Rappresentanza sociale e rappresentanza politica

Allora
Tra voi
Allora buongiorno a tutti
Se siete d'accordo cominciamo subito anche perché la via tempi esso non può stretti ricominciamo questa in giornata questa mattinata di discussione organizzato dalla FIOM nazionale dalla Fondazione Claudio Sabattini che anche l'occasione per rappresentare il secondo volume di questa collana
Elitaria curata dalla Fondazione Sabattini collane che si chiama lavoro libertà magari del volume poi ne parliamo un po'in coda alla discussione una giornata mattinate discussione che quei tempi sono un può cambiate rispetto alla programmazione e per motivi di istituzionale in per impegni politici
In particolare di sia di Fausto Bertinotti che di Gugliemo Epifani ma anche perché e dovesse presente con noi il sindaco di Torino Chiamparino che però non può esserci per molti perché sa ammalato improvvisamente mi si scusano e naturalmente lo giustifichiamo per questa assenza io non non dico al tre cose perché le cosa dire sarebbero tantissime sono tantissime e i tempi sono molto stretti e in particolare Fausto
C'ha degli impegni molto pressanti per cui Lido subito la parola lo ringrazio per essere qui rivela
Mi
Grazie
Insomma tutto purtroppo davvero mi scuso moltissimo e
Alle dieci e mezza sono precettato da presiedere Laura per il Bilancio quindi devo allontanarmi mi dispiace molto
Perché anche sei minuti che che posso prendermi sono pochi vorrei tuttavia non tacere naturalmente fosse una cosa che riguarda di più quelli
Tra di voi e con cui abbiamo fatto un pezzo di storia insieme
Una emozione
Che di due ordini uno
Perché venire qui per me dopo tanto tempo e
Cioè
Non trova Claudio invece doverne parlare otto pagare dei temi su cui ha lavorato alla sua ricerca
Costituisce davvero un elemento di come di spaesamento cioè mi mi si mi sembra miss continua a sembrarmi incredibile
Che Claudio non sia quelli non si possa discutere
Chiacchierare l'etica avere delle complicità
Come per una vita sindacale abbiamo
E proprio senza retorica una assenza pesante quella di Claudio
Nel senso pesante io penso davvero non solo per la CGIL per il sindacato primo luogo per la FIOM
Ma per la ricerca politica per la ricerca teorica oltre che per la pratica in Italia
La seconda insomma è un po'per me una difficoltà riprende a parlare da questo posto e quindi abbiate
Cura
Diciamo così della di questa difficoltà
Che mi sopravviene
Vorrei provare a ragionare un pochettino
Su una parola chiave
Della elaborazione di Claudio Sabattini
Una la parola chiave e autonomia anzi come molti di voi sanno con una
Con un a rischio
Intellettuale e culturale questa parola chiave autonomia diventata Bocelli Claudio indipendenza diciamo con un azzardo non mi azzardo politico culturale
A cui mi sento molto vicino
Per evitare però appunto un operazione di sequestro in proprio
Mi attengo a quella più prossima al tema dell'indipendenza che quella di autonomia
Io penso che i due temi che sono qui indicati in connessione tra loro
Quello della rappresentanza sociale con la rappresentanza politica
Possono essere letti
A
Tappeti
Padroneggia atti solo attraverso questo prisma il prisma
Dell'autonomia
Naturalmente bisogna sapere che il problema è complesso perché non basta volerla
Bisogna poterla esercitare l'autonomia
Naturalmente in primo luogo bisogna volerla e già questo è un bel problema
Perché se io penso agli ultimi venticinque anni non mi sentirei di dire
Che il mondo a cui appartengo la voluttà
In ogni caso oggi siamo di fronte alla sfida appunto che attiene al volere al potere
Nella forma più grossolana e vi chiedo scusa io penso che noi stiamo al solito ma questa volta più intensamente a un bivio
E da un lato io vedo riaprirsi il confine
Perrotta per operare una data due mila e uno
In Italia qualche anno prima nel mondo
Io penso che si possa dire che il nuovo secolo riappare una grande partita nel mondo
Troppo essi oppressori
Ma e ai affida agli oppressi una chance o se la prendono
Se sempre per usare luoghi simbolici Nuova Delhi
Seattle per noi Genova intensamente io penso ma faccio prestissimo qui naturalmente dovrebbe soccorre l'analisi
E la ma
Dei movimenti ma io penso
Che
Il nuovo secolo aperto ciò che s'che il ciclo del secolo precedente l'ha visto chiudersi con una sconfitta e aveva aperto una chance
Con i movimenti chili di critica la globalizzazione con la ripresa del conflitto di lavoro nelle forme complesse che voi potreste insegnarmi
E questa e diciamo così
L'opportunità la chance il margine quello che vi in quello che ci viene come possibilità per ricostruire la rappresentanza sociale alla presunta politica contemporaneamente io penso bisogna vedere che non siamo di fronte ad un all'opposto potenziale distruttivo di questo posto opportunità quindi questo potenziale distruttivo è concretamente Allotta nella costruzione di ciò che sommariamente possiamo chiamare una nuova formazione economico sociale
Nuova naturalmente che potremmo chiamare in prima approssimazione il capitalismo della globalizzazione e della conoscenza io penso che la ratio di questo gigantesco processo di modernizzazione in basso e in alto
E di demolire per poter funzionare io penso senza neppure grandi possibilità di successo nel funzionamento
Siccome penso che sia compreso nel nostro futuro il rischio della catastrofe
Quello di lavorare a demolire questa soggettività critica che si è aperto in questo nuovo secolo
In questo in questo quadro si colloca la questione io credo che l'autonomia
Per il sindacato italiano in particolare tema diciamo declinato storicamente CGIL di Di Vittorio
Inventa la formula nobile
Autonomia dai padroni dal governo dei partiti formula che troverei ancora oggi ineccepibile
Quei dunque noi stiamo parlando
In una realtà sindacale anche diversamente da altri Paesi del mondo dove questo tema è stato fortemente presente fino secondo me al suo punto di massima espressione che è stata l'esperienza del sindacato di consiglio
Ora
Oltre agli attacchi politici di questo discutiamo tutti i giorni secondo me bisogna mettere l'accento su un attacco strutturale alla possibilità della pratica dottor questa questo turare che secondo me sta in questo processo di modernizzazione e quello che aggredisce la coalizione del lavoro
Mettendo sistematicamente in discussione la stessa possibilità di costituirsi
Del Coalizione del lavoro anche qui essere molto sommaria vi chiedo scusa su scala mondiale i processi di delocalizzazione delle economie ed alle imprese
Su scala locale intendendo tra locale e l'Europa la destrutturazione del lavoro di cui la precarietà diciamo così il manifesto ma pagaie tastare lavoro contemporaneo come la parcellizzazione stava lavorata di noi sta io penso e contemporaneamente mentre cresce accanto all'economia materiale
E alle forme tradizionali di lavoro assai pesanti come come il sindacato che che Claudio guidato per tanto tempo se meglio di ogni altro per capire se al centro di questi processi
Contemporaneamente cresce un'organizzazione di lavoro il materiale quello che appunto si chiama l'economia della conoscenza che tuttavia contrariamente a quello che dicono gli apologeti produce
E si fonda sulla disuguaglianza produce si fonda sulla disuguaglianza a partire da quello del lavoro
Lavoro che viene diciamo così Cop Tato nel meccanismo di accumulazione per ciò che riguarda la conoscenza espellendo il riconoscimento dell'intelligenza dei saperi e diffusi e della conoscenza sociale
Non ha bisogno di Eco dai non venisse però dire di che sfida si tratta
In questa condizione io penso che il sindacato di fronte la grande sfida
Grande perché i luoghi del conflitto sociale si internazionalismo no e perché alla coalizione del lavoro Bennet in discussione materialmente
Il problema sindacato per costruì la sua autonomia e costruire L'Unità del piede del soggetto che popola di rappresentare e qui perse nove faccio troppo lunghi ci sono due temi secondo me decisivi uno è il contratto
Non c'è autonomia senza contratto
E il secondo è la democrazia
Non c'è contratto legittimo se non fondato sulla partecipazione sul riconoscimento della coalizione lavorativa cioè dei lavoratori secondo o dei questioni scusate i toni apodittici mai le ragioni di tempo secondi soltanto perché penso naturalmente non è che sia una verità ai partiti se si può dire ancora più complessa anch'se si può dire e ancor più difficile e ancora più sfidata e ancora più sfida
E infatti diciamo secondo me i partiti dentro vivono una sì difficoltà persino maggiore di quel sindacato
IPAB anche qui in Italia noi abbiamo una grande tradizione
Pasolini
Parlando del Polito cui Stajano aveva parlato di un paese nel paese e secondo me euro e è stata l'intuizione diciamo più efficaci in una formula
Per parlare di una cosa di cui credo Aldo Tortorella potrà parlare assai più qualificativo mente di me
E contemporaneamente paese nel Paese portatore di un'idea di altra società vogliamo dire ora classicamente di trasformazione della società capitalista
Io penso che non c'è autonomia della politica se non vive nella politica naturalmente non cambia scusi dice non vive nella politica un'alternativa di società
Cioè un altro paradigma
Detta in termini ancora più diretti non esiste nel tempo contemporaneo un'autonomia dalla politica se non esiste un'ipotesi di trasformazione del capote di del capitalismo della globalizzazione della conoscenza
Io penso che noi dobbiamo per conquistare autonomia fa uscire
La politica dalla prigione della governabilità
Che è stata la grande controriforma degli ultimi vent'la politica ridotta governabilità nonché il tema del governo sia fondamentale
Ma la politica ridotta alla governabilità trascina
La trasformazione in una sorta di rivoluzione passiva dei partiti in coalizioni elettorali sostanzialmente in collezioni dove
Coalizione elettorale che sono il vivono in funzione di costruire un Governo e le società si polarizzare una rapporto governo opposizione
Uscire da questa prigione
Vuol dire rielaborare il tema io penso della trasformazione altrimenti Gul la politica galleggia in una sorta di alienazione della politica medesima
Qui c'è un punto e ho finito
Tra di noi anche discussi
Come si fa a spezzare questa prigione
Uno dei tentativi più nobili lordo dico davvero dico io come sapete appartengo alla tradizione comunista socialista e italiana
Per quanto diciamo pensi che sia necessario un radicale rinnovamento di questa cultura ma a questa parte
Tuttavia non ho mai pensato in termini come si può dire supponenti
In grazie appunto essere figli dalla tradizione gramsciana
Del dell'ipotesi laburista
Ho sempre guardato con grande rispetto all'ipotesi che poi grande rispetto
Anche perché francamente
Ho trovato sempre straordinarie alcune esperienze penso agli shock Stewart inglesi o a certe lotte del sindacalismo americano
Certa su Polenza diciamo degli europei non mi piace non continentali non mi
Non mi appartiene
Ma vorrei dire proprio per questo rispetto che l'idea di potere direi
Perché appartiene alla tradizione e le dice Vannucci
E tornare la tradizione laburista non sta in piedi
è un'ipotesi che non sta in piedi
Perché il problema è quella scusate la formula
Di ridefinire il nuovo proletaria il problema e per la politica se vuole affrontare il tema della rappresentanza a sua di ragionare i miei nuovi termini di cose il blocco sociale
Indi costruibile che è un'idea di alternativa senza la cultura senza la soggettività senza le soggettività il femminismo c'ha aperto c'ha aperto un parco uno spiraglio
E per altri versi l'ambientalismo non basta però neanche se non basta laburismo non basta neanche fare la somma di conflitto di classe più ambientalismo più femminismo
E siamo a posto no c'è il problema della ricostruzione di una teoria critica e contemporaneamente
Del soggetto in grado di fai vivere e di invece e
Queste articolo via critica
Ed è per questa ragione che io penso che il lavoro
Torni ad essere così cruciale nella formazione della Teoria critica dell'alleanza sociale della soggettività perché non c'è più lavoro senza vita
Perché la quello che in qualche modo si presentava separato del Novecento siparietto si presenta invece interconnesso
E io penso che la politica
Deve vedere fino in fondo le sfide che gli sono importanti
Dalla tecnologia
In primo luogo badate siamo
Quello che accade in questi giorni e agli immaginare che vent'anni fa hai capito tu puoi la il fondamento della democrazia che conosciamo
è il diritto individuale il diritto individua alla propria cassa passione perché ci sono giuristi che possono
Diciamo Dio in maniera più sofisticata e colta di quanto la dico io nel momento io Mian mentre in cui chiunque di noi
Può essere diciamo così devastato da un intervento esterno quale che sia la natura di questo intervento esterno che rompe questo elemento costitutivo della democrazia moderna tu sei di fronte ad una regione da Democrazia dalla politica e clamoroso
L'hai capito larghissimamente indotta dal nuovo orizzonte la teologia che consente questo piaccia non
Non elemento causale ma che lo consente
Così come
Quando tu passi dallo sta al fatto che materia prima per l'accumulazione capitalistica
Possa essere oltre che la materia inorganica come ha conosciuto la storia capitalismo dei secoli scorsi anche la materia organica fino a pensare alla colonizzazione della vita delle persone
Tu sì di scontri io penso ad una sfida cruciale
L'autonomia dalla politica sia i acquista da un lato entrando in connessione diretta con la col la vita lavoro delle persone
Riaprendo una prospettiva deliberazione e dall'altra parte io penso ricostruendo una critica al sistema senza una critica di sistema secondo me non c'è l'autonomia della politica
Calze a Fausto Bertinotti che tram tra pochi minuti ci nascerà andare alla Camera avevamo chiesto ad Aldo Tortorella di introdurre questa discussione il fatto che il suo non sia il primo intervento non toglie nulla al fatto che sia una vera e propria introduzione problematica a questa confronto siamo Fausto buona giornata ok facciate nel mondo
Quindi do la parola ad Aldo per problema utilizzare questo rapporto in qualche modo fossi Bertinotti ha già Ciatto nel suo intervento tra l'altro non era così rapporto rappresentanza sociale rappresentanza politica
Ringrazio del fiducia diciamo che
Mi è stata accordata dalla Fondazione
Sabattini
E naturalmente anch'io sono un po'
Emozionato nel senso che
Che come sapete sono molto vecchio e chi ha fatto una milizia politica che è durata cinquant'anni ma in questa sala
Effettivamente non avevo mai parlato e mai parlato ecco così qualificato e numeroso gruppo di sindacalisti sono occupato di tante cose
In questa lunga
Esperienza politica
Ma e diciamo nella vicenda
Più strettamente
Economico sindacale sono stato portato proprio da Claudio Sabattini
Chi non ha esperienza comune che è stato uno dei gli episodi più
Importanti diciamo del
Mio tempo più recente dunque vengo a questa introduzione
Scusatemi se leggerò perché per non portare via troppo tempo diciamo che venne fra le questo piccolo lavoro
La raccolta degli ultimi scritti e discorsi di Claudio Sabattini
Che coprono il periodo del suo segretariato alla FIOM
Appare prevalentemente dedicata
Ad una parte sola del tema che qui viene proposto
Il che come sapete il tema della rappresentanza sociale e politica come è logico per un uomo che ha trascorso la maggior parte della vita nel movimento sindacale
E che parla come massimo dirigente della organizzazione dei metalmeccanici
Certo uno aveva più importanti se non la più importante
Delle organizzazioni della CGIL
L'attenzione prevalente e posta sul sindacato e sul suo avvenire
E dunque sulla rappresentanza sociale
E più specificamente sulla rappresentanza del mondo dei lavoratori dipendenti così che l'editore ha giustamente intitolata la raccolta di questi scritti il sindacato nel tempo della globalizzazione
Ma è giusto parlare insieme del tema della rappresentanza politica non solo perché esso è posto direttamente e vigorosamente in più interventi di questo volume ma perché
Esso è in realtà presente costantemente in questa riflessione
Dato che il rapporto fra sindacati e partiti
E cioè appunto tra rappresentanza sociale e rappresentanza politica
Percorre tutta la storia del movimento operaio dalle lontane origini sino ai giorni nostri in cui Demo Day parlare di movimento operario
E dunque fa da sfondo necessario anche ad hoc un discorso sul sindacato
Particolarmente quando il riferimento sociale Eva OPA viva esseri assai simile
Cioè per gran parte della vicenda novecentesca quel rapporto chiedeva e ha sempre chiesto
Di stabilire differenze e similitudini
Prossimità e distanze nelle identità ancor prima che nelle politiche
Ed ha comportato incontrarli e polemiche scontri e intese che costituiscono parte essenziale della storia della modernità
Una storia che oggi è largamente alle nostre spalle
Sappiamo
Hanno sì
Sappiamo tutti di vivere
Sappiamo tutti dicevo
Di vivere un tempo nuovo segnato da processi inediti
Ma anche va detto da ritorni al passato
Sapere dunque ciò che è stato è indispensabile per vedere le differenze
E dunque a le differenze tra ieri e l'oggi e dunque anche per sapere cosa vi sia di veramente nuovo anche nel tema che ci siamo proposti per questo incontro di oggi ieri
L'inestricabile intreccio tra rappresentanza politica e sociale
Fu dato dal fatto che i sei costituirsi delle prime esperienze sindacali i circoli le leghe associazioni operaie
Muovono dal bisogno di salvaguardia sociale e di ottenimento di economici così il sorgere del bisogno di rappresentanza politica e ancor più strettamente legato a colposi interessi materiali
E cioè la gestione della fiscalità e dunque il controllo dei contribuenti sullo stato allora impersonato dal monarca
Ma ancor prima della parola d'ordine che apre leva dei parlamenti
Come si sa nessuna tassazione senza rappresentanza
Le più antiche forme di consultazione dei più potenti e cioè dei più abbienti già avevano avuto come finalità essenziale il tema della ripartizione del carico dei tributi per le guerre e per le prime per quanto vista vette spesi pubbliche
Sarebbe certamente sbagliato restringere la storia della rappresentanza politica alla vicenda della fiscalità e tuttavia come ci spiegano gli storici del diritto e dell'economia
La alle relazione tra estensione del corpo elettorale e politiche tributarie è indiscutibile se all'origine la De Vitis la rivendicazione la richiesta della rappresentanza politica
Era rivolta contro la del Bate avvio del sovrano degli imporre le tasse
La conquista della rappresentanza di censo Silvia dalle Vian le per il ceto dei rappresentanti e a inasprire sugli altri
Per fare un esempio soltanto nel primo trentennio della Unità d'Italia
Quando la classe dei proprietari terrieri costituiva la maggioranza dell'esiguo corpo elettorale
La imposta fondiaria che era stata il maggior cespite fino al mille ottocentosettanta
Diventa il venti per cento delle imposte dirette e il sette per cento del totale un totale in cui già allora le imposte indirette
Che come si sa sono prevalentemente sui meno abbienti incidono per il cinquantuno per cento e quelle sugli scambi per il tredici per cento
Solo la estensione del suffragio portò all'attenuazione o alla eliminazione delle imposte più impopolari come la tassa
Sulla macinazione del grano e a istituire imposte relativamente più rispettoso e della equità come la progressività nella tassa di successione
Le sono imposte comunali su terreni e fabbricati la nominatività dei titoli tutte misure che il fascismo tolta di mezzo la rappresentanza porrà parlamentare provvedeva ad abolire il che sia detto per inciso ci ricorda qualcosa di quello che anche recentemente abbiamo vissuto in molte analisi colte ma soprattutto
Nella formazione del senso comune tende a scomparire il fatto che il fascismo non fu solo l'esercizio di una tirannide
La soppressione della rappresentanza elettiva e delle libertà democratiche
Fu funzionale
Al mantenimento di una forma di dominio di classe
La cui arretratezza non rendeva meno ma più vincolante il per rifare il prevalere
Del profitto e della vendita sul salario così come il paternalismo il populismo non rendevano meno pesante Manzi cristallizzata hanno la condanna del lavoro ad una piena subalternità
La estensione del suffragio e dunque della rappresentanza
Era stata infatti il risultato della lotta sociale e politica comune
Del movimento operaio che era venuto creando le proprie organizzazioni sindacali
Noi parliamo qui infatti nell'anno del centenario della CGIL e le proprie organizzazioni politiche reciprocamente autonome
Ma accomunate in una comune aspirazione all'ora alla rappresentanza del lavoro
Con un sole ingiustizia della disparità nei diritti politici
E contemporaneamente controlla i nostri le iniquità che assiste nella economia e nella amministrazione della cosa pubblica
Quel comune Indirizzo non mutò
Nella sua essenza in Italia e nell'Europa occidentale
Nella seconda metà del secolo passato
Sebbene sia stata necessaria una non facile azione per l'autonomia sindacale e non solo in Italia
Se qui da noi gravava all'interno del maggiore partito della sinistra in termini teorici e pratici l'idea del primato del politico tradotto nei casi peggiori nella idea del primato del partito
In gran parte degli orientamenti socialdemocratici agiva una simbiosi tra sindacato il partito pur nella distinzione dei ruoli ed è formale rispetto delle reciproche sfere di influenza
E pur con le diversità che si conoscono da paese a Paese
Come la convergente volontà di rappresentare il lavoro nella prima parte del secolo
Aveva portato in tempi più o meno Diversi all'astensione alla estensione dei diritti politici in tutti i Paesi liberali avviati sulla strada della democrazia
Così nel secondo dopoguerra quel medesimo impulso che si trovava anche della esistente gara tra i blocchi contrapposti generò l'estensione dei diritti al campo sociale
Con importanti conseguenze nella concezione della politica e dello Stato
Ma è proprio quella comune aspirazione a rappresentare il lavoro che oggi non esiste più
In Italia dice Sabattini nel mille novecentonovantacinque al comitato centrale della FIOM
Non vi è più nessun partito che pretenda di rappresentare i lavoratori
Molti partiti aggiunge forse tutti i partiti
Oggi si presentano in termini Intel classisti nel senso classico di questa espressione cioè nel senso di rappresentanza di ceti sociali diversi con interessi diversi
Era una constatazione
Senza alcuna Nostalgia del passato
Anzi l'uso del verbo pretendere e già un giudizio critico la rappresentanza partitica del lavoro e vista come una pretesa cioè come un atto arbitrario della volontà o peggio una posizione strumentale
La polemica
Che tornerà spesso negli scritti di Sabattini e contro quelle scelte e decisioni partitiche che in nome di un'asserita rappresentanza del lavoro
Avevano premuto per attuare o avevano attuato politiche che si venivano dimostrando assai sfavorevoli per i lavoratori
Più ancora non già la critica ma la condanna era verso quelle concezioni di origine Legnini Anna
Che sovrapponeva noi partito alla classe
Pretendendo appunto di esserne la coscienza Esterna ed unica
Ma in questa constatazione della fine
Della volontà partitica di rappresentanze il lavoro
C'era la consapevolezza di una realtà del tutto nuova
Nel mondo o aveva terminato in quegli anni il bipolarismo con la vittoria del modello capitalistico e in Italia ove i partiti della Resistenza e della Costituzione erano tutti scomparsi
A sinistra si era fermata anzi una mutazione sostanziale
Di fronte alle trasformazioni nelle tecnologie e dunque nel lavoro
Il cittadino e non il lavoratore diventava il soggetto da rappresentare
Veniva scomparendo così l'idea originaria peraltro come sapete presente nella nostra costituzione che è l'unica che nomina i lavoratori
Che se tutti i lavoratori idea originaria dico che se tutti i lavoratori inattivi sono cittadini non tutti i cittadini sono lavoratori
E ci sono tra l'altro anche tanti lavoratori che non sono affatto cittadini
E scompariva l'idea
Che c'è una comune sostanza umana da portare alla luce in tutti i lavori
Manuali e intellettuali stabili o precari di nativi o di migranti
Una sostanza che alla base del processo sociale
Ed è processo economico dell'accumulazione e che viene in ogni modo svilita quando si metta al primo posto come intanto veniva cadendo nella società
E nella politica il capitale e la vendetta
Se la rappresentanza del lavoro
Era stata talora veramente una pretesa
Una pretesa dovunque da superare dal
è difficile considerare un rimedio
La concezione della il rappresenta più illa presentata abilità politica del lavoro
Una IVA presente
Di vita che sarebbe motivata dal fatto che esso è ormai sfrangiato in troppi lavori o peggio poiché esso è gravemente indebolito dalle relativa facilità di dislocazione dell'imperiese
Va ricordato che questo non è stato un processo che questo pur svolgimento politico del nella sinistra non è stato un processo se non soltanto italiano
Come
Tutti sanno e come prova la concezione della socialdemocrazia tedesca
Quale nuovo centro o il distacco di Blade teorizzato precedentemente da Giddens
Dalla tradizione laburista Tradate unionista per approdare ad una forma di moderatismo neo centrista che oggi è in profonda crisi
Il mutamento di referente sociale cioè determina una trasformazione della natura i Deva identità stessa di questi partiti fenomeno che d'altra parte e da tempo in atto anche in Italia e volge in questi tempi verso il proprio approvato
La fine di quella che per un lungo tratto di tempo
Era stata seppure su piani diversi
Una comune aspirazione alla rappresentanza del lavoro
Da parte del movimento sindacale e dei periti e dei partiti di origine esplicazione socialisti Ica
Propone necessariamente anche alla rappresentanza sociale
Questa è la tesi che si trova in questo libretto
Interrogativi nuovi
Di cui Sabatini vuole farsi interprete proponendo come ha ricordato Bertinotti il tema della indipendenza del sindacato
Il mutamento lessicale intende sottolineare
Se io non capisco male ma mi pare che questo si esprime cito nel testo
Che se l'autonomia corrispondeva ad una separazione funzionale per cui poteva apparire che il sindacato in quanto espressione di una parte sociale
Affidava tacitamente ai partiti i suoi simili per l'origine culturale la funzione della sintesi politica e della mediazione
Oggi questa situazione è cessata ed è dunque cessata anche quella sorte di autolimitazione che il sindacato aveva in certo modo imposto assi medesimo
Indipendenza
Questo contesto significa dunque la espressione di una propria cultura il bisogno della espressione di una prova a Pavia cultura generale
Di una propria compiuta visione della società e della sua eventuale trasformazione
Al di là del quadro politico che si è trasformato in Italia
E devo dire definizioni dei partiti
Dice Sabattini di come essi si sono chiamati e si stanno chiamando la FIOM
è sempre una relazione al comitato centrale
Ha un rapporto forte
Diretto organico con tutta la tradizione socialdemocratica europea e aggiunge
La CGIL
Non è mai stata agnostica rispetto all'obiettivo di fondo del socialismo
Ha partecipato in termini organici a questo processo
Non si tratta però
Soltanto di un richiamo alla tradizione verso cui peraltro Sabattini come voi sapete meglio di me era molto critico
Quanto soprattutto di un bisogno che nasce e intero i nuovi processi in atto nel mondo del lavoro e nei rapporti con la controparte sociale
Si vedeva avanzare
In quella fine risse eccolo e ancor più poi nel nuovo secolo che veniva nascendo
Un modello non solo di relazioni industriali ma di società
Kerry propone la piena subalternità del lavoro
L'accantonamento la negazione dei diritti conquistati il ritorno del lavoro alla condizione di pura merce
L'analisi di Sabattini guardava oltre all'Italia
Ad un processo determinato dal prevalere degli interessi e della concezione propri alle grandi suscita multinazionali i cui modello e quello del sindacato corporativo aziendale
Ed è contemporaneamente quello della diminuzione della democrazia in un libro recentissimo
Di una importante studiosa della nella Università di Cambridge in Inghilterra
E il titolo è quello della conquista silenziosa per conquista silenziosa si intende la conquista delle grandi corporazioni Della Porta
Nel terreno della politica e quindi della democrazia stessa e il sottotitolo non tradotto in italiano diciamo
E di questa professoressa Morena perse il suo nome e il sottotitolo è la morte della democrazia e precisamente e nulla una il tema un tema che viene ampiamente argomentato e dimostrato in questo volume di natura certamente divulgativa ma con un focus sul robusto impianto scientifico il tema che veniva proponendo a se stesso Sabattini
Se il sindacato
In questa nuova realtà
Della Greed detta della globalizzazione della post-modernità
Non è esso stesso capace di proporre una diversa visione della realtà e del mondo
Se ne parla della concertazione non un metodo che può essere utile viene sottolineato in queste pagine ma addirittura una ideologia
Se non sarà capace di mutare se stesso esso rischia il proprio rapporto con i lavoratori e la insignificanza della propria azione
Viene di qui
La proposta per un nuovo legame democratico nel modo di essere del sindacato nel suo rapporto con gli iscritti e con tutti i lavoratori
Quella proposta su cui la FIOM si impegnerà e che ha già visto episodi molto rilevanti
La proposta di affidare ai lavoratori l'ultima parola sui contratti o sulle vertenze in cui ci si ingaggia
Non si tratta di mettere in discussione la funzione rappresentativa del sindacato
Ma al contrario in questa visione di rafforzarla
Né si tratta di rompere l'unità sindacale che volta a volta si riesce a costruire ma di dando ai come metodo e punto di riferimento
Il giudizio di chi dovrebbe essere considerato i titolari il primo del diritto di contrattare
E il giudice ultimo del valore per la collettività e per la propria stessa vita dell'eventuale accordo che sia stato raggiunto
La combinazione della democrazia delegata con la democrazia diretta
Sia pure nella forma
Più elementare del referendum
Devo la democrazia degli iscritti con quella dell'insieme dei lavoratori fa parte di un bagaglio antico
Che viene da quella lezione della Luxemburg cui Sabatini era legato fin dalla giovinezza
La quale si era fatta teorica dell'espressione diretta della volontà operaia e popolare
Ma dinnanzi allo scioglimento della Costituente russa ad opera del governo dei bolscevichi dissociativo funzionali ammoniva
Se stessa ma moriva Lanning che senza le elezioni generali
Sto citando senza la libertà eliminata di stampa e di riunione
Senza libera lotta di opinioni la vita muove in ogni istituzione pubblica
Diviene vita apparente ove la burocrazia rimane l'unico elemento attivo finché si arriverà alla dittatura di un pugno di uomini alla dittatura borghese
è una riflessione che i contermini mutati sarà molto presente anche nei Quaderni
Di Gramsci nella riflessione sul rapporto tra dirigenti e diretti
Tuttavia anche un sindacato ecco il punto voi mi scuserete della somma di età con cui espongo queste tesi
Ma
Il tempo stringente
E so che anche Epifani e pressato dalle scadenze politiche e sindacali
Tuttavia anche un sindacato che ritrovi un pieno rapporto con la sua base
Che sia capace di un proprio progetto di società
Insieme con la propria politica economica sociale rivendicativa non può farsi partito penna il proprio snaturamento
Anche se in tempi passati e gli accenti in varie parti del mondo il sindacato appunto innevato partiti
Il tema della sinistra politica torna così in questi scritti come una questione che non può essere elusa
Non è una sinistra
Si sottolinea quella che incapace di vedere che il ritorno di tanta parte del lavoro
Alle condizioni precedenti alla conquista dei diritti più elementari
Sino vere e proprie forme di nuova schiavitù come sappiamo non è una questione sindacale soltanto ma di tutta la società e di tutta la politica
Permettetemi cui dunque di volgere confusione
Con una citazione finale
Mi sembra giusto pensare
Dice Sabbatini nell'intervento che colpì come chiude il volume che fu
Per loro un fatto poco tempo prima della sua morte
Che sia necessaria una sinistra che oggi riconquista il suo dominio intellettuale e Paratico su questa fase del capitalismo e sulle prospettive sia delle società sviluppate
Sia di quelle del mondo della indigenza e della fame
Se non c'è e cioè la comprensione strategica di ciò che vuol dire oggi
La concreta vita di chi lavora
Di ciò che vuol dire oggi la riduzione delle persone uomini e donne a pura merce del processo produttivo non si Pozzallo tale
Per riconquistare la loro libertà e la loro dignità
Si può parlare di dice di pari opportunità
Ma se se ne parla sinceramente allora bisogna sapere
Che anche le pari opportunità non sono possibili in questo sistema capitalistico
Dunque
è il tema della trasformazione sociale come sfondo come obiettivo
Come premessa per la politica
Che torna in queste annotazioni
Finali
Una trasformazione naturalmente che non si può immaginare se non su una scala che
Non può più essere quella di uno stato nazione come non ha mai potuto esserlo e non può che essere quella europea
L'idea di Sabattini non era quella di un partito unicamente incentrato sulla questione del lavoro
Era ben presente
Ed è ben presente in tutta la sua rete votazione e sono testimone di queste di questa di questo sforzo della ultima parte della sua vita era ben presente
Il fatto che nuove contraddizioni sono presenti nella società contemporanea e che sono venuto venute alla luce
Però per la del movimento delle donne
Impegnate sui temi della differenza sessuale
In sono venuti alla luce nel movimento ecologisti Ico
Sono venuti alla luce innanzi tutto nel movimento terrà parce
Dunque non è una posizione
Riduzione Istica quella che preoccupa Sabattini in questa parte terminale della sua vita ma il punto di partenza di una nuova sinistra
In punto di partenza sociale di una nuova sinistra che possa essere a un tempo autonoma unitaria capace di pensiero alternativo
Come si dice con una sintesi e contemporaneamente di attitudine al governo
Queste ultime parole di Sabattini che ho citato come si vede
Non danno una consolazione è una conclusione ma stimolano ad una ricerca
Ed è a questa ricerca
Che io attendeva
E a cui la morte lo ha troppo presto strappato
è una ricerca
Che sarebbe giusto è utile portati avanti come credo che intenda fare la fondazione che qui ci ha chiamato a discutere
Perché è vero
Che tra tante dimenticanze tanto oblio nella cultura di molta parte della sinistra
Viene in larga misura dimenticato il futuro
Ma per la costruzione del futuro non si può prescindere dal tema della trasformazione sociale grazie
Relazionale Rizzo
Anche per lo sforzo fatto voglio dire da tanto tempo almeno per quanto mi riguarda che non sentivo un intervento che riuscisse a tenere insieme dei fatti e delle citazioni anche delle gli episodi storici trasforma mettendoli trazione diventerà una narrazione si vede che Aldo c'è anche lavorato parecchio questo quindi la ringrazio doppiamente e a proposito di narrazione di storia viene dalla parola Guglielmo Epifani che anche gli unici ad impegni che tutti conosciamo
Domani son cento anni che come con l'iniziale a Milano quello che può essere tentato il primo congresso del Confederazione generale del lavoro
E i le cose di cui discutiamo oggi tra rappresentanza sociale ha tentato la politica del lavoro in fondo rappresentano il filo conduttore della
Storia e anche dei crucci del della CGIL che lo si chiama ci non c'era lei allora però insomma
Ecco allora e gli do la parola così anche con questo come dire ricordo che ancora lo speech opera che il fatto appunto che domani comincia tra
A concludere queste lunga celebrazione di una lunga storia che poi guarda al futuro no Magni
Si è intanto
Mi dispiace un po'che sono anch'io
Costretto da queste ore un po'affannose
Prima del varo della legge finanziaria
E sono stato di ciascuno
Invitato a una riunione fra fra mezz'ora pompo importante alla quale devo andare
Mi dispiace perché invece il tema di oggi avrebbe meritato parlo per me ma ne parlavo anche con Fausto anche per Fausto la possibilità di di restare di ascoltare perché
Il tema in discussione un tema davvero molto molto importante molto molto contemporaneo il che ci interroga in profondità
D'altra parte è uno dei temi che che affronteremo anche a Milano la il primo ottobre perché non c'è dubbio che questa discussione alla discussione antica
Antica così come antica la nascita del sindacato italiano
Nel suo particolare rapporto con la politica con i partiti che si sono nel tempo fatto riferimento ai valori della sinistra
In fondo uno dei motivi sui quali quando nasce la CGIL immediatamente nasce un po'rotta perché in quel congresso di Milano i sindacalisti rivoluzionari prendono ed escono
Esattamente anche il nodo del rapporto tra l'autonomia con la parte politica perché la parte di sindacalisti rivoluzionari viveva una sentimento che oggi forse si potrebbe chiamare di assoluta
Indipendenza nei confronti dei partiti di riferimento
Mentre dall'altra parte si ragionate valutava di autonomia nei confronti quindi lo dico soltanto per dire come in fondo che i temi di cui parliamo sono temi un po'classici ma proprio ragione di questo mi veniva da pensare spero di mi dirà nel modo giusto
Che in fondo Claudio a suo modo è un classico
E d'altra parte è così
Perché se voi se noi quando c'è dato opportunità proviamo a ragionare a partire dalle cose che Claudio ha detto elaborato avvenuto facendo anche con una ricerca che non sempre come sappiamo è stata lineare
E lo dobbiamo anche a ragione del fatto che lui è un sistema Tore
è stato oltre che un sindacalista anche un teorico un pensatore
Tra virgolette un ideologo
Che affonda la sua classicità esattamente nei temi che affronta per le cose che dicevo prima e nel modo e nel metodo con il quale dice
E questo ci rende particolarmente contemporanea oggi una discussione che nata nel novantacinque nel novantasei con i congressi della FIOM Maratea oggi ci ripropone le questione di cui stiamo di cui stiamo
In ragione di questo metro di questo rispetta anche di questo affetto ti ho sempre portato a Claudio
Provo a fare
Qualche osservazione perché io penso che dobbiamo anche dire che temi di questa complicazione al mondo di oggi non hanno almeno da parte mia una risposta precisa su anzi io in qualche modo di fiderei
Da chi ha già una risposta perché i temi che dobbiamo affrontare hanno dentro di loro una carica di ricerca di problematicità che il tempo di oggi si incarica di rendere sempre più evidente
E sui quali possiamo dare delle sistemazioni provare a dare una prima risposta una prima soluzione
Ma ho l'impressione che siamo in una di quelle fasi di cambiamento in cui la sistemazione finale forse richiede ancora dei tempi dei processi e dei passaggi che si devono definire d'altra parte parto solo porto solo degli esempi a conferma di questa mia opinione
Noi per gran parte della nostra storia quando abbiamo parlato del rapporto tra rappresentanza politica
E sindacale abbiamo sempre parlato del rapporto tra sindacati e partiti
Se voi andate a rivedere i testi anche no
I due termini annusati al singolare
E questo nasceva da una tradizione sia interno alla Seconda Internazionale Center alla terza nei due versanti classici che la storia ci dà oggi è impensabile fare questa discussione al singolo
Oggi questa discussione implica un connotato pura
Plurale per i sindacati
Plurale per i partiti plurale perché non c'è più soltanto sindacati e parti
Pensiamo e movimenti
Pensiamo al crescere dell'associazionismo a partire da quello dei consumatori che bene o male ci porta e ci determina del problema
Parliamo di tutti i movimenti iniziative culture che vivono nascono attorno al tema delle diverse facce i bisogni di cittadinanza
Vale per il sindacato perché non c'è solo la CGIL
E aggiungo
Non c'è solo la CGIL più la CISL ha più da cui e parlo per impartiti perché non ce n'è più
Così come tutto questo
Per noi
Vuol dire che in realtà
E questo aumenta la complessità della nostra ricerca che anche la condizione del lavoro e le facce della condizione del lavoro non può più essere e lo sapevamo declinata al singolare
E non soltanto perché non siamo più in presenza delle vecchie stratificazioni sociali ma perché in realtà nel lavoro di oggi e su questo andrebbe poi ne parleremo
Fatto un lavoro serio di di indagine nel lavoro di oggi come mai nel passato
Vivono le storie che abbiamo alle spalle le storie che viviamo oggi
Noi abbiamo nel mondo del lavoro parlo per l'Italia ma non vale solo per l'Italia il lavoro più antico che c'era quello premoderno quello moderno quello postmoderno
Lo schiavismo e lavoro realizzato e dentro questa complessità che cresce poi lo riprenderò anche l'idea corretta di Claudio che l'autonomia affonda sulla rappresentanza degli interessi implica che si discuta quali sono gli interessi e il modo di rappresentarli unitariamente in un mondo in cui gli interessi anche interni al mondo del lavoro tendono a diventare più complessa
Arriva una prima conclusione di metodo non di risposta se non mi contraddire il subito tutto questo implica paradossalmente in ragione di questo che da un lato il sindacato diventa più parziale come correttamente chiedeva Claudio la sua parzialità deve vivere
E contemporaneamente questo sindacato tanto più in una logica autonoma postula una soggettività generale più forte che abbia dentro di sé si un'idea di società e quindi di possibile e necessario cambiamenti
Dove però il problema che abbiamo di fronte a noi
Che il rapporto tra questa parzialità che cresce e queste esigenza di un'idea di società sempre più alta o di soggettività autonoma del proprio punto di vista critico postura dentro disse che sì affronti il nodo del modo con il quale l'autonomia la soggettività politica sociale ideale di una o più organizzazioni sindacali fa i conti con l'esercizio e la pratica di quello che Fausto chiamava il contratto e cioè la peculiarità dell'essere sindacato che rappresenta le forme del lavoro attraverso l'esercizio della contrattazione
Da questo punto
Vista anche una discussione che avevo fatto anche l'anno scorso parlando nella stessa occasione tra autonomia e indipendenza
Il tema cioè in base al quale io sono portato a dare sempre un valore più positivo al termine autonomia perché in sé
Rappresenta il fatto che i ti dà il tu da per temi con i tuoi strumenti con le tue rappresentanze un orizzonte di quello che voi di quello per cui ti batti e il termine indipendenza che ha dentro di sé un prefisso negativo non dipendente anche questa discussione realtà nella storia della discussione che si mescola nella discussione delle origine il termine che troveremo quasi sempre indipendenza negli statuti sto parlando nei vecchi statuti delle prime strutture camerali delle prime federazioni di categoria troviamo il termine indipendenze nel testo che ne avrebbe dovuto avere meno il Patto di Roma
Perché nel Patto di Roma collo del giugno quarantaquattro il termine che viene usato il termine indipendente troviamo indipendenza come sappiamo in tutti i sindacati che sono sopravvissuti al cambiamento del sistema sovietico indipendente Solidarność ma indipendente anche il sindacato che era il vecchio sindacato ufficiale
Nella vecchia Unione delle Repubbliche socialiste soldi
Così come autonomia lo trovi lo stesso mescolato quindi sono per deporre le armi rispetto a questa discussione perché nel corso della storia i due termini davvero sono stati spesso usati in materia interscambio
Perché dicevo che oggi il sindacato ha dentro di sé una parzialità più forte
Non solo in ragione delle trasformazioni ma del fatto che attorno a queste trasformazioni si sta attentando va in campo
Da anni
E ancora oggi
Un attacco un un tentativo che culturale sociale e civile economico di interessi
Attorno al ridimensionamento della centralità del lavoro e delle sue rappresentanze si è usato di tutto contro il lavoro
Si è usata l'idea della cittadinanza contro il lavoro quando si è contrapposto un primato della cittadinanza contro quel primato che fondava il lavoro
Sì ho usato l'ambiente contro il lavoro quando si è contrapposto la ragione dell'ambientalismo con le ragioni del lavoro e dei lavoratori
Si è usato il mercato vivamente contro il lavoro ci sono stati i consumatori e si usano i consumatori contro il lavoro quando si recupera la centralità del consumatore e ci si scorda Sempre a della centralità o dell'esistenza del lavoro oggi Telecom ieri qualsiasi ragionamento sulla liberalizzazione dell'industria manifatturiera e di un'agricoltura in cui invece conta soltanto il produttore e ma il consumatore
Si è usato il lavoro contro il lavoro quando si è teorizzato il mercato nel lavoro il dumping sociale la concorrenza libera senza regole
Succhiato europea su chiave internazionale quando si è diviso il lavoro contro il lavoro per generazioni per luoghi e attorno a questo si è tentata scioccamente l'ideologia della fine del lavoro
Che è esattamente l'ideologia sciocca che era stata preceduta dall'idea che era finita la storia della storia non aveva più senso
Voglio dire ciò che attorno a questo in campo una grande operazione di interessi e una grande operazione culturale
Contro la centralità del lavoro contro la sua riconoscibilità contro la sua centralità che trascina inevitabilmente anche quando non è espressa
A tanto a sé anche un attacco contro il sindacato e la rappresentanza
Del lavoro
Siccome io penso che questo è vero
Mi sono a lungo interrogato se una battaglia come questa un'offensiva che noi dobbiamo e abbiamo messo in campo contro questo tentativo
Potesse riguardare soltanto una parte del movimento sindacale
E sono arrivato alla risposta
Che in realtà questo è un tema che non interroga solo no
Non interroga solo la CGIL il secondo me segnatamente non interroga necessariamente solo i partiti della sinistra
In ragione di questo sono convinto che c'è e qui è un passo che capisco
In qualche modo anche rispetto alle nostre discussione deve aprire una discussione neanche una riflessione in parte inedita attorno a questo
Noi dobbiamo anche riconsiderare il punto in ragione del quale tra noi e gli altri sindacati e segnatamente tra noi e la CISL alla sua cultura e la sua storia se oggi non è venuto il tempo di fare in maniera più coordinata e più forte una battaglia culturale contro questo disegno strategico incanta
Non è il nome che abbiamo le stesse opinioni perché non le abbia ma nel nome che sia in una logica di sindacato più collaborativo partecipativo sia nella logica del sindacato che ad esempio noi incorpori diamo in cui c'è conflitto e cioè contratto ci Autonomia e c'è cooperazione
Nel nome dei due modelli possibili di strategia sindacale non ci sia in realtà da parte di entrambi la stessa convinzione che al fondo di una strategia collaborativa ora dico tutta o di una strategia puramente conflittuale non vi sia lo stesso bisogno di ricercare rivendicare ritrovare di costruire un filo di autonomia del soggetto lavoratore
Perché senza questa autonomia senza queste idee assenza a suo modo tra virgolette questa centralità in realtà non vive
Nell'esercizio del conflitto nel secondo me un corretto esercizio di collaborazione e di cooperazione
Se non vuole essere questo Suban
La stesso ragionamento
Che interrogano i dovrebbe riguardare i partiti
E qui
Vale per i partiti in maniera rovesciata una parte delle considerazioni che dobbiamo fare perno
Non sono convinto che anche nelle modalità non sempre ordinate con cui discutiamo ma pure discutiamo di questi temi le formazioni politiche discutano diciamo con la stessa avvertenza con la stessa profondità anche partendo da punti di vista da punti di vista diversi
In questo penso che abbia ragione Fausto quando dice c'è un problema anche che riguarda i partiti e le loro e le loro difficoltà
Io resto convinto
Che un ruolo nostro forte anche nei modi più unitari di come dicevo prima attorno a queste questioni
Costringe partiti
A fare una riflessione che fanno fatica a far
Per forza
E lo fanno perché i partiti italiani oggi corrono un rischio evidente
Così come per noi è fondamentale recuperare un punto di vista autonomo critico nostro partendo da quello che siamo
Per interrogarci sulle cose che accadono e sulle risposte da dare la stessa cosa vale per i partiti
E i partiti a differenza di noi con un rischio di non ha vere quelle radici nei processi sociali che noi nel bene o nel male poco ottantotto fortunatamente non possiamo non fare non possiamo non ebbe e corrono cioè il rischio smarrendo questo di non essere in condizione di avere un loro punto di vista sui processi di trasformazione sulla loro identità i loro programmi
So bene
Che poi attorno a questi temi
Non si può semplificare ma credo che questo però rappresenti per le formazioni politiche un problema e anche in cui sia che tu scegli un'opzione politica sia che tu scegli tu un'altra opzione Poli
Un partito ha bisogno di avere dentro di sé accanto a tante Radice tanti interessi anche quelle radici quegli interessi che parlano che riguarda del mondo del lavoro
Ognuno secondo la propria vocazione di fondo signor proprio lo secondo la propria idea la proprio culturale e la propria idealità che ripeto non credo che questa discussione riguardi solo uno con due coi partiti soltanto della sinistra questo secondo me uno dei grandi problemi che ha di fronte a noi il nostro Paese e voglio dire non soltanto il nostro paese è uno dei grandi problemi che ad esempio la costruzione ordinate costituzionale dell'unione europea
Questo e anche un modo per vincere quella battaglia culturale che fa scomparire il lavoro e la sua centralità perché a realtà pensa che invidia soltanto un altro prima
Quello dell'impresa e quelli della
Grazie Guglielmo Epifani che Franco anche lui uscirà per andare in un'altra sede a discutere di altre cose
Persino più complicate Gianni Rinaldini segretario della FIOM io non so cosa aggiungere a questo visto che questa è il segretario FIOM che è venuto dopo Claudio e quindi oltre status grande amico e quindi non faccio altro che dargli la parola punto e basta
Allora prima alla
Di
Rimanere in pochi
Dico subito che
Almeno per quanto mi riguarda
Poi che
Nessuno può avere la pretesa di farsi
L'interprete del pensiero del Claudio
Per quanto mi riguarda
Porrò semplicemente una serie
Gli interrogativi di scelte e di problemi
Su cui era aperta una riflessione oltre a delle scelte compiuti
Del resto la caratteristica del Claudio era nel suo agire
Di tenere sempre presente un fortissimo intreccio
Tra l'analisi la ricerca
E l'iniziativa
La pubblicazione di oggi riguarda un determinato periodo
Rileggendo le cose del Claudio era sempre presente questo profondo intreccio tra le due questioni che di volta in volta
Portava a ulteriori approfondimenti
Uno dei passaggi che certamente a metà degli anni novanta
Nell'analisi sulla globalizzazione e su quello che
Faccio presente che questo avvenne compreso la questione dell'indipendenza in presenza di un Governo che nel governo dell'Ulivo
Non avvenne in presenza
Del governo a Berlusconi
Il ragionamento sull'indipendenza avvenne in quella fase autonomia indipendenza dentro un ragionamento più generale rispetto ai processi
Sociali e politici in atto nel nostro Paese non solo
Per questo io
Riprendo tra questioni
Una è quella riferita
Il fatto della rappresentanza politica
Se l'interrogarsi
Rispetto alla rappresentanza politica e alla sinistra
Ha un senso
E dirò che c'è ovviamente dentro questo non semplicemente
Problema
In termini generali e astratti
Ma rispetto ad una sinistra che abbia un riferimento sociale preciso
Il problema di che cosa
Vuol dire
Una rappresentanza
Politica della sinistra rispetto al nodo di un sindacato autonomo indipendente
Che è una rottura con tutta la tradizione
Del movimento operaio
La terza questione è quella riferita
A come queste cose precipitano nella situazione attuale
Penso ad esempio in temi esemplificativi
Al patto per la produttività
Proposto dalla Confindustria
Oramai c'è anche un problema di termine un tempo era Patto per il lavoro adesso col passare del tempo al patto per la competitività patto per la produttività prossimo sarà fatto per l'impresa
Cioè ma anche in questo una
Queste sono le tre blocchi di
Questioni che
Intendo affrontare non dando delle risposte ma
Come dire perché siano chiari almeno alcuni aspetti della discussione
Che ci viene lasciata anche a partire da una serie di intuizioni Tortorella Sabena
Che negli ultimi anni
Le discussioni fino alle prime ore del mattino pure questione relativa alla rappresentanza politica
Rappresentanza politica rappresentanza sociale
Era una delle questioni che
Ci ponevamo interrogavano
Il Claudio su quale risposta dare
A questo problema
A partire da un elemento
L'elemento è questo che io lo riassumo così
Siamo in fase di centenario
Domani inizia sono le celebrazioni rispetto al fatto che iniziò nel novecentosei congresso costitutivo
Del
Dalla CGIL che si concluse
Poi con la nascita CGIL il primo ottobre
Ora non c'è dubbio che nel Novecento
Nella storia fondativa del movimento operaio
Nelle sue diverse versioni nelle sue diverse articolazioni del movimento operaio e degli altri soggetti politici
Nascevano a partire da essere progetti sociali e politici alternativi
Con riferimenti sociali precisi
Con riferimenti sociali precisi
Che a partire da questi e ovviamente dalla lettura
Dei rapporti sociali e della società capitalistica
Costruivano
Ipotesi
Politiche generali
Anche nella versione di chi sceglierà di essere un soggetto politico che aveva un riferimento interclassista
Poi dentro questo discrimine ma a partire da questo discrimine
Tu avevi un'articolazione
Di posizioni politiche
Anche all'interno della sinistra Partito Comunista Partito Socialista
Le diverse espressioni ma sempre
A partire da una comune riferimento
Da cui partiva il si esprimeva un progetto un Progetto di carattere generale
Ora
Non c'è dubbio
Non voglio annoiarvi
Sui processi di trasformazione che ci sono stati globalizzazione
Le modifiche alla trasformazione nel lavoro
Nell'organizzazione dell'impresa
L'impresa Rete le terziarizzazione in rapporto con i servizi eccetera eccetera
Dopodiché è e rimane un punto
Oggi anche dopo la sconfitta del movimento per la cent'
Ancora un senso
L'esistenza
La nascita o lo sviluppo
Di una rappresentanza politica
Che abbia un riferimento sociale
Nel lavoro dipendente e nel lavoro subordinato
Oppure questa storia definita
Si è conclusa
Si è conclusa
Nel senso che oggi al centro
C'è il cittadino
La persona
Ma quella fase
Che aveva assegnato l'intera storia
Del confronto sociale politico e quindi anche dal punto di vista sociale le esistenza
Di interessi diversi e dell'espressione sociale di interesse diverso
è una fase che si è conclusa
Con la sconfitta
Del movimento operaio per cui oggi mutano
Possono mutare quelli che sono i riferimenti
No io la dico così perché a me pare che questo sia il passaggio concettuale che noi oggi abbiamo di fronte
Rispetto anche la discussione politica aperta sul futuro dalla sinistra
E lo dico perché ovviamente
è già stato detto somma oggi il lavoro si pone in termini diversi non si tratta di ripetere
Rapporto tra lavoro sviluppo ambiente insomma
Le do per scontato voglio stare proprio in modo stringato le questioni che oggi si pone
Ora io credo che questo problema
Oggi ci sia per intero
E non credo che non esista oggi purché sia finita la storia di una sinistra che abbia un riferimento sociale
Nel lavoro subordinato nel lavoro dipende
Non credo che sia
Ovviamente una sinistra che non è quella del passato
Una nuova sinistra
Ma quando dico nuovo poi riprenderò pro tutto un aspetto
Che abbia elementi di discontinuità
E di rottura rispetto al passato
Ma che come dire non assume l'orizzonte dell'esistente
E dei rapporti sociali esistente come la fine della storia
Ma che sia in grado di progettare un'ipotesi di natura di natura diversa
No
Io credo che e capisco che questa è un'opzione
Di partenza non scontato
So benissimo che in campo ci sono
Altre voci opzioni altre ipotesi però insomma per dirla così ad esempio Claudio
Non c'era niente da fare se non
Quando ha visto un comunicato ufficiale poi Claudio
Non ci voleva assolutamente credere
Che è un partito della sinistra
Potesse non schierarsi per l'estensione dell'articolo diciotto andando a referendum
Dove fino all'ultimo era convinto
Che essendo un partito della sinistra alla fine
Non poteva che
Schierarsi per l'estensione dell'articolo diciotto a tutti i lavoratori a tutti i lavoratori dipendenti
Per di perché faceva parte della storia
Normale del sinistra poi devo dire
Devo dire
Che poi la cosa invece di invitare
Allora andare al voto era già un passaggio questo che mi passava neanche per la mente ma insomma mi fermo a mi fermo al pari
Lo dico perché poi non è che Claudio audio era sicuro che si sarebbe schierato dal figlio sull'articolo diciotto non riusciva a capire come fosse possibile
Come fosse possibile il contrario
La seconda questione e dentro questo ragionamento
Della repressiva presentarsi o politica c'è
Un passaggio
Fondamentale
Che però non è che si risolve con le semplicemente con le formule
Ma che di merito
E che riguarda il rapporto tra soggetto politico rappresentanza politica rappresentanza sociale il rapporto tra rappresentanza politica
E per quanto ci riguarda organizzazione sindacale
Qui si sono già dette una serie di cose rispetto
Alla storia del Novecento tra l'altro Tortorella fatto un lavoro prezioso io la riassumo così
Che la storia del Novecento per quanto riguarda il movimento sindacale non abbiamo avuto tre filoni fondamentali uno era quello di socialisti Rizzo
Rivoluzionaria
Che
Riassumevano in sé
Come soggetto
Sindacale soggetto sociale sindacato e e soggetto politico
La trasformazione della società
E quindi risolvevano con come dire il rapporto con la politica con i partiti politici in questo caso
Negando le assumendo direttamente questo funziona
C'è il filone laburista
Dove il sindacato che costruisce il partito
Decide di darsi la propria rappresentanza
Parlamentare
E c'è il filone
Quello tengo assieme socialdemocratico comunisti
Dove il ruolo del partito
Rispetto alla tradizione laburista
Diverso
Ora oggi
Nelle scelte che
Sono state compiute
La stessa elaborazione
E i passaggi
Del Claudio di estrema rilevanza
Rispetto a questa tradizione si introduce un elemento di rottura totale
Questo anche il senso
Lo dice in uno dei due degli interventi pubblicati che l'indipendenza è un elemento di estensione rafforzamento del concetto di autonomia
Cosa significa però questo
Significa allora che
Il sindacato
Deve essere in grado
A partire dal fatto che esprime non un interesse generale sindacato esprime una parzialità precisa c'era gente che rappresenta i lavoratori dipendenti per i pensionati
E a partire dall'espressione
Veglie degli interessi e delle mediazioni che devono essere compiute all'interno del corpo nel lavoro subordinato
Che non è riassumibile in un dato omogeneo ma a partire da questo deve essere portatore oltre che di una pratica contrattuale
Fondata sulla democrazia e sul voto dei lavoratori deve essere portatore di un progetto generale
Portatore di un progetto generale
Di trasformazione della società
Che non è delegato ad altri soggetti
Ma che rende il sindacato anche rispetto ai processi politici e sociali in atto un sindacato Houghton a indipendente
C'è stata una fase dove ci fu un barlume di discussione
Anche in CGIL su questo penso alla fase in cui superarono le correnti di partito e si ragionava sul fatto che bisogna distinguere pure allora era funzionale ad altre cose ma che bisognava distinguere tra i documenti congressuali principi fondamentali
Della CGIL eccetera
Nel senso che si tentava adesso al di là della risposta che gli fu data
Tanto più in una fase dove superai la questione delle correnti di partito di come affrontare questo problema
Il sindacato
Come portatore di un progetto di trasformazione sociale
Generale e quindi in quanto tale autonomo indipendente
Che affida la propria legittimità
Nel voto dei lavoratori e delle lavoratrici
Che ha un valore assolutamente strategico insisto anche dentro l'idea
Del fatto che
Va superata perché poi questa che sta alla base della vecchia divisione dei compiti
E dei ruoli
Per il sindacato agisce
Sulla sfera redistributiva
Sulla sfera redistributiva
Non rispetto ai problemi
Delle condizioni di lavoro e dell'esercizio del potere nei luoghi di lavoro
Del potere nei luoghi di lavoro
In qualche modo delegato in questo caso ad una dimensione che tutti in Terna attive ci si deve porre il problema del Governo
è per questo che il sessantotto sessantanove mise in crisi
La sinistra perché i contenuti di quella lotta i contenuti di quella notte
A partire dall'iniziativa sull'organizzazione del lavoro
E quindi l'espressione di una soggettività dei lavoratori che
Siria appropriavano ed intervenivano direttamente a partire
Dare loro dalle loro condizioni
Determinò problemi Serri rispetto alle allora eletti Cinquilli i CPS eccetera rispetto all'impostazione classica dei rapporti con i sindacati
Fino ad arrivare al punto che dentro quel processo fu persino ostacolata
La crescita
Di una prospettiva unitaria fondata sull'esperienza dei consiglieri fa
Ora
In questo
Che ed ed è evidente che in questo
E dentro un'idea di questo genere che non relega il sindacato ad un ruolo
Che nel migliore dei casi tenta di agire sulla leva redistributiva ma in questo ovviamente la democrazia
La partecipazione diretta dei lavoratori
E elemento assolutamente strategico per qualsiasi ragionamento
Perché e parte
Di una ipotesi di una ipotesi di questa natura
è evidente che dentro uno schema di questo genere il problema della rappresentanza politica non è più quello tradizionale del passato
Perché molta totalmente lo scenario anche nel rapporto
Tra l'organismo la rappresentanza politica i movimenti in questo caso
Le organizzazioni sindacali e guai se la rappresentanza politica
Di una in ipotetica nuova sinistra si ponesse il problema del governo come limitazione del conflitto
Che riprodurrebbe un'idea organici spicca perché noi adesso abbiamo il centrosinistra figuriamoci se avessimo un Governo di sinistra
Ne serviranno IPT ragionamenti
Se ci fosse un governo solo di sinistra tutti ragionamenti complicati nel rapporto tra
Sindacato e governo eccetera
è evidente quindi che
L'idea
Che c'è stata e perdura
Nel rapporto partito sindacato è una delle questioni
Come dire da indagare a partire dal fatto che per quanto mi riguarda il sindacato autonomo indipendente l'elemento di
Per me è l'elemento decisivo per qualsiasi ragionamento
Ultima questione
E questi
Tutte e due le questioni che prima ho richiamato
Hanno un senso
Se si parte dal presupposto che in questa società esistono interessi diversi
è che è una sposi sembrare una cosa banale ma non lo ritengo banale
Esistono interessi diversi
Dove l'interesse generale
Per usare questo schema
Nasce e deriva dal confronto e dal conflitto tra interessi diversi
Oggi la cultura dominante
E l'approccio anche della discussione di questi giorni
E a mio avviso fortemente segnata
Anche attraverso una campagna dei mezzi di comunicazione
Dove l'interesse generale nell'interesse dell'impresa
L'impresa rappresenta l'interesse generale
E a partire da questo tutto resto deve essere reso funzionale alle esigenze dell'impresa
Io la dico così
Non so cosa succederà domani non so cosa succederà nelle prossime settimane
Però io devo dire che sono rimasto sbalordito dalle reazioni che ho letto rispetto
Al patto per la produttività presentato da Montezemolo e probabilmente ufficializzato oggi o domani non so bene nell'assemblea della Confindustria
Ho sentito REM giudizi positivi
Interessa anche rispetto a quel patto
Ora quel patto
Non sto qui a spiegare i diversi punti semplicemente annulla l'esistenza di punti di vista DiVersi
Di autonomia tra i soggetti sociali
Ha in sé un'idea autoritaria
Rispetto all'assetto complessivo della società
Dove il contratto nazionale diventa un atto puramente burocratico
L'orario di lavoro è totalmente gestiti in modo unilaterale dall'impresa oltre a volere l'aumento dell'orario di lavoro
E si propone che a livello aziendale gli aumenti siano legati alla redditività delle imprese
Aggiungo che in questi giorni girando per l'Italia scopro anche perché se ne scoprono sempre di nuove che adesso c'è qualcuno che anche pensa al premio variabile legato il numero degli infortuni
Come risposta rispetto al
Di aggiungere tra i criteri anche il numero di infortuni
La definizione la definizione del premio variabile ora io dico semplicemente che è un'idea di questo genere non può nessuno può far finta di
Continuare
Pensare che non è in pista perché quello che è stato proposto è esattamente quello che è scritto nel documento ufficiale la Confindustria di un anno fa
C'è già tutto lì è stato riproposto pari pari e quando c'era confusi doveva aprire il confronto con le organizzazioni con le organizzazioni sindacali anzi quello di nani fallirà anche la Giunta di dell'intervento rispetto all'esercizio del diritto di sciopero e delle penalità per i lavoratori che uscivano dal quadro che prima ho delineato
Ora dentro l'idea di questo genere insistito il punto di passaggio concettuale perché poi è sempre lì che
E che viene annullata e negata la soggettività
Dei soggetti sociali particolari viene semplicemente negata la soggettività del soggetto lavoro
Io non so come affronteremo la discussione su questo come affronteremo la discussione
Sulle pensioni nei prossimi giorni
So una cosa che
Sono due passaggi delicatissimo
In quella idea c'è anche un'idea di sindacati
La confederali tali vero territoriali e la contrattazione aziendale
Per la CGIL sarebbe una mutazione genetica della storia della CGIL
Quindi
Come dire
Richiamo questi due elementi perché non sono scindibile dalle prime due questioni che ho richiamato
Perché se uno pensa ovviamente
Che non esistendo più
I diversi punte ricordo a tutti che nello Stato dalla FIOM
Cosa volete c'è ancora scritto antagonista
Capisco che qualcuno pensa al giorno d'oggi che sia una bestemmia va se c'è ancora questo piccolo particolare
Che nel nello statuto della FIOM quando si parla della nostra organizzazione
Si usa il termine antagonista che per quanto mi riguarda non ho nessun'intenzione di di aggiornare perché penso che sia un termine esatto rispetto a all'idea di sindacato di sindacato che abbiamo che abbiamo costruito
E chiaro che quindi le questioni poste all'inizio per quanto riguarda la rappresentanza politica in rapporto rappresentanza politica
Rappresentanza sociale quindi il ruolo del sia parte dal presupposto parte dal presupposto che noi non assumiamo
L'idea che io trovo insiste impressionante perché oramai no una volta destava scandalo ma a Roma non si parla più Patto per il lavoro cioè le condizioni Guido Gori lavoratori del Sol persino scomparsi nel linguaggio
E per la competitività per la produttività insiste la prossima volta sarà direttamente per l'impresa
Ecco qui c'è un passaggio
Che come dire ci consegna credo la stessa riflessione che stiamo facendo sul lavoro che Claudio perché tutto il lavoro Claudio e tutta la sua ricerca a mio avviso segnata da un punto fondamentale
Punto fondamentale che ha segnato tutti i diversi passaggi le posizioni assunte la ricerca eccetera come affermare
L'autonomia della soggettività lavoro l'autonomia contrattuale fondato sulla democrazia e sulla legittimissimo legittimazione dei lavoratori questo e l'asse che
Segna anche le diverse posizioni diversi passaggi compiuti
Non solo le lavorazione ma nella sua nella sua attività pratiche
Credo che questa sia anche la questione da cui ripartire oggi perché la vedo come dire messa fortemente in discussione rispetto ai processi in atto grazie
Solo per dire che naturalmente la Fondazione Claudio Sabattini che ha una sua sede a Bologna peraltro
Non solo non pubblica solo una volta all'anno dei libri cinico negli scritti Claudio quest'ultimo curato da Simone Vecchi che qui con me che ringraziamo
Ma fa anche un lavoro di ricerca e di ricostruzione il percorso dalla storia dell'Adorazione Claudio che come sapete più che scrivere parlare quindi un lavoro anche propri dei deve andare a trovare il registrazione c'era tutto questo lavoro avviene raccolto costituire RAI diventa un archivio che serve per quell'intreccio di passato di memoria e di pratiche quotidiane di elaborazione e di concreta realizzazione di quello spirito di cui mi chiamava adesso
Gianni Rinaldini cioè la necessità l'affermazione dell'autonomia di un punto di vista del lavoro sul mondo e di rappresentanza di questo punto di vista vi ringrazio tutti buona giornata