Festa Nazionale de l'Unità 2021 - Ricordando Franco Marini

Allora buonasera
Questa ricordo di Franco Marini si chiede come
Sacchi partecipa alla festa dell'Unità alla in una sala a Luís dedicata
Come tutti sapete Franco Marini è stato una delle personalità più importanti del sindacalismo italiano a cavallo tra gli anni settanta agli anni novanta e successivamente è stato anche una delle pulsionalità più significative della politica italiana non solo del centro sinistra
Diciamo nella cosiddetta seconda Repubblica e diciamo l'importanza che Marini ha avuto nella politica italiana è simboleggiata anche da la sua candidatura
Presidente della Repubblica da parte dello schieramento di centrosinistra nel due mila tredici
Una gestione non non particolarmente felice e che portò ad un
Un piccolo paradosso
Marini
Ottenne nella prima votazione
Un numero di voti che sarebbe stato sufficiente poi eleggerlo nella nella quarta votazione ciò nonostante fu indotto a ritirarsi ecco e qui c'è il primo tratto del del del politico Marini
Parini
Raccolse l'invito che gli veniva dal partito senza lasciare l'ombra di una benché minima Polemica perché
Marini era un uomo di di di partito che conosceva le le regole quindi quando si decide poi ci si regola di conseguenza anche quando questo ha un'influenza diciamo Diretta
Sulle persone
E queste era un uomo quindi
Disciplinato di partito che conosceva le regole questa era una diciamo un atteggiamento un costume
Che nel Partito Comunista tutti tutti nessuno escluso aveva ma questa questa questo costume era proprio anche di di uomini di altri partiti lui era diciamo una tradizione democristiana ma ma anche appunto della Digint c'era questo costume c'era negli altri partiti e questo è esattamente uno dei ritratti caratteristici di un uomo che era cresciuto nella nel sindacato ma ovviamente
Aveva mantenuto questo questo costo
Questa sera
Ricorderanno Franco Marini due personalità che per diverse ragioni lo hanno conosciuto
E hanno lavorato colui quindi non Valeria Fedeli che è stata a lungo dirigente di di di primo piano della della CGIL e che
Scusate ma e particolarmente fastidiosa questa inevitabile annunci che vengono fatti con volume alto d'altra parte devono sentire tutti
E e che poi è stata senatrice del Partito Democratico e soprattutto è stata minestra del del in rappresentanza del Partito Democratico
E Giuseppe Fioroni
Che diciamo Marini in Marini spesso indicò insieme a Franceschini e letta come le personalità che avrebbero potuto e hanno diciamo proseguito e rinnovato la tradizione cattolico democratica è poi a sua volta è stato
Ministro della pubblica istruzione ed è stato presidente di una commissione Moro particolarmente fruttuosa non va mai dimenticato è stata una commissione che ha chiarito aperto diversi e diverse pagine molto importanti io la la la la faccio breve però non prima di avere brevemente diciamo indicato alcuni tratti caratteristici di di di di Marini che come sapete tutti era
Abruzzese originari di un piccolissimo paese che oggi vanta settecento abitanti quindi diciamo riprese
Un piccolissimo paese e e lui era orgogliosamente ma abruzzese
Si iscrisse
Giovanissimo alla democrazia cristiana del mille novecento
Cinquanta e quindi se non faccio male i conti a diciassette anni e poi diventò
Militanti e poi dirigente della della cinese di cui fu segretario generale in anni in cui sia detto col massimo rispetto
Per il sindacato attuale in cui il sindacato nazionali di si indica di nazionali
Pesavano molto nella
Determinazione delle politiche generali del Paese
Ereditando la segreteria della CISL da Carniti che
I genitori chiamarono Pierre perché perché in come dire in sfida in segno di sfida al fascismo che predicava come dire
Outer chi anche nei nei nomi
Dopo la la la
Periodo di guida dell'ascesa del con un segno molto caratteristico che contrassegno poi anche la la successiva militanza politica
E Marini Guido alla CISL con l'autonomia che era propria di quella
Di quella organizzazione che era l'origine della della sua capacità ma sempre con lo spirito obiettivamente unitario esso sembra retorica ma in realtà di questo stiamo parlando
E
Oltretutto poi la faccio finita e passo la parola
Ai di due interlocutori
Marini aveva un tratto per particolare era figlio di un di un operaio lui era abruzzese arrivò a a Rieti a seguito del padre operaio della della viscosa
E mantenne sempre di quelle origini familiari un'idea che c'è che i lavoratori hanno sempre ragione quindi in tutta la sua la vita naturalmente fatta anche di di asprezze perché adesso
Quando poi si dicono le persone sì sì sì sì a bordo sempre una laurea così
Dolce del ricordo ma
Franco Marini era un uomo
Duro
Che sapeva affrontare le battaglie cosa che condannava conducono con asprezza bene dopo la guida della della della della della della CISNAL
Poi fu eletto il Parlamento in una battaglia tra l'altro per le preferenze di straordinaria intensità a Roma riuscì a prendere più voti
Notabile locale più importante che era Vittorio Sbardella quindi una grande battaglia democratica e successivamente poi assunse la guida del Partito popolare
Per due anni due anni e mezzo
Si dimise perché perché comunque diciamo quel quella stagione fu fu fu fu complicata e a questo riguardo credo che sia utile ricordare
Una
Un ricordo perché in quella fase ebbe una una come dire
Una una certa dialettica coi no anche con con il mondo prodiano
E però sempre leale sempre come dire mai con con con sotterfugi
Con come dire
In modo est estremamente a petto
E mi ero segnato una frase
Con la quale è stato ricordato da
Da Arturo Parisi ora non la non la trovo va bene comunque a questo punto credo che la cosa migliore sia far parlare
I due
Relatori e in questo senso credo chiedo
Fedeli
Anzitutto come prima domanda
Qual è quale sia stato a suo avviso il tratto che Franco Marini
A ha lasciato nella storia del del del sindacato italiano e quindi di conseguenza indirettamente nella vita di milioni di italiani perché di questo stiamo parlando di sindacati
Diciamo è difficile negare che abbiano questo ruolo di difesa
Dei diritti dei lavoratori e quindi ecco in particolare la CISL e Marini in particolare ecco che che tipo di
Lascito hanno hanno dato agli italiani i lavoratori italiani
Tanto grazie buona sera devo dire che mi fa particolarmente onore e piacere
Ricordare dal punto di vista sindacale la figura di Franco Marini perché proprio una piccola cenno facevo la sindacalista Milano nel settore pubblico per la CGIL
E in quei tempi quindi stiamo parlando delle della metà degli anni Settanta anche lui stava a livello nazionale nel settore pubblico
Settore pubblico che per la CISL era era un settore fondamentale un settore diciamo egemonico dal punto di vista delle relazioni sindacali
Venni velocemente diciamo Roma chiamata a fra le giovani da Luciano lama
E la cosa che mi colpì molto di questo io vorrei ricordare quindi non per farne solo un ricordo
Grazie nostre fare solo un ricordo idilliaco perché non è così
Ma per la mia giovane esperienza di allora l'impatto con Franco Marini fu l'impatto con un sindacalista autentico della CISL
Che sapeva tenere insieme l'autonomia della sua organizzazione anche dalla sua
Militanza politica altrettanto forte dentro la Democrazia Cristiana dentro un'area politica importante perché io ricordo questo perché per esempio nell'avvio del mio rapporto sindacale con lui la cosa che mi aveva diciamo reso dialettica sulle sue posizioni era che io venivo da un'esperienza in cui per me è l'unità sindacale intesa proprio con l'Unità organica sindacale era diciamo una scelta politica che mi aveva costruito
A Milano dentro una parte diciamo di cultura riformista innovativa della CGIL mi dovetti confrontare con lui e questo è un punto secondo me che voglio ricordare
Colui che veniva considerato guardate a quei tempi usare la parola riformista voleva dire quasi essere un moderato uno subalterno uno e invece no Franco no Franco aveva delle idea riformista il fatto che bisognava essere graduali nel risultato e la sua autonomia si esercitava non rompendo le relazioni sindacali orate questo un tratto che a me colpi molto nella mia formazione lo stesso tratto che io poi ovviamente a condizioni diverse situazioni diverse avevo trovato nella mia di organizzazione attraverso dirigenti di alto profilo come Luciano lama cioè la sua caratteristica che io ho incontrato abbastanza da giovane
è stata quella che Luigi
E stato tra quelli che mi ha fatto riflettere allora pur facendo mi politicamente soffrire sul fatto che l'unità sindacale si doveva fare nel rispetto delle differenze dell'organo
Delle organizzazioni Ahmet colpì allora come mi ha colpito recentemente riguardando diciamo alcune
Frasi storiche documenti Inna esattamente riprendendo in mano la storia di sindacale di Franco Marini che fu Luciano lama a suo tempo che ha Storti allora segretario della nazione della ci disse
Se vogliamo fare l'unità sindacale bisogna che convinci Franco Marini come dire che era già uno molto determinato suo rapporto io insisto tra autonomia che non voleva dire però rottura o no all'unità sindacale ma una forma l'unità sindacale di rispetto delle differenze e quindi di rispetto delle storie dell'organizzazione voi sapete che andò così perché a un congresso della della CISL quando la segreteria di alloro della C se io non ricordo male era il sette tanta sette o no tutto adesso non ricordo bene la data però ci furono solo due persone che allora dissero di no all'unità sindacale fra le due persone c'era lui c'era Franco e c'era un rappresentante diciamo dell'anima politica
Repubblicana e al Congresso però della CISL quella posizione prese il quarantaquattro per cento e non si fece l'Unità organica
Perché ricordo questo perché poi nello stesso tempo Marini fu quello che ripresi rapporti unitari nell'ottantacinque dopo la rottura dell'anno precedente della cosiddetto accordo di San Valentino cioè qual è la cosa fondamentale che ha lasciato secondo me Franco che a danno che ha lasciato che ha dato tanto in quegli anni
Intanto una concezione delle relazioni sindacali unitarie grande rispetto grande capacità di riconoscere quindi grande cultura democratica
Grande rapporto con le persone ad esempio una delle frasi che a me sono sempre piaciute della di Franco dirigente sindacale quello che diceva guardate
Essere graduali va bene e soprattutto essere diceva lei prima essere ascoltare le persone per le quali noi negoziamo e facciamo accordi cellule non poteva mai essere quel sindacalista
Che non ascoltava le persone non si misurava con il consenso delle persone per cui per le quali si negozia
La seconda cosa che voglio ricordare e che lui è stato una grande maestro sindacale
Uno di quei maestri sindacali fondamentali della storia del movimento sindacale italiano per la storia dei lavoratori e delle lavoratrici italiane
Perché era effettivamente il sindacalista che diceva
Noi dobbiamo sempre arrivare alla mediazione sindacale noi dobbiamo sempre fare le intese il sempre fare le intese non voleva dire svendere
Voleva dire esattamente costruire le condizioni per trovare il punto della mediazione sindacale che è la grande storica secondo me del sindacalismo italiano di quegli anni che ci piacerebbe ovviamente che venisse rilanciata
Anche oggi guardate questo sia sul terreno dei rapporti con le parti datoriali sia sul terreno dei rapporti con la politica e con i governi queste sono le grandi cose che sono state fatte da Franco Marini insieme ad altri secondo me autorevoli dirigenti di quella fase
Sindacale ma Marini accaduto questa caratteristica anche quella che poi ho ritrovato però su questo so che parlerà di più
Beppe Fioroni però che io poi ho ritrovato anche quando ho ripreso i rapporti con lui sul versante politico per esempio dentro al partito democratico questa grande capacità di essere democratico plurale
Democratiche plurale che viene anche da quella storia
Secondo me sindacale di quella capacità
Per cui l'ultrà una certa fase per una parte di noi giovani della CGIL era l'uomo che non voleva l'unità sindacale in realtà lui invece ha interpretato l'unità sindacale come è giusto che venga interpretate cioè con la capacità non di annullarsi
Ma di costruire sempre le condizioni di mediazione
Per portare le diverse storie per dire le diverse culture anche diversi modelli sindacali a un punto di sintesi per fare punti avanzati sui diritti del mondo del lavoro con la sua anima sociale democratica e secondo me di straordinaria vicinanza nel rapporto con chi rappresentava sempre secondo me è stato il tratto fondamentale di grande valore perché ha insegnato anche ad una generazione come la mia di sindacalista
Della CGIL un qua una capacità di confronto
Che secondo me è assolutamente fondamentale per poter rappresentare il mondo del lavoro anche oggi c'è questa capacità di tenere insieme autonomia sindacale
Autonomia però che sa guardare i processi generali della politica e dalla propria appartenenza partitica ma sempre con un grande obiettivo quello di mettere al centro che cosa serve all'Italia all'unità dell'Italia e quindi alla funzione della rappresentanza del mondo del lavoro non so quanto devo ancora parlare ma per esempio
Perché
Per esempio lo dico perché sono tra quelle che rimase alla sua prima esperienza nella precedente legislatura rimasi veramente
Sconcertata sulla vicenda che lei ha citato per quanto riguardava la elezione a Presidente della Repubblica perché per il tutto il percorso anche successivo oltre che quello che lo aveva fatto il dato come segretario generale della Cirla dentro a quella caratteristica fondamentale che lui aveva di ricercare sempre L'Unità sempre la mediazione politica a vantaggio
Della rappresentanza del mondo del lavoro era stato come voi sapete presidente
Del Senato diciamo aveva tutto né scorso per il quale poteva essere ve la dico così
Certo da sindacalista anche ma anche per la mia storia politiche per la cultura più in generale sarebbe stato secondo me importante giusto
Che potesse essere eletto Presidente della Repubblica uno che abita quella storia sindacale e politica lo dico perché questo è secondo me è un elemento
A cui allora diciamo vi trasmetto quello che quella sera quando avvenne il cambio non ero dentro al gruppo dirigente ristretto ero appena arrivata
In parlamento ma mi colpì molto diciamo questa cosa che noi proponemmo tutti insieme
Diciamo tutto il centro sinistra di proporre Franco Marini Presidente della Repubblica con anche se volete
Ovviamente un entusiasmo anche forte perché veniva dalla dal mondo sindacale poi ci siamo trovati invece con un cambio e tutta la vicenda successive lo dico lo voglio ricordare qui perché di questo poi con Franco
Quando ci incontravamo io stavo appunto
In Senato lui poi aveva l'ufficio a a Palazzo Giustiniani ogni tanto c'è capitato di parlarne e anche lì lui
Mi ricordo questo mi colpì molto mi disse sai la politica è fatta anche di momenti amari
Ma nei momenti amari non bisogna mai fermarsi ed è andato avanti a dare il suo secondo me contributo anche attraverso tutte le attività che ha fatto anche non avendo più diciamo incarichi formali o istituzionali
Anche da qui sono molto contenta che alla festa nazionale dell'Unità abbia scelto di dedicare uno spazio anche fisico di cui si fanno i dibattiti a Franco Marini ma credo che sia anche importante ricordarlo nella sua vivacità è nel suo carattere molto forte molto
Determinato e anche molto tagliente perché lo era anche quello che
Se ti doveva dire una cosa a te la diceva non per la mandava a dire ovviamente no adesso su questo esserci pensiamo avessi capito bene esatto esatto era uno che diceva hai capito bene
Che è chiaro ovvero che quella cosa questo non uso le frasi che lui ha usato nel definire definire ciò che era avvenuto quando non è è stato ridiciamo gli è stato chiesto di ritirarsi da
Candidato come la Presidenza della Repubblica però diciamo che ci teneva molto al fatto che io capisco meno parlando come che io capirsi bene che cosa era successo e perché lui riteneva ingiusto certe dopodiché dice ingiusto la parola che posso usare fatto di ingiusto questo è un elemento importante quindi sempre grazie a Franco
Prima di passare la parola al scusa
Scusi
Prima di passare la parola
A Giuseppe Fioroni
Mi sono permesso punto di ricordare quel passaggio perché se lo riportiamo ad oggi
Cioè alla facilità con la quale ogni sussurro viene
No moltiplicato pensate
Vale la pena tornarci un attimo
Marini ottenne al primo alla prima votazione cinquecento mi sembra ventuno fu maggioranza su la maggioranza assoluta semplice
Maggioranza semplice che al quarta votazione avrebbe significato se lei avesse mantenute la la elezione a capo dello stato a capo dello Stato
Per una serie di motivi che ora non stiamo a verrà dettagliare diciamo
E per il perché però Marini
Raccontò e e gruppo l'intero gruppo dirigente del Pd conosceva
E che qualche tempo dopo io ebbi la fortuna di raccogliere dis e dischi di scrivere sul giornale perché lui sapeva che parlava con un giornalista li conosceva bene perché loro ecco loco lo incontravo tutte le estati
In un'isola lontana da da da da da i vip e e quindi mi raccontò che appunto quale Furet il motivo principale per il quale si passò a
Approdi peraltro in modo diciamo molto
Poco felice perché punto accolti fu costretto poi a a lasciare e ma perché ricordo questa cosa perché appunto Marini nulla fece sapere non non lascia una scia polemica
Perché riconosceva in qualche modo le le le regole della politica
Se pensiamo ad oggi in cui basta uno starnuto perché questo faccia FIAT notiziare e non solo fa può far notiziati una notizia falsa viene che viene lasciata correre perché è utile
Che che magari si faccia credere che che è vero che è accaduto una cosa bene passo la parola
A
Per Fioroni
Non faccio domande se non
Qual era la concezione che con la quale Marini aderire a un progetto
Che rispetto al quale quello del partito democratico rispetto al quale aveva qualche riserva e però ci entrò con quale idea e se questa idea è stata mantenuta
Tanto grazie che facciamo questo momento di di riflessione io lo dico all'apertura al Polo comunque lo lo lo dirò in chiusura del mio intervento
Io vedo il Partito Democratico Appiah
Un grosso debito di riconoscenza mai colmato e mai voluto colmare nei riguardi di Franco Marini
E lo dico avendoci meditato sopra e ormai senza più nessuna forma senza nessuna forma polemica perché è una cosa che sfugge a tutti noi e ha moltissima parte del gruppo dirigente attuale e chiede
La memoria
Deve alimentare alle nostre radici e se noi oggi abbiamo il Partito Democratico
Con questa conformazione di centro sinistra poi ragioneremo se lo è ancora e Di Natale è un'altra cosa
Però una domanda vera che non
Solo con Franco Marini ma sicuramente non senza Franco Marini non ci saremmo trovati qui
E Franco Marini
Fece una scelta fondamentale quando io lo dico brutalmente come avrebbe detto lui mando a casa Buttiglione dopo averlo votato dal Congresso
E lo fece sembrerà strano Franco aveva una Sacconi c'è un'ossessione maniacale per l'organizzazione
Ma lui aveva un'ossessione maniacale dell'organizzazione perché l'organizzazione poneva al centro di una forza politica l'essere umano la persona non puoi fare
L'organizzazione di un partito se non ci sono gli uomini e le donne militanti dirigenti locali se non è la capacità di ascoltarli e di coinvolgervi e condividere con loro
La linea politica la speranza e i progetti da realizzare
Ma quando tu con quella cultura dell'organizzazione assumi con
I tuoi militanti
Un impegno e un patto no e Franco era abituata ai patti allacciando da quello diceva Valeria io mi ricordo sempre che nel periodo caldo
Di Bertinotti dice va be'salvare la differenza detti notti fa propaganda quando non firma i contratti io non lo faccio mai spetti preferisco firmati e si vantava nel sindacato come in politica di non alzarsi mai dal tavolo fino a non essere riuscito a portare avanti il punto la più avanzato di sintesi possibile e quel patto
Quella regola
Che si creava con l'organizzazione all'interno di un grande partito sulla linea politica era una lei con la Sagra
Che non si poteva rompere e non si poteva infrangere senza perdere la credibilità e soprattutto prendendo la lealtà che per Franco Marini l'esempio delle cave una stretta di mano valeva più di centocinquanta contratti
Scritti di fronte al notaio e quindi quando lui rompe con Buttiglione perché Buttiglione aveva rotto quella regola che si erano dati al congresso e aveva messo in piedi una pasticciata e confusa linea politica
Che mirava a portare dietro una mongolfiera di chiacchiere il Partito Popolare laddove non sarebbe mai potuto stare cioè a destra
Per questo Franco rompe per questo nasce il Partito Popolare per questo Gerardo Bianco dimentichiamocelo mai perché se no poi c'è Gerardo se lo ricorda bene ma in quel Consiglio nazionale si vince perché Franco Marini ha la straordinaria capacità proprio per il patto di lealtà
Chi ha con la sua maniacale collaborazioni rapporto organizzativo che tutti banalizzato le teste dei questo attacco di quel consiglio nazionale conosceva gli uomini e le persone aveva con loro costruito una linea politica quella stessa maggioranza che al congresso
Aveva avuto votato Buttiglione comprende che Buttiglione ha rotto il patto politico che si era realizzato e si sposta e posizione il Partito Popolare su una scelta che darà vita poi al centrosinistra e all'Ulivo non staremmo qui
Se Franco Marini non avesse fatto e coltivato con grande determinazione quella scelte dietro quella cultura dell'organizzazione
Non c'era come c'hanno sfottuto per anni ci continuano a sorte l'assenza di una cultura politica c'era la centralità della vera democrazia partecipata dove e quando ai coinvolto certo
C'è una bella differenza tra la cultura di Franco Marini
E di molti di noi
Della organizzazione intesa come partecipazione e coinvolgimento e decisione dove è importante avere i leader ma leader non basta
Si decide molto meglio da soli
Si decide ancora meglio da sole comunicandolo sulla giornali una cosa al mattino e una sera ecco questo per Franco nella sutura era impossibile è oggi noi siamo qui grazie all'avvio di quella scelta
La vecchia sinistra democristiana di allora non sa avrebbe potuto arrivare dove siamo arrivati
Non avremmo superato la fase storica degli indipendenti di sinistra all'interno del Partito comunista
Questo credo che sia una delle cose che il nostro gruppo dirigente nazionale qualche volta
Secondo me farebbe bene a ricordare perché dimenticando queste radici
Poi viene meno quello che prima ha detto Valeria sarà lei l'ha detto Franco coltivava le ragioni di un'unità
Garantendo la pluralità e la contendibilità del primato delle idee dei valori e delegazioni all'interno di un quadro comune ecco Partito Democratico
è nato con questa finalità in quella pluralità di idee se quella pluralità di idee vuole non viene rispettata se vive nell'angoscia della contendibilità di un partito finisce tutto se viene meno
Io mi ricordo il congresso del due mila tredici il percorso non so se qualcuno se lo ricorda in quel
Poli ovation visto interventi tutti caricate Barracco superò se stesso per paura che Bersani non capisse quelli se deve non hai capito
Io devo comprendere se il partito democratica ancora a casa mia e allora se so
Proprietario di questa casa ho diritto a le chiavi settore chiavi non me li dai e te diviene io divento un inquilino e io col cappello in mano mossa andarne chiede nessuno Fini nettamente sessanta
Ha ragione dell'inizio di una sofferenza di un partito che doveva essere
E può ancora essermi tavolo
La culla di una pluralità di idee che nelle rispetto reciproco non annulla l'una sull'altra
Quindi questo Tancredi Palitta cassa tentato anche dal punto di vista politico anche un'altra
Insomma i sindacalisti in politica e va ad uno dei leader dei segretari ma Tirreno Granzotto certezza
L'azienda cartoni
Franco è stato avevano cioè va Franco avuto Franco extra partes
C'è riuscito perché
Perché quando lui da sindacalista passa fare prima il ministro del lavoro e Point nell'agone politico con la scelta del Partito popolare
Franca avuto sempre con quell'ossessione dell'organizzazione
La necessità che il partito rispondesse a una domanda sono ancora in grado di avere un popolo dietro di me conoscerlo
Quando
Avviare la costruzione del Partito popolare è perché dice il popolo democristiano non c'è più
Se non trovo un modo diverso il cattolicesimo democratico c'è una serie di valori e di Fini che erano attuali allora secondo me sono attuali oggi ma se tu non gli attuali sì e non ci investe i sopra con processi di avanzamento rispetta le idee di fondo
Non va da nessuna parte e Franco questa concezione del dovere andare avanti progressivamente c'era sempre ce l'ha sempre avuta come dato e quando entra in in politica in maniera attiva lui si lasciano alle spalle cioè mantiene del sindacato l'unica cosa da prima caratteristica cioè lui mantiene con il sindacato l'ancoraggio sociale della politica cioè l'idea
Che non so se lo fa politica solo con un tweet o solo con Facebook senza togliere niente nel tweet affetto intorno vengo messo al Museo dei dinosauri
Però gli uomini in carne e ossa sono indispensabili e le loro sofferenze dei loro preoccupazioni dei loro d'i loro dolori e le loro speranze su parte integrante della necessità che la politica si ancori al alla vita delle persone e all'aspetto sociale e questa è stata una grande cifra caratterizzante assieme a quello che ho detto prima della organizzazione
E poi Franco simboli andare ad tutti i discorsi lui era profondamente democristiano
Ma sfida voi attraversa ma fatto una citazione di De Gasperi di Sturzo
L'ha fatta di Moro perché era diventato patrimonio nazionale via Fani
Perché mi saputo sempre uno sforzo da com'era entrato in politica di ancorare
Visto che vero
Interpretava che in quel solco di tradizione c'è una serie di valori che erano validi allora e validi e oggi come l'UDC è una battuta insieme finiti sotto un muro e quindi quegli valori son rimasti
Però sono rimasti con la necessità di rinnovarsi e quindi aveva andava sempre alla ricerca di una sorgente primigenia che potesse in qualche modo irrorare il popolarismo nuovi attori cinismo democratico
E nella sua laicità pure se
Era colpito da alcuni aspetti di Benedetto decimo sesta impariamo Giovanni Paolo secondo
E non parliamo
Tipo di Francesco va bene devo esame si danno un nel Cile riversare romani
Perché quella rappresentava la sua specificità di quella politica ancorata saldamente al sociale talmente distante nel tempo da potere in ogni modo rappresentare che l'aveva attualizzato e questa è stata
Uno degli aspetti secondo me con cui lui è riuscito a fare un tranello
Ha fatto la Margherita perché si era scoperto aveva scoperto che il centrosinistra cioè più popolari e e l'ha fatta con non poche sofferenze e soffrendo un qualche cosa di quella laicizzazione strisciante che due avvertiva dentro che ci rendeva più lenti però
Se è sentito a casa
Poi c'è stato il trauma
Ideale della costruzione del partito democratico
Perché Franco era convinto che anche lì serviva per dare una rinascita al popolo che c'avevamo chiesto ma quella rinascita poco avevamo dietro aveva la necessità di trovare questo pluralismo di identità
C'è da la battuta che qui spesso di tacere queste è possibile se questa legge il segretario del Pd che non viene dalla tradizione di sinistra il giorno dopo aveva come Renzi che si iscrive al partito socialdemocratico che perché qua da quando siamo stati insieme DS Margherita questa cosa
Mi ricordo abbattuta e persino mi fece neanche io c'era lì alla porta di casa sta cosa quindi quasi con un senso di sudditanza dallo dico senza va borgo
Voler minimamente trappole però lui c'ha pensato tanto mi manca il Partito Democratico rapine
Se vogliamo essere onesti
Dinoi
Lette Dario enuncia convinti poi si è convinto
E poi
Deportato riso convinto io questa è la la del del nostro diciamo piccolo modo di ragionare abbiamo visto questa cosa
Però dal momento che c'entra Luisa aveva questo senso della realtà al patto stabilito
Chi anche negli ultimi periodi precorritrice
Dove a Quattrocchi io dicevo sempre ma sta a casa e sta sempre più stretta
E lui mi rispondeva ammettendo andando anche oltre dicendo perché noi
Ci siamo in Piquet ritiene un attualizza diamo loro non si rendono conto che c'hanno ancora più bisogno di nuovi di attualizzare questa cosa e sarebbe un bene se la prese insieme va trovata una dichiarazione pubblica inquinanti
Non è che non ha detto solo per l'elezione del capo dello Stato
Poi l'elezione del capo dello Stato ci ricordiamo questa ci dobbiamo ricordare quella tra i Ciampi
Per tenere diceva ed è stato zitto
Lui se ci ricordiamo il novantotto
Noi arriviamo
A una liaison con D'Alema sulla
Importanza dei partiti alla luce dell'articolo quarantanove faceva tutto all'aria dibattito come facevano partitiche non avevano la base una vita democratica poter consentire di partiti di concorre la vita democratica del Paese
Poggia quando si arriva all'elezione del capo dello Stato la cosa si raffredda e si raffredda molto
Si arriva con la Jervolino e si apprende la mattina caccia
Trovate qualche elemento
Di disservizio
Paziente
Renzi non era d'accordo attestante la maggioranza assoluta
A maggioranza semplice perché assoluta dei voti poteva essere benissimo eletta al quarto punto diciamo Bersani l'allora vicesegretario di allora capigruppo
Espressione una gestione che portò Franco a ritirarsi che annuncia nelle precedenti nella storia della nostra ecco eppure non ha detto una sola parola non ha detto una sola parola contro credo che un'ultima riflessione lui se ci costano oggi avrebbe fatta io quando vedo i sondaggi del PD
Più zero tre
Meno zero tre
Mi rendo conto che ne siamo portatori
Di una grande ricchezza che è il nostro zoccolo duro
Ma se quel zoccolone duro diventa la pietra che c'è a Rocca che ci chiude che ci tiene bloccati che non ci fa andare avanti non è una scialuppa di salvataggio è una pietra che ci Tomba in fondo al mare e per questo credo che dovremmo fare come ogni volta che ci vedeva Franco quel popolo non c'era più pensare che dovremo fare un po'di più di quello che facciamo oggi perché si può anche vincere col più zero tre chiuderne una molto probabilmente non bastano le letture di un po'di guru che ci spiegano
Il futuro possibile
Nel navigare a vista forse è arrivato il momento di poter pensare qualcosa di più e chiudo qui
Nel due mila e undici quando per il Governo Monti Milva blindati dico Franco che tutte le volte
Si domandava l'avevamo sostenuto poi improvvisamente ci siamo ritirati quasi vergognandosi di quello che hanno fatto pur ritenendo che hanno fatto del bene al Paese e siamo stati sonoramente bastonati
Voce al governo Draghi io non vorrei che qualcuno gli venisse in mente di profetizzato le stesse cose perché stavolta Nucci bastone si imparano e dall'impara dura che mostrano un meccanismo
Delle lotte
Tra i turchi
E non turchi di solito difficilmente se ne esce se ne esce fuori e mi auguro quindi che sappiamo ricostruire se non un per non il partito di Draghi si dibattito Massimo Cozza sarebbe utile disquisire
Di fare una guarnizione per grandi senza avere bisogno che Draghi sia di testimone fatta troppo lunga scusa
Bene
Abbiamo
Non so se volete fare un un ulteriore ma insomma mi sembra che abbiamo detto le cose che
Volevate dire e comunque ringraziamo in ogni caso radio radicale Red immagina che trasmetteranno questo
Resteranno dibattito
Vi ringrazio
Questo grazie
Niente salutiamo
Va bene ci mancherebbe altro applauso pensiamo alla testa la festa dell'Unità grazie a tutti buonasera