Festa nazionale di Articolo Uno - Quello che ci unisce: fondata sul lavoro

Sempre presente sì perfetto varchiamo la prova se funzionavano tutte furono Zatanna sentiamo se
Prova prova
Loro la alto
Bene grazie
Io mi presento sono Federica amico sono consigliere regionale dell'Emilia-Romagna coraggiosa
Questa sera
A questo incontro e dibattito quello che ci unisce fondata sul lavoro abbiamo solidarietà at risk che
No scusate ho sbagliato
Torna fra tasse
Purtroppo non c'ha potuto raggiungere la Rai preferiscono abbiamo Zona Fracassi che
Vicesegretario nazionale
Maria Cecilia Guerra che sottosegretaria al ministero Economia e delle Finanze
Abbiamo Enzo Maiorca e segretario nazionale del Partito socialista italiano
E a coordinare l'incontro Piero latino di articolo uno
Io ho il compito di introdurre brevemente questo dibattito poi passerò subito la parola Piero per la conduzione
Della discussione cercando un po'di inquadrare la situazione declinando anche sul territorio regionale perché quello che sono temi i mesi che abbiamo alle spalle e probabilmente anche quelli che avremo davanti
Ci consegna un quadro che è stato stravolto dalla pandemia i abbiamo visto come alle emergenze sanitarie si è subito affiancato un'emergenza sociale ed economica
E il governo Conte bis che ha affrontato quel momento come un rigore grazie anche al nostro ministro speranza dal sotto il profilo sanitario in maniera assolutamente encomiabile positiva ha subito anche affiancato a quel rigore
Sotto il profilo sanitario una serie di azioni che hanno accompagnato da un punto di vista economico e sociale
Quel momento durissimo del Primolo Cardamone tutti i mesi e tutti i mesi a venire
Reintroducendo la figura dello Stato come elemento di regolazione importante per quanto riguarda i rapporti appunto sociali ed economici
Con il blocco dei licenziamenti con i decreti Ristori sostegni eccetera e fino a gennaio scorso appunto approvata ad accompagnare questa situazione
Molto critica sì con un'impronta redistributiva e passatemi il termine o passate neanche la di sinistra sostanzialmente ad un certo punto questa esperienza si è interrotta nel corso del mese di gennaio è subentrato il nuovo governo Draghi e anche adesso stiamo affrontando una serie di questioni che non sono da un punto di vista l'emergenza sanitaria
Totalmente alle nostre spalle e vediamo anche un po'di schieramenti lo lo sblocco dei licenziamenti
Che hanno dato la stura a una serie di comportamenti da parte delle imprese anche piuttosto problematici io penso per il territorio emiliano romagnola quello che sta accadendo per quanto riguarda la manifattura richiese
Che licenzia ottantadue persone
Chiudendo e delocalizzando l'attività essendo diventato di proprietà di una multinazionale in fondo internazionale penso a quello che è successo oggi è KMB Campi Bisenzio col licenziamento per sms di oltre trecento persone
Anche in Emilia Romagna l'emergenza pandemica è stata affrontata con rigore e soprattutto attraverso uno strumento che abbiamo messo a punto anche con la giunta con la Cina vicepresidenza slide con quello che è stato il Patto per il lavoro e per il clima che ha cercato di accompagnare il momento di crisi economica
E d'emergenza sanitaria Traverso la sei provvedimenti una cornice che voglia accompagnare appunto la crisi economica con un investimento forte sotto il profilo del lavoro sotto il profilo del dell'intervento
Del sociale il Patto per il lavoro e per il clima che già figlio del Patto per il lavoro che era partito anche con la presidenza Errani poi rinnovato con la prima giunta Bonaccini oggi arriva a questo
Declina questo impegno attraverso diciamo così
La prospettiva di quelli che sono i fondi strutturali europei e quindi con la definizione dei dove andranno a intervenire in un'ottica di lavoro di qualità i fondi strutturali europei che sono propri della Regione quindi che non ancora avranno i benefici ai Wiener però saranno saranno proprio definendo come obiettivo strategico quello della recupero dei posti di lavoro persi ma in un'ottica di lavoro di qualità noi abbiamo visto col Patto per il lavoro precedente come l'Emilia Romagna abbia recuperato posti di lavoro oggi da sfidare recuperare quelle introdurre degli elementi qualitativi perché sappiamo che ci sono dei temi
Assolutamente ancora aperti io penso a lavoro precario dei writer
Penso a tutto quanto il tema anche degli infortuni sul lavoro recentemente a Ravenna
Purtroppo un operaio è rimasto schiacciato da contributi all'acciaio penso a quella che è stata anche la stagione critici si va dai lavoratori dalla cultura che ancora oggi non hanno diciamo così delle risposte di ammortizzatori adeguati e penso soprattutto a quello che è stato e che ci ha consegnato l'epidemia come la questione femminile per quanto riguarda il tema del lavoro a dicembre abbiamo letto tutto come centouno mila posti di lavoro persi novantotto mila erano a carico della componente femminile
Componente femminile H pagato a caro prezzo tutta quanta la pandemia sotto il profilo di lavoro rischiando di consegnarci un paese una Regione arretrata rispetto a quelle che erano anche le
Conquiste fatte nel corso degli anni degli anni passati
Sappiamo che in questo caso per quanto riguarda la condizione femminile quello che incide la tipologia contrattuale a cui le donne sotto sostanzialmente accedono quindi a tempo determinato
Part-time Ibra ambiti di lavoro che sono stati particolarmente colpiti dalla stessa pandemia il lavoro che per esempio Cecilia affatto nella costruzione anche di quelle che sono le linee generale del PM R. Credo che sia un elemento positivo introducendo i criteri premiali per le aziende che collocano o che fanno dei lavori o che adottano delle delle modalità Kerry assorbono anche lavoro femminile c'è un tema sicuramente da tenere sotto attenzione che quello della qualificazione anche del personale lavorativo cioè quindi quelli che sono i percorsi di formazione le modalità di accesso al lavoro la qualificazione anche per i lavori le materie stemma
Per la componente femminile che garantirebbero anche una prospettiva appunto non solo precaria ma qualificata e innovativa chiudo questa piccola introduzione
Per cercare di toccare un po'dei temi importanti credo io l'altro elemento e tutto quanto quello che è legato anche al lavoro di cura lavoro di cura che sta nella sanità che è stata il socio sanitario che spesso e volentieri coinvolge delle donne e che ad oggi ha manifestato la sua centralità per quanto riguarda il benessere dei cittadini sotto il profilo della salute generale ma sotto il profilo dell'essere nel suo complesso abbiamo visto che cosa ha significato la pandemia
Per quanto riguarda il personale sanitario che cosa ha significato per larghe parte della popolazione dal punto di vista dei supporti che potevano essere offerti
Appunto alla disabilità la precarietà la costruzione in me meccanismi anche relazionali
Spesso e volentieri le donne anche qui insistono all'interno di questi ambiti spesso e volentieri in alcuni di questi ambiti la contrattualistica è una contrattualistica povera era contrattualistica anche qui
Precarie da qui io credo che buona parte o quello che il lavoro che stiamo cercando di fare in Regione io mi auguro che anche si riesca a fare nell'ambito del parto del piano nazionale di riprese resilienza
Intercetti queste risorse per rilanciare queste Conte queste modalità di lavoro che diventano essenziali
Appunto non solo sotto il profilo dei lavoratori ma anche di chi ne usufruisce di questi servizi che hanno va aggiunto che e acquisito una nuova dimensione di essenzialità
Che non vada perché non va trascurata e che va intesa non più solo esclusivamente dal mio punto di vista come elemento di spesa pubblica ma proprio come investimento anche sulla qualità della vita ma anche sui profilo economico perché il numero di persone
Che insistono sulla sanità che insistono socio sanitarie davvero per esempio Emilia-Romagna è piuttosto elevato io credo che composto a concorrere anche la costruzione di un PIL di un prodotto interno lordo positivo che anche attraverso la fiscalità generale restituisca quello che il benessere alle persone mi fermo qui lascio la parola a Piero per coordinamento grazie
Grazie si sente si bene grazie a Federico io
Anzitutto voglio mi associo insomma voglio ringraziare Gianna Fragassa via Sicilia oltre insomma Raiot
Per la loro presenza credo che oggi abbiamo l'occasione di discutere in maniera utile di alcune questioni molto importanti
Diceva Federico si riferiva alla questione insomma la fase passata quella dura del rock da onde ricorderete le le le lenzuola
Andrà tutto bene
No
Quella fase diciamo iniziale di grande risposta anche da un punto di vista della coesione dell'Unità no del del popolo italiano che sorprese molti e lascio diciamo intende non so pensare
Ad una stagione positiva di coesione sociale ha lasciato poi nei mesi successivi invece lo spazio ad un'atmosfera più cupa più tesa più più chiusa persino di rancore
Tra tra le diverse diciamo classi sociali tra i diversi interessi
E sostanzialmente è un anno e mezzo che ci poniamo
La stessa identica domanda cioè come usciremo come vogliamo uscire
Da questa pandemia come usciremo come come come Europa come sistema Paese Italia e come società sul piano diciamo del sistema internazionale del sistema economico internazionale sul piano
Dei diritti e per quanto riguarda anche il nostro paese sul piano di una politica industriale
Che stenta diciamo a manifestarsi con coerenza da vogliamo dire insomma qualche anno se non qualche decennio ecco se non qualche qualche decennio con con con Cecilia con con Gianna ci sono state occasioni di confronto su questi temi quindi io vorrei diciamo andare molto rapidamente al concreto in questo anno e mezzo
è successo qualcosa
E tra le cose che vanno raccontate che non dobbiamo dimenticare perché i festeggiamenti giusti
Per la vittoria anche di calcio agli europei alla nazionale
Davano intendere anche
Il senso di volere un po'superare no esorcizzare una fase lasciarsi era alle spalle però ci sono alcune cose che dobbiamo continuare a raccontare non dimenticare in questo anno e mezzo noi abbiamo più
Di un milione di nuovi disoccupati cioè abbiamo meno un milione di posti di lavoro non è vero che non è successo nulla questo insuccesso tra economia formale ed economia informale di questo milioni di posti di lavoro
Molti molti posti di lavoro sono diciamo di occupazione femminile quindi sono donne
Per la maggior parte Giovanni e una quota rilevante di questi posti di lavoro persi
Riguardano anche di stranieri cioè gli immigrati parliamo dunque complessivamente della parte più debole della società quindi in questa
Scomparsa diciamo dal dal mercato del lavoro pagano principalmente i soggetti più deboli quindi no in questo anno e mezzo abbiamo su questo punto di vista della condizione del lavoro un aumento della disuguaglianza allora
E questo è il tema su cui voglio interrogare diciamo i nostri ospiti
A cui lascio subito la parola
Il G venti che si è concluso da pochissime settimane ha parlato di nuova era pandemica cosa se vogliamo dire
Quel documento dice che sostanzialmente la questione Co-lead cauto suo piccole adesso con la con la con la fase dei vaccini sta obiettivamente calando anche se siamo di fronte si dice alla quarta ondata no con le varie varianti che si annunciano che già ci sono
Però non è un fattore limitato siamo di fronte ad una nuova fase
Se vogliamo forse dalla storia
In cui il pandemia è la circolazione di virus Diversi sia tra gli esseri umani ma anche tra
Tra per esempio nella natura gli Obama parte della
Nelle radici della mia famiglia in Puglia e nel Salento e sono anni che c'è la Xi Lella che distrugge interi aree del Salento
Distruggendo una cultura come quella dell'olivo che ha una cultura millenaria cambiando completamente e forse per Sempre anche il paesaggio e l'economia
Di quella parte della Puglia quindi siamo in un'era pandemica benissimo
Si parla una possibile risposta
Di accorciare la cosiddetta catena del valore cioè non avere
Come adesso la produzione in una parte del Paese in una parte del mondo un'altra
Produzione un'altra parte della produzione e un'altra parte un enorme giro di distribuzione di assembramento in un'altra parte del mondo ancora
E poi la commercializzazione dappertutto quindi un accorciamento della catena del valore ecco allora che casi come quelli di fondi
Finanziari speculativi che delocalizzano
E chiudono delle industrie non solo perché diciamo in quel sito non non è che perdono ma guadagnano meno che in altri siti
Perché i casi citati da Federico questo dicono sono stabilimenti che non sono in perdita sono stabilimenti che trasferiti in altra sede possono dare maggiore rendimento
Quindi è chiaro che di fronte a questo la vicenda delocalizzazioni qui c'è il governo
Cioè il sindacato ci sono le forze politiche
In altri paesi europei e non europei sono state adottate misure contro le delocalizzazioni o che disincentiva hanno le delocalizzazioni in Italia in Europa possiamo fare qualcosa
Si è fatto nel G venti un grande accordo
Diciamo minimo se volete sul terreno dell'esito immediato ma è molto importante sul piano teorico e pratico cioè l'accordo sulla tassa minima globale molto importante a un passo avanti straordinario
Si può pensare un passo analogo
Diciamo nella stessa direzione
Rispetta la questione delle delocalizzazioni
E infine sul piano dei diritti noi pensiamo che la prima questione il fondamentale sia quella di ristabilire la praticabilità del campo
Oggi
C'è una questione che
Vale più di tutte le altre siamo arrivati alla cifra simbolica quasi di mille contratti di lavoro
Va be'centottanta circa sì ha perso quasi il conto
è impossibile pensare in questo quadro di potere a vere relazioni industriali al rapporto tra lavoratori e impresa su un piano di correttezza
Ci si affida sostanzialmente ad una serie di pratiche che via via perdono sempre più senso è sempre più diciamo importanza e peso anche quindi il tema di una legge sulla rappresentanza per le organizzazioni sindacali e per le organizzazioni datoriali per noi è una priorità e quindi e chiudo da questo punto di vista la visione della globalizzazione quindi la catena del del valore e la questione delle delocalizzazioni i diritti e una politica industriale che sia in grado di selezionare
Le priorità e di individuare anche i settori nei quali in queste priorità
Lo Stato deve svolge un ruolo attivo e gli altri settori nei quali lo Stato invece svolge un ruolo di indirizzo ma non di intervento diciamo diretto e da questo punto di vista il Pnr R.
Diciamo a un uno strumento che mette in modo talmente tante risorse
Che sarà al centro diciamo delle riflessioni e delle azioni del governo delle forze politiche e dei sindacati dei prossimi anni quindi
Io chiedo innanzitutto prima Gianna
Poi a Enzo e poi a a Maria Cecilia su questi tre diciamo questioni il punto di vista delle organizzazioni sindacali politiche e del del governo diciamo di articolo uno nella sua delegazione di governo
Grazie
Grazie
Grazie Piero una domanda articolata come si diceva un tempo
Allora dovevo partire sarà necessariamente schematica perché
Insomma il terzo meno di discussione
è abbastanza largo prima questione
Siamo in una crisi del sistema
In realtà lo eravamo anche prima della pandemia la pandemia sicuramente è stato un acceleratore la cartina di tornasole l'abbiamo visto molto bene sul versante del sistema sanitario no di affetti di vent'anni di politiche che hanno ridotto il perimetro pubblico e quindi hanno determinato anche l'incapacità in tanti casi di poter rispondere a un evento
Assolutamente inimmaginabili medico tu come una pandemia ma la crisi di sistema c'era anche prima perché ci sono alcuni elementi che già stanno spostando modificando il modello economico non soltanto in Europa ma ad Est e Ovest direi la prima questione è la crisi climatica perché volenti o nolenti oggi c'è stato il G venti io non ho visto il documento finale perché stavo guidando quindi non ho potuto vedere le agenzie però insomma
è evidente che si è preso con grande nettezza una una direzione
E questa non è solo una direzione che parla giustamente alla tutela della biodiversità alla tutela dell'ambiente all'obiettivo della decarbonizzazione
è una direzione essenzialmente economica che comporta delle scelte delle decisioni dal punto di vista economico dal punto di vista industriale dal punto di vista del modello di sviluppo
Due c'è un salto tecnologico c'è la maturazione della terza rivoluzione industriale siamo nella quarta è un dibattito però sicuramente noi siamo in una fase in cui l'accelerazione che imprime la digitalizzazione fa cambiare sta cambiando profondamente di nuovo modello produttivo ma anche ovviamente il lavoro
Le tre crisi pandemica climatica e
Il salto tecnologico digitale poi potremmo aggiungere per il nostro Paese un tema un terreno che appunto la crisi demografica però non voglia allargare eccessivamente la domanda che era già abbastanza
Allora questo quadro in anche prima della pandemia stava mutando più lentamente probabilmente oggi ci troviamo come dire all'inizio di un decennio
Che rimette può rimettere in gioco il nostro Paese e l'Europa o invece lo può lasciare definitivamente margini questo è il punto
Seconda questione già prima della pandemia noi avevamo un problema
Enorme sul versante delle condizioni del lavoro sulla crescita cioè non è che noi stavamo discutendo nel due mila diciannove lo ricorda il due mila venti se crescevano dello zero due dello zero sei
No e avevamo una fase di stallo alle nostre spalle i dati sulla disoccupazione soprattutto giovanile femminile erano noti finite cioè non voglio c'è quindi il problema c'era
In questo quadro
E vide era evidente un po'le cose che lui diceva poco fa no rispetto alla condizione soprattutto di donne e giovani all'eccessiva precarizzazione del lavoro
Alle impoverimento del lavoro rapporto numero di ore lavorate occupati ci dice che questo un terreno che è addirittura peggiorato ma questo era facilmente comprensibile
Questo è il secondo tema come usciamo anzi come riusciamo nel prossimo decennio che sarà un decennio a mio parere fondamentale per ridefinire il modello di sviluppo come usciamo o come abbiamo un processo esattamente inverso
Alla fase due mila otto due mila undici
Cioè sul versante del lavoro nella fase due mila otto due mila undici
Si è fatto una scelta si è fatta un'operazione di svalutazione competitiva sul lavoro e sui salari non è un caso che il nostro Paese di pelli più basso sul versante salariale
E lo si è fatto con una serie di provvedimenti da ultimo il gioco Satta che hanno ridotto tutele diritti e hanno precarizzato il tormente lavoro
L'obiettivo a nostro parere dovrebbe essere da un lato mettere in campo tutti quegli strumenti che possono consentire oggi di agganciare di affrontare le tre crisi in modo da mantenere una competizione nel nostro Paese avere un modello di sviluppo che cambia che cambiate le priorità no parte dai bisogni e dare risposte ai bisogni
Dall'altro un forte intervento per riqualificare il lavoro e restituire diritti e tutele questo è per il sindacato l'obiettivo di oggi questo secondo me dovrebbe essere la strada e la traiettoria aggiungo da questo punto di vista che non è vero che siamo come primo e vero che nulla è cambiato sul versante europeo alcune scelte si sono fatte guardate inimmaginabili fino a un anno e mezzo fa
Adesso sostenuto il Next Generation è uno con incorona bond come una condivisione del debito pubblico è assolutamente come dire
Assolutamente tra virgolette permettetemi questo termine rivoluzionario rispetto ai dibattiti tre pandemia allora a questo questo passaggio a cui si accompagna tra l'altro una scelta molto netta sul versante della tutela ambientale della decarbonizzazione giusto la scorsa settimana è stato è stato reso pubblica questa comunicazione il fitto for Fifty faide cioè tutte le modifica il regolamento europeo per raggiungere il meno cinquantacinque per cento di emissioni da qui al due mila trenta ma quell'obiettivo lo stesso Next Generation che ha tre pilastri digitale verde e coesione sociale irrealtà se lo guardate con grande attenzione
Però va a ridefinire
Una politica industriale europea per rimettere in campo
La competitività di questo continente nella grande dimensione geopolitica nel grande scontro Est-Ovest
E non è un caso dico questo perché questo è il terzo elemento no quindi da un lato cambiare le politiche economiche partire dei bisogni
Investire sul versante sociale dall'altro rimettere in campo l'idea di lavoro di qualità terzo elemento che è fatto di tanti pezzi data le cose che dici tu da quel pavimento del quindici per cento lo chiamo pavimento perché è evidente che come dire deve essere solo un punto di partenza per potere
Effettivamente impedire il dumping fiscale dopodiché anche qui sul versante europeo sito fanno fare molte cose perché perlomeno nell'ambito dell'Unione Europea si evitino le delocalizzazioni e quindi si rimette in campo un'idea di omogeneità fiscale la prima cosa che si potrebbe fare per esempio
Mettere fuori gioco
Tutti quei paradisi fiscali europea lei
Che oggi non consentono di mettere in campo davvero una tutela dal punto di vista e soprattutto di me di garantire un'omogeneità sul versante fiscale questa è una cosa poi capisco che c'è una difficoltà ecco non è un caso che il primo che si è alzato ha detto che non sono non non non va bene l'Irlanda sul sulla minimum tax o no no utile che stia spiegare la ragione quindi l'Europa può fare molto su quel versante anche provare a rendere più forte il quattro europeo sul versante appunto del
Diciamo così del contrasto al dumping sul lavoro anche questo è molto importante
Ultima cosa perché capì fammi cenni Piero perché
Allora ultima cosa
Se questo è vero se guardiamo quindi a questo quadro è evidente che non abbiamo bisogno però di fare delle scelte delle selezioni in parte le abbiamo fatte col piano nazionale di riprese resilienza
C'è però in quel piano una forte debolezza cioè alcune cose
Come dire non stanno in un quadro di sistema se abbiamo detto che l'obiettivo eh arduo dobbiamo risalire una montagna mi dal punto di vista della rimessa in campo di politiche di sviluppo e di politiche industriali che provino guardare al due mila trenta allora la prima cosa che il nostro Paese dovrebbe fare tra l'altro in una fase favorevole perché abbiamo anche le risorse del piano nazionale dipese resilienza tornerebbe mettere in campo una strategia nazionale una politica industriale che guardi da oggi al due mila trenta
Perché dico questo perché guardate si può essere io su questo c'è un dibattito che a volte non comprendo non comprendo rispetto a quello che accade attorno a noi
Un'idea di politica industriale governata è il minimo sindacale consentitemi in una fase in cui rischia il nostro Paese
Perfetto di vent'anni di non politica industriale di rimanere ai margini di questo passaggio
Alcuni episodi delle ultime settimane dovrebbero come dire fare alzare l'allerta
GK N tinche cioè queste quelle quel quadro lì parla a che cosa al fatto che si tratta tra l'altro tutti di settore si tratta T di aziende che stanno nel settore dell'automotive
Siamo affronta affrontando vedendo soltanto l'antipasto di una riconversione di un settore quello dell'Automotive per rispetto a quello che sta accadendo intorno a noi che rischia esattamente di tener fuori il nostro Paese allora cosa si fa in questo caso in questo caso si dovrebbe mettere in campo una strategia governata un ruolo dello Stato
Che non è quando lo diciamo veniamo sempre accusati di pensare al piano quinquennale o a cose sovietiche però credo che in una fase come questa forse c'è proprio bisogno di un ruolo diverso più forte
Che però vi pro a indirizzario e le scelte allora questo dibattito
Io vorrei che lo si facesse
Ha rapidamente lo dico Funari assistiti a forze però glielo dico in modo retorico perché poi credo che sia d'accordo vorrei che si facesse rapidamente perché noi non possiamo stare a guardare
Le crisi piccoli o grandi che si apriranno ma senza avere un quadro di sistema all'ora l'opzione mercatista che tanto in forma anche piano nazionale di riprese resilienza l'idea che attraverso gli incentivi
Al mercato si rimette in campo come dire la locomotiva ecco io credo che in questa fase non funzioni
C'è bisogno di un buono e sano statalismo la dico così nella direzione di marcia rispetto alle politiche di sviluppo
Non sicché non si crede alla CGIL basta guardare quello che sta facendo la Francia o la Germania che ha esattamente una strategia da qui al due mila trenta
Per sostenere le proprie impresse non è un caso non è un caso che al annuncio del del fit for Fifty faide cioè del fatto che nel due mila e trentacinque motori endotermici verranno messi fuori può riproduzioni in Europa
Quest'annuncio era già stato anticipato da Volkswagen Dauti eccetera eccetera quindi allora lì però c'è una scelta molto chiara c'è un investimento molto forte io credo che usando una parte di delle risorse per l'azione di riprese resilienza abbiamo una straordinaria occasione
Se non la cui diamo e se cd meniamo in discussioni fra oggettivamente che in una fase come questa sarebbero da accantonare ecco noi rischiamo di stare come dire ai margini di questa che è una vera e proprio processo di profondissimo cambiamento
Grazie Gianna io prima di dare la parola immediatamente ha Enzo vara io vorrei ricordare che alle ventuno
Il venti ventuno e trenta ci sarà dibattito vedrà la presenza del ministro degli Esteri
Di ma io insieme al nostro coordinatore nazionale Arturo Scotto quindi insomma vi aspettiamo anche per questo secondo importantissimo dibattito colgo l'occasione per salutare e ringraziare è qui con noi Silvia Piccinini capogruppo del Movimento cinque Stelle
Alla Regione Emilia-Romagna grazie grazie tante questa presenza e dell'attenzione che
Che dimostri quindi Enzo grazie Piero buona sera a tutti saluto i compagni di articolo uno dei compagni di articolo uno e ringrazio Arturo tutti per l'invito destato molto gradito anche perché avendo ascoltato già i primi interventi si mette in evidenza la necessità oggi più che mai di ragionare e in vista di una fase post pandemica che in realtà tanto posto omone
Se continuiamo a registrare questi dati così disperati e disperante di sulla crescita del contagio ma sono temi che sicuramente dobbiamo affrontare oggi io sono molto d'accordo qualunque affermazione che faceva Johnny in particolare
Su una
è evidente che dovendo parlare di lavoro e su come rilanciare l'economia del nostro Paese si deve partire da una considerazione reale
Prima della pandemia funzionava il nostro sistema del lavoro funzionava il nostro sistema industriale
Funzionava il grado di intervento di controllo di verifica di accompagnamento dello Stato nei processi di sviluppo economico del nostro Paese
C'era questione
Nello sviluppo territoriale del lavoro tra nord e sud c'era parità tra donne e uomini tutte le domande che evidentemente ci portano tutti alla stessa conclusione
Che la pandemia non ha fatto altro che a cui dire e fungere da punta dell'iceberg di un sommerso negativo di un sistema che non funzionava nel settore del lavoro inteso come settore
Generali orizzontale della nostra società la pandemia la soltanto a cui la crisi le crisi industriali che ne stiamo vivendo oggi che stiamo osservando penso alla Whirlpool di Napoli
Dove consentitemi e so di essere di rappresentare anche il vostro sdegno e la vostra solidarietà e lavori ai lavoratori della mia regione di Napoli per una per curiosità assenza di Trinità da parte dell'impresa che venuta meno agli accordi ha fatto con lo Stato
Ma anche diciamo le alte le imbrago di Torino le altre grandi crisi industriali erano evidentemente prima della pandemia la panchina la cui Ted è diventato soltanto un acceleratore di negatività e quindi di involuzione del settore del lavoro quindi se questo è vero io che sono insieme a Piero in questo dibattito a Federico la parte politica mi chiedo cosa posso fare cosa dobbiamo fare noi come sinistra dobbiamo fare sicuramente una cosa Damo tornare ad essere a uniti più disponibile al confronto fare sinergia a fare fronte comune
E soprattutto cominciare ritornare a di interpretare realmente la speranza e la fiducia del popolo che noi amministriamo oggi cioè degli italiani
E per rappresentare questa fiducia e questa speranza dobbiamo riprendere a fare una cosa quella che ha indicato in gran parte tu nel tuo intervento quello che ha detto che era all'inizio cominciare a vedere oltre la punta del naso e cominciare a ragionare su uno sviluppo strategico del nostro Paese nel settore del lavoro
Ed ecco perché affrontare il mondo i lavori sono molto d'accordo con te su un'altra cosa faremo forse non tantissimi a a ritenerlo necessario ma io laico a modo mio
Non è che poi compartecipe Ammatuna collocazione europea
Nelle tra i socialisti e democratici
Sappiamo bene che abbiamo sempre abiurato la società di mercato in quanto società portata avanti
Come schema da parte di qualcuno come società che portava ad un innalzamento delle diseguaglianze economiche sociale abbiamo sempre sostenuto
Invece la necessità di portare avanti l'economia di mercato quindi un mercato libero che in effetti sotto un controllo lieve dello Stato potesse mettere in competizione gli imprenditori per raccogliere le sfide per competere per andare avanti io credo che questo sistema non può funzionare più e credo invece che oggi a maggior ragione con per la pandemia occorre che ci sia uno Stato interventista cito un massiccio intervento dello Stato in questa prima fase
E il Pnr R. soltanto un passaggio rilevante importante un Piano Marshall per il rilancio dell'economia ma lo Stato deve intervenire
è una qui bisogna avere il coraggio di dire che bisogna senza più imbarazzi superare il turnover e sblocca aree per esempio la pubblica amministrazione posti nella pubblica amministrazione sempre più soggetta ai tanti
Pensionamenti non si riesce più a garantire nemmeno il sistema di funzionamento della pubblica amministrazione e non si ha il coraggio per esempio di lanciare con nettezza
Un piano nazionale straordinario di lavoro che eviti all'Italia la dignità di una pubblica amministrazione che sia all'altezza dei servizi all'altezza del compiti che abbiamo per la sfida dell'innovazione tecnologica e digitale che pure davanti a noi da un lato dall'altro evidentemente c'è bisogno di aiutare accompagnare non basta ecco perché lo Stato deve intervenire in maniera massiccia
Ma limitata nel tempo perché io non immagino che la ripresa economica possono sostenersi
Guardando oltre al due mila trentadue mila quarantadue mila cinquanta soltanto sulle spalle dello Stato c'è bisogno di rimetterlo in carreggiata gli imprenditori di metterli in condizione di essere competitivi
Come intervenendo su alcune scelte strategiche che noi dobbiamo mettere e quindi modificando l'assetto istituzionale le scelte che abbiamo compiuto fino ad ora
Non ritorno sui le tante proposte che ha fatto e che già ho ascoltato quindi per questioni di brevità dei tempi mi aggiungo qualcuna
Io credo che per parlare di lavoro e di rilancio del lavoro ne do non possiamo prescindere
Dalla necessità di intervenire sul sistema scolastico e formativo che in questo Paese sconta un ritardo enorme è sicuramente una difficoltà nei confronti di altri Paesi d'Europa
Se ne abbiamo un obbligo scolastico basso io sono per portarlo con determinazione fino ai diciotto anni l'obbligo scolastico
Magari immaginando che negli ultimi anni negli anni che noi aggiungiamo si creino delle condizioni di formazione anticipata e quindi esperienza lavorativa perché capiamoci bene
Un giovane che va in un'impresa oppure che cerca lavoro
A che cosa
A che cosa fa fronte alla richiesta di un curriculum che viene valutato viene verificato scusatemi ma un giovane che non opportunità che deve scrivere che diamine deve scrivere nel curriculum per entrare in un posto di lavoro se ha fatto soltanto magari formazione scolastica perché non ci sono opportunità di età il mondo del lavoro
Ecco perché si deve far carico e dei quali l'intervento con scelte strategiche importanti lo Stato
Innalzare la l'obbligo scolastico significa metterli in condizione un po'mutuando
Ma il sistema duale tedesco così ci capiamo meglio che in Italia va fatto in parte con imbarazzo non fino in fondo non con la stessa linearità non con la stessa determinazione ma mettendo in campo un'anticipazione del lavoro e quindi della formazione dei nostri giovani
Anche perché scusate mi anche su questo perché io parto dalla scuola e dall'università
Perché nella scuola e nell'università noi ancora impieghiamo impegnamo soltanto in termini di pelle il tre virgola nove per cento delle nostre risorse quando invece in Europa la media e va oltre il dieci per cento la pubblica istruzione la precondizione
Per cominciare a lavorare da qui a qualche decenni a ragionare su un su formare delle classi giovani quindi i giovani di oggi per mettere in condizione poter lavorare questo da un lato secondo quello che è accaduto alla cui il pool di Napoli ma che è accaduto anche all'Ilva di Taranto che è accaduto in tante crisi industriali
Che cosa è
Una mancanza di autorevolezza da parte dello Stato nei confronti di imprenditori che pensano di a fare da padrona nei confronti dello Stato si decide di mettere mano di venire meno agli impegni che si sono assunti
Come se nulla fosse senza grandi interventi o senza grandi preoccupazioni
Allora questo un problema di sistema che noi abbiamo e sul quale dobbiamo intervenire con nettezza e per farlo per esempio io credo che sia venuto anche il momento del nostro Paese
Che si faccia alcun determinazione si persegue un'altra grande riforma strategica di sviluppo che legata al rilancio delle imprese che vedono finalmente anche i lavoratori all'interno a compartecipare all'interno della gestione delle aziende delle imprese delle quali lavorano
Questo non è l'acqua calda e cioè l'acqua calda che scopriamo ma va fatto nel nostro Paese altrimenti continuiamo ad avere degli imprenditori spregiudicati che continuano nelle difficoltà a non assecondare a non rispettare i voli dello Stato a andando velocemente avanti
è evidente che io la sfida dell'orario di lavoro la il fattore tempo e su questo abbiamo commi consentitemi di di salvare anche Marco Strada che il Consiglio segretario regionale l'Emilia Romagna
Non sa va fatto un lavoro molto forte specifico
Qui in Emilia e lanceremo propri nervi in Emilia Romagna a settembre
Un un approfondimento sul lavoro
Anche il tema del fattore tempo per le donne è necessario che ci vuole in Italia ai immaginare di abbassare l'orario di lavoro per consentire alle nostre donne di essere competitive a parità salariale e quindi senza intervenire
Soltanto sulla sulla diminuzione dell'orario di lavoro ma parità salariale bisogna intervenire bisogna farlo sono scelte che sicuramente ci mettono in condizione di
Io ovviamente certamente anche per gli uomini
Vale per tutti ma in particolare per le donne vale in particolare hai ragione diciamo io dico in particolare per le donne
Che soffrono
Perché dico le donne per quello che diceva Federico prima lorde sono quelle che più hanno avuto l'incidenza negativa della pandemia e che più hanno sopportato la sofferenza di una crisi pandemica di una crisi di lavoro e che si è riversata di lavoro
Vale per tutti ma io credo che in particolare per le donne
Lavorare anche su questo se noi abbiamo questa prospettiva non guardiamo alla al voto in più al voto nemmeno e cominciamo ad avere lo sguardo proiettato nel futuro e abbiamo il coraggio di dire che la burocrazia va combattuta che bisogna mettere in campo
Sul Pnr RC sono troppe regioni soprattutto al Sud che scontano delle difficoltà che lo Stato deve dare una mano su questo
Se ne abbia mettiamo in campo questi obiettivi comuni
E quindi cominciamo a ragionare su quello che ci unisce sulla prospettiva io credo che facciamo due cose buono buone uno aiutiamo i nostri giovani due alimentiamo maggiori e migliori condizioni di lavoro nel nostro Paese
E tre recuperiamo lo spirito di una sinistra
Che nasceva nel tempo per migliorare da un lato la qualità di vita delle persone e proprio dando delle opportunità occupazionali e dall'altro l'altro grande obiettivo la lotta alle diseguaglianze economiche sociali e quindi da questo punto di vista credo che troveremo in articolo uno insieme a noi dei ampiamente anche alla CGIL degli alleati importanti per lanciare questa sfida al centrosinistra l'Italia
Grazie grazie a Enzo allora abbiamo sul domando né iniziale abbiamo ascoltato Gianna Fracassi quindi la CGIL la più importante organizzazione sindacale del paese penso quindi un ex segretario di una forza politica della della maggioranza noi
Qui c'abbiamo lasciatemelo dire dal mio punto di vista insomma non il Governo ma una delle più capaci autorevoli esponenti del Governo Draghi
E del Governo Conte anche prima Maria Cecilia Guerra non ha bisogno di presentazioni credo che sia davvero la persona giusta al momento giusto anche per questo dibattito e per le domande che abbiamo posto in questa apertura
Grazie sono contenta di essere quattro anche soprattutto scusami come esponente di articolo uno perché così mi sento anche più libera ma di quello di poter parlare però farò riferimento ovviamente anche e alle politiche del governo una valutazione di quello che che si sta facendo ora il mega domando né di Di Pietro non eri spendibile perché ci vuole per alcune giornate però appoggiandomi su quello che già i relatori che mi hanno preceduto hanno detto posso fare alcuni flash che mi sembrano importanti e partirei da una cosa che diceva
Gianna anche per tenere il tema più strettamente legato a quello del lavoro perché se no che cosa sono veramente tante e Gianna ricordava queste grandi transizioni
Questi momenti di rottura così epocali che stiamo attraversando rispetto ai quali non siamo sicuramente preparati questa è già la la premessa
Non è tanto l'uscita della dalla pandemia che pure già da sola sarebbe una sfida enorme perché alcuni settori partono molto bene ma altri faticherà hanno faticano a fatica l'anno ancora per un bel po'di tempo immagini servizi turismo la la l'alberghiero eccetera
Ma è proprio perché siamo al momento di frattura e la frattura è veloce sia per quanto riguarda l'innovazione tecnologica sia per quanto riguarda anche in relazione alle scelte che vogliamo perseguire e che l'Europa insieme vuole perseguire
La trasformazione tecnologica ora il problema è
Come stanno avvenendo queste trasformazioni e poi li chiamiamo anche quella demografica segretamente in Po
E e e che tipo di stile ci pongono per la qualità e la quantità del lavoro perché questo è il tema che vogliamo affrontare questa sera
Allora io credo che noi stiamo prendendo ancora una buona strada cioè l'innovazione tecnologica in Italia e non solo in Italia
Sta assumendo una caratteristica che è piuttosto preoccupante per le ricadute economiche per le ricadute politiche nel senso che l'innovazione tecnologica come e sta prendendo piede sta portando a una polarizzazione nel mercato del lavoro
Alla cosiddetta scomparsa del ceto medio cioè dei soggetti qualificati professionalmente senza essere a un livello di specializzazione che li porta una nicchia di San la guardia
Quindi noi abbiamo effettivamente una
Insieme molto ampio di richiesta di lavori ripetitivi di di basso livello di bassa qualità e che sono anche
Poco pagati sono poco pacati perché a quei lavoratori lì sono facilmente sostituibili non hanno un patrimonio con il quale difendersi perché se ci sei tu oggi tu domani tu passato domani per il datore di lavoro eh
Indifferente non lo avesse è una qualità superiore
Quella che era appunto la classe media il ceto medio del lavoro no perché lituani acquisito un'esperienza una professionalità che prima di lasciati indietro
Il datore di lavoro ci pensa investito su di te sulla tua formazione questo segmento crescente di lavoro non ha queste caratteristiche
E poi abbiamo invece effettivamente è vero che sia l'innovazione tecnologica quelle ecologica attorno delle professioni nuove il green jobs i lavori specializzati nella della nell'informatica però questi rischiano di essere lavori per delle nicchie per un segmento limitato di persone che sono anche molto richieste e molto ben pagati
Però tutto quello che c'era in mezzo sta scomparendo in buona parte di sotto più che sopra e questo sta creando un malessere una difficoltà unirsi credo in sicurezza nelle nostre società perché quando la gente si trova di fronte alla difficoltà l'incertezza sul domani no a prora risorse sufficienti per garantire non tanto e non soltanto la sopra villa Stich proprio la la sopravvivenza materiali a me e alla mia famiglia ma proprio quel tipo di livello diciamo di aggiunge accesso alla cultura al tempo libero agli agi una casa decidente eccetera
Che a cui siamo così aspiriamo siamo abituati quando questa cosa diventa un'incertezza
E ci sono delle reazioni molto difensive che possono politicamente colorarsi facilmente
E come creazioni che chiedono protezione a chi non ce la sa datare o nel modo sbagliato ma una protezione che viene spesso Offerta
A parole dalla dalla testa e quindi abbiamo un problema molto molto serio
Ma non è un destino ineluttabile innanzitutto perché l'innovazione tecnologica
Non dovrebbe essere un'innovazione esclusivamente o prioritarie a mente indirizzata a risparmio di lavoro e questa invece è una delle caratteristiche fondamentali un'innovazione tecnologica che permette di risparmiare lavoro
Se quel segmento di innovazione che porta risparmi lavoro non non ci dovrebbe preoccupare se avessimo la forza politica di trasformarla in riduzione dell'orario di lavoro è già successo dei momenti di fratture industriale che innovazioni tecnologiche significative che permettevano effettivamente di risparmiare lavoro sono state distribuite con un lungo e doloroso passaggio di tempo sono state distribuite fra datore di lavoro lavoratori altri soggetti
Attraverso una riduzione dell'orario di lavoro questo è un tema che va posto ma va posto con forza
Perché il lavoro che c'è deve essere di qualità e distribuito
L'innovazione però non è necessariamente solo risparmi di lavoro perché appunto abbiamo la capacità di bus soddisfare qualitativamente e e quantitativamente più bisogni
E quindi si può creare nuovo lavoro problema guidarla questa innovazione siccome gli stati sono quelli che più la foraggiano perché la ricerca eh finanziata in tutti i Paesi prevalentemente con risorse pubbliche
A partire dalla ricerca di base
Che è quella che avviene di solito nei centri di ricerca nell'università che non si traduce cioè immediatamente in spendibilità produttiva ma quando raggiunge un certo livello viene poi trasferita
Tecnologicamente per le sue applicazioni tutta la prima parte non è profittevoli e i privati lo non lo fanno quindi che ha chi mette le risorse che il settore pubblico deve avvenire anche la capacità di aprire orientare le i passaggi successivi
L'altro elemento portante che riguarda la lo diceva già già Gianna ma è talmente importante la sposta il tema a che mi preoccupa di più in questo momento con la trasformazione e con logica noi siamo un Paese che non è preparato la trasformazione ecologica non culturalmente ma economicamente perché una parte molto rilevante della nostra produzione USA produzione
Manifatturiera all'automotive eccetera è minore nel nostro Paese su un segmento che dovrà scomparire non ridursi rise scomparire
Oppure violentemente riciclarsi e non siamo attrezzati a farlo nemmeno il pensiero nell'organizzazione né nella nella
Riduzione dove è possibile delle del ciclo come si chiama ciclo del valore no
Della catena del valore che ricusa minori a nomi che ricordava prima Piero perché
è ovvio che dopo e accorciare la catena del valore cioè a riportare in patria delle produzioni molto facilmente se ti trovi a dover produrre delle mascherine che non produce di più perché ha poi riciclare facilissima mente delle altre produzioni in questa direzione
Ma se tu hai bisogno di materie prime che non navali
E il problema è molto più serio no oppure se tu chiudi delle raffinerie le trasformi in Italia
Ma invece di ottenere l'effetto di andare a fare passi avanti e sulla decarbonizzazione
E portare la produzione verso un'altra direzione ottiene solo quelli delocalizzata vanno comunque raffinare da altre parti come sta avvenendo sistematicamente nel nostro Paese non hai avuto grande successo
Quindi qui non abbiamo problemi epocali un problema di governo mondiale di queste
Di queste trasformazioni che non è solo il fatto che dobbiamo condividere in un insieme sempre più ampio di Paesi questi obiettivi
Perché se no la lotta all'inquinamento non la riusciamo a vincere per ovvie ragioni ma anche perché noi dobbiamo capp attrezzarci e qui parlo a livello europeo perché gli standard qualitativi anche in termini di sicurezza ambientale chiamiamola così che noi in porremo progressivamente a nostra produzione
Non ci ritornino aggirati attraverso le importazioni da Paesi che non rispettano
Cioè il dumping non è che il dumping quindi il chi sfrutta una differenza di condizioni di di di qualità e di prezzo
Perché a standard qualitativi più bassi non è un fenomeno solo fiscale non è un fenomeno solo del lavoro ma è un fenomeno anche degli standard
Di rispetto per la sicurezza ambientale e quindi questi sono temi che dobbiamo governare assieme agli altri Paesi con grande dell'Europa in primo luogo e con grandissima
Urgenza
Però noi abbiamo anche un problema su cui dobbiamo essere preparati se vogliamo portare avanti la trasformazione ecologica che è quella delle trasformazioni non solo sul lavoro non ci torno perché ha già stato citato dagli altri che hanno parlato ma anche sulle trasformazioni sociali ce le ricordiamo i gilet gialli cioè quando
Si è cercato di agire in quel Paese che era la Francia
Ecco usando la leva fiscale per indirizzare verso il consumo
Di un certo tipo di regia piuttosto che dell'altro sono andati in piazza con i forconi ma perché perché quella scelta aveva degli effetti sulla vita quotidiana di interest tratti di popolazione che non poteva reggersi
E quindi vanno accompagnati ci vogliono delle compensazioni bisogna tenere conto degli effetti che la diseguaglianza in essere può porre anche nella trasformazione
E qui arrivo al punto che voglio fare rapidamente mi scuserete ma i temi sono tanti e troppo epocali perché io possa sviscerati
Al tema del Pnr R. qual è il il il limite principale che vedo in questo piano
Che è un piano che può aprire al nostro Paese
Delle prospettive enormi non solo perché arrivano delle risorse che sono in parte anche risorse a fondo perduto oltre che ovviamente una parte che dovremo restituire ma che abbiamo avuto a debito a tassi di interesse
Bassi ma anche perché c'ha costretto con questo insieme di risorse da gestire in un tempo limitato
A porci immediatamente un insieme di problemi su tutti i fronti che riguardano l'economia la società istruzioni legame tra istruzione e lavoro la sanità e quindi è stato un momento di scossone rilevante per il nostro Paese
Però qual è il limite ogni o meglio qual è la scommessa cioè quel Pnr degli ha dentro tante cose buone altre che potremmo criticare ma il grosso sono cose buone ma non è ancora niente perché andrà costruito giorno per giorno
Può tradursi in cose tanto buone in cose tanto meno buoni anche in fallimenti perché cosa manca ancora e che va costruito non è non è ancora tardi io sto facendo un discorso
Positivo di proposta non sto facendo un discorso sia chiaro di di di di censura
Il tema è che ogni diciamo ogni ministero se vogliamo dire così ha curato la sua filiera ha pensato progettato la sua filiera la parte ecologica la parte delle infrastrutture la parte del sociali la parte della sanità
Bene e male ognuno di noi lo può giudicare ma quello che ancora manca e che è la vera sfida è come compone il put queste trasformazioni sui diversi territori perché se un territorio sarà investito dalla trasformazione
E con logica perché dovrà chiudere uno stabilimento bisognerà che litighino da un'altra parte
Capiamo come si deve sviluppare un nuovo tipo di produzioni come il sistema dell'istruzione e della formazione
Accompagnerà i lavoratori sia che si devono inserire sia che sono già sul mercato del lavoro per potere Frassi far fronte come la nuova produzione sì con lettera al sistema della logistica per poter essere competitiva sui mercati internazionali
E così via
Questo questo tipo di azione non è ancora stata fatta ed è fondamentale anche i sindacati lo dicono che avvenga territorio per territorio con la partecipazione di tutti gli attori
Non solo ed è pure fondamentale della filiera istituzionale quindi
Regioni di comuni e anche Province che saranno gli attori principali di un insieme
Per l'utilizzo dimensione rilevante di risorse ma indubbiamente le parti sociali perché questo
è richiede un pensiero lungo e nel la popolazione nelle sue rappresentanze anche associative per i diversi temi che devono essere affrontati su questo siamo indietro ma bisogna presidiarlo
è un tema che va presidiato con assoluta
Attenzione non dimentichiamo la terza trasformazione che ricordava
Gianna prima che quella demografica ENEL non possiamo ignorare perché altrettanto violenta delle altre cioè una trasformazione profondissima
Noi abbiamo le statistiche i dati ci dicono quanta parte di popolazione sarà ultrasettantenne fra pochissimo
è evidente che qui c'è un problema no allora prima d'arrivare alla questione come la popolazione attiva sostiene nella produzione il il la popolazione non più attiva che si è guadagnata la quiescenza ovviamente non è non è che sto dicendo altro prima di arrivare a quello poniamo c'è anche un altro problema è cioè come si accompagnano
Le persone che ha cinquant'anni cinquantacinque
Stanno ancora lavorando il secondo le nostre regole devono lavorare altri dieci quindici anni
Di fronte a una trasformazione che ritrova non preparati non preparati dal punto di vista delle competenze lì non è un problema tecnico
Simone solo di formazione continua che pure indispensabili
Perché è una persona di una certa età non rientra destre produttiva su una trasformazione così profonda come si hanno in campo ad esempio l'informatica non è possibile in così poco tempo
Recuperare una impostazione divinità
E di
Molto diversi e quindi bisogna pensare a come combinare ed è possibile lo diciamo da tempo
L'elemento innovativo e di conoscenza nuova con l'elemento di esperienza di organizzazione del lavoro di conoscenza dei mercati che accompagna i lavoratori più esperti
Ma questo richiede una investimento che ancora non c'è quindi l'importanza di dibattiti come quello di questa sera è cominciare anche all'interno e finisco del campo ampio
Del centro sinistra a capire che mentre vogliamo fondare un centrosinistra nuovo dobbiamo costruirlo interrogandoci su questi temi perché la nostra proposta sarà in grado di essere valida allargata di metterci insieme se sappiamo dove andiamo non son pronti diamo riflettere cosa è successo il giorno prima perché ci siamo divisi il giorno quell'altro che pure avremo tante cose da dire niente da vergognarsi nel nostro percorsa sia chiaro
Ma dobbiamo unirci di fronte a queste sfide in cui i nostri temi che sono il tema del lavoro e della lotta alle diseguaglianze e sono solo nostri solo della sinistra
In questi in cui questi il per questi temi noi abbiamo delle risposte e delle domande da fare a chi ha il potere di portarle avanti
Grazie grazie Cecilia allora io devo dirvi che abbiamo un piccolo cambio di programma nel senso che il dibattito con il ministro Di Maio che era stato inizialmente posticipato alle ventuno e quindici ventuno e trenta invece confermato esattamente alle ventuno quindi io mi scuso con i nostri relatori però avevamo previsto di fare un altro giro su sulla questione dei licenziamenti degli ammortizzatori sociali e della risposta sul tema
Dell'UE nel far quindi reddito di cittadinanza reddito d'emergenza
E poi chiudere diciamo sul fisco io se siete d'accordo vista anche l'importanza sul tema dei licenziamenti in qualche modo ci siamo stati e credo che possiamo registrare tra di noi una sostanziale convergenza anche un giudizio di arretramento rispetto al quadro precedente che c'era con il governo
Col Governo Conte il gruppo di liberi e uguali ha presentato un emendamento che poi diciamo esatta trentuno ottobre per per prova prorogare licenziamenti ma la scelta che che andavo che no che è passata stava di altra natura ora speriamo che questo ma questo accordo fatto tra le parti sociali sindacati Confindustria con la firma del del capo del governo sia diciamo di qualche efficacia anche rispetto alle questioni di cui abbiamo parlato dei dei grandi aziende invece stanno procedendo con i licenziamenti quindi io chiuderei col tema fisco
Nello stesso ordine se siamo d'accordo prima era una delle riforme fondamentali non solo strutturale del Paese ma anche contenuta diciamo così nel Pnr R come una delle condizioni per l'erogazione anche del programma e quindi dei dei fondi
è una delle no ho detto sciocchezze è una va be riaccompagnamento insomma però e è un impegno diciamo preso in sede in sede europea a il governo Draghi ha
Diciamo annunciato al momento del suo insediamento alcune linee guida che sono state giudicate condivisibili cioè di lotta all'evasione fiscale di redistribuzione
Del carico fiscale considerando diciamo un alleggerimento del carico fiscale stesso verso il mondo del lavoro
Il ceto medio del mantenimento della cosiddetta progressività fiscale tuttavia diciamo in questi giorni
Proprio ieri il ministro Franco ha svolto diciamo un'audizione
In cui ha illustrato le linee guida in senso generale del progetto di riforma fiscale quindi siamo diciamo così stiamo entrando in una fase di discussione molto serrata sulla riforma
Del fisco e chiedo diciamo a Gianna
A Enzo e poi in conclusione diciamo a
A Maria Cecilia
Un giudizio su questa avvio diciamo di discussione e anche diciamo una presa di posizione rispetto a quello che si prefigura e agli obiettivi che ci dobbiamo porre come forze ciascuno
La propria autonomia ma io credo diciamo convergenti su un piano culturale e di prospettiva
Più generale
Gianna
No sono un po'in imbarazzo perché trova chiesto come sta andando sta andando male cioè non non c'ho un'altra parola
Il Parlamento ha chiuso con una relazione che unitariamente l'abbiamo giudicato non equa e neanche giusta le proposte mi faccio riferimento alle proposte
Della commissione Maratti in tanto per capirci
E ieri il ministro Franco ha detto delle cose che ancora realmente molto generiche però che vanno in parte nella direzione di quella relazione allora
Io non lo so come sia possibile prendo faccio riferimento a quello che è stato detto ieri abbassare le aliquote a tutti
Ma con le risorse diciamo disponibili oggi per fare la riforma fiscale e poi togliere anche l'IRAP
Venticinque miliardi che sostengono il servizio sanitario nazionale
E poi c'è tra eccetera Non fado dei dettagli perché è stata anche articolata no alla io penso che se queste di impostazione non siamo proprio d'accordo perché questo non è un'impostazione ne progressiva e ne qua
è evidente che si deve tener conto non non voglio dire
Che ha capiamoci i rapporti di forza sono Complessi per mettere in campo la riforma fiscale oggi ma io dico solo due cose poi dare due dati
Prima questione lavoratori e pensionati sono caricati ormai da soli
Dell'IRPEF in questo Paese ottantaquattro ottantacinque a seconda del la platea di riferimento
Duetto abbiamo dei regimi forfettari innalzati dal conte uno penso con la fino a sessantacinque mila euro che hanno fatto uscire un pezzo di in posizione la dico così è un pezzo anche di contribuenti in quel quadro di progressività che dovrebbe essere l'obiettivo tre io penso che rivedere le aliquote assenso soltanto ossessivi definiscono in termini di maggiore progressività perché non credo che oggi l'esigenza sia abbassare l'aliquota fiscale a uno che guadagna cinquecento mila euro un milione di euro no non credo che sia questo il problema
Ma l'operazione per come viene presentata poi a questa condizione Nora ha fatto l'esempio cinquecento mila euro potremo dire anche cento mila euro
Allora che cosa io credo bisogna mettere in campo
La prima questione ampliare la base imponibile
Per rimettere dentro la base imponibile quello che nel corso degli anni è uscito e sono tante cose da da dal penso alle cedolari secche piuttosto che i regimi forfettari
Di
Fare una revisione delle aliquote con un principio che determini il fatto che guadagna di più paga di più
Perché altrimenti le nozze con i fichi secchi non si fanno cioè io ascoltando ieri il ministro Franco pensato c'era uno che moltiplicava
Il pane i pesci non mi sembra che siamo nella stessa condizione l'abbiano la stessa come dire caratteristiche allora poiché noi sappiamo che la riforma fiscale è importante per far redistribuzione
è importante per rimettere in campo l'idea di progressività ma è anche importante aggiungo per sostenere lo sviluppo del Paese perché una parte di quelle misure che stanno il pm RR se noi non rimettiamo in campo anche sul versante fiscale risorse che possano sostenere per esempio tutta la partita dell'inclusione
Che importante che va dal dall'inclusione sociale alla estensione di quelli che sono i diritti di a di cittadinanza io penso che noi facciamo uno un'operazione statico una con l'ultima cosa e la chiudo in questo quadro
Io non mi scandalizzerei neppure se si introducesse qualche elemento diciamo così di intervento sul versante delle rendite finanziarie perché questo è anche il Paese che ha come dire dal punto di vista della polarizzazione delle ricchezze dei dati incommensurabili con resto
Corresse d'Europa ultimo tema il contrasto all'evasione fiscale
Allora io chiedo lo chiedo ma penso di chiederlo anche qui faccio la domanda retorica perché Maria Cecilia un esponente di articolo uno però voglio dire e anche una compagna che essa che da una contributo alla nostra organizzazione perché partecipa al forum dell'economia della CGIL quindi abbiamo discusso tante volte di questo allora
Sul contrasto all'evasione fiscale nessun arretramento nessun arretramento perché i condoni le pulizie le le le rottamazione delle cartelle guardate il messaggio è terribile già si è dato un messaggio terribile o se ha provato a dare un messaggio terribile
Qualche tempo fa io credo che su questo bisogna proprio mettere una linea di confine
Con fare le barricate perché questo è il sempre il Paese che ha centodieci miliardi l'anno di evasione fiscale cioè la metà del Pnr R. tanto per esser chiari allora Compaq capisco la complessità capisco l'eterogeneità della maggioranza ma guardate su questa partita io penso che non si possa davvero fare nessun passo indietro neanche un centimetro
Sarà una battaglia difficile perché come è noto credo tutti ci sono esponenti
E di questo governo che imboccano la pace fiscale come se ci fosse qualcuno che come dire è in guerra no poi allora io che voglio dire pensionati e lavoratori dipendenti
Che cosa dovrebbero invocare se squisito invoca la pace fiscale per gli evasori abbiate pazienza insomma il tema è serio è importante
è io credo tra tutte le riforme quella più politica dico così
Mi fermo qua grazie grazie a Gianna
Enzo faccio davvero un appello
Come avete visto questo cambio di orario insomma ci impone tempi serrati simili titoli proprio grazie grazie no vado volentieri ai titoli anche perché
L'indice interventi che mi hanno preceduto diciamo sono altamente condivisibili esprimo soltanto e vedo il bicchiere mezzo pieno mi permetto di dissentire su questo vedo il bicchiere mezzo pieno rispetto alle scelte del governo
Nel senso che nelle condizioni date con rischio che abbiamo proprio per i partner di governo che si difenda in qualche modo si abbini un percorso dove la progressività non è messa in discussione o comunque tutta da costruire non è messa in discussione da fu Attacks o ipotesi di falce fiscale o comunque da posizioni che alcuni alcune forze che stanno al governo lontani erano voi come la lega già vorrebbero portare in Italia mi fanno stare bene meglio
E quindi è un percorso che si avvia vedo il bicchiere mezzo pieno ora qual è il ruolo di Cecilia qual è il ruolo della sinistra in questo governo quella di difendere le le le fasce sociali deboli propone la tassazione quindi nella modifica fiscali quindi la riforma fiscale di difendere le fasce sociali deboli soprattutto di difendere la classe media che inevitabilmente tra nel momento in cui si vuole colpire l'evasione fiscale andiamo sempre a quel servizio alle stesse categorie che sono i dipendenti pubblici le classi
Medie che pagano sempre e che in qualche modo poi devono rispondere dell'evasione che ne dobbiamo combattere quindi sono d'accordo che il primo obiettivo
E Comba combattere l'evasione senza se e senza ma esprimo per flash il titolo come dice Piero una cosa soltanto
Io vorrei che in questa riforma fiscale ICI for fosse chiaro un concetto né quello che stiamo dando alle giovani generazioni attraverso presso il Pnr R che poi si chiama Next Generation you non a caso cioè le prossime le nuove generazioni
Che ha le quali noi stiamo mettendo in capo all'equazione mettendo in campo grande Piano Marshall del di rilancio economico momento
Ma questi non sono lavori non sono soldi che noi stiamo regalando ai le giovani generazioni questi sono soldi che vanno in gran parte al netto del fondo perduto
Che e in minima parte sul sui fondi del Pnr R. sono fondi che saranno dei giovani che andranno sulle spalle delle tasse che pagheranno le giovani generazioni domani fra cinque anni fra dieci anni vent'anni trent'anni qual è
Quello che io mi aspetto da una sinistra al governo che si abbia finalmente il coraggio di fare cosa
Che si dia liquidità nuova e quindi fiscalità nuova attraverso tasse nuove che si deve avere il coraggio di mettere in Italia colpendo chi per il principio di progressività e per il principio che picchi più produce oltre che Pichichi più a deve dare che si metta in campo magari una tantum per non inorridire
Partner di governo maltese metta in campo una tantum o con la pandemia che sta più o meno alle spalle quindi
Gradualmente si metta in campo in campo una bella patrimoniale una tantum che mette in condizione chi più a chi più produce oggi
Di dare i fondi per investire sui giovani domani questa riforma del fisco che io vedo che è innovativa quindi reperire nuovi fondi oggi che mettono in condizione questo governo di dare alle giovani generazioni non quello che già tocca alle giovani generazioni perché fondi del Pnr sono dei giovani li pagheranno i giovani ai giovani dovrà dare qualcosa in più cioè fondi aggiuntivi che devono essere prelevati in qualche modo ovviamente io l'altro aspetto è quindi l'altro titolo sono contento che ci si muova anche nel colpire fiscalmente
Le grandi grandi colossi del web perché finalmente devono pagare dove producono la ricchezza mi pare che qualche anche da questo punto di vista qualche condivisibile posizionamento del governo vada vada assolutamente accompagnate poi l'autorevolezza di Draghi e del Governo in questo evento mi dava fiducia
Di dire che questi primi passi sono primi passi ma che possiamo migliorare però mi raccomando aggiungiamo una fiscalità e dei soldi che diamo ai giovani seriamente ex novo e non mettendo le gravando lì sulle loro spalle è un grande imbroglio altrimenti
Bene grazie grazie a Enzo io approfitto salutare prima di dare la parola a Maria Cecilia i nostri ospiti diciamo ci ospita ecco in questo caso
Federico amico consigliere regionale dell'Emilia Romagna di articolo uno dei Emilia-Romagna coraggiosa
La ricetta segreta relazionare la CGIL già naufragata sei insomma Raiot segretario nazionale del Partito Socialista Italiano e naturalmente Maria Cecilia Guerra Maria Cecilia ha detto Gianna secondo me molto bene la riforma del fisco era più politica delle riforme
Esatto proprio per questo molto difficile da fare in una maggioranza in cui le visioni sono assolutamente contrapposte polari
Il la cosa che è successa è che il Parlamento ha preso l'iniziativa e le Commissioni finanze hanno fatto un documento
E questo documento il documento che vincola ovviamente il Governo per capire dalla sua maggioranza di governo
Un documento che è stato votato da tutta la maggioranza forca liberi e uguali no quindi c'è un problemino molto serio e quindi tutto il tema di una patrimoniali che noi come li vede uguali in quel caso ovviamente perché è il gruppo parlamentare in cui siamo avevamo proposto non nella forma di patrimoniale una tantum ma nella forma di una revisione organica del prelievo che pure esiste anche molto frammentato ingiusto
Questo tema è stato accantonato e ieri il ministro delle colline delle finanze richiamato su questo punto ha detto nella delega non se ne tratterà però ci sono due punti importanti che sono venute fuori dall'audizione di di Franco ieri del ministro Franco ieri che io vorrei sottolineare in un'audizione complessivamente non è non esaltante perché è uno stato un'audizione prudentissimo in cui di fatto tutti i nodi problematici che Gianna prima ricordava sono stati rimandati al governo cioè al delegato quindi l'idea è che ci sarà una legge delega molto aperta che dirà poco e poi il governo farà la sua proposta però quando arrivi alla delega alla sua proposta ed è molto pesante
Quali sono i due punti conta molto importante questo nel ed è secondo me il più politico di tutti viene prima ancora di parlare di delle disegno del fisco
La le Commissioni Finanze della Camera nella maggioranza esclusa libere uguali hanno mandato un messaggio molto preciso
E cioè l'idea che la cosa più bella da fare sia tagliare le tasse non importa a chi non importa se farlo in un'ottica di riequilibrio no
Quello che importa e tagliarli
Io ho fatto un conto spannometrico per cui a momenti il collega malattie mi uccide e ho detto
Quella riforma appresa per come è scritto costa dai quaranta ai sessanta miliardi
E l'ho detto trattenendo mi perché costa anche di più volendo perché tu loro volevano togliere praticamente ridurre le imposte su tutti mettere un minimo esente amplissimo togliere l'IRAP abbassare le aliquote dell'Iva
Eccetera
A ridurre la tassazione sui redditi finanziari alla fine effettivamente ecco allora puoi permetterti alla domanda puoi permetterti di fare una cosa di questo tipo serto che te la puoi permettere se sei disposto a tagliare di quaranta sessanta miliardi la spesa e quale spezza la spesa di welfare
Compagni quello che si vede se noi guardiamo quello che succede negli altri Paesi europei ce ne sono sette otto che hanno una pressione fiscale bassa ce ne sono sette otto che hanno la Flat Tax quei Paesi lì hanno una spesa sociale più bassa di quella media europea di dieci punti
Quindi Franco ieri l'ha detto chiaro e cioè ha detto non ci sono le condizioni per fare una riforma fiscale che abbassi la pressione fiscale
A meno che non riusciamo a ridurre la spesa
No poi io non sono d'accordo che bisogna ridurre la spesa ma almeno le condizioni sono chiare
Non facciamoci prendere in giro da quelli che vogliono dirci farci credere che tali il fisco e non tagli la spesa perché vai a deficit non la leggi non la Reggi chiunque abbia un minimo bilancio familiare sacche prima o poi i debiti vanno restituite se no
Sarebbe il Paese più bravi del mondo ci vediamo qua non facciamo niente andiamo a debito e ci permettiamo tutto il gusto della terra e questo è il primo punto il secondo punto che Franco ha fatto e e che è importante ha detto che un obiettivo fondamentale della riforma sarà la lotta all'evasione ora non è banale perché alla fine nel documento delle commissioni qualcosa sull'evasione c'è ma c'è per colpa nostra per merito nostro io ho fatto un articolo molto come dire cattivo in cui lo ha fatto notare come in tutte le proposte dei singoli partiti
Escluso in parte il Partito Democratico la parola evasione neanche era nominata pensate che vergogna una proposta di riforma fiscale che viene da tutti i partiti dell'arco costituzionale in cui la parola evasione dal neanche nominata
Tranne nel nostro e ripeto in parte anche una del vero
Nelle
Nelle in quello del partito democratico quindi questi due punti almeno ci sono
Però efficaci figli e finisco il punto che noi abbiamo sottolineato che Fo con forza e la ragione fondamentale e prioritaria per cui non abbiamo votato quel documento oltre a tutte le altre
Anche con l'imbarazzo che derivava in al nostro rappresentante dal fatto che molte cose siamo visita stop farle c'abbiamo avuto un ruolo attivo per questo alla fine ci siamo astenuti non abbiamo votato contro perché avevamo ottenuto molto
Ma molto in termini di evitare delle brutture non in termini di avere delle cose belle è che è un punto per noi essenziale
è che
Non solo la difesa come veniva giustamente ricordata della progressività e quella di quella che chiamiamo i cui Tavor verticali chi ha di più deve contribuire in misura superiore perché è questo l'elemento di giustizia richiesto dalla nostra Costituzione
Ma noi vorremmo che si arrivasse al sistema fiscale in cui viene rispettato l'altro principio fondamentale identità che l'equità orizzontale che vuol dire
E se lei ha venti miliardi è vedi di reddito io Ventimila di reddito
Dobbiamo pagare uguale nonché lei deve pagare di più perché un pensionato non perché io devo pagare di più perché esso non lavoro per dipendente non perché lui deve pagare di meno perché è un lavoratore autonomo
E non perché è uno deve pagare meno perché a giovani o piuttosto che vecchio sono tutte cavolate
Non è attraverso il sistema fiscale che sistemi queste differenze
No tu devi tenere conto del modo in cui definisce il reddito da lavoro autonomo devi tener conto ovviamente del rischio che si assume dei costi che ha questo è un altro discorso è il modo in cui definisce il reddito ma una volta che l'hai definito correttamente
Deve essere tassato come tutti gli altri
Semplificare le procedure di contabilità è un'altra questione ma l'onere fiscale l'onere fiscale deve essere uguale noi temiamo vedere la nostra scala delle aliquote le proposte che sono in campo
Vediamo invece un fisco categoriali ogni segmento alle sue rivendicazioni il suo peso fiscale e le sue imposte
Questa è un'ingiustizia intollerabili
In quel documento non c'è una parola su cui son meglio il tema viene enunciato ma intende di proposto non solo si ridice ridurre non si riduce la giungla delle sperequazioni esistenti ma ne vengono aggiunte altre
Non ci siamo combatteremo perché questo non succede
Bene grazie grazie davvero a tutti rinnovo l'invito a partecipare tra pochi minuti dieci minuti
Al dibattito con il nostro graditissimo ospite del ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Con Arturo Scotto coordinatore nazionale di articolo uno grazie buona serata