Festival della Sociologia 2021 - Dibattito sul libro «European Society» di Alessandro Cavalli e Alberto Martinelli (Il Mulino)

Abbiamo pensato che meglio del nostro presidente Alessandro Cavalli che ha collaborato a questa edizione possa brevemente trattare il percorso intellettuale di questa opera ma noi non disperiamo di poteva avere Martinelli magari nella prossima edizione del Festival
A te la parola Alessandro
Ma molto brevemente con Alberto Martinelli come dire abbiamo fatto
La carriera insieme diciamo cioè ad anni al con lo scarto di un anno perché lui è del quaranta io sono del trentanove
Lui sì sì ci siamo laureati entrambi nella stessa università io un anno prima lui un anno dopo poi abbiamo iniziato questo mestiere
Di docente universitario lui ha preso più l'indirizzo della scienza politica io più l'indirizzo della sociologia quindi
Però ci siamo siccome dire abbiamo lavorato insieme sia quando eravamo giovani poi a un certo momento dopo percorsi molto differenziati ci siamo reincontrati
Mi ricordo ci siamo reincontrati al congresso mondiale di Sociologia
Del Sudafrica
Non mi ricordo più che annovera ma insomma parecchio tempo fa abbiamo letto ma proviamo ancora a lavorare insieme
A lavorare insieme a scrivere insieme un ordine allora abbiamo scritto insieme questo libro sulla Società europea che è uscito in una prima edizione ancora un po'come dire immatura un sei o sette anni fa in Italia poi è uscito l'anno scorso in in edizione inglese e quest'anno è uscito in edizione inglese impeto per cioè come dire edizione
Qual è l'intento ma molto brevemente non vi illustro tuttora il processo complicato ma vuole abbiamo voluto dimostrare che
Rispondere a una domanda
Esiste una società senza Stato
Perché evidentemente
Non c'è uno Stato europeo
C'è qualcuno che pensa che sia un in Parione Stato quelli dei comuni la la comunità la prima la Comunità economica europea poi l'unità europea l'Unione europea che sia l'inizio di Stato in realtà non lo sono
La nostra interpretazione un po'maliziosa se volete è che gli Stati nazionali hanno creato l'Unione Europea per poter sopravvivere
E in questo senso ci sono riusciti hanno dovuto pagare un certo prezzo
Nel senso che hanno dovuto cedere dei pezzi della loro sovranità
Tradizionale degli Stati
Per esempio
Di mettere delle degli intenti Dazzi ai confini degli Stati
Di battere moneta propria hanno dovuto rinunciare a un sacco di come dire ma questo non tanto per costruire una stolta qualità nuova ma quanto piuttosto per poter sopravvivere perché senza l'Unione europea così come si è realizzata probabilmente gli Stati nazionali non sarebbero stati in grado di garantire quel
Sia pure modesto benessere in cui abbiamo con tutto nell'ultimo mezzo secolo e che è quello che ha tenuto insieme come dire le nostre società
Allora vogliamo dimostrare che è vero non c'è lo Stato però c'è una società informazione che è una società che
Non punta avrei arriva produrre il modello dello Stato nazionale perché l'Europa non sarà mai una nazione ma c'è
L'embrione di una società pluralista
Diversificata dove culture storicamente sviluppate si in modi diversi riescono a convivere e soprattutto a collaborare
E quindi queste un poco lo scopo
Del
Di questo libro che abbiamo cercato di fare abbiamo cercato di negare
Ripensare ad alcuni grandi temi della da un lato della cultura europea dell'identità anche dell'identità europea per esempio lecita sono una qualche cosa lecita europee sono qualche cosa
Che
Nato nel nella storia europea sia sviluppate in varie forme ma sono un elemento della nostra cultura
Le lingue sono un elemento della nostra cultura la moltiplicazione delle lingue sono un elemento importante della nostra cultura
Le università sono un una creazione della cultura europea Facci ci sono dei fondamenti come dire della della cultura europea
Di e anche della grande straordinaria ricchezza perché la diversità è una ricchezza e non è un un turno povertà ecco questo è il
Quello che abbiamo cercato di esprimere
In questo libro che è un libro badate bene che non è rivolta è rivolto soprattutto ai
A quelli che sono stati i nostri studenti e a quelli che sono studenti adesso cioè alla formazione di una nuova generazione di europei
Questo è il loro l'obiettivo la metta
Delitti coltelli
Certo il libro mette l'accento su un fatto importante che la cultura europea è un faro di cultura nel mondo intero perché l'intero pianeta guarda all'Europa come un esempio un un grande esempio di cultura e viene attirata tutta la tutto il pianeta viene attirato tra cultura europea quindi c'è tantissimo
Di diciamo di illuminazione su questo fatto anche se le criticità nel libro sono messi in evidenza ci sono perché la mancanza di una costituzione la mancanza del sistema
Fiscale in buona parte legislativo la mancanza di un esercito comune fanno sì che siamo ancora in a un coacervo di Stati-nazione in cui molti stati mantengono
Forte l'identità nazionale
Quindi noi ringraziamo il nostro presidente per questo ulteriore importante contributo da dal dibattito di due giornate ricchissime su cui spero che Carmela via una buona valutazione da parte di della della presidenza dell'A.S. che un po'la la sovraintendenza diciamo così di questa esperienza del Festival
Grazie Caterina non aspiro a una valutazione da supervisore ma sicuramente credo che invece
E di rappresentanza di Aris come comunità dei sociologi possiamo dire insieme che l'associazione festival della sociologia anche quest'anno ha vinto una scommessa importante che la vignetta nella situazione che ci diciamo di pozzi veniamo ancora alle soglie dell'uscita da questo e credo che
Come dire il nostro festival per oggi dire una parola ancora anche in relazione al volume che abbiamo qui davanti
Si pone dentro questo percorso di rilancio de il senso di appunto identità europea che fondamentalmente un'attenzione come anche nel libro in qualche modo si dice l'euro per un Progetto
Ed è questo che ne fa anche
Da un punto di vista sociologico qualcosa di terribilmente interessante perché è un progetto che nasce da una storia
Da una storia nella quale valori atteggiamenti culturali
Sono stati in qualche modo continuamente nutriti e a loro volta hanno dato vita a strutture sociali istituzioni che si sono fatte portatili cd apertura
All'altro e di autonomia del soggetto che si andava costruendo di volta in volta
Il questa tensione tra
Razionalismo e soggettività nella quale la specificità del capacità dell'Europa di essere un progetto che viene dalla storia e che guarda in un'attenzione costante
Al futuro come ciò che nel presente viene costruito costituisce un elemento importante in cui punto
Anche la riflessività sociologica trova materia perché
Come nel libro si dice riprendendo anche uno spunto che stava già nell'edizione italiana impariamo a essere di scena poli della storia e non pretendiamo di esserne padroni nel modo in cui anche nella in questa edizione del festival il rapporto che abbiamo cercato di mettere a oggetto di riflessione tra natura cultura e politica è un rapporto di apprendimento costante
Del modo in cui la nostra modalità di costruire Democrazia liberali rappresentative di tenere insieme scienza e democrazia è il modo in cui cerchiamo di andare verso una società
Futura
Che si presenti con me opzione tra futuri alternativi su cui le prossime generazioni possano ritrovarsi e possono fare delle scelte di responsabilità
E di cura reciproca
Questa è stata l'Europa questo è stato il Grande Progetto dell'Europa di superamento delle guerre civili di costruzione di identità nella pluralità e nella diversità ed è ancora la sua ricchezza e speriamo che il Progetto
Che l'Europa a costruito con il il Bari Kyenge ndr non degli USA le generazioni che su questo hanno tante aspettative quindi il nostro festival è di apertura in questa direzione
E i sociologi hanno mostrato di essere pronti a dare un contributo forte in questa direzione grazie al Festival grazie
Grazie Carmela per queste belle parole soprattutto voglio sottolineare una cosa che tu hai messo in luce l'apprendimento cioè da parte mia io dico in queste due giornate io ho appreso tantissime cose imparato moltissime cose e veramente o il la testa piena di di suggestioni di idee di nuove cosa adesso cito promettere subito al lavoro perché come tu hai detto la sfida è molto grande
Alessandro ci assiste non ci lascia ci aiuta promesso che anche lui sta pensando al nuovo tema e quindi noi credo che possiamo chiudere adesso io darò la parola definitiva per la misura D'Alessandro per possiamo chiudere questa edizione
Con una discreta soddisfazione per l'andamento dei lavori pari sono stati molto ricchi abbiamo dovuto purtroppo
Dire di no a tanti amici e colleghi che ci hanno dato delle e suggestioni anche importanti ma le giornate sono soltanto due gli spazi sono quelli che conoscete straordinari bellissimi accoglienti ma ai limitati
La speranza è di poter seguitare a lavorare e quindi di tornare tutte le appartenenze tutte le richieste nelle prossime edizioni in fondo un anno abbiamo visto passa presto e quindi riusciamo a venire incontro anche alle legittime richieste di partecipazione di ascolto da parte anche del pubblico nelle prossime edizioni Alessandra te tagliare la la corda della chiusura
Tiriamo giù il sipario
Proprio pochissimi minuti tramite io credo che il questo festival sesto mi sembrano sì
Sì diciamo con con il numero zero trentasei sta insomma
Sia stato Recco Ritter ricchissimo di spunti
E
Soprattutto di spunti che ci fanno vedere
Anche una direzione per il futuro
E cioè che la nostra conoscenza
Fa dei passi avanti se riusciamo a fare interagire saperlo
Mi mi augurerei che in futuro
La Sociologia venisse intesa come il luogo dove saperi diversi si incontrano potremmo di volta in volta scegliere in più come dire quale potrà essere il partner per quell'edizione privilegiato ma dobbiamo sempre avere credo detta perché questo arricchisce non soltanto come dire il valore civile della conoscenza ma arricchisce la sociologia stessa l'astrologia si arricchisce se non s'si ripiega su se stessa ma guarda fuori
E di questo sono assolutamente convinto ho sempre cercato come dire di predicare una sociologia come non ripiegata su se stessa non con dei confini disciplinare irrigiditi
Ma con l'idea che i confini sono fatte per essere
Trasferì come dir tratterà passati tre spazi no dice
Mi è dieci manda i confini sono importanti
Soltanto se siamo capaci di fare Carli
Ecco anche i confini tra i paesi europei sono importanti perché sono il prodotto
Di pezzi di storia però dobbiamo essere capaci di varcare come dire non di cancellarli ma di varcare ecco questo è un poco credo
Almeno come lo interpreto io ma mi sembra anche come lo interpretano i fondatori di questo di questo Festival e coloro che in questi anni e anche in questo queste giornate lo hanno
Arricchito è animato credo che questo sia il significato di una missione civile che è la nostra e speriamo di continuarla il più a lungo possibile in futuro grazie