L'intervista è stata registrata mercoledì 16 gennaio 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Andreotti, Dc, Golfo Persico, Governo, Guerra, Iraq, Kuwait, Medio Oriente, Parlamento, Pci.
Rubrica
Commissione
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Dopo la relazione del presidente del consiglio Giulio Andreotti abbiamo chiesto alcuni pari ritrae i senatori innanzitutto sentiamo il senatore Cappuzzo del gruppo democristiano già capo di stato maggiore dell'esercito lui abbiamo chiesto quale potrebbe essere lo scenario di questa guerra quale la sua durata
Quale più che parlare del lecito dalla guerra io vorrei ancora sperare imprese poche ore che ci possa essere un segno di ravvedimento e che quello che fino adesso non si è realizzato possa iniziare cioè che è stata mossa
Aderisca cominci da far ritirare le truppe si arrivi dim diciamo così mettersi attorno a un tavolo per trattare proprio
La guerra si argomenta che nessuno vuole non l'ha voluto chi come me ha avuto ladri Grazia ritardi mai di subirla la vera eternamente sempre o dopo qualche cosa di ipotetico diciamo quindi le previsioni
Potrebbero anche essere facilmente superate dei fatti
La data la grande
Ovvero Rita sul piano tecnologico farà tre forze ad uso degli Stati Uniti presenti ego faceva pensare che una guerra ove ci dovesse essere e io sottolineo non mi auguro che non ci sia dovrebbe essere di rapido corso quindi una guerra in cui il fattore aereo e la tecnologia avanza degli esuli di possa dare andiamo così un colpo definitivo fin dalle prime battute praticamente privi le forze irachene di ogni capacità di esprimere una reale minaccia successiva quindi una guerra diciamo così
Tipo lampi
Naturalmente giocata più dell'aria per i conclavi troppa cioè io giocata nell'annientamento delle armi di lunga gittata e più pericoloso e quindi ecco sentore Capuzzo alcuni alti ufficiali americani sono espressi anche favorevolmente rispetto alla possibile utilizzazioni di armi di tipo al nucleare lei ritiene scongiurata questa eventualità ma io ritengo che si nessuno affronterebbe
Una visione così impopolare ritengo che gli Stati Uniti di fronte all'opinione vuole mondiale soprattutto perché in questo caso si identificano con l'ONU per legge è una coalizione eviteranno no diciamo così una decisione che gravida di conseguenze sotto il profilo soprattutto morale c'è da parte la umanità un rifiuto del nucleare ed è un rifiuto che naturalmente ha una grande pregnanza quindi naturalmente ritengo che anche gli e Sperti strategici i militari non ho mettano in conto l'opzione nucleare senatore per lei questo tipo di opzione viene scartata anche da un paese come Israele nel caso di un attacco ma io ritengo che il tra l per ovvie considerazioni politiche non venga coinvolto andarla dalla parte se voglio lo scontro armato anche perché la coalizione che così faticosamente con senso di insoddisfazione da parte nostra si è formato attorno al nel quadro dell'ONU attorno al nord alla volontà degli esauriti di rispettare spezzare il diritto infranto nel caso di un intervento di Soriano potrebbe essere fattore di disgregazione non accettando i paesi arabi un coinvolgimento di Israele in un l'operazione in questa portata quindi io mi auguro che non ci sia il nome ha bisogno di coinvolgere Israele e io mi auguro che soprattutto sa da possenti con mozione avventata non faccia di tutto per far precipitare la situazione insomma ecco paio penso che gli sarei Viani evidentemente hanno ragioni di sopravvivenza che è calcolato contano arredo sull'altro approccio anche metodologico e dalla calca con altri condizionamenti di tipo morale quindi non potrei parlare io di un adeguamento nella loro visione a quella che ho prezzo precedentemente io parlo di un mondo occidentale di cui conosco sul piano psicologico e sul piano militare tutti gli aspetti insomma Santo delle faccio un'ultima domanda
Sì e gli iracheni decidessero di attaccare la Turchia in questo caso lei che è un esperto che ha seguito molto da vicino queste vicende ecco l'l'Italia si troverebbe automaticamente in guerra con l'Iraq in questo caso male non tanto l'Italia la la la la la la la NATO che si troverebbe perché è uno stato membro che viene attaccata e allora scatta il referente un meccanismo che previsto dall'onta tutto Stella calato ecco che che in questo caso il titolo è una soluzione come ha detto il concorrente diversa un attacco a un membro della NATO diventa un attacco a tutto a lato e quindi c'è un problema di di adesione allo a questo impegno quindi un coinvolgimento maggio ore quindi vada veramente guerra adesso e polizia internazionale dell'intervento per polizia internazionale perché sotto l'egida e lo si aprirebbe un nuovo capitolo da ridiscutere insomma
Dopo il senatore democristiano Capuzzo ascoltiamo Lucio Libertini vicepresidente del gruppo comunista che aderisce alla mozione Rifondazione comunista una sua impressione
Nelle dichiarazioni c'è una frode dal
Ciò detritica gravissima perché comporta la violazione dalla Costituzione perché in sostanza chiede consiglio
Ha ha sostenuto che la seconda parte articolo undici della Costituzione la quale dice che l'Italia può appoggiare azioni internazionali volte alla pace annulli intanto la Costituzione stessa che ripudia la guerra come strumento di offesa e di risoluzione
Delle controversie internazionali ma di più ritiene che questo debba dire appoggio non azione di pace ma azioni belliche Narducci è scritta signore di pace innovazioni veri inoltre l'ONU non conduce nessuna azione perché in estremo lì nel Medioriente non ci ha fatto l'ho
No non ci sono i caschi blu c'è l'esercito degli Stati Uniti ci sono eserciti nazionali
Quindi il Presidente del Consiglio ha raggirato il Parlamento offrendo un'interpretazione assurda dalla Costituzione qui c'è la violazione
E della Costituzione per coinvolgere l'Italia in una guerra senza dichiararlo ringrazio ascoltiamo
Ora il presidente della commissione Affari costituzionali palazzo Madama il senatore Elia alcune battute che abbiamo ho raccolto mentale in corso sotto a Rimini conferenza stampa di Elia dopo la famosa scadenza riusciamo ci possa essere un
Ripensamento quale tutta la comunità internazionale si aspetta dall'Iraq altrimenti nessuno potrà più contrapporre l'atteggiamento della dei paesi che si sono impegnati nel Kuwait eccome poco flessibile a a quello del dell'Iraq che sarà evidente a tutti che è quello dell'Iraq che che solitamente inflessibile Presidente mi scusi l'interpretazione costituzionale presidente del Consiglio le le ritiene corretta penso proprio di sì che con l'articolo undici che è un grande albero con una grande che ho no ma che copre tante possibilità come è accaduto al tempo delle varie comunità europee in ordine alle limitazioni di sovranità io penso che come del resto colleghi illustri come paladini invece penso che effettivamente l'azione italiana possa essere inquadrata nell'ambito dell'articolo undici e non in quella dell'articolo settantotto dalla Costituzione sulla deliberazione dello stato di guerra ascoltiamo o
Ora Domenico Rosati il senatore democristiano già presidente delle anche Rosati lei aderisce a questa dichiarazione di Andreotti e-mail no io sono molto perplesso e
è occupato soprattutto per un aspetto che può sembrare formale ma investe la sostanza la proposta che ci viene fatta è di dare il via libera anche all'intervento no militare italiano sulla base del presupposto che si partecipa non a una guerra ma un'operazione di polizia militare
Garantita dalle Nazioni Unite così non è perché le Nazioni Unite prevedono solo un caso di intervento con le misure militari e questo caso è quando c'è da reprimere fa regredire un'aggressione ma in questo caso sono nazioni Unite che in prima persona assumono il comando delle operazioni attraverso un apposito comando unificato che è previsto dalla Carta dell'ONU qui non si è fatto niente di tutto questo in sostanza assistiamo a un uso improprio del nome delle Nazioni Unite da parte di una coalizione legittima e persino legittimata dalle Nazioni Unite ma non responsabile come nazione unita davanti alla comunità internazionale è una questione di forma ma in questo caso la forma e assoluta garanzia di sostanza Rio mi meraviglio che non si sia data risposta a una istanza che era venuta già in passato quando si riteneva che le circostanze favorevoli della conduttori interna alé il mutato rapporto tra Stati Uniti e Unione Sovietica avrebbe finalmente consentito di dar vita ad anzi l'unità questo primo elemento di governo mondiale questo non c'è stato il governo ci presenta una cosa che a mio avviso non è chiara e io non me la sento di votare questo credito di guerra al Meazza abbiamo anche incontrato il ministro
Ho della giustizia Vassalli gli abbiamo chiesto come giurista se aderiva all'interpretazione costituzionale del presidente del Consiglio Andreotti
Totalmente anch'io sono ancora un po'più al di là se possibile
Senatore Macaluso cosa ne pensa di questa relazione che ha appena ascoltato ma a me è sembrato una ricostruzione serena e pacata quella che ha fatto Andreotti dei fatti
E cioè che la guerra è stata cominciata da Satanus N
Invadente o uno Stato sovrano ammettendolo a un attento solo
From pento quindi il diritto internazionale alla ricostruzione dei fatti successivi anche quella è stata fatta con
Con correttezza quello che su cui dissento sono due punti il primo è che non si capisce perché
La inizia ad una iniziativa sulla Palestina non è stata messa in campo con più concretezza perché lui stesso a ammesso
Che Hussein utilizza questa questa decente drammatica del popolo palestinese e se ne fa scudo ma solo un'iniziativa internazionale come la la conferenza proposta dal Papa stesso
Avrebbe potuto mettere in mora la e scoprire Husseini invece questo ancora non non non si è fatto
E la stessa iniziativa delle
Nella Francia che a me Eva questo intendimento non ha trovato purtroppo accoglimento negli Stati Uniti è vero che Husseini come ha detto lui non si è fatto vivo ma non era Husseini che si doveva fare vivo
Si dovevano fare si dovevano fare vive i le nazione che sono interessate a dare una prospettiva al popolo palestinese e ripeto a isolare a isolare oscene
Con la seconda questione e che appunto perché questo è il nodo ormai il nodo della questione palestinese io penso che il fondamento della del dell'embargo stringerlo ancora di più e dare spazio per trattare una soluzione o comunque per avviare a una soluzione alla questione
Palestinese sarebbe stata la strada da percorrere strade che non è stata percorsa e quindi per questo noi le teniamo che avere dato il via alla allo scontro militare e un errore e quindi potremo contro ecco ma chiuso le faccio un'ultima domanda mi momenti importanti dell'il nella vita dei paesi delle democrazie mi riferisco soprattutto a quelli diciamo così tradizione anglosassone tutto il paese si stringe intorno al proprio governo quando in gioco la vita sì concittadini ecco qui in Italia rimorchio comunista come lei annuncia il venticinque per cento del paese che si dissocia da una scelta così grave importante
Ma io penso che noi dobbiamo avrei abbiamo una posizione diversa ma una posizione che non detti amore che tiene in primo piano le responsabilità di Hussein non siamo noi non siamo non rovesciano diciamo così non ribaltiamo la nostra posizione c'è un ti il senso serio gli atti chiesti stanno finale che si stanno convento quinti la solidarietà diciamo così l'opera contro sente cede la nazione in questo può essere unita noi siamo contrari al fatto che si è voluto acceso accelerare io spero che ancora ci sia spazio perché la guerra no c'è ancora non c'è non si spara ancora chi c'era e c'è ancora un un margine che questi margine vengano sempre usate per scongiurare lo scontro militare e ripeto ridare una parola l'iniziativa all'iniziativa politica quinti non c'è la diciamo così la situazione che c'è in altri Paesi teniamo conto che anche negli Stati Uniti i democratici hanno votato contro poi c'è una solidarietà più generale e si si si stabilisce ma noi non vogliamo confonderci con coloro i quali si spostano sulla posizione dei saranno scene e danno la responsabilità di tutto quello che sta a avvenendo alle Nazioni Unite o agli Stati Uniti ed America no noi riteniamo che le responsabilità dello scontro sono di strada posso AN e che invece c'è una ore nella volere anticipare del uno scontro militare perché ancora dovevano essere espletate altri mezzi e cioè l'embargo sto in gergo ancora e ripeto mettere in campo l'iniziativa l'iniziativa sulla sulla Palestina questo è il nostro dissenso il nostro dissenso quindi lo dobbiamo marcare lo marchiamo
Con un posto che ci dice che dica calano solo Oppo opinione alla nostra posizione era diverso
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