo e fascismi
A ha poi a tutte le discussioni naturalmente sul totalitarismo con dibattiti aperti con le posizioni di Emilio Gentile come sapete propensa alla modernità totalitaria del fascismo e volto a tracciare quella che lui definisce una via italiana
Al totalitarismo e le tesi viceversa del totalitarismo imperfetto che hanno radici in Hannah Arendt e anche in Renzo De Felice Nana che l'ha trovato in qualche modo ulteriormente uno sviluppo sia nelle componenti non fasciste del ventennio come Cimarelli sia poi nel libro recente di Vito Meli sulla macchina in perfetta immagine realtà allo Stato fascista che vadano a far bisogna dire che
Il l'episodio citato da Salvatori del racconto di Giovacchino forzano
Apro parentesi che è un personaggio assai interessante coinvolto nella nascente industria cinematografica o guide cimentato dal fascismo in certo senso malgrado fosse amico personale di Mussolini e anche massone più da Renzi
Fu coautore con Mussolini di tre copie totali naturalmente il quale racconta però che mentre le elaborano nel primo o sono in avrebbe chiesto cosa sarebbe successo se il consenso popolare fosse calato e forzano diceva soltanto gli racconta
Sarebbe risposto suscitando le ire del Duce
Che si sarebbe arrivati quattro carabinieri a Palazzo Venezia ad Adr
Ad arrestarlo tra indifferenza eccetera
Poi quando nel quarantatré forzano va a trovare a trovare Mussolini a villa Feltrinelli fino a Gargnano sul lago di Garda ustioni gli racconta i fatti che erano accadute a luglio no
E voi Mussolini si ricorda del succitato animato dialogo C quattro carabinieri che in vista dell'aspetti Valente appariva profetico ma che forse a noi dice qualcosa sul carattere
Ultimativa mente incompiuto diciamo così del tentativo totalitario fascista
Allora su questo forse si può dire anche qualcosa in più perché il bel saggio di Mark di Marini Lorenzo acché sull'etrusco logica
E su lunghe contrastata influenza decisi Giuseppe Sergi che considerava il ceppo mediterraneo Perin ora quello ariano e non era incline ad accettare addirittura il concetto di Nazzano riciclare succede sulla stirpe restano troppi a dire
Oltre a riproporre la questione rapporto tra fascismo e nazismo come che emerge soprattutto a partire dall'introduzione delle tesi di Julius Evola
E così importante riflessione su come il dibattito sulla razza mediterranea abbia influenzato la nascita stessa del concetto di Mediterraneo
Che forse non ci si debba dunque riferire soltanto a Carretta era insomma no e al concetto di metterne dipinte
Regione mediterranea come molti anche io tra tra loro hanno fatto ma anche a quello di razza mediterranea nella costruzione estesa del concetto di Mediterraneo come sviluppato dalla cultura tedesca la Sodoma dall'Ottocento un'impostazione che neppure mi pare Ford ne passa suo le loro decorate in sei hanno hanno hanno hanno afferrato
Ora diciamo quello che tutto questo vada a dirlo perché mi pare che dal libro emerga con un abbastanza in vari saggi attorno alla metà degli evidente realtà c'è un cambiamento
E quindi al fisco USA forse l'affermazione di acne nella quale cito dalla guerra d'Etiopia del trentasei latina Sergi anagrammi di Taranto ha originato che occupava etruschi le tv e film scandalo in un'Italia spaventata dalle mescolanza parziali
E l'idea stessa di una stirpe comune per italiani ebrei provo come certa ostilità in un'Italia traversata da un antisemitismo crescente e io mi pare che anche in questo caso sopra come dire sopra valuti
Questi dati spontanei della cultura generale forse sottovaluti scelte politiche coscienti del regime
Dirò cose ovvie ma lei pare che il punto di svolta sia in realtà partiva dal trentaquattro quando un raid condotto dopo degente paramilitare
Del partito nazista austriaco no uccise il presidente a Ostia conservatore Engelbert Dollfuss
Che per la sua politica contraria nasce lusso si era appoggiato su Mussolini Barak si era appoggiato su Mussolini che lo hanno aiutato a formare un partito patriottico condotto o squadre paramilitari in stile fascista
E in quella vicenda Hitler fu costretto poi a un formale passo indietro in quanto il push del partito nazista austriaco fallì ed egli finì per sconfessare l'operato e porge le condoglianze
Al governo austriaco che però sapeva perfettamente che ce l'hai tradito quella la corsa
Però a quel momento chi da allora comincia una parola diversa e Mussolini che tra la vicenda stilata da un lato e diciamo la conquista dell'Etiopia dall'altro con i conseguenti
Scontri contrasti con la comunità internazionale
Venne mutando una politica precedente e si avvicina decisamente il giudice io penso che il mutamento culturale che a che registra in quel saggio quindi edifici a pensare che non sia che non abbia connessione con tutto questo e che sia solo l'effetto di una cambiamento culturale generale e la formazione di un partito per dire
Contrari alle tesi di Research schierato sugli alleati italiane romaniste che fa riferimento a Evola e perciò già indirettamente ad altre grosse Amber il teorico della concezione razzista nordici sta diciamo così
Poi sarà condannato a morte a Norimberga
E guardare a suo tempo è un intellettuale nazista di tanto rilievo che sarà forse l'unico intellettuale nazista che o so esprimere critiche al a a a Hitler sulla questione del patto modo von Ribbentrop
Per lui naturalmente non poteva accettare ma che invece la somma e e poi naturalmente il manifesto idolo decise di razzisti del trentotto che precede di poco le leggi razziali
Ora pur tra incertezze anche dopo no perché Mussolini non aderirà mai completamente all'impostazione alla Julius Evola il mutamento però intervenuto si farà consistente intervenendo anche sulla questione etrusca
Che saranno gli Etruschi assenti come si vede dei saggi non alla Mostra del trentasette
Ma mi chiedo se un simile stacco non sia possibile vista la anche sugli altri terreni ben analizza di qui
Quel rapporto con l'eredità della illustre francese quella Sabina da pesi senza la figura di Mazzini grazie alla compresenza
Del tema nazionale di quello sociale ispirato dal sindacalismo rivoluzionari d'inizio novecento che permettevano a mazzi di essere utilizzato anche in una chiave diversa e sono queste cose ricostituendo saggi in due saggi molto efficaci Antonino De Francesco e di Giovanni Belardelli qui oppure anche anche su quella politica di educazione nazionale
Condotta sempre da da De Vecchi di Val Cismon in modo diverso rispetto alla riforma di Giovanni Gentile e al suo uso l'inventivo dalla storia infine in quello di Kant
Di Caponi sugli studi storico religiosi sulle figure di Bonaiuti e Pettazzoni mi pare che in tutti questi saldi qualcosa del genere si possa si posa sconti
Ecco
Concluderei con una ultima considerazione ma direttore proprio da lettore
Scorrendo forse un po'stravagante perdonatemi
Scorrendo le pagine di questo libro e anche diciamo leggendo testi dell'epoca
Sì così cosa CIC colpisce noi oggi nel due mila ventidue e il livello di commissione fortissimo di profili scientifici
Ma da parte di studiosi anche autorevoli seri
E ed impostazioni ideologiche strabordante
E sia perché anti
Capaci di mettere in discussione forzare in pratica voglio chi oggi rendere false e ingannevoli
Le ricostruzioni del passato proposto e tuttavia questa contrapposizione che cosa di Zaha un tempo dalla vita odierna noi e parziale ma solida diciamo basata sulla forza di votazione storica è invece basata sulla falsità conclamata
Il ventennio
Io penso che meriti un punto di riflessione finale
Che oggi spinte che certo non rispondono più diciamo con chiarezza le grandi ideologie del Novecento
Cadute nel frattempo in disuso
Ma che tuttavia ripropongo in altro modo questo dilemma passato presente
Lo storico è importante io penso per la società di oggi
Nella misura in cui riflette sui problemi contemporanei mostrandone per continuità o rottura il radicamento nel passato ma spesso talvolta capita che nel farlo trasporta nel tempo andato temi e problemi che a quel passato non apparteneva sì che possiamo sull'atteggiamento di sufficienza lei confonde le fantasie di un secolo fa sul razze stirpe semitiche Ariane Méditerranée
Ma sarebbe errato io penso ritenerci per tutto per Sempre in milioni dal rischio mortale dell'anacronismo
Quel che è capitato negli Stati Uniti recentemente con le improvvide dichiarazioni di una in attrice di successo come Whoopi Goldberg che tutti abbiamo imparato no a apprezzare dei tempi di sistema per la quale l'Olocausto non riguarda la razza ma lo scontro fra bianchi varate
Non è per essere assunto non solo con un'ignoranza tanto crassa
Da risultare risibile ma come la spina di una distorsione che certo in misura diversa attraversa non solo gli Stati popolari e i giornali o inizia anche in qualche maniera i dipartimenti di storia delle stanno Sanzio
Nei quali per dire lo dico così un po'provocatoriamente la rivoluzione di Haiti e diventa centrale chiude la rivoluzione francese
E
Quali ma se gli umori storiografiche immobile storiografiche
L'altra volta alle Motion s'detta l'agenda stabilendo cosa si deve studiare ecco
E più ci sia una serie di opinioni sotterranei riflesse e poco mediateche Spinola studiare prevalentemente o solo le minoranze naviganti mercantili religioso alternative senza l'ideazione teorica
Su cosa sia l'identità e se davvero essa sia come sembra esclusiva
Che si possa cioè essere solo questo quello che sulle questioni degli orientamenti sessuali ciascuno Totti una lettera Comuna caselle identitaria eleggibili culti
Lei spiega che mi sessuale transgender pianificazione nero bianco Olimpia esenzione razziali in modo esclusivo tenta multipla quella per cui uno può essere americana comunista ebreo gay
E anche magari tifoso dei Los Angeles Lakers
Non si riesce in modo conseguente a terra atti Matiz da questo punto di vista a me è capitato di riflettere e di discutere le posizioni di Sigmund Baumann e non è la sua ostilità
Nei confronti delle identità limpido come lui chiama con disprezzo l'identità guardaroba che sono quelle che che che questo identità multiple no
E
Se come fa Bauman non l'accettiamo questa prospettiva e alla pluralità identitaria
Che a mio avviso costituisce potenzialmente una difesa nei confronti di rischio autoritario ed antidemocratico che raggiunge oggi non nel ventennio impressionanti derive orwelliana
Trema la muoverci in modo diverso rispetto al messo passato e presente facendo i conti davvero poco post-modernità il che significa come storici Portici
Come guardiani della verità soggetti a cui tocca fissare i confini di ciò che DC bile ponendoci in contrasto con un'altra pendenza oggi imperante
Quella delle multiple legittimazione delle memorie storiche
Per cui ogni comunità si fabbrica la ricostruzione storico memoriale che gli pare ed è considerato anzi politicamente scorretta violento interferire con essa
Noi dobbiamo soprattutto parlare di ciò che non si può dire come vero e nel farlo oggi dobbiamo avere la mente soltanto
Io sono
Non solo o soltanto appunto le chiare invasioni ideologica autoritarie e totalitarie degli anni Trenta
Di cui abbiamo parlato ma anche avere una sensibilità per in modo diverso certamente per i discorsi dell'oggi
E quindi non soltanto per le fandonie conclamate di Kanon
Ma pure per tutte quelle idee sul passato di ispirate da problemi veri e con intenzioni anche condivisibili pendono però a manipolarlo cada servirlo ai dettami del Bocci grazie
Grazie Franco moltissime questo intervento
Che fa riflettere sul libro sui temi ma del libro ma anche da ultimo su problemi
Tanto del nostri giorni do la parola a Mirko carrettieri di insomma introducendo ai nostri lavori Bari sottolinea soprattutto che si tratta di uno studioso che ha curato al tempo stesso la organizzazione scientifica e la audizione insomma al progresso di importanti istituzioni che svolgono al tempo stesso una un'opera civile e culturale questo è tutto caratterizza la sua la sua personalità è stato tra l'altro direttore dell'istituto
Ferruccio Parri e presidente dell'ISTORECO cioè l'Istituto per la statura del resistenze della società contemporanea della provincia di Reggio Emilia
Non mi ricordo solo i suoi libri più più recenti
E la resistenza in Italia storia e memoria stenografia diciotto con Marcello Flores comunità in guerra sull'Appennino la linea gotica tra storia e politica e della memoria con Antonio previa diciotto
Diciannove ventuno primo dopoguerra Reggio Emilia aspirazioni rivoluzionarie scontro sociale origini del fascismo con Glauco Bertani
Da ultimo di Broca Oltrona
Una notevole ecco perché si riallaccia a una un filone di indagine insomma
Che avranno avuta una vitalità recente insomma partigiani della Wehrmacht
I disertori tedeschi nella resistenza italiana con Diana meteoriche poi molti altri saggi di storia locale maltempo di di storia tra storiografia
Si occupa di rapporti tra storie musei storici insomma è un personaggio dalle The interessi molteplici
Che oggi appunto si si dedica dedicasse attenzione a a alla alla rapporto tra fascismo e storia proprio con questo intervento che fra poco sentiamo Mirko
Grazie grazie Andrea mi sentite così più perfetto
Allora ringrazio molto si Andrea Giardina che Paola Salvatori per l'invito a questa a questo disco seminario di discussione che mi consente di ritornare a a a alle origini dei miei lavori di Storia della storiografia cosa ti faccio con con grande piacere tra l'altro Siga nel libro che qui ad ascoltarci c'è Gianni per averli che lo storico con cui mi sono adoperato proprio su questi temi storiografici e e poi aggiungo proposte di vendita multiple visto che Cesco Benigno Nabila citati che io sono tifoso devozione se le si reca secondi non so se questo potrà incidere in qualche modo sulla mia sulla mia relazione scherzi a parte il la lettura di questo libro il piede compì il richiamo al convegno dell'impunità diciassette mi hanno subito fatto venire in mente una convegno in un altro libro che a mio per me sono stati fondamentali nella avviare le mie ricerche di storia storiografia in epoca fascista che credo lo siano stati per molti e cioè gli atti del volume del convegno dedicato a Federico Chabod per il ventennio della sua morte convegno tenutosi a Milano nel mille novecento ottanta poi pubblicati
E dalla Jaca Book nel mille novecento ottantatré
Questo ponderoso volume
In cui interveniva un storici di più generazioni ricordando sciocco in realtà era una ricostruzione della storiografia italiana sotto il fascismo
E diciamo tra fascismo e post fascismo che dava larghissimo spazio a tutti i settori storiografici
Esclusa neanche gli antichisti già nonostante punto show di altro si fosse occupato
Cito questo libro a questo paragone che spero le dire glorioso per il volume curato da Paola
Perché se quel libro ormai trentacinque anni fa
Quasi quaranta apriva diciamo la Storia della storiografia sotto il fascismo
A una prospettiva diverso dalla semplice storia delle idee diciamo di crociana memoria
Ecco a cercando di affrontare i temi legati alle dinamiche epatiche del lavoro degli storici facendo una sorta di stupri ma storia sociale della storiografia
Diciamo che il lavoro prove
Di questo nuovo libro di questo convegno di questo nuovo libro ancora ulteriormente questa prospettiva in linea con quelli che sono i risultati degli ultimi dieci anni e la storia della storiografia italiana fanno una storia culturale della storiografia potremmo dire
Io divido il mio intervento in due parti non sono così analitico come mi ha preceduto sui singoli saggi ma farò alcuni riferimenti specifici più che altro a questioni trasversali
Comincerò facendo appunto alcune valutazioni complessive sul volume e poi nella seconda parte del mio intervento proverò a fare
Con le considerazioni
Che diciamo così proseguono la discussione avviata dal volume sulla base delle cose che sto studiando in questo momento che spero possano essere utili alla discussione
Ricevo questo volume come abbiamo già sentito ci parla né di alcune ci parla della storiografia e della vita di storia sotto il fascismo ce ne parla per semplificare lo schema di Izzo così attraverso tre
Domande la prima domanda è cosa della storia interessasse ed in epoca fascista un quelle che giustamente riprendendo una
Un'espressione fortunata Paola chiama regina Longines credibili ora queste genero c'è incredibile questo uso delle dell'analogia storica riguardano il libro soprattutto due periodi due poli
Cioè l'antichità e la contemporaneità questo ovviamente non è un caso sono cioè immerse da chi mi ha preceduto le motivazioni di questa di questa preferenza
Quindi devo non entro nel dettaglio se non per per due elementi il primo come credo la necessità di una maggiore attenzione proprio la specificità della contemporanea dalla DDA di contemporaneità
Come vedremo questa non è distaccata tali esigenze di attualizzazione del fascismo ma
Anche a che fare con strutturazione l'accento o di una strutturazione di un interesse ben la contemporanea Istica diverso dalla modernisti Ca'diverso anche dalla storia del Risorgimento che proprio in epoca fascista
Sì sì sviluppa sono citati nel libro recitato nel volume il corso di Storia moderna e contemporanea che Chabod tiene all'Università fascista di Perugia la metà degli anni Trenta
Ma ricordiamo che questo stesso titolo Storia moderna e contemporanea era stato il nome Moon tenuto dalla cattedra di volpe negli anni venti a Milano
Un secondo elemento su questo che mi piace sottolineare e che la storiografia più recente ha evidenziato qui è meno presente ma proprio per questo lo ribadisco è
Il fatto che proprio in questa fase più meglio dopo la sì Prima guerra mondiale molti studiosi italiani passano dalla medievista dica alla modernisti per non dire alla contemporaneisti
Due casi emblematici solo golpista Volpe salve iniqui più volte richiamati peraltro mai molto interessante proprio come la scelta dell'argomento di studio abbiamo appena sentito venisse influenzata dal presente
La seconda domanda cui il libro risponde è una volta stabilito che di questo si occupavano quando parlavano di storia come se ne occupavano cioè quale taglio interpretativo davano rari dura del passato
Ebbene qui come abbiamo già sentito emergono alcune di dance
Di utilizzo del passato come magazzino a cui attingere per giustificare il cui elementi dell'ideologia del fascismo soprattutto l'elemento nazionalista verrebbe da dire è analizzando i vari saggi ma anche elementi di carattere coloniale e razzista
Anche se molto interessante ribadire quando
E Scotto di Luzio ci dice a proposito opera per ragazzi di volpe e cioè il fatto che ci sia una pensione interno allo stesso mondo fasce chi sta tra una continuità assoluta
E basata su i precursori sui grandi uomini e la continuità della nazione in cammino di volpe chiamate le forti discontinuità al suo interno e che vede l'Italia cambiare dopo dopo la guerra
Evidenziando cioè quel corto circuito di che ci sono tra le diverse esigenze che la politica della memoria dentro lo stesso regime cosa su cui tornerò dopo
E infine terza domanda cui questo libro ci aiuta a rispondere eccome diffondevano in comunicavano questo sapere storico in epoca fascista certamente attraverso i canali accademici tradizionali ma e anche questa è una significativa novità molto anche attraverso mi nuovi canali della cultura di massa
Abbiamo già parlato del cinema del del teatro
I romanzi di fantascienza si parla tutti i primi saggi del volume di quella rivista History gli atti era un trimestrale diretto da Arnaldo Mussolini dedicato alla storia antica che è un supplemento al Popolo d'Italia
Anche questo pubblicazione molto interessante
Ecco
Attraverso la risposta a queste tre principali domande cioè quale storia come veniva trattata attraverso quali canali diffusa
Emergono dal volume per le considerazioni a mio parere molto importanti oltre a quelle specifiche che lascio al lettore
Di carattere trasversale lucido tre che mi sembrano il notevole rilievo innanzitutto ribadire se mai ce ne fosse bisogno
Che il fascismo non è un blocco unico ci sono al suo interno anche rispetto all'idea del passato della storia posizioni molto diverse
Che essi intrecciano a volte contengono corte confliggono in maniera significativa
Quel Moby Dick che già Cantimori aveva individuato che giusta mente buona Dusi richiama Benadusi richiama nel suo saggio
Proprio questa diversità e queste tensioni interne al fascismo da non prendere come opposizione al fascismo ma proprio come tendenze interni sono secondo me
Le cose più interessanti che emergono da questo volume emergono un pochino in tutti i campi e vengono analizzati cioè dentro il fascismo ci sono più
Modi di affrontare queste tematiche storiche spesso anche contraddizione tra loro
Un secondo punto trasversale secondo me emerge in maniera importante che è legato a questa stessa questione e il superamento
Della netta separazione dati uso e interpretazione della storia
Tra fascismo il coevo antifascismo
Ovviamente l'elemento ideale
Completamente diverso in alcuni casi gli obiettivi sono completamente diversi ma anche dal libro emergono quelle che sono le porosità transfers sanità rispetto all'uso del passato
Soprattutto evidenti questo la storiografia lo ha già evidenziato sul tema del Risorgimento assaggio qui di
Belardelli su Mazzini ma potremmo citare anche gli studi su Garibaldi questo ci ci dicono ci sono delle strutture
Di fondo legate per esempio la filosofia gentiliana che attraversano questo spettro
E infine terzo elemento per il secondo me emerge in maniera molto interessante dal libro è stato accennato
Fare attenzione a quelle che sono le continuità discontinuità rispetto al prima rispetto al dopo
Del ventennio
Continuità rispetto al prima rispetto all'Italia pre fascista ovviamente emergono e la figura stessa di Mussolini abbiamo riportato la cugini intanto ideale di questo volume con il precedente di Paola Salvatori per esempio al fatto che Mussolini
Il grande promotore del cinema ma è fondamentalmente un uomo di teatro giornalismo scritto mi dimetto di tra passionali di propaganda della storia
Penso al appunto al ruolo di Gentile e ha saggio di Scotto di Luzio ci dimostra come la prima politica scolastica del fascismo anche dal punto di vista le pubblicazioni sia una politica che in realtà si porta dietro tutta quella classe dirigente idealista
Che non necessariamente in molti casi non era fascista
E anche molto interessante a mio parere anche se appunto poco spazio dedicato in questo libro la da moderna i big tra parentesi secondo me sarebbe utile
Eppure maggiormente l'attenzione sulla età moderna per quanto riguarda lo studio della Storia delle relazioni internazionali che è un'altra delle sotto discipline che hanno un grande ma fanno un grande balzo in avanti in epoca fascista
Dicevo un altro elemento molto interessante quello che emerge dal dal saggio Pirau su il fatto che
Diciamo il ed elaborazione sulla storia delle signorie di viene corre aveva le sue radici appunto i saggi assolutamente Brecht Prima guerra mondiale che poi vengono rielaborati
Dopo
Ma dicevo di sconto continua Visconti da quel prima ma anche continuità discontinuità col pongo emergono in maniera molto attenta da questo libro proprio proposto Jervolino laddove si dice il bando imposto la sciabola il dopoguerra sulla pezzi di Ercole con una tesi condizionata dal fascismo troppo condizionata dal fascismo a in realtà schematizzato troppo un'analisi storiografica che era più sfumata più articolata
Quindi da un lato una discontinuità per quando diciamo così e dall'altra invece il contrario quello che avviene per esempio quel ci dice De Francesco le interpretazioni della Rivoluzione francese laddove l'utilizzo da parte di una parte della sinistra fascista dell'idea
Degli studiosi marxisti in chiave anti liberale sì trapasso attraverso i quarantacinque e viene recuperato ovviamente in tutt'altra chiave
E dalla cultura associo al comunista nel dopoguerra
O ancora nel saggio finale il riferimento a quanto del cinema l'ultimo cinema fascista si tratta trapassi nelle nel cinema neorealista
E con questi questi elementi trasversali mi sembra di di grandissimo interesse per complessi ficcare riarticolare un po'
La questione
Ecco ora vorrei passare ad una seconda nucleo ombrelle senza essere troppo lungo
A partire da queste riflessioni che mi sono un'arte leggendo questo interessantissimo libro fare un ragionamento che cerchi di svilupparle di suggerire e elementi integrativi impieghi e di prosecuzione dei dello scoop
E qui Pato da una distinzione che
E di di cui mi occupo in un saggio che uscirà che uscirà tra un po'ed è quella della cercare di capire che il livello del sapere storico si articola su almeno tre diversi
Livelli
E in questo libro si parla molto dei primi due per il primo è quello della storiografia scientifica qualche nemica qui sicuramente se ne parla con nel bel saggio di Marius solo sui concorsi universitari
Importanza della DC delle disciplinare assi di queste di questa di questa materia in chiave di ricerca didattica
A questo proposito accenno solamente al fatto che già vinceva Benigno secondo me molto opportuno cioè del fatto che durante l'epoca fascista c'è anche un profluvio di
Storici che non sono necessariamente accademici o che non sono necessariamente accademici di storia che hanno un ruolo fondamentale nella divulgazione di alcune tesi generali sul passato
Un'altra piccola ricerca che sto conducendo riguarda quelle figure che sono state ministro o sottosegretario alla istruzione all'educazione nazionale
Se noi pensiamo nomi come gentile fedele Giuliano Ercole voterei ero o o Solmi per fare solo qualche esempio tutte sono stati
Ministri o sottosegretari all'Ars Pubblica istruzione cui educazione nazionale
Tutti questi soggetti di cultura filosofica storica e giuridica hanno scritto dei saggi non solo articoli di giornale massaggi pubblicati in volume che si occupano di grandi di Mondini di grandi disegni storici ecco i percorsi di quindi da un lato c'è la dimensione la storiografia
Poi c'è la dimensione dell'uso politico della storia di cui si parla soprattutto in questo libro il consumo pubblico dici storia come si dice nel bel saggio
Sulle scienze religiose
è un tema molto in voga a maggior ragione oggi che si parla anche in Italia i palpiti storica qui abbiamo visto che ci si occupa di vari canali vari strumenti di trasmissione storica ma su questo mi vorrei soffermare dovuto
Volevo però il evidenziare il fatto che c'era di terzo livello un livello che per usare un libro che viene citato un introdusse nella Paola quello di
Regimi di storicità introdotto da François poche mi sembra
Importante cioè quale idea del rapporto tra ha passato presente e futuro ci sta nell'immaginario fascista pur con tutte le complicazioni che abbiamo detto
E qui è molto interessante schematizzando un poco vedere che il fascismo passa da una prospettiva fortemente in indirizzata al futuro
Ad una che fortemente indirizzata al presente e ad una ancora che invece fortemente indirizzata al passato al passato romano che a cui così tanto interessa ma tutte queste visioni stanno sotto una lettura del passato in chiave come abbiamo visto orizzontale e non verticale
Il passato come un supermarket a cui raccogliere le posi utili per il presente
E qui c'è questo presenti nel fumo di fondo presente che diventa in qualche modo un minuto Q stile del tempo come già detto nei suoi bellissimi saggi Claudio fu quindi occorre tener presente a mio parere anche questo terzo livello
Volevo però invece soffermarmi sul secondo che è quello più Trapattoni libro anche quello che interessa personalmente come cioè la divulgazione e comunicazione storica perché credo che sia importante buste correggere un pochino
Il taglio dell'approccio che esce dal libro e quello di un approccio tutto colpa sottolineare diciamo così le politiche della memoria dello Stato fascista
Allora queste e sono indubbiamente importanti e ci dicono molto sul fascismo ma non dobbiamo dimenticare gli studi più recenti sia sul fascismo sia più in generale sulle politiche culturali
Che ci sono altri soggetti in campo non c'è solo il decisore politico che vuole imporre modo strumentali o meno i suoi eredi passa
C'è per esempio ci sono per esempio gli interessi interni alla corporazione scientifica intento interni alla corporazione storie degli storici di professione e qui saggio di mafioso lo mostra in modo evidente addirittura
Esaltando un margine di autonomia corporativa che c'è anche rispetto a un tema come quello dei concorsi su cui pur lo stato fascista vuole intervenire in modo diretto
C'è poi questo lo mostra molto bene il il saggio di
E Scotto di Luzio c'è la nascente industria culturale nel suo caso l'industria editoriale ma si parla anche dell'industria del cinema nel saggio di ghiaccio cioè ci sono dei per le strutture della società civile che hanno degli interessi propri
Rispetto a quelli del regime rispetto alla rappresentazione del passato legati alla cultura di massa
E qui legandomi a un bel saggio uscito nella recente raccolta su il fascismo curata da Giulia Albanese Behar Carocci saggio di Alessio Gagliardi
E vale la pena di ricordare soprattutto il fatto che c'è un altro soggetto cioè il pubblico
Cioè la ricezione di queste politiche nella memoria lo studio della ricezione di queste politiche nella memoria verso
Per esempio i sondaggi sui le lettere dei lettori o i sondaggi su radio e cinema sono uno dei pochi modi in cui nell'Italia fascista si può manifestare la propria opinione anche in alcuni casi contraria a quella del
Del decisore sono un settore di studi assolutamente da sviluppare anche perché e questo il saggio di Gagliardi lo dice molto bene
C'è quella tensione irrisolta dentro il fascismo tra la prova prima ci sta di propagandare insistano intrattenimento
Quindi la necessità di usare questi Kant questa idea della storia per veicolare dei contenuti dottrinali e la necessità invece intrattenere età della popolazione quello che essa vuole dal punto di vista delle
Divertimento dell'intrattenimento dell'alleggerimento o semplicemente della conferma delle sue matrici culturali pregresse
E infine direi una terza considerazione che mi è venuta leggendo il libro che attraverso la quale mi ricollego al volume di citato all'inizio ecco quel volume quello sul su Federico Chabod gli studi storici sotto il fascismo del minor centottantatré
Era quello il da cui emergeva la tesi Huey sostanzialmente da più parti confermata
Di De Felice che era presente al convegno sul fatto che appunto nel rapporto tra fascismo studi storici la svolta decisiva fosse a metà degli anni trenta quando appunto vengono istituite istituita la giunta vengono il regime intagliati
Gli istituti storici e ci sono tutta una serie di altri elementi che giustificano questa
Questa penalizzazione ora se questo è vero è anche questo libro
Cinque come diceva peraltro prima Benigno ci dice che attorno alla metà degli anni Trenta c'è sicuramente un passaggio ecco io credo che l'analisi del tema dell'uso del passato e dell'idea del passato
Fatta soprattutto negli ultimi dieci anni dagli studiosi che ho citato
Ci porta retrodatare un po'dal punto di vista nostro l'azione fascista l'azione fascista sul passato a mio parere a un'accelerazione molto forte tra il ventinove e il trenta e questo lo vediamo per esempio attraverso
Quella quella disputata eccetera Mussolini e Benedetto Croce nel momento in cui Mussolini il famoso discorso dice che e il fascismo alla storia la fa il non la scrive e Croce gli risponde con quella conferenza contro Lardi storicismo fascista ecco mi pare che quello ci sia un punto che ci dice che c'è qualcosa di nuovo c'è qualcosa di nuovo che troviamo soprattutto nella riflessione ed è la e nella pratica attorno alla Mostra della rivoluzione fascista del mille novecentotrentadue che qui viene più volte evocata soprattutto nel saggio relativo alla bimillenario augusteo ma che secondo me è veramente un punto importante e in qualche modo suggerisce anche che tra i gli strumenti utilizzati dal fascismo per veicolare
Rappresentare il passato correrà ancora più spazio
Come hanno fatto di recente per esempio Massimo Baglioni o Madalina cavi al tema dei musei e delle mostra con le mostre temporanee non solo quelle di antichi stiamo appunto anche la Mostra della rivoluzione fascista
Nelle sue diverse incarnazioni quella del trentadue molto famosa ma anche quella del trentasette
E del quarantadue
In conclusione io credo che questo tipo di analisi e l'approfondimento di questi temi storici ci possa aiutare anche a provare a rispondere a un altro problema che è stato prima invocato ma che ripeto se a mio parere è necessario affrontare in maniera più esplicita più analitica
Quindi non solo in cosa al fascismo modificato la storia come ha detto e Francesco primo ma
Io direi anche che cosa c'è di diverso nell'uso politico del passato tra un regime totalitario o tendenzialmente totalitario e uno non non tale
Ecco questo secondo me è un tema molto importante perché altrimenti perché ci sono ovviamente delle somiglianze delle differenze i che ci aiuta anche a capire la dimensione totalitaria del fascismo
Ad esempio nel confronto con gli altri regimi totalitari ammesso che vogliamo utilizzare questo bene
Per esempio un tema che mi esce poco nel libro ma che vale la pena secondo me di riprendere e quello del quanto fosse autarchica quanto fosse autori ferita al contesto nazionale
Che il ragionamento sul passato il ragionamento sulla storia quando c'è
Non solo di comparativo da fare e ma anche di analisi di quello che transnazionale da fare cioè quanto di queste riflessioni che abbiamo fatto sul rapporto dell'ASP con la storia dipendono dal regime e a quante divenuto all'epoca da quello che succede intorno
Ecco a me sembra che questi siano tutte riflessioni interessanti ringrazio gli autori di questo libro per a termine vorrei innesca per i suggeritori messe in circolo perché si tratta davvero di temi di grande interesse grazie
Grazie Mirko che suggeriamo all'ultimo dei interventi di dirà miliario che una storica garantita dagli interessi davvero molteplici occupa una da da taxi sentenze in Havana cominciata insomma i suoi da sua attività di storici ha una posizione proprio di primo piano i nostri studi per le sue ricerche sul rapporto tra storia agraria e territoriale dell'Italia romana ma anche poi provinciale nelle quali le prospettive di storia amministrativa sociale economica sia uniscono ha una forte sensibilità per la storia dell'ambiente secondo metodologie oggi molto più diffuse rispetto a quando
Dire biliare ha cominciato ad occuparsene ma ma diciamo proprio per questo dobbiamo riconoscere appunto quanto dobbiamo alla sul precoce la Sovreco siamo intuizione insomma della della dell'intreccio di tutte queste problematiche con una con una diciamo attenzione particolare come rapporto tra tra storia che e natura secondo una tradizione gloriosa fatte tradizione che non esclusivamente ma insomma fortissimamente italiane storica storico visto l'esito cuore degli storici del diritto
A una
Una visione San queste problematiche
Estremamente
Targa come come altra mese non poteva non essere estendere allieva di Guido Gava a quindi capaci di muoversi dalla dalla
L'alta età repubblicana fino a alla all'Alto Medioevo e questa caratteristica dimostra le sue indagini su questo in questo Campria fin dal suo primo libro sulle struttura della proprietà gravi in Sabina fuori altro altro libro più del più recente del uomini terre e strade
Aspetti dell'Italia centrale venire a fare attività e alto Medio Evo ma Behar quindi come dicevo ricamati molti altri interessi e la storiografia greca e latina dell'altro impero la letteratura e eterno geografica dieta imperiale
La storia e Perna talmente diceva interesse precipuo insomma coltivato fortissimamente negli ultimi decenni riguardato soprattutto la storia delle Alpi
Antiche ai rapporti tra storia locale storia generale e poi veniamo a noi anche la storia degli studi antichistici su questo punto devo vorrei ricordare a un un'iniziativa particolarmente importante quella del da lei curata insieme con Leandro Polverini gli antichisti italiani cioè la Grande Guerra
Gli fra gli atti di un convegno che insieme tenuto poco in occasione del centennale dell'intervento italiano nella Grande Guerra
Ma il volume diciamo forse diciamo dovrebbe essere letto antichissimo conoscono mi auguro tutti ebbene ma dovrebbe essere letto compare attenzione anche dei colleghi
Contemporaneisti perché rivela appunto prospettive linee di indagine possibili ulteriori insomma finora non esplorate quindi do la parola adesso a Elvira
Grazie si sente
Sì gli studiosi che sono intervenuti brillantemente prima di me al nuovo dimostrato quanto il volume curato da Paola Salvatori
Ci abbia dato stimoli e spunti di riflessione quanto efficacemente vi siano messi in luce molti dei tanti aspetti del rapporto tutt'altro che lineare come abbiamo potuto sentire Leggere
Ma anzi estremamente complesse e anche contraddittorio che il fascismo radicata e né con la storia quindi ringrazio sinceramente Andrea Giardina gli organizzatori perché condivido l'invito l'hanno dato occasione di leggere con attenzione questo merito
Di questi aspetti mi limiterò a toccare alcuni soprattutto quelli che per me sono stati del tutto nuovi e quindi di particolare interesse
Cercando di non ripetere quanto già è stato detto che pure ha ampiamente anticipato anche le riflessioni che sto
Mi sembra emergere innanzitutto con assoluta evidenza che uomini politici e intellettuali di regime
E talvolta come sappiamo graduali coincidevano producendo quel debordare ideologico di cui ci ha parlato Franco
Dicevo intellettuali e politici non si limitarono a produrre tentativi più o meno riusciti di appropriazione di strumentalizzazione
Di eventi o personaggi del passato ma cercarono di mettere a punto una vera e propria filosofia della storia improntata a uno storicismo teleologico come osserva Paola Salvatori nella sua introduzione
Un'archeologia che identificava nel fascismo il condimento ideale di una vicenda storica quella italiana rappresentata come tendenzialmente sostanzialmente unitaria fino dalle sue origini
Perciò trovato illuminanti le pagine di Lorenzo Benadusi droga messa in rilievo l'importanza dell'istituzione del calendario fascista
Mediante il quale si ignorava stabilire un nuovo rapporto con il tempo facendo coincidere la storia del regime ogni inizio di mondiali erano fatti equamente infinita
L'aspirazione ha una durata plurisecolare se non all'eternità era espressa
Anche tramite gli apparati architettonici e monumentali che tutti conosciamo grandiosi con cui il fascismo non solo se otterrà presentava nel presente ma dichiarava
La propria aspirazione a perpetuarsi nel futuro e emblematico
Ma i tanti esempi citati nel saggio quello dell'obelisco egizio eletto alla fine dell'ambiente del Foro Italico con la scritta ben Mussolini dux
E che conteneva una vera e propria capsula del tempo cinque con un messaggio latinos pergamena destinato alle generazioni strutture dunque utilizzando una tipologia monumentale tratta da un passato lontanissimo l'obelisco celebrava il presente ma lo proiettava verso le coppie strutture e non a caso appunto esisteva una produzione letteraria ispirata al fantasy ascetismo cioè una serie di opere che immaginavamo che descrivevano un futuro fascista più o meno lenta
Ora è evidente che per dare fondamento legittimare un discorso pubblico che andava affermando la continuità tra passato e futuro una continuità in generale è garantita dal presente
La storia o meglio è la narrazione ufficiale la storia costituiva uno strumento indispensabile la cui importanza assume immediatamente colta dal regime
Che infatti sì dedicò va subito
A costruire a diffondere la propria versione della vicenda italiana utilizzando i mezzi di informazione e tutti i canali di comunicazione André disponibili
L'obiettivo era quello di raggiungere la totalità degli italiani qualunque fosse il loro livello culturale dal più alto quelli inferiori
E la linea di azione fu dunque necessariamente articolata declinando sì tramite una serie di iniziative di project diverso irrisolti a diversi settori del pubblico
Come fatto bene messo in evidenza questo obbligava innanzitutto individuare competenti e personaggi della storia patria più facilmente suscettibili di riletture politicamente orientata per e mentre quelli che non lo era molti meno restavano confinati nell'ambito del dibattito scientifico
Con una scarsa ricaduta sulla maggioranza del pubblico come dimostrano i saggi del volume dedicate alla riflessione
Storiografica che vari settori come abbiamo sentito andò sviluppandosi durante il ventennio
Lasciando il momento da parte il caso della storia romana che risulta senz'altro eccezionale per il suo potenziale di strumentalizzazione ideologica e digiuni di letta
A ogni livello socioculturale quindi ha una dimensione popolare di cui ha appena parlato elicotteri
è significativo che di altre fasi storiche si considerassero solo alcuni aspetti quelli ideologicamente più sensibili o problematici
Per esempio l'abbiamo già sentito all'origine la natura del comune medievale della signoria che fu al centro del dibattito tra i media e visti alcuni dei quali ebbero carriere politiche notevoli tappezzieri Francesco quella rincorsa utilizzeremo ministeri Piersilvio lei deputato poi senatore
E Gioacchino Volpe il satellite puntato eletto nelle liste oneri del ventiquattro nel suo saggio Riccardo Rao Mottaki nessun altro periodo della storia post-unitaria si contarono cantine dietisti in posizioni apicali dello Stato presto vale non soltanto per i mezzi etilisti
Ma anche peraltro storici a fronte di tale duplice impegno degli intellettuali militanti non stupisce dunque che pur nella varietà degli orientamenti individuali e l'esempio che fatto quello del se no meno comunale venisse generalmente spaventato anche se se riconosceva un barlume di quella italianità piena però ricondotta all'eredità romana
E che di controllare la signoria si vedesse una necessità storica Citto
Sorta per volontà popolare sulle macerie di quelle istituzioni comunali c'è a Bergamo
Esaurito il loro ruolo politico sociali gli erano state scoperte dissenso mi sembra un caso emblematico della riflessione su un fenomeno complesso particolarmente complessa dal passato italiano
La media visti che era dunque direttamente impegnata nella costruzione di quelle analogie storiche che sono comunemente identificate come uno strumento formidabile privilegiato per creare e alimentare il consenso
Analogie più o meno dichiaratamente allusive di cui si fece il muso per lo meno disinvolto stravolgendo mistici e canto tanto alla realtà storica dei fatti quanto
Le biografie di alcune grandi figure del passato
Ora nel rapporto della cultura fascista con la storia si riflette tutta l'ambiguità di un regime che si presentava allo stesso tempo come l'esito di una riproduzione antiborghese anticapitalista e antisocialista
Ma anche come restauratori di valori tradizionali più propriamente ascrivibili a realtà a un conservatorismo reazionario e hanno nazionalismo destinato invocare vedi stilistiche
La tradizione rivoluzionaria in cui il fascismo voleva collocarsi faticava a confrontarsi per con la rivoluzione per eccellenza quella francese missaggio di Antonino di Francesco mostra chiaramente tutte
Le difficoltà che incontrano la rielaborazione storiografica della vicenda rivoluzionaria tra il mille settecentottantanove novantatré
Ma anche l'eredità marmisti mazziniana per quanto imprescindibile per il fascismo pose non pochi problemi come spiega Giovanni Belardelli perché se da un lato comportava la valorizzazione di alcuni temi del mazzinianesimo innanzitutto quando la nazione dall'altro imponeva di escluderne altri più spiccatamente democratici e quindi imbarazzanti in ogni caso questo complesso sforzo di rielaborazione che coinvolse in diversa misura tutti gli snodi principali della storia italiana
Produsse esige conseguenze che andarono ben al di là della cerchia degli studios ce l'hanno Pato colleghi che han parlato prima di me
Con ricadute evidenti innanzitutto l'abbiamo sentito sull'editoria scolastiche sulla stesura dei nuovi programmi ministeriali nei quali infatti Mazzini del Risorgimento diventarlo centrali
Dunque il dibattito storiografico per quanto interessasse direttamente il marito è uscito ristretta
Privilegiando alcune tematiche condizionata comunque le scelte culturali e didattiche di ogni grado dalla formazione giovanile dalla scuola primaria fino all'università
Però esisteva anche un altro pubblico la pena detto parecchie ieri per rendere il Sarno l'opinione parliamo di un pubblico mediamente colto poco conto contribuivano invece altri mezzi di stampa è stata ricordata appunto la rivista Historia curata da Ettore Pais
E voluta già nel mille novecentoventisei da Arnaldo Mussolini come supplemento trimestrale di quello che era l'organo ufficiale del regime e cioè il Popolo d'Italia
Ma soprattutto anche di questo abbiamo ampiamente sentito a oggi gli spettacoli teatrali cinematografici ispirati ad argomenti storici
Alla cui produzione organizzazione diffusione del regime dedico a mezzi e sforzi notevolissimi
Paola Salvatori in modo ha mostrato bene con quale interesse Mussolini guardasse alla produzione teatrale cita appunto la sua collaborazione diretta con Giovacchino forzano di cui ha parlato anche Franco benigno
Pasquale il ghiaccio ripercorre la messa a punto di un sistema propagandistico che integrava cinegiornali filmografia soggetto storico
E così facendo suggeriva continui rimandi tra l'attualità e un passato da cui si traevano esempi di valore italico digeribilità dico
Interpretati nell'ottica del solito determinismo storico come anticipazioni di un presente fascista Rucker rappresentava a sua volta il compimento della storia d'Italia
Il regime aveva ben chiaro che il teatro cinematografia rende i mezzi di comunicazione più idonei a raggiungere un pubblico vastissimo
E i soldi probabilmente in grado di incidere efficacemente anche sulle fasce più numerose e meno acculturate di una popolazione che ricordiamolo nel mille novecentoventuno contava quasi il trentasei per cento di analfabeti poi guidato da due recenti opere sulla storia della scuola italiana
Come sappiamo anche il cinema il teatro attinsero ampiamente a quello straordinario e inesauribile repertorio di esempi storici che era l'antichità romana
La dimensione mistica in cui la propaganda fascista aveva collocato a Roma
Facendone una sorta di mito fondativo del regime e l'uso strumentale della storia romana tramite Analogie forzate finalizzate a legittimare il presente
Sono stati ampiamente esplorati da Andrea Giardina in diversi lavori importanti comparsi negli ultimi decenni a partire da quelle davvero seminale tempio comunque questo uso strumentale e trova piena espressione nella grande mostra Ogustea del trentasette trentotto
Dove erano esposti abbiamo letto manufatti provenienti da tutta Italia e dalle Province una descrizione esauriente appunto data ad Alessandro Campagna nel sociale
Ora confrontando il catalogo della mostra del trentasette con quello della mostra organizzata da convenzionali lanciarmi nel mille novecentoundici anche quella una Mostra della Civiltà romana
Alessandro Cananea rileva una differenza sostanziale mentre nel mille novecentoundici contributo originale velleitarie convincere esplicita perché stava partendo l'impresa libica
L'Italia schierava collocarsi internazionalmente come un'interlocutrice paritaria comprensivo che nella mostra del trentasette le province e risultavano come Cary sceglie di un mondo unificato da ma centro propulsore di un'unica omogeneità culturale i manufatti di provenienza provinciali erano completamente decontestualizzati e appiattiti su di un unico orizzonte cronologico quello delle caldarroste
Ma il fulcro prospettico dell'allestimento era la statua del genio di Augusto dai Musei Vaticani
Collocata tra le due C uno cioè quella da via labicana è quella di prima porta quest'ultima lo sappiamo divenne una sorta di Longo del regime
Riprodotta in varie copie diffuse in tutta Italia e perfino Citran con Bondi la scelta è riconducibile al significato di sacralizzazione vengo ma hanno che la statua del genio di Augusto poteva veicolare
Il messaggio complessivo era dunque chiaro la figura e l'opera del grande fondatori e vincitore dell'impiego il passato costituivano un'esplicita anticipazione
Del Duce che governava l'impero del presente e che aveva definitivamente adottato il modello lo stesso dopo aver oscillato verso quelle indicizzare
Il centro propulsore il tutto il mondo imperiale piena e arrestata ma ora nella stessa direzione vanno i saggi raccolti nel volume gli studi steli pubblicato nel trentotto
Dalla Regia Accademia Nazionale dei Lincei i che sarebbe utile confrontare con il catalogo della mostra in quanto ne costituisce di fatto il commento destinato agli specialisti non è ovviamente è possibile farlo qui
Ma mi limito a ricordare che nell'elenco di coloro che contribuiscono al volume Augustus del trentotto
Non conta solamente personalità di studiosi direttamente coinvolti nel regime ma anche altre figure
Raccoglie tra l'altro saggio di Arnaldo Momigliano che di lì a pochi mesi sarebbe stato estromesso dall'insegnamento dopo le leggi razziali
Mi avvio a concludere queste pochissime osservazioni considerando brevemente ciò che Alessandro Campagna neo a proposito del monumento di ad amplissimo
Anche adesso esposti in mostra con grande risalto in più sale della mostra
Un monumento che già nel mille novecento si dice aveva spinto Rodolfo lanciarmi a proporre che l'iscrizione dedicatoria
Nella crisi no no va bene memoria ma pochissimo Rubino Roma qui fognante spalle pubblica morti buone punto fosse riprodotta sulla riva dell'Isonzo accelerazione dunque dei caduti nella Grande Guerra
E in spaghetti si pensò successivamente due ricondurla sul monumento alla vittoria eretto al centro del complesso monumentale di Bolzano che era stato progettato da Marcello Piacentini
Sono cose importanti nel dibattito
Su uso della storia in quegli anni per i quali devo molto ai lavori in Puglia verso
L'arco di Bolzano
Tra l'altro compare nel catalogo della mostra trentotto subito dopo quello di Costantino
Ah significativo esempio di quell'appiattimento temporale per cui la romanità del presente veniva sovrapposta a quella del passato in totale contiguità storica
In realtà sul monumento di Bolzano comparve poi un'altra iscrizione il patria il fine essi stessi ignara intercetta rossa expo lui Mussolini quali cibo Sarti mosse il testo idealmente rivolto al soldato vincitore della Grande Guerra milite vittorioso
Lo esorta a porre qui in Alto Adige ai confini della pattuglia
Qui da dove dunque l'iscrizione abbiamo civilizzato gli altri eccetera ossa con la lingua le leggi le arti
Ma una prima versione del testo anziché eccetera rossa aveva Barbarossa affermava cioè che l'italianità identificata con una romanità
Aveva riconquistato i propri confini naturali altro tema dibattuti Simone e non soltanto a partire al fascismo che ne se ne era fatto sono portatore
Dicevo i consigli naturali che erano state così strappati alla barbarie c'era quanto mento quanto meno curioso
Visto che il tasso analfabetismo nel Sud Tirolo di allora era pari a un terzo di quello medio italiano
Il ricorso all'analogia storica a scopo propagandistico non fu pertanto un'invenzione originale del fascismo
Ne era stato fatto un uso massiccio forse allora essi davvero innovativo nei decenni precedenti
Immediatamente il mille novecentoventidue quando lei spinte nazionalistiche i piccolissimi era a diventato l'interventismo avevamo individuato nel passato più o meno remoto dal Risorgimento rappresentato come incompiuto ma innanzitutto dalla storia romana
La motivazione ideale da prima della guerra contro l'Austria poi della rivendicazione del confine naturale del Brennero
Così come a conflitto concluso il tema della vittoria mutilata aveva trovato legittimazione nella romanità delle liste dell'atomo sì
L'equazione romanità uguale italianità che era stata messa a punto dagli irredentisti soprattutto trentini e Giuliani fino dagli ultimi decenni del diciannovesimo secolo fa ricompariva dunque durante il fascismo
Come base fondante di una ricostruzione
Della storia e dell'identità della nazione che andava inevitabilmente assumendo coloriture razzistico
Io abbiamo sentito ricordato
A proposito di quanto ci si confrontava la grecità come Alessandra Coppola dimostrati e lo si faceva salutando nell'accorpata cercando di dimostrare l'inferiorità
Della civiltà e dunque della popolazione greca rispetto a quella romana e sostenendo che la razza italiana non era stata contaminata dai greci antichi neppure inerme Grecia in Italia meridionale
Per cui si ingiungeva ad affermare che gli italiani di oggi non avevamo alcunché in comune
Con gli eredi ormai se la pizza in Bastardi ti di quello che era stato il cosmopolitismo ellenistico a sua volta decelerazione della gloriosa stagione di s'maratone sala la quindi lì l'aggressione italiana diventava un ritorno legittimo via Roma intreccia
Quanto fosse cruciale definire che cosa e alla razza italiana e quanto fosse difficile parlo lo abbiamo già sentito partendo dalla discussione la del saggio Dio sa
E che era chiaramente una questione che presentava diversi motivi critici e imbarazzanti un imbarazzo che è dimostrato dall'assenza pressoché totale degli Etruschi dalla Mostra Augustea
Benché il dibattito sulla loro origine incerta si fosse oramai orientata a considerarmi autoctoni recuperando il somma la testimonianza di Dionigi di Alicarnasso
Insieme è evidente che la strumentalizzazione del passato aveva era alticci profonde e che il fascismo
Si trova la strada spianata dalle idee ridenti un nazionalismo già consolidato
Che aveva raggiunto la massima diffusione nei primi vent'anni del ma per cento
E che aveva già elaborato è utilizzato ampiamente tutte quelle che Paolo Pombeni chianina analogica improbabili e che la storia antica protetta straniere
Vi ringrazio mi sembra essere stancamente
Grazie l'Iran per questo
Intervento che conclude il modo migliore questa parte diciamo da parte prevalente dell'incontro di oggi
è stata veramente ricchissima importante ora
La parola Paolo Salvatori per per il suo insomma
Commenti più che replica insomma perché si tratta di questo immagino
Per poi lasciare
Poli spazio al interventi sia via zoom sia via Facebook ne sono pervenuti un paio
Sì allora intanto confesso subito le norme commozione però che stonano in questo pomeriggio sia per questa bellissima discussione che i relatori hanno creato sia per essere in questo nuovo e contemporaneamente attività che sono i due nuovi diciamo di direzione degli ultimi anni dell'ultimo ventennio realtà della mia vita della mia del della mia carriera accademica quindi sono veramente molto felice
E parto con dei ringraziamenti sentiti non formali
Innanzitutto la struttura del Saitta e alla Scuola Normale superiore con la quale ormai sto collaborando
Da molti anni
Prima come assegnista di ricerca con il professor Andrea Giardina che ora da due anni con come contrattista di ricerca
Con Fabrizio Oppedisano con i quali stiamo appunto lavorando a questo tema della mito dell'antica romanità della germanici tale il confine italo-austriaco fra fine Ottocento
E seconda guerra mondiale quindi desidero ringraziare oltre ovviamente al professor Giardina
Anna Magneto che mi sta continuando a dare la possibilità di di collaborare con Insight con queste ricerche Fabrizio Oppedisano per quanto riguarda l'Istituto italiano per la storia antica è una sorta di seconda casa per me
E quindi rinnovo fermamente in in Grazie anche in questo caso anche la dottoressa Anna sappi che sa anche molto disponibile e
Amichevolmente Gentile
E un ultimo ringraziamento alla responsabile editoriale dell'edizione della normale la dottoressa Maria vittoria Benelli oltre che la dottoressa Francesca Ghezzi
Le d'attrice della Edizioni della Normale per aver curato questo volume con una professionalità che una umanità devo dire e ci eccellenti
Interventi dei quattro relatori hanno messo in campo una enorme quantità di temi sui quali si potrebbe organizzare un altro convegno e ho quindi devo dire la verità difficoltà a riprendere tutti
Bari spunti tanti vari spunti che hanno che hanno evocato ci sono delle linee che ritornano e ci sono degli aspetti invece focalizzati specificamente ai vari rivelatori quindi adesso farò seguirò l'ordine cronologico dei loro interventi ma mi perdonerete se poi salterà realtà da un relatore ma all'altro
Fabrizio Oppedisano ammesso subito illuse un aspetto fondamentale che emerge da non solo da questo volume ma che è emerso anche dal convegno che ricordo è stato organizzato con il professor Andrea Giardina nel due mila diciassette
Cioè il mondo dell'educazione non solo relativamente alla questione diciamo burocratica della creazione
Dei concorsi universitari e dei programmi scolastici ma un concetto di educazione che trascende l'aspetto appunto educativo universitario scolastico e diventa un'educazione del popolo
E su questo aspetto sono tornati in realtà anche gli altri relatori cioè come hanno messo tutti in luce come nel fascismo l'uso della storia sia stato funzionale a un'educazione del popolo
Del cittadino dell'uomo nuovo
A partire dalla scuola passando per gli studi universitari e finendo nella vita quotidiana quindi attraverso le arti attraverso i sistemi educativi di massa cioè il teatro e il cinema
Le le arti in generale le grandi mostre fasciste
Le esposizioni le iconografie
Questo aspetto è molto secondo me è centrale per cercare di capire anche qual è poi il vero punto su cui tutti gli storici del fascismo si interrogano dai campi di riferisce cioè la questione del consenso ovviamente e del ruolo della propaganda
Rispetto al consenso
Interessato molto nella riferimento che Fabrizio pensano affatto alla storia come una repubbliche operare della tecnica del fotomontaggio questa questa suggestione che nel volume sei appunto di una storia
Che viene utilizzata secondo quella quegli scanni che l'arte fascista in realtà recupera poi da altri totalitarismi ma applica nella nella vita quotidiana
Degli italiani
La l'intervento di Franco Benigno mette in campo molti molti danni
Uno che si che si collega appunto anche a agli Inter agli altri interventi e quello della via dialettica tra estetizzazione fascista e estatica bolscevico che ovviamente
Il punto centrale della del muso propagandistico non solo della della storia ma proprio dell'arte
Come mezzo educativo delle masse e si ricollega in qualche modo a quanto diceva appunto Fabrizio rispetto alla tecnica del fotomontaggio sia nell'arte sia nell'uso della storia
E molto interessante quello che ha detto Franco Benigno cioè sulla poca attenzione sono d'accordo che viene data solitamente a chi si occupa di cultura fascista RIS
Da qualche attenzione che viene data alla questione del rapporto fra hit narra cioè fra nazismo
E stare in intimità
è verissimo che ancora oggi i la storiografia tre accentua l'elemento magico ed esoterico ha più fortuna rispetto a quella che si occupa di dati concreti io temo che sia legato al fatto che nel tetto ancora oggi ha successo e quindi parlare ovviamente di esoterismo probabilmente ha più successo rispetto al al parlare di dati concreti ma è un tema questo importantissimo del quale diciamo colpi modo tanti tangenziale mi sa occupare anche qualche anno fa lavorando proprio sulla visita di Hitler in Italia quella della maggio del trentotto e sulla visita di Hitler in specifici luoghi della romanità antica
Il dialogo che ci fu a livello proprio politico e di rapporti internazionali tra una regime nazista che cercava di convincere Mussolini della propria realtà
Sottolineando la realtà nei confronti del mito della romantica
E questo faccio un salto all'ultima relazione dire vera miliario si ricollega quanto diceva lei invece sulla importanza dell'uso della romanità come è strumento per sottolineare l'italianità dello Stato italiano già alla fine dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento
Nella ricerca che sta svolgendo appunto con Fabrizio Oppedisano su questi aspetti stop proprio sotto notando come in realtà dare umanità della zona di confine italo austriaca sia stata spesso inventata
E altrettanto spesso particolarmente sottolineata poiché quello era l'unico appiglio che poteva essere utilizzato
Nella nella pagina irredentista e quant'altro da parte del nazionalismo fascista per sottolineare con un volo fosse territorio italiano
Già in anticipo
Quindi questa tema molto interessante
Che gli fa venire in mente di spostarmi alla relazione di Mirko carrettieri alla sua interessantissima relazione e all'appunto mica fatto per molto interessante a cui io devo dire la verità non ha pensato a me nel due mila e diciassette cioè al poco spazio che viene dato in questo volume alta ma delle relazioni internazionali come tema come disciplina modernista modellistica
Questo F effettivamente un elemento che manca
Insieme al saggio sulla o storia sugli studi di storia
Religiosa sarebbe stato importante effettivamente lavorare lì
Di fare delle relazioni internazionali
Tutti i relatori hanno sottolineato come il vero tornante non solo della politica fascista ma delle politiche culturali del regime fascista sia rappresentato dalla metà degli anni Trenta
Fondamentale questo aspetto
Può essere considerato un aspetto forse scontato perché alla metà degli anni Trenta c'è non solo la vicina la seconda metà degli anni ottanta cioè non solo l'avvicinamento alla Germania nazista ma c'è anche l'ottenimento dell'impero dell'impero italiano e quindi si potrebbe pensare che sia scontato ricordare come il tornante dei miti anche storici utilizzati dal regime fascista si era a metà degli anni trenta in realtà non lo è
Perché proprio ascoltando le relazioni dei quattro colleghi in particolare quelli Franco Benigno mi sono resa conto come questo tornante della metà degli anni Trenta sia simile
A quanto accaduto nel mille novecentodiciassette l'anno di Caporetto
Per quanto riguarda limiti storici di riferimento di Mussolini
Sono due sono due momenti in cui cambiano i miti storici di riferimento ovvia comunque uno slittamento nell'uso dei miti storici di riferimento e sono non a caso due momenti in cui l'Italia a una una luogo fondamentale e nella nella nella nella storia
Pertanto presente alle diciassette con Caporetto c'è cambio radicale anche dell'andamento dalla Grande Guerra nella metà degli anni tra degli anni trenta con l'acquisizione dell'intero cambia completamente la politica
Italiana nei confronti anche degli altri paesi un'ultima cosa
Un ma invece celebre e anche tante altre da dire quindi prendo ancora qualche minuto
Avete tutti insistito e sono molto contenta di questo sulla questione di un rapporto fra passato presente e futuro
Mirko verrà chiarita chiamato passato orizzontale ha ovviamente fatto riferimento al concetto di recentissimo
Secondo me è il vero punto fondamentale del rapporto fra fascismo e storia qualcuno di voi chiedeva forse proprio Mirko che cosa disse risse il muso della storia Della regime fascista rispetto all'uso della storia di regimi democratici
Io credo che la Braschi una grande grande differenza sia proprio questa irruzione di unità di pressante storia che però non è fascista in realtà
Il risultato
Della esperienza della Grande Guerra c'è questa idea che il presente sia storia
Esplode non solo in Italia ma in generale dei paesi europei durante la Grande Guerra inevitabilmente perché è un conflitto
Non solo ecumenico ma un conflitto generazionale è un conflitto catartico Zante che viene visto come inflitto per alti Zante
E questo è stato studiato da molti storici anche anche all'estero esplode quest'idea che il presente sia storia finite non so non solo che le persone facciano la storia ma che vivano già in una dimensione mistica della storia
Il regime fascista questo lo porta alle estreme conseguenze proprio per cercare di rispondere a quel corto circuito che è stato evocato dal dirà militari è stato evocato da Fabrizio pensano cioè come far convivere il sistema legato sulla tradizione sul passato sul mito dell'antichità con una alla propensione
Al mille realismo politico perché non dimentichiamo uno dei grandi Colucci di Mussolini era una durata in termini di Elena rivestirsi del regime che aveva creato
L'abitato avrei tante altre cose da dire però non so se vogliamo lasciare
Fai dipendiamo Rabbi prendiamo
Eventualmente esempio
Grazie però grazie vanno per abbiamo e adesso la possibilità di sentire
Interventi
Attraverso il collegamento giunta su Facebook comparso sono comprese comparso l'intervento di Salvatore il giovane che ha che ha via Abbiati insomma così i complimenti
Molto forti alla relazione nel intervento di Franco benigno
Dicendo che punto quanto siano preziosi stimolanti
Sia il senso intervento sia molti saggi del volume complimenti anche appaltatori e poi Giovanni i costi denaro
Di sostiene che va fermata ricorda che chi interpreta la seconda guerra mondiale Trockadero Castro Como quell'Olocausto con uno scontro tra bianchi dovrebbe ricordarsi
I programmi questo intervento rivolto ovviamente a Franco benigna ricordarsi dei programmi di sterilizzazione forzata degli afro tedeschi
O delle fasi di relative relazioni vere presente nel Mein Kampf e poi un una affermazione diciamo così di di merito riguardante la alla fitti fitti vita insomma delle nostre discussioni
Affermando che se si vuole davvero intervenire sulle dibattiti attuali
Su quelle tematiche appunto sul rapporto tra ma razzismo e tasse migliore razza
Bisognerebbe farlo inglese dato il contesto internazionale e americano viverle interpretazione del ferimento altrimenti rischiamo di rimanere voci che gridano nelle deserto
E si ha voglia insomma che ci sia la volontà di giri di farlo bene
Che adesso sentiamo io sono anche interventi
Verbali
Scusate se vibrando un attimo la parola una cosa molto molto interessante che ha detto prima Franco benigno a proposito delle mode
Storiografiche che indirizzano gli studi appunto storici certa dire che non solo durante il regime fascista i governi indirizzavano e i temi storici da studiare se noi pensiamo che e i fondi che verranno adesso e erogati del per il Pnr R. prevedono e pretendono che una quota enorme dei dei primi e dei progetti di ricerca siano indirizzati lo studio del green
Queste le politiche Green questo è un indirizzamento dall'alto delle dei rami storiografici perché è ovvio che se vengono finanziati soltanto certe ricerche
Infatti tra i contemporanei FIAT da qualche mese che tutti studiano
Il nucleare probabilmente nel prossimo libro sarà sul nucleare lo dico
Qusay non parliamo dei dottorati PON
Che anche quelli finanziano borse dedicate ai temi della sostenibilità ambientale quindi la deriva verifiche
Sì
Certo questo proliferare di progetti ricerche riguardanti la storia dell'ambiente per chi sa quanto sia difficile oggi che cosa richiede in termini di di costituzione di gruppi di ricerca che non possono essere soltanto umanistici e questo naturalmente fra sperare insomma che che i finanziamenti non vengano degradati insomma con accortezza
C'è una richiesta di intervento orale da parte di Salvatore religione
Sbagliato no
No no va bene va bene se chiedo scusa non si riesce a fare accendo anche durante io bene
E buona sera
La conversazione al perché sta bene è bellissima dei relativi Hattori Hanzo stadi una chiarezza
Splendida
Affrontando poi una varietà di tematiche che sono messi insieme al vomito appena finito di leggere e ieri che talmente che chiara che di per sé mostra il valore e di questo lavoro di quest'operazione collettiva e no su vari aspetti del fascismo anzi dei fascismi come giustamente il passo che abbina all'inizio a importante riabilitò anch'e no questo richiamo ai fasci
Meno no affascina e qui che sta dialettica Interna logistica queste varie posizioni no quello che volevo fare invece un terreno molto particolare a proposito del Mazzini in camicia nera
Che fa parte del saggio depresso Belardinelli e già autore come sappiamo della biografia Suma mazziniana se no e che richiama giustamente due bellissimi contributi avvenuti prima del suo lì però adesso situazioni del suo intervento
Ad opera di Massimo Baioni nel due mila sei e di Paolo venerdì nel due mila e io no cioè l'uso stravolgente no Dimas
Niente
Avvenuto in epoca fascista in epoca fascista e cosa che volevo evidenziare lo ai quattro perché altrimenti poi come dire ecco si fa confusione su un tema così importante irrilevante
Io verrebbe poi evidenziarono che devo questo questa riflessione
No lucroso Bernardelli riprende e amplia rispetto all'uso fascista discorsivo
Del pensiero dell'azione mazziniana l'ultimo capitolo della sua monografia del due mila dieci ed indica ben otto specifici aspetti più apprezzati da parte fascista
Però nell'unica evita qualsiasi riferimento al come si tentò di stravolgere ulteriormente ma dopo le leggi razziali e rapporto al razzismo romano Italia italico page spirituale il biologico in stile un punto quello che il dottor curve tante da un un accidenti
Io non sento bene non so gli altri
Profondità di riuscire perché ricognizione sulla pubblicistica tra trentotto e rampe
Pronto
Essendo il professor perché il personale vedendo l'accesso al microfono di accenderlo
Nel pessima che il problema che non sento bene no adesso non mi sente
Fare gli altri senza no sia abbastanza è si sente banale e questo
Ah ho capito ho capito
Barelli con cerco cerco un secondo di evidenziare questo ulteriormente questo questo punto allora
Dunque dicevo che dunque in questo in cui in questo saggio posso Tardelli appunto dunque non fare ferimento a come si tentò vista
Ma appare o
Serbatoio scusa non sia in questo momento non si sente bene e quindi finisce che corriamo Conte fra poco perché non si sente
Beh cedo la parola Duane Belardelli che già prima di essere evocato dal tuo intervento aveva chiesto di intervenire proviamo con giovani vediamo se si ripensa polipo in regalo migliore
Per i giovani con me ai confini dell'Ovest missive restano senza allora grazie se Andrea grazie Paola grazie a tutti i presenti a chi soprattutto organizzato quest'incontro che ho trovato molto interessante ogni tanto devo dire mi alzavo perché mi ricorda una cosa devo libero
Non non interverrà su tutte le cose che qui mi ha suscitato ovviamente ma solo su una data anche l'ora il tempo che stiamo qui limiti allora volevo però partire da questo cioè è una questione un po'generale perché abbiamo parlato del pizzo politico nella Lucia Russo propagandistico della storia sì d'accordo però diciamo per relativizzare non so se ti è mai capitato di leggere
Libero per le scuole famosissimo celebre della Terza Repubblica francese tutti la rissa per l'edizione di centodieci anni fa esatti c'è scritto per esempio dopo le guerre di religione la Francia era ed umile sotto il regno di Enrico quarto ridivenne ditte forte eccetera eccetera non sia giammai diritto Titti sperare della Francia e di di questo passo quindi questo per pentire che cosa che forse dovremmo bicchiere
L'uso propagandistico della storia del fascismo in un contesto diciamo così chiusi
Propagandistici molto diffusi compresi forse usi democratici compreso naturalmente quello e magari ce ne accorgiamo meno che tiene il fatto apposte anche i tempi stessi più o meno consapevolmente
No giustissimo il riferimento al TM al PON io ho ho fatto ho molto lavorato purtroppo senza successo fu con un mio allievo una Progetto pone in cui si è dovuto ci siamo dovuti inventare delle posti incredibili per collegare un tema storico fa a quelle cose lì che sapete insomma l'accezione ecologica fra è veramente una fortissima un fortissimo rientra mento politico bazzica il politico anche quello insomma si tiene dalla Commissione Europea cioè infatti quello che lui forse ci dovremmo riflettere ma in realtà la cosa che volevo dire era soprattutto Kakà è un tema che è stato toccato Force marginalmente tranne forse da da Paolo Salvatori da ultimo che piace nato soffermandoci sia un un po'di più
Cioè che era appunto qual era il regime di storicità del fascismo per riprendere il libro che e le città i François l'atto grazie
Ecco il regime disse di finanza cigno credo che fossero due diciamo così con con la prevalenza uno di tutte
E cioè
Era davvero un rapporto passato di tipo storici istinto direi di no era o meglio c'era una parte del fascismo è stato citato Gioacchino Volpe da qui cura era quella che insomma non avveniva dall'Italia liberale Pelosi certa armi un'ipotesi di tipo diciamo così storicista per cui il fascismo era finalmente l'inveramento The Risorgimento
E questo del resto diceva che sondini per cui un pezzo del fascismo di un pezzo ma non la vita un po'meno secondo mette la testa nel cervello di Mussolini era su questa ipotesi ma l'ipotesi prevalente è il fascismo come quindi è sempre Paola ha citato la prima guerra mondiale appunto come siamo corto circuito temporale l'assoluto presente Mussolini ricorre l'idea della storia come dialettica fra volontà e destino quando la ruota del destino passerà alla nostra portata sapremo osservarla ripieno piena di queste cose la simultaneità
Dice Mussolini da un'altra parte il passato il presente cioè è è questo l'elemento caratteristico del fascismo che del resto corrisponde a al fatto che ha richiamato il vira miliario del fatto di essere un un movimento di un regime che ha dentro la rivoluzione attento alla restaurazione l'elemento rivoluzionario
E tutto su questa e anche la romanità benché sia una cosa molto lontana quella più lontana fra tutti i riferimenti le Signorie comuni il Risorgimento romana lontana ma appunto è la protagonista di questo corto circuito quindi io penso che quello che lega un po'tutti questi temi che ne siamo portati niente niente io parlano di Mazzini potevo parlare del Risorgimento che qualcosa d'altro ma ognuno parla secondo la sua specializzazione cronologica diciamo così di periodo storico di cui si occupa però in realtà rischiamo in questo modo incide anzitutto riferito a me
Con Mazzini ho cominciato il mio contributo e come il signor finito rischiamo di perdere questo elemento che invece le lega un po'tutto questo elemento di tipo sei
Così se ci vogliamo capire futurista per questo ci interessa fare la storia appunto com'è stato detto oggi ci interessa questo non ci interessa alcuna perché il rapporto con il passato che abbia minimamente a che fare con l'idea del passato c'è una concezione lineare nel passato in questo senso fra perso proprio come dire cito il libro di parto Cetto con l'accetta in modo barbaro ma insomma fra i due grandi regimi visto ricitare le grandi idee il passato quella lineare quella circolare la grandezza e la decadenza che ritornano ecco il fascismo è molto di più quello che gli è caratteristico soprattutto quando poi parliamo
Di Roma soprattutto questo questo seconda questa Secondo idea anche capirò fornita ciò se ci pensate no nella centralità punto
Detti e che hanno di reperti e i particolari Vespa orribile della romanità fascista no
Non ricordo esattamente la citazione ma a un certo punto Mussolini dice che devono questi monumenti dica giganteggia aree no in tutta la loro grandezza che è una cosa tipicamente diciamo così antistorica no
Devono essere decontestualizzati sono reperti del passato decontestualizzati proprio da ciò che è stato costruito intorno o non è questo proprio secondo me è molto caratteristico
Ed è mi sembra volevo semplicemente sottolineare questo filo rosso che mi sembra rischiamo necessariamente di perdere che poi ognuno si occupa della la sua
Pesa Lizza sessione come piuttosto ultimissime telegrafica notazione semplicemente la cosa che vittoria a proposito di i carrettieri che ricordava
Quelle quest'consegno
Milanese di Schwoch peraltro è stato il primo convegno il più sia mai andato
Fece invitare appunto definisce ecco io mi chiedo mi ha fatto venire in mente sentono in poi molto io parto anche storici di figure di storici
Se non ci sia nella storiografia italiana mi chiedo ma non risposta una peculiarità da qualche decenni qua
E se questo non sia un sintomo della crisi della Storia generale nella nella cultura che attraversi e nella nostra cultura che stiamo attraversando che moltissimo gli storici non parlo più del passato ma parlano degli storici
Mi pare che questo abbia acquisito uno spazio un peso nel lavoro degli storici che un tempo non arriva però veramente un'impressione diconsi
E mi taccio
Grazie Giovanni e ha chiesto la parola Stefania De Vito
Grazie buonasera sporca abbasso la mano io
Riprendo sì da una prospettiva tutto sommato morto piccola da antichista studiosa del mondo greco
Perché Secondo Meo vale la pena
Sfumare ulteriormente rispetto al mondo antico
Che non è soltanto greco e romano e per fare questo non è gomma molto brevemente perché anch'io sono andata a prendere i libri dietro di me la prefazione del trentacinque è un libro che a un certo peso nello studio della del dell'Italia antica che e civiltà della Sicilia antica di viaggio pace questa privazione del trentacinque e dice Biagio Pace Piero servente fascista impegnato non soltanto nell'isola Comisso direi ma che a Roma
La storia della Magna Grecia è stata recentemente indicata agli elementi indigeni usi con i coloni LLC qui osservava ha un senso
E poi principalmente al sostrato più compatto della popolazione insicuri ma ai siculi cioè va ricondotta questa unità che si risente nell'intimo del pensiero dell'arte
E ancora più avanti accelera il ritmo e allarghi respiro e Irina maturare come entità politica sono nel grande complesso instaurato da Roma di propiziato dallo spirito italico delle popolazioni di base
Nel quale la latinità dello Spina Sicilia divengono il motivo centrale della sua storia e nei millenni ordine
Che quando voi siciliani ricordiamo la grande città passata della nostra isola come nazione il vediamo con orgoglio come il nucleare antefatto fatalmente come è bello questo fatalmente predisposto della grandissima storia della nazione italiana io qui ci sento una capriola trecentosessanta gradi perché bisogna tenerci dentro tutto bisogna tenerci dentro
I Alina la nazione sicura per così dire dentro una nazione italiana ma fascista naturalmente dentro versione italiana che trova il suo compimento nella nella Roma degli atti trenta e forse anche prima
Faccia questa annotazione perché mi sembra che almeno per lo studio dell'antichità il del passato richiedesse almeno da parte di qualcuno univoca
Pensa vento che andasse anche oltre la dicotomia
Grecia Roma ma che dovesse tenere insieme anche quello che non era né Grecia e di Roma ma che in alcune parti della coscienza
Dell'Italia di secondo Ottocento quantomeno e poi era insieme pieno dell'Italia dell'Italia appena nata e in questo senso mi pare che guardando indietro certo c'è anche un un fascista futurista che giganteggia qua abbiamo appena sentito per quindi o si guarda indietro ma si guarda nei in un eterno presente ma allora se qualcuno come Biagio Pace fra gli accademici guardavano indietro avevano
Tutto Urbino
Boltiere invece da metabolizzare che venivano dai dall'Italia Beltrame nell'Italia del secondo Ottocento era arrivata in Italia appena
Ultima cosa che dico che la cosa interessante è che questo libro è stato richiesto il primo volume è stato ripubblicato negli anni Cinquanta e naturalmente tutto questo scompare
E la prefazione vegliare il del cinquantotto è una prefazione molto più così ricomposta nei quelli che in quel momento erano tempi nuovi grazie
Grazie tempesta
Differimento Biagio Pace molto molto diciamo così esemplare per molti aspetti
Visitare diciamo
Stadi crogiolo miniatura di tutte le problematiche abbiamo parlato
Ti miniatura non per il personaggio ma per le siamo per la la brevità della dello spunto
Ci sono altri interventi
Catherine benissimo stavo catering
Devi accendere l'audio
Catering Claudio
Non funziona sì una maternità in tutti i sensi
Ok va bene mi scusate scusatemi
Sì bene ringraziamo per questo questa bellissima presentazione di un libro che purtroppo non ho letto
Allora io avevo una domanda molto prese più di infatti vedendo può anche del fatto che non solo una specialista del fascismo
Ma mi chiedo come si fa attenere insieme
Nello stesso tempo questa questo rapporto col passato questa lista riscrittura del passato
Poppa condivisi ti chiamo nel Nord nello stesso tempo quando li delle ricerche veri che sono fatti però appoggiandosi all'italianità
Riscoperta iscritta inventata
E nello stesso tempo lo scotto
Che se io credo Emilio Gentile rimane centrali nel facilissimo che di creare un uomo nuovo nuovo di fare una rivoluzioni antropologica
Il limite sembra che c'è una contraddizione che forse viene risolta che ci guarda Corno logicamente al fascismo con una cultura forti
Dal trentasei al trentotto
Nel senso di un
Tuttavia totalitarismo molto più accentuato
O come si fa a questo passaggio diciamo appoggiarsi al passato
Perché anni un italiano radicalmente che nuovo che non ha niente da fare con italiani del passato ecco in una domanda breve un po'grande lo riconosco ma che per me è sempre stato un problema forte nel capire questo questa strumentalizzazione del fascismo grazie
Rispondo io se si
Ma allora è una domanda molto molto importante forse la questione che l'uomo un uomo fascista non è un uomo radicalmente nuovo
Perché è un uomo radicalmente nuovo nel Progetto Marra fare un uomo che ha a che fare con il mito del Fante soldato di epoca romana
è un uomo nuovo che si rifà alla disciplina romana perché si rifà alla vocazione di unità nazionali appunto gli avvocati Sorgi mentale
è un uomo nuovo che nasce con le trincee e dalle trincee quindi forse ma ma vero punto di domanda è che cos'è quest'uomo nuovo di epoca fascista
Dopodiché e molto interessante permette studio questo tema ormai da tantissimi anni proprio appurare come ci sia una convivenza felicissima tra due piani è una il piano scientifico
E assolutamente non non discutibile della della storiografia il piano degli architetti il piano degli urbanisti il piano degli archeologi
Durante il ventennio fascista si fa ricerca storica ricerca archeologica innovazione architettonica in modo serio non non risibile e poi c'è il tema della propaganda il piano della propaganda permette di organizzare le parate
Con una con i labari romani con le scolaresche con una rappresentanti dell'autorità ecclesiastica
Ovviamente con una sorta di messinscena teatrale ma non contraddice il piano serio della ricerca storiografica e della ricerca scientifica
Io se posso dire la mia su questo punto diffondeva catering che ho l'impressione che che questo congresso diciamo aspetto inquietudine ricevuto dice io non sono il film è capire come hanno fatto conciliare queste questi questi questi diciamo questi piani che si riveli
Sì io credo che questo sia un aspetto prova politico del discorso del del discorso fascista sul passate sul futuro
Che poi viene risolto spesso in termini mistici per solo per quanto riguarda l'archeologia
Stefano Mussolini e di dice ma sai il abbiamo e dobbiamo capire sempre dopo aver c'è quindi promosso riferimenti alla romanità in tutti i modi possibili immaginabili poi dice ma poi fondi rapporto con Roma è un mistero
è un mistero è la stessa che elogia mentre io penso che si possa parlare zia accanto all'archeologia concreta che ha che ha realizzato tutto quello che Rizzato
Nel bene e nel male vedi una chirurgia mistica perché in fondo c'è qualcosa cioè Conti c'è un una coincidenza soprannaturale nel fatto che in quest'epoca fascista latte da faccia risalire verso la superficie quasi spontaneamente tante
Appunto testimonianze del passato Romano Italia come altrove quindi il tutto si traduce insomma in una in una in una mistica che non è altro che la a mio avviso la vispo l'unica risposta possibile a una Polia cioè quando non è conciliabile seme rapporto tra futuro e passato tra il la alla ricerca dell'uomo nuovo e che non che non è realizzabile nel presente ma che proiettata verso un futuro illimitato
Il passato
Un quando questo non è conciliabile blu qual è al di là della constatazione della politica come stiamo facendo noi l'unico soccorso ci viene dal misticismo
Diciamo così o da da una trovata diciamo di questo genere questo penso io sostanze ma questo talmente a comporta poi di fatto il il diciamo il fallimento dell'una e dell'altra cosa
Quindi sia della della
Della prospettiva diciamo così
Più
Niente storicizzati sia di quella avveniristica però è anche vero che a proposito quelli che voglio diceva Franco veniva anche altri due giovani che poi che niente che io credo che se si potesse valutare di registri leggi ermeneutica e vive
Cosa che è assurdo ma insomma c'è un principio secondo me su queste problematiche riguarda la rivoluzione francese riguarda mito fascista riguarda nazismo
Che un mito politico che attinga la storia antica la storia la storia passata storia diciamo di ogni epoche lontane
E tanto più efficace presente quanto più
Ma altera la realtà
Effettiva realtà effettiva l'autenticità sia così voi se vogliamo fare questo tema c'è più è specie allontana dalla storia che alla quale pretende dirà di riferirsi più efficace politicamente
Quindi più ef funk due fasi ficcante diciamo così senza io non do un giudizio di valore sono fenomeni storici questa insomma più falsificati più creativo politicamente
Questo credo insomma che
Si può salire teneramente
Per abbiamo avuto un qualche minuto ancora perché proprio qui da oltre tre ore quindi con grande gioia no non lo dico per dire quando
Ce ne siamo esagerando perché è stato così così
Divertente appunto esautorare così istruttiva così bene anche Passanante
Che continueremo a lungo credo chiedo se c'è appunto uno spazio per un unico per un suo intervento e per la una o per una replica di di dei relatori
Che poi ci avviamo a con questa mi così Boyle biblica nel tempo
Da abbassata
Va abbassata
Allora io darei la parola per i saluti alla alla collega
Anna Magneto che dirige il laboratorio
Appunto della formale con cui abbiamo organizzato questo evento per un suo saluto
Grazie molta Andrea Macrì grazie soprattutto per questa iniziativa è stata davvero così unica così intensa se non è così frequente assisterà dei dibattiti
Così appassionati quindi un grazie particolare anche a Paola perché solido ci ha dato tanti spunti di riflessione grazie molto sentita tutti i colleghi che sono intervenuti per questa dibattito
Che dà senso appunto della tecnica e della forza della collaborazione fra le discipline e poi permettetemi ringraziamento a tutti i collaboratori che hanno i tecnici che hanno reso possibile questa per legalmente Asia da dall'istituto sia dalla dal saette
Dalla Scuola Normale Puglierin grazie ai colleghi che gli eventi della comunicazione elaborata Rezaï pena da sei saponetta che si occupa delle infermiere e Crespo
Ancora grazie con la speranza che questa di questa qualità in quest'area bellezza possano insomma ripetersi con frequenza
Sì gran Graziano è fatto bene fatto venisse a ricordare anche l'alta qualità tecnica di questo collegamento perché tu il collegio incidente purtroppo
Di Salvatore che dunque audio non si sentiva per il resto sarà una una tre ore di senza problematiche di alcun genere con una qualità audio e video impeccabile grazie a a Pisa grazie a Roma
E e quindi speriamo di rivederci presto con impossibile certamente ripetere un'esperienza come questa
Perché parte da un libro molto speciale che avuto punto una serie di di collaborazioni alla ai clienti
Appunto
Cattive creative insomma nel dibattito di oggi che sarà c'è anche difficile ripete nella sua estensione avevano oggi nella sua qualità però qualcosa di più diciamo così di meno
I meno impegnativo possiamo Anna forse inventariazione di qui a qualche settimana per per proseguire per non spegnere questo
Questo diciamo questo questo filo che ci ha con
Ma prescinderne
Metto volentieri
Grazie a tutti grazie
Grazie a Fabrizio Pisano
Venti passi interessanti