PCI: XX Congresso della Federazione di Roma

Noi cominceremo i lavori
C'è il compagno Fabio Grieco
Oggi
Grieco
Non c'è però c'era infatti siccome l'ho visto
Poi dopo
Cinquant'
Accesi
Fascista
L'acquisto chiusi
Guardi
Se
Alla tattica del chiamare e depennare però
Già siamo in ritardo proviamo a chiamare un altro compagno
Andrea C Nanni
Nuova cordiale
Ciò tardi nella sezione statali
Allora iniziamo la parola al compagno Fabrizio Ottavi della sezione statali
Si prepari il compagno Bruno Jacquet
Allora
Io deciso di sfidare le solide barriere architettoniche
Perché avendo seguito con grande attenzione il dibattito ieri
Diciamo che m'è sorto qualche dubbio
E siccome nono
Sentito troppi dubbi nel dibattito congressuale della prima giornata ho rinvenuto opportuno dare un contributo Concita Bondo a questo congresso
Non mi soffermo sulla drammaticità degli eventi
Perché è stato fatto da altri compagni in particolare dal l'ottima relazione di leoni e degli altri compagni hanno presentato le diverse mozioni
Io sono
Fermamente convinto
Che è facile è stato facile per tutti essere per la pace in tempo di pace
Nel momento in cui ci siamo trovati in tempo di guerra
Nel momento in cui ci siamo trovati come dice Presidente del Consiglio a dover fare un'operazione di polizia internazionale
Si è visto schiera coerentemente e fino in fondo per la pace e chi non lo è stato
Io sono convinto
Che bisogna essere per la pace soprattutto ora momento in cui c'è una guerra terribile
Da i terribili effetti devastanti
E mi fa anche un po'impressione che si è rivolta questa micidiale scarica di bombe in una delle culle della civiltà mondiale proprio sulla terra dei suoi neri
Ebbene io ritengo che la posizione espressa unitariamente sono anche molto contento di questa forte unità
Del partito in Parlamento e nelle piazze sia la posizione corretta sia la posizione giusta sia posizioni fra l'altro io mi sento di condividere pienamente per convinzioni religiose e politiche
Noi abbiamo ribadito e io vorrei riassumerli però i motivi per cui siamo contro Saddam
I motivi sono perché quello che Saddam
Governare un Paese dove non c'è democrazia in Italia ci sono danni oppositori politici iracheni un po'trascurati devo dire anche dalla sinistra perdono scoperti soltanto adesso per portarle a Samarcanda
Saddam e l'uomo che ha usato le armi chimiche contro i curdi
Nel silenzio dalla comunità internazionale
Saddam è l'uomo che ha provocato una guerra contro l'Iran che ha prodotto un milione di morti
Saddam infine ha invaso il Kuwait e tutto sommato devo dire che la minoranza aprirci ante delle cose che ha fatto Saddam Hussein
Ma un barile di petrolio vale di più della vita di un uomo di un curdo magari per la comunità internazionale
Detto questo
E credo che su questo di essere stato in sintonia con con il congresso
Io vorrei sollevare come dicevo prima qualche mia perplessità
Si è detto ieri non ci sono guerre giuste e io sono d'accordo
Però io ricordo
Che noi Comunisti Italiani abbiamo combattuto
Alcune guerre giuste
Guerra di liberazione sul territorio nazionale
Guerra in Spagna
Ci sono dei momenti in cui anche chi è completamente pacifista
O come me credente cristiano contro la guerra in tutti i sensi è stato costretto a non essere gentile con me dice Bertolt Brecht ad imbracciare il fucile
E dicevo o anche qualche dubbio qualche perplessità perché si parte trovava di una operazione di polizia internazionale
E e se invece si fosse trattato di un attacco ad un Paese che fa parte di quell'alleanza di cui facciamo parte anche noi che difensiva la NATO
Qual è non c'è una contraddizione oggettiva tra il ripudio della guerra previsto dalla Costituzione e far parte di un'alleanza sia pur difensiva del potrebbe comunque costringerci alla guerra
In sostanza quello che voglio dire
Siamo completamente sicuri che sarebbe stata la stessa cosa per noi comunisti
E proprio l'interrogativo quello che propongo
Affrontare la questione dell'aderire o meno dopo aver esperito tutti i tentativi sul piano dell'embargo diplomatico se sarebbe stata la stessa cosa
Aderire o meno all'iniziativa quelli proprietà di Andreotti continua a chiamare di polizia internazionale se fossimo stati noi al governo
Cioè se al posto di Cossiga ci fosse stato Ingrao o se avessimo avuto Occhetto presidente del Consiglio Napolitano Ministro degli Esteri sarebbe stato altrettanto facile essere così coerenti come io son felice che il partito
Unito sia stato su un'ipotesi pacifista fino in fondo
Io sono convinto che sarebbe stato molto più difficile
E non so quale sarebbe stata la posizione unitaria del partito
Dico questo non per spaventarmi da solo perché sono felice di questa coerenza pacifista in tempo di guerra
Dico questo per rispettare la posizione di Mitterrand
La posizione di altri
Che pur per convinzioni religiose per collocazioni politiche si sono sempre espressi per la pace che sono stati costretti alla fine hanno finito per decidere di un'operazione che è evidentemente di guerra
Perché dico questo perché c'è il rischio
Che noi come partito complessivamente ed a Roma
Non si riesca a fare politica
O meglio
Mi ha impressionato la mancanza di proposte
Che sono venute dal dibattito
Al di là dello sdegno della preoccupazione dell'indignazione
Nello spirito dessert uniti contro la guerra io ho avuto un'indicazione precisa da parte del relatore di leoni a stare nelle piazze
Andare in tutti i mercati dei posti di lavoro a costruire comitati pacifisti e questa credo che sia la cosa più importante e più gente la cosa da fare meglio con maggior convinzione
Però credo che non sia sufficiente
Dobbiamo in sostanza avere una capacità di iniziativa politica anche nei confronti delle altre forze politiche di quelle che si sono schierati in un modo diverso
Voglio dire il fallimento evidente dell'Europa in questa circostanza la oggettiva profilo oggettivo ruolo di gendarme del mondo che gli Stati Uniti in questo momento possono svolgere
Non ci vede
Far negare la possibilità di un intervento nei confronti del delle altre forze politiche europee e anche di quelle che in Italia rappresenta no partì dalla sinistra europea
Con le quali poter allacciare un dialogo nuovo rispetta la situazione peraltro nuova si volge giorno per giorno sempre più drammatica
Oggi le posizioni espresse fino a ieri non sono più attuali oggi bisogna lavorare e cercare la massima unità per lavorare per una qui per l'armistizio
Le prove muscolari di Bush e di Saddam sono state date oggi c'è soltanto sullo scenario il massacro del popolo iracheno cioè sullo scenario la distruzione non la liberazione del Kuwait c'è il rischio del genocidio del popolo palestinese di un allargamento disastroso del conflitto
Ecco perché io dico che se noi vogliamo rendere più credibile la possibilità di procedere il rapidamente sulla strada della pace
Dobbiamo avere l'umiltà di confrontarci anche innanzitutto ovviamente con i lavoratori con i cittadini con tutti quelli che sono con noi per la pace sono tantissimi sono anche molti giovani
Ma anche con quelle altre forze con quelle che come ha detto ieri in grado hanno rotto il patto costituzionale
Ed allora per costruire un movimento di questo genere dobbiamo avere la capacità di essere nelle piazze
In tutti i mercati eccetera ma anche nei posti di lavoro e qui se ho ancora un po'di tempo ma sembra di sì la presidenza e opulenza si dava per annunciata nove lancia nato due mi risulta volevo affronta fatto male a fare questa rete per precisazione
Allora dicevo
Dobbiamo costruire un movimento anche nei posti di lavoro
è che anche qui che c'è un altro tema io ora affrontare l'ultimo visto dicono no molto tempo
Ed è quello del ruolo svolto dal sindacato
Ho sentito degli interventi e degli interventi anche molto critici sul ruolo svolto dal sindacato in questa circostanza
Fra l'altro anche i compagni Ingrao ieri mattina durante una relazione magnifica di alta politica c'ho avuto a parer mio un un un momento di caduta nel momento in cui si è limitato a liquidare come insufficiente l'iniziativa del sindacato
Per un attimo questo grande dirigente io considero patrimonio tutto il partito della sinistra italiana per rischiando di nuova capo fazione questo è un problema grave abbiamo sofferto tutti in questi ultimi quindici mesi
Per lo meno io francamente non ce la faccio più di ritrovarmi con dei grandi dirigenti che improvvisamente vale per tutti si riducono a questo ruolo mi minimale dicevo il ruolo del sindacato
Ieri Albini ha detto che CGIL CISL e UIL hanno costruito una posizione unitaria fortissima validissima è davvero compagni è verissimo il problema è questa posizione compagni non l'ha conosciuta a nessuno
Sono mancate le iniziative non era di terza o dissimile da quella tanto conclamata dell'Angelus del Papa o di Mitterand solo che non ci sono state per un mese iniziative su questo queste mancato
Come pure la sulla partecipazione alla manifestazione non è tanto il problema che avendo una piattaforma propria il movimento dei lavoratori non abbia voluto partecipare è che siano mancati altri momenti finisco
Lo sciopero dei cinque minuti ma essendo arrivati così in ritardo alla capacità di mobilitare quando le posizioni Mariano Sclero di Zarate divise non era più possibile andare oltre
Allora
Quello che dobbiamo dire cari compagni e finisco veramente è che se vogliamo come io voglio uno sciopero generale
Noi dobbiamo favorire un processo di confronto unitario del sindacato non dobbiamo avere l'autonomia del sindacato né con giudizi né con posizioni precostituite che anziché favorire come dire il giudizio critico sulla mancanza di iniziativa che deve essere fatta negli organi del sindacato e anziché favorire la costruzione di un Fronte di lotta più ampio e quindi anche di uno sciopero generale finalmente su questo
Noi si assuma una posizione laterale l'istanza di partito non favoriamo questo processo ma lo danneggiamo ho finito grazie
Una comunicazione brevissima che tiene conto di obiezioni e richieste che sono pervenute alla presidenza fra ieri sera e stamattina per la presentazione dell'ordine del giorno
Spostiamo il termine di presentazione alle ore sedici di oggi modo da dare la possibilità anche a la riunione delle donne di valutare e testi eventualmente di presentarlo di presentare un ordine del giorno dato che la vita delle donne questa mattina a mezzogiorno e mezza
La parola compagnia Bluemotion anche nella sezione informazioni sito tra i pali compagnia Grieco
Coppa dei compagni la mia
è una dichiarazione strettamente personale
Sono infatti qui come delegato della Sezione informazione
Ma indicato
Eletto
Soltanto dopo che Piero pronunciato per la astensione
E non a favore di questa o quella mozione
Mi hanno indicato i compagni della terza mozione ma io non ho aderito neanche a queste vi sono astenuto sul nome del simbolo che per me non hanno alcun significato
Dato che non mi interessa l'aspetto simbolico ma mi interessa la sostanza del movimento e della lotta
E mi sono astenuto sulle mozioni
Con delle motivazioni che qui sono costretto almeno in parte a ripetere
Il che significa che sono costretto a concentrare il mio intervento su un punto solo
Tagliando fuori tutta l'argomentazione che pure ieri è stata così riccamente esposta qui
Su quanto è successo in questi giorni su i compiti che ci si pongono di fronte alla guerra in atto e su quella che può essere oggi una nuova prospettiva del partito
Ora io vorrei che la mia posizione fosse intesa con una posizione personale appunto che non tenta di convincere nessuno
Ma che vuole essere semplicemente la posizione di un compagno che ha una lunga storia di partito alle spalle di cui né mi vergogno né mi vanto ma che
Ha vissuto come tanti di noi con difficoltà tutto in questi ultimi due anni di Travaglia
Era in un certo senso come hanno detto dei compagni del giornale che mi hanno ascoltato
Una diversa mozione una mozione io
C'è una mozione che rivendica l'autonomia e la libertà soggettive all'interno del movimento all'interno del partito
Autonomia non vuol dire separatezza
Sarei un folle di fronte a tutto ciò che accade
Che smentire hai tutta la mia vita se intendesse autonomia come separatezza
Non penserò non penso di tirarmi mai da parte
La mia astensione voleva essere anzi un coinvolgimento più profondo e diretto nel travaglio del partito
è una esplicita critica ai gruppi dirigenti direi a tutti i gruppi dirigenti attuale
In primo luogo quindi una critica
Al compagno Occhetto e alla prima ai dirigenti della prima mozione
Perché
Sono costretto a semplificare e ha ricorrere anche quindi a durezze che forse non sarebbero nel mio carattere e non sono nella mia storia
Io ho considerato e continua a considerare grave le responsabili la responsabilità del nuovo gruppo dirigente che si è formato intorno a Occhetto per lo stato di sbandamento in cui ha gettato quello che era un grande movimento che con le sue oscillazioni era tuttavia una forza reale e radicata
Nel Paese
Del quale c'erano tante colpe tanti errori alle spalle ma che non poteva essere cambiato in quel modo
Questo per dire che io sono e non da oggi
Per il rinnovamento
Per il revisionismo per cui potevamo essere condannati una volta
Sarei stato anche d'accordo che Rinnovamento fosse portato avanti con metodi come è stato detto giacobini da un gruppo di compagni molto più giovani di me disposti a giocarsi tutto per compiere il rinnovamento ma non ho visto questo
Non ho visto altro che uno chiudersi prima in un gruppo ristretto e poi un cercare affannosamente delle alleanze Giro Ondine per quei giacobini per restare a galla invece di gettarsi in mare aperto e di varare una vera costituente
Una costituente che sapesse dare le regole che sapesse dare gli statuti che essa presse trovare via nuove di apertura alla società e i processi che erano e che come vediamo oggi drammaticamente sono incorso giorno per giorno nel mondo e nel nostro Paese
Tutto ciò ha portato sì che ci troviamo
Non davanti alla vittoria del nuovo che veniva proclamato ma a una coalizione e come ci insegnano i classici
Nelle coalizioni molto spesso il morto afferra il vivo il passato si impadronisce di quello che presumeva di essere il futuro
è una coalizione tra il vecchio apparato e quando dico apparato non intendo soltanto l'apparato delle federazioni che può cambiare restare lo stesso uguale
Ma intendo l'apparato politico l'apparato parlamentare l'apparato degli amministratori l'apparato sindacale l'apparato corporativo cooperativo l'apparato ideologico dalle università
Ai giornali ai mass media
La coalizione fa sì che oggi c'abbiamo una maggioranza del partito in cui ipocritamente il sinistro sul termine
Si schierano sullo stesso fronte delle forze profondamente diverse ciascuna delle quali quindi e costretta a dare non il meglio
Mai peggio disse ciascuna fingendo di credere a quello che dice l'altra e invece differenziandosi nella realtà profondamente perché gli scopi sono diversi perché la lealtà reciproca e soltanto una finzione
Io sono contro questo petto
Non accetto che si finga di essere uniti per poi lasciare tutto come sta come come prima queste nella forma del trasformismo storico italiano iniettata dentro il nostro partito
è questo il gioco in cui ci siamo impantanati da un anno e mezzo a questa parte un gioco non politico ma politica
E per di più a un potere che era
Finzione di potere
Abbiamo imparato all'lottizzare tra di noi per cui oggi che sono fuori dalla lottizzazione sono qui soltanto per caso perché non appartengo a nessuna delle mozioni
E qui la critica che io mi sento di rivolgere a questo punto anche alla mozione due
Anche alla mozione che ha come leader in compagnia Ingrao
Che ha adottato al proprio interno gli stessi metodi lo stesso criterio di alleanze spurie
Di mancanza di chiarezza e di lealtà nelle posizioni fondata che essa sull'equivoco a specchio dell'altro gruppo
Specifico a rischio di essere ingeneroso
Ma io mi chiedo che cosa hanno a che fare le idee di Ingrao con le idee di Cossutta
Ma non soltanto con le idee di Cossutta anche con le idee di Marta o di Tortorella
Tutti questi compagni di cui io sempre una stima una considerazione profonda avrebbero dovuto e dovranno prima o dopo esprimersi liberamente
Così come dell'altro schieramento ciascuno per portare avanti il meglio delle proprie posizioni
Piuttosto che a mucchi arsi in un mediocre apparato difensivo
Al compagnia Ingrao io posso dire non c'è ma gliela avrei detto anche di persone che io non credo a quello che lui chiama gli orizzonti comunisti
Come generico elemento del generico cemento per una forza prima o dopo vincente
Anche se entro quest'ambito di pensiero io vedo venire avanti le riflessioni più profonde e più serie
In questo momento nell'ambito del nostro partito del nostro movimento penso insomma all'elaborazione di Park ce l'ho perché io vedo in fondo
A tutto questo filone
Fondamentalmente
Una Prunus urne
Una soluzione di di tipo apocalittico come si diceva una volta il piano del capitale oggi il dominio dell'imperialismo o delle delle sue forme di di costrizione
Ora su questo io temo che ci sia sempre il rischio di disarmare il CIP proprio quando più ci sarebbe bisogno della lotta anche senza
Un orizzonte anche senza alcuna prospettiva irreale sono sto un po'indietro però menu mirate un minuto di più
Certo
La testardaggine di pochi
Ha il merito di avere oggi spostato nei fatti una Tsuna asse politico che appariva ed era incerto e oscillante ma quanto leggeremo come ha detto il compagno che mi ha preceduto in una posizione del genere quanto siamo sicuri che un anche una posizione così chiara come stiamo vedendo apprendere per la pace
Possa reggere
Fingendo di essere uniti invece di essere più divisi di quanto siamo cara compagna Ingrao gli avrei detto di tè noi abbiamo avuto e abbiamo a oggi sempre bisogno
Ma tu che non hai mai ha giustamente voluto accettare
Di qui a Martigny Raiano o che ci fossero alcuni che si chiamavano in Gaiani ai soprattutto come forza inesauribile la tua solitudine
Su questa con questa noi tuoi vecchi amici dovremmo ancora è sempre misurarci misurare la nostra diversità
Ho apprezzato nella mozione Bassolino ieri il fatto che sia stato Bassolino lo stellone dico a nominare qui il termine
Forma partito a parlare di come dovrà essere un nuovo partito
Io sono pienamente d'accordo su questo punto noi dobbiamo saper costruire non Assab non abbiamo neanche cominciato le regole di un nuovo pluralismo interno che non potrà essere come ha detto Mussi in una recente intervista fondato solo sul principio di maggioranza che è un principio che va anche esso discusso dell'insieme
Però nella mozione Bassolino e mi sono astenuto anche su questa ho visto il difetto di essere tardiva di avere tentato una mediazione mentre io non credo alle mediazioni concludo compagni datemi un minuto di più
Proprio perché è una posizione che non fa parte di nessuna mozione
La mia
Se verrà del bene se no me ne vado
Grazie
Da tutto quanto detto si capisce che la mia stante la mia astensione era anche la protesta contro le regole con cui è stato fatto e viene fatto questo congresso ancora una volta siamo stati chiamati a dire un sì è un no
E per me il sì e il no è una forzatura della mia libertà di pensiero della mia coscienza
Forse non servirà a molto questa mia presa di posizione
Ma avverte
Serve almeno a ribadire che la chiave di volta di un partito democratico della sinistra se davvero vorrà essere tale e nella rottura
Non il superamento del centralismo democratico dico nella rottura
Perché qui è tutto da cominciare a lavorare la liberazione umana deve passare attraverso la liberazione di ciascuno di noi attraverso la mia libertà
Così come la mia libertà passa attraverso la liberazione di tutti gli uomini di quanti più uomini possibili per questo non ci servono partiti federati
Perché ciascun gruppo di questa federazione avrebbe ancora riprodurrebbe il suo centralismo ma uno due tre dieci cento milioni di uomini e donne capaci di ragionare con la propria testa di battersi insieme ma diversi per la libertà
E per l'uguaglianza di tutti per questo io qui il resto e qui resterò finché ci sarà sarà qualcuno a sopportare
Grazie
Alcune comunicazioni compagno Remo bacchette atteso alla segreteria del congresso
La commissione elettorale si riunisce subito nella sala della mozione uno ripeto la commissione elettorale subito nella sala della prima mozione
La commissione politica che era prevista per le nove e trenta si riunisce alle undici e trenta
Sempre nella sala della prima mozione per consentire l'approntamento del materiale è stato necessario questo rinvio
Per quanto riguarda la presentazione dell'ordine del giorno rimane fermo il termine delle sedici
Però si invitano i compagni accelerare al massimo perché ci sono dei problemi tecnici cioè da una se battuto a macchina testi eccetera per cui il materiale
Se è possibile consegnato alla segreteria entro le ore tredici
La parola Fabio credo della sezione Tor Pignattara si prepara Anita Pasqua
Come hanno fatto altri compagni vorrei iniziare
Con alcune riflessioni su questa situazione di guerra in cui ci troviamo
Se parliamo della guerra io credo che però dobbiamo parlare del contesto in cui questa guerra viene
Secondo me e ha già altri compagni lo hanno sottolineato ieri in fa rizzare Ando sottolineando singoli aspetti obbedendo nelle interconnessioni siamo di fronte a una triplice crisi che più che italiana o soltanto europea è una crisi mondiale innanzitutto si che si tratta di una crisi dell'economia una crisi dell'economia caratterizzata dall'incalzare di una grossa recessione economica
Da un incalzante conflitto tra il nord e il sud tra tra un processo da un passaggio di una nuova dall'avvento di o no la contraddizione che vede il passaggio dal capitalismo monopolistico
Alla ricerca del controllo del mercato mondiale delle risorse e delle risorse mondiali
Questo questa crisi economica comporta innumerevoli aspetti che no che non è possibile in questo momento analizzare e che chiaramente comprende anche tutti quei processi di ristrutturazione industriale di frammentazione della forza lavoro e di ricomposizione ad altri livelli del della del potere dell'impresa come già tanti altri compagni hanno detto
Accanto a questa grande crisi economica noi siamo di fronte ad un altrettanto drammatiche crisi della democrazia
Una crisi della della democrazia che vede in tutto il mondo accrescersi il potere degli esecutivi
Prepararsi da parte dei governi ad una gestione autoritaria del potere perché nei momenti di emergenza viene di diciamo sì sì si creano che la possibilità all'occasione e la necessità di concentrare il potere quindi Italia abbiamo un lampante esempio diversa concentrazione del potere
Nelle proposte che avvengono di riforma della Costituzione di attacco la legge proporzionale di presidenzialismo e tutte quelle cose che sono state di poteri occulti e separati
La crisi della democrazia anch'essa diciamo comporta alcuni fatti alcune conseguenze e atto altrettanto gravi vediamo una caduta della partecipazione popolare vediamo una sfiducia generalizzata né i partiti vediamo quindi un annebbiamento delle forze di opposizione e del pensiero e del pensiero critico ultimo aspetto di questa triplice lì crisi e la crisi del socialismo ultimo ma non per importanza
La crisi del socialismo che è stata caratterizzata dal crollo dei regimi dell'Est che noi giustamente abbiamo criticato dalle convulsioni che attraversa l'Unione Sovietica dalle difficoltà dei movimenti di liberazione del terzo mondo
Questa attrice crisi rende secondo me inquietanti oscuro il futuro che cerchi certi innanzi
Noi non sappiamo se la guerra del Golfo si concluderà in abbrevio no se ci sarà una sconfitta dell'Ira che se ci saranno interventi di altre nazioni
Una cosa però io credo deve essere chiara comunque si concluda questa questa guerra del del Golfo questa questa forma questa fase io credo che non si conclude Manzi inizia un processo di convulsione mondiale di crisi mondiale dei rapporti tra le nazioni fra le potenze tra il nord e il sud che vedrà sempre di più oggettivamente necessariamente l'Occidente capitalistico contrapporsi ai Paesi del Sud
La crisi traccia del socialismo e dell'URSS apre un nuovo capitolo in cui è ben presente il rischio come già hanno detto altri compagni scritto di una santa alleanza capitalistica
Che sotto la bandiera dell'ONU
Tenti di imponga di imporre un proprio ordine
Da queste considerazioni cari compagni
Io traggo alcune
Verità che ritengo molto semplici
E che volevo dire c'è anche da un punto di vista emotivo innanzitutto noi quando parliamo anche di crisi del socialismo non possiamo non parlare anche di crisi della socialdemocrazia ma io ho visto con un certo non stupore ma anche con una certa diciamo sorpresa ma per me non è stata una sorpresa il fatto che in Europa gli unici a votare contro l'intervento nel Golfo sono stati i partiti comunisti i tanto Depardieu deprecato Partito Comunista Francese in Grecia e ovunque
Per quanto riguarda l'Internazionale socialista abbiamo assistito di nuovo a un cedimento storico
Che ci pone dei problemi anche no al nostro partito credo quando in maniera molto ingenue molto grossolana
Parliamo di adesione all'Internazionale socialista o ad una nostra presunta velleità di trasformarmi i rapporti di forza degli indirizzi
Ho da queste da questa da queste considerazioni che scaturiscono anche altre io credo che nel nostro Paese la classe le classi lavoratrici nostro stesso partito si attraversando una fase di disorientamento e di sbando non voglio qui riprendere diciamo recriminazioni o guardare soltanto al passato devo dire che comunque la proposta di Occhetto del segretario della maggioranza si è caratterizzata per una fumosità per un'ambiguità e al e al suo interno abbiamo assistito anche ad una sorta di danza tra varie posizioni tra chi voleva evita chi vuole semplicemente gettarsi così in una subalternità nei confronti dell'ordine costituito tre forze borghesi di chi invece aspira così abbastanza utopismo mi velleitari ora io credo che questo disorientamento che nel nostro partito questo sbando richieda da parte nostra una seria riflessione e anche delle decisioni abbastanza importanti è stato detto che e ieri lo ha detto anche compagni Ingrao mi pare di aver capito questo che le ragioni che determinarono questa proposta del compagno Occhetto sono poco note e meno dal nuovo contesto dalla nuova situazione io credo che la maggioranza del partito
Dovrebbe fare questo sforzo io messa di rigore intellettuale
Di rimettere anche in discussione i termini di quella proposta nel modo in cui è stata è stata fatta
Concludo il mio intervento
Rubando che è un altro po'di minuti pochi spero
Richiamandomi a a quel grosso fatto anche che cessano nel nostro partito in questi ultimi in questi ultimi mesi che non è stato secondo me adeguatamente sottolineato dai compagni intervenuti
Anzi poi lo hanno fatto lo hanno fatto anche per prendere del diciamo delle incaute distanza
Io parlo della delle migliaia di iniziative che ci sono state nel Paese a Roma e nel Lazio legate ai Comitati per la rifondazione del Partito comunista i circoli per la rifondazione ai circoli
Per la rinascita la rifondazione del comunismo o io credo che da tutta questa fiorire di movimenti di circoli venga un'indicazione
Da prendere adeguatamente sul serio da parte dei gruppi dirigenti del nostro partito si è trattato di un sussulto democratico si è trattato di una voglia dei compagni della base della voglia dei dei compagni non di apparato non non delle burocrazie di riprendere in mano il proprio destino perché un conte dirlo no che noi dobbiamo riprendere in mano il nostro destino un conto è farlo beh io ho visto in queste in questa mobilitazione spontanea molto spesso è stato anche detto autoconvocata ho visto veramente la voglia di contare
Ora sarebbe del tutto ingiustificato drammaticamente grave che questo fatto non venisse preso in considerazione da parte dei gruppi dirigenti un minimizzato
Secondo me da questo movimento che c'è stato finito un un minuto da questo movimento che cessato chiedo lo stesso trattamento che è stato riservato accompagna preceduto se siete d'accordo
Allora io dico che questo movimento che cessato rappresenta un patrimonio per il partito un patrimonio che noi non dobbiamo disperdere
Anzi bisogna valorizzarlo è una è un bisogno di autonomia politica è un bisogno di elaborazione autonomo è quello che è stato detto la voglia anche di contare di più
Andiamo al congresso di Rimini e dai questi da questo alla mobilitazione secondo lei viene un messaggio molto chiaro che va ripreso una voglia di autonomia organizzativa e politica da chi ritiene ancora di volersi chiamare comunista
Ed è giusto secondo me oggi mantenere questa visibilità e questi nitida non è un fatto nostalgica un fatto che guarda al futuro allora noi perché la prossima per il prossimo congresso per le discussioni che riguardano la forma partite l'organizzazione noi dobbiamo pensare a un'organizzazione che dia la possibilità a chi vuole essere comunista
Di mantenere una propria autonomia politica organizzativa finanziaria credo che sia solo questo il modo per evitare la scissione che tutti a parole dicono di voler evitare ma che nei fatti non fanno nulla per evitare allora io vi invito compagni a dare un contributo in questo senso organizzandoci chiare riprendendo in mano il nostro destino fondando dovunque comitati per la rifondazione comunista
E dicendo forte chiaro a nostra volta di rimanere comunisti
Company siccome c'è la tendenza di ciascuno a rubare dai due tre minuti stante il numero di interventi nel tentativo di far parlare immagini dei compagni due minuti prima della scadenza viene annunciata la scadenza esattamente otto alla parola nell'unico modo credo perché però ognuno dovrebbe regolarsi di conseguenza
Ma non fa la parola compagna Anita Pasquali si prepara con pane Francesca Company da Pasquale la sezione Ostia Lido
Compagni credo che
Dobbiamo avere coscienza ecco
Quanto questo nostro momento congressuale
Si svolga in una fase che la guerra ha evidenziato con enorme l'amore
In cui viveva nel mondo
Una crisi basta
Di esperienze di sistemi di termini persino come diceva stamattina
Gina Lagorio di Teorie che si erano formate e di simboli
Come conseguenza diceva
C'è una situazione diffusa di incertezza
Tante che si registra la risposta di questo ritorno Attilio e all'aldilà come un punto di riferimento è una speranza da cui non possiamo prescindere
Per questo occorre avere delle bussole dei punti di orientamento preciso e mi pare che i concetti di libertà e di uguaglianza e della pace
Sono queste bussole che noi dobbiamo avere come forza che si richiama a dei grandi ideali ma bussole perché non sono chiari ancora i percorsi e i programmi che dobbiamo costruire in questa nuova realtà
Per noi certo non si parte da zero
E c'è molto né i nostri percorsi rende i nostri passi da usufruire per il futuro
C'è soprattutto un'etica diffusa che è un enorme patrimonio nostro e che è la rispondenza degli atti quotidiani della politica con gli enunciati politici
è molto importante in un momento in cui appunto lo sviluppo della tecnologia non è seguito da un pari sviluppo dell'etica
è questo patrimonio io ritengo questo che può essere perduto Coni prevalere di un massimalismo parolaio
Con il gioco al più
Oppure con l'obbligo lo sottolineo di differenziarsi o di schierarsi
Perché ce lo dice la corrente o di abituarsi a fare a dire cose quindi che non nascono da convincimenti profondi l'obbligo a dissentire altrettanto grave dell'obbligo acconsentire
Per questo è giusto pensare ad uno strumento partito che abbia la maggioranza come strumento di responsabilità e di azione vedi contemporaneamente SD libere aree dove si Possa ascoltare
Diventare più volti e nello stesso tempo trasmigrare senza rigidità Trovo esiziale per il nostro futuro
La proposta di un partito federato e c'è un partito nel partito peggiore della proposta stessa di due partiti che si insedieranno perché con ciò portano ciascuno la propria responsabilità
Ma il mio è solo pessimismo forse compagni forse dico visto che qualche senso di liberazione incidentato
Dalla posizione comune rispetto al ruolo dell'Italia nella guerra sciagurata del Golfo
Finalmente si può guardare fuori di noi approfittiamo e riprendere a nuotare nell'acqua grande e non il nostro piccolo ruscello interno
è possibile non è proibito essere un partito unito con le sue diversità la ricerca la riflessione di fronte a noi è enorme
E deve essere sciolta e aperta il concetto di interdipendenza nel mondo entra tutte quante le forze il carattere della guerra del del né e della pace nel due mila il governo mondiale un problema di fronte hanno un si fa presto a dire delegittimiamo logo e se non l'ONU che cosa il Governo mondiale è un grande problema di fronte hanno il concerto nord sud che non può essere più semplificato laddove c'è una concentrazione delle fonti energetiche in una parte del mondo
E della democrazia cosa vuol vendicare capitalismo il socialismo che noi recitiamo talvolta come una cosa tramandata ebbe ancora non verifichiamo
Fino in fondo il movimento per la pace ci pone tanti interni che e interrogativi uscente la questione per esempio del commercio delle armi
Che è una fonte del nostro benessere della nostra ricchezza uguali coerenze nuovi Tocci proponiamo come sinistra a questo riguardo la questione della paternità della nazione
In un momento in cui si riaffaccia l'accusa di somme abusivismo i comunisti
Perché essendo contro la guerra sarebbero contro quei soldati che combattono ormai non trascuriamo compagni questo senso che si tenta di diffondere e quindi per esempio le nostre parole d'ordine obbligazione o diserzione questo anche va riflettuto chiaramente
Diritto dei popoli e strumenti per farlo rispettare questo è un cimento intorno ai quali dobbiamo dobbiamo anche noi voglio dire impegnarci a perché non vi è dubbio che vi è una sì cerca di creare un clima le mette in contraddizione l'affare sa della legalità del diritto rispetto alla questione della guerra e non sottovalutiamo neanche questo spirito
Che viene diffuso
Io non ritengo che vi sia nel nostro Paese una vera tradizione pacifista
E spesso questa tradizione e queste la stesse manifestazioni pacifiste
Sono percorsi da estremismi di parte e non dalla vitalità non violente che sono quelle che caratterizzano i movimenti pacifisti le stesse nostre mani le manifestazioni alle quali andiamo compagni se riflettiamo alla manifestazione di sabato scorso aveva come grande il filo rosso unitario e forte l'Italia ripudia la guerra è peccato non ci fosse scritto articolo undici acquisti ingiunzione repubblicana ma era un fino altre manifestazioni sola percorse ancora una volta come nel passato da parole d'ordine che con la pace non hanno niente a che fare
Ora c'è una responsabilità nostra ma c'è da riflettere fino in fondo su che cosa voglia dire essere pacifisti su come costruire anzi una cultura Annoni allerta pur avendo naturalmente la nostra visione una parte ed essendo per esempio decisamente per il diritto del popolo
Palestinese
Eppure io ritengo appunto che debba continuare a svilupparsi questo movimento
E all'impiego essi appunto di una nostra capacità di contenuti che siano contenuti capaci di aggregare contenuti capace di portarci in avanti fibre nel formare una generazione
Pacifista e non violente
Viene un'accelerazione nella gente di conoscenze non è vero che solo male quello che porta alla televisione
Può essere l'uscita dal disimpegno finalmente ritengo che ci sia di nuovo la Fender per la politica perché c'è un bisogno di riuscire da se stessi e dal disimpegno
Siamo per l'alternativa alla DC
Il PM Partito Democratico della sinistra nasce per rendere più efficaci nel merito è credibile questo obiettivo
Ma oggi in concreto in tutte le sedi possibili noi dobbiamo intorno alla parola d'ordine dell'Italia che ripudia la guerra e del cessate il fuoco e della riapertura della trattativa
Rompere gli schieramenti di maggioranza governativa lavorare verso gruppi a singole persone per creare nel nostro Paese è un grandissimo fronte su questa su questa linea
La certezza che la guerra possa esserne nel due mila l'arma per affermare il diritto può essere fortemente scossa ma con un grande lavoro efficace
E non massimalisti
è impossibile ricostruirlo in gruppi assenti dove unitariamente ci si spenda nella società
Tra forze diverse per grandi obiettivi e non per il potere di questo frangente ho finito io vedo una difficoltà delle del femminismo e delle donne che sarebbe stolto ritengo nascondere
Noi abbiamo dobbiamo rivendicare l'estraneità come dato storico
Ma nel contempo usare tutte le parole forti quando di quando siamo emerse come donne come soggetto politico
Ritengo che anche questo sia appunto il compito di un partito che vuole essere di donne e di uomini contribuire a ricreare seggi forti specifiche delle donne con la loro differenza
Che possano contare e pesare non credere di disperdere le forze
Creando sedi di specificità Manzi dando un impegno nuovo perché questo possa ricostruirsi
Nel nostro Paese come una delle forze nel mondo per la pace e per una società giusta
Compagne e compagni è pervenuto alla presidenza uno scritto un ordine del giorno insomma
E credo debba essere immediatamente proposto al Congresso ed ha assunto i sottoscritti si tratta di compagni della seta giunti picchetti Scheda partita non Marisa Rodano Piero Salvagnin Marina Michetti Renato Nicolini i sottoscritti delegati invitati al Congresso desiderano ricordare la figura del compagno Mario pochi
La cui scomparsa avvenuta nello scorso settembre ha tolto al Partito comunista al movimento operaio romano una presenza militante ricca di storia e di lotte per il progresso di Roma e della Mario pochi etti dirigente sindacale deputato del Partito comunista italiano resta con il suo esempio di passione politica un prezioso patrimonio a cui attingere
Per le lotte di oggi e di domani per la democrazia e la pace il progresso il socialismo io devo aggiungere
Vedo che
Gran parte dei compagni che hanno firmato questo ordine del giorno
Appartengono ad una generazione un po'più anziana della mia forza salvo uno due
Devo aggiungere che anche i compagni la mia generazione hanno appreso molto dalla forza dell'impegno
Di Mario profitti e anche dalla sua cultura al suo gusto per le cose antiche per le lettere classiche e dalla capacità di prendere con ironia e distacco ma anche con passione politica continua senza interruzioni la propria milizia il proprio impegno lo ricordiamo tutti insieme con affetto
Ricordo che dura Commissione elettorale era riunita un comunque si deve riunire subito nella sala della mozione uno
Nella sala della mozione tre invece la riunione degli esterni
La parola la compagna Francesca Leon della sezione Parioli
Si prepara il compagno spirito nella sezione San Lorenzo
Per me è abbastanza difficile parlare davanti a una platea ampia
Soprattutto perché questo è il primo congresso cui partecipo
Ed è in una situazione per me ancora più nuova ossia vivere in un paese
In guerra
Purtroppo tutto non avviene per per caso io ho una preoccupazione fortissima
Ossia il bisogno estremo
Che la gente anche avere un nemico
Lo vedo nella vita di tutti i giorni la città e mi sento di fare un paragone tra
Ciò che avveniva
Nel secolo scorso anzi dei secoli scorsi
Quelle che venivano chiamati i pogrom ovvero spingere la popolazione debole
Rabbiosa contro il diverso
Per farle dimenticare i problemi quotidiani
E lo paragono alla alla vita della nostra città ora i mezzi sono molto più raffinati subdoli e penso al problema degli immigrati al problema del
Dei dei nomadi
E pensa a come il mezzo adesso è quello di lasciare che le situazioni incancrenisce Scano che nulla venga affrontato in modo tale che la popolazione si rivolga non contro le istituzioni ma contro chi
Subisce una situazione di degrado e contro chi è più debole vescovo per sfogare così la prova rabbia e probabilmente dimenticare
Chi è il vero responsabile
Più solo questo volevo ricordare volevo ricordare anche che però in tutta questa situazione di
Di degrado non solo morale ma anche della vita politica il Partito comunista nella nostra città non è riuscito a dare una risposta chi risponde sono i cattolici e la Caritas
Ma il Partito comunista non riesce a dire una parola lo vedo chiuso all'interno della politica del dell'emendamento della cultura dell'emendamento tutti chiusi nel palazzo non c'è un contatto non c'è una risposta decisa
E questo è un problema che sento anche per la mia esperienza personale
Io sono stata eletta come consigliera circoscrizionale quest'anno alle ultime elezioni è una forte grossissima difficoltà
Si dice Fini la Fininvest ci vuole la fine del consociativismo bisogna andare oltre bisogna fare una forte opposizione il problema che non si sa come fare almeno io personalmente non so come fare non ho un aiuto dal partito che è stato completamente assente in tutto quest'anno
E e non e non ho un un non riesco a trovare un programma ben preciso siamo in quattro siamo pochi non riusciamo a trovare un collegamento con la gente perché il partito non ha un collegamento con la gente
Io auspico che con la nuova formazione politica si riesca a trovare un modo diverso di rapportarci alla realtà spero che questa discussione tutta interna riesca andare al di fuori e riesca a a parlare a coloro che sono disponibili a trovare delle soluzioni per risolvere i problemi della nostra città e del nostro Paese
Grazie alla compagna anche perché ha dato esempio di come si può anche risparmiare sul The
Compagni
Ancora una breve interruzione
Per ricordare un altro compagna che ci ha lasciato
Da poco e che era un compagna più giovane
E il fatto che ci sia venuto a mancare ci ha ferito profondamente proprio perché gli era giovane e compagno Angelo da in otto
Ricordiamo con affari
Del compagno spedito è in Commissione elettorale quindi non è presente adesso vediamo
Deve prendere il suo posto
Allora la parola al compagno
Vezio De Lucia delegato
Della sezione Eur
Compagni
Io non avevo intenzione di intervenire in questo particolare congresso dominato dalle angosce di guerra una guerra che porta all'esasperazione degli schieramenti
In Regione come forse sapete
Siamo stati costretti ad abbandonare l'Aula insieme a tutte le opposizioni
Come unica protesta possibile contro la logica ottusa anzi l'Apologia bellicista del pentapartito purtroppo Partito socialista in testa
Mi ha convinto a intervenire ieri sera Paolo Flores
Quando ci ha invitato ad affrontare nel concreto le questioni relative ai contenuti programmatici del PDS
A me pare questo il modo più utile perché io possa fornire brevemente un contributo a questo congresso
Naturalmente non ha molto senso parlare di programmi in astratto
Come se fossimo all'anno zero come se ci fossimo bruciati punti alle spalle
I ponti invece si sono e sono solidi
Questo il congresso di Roma e io mi riferisco ovviamente alle cose di Roma
Io sono pienamente d'accordo con una relazione che ha svolto ieri Carlo leoni
Ha raccontato molto bene lo sviluppo recente delle elaborazioni del partito romano e la proiettate bene
Verso il PDS prossimo ventuno a me due aspetti interessa riprendere da quella relazione
Primo la compiutezza delle indagini svolte sulla realtà romana dopo la sconfitta del mille novecentottantacinque intanto indagine che hanno consentito un'analisi accurata del malessere urbano e dei poteri dominanti
La individuazione tempestiva del nuovo disegno speculativo ai danni della città
La denuncia puntuale con nome cognome indirizzo dei nuovi soggetti in campo
Da una parte il grande capitale finanziario industriale
Privato e pubblico dalla FIAT al Litta Hallstatt dall'altra anche la malavita meridionale che ha cominciato a infiltrarsi nel mercato romano
Ma non ci si è fermati alla denuncia è stata organizzata la controffensiva elaborando per Roma una convincente strategia alternativa
Il punto più alto di questa elaborazione è stato raggiunto secondo me
Sotto le elezioni amministrative dell'autunno del mille novecento ottantanove
Io credo che resterà memorabile l'azione condotta con autorevolezza e con grande unità dal gruppo dirigente raccolto intorno al compagno Goffredo Bettini
Ma se era così convincente perché non ha vinto quella strategia si potrebbe chiedere
La ragione non va cercata nel partito di Roma a Roma di più e meglio non si poteva fare
La ragione della sconfitta
Ma cercata fuori
Va cercata nella più generale crisi della politica comunista quella crisi che all'origine appunto della svolta di Occhetto non è certo un caso che la Bolognina succede pochi giorni dopo le sfortunate lezioni romane
Il secondo elemento che mi interessa riprendere dall'introduzione del compagno le uniche e il modo con il quale abbiamo svolto l'opposizione a Roma negli ultimi mesi
Scusatemi ma non posso non parlare qui della nostra linea favorevole all'esproprio delle are dello stop
Abbiamo sostenuto questa linea non solo per ragioni di natura tecnica perché come ci ricorda con caparbietà
Il compagno Antonio Cederna l'acquisizione pubblica dei suoli e la strada maestra dell'urbanistica moderna è la condizione essenziale per liberare la progettazione dagli interessi della proprietà
Ma non solo per questo ma anche per lanciare un messaggio di indiscutibile significato politico e morale
La capitale cresciuta immagine e somiglianza della speculazione quando decide di riformarsi lo fa espellendo dal gioco la proprietà fondiaria
La forza di questi argomenti è stata tale che dopo mesi di impasse e di tentativi di confuso compromesso
E nonostante bisogna pur dirlo qualche tentazione consociativa e qualche timidezza anche la bici e socialisti hanno dovuto c'è è stata una dimostrazione esemplare che la opposizione limpida e intransigente vince
Perciò Roma si è trovata all'avanguardia la capitale fornisce un modello al resto d'Italia soprattutto a Milano ex capitale morale che sembra incapace di uscire dalla palude delle contrattazioni
E non è la prima volta che questo succede altre volte in passato la lotta le proposte di Roma furono all'avanguardia dentro e fuori il Partito comunista
In altra circostanza ho sostenuto che in fondo peraltro a Roma noi non abbiamo fatto altro che mi proporre una linea di riforma propria del centro sinistra
Grazie a Fabio Mussi
Che mi ha convinto
A scrivere sull'Unità meno ad un dibattito di un certo interesse che qui non si può mi prendo certo è stato impressionante però scoprire che dietro il tentato golpe di De Lorenzo c'era la paura dalla riforma urbanistica quanti ci occupiamo di queste cose avremmo ragione di sentirci importanti e il compagno della seta può giustamente in Super Bix
Il dibattito andrebbe esteso anche alle riforme degli anni della solidarietà nazionale in particolare secondo me all'illusione
Di poter risolvere problemi sociali difficilissimi
Talvolta più che altro puntando solo sulla forza di strepitose maggioranze parlamentari una legge un po'pasticciata come l'epoca non è vi ricordo che fu approvata con trecentosessantanove voti favorevoli su quattrocentoquarantasei votanti l'ottantatré per cento di maggioranza sulle vicende delle due stagioni del riformismo del dopoguerra centrosinistra e solidarietà nazionale dovremo discutere a lungo in altre sedi adesso torniamo a Roma
Solo a chi non ha seguito le vicende di cui parlavo può sembrare un paradosso che la situazione romana
E quella più progredita si rifaccia alle elaborazioni tecnico-politiche messi appunto un quarto di secolo fa ma non si stupisce chi sa quanta regressione c'è stato nell'ultimo decennio
Il decennio dell'esasperazione privatistica della deregulation della resa senza condizioni del potere politico
Il mio amico Walter Tocci sostiene che da lui bisogna essere comunisti per ottenere quei risultati che altrove sono realizzati dei liberali
Io gli rispondo beato quel Paese dove si può essere liberali socialdemocratici progressisti senza dover essere per forza anche i comunisti
Sugli elementi specifici del programma del PDS a Roma e altrove
Come dicevo avremo modo di discutere e di mettere a punto le proposte nelle settimane venture
Un'occasione da non perdere e quella fornita dalle prossime scadenze relative alla formazione della città metropolitana di Roma di cultura parlato Carlo leoni
Io qui concludendo negli ultimi due minuti
Sono un argomento vorrei provare ad approfondire telegraficamente un argomento che peraltro mi pare importante meritevole di essere trattato in questa sede
è il rapporto fra il partito e il mondo della produzione per l'amor di Dio non affronto questioni di natura teorica molto più modestamente io voglio solo accennare Aliffi colta i problemi che il Partito Comunista incontra nel rapporto con le imprese di costruzioni
Questo mondo il mondo e costruzioni un po'lo conosco ma forse le cose non sono tanto diverse anche in altri comparti bene che succede in questo mondo succede che il PCC finisce troppo spesso e in troppi luoghi con l'identificarsi con la lega delle cooperative
La quale assume perciò una sorta di rappresentanza del PC si stabilisce cioè fra Pci e legga un processo di uguaglianza che danneggia entrambi e danneggiata la lega posso quindi trenta secondi
E danneggiata la lega perché mi risulta dimezzata l'autonomia imprenditoriale
Ma è in qualche paese sapete si racconta addirittura degli affidamenti di opere pubbliche e alla lega delle cooperative sono affidati in percentuale VT del PC però è danneggiato anche il partito a me questo interessa sottolineare in questa sede
Perché una grande forza politica le relazioni con il mondo della produzione deve giocare a tutto campo non può esaurirle in una forma esclusiva inevitabilmente minoritaria
Ma soprattutto io vorrei che non ci trovassimo in quella vistosa incompatibilità fra gli obiettivi di radicale rinnovamento che intendiamo perseguire con il PDS
E la pratica di comportamenti che sono allineati alle meno esaltanti tradizioni del sistema politico nazionale quando diventa incerto il confine fra politica ed economica fra partito ed istituzioni con fraterna franchezza voglio sottoporre questo tema la discussione grazie
Ricordo che gli esterni sono riuniti nella stanza della mozione tre invito di nuovo a rispettare i tempi la parte
Ripeto la commissione politica riceve gli ordini del giorno che i delegati intendono presentare fino alle ore sedici però come già precedentemente detto per motivi tecnici la battitura eccetera i compagni e le compagne sono pregati
Se possono di presentarli entro le ore tredici alla segreteria sapendo che comunque i tempi sono quello
La parola al compagno Antonio Rosati
Io ho solo delegato dalla contro delegato Agorà si prepara il compagno Salvatore Polidoro della sezione Appio Nuovo
Ho io credo che inevitabilmente nonostante lo sforzo di Carlo ieri il dibattito parta dalle vicende drammatiche di questi giorni
Io tenterò rapidissimamente un ragionamento di partire anch'io da lì però per tornare anche le vicende nostri
Io credo che veramente a questo punto si possa affermare oggi
Che nulla sarà più come prima forse non più come un anno fa
La guerra mondo è tra noi le nostre vite ne scandisce i ritmi le speranze né acuisce l'Inter terza del futuro
Credo che sia la prima volta per una persona come me e per molti della nostra generazione che ci troviamo di fronte con una guerra in casa
Perché il Vietnam e fonderà una grande questione era un po'diverso era lontana non eravamo direttamente coinvolti
Credo che a questo punto io mi auguro intanto che questa unità forte che il partito ha trovato su questa vicenda
Mi apro mi auguro che non si aprano immediatamente delle crepe ha un senso di colpa
Per la nostra posizione perché vedo già aleggiare qualche preoccupazione se ho letto bene i giornali
Perché inevitabilmente gli altri faranno il loro mestiere qui dobbiamo stare molto molto attenti ma parto da qui per dire ma insomma se ci guardiamo un pochino indietro si riguardiamo il film di questo anno
Mi pare che ne abbiamo un'immagine incredibile abbiamo discusso in nulla
Io credo che su vorrei anche qui mi ha sorpreso
Che molti compagni in questo congresso non tornino alle ragioni e alle necessità della svolta
Io sono tra quelli lo ricordo solo per comodità di ragionamento assolutamente convinto un anno fa delle ragioni più profonde che vorrei ricordare in estrema sintesi
Ma qui oggi ne vedo un po'in ombra
E non a caso proprio l'asse culturale una rotta poco visibile uno spostamento a destra dell'asse del partito quanto meno diciamo un immobilismo che di per sé è un aspetto negativo mi hanno portato ad aderire alla mozione Bassolino mozione che come tutte quante insomma anche dei limiti oggettivi
Come tutte le mozioni ma la nostra fantasia congressuale di più una prodotto
Dicevo le ragioni le necessità ed è un po'singolare ancora che siano in ombra evidentemente c'è qualcosa che non quadra
E le ricordo rapidissimamente una ricollocazione ideale per un nuovo socialismo
Sì anche lesse non capisco perché nella mozione Occhetto si nasconda questa cosa anzi si dice che non è per le motivi dell'Est del crollo dell'Est
E questo mi pare francamente singolare se perché se è vero che per milioni di ragazzi e di ragazze se ha un senso qui in Italia
Ma nel mondo per un giovane dell'est africano americano la parola socialismo non attrae in un dice nulla non evoca nessuna speranza di liberazione che qui sanno sta ricerca
La questione della democrazia in quanto democrazia conflittuale
La spetti diciamo
Del capitalismo della democrazia economica
Sì allora le ragioni vere
Possono essere questi in estrema sintesi a che per brevità io credo che dovrebbe qui a questo punto alla luce dei fatti incredibili di questi mesi di queste settimane di queste ore
Insomma sfrondare tutti gli aspetti un po'a strati
Che hanno in qualche modo anche
è sviato iper nostra discussione la questione della costituente come se improvvisamente chissà quali forze organizzate dovessero aderire al nuovo io ho sempre pensato che siamo noi intanto noi che cambiamo
La questione dei comitati la questione questa sì importantissima che bastava il nostro cambio per sbloccare la democrazia
In quanto tale il nostro mutamento aprirà una fase
Innovativa
La questione delle rappresentanze il mondo del lavoro non a caso ricordo egli è partita anche una mia riflessione critica che la dichiarazione di intenti accompagna Occhetto dichiarazione che mi sembra un po'in ombra il dibattito complessivo
Non si faceva alcun riferimento alla storia del movimento operaio europeo
Questione che è stata recuperata in dopo una serie di critiche nella mozione
Il partito
E dirò dopo la queste del partito che è assolutamente in ombra nel Q per quale motivo oggi siamo qui
A plana Shingo partite nessuno sa cosa sarà allora però se escludiamo di tutto questo
Credo che non li curiamo oltre le nostre mozioni una grande unità operativa quindi vanno recuperare le ragioni vere sfondando alla luce della storia
Insomma un bagno veramente di realismo
Qui io penso da qui deve partire la Carta costituente
Cioè recuperare in sostanza appunto un punto di vista critico e qui c'è un modo di grande confronto di grande questioni questa storia che insomma si fa discutere del capitalismo ieri ho sentito una cosa veramente bizzarra se l'ho capita bene bravo con altri compagni a parte compagno Polillo
Che tra i tanti disastri del muro del crollo del muro di Berlino il crollo del blocco dell'Est avrebbe provocato la guerra
Ora tanti disastri
Indubbiamente resta creato mi pare assolutamente singolare che il crollo del muro di Berlino abbia creato la guerra
E vorrei ragionare su questa questione insomma che anche tra noi che devono si discute è nata l'area riformista
Nel nostra mozione abbiamo detto un punto di vista critico che senza proporre modelli che tenta di misurarsi oltre diciamo gli scenari del capitalismo maturo io vorrei insomma in qualche modo metterla un po'così perché ci si dice sempre di essere un po'astratti
Ci date il nucleo di analizzare criticamente il rapporto tra democrazia e capitalismo
Esso può essere inteso comune tendono tutti gli apologeti dell'ordine sociale vigente come un apporto di sostanziale integrazione in quanto lo sviluppo capitalistico reclama l'estensione della democrazia e viceversa
O comunque l'apporto intrinsecamente conflittuale che dal luogo di volta in volta equilibri provvisorie precari
Vista la potenza delle contraddizioni che sono aperte nel cuore della società capitalistica
E quindi mi pare che a volte si parla di un riformismo un posto nel vago il cui principio di realtà finisce per essere l'assunzione acritica dei valori che regola il funzionamento dell'economia di mercato
Se abbandoniamo i miti del socialismo messianico non è per ricadere nel mito dell'infinita dell'infinita perfettibilità del capitalismo
Occorre piuttosto un'analisi concreta delle contraddizioni e dei conflitti che oggi sono aperti
Tra la struttura oligopolistico del potere e le esigenze di controllo democratico tra sviluppo e ambiente tre processo di mercificazione le esigenze di liberazione dell'uomo del suo lavoro
Il capitalismo un campo di contraddizioni che poté arroga diverse linee di sviluppo è un partito politico si definisce delle posizioni concrete che assume nel merito di queste contraddizioni
Un partito della sinistra in particolare si qualifica del suo rapporto con il conflitto sociale nel suo essere punto di riferimento organizzato delle forze che nella società sono portatrici di esigenze profonde di cambiamento
In questo senso è indispensabile una concezione dinamica della democrazia
Intendendo non solo con un insieme di regole ma con un processo sociale attraverso il quale si afferma il controllo degli uomini sulle loro condizioni di vita
E quando la democrazia si vuole affermare in questa sua pienezza oltre i confini di una concezione liberaldemocratica
Questo quando investe il terreno dell'economia e policy jazz seguano l'organizzazione di potere dell'impresa è chiaro che si ha con conflitto un antagonismo non tra modelli ideologici contrapposti
Ma tra forze sociali che tendono a spostare nell'uno e nell'applicazione l'equilibrio dei poteri
Ecco allora questo mi pare un punto di vista perché troppo spesso si parla dello di essere riformisti che come dire domani è un altro giorno si tratta di entrare nel merito
Di questo questioni chiudo
Provvisti del partito io spesso ho finito e pago il partito unico
Ma i tempi previsti sono di dieci minuti per ciascun compagna quando arriva intorno agli otto minuti otto minuti e mezzo così a seconda di come sta parlando per non interromperlo troppo bruscamente non gli segnaliamo che si sta avvicinando la fine del tempo
E la sostanza cotto
Ho bevuto la sostanza cioè un minuto per chiudere b
Alla quindi dicevo scatta in questione questa storia del sindacato la questione della democrazia oggi anche qui lo sconto se questo che dico è vero
Le nuove regole del gioco in una repubblica in questo paese qui l'azione della Gladio dei servizi segreti il grande scontro chiave non ce ne regalerà nessuno un salto di civiltà nelle regole democratiche un salto di civiltà nella questo
Sul diciamo sulla regolazione delle vicende democratiche
Quest'anno al punto di avere una visione a che punto conflittuale un punto di vista e la storia del sindacato la grande questione sindacale di questo Paese non è avulsa e dentro la questione istituzionale di questo Paese
Il triangolo democrazia impresa rappresentanza sta tutto qui
è possibile che le grandi conquiste della rivoluzione francese si fermano alle porte del sindacato
Insomma la questione dei diritti delle rappresentanze di chi conta di chi pesa
E la questione istituzionale intimamente legate io qui da queste vicende un partito si dice ho chiuso davvero io chiesta molti compagni a molte compagnie anche qui a Roma che abbiamo diviso tante battaglie ma compagni sta nascendo un nuovo partito
Possiamo discutere i caratteri la sua forma diciannove Antonio lo vedremo dopo ma adesso siamo arrivati allora il tempo stringe non ma dopo si parla di un partito arretra di un partito circolare di un partito democratico aggiungo a questo punto di un partito siderale
Insomma io credo che alcune scorciatoie non sono possibili
Ho chiuso la democrazia e complessità Oprah richiuso
Per combattere le correnti ci sono due strade io credo i programmi sono la grande pressione discriminanti e una scorciatoia possibile qualcuno propone l'elezione diretta del segretario per rafforzare la direzione appunti annullare le correnti è una scorciatoia
è una scorsa dall'inutile sarebbe un grave rischio per nuovi io credo che un film
Nuovo lo dobbiamo tutti quanti scrivere si tratta di avere una asse chiaro l'alternativa è molto complessa ma con qualche idea più chiara quanto meno ipotizzabile
Salvatore Polidoro da sezione Appio Nuovo si prepara Giuliano Spirito San Lorenzo
Compagno non c'è
Allora Giuliano spirito
Dunque voglio cominciare anch'io il mio intervento dalla guerra del Golfo
D'altra parte sarebbe difficile assurdo
Non partire da questo dramma che ci costringe tutti ad una dolorosa verifica delle nostre analisi
Ad una riflessione critica che mette alla prova i nostri cavalli categorie interpretative
Ad una revisione delle nostre prospettive
E questa verifica questa riflessione questa revisione vanno condotte con rigore non per amore di recriminazione o con la volontà di sottolineare differenze
Ma perché questo rigore ci serve per darci gli strumenti necessari a orientarci oggi e domani
La domanda che mi pongo
Abbiamo fatto tutto quanto era possibile per evitare questa tragedia o almeno il coinvolgimento dell'Italia emessa
è una domanda che pesa come un macigno e la mia risposta è no purtroppo no non abbiamo fatto abbastanza
Nella festa dell'Unità che la sezione di San Lorenzo organizzato a settembre e che avevamo voluto centrare sul tema della pace festa de L'Unità per la pace l'avevamo chiamata
In uno dei dibattiti è intervenuto Claudio Fracassi direttore di Avvenimenti
Che ci disse badate si sta lavorando per la guerra
è questo mesto molto probabile di quanto sta avvenendo
La preoccupazione di accreditarci come forza di governo la preoccupazione di collegarci comunque con le socialdemocrazie europee
Ci ha fatto velo nell'analisi non ci ha fatto vedere in tempo il nocciolo duro del problema
Non ci ha fatto vedere quanto oggi appare o almeno dovrebbe apparire evidente ma che già allora avremmo potuto leggere in quello schieramento possente di forze che si stava ormai dispiegando intorno all'Iraq
Non c'ha fatto vedere che lui si stava preparando la prova di forza che doveva riconsegnare agli Stati Uniti il ruolo di potenza egemone che insidiato sul terreno economico la Germania e Giappone
Poteva essere riconquistato sul campo solo in virtù di una sobrietà militare
Non ci ha fatto vedere che quei preparativi di guerra miravano a dimostrare che ormai era in campo una sola sotto su percorrenze
E che resse agli Stati Uniti che si assumeva il ruolo certo con necessarie coperture e complicità di dettare al Sud del mondo le condizioni dure e rigorose le regole inique e delle sue relazioni con il Nord sviluppato
Altro che legalità internazionale altro che diritto da tutelare questo era in gioco questo è in gioco
Non abbiamo voluto non abbiamo saputo vederlo
Questo retroterra della nostra astensione di agosto delle nostre reticenze fino al giorno dello scoppio del conflitto
Ma un'altra domanda mi pongo e anche questa pesa come un macigno
Facciamo abbastanza ora c'è un movimento contro la guerra molto bello e importante in gran parte spontaneo con una sua novità e freschezza
Che cerca disperatamente parole d'ordine iniziative unificanti in altre parole cerca ed ha bisogno di una sponda per estendersi ancora e per durare
Questa sponda non è certo oggi il sindacato paralizzato dei veti grigia mente sordo rispetto all'asse all'appello che viene da lavoratori per i giovani
Ma neanche noi riusciamo S. nasconda credibile fino in fondo perché ancora non riusciamo a dire parole chiare giuste semplici ed efficaci che questo movimento ci chiede
Badate io non sottovaluto il valore della posizione che abbiamo preso unitariamente come partito dico che l'analisi ancora molto al di sotto delle necessità del momento
Dico che sì diamo d'affrancarsi da un punto di vista tutto interno al nord del mondo
Ne discende una grave incertezza nei comportamenti
Che infatti oscillano ancora oggi tra la tentazione di interpretare il ruolo di ala morbida ragionevole di un dato schieramento nazionale mi riferisco per esempio l'intervista di ieri del compagno Napolitano a Repubblica che però è solo la punta estrema di questo di questo di questa linea di questa tentazione di essere appunto solo l'ala morbida di uno schieramento di questo tipo di cominci col Company Napolitano che diceva ci auguriamo
In che misura il senso di responsabilità vengano osservati anche dalle forze di governo da cui abbiamo dissentito in questi giorni cruciali
Ma alle quali ci hanno legato dal due agosto orientamenti e impegni comuni che non hanno perso la loro validità questo Repubblica di ieri l'intervista in compagnia Politano bene qui mi sembra che sia forte la tentazione di interpretare appunto
L'ala ragionevole di uno schieramento nazionale
E
Di uno schieramento internazionale e che in sostanza è il nord del mondo che si confronta con il Sud
E d'altra parte invece per cui per questo parlo di oscillazione l'ambizione di adottare un punto di vista diverso alternativo
Capace di rapportarsi positivamente in Italia e nel mondo con un fronte realmente antagonista sul terreno dei valori e delle opzioni concrete
Dunque le differenze tra noi esistono e non hanno smesso di esistere anche se registriamo come un fatto positivo l'unità del partito nel rifiuto dell'avventura militare
E non sono differenze di poco conto
E questo è il secondo punto che voglio trattare nel mio intervento è possibile e come far coesistere positivamente all'interno di un medesimo partito queste differenze e le molte altre che registriamo oggi e che certamente registreremo domani
Visto che vi sono al nostro interno sensibilità appunti di analisi anche opzioni di fondo diverse
è un problema che ha appassionato tanti compagni della minoranza credo che meriterebbe una grande e responsabile attenzione anche soprattutto da parte dei compagni della maggioranza
Il travaglio dei compagni di Rifondazione Comunista ha prodotto un risultato che mi sembra interessante una proposta che supera in avanti l'alternativa tra una confluenza indistinta in un PDS regolato dal principio di maggioranza
Che condurrebbe la dispersione di un patrimonio prezioso
E una separazione che avrebbe dei prezzi molto elevati
Il fatto che la separazione implichi un costo elevato
è consapevolezza che ci accomuna
Forse vale invece la pena di in spendere qualche parola sul prezzo che pagherebbe la sinistra tutta la sinistra nel caso in cui l'aria da Rifondazione Comunista non fosse messa in grado di sviluppare un ruolo e un'iniziativa autonoma
Una scelta di questo tipo significherebbe infatti impoverire la sinistra di un punto di vista di un filone di ricerca di una pratica concreta che si cimentano con il grande tema del superamento del capitalismo
Significherebbe non riuscire più a parlare con i bisogni e le sensibilità che sono negati da questo assetto sociale che non possono trovare risposta nell'orizzonte dell'organizzazione capitalistica della società
Concretamente subito significherebbe rimandare a casa tanti compagni che oggi militano nel Partito e sottrarre un interlocutore a tante sensibilità che sono nel sociale intorno a noi
Siamo davvero tutti consapevoli che se nel dibattito parlamentare di agosto sul golfo il compagno Ingrao e altri non si fossero alzati a dire quelle cose
Non avessero scelto quei comportamenti ciò avrebbe significato compromettere definitivamente la possibilità per tanti tra noi e intorno a noi dentro il partito è fuori di continuare a riconoscersi messo o almeno di conservarlo come punto di riferimento
Certo l'identità non si difendono chiudendo l'Ina Serra in comunicante con altre sensibilità e con altri punti di vista
Ma è anche vero che un'identità un Progetto un punto di vista necessitano di una visibilità di una pratica di una verifica concreta
Che alla lunga non troverebbero posto in un partito quale abbiamo conosciuto durante quest'anno un partito cioè in cui essi stessi una vita democratica ma come ha acutamente osservato il compagno couture lui nella forma connessa la diffusione dei media della democrazia del gradimento beninteso a decisioni già prese
Sappiamo tutti che non basta ospitare su un giornale un intervento a favore uno contro per aver dato pari dignità due posizioni giacché tutto il resto del giornale scelta delle foto titolazioni eccetera che orienta la lettura
Sappiamo che non è tanto il commento quanto il taglio della cronaca che decide ma su questo non insisto abbiamo tutti in queste in mente cosa è stata unita in quest'anno
Ecco perché trovo che la proposta messa in campo dall'aria da Rifondazione Comunista di una struttura di tipo federativo ho finito che riconosca l'autonomia culturale politica organizzativa delle varie aree
All'interno di una concezione originaria forma partito sia un terreno innovativa secondo per tutti una sfida alta
E credo che sia saggezza politica da parte della maggioranza confrontarsi seriamente con tale proposta che ha il merito di indicare una strada nuova che può essere proficua per tutti
Quello che è certo è che non si può chiedere a dire re legarsi ad un ruolo di pura testimonianza
Ai compagni che pensano che il comunismo non è un'esperienza che sta alle nostre spalle bensì qualcosa che sta tutta davanti a noi come uno dei possibili orizzonti come l'orizzonte più ricco di futuro
La commissione di verifica porti acquistare riunendo nella stanza della segreteria
Allora la parola Gigliola galletto da sezione Monte Mario
C'è qualcosa di surreale
Nel nostro accanirci nell'impegno politico mentre è scoppiata una guerra che porta in sé i germi di una possibile catastrofe mondiale
Qualcuno qui ha detto che sono cambiate le categorie della politica ed è effettivamente così perché sono indizi
Affetti
Sento linea essenzialità delle parole scritte nei documenti a fronte dello scenario di morte di distruzione che si è aperto la giù nel Golfo
In questi casi in genere si afferma che bisogna continuare a vivere
Certo bisogna continuare a vivere a fare politica c'è Gladio la crisi della democrazia italiana gravata dell'intervento bellico c'è la crisi economica ma attenzione
La crisi della ragione questi ama assistente è un è una delle più gravi della storia dell'umanità e crisi di una cultura quella maschile occidentale
Spostiamoci per un attimo ad Atene siamo nel nel quattrocentoquarantadue avanti Cristo l'età di Pericle Sofocle concentra in una figura di donna Antigone
L'opposizione alle leggi umane decise dalla polis
Antigone portatrice di leggi non scritte
Quelle che le impongono di seppellire un fratello morto anche se questo fratello e nemico dello Stato
Antigone rivendica una ragione diversa un diverso metro del giusto e dell'ingiusto
In Antigone si condensa l'opposizione profonda alle leggi del padre e alle leggi della polis in quanto e se non contengono il suo corpo la sua ragione il suo modo di intendere lo sviluppo della civiltà
E della storia per questo Antigone diventata un simbolo per l'intero movimento delle donne
Nulla più della guerra rende assordante il silenzio delle parti parole di iniziative autonome delle donne interroghiamoci compagna in queste ore di dolore e di angoscia sulle ragioni del nostro silenzio
Certo come Antigone e come Cassandra
Abbiamo sperato fino all'ultimo momento che la ragione quella vera quella che si fonda su un sentire profondo e istintivo prevalesse sullo scoppio delle pulsioni più basse più bestiali
Eppure i segnali dell'imbarbarimento erano già tra noi
Ebbene interrogarsi in queste ore volgere lo sguardo indietro a quegli anni ottanta che hanno preparato nell'orgia di benessere
E di egoismo dei Paesi ricchi nell'orgia di ingiustizia verso il Polo i poveri di tutto il mondo questo scontro feroce che prelude a un periodo buio per la civiltà umana
Infatti se si dovesse affermare l'idea che esistono guerre giuste che i conflitti tra diverse culture razze popoli Stati
Ma soprattutto in conflitto nord sud possano essere risolti solo con la forza
Dovremo aspettarci altre guerre altre catastrofi altri lutti
Oggi sentiamo che prima di tutto è necessario fermare il massacro
Si profila ormai è una campagna di dei media che tendono a ridurre nella coscienza della gente il peso delle vittime innocenti di cui nulla sappiamo in queste ore
In queste ore il mondo mostra al di fuori di ogni ipocrisia il suo vero volto
La crisi della perestrojka il silenzio colpevole dell'Europa la debolezza della sinistra
L'unica speranza che sentiamo nel futuro dipende l'ondata pacifista che percorre tutto il mondo occidentale divenne il diffuso senso comune della gente contro la guerra dietro questo conflitto si profila uno scontro indiretto
All'interno del sistema capitalistico per affermare l'egemonia degli Stati Uniti rispetto all'Europa che si avvia all'unificazione rispetto alla potente economia nipponica
Questa guerra copre dunque anche questo conflitto ma si è aperto un conflitto tra le economie capitalistiche dobbiamo attenderci dietro un'apparente unità
Tutta giù giocata sul piano militare un periodo di grande turbolenza nel mondo anche per i visti di regresso in atto in Unione Sovietica
Il PC è diventato un punto di riferimento in queste ore nel Paese
Almeno per quanti ripudia la guerra non dobbiamo disperdere questo patrimonio e attrezzarci a una lotta di lunga durata affiancando alle manifestazioni iniziative diffuse nei quartieri nei luoghi di lavoro
E allora mi chiedo
Non è oggi il tempo in cui le donne debbono produrre parole atti che costruiscano prima di tutto nelle coscienze la ribellione più profonda verso l'ipotesi di un mondo dove la guerra torna essere lo strumento dell'oppressione
Lo strumento per allontanare dall'Occidente lo spettro
Delle grandi masse di diseredati lo strumento per reprimere le differenze culturali storiche e politiche che sono la grande potenzialità l'unica ricchezza vera du l'umanità
E proprio a partire dalla volontà di affermare la nostra differenza di sesso che noi abbiamo avviato la più lunga e pacifica rivoluzione che la storia ricordi la guerra riporta indietro l'un l'intera umanità
Riporta indietro anche noi
E per affermare la differenza abbiamo un solo terreno possibile quello della pace
Dobbiamo affermare ovunque che rispetto delle differenze è alla base di ogni processo di pace che la guerra ha interrotto bruscamente la speranza di un nuovo ordine internazionale fondato sulla conoscenza e sull'ascolto reciproco
Anche ammesso che questa guerra duri pochi giorni ipotesi a cui nessuno ormai può credere e s'aprirà un baratro tra l'Occidente e il mondo arabo tra l'Occidente e il sud del mondo
Come dunque possiamo reagire noi donne come produrre atti autonomi significativi come costruire tra le donne nel Paese un movimento di massa contro la guerra
Il nostro silenzio non è vuoto di idee al contrario è frutto di un sentimento antico un sentimento di scacco di perdita un sentimento di lutto che si verifica in noi ogni qual volta di fronte a scelte drammatiche per l'umanità
Sentiamo che la nostra vita i nostri corpi la vita e il corpo di coloro che amiamo le nostre idee tutto diventa inessenziale
Questo nostro silenzio nasce forse anche dalla paura di affermare una verità Duranti
La guerra non scoppia senza che essa venga preparata nelle coscienze di grandi moltitudini
Essa viene preparata attraverso la promozione della violenza di valori come la competizione e l'aggressione
Sia chiaro io vedo bene anche le novità in campo veda in tanti uomini afferma l'affermarsi di nuovi valori vedo che il movimento delle donne ha prodotto in parte una femminilizzazione dei valori della società
Ma noi ci dibattiamo in una contraddizione da un lato rifiutiamo l'idea che la violenza e la guerra siano estranee al soggetto femminile
Per il rischio che la nostra identità sessuata
Sia di nuovo ricondotta alla nostra capacità di riprodurre la vita e quindi a una nostra presunta specifica attitudine naturale a sentimenti e valori quali la non aggressività la disponibilità e così via
Ma d'altra parte sentiamo anche che essere donna di venire rilevante nel momento in cui entrano in gioco le cosiddette questioni generali presentate come opzioni neutre valide per l'intera umanità
Un'elaborazione sessuata sul tema della guerra esiste non partiamo da zero
Non non voglio qui ricordare perché tutte conosciamo Virginio Rufo Christa Wolff voglio solo citare una frase di una famosa femminista italiana Alessandra Bocchetti
La donna almeno tre ragioni forti la maternità il Materno il sentimento di essere preda
Che la fanno più corpo degli altri questa impossibilità di prescindere dal corpo costruisce per le donne una sorta una sorta di pensiero materiale le donne questa guerra non avrebbero potuto nemmeno pensarla
E voglio chiudere per abbreviare il mio intervento
Col dire che esiste tra le donne ha una grande potenzialità contro la guerra che non è scontata dobbiamo lavorare nei prossimi giorni per costruire nei quartieri nei luoghi di lavoro comitati di donne per la pace aperti ad altre forze penso dopo soprattutto le donne cattoliche
Dobbiamo dare un contributo decisivo per estendere e rafforzare l'iniziativa delle donne in nero ma penso anche che dobbiamo realizzare iniziative autonome per far crescere il dissenso delle donne verso le decisioni del governo
Come Antigone oggi io penso disobbedire è necessario ritengo quindi che nei prossimi giorni dovremo studiare insieme ad altre donne ogni forma e non violenta ma incisiva di lotta compresa la diffusione tra i giovani dell'obiezione di coscienza iniziative di disobbedienza civile
Mi auguro al fine che è un terreno di riflessione autonoma come queste come da altri che discuteremo
Ci rende in grado di costruire una piattaforma unitaria di iniziative di tutte le compagne di Roma
Scusate devo informare tutte le compagnie di un'iniziativa per la pace in conto di donne mercoledì ventitré bisogna gennaio alle ore venti e trenta alla Casa della cultura in larga nulla
è un incontro organizzato dalla sezione femminile nazionale
Che vi invitiamo accusa al quale invitiamo tutte le compagne
Vorrei anche aggiungere un altro
Un'altra cosa purtroppo tristemente
Ritengo indispensabile vorrei ricordare la compagna Anna petto lati
Una compagnia del comitato federale di Roma che è mancata nel corso di quest'anno
Dopo una lunga malattia che ha contrastato fino all'ultimo con grande coraggio questa compagna molto giovane è mancata vi chiedo di ricordarlo a tutti insieme
Allora il compagno Rinaldo Scheda che aveva chiesto la parola
A fronte dell'afflusso notevolissimo di richiesta di parlare ha deciso di rinunciare per consentire
In più ha agito svolgimento dei nostri lavori credo che il compagno Scheda deve essere ringraziato dalla presidenza dal Congresso per questo gesto che ha voluto compiere
La parola la compagna Roberta Pinto una sessione Cinecittà
Compaiono sento di condividere molte delle cose che diceva Anita Pasquali stamattina in relazione al pacifismo
E penso soprattutto che noi non possiamo oggi praticare un pacifismo uguale a quello degli anni passati
Perché
Credo che questo non sia possibile
In quanto il nemico la guerra oggi è diversa dalla guerra degli anni passati
Oggi il pacifismo si deve confrontare con una guerra quasi pulita con poche vittime con l'alta tecnologia una sorta di guerra da borghese
In cui non si vede il sangue questo a una forte capacità di attrazione soprattutto nei giovani dobbiamo fare i conti con questo compagno
Il movimento pacifista per anni si è mosso a sussulti
Ha ripreso da poco l'iniziativa ed una cultura pacifista non si improvvisa si costruisce gli ha pazientemente senza accedere non sono convinta compagni come ci diceva ieri Piero Salvani che la nostra astensione lo ha ritardato
Lo ha ritardato io credo non solo la mancanza di continuità e a volte il procedere per slogan ma soprattutto lo ha ritardato il fatto che la cultura pacifista non è la nostra cultura quella dei comunisti
Il pacifismo è stato una delle contaminazioni più felici apportate al nostro partito
Ed è stato scelto anche l'urto della cultura pacifista che ha impresso una forte accelerazione per modificare il dato strutturale di tipo economicista tipico della nostra impostazione
La contraddizione aperta dalla cultura pacifista ci ha fatto scoprire anche nuove contraddizioni quella all'interno appunto
Del mondo del lavoro nel rapporto con l'ambiente e soprattutto quella del movimento delle donne
Esso come la non violenza non sono una parte fondante della nostra cultura e qualche anno fa quando il compagno Occhetto in tempi non sospetti
Cito Gandhi in più di un'occasione più di qualche compagno ne fu sorpreso
Io desidero con tutte le mie forze che il pacifismo che la non violenza siano dei pilastri costitutivi del partito democratico della sinistra
Ma è proprio per questo che non voglio essere a rimorchio
Voglio che venga elaborata o un nostro pensiero pacifista e non violento una nostra cultura che sia in grado di scendere in campo in modo autonomo producendo molto ma molto di più di quanto abbiamo prodotto finora
Voglio che non siano solo gli addetti ai lavori ad occuparsi di questo e credo che tutti quanti ci ricordiamo la discussione sul nucleare e sull'uso del nucleare
Ecco anche l'opzione ambientalista ed antinucleare deve poter essere l'altro pilastro del PDS
Haunted autenticamente ambientalista
Non un ambientalismo alla Rosa Filippini che si agita per le cartucce a pallini delle di o delle doppiette e poi dice di sì alle diciotto mila tonnellate di esplosivo tanto per cominciare
Sganciate su Baghdad il primo giorno del dell'assalto
In questi giorni i compagni mi è venuta una gran voglia di tornare ad essere cattiva
Avverto tutta la rabbia il senso di impotenza vissuto alla Camera con molta molta molta molta pesantezza e avverto il bisogno di diventare tutti un po'più cattivi verso i radicali
Verso la sinistra di cicche non ha saputo scegliere verso tutti quei cattolici impacciati preoccupati e però obbedienti ed ipocriti
La sensibilità comunista compagno Punzo certo si è molto appannata nei decenni e non credo per colpa di Occhetto questa sensibilità comunista Barri vivificata va riscoperta c'è una maggioranza silenziosa in sede propria e l'abbiamo vista al lavoro durante questi giorni e sappiamo quant'è forte il potere di attrazione di questa maggioranza silenziosa
Del benessere e però ce n'è anche uno alle nostro interno di maggioranza silenziosa ed è forse più pericolosa perché è la stessa che sconfisse l'austerità di Berlinguer
E che incide così tanto anche all'interno del sindacato e del mondo del lavoro
La battaglia su Gladio è appena all'inizio compagni come lo è anche la battaglia per le riforme elettorali ed istituzionali come lo è la riscossa pacifista
Questo non è un Moloch Garzi Piero Salvagnini queste il tentativo di risvegliare coscienze anche in parte addormentate con iniziative con voglia di lottare indicando prospettive reali di trasformazione di progresso
Ecco opzioni chiare di progresso alternative a quelle attuali che sono così forti e così convincente
Opzioni trasparenti senza troppi distinguo senza troppi mai troppi se che tanto piede hanno preso anche tra di noi e che ci rendono spesso assenti anche in questa città nelle grandi battaglie l'altro pilastro del PDS credo che debba essere la solidarietà
La solidarietà è un termine chiaro compagni che indica contenute contenuti e forme
E noi non possiamo pensare di essere solidali con gli arabi quando sono lontano da noi
E non essere capaci di produrre progetti idee culture soluzioni per quelli che vivono a Roma
La solidarietà e di diritti sono quindi un pilastro forte del partito democratico della della sinistra
Ed il quarto pilastro credo debba essere costituito dalle questioni del lavoro per lo sviluppo del progresso di un nuovo equilibrio di una redistribuzione del pane più equa e più giusta
C'è un lavoro enorme su questo fronte
C'è un cemento che tiene assieme tutto questo
Ed è il cemento costituito dal pensiero della differenza
è l'elemento costitutivo del partito degli uomini e delle donne che vogliamo costruire ed è questo che dal PDS la sua peculiarità più evidente
Lo rende diverso da tutti gli altri partiti
Ho condiviso pienamente la carta di adesione delle donne al PDS anche perché ha ricostruito un percorso nostro delle donne comuniste
Che si è mosso all'interno di questo partito e ne ha determinato scelte ed opzioni
Le donne sono davvero soggetto fondante del PC ma lo sono sempre state fin dall'inizio essendo il nostro partito stato fondato non solo dal compagno Gramsci ma anche da Camilla Ravera
E mi dispiace che il compagno Ingrao non si sia accorto della presenza delle donne dentro il partito ho aderito alla proposta del PDS in modo convinto e critico ho aderito
Non siamo state ausiliaria compagno in grado siamo costitutive di questo partito e lo siamo stati e da sempre e lo siamo state da sempre e questa cosa compagni Ingrao la dico con tutto l'amore che ho nei suoi confronti non la dico certamente per ripicca
Ho aderito alla proposta del PDS in modo convinto e critico
Ho aderito a questa proposta con la mia storia personale e politica
E voglio proseguire dentro il PDS è un percorso che spesso le compagnie hanno vissuto in modo individuale
Non avendo trovato una sponda culturale ed organizzativa delle sensibilità che dessero risposte e sollecitasse era ulteriori indizi interrogativi
Voglio però dire anche con molta chiarezza e concludo che questa adesione al PDS non è un'adesione e non lo sarà a scatola chiusa non è una tensione data per sempre non riproduciamo una sorta di mini centralismo all'interno della maggioranza per mantenerne la compattezza
La dialettica la capacità di critica di consenso va conquistato di volta in volta sulle ed è e sulle cose da fare
Abbiamo voluto come donne la fine degli atti di fede e questo deve valere per tutti
Una proposta immediata che io mi sento di fare anche in relazione alla situazione drammatica in cui viviamo
è che immediatamente tutte le sezioni del partito a Roma diventino dei grandi centri d'iniziativa sulla pace mettano fuori un'insegna ben visibile che li identifichi all'interno dei quartieri
Prendano subito contatto con le scuole con gli insegnanti democratici si faccia informazione e controinformazione si organizzino gesti individuali di disubbidienza Dio di obiezione
Diventino la sede naturale d'incontro di raccolta di materiale di preparazione di preparazione delle iniziative nel quartiere propongo anche che la Casa della cultura diventi subito una Casa della pace
Che sia quindi la struttura che dia all'imputato tutte le iniziative e sia in grado di cominciare a tessere quella Rete che vogliamo sia il tessuto del PDS
La commissione politica si riunisce nella stanza della prima mozione
La parola al compagno Sandro Morelli nella sezione aeroportuali si prepara compagno Mario Tronti della stazione Ostiense
Quindi care compagne cari compagni per dirla già io vorrei ripartire da questa
Questione un uomo da solo
Il Presidente degli Stati Uniti Bush ha potuto decidere tempi e modi della guerra tremenda che è stata scatenata del Medioriente
Nessun potere di interdizione abbiamo visto è stato capace di fermarlo
O almeno di costringerlo a rinviare la sua decisione non ce l'ha fatta il Papa
Il Segretario generale l'ONU ha preso a cose fatte all'inizio della guerra
L'estremo tentativo di Mitterrand è stato spazzato via dal potere di veto degli Stati Uniti
Noi tutti il mondo intero abbiamo assistito indiretta all'inizio della guerra sciagurata che si vuol dire giusta e inevitabile e necessaria
Per nascondere a me sembra questo dato corposo la responsabilità di decisione accentrato nelle mani di un solo uomo il capo della più grande potenza del mondo
C'è poco da girarci intorno mi sembra le cose stanno esattamente così
E suonano drammaticamente ipocrite le apprensioni e le preoccupazioni che si levano ora da più parti come se tutto quanto di tormento potrà ancora accadere non fosse stato esattamente prevedibile e verosimilmente previsto
Fra i tanti orrori che viviamo e vivremo senza questo fatto sul quale ho voluto porre l'accento la concentrazione assoluta di questo potere di decisione tragico a me sembra uno dei dati più inquietanti agghiacciante
Non è certo questo il Governo mondiale di umori di un'umanità pacificata di cui si è tanto parlato destra parlato anche tra di noi
La domanda allora è d'obbligo come è stato possibile non vedere e non capire quanto via via si stava preparando e ci riguarda tutti come è stato possibile
Sottovalutare così grossolanamente il fatto che al venir meno di un equilibrio bipolare
Causato dal crollo dei regimi di Spotify dell'est europeo e dalla crisi gravissima dell'Unione Sovietica stava sostituendo sì non un nuovo equilibrio mondiale
Ma lo squilibrio inquietante che ha potuto generale quelle norme accentramento di potere questo nuovo dominio anch'io naturalmente non voglio cadere lo dico con grande sincerità nella trappola delle recriminazioni ad uso interno sarebbe assai meschino ed anche sterile
Ma allora guardando avanti
Dico a noi tutti e naturalmente in primo luogo ai compagni della maggioranza possiamo ora riconoscere insieme
Che è tutta un'analisi di questa fase drammatica della storia del mondo fatto talmente rivista come ci sollecitava ieri ha fretta dei compagni in grado come mi pare anche il compagno Occhetto oggi sull'Unità
Si predisponga fare chiederci perché questo è il vero cruciale banco di prova per la sinistra per tutta la sinistra in Italia in Europa e nel mondo
Analisi cultura politica progetto occorre rivedere rifare c'è un termine che secondo me rende bene l'idea
E l'uso naturalmente in termini modo diciamo anche un po'bonariamente provocatorio rifondare bisogna rifondare rifondare la cultura politica dei comunisti italiani noi l'abbiamo detto noi della mozione Rifondazione siamo d'accordo è un'impresa titanica immane
Siamo solo agli inizi siamo solo si vuol dire consigli ai primi balbettii di questa ricerca
Non abbiamo difficoltà a riconoscerlo ma basterà questo
No secondo noi non passerà e lo sappiamo bene non basterà se anche altre culture politiche della sinistra ecco il punto non sapranno non vorranno rimettersi in discussione non decideranno di rifondarsi questa è la questione
Serve un nuovo inizio ci ha ripetuto ancora ieri qui il compagno Flores d'Arcais ma quando ci dirà Flores che serva un nuovo inizio non solo per i Comunisti italiani ma per tutte le culture della sinistra italiana ed europea
Quando ci capiterà di sentirvi conoscerà apertamente con la nostra stessa vorrei dire umiltà con lo stesso coraggio con la stessa audacia con la stessa radicalità innovatrice
Che altri altre culture tradizionali alla sinistra hanno bisogno di rifondarsi
Che ne ha bisogno la cultura politica le socialdemocrazia europea soprattutto quella del socialismo moderato cosiddetto mediterraneo a cui guardare anche una parte consistente della nostra diciamo cultura della cultura la maggioranza del partito che ne ha bisogno quella liberaldemocratica anche nelle sue varianti più avanzate di cui è così autorevole interprete qui da noi Norberto Bobbio
Quante altre guerre giuste
Dovremo vivere perché si avvii finalmente una comune riflessione rifonda di IVA un vero nuovo inizio ossia una comune Rifondazione la ricerca di una nuova cultura
E di una nuova pratica politica della sinistra capace di proporre un orizzonte vasto all'indagine e alla sperimentazione una coscienza realistica
Del dato che abbiamo in questi giorni drammaticamente sotto gli occhi e cioè che gli interessi
I Poteri questo il realismo il dominio del capitalismo come forma pratica di una concezione quantitativa industrialista nordista dello sviluppo
E delle relazioni umane non sono non possono essere i confini il capolinea della storia umana dentro la storia del nostro Paese pianeta
Per questo la cosa non potevamo accettare
E non l'accettiamo che si chieda ai comunisti italiani di negare la propria identità per assumerne un'altra già definita o pasticciata avente definita da un miscuglio di culture tradizionali e consumate
Questo no non è giusto e non è possibile
Ed è quanto sta accadendo in questi giorni che ce lo dice in faccia diciamo drammaticamente
Ha ragione secondo la mia opinione compagno Asor Rosa il filo di una ricerca radicalmente innovativa che abbiamo dipanato insieme fino al diciottesimo Congresso è stato anche secondo la mia opinione interrotto deviato dalla svolto dello scorso anno si vuole riannodare quella trama
Si vuole riprendere quel percorso si vuole riprenderlo arricchendolo col contributo essenziale prezioso di altre culture di altri apporti aperti a una comune ricerca
è questo il senso della riflessione
Richiamo ancora che mi pare compagni Occhetto tenda ad avviare a riproporre questo
Noi non ci sottrarremo perché il nostro intento è proprio quello di contrastare una deriva moderata che in quest'anno invece apparsa evidente e dichiarata con chiarezza almeno da una parte dell'attuale maggioranza
Sì bloccare il sistema politico per passare dalla opposizione per l'alternativa al governo ma a quale governo ammesso e non concesso che sia dietro l'angolo e non è dietro la al governo in questa logica di questa fase moderata è una scelta legittima badate la scelta compiuta dalla sinistra europea cosiddetta mediterranea è questo che si vuole lo si dica chiaro allora se invece si vuole mantenere aperta
Una ricerca innovativa politica culturale riprendendo il filo di quell'elaborazione che ci portò al diciottesimo Congresso allora sono convinto che questa comune ricerca può e deve riprendere nel luogo che abbiamo fino ad ora tutti condiviso in un partito nel quale le diverse culture politiche fino ad ora hanno interagito possano continuare ad interagire
Partendo ciascuna dal riconoscimento della propria parzialità e della comune esigenza di Rifondazione
Separare queste culture scindere queste forze sarebbe bloccare questo processo di comune Rifondazione
Una sciagura è una sconfitta comune un partito pluralista non molla culturale tanto meno monolitico non è qualcosa che ci si può concedere o che dobbiamo subire è una esigenza nostra e quando dico nostra intendo il punto di vista autonomo dei compagni che si sono riconosciuti nella proposta di Rifondazione una comune esigenza non solo nostra l'esigenza di una comune Rifondazione teorica culturale politica e anche organizzativa
Ma se così deve essere allora ne conseguono alcune necessarie implicazioni che io voglio concludendo citare è io credo fatemi dire così una sciocchezza pensare di poter regolare il confronto fra culture politiche la ricerca di una comune Rifondazione sulla base dell'applicazione di un principio di maggioranza quale maggioranza un'alleanza eterogenea fra diverse culture che dovrebbero divenire dominanti su altre ma anche questo sarebbe il blocco di un'interazione feconda non regolabile da principi quantitativa
E poi su che basi si è costituita l'attuale maggioranza attorno a una scelta dar vita a un nuovo partito ma non certo sulla base di un chiaro programma né fondamentale né politico né pure di governo la base programmatica consentitemi di richiamare questo punto che qualche volta sembra sfuggirci
La base programmatica presunta dell'attuale maggioranza se non sbaglio se ne è andato all'opposizione insieme dei compagni Bassolino il principio di maggioranza allora potrà semmai agire questo sì e noi dobbiamo disconoscerla finisco subito sulla base di un confronto programmatico e di indirizzi politici che ancora in grandissima misura tutto da fare
E allora vedremo quali maggioranze si costituiranno attorno ai problemi della pace e della guerra delle politiche economiche e sociali energetica e così via
Mi pare proprio azzardato affermare che l'attuale maggioranza prefigura le maggioranze che si stabiliranno su quelle basi le scelte recenti attorno alla crisi del Golfo lo dimostrano abbondantemente certe diciamo separazioni di giudizio parlano chiaro
I diversi punti di vista ho esaurito il tempo c'è ancora un minuto esaurito meno i diversi punti di vista le diverse culture politiche devono quindi poter vivere a Giglio organizzarsi autonomamente per poter liberamente interagire questa è una questione essenziale servono regole spazi riconosciuti garantiti agibili strumenti ma se vogliamo che questa ricerca non si o siti in nuovi centralismi verticistiche CD tipo correntizio allora serve di più ancora un radicale principio innovatore nell'immaginazione organizzativa
Nasce da qui l'idea davvero moderne attuale del partito artrite di una struttura fondata su di un assetto policentrico di autonomia e di soggettività che si organizzano per indirizzi tematico progettuali anche per aree politico culturali
E che possono utilmente federarsi per affinità e trovare a livello regionale provinciale comunale i momenti confederali dell'elaborazione della direzione complessiva questa è la nostra proposta di riflessione e di confronto
E ho apprezzato i riferimenti che ho sentito esprimere da leoni nella sua relazione ma anche dal compagno Mussi dal compagno Bassolino ma allora perché tanta reticenza tanta timidezza perché non si scava di più
Perché non si elabora non ci si confronta più apertamente attorno a un'ipotesi di questo genere badate compagne e compagni non dico che noi della mozione Rifondazione abbiamo avuto tutte le carte in regola tale proposi con i mesi trascorsi lo dice un compagno che non ha avuto molta fortuna nel proporre e riproporre la necessità di questa discussione
Ma ora e il tempo di andare a fondo sapendo che questa è una condizione essenziale da conquistare perché tante compagnie tanti compagni non abbandonino il campo perché possano riconoscere nel nuovo partito la ragione il senso del proprio impegno
E sapendo che ci vuole coraggio e grande volontà di rinnovamento a promuovere un assetto di questo tipo perché un assetto reticolare è di tipo federativo e la distruzione di ogni verticismo ma anche di ogni ipotesi liederistica
Perché un assetto reticolare policentrico significa poteri diffusi rappresentanza reale di esperienze e culture che partono da sé
Che tendono a cooperare e data autogovernarsi negli organismi dirigenti abbattendo pratiche di cooptazione domini di apparato questo è perché la costruzione di un assetto reticolare policentrico federato è un problema
Fatemi dire così di ecologia dell'organizzazione che non ammette né vertici si Minelli degli ismi e chiede una rinnovata cultura politica dell'organizzazione in un partito così ho finito così organizzato non è allora possibile immaginare queste la mia nettissime
Opinione considero questo un punto davvero di fondo il segretario sia eletto dal congresso o dai congressi questo è un punto una questione di principio concludo
Richiamando il concetto quest'presso l'inizio la concentrazione dei poteri nelle mani di un uomo verificabile solo attraverso un congresso nel caso di un'organizzazione politica è qualcosa che oggi mi inquieta
E mi fa più paura di ieri sia per quanto riguarda gli assetti istituzionali sia per quanto riguarda i corrispettivi delle organizzazioni politiche il liberismo il presidenzialismo io mi auguro sinceramente che da questa riflessione anche attorno a questo punto lui tutti possiamo trarre la convinzione necessario prevenire questo rischio è necessario dare anche al congresso di Rimini un segno chiaro di una volontà diciamo moderatrice dal punto di vista di questa tendenza
Potrei dare alle compagnie alle compagne alle compagnie e compagni due comunicazioni la prima si riferisce ad un messaggio che ci è pervenuto questa mattina
Del rettore della Università di Roma il professor Giorgio Tecce che si scusa essendo stato danno invitato per non poter partecipare al congresso e Cindia auguri di buon lavoro
La seconda comunicazione riguarda l'Assemblea riservata ai soli delegati che noi avevamo previsto alla fine di questa mattinata ma dal momento che viene in contemporanea una riunione delle compagne delegate
E sul loro proposta io indico al congresso un orario diverso che è quello delle ore quindici quindi all'inizio dei lavori però dobbiamo trovarci qui puntuali alle ore quindici
Adesso lo proseguiremo il dibattito fino alle tredici e trenta dopodiché alle ore quindici c'è una seduta riservata ai soli delegati il che significa che invitati che e vengono per ascoltare il dibattito congressuale e potranno venire poco dopo la riunione sarà Breve perché gli adempimenti sono limitati e subito dopo si passa al dibattito
Noi oggi condurremo il dibattito fino a sera
Alla fine del dibattito questa sera verso le otto i saranno in ordine inverso le repliche dei compagni Bassolino Ingrao Mussi
Riprendiamo dibatto la parola a Mario Tronti sezione Ostiense se preparare Mariella Gramaglia
C'è stata questa irruzione nel nostro dibattito di un evento che si chiama con una parola antica e sempre mostruosa che guerra
E io concordo con compagno Ingrao che questo sposta i termini dal nostro dibattito
Così come concordo con il compagno Bassolino quando dice che questo sposta i termini della nostra stessa iniziativa politica
Rigetta questo partito nella società con una sola in una società in movimento che abbiamo visto in questi giorni anche nelle strade
Dobbiamo correggere
L'analisi dell'ottantanove con l'analisi del novantuno
Rimotivare il perché il come il percorso è il fine del processo di innovazione di trasformazione di questo partito politico
Tenendo fermo il fatto che di un nuovo partito abbiamo bisogno e di un vero partito questo è il senso appunto della mozione che va sotto il nome di per un moderno partito antagonista il riformatore
Perché
Di un nuovo inizio si deve trattare ma sul serio
Su un'analisi forte su un progetto forte senza aderire senza subalternità e quindi con spunti forti anche di riflessione
Di cultura politica io voglio soffermarmi su alcuni punti di cultura politica privilegiando questo rispetto ad altrettanto importanti temi ma la svolta dell'ottantanove dal novembre ottantanove era molto fondata su un'analisi della situazione internazionale quell'analisi si dimostra oggi imprecisa approssimata in alcuni punti sbagliata non era in non era nato un nuovo ordine di pace universale ma si era tra l'altro violentemente spezzato un equilibrio anche di Potenza che aveva erano che aveva retto il mondo per quarant'anni emergeva senza più forza
Con più forza senza più forze deterrenza esterni un'unità
Un'unica potenza planetaria tecnologicamente imbattibile e quel che più conta un unico grande apparato ideologico il solo oggi capace di egemonia
Oggi dobbiamo riprendere rifondare l'analisi degli Stati Uniti come cuore e cervello dell'assetto capitalistico mondiale
Senza rozzezza senza vecchiume di concetti e di linguaggio sono convinto che fosse sbagliata la categoria di rivoluzioni democratiche applicata al crollo dei regimi dell'Est Europa abbiamo visto tutti che la caduta del tentativo comunista di costruzione del socialismo va nel pericolo serio di restaurazione mi di quanto c'era prima nell'economia nei rapporti sociali nei sistemi politici sono altrettanto convinto però che è sbagliato l'uso della categoria di imperialismo per definire l'iniziativa di guerra americana nel corso in realtà la potenza economica americana in declino rispetto ad altri poderosi poli di sviluppo in Europa e in Asia
Prova un'altra funzione di dominio come garante degli equilibri politici mondiali
Forza di sicurezza militare per tutti i capitalismi del momento
E invece di immaginare l'ONU come Jermaine e di un Governo mondiale faremmo bene a far critica dell'uomo come braccio politico ormai di un compromesso tecnologico militare
In fondo non è sbagliata la definizione di un'operazione di polizia la terrificante operazioni di polizia di quello che ormai il gendarme e del mondo quello però che mi interessa dire il e che dobbiamo essere capaci oggi di guardare i fatti nuovi compensi e rimuovere se quello è il reame ponte di comando degli Stati Uniti
Non dobbiamo ridurre a questo la realtà la vitalità la complessità di tutto quello che va sotto il nome d America
Se questa è guerra dell'Occidente non va concesso nulla la tentazione di una contrapposizione all'Occidente in una nuova in nome magari di un ritorno terzomondista aggravato questa volta da cultura integraliste e fondamentalista
Massimo rispetto per queste culture comprensione e conoscenza PS ma noi siamo qui e arredi delle tradizioni democratiche operaie socialiste eretiche di questo parte di mondo e vaccinati ormai contro qualsiasi germi video ontologie totalizzante
Quindi il partito il nuovo partito la sua cultura anzi le sue culture politiche come mantenere aperto politicamente
Il conflitto i conflitti in primo luogo il conflitto sociale separandolo definitivamente una volta per tutto dalla guerra anzi rinnegando la guerra marcando questa cesura storica questa sia epocale tra politica e guerra ma anche tra politica di trasformazione è guerra io direi tra politica rivoluzionaria è guerra ecco solo un partito che viene dal movimento operaio e da quella sua parte essenziale che è stata fin qui fra tragici errori e splendide intuizioni che è stato fin qui appunto il movimento comunista
Sopra un partito che viene dall'Oriente capaci di andare oltre può assolvere a questo compito veramente storico
Molto ci sarebbe da dire sulla forma del nuovo partito di cui si è troppo poco discusso ma sottolineo di nuovo un punto di cultura politica
Io credo che noi dobbiamo disporre ci su una critica contemporanea e contestuale dei due grandi sistemi che fin qui hanno attraversato l'epoca moderna coniugare insieme critica del capitalismo e critica del socialismo
Critica del capitalismo reale e critica del socialismo reale e noi abbiamo appunto dicevo da correggere l'ottantanove con il novantuno proprio perché l'ottantanove ci ha messo di fronte alla crisi del socialismo
Il novantuno ci mette di fronte questo trionfo
Del capitalismo sul piano però lo vediamo sul piano terribile della guerra
Per questa via sono convinto che Cassese spingerà i modi fino in fondo l'analisi e la critica di capitalismo e do il socialismo noi torneremo ad incontrare il comunissimo
E torneremo ad incontrarlo non come appunto un'esperienza del passato in quanto ma come qualche cosa che sta ancora nel germe del futuro essi riusciremo appunto a uscire fuori da questo giardino europeo e concludo
Per arrivare a fare un'autocritica dell'Occidente nell'assunzioni di una politica monco la cosa più importante in questa fase l'ultima cosa che voglio dire è che noi non possiamo abbassare il tiro del progetto
Non possiamo cioè Kerry lanciare in condizioni del presente una antiche volontà mai sconfitta ancora di trasformazione le compagnie della sezioni di Milano Teresa annunci ma sezioni di sole donne hanno elaborato un documento
In cui si parla anche con un linguaggio nuovo di un partito che ci assomigli delle categorie del desiderio e del possibile
Il che dimostra che le donne comuniste sono più avanti oggi degli uomini comunisti
Hanno premesso a questo loro documento un indistinto che a me piace molto che voglio qui in conclusione eccita
E sono le parole di una donna
Amiche mie Carpinteri perché siamo qui contenuti comprendete fino in fondo che mi richiamo a nulla di meno di un sovvertimento completo del presente ordine sociali allo scioglimento dell'intero contratto sociale esista
Queste parole venivano dette da Elisabetta del SISMI in un convegno sui diritti delle donne assegni capoverso USA nel mille e ottocentocinquantadue
La parola Mariella Gramaglia deputato della Sinistra indipendente si prepara Luigi Cancrini
I compagni giustamente proprie
Va bene se non parlasse ma insomma i diritti individuali sono diritti individuali
Reciproco sconvolto e spirito di unità
Sono certamente dei sentimenti buoni e giusti in un momento tanto difficile come il cui esito
E tuttavia a me non pare sensato considerare questa orribile guerra
Contro la quale con convinzione o portati in Parlamento
Come qualcosa che oltretutto ci spoglia anche dei nostri strumenti di analisi e di elaborazione politica
Nell'ottantanove milioni di uomini milioni di uomini e di donne di persone non voi
Hanno detto di non volere più quel comunismo in cui da molti anni a questa parte il vissuta metà dell'umanità
Milioni di persone e non il compagno Occhetto ne hanno decretato l'impossibilità logica e l'impossibilità economica questo non impedisce naturalmente ai singoli di continuare a nutrire in cuore un sogno o anche un per oggetto
Io a chiedere il rispetto per il quesito mai cosa diversa dalla realtà così come storicamente in tanti diversi Paesi si è realizzata certa ragione Tremonti non è prevalsa un'ipotesi di sinistra
E per i vari sa però come modello la società attenta
Nella quali spende sul consenso e con il consenso il progetto di più diritti di più giustizia sociale di più solidarietà
Detto con la quale in quanto Società aperta non smettere di criticare mai concretamente anche sempre le forme di produzione
Nessuno pensava che sarebbe stato il trionfo del bene nessuno l'incertezza di nuovi equilibri era evidente e per ora ha dato l'esito più tragico
E in questo quadro io credo che bisogna dare all'Italia un ruolo di pace
Sapendo che il nostro riferimento il luogo in cui dobbiamo spendere la nostra forza come forza di sinistra
Non può che essere soprattutto l'orizzonte della sinistra europea per far pesare il peso dell'Europa nel quadro internazionale
C'è talk sapendo che la sinistra europea è divisa non nascondendo cielo nessuno lo nasconde
Ma pensandoci anche sempre più come il Paese mediterraneo e io credo compagni interpretando quell'articolo della Costituzione in cui si dice che l'Italia ripudia la guerra
C'è eletto in termini morali ma anche in termini storici pensando che così come la Germania
E uscita sconfitta dalla guerra e ha ridotto nell'arco del suo intervento bellico occorsi noi dobbiamo pensare anche alla nostra storia
Non come un Paese orgogliosamente vittoriosa della seconda la seconda guerra mondiale inno come un paese di cultura guerriera
Non lo dico per fare del disfattismo facile nei confronti dei soldati che oggi sono nel Golfo
Lo dico perché e credo che sarebbe molto superficiale stare qui sto ma lo dico perché credo che dobbiamo cominciare a pensarci in un modo diverso di non continuamente come il Paese che vorrebbe essere Guerrino
E non riuscendoci continua a concepire sottili complessi d'inferiorità credo che questo percorrerà impropriamente molta parte della cultura democratica
Credo che dobbiamo evitare in una crisi nuova come corista anche di rispondere con il vecchio tutti con il vecchio schema della scelta di campo quale che sia il campo a questo proposito siccome compagna autorevoli ci invitano a imparare dei movimenti in particolari dal movimento delle donne io vorrei proporre alla riflessione delle compagnie dei compagni l'origine del movimento delle donne in nero
Letta vennero alle rigide sono delle donne ebbene israeliane
Che si raccolgono in unità religiosa sotto il muro del pianto a piangere i ragazzi palestinesi che sono stati uccisi ad altre donne
Alle donne palestinesi solo in un secondo tempo le donne palestinesi rinunciando attenzione ai loro simboli nazionali
Si riuniscono fisicamente investendo anche loro di nero
Alle donne ebbene israeliani
Ecco un simbolo vivente concreto di unità
Io vi chiedo e lo chiedo per nulla in modo distruttivo lo chiedo come riflessione politica potevo realisticamente suppone che le nostre donne in nero le donne italiane
O le donne pacifiste italiane sì è lei sino che ne so in un ruolo in un luogo analogo per esempio nella sinagoga di Roma e vengano accolte come sorelle
Ecco io temo che sia molto difficile temo che se vogliamo costruire un movimento pacifista in Italia vero dobbiamo immaginare di poter essere accolte come sorelle alla sinagoga di Roma
Due popoli due Stati diceva Mussi due Stati sovrani due popoli degni martoriati e offesi
Delle quali possibilità di reciproca mediazione noi come Partito Democratico e la sinistra dobbiamo farci interpreti con la massima di duttilità
E con la massima cocciutaggine in qualsiasi consesso internazionale
Sequestro il nostro spirito
Due popoli degni due nazioni due Stati io credo che noi abbiamo anche noi non solo la pannolini qualche cosa da insegnare ai generosi ragazzi che stanno in questi giorni nelle manifestazioni pacifiste
La Malfa ha detto così l'alternativa si allontana
Giustamente Mussi ha ironizzato con i toni Mara maltese pingue De Michelis io credo però che se iattanza e con spirito di responsabilità
Va anche detto allarmante ad altri che può darsi che forse è anche vero chi è più in una fase l'alternativa si può allontanare
Che spendere la farsa del partito democratico della sinistra come forza di governo in questo contesto internazionale può essere ecco questo sì
Un po'più difficile di quanto all'origine pensavamo può richiedere effettivamente una battaglia politica più complessa
Qualcuno temeva che scegliere il partito democratico della sinistra volesse dire rinunciare ai principi volle Corinne al governo purché si sia e Perinetti ok dopo Compagni e compagne
Che nulla oggi richiede più rigori di principi di un partito democratico della sinistra che spade la strategia dei diritti della strategia universale dei diritti dei diritti dei papponi delle Nazioni il suo asse politico e lo prende sul serio
Ho finito
Noi non ci stiamo arrampicandoci ridenti sopra un arcobaleno
Stiamo stringendo un patto voi comunisti che cambiate noi esterni che vi incontriamo un patto di grande responsabilità il fatto che lo stringiamo in un momento doloroso lo rende forse più forte e più intenso e non certo più flebile
La parola Luigi Cancrini
Sì io credo compagni che il problema più serio qui ci troviamo di fronte
E di cui dobbiamo anche riconoscere con o di umiltà che non veniamo a capo completamente
E il problema costituito dai nostri discorsi e non solo nostri
Relativi al principio di democrazia
Principio di maggioranza come costitutivo
Della democrazia
Io credo che noi ci troviamo in una situazione abbastanza curiosa rispetto a questo concetto
Perché da una parte e sentiamo che l'unico che possano garantire appunto la democrazia all'interno di una qualsiasi a organizzazione e dall'altra vi diamo all'interno di una democrazia quello occidentale
In cui questo principio di maggioranza si è affermato invece nel tempo per un uso sbrigativo è sbagliato che ne è stato fatto
Come un principio che non garantisce affatto la democrazia
Io credo che sia chiaro che il voto espresso dal parlamento qualche giorno fa non è un voto che garantisce la democrazia
è un voto in cui sono state affermate alcune posizioni attraverso una maggioranza di governo
Posizioni rispetto alle quali non ha contato il popolo che quelli dovevano rappresentare ma hanno contato gli schieramenti dei gruppi che quelle persone altrimenti rappresenta
E credo che nella storia recente del nostro Paese in Parlamento ci sia stati molti esempi clamorosi parlo soltanto dalla legge sull'informazione radiotelevisiva mi sembra che ma il modo più clamoroso si sia determinata una situazione di questo tipo
D'altra parte a me pare che un'utilizzazione del principio di maggioranza come strumento anti democratico costituisca proprio il fondamento la base di tutte quelle alchimie su cui si formano le maggioranze di governo
La possibilità di influire per arrivare al cinquantuno per cento in un consiglio comunale o in un governo nazionale costituisce una forza di ricatto con il quale si ottiene un vantaggio per sé compiti propri che può essere sproporzionato rispetto al contributo reale di un gruppo
Ecco a me pare che questo sia il problema che nel momento in cui anche dei nostri documenti congressuali ne parliamo di principio di maggioranza
Siamo tutti d'accordo sul fatto che questo è il principio unico a cui si può fare riferimento e tuttavia non ci fidiamo
Io ho sentito in molti discorsi ancora ieri salvandoli con molta vivacità diciamo puntualizzare l'idea che un partito democratico della sinistra in cui funzionasse automaticamente il principio di maggioranza e basta
Non sarebbe il partito che vogliamo
Allora io credo che la domanda che ci dobbiamo porre e se questo è l'unico modo di far funzionare un principio di maggioranza e se è possibile fare un'analisi per quanto minuta nel brevissimo tempo di quelle che sono le ragioni di questa degenerazione
Allora compagno credo che un punto fondamentale nella discussione del principio di maggioranza debba partire da questo se il principio di maggioranza viene utilizzato per dirimere i conflitti fra gruppi organizzati siano essi correnti siano essi partiti o gruppi organizzati a qualsiasi titolo
Io credo che il principio di maggioranza viene inevitabilmente usati in modo sbrigativo per dar ragione al più forte
Tutta l'attività precedente consiste nell'acquisire abbastanza consensi per poter poi esercitare quel diritto anche alla prepotenza di maggio
E se invece pensiamo al principio di maggioranza io così l'ho sentito nel documento della della mozione firmata da Occhetto
Se pensiamo al principio di maggioranza come un principio che va affermato sui problemi e non tra gli schieramenti
E allora ci troviamo in una situazione che è un po'diverso
Trovare maggioranze i suoi problemi dopo aver creato le condizioni per cui tutti abbiano potuto esprimere la propria voce il proprio pensiero significa cosa ben diversa che misurarsi col voto su posizioni precostituite
E io penso compagni che qui stia il punto
E penso che su questa cosa che stiamo discutendo
E per questo motivo a me pare sia abbastanza
Difficile pensare che la proposta della federazione che è stata pur portata avanti in una certa fase sia effettivamente sensata perché a me pare che sarebbe un modo di arretrare rispetto a questo dibattito
Non è una forza organizzata al all'interno di un grande organizzazione quella che è in grado di convincere no
Si limiterà a semplicemente a contare per il peso che ha ritenuto uscendo con la situazione è sterile
A me pare molto più interessante questa formulazione che è stata portata ancora da Morelli
L'assetto reticolare policentrico inteso forse almeno ammette piace sentirlo così come una presenza diffusa all'interno di luoghi in cui si producono e si promuovono idee incontri
Però io credo compagni che questa questo assetto reticolare policentrico sia una frase che ancora è bella ma poi dopo la produzione in concreto in termini organizzativi non è che la vedo molto semplice concordo pienamente con Morelli su questo
Quando dice che siamo a un passaggio di cattivissimo e che quella che è necessaria da tutte e due le parti è una ricerca attenta delle condizioni in cui questo si può realizzare
Io compagni sono convinto del fatto
Che in questo momento prima seconda o terza mozione ci troviamo di fronte ad un problema di cui non abbiamo la soluzione
Cioè io non credo che esista all'interno di una delle emozioni
Quello che sa quello che si deve fare e credo che il confronto sia quello di cui abbiamo bisogno
E credo che questo è il momento allora di esercitare appieno al nostro interno questa idea della democrazia e del principio di maggioranza che si basa sull'aperto confronto delle idee
Sul numero massimo possibile di voci nel dibattito e sulla decisione sempre provvisoria di vendibile ma che in quel momento ci sembri la migliore a tutti insieme
Quello che temo di più è invece che si usi un linguaggio del tipo richiesta concessione compromesso patteggiamento
Io credo che abbiamo bisogno di soluzioni originali per dire che all'interno di una grande organizzazione la democrazia è possibile
E d'altra parte se non riusciamo a garantire al nostro interno credo che sarebbe abbastanza difficile
Proporci come forza in grado di garantirla fuori
Vengo alla questione fondamentale di questi giorni sulla stessa linea
Ma io ho sentito in molti compagni del nove in questa sede di in altre o nel riferimento critico a volte quasi sprezzante
All'atteggiamento che è stato tenuto dalla maggioranza con riferimento all'idea dell'ONU
Come punto di
Riferimento necessario ed obbligato per la soluzione delle controversie mondiali in una situazione in cui si creda che la guerra non deve esserci più
Ma compagni io credo che dire che l'ONU in questo momento non è in grado di svolgere le funzioni che noi vorremmo si mettesse in grado di svolgere domani è una cosa come dire su cui siamo tutti d'accordo
Non c'è nessun compagno della prima mozione che ritenga che il Governo mondiale dell'economia significa una cosa da affidare all'ONU così come è adesso
Vi porto un solo dato che di cui forse ancora si discute poco
L'ONU come organizzazione delle Nazioni Unite distribuisce una percentuale di aiuti tra i Paesi ricchi e Paesi poveri che non supera il venti per cento
L'ottanta per cento degli aiuti vanno in rapporti bilaterali l'intero Budget dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per gli interventi sociali è di cinque milioni di dollari sono cifre irrisorie ridicole
Voglio dire i problemi sono molti
Loro non conta praticamente quasi nulla in questo momento nelle politiche reali
E a me sembra che sia un dato di fatto che è dimostrato con evidenza da questa situazione che si è determinata
Ma quella pure vogliamo lavorare non è l'ONU come adesso
Quello a cui noi pensiamo è un'organizzazione sovranazionale
Che abbia delle articolazioni di area nell'ambito delle quali acquisti sovranità la gente ed in cui sia garantito l'uso del metodo democratico e di un principio di maggioranza reale
Voglio dire la costruzione di un ordine mondiale diverso dal punto di vista formale non è un obiettivo che sta dietro l'angolo
E certamente anche noi compagni dobbiamo renderci conto del fatto che non è che come partito comunista abbiamo da sempre pensato a questi problemi ci stiamo cominciando a pensare adesso
Perché per tante ragioni certamente possiamo dire che è indubbio fatto che la speranza che l'ONU potesse diventare il punto di riferimento di una nuova organizzazione di un Governo mondiale dell'economia è una cosa che nasce dalla fine dell'equilibrio bipolare
Nel senso che adesso diventa possibile
E il fatto che diventi possibile non significa che esiste
E allora compagni io credo che questo sia uno dei punti di maggiore possibile unità
Non un punto di polemica
A me pare che dopo un anno in cui abbiamo imparato a discutere confrontandoci apertamente su posizioni diverse senza perdere il rispetto reciproco
Quello che possiamo fare oggi e trovare degli utili punti di convergenza su questo e su altri problemi
Io credo che il tempio abbia dato ragione a chi credeva nel fatto che i comunisti si sarebbero ritrovati insieme dopo le divisioni
E mi auguro che con spirito di umiltà rendendosi conto che i problemi sono complessi e che c'è bisogno di ricerca e di pazienza questa unità cresca fino a Rimini e da Rimini in poi grazie
Alle dodici e trenta si riunisce
La
L'Assemblea dei delle delegate
Donne quindi tra un po'adesso credo che ci sia anch'ancora di credo che noi abbiamo adesso intervento di una compagna comunque di due compagni in ogni caso per le dodici e mezza era fissata questa riunione delle donne quindi io lo ripropongo qui
Allora le comunicazioni sono alle ore quattordici e quindici si riunisce la seconda mozione nell'aula della prima mozione per una consultazione dei delegati
è un gesto di ospitalità mi pare che va apprezzato la prima mozione ospita tutti una cosa un po'la commissione politica
Si riunisce subito dopo la riunione per soli delegati che è prevista all'inizio della seduta pomeridiana
Ora la parola la compagna Silvana Digeronimo e poi parla la compagna Pasquale di Napolitano
La seduta pomeridiana ha inizio alle ore
Quindici e trenta
Compagni ciò che è accaduto nella tragica notte del sedici gennaio io credo imponga al nostro dibattito congressuale di andare oltre le giuste affermazioni fermiamo
Fermiamo la guerra
E basta con il massacro con cui abbiamo partecipato in questi giorni alle grandi manifestazioni pacifiste
Nel programma politico del nuovo partito che andiamo a costruire con questo ventesimo congresso e che io credo debba essere un partito critico della resa lealtà esistente e portatore di un progetto trasporti trasformazione della società
Punto fondamentale diventa oggi la definizione di un nuovo progetto politico per combattere l'ordine internazionale che ha portato a questa guerra
Questa e di questo io credo dobbiamo essere convinti tutti però le la guerra per Ilia stabilimento della legalità internazionale
Ma per un nella prima guerra per il controllo delle risorse
E se e non cambia il modello di sviluppo di questo mondo sicuramente non sarà sull'ultima questa non è la guerra che la comunità internazionale fa contro lo Stato aggressore
Ma dopo la fine del bipolarismo USA URSS e questa guerra sta affermando no all'apertura di una nuova fase di governo mondiale diretto dall'ONU
Ma un nuovo ordine molto unipolare degli Stati Uniti d'America
Basato ancora una volta su un apparato di potenza tecnologica militare e favorito ancora una volta dall'assenza di iniziativa politica autonoma dell'Europa
Da qui io credo occorra partire per l'elaborazione di un progetto di un nuovo sviluppo sostenibile del mondo
E per una nostra forte iniziativa politica che mette in campo proposte forse che contrastino da oggi lo strapotere degli Stati Uniti
E che determinò l'realmente un nuovo inizio non solo rispetto all'ottantanove ma oggi che sono d'accordo che i con i compagni che qui lo hanno sostenuto soprattutto rispetto al novantuno
Che rimette in discussione anche molte nostre analisti per fermarsi ogni
Altro elemento Dio decreto debba entrare nella nostra discussione congressuale
è con quali soggetti costruire oggi una nuova offensiva di pace
Che non si limiti soltanto dire no alla guerra Matteo crei le premesse perché si affermi nel mondo una nuova cultura della pace che non significhi pacificazione una nuova cultura della pace non solo tra i popoli ma anche nella politica degli Stati due io credo debba essere soggetti a cui fare riferimento per una nuova offensiva di pace
Il mondo del lavoro
E sono io credo soggetti diversi e il pacifismo allora il mondo del lavoro che io credo nonostante l'atteggiamento che considero grave assunto dai gruppi dirigenti in questa fase ha dimostrato in questi giorni scendendo in piazza anche spontaneamente
Di ribadire un no alla guerra e di mantenere in questo modo le tradizioni Forti che vi sono nel movimento operaio italiano è anche nel sindacalismo operaio italiano di un sindacato di un mondo del lavoro che da Turati in poi ricordiamo la famosa frase né un soldo né un uomo per la guerra si è sempre opposta alla guerra ma non soltanto per questo io credo sia necessario è una presenza del movimento dei lavoratori ma perché senza di esso non è possibile costruire alcun Progetto reale trasformazione
L'altro elemento è il movimento pacifista protagonista in questi oggi di grosse battaglie
Che dal sette ottobre ha messo in campo con forza
Grandi momenti di partecipazione coinvolgendo giovani donne lavoratori e io credo che questo ce lo dobbiamo anche dire non aiutato certamente in quest'opera dalla scelta fatta dal nostro Paese partito ad agosto in Parlamento che al di là delle disquisizioni politici insiste
Che cosa nel bar go come deve essere il nonno io credo abbia impedito che arrivasse con chiarezza al popolo italiano l'opinione pubblica un messaggio chiaro percepibile non fatti appunto di politicismo di no alla guerra
Di fare tutto il possibile perché vincesse la ragione
Altro elemento io credo che dobbiamo superare anche nel nostro interno e l'ho trovato spesso anche in alcuni nostri interventi di un'emissione del movimento politicista come movimento etico di pura testimonianza
Io credo che il nostro confronto con il momento pacifista debba partire da riconoscimento della sua soggettività politica e deve avvenire sul piano del Progetto delle proposte delle pratiche che adesso ha espresso essa esprimendo in questi giorni
Il mondo pacifista del pacifismo degli anni novanta propone un progetto alternativo di sviluppo del mondo
Fondato su una nuova vita della pace globale di individuale
E sulla scelta della non violenza intesa non come rifiuto generico della violenza ma come capacità di soluzione non violenta dei conflitti che si riconoscono essere esistenti nel mondo
Propone la non violenza come spende alla violenza in tutte le sue espressioni da quella planetaria quella quotidiana violenza del Nord contro il Sud di tutte le guerre anche quelle dimenticate quelle per esempio nel sarà vi dico non si parla mai
La guerra delle armi
Che uccidono anche quando non combattono la guerra della nostra la violenza della nostra società impostata sull'idea del nemico
E sulla spietati leggi del mercato un progetto quindi rifondazione della società le rifondazione dei rapporti tra uomini e Stati del rapporto uomo-donna del rapporto uomo ambiente l'assunzione nella sfida della non violenza e richiede anche l'affermarsi di nuovi valori e comportamenti
Per il pacifismo l'obiezione di coscienza in tutte le sue espressione da quello militare a quello fiscale rappresenta non solo una pratica politica di lotta ma la prefigurazione della società del mondo che si vuole costruire
Su questo credo che noi come partito siamo chiamati a un confronto a cominciare da questi giorni
Credo che poi sia necessario un confronto che di aprire un confronto con le proposte che il movimento pacifista fatto negli ultimi anni che sta portando avanti dicono in questi giorni che forse in questi giorni possono sembrare utopistiche ma io credo che per un partito che voglio porsi come soggetto della trasformazione corre partirà proprio dall'utopia per diciamo avanzare un progetto politico e che sono riuscito soltanto la riapertura di una politica forte di disarmo il superamento della NATO la riconversione a partire dal nostro paese industriale delle delle industrie militari l'azzeramento dei debiti verso il terzo mondo come risarcimento per la rapina dei paesi industrializzate hanno fatto la riforma del nome dell'Acea non visto soltanto come riforma che istituzionale come mai come necessità che i popoli partecipa alle decisioni che questi organismi parla prego viva l'Europa soffermare su un ultimo elemento che è stato anche al centro di questo nostro dibattito la partecipazione delle donne al movimento per la pace
Io credo abbia ragione compagni Ingrao nel dire delle donne
Minuto se non abbiano partecipato con forza questo movimento che vi hanno partecipato anche in modo diverso rispetto al passato cioè esprimendo questa volta nell'opposizione alla guerra non solo il loro essere portatrici di vita come donne ma anche la loro autonoma soggettività politica i valori le pratiche le elaborazioni sessuata ed autonome che come donne abbiamo spesso in questi anni
Per esempio la nostra concezione del conflitto tra sessi del proprio perché un conflitto basato sulla relazione non può significare annientamento dell'altro sesso
Credo che per la rissa è stato un grosso limite questo è un elemento del pongo alle compagne cioè non c'è stata una presenza forte delle donne come movimento come soggetto collettivo non si sono sentite in questi in questa fase parole forti di donne come contro la guerra
Nonostante che nel passato presente negli anni ottanta aveva stato un incontro tra il femminismo e il pacifismo io molti sono i motivi li dovremmo analizzare con calma ne voglio porre solo uno perché siamo in questa sede chiedo che è uno dei motivi di mancanza di presenza collettiva delle donne il in questo movimento pacifista sia stata una difficoltà che derivava dalle donne comuniste cioè di una difficoltà a nostro assi ed elaborazione a partire dalle carta su questa questione ma soprattutto una capacità che come donne tutte abbiamo dimostrato dall'agosto in poi
Di sapere assumere come donna in questa vicenda una posizione autonoma che andasse al di là degli schieramenti della
Siamo oggi in una fase diversa perché la guerra è scoppiata credo che tutte quante noi compagni e dobbiamo lavorare per riaprire una relazione tra di noi
Che permetta di far fare un passo avanti alla nostra elaborazione alle nostre proposte e di dare un messaggio questa volta io credo chiaro tutte le donne a tutto il Paese
La parola con pane Pasquale napoletano
Sì io vorrei cominciare con una preoccupazione
Con due notazioni per poi fare una dichiarazione di voto perché domani stasera dovevo partire
Io sento ho sentito un po'echeggiare anche nel nostro dibattito un'equazione che mi preoccupa tantissimo
E cioè che una posizione pacifista sia oggi prevalentemente una posizione quasi identificata tra non impotenza o testimonianza
Io su questo sono molto preoccupato compagni anche perché contro di noi già cominciato una campagna molto forte della stampa della televisione tende ad accreditare questo è che anche qualcuno di noi lo pensi a me pare un po'grave
Io su questo sono d'accordo con Borrelli quando lui dice che cosa vuol dire Rifondazione che cosa vuol dire una identità della sinistra non solo italiana ma europea a partire da queste sfide
Io non credo che ci può essere un futuro politico per una sinistra che si distingua dalla soluzione che vorranno dare le forze moderate o con serba attrici se non fa leva su questo per fondare una politica credibile ognuna Telit in politica che non sia appunto testimonianza
Per questo io dico che le risposte non le abbiamo tutte ed in questi giorni abbiamo sentito anche alcuni momenti di grande impotenza
Verso ormai una situazione che in eletto abilmente metteva nelle mani di uno di due la soluzione di questa vicenda
La stessa delegittimazione dell'ONU che in questa tragedia c'è anche questo io lo vedo maturare dal fatto che aver legittimato la guerra vuol dire una dea e legittimazione delle Nazioni Unite
E pensate se dovesse passare questo principio per la questione sudafricana per la questione israeliana che l'unica soluzione è la guerra ma questo condanna questa istituzione
A a non avere un destino occorre ad essere responsabile di un prossimo futuro terribile questa questione di principio è stata gravissima anche perché forse non abbiamo riflettuto al fatto che la mediazione nel Consiglio di sicurezza non è stata nobile
Il motto della Cina è stato acquisito perché in cambio si è dato una ripresa di rapporti con quel regime che l'anno scorso ha massacrato i giovani e piazza Tienanmen perché adesso dal centrando poi prosciolto quelli quel premio un rischio lui imbarbarimento anche nei né né né negli scambi tra nazioni che stanno portando diciamo questo mondo ad un modo di regolazione preoccupante e pauroso
E
Sono anche per ragionare
Quelle istituzioni a cui noi diamo valore appunto perché le vediamo come istituzioni sovranazionali perché sono stati impotenti rispetto a questo perché non basta dire la comunità europea non c'è stata bisogna vedere anche perché non c'è stata senza dubbio c'è un problema della sinistra in Europa perché se io guardo il panorama delle forze oltre per esempio a una parte del partito laburista dissidente
Non c'è un altro partito della civiltà europea che per esempio con forza dica quello che oggi il Partito comunista dopo un certo travaglio anche interno dice
E questo non c'è dubbio ma anche a livello europeo c'è un problema istituzionale
E norme di di di di di non democrazia perché c'è un Parlamento
Che è l'unica istituzione eletta nel consesso dell'istituzione europea che non ha nessun rapporto con un consiglio che non ha né rapporto diciamo di indirizzo nel rapporto di verifica con le orientamenti parlamentari
C'è un consiglio che non solo non ha competenze per esempio sulla sicurezza secondo deve decidere anche quello all'unanimità
è quindi è chiaro come la proposta francese non non abbia potuto nemmeno avere una dimensione di una proposta europea perché c'erano già dei veneti in sede euro io sono per ragionare anche perché insomma dobbiamo guardare in modo critico anche come si determini processi per un futuro che vogliamo regolato diverso cioè quindi sono un po'in disaccordo con la maggioranza quando identifica il non essere collassare
Io ho sentito molte cose dette a proposito in questi mesi a proposito appunto Dante dello sviluppo possibile
Vede della situazione che non corrispondevano affatto diciamo ai processi reali infine sulla questione delle donne io non sono per arruolare il genere femminile al Pacifico
E dico che ancora le donne nel movimento delle donne deve fare una grandissimo sforzo di elaborazione per coniugare femminismo pacifista non trovò nemmeno un nesso meccanico tra il protagonismo delle donne il femminismo di questi anni e una arruolamento diciamo alla cultura pacifista tout-court non ha così io ricordo che due anni fa io ero ancora alla Regione Lazio e mi ricordo che quando era ministro degli Interni Spadolini
Circolava la proposta per il servizio militare alle donne c'è guarda mo'impazza con alcune compagnie dicemmo non vorremmo essere le donne parlamentari comuniste
Perché non trovavamo una
Sentivamo il rischio di due risposte ecco diciamola così o una subalterna no la solita come le donne hanno fatti i figli sono più per la vita e per la pace quindi però sempre partendo non dalla estranei Damo o dalla subalternità e poi non è stata vera
E l'altra era una risposta che noi sentivamo pericolosissima
Quella invece paritaria che portava molte giovani a dire perché o o le donne socialiste per esempio prevalentemente a dire la perché non dobbiamo accettare questa ennesima sfida con i ma
E tant'è vero che negli eserciti anche in quell'americano ci siano tantissime donne a e quindi non sono per arruolarlo allora ricerca deve essere molto rigorose forse deve deve iniziare noi trovammo allora e devo dare atto perché credo che citare anche le fonti sia un fatto dice
Appunto doveroso e cioè poco un saggio di Chiara Ingrao molto bello
Che potrebbe essere
Forse una chiave di lettura anche di un protagonismo delle donne ricerchi proprio nella nostra storia diceva gli ultime guerre anche quella la seconda mondiale ha rotto un patto uomo-donna guerra che c'è sempre stato diciamo né quando le guerre si combattevano nelle attorno alle cittadelle o attorno ai confini nazionali viene un patto per cui gli eserciti stavano fuori delle città bello sul confine
E le donne avevano un forte rapporto con l'uomo pari al fatto appunto che c'era a piedi
Difendeva la città ed eletti invece continuava la quotidianità
Le guerra esperti sono combattute come questa ultima tra l'altro per via aerea gli ultimi al mare hanno dimostrato che invece sono le popolazioni civili tra l'altro quelle molto più colpite che non gli eserciti in queste guerre siano un patto un uomo donna rifiuta la guerra porterà ricercato e concludo un'autonomia
Delle donne rispetto a a quote tutto ciò che appunto ricerche in modo convincente un punto di vista appunto che non sia un punto di vista nel mutuato dalla cultura maschile e nemmeno mutuato da una cultura che poi alla fine è sempre un po'o di estraneità o di subalternità
Dichiaro la fine perché intervento il voto per la mozione Rifondazione comunista fina
La parola Fulvio Vento sezione Garbatella si prepara a Walter Tocci subacuti
Care compagne e compagni
Si può aderire alla mozione di maggioranza l'avere ugualmente l'amaro in bocca
Si può non condividere il tentativo di liquidare come fallimentare l'anno trascorso si può apprezzare l'interesse che la svolta suscitato in larghi strati della società
E i momenti a volte esaltanti di iniziativa e mobilitazione ma ritenere che solo una minima parte delle potenzialità degli ultimi congressi siano state sfruttate
Si può provare tensione d'entusiasmo per una battaglia politica che di portata storica ma che non esaurisce la nostra storia
Si può avere interesse per i contenuti politici e ideali che animano le diverse mozioni
Ed avere però la sensazione che nella infatti Zazie una delle differenze operino uno spirito di fazione è una polemica nominalistica che offuscano la trasparenza del dibattito
Un eccesso di schematismo che ritrovo anche nell'uso congressuale delle vicende sindacali
A partire dal giudizio in parte comprensibile in parte frutto di deformazioni sulla condotta della CGIL nella recente tragedia del Golfo
Noi non abbiamo atteso la fatidica notte tra il sedici e il diciassette gennaio per sviluppare un'iniziativa è una proposta di pace
Che per alcuni compagni è sconcertante ma che è stata definita dallo stesso Arafat un autentico miracolo
Non ci siamo limitati ad una mera testimonianza di Polito volontà pacifista ma ci siamo posti il problema di ben più difficile soluzione della efficacia della nostra azione pacifista
Anche per questo consideriamo l'unità del movimento un valore da non disperdere
Una divisione del sindacato sarebbe servita la causa della pace o a quella dei palestinesi
Un sindacato diviso e quindi impotente
Avrebbe potuto esprimere gli scioperi e le manifestazioni di questi giorni certo insufficienti ma di straordinario valore le uniche nel sindacalismo con fede interne del contrario nel sindacalismo internazionale
Io credo che sottovalutare queste iniziative ed esprimere verdetti liquidatori sul sindacato sulla CGIL sia un errore politico e ancora più grave per il sindacato ma anche per il partito sarebbe sottovalutare l'esigenza di estendere ad unificare il movimento per la pace
Ricorrendo a valore d'ordine magari esaltanti ma che non consentono oggi di dare continuità e unitarietà la mobilitazione
La CGIL checché ne scrivano alcuni giornali non ha escluso ne esclude lo sciopero generale ma non è affatto neanche la discriminante tra pacifismo e anti pacifismo
Dobbiamo superare l'illusione che esista già nel Paese un movimento pacifista egemone e duraturo
Per questo ritengo prioritaria una diffusa iniziativa di informazione e orientamento fare assemblee nelle fabbriche uffici e quartieri e su questo innestare nuovi e crescenti momenti di mobilitazione
Che porranno anche culminare per scelta autonoma e unitaria del sindacato in una lotta in uno sciopero generale che per essere tale dovrà essere però di tutti i lavoratori e non solo di quelli comunisti
Ma se a questo vogliamo arrivare certo non giova al sindacato e ai sindacalisti comunisti la tentazione cannibali istiga che sembra ancora affliggere i rapporti interni al nostro partito
E che rischia di provocare una fuga silenziosa dei comunisti dalla più grande organizzazione di massa esistente in Italia
Possono esserci anche stati errori di valutazione conduzione
Cosa che è comunque di San difficile stabilire oggi sull'onda dell'emozione che la tragedia ha determinato ma ciò non legittima le affermazioni fatte su un uomo come Trentin e un'organizzazione come la CGIL
O la rimozione operata purtroppo anche dall'Unità del fatto che la contestazione sotto la Camera del lavoro di Roma è stata guidata da Daniele P. Fano e dagli autonomi dive di via dei Volsci
O l'assenza di un segno di solidarietà da parte delle strutture del partito
Evitiamo di stilare qui dentro attestati di pacifismo scavando così un fossato che in futuro potrebbe essere difficile superare
Care compagne e compagni
Se il tema della pace ha completamente spostato lo scenario al contenuto del nostro dibattito è però evidente che il cuore di questo congresso risiede nella scelta di dare vita o meno al nuovo partito democratico della sinistra
Sciogliere questo nodo nella chiarezza essenziale
Ma un congresso non è un referendum e il suo esito diverse non garantisce che si siano create le condizioni per uscire definitivamente dal guado tra vecchio e nuovo per passare da una fase difensiva ad una
Offensiva
Perché tutto ciò si verifichi è necessario che la discussione sulla cosa lasci il passo a quella sulle cose da dire e soprattutto da fare
Care compagne e compagni
Non vorrei sembrare ingenuo eccessivamente pragmatico ma vi chiedo in questi dodici mesi quanto tempo ognuno di noi ha dedicato alla lettura del mondo tenendo tenacemente in mano la lente della rispettiva mozione
E quanto ne ha invece potuto dedicare alle iniziativa per la sua trasformazione
Io sono senza mezzi termini perché a congresso ultimato e avendo scelto tra il sì e il no si vada veramente sui contenuti al di là del sì e del no
So bene che la salvaguardia e la valorizzazione del pluralismo delle diversità è grande e nobile questione
Ma consentitemi di dubitare fortemente che gli attuali contenitori delle mozioni siano adeguati a rappresentare la fase nuova che si aprirà a febbraio
Guardiamo dunque a Rimini non come l'ultima spiaggia
Sareste anziana definire le nuove regole di democrazia interna che consentono anche la piena valorizzazione del pluralismo ma ancora più essenziale e la ridefinizione delle fondamenta politiche di un nuovo pluralismo
Costruire un partito non ideologico significa anzitutto far vivere nella società di oggi i valori e gli ideali che costituiscono il nostro orizzonte
Significa cioè impegno e lotta per renderli visibili e per così dire commestibili agli uomini e alle donne del nostro tempo
Vi è una responsabilità globale di tutto il partito a partire dal gruppo dirigente nazionale nell'aver marginalizzato e piegato a fini congressuali anche la conferenza programmatica
Una grande occasione che andata perduta ma che deve essere recuperata in particolare proprio quel mondo del lavoro cui tutte le mozioni riconoscono centralità esprime una grande domanda di iniziativa e in essa di ricomposizione unitaria della sinistra
Nessuno di noi e meno che mai il mondo del lavoro e sindacale e portato alla omologazione ai modelli esistenti ma tutti sappiamo che non basta evocare il cambiamento per realizzarlo
Non è più il tempo della divisione basata sul passo cartaceo di criticità o antagonismo sulle teorie del conflitto sociale
Abbiamo di fronte a noi una realtà animata da scosse cambiamenti contraddittori ma sui quali è possibile innestare una passione è un Governo disegno riformatore
Roma e Lazio possono essere dei laboratori formidabili per sperimentare un progetto politico di sinistra e anche per misurare verificare in termini non nominalistici le diverse opinioni e opzioni
Sentendo i compagni di liberare le proprie intelligenze e di costruire quindi un partito di uomini e di donne cioè di persone piuttosto che un'aggregazione di gente che si debba per forza definire occhietti Hanau in gran Jana bassoliniano consulti Anna
Un partito in cui si possa convergere o divergere in rapporto alle proprie sensibilità e differenze un partito che quando tra pochi giorni nascerà non sarà per nessuno ha un punto di arrivo ma per tutti un punto di partenza
Io dichiaro la mia adesione alla mozione
Allora
Noi prevediamo ancora quattro interventi poi le dichiarazioni di voto la parola compagni tutt'oggi si prepara il compagno perse
A volte
Accadono nella vita affettiva delle vicende che spingono
Far riconsiderare la propria esistenza
Anche nella scienza
Si racconta che Isacco Newton fu indotto da una mela Grilli cadde in testa a guardare il mondo con altri occhi
Anche qui c'è caduta in testa una mela la più terribile la guerra milioni di uomini e donne sono costrette a misurarsi con questo contrasto tra l'infinita potenza dell'umano e l'affinità realtà del mortale
Il senso comune viene rimodellato tutto è in movimento sono questi momenti in cui si trasformano grandi coscienze collettive
E possono perfino nasce deperire partiti
Dipende anche da quello che faremo noi
Intanto abbiamo fatto un atto politico determinato contro la guerra non è solo un voto parlamentare spiega più una scelta come questa che tanti elenchi programmatici o le rassicuranti tavole di valori prodotte dalla svolta in quest'anno
Scelte di questo tipo indicano una funzione storico-politica e quindi un'identità ora abbiamo di fronte una prova difficilissima a cominciare dalle cose più urgenti la proposta politica cessate il fuoco se non vuole rimanere solo un appello ha bisogno di una premessa ritiro delle navi e di una conseguenza la conferenza di pace
Il movimento come possiamo portarmi dentro pezzi di popolo romano cominciando da quei quartieri che si sono ribellati contro gli immigrati
Abbiamo una grande responsabilità
Siamo chiamati a rappresentare anche gli altri quei cattolici e socialisti che non hanno trovato voce in Parlamento
Dovremmo farlo con rispetto
è il momento di ritrovare quella vecchia saggezza togliattiana che abbiamo imparato
Ognuno di noi quando siamo entrati per la prima volta in una sezione prendendo in mano la bandiera che le classi dirigenti hanno gettato via
Perfino parole come nazione non possiamo lasciarli ad altri
Sono però davanti a noi i nodi strategici
Cari compagni versi questa guerra vi costringe a riformulare tutti i problemi posti dalla svolta non lo dico per gli Attanzio ma per cominciare finalmente un lavoro comune
Il governo mondiale non si insedia per un superiore principio etico comporta un conflitto contro le nuove gerarchie non più solo economiche che si strutturano nelle relazioni internazionali del dopo Yalta
Al nord il dominio americano c'è una crisi economica al sud non cesso il solo il sottosviluppo ma anche differenze irriducibili
Alle quali spesso il diritto internazionale appare come l'ideologia dell'Occidente
Se la democrazia mondiale non è in grado di regolare le quelle differenze forniranno sempre l'occasione di fondamentalismi al servizio di tiranni come Saddam
Allora con chi e contro chi si costruisce il Governo mondiale
Si poteva fare di più per impedire l'espansione della NATO in Germania
E proprio perché avete creduto all'embargo low cost dovevate opporvi agli ultimatum che ha messo fuori gioco loro
A volte una critica severa serve più dell'Apologia per mandare avanti il Governo mondiale
E ci aiuta meglio a vedere le forze in campo oltre il quaranta per cento dei senatori americani hanno votato contro la guerra e molti si sono lamentati di non aver trovato una sponda nella sinistra europea
La sinistra dove al di sotto del suo compito storico il nostro posto è lì certo ma che cosa ci portiamo di nostro
Questo è più importante di un certificato di legittimità
Infine l'alternativa in Italia Craxi ha proposto una strada quello dell'unità socialista
Comporta avrebbe comportato una scelta il nostro voto favorevole alla guerra abbiamo detto no ma ora dobbiamo indicare noi la soluzione
L'alternativa non può ridursi a un braccio di ferro Pci Psi con un vincitore e un vinto anche se fosse possibile avrebbe una base di consenso più ristretta dell'attuale ci vuole invece una competizione sulle riforme tra nuovi sì ma riusciremo ad agganciare i socialisti solo in una sinistra non più bipolare ma multipolare
Che cosa dobbiamo fare per rendere allora protagonisti
Dell'alternativa anche gli ambientalisti cattolici democratici la svolta ha avuto l'idea un po'bizzarra di proporre loro di entrare nella Cosa ma quelli hanno risposto non ci interessa un contenitore vuoto ma i contenitori oggi possiamo riprendere il discorso con queste forze in altro modo prima di tutto la pace ecco l'incipit di un progetto riformatore da elaborare insieme governo mondiale Internazionale socialista sbocco del sistema politico li avete presentati cari compagni come grandi figure di un arazzo che bastava cogliere con lo sguardo per possederla
Ma oggi la guerra ci impone di vedere dietro quella razza e subito rimaniamo colpiti dal lungo lavoro di tessitura che è necessario a produrre quelle figure e i nodi che bisogna sciogliere e quelli da annodare
E in generale ci colpisce il conflitto dei colori che pure essenziale per quell'armonia
Si tratta però di capovolgere la svolta per mettere al centro l'innovazione concreta che dobbiamo compiere
Così ci intenderemo meglio poi poiché almeno partiamo da un punto comune che la crisi del PC è strutturale da almeno un decennio e il confronto si sposta si sposta su scelte strategiche si fa più pregnante
Al CCD fine luglio ci andammo vicini noi dicemmo rifare dalle fondamenta non era cosa da poco molto di più che Rinnovamento
E Occhetto rispose testualmente sono d'accordo sento il peso delle parole che rifare dalle fondamenta è compito arduo importante tanto più aggiungo io disse se non si prefigurano i limiti di tale Rifondazione
Poi è venuto agosto l'astensione sul Golfo vi ha portato da un'altra parte
Ma oggi il no alla guerra di riporta a quel
C'è da fare una svolta nella svolta
E forse occorre un nuovo simbolo per fissarla un anno fa si scelse Berlino per dire
Che non c'è più bisogno di del comunismo morto dell'Est oggi qua e siti ci dice che all'Ovest c'è bisogno di un comunismo critico che ci aiuti a lottare contro le nuove gerarchie del mondo
La seconda svolta non pareggio la prima va più avanti
E quella gerarchia e penetrano in Italia con Gladio ma non solo
C'è la grande ristrutturazione dei poteri alla base della crisi democratica come se ne esce una proposta sul tappeto il presidenzialismo
Pensavamo di batterla con i referendum ma la corte ha spuntato l'arma un'altra mela è caduta
Abbiamo un buon pacchetto di proposte istituzionali ma non illudiamoci il presidenzialismo non è un fatto tecnico
è un'idea politica che regola in un certo modo le relazioni tra poteri e società
E sa ad esempio guadagna terreno se si appanna la contrattazione articolata e si rafforza la triangolazione centralizzata da governo e sindacati
Cresce così in alto il bisogno di un'autorità politica capace di garantire la mediazione dei poteri mentre in basso l'assenza di democrazia consegna ai gruppi sociali al corporativismo ai Cobas alle leghe e qui mentre si fa più acuta la lotta dei turismi sociali cresce la domanda di identità in un leader forte e il cerchio si chiude come spezzato
Faccio un esempio riprendiamo i banchetti dei referendum per raccogliere le firme sulla legge delle rappresentanze sindacali è una riforma istituzionale lavoratori che possono eleggere i propri rappresentanti sindacali come eleggono i propri parlamentari ma
Infine questa spinta presidenzialista preme anche sulla forma partito tutto si tiene
C'è una tendenza generale alla burocratizzazione nella sinistra
Nel sindacato ha già prodotto guasti enormi rischiamo di prendere la stessa che
L'uscita non guidata dal centralismo democratico ha lasciato spazio leaderismo alle correnti a gruppi di interessi tutto ciò ha innescato una tendenza autoritaria anche qui ci vuole una svolta nella svolta
Bisogna proporsi davvero di fare il partito più democratico che si sia mai visto una democrazia interna come quella che vogliamo mettere nella società
Noi della minoranza portiamo congresso una proposta chiediamo un confronto quello che ci spinge innanzitutto la volontà di superare la corrente
Il bilancio è negativo non solo si è rivelata dannosa per il partito ma per la stessa Rifondazione Comunista ce l'hanno dimostrato le donne con il documento la libertà è nelle nostre mani
Ma è evidente che non si può tornare al vecchio partito che la svolta demolito
Non ci interessa allora non rimane che andare avanti non ci interessa contrattare gli spazi per la nostra area ma trovare soluzioni inedite a partire da problemi che sono comuni
è stata proprio l'esperienza della costituente di indicarci possibilità nuove secondo me
Penso a quei gruppi che partendo da culture particolari della sinistra quello dei diritti in quella scientifica e quella giovanile si sono impegnati su problemi reali e qui hanno incontrato altre esperienze
Se ciò è valso per i club perché non può valere per la radice comunista
Perché tutti questi gruppi possono federarsi
è però necessario riformare il partito di massa mediante il partito Rete
Le strutture di base non possono essere sezioni di un corpo organico ma devono trarre linfa dalle differenze e i conflitti che sono nella società qui si abbatte il vigile un muro tra interno ed esterno che tanto ci ha fatto penare in questo congresso
Un partito unitario e Complesso anche quello togliattiano era riuscì ad essere leninista e allo stesso tempo ad evitare il meglio della cultura italiana e ad essere a suo modo anche pluralista
Riusciremo a creare una moderna gira
Nessun espediente organizzativo ci darà questa garanzia
Solo una grande politica potrà tenere insieme quella Rete
Il collante possiamo trovarli spot trovarlo solo se saremo capaci a partire da punti di vista diversi di riprendere il cammino di una riforma morale intellettuale dell'Italia
Se questo sarà il compito come potremmo tirarci indietro nuovi della rifondazione
Pensate davvero che questo quaranta per cento del partito romano che ha resistito a una dura offensiva ideologica e anche perché non dirlo a qualche errore di nuovi dirigenti pensare davvero che questa parte si possa ritirare in una riserva indiana
No questa parte vuole portare con orgoglio e passione il suo contributo
E voi della maggioranza pensate davvero con quel cinquantacinque per cento di fare da soli non sarebbe possibile
Noi che vogliamo rifondare abbiamo avuta la consapevolezza che l'identità comunista non può vivere assestante
In una campana di vetro è un movimento reale che in in quanto tale incontrano altri soggetti culture differenti
In questi giorni cari compagni miele capitato spesso di riprendere un libretto
Un libretto che finisce con una celebre frase
Proletari di tutto il mondo unite
Ma non mi ricordavo che poche righe prima c'è una frase che ora leggerò più spesso
Sono a così i comunisti finalmente lavorano all'Unione e all'intesa dei partiti democratici di tutti i Paesi
La parola al compagno Ugo Vetere
Compagne e compagni
L'unità che si espresse in direzione poi nei gruppi parlamentari attorno alla gravissima tragica decisione della maggioranza di governo di associare all'Italia ad operazione di guerra
E una sostanziale sintonia che si è confermata dalla relazione del segretario della federazione
E nella illustrazione delle tre mozioni su questo punto essenziale discriminante dobbiamo salutarlo comunque fatto di straordinario valore una condizione indispensabile anche se non è una condizione sufficiente per l'azione del nostro partito
Le ragione per stare insieme per combattere insieme sono dunque più grandi della stessa asprezza che in alcuni momenti ha avuto il nostro dibattito congressuale un'asprezza
Che più di una volta ho trovato assolutamente gratuita
Siamo di fronte ad una guerra che non si sa quanto potrà durare chi e che cosa coinvolgerà nell'immediato
Ma si sa benissimo che cosa coinvolgeva nel futuro e quali problemi ancora più drammatici aprirà tra Occidente loro open particolare
E di Paesi del Terzo Mondo su questo punto sono state dette parole giuste forse ancora al di sotto della drammatica prospettiva che si presente i toni trionfale del primo giorno cedono il passo a preoccupazioni crescenti forse non si tratterà attende immediato forse della terza guerra mondiale analoga alle due precedenti ma nella prospettiva può trattarsi di un evento ancora più grave per una rottura nord e sud e che non è classificabile con le stesse categorie con cui abbiamo guardato per più di quarant'anni alla contrapposizione estero Ovest
Da questo punto di vista certe illusioni
Che a un anno fa ci eravamo fatti su cosa potesse significare l'abbattimento del muro di Berlino vanno riconsiderate e non è questo invito a riconsiderare le cose un anno dopo che mi sento di rifiutare e nemmeno l'esigenza di un esame più attento di che cosa sia avvenuto dopo il due agosto e la proditorio inaccettabile annessione del Comacchio da parte del dittatore iracheno quello che a me pare oggi il dato più pericoloso
E che l'integrazione degli avvenimenti di un anno fa con la fine dei regimi comunisti dell'Est fallimentare possa significare la fine di un'epoca
Poiché si aprirebbe oggi l'epoca del mondo centrismo americano e del suo ordine nel Bondo una interpretazione inaccettabile
Come lo era la divisione del mondo in due campi contrapposti
Ed è proprio da questo che a me pare qualcosa di più di un rischio od una meritò dieci che occorre fare discendere un esame vero anche il punto di cosa sta avvenendo soprattutto di cosa dobbiamo fare
L'Europa ha fatto sentire alcune voci di autonomia ma nel suo insieme non ha saputo giocare un ruolo autonomo ed autorevole l'URSS
Non si è per la prima volta dopo decenni contrapposta non lo poteva non era in grado di farlo essa stessa dipende tra suo rapporto con l'America e non possiamo certo a curarci perché questo dato si modifichi l'eliminazione di Gorbaciov
è una verità che mi permetterete di dire mi colpisce
Dopo quarantasette anni di milizia politica e parecchio e non perché abbia una qualsiasi propensione giustificato stia rispetto al passato di quel Paese tutt'altro dico solo che questo è un dato di fatto
In Italia non siamo soli ma non c'è ancora quel movimento che sarebbe indispensabile
Anche anzi che è necessario costruire la chiese in campo ma la posizione della DC a parte questa improvvisa resipiscenza Roma di Sbardella non sembra essere stata messa in crisi
Leggevo qualche giorno addietro che in Campidoglio l'attuale sindaco nel dibattito sul Golfo tutto quello che ha saputo concedere se ho letto bene e l'auspicio di una guerra breve che è un concetto un poco diverso mi pare
Dalla fine delle ostilità e l'apertura di una conferenza sul Medio Oriente così come noi giustamente chiediamo il punto non è servire che deve ritirarsi da qualche come indispensabili in punto e cosa si può fare perché queste armi Tabacci ma il problema
Che volevo porre a questo punto è un altro
Dalla lettura anche autocritica di questo anno e giusto
Mi riferisco ad alcuni interventi cuoce portato questa mattina rimettere in forse le ragione della svolta aldilà dell'esito ormai chiaro Roberto dal voto congressuale a me pare vero semmai il contrario proprio da questa frammentazione che tutore prevalente nel Paese nonostante segnali importanti di presa di coscienza
Della natura della crisi internazionale dalla guerra che è in atto e che la crisi del nostro sistema politico proprio da una debolezza complessiva dalla sinistra europea ed italiana dobbiamo fare discendere l'esigenza dei misurarci
Con queste difficoltà e degli Uniti il massimo delle potenziali insistente su un terreno sul quale queste potenzialità possono ritrovarsi sia pure nella loro individualità chiamare alla lotta per la pace per una società libera dai soprusi pluralista per uno stato sottratto apre potere viti identifica se stesso con la democrazia
Chiamare alla lotta oggi a Roma contro i rischi di nuovo e affarismo e e contro la violenza del Ciments cenato diverse e verso coloro che sono stati sbattuti qui dai morosi
Dalla loro vita da loro storie impossibili nei loro Paesi cioè fare vivere mi ragioni ideali per le quale ci siamo iscritta al nostro partito ed abbiamo combattuto per anni ed hanno
A me pare
Che intendere oggi in un mondo che è così velocemente muta e nel quale tante categorie logiche si vanno sfaldando
Nel quale il rischio è che per un lungo periodo si affermi un ordine che non possiamo non combattere intendere il nuovo significava e significa mettere in discussione anche lui stesso
Non significa voltare pagina ma significa avere la capacità di scrivere qualcosa
Che dia nuova forza alle nostre speranze di potere cambiare l'ordine delle cose costruire un socialismo così come noi oggi oggi lo intendiamo
Questo ci deve portare non a chiuderci in un nostro orgoglio
Ma da pesci a guardare più al futuro che ricercano ebbe ragione nel nostro passato per questo proprio con una lunga milizia nella quale credo di non essermi tirate indietro ma i mi sono riconosciuto nella svolta
Dello scorso anno e nella prima mozione in questo congresso e mi riconosco in un partito nel quale la dialettica interna sia garantita e non sia sinonimo di dice articolazione e ti impotenza d'altro
Se guardo a quello che è avvenuta a Roma in questi ultimissimi anni e nella stessa vicenda della legge per la Capitale ricordata Trovo che il nostro atteggiamento su cui non ci siamo divisi per mozione è stato quello di realizzare su alcuni punti il massimo di convergenza possibile aldilà di una discussione qualche volta astratta tra consociativismo età antagonismo sia trattato di avere la capacità per un partito politico di realizzare dei risultati semmai il problema che ora si apre su questo conclude è un altro
Ci sono due discorsi sulla Roma che bisogna sapere tenere uniti se vogliamo esercitare o comunque stare una egemonia o se credete una capacità di governo della nostra società da una parte i grandi discorsi qualche volta un po'qua astratti
Sull'avvenire di una moderna capitale dal d'altra la vita quotidiana di tantissima gente fatta di incertezze di fatica e di sfiducia
E non è solo la Pantano è è il traffico e l'ambiente la sanità e l'incertezza di tanti giovani e per il loro avvenire sono gli anziani le donne tenere insieme questi due discorsi
Che a volte mi paiono distinti significa affrontare i nodi politici che ci stanno di fronte insieme alla grande pendente la questione della pace nel mondo
Il nuovo partito accompagna accompagna deve essere perciò lo strumento nel quale ognuno si senta può creare su mantenendo le regole essenziale di solidarietà e di una unità che non sia unanimismo
Per riproporre una vigorosa iniziativa tesi normare lo stato e la politica per un monte in pace e per una società più giusta
Diamo la parola al compagno pilone che è l'ultimo intervento i compagni sono pregati di rimanere poi si passa alle dichiarazioni di voto
Il compagno Giolitti dopo aver votato l'entrata dell'Italia in guerra ha detto ieri sull'Unità che nel Golfo siamo in presenza dell'esercizio effettivo del ruolo delle Nazioni Unite a difesa del diritto internazionale
Strano ruolo quello dell'uomo che vede il suo segretario generale all'oscuro come ha dichiarato perché io stesso della dieci girone dell'attacco distruttivo deciso solo dagli Stati Uniti e da nessun altro dei ventotto Paesi che pur partecipano con le loro forze armate alla spedizione mediorientale
Il fatto è che lo scatenamento cinico del conflitto rappresenta non la vittoria bensì una sconfitta grave come ha detto il Pontefice del diritto internazionale
Ma vedo che Giolitti è rimasto a differenza di quanto accade nelle nella costo scorso insoddisfatto della nostra opposizione alla guerra egli ha detto che la posizione del PC è una bordo del futuro Partito Democratico della Sinistra e che ciò oltre a non farci maturi come forza di governo ci distanzia nettamente dal resto della sinistra europea
Forse Giolitti è rimasto sorpreso dalla capacità di ripensamento critico dei Comunisti italiani che per esempio ha portato martedì scorso la compagna Iotti
A riconoscere a proposito degli accadimenti di questi anni compreso l'ottantanove che essi cito testualmente si sono verificati senza che vi fossero adeguate forze di direzione e capacità di analisi
E già il punto è proprio questo
Con la svolta del segretario noi abbiamo analizzato l'ottantanove prevalentemente in chiave di ottimistica espansione della democrazia che pure vi è stata o che a destra sono crollati i regimi tirannici
E di nuove possibilità per il disarmo che pure vi sono state con il venir meno della contrapposizione fra le grandi potenze
Ma non abbiamo visto anche il cambiamento dei rapporti di forza a livello internazionale
Con l'emergere di una spinta neo egemoniche né un imperialista da parte degli Stati Uniti con un rinnovato ruolo di gendarme del mondo come diceva ieri mattina il compagno leoni e come diceva
Ancora ieri sull'Unità Antonio Gambino
è mancata direbbe Togliatti l'analisi di classe o soltanto un'analisi seria e approfondita di quegli avvenimenti
Per questo abbiamo sbanda abbiamo sbandato
E così anche nella valutazione della situazione italiana tutta vista in chiave di un rapido sbocco della situazione politica e di crisi istituzionale
Siamo passati dalla costruzione di lunga lena e con una forte opposizione dell'alternativa all'illusoria tardi una rapida alternanza
La crisi democratica del Paese c'è ma non è solo istituzionale
è crisi profonda di quel tessuto che tagli che Togliatti chiamo democrazia progressiva e crisi dei partiti e crisi del sindacato e crisi di fiducia nelle istituzioni
E corporativi Zazie una delle classi popolari e della partecipazione alla vita politica è caduta dei valori di solidarietà e progresso
è in una parola crisi delle radici sociali della democrazia
Questo ci dice il fenomeno delle leghe e i fenomeni xenofobi manifestatesi nei quartieri popolari di Roma di Bologna o addirittura fra i braccianti comunisti di Cerignola
E questa crisi non cade dal cielo non è dovuta tanto e solo all'invecchiamento delle istituzioni
Quanto alla ristrutturazione capitalistica di questo decennio essendo nata con la sconfitta della classe operaia nelle fabbriche e si estesa poi alla società
E certo questa crisi si approfondisce quando si lasciano soli i metalmeccanici non facendo lo sciopero generale a luglio e revocando malinconicamente quello di dicembre per queste è illusorio pensare di fronteggiarla solo con una riforma del sistema elettorale istituzionale
Se vogliamo dare uno sbocco di sinistra la crisi democratica se vogliamo rifondare come dicono tanti compagni lo Stato democratico dobbiamo tornare ad organizzare la gente in carne ed ossa ai lavoratori le donne i giovani dando risposta ai loro problemi che sono quelli del fisco dei servizi del lavoro della qualità della vita
Ah bene gli abbiamo perso il cinque per cento dei voti in cinque mesi nei quartieri operai
Un grosso centro vicino Torino perché siamo andati alle elezioni parlando di riforma della politica e di competenze come dei liberali e non dei comunisti
E prima ricominciamo a fare i Comunisti Italiani e meglio sarà per i lavoratori e per l'Italia
Un anno fanno ci dividemmo non già sulla necessità di una svolta di una innovazione profonda di fronte ai grandi mutamenti che si stavano producendo in Europa e nel mondo non già rispetto alla valutazione preoccupata della crisi del partito
Ma di fronte alle risposte da dare a quella necessità e a quella crisi quelle che sono state date finora si sono dimostrate sbagliate e illusori
Il compagno D'Alema nel luglio scorso ci ha detto che in effetti l'iniziativa del segretario è stata connotata da elementi di superficialità e approssimazione
Il compagno Bettini invece più volte nel corso di questi mesi ha detto che la svolta è stata segnata da eclettismo dello Zingarelli definisce come rimaneggiamento e combinazione non originale video al Trullo
Chissà cosa sarebbe potuta cadere
Invece del rinnovamento democratico che allora vi fu per il nostro partito e per l'Italia se superficialità approssimazione eclettismo avessero connotato altre grandi svolte del PC
Ma il punto oggi non è quello di rimpallarsi le responsabilità di ciò che non è andato come si voleva il punto è vedere come andare avanti e quali sono le condizioni per andare avanti ancora insieme
Io non penso per esempio che la Costituente non abbia prodotto risultati
Certo sul fronte Serra Esterno assai poco
Ma sul versante interno la Costituente ha prodotto un fatto di grande rilevanza e cioè il consolidamento in vere e proprie aree politiche culturali
Di quelle che una volta erano solo delle sensibilità politiche diverse fortemente connesse dall'asse politico culturale Gramsci Togliatti che è stata la nostra vera identità fondamenta
Per tenerle insieme non è in una coabitazione forzata ma in una osmosi fruttuosa occorre riconoscere al di là dei numeri pari dignità alle diverse identità e aree politiche alle differenze a cominciare da quella sessuale che insieme vogliono concorrere a definire i valori la collocazione gli obiettivi del partito nuove a tal fine sono necessarie tre cose primo una carta fondamentale che definisca la base comune
Pace democrazia socialismo rivisitati alla luce dell'esperienza storica sono non solo i valori ma gli obiettivi per cui stare insieme
Il partito nuovo visto innanzitutto come strumento dei lavoratori e delle classi subalterne promotore attivo in campo internazionale dell'unità della sinistra europea e mondiale
Secondo regole interne che disegni no il processo di partecipazione democratica innanzitutto degli iscritti con cui arrivare alle decisioni che siano frutto di effettiva sintesi politica unita per queste improponibile da respingere il secco principio di maggioranza e anche ogni prospettiva di partito liederistico e plebiscitaria
Terzo un certo grado di autonomia politica e organizzativa delle diverse aree identità politiche costituenti come condizione per una molteplicità di radicamento sociale e culturale
Un partito quindi che s'mantelli la piramide centralistica sposti potere funzioni dagli apparati agli scritti dal centro alla periferia come mi pare adombrasse ieri il compagno leoni al quale si possano derive anche collettivamente
La maggioranza deve comprendere che il pieno riconoscimento delle diverse identità dei cofondatori del nuovo partito
Compresa quella di coloro che intendono continuare a praticare collettivamente un'esperienza di Comunisti Italiani e condizione non secondaria per evitare separazioni più o meno silenziose
E recuperare forze delusa e disillusa
L'obiettivo della rifondazione comunista rimane comunque ma che cosa vuol dire questa espressione
Vuol dire tornare ad avere una percezione esatta della realtà vuol dire tornare ad avere quella capacità propria del marxismo di Gramsci
Di saper comprendere i messi sempre originali e non meccanici che legano il movimento delle strutture economiche sociali a quello dei diversi gradi delle sovrastrutture ideali e culturali politiche istituzionali
Quella capacità tutta togliattiana di saper unire flotta di masse iniziativa politica e anche di governo
Rifondazione Comunista vuol dire saper penetrare i cambiamenti ho finito
Economici sociali e culturali del mondo moderno anche quelli più sgradevoli significa voler perseguire il grande tema comunista della liberazione umana di fronte alla gigantesca offensiva capitalistica e alle sue vittorie che sembrano consegnare questo sistema economico e sociale all'eternità
Rifondazione Comunista vuol dire sapere usare il pessimismo dell'intelligenza per vedere tutte le contraddizioni della società con capitalistica compresa quella tragica e non scomparsa della guerra
Insieme ad una rinnovata ottimistica volontà
Di combattimento io non so che cosa il futuro riserverà i comunisti italiani
Non credo che si possano scomparire non sono scomparsi credo anzi che non scompariranno perché non sono il passato ma il futuro di questo Paese
Allora scusate prima di dichiarazione di voto ricordiamo che la seduta oggi riprende alle ore quindici per i soli delegati alle quindici e trenta la seduta se ovviamente facciamo presto la seduta in seduta normale
Dunque due comunicazioni rapide è pervenuto messaggio al congresso
Che
La coppia di una lettera che è stata inviata da molte idee hanno offerto segretario della federazione dell'organizzazione delle comunità straniere in Italia al Presidente del Consiglio in questa lettera che l'organizzazione delle comunità straniere in Italia
Ha voluto far pervenire anche al Congresso dalla Federazione
Comunista di Roma innanzi esprime il desiderio di pace la volontà degli stranieri in Italia di restare fuori da ogni strumentalizzazione della loro presenza in Italia essi cercano il sereno inserimento nella società civile del paese che li ospita senza discriminazioni razziste nel rifiuto e questo è il tutto di attualità nel rifiuto e qualsiasi coinvolgimento in atti di criminale terrorismo o di altre attività delinquenziale
Ho poi
è pervenuto alla presidenza del congresso un altro messaggio con una lunga lista di firme
Da parte di dei compagni romana Toraldo Francesco Prost delegata alla sezione urla M due la prima delegato sezione USL RM uno
Il secondo come primo atto di mobilitazione contro la follia dalla guerra le compagne dell'ospedale IST manda hanno costituito un comitato per la pace che in poche ore ha raccolto cinquecento firme sono qui allegate
Tre cittadini pazienti dell'ospedale contro il massacro della guerra e e chiede la convocazione immediata del Consiglio di sicurezza dell'ONU perché fermi la guerra ritiri le navi dal Golfo
E apra un processo di pace tra tutti i popoli Medioriente
Questi
Questi sono i due messaggi
Che io a questo punto passerei alle dichiarazioni di voto ricordo che le dichiarazioni di voto possono essere soltanto manifestazione della volontà semplice manifestazione la volontà oppure anche
E visto
Allora Cesarale Monti gruppo sebbene
Il prossimo e Demetrio Bertollini la sezione scende
Allora compagni vorrei motivare la dichiarazione di voto quindi anzitutto dicendo che la situazione di guerra Berta che abbiamo di fronte la nostra iniziativa deve svilupparsi per aggregare il maggior numero di consensi possibili intorno ai punti in questi giorni abbiamo sostenuto nella manifestazione per la pace
E quindi immediato cessate il fuoco ritiro dall'Iraq l'alcova e apertura di una conferenza sui problemi dell'area mediorientale
Quindi rifiuto della guerra perché la guerra non ama risotto problemi ma li risolverà ma anzi ne creerà di nuovi e più gravi si pensa a rischio di coinvolgimento di Israele alla situazione dalla Giordania alla questione che lega turchi è nato a volte arrivi dell'Iran allo svilupparsi del fondamentalismo islamico nella regione tanto del Nordafrica
Dobbiamo quindi sostenere con coerenza e rifiuto della guerra di questa come di tutte le guerre ma su questo dobbiamo prendere coscienza che attraversa un momento difficile
Le manifestazioni per la pace hanno raccolto molta partecipazione ma nelle case nei luoghi di lavoro molti di coloro i quali alle manifestazioni non partecipano sono entrati nella logica della guerra limitata chirurgica per dare una lezione Guerra quindi giusta perché unica arma contro Saddam ecco noi dobbiamo dimostrare con il lavoro capillare quotidiano che questo non è vero
C'era e c'è un'altra soluzione quella pacifica ma dobbiamo anche avere la forza di far capire che la guerra non è il videogame che ci mostra la televisione atto impersonale Technology come distruzione massacro Marcello
Molto del consenso della gente intorno a questa guerra deriva dal fatto che nessuna mostra di danni materiali provocati dalle armi
Sembra essere questa una guerra senza morti e senza sangue non è così ce lo mostrano come fosse un gioco la sublimazione mistificazione a tecnologia dell'atto di guerra ma questa è risultato del filtro dalla censura sull'immagine di quell'area
E allora dobbiamo avere la capacità di dimostrare che la guerra che lo ripuliamo il massacro di sempre il suo obiettivo la distruzione materiale devono nemico che lo rifiutiamo questo perché questo non risolverà mai problemi
E allora ad esempio come atto minimo è possibile comincerà a discutere nelle scuole i testi e anche i film che dimostrano tutto ciò l'assurdità della guerra film americani perché lì la coscienza di ciò che la guerra nel mentre ha toccato in questi ultimi anni
Si pensi a forma dal giacché nato il quattro luglio Prato un così si può fare informazione far capire perché del rifiuto della guerra
Minimizzare le o fuori ebete che soprattutto nei primi giorni ha coinvolto tanti
Ma tutto ciò non è ancora sufficiente abbiamo necessità di ragionare sul medio periodo e capire quale sarà lo scenario di quell'area del mondo dopo tutto ciò e quali conseguenze ne deriveranno per il mondo intero ovvero quale sarà il nuovo equilibrio mondiale dopo il punto di rottura rappresentato da questa guerra
Dobbiamo ragionare diciotto insieme e prepararci per la fase purtroppo dura che seguirà questa guerra e dobbiamo farlo trovando collegamenti ha rapporti con la forza della sinistra europea e internazionale
E questo SVP voluto parlare anche di altro e oggi è difficile farlo ma ci proverà ugualmente rapidamente ritengo fondamentale per il PDS rapporto con il mondo del lavoro e quindi fondamentale la questione della forma e sostanza della presenza di una formazione politica organizzata nei luoghi di lavoro
Ciò ritengo importanti due punti che sono alla base della proposta per il PDS il concetto del limite del partito e l'assunzione della democrazia come mezze come fine
Rispetto
Rispetto al primo punto ritengo fondamentale per tutti noi acquisire la coscienza del limite del partito rispetto alla pretesa di rappresentare totalmente la coscienza di ogni scritto
Limite nel rapporto con le organizzazioni di massa i movimenti partendo da un rigoroso riconoscimento dell'autonomia di ruolo funzione fonte di legittimazione rispetto al secondo punto la democrazia come mezzo e come fine è necessario che tutte le istanze di direzione decisione politica del PDS siano permanentemente sottoposta a verifica democratica
Che si crei una permeabilità e trasparenza delle istanze di direzione alle valutazioni e giudizi degli iscritti al partito
Per dare concretezza questi punti è necessario progettare nuove forme di presenza nella società e nei luoghi di lavoro
E questi ultimi il PDS dovrà avere la capacità di dare voce le volontà dei lavoratori delle compere delle competenze delle professionalità dei tecnici e dei ricercatori alla volontà dicevo di poter contare la di fruizione dei contenuti del proprio lavoro
Ok
In base complice in base a questo e in base a questo sì adesso però io le osservo però per questi principi richiamando i principi di quella mozione
Per me il nome del nuovo partito dovrà essere partito democratico dalla sinistra il simbolo l'albero con alla base il simbolo del PC e per la mozione sostengo la proposta che la concluso la coerenza della svolta avviata nel novembre ottantanove quindi sostengo la proposta del compagno di Locri
Bertollini la sezione scende
Il successivo
Bruno Ciccaci della sezione Moranino
Non ci sono questi compagni Bertollini Ciccaci non ci sono
Alvaro Carruba
Sempre la sezione morali
Domenico capriole della sezione Acotral
Antonio Capuano
Vitinia
Per i compagni che chiedono di fa dichiarazione di voto però dovrebbero avere dei motivi validi per farle perché se no
Che strano e singolare
Giovanna Cavallo chi Colli Portuensi
Bruno Ciccaci Moranino Maria Luisa Cipriani poligrafico
Sebastiano Cordi
Casalotti
Compagnia devo parlare semplice scritti razionali rivolto
Per motivi
L'interesse non è personale di impegni caro prezzo di precedenza la collettamento della lacca il congresso sono costretto amico aperti domani sera allora solo io voto per la porzioni due grazie
Gian Siracusa
Enzo Iacobelli sezione Balduina
Anch'io con lo slittamento del congresso
E per altri motivi e impegni presi molto probabilmente domani non sarò presente quindi dichiaro di votare la mozione Occhetto
Il Partito democratico Sinistra per il simbolo dell'albero
Con l'occasione però vorrei fare un invito al partito
Avendo seguito la situazione di questi particolari di quest'ultimo anno
Ed è qui il momento che la guerra del Golfo per la nella quale c'è un grande convergenza diciamo di di forze politiche contro la guerra in via del partito al di là di opportunità politiche
O di mediazioni politiche ad evitare il sottinteso a mantenere quella che è stata sua caratteristica di sempre cioè quello di parlare chiaro divagare con forza divenne atteggiamenti chiari
Il punto in questo in questa mancanza diciamo di evidenza di indirizzo e di chiarezza di parlar chiaro di ribadire certi punti personalmente ritengo che possa intravedersi una disaffezione dei compagni quindi bisognerebbe che il partito in questa occasione dicesse chiaramente al Governo in particolare i nuovi azionisti Ana
Che vista la mobilitazione di forze contro la guerra e vista anche l'atteggiamento del Pontefice il comportamento della DC in particolare in particolare gli aneddoti in particolare non è né democratico né tanto meno che stiano questo dice venisse ribadito con forza
Grazie
Giorgio Montesi Tufello
Dichiara di voler votare per la mozione numero due di Rifondazione Comunista
Maria Lorenza prego me
Attacca
Augusto scacco villaggio Breda
Il mio voto e per la mozione per il partito democratico grazie
La delega di Iacobelli
Maurizio Sibilia Cinecittà
Anch'io per motivi di lavoro non possono essere presenta domani sera comunque dichiaro la mia direzione di vuoto e per la seconda mozione Rifondazione Comunista
Dante Coccia la Rustica
Dichiaro il nuovo dal partito democratico dalla sinistra
C'è solo un problema che ci sono diverse compagnie e sonori riunite
Le abbiamo avvertite
Resterà per cinque minuti fa il resto della presidenza
Quindi la seduta chiusa rimaniamo in attesa se qualche qualcuna di queste compagnie vorrei votare
Grazie
Caffè pagato
Sì alla riunione
Riservata ai soli delegati i compagni sono pregati di entrare
Compagni che sono la ad informare i compagni che stazionano ancora all'e sterno che stiamo iniziando la riunione riservata ai soli delegati e io direi che se
Ma una una compagna mi ha segnalato la necessità di richiamare al silenzio i compagni e le compagne che stazionano giù in fondo all'aula noi naturalmente dalla presidenza lo facciamo entro certi limiti perché sembra una cosa pedante fastidiosa questo richiamare al silenzio però è difficile lavorare se
Quei compagni la per esempio per parlare non escono oppure non smettono di parlare si sieda io lo ripeto ancora una volta ci capiterà di ripeterlo ancora e do la parola al compagno Livio Mancini della sezione Portuense parrocchie Tasi prepari dopo di lui il compagno bacchetta
Il compagno Mancini scusa compagna Mancini è presente
Allora passiamo al compagno bacchetta la sezione cinquina
Si prepari il compagno Antonio Tosi
Questo
Compagne e compagni
La guerra dei Sei Gianni scusate se sono emozionato però dopo trent'anni di militanza questo partito è la prima volta che partecipo
Come oratore un congresso di federazione però atti congressi elezioni son fatti tutti
L'astensione a livello parlamentare oggi in parte recuperata non ci penalizza
Paolo scusa
In parte recuperato ma ci penalizza internamente non possiamo nasconderci personalmente sono doppiato un mio compaesano
Della provincia nell'aldilà disperso
Mio figlio sono due mesi che sotto le ali
Ed io che dopo trent'anni di militanza nel Partito comunista italiano forse ripudiato la forma le forme violente e soppressi
Devo subire anche dal mio partito questo tipo di posizione
Astensionisti via
Di indecisione su un problema così grande
Eppure
Eppure io compagni e compagne quando mi sono iscritto a questo partito questo grande partito comunista
Mi sono iscritto perché la scelta era di un giovane di sinistra nel mille novecentocinquantasei
E mi aveva toccato la campagna elettorale che in quel periodo
Si poneva Roma c'erano dei vari manifesti
Voglio ricordarlo ammesse essere quelli Haiyun Pagni della mia stessa età
Manifesti che indicavano i vari partiti
Io ho fatto alla mia scelta per questo qua sono ce n'era un altro ugualmente a di sinistra
In cui c'era una pianta
Una io
Col tutte fondi
Sulle foglie c'erano scritte dovuta avuta lunga sul tronco
A metà tronco c'era falce e martello del partito socialista e sulle dai giudici c'erano tutti i fogli da dieci mila euro dal mille lire
E io la scelta l'ho fatta
Io dico i miei ideali sono quelli del Partito Comunista Italiano
Oggi voglio dire compagni e compagne che sono il primo credo che parlerà a nome delle borgate romane
Anche perché a dire alcune cose che noi dell'Associazione dei Comitati di quartiere Roma intorno
Portiamo e anzi a questa Assemblea diamo il nostro saluto
Voglio porre i problemi della periferia e delle borgate romane innanzitutto porto i saluti
Della federazione dei comitati di quartiere denominata Roma intorno ancora una volta promotrice di iniziative a favore della pace
Forte è stata la nostra presenza alla manifestazione
L'altra sera in rappresentanza di quaranta comitati di quartiere in Campidoglio abbiamo votato un ordine un documento contro la guerra e contro la posizione assunta dal governo italiano
In questo anno la periferia risentito ancora una volta la penalizzazione che da un'amministrazione che si succedono
Si sente penalizzata è diventata una bomba nucleare ai compagni pronta ad esplodere
Già si sentono gli affetti
Vedi fatti discenti di razzismo
Così la presenta alla stampa
Senza però approfondire il perché ciò perché ciò i disservizi lo stato di centinaia migliaia di cittadini senza servizi primari dopo aver versato centinaia di milioni nelle casse dello Stato
Noi a questa Amministrazione abbiamo dato un pessimo voto alla maggioranza e al suo sindaco Menaggio
Glielo abbiamo detto in presenza di centimetri di centinaia di cittadini nelle varie manifestazioni e rivendicazione del diritto ai servizi
Ora nascono associazioni e comitati consorzi e qual è la partecipazione del Partito comunista
Roma intorno non ha problemi perché non ha bisogno di Generali
Al suo seguito decine di comitati consorzi associazioni oggi ne ne abbiamo ottanta tra comitati consorzi associazioni iscritti regolarmente
In cui convivono realtà esperienze riversi ma democratiche
Occorre un forte impegno del partito se vuole ricoverare nelle borgate nella periferia romana
Vorrei dare un contributo un piccolo contributo per quello che riguarda la questione che si è parlato qua della scissione la mia sezione una delle sezioni in cui dal mille novecentottantacinque ad oggi ha sempre vinto le elezioni non è un'isola felice
Nel mille novecentottantacinque è passata sopra la democrazia cristiana cose centoquattordici voti su undici mila abitanti dal mille novecentottantacinque a oggi alle ultime elezioni dal ventisette siamo passati al trentadue per cento
La democrazia cristiana è scesa a sedici per cento di più e il Partito socialista da quattordici asserito al sette per cento
Quindi
Quello che è stato nella nostra sezione abbiamo fatto degli ordini del giorno che spero che la commissione politica li accetti nessuno può dire affermare ciò che il partito doveva elitari perché in quest'anno non si è fatto altro che litigare compagni ed hanno
La reazione del segretario Carlo leoni in parte posso dare un giudizio positivo
Ma trova ancora una morte un ancora una volta una forte difficoltà e carenza su due punti essenziali
Lo stato del Partito comunista a Roma compagne e compagni ci sono noi giriamo borgata bel borgata ci sono decine e decine di sezioni che sono chiuse
E il problema delle borgate della periferia già membro nel congresso dell'ottantotto riportano ottantanove abbiamo presentato l'ordine del giorno che non sempre tenuto conto credo che il partito su questi problemi deve avere chiarezza
Non è possibile che a livello istituzionale l'impegno deve essere ed è stato solamente di di Woodrow compagni che noi ringraziamo per l'impegno e non ci diamo i nomi stanno i nomi sugli ordini del giorno
E al segretario
Chiedo se ha visitato solamente il campo nomadi dove è avvenuto il grave fatto di razzismo incendiario che noi condanniamo
E chiede al segretario regionale quali sono le iniziative regionali per far sì che migliaia di cittadini della periferia e borgate abbiano i servizi l'esecutivo comunista di Roma intorno ha fatto delle proposte concrete e di iniziativa politica alla Federazione
E precisamente al caro compagno Carlo leoni
Che l'approvazione della legge Roma Capitale non dovrà puntare solo alla viale distrazione dello stato e le altre opere ma anche al signor ma anche e soprattutto al recupero del tre nel tessuto urbano
Cittadino di tutta la periferia romana
Per questi motivi noi crediamo che il nuovo partito qualunque esso sia
Dovrà essere forte deve essere posta una forte attenzione alla composizione di un gruppo di responsabili qualificati che dovranno seguire le politiche territoriali e del risanamento delle borgate romane
Responsabili delle associazioni consorzi ma che rappresentano veramente la città e lasciatemelo dire in Quarta circoscrizione abbiamo da tempo questa coltura grazie
La parola al compagna Jeanne Antoni delegato dalla sezione Alicata
Compagnie e compagni
Teniamo nostro ventesimo congresso
Per prendere decisioni che non esito a definire storiche per il nostro partito
E lo teniamo nel momento certamente più drammatico della nostra storia recente
Mentre sono in corso operazioni militari e di guerra terribili e imponenti
In un'area che c'è vicina
Tanto più forte quindi il nostro dovere di ragionare di impostare cioè un ragionamento politico rigoroso il severamente critico anche se tutti noi siamo per così dire sovrastati dall'angoscia e dalla preoccupazione
E dato il tempo che ho a disposizione mi limiterò a svolgere due considerazioni
La prima la sua la esporrò in forma di domanda
Nell'anno che è trascorso dal nostro ultimo congresso ad oggi
Le ragioni che militavano a favore della proposta che il compagno Occhetto ha il merito di avere avanzato
E cioè a favore della svolta e per la decisione di dar vita ad una nuova formazione politica
Il partito democratico della sinistra
Sono state smentite
Confermate dai fatti
A me pare che non solo siano state confermate ma che ad esse se ne siano aggiunte nuovi nuove e sostanziali ragioni
Tutti gli avvenimenti degli ultimi due anni in sede internazionale e qui in Italia
E non soltanto sul piano politico istituzionale o del rapporto tra gli Stati
Ma anche sul piano economico tecnologico scientifico
Preparano in modo sempre più accelerato un futuro difficilmente prevedibile
La consapevolezza di una prospettiva inedita
E dunque la necessità anche per noi di rimetterci in discussione e di operare una svolta
Non è stato questo del resto il senso dell'intervento del compagno Ingrao
Ma se così come non avvertire l'insufficienza dell'angustia
Di una proposta come quella della rifondazione comunista
Come non vedere qui la ragione più vera della proposta di dar vita ad una formazione politica nuova al Partito democratico della sinistra
Questa è la sfida che non possiamo illudere
Una forza politica nuova perché elabora categorie di analisi e di interpretazione all'altezza della situazione nuova
Una forza politica nuova perché capace di uscire da una logica minoritaria che finora ci ha costretto ad attestarci sul terreno difensivo dell'antagonismo o dell'opposizione
Una forza politica nuova perché con le sue proposte programmatiche
E le sue iniziative politiche si cimenta visibilmente concretamente come protagonista di un'alternativa e si candida al governo del paese
E bisogna precisare che pare quando si parla di programma di governo parliamo di un programma capace di dare coerenza e credibilità
Tanto ad una funzione di opposizione quanto ad una strategia alternativa
Programma di governo capacità di governo
Se non si qualificherà in questo senso è rapidamente
Il nuovo partito non potrà assumere la funzione di grande forza nazionale che viene giustamente rivendicata nella mozione congressuale
Presentata dal compagno ok
Nell'ultimo anno e mezzo compagne e compagni non solo suoni crollati i regimi in Europa orientale
Non solo la Germania si è riunificata
Ma la crisi ha raggiunto il cuore stesso dell'Unione Sovietica
E alla precedente struttura bipolare del mondo è succeduta una fase del tutto nuova aperta ad un duplice rischio
O il rischio di un mondo unipolare soggiacente all'egemonia degli Stati Uniti
Ora il rischio di un mondo frantumato e ingovernabile
C'è un'alternativa a questi rischi
C'è compagni se si realizza una politica che tende a creare un nuovo ordine un nuovo governo mondiale
Incarnato nelle Nazioni Unite
Che abbia la forza di salvaguardare la legalità internazionale la pace e di risolvere i drammatici problemi aperti
E se i passi avanti sul disarmo
La fine della guerra fredda e l'inizio della cooperazione avevano fatto sperare che l'obiettivo fosse raggiungibile
La guerra del Golfo che adesso è davanti a noi in tutta la sua terribili ITA
Stabili a dimostrarci quanto esso sia difficile e lontano
La guerra del Golfo compagni è cominciata il due agosto quando Saddam ha mosso carri armati cannoni e truppe e ha cancellato dalla faccia della terra uno stato che era membro delle Nazioni Unite
Saddam sei che fino a oggi ha fatto di tutto per giustificarle coloro che dichiarano ineluttabile la guerra e per trasformarla in uno scontro tra mondo arabo e islamico e mondo occidentale
E tuttavia compagne e compagni dobbiamo riaffermare credere nella possibilità di un'alternativa
Perché non è un'alternativa e non salva neppure la coscienza il rifugiarsi imposizioni per vocazione Minniti minoritarie e anti istituzionali
Dobbiamo anzi essere noi la forza di mediazione tra le spinte sociali e i nuovi movimenti e le istituzioni
Che se non si può attivare questa dialettica senza la quale i movimenti sono destinati a restare testimonianza e le istituzioni a separarsi sempre più devastata la Società
La nostra ipotesi non ha speranza di successo
In questa direzione dunque dobbiamo muoverci con decisione
Costruendo attorno a questo asse un'iniziativa politica che ponga come elemento unificante nella sinistra europea e come alternativa alla politica dell'attuale governo italiano
E al primo posto c'è la richiesta della cessazione delle operazioni militari e dell'avvio di una nuova fase di trattativa
La seconda constatazione riguarda la necessità di elaborare quella che si suole chiamare una nuova cultura politica
Gramsci ha per fortuna vaccinato il nostro partito
Dalle scempi argini più festose del materialismo dialettico
E ci ha dato un retroterra culturale solido e nello stesso tempo critico e aperto
Ma negli anni sessanta e settanta la sua eredità storici Istica laica razionale è stata messa da parte più rimossa che criticata realmente praticamente
Forse sapeva realmente fatti il suo tempo e forse no
Ma comunque una rottura c'è stata nella nostra cultura politica
E si è andata da parte e si è andati da parte di molti di noi alla ricerca di qualcos'altro
La contrapposizione tra Marx ed Engels propugnata prima da Della Volpe
Lo strutturalismo poi e infine Nicea integre la crisi della ragione e il pensiero debole
Non erano forse queste alcune forme della cultura europea in cui si era manifestato la reazione al positivismo e alla tradizione del pensiero socialista
E non comportava tutto ciò una critica alla tradizione laica e razionalistica che partiva dalle idee dell'Illuminismo di uguaglianza di libertà e di fraternità
Una critica alla tradizione laiche razionalistica che partiva dalla rivoluzione scientifica
A me pare che qui stia una ragione non secondaria
Della crisi di identità che ci ha Tenaglia attanagliato negli anni settanta e ottanta
E quindi anche della nostra crisi politica perché per fare solo un esempio
La cosiddetta politica del consociativismo
è una delle conseguenze della subalternità culturale in cui siamo spesso caduti sia nei confronti dell'ideologia di un certo cattolicesimo nemico del mondo moderno
Sia nei confronti di altri ideologia anti istituzionali e minoritarie
Ecco perché a me pare che una nuova forza politica che noi vogliamo costruire debba riconquistare una sua autonomia e una sua identità culturale
E qui veramente tradizione innovazione non possono fare a meno l'una dell'altra
E ciò richiede un aumento della nostra cultura della nostra preparazione intellettuale una sollecitazione sincera alle intelligenze alle competenze perché si impegnino in questa ricerca
Il pensiero della tradizione socialista è nato come sintesi dell'economia classica del pensiero politico democratico e della filosofia classica tedesca è da qui che occorre ripartire riappropriandosi di quanto di meglio la tradizione intellettuale socialista riformista e democratica è venuta elaborando
La rinascita dell'attualità di Gramsci a cui oggi assistiamo
Non è forse un segno promettente che questa è la direzione giusta io me lo auguro vivamente grazie
La parola alla compagna Daniela Valentini delegata dalla sezione San Lorenzo
Compagne e compagni
è indubbio che questa riflessione congressuale
Alla luce dei fatti gravissimi che stanno accadendo nel mondo
Apre una fase straordinariamente nuova che deve impegnare una forza politica come la nostra a tradurre in azione politica il nostro sentire comune
Il ripudio alla guerra la volontà di pace la pratica mi della non violenza nei rapporti tra le persone a prescindere da sesso razze e religioni
E questo ripudio della guerra non è nostro patrimonio esclusivo anzi si sta esprimendo con forza in questi giorni
Nelle piazze nei luoghi di lavoro tra gli studenti dando visibilità di una cultura pacifista trasversale a tante culture e forze politiche
Proprio questo ripudio di massa della guerra e questa cultura di pace sono segni evidenti della separazione tra i cittadini e le istituzioni tra i lavoratori e le lavoratrici e il sindacato
Tra i cittadini e le forze politiche è qui che si gioca la nostra capacità e soprattutto la nostra volontà di riforma della politica che non può se non partire da una coraggiosa riforma culturale
Il concetto che possano esistere delle guerre giuste o in o inevitabili fa parte di una vecchia cultura anche della sinistra di cui dobbiamo liberarci
Oggi dobbiamo porci nei confronti della realtà
Non accettando le compatibilità date le ragioni di Stato o del mantenimento dell'attuale ordine mondiale
Ma individuando seppure in contraddizioni vecchie e nuove nuove regole basate su un sistema di valori che affermi in ogni circostanza e invio in ogni contesto un'alternativa al sistema dato un sistema di valori basato sulla non violenza sull'affermazione dei diritti individuali e collettivi
Sulla valorizzazione delle differenze sul rispetto dell'autonomia uniche condizioni perché si possa concretizzare la libertà di ogni essere umano
A Roma tutte queste contraddizioni solo se esplose con particolare evidenza
è proprio qui la nostra città che ha agito spregiudicatamente il potere politico intrecciato con quello economico con quello degli affari anche espropriando il potere istituzionale dalle sue funzioni di governo
Le istituzioni sono state mortificate ingabbiate costretta ad un ruolo talora subalterno talora di supporto agli interessi affaristici e speculativi predominanti
Perdendo la loro funzione democratica espropriando i cittadini della loro rappresentanza
La politica degli affari i poteri occulti hanno ormai stravolto le regole democratiche
Le regole del gioco sono state deformate
Sino a corrompere le coscienze della gente il diritto negato ha dato vita ad una corruzione dilagante si è diffusa una sorta di cultura dell'omertà
E le clientele e sono diventate vere zone di protezione e di garanzia
è questo l'obiettivo principale che oggi abbiamo di fronte ricostruire e valorizzare il tessuto democratico della nostra città
E a Roma un ruolo importante in questo processo può essere svolto dall'associazionismo e da tutte quelle forme di organizzazione della società civile
In cui si esprime una molteplicità di soggetti politici diversi da noi che debbono entrare il rapporto diretto con le istituzioni
Si deve dare concretezza al principio di di diritti che devono corrispondere a Poteri
Vanno a tal fine ridefinite le regole va attuata la riforma delle istituzioni attivando il circuito Progetto consenso controllo che può dare senso alla qualità nuova della democrazia conflittuale
La qualità della politica del nostro partito deve basarsi ed essere espressione e valorizzazione di tutte quelle soggettività che possono restituire alla politica stessa la sua funzione primaria
Restituire quindi la politica alla gente perché possano liberamente e responsabilmente decidere sul presente e scegliere il proprio futuro
La vivibilità di Roma è un obiettivo per noi comunisti irrinunciabile
E la sua realizzazione non è per noi un utopia
Se si terrà conto delle diverse vocazioni funzioni della città capitale europea centro direzionale politico nazionale città d'arte capitale culturale mondiale e luogo dove milioni di donne e di uomini vivono e lavorano
Si tratta di costruire un progetto alternativo all'attuale stato delle cose
Che coinvolga nelle scelte tutti i soggetti sociali che risponda a tutti i bisogni anche i più piccoli e quotidiani che tanto peso hanno sulla vita di ognuno e che tanto soffocano le libertà individuali e collettive
Si tratta cioè di pensare alla città non come un insieme caotico di spazi funzioni cui i cittadini devono adattarsi ma come una moderna comunità organizzata sulla base dei soggetti che la abitano
E sul loro differenti bisogni che offra a tutti tutte pari opportunità di diritti e di cittadinanza sociale
Una città cioè solidale è in grado di esprimere nuovi livelli di civiltà una città da vivere da amare e non più da subire
Basti pensare alle condizioni di isolamento della periferia urbana la rassegnazione e la solitudine che vive in tanti luoghi della città
Dobbiamo riconoscere la solitudine come una condizione negativa un male sociale quando non avviene per libera scelta a cui bisogna porre rimedio con una politica sensibile alla serenità degli individui basti pensare alla disperazione di chi cerca un lavoro e una casa l'umiliazione della richiesta del favore al potente di turno
Bisogna passare dalla rassegnazione dall'impotenza al protagonismo della solidarietà
Dando espressione forze voce a quei soggetti che esprimono una critica allo stato di cose esistenti e propongono un progetto alternativo e conflittuale
Ciò impone un rinnovamento della nostra cultura come nuovo partito della sinistra a Roma abbiamo il compito di tradurre in pratica e in scelte politiche concrete
Le richieste di cambiamento che provengono da tante donne e uomini di questa città
E con questi soggetti e forze sociali che possiamo costruire il nuovo e non con alleanze dell'ultima ora
è possibile oggi la ricerca di alleanze anche con altre forze della sinistra purché si condivida un progetto alternativo critico dell'esistente
è possibile costruire il nuovo la nostra visione dell'unità della sinistra non si deve solo dire solo nella nostra presenza e in quella del Partito Socialista Italiano il Partito socialista e un partito con il quale vogliamo realizzare una convergenza che sia fondata su un'aperta conflittualità sulle cose sui programmi
Per questo dobbiamo essere fortemente contrari a qualsiasi prospettiva di omologazione o di unità indistinta
Per questo il nuovo partito i suoi militanti e tutte le persone che vorranno dovranno di spiegare tutte le capacità per una grande battaglia per la libertà e per diritti a Roma ma fondamentale e decidere oggi quali saranno i caratteri le idee forza e l'organizzazione del nuovo partito
Serbia partito consapevole della propria forza con una forte determinazione conflittuale capaci di non appiattirsi sull'esistente e di proporre scelte concrete e chiare ed alternativa la democrazia cristiana
E alla cultura di potere che si è affermata in questi anni
Un partito radicato nella società che sappia interpretare le spinte progressiste d'umanità ariete solleciti la circolazione del confronto delle idee
Senza irrigidimenti di posizioni interne un partito quindi Haute intanto autenticamente democratico e non liederistico come d'altra parte afferma la mozione
Presentata da terza mozione un partito che ritrovi e che sappia dare il coraggio di reagire a tutte quelle volontà inespresse o rassegnate un partito compagne e compagni lo crediamo e possibile ricostruire e costruire un partito della Tour dell'utopia della speranza e della concretezza
La parola al compagno Antonio Tosi della sezione Nuova Ostia si prepari la compagna Adriana Montanari
Compagni noi
Abbiamo fatto un congresso di sezione
Estremamente animato con un risultato che a dire il vero oggi davanti al problema della reale della minaccia della guerra
Non mi sento in questa sede di vantavano come folklore del sì o del no
Noi abbiamo preso il novantasei per cento dell'inno
Credo che il problema oggi davanti a tutte le sezioni
Indipendentemente dall'orientamento che è prevalso all'interno dei congressi
Sia quello di che cosa fare in questi giorni
Per rispondere a questa minaccia Lecce che interessa tutto il popolo italiano è anche un tre
Quindi è questo nel senso che vorrei dare all'intervento che faccio
Credendo anche di interpretare il la la volontà di tutti i compagni della sezione che rappresenta
C'è una questione che mi preme sollevare
Io credo
Che all'interno delle sezioni del partito comunista
Fintanto che non sarà affatto un congresso nazionale
C'è un problema di questa natura
Che i compagni comunisti non possono essere semplicemente dei pacifisti
Io vedo questi movimenti sono positivi bisogna incoraggiarli bisogna dargli una loro autonomia però nodo che c'è una mancanza del ruolo nostro in questa
Mobilitazione generale
E questo è il problema che pongo in un clima di questo tipo è possibile
Che i comunisti non facciano sentire nel quartiere nei quartieri nei posti di lavoro in tutte le zone dove sono presenti la loro voce anche organizzata
Non mi pare una con una scelta
Giusta quella di attendere eventuali soluzioni congressuali a vari livelli e non fare niente
Quindi noi come sezione
Sicuramente anche perché abbiamo fatto un documento politico molto ampio
Finito questo congresso
Scenderemo in campo sul territorio
Attaccando decisamente questo Governo
Chiedendo le sue dimissioni perché è un Governo di guerra
Noi inizieremo subito questa battaglia
Non ci possiamo porre problemi
Di governi alternativi a questo nel momento in cui questo governo praticamente ci sta coinvolgendo in una guerra
Questo governo deve ritirare immediatamente i soldati nostri che stanno in Medio Oriente
Si deve dichiarare
Per il rispetto cerchio dei diritti internazionali condannando come abbiamo fatto anche noi gola nostro congresso Saddam e quello che ha fatto
Però allo stesso tempo deve dire che con la guerra non si risolve nessun tipo di problema
Si risolvono i problemi attraverso la discussione politica e soprattutto la volontà di riconoscere ai popoli il loro diritto a decidere in casa loro a stabilire rapporti di vicinanza
Quindi il nostro giudizio sulla politica attuale del governo non possiamo tenerci a Roma al chiuso delle nostre sezioni secondo me ma dobbiamo cominciare a manifestarlo apertamente tra i cittadini
Ripeto
Noi siamo convinti
Che non è possibile in questa fase aderire
Semplicemente con una dimostrazione pacifista ai movimenti che sono in corso
è necessario dare anche uno sbocco politico a questi tipi di manifestazione
Altrimenti non si capisce chi sono i responsabili dove sono i nemici della pace e tutto quello che ne consegue
Quindi dicevo l'iniziativa sicuramente della nostra sezione alla fine di questo congresso sarà avvolta in questa direzione noi chiederemo nel nostro quartiere attaccando i manifesti
Ah promuovendo l'aggregazione di tutte le forze intorno all'obiettivo della pace
Rispettando certamente tutta l'autonomia organizzativa dice di ciascun sotto il soggetto che si aggrega chiederemo
La testa del Governo Andreotti perché non è garante degli interessi di tutta la gente del del popolo italiano
Un'altra cosa faremo molto importante
Anche se susciterà molte perplessità anche all'interno del del
Dei tra i compagni noi
Porteremo devo la Cantini nei posti di lavoro
Invitando i lavoratori ad auto convocarsi
Sulla questione della pace
Chiederemo ai posti di lavoro di scendere a fianco dei quartieri è degli studenti in manifestazioni per la pace
Superando le difficoltà burocratiche che mi sembra di capire oggi esistano all'interno delle tre confederazioni
Questa è una cosa che in tutta onestà una sezione di borgata con trenta mila
Persone a agglomerata in poche centinaia di metri quadrati che è la nuova ossia si sente di dover fare per dare un contributo a questa questione decisiva della pace e della guerra
Certamente
Cercheremo di lavorare insieme anche a tutte le altre sezioni del litorale
Cercheremo di fare tutto il possibile perché anche il litorale di Roma possa dare una risposta in termini di lotta
Alla questione della pace
C'è un solo punto che vorrei riflettere insieme ai compagni delegati di questo congresso
Io ritengo
Che l'evolversi di questa situazione
Rispetta la guerra alla pace e quindi anche l'atteggiamento del nostro governo ma soprattutto anche del nostro partito
E anche del sindacato può determinare oggi un aiuto o meno Rispetto al processo che c'è in atto in Unione Sovietica di democratizzazione
Perché
Se disgraziatamente
Dovesse accadere che in quella parte del mondo
Ritornassero alla ribalta forze del passato
Riportando indietro i processi avviati dalla perestrojka
Io credo che a quel punto esisterebbe veramente un reale pericolo di una terza guerra mondiale
Quindi
Finisco mila quindi il problema centrale secondo me è oggi quello di chiederci come riusciamo a svolgere un ruolo positivo
Rispetta quel processo che si è avviato all'Est che non deve assolutamente cadere o venire meno perché altrimenti rimarrebbe una situazione ingovernabile dal punto di vista della pace e della guerra per tutta l'umanità
Allora il nostro ruolo oggi il ruolo del governo italiano il ruolo dei comunisti e delle forze del progresso in Italia è quello di farsi questa domanda come riusciamo ad aiutare quel processo
Di fatto né i fatti concreti e a impedire che le forze che lì in quelle in quella parte del mondo pur ci sono della reazione ritornino ad imporre vecchie logiche e vecchi schemi
Che abbiamo visto estremamente pericolosi e dannose io
Potrei fare anche una dichiarazione di voto perché domani
Sì io siccome domani credo che farò del tutto per essere alla ai lavori conclusi però un lavoro che non è delle classiche otto ore quindi mi sento di dover esprimere anticipatamente la mia il mio orientamento rispetto alle mozioni io sono d'accordo per la seconda mozione
Dunque una comunicazione alle ore diciassette e cioè tra qualche minuto presso la stanza dalla seconda mozione si riuniscono i giovani delegati di tutte e tre le mozioni per un una riunione che hanno indetto tra loro
Il livello di età non me l'hanno detto vende
Diciamo che è soggettiva la soggetti
Allora io adesso dal momento che la compagna che doveva parlare immediatamente dopo in questo momento non c'è perché impegnato in una riunione di donne
Utilizzerei
Va be'adesso ve la vedete voi
Utilizzerei
Tempo Breve circoscritto per alcune dichiarazione di voto
Compagno Demetrio Bertollini della sezione Cnr aveva chiesto di fare oggi pomeriggio la sua dichiarazione di voto se è presente la faccia
Tenendo conto che era necessaria brevità e ci aiutano i nostri lavori subito dopo si prepari a farle compagnia Ciccaci Bruno
Ma io ce li ho in ordine alfabetico in verità quindi
Allora Bertolini ce ma in forza
Siccome non so se sono se sarò presente domani alla seduta di domani faccio oggi la mia dichiarazione di voto sono per la prima mozione
Subito dopo in compagnia Ciccaci
Compagno efficace presente
Arriva
Per le stesse ragioni politiche di lavoro domani non possono essere presente
Io faccio la mia dichiarazione sono per la prima volta sono
Subito dopo il compagno Calvani si prepari il compagno Canestrari
Allora il compagno Albani c'è
Compagno al varo Calvani non c'è
Il compagno Claudio Canestrari cioè
Il compagno Domenico Caprioli
Per la sezione Acotral cioè
E forza subito dopo il compagno Antonio Capuano dalla sezione Vitinia
Sì a proposito della riunione tra i delegati giovani di cui vi ho parlato prima
Anche delegati Esterni naturalmente sono invitati a questa riunione
Allora dichiarazione di voto il compagno Caprioli
Mozione due
Antonio Capuano c'è no
Giovanni Mazza
è presente Giovanni Mazza
Carmelo Comegna
Io sono per la seconda mozione ovviamente per il simbolo portico comuniste
Sì benissimo
Salvatore Gian Siracusa
C'è il compagno Gian Siracusa
Compagno Calvani
Io Santo impegnato domani sera
Fa una dichiarazione di voto adesso
La prima mozione o Cretto
Il simbolo Guercio
Va bene allora buffet
Compagno Maurizio Pucci
Partito democratico della sinistra mozione di Occhetto
Compagne e compagni
Questa ultima mezz'ora sono pervenuti alla presidenza due testi due documenti con una serie di firme di compagne e compagni Diversi due documenti sono stati redatti indipendentemente l'uno dall'altro
Entrambi i documenti richiamano l'attenzione del congresso sugli attacchi di questi giorni alla libertà d'informazione e segnatamente sugli attacchi che anche recentemente sono stati rivolti ad un settore dell'informazione radiotelevisiva pubblica e precisamente al TG tre da parte di esponenti politici dei partiti di governo e tra gli altri con particolare virulenza da parte dell'onorevole la Malfa
Io credo sia giusto raccogliere questi documenti di solidarietà qui dalla presidenza ma credo anche che sia utile dal momento che sono ancora il diciassette circa e quindi non è scaduto il termine per la presentazione degli ordini del giorno la commissione politica che queste compagne e compagni redigano un ordine del giorno unitario concentrato in modo tale che se ne possa dare la più ampia diffusione e che domani questo ordine del giorno sia votato nella massima istanza cioè dal Congresso
Vi sono poi
Vi è una comunicazione la riunione dei delegati della prima mozione al luogo al termine della seduta questa sera in questa stessa sala
Mi pare
Che con la dichiarazione di voto del compagno Pucci noi abbiamo esaurito almeno per adesso la dichiarazione di voto
Naturalmente
Le dichiarazioni di voto si possono fare fino a questa sera
Perché poi la prossima seduta prevista e quella nell'ambito della quale si svolgono le operazioni di voto quindi se c'è qualcuno che non potrà è Giovanni Mazza farla subito
Se c'è qualcuno che non potrà essere presente domani è opportuno che entro stasera faccia qui la sua dichiarazione di voto
Le io faccione
Dichiarazione molto molto secca nel senso che
La mia convinzione lo stato d'animo con cui arriva questo congresso e che assolutamente inutile aggiungere parole alle decisioni che si sono già formare precedentemente
Quindi io con questa dichiarazione di voto intendo
Esprime il consenso rispetto alla mozione Rifondazione Comunista
E al e come
Come simbolo il simbolo democrazia Socialismo Partito Comunista Italiano
Dichiarazione di voto della compagna Loredana Mezzabotta dalla sezione Casal dei Pazzi
La compagnia Mezzabotta ecco
Io avevo chiesto intervenire al congresso ma dal momento che non
Prego
Avevo chiesto di intervenire al congresso ma dal momento che non ancora sono stata chiamata che non sono sicura di di poter riunire né stasera né di venire domani
Voglio fare la mia dichiarazione di voto per la prima mozione per il Partito democratico della sinistra
Ancora una dichiarazione di voto il compagno Gian Siracusa e poi
Vediamo per ora
Riprendiamo l'intero
Non potendo essere presente alla seduta di domani dichiaro il mio voto per la prima votazione
Fatte
Riprendiamo adesso il dibattito alcune altre dichiarazioni di voto verranno fatte più tardi ancora
Avvisi la commissione elettorale della seconda mozione cioè i delegati dalla seconda mozione che fanno parte dalla commissione elettorale si riuniscono
Alla sezione Laurentina alle ore diciotto perché alla stazione Laurentina perché fa freddo quindi va usato dovrebbero riunirsi
Poi la seduta dei delegati della seconda mozione in assemblea plenaria si svolgerà dopo la conduzione dopo la conclusione questa sera
Nella sala della prima mozione
La seduta dei delegati della seconda mozione
Si svolgerà dopo la conclusione questa sera nella Sala della prima mozione
Trasversalità
La parola la compagna Marisa Rodano delegata dalla sezione Centocelle
Compagne e compagni
Vorrei premettere
Che condivido
La denuncia che è stata qui fatte ai timori espressi da molte compagnie
C'è il rischio che la guerra che i drammatici avvenimenti che stiamo vivendo
Producano come storicamente è sempre avvenuto una sorta di cancellazione dell'autonomia e della soggettività delle tematiche per le donne
Ma va anche detto è stato detto io lo condivido
Che di fronte alla guerra la parola autonoma all'elaborazione delle donne e ancora inadeguata e insufficiente
Ed è per questo che io non farò finta di farvi riferimento
Credo che l'accordo e l'Unità raggiunti tra di noi nella direzione del partito e nel voto al Parlamento
Siano
Un fatto prezioso
Essenziale
Siamo in guerra
L'Italia in guerra
E si impone uno straordinario impegno nostro
Una eccezionale mobilitazione di tutte le nostre forze
Attorno agli obiettivi che insieme abbiamo indicato
Innanzitutto fermare la guerra
E dunque ottenere il cessate il fuoco la riunione del Consiglio di sicurezza
Il ritiro dal cupa e tra la conferenza di pace per il Medio Oriente e per la Palestina
Ma come ha ricordato il compagno Occhetto alla Camera
La nostra posizione oggi è forte ed è credibile proprio perché è coerente con le nostre posizioni precedenti
Astenendoci in agosto sull'invio delle navi nel Golfo
Io ponendoci all'invio dei Tornado e degli aerei in Turchia facevamo una scelta precisa unire la difesa del diritto internazionale alla salvaguardia della pace
Votando al Parlamento contro la decisione del governo di coinvolgere l'Italia nella guerra non siamo stati affatto come dicono la Malfa De Michelis e compagnia
Una forza il responsabile non affidabile come forza di governo
Nel nostro no c'è un motivo sostanziale e tre giorni di guerra stanno purtroppo già dandoci ragione
Nessuno parla più di guerra lampo
Di operazioni chirurgica
E non sappiamo quali sviluppi potrà avere la guerra vediamo il rischio delle stime che si estenda che coinvolga Israele la Turchia la NATO che incendi tutto il mondo islamico
Ma una cosa la sappiamo già e la sappiamo con certezza questa guerra non risolverà nessun problema mi lascerà tutti risolti anzi ci riporterà dei nuovi questa guerra si doveva si poteva evitare
Tutti sapevamo a partire dagli Stati Uniti che l'embargo era efficace
è stato già ricordato
E che si doveva dunque insistere con pazienza Conte nasce
E il Governo italiano ha la grave responsabilità di non aver fatto quel che poteva e doveva di aver perso l'occasione del semestre di presidenza italiana in un momento così cruciale personali svolgeva un ruolo autonomo l'Europa
E non ha fatto nulla di serio per il diritto del popolo palestinese e per strappare a Saddam Hussein la bandiera pretestuosa difensore degli interessi della Palestina
Io ora come ha scritto Alì Rashid dell'orto e sul Manifesto due giorni fa la guerra per i palestinesi e la perdita di ogni speranza
Infine il Governo italiano ha mentito al Parlamento e al Paese parlando di operazione di polizia internazionale facendosi dare una cambiale in bianco
E perché ha impegnato senza limiti il contingente italiano senza nemmeno i limiti posti dalla Spagna dal Belgio o dallo stesso Mitterrand
Compagni la nostra è solo una posizione di principio un pacifismo utopico
Io non credo
Io credo che sia una posizione realista o almeno una posizione che coniuga Utopia e realismo
Perché proprio in questo caso il ricorso alla guerra una guerra tecnologicamente sofisticate distruttiva si dimostra solo dopo politica mentre e inammissibile non solo idealmente
E cominciano subito alla campagna contro di loro indiretta a isolarci ma siamo davvero così isolati
Non certo rispetto alle madri giovani di donne di cittadini che manifestano contro la guerra in Italia negli altri paesi europei in Australia negli Stati Uniti
Non rispetto a istituzioni estremamente autorevoli come il papato non rispetto a forze che mi sono della sinistra europea o agli stessi o gran parte dei democratici
Americane ho letto ieri l'altro sul New York Times su un articolo che sottolineava le differenze che ci sono oggi negli Stati Uniti
Rispetto agli anni sessanta la guerra del Vietnam
Allora quando Johnson e chiese l'autorizzazione del Congresso si levarlo due sole voci contro la sua proposta
E nelle piazze allora lo scontro era tra isolazioniste di destra e aspiranti rivoluzionari dice quel giornale oggi quasi metà del Senato ha votato contro la richiesta di Bush e la divisione tra chi considera la guerra praticabile e chi la considera non solo inutile ma potenzialmente catastrofica
Questo mi sembra proprio il segno distintivo della mobilitazione del movimento che è in atto in Italia e nel mondo spesso spontanea e immediata
Di tanti che avevano creduto e che credono che la guerra possa essere bandita dalla storia
Di persone diverse per fede ispirazione politica età formazione attorno a un obiettivo unificante quello del ripudio della guerra non è la scelta di una parte
Non c'è un nemico da distruggere in questo senso è vero non c'è la parola nemico
Uno solo è l'obiettivo uno solo è il nemico la guerra e l'obiettivo centrale fermare quelli che l'hanno voluta saldando come gli Stati Uniti
Compagne e compagni in questi giorni terribili emerge con più forza la necessità di misurare fino in fondo le idee e i valori Occhiofino non le proposte della sinistra
Con lo scenario completamente nuovo che ci si presenta
C'è la guerra ma non ci sono più vecchi punti di riferimento non c'è il campo socialista
Ci sono invece le contraddizioni dei paesi dell'Est le difficoltà della perestrojka in Unione Sovietica
E sta anche qui la difficoltà e l'afasia che tutta la sinistra europea vissuto nella crisi del corpo USA difficoltà evidente
Ma non dobbiamo ignorare l'altra faccia della medaglia
E cioè che si è manifestata con forza la possibilità per la sinistra di allargare i suoi confini di entrare in rapporto con forze aspirazioni culture politiche DiVersi
E proprio sul terreno della pace perché questa esperienza ci dimostra che il terreno della pace come quello dell'ambiente della soggettività femminile del bisogno di padronanza da parte dei lavoratori e delle lavoratrici sul loro tempo sul loro lavoro
Chiedono la costruzione e l'unificazione di una nuova sinistra variegata ho finito
Concludo subito con radici ideali di verze
Che oggi si trovano alle prese con le insufficienze delle proprie tradizioni e di fronte alla necessità imposta dai Urbino si muove mutamenti decrescere un modificarsi per non essere travolti ecco perché dunque proprio nel fuoco di un'immensa battaglia prendono più forza alle motivazioni le ragioni di fondo delle nostre scelte della necessità di un nuovo partito della sinistra e di un nuovo inizio
Ecco perché non è vero che era sbagliata la nostra analisi e da personal nostra mozione non c'era affatto una visione così pacifica si indicava che non era affatto scontato un mondo costruito sulla pace l'interdipendenza
Ma io mi chiedo di fronte all'enorme difficoltà di oggi e di fronte a questa gelata che ci colpisce esiste un'altra prospettiva
Perché è vero dobbiamo approfondire l'analisi ma poi al dunque
Qual è la strada auspicare che si costituiscano dei blocchi che non ci sono schierarsi con Saddam permettere che ciascuno si faccia giustizia da sé o invece cercare con pazienza e con tenacia di perseguire l'obiettivo della costruzione di un mondo fondato sull'interdipendenza
E di una soluzione a livello mondiale collettiva dei conflitti unica via per garantire non solo la pace ma più giustizia nei rapporti tra il nord e il sud del mondo
La compagna vera a Raw avrà un mio sezione creare uso sezione credito
Come si dice
è delegata dalla sezione Monteverde Vecchio
Esiste uno scenario peggiore più preoccupante e pericoloso del bipolarismo che ha dominato il mondo fino al mille novecentottantanove
Per quanto io possa temere e lo temo i monopoli ISMU nordamericano
C'è qualcosa di peggio dietro l'angolo della guerra del Golfo
La balcanizzazione del mondo
L'affermazione del metro e del metodo militare come principale è unico strumento dice Monia regionale e continentale
Il modello rappresentato dal regime di Saddam Hussein esempio diffuso tra i Paesi del Terzo Mondo
E basti pensare al caso di SIAD Barre indipendentemente dalla sfera di influenza di collocazione internazionale
Mi sembra semplicistico demagogico contrapporre questo pericolo il semplice e puro pacifismo
Mi sembra fondamentali invece affermare la necessità della costruzione di un nuovo ordine internazionale
Ma questo obiettivo non può restare confinato nel mondo delle utopie politiche deve essere affrontato con il massimo di realismo possibile affinché la lettera morta diventi strada per raggiungere una meta
L'obiettivo non può che essere innanzitutto un'Europa unita e forte
La vicenda politica della crisi del Golfo Persico dimostra qual è il prezzo da pagare all'assenza di una posizione europea
Ne abbiamo visto l'importanza nel corso dello stesso mille novecentonovanta
Nelle fasi nei tempi e negli affetti del processo di unificazione tedesca come esempio delle possibilità aperte all'Europa unita capace di agire senza il permesso dei nordamericani
Qui vedo le difficoltà della sinistra europea in tutte le sue manifestazioni nelle vicissitudini della guerra del Golfo
Difficoltà che non dipendono da una maggiore o minore propensione a posizioni guerrafondai o al pacifismo
Dipendono dall'incapacità di indipendenza nell'affrontare un caso di violazione del diritto internazionale come quello perpretati perpetrato contro il Kuwait di gestire autonomamente una strada diversa da quella delle armi
Né ci può servire oggi la ricerca delle possibili analogie con il passato
è vero infatti che storicamente la sinistra europea ha sempre sofferto le crisi belliche che l'hanno portata lacerazioni grandi sconfitte politiche e ad alcuni dei drammi maggiori della sua storia
Ma è vero anche che questa sofferenza queste difficoltà nascevano dentro una dimensione nazionalistica e ora traboccano ben oltre i confini delle nazioni
Senza che peraltro esistano istituzioni politiche continentali che siano interlocutorie vettori del grande bagaglio ideale politico della sinistra europea
Ciascun Paese d'Europa di fronte alla crisi del Golfo ha intrapreso strade separate Ottone la Gran Bretagna si è riscoperta campione dell'atlantismo
La Germania sia rannicchiata nella potenza della Bundesbank la Francia ignorato le vie comunitarie per agire da sola l'Italia oscilla fra obbedienza da buon alleato e rifiuto morale della guerra la comunità europea non può essere più vista con un'astratta prospettiva di pace di cooperazione di unità
Dovrà diventare qualcosa di più
Pena la progressiva marginalizzazione dell'Europa e soprattutto pena
La trasformazione dei Paesi europei in entità puramente mercantili all'interno delle quali perderanno valenze significato le idee e le tradizioni della sinistra in tutte le sue componenti
è da respingere allora ogni visione strumentale del travaglio della sinistra europea sia la visione secondo cui la crisi del PC ad esempio dei libri
Da un suo presunto ed eccessivo radicalismo sia quello posta secondo cui la crisi delle socialdemocrazie in Europa
Deriva dall'integrazione a critica nel sistema esistente
Dalla rinuncia a qualsiasi valenza anticapitalistica
In realtà i problemi che tutti i partiti di sinistre in Europa incontrano hanno origini comuni così come comune è il ceppo da cui derivano il dibattito tra seconda e terza internazionale fortunatamente superato
Dobbiamo affrontare il nuovo dibattito con laicità perché nessuno qui e a Rimini ha in tasca verità rivelate né ricette miracolose
La tessera del PC che ho ripreso dopo dieci anni di separazione a questo valore per me la possibilità di costruire un partito che viva appieno nella sinistra europea confrontandosi con tutte le sue componenti storiche
Superando steccati e ideologismi ammettendo tutte le sfumature e i dintorni del socialismo
Il PDS non nasce come velleità nasce per fornire strumenti che blocchino la democrazia italiana malata non vive nella semplice esaltazione dell'imperativo dell'efficienza dell'innovazione
Difende i valori di solidarietà e giustizia gli interessi collettivi e non può ignorare quello che oggi si presenta come lo strumento più efficace di estensione della democrazia
E allo stesso tempo di riparia di riparazione di guasti e contraddizioni di lo sviluppo capitalistico
Il compagno Occhetto la definito riformismo forte
Il piede il PD Enzo dovrà affrontare squilibri e distorsioni della struttura sociale ed economica nella vita istituzionale e nella crescita civile dell'Italia
Che sollecitano la riforma e lo sblocco del sistema politico e uno sviluppo nuovo della democrazia
Non è più tempo di schemi ideologici per la sinistra italiana ed europea
Il PDS dalla Dio senza rimpianti al partito ideologico senza però adottare schemi federativi o a Rete
Costruisce un grande partito di massa con un tessuto connettivo forte con referenti ideali politici e culturali chiari e visibili
La tradizione socialista il mondo del lavoro e adottare con le chiare garanti della governabilità Interna
Se il pluralismo non è organizzato si oscilla tra l'Anarchia il cesarismo come ben ci insegna la storia del PSI
In questo partito non ideologico ho l'imbarazzo di non condividere
L'opzione
Ideologica e sancita nel preambolo dello Statuto approvata dal congresso del PC
In favore del pensiero della differenza
Cerco di non approfondire agli sgoccioli questo mio intervento le ragioni per cui non mi riconosco in quella che oggi la linea dominante
Tra le donne comuniste
Faccio notare il diritto di cittadinanza di altre tendenze di altre proposte
Rifiutando una polarizzazione che ha classificato semplicisticamente chi non era d'accordo con il pensiero espresso dalla carta delle donne con un'etichetta di emancipazione Nismo
E vorrei che vi fosse nel nuovo partito l'abitudine di attardarsi ad ascoltare le ragioni di quelle e non sono poche
Poco convinte della politica ufficiale donne che sono state e sono ancora seriamente impegnate in tutte le battaglie femminili
La parola al compagno Luca Telese della sezione Subaru busta
Compagni
Aprirò questo mio intervento partendo cercando di sviluppare la mia riflessione
Da un brano di Gramsci non perché ci sia un obbligo di di un avversario di un anniversario
O per una ricorrenza ma perché mi sembra abbastanza calzante
Per comprendere la situazione in cui ci troviamo l'avevo già proposto al mio congresso di sezione mi sembra interessante ecco Gramsci
Scrisse questo brano anni dopo la scissione di Livorno e riferendosi a quel frangente degli anni Venti
Diceva
Fummo bisogna dirlo travolti dagli avvenimenti fumo senza volerlo un aspetto della dissoluzione generale della società italiana
Diventata un crogiolo incandescente dove tutte le tradizioni tutte le formazioni storiche tutte le idee prevalenti si fondevano qualche volta senza residuo
Abbiamo una consolazione alla quale ci siamo tenacemente attaccati
Che nessuno si salvava che noi che noi potevamo affermare di aver previsto matematicamente cataclisma quando gli altri si cullava nella più beata delle illusioni ecco perché parto d'acqua
Perché mi sembra che fra quella situazione
Mondiale ed europea degli anni Venti
E questa situazione ci in cui viviamo adesso ci siamo delle forti analogie
Ecco a me pare che di nuovo alla sinistra internazionale si ponga un dilemma è ancora una volta e la guerra questo scoppiare di contraddizioni incredibili di pulsioni di sentimenti contrastanti che ci pone di fronte allo stesso travaglio alla stessa minaccia
E ricordo questa parola di Gramsci insomma
La minaccia di uno scontro di un frangente in cui energie forze politiche si fondono senza residuo e questo senza residuo
è un messaggio importante perché noi abbiamo sempre avuto la consapevolezza che bene o male qua sconfitte qualsiasi cosa fosse aggiornabile superabile
In qualche modo evitabile oppure che avremmo pagato un un costo ma che alla fine saremo sempre stati noi in campo sempre gli stessi
Ecco io parto acqua perché mi sembra che la guerra in questo punto ci ponga questa questione
E non è che voglio fare una critica non è mio compito ma insomma anche questo congresso ha rivelato come dire una situazione strana di questo partito e così abbiamo avuto la grande vampata iniziale interventi sulla guerra sulla guerra sulla guerra ma poi alla fine mi sembra che questo torpore della grande maratona
Plenaria abbia pervaso tutti gli interventi e c'abbastanza come dire
Ciò abbia fiaccato
E perché voglio dire che non mi piace il modo in cui questo congresso affrontato il tema è la guerra perché alla fine si è rischiato sempre di scadere di gettarsi forse di salvarci perché sappiamo che questa discussione la molto aspra
E di cadere in questo massimalismo anche questo massimalismo pacifista in cui tutto si risolve per cui i compagni della mozione numero due dicono sia avevamo ragione sulla pace e quindi puntiamo su questo e avremo in mano la platea
E compagni della mozione uno dicono sfruttiamo bene questa cosa della pace non consapevolmente non con un ragionamento strumentale ma insomma incardiniamo la perché questa è la nostra scommessa
Ecco io non vedo uno scontro di questo tipo io vedo una necessità e la necessità di rispondere un deficit culturale profondo di questo partito che si manifesta ora sulla questione della pace
Ma che si è manifestato alcune dovremmo risponde anche su tantissime altre cose insomma neanche un mese fa
Vede qualche compagno l'ha ricordato purtroppo essa un tema episodico qui a Roma sono state lanciate delle a Spinaceto delle bombe molotov of contro un campo di nomadi e io leggevo sul giornale la di i commenti insomma su Repubblica Center vista non non nominale ma insomma di una compagna segretaria della Camera del lavoro della CGIL
Che dice la parola già Cianchi
Che diceva
Che volete farci la gente esasperata dobbiamo rispondere
E questo è certo non con la violenza ma non se ne può più perché i campi nomadi non sono via del Corso non sono fra le persone del centro
Insomma con quei ragionamenti a cui si può dire sbagliato ma non si può dire sono foglio sono senza senso e questo compagnie questo ragionamento lo fa una compagna che segretaria della camorra il lavoro di Spinaceto
Quindi io penso non una socialista insomma non qualcuno che abbiamo denunciato ma qualcuno Dinoi
Il problema grosso è che frange del nostro partito frange del della nostra cultura persone che sono nostro che sono influenzate noi assumono questi atteggiamenti li perdiamo per strada
E così a fianco i ragazzi che manifestano per la pace che ci sono stati e bisogna vedere anche come mai versare la pace abbiamo anche ragazzi e purtroppo ci sono stati anche i sondaggi erano rivelato ma le ho sentite io con le mie orecchie insomma che dicono partiamo per la guerra andiamo armiamoci perché poi questi messaggi pervasivi alla fine hanno preso anche gente nostra chi lo sa
Allora io
Voglio dire questo
Secondo me su questo problema e la guerra
Dobbiamo combattere due due opposte opposti pericoli il primo acquisto che fra l'altro ha presente anche oggi dalle dichiarazioni dei compagni Occhetto ed è quella l'ossessione
Di essere di non essere soli insomma di dire la sinistra europea e unità è con noi ragiona o dei nostri stessi problemi il Papa e contro la guerra
Insomma io dico non sa questo che ci darà la forza di essere coerentemente contro la guerra e di sventare il pericolo di dissoluzione
Della nostra forza e del mondo non sarà il fatto che ci siano altre forze in Europa che si preoccupino in cui esso è fra l'altro queste forze sono divise perché negarlo
Ascoltiamo canale francese sentiamo la posizione di Sosa inglesi francesi non è la nostra mi dispiace
Due smentire compagno Napolitano anche quello che ha detto il compagno Occhetto sono posizioni diverse
E non sarà dire la sinistra europea bene o male si trovano una sintesi Controguerra perché non è questo che ci darà forza
E oltre a questo dell'ossessione di non essere soli cioè il problema di parlare un linguaggio comprensibile insomma a me sembra che questa Guerra dimostri che è caduto totalmente quell'analisi che si faceva sull'interdipendenza di un mondo in cui si volgeva al bene e in cui bene o male si sarebbe arrivati attraverso un ruolo nuovo degli organi
Internazionali a risolvere e i problemi a cui ci trovammo di fronte i no questo non è in questo momento questo non è
E il problema
Nuovo che ci si pone di fronte di parlare un linguaggio comprensibile meno male dico io come giovane che non ha che quel padre in quella teoria dell'interdipendenza che era la base qua del diciannovesimo congresso non è diventato di fatto patrimonio in questo partito perché altrimenti adesso non sapremo che cosa dire
Ai giovani che manifestano per la pace
E continua e e poi continua a ripetere non basta dire meno male che ci sono migliaia di persone
Che manifestano per la pace perché la prima manifestazione di sabato abbiamo fatto era scusate
Sì
Era spaventosa perché abbiamo in piazza da un lato che parlavano i francescani e dall'altra gli autonomi che bruciano le macchine
Ecco questa contraddizione è possibile siamo in mente la pace manca una totale in direzione politica e questo è stato il rischio a cui siamo andati di fronte quindi non si tratta di mettere il cappello ma si data di assume un ruolo nuovo un ruolo diverso e di avere la forza anche il coraggio di andare qualche volta controcorrente per affermare posizioni diverse se no il rischio è quello della scomparsa c'è
Cioè
E quindi io vorrei dire perché non recuperiamo poi qualcosa che del nostro patrimonio del passato non remoto e insomma questa parola della diversità che secondo me ci aiuta in questo momento non quella diversità che diventava separatezza ora mai si è fatto una battaglia contro quelle vi ricordate Berlinguer fu accusato di essere un francescano di essere e quelle accuse erano contro tutti noi di contro tutto il nostro patrimonio il partito ecco per me assumerà una posizione di fronte alla pace che eviti il massimalismo pacifista che eviti l'eterogeneità massima che è giusto e ci sia pluralismo ma non eterogeneità senza nessun coordinamento è una funzione a cui non può noi non possiamo eludere altrimenti non risponderemo
Alle domande i giovani è sordomuto daremo una risposta semplicistica semplice che è facile ma che non è quella che la sinistra di cui la sinistra ha bisogno che una risposta di complessità
Che esso è l'unico modo con cui potremmo capire
Il problema del Golfo e sulle nostre questa interni purtroppo non ho il tempo ma insomma
Anche con questo confronto ci dimostra questo partito è vivo che questo partito non in tutte le sue componenti deve discutere dovrà andare avanti insomma il compagno di me metà diceva subito il giorno dopo la conclusione congressi
In questo quaranta per cento del no è un quaranta per cento il risultato di uno sforzo organizzativo ecco mi sembra offensivo
Per il no ma mi sembra
Anche offensivo per il sì perché non posso credere che abbiamo fatto tre giorni di maratona estenuante soltanto per confrontarci con il risultato di un input organizzativo compagni entrambi abbiamo i nostri difetti abbiamo nostri limite ma tutte e due abbiamo dei campi di ricerca che devono essere aperti
Per andare oltre continua insieme per dare una risposta vera organica e soprattutto non massimalista alle domande di chiarezza che ci vengono dal Paese
Allora compagni poiché sono le diciassette e quaranta
Comunico che scaduto il termine per la presentazione degli ordini del giorno quindi da questo momento in poi la presidenza non riceve più ordini del giorno
La parola e a Gabriele Lazzi
Nel comitato costituente Società informazione tecnologie informatiche si prepari la compagna di sia né chiusi delegata di Torre Spaccata
Non c'è Lazzi
Cioè
Allora prima di dargli la parola ancora una comunicazione che la riunione dei compagni della seconda mozione membri della Commissione elettorale si terrà alla diciotto nella sala della mozione due anziché alla sezione Laurentina si vede che hanno preferito il freddo ma la vicinanza allora ripeta entro ai membri della Commissione elettorale nella seconda mozione alle diciotto nella Sala della mozione non alla Laurentina ma quando la Lazio
Credo
Che come Comitato per la Costituente che si è impegnato sul punto tematico delle tecnologie dell'informatica in particolare
Non possiamo fare a meno di spendere qualche istante di riflessione su questo rapporto tra la tecnologia e la guerra che in questi giorni c'è entrato violentemente dentro
Per cominciare a dire che forse dico forse la tecnologia peggio ora la guerra ma che certamente la guerra peggiora la tecnologia
E vorrei fare un minimo di ragionamento su questo fatto
Certamente alcune tecnologie il nucleare penso che come esempio sotto gli occhi di tutti hanno trasformato in peggio
Questo tipo di attività umana
Ma
Non che prima la guerra fosse una cosa migliore o di verza credo che nel rapporto perverso tra guerra e tecnologia il lato perverso è la guerra e non la tecnologia
E che sia una domanda abbastanza fasulla quella di stare a pensare su quanto può essere peggiorata dal sapere umano
Quello che è certo è che la guerra peggiore la tecnologia e indirizza male il sapere umano
Le famose immagini
Trasmesse alla televisione
Dei segmenti
Dei quadratini dei cerchi dei percorsi
Provengono da applicazioni di quelli che si chiamano i sistemi Esperti l'intelligenza artificiale
Grandi temi su cui c'è dibattito e speranze nell'umanità
Ma un sistema esperto un'intelligenza artificiale
Non è altro che la oggettivazione di esperienza e di intelligenza umana
è l'aggettivazione nella macchina
Di un sapere che è l'umanità che produce ma quale sapere
In quelle macchine in quelle applicazioni il sapere che viene oggi utilizzato nelle macchine che quindi va a produrre tecnologia è il sapere di chi deve distruggere è l'esperienza di chi deve arrivare la finalità di distruggere di uccidere di fare la guerra è una tecnologia che nasce utilizzando il sapere in questa direzione
Guardate questa non è solo un problema di guerra
Nella guerra la sua massima espressione ma è un problema in tutti gli elementi di sviluppo della tecnologia quale sapere agli anelli oggettiva otto con quali finalità progettato e pensato
Da chi e per fare che cosa
E l'esistenza di una guerra sia quando la si combatte sia quando la si prepara sia nel clima complessivo che essa crea fa sì che conoscenze esperienze lavoro umano sapere umano
Abbiano una finalità e un oggettivazione che da quello viene pesantemente influenzata fino a creare una tecnologia che non può non riflettere alcuni di questi elementi credo che questo è il problema
Credo che
Noi che ci lavoriamo lo sappiamo bene la tecnologia deve essere vista come un elemento come un campo di battaglia come un elemento di scontro
E credo che qui e vado alla seconda parte del mio discorso si debba aprire il discorso dei saperi
Delle conoscenze delle persone che questi saperi oggi portano del loro ruolo del loro ruolo nel nuovo partito nella battaglia democratica che si va ad aprire
La tecnologia deve essere uno dei campi in cui avverrà questo scontro credo che abbiamo avuto in passato nella sinistra dei problemi in questo rapporto nel rapporto tra le forze democratiche PC compreso i ceti gli strati sociali le persone che portavano gli elementi della ricerca della produzione nell'informatica nelle nuove tecnologie non c'è non c'è stata una facilità di rapporto credo che questo sia un problema che debba essere affrontato debba essere recuperato da una parte da questi
Lavoratori
Da questi detentori di questo sapere e di questo saper fare che hanno delle fonti asse alcuni compiti
Di non accettare il technologies Mon come ideologia il moderno come cosa che di per sé è buona e democratica
E la campagna ideologica che da questo c'è anche sulla guerra la tecnologia e l'immagine tecnologica della guerra è stata usata per renderla più accettabile più per poterla far vedere
Questa cosa non avviene solo su questo avviene su tutto spesso se dice moderno quindi è buona moderno quindi va bene non è vero e credo che ci sia un impegno da parte specifica dei soggetti che ci lavorano su questo la seconda è l'intervento sulle finalità ovviamente della tecnologia sull'utilizzo
Tecnologia e tecnologie farmi informatica in particolare per essere utili debbono essere utilizzate e utilizzate a determinati finalità non è vero che è sempre così
Ci sono decine di sistemi informativi per l'ambiente che cominciano a nascere in Salento
Presso Regioni Comuni Province che spesso non hanno alcun risultato utile perché non c'è dietro la finalità di voler intervenire sul problema dell'ambiente e quindi diventano esclusivamente fiori all'occhiello vuoti di spessa
Che non hanno poi un risultato positivo perché non c'è la finalità c'è questo problema che va affrontato
Sullo stessa questione altro punto della progettazione di questi sistemi progettarle come ma anche progettarle con chi
Perché qualunque macchina qualunque sistema porterà dentro
Il senso di chi ha partecipato alla progettazione e non è solo un problema di esperti è prima di tutto un problema di utilizzatori è prima di tutto un problema di utenti finali
Credo che il problema di progettare tecnologia informatica
Sia di tutti e che sia compito degli specialisti del settore di battersi con forza per una sorta di progettazione democratica che deve vedere la partecipazione dell'utente finale nel momento in cui si progetta e si immagina il nuovo sistema
Infine ed è ovvio il discorso del rapporto tra affari e politica pro minuti e finisco dicendo dovuti sì finisco dicendo che se su questi questioni è necessaria
Una riflessione e una mobilitazione che attraversi
Questi strati che attraversi quindi direttamente chi opera e il nostro Comitato con la Costituente un inizio in questo senso dall'altra c'è la necessità che il nuovo partito si attrezzi
Ha un'apertura culturale enormemente maggiore del passato era una valorizzazione maggiore nel passato nei confronti di queste persone del disagio che si esprimano della capacità da raccogliere di poter intervenire su queste questioni
Questo non è soltanto un appello morale o generico o politico se vogliamo ma deve calarsi nelle situazioni organizzative impossibilità specifiche in forme specifiche con cui il nuovo partito può raccogliere organizzare queste cose attraverso agenzie tematiche attraverso forme di organizzazione aperte in cui iscritti e non iscritti anche domani
Anche dopo gli che gli esterni
Io sono uno di loro in questo momento attualmente aderiranno tutti alla nuova formazione politica ma occorrerà che la nuova formazione politica abbia i canali le forme l'attenzione e l'umiltà per ricreare le condizioni per cui altri esterni vengono con le loro specifiche competenze intervenendo e partecipando alla vita complessiva a partire da quello che loro sono dal loro essere dal loro sapere dal loro saper fare grazie
La parola alla compagna Tiziana chiusi si prepari il compagno Cosentino
Compagne e compagni
Nel corso di quest'anno mi sono arrovellate direi
Sul tema della democrazia perché mi sembrava che nel momento in cui si propone di cambiare nome del nostro partito per sostituirlo con quello appunto partito democratico della sinistra
Mi sembrava così si sente mi sembrava che soffermarsi a riflettere su che cosa significasse democrazia
Fosse direi un presupposto fondamentale della discussione
E però questa faccenda della guerra che adesso è intervenuta ha reso tutti quei pensieri come schegge impazzite che che vanno così in una direzione o in un'altra direzione stentano a ricomporsi
E però lo stesso sento che quella riflessione sulla democrazia e tutto quello che sta succedendo in queste ore sono in qualche modo legate perché le masse irachene che inneggiano alla guerra
I
Il nostro presidente del Consiglio
Parli
Di azione di polizia internazionale e quindi evidentemente richiamandosi a quel famoso articolo quarantadue della Carta dell'ONU che può autorizzare azioni ipotizzare l'uso della forza per giustificare il nostro intervento pone un problema di democrazia e pone un problema di democrazia nella misura in cui non spiega
Volutamente non spiega
Che non è vero che c'è una bugia alla base di quel disco di quel ragionamento
Perché per esempio quell'articolo quarantadue della Carta dell'ONU stabilisce che l'uso della forza è autorizzato ma il comando integrato delle forze appartenenti a diverse nazionalità
Deve essere posto sotto il controllo del Consiglio di sicurezza e questo non è perché il comando delle forze è in mano americana
E così allo stesso modo il fatto che il Presidente del Consiglio continua a dire che è una azione di polizia internazionale
Contrasta con un dovere che avrebbe avuto il governo e cioè quello in presenza di atti di guerra quali sono quelli che i nostri Tornado vanno a fare andando a bombardare il Kuwait
Non dichiarando lo stato di guerra cosa che l'articolo settantotto della Costituzione imporrebbe
E quindi è un problema di bugie
Un problema di strumenti che non vengono dati
Perché si capisca perché si prenda veramente posizione quindi è un problema di democrazia in grado detto giustamente che si è rotto il patto che sta alla base della Repubblica e questo è un problema di democrazia
Per questo io vorrei porre in questa sede in maniera forte l'esigenza che le strutture del partito
Si impegnino anche ad assicurare quei mezzi
Ho diciamo a tutelare quei ragazzi che possano in relazione a questa
Di fatto dichiarazione di guerra
Trovarsi
Diciamo così a Doha necessitare d'aiuto giuridico
Così come vorrei che il partito si impegnasse a ricercare immobili attraverso i quali tutto queste violazioni dell'ordinamento costituzionale perché son violazioni dell'ordinamento costituzionale possano esser fatte valere
D'altra parte questo
Problema della democrazia
Si pone in relazione anche a questioni più interne che la questione della della guerra adesso a diciamo così
Messo in penombra ma che invece hanno agitato anche la nostra anche il nostro dibattito precongressuale e penso alla facciata di Gladio naturalmente anche lei si pone un problema di democrazia e e secondo me il partito Noemi sbagliamo quando poniamo l'accento ha proposto che la faccenda Gladio solo sulle eventuali connessioni tra Gladio e il Piano Solo
Perché Gladio è illegittima costituzionalmente anche a prescindere da quella Commissione
Però sono e Gilardino è illegittima perché la Costituzione stabilisce appunto che la difesa del territorio nazionale è demandata alle forze armate invece Gladio era costituita anche da civili
Ed è illegittima perché vieta il ricorso ad associazioni segrete con scopi politici invece noi sappiamo che Gladio era un'associazione segreta perseguiva scopi politici
Quindi vedete sempre un problema di democrazia
Però
La la riflessione
Sarra e sta di fronte s'arresta o cominciati pronta
All'aggettivazione della parola democrazia che significa democrazia
C'è un celebre passo dalla politica da Aristotele Giannantonio mi corregga se sbaglio
Il quale sostiene che in una città se in una città di mille cinquecento persone
Mille siano ricche e cinquecento povere
Ma le cinquecento abbiano il potere nessuno potrà dire che quel regime è oligarchico
Quindi vedete che persino Ali già da Aristotele c'era questa differenza fra democrazia sostanziale democrazia formale
Perché quello è il punto fondamentale il richiamo alla democrazia tout-court e basta dice troppo e non dice nulla
Un autorevole dirigente sindacale ha recentemente sostenuto in relazione alla vicenda del il contratto dei metalmeccanici
Che il ricorso alla referendum
Sarebbe un colpo alla democrazia rappresentativa
Quindi vedete anche questo è un problema di intendersi sul significato di democrazia
Certo delegati sindacali così come tutti quelli che sono eletti da una struttura di base
Naturalmente esercitano e danno corpo a una democrazia rapper rappresentativo
Quando però quei quei delegati son delegati da troppo tempo
E questa verifica sindacale poi non accettano
Quel concetto di democrazia almeno secondo me comincia ad assomigliare molto pericolosamente al concetto di democrazia che avevano i sindacati dell'Est
E veniamo messi lì ci rimanevano e decidevano a prescindere da ogni eventuale verifica
Quali fossero i presunti interessi dei lavoratori
Del resto la motivazione che se data dell'accettazione di quel contratto in definitiva
Se vogliamo dircela tutta fino in fondo era appunto che di più non si poteva ottenendo
Ecco quindi che ritorna il problema che cos'è la democrazia il semplice il puro e semplice richiamo alla democrazia non non basta io ho avuto nel corso non sono nel corso di quest'anno ma direi già a partire dal diciottesimo congresso l'impressione che a volte il termine democrazia fosse usato nel partito
Un po'per mettere in ombra il termine socialismo come se ricalcare porre l'accento sul Parma e democrazia fosse meno in così meno indolore come che appunto democrazia fosse meno indolore che socialismo ecco vedete qui torna il problema dell'aggettivazione perché almeno secondo me non è affatto vero che democrazia almeno indolore il socialismo perché democrazia significa
Riduzione per quanto secondo me naturalmente per quanto è possibile della delega
Della struttura per piramidale quindi processo che spostare decisioni verso il basso il più possibile verso il basso e quindi vedete quanto Possa diventate febbrilmente doloroso un concetto di democrazia che vada in questo senso
E anche all'interno del nostro dibattito congressuale se noi pensiamo a una democrazia di questo tipo anche questo discorso sul principio di maggioranza sul principio di minoranza acquista una collocazione diverso
Perché la maggioranza si ti avverto solo sembra questo perciò due minuti
Ormai uno
Perché il
Se dicevo se questo è il quadro all'interno del quale si pone il principio di maggioranza e o di minoranza la questione assume un po'un contenuto diverso perché allora la tolleranza si inserisce in un quadro diciamo così di tolleranza
Nel senso che no non tolleranza nel senso che semplice constatazione del fatto che esiste una posizione diversa perché questo non sarebbe niente
Ma tolleranza nel senso di ospitalità
Del dubbio che l'altro possa aver ragione
E quindi sforzo che tende a superare per quanto è possibile ad accogliere
Quello che dicevamo
E così e si inserisce anche
Se questo se quello il concetto di democrazia quel discorso si inserisce anche all'interno di questo famoso metodo della differenza
Democrazia e questo del metodo della differenza sessuale del metodo la differenza così come quello di democrazia è una parola un po'abusata e le parole se son troppo
Ripetute rischia una volta di logorarsi di svolta
Ecco noi pensiamo almeno io penso
Che
Il pensiero della differenza è fondato in maniera irrinunciabile su una pratica che è quella del partito da sei dei propri bisogni dalle proprie volontà dei propri desideri
Ed è questo il motivo per cui quella scelta di novembre nel novembre scorso a noi è sembrato in contrasto con quella pratica differenza perché non partiva da un'analisi di quello della crisi dei piccini ma semplicemente la data e scontate non superava e quindi in questo senso contraddiceva con quello che il pensiero della differenza secondo noi e questo lo si chiudo
E ed è su questo che abbiamo poi ci si son divaricate le strade con le compagnie a maggioranza che invece a quella cosa hanno aderito però a questo punto proprio perché dicevo il problema è di aggettivazione di definizione di che pasta siamo e di che cosa vogliamo credo bisognasse ricominciare a parlare
Prima di dare la parola al compagno così aiutino una comunicazione i sottogruppi della mozione politica la commissione politica si riuniscono subito nella sala della prima riunione la prima scusate della prima mozione
Allora ripeto i sottogruppi della commissione politica si riuniscono sopito nella sala della prima mozione
è una è una sporca guerra quella che si sta combattendo in queste ore
Dietro questa parvenza di guerra giusta per il diritto per riaffermare la legalità il diritto internazionale
Ed è una guerra feroce e non solo per la quantità e la qualità della distruzione che si sta producendo queste migliaia e migliaia di tonnellate di bombe e di missili di armi di tutti i tipi che si stanno scaricando
Il Medioriente
E sull'Iraq
Ma è una guerra feroce per l'ipocrisia della guerra pulita chirurgica
Ed è una guerra feroce secondo me anche perché è una guerra inutile
Non soltanto perché sappiamo tutti che non porterà né pace né giustizia in Medioriente
Ma anche perché a tutti chiaro annoia è chiaro ma credo che a a tanta gente in questo nostro Paese fuori dal nostro Paese negli Stati Uniti in Europa nel mondo e chiaro che quando un'intera comunità mondiale
Decide un'operazione di embargo economico di pressione economica diplomatica beh questo se lasciamo lavorare il tempo se questa volontà è vera consente è sufficiente
A porsi l'obiettivo di non darla vinta a un dittatore che per dieci anni aveva contato sui finanziamenti sulle armi e sull'impunità dell'Occidente
E invece si è voluta la guerra come la soluzione di questi problemi ciò che è terribile in questa vicenda e che si è voluta questa guerra
L'ha voluta Certosa da mosse
Ma l'ha voluta anche Bush
E siccome io sono molto d'accordo con quella parte dell'intervento di Gianantoni che ci dice che ci ricorda
E ci riporta una cultura politica fatta di razionalità di un interrogarsi critico sulle cose
E allora usiamolo e capi cerchiamo di capire insieme perché si è voluta questa guerra
Perché così anche la nostra risposta può essere più forte e più piena più politica non soltanto il grido pur questo indispensabile in questo momento di chi chiede di fermare il massacro e di chi imporre la pace
E io ho
Ho il sospetto che questa guerra si sia voluta non soltanto per decidere per i prossimi lustri il prezzo del petrolio
Ma anche per decidere le ragioni di cambio tra il dollaro il marco e lo yen
Se è così è ancora più drammatico il silenzio non dirò solo della sinistra europea degli stessi governi europei
Perché qui la contraddizione potente e qui si capisce il tentativo di Mitterrand il silenzio di collo l'incertezza del governo giapponese
Qui davvero si sta delineando un mondo in cui le le le élites dirigenti americane hanno deciso un azzardo è un azzardo di tale portata è talmente destabilizzante nel mondo dentro la logica che vuole riaffermare il potere e l'uso di una grande forza straordinaria forza tecnologica e militare proprio per far tornare indietro uno sviluppo di nuovi rapporti economici nelle diverse aree del mondo e tra il mondo industrializzato del terzo mondo
Ma questa a qualche rilievo perché che cosa succede
Delle politiche dell'Europa verso per esempio l'estero il sud del mondo se queste lo scenario dei prossimi mesi dei prossimi anni
E che cos'è questi governi europei chinano la testa e il Governo italiano più di tutti che sventura che il ministro degli Esteri della Comunità europea nel semestre di presidenza italiano sia stato il ministro De Michelis che sventura
Io credo che noi da questo punto di vista non soltanto per una scelta morale e dica politica di pace
Ma per una scelta razionale politica noi dobbiamo adesso fare e fino in fondo una battaglia per la pace che significa chiedere il ritiro chiedere il cessate il fuoco subito
E chiedere e far chiedere imporre combattere contro il nostro governo perché chieda il cessate il fuoco il ritiro
Delle nati degli aerei italiani nel non utilizzo delle basi
Perché questa sia non soltanto come qualcuno sembra credere un modo per tirarci fuori non è affatto un modo per tirarci fuori e un modo per aprire nella sinistra europea e in Europa una battaglia che guardi a quali assetti futuri a quale ordine nuovo diverso può avvenire a livello internazionale che vinca la tentazione di chi in questo momento usa quest'esercito questa potenza militare per spostare condizionare diciamo così uno sviluppo posso un possibile sviluppo pacifico di nuovi rapporti internazionali
La partita e di grandissimo rilievo si gioca in questi giorni e in queste settimane io vorrei un nostro partito capace di avere una voce forte che parli a quest'Italia che sta scendendo in piazza in queste settimane
Questo è il nostro compito anche da questo congresso questa voce deve venire con la nettezza e la forza di un partito
Che non si cela non si nasconde dietro la mediazione diplomatica ma è capace di parlare in questo momento al Paese e al alla sinistra europea e al mondo
La seconda considerazione che voglio fare riguarda noi questo nostro congresso
Congresso un po'strano in verità mi pare congresso in cui dopo un anno di tensione così forte da essere molte tratti lascerà ante e quasi chiuso dentro
Così mi appare un certo diplomati ISMU tra di noi quasi la paura che gli argomenti la diversità di opinioni possa apparire o essere anch'essa lascia tante
Eppure stiamo del stiamo facendo un congresso il congresso del Partito comunista a Roma che decide
Un cambiamento così radicale come quello di dar vita a un altro partito con un altro nome
Adora
Sul nome han deciso i compagni nelle sezioni è una decisione che io non ho condiviso ma che reputo democratico e dunque sto alla decisione
Ma sul carattere e il futuro di questo partito ma quando discutiamo sulle scelte che deve compiere quando ne parliamo se non è parliamo del congresso
E chi dovrà parlarne dopo gli organi dirigenti che avremmo eletto sulla base di mozioni tanto generiche quanto lontane dall'esplodere della dimensione dell'i problemi che abbiamo di fronte adesso
Posso essere polemico in questo congresso ma allora davvero quello che avviene non rimette in discussione almeno in parte la piattaforma
La base politica culturale che ha motivato il nostro travaglio di questo anno
Il nuovo ordine internazionale la sinistra europea che non è un punto d'approdo ma oggi un luogo di conflitto
Lo sblocco del sistema politico e vediamo le posizioni del governo del Partito Socialista rispetto a questa vicenda
Ma anche per noi
Ma anche per esempio per questo processo costituente che con tanta fatica abbiamo tentato di mettere in piedi ma viva Dio ma finalmente io oggi discuto con tante forze esterne a noi non in astratto sulla cosa ma se scendiamo no in campo contro la guerra
E discuto diversamente contante tante forze cattoliche
Indipendenti aree di sinistra che trovo dentro la battaglia di oggi e discuto diversamente con tanti altri compagni che pur legittimamente indipendenti di sinistra hanno deciso invece di dare il loro voto favorevole al governo
Discuto finalmente di cose e se non sono d'accordo non è per una chiusura settaria ma perché ritengo giusto invece portare le opinioni le scelte la battaglia che noi stiamo compiendo in questo Paese davvero
Il modo come abbiamo discusso in quest'anno ci ha tenuto lontano
Dei problemi reali e concludo e davvero questa discussione ha prodotto chi non lo sa in questo anno nel congresso nel partito a Roma sezioni
Ce ne sono state molte che non si sono mai riunite come sezione
Hanno fatto sì le riunioni dell'Assemblea o del coordinamento della prima o della seconda mozione
Ma un lavoro comune non l'abbiamo più di commi ricominciato
E io penso che al di là delle formule che troveremo in questo congresso nel congresso nazionale sulla forma partito il punto decisivo è se noi torniamo a essere un partito torniamo ad essere rispettosi delle opinioni diverso
Liberi nell'esprimere le nostre opinioni e le nostre scelte ma anche capaci di essere una forza unita se noi riuscissimo e costruiremo soltanto incerti tra le tentazioni di separazione riusciremo a costruire soltanto un diplomatico agglomerato di partiti o di correnti diverse non ce la faremo
Ed è per questo che davvero la questione decisiva non è nello Statuto le forme federativa e a mio parere quel che conta davvero e che la svolta sia oggi una svolta politica
Che noi riusciamo a ricostruire le ragioni di una sinistra che sa combattere in Italia è un'Europa per una battaglia di libertà di giustizia ma questo partito
E il modo come in questo Paese come questo Paese scese in piazza in queste settimane in questi giorni ci dice che queste condizioni ci sono e se falliremo sarà solo colpa nostra
Allora compagni
Una comunicazione il coordinamento donne per la pace dell'ospedale gli tu Manna ci comunica di avere raccolto quasi cinquecento firme all'ingresso dell'ospedale per chiedere la fine della guerra e il ritiro delle armi italiane dall'area del Golfo
La parola è al compagno Andrea Costa della sezione italiana e poi si preparino
Tenete compagni che hanno chiesto di fare dichiarazioni di voto il compagno si preparino nel senso che vengano vicini noto che guadagniamo tempo
Compagno Antonio Capuano di Vitinia compagno Fausto taxi danno di Porta San Giovanni e il compagno Claudio Canestrari di Laurentino trentotto
Compagne e compagni mi sento uno di quei giovani comunisti del compagno Ingrao presentando la mozione di Rifondazione Comunista invitava il futuro Partito Democratico dalla sinistra a non perdere per strada
E proprio in quanto giovani comunista non so ho dei forti dubbi se mai potrà aderire a questo partito democratico della sinistra e questi dubbi compagni sono andati via via aumentando da quando il compagno Occhetto parlando prima la Bolognina e poi in televisione
Cioè informati dei grossi cambiamenti a cui andava incontro al partito dopo il crollo del muro di Berlino e del cambiamento della scena internazionale in seguito al meraviglioso ottantanove
è vero la scena internazionale è sicuramente cambiata non ci sono più due super potenze due blocchi che si dividono il mondo che si spartiscono aree geografiche
La guerra in corso ci dimostra che ora c'è un solo blocco quello che ha vinto la guerra fredda quello occidentale quello democratico
Quello che vuole ora ristabilire la legalità internazionale in curva ai allo stesso modo in cui la ristabilita a Grenada ed in Panama
Compagni
Il fatto che ci sia una guerra in corso a pochissime ore di volo da questa sala mi sconvolge come sono certa sconvolga tutti voi
L'altro giorno un tornado italiano non è rientrato alla base dopo una missione cubani
Il compagno Mussi nella relazione ribadendo la richiesta di ritiro delle nostre truppe dal colpo ci invitava giustamente alla solidarietà con i militari italiani coinvolti ma io mi chiedo compagno Mussi anche compagno Bassolino quando sono partiti per il corso questi due piloti che purtroppo sembra non torneranno
Le nostre navi e poi i nostri veri non sono partiti la settimana scorsa quando il governo ha deciso di partecipare alla guerra imperialista per il petrolio
Sono partiti qualche mese fa mandati da questo il governo sotto il comando di queste truppe Statunitensi
Anche con la vostra attenzione per un embargo voluto da un'organizzazione l'ONU dove grazie al diritto di veto in Bari che gli ultimatum sono decisi con Gorbaciov ormai fuori gioco solo da Bush
No compagni della maggioranza non è l'ONU non è questo il Governo mondiale di cui parlava il compagno Berlinguer e che voglio revoca
Come comunista compagni
Come comunista come giovane comunista mi sento vicina innanzitutto al popolo palestinese poco la quale evidentemente questo meraviglioso ottantanove non ha portato molti benefici
Popolo per il quale nonostante innumerevoli Risoluzione ONU non è mai stato chiesto nessun embargo d'ultimatum allo Stato di Israele
Mi sento vicino al popolo del guai per il quale auspico l'autodeterminazione ed inoltre mi sento molto molto vicino agli oppositori interni del dittatore Saddam
Tra i quali ci sono tanti tantissimi comunisti torturati imprigionati nelle carceri di un regime armato e sostenuto fino all'altro ieri dal democratico mondo occidentale
Altri compagni prima di me in questo dibattito hanno giustamente ricordato che non abbiamo la coscienza pulita quando parliamo gli spontanei movimenti pacifisti e non violenti sorte in questi ultimi giorni
Perché appunto sin dall'agosto scorso non ci siamo battuti subito coerentemente per una soluzione politica non militare dei problemi di tutto il Medio Oriente
Perché era sicuramente giusto condannare la Barbara invasione del Kuban ma non bisogna dimenticare che dal sessantasette è nato un altrettanto barbara invasione di altri territori definiti cinicamente da tutti ormai solamente come territori occupati
Ho detto all'inizio che non so se aderirò al PDS e questo non solo per l'ambigua posizione tenuta fino a martedì scorso dal partito Fusco tanti problemi internazionali
E penso anche alla critico modo con cui sono state giudicate le pure importanti grandi rivoluzioni dell'Est
Anche quasi tutti i fatti di politica nazionale sono tanti avvenuti in quest'ultimo anno mi hanno lasciato fare
Mi chiedo compagni com'è possibile che sia stata così tardiva complessivamente debole la reazione del partito nel momento in cui tutti i re socialisti alla DC fino all'MSI hanno osato gettare fango sulla Resistenza
E mi ha colpito molto che un autorevole esponente della nostra maggioranza un futuro leader di questo partito democratico della sinistra abbia detto cito testualmente chi sa parli apriamo i nostri archivi
Credo sinceramente che preferirei aprire tre nostri archivi quella della lega delle cooperative per vedere se è vero quello che si dice spero di no di certi malaffare con i Cavalieri del lavoro di Catania
E comunque sono gli altri tutti gli altri è il governo che deve aprire i propri archivi per farci sapere tutta la verità
Su quaranta anni di mafia stragi Gladio e ciò Gladio mi soffermo un attimo ed è per rilevare l'ennesimo punto di dissenso tra un giovane comunista e questo nuovo pc
Abbiamo un Presidente della Repubblica che un giorno dice che i magistrati sono bottegai poi dice che i giornalisti che lo criticano sono misera antiche non miserabili infine va vantandosi da lungo tempo ormai di aver dato lui stesso vita quella banda armata anticostituzionale denominata Gladio
Mi chiedo cosa deve fare ancora quest'uomo perché ne venga chiesto l'impeachment e voglio ricordare che in altri Paesi democratici presidenti sono caduti per molto molto meno qualche bustarella o magari per una relazione amorosa con la segretaria
Bene i compagni io voglio continuare ad essere un comunista italiano voglio continuare a militare in una forza comunista che si batta per la fuoriuscita dal capitalismo che per la trasformazione socialista della società
Troppo tutt'oggi che la migliore definizione di comunismo rimane quella del grande compagnia poeta Bertolt Brecht poeta che preferisco di gran lunga Tennyson quando ci dice che il comunismo altro non è che la semplicità che è difficile a farsi
E rendere facile quel difficile per arrivare al semplice è la sfida che sento insieme a tanti di avere davanti
Non ho nulla di cui vergognarmi mi sono iscritta alla FIGC e poi al pc data la mia età dopo lo strappo dopo l'Afghanistan
Leggendo Gramsci ed ascoltando voi compagni e l'ha fatto ben sapendo che il comunismo era ed è tutt'altra cosa dal dispotismo orientale
Il mio bisogno di comunismo lo sento sui grandi temi di questa era come in ogni piccola cosa del vivere quotidiano
Lo sento per i metalmeccanici in lotta come lo sento per quella bambina di quattro anni che qualche mese fa in Italia alle soglie del Duemila ha dovuto camminare da sola sulla Polstrada cercando invano aiuto il padre
Invano aiuto per il padre morto in macchina con nessuno che si fermava
Lo sento per tutti i popoli in lotta per l'autodeterminazione come lo sento per un'altra bambina appena nata però nata handicappata quindi inutile a questa società che sempre in Italia sempre in questi anni splendidi avvincenti è stata rifiutata dei genitori
Sento il bisogno di una critica comunista che mi aiuti a comprendere meglio i problemi di ieri di oggi e di domani
Sento il bisogno di una memoria comunista che aiuti i giovani di oggi e di domani a capire e da sapere perché la storia sta secondo me subendo forti falsificazioni
è giusto che i giovani sappiano le boiate che faceva la Securitas di Ceausescu ma è giusto anche che sappiano che non lontano Paese chiamato Vietnam Simona ancora per il napalm nordamericano per il napalm democratico
Devono sapere
Dell'importanza della democrazia ma devono sapere che non è democrazia come approvata a farci credere il giornale del nostro partito quello di Violeta Chamorro Nicaragua la democrazia che ha ridato la terra e latifondisti Fabozzi
No compagni io non ci credo la storia non è finita io tutti gli avvoltoi che ci dicono che il comunismo è morto dobbiamo ancora sentire l'orgoglio la forza di urlare viva il comunismo
Allora ritualità e chiamate prima
Compagno Capuano
Compagno capo hanno cioè
Capuano
Forse allora fare
Compagna terzo citano per favore compagno Claudio Canestrari
Adesso
Forse troppo
Che rispetti
Interrogazione rivolto allora io aderisco alla prima mozione
Al PDS
PDS
Grazie
Tarsi Tano
Esprimo il mio voto per la mozione di Rifondazione Comunista
Compagno Claudio Canestrari c'è
Aderisco alla seconda mozione simbolo falce e martello
Grazie
La parola adesso al compagno Massimo Brutti delegato di Casal de'Pazzi si prepari vittoria Tola delegata della sezione Centro
Avevo cercato compagne e compagni prima di questa discussione di prendere qualche appunto
Per intervenire
Su alcune questioni
Istituzionali che abbiamo di fronte in questi giorni
E anche il compagno Pietro Ingrao nella sua introduzione
Le ha toccate
E la domanda
Che mi veniva in mente
E che credo debba essere messa al centro
Della nostra riflessione su quel che sta accadendo in Italia
è possiamo considerare
La decisione
Del governo e della maggioranza parlamentare di qualche giorno fa
Come una scelta politica qualsiasi
Un atto censurabile
Che noi abbiamo criticato l'oggetto
Il bersaglio di una polemica di una battaglia politica
Ma nulla più di questo
Io credo di no
Noi dobbiamo tenere aperto
Il dialogo
Con molti che nelle file della maggioranza parlamentare si sono indotti a questa scelta dichiarando di compiere questa scelta con sofferenza
In un condividerne alcune ragioni
Ma dobbiamo al tempo stesso sapere e dire al Paese
Che è prevalsa una interpretazione sbagliata e lacerante del dettato costituzionale
Per l'articolo undici
Che si è usato un miserevole formalismo giuridico
Per occultare una scelta di guerra compiuta dal Governo e dalla maggioranza parlamentare
Spacciando la per partecipazione italiana ad una operazione di polizia internazionale che sta facendo più vittime di quanto non ne abbiano mai fatto agli atti bellici da quarantacinque anni a questa parte
Almeno se dobbiamo stare alle ragionevoli previsioni che è possibile avanzare
In base
A quel che vediamo soltanto messaggi cifrati e notizie circa le postazioni colpite ma noi sappiamo che dietro quelle postazioni dietro quelle luci e quei tracciati vi sono migliaia e migliaia di vite umane
Si sviluppano non solo in Italia ma in tutte le società europee
Elementi autoritari nella vita pubblica
Che l'intervento bellico non può che accentuare
La guerra nel Medio Oriente a cui sceglie in quella terra le disuguaglianze ingiustizia il fanatismo
E anche l'espressione di uno sviluppo economico distorto che corrisponde agli interessi di oligarchie corrotte e per lunghi anni
Allevate e favorite dai gruppi dirigenti delle grandi potenze occidentali
Nell'anno successivo alla guerra con l'Iran per la quale esso aveva avuto finanziamenti risorse e mezzi dai paesi sviluppati l'Iraq provo a smobilitare duecento mila o trecento mila soldati questo era un il piano
Ma l'economia dell'Iraq non fu in grado di assorbirli
E l'unico modello Speedy sviluppo di cui quel paese capace è un modello di sviluppo fondato sulla ipertrofia degli apparati militari ma è lo sviluppo che gli è stato imposto anzitutto dai Paesi dell'Occidente che lo sostenevano e che hanno inventato il gruppo dirigente che fa capo a Saddam Hussein ed hanno dato forza allo spesso dittatore
E al tempo stesso accanto a questa ipertrofia dell'apparato militare in questo paese aggressivo dal Medio Oriente noi abbiamo visto nelle scorse settimane crescere e diventare decisiva
Nelle scelte compiute dagli Stati Uniti d'America una lobby politico affaristica ed economica che voleva la guerra subito che voleva l'intervento immediato e che si esprimeva attraverso gli articoli scritti sul New York Times da Richard Nixon
E non è valsa a respingere l'impatto di questa lobby politico economica ed affaristica la coscienza dalla parte democratica degli Stati Uniti d'America tante volte su posizioni più avanzate rispetto a quelle di alcune parti di alcuni settori della sinistra europea
C'è un cammino difficile ma importante decisivo che la sinistra europea di fronte
E c'è un duplice piano sul quale noi dobbiamo condurre la nostra battaglia
Che la battaglia per portare avanti un punto di vista di sinistra
Pacifista uguali taglio e democratico dentro la sinistra europea nella quale ci sono molte cose diverse ci deve essere anche la posizione nostra oggi capace di saldarsi con la parte più avanzata
Delle socialdemocrazie del centro nord
E dall'altra l'iniziativa nostra deve essere volta a sviluppare nel Paese partendo dai movimenti che sono già in atto ma promuovendo riso spingendoli avanti lavorando con loro una battaglia per i diritti dei cittadini
Non in astratto ecco l'evento bellico ci dà la possibilità oggi di vedere concretamente che cosa significa
Schierare la nostra forza in una lotta per i diritti dei cittadini e cominciano con lo stillicidio gli attacchi che ci sono in questi giorni in Italia alla libertà di informazione al diritto alla informazione
Informazione radiotelevisiva pubblica l'informazione a mezzo stampa gli attacchi continui da parte della maggioranza di governo e poi le verità
Preconfezionate
Si cerca di costruire una falsa immagine del pacifismo pittoresco isolato anzi mi sembra che l'abbia detto Ferrara qualche sera fa lo ripeteva ieri sera Colletti e corista antipatriottico
Di fronte a queste falsificazioni
è necessario dare battaglia in mezzo alla gente con gli strumenti tradizionali i nostri che sono quelli del colloquio con il popolo dell'allargamento dalla persuasione per la costruzione di movimenti
Abbiamo bisogno di una rivendicazione puntuale di diritti democratici
Con la stessa pazienza che io ho visto in questi giorni delle ragazze nei ragazzi che stavano a Montecitorio che parlavano con i poliziotti pallidi che facevano cordone davanti a loro la stessa pazienza rivendicare il diritto democratico di star là
A manifestare la propria volontà di pace poi la dobbiamo mettere in altre battaglie ho letto che il presidente di Pax Christi il vescovo Tonino Bello ha lanciato un appello all'obiezione di coscienza
Dobbiamo sapere che l'obiezione di coscienza è un diritto democratico nel nostro Paese
E ci deve essere da parte nostra e da parte delle forze della sinistra il massimo impegno intanto alla informazione su che cosa sia l'obiezione di coscienza
Come e perché sia garantita
E ci deve essere un'attenzione di un impegno nostro al diritto e alle condizioni di vita di coloro che svolgono il servizio militare
Alle condizioni di vita dei militari perché anch'essi sono cittadini di questa democrazia c'è una battaglia da fare per difendere i loro diritti
Sono numerosi segnali preoccupanti
Della vita istituzionale italiana
Anche prima di questo evento ultimo che fa precipitare alcune tendenze già presenti gravi e preoccupanti
Qualche giorno fa è stato posto il segreto dal Governo
Per impedire la conoscenza
Da parte del Parlamento dell'atto costitutivo della struttura Gladio
Un segreto di Stato che viene deciso neanche dal governo ma dal capo del servizio militare del capo del servizio segreto militare dal capo del SISMI
In una situazione nella quale noi vediamo che sono sempre più pesanti e densi sospetti circa il coinvolgimento delle strutture occulte che sono state create negli anni passati all'interno dei servizi segreti in una strategia del terrorismo delle stragi
Io voglio devo naturalmente concludere
Entro i tempi ma voglio soltanto ricordare due nomi che sono i soli due nomi di colpevoli riconosciuti di tante stragi che hanno insanguinato il Paese in questi anni e sono Gianfranco Bertoli
L'autore dalla strage di via Fatebenefratelli del mio novecentosettantadue
E Alfredo Vinciguerra l'autore de la strage di The Piano B Gianfranco Bertoli è un nome che noi ci troviamo tra i fascicoli degli appartenenti alla struttura Gladio rimasto un fascicolo vuoto mai ma il nome c'è
E c'è una smentita
Che non regge
Che è stata proposta dallo stesso capo del servizio segreto militare l'altro Alfredo Vinciguerra è stato quello che ha confessato di essere autore della strage che ha parlato per primo della struttura Gladio
Sono i soli due colpevoli che conosciamo tutti e due in un modo o nell'altro ci riportano ai servizi segreti deviati e all'uso di quelle strutture occulte per manipolare la vita democratica contro lo sviluppo della democrazia
Ce n'è abbastanza compagne e compagni
Essere consapevoli che il ruolo nostro e la nostra forza di opposizione della nostra battaglia democratica oggi è vitale per la democrazia italiana io voglio concludere riprendendo uno spunto
E pochi momenti fa veniva dall'intervento del compagno Cosentino insomma per fare
L'opposizione in questo Paese contro tutto questo per non dar tregua queste deviazioni della democrazia c'è bisogno
Di un partito c'è bisogno di un partito
Io non voglio ancora dire quanto questo partito deve perché deve andare al di là dei nostri confini tradizionali e costruire consensi più ampi staccare compagne cari compagni c'è bisogno di un partito
E abbia una sua unità
Che abbia una sua autodisciplina che abbia delle sedi di decisione
Dentro il quale siano chiare trasparenti la responsabilità che abbia unità operativa che combatta contro i nemici della democrazia e per la pace
Ecco perché non credo in strutture incerte
Non credo in un agglomerato variopinto di cose diverse credo in un forte partito di opposizione unito capace di promuovere movimenti
Capace di promuovere centri d'iniziativa capace di innervare le sue radici nella società civile iscritti e non iscritti insieme anche capace di unità di autodisciplina e di lotta perché d lotta c'è bisogno in questa fase della nostra esistenza
La parola una compagnia vittoria Tolla Cbre varia negli Hammond lo delegato trionfale
Allora il compagno Ingrao nella sua introduzione della mozione ci invitava tutti a un discorso di verità e di realismo spietato
Io non ripeterò le cose sulla definizione della guerra che sono state dette anche perché credo che l'analisi fondamentale che si può arricchire precisare portare avanti e quella che lui ha delineato nel suo intervento una sporca guerra diceva adesso il compagno Cosentino da ultimo su interessi economici politici militari di potere di egemonia mondiale
Allora noi dobbiamo sapere che però se questa è se questa è una guerra per l'egemonia mondiale
Ma dobbiamo anche sapere che il problema del consenso e del consenso dell'opinione pubblica soprattutto dei Paesi occidentali
Diventa un problema importantissimo
E diventa allora importante da parte di chi condivide questa analisi condivide la pericolosità di questa guerra
Non sottovalutare tutto l'insieme del movimento pacifista in qualunque luogo in qualunque Paese si esprima e in qualunque forma
Ma capire come costruire reti di collegamento anche internazionali puntare ad espandere una renderlo più profondo ed efficace
Conoscere da aggiornare approfondire tutte le culture che ne fanno parte metterci in gioco in prima persona aiutarlo a raggiungere e a definire meglio i suoi obiettivi perché allora bisogna anche sapere che bisogna contrastare scegliere di contrastare coscientemente razionalmente tutti gli attacchi a cui questo movimento sarà e già sottoposte sarà sempre più sottoposto molto hanno detto tanti interventi in questo senso io non voglio ripeterli e non voglio neanche esagerare però ci sono due piccoli fatti tra ieri e oggi che voglio sottolineare all'attenzione di tutti i compagni del congresso
Uno e questa prima manifestazione di Luca in cui i giovani si sono organizzati per scendere a favore del Governo e dell'invio delle armi
E degli aerei nel Golfo
La seconda è l'appello di Montanelli che comincia a raccogliere tanti e impegna tanti impegnativi adesioni secondo me sono embrioni di organizzazione di un movimento appunto filogovernativo e anti pacifista
Di un movimento che punta a esplicitare il fino in fondo le ragioni super filo-occidentali viste e anti arabe che dentro questa guerra anche stanno è un tentativo tra l'altro che avrà un supporto fa R o da parte di forze politiche e di mass media
E che cade lo dobbiamo sapere ecco il discorso di verità
Sul terreno culturale che è già stato arato in questi mesi perché vero tantissima parte del nostro paese del nostro popolo ha risposto in modo eccellente meglio di tanti governanti davanti allo scoppio della guerra
Però c'è appunto questo tentativo di accreditare
Una
Come dire l'idea di una guerra giusta che si che serva a difendere il diritto internazionale di una retorica patriottarda che avanza sui ragazzi coinvolti in queste ultime ore ma parte magari da parte di quegli stessi che ce l'hanno mandati e la coltivazione di un sentimento appunto anti-Saddam Hussein giustificatissime o peraltro che però finirà per ingrossare quella radice di razzismo e di paura del perché che sta già indossando in queste ore la paura del terrorismo
Questo razzismo maturerà di fronte all'evento bellico
Di fronte a questa sporca guerra perché è un sentimento che in qualche modo serpeggia e cova nel profondo da fra davanti al fenomeno dell'immigrazione in cui il nostro Paese proprio per le tragedie del sud del mondo è stato colpito
E che un sentimento nutrito di paura ma anche di egoismo di società opulenta e di superiorità culturale
Sarà un sentimento usato e strumentalizzato e su questo sentimento si cercherà di allargare il consenso filogovernativo
Allora noi avremo in qualche modo oltre a tutte le iniziative che dovremmo promuovere appunto perché il massacro cessi subito perché i nostri contingenti rientrino perché si rompa la spirale da parte di Stati di Paesi di popoli che ha portato a questa sporca guerra di un fronte interno
Di fronte a uno di quei problemi
Che appunto sarà difficilissimo riuscire a capire come come affrontare qualunque sia l'esito della e la durata della guerra
E allora questa cosa me mi preoccupa particolarmente perché noi come partito abbiamo già dimostrato che non siamo molto apprezzati ad affrontare questo fenomeno io non sono d'accordo con quella parte della e la
Nazione o il progetto in positivo nei confronti dell'immigrazione noi non abbiamo fatto praticamente quasi nulla
E allora
Io vorrei che una cosa che diceva il compagno Tronti
Che appunto non bisogna concedere niente alla contrapposizione all'Occidente che io trovo giusta però venisse integrata da un'altra esigenza
Quella di un confronto e di un ragionamento sulle culture altri ricordate quanto discutere e scontrarsi sul concetto di contaminazione a proposito delle culture che dentro e fuori il partito esistevano a proposito della svolta bene noi siamo chiamati adesso ad una prova ben più impegnativa confrontarci con quelle culture che so di cui sono portatori
Anche quei Paesi arabi o tutte quelle comunità che stanno in Italia penso davvero che noi pur vaccinati contro ogni genere di ideologia totalizzante come diceva sempre pronti non siamo così vaccinati rispetto al sentimento di superiorità della nostra cultura e non siamo soprattutto preparati ad affrontare il problema degli altri che non siano appunto pensati ho visti come un inferiore o come nemico
Ci sarà bisogno di molta riflessione analisi elaborazioni di costruire luoghi iniziative Soggetti e referenti perché non basta dire integrazione o cultura della pace bisogna esplicitare anche di che cosa ha sostanzialmente la nutriamo e la facciamo vivere
E allora me pare importantissimo richiamo che ancora il compagno Ingrao ma anche altri compagni anche oggi facevano per esempio il compagno Telese altri a proposito della Kultur delle culture che convivono nel movimento per la pace
Perché io credo che nel movimento della pace e mi pare abbastanza sciocca devo dire anche se forse la parola non era usata bene
La polemica sul problema delle donne protagoniste ausiliare del movimento ci sono donne protagonista nel movimento della pace e ci sono tante donne ausiliario il problema non è quello il problema è come vive il e io se dovessi dire forse trovo che forse il compagno Ingrao è troppo ottimista e forse troppo orgoglioso di quella presenza di quella presenza di quelle donne dirigenti che però ancora non coinvolgono neanche tutte le donne che voglio dire anche tutte le donne comuniste
Perché il problema di quella cultura della pace contiene in sé un elemento di cultura politica delle donne se volete anche un frammento che però ci riporta questioni importantissime primo il valore che quel movimento afferrò afferma della corporeità dell'individuo che non ha solo un corpo ma che è anche un corpo e di quella concezione dell'individuo che non è un numero una serie ma che anche una persona appunto un corpo
Perché il problema è che se questa è il portato della cultura femminista che vive nelle movimento pacifista e dico femminista e non della differenza sessuale
Perché sono convinta anch'io come diceva prima Tiziana chiuse che questo termine sta rischiando sempre più di essere ambiguo insignificante
Allora se questa presenza vive e se questa cultura possibilità di essere ancora sviluppate di dare i frutti io credo che noi dobbiamo assolutamente porsi di fronte ad un altro problema
Che quello appunto di sapere che cosa noi intendiamo rispetto al concetto di democrazia perché guardate più si è fatto più se parlato di democrazia liberale più si è parlato dei poteri dell'individuo
Più quelli che ne hanno parlato solo i primi a negare il valore di quegli individui che nel Golfo ci vanno appunto come dice l'appello di Montanelli non avendo deciso loro di andarci e che però rappresenterebbero
La comunità internazionale
E non mi interessa
Da questo punto di vista fare e più di tanto polemica su chi magari quest'idea la affermata e poi non la pratica fino in fondo neanche nelle file della sinistra in Parlamento
Io dico soltanto questo che di fronte alla questione della democrazia ci dobbiamo mettere d'accordo su che cosa intendiamo per democrazia perché ci sono idee diverse di democrazia
L'esito della democrazia liberale che quella forma democrazia reale che noi conosciamo e quella che appunto aveva previsto Totti nel per la democrazia americana dove diceva che appunto l'ordine non scende dall'alto ma scaturisce Valdidentro dell'individuo
E parlava di questa democrazia come una tirannide della maggioranza di quella forma di dispotismo perfezionato dalla civiltà
Che rende spirituale la violenza punta dritta all'animo traccia un cerchio formidabile intorno al pensiero una società chiusa un sistema politico bloccato un corpo di valori mobile un ceto politico senza ricambio
Questo è l'esito della democrazia dei moderni queste anche l'esito della nostra democrazia occidentale italiana la rottura del patto democratico di cui parlava Pietro Ingrao sta esattamente tutta qui e però compagni questo è un problema che ci riguarda anche nel partito
Perché appunto la democrazia davvero non può essere la questione del principio di maggioranza Paolo Flores diceva ieri siamo tutti siamo vogliamo il partito più democratico che ci sia bene ma che vuol dire soprattutto che cosa vuol dire questo nel far vivere le differenze che esistono noi di Rifondazione Comunista abbiamo avanzato una proposta il confronto davvero sulla forma del nuovo partito e sul concetto di democrazia e sulle pratiche della democrazia dentro questo partito non sono ancora sufficientemente esplicite ha ragione il compagno così
E bisognerebbe davvero che invece questo lo affrontassimo perché io non vorrei che in realtà a forza come dire di lacerarsi e di vincere
In realtà noi abdichiamo a quel principio di responsabilità e di autonomia anche nelle realtà periferiche anche nei gruppi dirigenti larghi o stretti che siano che nei congressi sono rappresentati
E che la questione venga rimandata completamente al congresso di Rimini perché vedete io credo che sia diverso direi compagni tanti o pochi che siano dentro e fuori questo partito
Iscriviti a un partito che altri hanno fatto o provare questo partito se siamo d'accordo a costruirlo insieme sui principi sul programma e sull'identità che insieme definiremo
La parola accompagna Andrea Jemolo Putin trionfale si prepara il compagno Enzo Foschi del comitato promotore della Sinistra giovanile
Ma io ho avuto la sensazione netta N emessi trascorsi tre all'invasione del Kuwait e l'ha definita e la data deflagrazione del conflitto
Che noi tutti e tutta la sinistra europea non stessimo sondando tutte le possibilità
Per evitare di arrivare a una situazione senza che tu
Il dibattito al nostro interno sul ritiro immediato o meno delle navi è stato esiziale
Tanto più che con l'attivo che con l'arrivo della guerra tutti
Tanto più che con che con l'arrivo della guerra tutti hanno sostenuto la validità dell'azione dell'embargo e anzi che esso avrebbe dovuto essere
Più intenso più pesante
E quello che sento che è venuta a mancare un'iniziativa dei confronti nostra nei confronti della sinistra europea dell'Internazionale socialista
Perché tutte queste forze potessero esprimere una proposta organica che tenendo conto della questione palestinese permettesse a Bush ha sta dando di ritirarsi senza perdere la fa
Oggi noi corriamo il rischio di ritrovarci politicamente isolati
Le grandi manifestazioni per la pace sono espressione un sentire comune nel Paese
Ed è bene che il nostro partito li organizzi e che divenga esso stesso punto di riferimento per il popolo della pace
Ma se tutto ciò vuol dire che state a livello di testimonianza di pura denunciamo locale ne dobbiamo ritirare fuori la politica
E dobbiamo che tesse che immediatamente i collegamenti con le forze organiche hanno in Europa
E a quelle che pensiamo per un'alternativa di governo iniettati
Le parole del Pontefice hanno pesato culturalmente e mo'che almeno ma se pensiamo che un rapporto col di saggio nel mondo cattolico
Oppure un col mondo passi pacifista ci permetta di saltare a piè pari ancora una volta il nodo delle nostre alleanze in Europa in Italia allocarci sbagliata
E allora il PDS nasce male vedo un pericolo di una forza minoritaria movimentista di pura testimonianza ma che mai potrà soddisfare le sue ambizioni di governo
Noi dobbiamo far sì che il PDS Possa dedica al più presto all'Internazionale socialista perché lì che avviene il confronto fra i diversi partiti
Suini innova mento dei valori al socialismo in Europa
Anche in questo congresso sentito un'accentuazione dei toni su una crisi delle socialdemocrazie
Le difficoltà sono innegabili ma hanno le stesse Cadice le stesse ragioni di quella del nostro partito e mi sembra che si debbano individuare essenzialmente due elementi
Cioè di fronte al fallimento epocale nell'Est è difficile sostenere che quel filo rosso di qualsiasi natura per quanto labile fosse
Quello nostro quello di duplice quello delle che i partiti socialisti europei ma che comunque un IVA il processo aperto con le rivoluzioni la rivoluzione dell'ottobre con altre esperienze che si è andati via via sviluppando in modo del tutto diverso ed autonomo quel filo corso dicevo non poneva non poteva non penalizzare quell'esperienza
E anche la sconfitta e le spiego del Spd nelle elezioni tedesche porta fortemente questo segno
Cioè il privilegiare delle opzioni immobile
Un'attenzione ai bisogni e diritti dei ceti più deboli un'attenzione all'inflazione alla disoccupazione specialmente all'Est è stata percepita come tiepidezza verso l'itinerario di un'unica giornata
Ma l'altro elemento di disagio per noi e per tutta la sinistra
La difficoltà che sentiamo a tradurre in proposte di governo le grandi questioni di cultura percepiamo fino in fondo l'importanza
Di fronte alla crisi dello stato sociale al valore che hanno acquisito nella società complesse i diritti della persona
Del CIPE i diritti della persona e del e del cittadino non appaiono più sufficienti alcuni strumenti classici delle politiche socialdemocratiche Manzi alcuni di essi come lo statalismo industria lirismo un'attenzione solo quantitativa
Scusate compagni in alto compagno non parla a voce molto alta
Ma il rumore in sale tale che non si sente nemmeno da qui quindi se si potesse chiacchierare Goria anche se fa freddo sarebbe preferibile parlare fuori quelli che dentro
Sposetti abbonamento ormai no ma
Dicevo alcune concezioni come lo statalismo l'industria lirismo un'attenzione esclusivamente quantitativa alla produzione vanno vanno sicuramente decisamente supercar
Ma dal latte d'altra parte quelle proposte quei progetti che nascono da un itinerario per una ristrutturazione ecologica dell'economia oppure progetti che nascono al pensiero della differenza
Per affermarsi perché espandersi devono trovare una loro verifica legislativa editore pure la battaglia per umanizzare il lavoro ormai la sinistra europea
Pone sul piatto non solo il problema della riduzione dell'orario di lavoro ma anche una sua articolazione una sua non rigidità che non ci sia l'accettazione fra tempi di vita e tempi di lavoro io voglio citare Bruno Trentin
In un una frase catturato in un saggio di Lafontaine la crisi del lavoro contiene più che mai la ricerca di un nuovo modo di lavorare nella quale la realizzazione dell'individuo la sua libertà alla sua creatività prevalgono sempre di più sul problema della maggiore che riduzione possibile ma è qui è la contraddizione che è difficile per una forza come la nostra e trova le radici
Nella nella storia e nelle lotte nel movimento operaio italiano sostenere questo livello di rivendicazione questo tipo di battaglia quando le forze del capitalismo italiano come è successo
Sulla questione a proposito proprio degli orari di lavoro della del contratto dei metalmeccanici assumono il volto della foca mentre della provocazione
Noi qui in Italia dobbiamo ancora difende valori e diritti tantissimo e quindi una discussione aperta nella nella sinistra europea un ragionamento sulle difficoltà comuni un confronto sulle nuove politiche di cui il socialismo avviso ma questo che innova mentono parte dalle macerie e non ha nessun senso mettere sullo stesso piano il fallimento dell'Est con queste comuni anche Annoni difficoltà
Che che
Che sento Pisano sulla sinistra sulle sinistre europee e il il PDS se vocali ambire addivenire forza determinante negli indirizzi del Paese dovrà impegnarsi coi quindi coerentemente perché anche in Italia si formi un polo riformista organi il nostro Paese
E l'unico nell'Europa occidentale in cui ciò non sia avvenuto e non a caso è l'unico hanno una visto un'alternativa a un pollo di governo sostanzialmente Morena una fase di Antonio Giolitti che spiega bene la situazione
In Italia abbiamo avuto riformismo senza riforme riforme senza di fornitissimo
Cioè che essendo presenti nei diversi governi per lunghissimo tempo partitiche affermavano di rifarsi a quella cultura essi non sono stati capaci di imporre un quadro organico di riforme e che le riforme che indubbiamente ci sono state sono risultate isolate non univoche non progettate appunto da un fronte socialista e infortuni il PDS ha la possibilità di far quadrare il cerchio
Una volta staccare superati gli steccati chiedo ideologici per quanto difficile defaticante possa risultare si devono porre le condizioni perché anche Partito Socialista scelga la strada dell'alternativa
In questa ricerca non ci devono essere né subalternità nei recenti conto
Ma un confronto sereno sui programmi che l'Italia
Che sull'Italia che la sinistra pensa di costruire
Ricordo che i delegati della prima mozione si riuniscono in questa sala al termine della seduta
Da Brown accompagnò Enzo Foschi comitato promotore della Sinistra giovanile si prepari il compagno Amato dall'esilio di Prima Porta
Avrei voluto portare un contributo diverso a questo congresso raccontando vi del nostro percorso delle scelte importanti glielo caratterizzeranno
Ma parlare della nostra scelta di costituirci in comitato promotore della Sinistra giovanile significa per forza di cose ricollocare la nostra scelta all'interno di ciò che sta oggi accadendo nel mondo
è importante care compagne e cari compagni avere fino in fondo la consapevolezza della gravità della situazione della gravità di questa guerra che ogni minuto che passa mia dei morti uomini e donne in carne ed ossa
Ed è incredibile allucinante che l'informazione quello ufficiale non parli mai di questi morti
I telegiornali e giornali ci raccontano come mozione che dieci rampe missilistiche sono state distrutte che dieci aerei sono stati abbattuti
Che Centocittà sono state bombardate come si dirà ampia Erie città fossero solo scatoloni vuoti senza anima
Del tipo di quelli che appaiono nei videogame in ogni bar di ogni quartiere
I mezzi quelle distruzioni sono il frutto di un computer basta spingere un pulsante un troppo semplice basta inserire un'altra monete può continuare a piacimento
Tanti ragazzini si affollano davanti a questo tipo di giochi e con dedizione fanno la guerra colpiscono qualcuno che è sempre un nemico ma che sanno che per risuscitare basterà inserire un'altra monitorato eppure oggi dai giornali abbiamo appreso che i bambini di fronte alle immagini vere di una guerra vera di fronte a quei bagliori intensi delle trasmessi da tutto il mondo
Quei bambini hanno pianto sono fuggiti via forse consapevoli del fatto che non c'era nessuna moneta di qualsiasi dimensione che potesse far ricominciare da capo il giuoco e allora nonostante tutto nonostante quello che sembra l'umanità e quei bambini ce lo dicono non è morta in questo mondo
E la conferma nelle migliaia milioni di uomini e donne nella stragrande maggioranza giovani che in tutto il mondo sono scesi in piazza a chiedere via pace a manifestare contro la guerra manifestazioni imponenti che dimostrano senza dubbio alcuno che c'è ancora qualcosa qualcosa che è emerso nel momento in cui forse molti speravano che non potesse emergere
Noi siamo tutti parte di questo modo e come individui e come Sinistra giovanile
Un modo che vuole chiede di rimettere al centro di ogni cosa come metro misura di ogni azione gli uomini e le donne e che è da loro in quanto esseri umani che bisogna ripartire
E allora quegli aerei abbattuti quelle città bombardate non sono non possono più essere scatoloni vuoti ma sono uomini e donne morti ammazzati e la guerra non è più un gioco uno spiacevole gioco ma è orrore umano orrore
Noi e bene precisarlo insieme alla stragrande maggioranza di coloro che manifestano in questi giorni non siamo contro la guerra perché guerra imperialista quasi così presupponendo che esista una guerra non imperialista e quindi giusto e accettabile
Noi siamo contro ogni guerra perché siamo convinti che la violenza è meno forte del dialogo della persuasione questo sempre
E che con la violenza non si potrà costruire nessun ordine internazionale giusto in un mondo nuovo che rispetti il diritto dell'autodeterminazione di tutti i popoli
Non potrei esserci nessun ordine internazionale basato sull'equilibrio del terrore
Per questo l'invito che facciamo ai giovani che stanno ricevendo la cartolina di precetto proprio in questi giorni è di rispedirlo al mittente cioè a chi in Parlamento ha ritenuto che la guerra possa ancora essere uno strumento a volte è necessario è un invito quello che noi facciamo non a disertare dall'esercito italiano ma è un invito a disertare a dire no alla guerra per sempre
Noi non vogliamo un esercito di professionisti di pagati per uccidere vogliamo che un mondo evoluto su molti campi recuperi quello scarto enorme che c'è tra ciò che la cultura l'intelletto umano riesce a mettere in gioco e ciò che gli uomini coi conti concretamente compiono è una sfida all'utopia sicuramente siamo in campo per lanciarla è un mondo politico arido cinico e meschino quello che oggi dice
Come definire diversamente uomini come Gianni De Michelis che dimenticando l'enormità della strage che mira a questi sta compiendo la utilizza per meschini fini di politica interna e ci dice che la sconfitta dell'Ira che sarà la sconfitta del PC PDS
O uomini come Giuliano Ferrara che l'altra sera Samarcanda accusato i pacifisti di essere praticamente uno strumento in mano a Saddam Hussein
Sappiano dare i personaggi che per noi un morto è un morto e basta
Non un'opportunità di propaganda né una bandiera da sventolare e al contrario una tragica eventualità riabilitare sempre e comunque
Per questo la solidarietà deve andare a tutti quelli che oggi stanno già o stanno per andare al macello siano essi americani o iracheni italiani francesi e di qualsiasi altra nazionalità
Quello che importa è che sono uomini uomini e non pupazzi di gomma
Ora qui da noi un pericolo serio rischia di rischia di aggiungersi già al dramma
Che viviamo il razzismo che può ulteriormente scatenarsi nella nostra città
Cosa succederà nel nostro Paese soprattutto se i politici e mass media non faranno attenzione a ciò che diranno e che cosa si potrebbe scatenare una vera e propria caccia all'immigrato
Qualcuno potrebbe essere tentato dell'idea di scaricare su di loro come è già successo altre volte un clima di tensione alto gli immigrati diventeranno così il capro espiatorio lo sfogo di chi non riesce a comprendere il perché di una guerra
Di chi non vedeva il nemico e ora deve per forza trovarsi un nemico
Ecco ad arginare questo pericolo noi dobbiamo lavorare perciò coinvolgeremo nei comitati contro la guerra che si stanno costituendo un po'ovunque
Tutte le associazioni dagli immigrati presenti sul territorio per evitare appunto che questa che oggi una possibilità diventi una brutta realtà
Comitati che pongano la discriminante della non violenza come valore a cui ispirarsi non come mero strumento ma come strumento e fine come cultura di vita non come atto passivo ma come estrema volontà di lotta
E allora oggi non credo che si possa ancora guardare indietro riaprire discussioni che alla luce del momento che Viviano viviamo rischiano di avere un senso ristretto
A questa sala guardiamo Bucci sia assieme avanti misuriamoci con gli eventi senza il filtro delle mozioni ognuno da se stesso
E facciamo in modo che questo congresso possa avere un senso per tanti moltissimi di più che in questa sala non ci sono il cristallizzarsi delle mozioni alla corrente e le correnti non possono essere in un partito che vuole porre al centro gli uomini e le donne
Le correnti svuotano di significato di umanità alla singola versione che diverrebbe importante solo in quanto tessera da aggiungere a rafforzare un'aria specifica lasciando poi a Generali e Stati Maggiori la possibilità di decidere fare politica
La FIGC ha messo in discussione se stessa oggi è comitato promotore per la Sinistra giovanile
Ed ha scelto di porre al centro della politica i ragazzi e le ragazze come valori imprescindibili come misura di ogni azione di un'idea che può nascere qualsiasi tipo di rapporto qualsiasi possibilità di rapporto noi vorremmo costruirla con un partito anch'esso di uomini e donne
La responsabilità che ciò avvenga non è certo in chissà quale capo più o meno importante ma in ognuno degli attuali scritto in tutti quelli che verranno
Scacciamo via quelle preoccupazioni che ci fanno centellinare ogni singola parola in ogni intervento
E torniamo a sentirci esseri liberi liberi di costruire un partito si veramente nuovo che fondista esteso e la sua identità dall'insieme delle libere coscienze che lo costruiranno
Un partito nuovo che nascendo da questi presupposti riesca finalmente a entrare in sintonia con tutti quei movimenti che in questi ultimi anni sono nati spontaneamente Surico indicazioni precise inerenti ai diritti di cittadinanza
Mi auguro di vivo cuore che saremo in grado di farcela
L'area pacifista e non violenta romana che ha partecipato attivamente al sit-in di Montecitorio
Fa un appello a tutti a contribuire a dimostrazioni sitting disobbedienza civile eccetera dando come primo appuntamento martedì ventidue alle diciannove all'ex cinema Doria
Con l'occasione ringrazia la sezione vigili trionfale e la federazione romana che avrebbero consentito l'utilizzo di questo cinema ma fanno appello anche a soldi per il fax il generatore e l'altro materiale che serve per far funzionare il resto Area non violenta avrà di fronte al sì una lunga battaglia la parola al compagno Amato Valesio
Prima porta si prepari Marco innamorati del club arriva a sinistra
Sì Alessio D'Amato attivabile se sta un po'denutrizione
Compagnia il mio vuole essere un intervento di un semplice militante
Dirigente di una sezione periferia del nostro partito
Mi domandavo di fronte a questi tragici avvenimenti apocalittici che stanno avvenendo in questi giorni
Se noi qua in questo congresso abbiamo ancora la capacità di ascoltarci
Abbiamo ancora la capacità di ritornare sulle nostre posizioni
Qualora queste posizioni
Fossero dettate diciamo così da un analisi interpretativa sbagliata o errata
Abbiamo ancora la capacità di uscire fuori dagli schermi che ci hanno visto per molto tempo in quest'ultimo periodo portare avanti il nostro dibattito
Io ha colto con favore l'appello che faceva il compagno in grava
Quando diceva di fronte a questi avvenimenti
Noi dobbiamo ad avvenimenti di fronte alla guerra di fronte a questa cosa enorme che sta accadendo
Dobbiamo avere la capacità e il realismo politico
Di in qualche maniera vedere se tutto ciò che è stato detto finora
Sulla svolta dell'ottantanove su questo indimenticabile ottantanove come diceva il compagno Occhetto in un suo libro
Se tutto ciò fosse stato diciamo così surrogato è supportato da un'analisi scarsa da un'analisi diciamo così che aveva proprio pochi strumenti interpretativi compagni
E a mio avviso questo vero
E se diamo un senso al nostro diciamo così complessa a al diciamo così al nostro ascolto reciproco dobbiamo avere anche i compagni della maggioranza soprattutto la capacità e realismo politico
Di riconoscere che tutte quelle parole pelle che sono state dette
Diciamo nei nostri congressi
Nuovo Partito un nuovo inizio sbocco della democrazia che ho sentito ancora vivi re in questo congresso accompagnò Mussi che tutte queste parole che questo indimenticabile ottantanove questa pacificazione dei conflitti che questo governo mondiale
E in qualche maniera diciamo così stanno in questa fase stanno effettivamente e avendo i piedi su sulla sabbia cioè poggiano sulla sabbia manca qualcosa ci sfugge qualcosa compagni
Perché a mio avviso trattiamo tutti
E questo dico tutti perché non voglio dire che noi compagni che ci siamo pur riconosciuti nella mozione di Rifondazione Comunista abbiamo la verità in tasca siamo pagando tutti una mancanza di analisi
Una severa mancanza di analisi
Di ciò che è accaduto in questa nostra società di ciò che è accaduto dopo l'ottantanove compagni il partito non ha più parlato del dei movimenti dell'estetica ne ha solo preso atto di ciò che stava avvenendo non ha visto realmente che cosa in quei paesi diciamo così si muoveva
Che cosa diciamo così emergeva di nuovo nelle società di quei Paesi
Non ha mai fatto un'analisi seria di ciò che accadeva in Unione Sovietica del problema delle nazioni ITA non ha mai fatto un'analisi seria
Di che cos'è la sinistra europea di che cosa significa entrare nell'Internazionale socialista ed oggi compagni ci troviamo in una diciamo così
Situazione dove veramente ci vengono a mancare a mancare degli strumenti compagni ci vengono a mancare delle dell'analisi e questo a mio avviso una cosa che non non ci porta non ci porta lontano pertanto diciamo così proprio il realismo politico
Vuole che se diamo un senso a questo congresso bisogna tutti insieme diciamo così fare uno sforzo di analisi e rivedere diciamo ognuno dalle proprie posizioni che la lettura che abbiamo dato di questa di questo ottantanove diversi indimenticabile ottantanove forse aveva qualcosa aveva qualcosa di errato compagni aveva qualcosa di errato
E io diciamo anche nell'esperienza che c'ho avuto in questo ultimo Periodo nel nella mia sezione ma ho visto anche in altre sezioni compagni
è effettivamente questa nostra capacità di non ascoltarci più si si parla ma insomma ognuno poi rimane sulle proprie posizioni e ognuno pregiudizialmente dice che l'altro a torto e Luís sta su una posizione diciamo così di di ragione
Questa nostra mancanza di analisi ci ha portato a capire tardi e male cosa ha significato ad esempio il contratto dei metalmeccanici per la democrazia nel nostro Paese cosa ha significato compagni il ruolo svolto dal movimento studentesco della della della Pantera compagni non non ce lo siamo scordati
Diciamo così questa grossa questo grosso movimento che c'è stata una università italiana che praticamente ha avuto da parte del partito avuto diciamo così un appoggio scalzo e diciamo una veramente diciamo un anno
Una porsi proprio ai margini quando questo movimento voleva aveva lanciato una sfida da lancia una sfida del sapere della sua gestione del suo accesso delle delle sue leve pertanto compagnia a mio avviso bisogna ritrovare il modo di esaltare la politica perché c'è un evidente stanchezza nei nostri nei nostri discorsi
Bisogna riscoprire se ancora ci sono compagni lo ribadisco se ancora ci sono le ragioni di un nostro stare insieme intendo stare insieme proprio come comunità di uomini e di donne che comprende condividono gli obiettivi di fondo
Pertanto è grave che anche qua diciamo negli interventi che ho sentito da parte di esponenti della maggioranza
Di questo partito si sia sfuggito coi sul nodo della forma partito su un nodo centrale sul nodo dell'ipotesi federativa che ha riporti ha riproposto la minoranza di questo partito e mi avvio
A a terminare hai concluso il tempo tempo quindi va bene
No puoi anche dire due
No no ma potrei anche dire ancora qualcosa di confuso potrà cioè dieci mila cosa Company volevo dire
E che la domanda pesante che sento come un macigno all'interno di questo congresso
è che cosa intende fare la maggioranza di questo partito in favore di migliaia di militanti che come mente
Che vogliono mantenere alto l'orizzonte in quel punto di vista quella giusto doppia quel bisogno di comunismo il compagni Ingrao la posta con forza e dai compagni della maggioranza di questo partito ancora non l'ho sentita
Parola
Al compagno Marco innamorati
Il club arriva a sinistra si prepari compagni Giovanni Matteoli
Compagne e compagni vorrei iniziare il mio intervento lanciando anch'io il mio filo di speranza per la fine della guerra sperando che questo filo tessuto insieme a tutti quelli di coloro che hanno orrore dell'idea di una guerra giusta possa contribuire a formare quella rete di opposizioni all'uso delle armi che è necessaria perché la guerra si è fermata
Anche il tema della guerra però richiama un problema sempre più pressante della nostra situazione interni italiana
Ci troviamo infatti oggi con un'Italia governata da un partito che in identifica l'interesse e le idee delle nazioni con le proprie idee con il proprio interesse che in passato si è arrogato il diritto di organizzare un esercito segreto per garantirsi dalla possibilità di abbandonare il governo
Una democrazia cristiana che oggi reinterpreta la con la Costituzione arrogandosi il diritto di modificare il vocabolario riscrivendo il significato della parola guerra
Richiama in modo preoccupante la neo lingua di Orwell l'impossibilità di pensare in modo diverso da chi governa perché il linguaggio può esprimere solo ciò che pensa il Governo
Soprattutto preoccupa che di una questione di coscienza come la partecipazione alla guerra sì faccio una questione di schieramenti come fa il compagno Demichelis
E dice di essere deluso perché il PC PDS e finito con Bossi sue parole più o meno testuali
Devo dire che capisco solo ora cosa intendeva Martelli anni fa parlando dell'integralismo ai cattolici popolari e a a Comunione e Liberazione
Dicendo che se integralismo significa difendere le proprie idee allora anche lui si riteneva integralista
Se vogliamo negare a un essere umano la capacità di altri di dire almeno una volta nella servitù una cosa sensata come evidentemente in questo caso ha fatto Bossi
E come fa in questo caso De Michelis allora possiamo concludere che non esiste soltanto l'integralismo cattolico ma esiste anche l'integralismo socialista
In questo quadro politico ritengo importante il contributo che i cosiddetti Esterni tra i quali io sono possono portare alla riflessione del nuovo partito dalla sinistra
è sempre più importante nel momento in cui dalla parte dalla maggioranza
Di governo si insiste per una contrapposizione degli schieramenti a tutti i livelli che si sviluppi tra di noi un dibattito per chiedere hanno gli stessi come cambiare quelle regole del gioco che se ci vengono imposte da altri ci vedono inevitabilmente perdenti dal punto di vista politico
Il club al quale appartengo riva sinistra ha scelto come tema di riflessione specifico il rapporto tra pubblico e privato
Nella convinzione che proprio nella ridefinizione di rapporti tra Stato e società civile
Iniziativa pubbliche e private eccetera debba essere ricercata una delle principali componenti della ridefinizione di ciò che significa sinistra in Italia e non solo in Italia
Questo significa la ricerca di sistemi per garantire trasparenza nei rapporti tra pubblico e privato perché quando si fa approvare una legge regionale che prevede che il diciannove per cento delle spese degli appalti pubblici non debba necessariamente essere documentata
Ci si deve chiedere perché sia così difficile tenere i conti di un quinto delle specie che fine facciano questi soldi
Questo significa una politica della cultura
Che corregga i vizi del libero mercato elimini il vizio che proprio anche del servizio radiotelevisivo pubblico
Quel vizio autoreferenziale per cui ciò che si fa e ciò che piace al pubblico e ciò che piace al pubblico e ciò che si fa
Questo significa una politiche dalla scuola che ridefinisca i programmi in funzione dei livelli minimi di apprendimento
Qual è il controllo che oggi esercita sull'effettivo svolgimento dei programmi delle scuole private
Questo significa inoltre un ridefinizione o almeno un tentativo di ridefinizione dei rapporti tra partiti e istituzioni sembra oggi è scontato che sia dei partiti come tali a gestire la cosa pubblica
Io mi auguro che il Partito democratico della sinistra si faccia paladino e portavoce di quella parte della pubblica opinione che rifiutò oggi la legittimità della lottizzazione e rifiuta che siano gli stessi apparati di partito a imporre oltre agli uomini di governo
Anche il cosiddetto sottogoverno che ha in mano il potere economico degli enti statali vorrei inoltre prendere spunto dalle parole di di quel mio giovane compagna che mi ha preceduto e che parlavano del
Dina Palma di di della bambina che è stata de la bambina di quattro anni che non è stata raccolta da nessuno ecco per quanto riguarda il napalm nel Vietnam e tutte le sporche guerre come si ama definirle a questo punto voglio dire che non esiste soltanto la guerra del Vietnam e non mi sembra assolutamente che sia più immorale il massacro col napalm ma piuttosto che quello di Pol Pot e che se si parla dei massacri degli americani si deve poi anche Orsi a confronto con quello che essi che che sono state le purghe dello stalinismo quello che molto più recentemente è stato un episodio come Tienanmen soprattutto per quello che riguarda la bambina è il caso di ricordare che non è una questione di Stato per fortuna nessuno di noi credo vuole uno Stato etico uno Stato che decide ciò che buone ciò che è cattivo ma semplicemente uno Stato che decide ciò che è legale e ciò che non è legale
Per questo voglio dire io sono invece uno di quei giovani che il PDS rischi di raccattare per la strada piuttosto che di perderle
La parola al compagno Giovanni Matteoli delegato della Sezione Colli Aniene si prepari il compagno Graziosi
Io non parlerò del tema che tutti ci angoscia ci colpisce
La questione cioè della guerra del golfo di come fermare la guerra e imporre una pace in tutta la regione che faccia salvi i diritti dei popoli perché io credo che in questo congresso ci sia un'altra questione se volete tutta nostra
Estremamente importante e delicata
Giungiamo adesso dopo una lunga ed estenuante discussione in un momento cruciale di fronte a una stretta nazionale e internazionale
Noi giungiamo adesso infine a compiere quella scelta che già era alla base del diciannovesimo congresso
Lo ricordiamo tutti
Si trattava anzi si tratta di costituire una nuova forza politica della sinistra
Il partito democratico della sinistra
E dobbiamo saperlo ritorna adesso puntuale come altre volte nel corso di questo anno lo spettro di una divisione di una scissione
Io credo che su questo terreno non servono da parte di nessuno confusioni e ambiguità ammiccamenti fu furbeschi
Io ho il timore che non basti nemmeno la ritrovata unità su una grande questione politica
Come quella della posizione del partito sul questione del Golfo espressa dal voto unanime della direzione del nostro partito
Penso e lo dico francamente che noi della maggioranza non dobbiamo sottovalutare
Non dobbiamo sottovalutare i problemi inediti di identità di appartenenza
Della stessa riconoscibilità delle proprie storie biografie personali che l'adesione al Partito democratico della sinistra
Comporta per aree di militanti che intendono continuare a diversi comunisti
Ma come affrontare questo problema
Io ritengo che non sia possibile farlo per noi per il partito senza tenere ferma l'ispirazione politica che c'ha mossi dal novembre del mille novecentottantanove e cioè l'ispirazione di costruire un partito non una somma o una congerie di partiti
Ma compagni quale fiducia quale affidabilità quale prova di coerenza e di forza avrebbe per i cittadini italiani per i lavoratori un partito di cui non sarebbe riconoscibile nell'orientamento politico nelle proposte nella capacità unitaria
Di iniziativa di massa
Su quale terreno allora possiamo io credo ancora lavorare
Il primo io ritengo e questo preambolo allo Statuto
Che deve essere un testo breve e chiaro che indichi valori e criteri orientativi i grandi obiettivi del PDS
E deve essere un testo improntato a mio parere a una netta laicizzazione non a ideologiche o filosofia generale in cui cioè ciascuno possa riconoscersi sulla base di una scelta politica una scelta politica volta alla trasformazione
Di questo Paese ad un'alternativa democratica ad un cambiamento
Dei gruppi e delle classi dirigenti
Il secondo punto su cui lavorare è già stato detto da alcuni compagni sono le regole su cui si costruisce questo nuovo partito un partito che vogliamo più democratico e più pluralista
E proprio su questo io voglio insiste
Non è da ora che noi gli abbiamo superato il centralismo democratico
L'abbiamo già affermato al diciottesimo e il diciannovesimo congresso e in modo confuso e anche lacerante lo abbiamo sperimentato e vissuto in questo ultimo anch'devo dire anche che io personalmente non condivido tutta la polemica portata avanti dal compagno o amico Flores d'Arcais contro il rischio di una divisione in correnti certo una cosa è essere contro la degenerazione correntizia
Altra cosa invece riconoscere un valore e non un limite nella presenza di quelle che possiamo chiamare aree componenti mozioni come noi vogliamo che erano presenti e riconosciute nella dichiarazione di intenti del compagno Occhetto
Non vorrei che per evitare una degenerazione correntizia noi ritornassimo a una forma surrettizia di centralismo democratico ignorando quell'elemento vero
è stato detto anche il più grande di discontinuità con l'esperienza storica del partito comunista italiano e Flores non si preoccupi per le nostre teste perché nessuno di noi ha intenzione in nessun regime interno di portare il proprio cervello all'ammasso
Non si tratta di riproporre a mio parere una nuova visione centralistica
Il compagno Salvagnin ieri cioè indicato la prospettiva di una struttura federativa
Io credo che con questo cari compagni dico a tutti ai compagni della minoranza in particolare occorre chiarire bene cosa vogliamo cos'è questa struttura federativa lo chiedo apertamente
Che cos'è un altro nome per riproporre l'obiettivo della federazione
Una sono unzione nominalistica alle divergenze intercorse anche al vostro interno su questo punto
Io ho qui il testo del comunicato e messo dall'Assemblea nazionale di Rifondazione Comunista a Roma dove si indicano alcuni punti di questa struttura
Di tipo federativo
A mio parere voglio dire subito su alcuni punti ci può essere un accordo generale su altri io personalmente ho grandi riserve e di
Posso andare in direzione della creazione con strutture duttili e flessibili di una o più reti di circoli alle quali partecipi non sia iscritti al partito sia i cittadini interessati alle singole tematiche
Ecco anche qui occorre chiarire cos'è questa rete di circoli non vorrei che fosse una forma surrettizia per trovare un coinvolgimento parziale parcellizzato in qualche modo nascosto
Nella politica del partito che invece richiede un'adesione sulle prospettive del programma che sia una decisione chiara e dirette
Si è nello stesso tempo chiamato in causa il principio di maggioranza
Certo il principio di maggioranza può essere distorto e reso un principio tirannico da una maggioranza che non sa unire adesso un principio di responsabilità
Io credo che su questo occorre avere una disponibilità all'ascolto al dialogo per tutti
E questa è anche la base per la garanzia della funzione di ogni mozione di ogni componente di ogni area e sarà importante anche indicare bene come in che modo si decide nel partito sulla base di quali maggioranze sulla in che modo e in che misura ci si può distinguere
Ma io in più voglio dire e credo che questo sia importante per tutti che si darebbe dare anche delle azioni positive che garantiscano i diritti della Macbeth la minoranza di diventare un domani maggioranza del partito
Ad esempio a per quello che riguarda l'accesso ai mezzi d'informazione per quello che riguarda la disponibilità dei servizi del partito per quello che riguarda la composizione non solo dei gruppi dirigenti ma anche degli apparati
Per quello che attiene all'attingere alle risorse finanziarie per quello che riguarda la possibilità di chiamare tutto il partito dei suoi organi dirigenti a discussioni di merito su punti delicati e cruciali che riguardano l'impegno politico del parto in questo modo io credo noi possiamo uscire dalle convulsioni chiesto iter e termino dolorose di questo anno con una nuova nascita e non invece il precipitare negli spazi mi di una per noi dolorosa divisione e della crescita e dell'accrescimento delle difficoltà della sinistra in Italia e della Forza Nuova che vogliamo costituire
Dunque
Due avvisi primo due rinunce i compagni Carlo Travaglini Alessandro Cardullo hanno rinunciato all'intervento poi un avviso che invece si riferisce ad una manifestazione un'iniziativa pubblica
Di questa sera alle ore venti e trenta presso la sezione del partito comunista di Torre Angela organizzata dalla sezione si tiene una manifestazione per la pace partecipano la parrocchia le associazioni culturali gli extracomunitari di quella zona
Alla sezione del PC di Torre Angela
La parola adesso al compagno Rho Rolando Graziosi delegato dalla sezione nuova Tuscolana
Dopo di lui si prepari Carol Tarantelli deputato della Sinistra indipendente
Compagni io potrei essere delegato dalla sezione un opuscolo Ana
Sono anche il segretario
Diciamo da penna
Quattro anni
E se il terzo congresso a cui partecipo mo'colpisce come te negato e ed è la prima volta
Se prendo la parola
è chiaro che vissuta risulta difficile prende la parola innanzitutto chi mi ha preceduto
Età quel giovane compagno della sezione
Della sezione Italia
E che mi ha colpito veramente diciamo le sue parole
Compagni io credo che e difficile prende la parola in questo momento
E dibatte di forma partito di strategie e linee politiche
Chiaro che su questo congresso grava la situazione della guerra del Golfo
Personalmente su questa terra un'opinione che concorde ad un'analisi fatta dal giornalista Piero Oldani corrispondente di Panorama Judi scorsa Samarcanda
In sintesi questo giornalista fermato per il controllo del salice molto viali passa interno per gli anni due mila passa sotto le dipendenze
Quella tecnologica che è sotto il controllo ormai del Giappone quella finanziaria sotto il controllo della Germania unificata
E quella più prolifica petrolifera
Che hanno negli Stati Uniti e che stanno stanno espandendo
Questa questa guerra come ha detto il compagno Ingrao ha cambiato totalmente la strategia militare si stanno sperimentando nuovi strumenti di guerra flessibili tattici leggeri
Di Jorgensen informatica
Io credo che al al più presto occorre alla luce di questi tragici stratifica avvenimenti di queste ore ridefinire il ruolo e la funzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Che si è visto
è stato svuotato
Completamente dinanzi alla sua la supremazia diplomatiche militare degli Stati Uniti
Occorre ridefinire il comando supremo dalla forza multinazionale di pace
Il diritto di veto
E i Paesi che ne hanno diritto a partecipare compresenza e con una il diritto di voto
Il meraviglioso mila centottantanove lamentata di democrazia all'estero
L'abbattimento del muro di Berlino ci hanno fatto ritrovare all'alba del mille novecentonovantuno
Il predominio di un suo la potenza
Che detta legge anche con la forza le sue condizioni a tutto il mondo i padri del mondo quelli che hanno condizionato ha sempre la vita politica italiana quelli di Granata Panama San Salvador Cile i neocon lealisti del Terzo e Quarto mondo ma guarda
Il nemico si rafforza e il PC con le proprie mani si distrugge
Il nemico che ha sempre perseguito la fine del più forte partito comunista in un Paese occidentale e capitalista con tutti i mezzi compagni
Quindi propongo che venga reiterato l'ordine del giorno ha provato a tenere gare diciannovesimo congresso romano in cui si chiedeva la fuoriuscita dell'Italia dalla NATO
Inoltre propongo e non da parte nostra lo faremo una petizione popolare al Presidente della Repubblica rispetto all'articolo undici della Costituzione
E ritiro immediato renali e degli eredi del gufo chiede ai compagni della direzione del partito di deferire Presidente della Repubblica all'Alta Corte di giustizia dell'Aja per la violazione della Costituzione
Vorrei brevemente entrare sui temi congressuali
Io personalmente e Kimi ha delegato nella mia sezione non entrerò mai nel partito democratico della sinistra
Lo dico perché compagni perché come compagni la seconda mozione le strade per indurre i compagni della maggioranza cambiare rotta le abbiamo tentate tutte
E dal ventotto novembre ottantanove che bussava quella porta ma non ci viene aperta
è stato fatto nei l'incontro intorno al pianeta ad Ariccia il convegno ad arco e da ultimo la proposta del patto federativo non cenno almeno di clinica da parte di compagnie la maggioranza
Io voglio una risposta ma come me ci sono anche i compagni e compagne che hanno abbandonato il partito e dopo il due febbraio abbandono anti Bobo allora anch'io
Io non credo che da una settimana attuale gruppo dirigente cambierà linea strategica rispetto a quella percorsa sin qui
Non credo compagni Ingrao
Che abbiano l'intenzione seria di Riad riaggiornare l'opposizione che ritengo superate dai fatti di questi giorni
Brevemente due cose le vorrei dire su il nostro Puglia novità
E sulla jeep sulla CGIL
L'unità la sofferenza leggerlo compagni
E l'inserto su Gramsci è stato veramente vergognoso
Non è più il quotidiano dei comunisti
La vostra posizione viene marginale io personalmente sono socio di una cooperativa e sto spesso mi sto approntando scrivere una lettera di dimissioni da socio la cooperativa secondo l'articolo sette otto dello Statuto la cooperativa stesa
Sulla Gigena delle cose da dire sarebbero tante ci vorrebbero il telegiornale
Dal decisioni verticistiche di sciogliere le componenti all'ultima circolare trentine io personalmente la battaglia interna CGIL la farò nel prossimo congresso affinché la democrazia di decisione dal basso per iniziative vinca
E venga riconosciuta anche una legge aveva presentato alla base del mondo del lavoro
Concludendo credo
Che aderì Dossola una grande forza comunista rivalsa o positiva e propositiva in modo da recuperare tanti militanti
Elettrici ed elettori pezzi per la strada quando non siamo e non abbiamo più voluto essere una forza di opposizione a questo regime grazie
La parola alla compagnia Carol Tarantelli deputata della Sinistra indipendente si prepari la compagna Cecilia Taranto
Mi dispiace parlare dopo il compagno che ha parlato adesso perché
Se qualcuno se ne va pence se qualcuno se ne va penso che siamo d'inviti Milouidi tutti
Io volevo parlare dello scenario della guerra per parlare indirettamente Dinoi
Del nostro modo di fare politica della sinistra
L'esplodere della guerra
A me ma penso a tanti Dinoi affatto vedere toccare due cose molto grosse
Uno perché anche se sono in Italia da vent'anni ho sempre cose nuove da scoprire e da imparare
è il senso profondissimo
Che le parole del della Costituzione esprime non molto bene che gli italiani non l'Italia e gli italiani ripudio non la guerra
E questo la guerra perché si sa qui che cosa significa si sa che cosa significa la distruzione la catena di distruzione che mettemmo in moto una guerra
E penso che esse sa anche che questa catena di distruzione una volta che è messo in moto continua a distruggere anche dopo che le bombe cessano decadere
E che le persone cessano di morire e che è molto più facile distruggere buttare giù un palazzo per costruirlo se fa un attimo buttarlo giù
Io ho capito che l'italo
La perché ha vissuto una guerra qui e perché altri anche perché siamo un Paese che geograficamente molto esposta e sentiamo
Mina ci sentiamo minacciati ho visto i giovedì che cadevano in depressione ma una depressione non è a mi sento depresso ma depressione che si buttavano sul letto mio figlio per esempio e altri
è che rimangono lì
Per il senso di impotenza che cita e io penso anche che questa guerra collo di spiegare di tecnologia
Dietro il quale noi sentiamo le armi chimiche che sono terribili ma ancora più terribile sono le armi nucleari
Che creano una condizione in cui non ha più senso quel quello che quelli che dicono le guerre ci sono sempre state
Non ha più senso perché c'è un salto c'è una cesura tra la guerra oggi alla guerra nell'Ottocento che ci permette di dire che ritroviamo la guerra senza perdere di realismo
Credo che questa guerra ha avuto questo voglio fare un piccolo inciso anche un affetto
Dentro di noi che io sento qua
Cioè noi abbiamo visto va bene la prima mattina si sentiva di una precisione chirurgica di queste bombette a tonnellate cadevano è per quello che dice Saddam Hussein hanno fatto poche vittime civili
Lui parla di de di una ventina mi pare poi lui non so se dice la verità uno ma questi sono i numeri che guida che distruggono tutto questo imponente armamento bellico dell'Iraq la il senso della potenza della potenza la precisione di averle inventate di saperli usare penso che noi lo abbiamo introiettato tant'è che facciamo proiettiamo un impegna degli Stati Uniti come onnipotente
Cioè io l'ho sentito echeggiare in questo congresso noi dobbiamo sapere se vogliamo combattere che è disarticolato che non è forte
Che solo quaranta per cento delle donne per esempio prima della guerra hanno detto di essere favorevole
è solo e sessantotto per cento della gente aveva detto io non credo che ha sa Barlaam appena sei Guerra è ora questo è una base di supporto molto esile e se la guerra è lunga
Io non so se regia io penso che scoppia un'altra il fenomeno come quello che c'era in Vietnam
Noi dobbiamo anche sapere che sei le ambizioni degli Stati Uniti è un'egemonia di diventare come ha detto Mario Tronti gendarme del mondo
Che questo comporta scelte di economia che sono difficile da sostenere le e in una democrazia che ha visto dopo i dieci anni di questa scelta da Pacolli Reagan gli Stati Uniti con milioni e milioni di senza tetto
E altre altre migliorie milioni cioè sono livelli
Sul margine di perdere tutto quando si ammalano o gli va male qualcosa
Queste scelte hanno dei costi
Io volevo scomporre poco quest'idea degli Stati Uniti come una potenza cioè non voglio che noi pensiamo a
Introiettiamo quello perciò vediamo un monolito che comunque sia ci consegna all'impotenza
Allora un'altra cosa che volevo dire pur Ingrao ha parlato del vulnus al patto con costituzionale
E io penso che sia vero perché dimostra tutta la miseria della classe politica la piccolezza della classe politica cibi regge che conta un trucco un gioco di parole
La mattina di giovedì alla Camera si è buttato pure un'azione di polizia e la sera no venerdì giovedì
La sera se è andato in un'azione di guerra tra l'altro disastrosa perché si è perso l'unico pilota agli e l'unico Elio che il partito ora questo è miserabile che si fa un vulnus alla costituzione con un trucco di parole è una cosa
Era il primo Milan
Allora che cosa possiamo fare noi abbiamo la politica della denuncia e siamo molto bravi
A fare la politica della denuncia in questo caso il nostro no è un no creativo secondo me non solo perché è giusto dire no alla guerra
Ma perché ha dentro tutta la coscienza di quello che è questa cesura di queste guerre e questo tipo di distruzione che deve portare un ordine internazionale dove non si decidono i conflitti con la guerra
è un no creativo Bobbio ha detto ieri in un articolo sull'altra che abbiamo la politica del SECS-S se se fosse a insistito sull'embargo se gli Stati Uniti non avesse fatto così ma questo è anche una politica dell'impotenza
Cioè un'altra cosa che è stato detto che vero è giusto ed è stato detto da molte persone Paola abbia Iotti l'ha detto molto bene Europa non c'è non c'è stato
La sinistra europea non c'è e non c'è stato questo è un fatto loro una parte di questa onnipotenza americana viene anche dal duetto che c'è qui e questo vuoto noi abbiamo il dovere di cercare di riempirlo ma di riempirlo non soltanto il cui vengo al punto che volevo fare e non avrò tempo di sviluppare adeguatamente
Non solo con i nostri no ci sono sacrosanti
Ma alto e con quello che vittoria Tola chiamato un progetto positivo
Consenso io penso che noi abbiamo il dovere non solo dell'ideale e del valore ma anche il dovere del realismo il dovere di vedere la situazione com'è
Andy immaginare i progetti che in quella situazione possano disarticolare perché essa è un vuoto c'è deve essere anche un vuoto vede nella sinistra un vuoto di idee e quel vuoto è anche nostro
Credo lo sento mio sicuro
Allora io penso lo scenario internazionale che abbiamo davanti
è uno scenario che
E disegnato dal controllo dei due blocchi ed è una mancanza di equilibrio
Internazionale questo è stato detto e ridetto
Questo in questo scenario o si inserisce il gendarme del mondo Edmondo diventa anziché bipolare unipolare ossia inserisce un organismo sovranazionale credo che non ci siano scelte e noi dobbiamo vedere molto bene penso come le nostre azione politica
Diciamo che aspetto alunno verso la costruzione dell'unico alternativo possibile cioè quello dell'ONU
Ci sono state dette molte critiche dell'ONU giustamente molto più molto critiche dell'ONU ho sentito qualcuno prima che parlava di un'azione sulla dopo il Consiglio di sicurezza per la del biglietto questo vuol dire che ho finito proprio o perciò un minuto
E a un minuto va be'in Brianza
Scavi riesco in un minuto risolvere i problemi del mondo
Comunque perché certe volte abbiamo anche quell'illusione Nokia con le parole in qualche modo le parole non bastano no non non credo che è cosi
Io però volevo trarre una una lezione da tutto questo è una lezione che non posso trarre un minuto ma lo butto lì
Cioè io ho detto prima che noi abbiamo il dovere del realismo oltre al dovere Acqui adempiamo molto bene che è quello dell'Iran di idealismo e dei valori
Il dovere del realismo Piero richiede anche alla classe politica nostra di sporcarsi
Di sporcarsi perché il momento del tentativo di coniare
Le il valore è l'ideale
Con impossibile è il momento del rischio rischi di sbagliare rischi di ottenere troppo poco rischi di realizzare troppo poco e perciò di tradire e tu ideale
Ma una classe politica che non fa questo non fa politica e lascia quel viottolo che permette atti no no queste remore di riempirlo
Io penso perciò che se noi
Tua lasciamo il nostro dovere deve dire al lirismo
Io penso che noi tradiamo
Ci poi tale decisione degli altri buone
Io penso che lo abbiamo tradito io penso che non abbiamo un dovere di rischiare noi abbiamo il dovere di sporcaccioni abbiamo in dovere di agire con il realismo
Il realismo che fa anche paura io so che a me fa molto paura quando devo prendere una decisione
Anche su come voto anche se io salto il mio voto del Parlamento non sarà quello di eccessivo fa quando non c'è più il voto segreto dicono Sempre le maggioranze perciò io voto testimonianza
Allora io credo che la strada davanti a noi molto one to one molto guardo a anche perché noi siamo all'opposizione da quarantacinque anni perciò a dire no abbiamo imparato affanno molto bene avere ragione
Proviamo imparare credendo a capire che cosa dobbiamo dire dissi
Era cioè in scenari pongo in positivo tipico oggetto in positivo non ci tradirà hanno i nostri viale anche se saranno sempre molto meno di quell'ideale sequestriamo giustamente
Grazie
Da parte dei compagni della quinta circoscrizione si invitano tutti i compagni interessati delle sezioni dell'istituzione circoscrizionali a partecipare ad un'assemblea pubblica indetta dal Consiglio per la quinta circoscrizione sulla metropolitana termini Rebibbia la Assemblea pubblica che esaminerà i problemi del territorio
Si terrà mercoledì ventidue gennaio alle ore diciassette e trenta presso la Sala Falconi a Colli Aniene adesso do la parola alla compagna Cecilia Taranto delegata della sezione Porta Maggiore si prepari la compagna Silvana culli danni
La compagna Silvana pulita di rinuncia
Allora si prepari
Si prepari la compagna personali Gianna
Ma devo dire che non sono particolarmente colpita
Anche se profondamente amareggiata per come si è espresso ieri
Del fatto che anche in questa sede
Si sia voluto esprimere un dissenso anche radicale
Non so
Se verso le posizioni di CGIL CISL e UIL o verso il fatto che non sia stato proclamato uno sciopero generale
Sappiamo tutti che in giorni come questi
Sentimenti ragione passione e lucidità confliggono spero che ci crediamo sulla parola in ciascuno di noi
Ma sappiamo altrettanto bene
Come tutta la storia del movimento operaio
Se è stata segnata pesantemente da questo fatto
Operando talvolta fratture dolorosissimi
E lasciando sopravanzare ora l'uno ora l'altro di questi elementi
Senza che almeno fino a questo momento sia venuta una risposta univoca
Dalla storia delle cose e dei popoli
Per tutto questo io ritengo che bisogna non proporsi una scelta alternativa ed esclusiva
E ciò per evitare un duplice rischio
Ho di una razionalità sostanzialmente cinica in cui sono infarciti peraltro televisioni e giornali
O di un movimento certe o necessario ma non da solo sufficiente accogliere le possibilità
Effettive di pace
Oggi venti gennaio
Siamo in presenza di alcuni elementi assolutamente cruciali
La diplomazia è stata finora completamente inefficace per le responsabilità che conosciamo
Ma in queste ore il nuovo appello del Papa a tutte le parti in causa affinché vogliono arrestare il conflitto cercando poi di rimuovere le cause che lo hanno provocato
La notizia di una ripresa di contatti tra il presidente di turno del Consiglio di sicurezza e l'ambasciatore iracheno all'ONU
Nonché l'appello di era fatta a dirigenti europei e statunitensi rafforzano la convinzione che sia possibile ancora aprire tavoli di trattativa
Diviene allora tanto più necessario che la voce delle piazze dei luoghi di lavoro delle scuole si levi alta
Dando forza completamente al sentimento di avversione alla guerra mantenendo cioè alto e costante il grado di mobilitazione continua
Il compito prioritario del sindacato deve quindi essere oggi quello di favorire di organizzare di sollecitare tutte le varie forme di iniziativa
Capaci di esprimere le soggettività le più diverse che sono colpite dagli atroce avvenimenti di questi giorni
Che questo movimento sia magmatico complesso articolato e disarticolato
Non è un elemento negativo è anzi una ricchezza di espressioni di culture diversissime laiche e cattoliche fino a Comunione e Liberazione che devono potersi esprimere posso sbagliare
E do anche l'angoscia di questo dubbio
Ma ho la netta sensazione che un'iniziativa di lotta generale del sindacato debba poter essere estesa a sostegno di una proposta per la pace che raccolga un consenso largo fino ai vertici della Chiesa e solido fino a premere sui vertici dello Stato
Ed ecco allora che diventa necessario riflettere sul fatto che contemporaneamente oggi
Venti gennaio c'è però un altro elemento che chiama in causa la dovuta necessaria oggettiva capacità di espressione di una strategia per la pace
Il Pentagono ha affermato e certo con cognizione di causa che la guerra sarà lunga si può anzi dire che gli aspetti più perversi della guerra le carneficine delle battaglie terrestri e il terrorismo
Ancora non hanno dispiegato tutte le loro efferate possibilità l'iniziativa politica dunque quella diplomatica e quella dei proprio popoli Ando perciò l'urgenza di trovare un raccordo per fare in modo che tutto questo livello di mobilitazione possa essere speso
Non soltanto per protestare contro la guerra ma a sostegno di una strategia di pace che vede devi avere un consenso il più largo possibile e che deve essere in grado di evitare o di limitare al massimo quegli effetti perversi dei quali tutti siamo atterriti
è in questo quadro che personalmente
Ritengo che il mantenimento dell'unità sindacale l'assunzione di una linea unitaria la possibilità di manifestazioni che siano se volete soprattutto dei comunisti ma non solo dei comunisti sia un bene altamente prezioso
è in questo quadro tra l'altro che si può favorire un processo che faccia emergere fino in fondo tutte le contraddizioni fondamentali che spacchi come teme qualcuno nella DC L'Unità
Del mondo cattolico dietro la democrazia cristiana
Che costruisca una nuova cultura tra quelle fasce giovanili che così drammaticamente si affacciano oggi alla politica e che infine spero me lo consentirà Hate
Rompa fino in fondo quella cultura della separatezza che pervade ancora una parte del nostro fare politica
Credo peraltro che questo ribollire di avvenimenti spazzi via gran parte delle discussioni lunghe dannose che hanno caratterizzato il nostro dibattito nell'ultimo anno
Questo è certo la prima speriamo l'ultima guerra combattuta comunque fra nord e sud del mondo
Quello che ci troveremo davanti dopo sarà comunque un mondo drammaticamente diverso
Nel quale le categorie della politica saranno così diverse che nessuno di noi può pensare oggi di avere risposte non dico certe ma nemmeno altamente probabili
è in questo ribollire di avvenimenti che segna la sinistra europea e gli stessi democratici americani che dobbiamo fondare la natura le caratteristiche i tratti fondamentali del partito democratico della sinistra
Oggi la nostra attenzione verso la radicalità del mondo cattolico sulla pace le migliaia e migliaia migliaia di chiese mobilitate
La nostra attenzione verso un travaglio che non può non investire il Partito socialista del suo elettorato la sua base sociale
Rappresentano il vero banco di prova della nostra capacità come qualcuno diceva ieri di giocare a tutto campo
Sapendo che concretamente questo significa un lavoro lungo di aggregazione e non di divisione
Verso tutti quelli che possono dentro e fuori il PDS far maturare un fronte di alternativa di contenuti non c'è il tempo ho finito e non e non ho neanche per la verità la voglia di motivare il perché
Dell'adesione alla prima mozione c'è invece un elemento che mi sembra importante ed è il fatto che rispetto alla quotidianità della politica normale questi avvenimenti mettono in luce la necessità per la sinistra
Non solo dell'aspirazione al cambiamento ma anche e forse soprattutto di un Progetto che ragionando sulle situazioni opera in un quadro generale soluzioni possibili praticabili che diventino reali in altre parole
Se è la pace ed una pace giusta a dover passare per la cruna dell'ago il nostro compito è oggi trovare quella bruna
Questo è sicuramente un compito che sta di fronte al di fronte a tutto il mondo del lavoro
Ma ne hanno già parlato Albini e vento
Ma probabilmente consentitemi un'ultima battuta è questo un compito soprattutto delle donne e delle nuove generazioni abbiamo finora convissuto con schermi di razionalità ho terminato
Che tenevano distinti anche nella pratica quotidiana valori e politica
Che tenevano da una parte il cuore e dall'altra il cervello rimetterli insieme e oggi un compito drammatico ma potrebbe da domani almeno lo spero
Rappresentare il terreno di una battaglia per la rifondazione della politica in Italia in Europa e nel mondo intero grazie
La parola alla compagna Gianna termali delegata di Colli Aniene si prepari il compagno Aldo Carpi
Compagnie ho scelto di fare un intervento tutto legato e riferito a quanto ho vissuto in questo anno da quando Occhetto buttato via questo grande contenitore che era il Partito comunista italiano via dissolto quello che chiamiamo in comune sentire o cultura politica
Per farlo diventare senso comune che in molti come molti di noi sanno e tutt'altra cosa
Ne parlo perché qui qualcuno credo Gennaro Lopez ha fatto riferimento
Alle facilitazioni profonde che si sono prodotte e credo che questo sia una realtà che ha colpito soprattutto la base militante delle sezioni
Quella base che in tutti questi anni nel bene e nel male ha tradotto in pratica la poca capacità di elaborazione del suo gruppo dirigente
Che ha continuato a costruire per quello che era possibile un rapporto con il territorio
Che ha sempre cercato di dare ascolto per la storia che la contraddistingue
E perché a questo era stata educata prima da Togliatti e poi da Berlinguer passando per la profonda analisi di Gramsci a tutte le sensibilità dentro e fuori Partito Comunista questi quattordici mesi hanno messo a nudo in maniera più netta le diversità di culture di aspirazioni i diversi modi di concepire il nuovo partito
C'è stato sicuramente un rimescolamento
Chi ha fatto esplodere anche intolleranze chiusure senza che venisse avanti con forza un profondo rispetto di ogni possibile punto di vista
Sì sono scavate così profonde trincee dove ognuno ha sostenuto improvvisamente ma forse neanche tanto
E diversamente dal recentissimo passato idee e modi di fare politica e non tenevano più conto di pensieri diversi ma che viaggiavano a colpi di maggioranza
Questo ha espropriato molti compagni del del partito che avevano conosciuto e li ha messi in forte disagio
Anche rispetto alla possibilità di continuare a far vivere mi riferimento alle sei di alle sezioni dove ormai il clima era cambiato ed estremità da una parte e la chiusura dall'altra non facevano che alimentare rabbia e frustrazione
Questo è un quadro che credo risponda molte realtà di base
Non penso invece che questo sia avvenuto nella diligenza perché le situazioni oggettivamente diversa
E sicuramente diversa è perché in questo dibattito lo segue tutto dal di fuori
Che cosa ne vogliamo fare di tutto questo patrimonio pensiamo davvero che un appello generico al fatto che saranno trovate forme e spazi di autonomia dentro il nuovo partito permette a questi compagni che sono lo si voglia o no
Il partito di massa che sento chiedere da alcuni anche dentro il parere il PDS di restare e di non andarsene più o meno silenziosamente
Questo partito che oggi scende in piazza contro la guerra che si mobilita ritrovando il comune sentire è il partito vecchio settario conservatore
Sono conservatori quelli che hanno sostenuto da subito che l'Italia date le condizioni di partenza non partecipasse all'embargo perché era l'anticamera del coinvolgimento nella guerra visto come si erano mossi gli Stati Uniti
E allora perché meravigliarci e allarmarci se una parte dei compagni cerca spazio autonomi per fare politica
E la scissione parola de non pronunciare io non credo
Se per raccolta in modo chiaro e senza voler colpevolizzare nessuno la proposta di partito unico a struttura federativa
E se le regole di convivenza rimetteranno al centro la questione del centralismo democratico
Che è stato cacciato dalla porta qualche anno fa che sulla soglia di casa si è fermato più del necessario e che oggi ritorna tranquillamente tra noi con il voto di maggioranza forse le cose cambieranno
Magna termali ha risparmiato tre minuti la parola al compagno Aldo Carrà delegato dalla sezione statali si prepari per l'ultimo intervento la compagna Antonella tipica della sezione porto fluviale
Cari compagni io con questo intervento vorrei sviluppare un'analisi sulla guerra nel Golfo per trarne tre precise considerazioni sulla svolta sul nostro prossimo futuro
Comincio col dire che io non sono pienamente d'accordo con una esaltazione acritica del movimento di lotta che si sta sviluppando in questi giorni
Cioè a me pare che se c'è una forte e diffusa adesione fra i giovanissimi nella popolazione adulta credo anche nelle fasce tradizionalmente democratiche e progressiste c'è invece una decisione notevolmente più debole
Tra i giovani si può leggere una grande sensibilità ai temi della pace della vita contro la guerra e la prepotenza della forza tra gli adulti si intravedono perlomeno tre fenomeni
Gli effetti di una lettura dei processi storici secondo la quale Khomeini Gheddafi e Saddam sono solo dei pazzi
Una cultura delle del grandissimo secondo la quale l'uso della forza per realizzare la giustizia e legittime necessario
Un senso di appartenenza alla parte ricca del mondo che si è diffuso a strati sociali diversi accumulandoli nella difesa delle fonti petrolifere
Io credo che il fatto che nel nostro Paese non siano esplose contraddizioni forti nello schieramento di governo e di fatto che la sinistra europea non abbia saputo trovare un ruolo autonomo derivino anche dalla diffusione nel decennio reaganiano che abbiamo alle spalle di questi parametri culturali nella società
Se queste cose hanno un qualche fondamento io credo che la nostra azione di questi giorni non deve solo mirare a porre fine alla guerra e ad affermare i diritti di tutti i popoli mediorientali
Ma deve anche saper recuperare una lettura critica dei processi che sono avvenuti nel mondo in questi anni
A me pare che il problema principale con quale dobbiamo cimentarci sia questo
Noi dobbiamo cercare di capire perché al superamento dei blocchi non ha corrisposto la pacificazione fra i popoli e perché al contrario rischia di subentrare al superamento dei blocchi una fase di conflitti regionali che acquistano immediatamente valore mondiale
A partire dall'ottantanove io credo si possono fare due riflessioni sulle due grandi aree del mondo quella dei Paesi ricchi e quella dei Paesi del Terzo Mondo comincio dalla prima
L'ottantanove per gli Stati Uniti ha significato sul piano politico e culturale la grande vittoria
Ma la via del disarmo avviata prima è precipitata con l'ottantanove aperto negli Stati Uniti una fase di recessione in un'economia come quella americana
Che ha sempre trovato nella produzione di armamenti uno dei volani principali di sviluppo
Questo inizio di recessione si è inserito in una fase che aveva già visto l'esplodere della potenza economica del Giappone che si avvia a diventare la prima potenza economica mondiale
E che può vedere nei prossimi anni con l'unificazione della Germania il risorgere di un'altra superpotenza economica mondiale capace di relegare al terzo posto la grande potenza economica americana
E in questa situazione
Di nove contraddizioni nell'aria dei paesi sviluppati nascono perlomeno tre spinte per gli Stati Uniti che dobbiamo analizzare primo una spinta Ada accentuare la loro leadership sul piano politico e militare come via per recuperare l'egemonia perduta sul piano economico
Secondo una spinta a che vi siano nel mondo punti di tensione di conflitto che consentano agli Stati Uniti di porsi come il Paese guida del mondo sviluppato regolatore dei conflitti
Terzo
Un interesse a collocarsi indirettamente nelle zone di approvvigionamento energetico per potere regolare i rubinetti del petrolio secondo le proprie esigenze
Si spiega così il credo
La strategia seguita dagli americani
Gli USA fin dall'inizio hanno puntato non alla riuscita dell'embargo
Ma all'uso dell'embargo per trascinare gli altri paesi ed ottenere la liberazione degli ostaggi è una volta ottenuta la liberazione degli ostaggi hanno imposto all'ONU la decisione di procedere all'azione militare
E si spiega così credo anche il fatto che tra i paesi che più tiepidamente hanno sostenuto l'azione americana ci siano proprio i più pericolosi concorrenti degli Stati Uniti in Giappone e la Germania
L'ottantanove perciò avverto anche una fase nuova nel mondo
Che fa riemergere le contraddizioni interne capitalistiche e che potrà produrre anche nel prossimo futuro anche oltre la questione del Golfo nuove situazioni di conflitto e di tensione
Anche nella secondaria quella dei Paesi del Terzo Mondo l'ottantanove ha prodotto conseguenze profonde
Pur con tutte in negativo che abbiamo sempre denunciato il blocco orientale era stato per i Paesi del Terzo Mondo un riferimento ad un sostegno non so crollo interviene dopo due grandi fallimenti che sono avvenuti negli anni ottanta
Primo il fallimento del blocco dei Paesi non allineati che aveva costituito negli anni settanta una speranza per i Paesi del Terzo Mondo di poter emergere con una propria autonomia e dignità fra i due grandi blocchi secondo il fallimento di tutte le sperimentazioni nei Paesi poveri divi e autonome allo sviluppo e alla liberazione ultimo caso la rivoluzione piegata del Nicaragua
E in questa crisi
Che il fondamentalismo islamico e il nazionalismo arabo rinascono come via per la liberazione ed è in questa situazione che col crollo dell'est nasce in quest'area la spinta a conquistare l'egemonia del mondo arabo
La prepotenza di Saddam Hussein va valutata in questo quadro e la posizione della Siria Assad perché si schiera contro l'Iraq e che è quella di Gheddafi che si tiene distante vanno collocati in una fase di conflitto che si è aperto nel mondo arabo per l'egemonia dopo l'ottantanove
L'ottantanove quindi non apre automaticamente una fase di pace
Ma fa emergere dopo il conflitto Est e Ovest il conflitto interno ai Paesi ricchi quello interno ai Paesi del Terzo Mondo quello tra nord e sud del mondo
E con questa dimensione dei problemi credo compagni che dobbiamo confrontarci
Le tre considerazioni che derivano da queste riflessioni che ho fatto sulla svolta sul futuro del nostro partito sono queste
Primo
Il ricompattarsi di tutte le forze di governo sul Golfo
Io credo debba farci riflettere sul fatto che ricordava Bassolino ieri
Che è quello che le nostre classe dirigente hanno sempre avuto ed hanno dimostrato anche oggi di che continua ad avere la loro fonte di legittimazione negli Stati Uniti
Allora io credo che un primo insegnamento che dobbiamo trarre dagli avvenimenti di questi giorni
E la consapevolezza che l'alternativa non è dietro l'angolo
Che l'alternativa richiede un processo di spostamento di forze sociali e di forze politiche
L'insegnamento che dobbiamo trarre e che le scorciatoie politici liste come abbiamo visto in questi giorni non reggono al primo impatto con i problemi e con la realtà
Che va fatta non risolve di poco diverse alcun problema
Il compito di ricostruire un nuovo internazionalismo che dia un ruolo alla sinistra europea e la qualifica di come punto di riferimento anche per le forze del terzo mondo è un compito tutto da svolge tutto da sviluppare
Terza ed ultima considerazione
Dopo una divisione profonda e il nostro partito ha ritrovato con grande rapidità L'Unità
Queste segna a mio parere che nel partito comunista se io non sono per fare retorica su questa ritrovata unità come se tutte le differenze fossero di colpo sparite
Ma di una cosa sono convinto compagni
Le guerre in genere hanno a sinistra prodotto sempre lacerazione divisione
Se questa guerra ci ha fatto ritrovare l'unità vuol dire che sono emerse forte in ragione di unità non solo il vecchio pacifismo della matrice socialista vuol dire che la lavorazione in questi anni sulla pace e sui diritti
Sulle differenza in culture sull'interdipendenza anche premiato il corpo di questo partito vuol dire che ci sono ragioni di unità più forti delle ragioni divisioni
In conclusione allora io credo che se sapremo riconquistare la nostra capacità di analisi dei processi mondiali
Senta lei mi sembra impossibile farlo con le nostre differenze politiche di cultura di sesso soprattutto io credo sarà possibile farlo tutti noi insieme e tutti noi insieme ad altre
La parola compagna Antonella tipica della sezione porto fluviale
Io credo compagni che la tremenda guerra scatenata in Iraq mette l'accento con l'evidenza più grave sulle motivazioni che un anno fa ce l'hanno indotta all'avvio della costituzione di un nuovo partito
Dopo l'ottantanove che aveva chiuso la fase dell'equilibrio del terrore con il mondo diviso in blocchi si entrava in una fase carica di enormi potenzialità tale e internazionale
Ne eravamo consapevoli e la costituzione di un governo mondiale dicemmo all'ora e va ribadito oggi è la condizione necessaria per non sostituire ai blocchi contrapposti sta Ovest un meccanismo di nuova oppressione ed egemonia con il mondo diviso tra nord e sud
Questo processo subisce oggi una brusca e tragica battuta d'arresto
L'organizzazione internazionale di rapporto tra gli Stati l'ho nulla cioè ma anche quelli di parte politica come l'Internazionale socialista sono gli strumenti sicuramente limitati sicuramente insufficienti
Ma essenziali per avviare la costruzione di nuovi rapporti tra gli Stati
In chiesa perché era ancora dentro questa impostazione politica e dentro la logica della trattativa per la soluzione pacifica dello scontro
Ma anche perché tentava di impedire che gli Stati Uniti affermassero il loro ruolo di difensori della democrazia e del diritto
Che noi gli riconosciamo e che tende e che miravano ad affermare una si promette sia politica del nuovo assetto mondiale
Ora lo scenario non è più questo sulla logica della mediazione e della politica ha prevalso quell'antica di sempre la soluzione del conflitto attraverso l'uso dissennato della forza noi siamo contro questa guerra di cui chiediamo la sospensione e siamo quindi impegnati perché si riapre il fronte della trattativa
Questo il mondo intellettuale che è di casa nei salotti della televisione
Sentiamo sempre più spesso ripetere che la guerra è un male inevitabile della storia che a volte la guerra è giusta che a volte la guerra è utile
Opinioni queste condivise anche da parte della popolazione che se rafforzate dai messaggi inviati dai mass media
Rendono complessa la comunicazione e la comprensione delle nostre posizioni che necessitano quindi di chiarimenti continui
Siamo contro la guerra tout-court
E attribuiamo il suo inizio alla sconfitta della ragione
Intendendo per ragione su questo soprattutto ma anche su altri terreni la politica con gli aspetti di trattativa democratica in cui mediazione compromesse le accuse che vengono mosse al movimento per la pace
Di non essersi mosso quando Saddam Hussein ha invaso il Kuwait e di essere da noi manovrato solo in funzione anti americana
Il movimento per la pace ha oggettivamente dei ritardi ma gli va riconosciuta un'assoluta autonomia dai partiti e anche noi siamo una parte del movimento per la pace
Tant'è che oggi sarebbe comunque se le piazze come come tutto il mondo anche se noi avessimo preso un'altra posizione
Va anche respinta l'odiosa polemica per cui essere contro la guerra offenderebbe i giovani soldati che la stanno combattendo ai quali va tutta l'accorata solidarietà dei comunisti e di questo congresso
Per le stesse motivazioni la polemica di la Malfa ed esprimere tutta la nostra solidarietà ai Comitati di redazione dei telegiornali e dei radio giornali che hanno comunque già dovuto disciplinare il loro lavoro di informazione
Dicevo che questa nostra posizione trova una sintonia naturale con il movimento pacifista
Anche se alla contrarietà generica la guerra e quindi alla testimonianza di un desiderio così evidente nelle manifestazioni dei giorni scorsi
Noi dobbiamo riuscire ad intrecciare la nostra strategia politica che renda evidenti gli atti concreti per la costruzione di un'iniziativa a favore della pace ancora possibile
Il cessate il fuoco immediato la trattativa per il ritiro dal quei tre e la indizione della conferenza per il medio sperata testimonianza ma impegno propositivo di lotta
Avrei quindi preferita anche un congresso romano più rapido che ci consentisse di tornare a lavorare
Seguendo anche le indicazioni di leoni della sua relazione delle nostre realtà tenendo conto di quanto sia pesante la situazione anche della vita quotidiana della gente
E di quanto sia insufficiente la nostra mobilitazione pensa ai tanti extracomunitari arabi ulteriormente impauriti pensa alle persone della comunità ebraica che ormai sono organizzati per auto difendersi non essendo Cigarettes se non sentendosi garantiti neanche dalla nostra polizia
Che ormai è appostata in tutti i loro luoghi di incontro
Pensa alla paura per gli attentati terroristici e al panico che spinge all'accaparramento fatalista ICI
Su questi temi sconvolgente che toccano le coscienze i sentimenti più profondi le donne trovano canali di comunicazione quindi terreno di lavoro politico più facilmente
Avendo alle spalle un percorso di riscoperta e valorizzazione degli aspetti più umani ed emotivi che regolano la relazione tra le persone
Per questo la presenza femminile nel movimento per la pace è ancora più forte ed assume forme originali
Quali l'esperienza che sedeva ampliare far conoscere delle donne in nero e quella dell'impegno comune delle donne israeliane delle donne palestinesi anche l'arricchimento era nuova consapevolezza delle donne ha contribuito a fare emergere la necessità
C'è un cuore umano
La necessità di costruire lavorazioni antiche ma ribadire dopo dieci anni di crisi pesante sconfitta elettorali distacco sempre più profondo dalle giovani generazioni crisi della militanza
Mancanza di prospettiva e un'opposizione allo sbando con milioni di persone in piazza con risultati assolutamente insoddisfacenti
Va costruita una prospettiva di dimensione nazionale ed è un'assunzione di responsabilità nazionale quella che dobbiamo assumere di fronte al due mila e allo scenario inedito e contraddittorio
Io credo che a fare grande originale fra tutti i partiti comunisti il nostro partito non siano state solo le lotte del mondo del lavoro vorrei dire molto brevemente che in Paesi sì ma gli Antinori esaurito il tempo vi pregherei di ovviamente Partito comunista è un forte movimento sindacale
La condizione dei lavoratori non è molto dissimile alla nostra il punto è che arrenderci forti autorevoli è sempre stato l'aver unito alle note dei lavoratori la dimensione della cultura di governo
E la dimensione e l'assunzione di responsabilità nazionale nella costruzione della Seconda Repubblica per l'alternativa concludo naturalmente non avendo più tempo dicendo che questo immagino che sia e credo che sia il compito del nuovo PDS
Compagni per l'ultimo intervento al quale però io mi prendo la responsabilità di dare soltanto cinque minuti
La parola al compagno Enrico Chiarini del comitato costituente per la tutela dei diritti dei cittadini verso la pubblica amministrazione ripeto
Ma non è particolarmente facile
Per cui
Sui pilastri Massimo stremati
Io però un intervento già fatto la conversazione statali non lo rifaccio
Se noi faccio presente adesso
Avremo altre occasioni per discutere insieme spero do solo spiegare perché un compagno come me
Che per anni ha militato nella sinistra
E che prende lo può fare a destra il vostro partito oggi
è disponibile e già si sente militante del nuovo partito che andiamo a costruire
I motivi compreso molto semplici
E son tre
Il colore Jimi dall'estero tale
Oggi passata ci ha diviso ugualmente per anni compagni perché considero lo stalinismo
Non solo un regime odioso
Ma l'elemento ideologia che appannato Rita di cambiamento illusionismo anche nel nostro Paese oggi vestono i panni non esiste più
è possibile riprendere il percorso interrotto allora
La seconda cosa compagni
Negli anni settanta sull'onda di una impressionante offensiva l'avversario di classe e sull'asta sconfitte è maturato il fallimento a debolezza l'esiguità della nostra strategia
Ma le compagne Perani tutti quanti insieme abbiamo fatto finta che questa cosa non ci fosse
Il vostro dibattito dimostra che collettivamente voi voi abbiamo preso a faticoso difficile
Ecco tutto il mio rispetto
Ha fatto giustizia compagni una forma partito ormai vecchia
Pongo per Tito
Cara Cridola paventano le mediazioni la forma partito compagni chiusa in se stessa che la difficoltà di dialogo chi stava fuori compagna sperando è stato difficile discutere con voi è stato ufficio discutere con particolare ha sempre ragione
Ve la posso ribatte sia emerso invece faticosamente dolorosamente come così non poteva che essere
La capacità di essere un partito diverso
Detto questo compagni
Molto brevemente gli U due elementi
Nella riflessione politica voglio buttar qui a chiusura di questo dibattito bere molto difficile
Una prima cosa
Ho detto prima la crisi dal socialismo reale
Che agisce con forza che all'offensiva che rispetto a se stessa di stupro la società da compagni davanti a questo abbiamo alcuni compiti precisi
Prima capire dove sono i punti ho sbagliato lo scontro di classe quali sono le contrazioni a far esplodere come lavoriamo e costruì questo tipo di strategia
Seconda cosa compagni lavorare per da sponda politica alle lotte che abbiamo intrapresa che sta intraprendendo dove noi abbiamo un compito nuovo partito e andiamo a costruire impedire che l'otto i lavoratori si sentono sole
Che rimangano isolate chiusa nel ghetto fornirà queste lotte una sponda politica lo fa due esempi brevissimi
Sì ho diciamo temeva magari sono stati sonori
Che la questione del tempo di lavoro è un'azione centrale di questo capitalismo il nuovo partito il tempo di lavoro chiudo
La seconda cosa compagno cioè presentarsi e rappresentatività anche qui è stato detto alcuni interventi e questo è un pezzo la riforma istituzionale anche qui credo ci sia un gran contribuì a dare l'operaio della radio su questa questione anche qui ora è doppiamente Moggi
E prendiamo una legge sulla rappresentanza e rappresentatività
Lo dico per il compagno intervento brevissima me ne scuso
Poiché vi sono una cosa una cosa personale che sento molto dentro
Fino ad una settimana fa la mia adesione a questa ipotesi costruzione del PDS è una adesione tutta nazionale
Di testa
Cioè un ragionamento dopo una settimana che insieme abbiamo due piazza di questa città dimostrando che è possibile davanti alla barbarie che avanza così
Grazie al compagnia Chiarini avere contenuto in tempi più ristretti l'intervento
Voglio dire che dall'inizio di questo congresso ma i miei calcoli sono approssimativi e quindi posso sbagliarmi di uno due
Saremmo arrivati all'incirca ad una settantina di interventi miei calcoli erano settanta prima può darsi che ci sia una favore di calcolo insomma grosso modo il numero degli interventi che siamo riusciti a svolgere e questo
I compagni hanno tutti rispettato i tempi
Attenzione
Di questo naturalmente vi ringraziamo e a questo punto noi abbiamo Paola ai compagni
Bassolino in grado e Mussi per una replica Bree parte di ciascuno in questo senso la presidenza dando anche in seguito ad una decisione già presa dalla Commissione federale per il congresso interpretando le norme del regolamento congressuale ritiene che possa essere data da questi tre compagni un ulteriore contributo ai lavori del Congresso e anche alla mobilitazione politica del part in questi giorni è necessaria proprio per portare avanti e sviluppare iniziativa unitaria che già abbiamo preso
Subito dopo le repliche dei tre compagni
E dovranno essere contenute entro un tempo di qui tutti i compagni i quali non possono essere presenti domani o c'è anche un dubbio
Sulla loro presenza domani possano possono fare la loro dichiarazione di voto qui noi registriamo le dichiarazioni di voto dipendiamo i loro nomi dall'elenco nominativo
Che domani dei compagni che domani vengono chiamati poi a votare alla fine sulle mozioni e sui delegati
A questo punto io do la parola per la prima delle tre brevi repliche al compagno Antonio Bassolino
Io penso che sia stato importante comparto delle mozioni e poi con tutto il dibattito
La posizione unitaria che siamo riusciti a raggiungere assieme a costruire
Contro la guerra
Per me questo rappresenta la conferma
Di un qualcosa di cui ero convinto
E cioè che senza volgere lo sguardo indietro
Alle citazioni gravi che pure abbiamo vissuto nei mesi scorsi era possibile però fare un passo in avanti guardando alla realtà di oggi
E alle novità che ci erano di fronte
E la conferma che la costruzione di questa posizione unitaria
Era ed è la condizione per una ripresa di iniziativa solo che invece si era espresso solo correlativamente con molti problemi nelle scorse settimana
Adesso invece
La nettezza è la giustezza della posizione nuova rappresenta pur a presentare per tutti noi un punto di forza
Ed è anche un punto di partenza perciò che possiamo e dobbiamo fare
Ora in questo senso a me sembra che davanti a noi vorrei dirlo come schiettezza in una sede come questa di un congresso
Davanti a noi proprio a partire dalla posizione nuova che siamo riusciti a costruire
Sì
Intravedono e profilano due strade
Abbiamo raggiunto
Di andare ad un congresso nazionale che è anche un bene più tranquillo senza conflitti
Fare poco o in piccola parte i conti con le conseguenze di questa sconvolgente brutture novità che la guerra
Questa guerra
E c'è una rottura che per l'oggi per il futuro muta radicalmente il quadro
Per gli affetti non Brevi di durata
Di disordine internazionale di possibile ripresa del terrorismo e per il fatto stesso che nella politica nella normale vita di ogni giorno
Abbia fatto che nell'immediato può forse funzionare io dico forse perché avrei dubbie a che posso davvero funzionare anche nell'immediato
Ma poi scoprirebbero inevitabilmente
Dissensi Problemi e questioni in mezzo oppure invece
A partire dall'unità raggiunta su questo punto decisivo contro la guerra è possibile scegliere la seconda strada
E c'è un muoverci tutti con coerenza
E davvero trarne le conseguenza tutti sul piano dell'analisi di correzioni
Da fare
Dell'analisi di proporre ma coerenza e conseguenza
Coerenza
Nel perseguire non ho alcun dubbio e
Con grande chiarezza
Una linea tesa a fermare la guerra anche se a regione il compagno Mussi poi la guerra purtroppo anche una sua inimitabile Locci
Ma per seguire con chiarezza una linea di fermare la guerra
Muovendo c'è il Paese
Nelle scuole nelle fabbriche nel Parlamento
E continuando ad avanzare una proposta positiva
La Conferenza
Il rilievo decisivo da dare alla questione di Palestina
E questo è ciò che l'Italia Divizia incidere alla comunità internazionale reclama però uno spostamento di forze e di orientamenti e dunque c'è bisogno di uno iniziativa che convinca obblighi il Governo italiano a cambiar linea
A chiedere alla comunità internazionale
Queste indispensabili rivendicazione e però lungo questa strada mio avviso
Un contributo essenziale è e rimane e qui forse c'è un punto di discussione
Continuare a chiedere il ritiro degli ieri ed Elena
E incominciare chiedere con forza
Di rifiutare il russo ancora ma di primi scontri ai confini tra Iraq e Turchia
E questo può nel giro di poche ore metterci di fronte al problema per la prima volta Dio un russo della NATO ben al di là della sua aria tradizionale continuare a chiedere più vorrei essere esplicito su questo come contributo unilaterale uso il termine dell'Italia contro la guerra
Come contributo per fermare la guerra come risposta all'ansia di tanti e soprattutto i tanti giovani e anche perché aggiungo perché questo in realtà e anche l'obiettivo più ravvicinato internazionale
Dipende dall'Italia
E dunque riguarda un interlocutore che sta qui e più vicino a noi
Un interlocutore questo governo e il Parlamento che finora si sono opposti e che però proprio perché più vicini possono modificare le loro scelte
Possono modificarle se c'è un movimento che cresce
E questo movimento pacifista cresce se noi teniamo fede uno anche questo Obiettivo
Un obiettivo vorrei dirlo con sincerità
Per il quale abbiamo impiegato molte settimane
A prenderlo e a renderlo pubblico
Anche quando c'erano già azione e che ora proprio perché abbiamo impiegato tante settimane prendere non possiamo mettere in secondo piano già appena quarantotto ore dopo che l'abbiamo preso
Mantenere fermo questo obiettivo
Dare coerenza in sviluppo alla posizione unitaria in nuova e dunque utile allo sviluppo di un movimento per la pace teso affermare la guerra
Coerenza e conseguenza sul piano dell'analisi e della linea di politica internazionale e di politica interna
Gli analisti vorrei aggiungere anche rispetto all'introduzione
Di ieri
Analisi su con modestia da parte nostra
Stando attenti a non assumere l'atteggiamento di chi vuol mettere i voti
E però discussione su tutto anche sul lussi su Gorbaciov
Sui evidenti limiti ed errori
Che stanno molto dietro Corbascio offro su questioni di di periodo più lungo
Io penso che Gianni cinquantasei sia per i un problema
E poi soprattutto nel mille novecento sessantotto se il consumo la possibilità di una serie possibile riforma allora del movimento comunista internazionale
Una riforma non avuta che il movimento comunista internazionale ha conosciuto tragedie storiche i nomi
E però per anni e decenni interi
Aveva pur rappresentato un filo di collegamento con masse povere e disperate del terzo mondo che in presenza di un voto e di una crisi possono prendere altre strade
Dal fondamentalismo alla disperazione ha dato e sta perciò una riflessione seria
Sul limite di ed errori l'Anticristo
Sul limiti ed errori di Gorbaciov of per esempio su quella che a me sembra grande
La separazione tra il suo discorso democratico e il rinnovatore e la debolezza di un più difficile a partire dal suo rapporto con grandi masse
Infine limiti ed errori della sinistra europea
E di governo occidentale
Che si
Hanno pure aiutato l'URSS con dollari marchi e lui ma che hanno aiutato la sinistra europea i governi occidentali poco
Lusso di Gorbaciov farà che comunque ha tentato e tenta un grande difficile esperimento poco hanno aiutato l'URSS e in realtà
Tutti noi stessi
Sul terreno che era il rimane il più decisiva e cioè il terreno di di sabbia e anche una certa vulgata nella sinistra italiana ed europea
Sembrava che si fossero fatti passi in avanti enormi sul terreno del disarmo
Eppure basta guardare in faccia questa stessa guerra
Il livello degli armamenti nel mondo per accorgersi che in realtà è stato fatto un cammino da formiche troppo poco rispetto all'attivo vi vive realtà degli armamenti e del mondo di oggi
E qui torna il discorso sulla sinistra europea
Ho ascoltato prime con interesse
L'interesse di un e nell'intervento di un compagno giovane se ho ben ho inteso della componente di film della componente riformista copia lesta di incolta
Dei grandi partiti socialdemocratici e della sinistra europee
La mia opinione è che noi siamo ben al di là delle difficoltà
Siamo in presenza di qualche cosa di molto più profondo
E io penso che noi dobbiamo portare avanti criticamente un discorso di verità anche per rendere chiaro
Che la giusta adesione pm del nostro partito all'Internazionale non è l'approdo a un luogo tranquillo dove già si è risolto tutto
Ma è l'ingresso a partire dall'autonomia della posizione della politica no luogo chi fa i conti con una sua crisi molto seria e molto grande
Una sinistra europea e non è poco che ha fallito sull'ottantanove novanta la Germania
E ha fallito adesso sul novantuno e sulla quale
E sono compagne e compagni due sconfitte che possono pesare al lungo sui listini della sinistra in Europa sì questa sinistra e tutti quanti noi non ci attrezziamo attento
Per questo io penso molto ha un lavoro anche teso ad avere un programma comune della sinistra europea
Al quale partecipare tutti e con grande capacità di innovazione di rimessa in dischi Europa e qui in Italia dove anche per noi sono da trarre conseguenze di ciò che è successo
E io in questo senso non ho dubbi sono del tutto d'accordo
Che noi dobbiamo sviluppare il massimo di iniziative verso gli altri
Adele come giustamente accennava Sabattini compagna Tocci
Avere quella capacità quell'arte nella distinzione che Togliatti scia educato ad avere
Sapere spingere sul terreno delle contraddizioni in mezzo agli altri non pensare di avere di fronte un avversario unico e compatto anche su questi temi e però al tempo stesso
Dobbiamo vedere i nudi che abbiamo distilla posizione diramato
Ma anche delle posizioni assunte in queste ore da De Michelis da Andreotti e da tutto una parte della DC
E questo io penso proprio perché è sempre stato fortissimo e decisivo in un Paese come il nostro il nesso internazionale nazionale perché il rapporto con gli Stati Uniti con l'establishment degli Stati Uniti è stato ed è in realtà titolo di riconoscimento abilitazione a governare nel nostro Paese
Perciò non possiamo sorprenderci di un discorso che in sostanza dice rivolto al muro i comunisti italiani se davvero volete Poldi come forza di governo senso pieno di questo tema
E cioè accettare fino in fondo un sistema sociale oltre che politico militare
Con le sue gerarchia il suo ordine lì sua compatibilità e adesso dopo il crollo di regimi dell'Est sta proprio ancora di più viene fuori una richiesta un problema di questo tipo undici badate Comunisti Italiani questo è l'unico blocco
è l'unico sistema è l'unico ordine
Io penso che noi dobbiamo fare i conti con questa realtà
Eppure eticamente e culturalmente anche rovesciare questa impostazione
E devo dire con grande forze politiche nazionali di quella che il governo no oggi e di tutta una parte delle principali forze
Che governo questo nostro questo acquista questa Italia Nostra
Farlo con grande forza noi che sulla guerra abbiamo assunto questa posizione
Diverso ad altri partiti della sinistra europea ma qui io mi domanderei
E si questa particolarità italiana
Anziché un male un limite fosse un bene e se questa particolarità e originalità della posizione nostra potesse essere il punto di partenza per spingere dentro la sinistra europea a un discorso più ricco il nuovo partito
La sua funzione dal punto di vista internazionale e dal punto di vista nazionale
La lotta che dobbiamo riuscire a compiere nel nostro Paese sui grandi temi democratici e sociali e anche riuscendo molto di più a creare un legame e un nesso lo dico in questo modo tra ripubblica e mondo del lavoro
Nella consapevolezza che da questa crisi della democrazia italiano sia esce certamente con una giusta riforma elettorale e di chi istituzionale meglio non ho dubbi
Nella consapevolezza che da questa crisi si può uscire in realtà poi in due modi della Repubblica che porti in sé il segno positivo del movimento operaio e del mondo del lavoro in tutte le sue espressione e questo per me concludo
Deve voler dire
Anche adesso
Nel fuoco della crisi del Golfo e nelle prossime settimane aliene occhio e attenzione a uno scontro sociale che c'è nel Paese oggi occultato dalla guerra
Ma che riguarda grandi questioni di fondo poteri di controllo ed interventi dei lavoratori nella consapevolezza che anche su questo che si costruisce il volto del partito nuovo
Un volto che io penso debba essere autenticamente di sinistra vero democratico
Che non pensi di competere con altri su un terreno liederistico
Perché ciò sarebbe un monologo a quello che si muove sul terreno istituzionale
Ma un partito che lancia assistesse agli altri partiti la sfida vera che la sfida di una più ricca di vocazioni sia nel rapporto tra partito e mass e dentro disse e puntando ad impegnare Ilia valorizzare tutte le nostre forse
E ognuno io penso in questo senso deve e dovrà fare la sua parte
Quelli di noi che sono convinti di questo
Lavorando a costruire una sinistra apertamente chiaramente rinnovo parti idealità dei caratteri essenziali del modo di essere del partito nuovo
In modo da garantire non solo tanto a me
Che intendo restare comunista e sono convinto di poterlo essere nel nuovo partito
Ma tante compagnie a tanti compagni che comunisti intendono restare e che tutt'oggi non sono convinti della necessità della giustezza della inevitabilità di avere un partito nuovo
Di potersi sentire non come singoli
Ma come area
E come un'area non ospite più o meno desiderata
Ma come aria che conta è che può sentirsi una forza protagonista dentro il partito nuovo io penso che questo spetta il congresso è ancora in gran parte da fare politicamente
Il congresso divini e penso che spetta a ognuno di noi lavorare di impegnarci perché il partito nel suo insieme possa essere all'altezza dei tempi
Punto di riferimento di una lotta tesa non solo ad aggiustare a migliorare un po'ciò che esiste oggi ma di una lotta tesa a cambiare profondamente lo stato di cose che c'è oggi
Un partito che di fronte a tanti che dicono che non si può
Dimostri la pratica di ogni giorno che invece si può far vivere una profonda critica dell'esistente si può mantenere aperta una strada una lotta una speranza di muoversi oltre il capitalismo
Compagne e compagni io devo prima di tutto
Dare una risposta sono in debito di una risposta a una critica che mi è stata rivolta ad alcune compagne perché io ho affermato
Che
Nel passato e preciserò qui cosa io intendo con queste parole
Le donne erano state una componente importante delle lotte pacifiste ma in funzione di ausiliaria
Mentre oggi sono
Dirigenti di queste
Movimento
Sì io ritengo io per esempio i tempi della guerra di Corea come l'ho vissuta la direzione dei movimenti di massa per la pace
Era ancora dei mass e con il termine ausiliarie voglio dire che le donne erano anche all'ora secondo me sostegno e non guida
E potrei risalire da più lontano
Le compagnie che mi criticano dicono che questa mia valutazione storica sbagliata
Non ne sono convinto mai se ne sanno più di me
Punto invece che io tengo fermo e che in questi anni questi ultimi anni c'è stato un salto di qualità
Con che aiutasse non già a indebolire ma rafforzare la battaglia per le donne
Ad oggi in modo che non è così et dalle donne dalle compagnie non si finisce mai di imparare
E io cercherò di imparare anche dal
E vorrei a questo punto
Partire
Dai problemi su cui noi qui abbiamo discusso
E anche qui
Vorrei partire con interesse dell'editoriale del segretario del partito
Una risposta alle posizioni per esempio di De Michelis di la Malfa ma non solo dir loro
Che invitava al confronto e alla ricerca
Mi sta bene e credo che questo confronto della ricerca sul senso di queste posizioni
Dobbiamo cominciare la farà anche tra di noi
E lascio da parte qui alcune volgarità che abbiamo letto in queste dichiarazioni
Mi domando anch'io che significano quelle posizioni
Perché negano addirittura legittimità la nostra linea
E ne derivano adoperò qui questo termine per brevità
Al di là della lette
E se dicono in sostanza anche se non eravate d'accordo dovevate schierare Britti solidarizzare
Per esempio come hanno fatto i membri dissidenti del parlamento americano
Come ha fatto alla fine anche il socialista Mitterrand
Quando l'uomo autorizzato Bush a passare dall'imbarco alla guerra si sostiene in fondo
La leadership USA va poi da guerra allora sì ma
E non importa che si potesse continuare con l'imbarco come Occhetto ferma
Perché molto io
Ritengo che noi dobbiamo cercare di capire al di là delle parole
E anche della violenza di queste posizioni il problema e c'è sotto
A questo tema
Ed è il fatto che per quando questa guerra sia grave gravida di conseguenze ecco il messaggio sostanziale mi non si può tradire l'alleato guida americano
E rompere la solidarietà del dell'Occidente
Di fronte all'aggressione compiuta da Saddam non solo contro il Kuwait ma contro questa leadership americano occidentale
Si può semmai chiamare la guerra un'operazione di pulizia interna atto costituzionale
Si paga questo prezzo il nome in ragione della solidarietà del sistema il compagno Tronti ha spiegato limpidamente stamattina le ragioni storiche e il senso di questa logica
E anche i dirigenti democristiani in fondo ci dicono questo
Ci riconosce non fate questo voi non avete una cultura di governo
Lo dice a suo modo anche il giudice
Non siete abilitati ai governi
Il partito democratico della sinistra in questo caso è una borsa
Ha definito Saddam una irrazionalità
Cioè un demonio
Lo demonizza invece di chiedersi perché come Saddam ma aggredito e non si piega nemmeno dopo l'aggressione
Voi dite compagno Mussini
Si poteva continuare con l'embargo
Il fatto è che Bush ha ritenuto diversamente
L'ha detto il giorno venti
E dalla forza militare politiche ideologica per fare prevalere nel sistema politico militare occidentale la sua decisivo
Occhetto nel suo editoriale di oggi sull'Unità
Da come è avvenuto alla fine del blocchetto non lo rimpiango per
Ne è rimasto in piedi un altro blocco quello Atlantico e anzi si allarga
E a che punto è il disarmo nel mondo lo stiamo vedendo in questi giorni ora per ora sul video
Questo è il mille novecentonovantuno non ciò che si era creduto non ciò che si era sperato
Questo
Il nome un potere dell'ONU
E lo scrive oggi anche padre Balducci che pure aveva sperato a
Questa è la dura prima primazia militare degli Stati Uniti come mai ormai viene scritto anche in tanti articoli dell'Unità dopo che abbiamo mancato la essenziale decisiva lotta per un'accelerazione sostanziale
Letizia
Di fronte a questa realtà saranno sconfitti non solo i piccoli despoti come Saddam
Ma anche io penso che dobbiamo dircele saperlo i fondamentalismi islamici eppure così radicati
Ed è assai probabile ieri emergerà si aggraverà nel mondo islamico nel Terzo Mondo allora la domanda di una forza militare
In un'arma suprema
Il rischio
E quindi che allora il mondo si spacca
Il mondo il Terzo Mondo si spacchi la rincorsa dell'arma totale anche perché il lupus probabilmente non sarà più una sponda per il suo
Io penso però che si stanno aprendo contraddizioni forti
Sono colpito dall'atteggiamento della Chiesa cattolica
E non si tratta solo delle dichiarazioni del
Penso all'articolo scritto ieri dall'Osservatore Romano
L'avesse scritto uno di nuovo forse io avrebbero gridato al radicalismo e all'estremo so che sono parole dettate da un'etica religiosa e
E non so quando possono tradursi in politica ma mi sembra che
Ormai sinora il ripudio della guerra così radicale
Quindi da una parte la DC si allinea alla solidarietà di sistema ma la guida religiosa del mondo cattolico radicalizza oggi la sua posizione
Perché
Torna forse una visione pre moderna dello stato della politica
Ora metto in discussione questa modernità da una posizione nuova che critica gli sbocchi a cui essa può portare
Per esempio può darsi che questo venga dal suo legame vasto con il Terzo Mondo dalla sua presenza planetarie
Quindi tutti questi eventi per un verso danno un altro colpo alla coi ciclista però secondo me
Danno un colpo severo all'ipotesi
Di un'alternanza di governo che possa avvenire in modo dolce e indolore
E non lui il nostro partito ecco il punto che mi preme non possiamo rimanere in mezzo al guado sottolineo costruttivi o accettiamo la logica di De Michelis di la Malfa ma anche di Andreotti
E allora la posizione che abbiamo preso unitariamente sbagliata
Che va corretta
Oppure noi la manteniamo e riteniamo essenziale le scelte di fondo che abbiamo compiute e allora dobbiamo noi incalzare
Criticamente l'area socialista Herrera estasi separandolo non solo da noi ma da movimenti e forze laiche cattoliche che sono di grande importanza
E dobbiamo ancora di più un passare all'offensiva
Per esempio sull'opposizione di coda che ha avuto l'Europa sull'accaduto il ruolo di questa parte decisiva dell'Occidente siamo noi oggi chiamati e abilitati a riaprire un discorso nuovo sull'euro
Allora tutte nei mondi della nostra posizione cessazione del fuoco ritiro delle navi e degli aerei dal Golfo impostazione ora di una conferenza sul Medio Oriente
Devono divenire insieme la base di una concreta battaglia politica di massa Conti a fare assolvere a questo Paese
Un grande compito nazionale internazionale
E sottolineo la richiesta del ritiro delle navi e degli arredi del V per tre ragioni che ritengo sostanziali la prima
E la Giacinto Miniato Bassolino la situazione di tale gravità e di tale portata che ogni paese che lo può fare deve compiere atti autonomi e unilaterali
Che tendono a mutare questa situazione e a bloccare prima che si può la spirale infernale
Dobbiamo spingere in questo modo ad atti politici
E la seconda ragioni l'esistenza di una forza italiana ed europea e si basa grande per mandare ora un messaggio al mondo arabo e alla civiltà islamica
La terza ed essenziale ragione
E questa io penso ve l'abbiamo detto alla Camera e con la partecipazione a questa guerra è stata introdotta una frattura grave nel patto costituzionale se questo è vero allora dobbiamo chiedere e batterci perché questa frattura sia sano possiamo non riuscirci ma dobbiamo batterci
E che riduce crediamo a ciò che sta scritto a chiare lettere nella Carta costituzionale
Per molto meno compagni e compagne nel mille novecentocinquantatré mettemmo in movimento il Paese e riuscimmo a spostare c'è la questione del come nei prossimi giorni da domani diciamo così un rito il tempo due fronti ancora concetti
Infine c'è la questione del come nei prossimi giorni da domani diamo sostegno a compartecipazione ai movimenti pacifisti ambientalisti di ispirazione religiosa di volontariato cattolico
E sono in campo contro la guerra contro l'aggressione alcova dal popolo palestinese e contro l'aggressione alle città la prova del partito nuovo cominci a cui la costruzione di una forza politica aperta inizia da ciò la nuova forma partito si sperimenta così nella lotta di oggi l'incontro fra poco sentito
Penso a ciò che è in atto sta avvenendo in modo tormentato ma forte nell'essenziale mondo degli studenti e quindi della gioventù e del sapere di questo Paese e di questa città
Ho finito ho tentato analisi e avanzato proposte ieri sabato che stasera
E se si incontrò largamente con le cose chiare significative che ha detto ieri e poco fa il compagno Bassolino a nome delle compagnie e dei compagni della terza mozione considero questo un passo avanti importante e io mi auguro e spero io le cose dette qui dalla seconda e dalla terza mozione siano presenti almeno come problemi a una e quindi nella Capitale d'Italia dopo un anno così duro
Per noi e per tutti c'è tuttora una minoranza in questo partito che raggiunge e supera il quarantacinque per cento dei voti e anche questi numeri dovrebbero far riflettere
Ma io faccio un'altra considerazione
Io ho dissentito dalla svolta del novembre mille novecento io ho lottato per la rifondazione del PC
Ma sono convento oggi tenne la rifondazione del PC come il io l'avevo pensata insieme con altri compagni un anno fa
Ma nemmeno il nuovo partito democratico di sinistra come è stato prospettato hanno forzati avvenire si non si misurano con questa svolta tragica e novecentottanta
Al di là delle polemiche c'è bisogno dunque di una forte correzione
O se la parola può dispiacere più una forte innovazione
Nessuno diminuì dico nessuno di nuovi o limitarsi a ripetere le cose dette ancora un anno fa e io ho cercato di non far
Io potrei qui fare anche lenti puntigliosi previsione di proposte avanzate da alcune di noi e che non erano infondate ma non è questo che mi interessa voglio guardare avanti
Compagnia humus voi avete due strade potete dire che l'essenziale è già definito e si tratta solo di eseguire
Oppure riconosce che è precipitato una svolta drammaturghi congresso leggendo in questi giorni che precedono il congresso un attacca una tappa di questo ripensamento e innovazione COMU
Si è visto in questi giorni angosciosi quanto pesi e quanto conti l'esistenza di questa grande forza popolare
Che sino a questo momento si chiama ancora partito Comunisti italiani
A me questa prova assai terra
E assai chiara non come Nostalgia ma come nuovo lume sul presente
Penso a quale danno per il Paese sarebbe se questa forza così importante in questi giorni
Questa forza comune dovesse scindersi o anche solo frantumare tutti sarebbe tutto il coraggio di ripensare la nostra lotta alla luce dei grandi e gravi eventi di questi sei mesi e di ricavare tutte le conseguenze necessarie dal no che abbiamo detto alla guerra e al massacro per andare avanti
E non restare impantanati in mezzo al guado al di sotto di ciò che è necessario a questo Paese a questo mondo e a questo pianeta
Penso che solo così assolveremo ancora a un originale funzione nazionale e internazionali tutti abbiamo sentiti quando è stata essenziale
La nostra presenza in questi giorni spetta quindi a tutti di rinnovarle e di arricchirlo con gli altri per la vita di questo Paese
La parola al compagno Fabio Mussi
Mentre
E io mi sento rappresentato in una parte delle cose dette le compagnie che hanno parlato prima
Avrei rinunciato anche ma
Devo una risposta ad alcuni compagni che hanno parlato durante il dibattito in particolare accompagna in grado alla sua relazione di ieri a questo queste sue parole di questo asse
La guerra naturalmente ha dominato il congresso
Ora sono novanta ore di guerra si sa che non sarà un blitz
Fulmineo colpo tecnologico che risolve il conflitto
A cosa certa è che sarà lunga
Di lenta distruzione di logoramento metrica dei computer con cui si gioca la sera in questo Borga realistico lascerà il posto ad un'altra fase forse anche più tremenda quando gli uomini si guarderanno in faccia nel deserto e dovranno Massa grazie
Ma lo sviluppo catastrofico non è ineluttabile
Oggi Israele ha compiuto un atto importante
Non ha dato la risposta di rappresaglia
Ha dichiarato la rinuncia all'arma nucleare
Perché di questo si era parlato nei giorni scorsi anche in caso di attacco chimico
Diversi Paesi arabi hanno ribadito la loro neutralità
E si è vista una diplomazia nelle ore della giornata di oggi sovietica e dell'ONU comitato misto di studenti americani dirà Candy
Per chiedere il cessate il fuoco
La ragione scava gallerie nella follia io intanto mi sento di raccogliere pienamente lo spirito e le ragioni che hanno dato voce unitaria questo congresso romano del PC
Cessate il fuoco
Stop all'impiego delle armi italiane nel Golfo il loro ritiro d all'Iraq dal Kuwait conferenza sul Medio Oriente subito
Sono i termini dell'appello che stamane ha ripetuto il patto
E dal quale credo noi non dobbiamo muoverci ieri chiamare la gente i cittadini gli uomini e le donne di questo Paese a muoversi nei prossimi giorni gaffe diffamazione
L'alternativa sia lo si allontana
Pare dai discorsi di De Michelis di la Malfa di altri nostri naturali interlocutori a sinistra
Io il compagno Salvagno ha detto andremo al governo per gestire questa guerra questo modello di sviluppo
Mi pare che momentaneamente il pericolo è allontanato
La nostra posizione è però oggi anche se rende meno immediata e facile alla soluzione politica può preparare né di altre migliori più avanzati per il futuro sapendo anche lo dico amichevolmente a Paolo Flores d'Arcais
Che anche sia augurabile non sarà facile ottenere che il Partito democratico della sinistra da suo è un macellaio
Peccato che si sia distratto
Quando la Banca nazionale del lavoro finanzierà riarmo di Saddam Hussein le fabbriche italiane darmi facevano affari d'oro
Quando l'Italia terzino violava all'embargo durante la guerra rincari Iran e l'Iraq abbiamo spinto noi ha ragione compagno brutti lira su un modello militarizzato
Questo movimento per la pace
è un fatto di straordinario valore
Anche verso di esso non dobbiamo come ricordava la compagnia Pinto rinunciare ad una funzione autonoma nostra
Che anche non solo l'ascoltare in Mai dire
E anche se dobbiamo sapere che non è tutta l'opinione pubblica dati della situazione mondiale questa guerra
Non è quella del Vietnam
Saddam Hussein non è il partigiano vietnamita che lotta per la sua indipendenza e che sta sui nostri vessilli
Saranno sei nell'autore del primo atto di guerra nessuno ne difende le ragioni novità in un altro
Si lotta intorno al senso e gli esiti imprevedibili di questa guerra
Intorno alla lotta la battaglia per come ne uscirà il mondo durante e dopo
Compagno Lopez se ci ha richiamato a chiamare le cose col loro nome guerra imperialistica
Io vorrei mettere in guardia dalle comode ripetizione dislocata americana sia una sorta di agente
Raccolgo più volentieri l'invito di bibite Rampelli che è stata molto severa
Contro questa Guerra e conto gli eserciti che la combattono ma ci invita a scomporre l'idea stessa di Stati Uniti
E dobbiamo richiamare noi stessi gli altri all'attenzione al fatto che in questo movimento la parola d'ordine non è Yankee go
Ma sono le parole di John Lennon di plissé Chance
Dai una possibilità alla pace
E noi stiamo cercando esattamente con questo movimento di dare una possibilità alla pace in un mondo in bilico in una drammatica incertezza sulle vie da seguire
La prima la prima mozione però non l'ha scritta candido e non si titola viviamo nel migliore dei mondi possibili
La prima mozione
C'è scritto l'allarme per una situazione che può anche degenerare e sono scritte le possibilità che si aprono di fronte a noi non è un arazzo multicolore compagno Tocci
A cui bastava guardare per sentirsi rassicurati una realtà pesante e dura di conflitto
E lei può
Indi del Congresso e girato in questi giorni che precedono il congresso un attacco una tappa di questo ripensamento e innovazione COMU si è visto in questi giorni angosciosi quanto pesi e quanto conti l'esistenza di questa grande forza popolare
Che sino a questo momento si chiama ancora partito Comunisti italiani
A me questa parola
Assai era
E assai chiara non come Nostalgia ma come nuovo lume sul presente
Penso a quale danno per il Paese sarebbe se questa forza così importante in questi giorni
Questa forza comune dovesse scindersi o anche solo frantumarsi tutti saremo tutto il coraggio di ripensare la nostra lotta alla luce dei grandi e gravi eventi di questi sei mesi e di ricavare tutte le conseguenze necessarie dal no che abbiamo detto alla guerra e al massacro
Per andare avanti
E non restare impantanati in mezzo al guado al di sotto di ciò che è necessario a questo Paese a questo mondo e a questo pianeta
Penso che solo così assolveremo ancora a un originale funzione nazionale e internazionale tutti abbiamo sentito quando è stata essenziale
La nostra presenza in questi giorni spetta quindi a tutti di rinnovarle e di arricchirlo con gli altri per la vita di questo Paese
La parola al compagno Fabio Mussi
Mentre
E io mi sento rappresentato in una parte delle cose dette dai compagni che hanno parlato prima
Avrei rinunciato anche ma
Devo una risposta ad alcuni compagni che hanno parlato durante il dibattito in particolare accompagni in grado alla sua relazione di ieri a questo queste sue parole di questa sera
La guerra naturalmente ha dominato il congresso
Ora sono novanta ore di guerra si sa che non sarà un blitz
Fulmineo colpo tecnologico che risolve il conflitto
A cosa certa è che sarà lunga
Di lenta distruzione di logoramento metrica dei computer con cui si gioca la sera in questo Borghesi realistico lascerà il posto ad un'altra fase forse anche più tremenda quando gli uomini si guarderanno in faccia nel deserto e dovranno Massa grazie
Ma lo sviluppo catastrofico non è ineluttabile
Oggi
Israele ha compiuto un atto importante
Non ha dato la risposta di rappresaglia
Ha dichiarato la rinuncia all'arma nucleare perché di questo si era parlato nei giorni scorsi anche in caso di attacco chimico
Diversi Paesi arabi hanno ribadito la loro neutralità
E si è vista una diplomazia nelle ore della giornata di oggi sovietica e dell'ONU comitato misto di studenti americani dirà Candy
Per chiedere il cessate il fuoco
La ragione scava gallerie
Nella follia io intanto mi sento di raccogliere pienamente lo spirito e le ragioni che hanno dato voce unitaria questo congresso romano del PC
Cessate il fuoco
Stop all'impiego delle armi italiane nel Golfo il loro ritiro d all'Iraq dal Kuwait
Conferenza sul Medio Oriente subito
Sono i termini dell'appello che stamane ha ripetuto il patto
E dal quale credo noi non dobbiamo muoverci ieri e chiamare la gente i cittadini gli omini le donne di questo Paese a muoversi nei prossimi giorni gaffe diffamazione
L'alternativa sia lo si allontana
Pare dai discorsi di De Michelis di la Malfa di altri nostri naturali interlocutori sinistra
Ieri compagnia Salvagno ha detto andremo al governo per gestire questa guerra questo modello di sviluppo
Mi pare che momentaneamente il pericolo è allontanato
La nostra posizione però oggi anche se rende meno immediata e facile alla soluzione politica può preparare né di altre
Migliori più avanzati per il futuro sapendo anche lo dico amichevolmente a Paolo Flores d'Arcais
Che anche sia augurabile non sarà facile ottenere che il Partito democratico della sinistra da su
è un macellaio
Peccato che si sia distratto
Quando la Banca nazionale del lavoro finanzierà riarmo di Saddam Hussein le fabbriche italiane darmi facevano affari d'oro
Quando l'Italia terzino violava all'embargo durante la guerra rincari Iran e l'Iraq abbiamo spinto noi ha ragione compagno brutti lira
Su un modello militarizzato
Questo movimento per la pace
è un fatto di straordinario valore
Anche verso di esso non dobbiamo come ricordava la compagnia Pinto rinunciare ad una funzione autonoma nostra
Che anche non solo l'ascoltare in Mai dire
E anche se dobbiamo sapere che non è tutta l'opinione pubblica dati della situazione mondiale questa guerra
Non è quella del Vietnam
Saddam Hussein non è il partigiano vietnamita che lotta per la sua indipendenza e che sta sui nostri vessilli
Saranno sei nell'autore del primo atto di guerra nessuno ne difende le ragioni
Novità in un altro
Si lotta intorno al senso e gli esiti imprevedibili di questa guerra
Intorno alla lotta la battaglia per come ne uscirà il mondo durante e dopo
Compagno Lopez se ci ha richiamato a chiamare le cose col loro nome
Guerra imperialistica
Io vorrei mettere in guardia dalle comode ripetizione dislocata americana sia una sorta di agente
Raccolgo più volentieri l'invito di bibite Rampelli che è stata molto severa
Contro questa
Guerra e conto gli eserciti che la combattono ma ci invita a scomporre l'idea stessa di Stati Uniti
E dobbiamo richiamare noi stessi gli altri all'attenzione al fatto che in questo movimento la parola d'ordine none Yankee go
Ma sono le parole di John Lennon di plissé Chance
Dai una possibilità alla pace
E noi stiamo cercando esattamente con questo movimento di dare una possibilità alla pace in un mondo in bilico in una drammatica incertezza sulle vie da seguire
La prima la prima mozione però non l'ha scritta Candide non si titola viviamo nel migliore dei mondi possibili
La prima mozione
C'è scritto l'allarme per una situazione che può anche degenerare e sono scritte le possibilità che si aprono di fronte a noi non è una razzo multicolore compagno Tocci
A cui bastava guardare per sentirsi rassicurati una realtà pesante e dura di conflitto
E le possibilità nostre di azione
Mi è venuto in mente in questo nostro dibattito che avviene in un momento così drammatico un altro momento un momento di grande rinnovamento di rifondazione del PC quarantaquattro quarantasei Togliatti il partito chiarito gli atti di quegli anni sul mondo nuovo sulla nuova Europa
Che si apriva con la vittoria dell'alleanza tra URSS e potenze democratiche sul fascismo e il nazismo
La guerra fredda e di lì a poco due anni
Gelo quelle speranze rese tutto più difficile ma noi avevamo scommesso non certo sulla certezza dei destini trionfali dell'umanità pacificata ma sulla possibilità
Che la storia blocco ma non cancello e che si ripresentò più tardi
E non avevamo il partito nuovo
Ed oggi noi dobbiamo scommettere sulla possibilità di un altro sviluppo degli eventi
E non è la guerra il dominio una potenza sola il Nord contro il Sud battendo perché esso avvenga effettivamente noi stiamo dentro a questa sinistra europea compagno Cosentino la chiamata luogo di conflitto certo divisa incerta debole
Ma non tutta conquistata lo spirito di guerre ci stiamo dentro per essere protagonisti di un suo rinnovamento del farla di nuovo soggetto attivo della costruzione del mondo della pace
Dell'interdipendenza e della cooperazione
Non so oggi chi raccoglierebbe l'ultimatum del compagno Prestipino
Che ha detto in modo così asseverativo comunismo unica via di salvezza del genere umano
Miliardi di uomini oggi sulla base di un'esperienza Storace dici di edificazione di una società e di uno stato e non siamo tenuti a fare il bilancio di questa fase e della storia che abbiamo alle spalle
Quindi non credo che abbiamo dato una rappresentazione rosa del mondo però voglio dirlo
Mi sento di raccogliere l'invito di Ingrao
Il novantuno Nell ottantanove
Bisogna riflettere seriamente su cambiamenti in corso il ventesimo congresso non può essere un adempimento burocratico
Deve tenere i piedi per terra ripartire della realtà del suo rapidissimi cambiamenti
E non può bastare c'è certo son d'accordo con lui l'appartenenza alla prima seconda terza mozione
Bisogna ridiscutere a partire da questi cambiamenti e per parte mia non come concessione mi farò portatore nella maggioranza dell'esigenza subito
Di uno sviluppo della elaborazione della discussione anche intorno ai temi suggestivi chiara
Posto in grave che qui non c'è il tempo di discutere su sulla tecnologia sull'ambiguità della modernità persino su questo tema solenne duro
Su cui io un attimo e esito della rottura del patto costituzionale io vedo nell'atto del governo gravissimo
Certo in violazione dell'articolo undici ma piuttosto l'ultima spallata ad un sistema politico istituzionale costituzionale l'episodio estremo
Che ci fa vedere che il patto primitivo e davvero ad una sua ultima irreversibile crisi che una Prima Repubblica come il cattivo del momento quello di una rifondazione dello Stato di una rigenerazione della democrazia
Che è il primo punto programmatico del PDS si
Un'esigenza di nuovo inizio qui abbiamo ascoltato Paolo Leon Paolo Flores che agli occhi Gramaglia bibita Rampelli importanti interventi degli esterni
Che mostra che la Costituente non è caduta nel vuoto ma che soprattutto abbiano interlocutori
Che hanno una fiducia nella possibilità non solo di rinnovamento nostro
Ma della grande innovazione della sinistra e noi non possiamo come parte fondamentale della sinistra italiana
Contentarsi di sopravvivere
Dobbiamo vivere come un partito che ha attraversato da tra veglia Andreatta e attraversa non solo un travaglio Cile
Attenzione a sbattere troppe porte in faccia
Ah flore schietti ha espresso il suo favore per il PC come partito della libertà Salvagno ha risposto attenzione perché siamo stati ragione salvarmi
Qualcosa di più un partito che si è battuto per il socialismo è verissimo
Ma tanta gente si è rivolta a noi per tanti motivi Diversi perché siamo gente onesta che non ruba che non pratica che non si fa corrompere persino perché consentite il ricordo di una diretta televisiva di qualche anno fa
Berlinguer era timido in tv
Cioè incarnava la faccia non arrogante non minacciosa del potere ed oggi dobbiamo raccogliere ecco la questione compagne e compagni tante volontà anti desideri di democrazia di libertà
Io sono orgoglioso da quasi trent'anni di essere un comunista italiano questo orgoglio incontra però un limite
Di non essere riusciti a spezzare il monopolio democristiano a rompere il leasing il regime a cambiare classi dirigenti
A portare la sinistra al governo
Nella storia di questo Paese ci sono il trasformismo
I cambiamenti dopo le guerre i salti di regime
Ma non c'è una democrazia compiuta
E oggi una politica di riforme sarebbe la più grande della rivoluzione la nostra tradizione è straordinaria originale non paragonabile ad altre ma non tutto viene da lì quante volte ci siamo trovati alle prese
Con l'ingresso di altre culture con fenomeni di vere e proprie lo ricordavano tattiche libertario l'ecologia un pensiero dell'equilibrio della sostenibilità
Un sasso nello stagno della teoria dello sviluppo che ci viene
Da un ceppo di movimento operaio etica e politica il metterle nuova relazione che ci ha messo a contatto con tante culture religiose non solo cristiane il femminismo
Il pensiero della differenza sessuale che ci ha investito in pieno come un treno in corsa ma sta tumulto salutare
E in questo congresso non c'è solo l'emozione c'erano documenti importanti
E visto ordinario valore presentati dalle donne fu il nostro sforzo
Lo dico concludendo accompagnò suo rosa al diciottesimo congresso
Ma il compagno Asor Rosa sa bene però con una costruzione culturale di guitto
Che ti obbliga come ci ha obbligati a fare i conti con i problemi supremi della cui identità della tua cultura della tua natura dei poi caratteri del tuo programma
Ecco il dopo diciottesimo
La svolta è stata difficile dolorosa per tutti non voglio dire che abbiamo fatto tutto bene abbiamo fatto anche tanti errori come minoranze come maggioranza c'è stata un'aspra battaglia politica tra di noi il partito è già cambiato
Ma è doverosa perché il partito ha dovuto fare i conti anche con le sue peggiori abitudini del passato per esempio la separazione tra teoria e prassi
Tra ideologia rivoluzionaria e pratichiamo dorate consociative
Nel rapporto non risolto tra lontani o riscontro la filosofia della prassi
Che ti dice tu come singolo ma noi come collettivo che siamo ciò che facciamo e che le idee vere si vedono nella tua pratica nel fare politica
E doloroso però compagni
Il partito democratico della sinistra un meglio il Partito comunista italiano che si è posto il problema di una grande mutazione di diventare un l'altra il più grande cosa ha già dato in questo inizio d'proprio di sì in momenti cruciali
Gladio la democrazia il gol con la pace
Ecco nelle scelte degli impegni fondati i
Il partito deve darsi una forma scelto una forma che non politica è un rischio
E anche un partito che non in prima il principio di maggioranza il carattere di un comando burocratico che rende astratta la dialettica e la democrazia
Che dentro di sé non riconosce ma non solo per grazia ricevuta differenze are
Sorge
Io penso che possiamo lavorare in questi giorni che ci separano dal Congresso mettere nero su bianco la Carta costituente lo statuto i regolamenti da approvare al Congresso
La carta dei principi e le regole che li rendono concreti
Lavoriamoci dunque compagni con una grande ambizione
Quella che ricordava ore compagnia in grado di non disperdere questo vive da protagonista
Per stare nel mondo per voltare pagina in Italia alla storia della società e dello Stato
Compagne e compagni prima di concludere la seduta congressuale di oggi abbiamo alcune dichiarazioni di voto anzitutto la compagna Barbara pettine
Di infine
La compagna Barbara pettine prego
Vota per la mozione Rifondazione Comunista
Compagno Roberto Morassut si prepari la compagna Toraldo di Francia
Voto per la mozione numero uno
Roberto Morassut
E no io non ho sentito nulla
Ora sotto
La compagna Toraldo di Francia
Scusate devo scusami devo
Non puoi fare sulle
Anche se farò il possibile per essere presente tutto il tempo domani preferisco votare stasera io ho ascoltato con grande interesse tutto al dibattito del congresso e vota per la mozione numero due Rifondazione Comunista
Dunque domani si comincia prima voglio dire poi le mozioni meglio
Poi
Rifondazione comunista sentito
La compagnia Tiziana chiusi scusate
Vi pregherei di
Uscire oppure se rimanete qui di stare in silenzio ancora per poco perché dobbiamo raccogliere con ordine questa dichiarazione di voto se non capiamo prego allora mozione numero due a Rifondazione comunista
Il compagno Rolando che c'è scritto Proietti Mancini così
Della sezione Bravetta
Infine sì sì quattro Vanessa
A luglio
Massimo Pasquini
Voto per la prima mozione
Non ho capito
Scusate compagni un minimo di attenzione perché poi abbiamo anche alla fine due altre due registrazioni di compagni che son già andati via
Camillo lingua nella
Prima mozione
Dice acconti
Conte scusa
Il riposo perché lavoro nell'informazione allora voglio s'qualora questo dovesse accadere voglio dichiarare qui mio voto
Io voto per la prima mozione
Mauro Ciampi
Io domani probabilmente ci sarò comunque a scanso di problemi perché lavoro anche io in RAI vuoto per la mozione uno non ho capito voti per la mozione uno
Compagno Maurizio Sandri
Per garantirmi comunque morbosa se la mozione uno
Sandri
No e va be'se gli altri trent'anni fa prima
Va in ospedale
Far richiamare se no succede qualche confusione
Sandra Marta
Voto la mozione Rifondazione Comunista
Qui c'è scritto qui Roberto cosa c'è scritto Magna Asciutti
Roberto Magni Asciutti giusto sì propria mozione
Non ho capito
Stefano Pozzi
Stefano Tozzi della sezione San Saba
Voto per la mozione di Rifondazione Comunista
Francesca Santoro
Sezione Rai
Mozione uno
E intanto vorrei una cosa del innescare che mancano
No allora me l'hai data no
Francesca Santoro ha votato
E Giovanni e c'è scritto comma Giovanni Santo Marco
Voto per la prima mozione seconda
Ma dovete parlare al microfono di destra restano io non vi prima mozione bravo
Il compagno Andreozzi sezione Mazzini
La seconda mozione
Chiarissimo
Allora
Franco Iachini
Voto la seconda mozione
Anche il simbolo
No il simbolo non lo voti
Dunque una rettifica i compagni delegati della terza mozione si vedono domani alle quattro e mezza e non questa sera
Le compagne della terza mozione alle ore sedici
Io non ne ho altri
Alberto Saulini Tor Sapienza
Prima mozione
Prego
Paola Ortenzi sezione Cassia
Può adattare la prima mozione
Via de Amicis sezione Cassia
Cosa fare nove micro Rifondazione Comunista
Antonio Pullara sezione Tor Tre Teste
Prima mozione
Franco Morbidelli sezione RM dodici prima mozione
Va bene hanno motivato domani è un giorno di lavoro
Scusate Franco Morbidelli
Naturalmente molte di queste dichiarazioni di voto sono dichiarazioni di voto che vengono fatte per sicurezza dai compagni che hanno qualche dubbio problema ho difficoltà teniamo conto del fatto che domani una giornata di lavoro
Ma sì arrivederci domani alle ore diciassette