Presentazione dell'e-book "Tempi moderni 2030. Dalla deindustrializzazione alle nuove onde dello sviluppo" (Feltrinelli)

Ho
Un rituale irrituale l'inizio
Mi permetto
Nel
Ricordare e nel rendere omaggio
A una figura centrale
Il nostro orizzonte culturale
Politico
Filosofico
E a maggior ragione l'emozione perché accanto a me
Accanto a me nella persona di Massimiliano Tarantino che il direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Meglio di me
Prima di iniziare questo nostro incontro può brevemente ricordare raccontare
Rendere omaggio a Salvatore Veca che oggi è scomparsa
Ovvio
Ringrazio con mozione Pietrangelo Buttafuoco per queste parole che mi consente di dire in apertura di questa serata in un posto tanto a apprezzato dal professor Salvatore Veca
Io ho avuto il privilegio di stargli accanto negli ultimi otto anni e di lavorare con lui e con Carlo Feltrinelli con tutta la squadra di Fondazione Feltrinelli a un progetto che lui definiva dadaista
Cioè il progetto di un'istituzione culturale del terzo millennio che sapesse con il linguaggio adatto ai tempi di oggi rende re centrali nel dibattito culturale le idee che fanno la politica
Lo stimolo che quotidianamente il nostro presidente onorario
Rimarcava a a tutti i livelli dalla direzione a agli ultimi arrivati in fondazione dai ricercatori ai professori del comitato scientifico che annovera tra le sue file professori come nati ordinati
Come Michele Salvati come ragiona subirà Hutter come Richard Sennett ecco diceva noi non possiamo
Far muovere la politica in modo inerziale dobbiamo suggerire a chi sì in testa
Il compito di amministrare la cosa pubblica e di tutelare l'interesse comune
Di studiare
Di leggere di capire di andare sul territorio
E non dobbiamo lasciare l'Accademia nella sua zona di conforto ma dobbiamo portarla sul terreno di incontro e di confronto con le pratiche
Cioè dobbiamo fare in modo che anche in Italia si svolga quell'incontro produttivo tipico del sistema anglosassone nel quale il mondo accademico Fassi la così detta lezione Fassi a cui dette ricerca negli ambienti accademici
Ma la ricerca sociale scende in campo e condiziona il cambiamento non lo subisce
Cioè interviene al fianco di chi fa politica di chi fa impresa di chi fa Società del mondo del terzo settore aiutando e qui vengo al tema della cultura
Nel commento iniziale anche con il sottosegretario Bellanova dicevo non possiamo non dire qual è la responsabilità in questo di ciò che noi chiamiamo cultura cioè di quanto
Noi abbiamo perso il ruolo dell'intellettuale in questo Paese di quanto noi abbiamo consentito l'impoverimento e la semplificazione nel linguaggio comune di quanto non abbiamo avuto il coraggio el parlo al plurale perché la vita mi ha portato a al fianco di tantissimi studiosi intellettuali
Scrittori eccetera non abbiamo preteso da chi fa cultura
L'aggiornamento dei codici la comprensione del proprio pensiero
Il innesto non solo nei confronti di chi fa politica ma del cittadino dei ceti meno comune
Che non va lasciato alla semplificazione di Twitter e vista gran ma va accompagnato alla compressione matura dei fenomeni che accadono
Perché non è vero che il cambiamento è inerziale e la serata di oggi lo dimostra ce la sinergia tra Fondazione Feltrinelli
Fondazione Leonardo e tutto quello che ha rappresentato il percorso dei tempi moderni venti e trenta e quello che rappresenterà il percorso Tempi moderni mentre cinquanta che oggi in qualche misura si inaugura significa che e possibile fare ricerca accanto ai territori significa che è possibile valorizzare la storia non solo musicali iniziando la ed esibendo la come un feticcio
Ma guardando né i contorni comprendendo le origini di quei fenomeni e comprendendo oggi che cosa rimane di quei fenomeni e come si può partire e ripartire da lì
Quindi questo ci ha insegnato Salvatore Veca
Io vi ringrazio di questo momento di ricordo che ci riempie di emozione e e lascio ovviamente a Pietrangelo gestire lavori di oggi grazie
Grazie a Massimiliano Tarantino ma io presento gli ospiti che partecipano a questi incontro di oggi Massimiliano Tarantino l'abbiamo già ascoltato che è responsabile della comunicazione della Corporate Feltrinelli e dei dei rapporti istituzionali del gruppo
Direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e direttore di Feltrinelli educa Nation
Di lui ricordiamo ovviamente anche la sua firma essendo essendo collaboratore de se non lo Stato anche nelle trasmissioni radiofoniche nelle testate del Gruppo Espresso e presto e anche in RAI
E non c'è presente Emma ha mandato un video che presto al guarderemo e ascolteremo Fabrizio Barca statistico ed economista coordinatore del Forum disuguaglianze diversità Fabrizio Barca è stato dirigente di ricerca in Banca d'Italia responsabile delle previsioni macro economiche capo dipartimento della politica pubblica per lo sviluppo nel ministero dell'Economia e finanza
E stato ministro per la coesione territoriale nel governo Monti dal due mila undici al due mila tredici accanto a me una protagonista della politica e della storia del sindacato
La senatrice Teresa Bellanova nel suo ruolo oggi di viceministro delle infrastrutture
E della mobilità sostenibile nel governo Draghi
Precedentemente al ministero per le politiche agricole alimentari e forestali col Conte due
E sottosegretari di Stato al lavoro nel governo Renzi vice ministro dello sviluppo economico nel governo Renzi è nel governo Gentiloni
E qui con noi Attilio Celant illustre geografo economico ed economista del territorio professo
Sora emerito della Sapienza Università di Roma è stato preside della facoltà di Economia della Sapienza e consigliere d'amministrazione
Dell'università
Il professore Attilio Celant e coordinatore scientifico di numerosi progetti di ricerca razionale e si è occupato e il tema ci riguarda molto da vicino
Per questo nostro Progetto di arretratezza economica squilibri produttivi industrializzazione Rete urbana eccitati Oria geografica e Turris
Siamo qui e lo ricordava prima Massimiliano Tarantino in una sinergia in un'accoppiata fondante quella che vede insieme Fondazione Leonardo
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
E siamo qui per presentare Tempi moderni venti trenta con un tema ben preciso dalla de industrializzazione alle nuove onde di sviluppo tre città
Genova Napoli e Taranto e il loro sviluppo nella scomparsa ma anche in attesa di nuove forme di innovazione nella scomparsa dell'Italia industriale
Questo lavoro qui noi oggi presentiamo il tutto nell'esito di questa sinergia
è uno scandaglio nel contesto attuale di stagnazione economica e nell'incombere della crisi sanitaria di cui ancora non si vede l'uscita
E l'argomento quale e quella di indagare analizzare capire e anche prevede laddove lo
Il vedere sparire le industrie attende che cosa un nuovo che non sia soltanto lei numerazioni delle fragilità territoriali
L'assottigliamento del ceto medio per esempio non è soltanto un mutamento sociale ma diventa anche un mutamento
Antropologico e la stessa amministrazione burocratica dell'industrializzazione per come l'abbiamo vissuta è conosciuta ci costringe a guardare in faccia ad una realtà dove il crollo di un impresa è compensato da nuovi al attività economiche
Purché non resti nella speranza che questo avvenga
E magari interrogarsi su temi in uno scenario geopolitico molto più ampio e interrogarsi se la politica industriale definitivamente tramontata così come se le trascinate novecento oppure nell'attuale compimento
Dell'epoca nostra l'epoca della totale compimento della digitalizzazione dell'innovazione tecnologica dei nuovi orizzonti
Possa determinare anche uno scatto ulteriore perfino una possibilità nuova di costruire i rapporti sociali economici ed umani
Io a questo punto farei
Dove lo schermo e lì lo cercava lo guardavo farei ascolterei l'intervento del professore Fabrizio Barca
O peggio tutti grazie per l'invito e col dispiacere di essere a distanza alcune considerazioni su cosa su un rapporto di grande importanza che avete messo sul tavolo capelli ripeto una delle sfide più importanti per uno dei paesi più industrializzati del mondo industriale l'Italia che affronta shock esterni tecnologici di concorrenza domanda di versetto delle catena del valore
Trazione ecologica sotto queste pressioni sono sempre esistite
In un mercato concorrenziale ogni agglomerazioni di attività produttive sia essendosi creare servizi tentate alle grandi argomentazioni prodotte da vaso può trasformarsi adattandosi niente ancora esiste
O chiudere delocalizzarsi e allora si aprono due strade quella di produrre cocci degrado o quella di produrre delle nuove idee sul patrimonio che è rimasto questo evidentemente dipende dalla capacità di usare quei saperi
Nel capitalismo che accanto al mercato aggiunge il controllore capitale così fanno più interessanti complicati
Cambiano le regole del gioco perché la decisione di come reagire alle porte esterne la prende un soggetto solo ma non è vero perché in realtà capitalismo c'è un confronto confronto dialettico conflitto uno scontro con i lavoratori organizzati e spesso anche con i cittadini che rappresentano il territorio gli stakeholders da questo conflitto possono nascere opzioni
Nella terza versione quella che abbiamo vissuto prevalentemente nell'ultimo trentennio lite capitalismo neoliberista
Viene meno state conflitto almeno nelle intenzioni di chi controlla cultura generale questo rende ancora molto più probabile che la delocalizzazione quindi è salito finisca non disastro questo è il mondo in cui siamo in questo mondo in cui voi voi arrivate è possibile reagire a questo con politica internazionale geopolitica giocandosi la propria forza internazionale sei sia facendo delle politiche nazionali o con interventi territoriali nei luoghi voi partiti dai luoghi ed è proprio da da illuministico voglio ricavare provare a ricavare alcune connotazioni di natura generale ma per farlo lasciate mis dire come ho letto quello che avete scoperti
Genova quello che c'è fuori palese se non c'è una visione di non c'è visione non c'è Jacques di uscirne e qui il messaggio è semplicissimo tarato
Lì la visione c'è ci sono delle interessanti li fate emerge emergono dal rapporto quello che non c'è il dialogo sociale quello che non c'è mai stata dialogo sociale c'è un confronto un confronto sulle cose rilevanti sempre sotto emergenza
E l'assenza di un confronto fa sì che anche quando come dici sorridente De Santis non emerga terzo caso ora diverso Napoli Bagnoli
Villa visione cela ci fu ci fu anche il confronto all'inizio degli anni novanta la giunta Bassolino quello che è venuta meno a mio parere farla semplice l'amministrazione l'altro ingrediente fondamentale discussioni organizzazioni Bagnoli Futura Progetti avvinghia via Bigli
Dopo trent'anni abbiamo una situazione in cui ancora molte bonifiche non sono state fatte Bagnolifutura fallita dal lontano due mila quattordici e la sottolineo perché non ne parlate la cosa che c'è importante che è la città della scienza che che ai soli duecentotrenta mila visitatori siccome direttive di finanziamento pubblico non riesce a farcela ma poi vedremo che non è così raro che ciò debba avvenire
Non ha reagito ad esempio l'incendio del due mila tredici per cui padiglione distruttivo come dire in modo doloroso dominatrice non sono ancora stati ricostruiti
Per processi legati a una debolezza della fase attuativa d'acqua quesito che citate per fortuna cita degli elementi non fu negativo ma in positivo ed è il caso di San Giovanni a Teduccio siamo sempre a sud di Napoli
Ciappazzi più a sud di Bagnoli siamo territorio che ha inizio del Novecento conosciuto una straordinaria sviluppo industriale fino ad arrivare ad aprile cento mila occupati
E poi un processo di lenta progressiva deindustrializzazione in una delle aree questa grande sistema fatalità comporta ecologico formativo di significato che ha tra i corsi in paese che attrae ricercatori che produce conoscenza che produce impresa che fa profitti quali sono i due ingredienti che escono con le vostre domande sono chiari una università un ce di competenza forte che ne ha fatto una missione strategica e la particolarissima no natura di quel territorio dove il tessuto industriale si intersecava con il tessuto civile le case le abitazioni delle persone e questo ha consentito una sedimentazione Mantu intrattenimento di quella cultura straordinaria che l'industria sa produrre di quello saper fare quell'emozione
Quello stare insieme industria disonesti gli olivi dubitiamo traccia anche in quelle poche aree della Calabria che hanno avuto industrializzazione
E questo ha consentito un processo partecipativo nella nel disegno un metodo partecipato un progetto strategico Bonimba non i terribili pagina novanta fatti per tutti quanti uguali però anche l'esperienza positiva di San Giovanni a Teduccio sentiamo a guardarla se usciamo da questo esempio positivo ci lascia amaro perché ci spingiamo fuori di quell'area scopriamo che verso il mare milionaria non sono state bonificate scopriamo la fabbrica Corradini che un progetto culturale personalmente tutti io giù dal vostro rapporto sono importanti
Un per con un progetto culturale che doveva partire che non è partito troviamo una baia quella di più di Pietrarsa è stata recuperata ma troviamo un parco meraviglioso che era stato costruito di significato il parco turistico un bellissimo lago che adesso non ha qua
In cui Amati reggente riescono attenere la qualità
Che c'è ecco allora i messaggi ci sono ma all'ultimo come dire l'ultimo affondo prima di chiudere ci viene dall'amore cosa ci dice l'esperienza cure che voi giustamente utilizzate come benchmark ci dice che dice è stata una strategia preventiva cioè si Anteli lungo cinquant'anni prima cinquant'anni prima di oggi che e si sono come dire si è depotenziato
Il loro l'emergenza sociale prevedendo che tutti pagassero uno uno Shilling per la deve giusta diversa levatura ma c'è qualcosa di più importante e ancora più potente che il movimento dal basso una strana alleanza tra movimenti sociali conservatorie sinistra intellettuale che spinge a conservare e a e a restaurare il patrimonio lasciato dal punto di vista architettonico e poi una forza politica della politica fino a prova contraria servirebbe questo
Ma la memoria per il nostro Paese la quale prende questo aiuto è rimettendoci risorse pubbliche riesce a fare un intervento significativo oggi rende la curva attrattiva ma nonostante questo ci dice lo studioso che avete convocato oggi abbiamo tensione sociale in questo territorio
Abbiamo disuguaglianze i messaggi dell'Italia per chiudere sono molto chiari
è evidente che si riuscire a cogliere le nuove o punti di sviluppo come li chiamate voi
Serve combinare il luogo i flussi evoco qualche immagine che sono del sociologo Aldo Bonomi le competenze e saperi locali che vanno preservate ascoltate la conoscenza
Che viene dalle frontiere esterne dalla tecnologia di frontiera per farlo servono due fattori servono grandi forti scelte di competenza università anche centri di competenza delle imprese che abbiano un obiettivo una strategia e una organizzazione ma al tempo stesso si ad un processo parti partecipativo dal basso che coinvolga le persone che recuperi saperi che gli aiuti e decide quali sono i servizi che sempre in quel territorio collegare innovazione sociale
Quali sono i disegni urbano che si confà al alla qualità della vita delle persone e che quindi il patrimonio conservato
E combinazione di queste due che perché il fattore che può diventare italiana con la più produttiva di quanto non sia stata della Ruhr per la potenza per la forza che anche il nostro Paese il la conoscenza diffusa ma perché ciò avvenga
Se una strategia nazionale
Serve un modo di fare politica dal centro che non decide cosa fare ma che dia delle linee guida metodologiche che all'occhi fondi non sparpagliato in un pochino a tutti ma nei luoghi nei quali ci sono le condizioni le precondizioni o condizionalità
Che consentano di dire i soldi ai segni e da ultimo dotare la pubblica amministrazione di una leva che sappia governare questi processi reclutate in modo appropriato i giovani come forbici uguaglianze
è andato a scovare nelle aree del paese dove si stanno reclutare le risorse per la pubblica amministrazione non è quello che sta avvenendo
Non è quello che pur con tanta buona volontà con alcune parole chiave importante con alcune eccezioni troviamo nel piano nazionale i riprese rischia ma non troviamo neanche il contrario Cazzola è una scatola che possiamo riempire anche con l'aiuto delle idee più bello rapporto che avete
Tra
Grazie
Si può applausi
Grazie per l'intervento
Di Fabrizio Barca lo chiedo a Massimiliano Tarantino o colto un concetto che
Prima nel ricordare Salvatore Veca tu hai evocato ovvero sia le idee che fa la politica ed è la politica che indirizza i processi da politica che quindi e alla regia dello sviluppo
Ti lascio il microfono
Anche chiedendo ti quali sono dunque
Le domande
Che la ricerca si deve porre in magari cogliere l'occasione
Spiegare perché le nostre fondazioni stanno lavorando insieme
Grazie sarò breve ma proverò a rispondere ad entrambi lì punti
Però parto da i dati perché siamo nella data economia anche quest'oggi mi piace partire nella mia breve illustrazione da due dati uno positivo e uno negativo
Un dato che ci riporta Il Sole ventiquattro Ore di qualche giorno fa in Italia trecento mila posti di lavoro sono inoccupati per mancanza di competenze necessarie
E chiaro perché abbiamo davanti la sfida di ridurre questo gap di occupabilità oltre che di occupazione tenendo insieme innovazione tecnologica e formazione del capitale umano
Si tratta di un processo destinato a durare nel tempo per favorire e costruire competenze di base di tipo anche tecnico elettronico robotico di trasformazione digitale solo per citare alcuni esempi
Il secondo dato riguarda i venticinque miliardi stanziati dal piene RR per il rafforzamento delle politiche attive per il lavoro per l'ampliamento delle competenze lo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria ITS
La sfida in questo caso e quella al di là delle risorse ma con le risorse di implementare progetti condivisi lo citava barca creando infrastrutture e sistemi di governance che consentano nel lungo periodo di avere un mercato del lavoro più moderno e più competitivo
Nel corso del due mila e venti le nostre due fondazioni Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine Fondazione Feltrinelli hanno promosso il ciclo Tempi moderni venti trenta di cui oggi appunto presentiamo l'esito editoriale riportando l'attenzione sulla centralità della manifattura per il nostro Paese
Nonostante il processo di deindustrializzazione che ha causato l'emergere di numerosissime fragilità territoriali e la disarticolazione delle relazioni sociali
Il comparto manifatturiero continua a rappresentare un solido motore di sviluppo per il nostro paese tempi moderni venti trenta ha dunque cercato di individuare nuovi indirizzi di sviluppo sostenibile a partire proprio dalla tabula rasa atta lasciata dal Covent diciannove
Il ciclo di incontri ha toccato Genova Napoli e Taranto tre città più di altre che rappresentano questo momento di transizione tra il vecchio e il nuovo modello che già si intravede
Ma va ancora completato reso solido e propulsivo
Il ciclo ha offerto uno sguardo sul presente dal punto di vista delle polarizzazione di classe dell'assottigliamento del ceto medio
E dei conflitti che oggi investono i territori tutti fenomeni che contribuiscono a rimodellare le identità collettive e le forme di produzione e di lavoro
Ma ora la sfida futura delle nostre due fondazioni cioè il ciclo Tempi moderni venti cinquanta la sfida successiva
Che ha le sue ragioni fondamentali proprio in questa doppia dimensione da una parte intende portare al centro del dibattito il tema dei distretti industriali
Analizzando la tradizione manufatturiere artigianale italiana ma sottolineando l'importanza delle competenze per creare nuove reti produttive che favoriscano la contaminazione tra ricerca e formazione
E io aggiungo anche ricerca formazione e sviluppo territoriale
Attraverso la creazione di distretti delle competenze è possibile RIA polizza delle tradizioni che appartengono alla memoria storica del nostro lavoro insieme al suo patrimonio materiale e immateriale
Rilanciando la crescita sostenibile del territorio attraverso percorsi professionali aggiornati per le nuove generazioni soprattutto sfruttando le potenzialità del digitale
Nel contesto del ciclo il sistema della formazione secondaria riveste un ruolo di cruciale importanza come ponte di collegamento tra la scuola e l'industria
L'obiettivo del Tempi moderni venti cinquanta e quindi quello di diffondere tra gli attori politici e sociali la consapevolezza della necessità di un cambiamento di paradigma il famoso cambio di paradigma ma in questo caso un cambio di paradigma produttivo
Capace di rivitalizzare le tradizioni dei distretti industriali italiani attraverso un nuovo modello di valorizzazione del capitale umano e sociale
Tre tappe anche in questo caso la prima Bologna l'Emilia-Romagna rappresenta una delle patrie storiche del modello dei distretti industriali in cui le risorse imprenditoriali e i giacimenti di conoscenza del territorio sono state in grado di creare plusvalore tecnologico e organizzativo per il territorio stesso
Non a caso lavaggio la Regione e dotata di in un'importante rete vista per i Politecnici con dodici ITS ritagliati sui distretti merceologici e produttivi di eccellenza
La domanda che ci facciamo è a partire da questa rete di saperi sedimentati come possiamo mantenere la sinergia tra patrimonio produttivo e formazione e in quale direzione innovare questa sinergia
Così da trattenere sul territorio le risorse umane necessarie a garantirne lo sviluppo
Perché una delle pratiche ahimè e che le forniamo e quelle risorse se ne vanno
La seconda tappa sarà a Varese anche qui toccheremo un altro aspetto della nostra problematica la provincia di Varese da sempre definita multi distretto produttivo
Rappresenta una realtà territoriale con un diffuso spirito imprenditoriale che si è concretizzato nei più diversi settori economici
Nel corso del dopoguerra Varese ha visto lo sviluppo dell'industria tessile e di quella metalmeccanica
Oggi la Provincia rappresenta un polo di eccellenza per il settore dell'aria spazio con un sistema integrato di imprese università e centri di ricerca dotato di competenze tecnologiche d'avanguardia
La domanda in questo caso che ci facciamo ma quali sono i vantaggi del modello dei distretti in un settore ad alta tecnologia come l'aria spazio e in che modo la grande impresa la grande intesa italiana ma multinazionale può integrare e guidare lo sviluppo di nuove reti produttive
E infine il sud il la Puglia la tappa conclusiva sarà Lecce
Il distretto produttivo sulle nuove energie della Regione Puglia si avvale della presenza di più di duecento imprese
Oltre ad associazioni sindacati università centri di ricerca impegnati quotidianamente nella realizzazione di programmi e di progetti per innovare e sviluppare le filiere nel settore delle energie rinnovabili
Un esempio del ruolo che i distretti possono giocare come volano della transizione verde della green economy
La domanda in questo caso è qual è il percorso che fra cultura della sostenibilità e integrazione tra produzione e informazione ha permesso di immaginare un distretto di questo genere come questo può rappresentare un esempio per altri distretti in Italia
E concludo
Con alcune domande per chi parlerà se mi consentite dopo di me
L'agenzia per la coesione territoriale ha appena pubblicato l'avviso per la manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere al finanziamento di interventi di riqualificazione rifunzionalizzazione di siti
Per la creazione di ecosistemi nel Mezzogiorno ecosistemi di innovazione
Questo rappresenta come abbiamo visto seppur con un profilo più nazionale il cuore di riflessione della nostra collaborazione della collaborazione tra Fondazione Leonardo e Fondazione Feltrinelli
E ci chiediamo è importante
Porre domande in questi ambiti agli attori che possono essere motori di sviluppo nei territori quanto contano gli investimenti e quanto invece conta la capacità degli attori locali di orientare le scelte strategiche
Concertate comparve istituzioni
Può lo sviluppo soprattutto quello rientrato alla sostenibilità passare attraverso politiche partecipative
Nella gestione dei beni comuni
Quanto la collaborazione tra amministrazioni privato soggetti di impresa è realtà dell'innovazione
Può favorire la coscienza di luogo e la rivitalizzazione delle comunità che le abitano
E qua torno a queste domande noi continueremo a lavorare a l'alimentare la collaborazione e le lascio ovviamente alle analisi degli ospiti grazie
Apro una parentesi nella mia condizione di moderatore induismo ovvero approvo approfitto delle domande che rivolge dire ai nostri ospiti e relatori terre porge arti dei numeri trentuno
In un primo tempo credevo sessantuno ma trentuno su trentuno Progetti per il Pd N terre R
Della regione
Siciliana trentuno Progetti presentati tutti e trentuno bocciati ma perché erano scritti male
Ecco
Chiudo la dolorosa e pietosa apparente sì
E ritorno nei ranghi
Io mi sono posto
Un problema leggendo questo
Che a tutti gli effetti un libro voglio ricordare ci sono i contributi di Alessandro ha reso questi autore di un di un testo ormai chiave di sulla geopolitiche la Cina pubblicato dalla nave di Teseo
Stefan Berger Marco Bucci Roberto Cingolani Vezio De Lucia Valeria fascione Roberto Gianni Enrico Giovannini Marcel Fund Linde
Gaetano Manfredi Rinaldo Melucci Cesare Moreno
Sergio prete Salvatore Romeo e Federico Rossini
Già l'elenco
Mette soggezione molti di loro sono perfino ministri chi sindaci chi protagonisti anche della storia dell'impegno sociale come Cesare Moreno
E la domanda ne approfitto della presenza della senatrici Teresa Bellanova quindi e nel suo ruolo appunto di viceministro del governo Draghi la domanda che mi viene questa che in attesa dell'industrializzazione e qui ci parliamo anche tra noi del Sud non è che è finita che inattesi inattesa dell'industrializzazione siamo arrivati direttamente alla de industrializzazione
Senza avere neppure un passaggio un un esperire in questo in questo attraversamento grafico in questo attraversamento
E quindi mi pongo un tema che potremmo ha facilmente immaginare tra topo di campagna e topo di città le diverse sensibilità le diverse percezioni
E in quello che poi è anche l'impegno strategico sulle infrastrutture e sulle mobilità sostenibile
Mi chiedo come che come l'urbanistica e la trasformazione delle città e quindi delle loro infrastrutture cambiano l'antropologia di una comunità nei suoi esiti sociali economici
Ecco per ridurre in una sintesi
Drammatica
Questo nostro orizzonte e destinato ai topi di campagna o i topi di città riusciremo quindi ad avere uno sviluppo coerente con quelle che sono le nuove onde dello sviluppo
Sì io le dico che dobbiamo riuscirci la domanda che non fondata di più
Noi dobbiamo riuscirci e credo che possiamo farlo perché abbiamo oggi l'opportunità necessità di ridisegnare il sistema Paese
Cioè io sento parlare spesso
A partire dal Gini colleghi Nicolella
I politici
Dibattiti televisivi sento parlare spesso e fare riferimento alla quantità di risorse che noi ci troviamo a gestire tra piano nazionali di riprese resilienza fondo complementare
Fondo di sviluppo per le regioni F S C e quant'altro
Ma tutte queste risorse
Devono fondare diciamo su una visione che ovvia anni almeno secondo me
Che ti devi dare perché altrimenti come diritti consegni
Molto banalmente alla spessa a gestire quello che ti trovi a portata di mano ed è una quantità enorme io credo che prima di
Arrivare alla spesa tu devi avere ed è quello che io credo che si sta cercando di fare e in corso d'opera con
Tutte le accelerazioni del caso ma avere un idea di sistema Paese secondo me il volume che o cercato diciamo di leggere con con attenzione
è un contributo importante proprio per rilanciare questa riflessione è un contributo importante perché tema pizza
La questione del modello di sviluppo
Quale il profilo che tu come Paese voi avete io so che molti parlano di dell'industrializzazione non è questo quello che dice il libro quindi non voglio fare un torto
Anzi parte da lì per dire quanto è necessario ci sono contributi davvero di grandissimo di grandissimo valore
Ma se non ti poni questo tema del profilo che devia vere tutto il resto rischiano di essere ricette che le può indovinare perché per caso ma rischiano di essere ricette sbagliate perché si è il profilo se hai una visione ragioni su quale tipo di orientamento scolastico
La formazione le competenze ci sono posti di lavoro disponibili e lasciamo perdere quelli che risolvono tutto con il fatto che
C'è il
O Cerreto di cittadinanza o c'è i salari lavoro poco retribuito ci sono posti di lavoro che rimangono scoperti perché essa banalmente non abbiamo formato le competenze
Poi c'è tutto un tema sulle politiche attive e così via ma
Le competenze deformi se hai un'idea di che cosa devono andare a fare di che cosa ti serve oniriche costi seguita tra sei mesi visto che i cambiamenti sono sono così veloci allora io colloco questo libro una riflessione importante perché perché vedo che c'è una stretta interdipendenza
Tra l'interesse nazionale le politiche industriali il ruolo dello Stato nei processi di trasformazione dei tessuti produttivi dei settori strategici e anche delle aree territoriali
Cinta tenevamo prima un attimo prima di iniziare questo dibattito
Ma possiamo voi perdere tempo in una riflessione pubblico-privato il pubblico si solo il privato noi abbiamo bisogno oggi come non mai di sapere che pubblico e privato hanno il dovere
Di collaborare hanno il dovere di impostare insieme le politiche le politiche industriali io sono preoccupata di quando si parla con molta semplicità
Dighe industrializzazione
Io credo che bisogna rafforzare il profilo del nostro Paese proprio su quel versante credo che noi dobbiamo rafforzare la nostra manifattura noi siamo anche diciamo
Mettendo in conto la grande crisi dal due mila otto
Il corride con tutto il disastro che ha rappresentato oggi se ci sono punti sui quali noi continuiamo ad essere competitivi come Paese sono proprio quelli era mai fattura
C'è
Vi ricordate tutte le riflessioni che ci sono stati nei decenni passati sui settori maturi
L'abbigliamento il tessile immobile erano considerati settori maturi soprattutto il sistema moda era un settore maturo parte delle delocalizzazioni quindi si poteva andare a competere andando in Cina andando in Bangladesh
Molti di questi Ettore hanno riportato in Italia è oggi Nori ci collochiamo ai primi anzi in quel settore siamo i primi come export allora la manifattura a un futuro in questo Paese c'è una manifattura rinnovato non possiamo più avere i distretti industriali
Che avevamo vent'anni fa quando io facevo la sindacalista e giravo dei distretti industriali per discutere sul car dato su come il tessile
Doveva mantenersi e come bisognava cercare di contemperare tra un pezzo di delocalizzazione è un pezzo di lavoro fatto in Italia adesso
Devi inserire innovazione dei vinse digitalizzazione cioè le cose che diciamo non sono slogan non possiamo Vivarini come slogan devono trasformarsi in azioni di governo concreti dove nei territori
Perché lì c'è bisogno di portare l'innovazione a mio modo a mio modo di vedere abbiamo bisogno di decidere ma di farlo rapidamente l'acciaio
E una
Filiera strategica per questo Paese secondo me sì
Però non è detto che tutti la pensiamo in questo modo
E allora se noi riusciamo a fare una riflessione attenta su sostenibilità ambientale
Ma anche sostenibilità economica del sistema paese in questo caso non della singola azienda forse vediamo a capo del fatto che l'acciaio è un settore che noi dobbiamo curare con molta attenzione e dobbiamo farlo perché proprio in questi giorni ci viene dimostrato dall'aumento dei prezzi
Di quella materia
Che mettono in difficoltà
è un problema generale ma per l'Italia è un problema non è secondario se hai la seconda manifattura d'Europa
Dalla
Carenza
Di acciaio
Io quando ho fatto la ministra dell'Agricoltura mi sono trovata di fronte alla situazione che avevamo grandi richieste infatti come dire
E però aveva un problema di le lattine nelle quali si mettono i pomodori pelati e quindi diciamo noi siamo i primi al mondo nella trasformazione e nella
Nell'export per quanto riguarda il il prodotto pomodoro
Però avevamo questa difficoltà oggi si è ulteriormente aggravata
Allora noi possiamo continuare a fare una discussione come quattro amici al bar
E dove tutti sono esperti di tutto io penso che nelle linee di indirizzo chiede di portare avanti anche con il piano nazionale di riprese e resilienza
E di confronto nei territori di rapporto tra pubblico e privato la filiera dell'acciaio è una filiera fondamentale così come la filiera agro alimentare ho richiamato tre
Se tutte le filiere potremmo farlo su tanti altri
Dove dunque rispondono a un bisogno di competitività
Rispondono anche a un'emergenza che noi abbiamo anche qui se non mettiamo parole alle quali poi lo rinviamo
Sostanzialmente nessun contenuto concreto noi abbiamo in Italia una condizione dove uno dei beni preziosi che abbiamo le competenze e fuori dal mercato del lavoro o e grandemente fuori mercato del lavoro le donne
Due di queste torri che ho richiamato agroalimentare il testi della moda
Il manifatturiero diciamo del sistema made in Italy è
Uno dei settori dove c'è una più alta quantità di occupazione femminile quindi forse se noi ragioniamo seriamente su questo possiamo convenire che non solo gli vanno fatti Investimenti e investimenti importanti ma che l'innovazione
Può aiutarci a salvaguardare posti di lavoro magari a crearne e a crearne di più qualificati
Per quel
Patrimonio di competenze che abbiamo che è uscito dalle nostre università che magari hanno da fare anche delle esperienze in altre parti del mondo
Si è iper specializzato e però continua a stare fuori dal processo dal processo produttivo quindi come dire
Da questo credo che e chiaro verso dove io penso di che bisogna che bisogna intervenire dentro questo
Noi abbiamo la necessità così come abbiamo investito secondo me con grande intelligenza su industrie Impresa quattro punto zero
Adesso dobbiamo rafforzare le politiche industriali che non possono essere solo industria quattro punto zero ma devi ragionare anche sulla scrittura dei servizi
Devi ragionare più complessivamente su come questa filiera deve essere sempre più innovativa e e competitiva
E allora innovazione digitalizzazione sono due punti che rispondono a in parte a quelle esigenze che che dicevo prima un altro punto che ammette ed è stato trattato dal professor ha reso
E mi convince molto è e uno di dei punti sui quali mi sto occupando per il governo anche per delega specifica
Il tema della della logistica
Anche qui parliamo tanto di sostenibilità ambientale
Parliamo di macchine elettriche
Ignorando che se uno si prende una macchina elettrica ci sono dei posti in questo Paese dove tu la macchina dei fermare o hai un altro mezzo o ti rassegni esteri
Quindi diciamo quel è un ente mormone
Sul quale noi dobbiamo investire e investire rapidamente ma l'aspetto che adesso vorrei richiamare e in modo più specifico e di come noi se davvero abbiamo a cuore la sostenibilità ambientale
Abbiamo a cuore la sostenibilità sociale perché se ci fumiamo il manifatturiero noi perdiamo centinaia di migliaia di posti di lavoro e già tanti ne abbiamo persi
Noi abbiamo la necessità di garantire al sistema produttivo quella intermodalità che non è stata garantita nel corso degli anni e vengono analizzate nel libro vi chiedo scusa se vado un po'ma per una questione di di tempi vengono analizzati nel libro tre città Genova Napoli Taranto tre città industriali tre città portuali
Meglio
Io
Sto cercando di dare il contributo che posso per affrontare le tante criticità che ha Genova e la regione e la Regione Liguria
Se noi non riusciamo a garantire anche in tempi rapidi
Quella intermodalità che ti permette di fare arrivare i prodotti nel porto di Genova di transitando con una treno e di fare l'ultimo miglio sulla gomma noi possiamo anche discutere di nuovo urbanistica ma quello che è stato fatto è stato fatto e adesso ci troviamo con città intasate
E con autostrade con le strade provinciali o no un che sono intasate per ore con code di ore
Il rischio di attivarsi un conflitto sociale
Che per non aver risposto al bisogno che dovevi programmare nel momento in cui hai visto che cosa c'è nel territorio noi rischiamo di avere un conflitto sociale
Che diventa o un alimentatore di sentimento
Anti impresa anti industriale ed è quello che noi non ci dobbiamo permettere di fare il piano nazionale
Di ripresa e resilienza su questo cerca di fare con tutti i limiti ho sentito il professore barca magari non saranno tutte risposte perfette quelle che stanno cercando di dare però come dire questo è un tema al quale stiamo cercando di dare una una risposta Taranto
Ma a Taranto certo bisogna superare monocultura ammesso che oggi siamo in questa situazione
Bisogna sicuramente riequilibrare e diversificare
Ma noi possiamo pensare che l'Ilva di Taranto come dire tenendo presente quello che ho detto prima sull'acciaio
La possiamo tenere nella situazione in cui sta
Di fatto inattiva
Con otto nove dieci mila persone dipende dalle fasi in cassa integrazione
Io penso che lui c'è bisogno del coraggio delle classi dirigenti
Di quello che non si è avuto quando si inquinare ma
E tutti più allegramente o meno si giravano dall'altra parte perché c'era il profitto perché si pensava che non si doveva investire per rendere compatibile l'ambiente e il lavoro
Adesso te lo devi avere questo coraggio perché è facile adesso
Chiudersi nelle proprie certezze e praticare la cultura del no io credo invece che in una città come Taranto devi praticare la cultura del sì sì si può fare
Si può ambientalizzare quella impresa sapendo che oggi deve scontare ritardi che non hai affrontato nel passato perché quando è chiuso varia caldo a Genova
Perché il conflitto sociale era più forte
E lei trasferito a Taranto lo sapevi che sta riportando un carico in più che avrebbe creato un problema dal punto di vista della sostenibilità ambientale
Ma adesso che cosa facciamo diciamo che l'acciaio ci serve perché io non sento nessuna lirica c'è non serve
Si dice la cera serve però non lo devi fare dove dove sto io benissimo
Quindi quando è stata fatta la ristrutturazione dell'Ilva si è spostato la produzione della c'era caldo da Genova a Taranto adesso che facciamo lo portiamo nei paesi terzi
E questo ci mette a posto con la nostra coscienza
O invece pubblico-privato facendo calare facendosi carico anche dei costi in più devi rendere compatibile
In Italia la produzione dell'acciaio con il rispetto dell'ambiente e della salute delle persone che stanno in fabbrica e che stanno fuori della fabbrica io credo che noi gestiremo bene le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza se sapremo rispondere a queste questioni che sono questioni che segneranno i prossimi decenni del nostro Paese ma segneranno anche il futuro delle nuove generazioni in questo Paese quello che noi non può dobbiamo fare anzi lo dicono dobbiamo averlo come monito
E Bagnoli non è non c'è tempo mi piacerebbe discute anche
Sulle innovazioni sui grandi interventi che sono stati fatti a Sal Giovanni a Teduccio e e tanto altro ma insieme alle tante innovazioni noi gli abbiamo un cimitero
A cielo aperto
Bagnoli e questo dopo decenni noi questo dobbiamo averlo come monito per dire che dove ci sono le crisi industriali dove c'è bisogno di intervenire per ambientalizzare per rendere compatibile perché ambientalizzare non è una pezza colore
Ne ho sentito qualcuno dire ma ambientalizzare una pezza a colori che uno mette io non penso questo io penso che ambienta rizzare significa mentalizzare rendere compatibile quell'impresa con quella produzione con la vita dignitosa nel nelle città e nel e nella fabbrica e credo che su questo noi abbiamo bisogno di sviluppare il confronto perché in questo Paese spesso ci fermiamo ai titoli
E io vi ringrazio per questo perché questo libro sempre ecco diciamo che sono un pochettino sarà un po'più ottimista
Di quale noi abbiamo bisogno come di creare la cultura dello sviluppo perché in Italia c'è bisogno di questo se vogliamo dare una risposta ai ragazzi e le ragazze che si stanno formando nelle nostre università noi dobbiamo puntare sulla cultura dello sviluppo
Il viceministro la senatrice Bellanova un certo punto ha detto e la manifattura ed è suonato come la risposta definitiva della dura realtà
Se oggi ci fosse EDM per strada invece di vedere
Napoleone a cavallo individuare lo spirito del tempo oggi direbbe che lo spirito del tempo è la manifattura è il senso proprio concreto della realtà
L'Italia a proposito di competenze a un grave deficit cioè nel sentimento diffuso degli italiani la disciplina che manca l'analisi che manca lo studio che manca e proprio la geografica
Nel senso che anche nel dibattito pubblico quello che viene a mancare e sapersi orientare su quello che poi è il gioco effettivo della realtà
Ci sono due concetti che il
Viceministro alla senatrice Bellanova a snocciolato sono secondo me gli argomenti fondamentali proprio per offrire il destro
Adesso al professor Attilio Celant nel suo intervento e sono sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale
Ora chi conosce un minimo di geografia sa perfettamente e in questo volume
Lo spiega bene Alessandro aree su che già la descrizione dei passaggi di fusione tra i vari pezzi di costruzione delle Nardini
Si sta spiegando che cosa significhi nel dibattito scientifico nel dibattito politico economico del semplice ragionamento di Progetto sociale
Quella che appunto la manifattura asiatica
E quindi in quello che questo orizzonte dividendo Ustica Lizza azione che a cui sceglie le disuguaglianze tra individui e territori
Io chiedo al professore Attilio Celant e come può l'Italia con la specificità propria intercettare in una prospettiva economica alle nuove onde di sviluppo
Grazie grazie
Grazie allora la locomotiva è stata caricata forse fin troppo e
Direi compatibile con i tempi perché qui bisognerebbe no approfondire un po'i discorsi ma per
Tagliare andare avanti un modo un po'sollecito io direi che tutti questi termini deindustrializzazione crisi vanno tutti ricondotti ad un concetto ad un concetto
Chiaro
Perché noi abbiamo avuto stiamo avendo un passaggio di
E era economica
Noi stiamo passando da un netta prevalenza del processo industriale ad un processo di terziarizzazione già negli anni settanta in Canada aveva il sessantasei per cento della forza di lavoro impiegata nel settore tessile
Ma la domanda a cui bisogna dare una risposta
Questo
Questa transizione paradigmatica l'Italia
Come la vis
Era preparata
No non era preparata
Perché non era preparata vi ricordate forse io lo ricordo per via dell'età molti di voi non lo non lo ricorderanno Mannori
Negli anni Sessanta sessanta si stava discutendo
Se fare un sesto centro siderurgico a Gioia Tauro
Dove
Tanto per cominciare
è stata sventata
La campagna è stata rasa al terre poi ci siamo resi conto che lì un sesto centro siderurgico non c'era assolutamente bisogno ma non ce n'era bisogno per l'Italia
Allora mi chiedo
I sistemi economici si evolvono per cicli
Ora ne stiamo attraversando uno drammatico perché drammatico perché è aggravato
Dal persistere della pandemia
E la somma dei due che cosa ci porta a dire
Guardate che
I divari si stanno unendo i più forti sono i primi a ripartire
La rivoluzione tecnologica mette a disposizione dei più preparati enormi quantità di valore aggiunto
E noi abitiamo il nostro primo tema territoriale che se non nuovo affrontiamo e
Risolviamo
Il processo di sviluppo non andrà avanti
E sono i divari economici
Ma attenzione
Non sono più i divari economici degli anni sessanta il Nord industriale il sub agricolo
No
I nostri viva i nostri squilibri attraversa non la nostra società in modo trasversale basta uscire duecento metri da qui e troviamo i divari e troviamo gli squilibri sociali
Se poi ci allarghiamo
Bene allora questi divari
Diventano drammatici
Sono state poste delle domande
L'industria
è ingrato
Di funzionare ancora come motore trainante
Del sistema produttivo
La risposta non può che essere
Non Ronnie
Può essere trainante
Deve essere trainante ma attenzione giustamente non l'industria nel dell'Ottocento nel degli anni sessanta e nel né venne ne degli anni ottanta
Abbiamo bisogno di una tre
E allora mi faccio altre domande
Che cosa serve all'industria per continuare affinché possa continuare questa funzione di traino di tutta l'economia
E qui ringrazio Buttafuoco per la domanda
Per il termine geografia
E vi dico dobbiamo conoscere un po'meglio ossia il nostro Paese
Sia soprattutto
Come funzionano i processi nel nostro Paese
Se una considerazione
Diversa non voglio essere critico del Pnr io dico che è nato
Con una scarsissima attenzione al territorio
Io se potessi fare qualche correzione
Ci metterei molto più territorio must attenzione
Il non il territorio o non soltanto il territorio dei luoghi
Perché quello è un territorio
Ma
Nelle accezioni che a noi servono il territorio è un campo di forze cioè nel territorio ci sono dei flussi immateriali
Che sostengono il sistema Paese
Laddove questi flussi immateriali
Quali sono ma pensate una certa ci ha un'aria di gravitazione
Quindi significa che una città più potente dal punto di vista industriale e terziario e più allarga l'aria di gravitazione quindi significa che c'è una forza che fa muovere le persone e i flussi economici e i flussi finanziari alle merci e quant'altro
Quindi ci sono dei campi di forza e questi campi di forza in Italia
Sono non solo un molto squilibrati
Ma
Tendono a degradarsi il perché non stiamo non abbiamo rinnovato negli anni il nostro sistema paese
Quali sono oggi
Ida Ryder dello sviluppo
La cultura la conoscenza la conoscenza diffusa all'innovazione la tecnologia tutte le parole
A cui
Corrisponde
Occorre rispondono
Concetti in strutture
Luoghi ebbene noi
Stiamo progressivamente perdendo
Si chiama di territorialità cioè di dare forza al nostro sistema
Territoriale
E i punti di forza del sistema territoriale quali sono beh lecita
E noi accanto a una modestissima politica sull'Energia politica industriale politiche agricole che vengono da fuori
Non abbiamo non abbiamo una politica urbanistica delle nostre città
E questo provoca
Grandi problemi sul territorio
La forza di una città da che cosa è data Bernardo naturalmente dal suo apparato produttivo ma per far funzionare l'apparato produttivo dal suo apparato pensante
Dalla conoscenza
Non dalla conoscenza del punto di punta la conoscenza diffusa
Laddove c'è conoscenza
Ebbene Licci e sviluppo
Nel nel libro
Da più in un paio privi di punti viene citato
L'esempio della Ruhr
De industrializzazione cosa intuisce
L'industria tra grande industria della Ruhr la potenza della della gerarchia di cuore della Germania
C'è scritto da una parte
Beh il turismo l'archeologia industriale
Dall'altra parte c'è scritto sì
Ce stanno i visitatori che vanno ma attenzione
Ai tedeschi la Ruhr costa
E Durning risorse
Enormi risorse al bilancio pubblico
Perché
Perché parliamoci apertis verbis
Il turismo questa
Questo petrolio
Che all'Italia
Non è in grado di sostituire l'industrializzazione la manifattura
No per carità
Darà un contributo ma se voi guardate
Lei
Scusate
Se voi guardate
I dati sulla produttività per addetto
E Clint il il turismo
E tra i più bassi
E tra i più bassi
Un'operazione non dissimile la Ruhr
Perché c'è stato lo può constatare
è stato Pittsburgh
Pittsburgh
L'Astir siti
La capitale dell'acciaio degli Stati Uniti
L'accento in crisi gli Stati Uniti hanno mollato vi ricordate
Tra le leggende metropolitane
Il presidente Kennedy è stato ucciso
Dargli produttore di acciaio per che aveva fatto una legge per cui il costo dell'acciaio negli Stati Uniti dovevano essere quello di bis molte più il costo di trasporto
Lui aveva detto no basta
Il costo nell'acciaio a quello che lo fissa il mercato benissimo allora che cosa è successo
Che il grande triangolo io
Dell'acciaio degli Stati Uniti è andato
In malora
E Duisburg
Si è dei industrializzata
Ma se voi andate Acqui sgorbio oggi
Non trovate una città con trenta quaranta enormi impianti e una città anche turistica
Ma è una città della conoscenza è diventata la capitale del sapere tecnologico
Ecco che allora
Non è più il driver
Non è
Tv distribuito in moto e concentrato su alcuni poli industriali
Su alcuni popoli dove l'industria tradizionale rinnovata completamente rinnovata
E l'industria
Moderna
Si sono evolute trasformate e hanno dato luogo a queste nuove cita queste nuove aree metropolitane
Dove lo sviluppo si è affermato
E oramai veleggiano
Allora cui chiudo
Domanda era
Manifattura manifattura sì
Ma accompagnato da un apparato pensante
Distretti forse
Ma il Domani
Dell'economia italiana sarà prevalentemente urbano
Ed allora dopo di città topo di campagna
Dobbiamo prendere consapevolezza di questo e va bene l'indù
La ricerca di base e ma lui ricerca industriale abbiamo da fare l'Italia seconda potenza la seconda alza Potenza manifatturiera d'Europa
Fa poca ricerca industriale
Ma queste qua
è una nostra dal responsabile
Qui non c'entra la Merkel non c'era queste sono responsabilità nostra
Politica
Della ricerca
Della conoscenza conoscenza diffusa
Driver urbani
Manifattura son tutte parole chiave
Che
Consentono potrebbero consentire all'Italia di risalire
Una china
Che guardate non è facile assolutamente fissa vive
Ma la speranza e che questa chimica
Sia superata attraverso contributi e io vorrei come posso dire
Pregarvi nella nel prosieguo della vostra ricerca
Di fare una riflessione sul contributo che dà il territorio è stato citato già qualcosa
La logistica
Noi la logistica guardate
Anni fa
Lì l'isoforma il punto di
Di confine tra l'area di influenza di Rotterdam nell'area di influenza di Genova era Milano
Vi rendete conto che il territorio forse va indagato forse da no va guardato anche con altri occhi e anche qui
Un'occhiata date la
Ai nuovi dati
Che di cui abbiamo bisogno per fare la ricerca DBT data tanto per essere banali non sono solo quelli
Io chiudo potrei no andare avanti anche per altre due ore ma io insomma no mi mi mi fermo qua alto
Necessario è necessario proseguire Raffaele avviene il direttore generale Fondazione Leonardo
Secondo me è già ha intercettato l'intenzione però urge
Coinvolgere il professor Attilio Celant in una lectio che sia proprio di Indirizzo e nel lavoro
Veramente grazie
E finisce quest'incontro ma prima mi faccio aiutare
Da Niccolò Serri di facce Terrani conservi un annuncio
E per il diciotto ottobre Tempi moderni di venti cinquanta a Bologna
Dove secondo le leggi del giornalismo tv come dove e quando perché
Grazie
Vorrei fare una cosa informale cosa una vorrei affidare la chiusura bis a Massimiliano Tarantino perché e mi Pitti voglio dire c'è anche un tema sentimentale
Uno dei monumenti dei capolavori dei testi fondamentali sei quelle cose che proprio costruiscono va il senso del contemporaneo è un libero che Feltrinelli ha avuto a suo tempo l'intuizione di tradurre di pubblicare ed è il libro che ancora oggi ci aiuta a capire quello che nella proposta volgare che ho fatto io quella tra il topo di campagna il topo di città è la definizione stessa dell'uomo nelle fatiche
E nell'ulteriori agguato del futuro loro hanno pubblicato questo testo di Arnold Gehlen l'uomo
E quindi proprio il in un senso di gratitudine perché non fosse altro per tutte quelle collane meravigliose che il catalogo fertile lo offre Feltrinelli offre che so l'Adorno la filosofia antica testi che proprio sono l'orgoglio delle nostre biblioteche
Io vorrei che Tokyo Dessì questa nostra serata
Proprio perché come ha detto prima il professore eccetera la conoscenza diffusa
E quelli e laddove c'è da un indirizzo Allo sviluppo
E grazie ancora
Grazie grazie mille a te potrà Angelo per questa bellissima chiacchierata per questa bellissima presentazione
E io chiudo con tre commenti agli interventi che abbiamo ascoltato quest'oggi con tre parole chiave che accompagneranno il percorso che ci aspetta partire dalla città di Bologna e la prima che trae ispirazione dalla incontro con il professor Barca e formazione e il mio commento è noi dobbiamo sforzarci di non considerare la formazione tecnica
Di serie di rispetto alla formazione umanistica
Cioè dobbiamo impegnarci è so che Fondazione Leonardo lo fa ma cinque Nieri ma anche noi ci dobbiamo impegnare tutti ministeriale Violante esatto perché e un vulnus che noi ci portiamo dietro dal Novecento ed è qualcosa che va contro l'epoca che stiamo vivendo e su questo sicuramente dobbiamo impegnarci tutti la seconda considerazione che emerge dall'intervento del professore
E consentitemi ecco mi consenta professore una battuta visto che in si usa dire nessuno si salva da solo neanche nessuna città si salva da solo
Cioè quello che su cui noi dobbiamo ragionare e la politica
Vede ragionare tantissimo in termini di evoluzione di metodo ancora una volta e quanto come dice professor Balducci del Politecnico di Milano con cui noi lavoriamo oggi recita Società fluide sono cita territori e quindi noi parliamo nella tradizione italiana di distretti ma qua noi dobbiamo parlare di sistemi non solo di sistemi di ecosistemi ma anche di sistemi territoriali e attorno a questi stemmi fondare il nuovo investimento rispetto al futuro e poi l'ultima considerazione che emerge a mio giudizio da l'intervento della senatrice Bellanova
Noi veniamo senatrice da un novecento dominato dal conflitto di classe
Veniamo da un Novecento nel quale c'erano i padroni e c'erano gli operai
C'era una dimensione di impresa e c'era una dimensione di lavoro e lei ci insegna dal suo passato
Di di di esperienza nel mondo del sindacato quanto questo sia stato utile per farci arrivare sino a qua ma oggi come è stato detto da molti di voi siamo in un'altra epoca dobbiamo andare oltre non che non ci siano diseguaglianze appunto ce lo insegna Fabrizio Barca non che non ci siano le appartenenze ma dobbiamo lavorare interno in termini di integrazione di interessi il che non annienta
Le parti di appartenenza anzi tutt'altro ma fai polvere il metodo con cui le parti si siedono al tavolo e ancora una volta questo significa cultura e forse significa ancora lavoro per noi grazie