Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche questa settimana questo appuntamento per vedere insieme alcune segnalazioni a carattere storico storico-politico tratte dalle riviste specializzate su questi argomenti ma anche alcune segnalazioni sugli stessi temi
Dai quotidiani di questa settimana segnalazioni dai quotidiani partiamo da Mondoperaio partiamo dunque da una rivista di vista mensile vediamo già segnalato nel suo numero di luglio-agosto due mila ventuno c'è un ampio spazio
Dedicato anniversario della nascita del Partito Socialista italiano questa settimana vi vogliamo segnalare un intervento di Gianvito Mastro Leo
Che parla della uccisione della vicenda di Giuseppe Di Vagno una figura non molto conosciuta vediamo di chi si tratta perché un figura in realtà interessante ci permette ancora una volta di guardare la storia del nostro Paese due volte vittima scrive Gian Vito Mastrolia questo è il titolo sono innanzitutto due le date scrive l'autore all'interno delle quali il sistema liberaldemocratico svolta verso un regime che durerà vent'anni
Che si concluderà con la più immane tragedia per il popolo italiano perché si consuma mediante l'assassino per la prima volta dall'Unità d'Italia di un membro del Parlamento
Che altro non fu che un un avvertimento dice l'odore tragicamente esplicito
Ad una delle più alte autorità del l'azione il due agosto e il nove novembre del mille e novecento ventuno prima del ventidue naturalmente la prima viene sottoscritto il patto di pacificazione tra il nascente movimento fascista che dalle originarie finalità
Di lotta al sempre più incalzante bolscevismo e sonda progressivamente in una vera e propria organizzazione armata
Sì mi attrice di intimidazioni è violenze così declina il fascismo Torino secondo invece Benito Mussolini ha indotto
Alla denuncia formale di un patto che pure portava la sua firma e adottato definitivamente la violenza per la conquista del potere
Quattro chiaro iniziamo da quella due agosto del mille novecentoventuno
L'autorità del Regno Presidente della Camera dei deputati Enrico De Nicola che più di tutti si era battuto affinché tra fascisti e socialisti ma anche Popolari Liberali si giungesse alla tregua con la fine del clima di scontro armato sempre più diffuso che c'è nel Paese
Ma non fa i conti De Nicola con Lara contrapposta al blocco sociale a direzione urbana
Quella più retriva cosiddetta rurale ed agraria nel movimento fascista capeggiata da Dino Grandi medesimo tra l'altro che firmerà per primo
Il venticinque luglio del quarantatré l'ordine del giorno che pone Fini al governo Mussolini e Italo Balbo nel quale confluiscono i proprietari
Dei latifondi dei quali e principale alleato Giuseppe Caradonna un deputato di di Cerignola recita nella Puglia con un territorio agricolo vastissimo nelle mani di poche di pochi proprietari importante anche e questo aspetto dell'apporto pugliese a questo contesto critico del nostro Paese Caradonna infatti spiega spiega Masseroli Leo assieme a migliaia di squadristi che mettono a ferro e fuoco la città partecipa alla marcia di Ravenna
E poi sempre nell'agosto dello stesso anno Todi al convegno cui prendono parte ancora grandi a Balbo nel quale emergono forti accendi verso il volgare politicantismo di Mussolini
Al conclusione del quale conclude di questo convegno la fazione cosiddetta agrari ipoteca ideologicamente l'intero movimento facesse cosa fu oppure un momento importante che per i Mussolini si trovò ad affrontare e lo inglobò nella suo movimento quindi
Prendendo le anche alcune delle istanze
Costi in questo lo giungiamo noi perché Rezza Gian Vito Mazzeo prosegue invece Caradonna influenza definitivamente anche il corso del fascismo pugliese orienta i fanatici di Conversano in terra di Bari
Che appartengono due o tre vecchie famiglie di proprietari di terra ma non lati fondisti Conversano ma non a caso la città dove già nel mille novecentododici un giovane di buona famiglia e qui finiamo
Al protagonista di questo articolo invece prende a lottare con idee rivoluzionarie contro il patronato in favore del braccio amputato delle classi subalterne per assicurare condizioni di piena dignità di vita e di lavoro
E sempre Luís Caradonna che il trenta maggio del ventuno Armand
E in via da Cerignola conversari Coppa Conversano una squadra per dare una lezione a questo giovane rivoluzionario sui compagni socialisti che usavano rischiosi per festeggiare nella pubblica piazza nientemeno che la sua elezione in Parlamento
Avvenuta solo quindici giorni prima e con grande personale successo ma lì dove naturalmente mediante l'intimidazione quei socialisti era stato impedito di andare alle urne
E quel giovane si chiamava appunto Giuseppe Di Vagno era nato nel mille ottocentottantanove la sua la vita gagliarda e appunto l'oggetto del segnale spudorato e audace lanciato a chi doveva sentire il presidente De Nicola e lo stesso Mussolini perché capissero
Che cambiare strada occorreva perché il potere andava scavato tutto e ad ogni costo senza limitazioni mediazioni che avrebbero costretto attività sì che i nemici socialisti storici comunisti i bolscevichi questi ultimi costituitisi in partito solo qualche mese innanzi a Livorno nel gennaio del ventuno dovevano essere annientati ad ogni mezzo ad ogni prezzo
Per il primo il prezzo doveva pagarlo colui che a partire dal suo ritorno Conversano appunto dopo la laurea all'università di Roma del mille novecentododici
Intraprende un radicale cambiamento nella sua città caccia agli agrari dal comune elezioni del quattordici
E lui stesso sconfigge i candidati conservatori elezioni provinciali di quel collegio in quel turno con in quello successivo del venti
Si impone la terra di Bari come difensore anche nelle aule dei tribunali dei braccianti e dei poveri e tanto altro ancora
Il giovane Divagno infatti poi vittima di un'imboscata tesa tesa agli a Mola di Bari da una squadra di fascisti di Conversano punto ventenni
Appartenenti proprio queste famiglie di proprietaria la sera del venticinque settembre del ventuno raggiunto da tre colpi di pistola
Resta sul selciato subito dopo aver concluso un comizio per inaugurare una bandiera la bandiera rossa
Della sezione socialiste così gli agrari riescono a mandare in frantumi quello che essi che era stato sottoscritto non solo un mese
Prima cioè il due agosto
Seconda data nove novembre il congresso nazionale dei fasci
Denuncia formalmente il patto di pacificazione la decisione preceduta da quell'inedita ma risolutamente convincente intimidazione viene notificata presidente della Camera dei Nicola il dato tratto le violenze riprendono più ardite che mai
In tutta Italia accadono altre vittime manganello olio di ricevette vicine pistola vengono assunti come efficace molto
Convincente strumento della lotta politica migliaia di amministrazioni comunali guida socialista sono sciolte con la medesima motivazione aperte virgolette
Per fare con calma e obiettività allo studio le condizioni dell'amministrazione elettiva che del resto era in crisi chiuse
Virgolette poi si procede oltre la marcia su Roma del ventotto ottobre Mussolini alla conquista del potere poi toccherà a Matteotti e poi fa appunto altri
Particolari la storia di Giuseppe Di Vagno che viene raccontata in questo breve saggio Di Gianvito ma sono le due volte vittima vi abbiamo cercato di far capire perché appunto questi dati che servirono anche
Per far comprendere quale fosse la traiettoria delle diverse anime ha visto della realtà del fascismo e delle e diverse composizioni alta del fascismo nel nostro paese dal punto di vista geografico andiamo avanti passiamo
A le segnalazioni dei quotidiani
Vi avevamo accennato già la settimana scorsa di queste questioni legate alla meritoria iniziativa del Presidente del Consiglio Draghi
Del per quest'atto di
Trasparenza di possibilità di accedere a tutti i documenti che riguardano Gladio P due che appunto è stato reso notturno il due agosto scorso e ci sono delle difficoltà dal punto di vista
Proprio della fattibilità di questa decisione di cui avevamo accennato anche
Con il dibattito che era stato lanciato dalle colonne del Secolo decimo nono
Da parte di e Gianni Mariotti che il presidente della Commissione per la biblioteca e per l'archivio storico del Senato e anche con l'intervento
Del deputato di fra l'Italia e Federico Mollicone che è fondatore dell'intergruppo parlamentare la verità oltre il segreto che interviene molto su questo tema facendo delle proposte
Concrete e interessanti oggi c'è un intervento oggi vogliamo segnalare un intervento di Guido Melis ancora sul Secolo decimo nono
Guido Melis è stato professore ordinario di storia dell'amministrazione pubblica nella Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell'università di Roma alla Sapienza direttore della rivista le carte e la storia rivista della Società per gli studi di Storia delle istituzioni
Il professor Melis si interviene in questo tema il titolo
Abbastanza esplicito un Paese democratico democraticamente fragile sia timore di conoscere la verità
Alla riservatezza giustificabile di alcuni atti si contrappone alla domanda di conoscenza ove presente Draghi può andare oltre questa sua direttiva spiega Melis che ricostruisce un po'tutto il quadro noi ne abbiamo parlato la settimana scorsa chi vuole
Ricostruirlo nei particolari può andare a riascoltare quella appuntato sul nostro sito vi leggiamo solamente le proposte del professor Melis
Relativamente Cagossi e della moglie e dei dati dei segreti che sono stati imposti da soggetti diversi da quelli e che riguardano le istituzioni del nostro Paese e quindi anche statica esteri possono essere documenti che appunto hanno un elemento di segretezza che non è stato posso nostre seduce quindi c'è questo problema di venirne a capo spiega Mary se l'abbiamo riassunto brutalmente
Per comprendere Melis spiega ancora il presidente Draghi ha in mano una grande possibilità può andare oltre la sua recente
Eppure provvida direttivo direttiva posare la sua Uto Rita perché creare finalmente come gli chiede Marinotti e non lui soltanto
Un organico collegamento tra gli atti del Senato e gli archivi che detengono gli originali ancora coperti da segreto esterno
Per verificare la fondatezza la fondatezza di quelle sax segreto ed eventualmente come si dovrebbe fare rimuoverlo d'autorità e quindi questo l'impegno richiede
Melis al Presidente del Consiglio poi tra l'altro malese chiede anche
Che si intervenga sugli organici degli archivi un problema
Abbastanza serio di questi ultimi anni negli archivi
Quelli del Senato
Le altre realtà archivisti del nostro Paese hanno un problema serio di sotto di monsignor dimensionamento l'organico degli archivisti
Specializzati e quindi è importante dice Melis qui assumiamo anche intervenire su questo
C'è un'altra questione che riguarda
La nomina del direttore dell'Archivio di Stato c'è un appello di intellettuali
E storici contro questa nominare i giorni scorsi vi leggiamo quanto scrive il domani fatto discutere la decisione del ministro cultura Dario Franceschini che ha già replicato
Alle richieste di tornare in questa sua decisione di nove Andrea Di Pasquale alla direzione dell'Archivio centrale
Dello stato di Pasquale del direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel novembre due mila e venti
Aveva deciso di acquisire l'archivio appartenuto a Pino Rauti e sulle frasi dette in quell'occasione c'è molta polemica e appunto c'è questo appello si chiedono le dimissioni proprio per le frasi
Detto in quell'occasione Franceschini aveva già ripiegato in questo aveva sostanzialmente ribadito
Grasso fermo su questa sua decisione c'è questo appello sul domani che appunto
Chiede le e dimissioni ci sono né i firmatari Barbara costi Piero Bevilacqua Francesco Caglioti Stefano Carrai andare ma andrà Andrea De Marchi
Nadia Fusini Carlo Ginzburg Silvia Ginzburg Luca guadagnino Piero Innocenti Walter Villa Pini Franco Marcoaldi bere Beppe Matulli Tomaso Montanari e Alessandro Maran doti Adriano Prosperi
Anna Maria Rao Roberto Saviano Donato Tambre e di Diana Toccafondi e si sono
Gli storici che hanno sottoscritto questo appello sentito anche il nome di Tommaso Montanari che è protagonista in questa settimana questo appello ci permette di passare all'argomento successivo humour trattare in questa
Settimana questa polemica che c'è sulle foibe avete sentito
Da entrambe le parti cioè un diciamo un rimbalzare responsabilità accuse verso l'altra parte sulla valutazione del istituzione di queste giornate dedicate alla memoria c'è l'uso
Della della storia da questo punto di vista noi
Vogliamo cercare di cogliere altri aspetti rispetto a questo aspetto che fa parte del dibattito politico più diciamo acceso di questi giorni in questa trasmissione però cerchiamo di toccare altre questioni relative alla storia alla
Racconto della storia diciamo così e vi segnaliamo un intervento di Aldo Grasso sul Corriere della Sera del trentuno agosto dove Aldo Grasso fa un assegnazione interessante scrive ad alcuni lettori che hanno scritto per valutare e approfondire questa questione delle forte perché questo è importante viene in soccorso dice
Aldo Grasso Rai Play il segnale Aldo Grasso dove sulle Play si può cercare di
Approfondire dal punto di vista lavoro concreto che è stato fatto ricerca storica punto di vista delle foibe ci sono molti programmi dedicati a questa spinosa questione dice Grasso né consiglio quattro
Un passato e presente condotto da Paolo Mieli con i professori Orietta Mosca da ed Egidio e i vecchi che ancora un passato e presente con il professor Raoul Pupo
Una puntata della grande storia un documentari di Anna Maria Mori che forse la prima trasmissione che si occupa da seriamente di questo problema il giorno del ricordo il giorno in cui istriani fiumani e dalmati c'era c'erano leso dal mantengono in vita la memoria di un crimine orrendo
Non è nato dice e grasso in è opposizione in evidente in opposizione a quello della memoria o o della Shoah scrive Grasso si alcuni faziosi lo fanno
Se ne assumano la responsabilità non esiste nessuna equiparazione tra i due eventi la Shoah indica l'unicità di una tragedia
Senza paragoni le foibe sono un abisso una voragine dell'indebiti mento umano queste alcune delle affermazioni di grasso però Borno e vi segnaliamo innanzitutto per questi questi documenti questi lavori di approfondimento di divulgazione naturalmente storica e che potete recuperare sulle Blackman segnaliamo anche l'archivio dire dedica ci sono molti convegni anche degli anni passati consegnato
Capire più da vicino di che cosa si tratta per quello che riguarda il tema del revisionismo
C'è una interessante dal nostro punto di vista intervista al professore Renato Moro
Che è un esperto di ideologie politiche Renato Moro e docente all'Università Roma Tre di Roma e nipote
Di Aldo Moro e studia da tempo il rapporto tra ideologia e politica e società di massa c'è quest'intervista e Clemente Pistilli sulla notizia e tocca vari temi anche la questione Durigon ma
Poi altre questioni la domanda che sembra centrale diciamo anche che era
Entrare nel merito di questo dibattito di cui vi siamo segnati vi sono politici dice l'intervistatore dice Pistilli che esibiscono sotto lo che si esibiscono al saluto romano e altri
Che cercano di fare revisionismo sul fascismo che Effetto le fa
Risposta di Renato Moro siamo stati l'unico paese al mondo di avere un partito fascista dice il movimento sociale lo definisce così e il professor Moro questo significa che non sono bastati venti anni di regime totalitario di leggi razziali guerre a distinguere quelli mito perché molti intensa no che ha che ha sbagliato
Non perché ha abolito la democrazia zittito impositori ma semplicemente perché si è alleato al al marxismo questa Italia profonda non è finita si tramanda grazie all'ignoranza ho fatto corsi universitari
Appena ho preso parte tanti studenti anche i gruppi ideologizzati di estrema destra che essi che seguono perché interessati personalmente al tema
E il problema dice Moro e e quello dell'ignoranza chi cerca di sostituire la storia con la Mitologia e chi non vuole sapere vuole vivere nel merito questo intervento
Un breve passaggio di Renato Moro che vi vogliamo segnalare passiamo ad altro
Questa settimana c'è stato notizia
Che ci riporta a alla uccisione di Bobby Chennedy del mille novecento o sessantotto il rilascia dopo cinquantaquattro anni
Del condannato Sheeran CIA sinapsi randa dipende dalle pronunce c'è un'intervista sul Riformista di Umberto Di Giovan angeli comanda Furio Colombo
Ed è interessante perché vi spieghiamo naturalmente riascolto delle dinamiche lo sanno fu Furio Colombo è un esperto della realtà
Americana scrive Umberto De Giovanna giri è tornato in libertà fantasma ma oltre mezzo secolo dopo l'assassinio di Robert Kennedy che resta avvolto in un mistero
Come quello di JFK una frase tra virgolette sono parole di Furio Colombo se c'è un giornalista scrittore che conosce ogni sfiora sfaccettatura del pianeta usa questo questi Furio Colombo negli Stati Uniti è stato corrispondente per la stampa alla Repubblica scritto per New York Times Emilio Silvio dux è stato presidente della FIAT USA professore
E di giornalismo alla Colombia University direttore dell'Istituto italiano di cultura di cultura di noi io che in questa conversazione
Con il riformista legata alla scarcerazioni Cina Cina condannato cinquantotto quattro anni fa
Per l'assassinio del senatore Robert Chennedy candidato alle primarie del Partito democratico per la presidenza degli Stati Uniti
Storia e politica si intrecciano indissolubilmente non poteva essere altrimenti tra l'altro spiega l'intervistatore Colombo ha dedicato una parte importante della sua produzione proprio a storia americana c'è un elenco di titoli a cui
Vi e rimandiamo
Vediamo di che cosa parlano i due dopo cinquantaquattro anni insieme ci lascia torna in libertà lei quell'America ha conosciuto lo ha racconti la raccontato in ogni sua piega che sensazione Prodi di fronte a questo vizio dice Colombo sensazione
Ti ripensa raggio ai quei giorni del mistero dice dice Furio Colombo che non è diciamo un complottista quindi se usa questa categoria ha degli elementi dal suo punto di vista che sono convergenti vediamo vediamo perché perché la sua signor dirò perché venti è stato e resta secondo Colombo da oltre mezzo secolo di distanza un mistero
Come quello di suo fratello presidente J. S. che non ha nessun senso dice Colombo la motivazione che era stata usata per fermare una emozione immensa
Che era
Quella del palestinese vicina usciranno in tutti questi anni non è venuto fuori nulla né famiglia né precedenti le motivazioni politiche nelle ragioni o legami impressione
Che una volta identificata una persona in colpa abbinando il senso di incapace di elaborare qualsiasi tipo di differenziazione dal presunto colpevole
O di difesa
Una volta stabilito che l'idea del colpevole reggeva un po'come si è fatto con Martin Luther King con il presunto assassino che addirittura difeso da rifare ai familiari dell'assassinato la ricerca infinita dice dice Colombo come appunto per King anche con Robert Kennedy abbiamo un presunto assassino il fatto che non ci siano state reazioni di alcun tipo tranne alcune modeste marginalità della sua scarcerazione dovuta anche da altre motivazioni
Ad una sua colpevolezza spiega
Incerta assolutamente mai provata in secondo luogo corriamo tutti gli dentro una storia lunga cinquantaquattro anni sono impressionanti il momento in cui li pronunci per chiunque
E terzo non c'era alcun aggancio con la realtà che facesse spingesse i responsabili di questo ramo della giustizia americana a ripensarci questa alcune delle fondazioni ma insomma come avete capito Colombo nutre ancora dei dubbi e più avanti dice
Se non fosse stato ucciso naturalmente la storia non si fa con insetti Colin ma però la Mary l'America secondo Colombo sarebbe stata riversa probabile ok le dico che li avrebbe agito ecco quello che era l'impegno spesso stava manifestando nella direzione che apertamente via manifestato certamente la sua scomparsa
è stata decisiva su questo punto di vista che si poi ci sono stati
Alcuni che hanno proseguito quei progetti andiamo avanti andiamo avanti con altre altre segnalazioni passiamo a quelli alla stampa
Dio a Teodora Kiss è morto Mikis che odora fisse compositore di Zorba il greco che aveva novantasei anni Cesare Martinetti mi firmano un ricordo appunto sulla stampa eravamo tutti direi ci ascoltava volevo musiche di Mikis Theodorakis si ballava il sirtaki
Nelle sere d'estate sapeva Daria di mare ma più di tutti sapeva di libertà restaurarla colonna sonora di un sentimento che esorcizzata la paura di una soluzione Grega va vagheggiata dai fascisti italiani così scrive Martinetti
Ricordando poi in questo approfondito ritratto la figura
Di Theodorakis ci arriviamo al chiusura e lo facciamo
Con una segnalazione da Panorama ed è una segnalazione
Che ci porta su un tipo di
Lavoro di ricerca storica un po'diverso dal solito ma sono ricerche che raccontano
Da un punto di vista diverso la storia del nostro paese di che cosa stiamo parlando Buzzi storia di un'Italia che corre stiamo parlando della Moto Guzzi compie un secolo di vita il marchio simbolo
Del motociclismo italiano che sulle sui due ruote accompagnato le vicende del paese schiva e Giorgio Gandola
Con imprese sportive record agonistici ma anche nelle scelte industriali nei cambiamenti della società e del costume un libro
Che racconta L'Aquila che è il simbolo della Moto Guzzi tra avventure e il mito che continua sono interessanti S storia aziendali ci raccontano da un altro punto di vista storia del nostro Paese
Sono figlio di Omobono e curvo compasso quando del motto dannunziano del Buzzi sta
Quello con la tuta
Sotto la pelle pronto a cogliere segnali biblici dal più insignificante scricchiolio di una sospensione
Quell'uomo buono non poteva che essere temi il diavolo nero dell'isola di Man
Primo vincitore non britannico nel mille novecentotrentasette del leggendario è abbastanza Suicidal Tourist Trophy che tra l'altro si disputa ancora una vita impiega una vita a cavallo della Moto Guzzi
Questo mondo questo mondo del Buzzi scrive più avanti Gandola a cent'anni come la moto
Con il simbolo dell'Aquila da quelle ad ali spiegate che spiccò il volo da Mandello del Lario su quel ramo manzoniano del lago di Como per arrivare sulle vette di un mito
Per raccontare questa vicenda un secolo raccontato in un libro il titolo è questo cento anni
Dell'Aquila curato da Carlo Borlenghi e Carlo Zuccoli con scritti Pino Allegri Andrea vitale e Ornella D'Alessio cinque sensi
Editore ed è un racconto Traverso altri racconti ricordi preziose fotografie che ripercorre in moto la storia di un brand favoloso e al tempo stesso la storia d'Italia questo importante
Quanto scrive Gandola dal galletto alla le Mans sotto i cinquanta alle ronde aguzzino
Allora sto Ornello album sette sporta dal motocarro Alice il secolo breve vedeva il nostro Paese sfila imparata accompagnato
Da questa vicenda se in cavallino rampante di Maranello è quello di Francesco Baracca storia Ferrari l'accenno anche
L'Aquila di Mandello dietro di sé un orgoglio are un antico come se l'epopea italiana della velocità fosse indiscutibilmente legata al senso di libertà che solo il volo sa restituire milanese Carlo Guzzi amico finanziatore genovese
Giorgio Parodi figlio di un armatore e il centauro bresciano Giovanni Ravelli si conoscono infatti durante la Grande Guerra allora nascente alla nautica militare i primi due decidono quell'emblema in ricordo del terzo perché fu un pilota di idrovolanti morto in un incidente in un incidente aereo del mille novecento
Diciannove tra l'altro Parodi non ha niente da invidiare da invidiare baracca sfida biplani nemici guadagna medaglie al valore sarà anche richiamato alle armi nel quaranta abbattuto in Africa su un caprone su Caproni trecentonove si saldano ma perde
Un occhio più avanti insomma il racconto
Di questa vicenda industriale
Creativa della storia del nostro Paese velocità genialità ma anche un forte senso di appartenenza dovuto alla sensibilità di Guzzi Parodi un incontro fortunato uno dei primi clienti del marchio
Era Camillo Olivetti che avrebbe trasferito l'azienda e la passione per le moto al figlio Adriano Olivetti il più illuminato
Degli imprenditori italiani del dopoguerra pure al mantello non solo Andrea
Si materializzano i servizi
Per la comunità le scuole tecniche per i dipendenti l'ambulatorio medico lo spazio lo spaccio aziendale
Il centro ricreativo la mensa la linea di credito per gli operai e gli impiegati il gruppo sportivo le abitazioni insomma
Premi in denaro poi chi offriva alla direzione soluzioni per ridurre i costi di produzione o lanciava idee innovative si chiama identità cliché
E dice Gamberale ma la idea la visione di Olivetti della
Della produzione abluzione moderna nella convinzione della modernità così come la
Tre favoriti prefigurata Adriano Olivetti e sottolinea a allievi nel libro Moto Guzzi a preceduto tra l'altro i grandi marchi giapponesi anche in questo c'è anche in questa organizzazione Laguzzi tra l'altro poi diventa il bolide del miracolo economico Giulio Andreotti Gino Bartali e Fausto Coppi visitano la fabbrica dei corazzieri che accompagnano le limousine e diciassette gol dice mix per le vie di Roma sono a cavallo delle Guzzi
Alberto Sordi che cavalca un forcone nel film di culto vigilia
Conferiscono ancora a a marchio Guzzi la dimensione del miglior arriva Sophia Loren Silvia Koscina edile
Jet setter sale sul sellino insomma c'è Buzzi ovunque anche il side car guidato da Ugo Tognazzi nel film il federale con la mitica abbattuto Duca buca con acqua riesce dalla catena
Di
Montaggio sulla insomma poi ci sono anche segnalazioni dai film negli anni Settanta serie
E dei Chicks dove c'era una fossette Polisse che era appunto ancora una Guzzi ancora alta apparizioni firma di Clint Eastwood insomma a storia di questo marchio e anche un po'la storia
Del nostro Paese e la storia dell'organizzazione dei rapporti nella azienda moderna ad esempio così come immaginata prefigurata da Adriano Olivetti ci fermiamo anche per questa settimana ridiamo appuntamento a settimana prossima