In cammino per la pace con Aldo Capitini

Ma
Benvenuti tenuti grazie Rachele
Benvenuti amici in questa bella riunione gli amici stiamo in qualche modo celebrando una festa come una nuova festa insomma questa rinnovata rinnovata socialità i sessant'anni della marcia della pace della fratellanza tra i popoli così fortemente voluta da Aldo Capitini
è in qualche modo con presente con presente quello spirito e con presente lui sono compresenti le persone che in qualche modo lo hanno aiutato a realizzare questo
E come allora questo spirito della festa popolare che ha richiamato tanta tanta gente tante persone
Il cui nome neanche possiamo ricordarlo c'era tanto anonimato c'erano tanti contadini vestiti a festa col vestito buono che in qualche modo si accodavano al corteo e quindi questo spirito in qualche modo lo vogliamo rievocare
Io ringrazio gli artisti musicisti che sono venuti a Bari questa loro bella presenze compresenza Rachele spingono Elena Ambrosini e Francesco smeraldo che ci era
Il salto che porto
Soprattutto quello della Fondazione Centro Studi Aldo Capitini di cui ho la fortuna di ma se il Presidente
La fondazione a di concerto con la Biblioteca comunale San Matteo degli armeni Appia via ricordato con cadenza mensile questo sessantesimo oggi lo stiamo diciamo celebrando all'apice culmine di questa festa e però è stato preparato da degli incontri che ogni ventiquattro del mese abbiamo tenuto a Punta San Matteo degli armeni quindi implicitamente il mio è anche un invito caloroso avvenire alla Biblioteca insomma tra gli armeni che è uno dei centri culturali più vivi di questa città
E dove ha sede la la fondazione soprattutto dove risiedono compresenti libri di Aldo
Sono l'inattesa di tutti voi con le loro Chiostri con i loro con i miei appunti alto con la loro materia viva ecco il mio augurio per tutti quanti e che questa rinnovata socialità ci porti a ripensare la marcia in ogni sua fase ideativa
Ripetermi ribadire che ideatore della Marcia per la pace è stato Aldo Capitini
è stato detto anche altro
La fase preparatoria ci sono dei passaggi di in cammino per la pace che poi leggeremo dove si si capisce chiaramente come l'idea aveva avuto una genesi lontana Carmine Aldo ci pensava da tanto in qualche modo anche la partecipazione di tanti intellettuali di cui oggi abbiamo forse un po'sentiamo nostra mancanza in verità il Dinoi gli artigli non son mai tutti quelli che hanno dato una mano ad Aldo a far bella quella festa
E io volevo ricordare brevemente in Italia non violenta testo di Capitini
Luigi
Esplicita esplicita maestro che gli è stato fondamentale per ideare la marcia
Qualcuno in Italia crede che grandi sia un fattivo
Qualche altro sorridere sue stranezze alla resta telaio la capra il digiuno e non pensa che la veste quella degli intoccabili dei milioni e milioni di esseri umani che non possono essere toccati senza purificarsi
Da cambia assunta deliberatamente come San Francesco prese il nome di minori dal partito della plebe di Assisi
Non pensa che il voto di lavorare ogni giorno mezz'ora al telaio significa dare l'esempio della soluzione del problema della miseria dei rurali indiani
Che hanno terreni troppo piccoli insufficienti significa anche il principio di grandi di dare lavoro invece che regali
Non pensa al valore del PEGI italianissimo come affetto agli esseri suburbani Cipollini svolgono quotidianamente un minuto appello e non pensa che il digiuno può essere un voto una rinuncia per un valore
Queste parole Leo volute in qualche modo rievocare perché mi sembra che diano bene il senso
Di quella sua tenacia alla tenacia di Aldo che nonostante venisse considerato un personaggio bislacco
Però era capace di ascoltare tutti di rispettare idea altrui
Di farsi vicino a tutti
E
In qualche modo
E questo suo essersi fatto centro il vero spirito che ha animato la marcia cominciando senza aspettare che gli altri comincino
Allo stesso modo in cui la musica comincia se qualcuno si mette a suonare senza aspettare che gli altri
Prendere in mano gli strumenti questo cominciare e la non violenza
Quindi grazie richiamo ma Valpiana presidente del movimento non violento
Grazie a tutti
Grazie Giuseppe grazie a tutti voi che siete intervenuti io qui rappresento il movimento non violento che fu uno dei frutti forse il frutto privilegiato da Capitini uno dei frutti della marcia Perugia-Assisi movimentano violenta nacque per volontà di Capitini
Pietro Pinna subito dopo la marcia la data ufficiale quella del gennaio del mille novecento e sessantadue perché Capitini bolle avere a disposizione uno strumento operativo un'organizzazione un gruppo tramite il quale portare avanti gli impegni contenuti nella mozione della pace letta sa Capitini spesso alla Rocca conclusione di quella grande manifestazione quindi la marcia Comes lui stesso fisse
La marcia un senso se crea Honda che vanno lontano
E per far andare lontano queste ondate Aldo Capitini utilizzo lo strumento del movimento non violento che insieme alla rivista da lui fondata azione non violenta
Disse sono le due creature a me più care
Movimento non violento come gruppo politico per iniziative politiche azione non violenta come arrivista per la comunicazione per l'informazione per il dialogo per il confronto quindi cosa ci dice questa cosa qua si dice che la marcia
Che fu un evento importante e straordinario che rappresentò all'epoca una grande novità
Era la prima volta che si temeva nel nostro Paese una marcia di quel tipo certo c'erano
Tradizioni religiose c'erano processioni religiose che in ogni città in ogni regione c'erano cortei di partito ma una marcia lunga una camminata nelle campagne umbre per convocare il popolo
Che si mobilita asse attorno al degli obiettivi politici di pace cioè la pace e la non violenza trasformate in obiettivo politico questo era la prima volta che accade in Italia
Qui sta la grandezza della marcia della pace del mille novecento e sessantuno che avvenne in un periodo molto difficile per il Paese in quel momento
Era appena stato costruito il muro di Berlino
Da pochi mesi e c'era stata l'invasione della Baia dei porci a Cuba che portò alla crisi cubana e allo scontro confronto fra Patto di Varsavia in atto che portò l'umanità
Sul rischio del dello scontro atomico
In quel periodo difficile Aldo Capitini mette in campo
La marcia per la pace espone per la prima volta la non violenza come strumento di cambiamento della società quindi come strumento politico non più dunque solo una non violenza personale
Come via di salvezza intima ma una non violenza fortemente sociale una nonviolenza fortemente politica
Questa è la novità per questo Capitini spesso anche se di un fu chiesto negli anni successivi di ripetere la marcia probabilmente non volle farla perché la marcia non diventasse una ritualità
Non diventasse una cosa stancando diventasse una ripetizione
Era una grande novità ed è l'invito a noi oggi di proseguire la ricerca nel settore ricerca e di sviluppo della non violenza tocca a noi oggi non possiamo accontentarci di ripetere il passato
Certo è giusto e doveroso e siamo qui per questo ricordare la marcia Perugia-Assisi del sessantuno
Per fare memoria e trasmetterà in memoria
Ma questa memoria deve essere una una memoria viva
Quindi io penso noi pensiamo a quel movimento non violento
Che per rendere omaggio ringraziare davvero Aldo Capitini la cosa migliore da fare sia proseguire nel nostro impegno delle campagne attuali che abbiamo alle quali ci chiama la non violenza
La campagna per il disarmo atomico perché anche l'Italia aderisca
Al trattato per la messa al bando delle armi nucleari volute dall'ONU la campagna per la riduzione delle spese militari la campagna per il rispetto della legge
Sulle e sull'export militare italiano
E la campagna per l'attuazione e l'istituzionalizzazione anche in Italia della difesa civile non armata non violenta come alternativa alla difesa armata e agli eserciti quindi campagne per il pieno rispetto dell'articolo undici della Costituzione il ripudio della guerra e l'articolo cinquantadue della Costituzione che la difesa è un sacro dovere della patria del dalla difesa della patria un sacro dovere affidate ai cittadini normali esercito e la difesa della patria la costituzione non dice che deve essere armata quindi l'impegno che già Capitini era chi ha richiamo nel sessantuno per il disarmo atomico e per la difesa popolare non violenta sono ancora le vie maestre che Aldo Capitini si anticato e che noi oggi vogliamo proseguire grazie
Di e no civile
No
Va
Abbinati sempre davanti al merendine Giulio quando il Piliego bene che ma l'olio non chiedo finiremo bene la ma si giusti alla livelli per da ne ecco grande animo Davide Giordano e i marcatori le le drammatica ridono grandi però aperti
Mariana va bene per da da mai ritornare il Brandi è tale però gay
Raggiante di Geniere mai venga musica entrata Nazario certi che una ma
Abbiamo no
No canali bene via storico lavavate dare da
Indolore
La niente la
Agenti immobiliari è nato viene chissà veneta le Carrizo europea
Un aprile solida
Che via Lelio mercati nell'agone darò mandati gioiello
Lì però il novanta
Inerente no no interno bene fare verso pagato era il diario ora noi figli dati per terra delicati mezzi poi gli orrori quindi lo condotto no
Ad no no no uno di trenta zero
In tanti nei binari corridoi RAI stantia mai Beninati allora migrati vittima dove neanche utili nella ma
Tende bella
Uno a terra da salda Orissa
Tollerato area
Enzo ma mi pare tre sorridendo comunque la la venne ormai da segnaletica vinti di ordinari no
Risveglia don nero tanto
Ed era mandò è comune è stata vorrei Toyota l'idea Tore aree da da e ma se penale ha Tradate Antimo
Ma no ora
Guerre sia la una ma il pilota è che ancora nella Nardone due fu a ma anch'io farei
Ma però si Francesco Smeraldo fatto grandi
E grazie a Renzo anche perché il treno testo romantico molto intenso
Adesso primati dare la parola a dei testimoni che abbiamo la fortuna di avere qui con noi dagli amici
Sono è prevista la lettura
Solo di tre passaggi fondamentali di quel testo in cammino per la pace che ricordavo prima e che è uscito nel sessantadue
In qualche modo a coronamento di tutta la fatica che che ha portato alla marcia della pace la prima marcia
Questi tre passaggi possono in qualche modo sintetizzare a rischio di lasciarci fuori tanti altri però si possono sicuramente sintetizzate
Quella che è stata la genesi
E la marcia che come l'ha concepita
Ad una marcia della pace pensavo danni e una volta ne detti anche l'annuncio d'accordo con Emma Thomas
Tanto che le storie ginevrino al pubblico la notizia
Grazie a capire dove risiede fra le altre cose panche litio
Ma l'idea non si concreto del fare difficoltà quando nella prima era del sessanta fece denuncia insieme con amici un bilancio delle iniziative prese e di quelle possibili vidi che l'idea della marcia soprattutto popolari regionale piacque ma solo nell'estate essa prese in corpo preciso di riunioni apposite che portarono alla formazione di un comitato d'iniziativa la mia intenzione era che il Gruppo d'iniziativa non fosse preminentemente di persone di parte sono un sostenitore del lavoro di aggiunta a quello dei partiti che ritengo certamente utili in una società democratica ma non sufficienti
E sono stato sempre in indipendente un indipendente disciplinato appunto per promuovere questi iniziative di aggiunta che vanno dai kolossal centri di orientamento sociale al lavoro per una riforma religiosa acquisto per la non violenza alla collaborazione condannino Tucci
Realmente la marcia è stata un'altra prova e non sarà la sola di quell'insieme di apertura religiosa umana e di esigenza di trasformazione sociale che così vivo in Umbria nel Duecento e Trecento
In grandi movimenti e grandi opere c'è stato chi ha scritto che s'è sentito qualche cosa di nuovo nella marcia io credo sia soprattutto questo insieme sociale e religioso che ritorna per allargarsi nella nostra storia attuale
Ecco che affatto avvenuto si possono vedere le ragioni profonde della marcia
E poi l'ultimo passaggio
Di fatto è ciò che Aldo disse a nome del centro di Perugia per la non violenza alla Rocca di Assisi quindi all'arrivo della marcia ci fa piacere ricordare queste parole che sono potentemente simboliche e che in qualche modo ci che istituiscono eredità preziose a nome del centro di Perugia per la non violenza saluto tutti i convenuti che hanno accettato il nostro invito l'ampio numero di partecipanti l'entusiasmo e la perfetta autodisciplina la confluenza in uno scopo comune
Mostrano la giustizia d'iniziativa volatilità voi anche la solo invocata da manifestazioni ingente il numero delle audizioni di persone che sono potuti intervenire unito loro delle persone convenute
Prova che molti non si sentivano ben espressi da ciò che già esisteva e che questa marcia ci voleva e ce ne vogliono altre altre in ogni regione italiana il tempo è maturo per una grande svolta del genere umano il passato è passato
Basta con i torture basta con le cessioni per qualsiasi motivo basta con il veleno che la violenza porta nell'educazione dei giovani basta con il pericolo che enormi forze distruttive siano in mano alla decisione di pochi uomini
Noi del Centro per la non violenza chiediamo che si allarghi l'applicazione del metodo di esistenza attiva non violenta
Alle lotte per la liberazione dall'imperialismo dal colonialismo da tutte le oppressioni dal potere assoluto dei gruppi dittatoriali ore azionario asserviti alle forze economiche sfruttatrice
Da questo orizzonte aperto
Infinito e fraterno sacro da più di sette secoli ad ogni essere che nasce la vita e la compresenza di tutti
Scenda una volontà intrepida e serena di resistere alla guerra in proposito costruttivi di pace
Grazie Aldo
Adesso la parola punto ai testimoni vorrei anche che ci fosse una sorta di spontaneismo in questo quindi interventi in qualche modo spero si possano sostituire con una certa libertà ma la libertà l'amico all'amico Goffredo Fofi che ha invece il vincolo morale di aprire la sezione delle delle testimonianze
Sì io c'ero ne sono molto orgoglioso e ho anche aiutato Aldo in alcune operazioni successive o anche preventive rispetto rispetto alla Marzio allora
Lavoravo a Torino vivevo lavorava al Centro Gobetti e facevo pozze per le in auto
Ero quasi quotidianamente in casa editrice ero diventato amico di Renato Solmi di pensieri dica il vino
Di Bollati di tanti
Intellettuali lavoravano perché c'era una conserva molto camera esca non c'era non era all'epoca l'ITC adesso era ancora una piccola casa editrice
Di punta molto coraggiosa c'era questa collana ideata da
Raniero pensieri
Dove Lucio Rondelli per molto tempo tra questi vorrei ricordare soprattutto il pilota del Pd Rothschild imbroglio Rothschild di Günther Anders frode inferiori è un corrispondenza tra il grande filosofo
Tedesco viennese Günther Anders e
E egli e interi che era il pilota che ha sganciato la bomba su Hiroshima insomma il quale essendo allora venticinquenne dopo di allora detenuta
Cominciò a a pensare a tutti quei morti e Fini in case di cura Fini messo da parte dalla dall'esercito americano al potere americano perché erano pericolose delle sue dichiarazioni voglio anche ricordare che allora uscì Ulivo
Fondamentale ristampato di recente Peschiera Hiroshima dizione è sei un giornalista che raccolse le testimonianze andò dopo
La la bomba subito dopo la la conquista del Giappone a parte dell'esercito americano
Andò in Giappone e intervistò raccolse le testimonianze dei sopravvissuti e mi fece un montaggio bellissimo straordinario ma anche ovviamente agghiacciante che leggemmo tutti usciti tra l'altro sono piccoli aneddoti che servono a far capire all'epoca come numero speciale del New Yorker e dopo di allora il Dipartimento americano c'era ancora la Roosevelt credo dovette dare delle spiegazioni al popolo americano sul perché
Era stato deciso di finire la guerra con questo immane rimane ma
Massacro
Comunque il massacro non era solo Hiroshima
Sessanta milioni di morti nella seconda guerra mondiale non solo una cifra quasi sessanta milioni
Infatti il Cunto pensateci insomma mia figlia di no
Una marcia infinita insomma di vittime il le quali erano rispetto alla prima guerra mondiale dieci milioni di morti al fronte erano invece quasi sempre morti civili morti e trenta morti Oshima morti
Nei bombardamenti delle città italiane Soffritti fu bombardata fu distrutta per l'ottanta per cento della città al tredici per Tajani
Più che a metà vennero bombardati e pericoli vecchi alleati con un feroce crudeltà esclude sta senza nel mille novecento cinquantanove ci fu in Inghilterra
Grazie movimento pacifista nuova sinistra
Il cui punto di riferimento era Bertrand Russel ci fu una marcia albe Marston Londra non mi ricordo se era da Londra Del Mastro non sarebbe rimasto un alone ALDE Marston c'era una grande fabbricati ordigni nucleari che servivano per fabbricare le bombe atomiche
Queste marce nel cinquantanove secondo me è stata la prima ITEA che ha frullato nella mente di Aldo
Per pensare a una marcia Perugia-Assisi
C'era un movimento pacifista molto forte cinquantanove anche l'anno scusate se vado un po'di vacanze doppio forse serve e anche l'anno diciamo dieci anni dalla morte ligandi
Che ovviamente capitino diceva la cosa più angosciosa e era che Gandhi era stato ammazzato da uno dei suoi da uno della sua corrente politica perché perché si apriva agli altri si apriva alle altre forze politiche si apriva gli intoccabili per esempio col decreto per
La a per religiosa da cui veniva cambia e per la parte politica
Che Luigi guidata per molti della base era considerata un'eresia
Fu uno dei suoi seguaci ad ammazzare
O perché nasce nel segno del cinquantanove spinti da Aldo a Roma organizzammo una commemorazione del Gambia dieci anni
A organizzarla fu mentre ci tengo a dirlo perché
Grazie fresco morta l'anno scorso la migliore allieva e continuativi cioè dell'opera della Montessori che era stata prevenirlo dolci nel tempo c'erano e Nicola Chiaromonte
Adesso tutti fanno i grandi monumenti nei da allora Nicola Chiaromonte uno studioso serio ma molto impegnato molto corretto ha fatto la guerra di Spagna stanco eppure negli Stati Uniti e lui chiamò chiamammo insieme
Il Consiglio di alto per parlare Capitini per come una Capitini Lamberto Borghi
Che era insegnata pedagogia a Firenze Lamberto ebreo fuggiti in America amico di più negativo senza alcun motivo uno degli inventori dell'albergo viene italiano del dopoguerra della scuola attiva venne infelice nonviolento amico viaggio felice
Un elogio di di di grandi tra
Eravamo diciannove per
No per dire insomma era ancora no un un movimento che stava nascendo nel
E e
Quando
Questo movimento era anche il portato di un'epoca diciamo c'era stata c'era la coesistenza pacifica c'era Coluche perché aveva fatto porre globalmente il suo rapporto del Comitato centrale narrando tutti gli orrori attività catastale
C'era una i primi gli accenni dei primi centro sinistra nel sessantatré era il luglio sessantatré gol giovanili contro l'ipotesi di un governo democristiano coi fascisti
Insomma c'era una atmosfera che era anche sostenuta dal miracolo economico dal fatto che c'era insomma per la prima volta all'Italia si tenevano un po'di soldi
C'era una ripresa economica enorme straordinaria un miracolo dopo quello tedesco
Italiani c'era la grande emigrazione verso il Nord di ostacolo Torino anche per quello segno degli immigrati saliti tal dalla Sicilia
L'in Sicilia o in Basilicata c'era una situazione di grani
Centro sinistra
E mi ricordo Roma tappezzata dai manifesti della FIGC con la faccia di Lucio Chennedy e Papa Giovanni
Piccini sempre molto opportunismo attuabili
C'erano reinventati no dopo essere stati sociali vestali scali
Tutto il dopoguerra cenno inventarsi una nuova per
Una nuova linea cercavano una nuova
Quando al dodici fare la marcia c'era una situazione come gli ebrei disponente se voi guardate l'elenco personalmente telefono Saronno scrissero a Aldo la loro adesione è impressionante c'è un un pezzo consistente della cultura laica lì Joseph di sinistra ma anche qui io ci pensavo prima
Quelli che c'erano non ci sono più Lanfranco manca Mencaroni c'aveva la tessera del pitch
Ematoma se la quantità
Il il Pio Baldelli era socialista
Io allora militavo nel Quaderni rossi bimbi pensieri a Torino cioè c'era anche una apertura reale diciamo che trovava nell'idea della marcia e anche nella figura viale perché Aldo era rispettato da tutti
Con una sorta di
Profeta a cavallo tra laico e il religioso
In qualche modo che poteva rappresentare queste due queste due anime non diverse da quelle
Da quelle per esempio delle due anime del quattro e erano religiosi ma attivamente pacifisti furono i primi andare in Russia da appena morto Stalin a cercare di riaprire un dialogo tra tra l'Occidente e l'unione e l'Unione Sovietica insomma cenere
Una e intorno al dossier quali sola grande attore artriti Aldo fu quella di tengono insieme tutte queste forze eccetera ovviamente anche i nemici
C'erano quelli che ha mandato in insulti i francesi retrostante e certi democristiani insomma è ovvio che la marcia non era guardata con le norme simpatia dal ministro dell'interno di allora che mi pare fosse ancora scelto di famiglia proceda forse era già Tambroni non lo so Tambroni nato come sinistra democristiana diventò poi qui succede da tempo Tambroni che manganello
Maccione
Col col con la Cina ecco eccetera questa atmosfera straordinaria appena c'era quest'idea via per il libero dovrei darvi chiede secondo Aldo un altro ci fu una lunga controversia tra cui l in ambito di cui fece descrive gli occhietti Torino al domicilio
Dicendo ottenne il duro che negli ultimi anni dunque voleva un titolo che si chiamava persone che Marcello
Renato Solmi anche il suo amico per altri aspetti ma però voleva un titolo più politico non mi ricordo in quale ramo insomma più nel corso di un'idea non come dire meno religiosa e più politica alla fine trovarono la mediazione
Voluta da Aldo perché l'altro voluto la mediazione in cammino per la pace per
Un titolo un titolo un titolo
La cosa che vorrei dire soprattutto di di quelle esperienze
è
Che ha lasciato
Ha lasciato un segno non ce n'è motivo
Allora il problema era l'atomica
La marcia era una marcia contro l'ipotesi che una guerra Carifondo era questo il pericolo atomico la paura dell'atomica
La sentivamo tutti c'è la sognavamo alla guerra Toni c'erano alcuni film che avevano cominciato a raccontare queste cose c'era stato la canzone di Boris Vian
Né essere prese vita eccetera vicino idiota allora tu non ucciderai c'era stato l'Arpa birmana io davo modestamente
Un attico diceva da voi io il Consiglio Taldo su cosa andare a vedere l'azienda mi ringraziava con delle lettere in Turchia se per esempio sull'Arpac birmana per esempio su orizzonti di gloria di di Cuper il confine sulla sulla prima guerra mondiale ed e altri che che non ricordo c'era
Come dire c'erano delle minoranze attive che rischiano di diventare maggioranza
Questo lei porta la speranza la grande speranza degli anni del quelli senza principesca purtroppo non è stato così per tanti e tanti e tanti
Quello che
Vorrei dire e che all'interno di questo movimento c'era comunque c'erano anime diverse
Una di queste anime non quelle politiche non parlo di Pannella per
Che
Ha fatto grandi cose
Sul piano della non violenza sul piano dell'obiezione di coscienza con Pietro in con
Mentre noi io
Diciamo cacciati facevamo
Avevano ragione loro
E mi vergogno
Prodi marxista leninista
Di essere stato da un'altra da un'altra
Però sera
C'era
Nacque un movimento in
Nonostante quello che Pannella quelli censiti di Albert Goering Aldo quelle suoi gli
Quando parlava del narcisismo gli alto fece la
E e era e ripeto una gli unici e hanno raccolto un po'questo messaggio però sono stati
Carla Marciano su Montalto di Castro vinto ma anche altre altre iniziative cosa in cui declivi sempre in prima fila più Pietro P.
Il primo biglietto cosce si taglia
E e
E c'era
Ripeto con semmai Hill unico critico di queste cose è venuto dopo è stato consacrante ex quello che il pilota di Hiroshima perché butterà senza alcun punta sino violenti rec
Non sono più una cosa che rompe le scatole al potere che interviene nel sociale che rompe
Degli equilibri sonno diceva Luigi vado qualche insulto
Ventisette persone che marcia della pace persone che fanno delle passeggiate ecologiche domenicali cosa veramente sprezzante dettagliata ovviamente
Però in qualche modo qualche ragione ce l'aveva perché il movimento senza caldo si è un po'e anche negli ultimi anni di Aldo Bet
Di di Lippi perché ripeto centro sinistra il dieci
è evidente
Da una negazione
No anche
Ma
E diverse
Profitti
Vicina però sì
Per loro parlo
Parlo
è però ci fu una continuità nella storia del servizio civile
Che è stato una grande conquista che nasce da lì nasce da questo batte storicamente io ricordo in particolare un amico carissimo Lorenzo berbere laiche lavorava da dolci che dopo il terremoto del sessantotto si trasferì nel Belice e e nel Belice c'erano dei i giovani
Sì
Gli arrivava regolarmente nonostante il massacro nonostante che le città fossero rase al suolo attraverso gli è arrivata la cartolina precetto la cartolina precetto voleva dire una uno e sei mesi all'espulsione dello Stato lontano da casa
Così ragazzo andarono da Barbera aveva aperto una baracchette il in qualche posto libero del terremoto andarono e dissero noi queste cartoline precetto le straccia non vogliamo non c'abbiamo da ricostruire la casa da badare ai nostri vecchi per trovare da mangiare per noi e per i nostri bambini insomma remota affatto anche migliaia diverse
Credo non sono non mi ricordo comunque
Era stato una strage in in un intero pezzo della nella provincia di Palermo e di Agrigento e questi ragazzi Barbera gli organizzò andarono a Roma in treno nessuna cosa è
Veramente si dirigisti italiani fossero intelligenti questo nel film che andrebbero fatti
Andarono a Roma andarono davanti a Montecitorio e furono ricevuti tanti tappetini l'unico che gli aprì le porte di Montecitorio una delegazione per sentirli ad ascoltare ma da quel movimento nacque poi la legge per l'obiezione di coscienza e il servizio è stata una grande conquista alla cui base c'è questo buco
Della Marcia per la pace del mille novecento sessanta artistica
Vorrei finire dicendo tornando ancora su punterà perse perché Günther Anders come critico del movimento pacifista alcune
Cose fondamentali le ha dette e forse vedendo più in avanti in quanto non vedevamo noi procura vedendo
Capendo no lui veniva da Francoforte
Adorno Horkheimer per i titoli aveva una solidità filosofica e in più
Era stata in America ha fatto le sue battaglie antirazziste eccetera vedeva i nuovi isterico ripeteva quello che sarebbe successo nel mondo e ho capito che che la non violenza dovrebbe diventare eminentemente attive altrimenti non servirà più a niente servire appunto a fare passeggiate
Della non violenza dicevano grandi Capitini fanno parte tre cose la non menzogne
La non collabora la
Non so fare del male
No la non violenza personale come
No movimento di ogni individuo e la disobbedienza civile la non collaborazione questo vuol dire non collaborare con lo Stato che fra le guerre non collaborare con i violenti di tutti i tipi dovunque
Dovunque
Di queste tre cose si aggancia capiti inizia la notte del viso Brienza e civile era come dire l'emanazione politica della non violenza e liste d'insetti azione politica della nonviolenza la non violenza doveva anche diventare disobbedienza civile
Con Gandhi in India lo era stata con Martin Luther King in America lo è stato con Mandela in Africa lo è stato contante situazioni lo è stato
Rendiamoci conto che quelli sono anche gli anni Silvio coesistenza pacifica ma di un violenza neo imperialistica americana feroce gli obiettivi tenne il pienone
E le guerriglie sono state nient'altro solo sette puntate non hanno ammazzato solo Martin Luther King però non violento ma anche Malcom X anche
Che Guevara violento anche
Lumumba in Africa insomma l'imperialismo non si fermano l'imperialismo e Günther Anders diceva bisogna diventare più forti diventare anche più aggressivo la frase sua che mi piace ricordare perché
Oggi di fronte rischio come dire che il buonismo dell'accettazione del mondo così come ci sommerga tutti no
Oggi
Allora bomba atomica si è sostituita ecologico
Molti i grandi movimenti che si fanno e si devono fare Julio violenti veronese assolutamente presenti sono quelli per la difesa della natura della che vuol dire anche alla difesa della pace propriamente vuol dire anche la difesa del pensato oggi sui giornali Rocco
Cifre sulla fame nel mondo servitù
Aumenta Bondi recita
Sono anche l'ok questo
Punteranno verso in modo un po'estremo scrisse non si deve dare speranza
I movimenti non devono predicare la speranza
Si deve impedire ad Aspen perché a causa della speranza relativa
La speranza ci fu chicas stiamoci attenti
Dei disperati attivo eminentemente attivi e non
Grazie di cuore concreto io ero certo che la tua testimonianza sarebbe scattato
I nostri animi grazie alla tua presenza della sua testimonianza e anche del tuo
Riguardo verso l'orizzonte di questo c'è il cioè fatto veramente un gran dono
Senza anche che ammiro battendo qui qualcuno che voglia in qualche modo portare la sua testimonianza in ordine alfabetico Pini
Al Franco
Una delle ragioni per cui sono venuto oggi era per sentire Goffredo
Davvero
Permanente per me a a appelli considerò oltre un biglietto appena perché i temi di cui ha parlato Goffredo sono davvero quelli centrali cioè Goffredo ha ricordato qual era il clima
Politico-culturale da cui nacque la marcia del sessantuno e guardate che non era poca cosa
Un anno prima nel luglio del sessanta c'era stata una rivolta popolare contro un Governo fra democristiani fascisti
Con morti a Reggio Emilia
A Genova i pestaggi
Durante la marcia del sessantuno
A Modena e i
Cantava Morti di Reggio Emilia per esempio
Morti di Reggio Emilia uscita dalla fossa fuori a canta come bandiera rossa
Questo era il clima
E tuttora molto legato in una dimensione politico sociale molto chiara
Politico-sociale
Non solo etica
Politico sociale
Un anno dopo il la marcia del sessantuno
A Torino sarebbe stato rotto il patto sociale alla FIAT con gli scontri di piazza Statuto
Ma quella questione operaia che emerge con tutta la sua forza per svilupparsi poi nella sessantotto sessantanove e era un altro clima
E
I giovani i giovanissimi
Scoprivano ha una dimensione della politica assolutamente appassionata e e il ricca ricca ditemi su tutto
Il Sessantotto innato in gran parte dall'inizio degli anni sessanta Capitini ha già lavorato per il sessantotto già prima perché nel sessantatré e tu ricordavi Lanfranco Mencaroni no
Nel sessanta tre Capitini scrive una piattaforma politica di transizione al socialismo
Insieme con Lanfranco Mencaroni PC diventò supposizioni ma ho viste nel sessantatré aveva Lozio che stava per scattino tutto qua attacca a Pechino cioè ma sì sì sì
E questa piattaforma è squisitamente politica
Quali sono gli obiettivi contro cui sviluppare lotta di massa dal basso
Con assoluta radicalità il superamento dell'imperialismo del colonialismo e del capitalismo
Capitini si considera aggiunta al marxismo
E considera il marxismo una un percorso importantissimo però con limiti soprattutto quando il marxismo si ferma davanti alla complessità delle singole persone
Persone e ricordavi tu come titolo eccetto su quel terreno va Capitini
E
Prende con assoluto rigore con molto affetto verso tutti ma fornitore nel senso certifica un puro non è non era un un un un prete buono non era un prete buona cattivo nei suoi giudizi conta moltissimo l'esperienza di colloquio che faceva con una persona e poi c'era un posto giudizio opera molto preciso
Sì no per cosa che si può fare insieme o no
Era un maestro maestro
Se fossi una cultura orientale Capitini sardo considereremmo un grande maestro
E abbia sappiamo quanto abbiamo bisogno di maestri tutti abbiamo bisogno di maestri
Allora nella marcia del sessantuno c'era da una parte una cosa analoga quello che rappresenta ora la cesura verso il futuro del cambiamento climatico le bombe atomiche
La questione climatica che toglie il futuro alle generazioni
è un pericolo tratto su cui gli assenti economico militare idee e economie e sociali del mondo non stanno intervenendo o intervengono in maniera truffaldina cioè un capitalismo vero
Che rifila delle delle delle
Degli imbrogli
Per sostituire una un'energia con un'altra non intervengono sulle energie rinnovabili i giovanissimi questo l'hanno capito hanno capito che sono sotto uti che non hanno speranza
è giusto discorso Vian dazio sulla speranza bisogna avere invece un senso profondo del tragico e Capitini ce l'aveva
Il senso profondo del tragico per cui è impossibile accettare la realtà così come le istituzioni quello che si istituisce
Va rifiutato per perché Capitini dopo essere stato attivissimo nella cospirazione antifascista dal trentadue
In poi
Subito dopo la Liberazione non trasforma il movimento liberalsocialista in partito
Perché significava istituire e bloccare e chiudere un processo servono invece i processi di liberazione
Che vada avanti a ondate onde lunghe onde lunghe
Attraverso le persone attraverso le persone
Questo è il e uno dei temi fondamentali di di Capitini però è sbagliato a separare la sua scelta di massimo rigore non violento lui sì davvero non violento
E Capitini ha sempre bisogno di precisare puntualmente queste questioni ricordando che la non violenza e lotta alla non violenza e conflitto
Per se ci sono persone che si dicono non violente che non hanno mai avuto la mattina alle sei una vita la polizia non sono credibili
Ti ricordi
La polizia veniva alle sei
Battuto ora tuttora con una ragazza di Torino è stata combattere con i curdi per era senza storia no
Confini mascherati insomma ecco alla Resistenza lotta e conflitto e conflitto
La la non violenza vuole ha senso se è un'arma più potente della violenza
E se si sviluppa attraverso dei processi come quelli di grandi quelli appunto sperimentati
Dove la non violenza ha funzionato insomma ecco però poi Capitini aveva anche un senso della storia molto complessa era era veramente Alberto cioè a me fa molto piacere essere qui al frontone sotto questi due popolani armati e si ribellarono contro i Papalini che arrivavano da quella porta
Questa è la storia civile
A cui apparteniamo tutti anche Capitini
Capitini aveva un profondo rispetto per i partigiani che erano stati i suoi allievi e poi andavano a combattere i tedeschi e i fascisti come pure lei
Come Riccardo tenere IMI come altri chiamava di amava la sua scelta era di Aversa
E aveva la scelta del del del non violento integrale si sarebbe fatto ammazzare
Non parlava di non di non violenza era non violenza
E era non violenza
E allora le cose appunto per ricordarvi tu la non collaborazione
A la non menzognera avrà un mezzo
Son temi sud a cacciarsi nella testa su cui ragionare davvero insomma qua non collaborazione Capitini avrà le carte in regola
A aveva rifiutato a testa del partito fascista aveva perso il posto va bene pervenire a fianco a Perugia a fare ad accampare diritti rimane Aquarama direzioni privata
C'era la coerenza combattenti
Non violenti combattenti figure eroi che però nella lotta se la prendono con tutte quante le questioni che la questione principale è il sistema di produzione The creare lo sfruttamento che crea Illy imperialismo che crea cioè il superamento del capitalismo è quello il nodo su cui si è affermata la così la sinistra italiana tanto tempo
E su cui invece estremamente attuale di concentrarsi per concentrarsi può sì
Volevo diventare quacchero
Lo dissi a Capitini Capitini mi scrisse ce l'ho la lettera mi scrisse mai perché il quaccheri non saranno mai socialista
Accanto a deliberò a a
E ma socialismo cosa voleva dire per Capitini voleva dire per esempio è un termine che aveva intanto va be'non aveva niente a che vedere con lo statalismo sovietico insomma no proprio nessuno aveva le carte in regola fin dall'inizio degli anni Trenta su questa questione e anche se aveva letto con estremo interesse la rivoluzione la la Costituzione sovietica il trentasei del fumo Otello per ora pertanto pertanti antifascisti che poi lavorano la Costituente
Sapendo poi che già nel trentasette quel quel gioco lì era cioè in senso abbiamo fucilato quasi tutti quelli citati erano fatta per è un documento interessantissimo è veramente interessante se vi capita
L'ha trovata anche in internet cioè un terra posizione del trentasei perché era veramente molto avanzata
Però fatta da politologi sovietici che non avevano poemetti il senso di quello che sta succedendo intorno a loro e che poi ci ha rimesso la pelle insomma allora del socialismo non come statalismo ma come sviluppo pieno
Delle potenzialità umane
All'interno di relazioni sociali di nuova socialità Capitini insiste continuamente su questo tema
Il suo libro che cinquanta il libro più politico no
Nuova socialità riforma religiosa in cui rende conto del suo lavoro delibere liberalsocialismo durante il fascismo quell'esperienza ricorso di democrazia dal basso e tutto il resto e anche i temi della riforma religiosa in un Paese che ha avuto soltanto la controriforma
In un Paese che non ha avuto la riforma avuto soltanto le cose suo conto che
Combattuto questi due popolari
I Papalini il potere pontificio il clericalismo
Sino a traghettarci nella Repubblica così detta democratica che non a caso Calamandrei che se ne intendeva un po'chiamava la repubblica pontificia
Perché con l'articolo sette era stato traghettato tutto il peggio per rapporto fra lo Stato italiano il fascismo e arretrato in Costituzione
Allora Capitini tutte queste cose le ha chiare
Nella mozione del popolo per la pace che vi risparmio fa
No non ve la leggo alla fine dopo se volete boh son belli e bellissimi
Nella mozione del popolo per la pace che conclude
L'esperienza della marcia del sessantuno
Alla Rocca viene letta e viene sottoposta all'approvazione della gente
Per alzata di mano
Per alzata di mano e nella mozione i termini sono c'è una visione orizzontale al mondo e in verticale sulle persone contemporaneamente
Perché i soggetti della storia sono le persone e in orizzontale cioè il mondo che tra l'altro è il periodo in cui i Paesi non allineati
Della piano in Jugoslavia
Nasser il torrente sono un'alternativa una terza via rispetto ai due blocchi Capitini agisce su queste cose cioè è attentissimo rigorosissimo prima di parlare studia prima di scrivere ci pensa e quando scrive con la sua grafia
Bellissima è sempre quasi definitivo a poter cancellare poco poche cancellazioni
Pochi cancellati
Allora tutti quei questo barbare cooperato diciamo
La marcia del sessantuno è stato un'esperienza un esperimento in realtà l'avrei chiamato Capitini un esperimento fatto sessanta anni fa
Ha agito in profondità
Perché da quella marcia sono presidi sono sviluppato e tante altre tanti altri percorsi prima Mao Valpiana ricordava azioni anche i giornali no l'azione non violenta poi il movimento non violento
E centro un giornale di Capitini che è il più politico di tutti che si chiamava il potere di tutti
E che ha e il laboratorio aperto sulle questioni democrazia dal basso il controllo a democrazia diretta democrazia dirette un termine su cui Capitini insiste fino all'estate del sessantotto
Tenta di convincere alcuni amici non violenti a presentare una una una lista alle regionali che saranno fatte poco dopo
Una lista dal titolo da rivoluzione non violenta per la democrazia diretta e Capitini diceva non so che non non degna Micheletti però è importante che queste parole questi temi padani in giro
E poi e chi vuole prenda e chi vuole sviluppi
Ecco questo è
è quello che noi dobbiamo veramente un debito immenso assommante abbiamo nei confronti di Capitini e dell'esperienza del sessantuno e di tante altre cose che poi sono state interrotte da una morte precoce perché aveva sessantanove anni triste
E ha nel pieno della della sua della sua creatività
Gli ultimi due anni e degli ultimi due anni fa a antifascismo fra i giovani i libri anch'io stimo fra i giovani la compresenza dei morti degli enti che è un testo fondamentale per capire il nostro mondo con la storia con con le persone col passato
F è straordinario libero straordinari e poi scrive volumi di educazione aperta un anti manuale di pedagogia
Due contro l'istituzione ai è critico anche nei confronti della scuola attiva di tradizione americana
Perché ha delle regole un po'troppo strutturate
E sa quindi e sulla sua il suo percorso è stato interrotto da un'operazione sciagurata che che l'ha mandato all'altro mondo e su quali ritorneremo alcune stima
Tiro di niente grazie Goffredo grazie
Tanto
Franco Oppini ad esso vedo ancora diversi amici che sono sicuro che possano dare l'avevano bella testimonianza
Tant'è venuto da Torino nemico Pietro Polito
Vuoi venire Pietro
Io non son testi buone sono testimoni testimoni dei testimoni
E
Sono contento di essere qui
A rappresentare Torino non tutta Torino la Torino che Amato Capitini e che è stata amata dando corpi questa Torino si trovano indurre spazi in città
Al centro studi strano Regis che si trova in via Garibaldi undici
Di cui sono stato tra i fondatori
E quindi poco ed era a casa della non violenza di di Torino e del Piemonte
è un pochino più in là che chi verrà a Torino vince ancora stato
Andando verso piazza Statuto a un certo punto si era in piazza Arbarello
Dove c'è la casa di pirata cubetti la casa di Piero Ada Gobetti che dove adesso ha sede il centro studi Piero Bucchi
Aldo Capitini era iscritto al centro risulta dai dai dall'elenco dei soci che abbiamo in archivio
La sua adesione il e interessante anche queste Centro Gobetti questo consente un collegamento no ma il fatto viene fondato nell'anno della marcia della pace
Viene fondato nel febbraio del sessantuno e pochi poche settimane pochi mesi dopo dalla casa di Piero Gobetti Pigni mi collego al al testimone dei testimoni ci fu una delegazione guidata da Carla cubetti Bobbio Paola cubetti Ada Gobetti che venne a Perugia e partecipò alla marcia
Chissà un po'ha visto un po'di foto d'archivio letto qualche libro sa che c'è una fotografia bellissima di Bobbio Capitini che si pagano nei pressi della Roma
La Marcia della pace io l'ho studiata
Attraverso i carteggi in particolare attraverso il carteggio tra Bobby Capitini
Il titolo a cui alludeva prima Goffredo era l'intelligenza della pace
Che più che un tempo più che un titolo politico da un titolo filosofico difatti Renato Solmi era e Eva all'ora che è stato uno dei massimi studiosi della Scuola di Francoforte Horkheimer e Adorno
La un altro segno del legame tra Torino e la marcia Ada Gobetti aveva fondato nel cinquantanove
Un giornale che si chiama il giornale dei genitori
Il il il numero successivo alla marcia quindi quello di ottobre e quasi interamente dedicato alla marcia e sulla ma io mi mi piacerebbe scoprire chi è quel bambino cos'è diventato qualcosa
Sulla in copertina c'è una fotografia di un bambino bellissimo che ha un cartello
In favore della pace
Adesso con con l'amico De Bellis cercheremo di capire chi era quel bon
Testimone dei testimoni cioè io ho avuto modo di di di lavorare con Bobbio però
Volevo ricordare alcuni amici capi finiani che ho
Conosciuto qui a Perugia
Diventando nel amico e collaboratore
Maurizio Cavicchi
Lanfranco Menga Ronie Luisa Schipa Aldo Stella Luciano Capitini
Poi sempre della in questo ruolo stima dei testimoni Pietro Pinna Alberto Labate e ho già ricordato i torinesi Bobbio Cauet Paolo
Non la faccio lunga ho trovato
Questi strumenti non so se questo documento c'è nella nella mostra
Che allestita alla
Alla colore c'è un un
Un pezzo previa
Questo documento si trova in mostra qui all'Archivio di Stato è un documento importante un documento successivo del sessantacinque
Dove Aldo Capitini effetti sulla base di ciò significa fare la marzo sugli effetti della marcia Sky e non sono non sappiamo neanche se
è stato pubblicato perché
è un manoscritto in quattro fogli e intitolato le marce per la pace
Ed è in tour adatta a Perugia ventidue maggio se Santa cinque
E su carta non intestata ed era retta e salta egregio signor direttore quindi è difficile capire
A chi fosse interessato indirizzata e e e se è stata pubblicata
Questo documento
Lolo lo scoperto anni fa trovavamo trascritto volevamo preparando quella
Un lavoro sulla marcia
E
Ne leggo la l'inizio e la fine
Però vorrei anche dire che aggiungere che la
La prossima newsletter del Centro Gobetti che manderemo
Lunedì
Sarà in parte dedicata a queste manifestazioni perugine e ci sarà un articolo che la la racconta il rapporto di Norberto Bobbio la marcia
Diceva allora
Capitini a distanza di di qualche anno il ventiquattro settembre del mille novecentosessantuno fu fatta la marcia della pace da Perugia ad Assisi
Proposta dal centro di Perugia per la non violenza
Io organizzata da un comitato composto da persone indipendenti un rappresentante dell'ultimo rappresentante dell'udito
Ed è rappresentante dei partiti comunista socialista radicale Repubblica costo un gran lavoro per la sua preparazione ma riuscì anche molto bene per concordia entusiasmo elevatezza
Furono controllati Castelli fu proibito di dire alcunché contro l'America l'Unione Sovietica la chiesa sul prato della Rocca
Di Assisi parlarono Guido Piovene Ernesto Rossi Renato Guttuso lo studente giapponese Aldo Capitini fu eretta una mozione solamente quella che ascolteremo scritta l'importante nella manifestazione e queste Capitini che dà un giudizio sulla sulla sua opera diciamo fu la confluenza di moltissimi non iscritti a partiti e di diversi chirurgiche religiose e politiche e di varie condizioni sociali con un forte gruppo di comunisti
Un grande numero di operai e contadini della Regione ombra e di altre ricevuto e poi vince fu l'esempio qualcuno prima usato prova provavo a convocare il popolo no
Fu un esempio di una convocazione al livello più elementare per un problema comune
E fu una spinta per il metodo delle trattative e dell'acqua e per la coesistenza pacifica
Si vuole anche dire che il progresso verso il disarmo cioè preparare la pace durante la pace dovesse diventare il problema principale della nella politica dei governi
L'incontro di noi non violenti contanti che non violenti non erano significava un'apertura questa è un'altra prova che avete ascoltato
Centrale nel linguaggio di Capitini Canon Conf confonde Canon confondeva le posizioni quindi aprissi non significa cento National
Rinunciare alla alla propria alle proprie alle proprie idee
Ma voleva dare un esempio ai governi perché non si chiudesse
Il documento
Quattro pagine leggo il pezzo finale con Capitini diceva il punto attuale punto attuale sessantacinque che è il punto attuale ahimè oggi che siamo qui riuniti punto attuale
è il fatto che molti vorrebbero essere rappresentati nelle manifestazioni per una volontà di pace superando dei blocchi e Lettieri biliare dei per la speranza che finisca ogni violenza
Che l'umanità si rinnovi e si unisca contrastando in ogni punto in ogni punto il mostro della guerra a questa esigenza bisogna dunque bisogna dare una voce adeguata e una conoscenza dei problemi relativi una forza di lotta non violenta
Questo è il problema
Io ho l'impressione che che che
Che tra andasse Capitini vedessi più giusto Amber si Capitini che hanno
E che questa forza di lotta non violenta sia pure
Minoritari diciamo così gli Hobbit di sicuro questo c'è barrette di amiche e gli amici della non violenza che operano e costituiscono la forza di lotta non violenta attiva e che come dire in circostanze come queste in battaglie importanti come quelle evocate da ah ah ma oltre alla prima alza la testa e diceva
Polito siamo molto contenti che tu abbia potuto portare anche il saluto il Centro Gobetti a cui ci sentiamo molto vicini per tanti motivi
è stato anticipato prima che verrà letta la mozione popolo della pace ma ci sarà Anna Maria Fara eletti non una qualunque monomarca
Possiamo ascoltare anche Enzo screening sono riferibili piacere saluto ecco
Ad Atene inizio ma gli amici che che possano daremo una testimonianza e un saluto anche di quello che significa oggi ricordare ha una memoria viva come quella della marcia capaci
Saputo volentieri categorie ma perché non
Ero troppo piccolo per partecipare alla marcia della pace
Ed è biondo consiglio raccontare da questo questo spunto anche per prescrive le parole di una canzone che sarà cantata eseguita mirabilmente lega
Ambrosoli da
E da sperando quindi su questo nutro passato perché la cosa che mi ha colpito nei racconti era proprio questo aspetto delle persone vestite a festa di persone che andavano a questa manifestazione come un momento di festa che è un uomo un'altra miglia centrali capiti prestati da festa questa è la festa come momento corale mi ha colpito da una una cosa che si legava anche un po'alla alla storia dei movimenti del dopo Sessantotto no all'idea della festa anche anche mille Canzolino signor si ricordava no quando si andava
Allo sciopero ma ritrovi si andava vestiti a festa questa era un'idea oggi forse ci sembrano gruppo un po'strana questo mi ha colpito io monoporzione ho partecipato poi non a quella marcia di ma alle a quelle successive iniziative successive di Capitini
Alcun dubbio cultura mi ricordo che faceva Del Bono che ha organizzato l'iniziativa in questi luoghi io partecipavo anche se il pilota allora io non ero del tutto convinto di quello che ci ha capito no non ero nel senso che credevo che non solo piscina ma come faccia cantine portare rispetto
Per ore anche azioni azioni di violenza come come i partigiani o quattro movimenti liberazione io credo che non violenza non fosse sufficiente
Poi gli anni son passati ho visto
Come i movimenti violenti purtroppo sono sfociati in quando hanno avuto successo in momenti di crudeli dittature di pruderie precede il potere a a dispetto di tutti gli atti che hanno utilizzato di domicilio in maniera brutale aveva questo ci avrebbe fatto un po'ripensare ripensare a quello che diceva Capitini in qualche maniera ripensare a questo
Penso forse l'esperienza più traumatiche per tutti noi con le Brigate rosse lo che ci ha portato a a capire che cosa poteva significare insomma questo questo momento quindi c'è stato una una maturazione credo di tutti anche nel nel periodo dicevo negli ultimi mesi nel periodo che va dopo con con il nuovo millennio insomma Storm relazioni anche i movimenti e questo credo sia positivo oggi
C'è tanto bisogno c'è bisogno di questo che abbia ragione Anders Capitini unica suscitando bisogni di un impegno non sul non diciamo anche qui io non è che credo che la il mezzo Russia importanti Prodi sui contenuti che votava Capitini contenuti di lotta al sistema alta quello che resistono di allora che oggi sembra che c'è peggiorato insomma
I contenuti lotta alle ingiustizie alle alle violenze contro contro i deboli alla non riconoscimento le persone in questi sono contenuti o su cui oggi bisogna assolutamente di impegnarsi per proprio perché vengono sono stati negativa ideologia che non solo quello fascista ormai ma su tutto e tutto il leader del nell'espellere neoliberismo che ha portato a conseguenze che ora stiamo prendendo in in tutti i ruoli anche nel nostro nel nostro Paese ecco perché allora l'impegno anche scegliendo metodi metodi di lotta non violenti comunque metri lotta collettivi metronotte che ci riportino ha una dimensione collettiva credo che oggi ci sono più che mai attuali grazie
Ci tenevo che prendesse la parola anche un po'in rappresentanza di quell'associazione di quartiere che ci sono sempre così vicini quando ogni della fondazione centro studi Aldo Capitini organizziamo un'iniziativa quindi quella è una forza viva che fa di questa città insomma nucleo veramente interessante propulsore
Intanto volevo richiamare di nuovo ma Valpiana perché mi sembra opportuno e anche lui faccia una breve testimonianza
E poiché appunto Walter Verini
No no ci teniamo
Grazie Giuseppe
Prima ha fatto un breve intervento a nome del Movimento Nonviolento quindi sono stato
Dentro ai contenuti di un documento recentissimo che abbiamo scritto proprio in occasione dei sessanta anni della marcia Perugia-Assisi
Adesso però volevo parlare a titolo personale tende grazie anche di questo spazio dedicato staccare Giuseppe Gabriele c'erano organizzate ci permettano
La marcia di Aldo Capitini divenne la prima marcia per la pace quando ci fu la seconda
La seconda perché prima non era la prima marcia era solo la marcia di Capitini divenne la seconda quando Pietro Pinna nel mille novecento e settantotto
Cioè a dieci anni dalla morte di Capitini proprio per celebrare e ricordare iniziando Capitini
Ebbene l'ardore di convocare la seconda marcia per la pace Perugia-Assisi
Io allora avevo ventitré anni e Pietro a cui sono debitore sarò debitore tutta la vita
Perché la considera uno dei miei maestri e fu lui a introdurre propria la conoscenza di Aldo Capitini e del pensiero perché gli scritti di Capitini
Piero mi chiamò aveva un gruppettino con me i giovani non violenti a Verona ventenne eravamo anche scout siamo venuti giù con la mia ti Anna allora consumi si impone il fucile spezzato quei sacchi a pelo e siamo venute con Pietro a organizzare due settimane prima
La marcia per settantotto
Li ho capito molte cose grazie agli insegnamenti la testimonianza di Pietro Pinna la prima è che la marcia
In questa concezione Capitini Anna finiana diciamo
Devi avere un obiettivo cioè la marcia è uno strumento non ai fini a se stesse non è una celebrazione non è che siamo tanto bravi pareva c'è una bella marcia riusciamo a convocare decine di migliaia di persone la marcia rientra all'interno di una campagna perché è uno strumento per evidenziare l'obiettivo renderlo comune
E come si diceva e come ci diceva Capitini è un'assemblea itinerante
Cioè è un luogo dove si discute dove ci si confronta dove si lavora insieme per l'Obiettivo
E le marce successive dopo il settantotto ce ne fu uno nell'ottantuno poi nell'ottantacinque sempre organizzate da Pietro Pinna con il
Nome del movimento non violento
Erano marce Roma
Proprio nell'ambito della campagna contro i missili a Comiso
Nell'ottantuno
E l'altra che aveva come obiettivo blocchiamo le spese militari titolo inequivocabile
Che l'hanno ciò la campagna di obiezione di coscienza fiscale alle spese militari che durò poi altri quindici anni successivi
Pietro Pinna decise di interrompere l'organizzazione delle marce Perugia-Assisi che aveva ripreso nel settantotto
Quando si rese conto che alcuni dei protagonisti che avevano aderito alla marcia del mille novecentottantacinque blocchiamo le spese militari
E se andate a vedere i documenti nel documento finale nella lettura dalla Rocca di Assisi che fece Pietro Pinna
C'era una appello chiaro alle forze politiche presenti in Parlamento hanno votare l'aumento dei bilanci militari
Quando si rese conto la marcia fu in settembre che alla finanziaria di quell'anno in dicembre
Alcune delle forze politiche e dei parlamentari che avevano aderito alla marcia che erano venuti a marciare da Perugia ad Assisi dal settantotto votarono il bilancio militare
Piero
Il sesto allora qui non possiamo prenderci in giro queste non devono essere marcia rituali dove si viene a ripetere nome della pace e poi non si è conseguenti con gli obiettivi politici
E disse io qui fermo e blocco la marcia Perugia-Assisi per non correre il rischio che diventi appunto la corsa vuota ripetitiva vuota se stessa dove addirittura ci si prende in giro e non si rispettano i contenuti e gli obiettivi
Che si erano dati
E lì si interrompe la collaborazione di Aldo Capitini anche con le
Istituzioni locali che cominciavano a partecipare alla marcia comune di permuta fra Regione ungarico bene
Questo per dare un senso a all'idea Capitignano e non violenta direi di marcia
Dico l'ultima cosa
Uno dei frutti della prima marcia a questo punto di capi tiene quella del sessantuno fu la nascita della consulta italiana per la pace Aldo Capitini fondò il movimento non violento per avere una struttura organizzativa all'interno della Consulta italiana per la pace che raccoglieva le altre associazioni pacifiste come diceva prima giustamente Goffredo Fofi che c'era il socio il pacifismo socialista al pacifismo comunista pacifismo cattolico e il pacifismo radicale
Tutti questi erano riuniti nella Consulta italiano della pace che aveva come punto di equilibrio il movimento non violento ha rappresentato dai dotta Pittini che era il presidente della Consulta Capitini ci teneva moltissimo a questa Consulta io ho avuto modo di leggere tutti i verbali delle decine e decine Unione consulteremo riunioni molto dure
Di confronto serve un altissimo soprattutto con la parte diciamo così comunista e radicale e gli scontri tra i radicali e comunisti dentro la Consulta mediati da Aldo Capitini
Che faceva di tutto per temere in equilibro la Consulta perché diceva questo è uno strumento importante
è uno strumento fondamentale dove finalmente tutte le associazioni pur nella loro diversità trovano un luogo di discussione ecco secondo me oggi questo funzione del ex dell'allora consulta italiana della pace la possiamo ritrovare nella nuova neonata retta italiana pace disarmo
Che è una rete ampia
Che mette insieme associazioni dalle più grandi CGIL Arci attivi AGESCI
Fino all'associazione più piccole come le nostre MIR il movimento non violento maschiliste il cippato asset tanti ai Beati costruttori di pace
E tanti altri amici
Oggi il lavoro politico della pace a mio modo di vedere si svolge dentro a re italiana pace disarmo
Che ha quegli obiettivi politici attuali di cui parlava Pietro Polito nel suo ultimo intervento ed è quello che mi ha stimolato a fare questa mia testimone
Grazie
Ricordare questi elementi particolare la Consulta per la pace cui altre teneva appunto tantissimo
Abbiamo il tempo di almeno un'altra voce serie
Poi daremo appunto la parola ad Annamaria apparati per la lettura emozioni
Procediamo
Anna Maria Grazia di quest'altro
Ma il regalo che ci fai
Un altro ringraziamento lo vorrebbero era ed Eschilo varata Elena Mirò si è Francesco Smeralda
Il centro di Perugia per la non violenza il comitato esecutivo della marcia della pace per la fratellanza dei popoli al popolo convenuto domenica ventiquattro settembre mille novecentosessantuno a conclusione della marcia svoltasi da Perugia ad Assisi sul prato della Rocca
Propongono di approvare i principi e le applicazioni concrete espresse
Nelle seguenti mozioni
Principi
Primo
L'idea di fratellanza dei popoli si riassumono i problemi urgenti di questo tempo
Il superamento dell'imperialismo
Del razzismo
Del colonialismo dello sfruttamento
Per l'incontro dell'Occidente con l'Oriente asiatico e con i popoli africani che aspirano con impetuoso dinamismo
Ai dipendenza
La fratellanza degli europei con le popolazioni di colore
L'impianto di giganteschi piani di collaborazione culturale tecnica economica
Secondo
Per preparare la pace durante la pace
è necessario diffondere nell'educazione e nei rapporti con tutti a tutti i livelli
Una capacità di dialogo una sincera apertura la cui esistenza e alla pacifica competizioni di teologie
Qui di vari sistemi politici e sociali
Nei Comuni sviluppo civile
E affermare il lavoro come elemento costruttivo fondamentale
Terzo
La pace è troppo importante
Perché possa essere lasciata nelle mani dei soli governanti
E perciò urgente che in ogni nazione tutto il popolo abbia il modo di continuamente e liberamente informarsi
E sia convocato frequentemente ad esprimere il proprio parere
Quarto
Nel pericolo che la pace sia spezzata da un anch'guerra immane
è urgente l'unione di tutti coloro che nel mondo sono disposti a resistere alla guerra
Quinto
L'umanità
è giunta al punto che è in grado di apprezzare altamente un tipo di educazione attenta
Rinnova attrice delle strutture legati a privilegi il pregiudizio
Una educazione eroicamente non violenta
Quelle applicazioni concrete
Si conclude
Il popolo in memoria dei morti delle guerre e delle immense ricchezze sottratte per esse allo sviluppo civile
Impegnato a dedicare la pace al bene proprio e dei figli in un mondo aperto ai più alti valori della coscienza e della scienza
Esige da tutti i governi
Di smobilitare la guerra fretta
E di trattare immediatamente con animo di pace
E
O
Io
Cioè
Di o
Quando
Mondiale non è il mondo finita con l'ultima guerra
Dell'incubo Cannone no o è di Nuno sparò vede
Primo tempo Cristo cibo da strabica terra undici Franco Iberia poi Torino diretto
Quindi
Coperto dalla
Godard Mingardo votarmi alla figlia gravato in la variandone anch'io venne Benedetta
Va bene no io la barriera umana no io allora ambienti allora niente ora meno ambient male evento trarli in inganno manuali Anguillara
Roberto
No
No
D'aria la per il tali gli altri
Laboratori maggiori interventi invece babysitter no a va be'io la figlia ha poi io anglo-indiani mandar fanno abbia il biondo nella padre nate noi noi continuare marijuana una una da di appena
Laboratorio ancora Dagmar verrà madre intento parlare mai abilità col no
Bielli attorno Amarna abilità tarda e all'incubo bene al riguardo li manda via ma ma poi tra l'altro il vero grande orgoglio tornarvi tra tornati verrà la la ogni giorno orario vergognati
Marsala dai capofamiglia Maurino miglia Myanmar va bene vantare laddove una abilità in grado ambivalenti
Nuove poi
Dopo io mi sono meravigliato nuove navi è avvenuta avviene nella rapida
Ma chi te le querele quel giorno aveva il rimpianto do minore luogo no dopo i raddoppi di vide nel centro arrivare Girard oppure peraltro ne esce Vieri vicende ieri
Che Malibu la priorità europea
Soldi raccolto
Garantito grazie alla legge
Mai tratta livelli prevale
Sempre commovente risentire canzoni comunque no fatto lavori eccezionale li voglio ricordare ancora è che Elena Francesco Scianna fatto bellissima regalo
Rimane che ringraziare la vostra bella presenza
Io faccio una piccola confessioni durante questi messi in cui appunto sommati gli armeni abbiamo ho ricordato e Sassari il sessantesimo della marcia fino ad oggi che in fondo è l'atto conclusivo la ciliegina sulla torta
è tornato sempre in mente un'immagine che è quella di Aldo che tornava indietro fra i tassi del subito dopo marcia
Credo che quella sia una bella eredità è una sfida quindi è tornata in mente tutto quello che poteva aver pensato tutte le amarezze tutta la difficoltà tutte le la fatica per aver costruito questa però capestro straordinaria gratificante
Eccezionale festa popolare grazie