Festa nazionale di Articolo Uno - Eppure il vento soffia ancora. Conversazione su Enrico Berlinguer

Buon pomeriggio a tutte e a tutti
Siamo qui alla festa di articolo uno per per parlare di Enrico Berlinguer ricordare la sua figura
Misurare
E misurarne
L'attualità
Del messaggio
Eppure il vento soffia ancora l'occasione di questo incontro è fornita
Dal libro appunto che ha questo titolo eppure il vento soffia ancora di Pietro Pietro Ruzzante che qui alla mia sinistra perché partecipa a partecipa a questo dibattito alla mia destra c'è Fausto Anderlini
E alla mia sinistra
Anna Pariani
E Maurizio Maurizio Migliavacca e ci sarà l'attrice Anna Ammirati che leggerà leggerà dei brani che ci si consentiranno di seguire il filo il filo di un di un discorso
A me faceva faceva piacere mettere in evidenza e constatare che ci ci troviamo intorno a questo palco
Con una
A
Due generazioni di militanti dirigenti politici
Intellettuali simpatizzanti che hanno vissuto
L'esperienza di Berlinguer segretario
Che comincia nel mille novecentosettantadue finisce tragicamente le mie novecentottantaquattro
Alla mia sinistra con una Pariani e Ruzzante
Abbiamo una generazione che ha incontrato
Il Berlinguer dell'inizio degli anni ottanta
Il Berlinguer poi lo vedremo della questione della questione morale
Il Berlinguer dei pensieri lunghi
Quei pensieri lunghi ai quali affidare un senso della sua Della sua attualità
E e avevano più o meno vent'anni quando incontrano il PCB quel Berlinguer
Alla mia destra abbiamo Fausta Anderlini e Maurizio Migliavacca che invece pur avendo ovviamente vissuto anche il Berlinguer degli anni ottanta
Però hanno incontrato nella loro biografia il PC
E Berlinguer quando Berlinguer diventa segretario del partito comunista nel settantadue e negli anni dal settantatré fino al settantanove in cui svilupperà la strategia la cosiddetta strategia del compromesso storico
Allora mi piacerebbe se nel corso se nel corso di questo dibattito riuscissimo a fare emergere non solo le differenze
Fra questi due diversi approcci che sono anche differenze di tipo generazionale dovuta all'età ma vedere anche se riusciamo a trovare un filo un filo unitario
Che serva a superare un polo stereotipo pigro
Della presunta esistenza di due Berlinguer e di due e di due fasi
Del suo essere
Segretario dirigente politico e intellettuale di una grande comunità perché questo era il PC di quegli anni
Se noi
Se noi in una festa di articolo uno
Una piccola comunità politica piccola ma tenace
Avvertiamo il bisogno di discutere di Berlinguer guardate che veramente non lo facciamo
Non so come dire per un effetto Nostalgia
Desideriamo farlo nella senza nella convinzione che qualunque Foglia che la politica sia in grado di produrre
Ebbene che abbia delle radici e queste radici è molto utile che siano conosciute
Conosciute non solo e non soltanto da chi c'era e di chi le ha vissute appunto per ragioni di tipo generazionale legata all'età ma anche invece a chi in questo momento ci sta ascoltando o in presenza o da casa
E che a vent'anni
Per il quale Berlinguer è una personalità distante lontana
Però ecco noi siamo conventi e riteniamo che sia proprio utile dal punto di vista civile e democratico che sia conosciuta che sia raccontata
Perché per due ragioni
La prima perché ha incarnato
Non da solo ma probabilmente più e meglio di altri un'idea di politica
Sobria
Un'idea di politica
Un'estate
Un'idea di politica rigorosa
Che è molto lontana oggi
Dal canto dominante
E dagli aggettivi con cui viene raccontato l'impegno politico
E
Questo aveva rappresentato è raffigurato e incarnato direi questa idea di onestà sobrietà rigore è molto importante per comprendere le ragioni per le quali Berlinguer significa ancora molto e tanto per centinaia di migliaia di italiani non solo che sono stati comunisti e ma che hanno partecipato alla vita democratica e civile
Della degli anni dagli anni Settanta in poi
Certamente c'è una seconda ragione
Non voglio abusare di Termini
C'è una seconda ragione che che ha trasformato che tende a trasformare la figura di Berlinguer in un mito o comunque in una in una immagine simbolica significativa
Sono le circostanze
Drammatiche della sua morte
E il libro di Ruzzante una una cronaca in un solo è una cronaca è una interpretazione
Dei due funerali che Berlinguer
Si farà da morto
Quasi si direbbe una doppia sepoltura quella che spettava ai sovrani dell'Antico Regime
è il primo il primo funerale quello della comunità padovana
Che assista la tragedia sul palco del Berlinguer che non vuole smettere di parlare che invita i padovani alla fine di un comizio elettorale per le
Elezione europea ad andare casa per casa
Fin quando fin quando è costretto a interrompere ma lui tenacemente continua sono immagine che hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni
Su YouTube che possono essere viste da chiunque in questo momento si sta ascoltando e che e che sono un segno un un simbolo ma anche proprio una traccia
Della politica dell'impegno politico del sacrificio che è legato all'impegno politico e poi grandissimi foderati di popolo straordinari tra i più grandi della storia repubblicana quelli che si svolgeranno qualche giorno dopo a Roma
Ecco questo aspetto se volete anche funerario ma comunque legato legato al Berlinguer vivo militante attivo che poi ecco diventa moribondo e poi scompare muore eh
è un secondo motivo che ha contribuito a costruire a costruire la l'Energia
L'energia di questa figura e che ci sembra punto importante utile politicamente
E culturalmente
Raccontare tramandare anche a chi a chi Berlinguer non l'ha conosciuto e Berlinguer è un nome come potrebbe essere il nome di Berlinguer di dei Garibaldi di Cavour a di De Gasperi
Di uno dei delle delle figure importanti di una storia che però è assolutamente assolutamente distante separata io ho darei la parola la voce e la parola ad Anna ad Anna Ammirati
Che ha curato una selezione di di di brani di testi
Di Enrico Berlinguer
E poi inizierei un Giro di un commento tra i nostri con i nostri ospiti Graziana
Salve a tutti
Lo sforzo che cercherò di rendere utile è quello di mettere a fuoco il pensiero di Berlinguer
E le questioni le questioni attuali che ci riguardano e ci possiamo rendere conto che poi il suo pensiero non è poi così così lontano
Nata in ostili giorni anzi
Comincerò con una con una cosa molto attuale che a cui tengo molto e credo che tutte le persone che sono qui mi daranno ragione comincerò con una lettera
Di un operaio della Whirlpool di Napoli che è una cosa che sta succedendo adesso
Non sono un politico e forse mai lo sarò
La mia professione attuale un'altra
Sono un operaio della UIL Puglia del sito di Napoli
E dopo quello che è successo in questi giorni alla politica italiana pur consapevole
Che i tatticismi fanno parte di essa
Dico con tutta franchezza e dal profondo del cuore vergogna
Questa non è politica la politica e la visione di un futuro migliore con cui sono cresciuto in cui ho sempre creduto
Soprattutto la politica dell'inclusione dell'aiutare il prossimo del lavoro della giustizia sociale
In buona sostanza i principi e i valori della sinistra
Sì la sinistra quella vera
Il problema infatti non è nella parola politica ma in alcuni che la rappresentano
Scusate se al suo un po'la voce io sono solo un operaio in cassa integrazione
E che dal primo aprile con il via libera ai licenziamenti sarò anche disoccupato
Con me ci sono milioni di italiani economicamente al collasso milioni di italiani in attesa che il Comité diciannove i passi per rimettere in moto il Paese milioni di italiani in attesa che i soldi dei ricoveri Fund arrivino per ricostruire la nazione milioni di italiani in attesa di una visione di futuro migliore sì migliore
Io sono inattesa di non essere licenziato
Lavoro trasporti scuola giustizia e politiche sociali
Sono questi i temi a cui dare risposte
Bisogna anche riconoscere che nessun governo si è trovato a dover affrontare una pandemia che ha portato con sé
Tutte queste vite ancora continua di fatto però nel contesto storico in cui ci troviamo
La sintesi è che siamo una nazione prese in giro dalle multinazionali che firmano accordi per i vaccini anti covi del poi decidono di non rispettarli siamo una nazioni saccheggiata dalle multinazionali che firmano accordi prendono soldi dei dei contribuenti e poi delocalizzano in buona sostanza siamo una nazione evidentemente non credibile politicamente
Nonostante ciò io continuo a credere nella vera e nella buona politica
Mettiamoci alle spalle questa esperienza ripartiamo
Dai valori fondanti della sinistra
Ripartiamo dal lavoro
Dalla giustizia sociale sì
E come credo fermamente che io e i miei colleghi
Ritorneremo a fare lavatrici nella nostra fabbrica perché abbiamo competenze e qualità
E credo che l'Italia possa farcela perché alle competenze le qualità
E credo e credo ancora che siamo
Un grande paese
Queste invece sono le parole di di Berlinguer
Noi rifiutiamo rifiutiamo che appagare siano i soliti gli operai le masse
Le masse popolari noi pensiamo che il privilegio vada combattuto è distrutto ovunque si annidi che i poveri gli emarginati gli svantaggiati
Vadano difesi egli vada data voce possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni
Che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri
Che la professionalità e il merito vadano premiati
Che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica
Debba essere assicurata qui si tratta di abolire ogni forma di sfruttamento e di oppressione dell'uomo sull'uomo
Di una classe sulle altre di una razza sull'altra del sesso maschile su quello femminile di una nazione sulle altre nazioni di il progressivo avvicinamento fra governanti e governati
Affinché la democrazia sia piena ed effettiva agli affinché la libertà
Diventa anche
Liberazione
La fine di ogni discriminazione
Nell'accesso al sapere e alla cultura
Grazie
Grazie Anna ad Anna Ammirati che ci ha restituito non sono le parole di Berlinguer ma anche una testimonianza
Viva drammatica
Asciutta di un operaio che oggi di un gruppo di operai che oggi nell'Italia di oggi stanno combattendo per difendere
La risorsa più preziosa il loro posto di lavoro
E
Sotto sotto illa illa illa il il trespolo da cui
Da cui è leggio da cui abbiamo da cui abbiamo recitato le quali Berlinguer sì forse si può vedere
Una vignetta una vignetta che è stata fatta da una vignettista si chiama Basile il quale fa parte di una associazione di vignettisti per la costituzione che ha voluto dedicare avuto dedicare una immagine a a Berlinguer
La stessa associazione poiana a
Dato vita
Ha un commentò con delle vignette alla Costituzione italiana e che poi ha fatto omaggio ci farà omaggio ai relatori di questo
Di questo intervento io volevo cominciare con con Pietro Ruzzante con l'autore Colluto ore del del libro
Il vento soffia ancora
Quali sono i contenuti di questo vento e come tue quando diciamo ventenne Tusek sessanta RAI tre quindi ventenne ha incrociato ha incrociato quel PC Pci di Berlinguer a Padova
In una Padova quindi che usciva ma era ancora in parte dentro
Una stagione estremamente dura estremamente violenta
Quella dal settantasette dal secondo sette in poi grazie
Buonasera a tutti innanzitutto consentitemi di ringraziare articolo uno Arturo Scotto per aver pensato a questo incontro sono molto orgoglioso questa sera
Che si sia deciso di dedicare un una serata non tanto al libro ma soprattutto al ricordo di Enrico Berlinguer innanzitutto perché questo nell'anno
Del centenario della nascita del Partito comunista italiano e credo che anche giusto ricordare un pezzo della nostra storia perché qualcuno si vergogna della sua storia noi
Credo siamo ancora Beno orgogliosi della storia la quale abbiamo dato vinca
Alla quale abbiamo
Ciascuno partecipato dando il suo contributo in fondo questo libro libero su una storia collettiva perché il PG era una storia collettiva non era una storia individuale anche la figura di Berlinguer era in qualche modo il punto terminale di un cervello collettivo che elaborava una linea politica
Mi ha molto impressionato la lettura di Anna sia quella dell'operaio e le parole di Enrico Berlinguer io sono andato a leggere all'archivio del Gramsci molte cose scritte da Berlinguer Berlinguer scriveva tutto
Non lasciava nulla il caso
Ogni suo intervento ogni suo comizio era scritto in ogni parola
Anche quando andava in giro a fare iniziative scriveva tutto
A me è capitato di trovare le sue carte di una giornata passata in mezzo gli operai a Porto Marghera
E in cui ha scritto tutti gli interventi degli operai
Che cosa significa questo che li ha ascoltati
Per filo e per segno e ha risposto poi alle domande che ponevano e nel suo intervento l'ho trovato questo appunto
Enrico Berlinguer ha detto
E l'ho scritto nel libro che non c'è il momento più importante e più bello per nella vita di un politico che quello di stare una giornata in mezzo agli operai ai lavoratori ascoltarli
Perché solo se sei in grado di dare una risposta a quegli operai come partito non come singola persona
Sarà in grado in qualche modo di interpretare quel punto di vista di quei lavoratori
Ed è una cosa secondo me è ancora oggi straordinaria quella che Berlinguer dice in quell'incontro
Io appartengono a generazione che si è iscritto al Pci perché c'era Berlinguer credo che su questo non ci piove ma non nel mito
Anche questo libro non è assolutamente non vuole essere nel modo più assoluto un momento a in qualche modo di Nostalgia tutt'altro ma se iscritto al Pci perché si riconosceva nelle parole nelle visioni pensieri lunghi e di Enrico Berlinguer non c'è ombra di dubbio
E io da storico
Non posso non notarlo il titolo di questo libro che anche il titolo della mia tesi di laurea fatta trentacinque anni dopo perché
Io da a vent'anni ero su quel palco con Enrico Berlinguer ma il palco l'avevo anche montato perché ero segretario FIGC glielo smontato anche la mattina dopo
Dopo aver passato tutta la notte in federazione a rispondere alle telefonate che arrivano da tutta Italia perché l'unico mezzo non siamo siamo nel mille novecentottantaquattro era il telefono e il telefono la federazione di Padova
Era l'unico mezzo attraverso il quale i compagni potevano ricevere notizie sulle condizioni di salute
D'Errico
Quella mia generazione che appunto si era iscritta perché c'era Errico Berlinguer e in qualche modo credeva
Nella possibilità e nella prospettiva
Che Enrico Berlinguer soprattutto nella sua seconda fase aveva saputo in qualche modo delineare ma da storico a trentasette anni di distanza dalla morte di Enrico Berlinguer io devo notare alcune cose
Sono stati scritti più di cinquanta di presso Enrico Berlinguer dalla sua morte
Cinque aprile alcuni straordinari Chiara Valentini
Molti molti altri insomma bellissimi
Sono stati scritti testi innumerevoli di canzoni dedicate a Enrico Berlinguer dalla più famosa quella di Antonello
Venditti
Ma i Modena City Ramblers hanno dedicato una canzone i funerali di Enrico Berlinguer quei funerali che non solo hanno visto due milioni di persone partecipare ma sono stati visti in diretta televisiva otto milioni e mezzo di persone settantadue per cento di share
Televisivo hanno avuto i funerali di Enrico Berlinguer che sono giustamente Miguel lo ha notato
Iniziati da Padova fino all'area Porto di Venezia io ho assistito a una cosa alla quale non avrei mai più assistito nel corso della mia
Vita politica
La gente gli operai che uscivano dalle fabbriche con le bandiere rosse Hay trentacinque quaranta chilometri che separano Padova da Venezia occupati da da un fiume
Di bandiere rosse Berlinguer è morto ore dodici e quarantacinque
Il corteo è passato alle diciassette e quindici ha iniziato
Il suo sta tragitto guidato da Sandro Pertini presidente Repubblica alle diciassette e quindici non c'era internet non c'era la Rete
Però erano quaranta chilometri dei bandiere rosse di operai che si sentivano in obbligo finito il loro turno di restare lì a salutare Enrico Berlinguer
è una cosa assolutamente straordinario
Ecco queste sono le cose che sono in qualche modo rimaste oggi c'è un gruppo in Facebook di cinquecento mila persone amici di Enrico Berlinguer un terzo hanno meno di trent'anni cioè non erano nati quando Enrico Berlinguer era già morto
Quindi da questo punto di vista da storico
Io devo dire che eppure il vento soffia ancora non è solo un omaggio a un cantautore straordinario della vostra per e in quella canzone Pierangelo Bertoli parla di due cose molto care Errico Berlinguer l'ecologia
Che è uno dei pensieri lunghi straordinaria andatevi a rileggere la le sue riflessioni
Sull'austerità si chiamava l'austerità ma in realtà oggi la potremmo chiamare sostenibilità non lo spreco sono dei pensieri straordinariamente attuali sembra di leggere
Il movimento fai di forti in più
Con quaranta anni di anticipo
Nel momento massimo del del successo elettorale del PC è incredibile quel discorso fatto nel settantasette e guardate che Enrico Berlinguer lo fa in due occasioni anche questo è un è un messaggio o segnale Agli intellettuali prima a Roma
E poi va nell'Assemblea operaia a Milano quindi operare e intellettuali e parla di ecologia quando ancora non esisteva il partito dei Verdi non esisteva la sensibilità ecologista in questo Paese ecco quindi
I pensieri
Lunghi quindi non è solo un omaggio a quella canzone pure vento soffia ancora bellissima e parla di mare poi quella canzone quindi un'altra cosa alla quale Berlinguer era appassionato ma io da storico devo riconoscere
E tutto sommato anche questa sera lo dimostrate
Che quei pensieri lunghi di Enrico Berlinguer continuano in qualche modo a parlare e mi auguro che anche nel nostro futuro politico di articolo uno continuino a trasmettere dei valori di una generazione che voleva cambiare il mondo
Grazie
Grazie a Pietro Ruzzante
L'autore di questo libro che che consiglio che consiglio di leggere un letto e consiglio e consiglio di leggere
E volevo sentire adesso è Fausto Alfonso Anderlini dirigente alla Provincia ma sociologo
Esponente
Esponente della sinistra
Prima del Partito Comunista Italiano voi delle delle genealogie successive
Della della storia la sinistra punto bolognese e volevo chiedere a Fausto Anderlini
Il suo incontro con Berlinguer segretario politico nel settantadue in un clima settantadue settantatré in un clima in un clima particolare
Nell'Italia
Se ci sono grandi movimenti studenteschi ed operai
A partire dal sessantotto
E
Fausto appartiene prima abbiamo parlato una generazione che appunto attivamente partecipato com'era normale che fosse per tanti a queste esperienze
E c'è e c'è questo PC
Che esce dalla Segreteria di Longo e che
Sceglie come segretario una figura una figura che non era
Straordinariamente conosciuta
Nel mille novecentosettantadue
Aveva una lunga esperienza politica era stato vice segretario di quel partito ma anche per carattere per il riserbo per un tratto personale
Appunto non era considerato tra i dirigenti politici più conosciute in voga
E Berlinguer inizia a capisce che uno dei punti forse il punto fondamentale
Attenere un filo
O con il mondo giovanile
Con quei momenti
Che stanno scuotendo la società italiana
E tra il settantadue e il settantatré
Da un lato elaborato nel settantatré la strategia del compromesso storico dall'altra si rivolge a quel giovane una sorta di appello diceva ma io capisco le vostre contestazioni le ragioni di questa contestazione
Hanno una loro
Fondatezza praticabili anche che Berlinguer aveva dei figli una figlia in particolare che dal punto di vista dell'età agile razionalmente era e faceva parte
Di questi di questi movimenti quindi era come altri dirigenti politiche del tempo avevano in casa
Questi fermenti e indice insomma va be
Entrate entrate in questo partito e e cambiate sci
E proviamo a cambiarle insieme ma la proposta politica successiva quest'appello è quella del compromesso storico
Come vivi e con quegli occhi con i tuoi occhi questi passaggi che possono essere stati vissuti anche con con contraddittorietà
Dovete immaginarvi che la proposta proposta di compromesso storico di questo incontro fra Pci etici
Nel settantatré settantaquattro trentacinque
Non era ben vista
Dalla dalla famosa base del partito cioè fu necessario fare un lavoro politico lavoro politico difficile capillare perché perché questa idea quest'idea si affermasse diventasse poi quella Dall'Igna politica
Ufficiale del partito comunista non solo a Roma ma anche nelle nel resto d'Italia mi faceva piacere ascoltare un tuo punto di vista su questo passaggio
Non so se mi ricordo bene fissava dei governi
Nel
Comunque
Per introdurre il discorso devo dire io non mi sono iscritto al Pci per Berlinguer riscritto già deficit nel mille la mia prima tessera e il mille novecentosessantatré quindi c'era ancora Togliatti
E ha rotto gli atti
Stato Togliatti morì esattamente vent'anni prima sono venti anni esatti morì nell'agosto del sessantaquattro e Berlinguer muore nel giugno del ottantaquattro venti anni solisti un romanzo
Romanzo alla Duma vent'anni dopo no
Quindi c'era c'era Togliatti quindi io gli ho più nemici tutti tutti i segretari semplicissimi fuori che Gramsci no
Aveva quattordici anni aveva associazione che avete no è una un'esatta cognizione di chi era Togliatti perché la la tessera me la fece mio babbo quindi e io anzi ho scoperto che vi è scritto perché quando è morto trovavo trovato una cassetta una una scatola delle scarpe dove c'erano dentro tutte le tessere e anche le mie stesse le uniche conservate vecchio persi tutti naturalmente
E invece mio babbo che un buon comunista tutte rigorosamente conservate aveva conservato anche le diete estreme e ho visto che io ero iscritto
No alla Philips il cui scritto nel mille novecentosessantatré esattamente evita di quattordici anni il su questo tratto mi salvata
Non non io so che tu hai detto in un altro centro
Però io dubito sempre di quelli che dicono ce n'è uno in particolare che lo ha detto spesso sono ritorno io ma io non è che ero comunisti in fondo io mi iscrissi perché c'era Berlinguer
Ecco perché l'ha detto d'acqua pratiche
Perché c'era Berlinguer no
Che è anche questo è un modo proprio se c'è se c'è un modo per svilire
Dalla figura il significato di Berlinguer esattamente questa affermazione perché Berlinguer era un comunista
Era un comunista e dunque uno che si scriveva al partito senza sapere che Berlinguer fosse un comunista
No è un cretino sostanzialmente
E lo rivendica pure
Lo rivendica pure con orgoglioso sembra reato questa roba pure quindi io fortunatamente non appartenga questa roba qui
Comunque il perché e il per tornare al tema si serve un bellissimo discorso da fare un discorso di traumatologico comparativo sui funerali il doppio funerale di Berlinguer e I funerali di Togliatti appunto vent'anni dopo
C'è tutto un punto un'iconografia una o o ma non mutamenti sostanziali notti sarebbe interessantissimo approfondire però non è questo qui la sede per quanto io ho sempre pensato che tra le tante funzioni di articolo uno
Tra tutte quelle che mi viene in mente il fiume pensandolo come una Marcella ma oltre oltre alla alla casa di cura alla Sovrintendenza la Bar sia con il nostro grande a parte Bersani
Articolo uno dovrebbe essere anche una specie di agenzia di pompe funebri cioè che tiene veniva perché i voti la la memoria sono sostanzialmente i morti no prima e la memoria la memoria significa tenere vivo
Fare commemorazioni discorsi fu libero e così che la memoria
Dei morti si trasferisce diventi Aversa in qualche modo al plurale però primo riceve in modo così apodittico un Romita ma io penso che sostanzialmente la stessa identità l'identità come tale non era altro che o un lutto che non si compie che non viene portato a termine l'identità sono i morti
Sono i morti d'identità e questo è un partito che guarda chi rivendica come identità sono idea del futuro di andare oltre che non ai morti alle proprie spalle è un partito morto
Credo che se un partito vive Utility tardive perché ai morti dietro lo stanno tutte le grandi istituzioni dalla non perché ha dei grandi sulle come la Chiesa sono appunto tali e persistono nel corso del tempo perché media ogni rapporto tra i vivi e i morti
E il partite una grande agenzia funeraria chi viveva dei funerali
Raccontavo prima no tutta la nostra storia le torri funerarie le sezioni di partito erano intitolata I partigiani morti
Nella nella sala riunioni del partito campeggiava questo piccolo altare che era costituito dalle foto dei figli di tutti i partigiani morti no
I toponimi erano tutti riferiti ai morti del tutto il partito era un la col dire una continuamente in congiunzione con i morti
L'idea della massa è una grande idea dei massacri la marcia sciama nella storia attraverso la storia esattamente perché Att di morti i morti continuano a marciare i viventi che marciume vanno avanti perché interpretano dietro i morti
Senza questo
Fondamento tautologico ogni identità è una è una stupidaggine dai supermarket
Che finisce il mondo comuni adesso non facciamo tutto questo discorso che poi viene anche da toccarsi non
Per tornare alla alla prestare la tua come Berlinguer come sono io personalmente il bene quelli come suo storico non è che noi aderimmo all'idea alla questa strategia del compromesso storico
Capivamo che in fondo non non faceva che dare sviluppo
Alla alla la l'unica strategia che ha avuto il Partito comunista italiano una strategia di fuga durata che era la realizzazione del patto costituzionale sostanzialmente infine ribadito comunista
Era un fine ultimo che transitava portava socialismo ma infine reale che per me prima di passare al socialismo e di aprire di aprire finalmente la strada che la lunga strada del sol dell'avvenire che potranno socialismo era la realizzazione del patto costituzionale
La prima fondamentale tappa allora non prima stavamo che forse l'unica tappa la tappa finale e poi neanche se realizzate dopo la qualità più comunisti addirittura morto e di tutto il sol dell'avvenire di tutti i morti che abbiamo celebrato tutti si sono dimenticati sostanzialmente quindi aderimmo alla storia comune suo storico pur con tutte le le le reticenze del caso insomma
Allora tutto il partito e non sappiamo per terra era in fondo la sua doppiezza cioè il suo alleato quello con cui avrebbe compiuto la sua missione storica cioè la realizzazione del patto costituente il ritorno all'origine perduti Twente
Era comunque un partito nemico chi veniva vilipeso
In ogni situazione sulle piastre per televisione gli stessi dirigenti alimentavano questo
Furore polemico rispetto ad arricchire dove le sue ruberie eccetera eccetera i BTP il PC era pieno di sentimenti anti-casta tutti si scandalizzano adesso cento l'anti casta il populismo Vallarta manda in una sezione del partito emotivo andava la Magnani quando arrivava giù un dirigente dal centro del partito appieno la Scala Anne è i diceva non è che voi all'India lettori che ti piace stare seduto sulla fede non è brutto ed è i i principi era pieno di questi sentimenti plebei
Per le beghe anti-casta populistici nono che venivano che colpivano certo tutta la classe politica della Democrazia cristiana del Paese tutto intero ma anche i dirigenti comunisti all'occorrenza
Qui con la differenza che siccome erano i tuoi potevi anche cartelli addirittura peggio tanto di perdonare dicono che perché entro l'Impero tagliati con ritardo ma insomma allora l'idea del del compromesso storico
Andava sicuramente improvvisamente comitive chiatta delle alleanze con questi tipi di cui parlavi male insomma no però
Siccome eravamo buoni comunisti non noi aderimmo comunista alla fine aderisce a quello che il partito dice no e il discorso dei giovani invisibili Berlinguer i giovani ma Berlinguer fu contestato violentemente dal movimento del settantasette i cortei che sciamano per le vie di Bologna erano al grido di bene bene Berlinguer
No beh Berberi lingue il suo discorso dell'austerità
Fu preso non con un discorso ecologista ante litteram e e secondo me io farei avrei dei dubbi che fosse davvero questo no
Un discorso ecologico per quanto ci fossero elementi di questa natura ricordo che allora Berlinguer quando
Scrisse queste cose disse una volta l'intervista di Di Pietro che lo stava leggendo i difetti sto leggendo i manoscritti economico filosofici no del quarantaquattro anni vidimare usino e quindi si capisce che in effetti una qualche corrente il rapporto tra l'uomo e la natura e la riduzione della soggettività umana rapporto con la natura insomma questi elementi filosofici fossero presenti a Berlinguer
Però il suo era un discorso sostanzialmente da comunista
Ora la strategia del periodo comunista è una strategia produttivistica lavorista industrialista l'austerità significava realizzare una società in cui si trasferivano risorse dalle rendite ai profitti
Cioè dalle rendite all'impiego produttivo alloro produttivo
Il che significava razionalizzare la società italiana espandere le basi industriali rafforzare il ruolo perciò della classe operaia
Abolire i consumi superflui concentrare l'attenzione sui consumi collettivi cioè sui servizi sociali eseguite all'autorità queste era un'idea comunista cioè l'unica idea che l'unica politica economica tipici ha sempre avuto
Ha preso per questo tra l'altro espandendosi la base produttiva espandendosi lavoro produttivo espandendosi la classe operaia questo diventava sempre più potente e diventando più potente poteva entrare nello Stato
Compiendo la sua missione per il compito difficile rapportare le masse la classe operaia nello Stato ad esser questo era diventare classe dirigente no
Ed è questo che piaceva tantissimo anche gente come Napolitano infatti aborriva il perbenismo populistiche albergava nel partito non non perdere Mauri verifica la queste una forma di più liberismo dicevano quindi comunismo da pormi voluttà
Perché pensa quest'idea un'idea etica la classe operaia che si realizzi entrando dello stato addirittura sacrificando
Se stesse
Cioè dedicandoci stesse
Perché per assolvere a questo funzioni etico politica doveva rinunciare ai propri interessi particolari e diventare classe generale in quanto interpretava gli interessi del Paese Walter e come tale limitando i propri
E ed esposte Berlinguer era questo
E fu in effetti percepito da molta gente dell'epoca per cui tutti questi momenti ottantasette effettivamente per quella sera cioè quella gente dell'austerità non ne voleva sapere sentire parlare di quel modello di società comunista basato su elementi produttivi industriali città non voleva sentirne parlare perché tema titolava il rifiuto del lavoro
Che era tutta un'altra cosa era un passaggio un cambiamento radicale della società che vende alla fine dei settanta e ci colpì in pieno Berlinguer no
E giustappunto lui ritratto
Per quello che meritavano ritratto da un Torelli da da da Paci steli perché vedeva questi motivi
Che per lui erano motivi
Marinetti anni futuristici i danni la danni venti sostenute diciannove in stile diceva dentro ma il vero che erano questa cosa qui infatti oltre a gridare bene Berlinguer viviamo Futurismo Futurismo
Boccioni era più che comunismo Futurismo gridavano
Futurismo
Era era Boccioni loro il loro riferimento estetico
E quindi Berlinguer ebbe un rapporto necessariamente critico o eccetto lui si si rivolgeva la gioventù Breveglieri comunisti che non si rivolgeva alla gioventù no arranchi dirigenti comunisti dei Paesi dell'Est semplici perché uno dei re con i bambini in braccio
O il martedì il più ricco
Tutto il comunismo si basava sulla gioventù addirittura sul sul sui piccolissimi neonati eccetera eccetera e quindi fu un discorso problematico
Però
O non vorrei sembrare un blasfemo avessero un un un distruttore di Berlino guardai il punto era
Tutti si rivolgono ai giovani poi sono gli appuntamenti elettorali e i giovani chi vota non ti votano nel settantasei per la prima volta sono chiamati al voto i diciottenni in Italia
E i flussi elettorali dimostrano che ci furono straordinaria risposta una storia risposta del voto giovanile al pc
Però allora siccome questo questa questa risposta avviene in un campo di contraddizioni di conflitti perché ripeto la strategia politica di Berlinguer quale compromesso storico con la con la con la DC
E e eppure eppure eppure raccoglie
E mi chiedevo punto di una ma tua a qualcuna su questa contraddizione e c'è esatto infatti perenne settantasei vero cioè i giovani votano in massa per la DC
Per i pc ma un testo dei giovani votano in massa anche per la DC ricordiamoci che anche la DC anche me che vede il voto avendo un effetto di polarizzazione e i giovani si divide in due parti quelli che votavano DC e quella grande massa io voto il PC
Tra l'altro c'era soltanto il il divorzio dei settantacinque referendum sul divorzio quindi tutto l'elemento diciamo così della modernità il voto urbano giovanile che era un voto fatto di Giovanni
Alcuni di estrazione operaia
Giovani operaio Nicolò fatti militari in quell'epoca avevo come tutti gli operai del bergamasco della della bresciana quelli del tondino giovane operaio cultura fogge o come tutti ed erano erano giovani normali non erano di politicizzati politici da Teramo solo alcuni lo erano giovedì comuni questi poterono tutti piccini naturaliter
Grazie grazie Fausto e vorrei appunto ecco restituire la la la parola la voce ad Anna ad Anna Ammirati per per leggere una secondo brano
L'intervista della questione morale faccio in tutti questi anni sappiamo che è stata ripresa continuamente
Da da tutti da scrittori da giornalisti da storici
Qui altro che Nostalgia tutti sappiamo bene non è un frammento
Archeologico di politica io penso che che un lampo di Profezia una lezione etica
Che
Che dovrebbe essere messa nella cassetta degli attrezzi di chi
In questo Paese a cuore le le sorti della democrazia
Queste parole
Berlinguer e le pronunciava nel mille novecentottantuno
Il ventotto luglio a Roma
Altro che se altro che Nostalgia
Stiamo parlando di e lui diceva i partiti non fanno più politica i partiti hanno degenerato
E questa l'origine dei malanni d'Italia
I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere di cliente HeLa
Scarsa o misti ficcata conoscenza della vita dei problemi della società e della gente idee e ideali programmi pochi Ovadia sentimenti e passione civile zero
Gestiscono interessi i più disparati più contraddittori
Stavolta anche loschi comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti oppure distorcendo lì senza per perseguire il bene comune
La loro stessa struttura organizzativa si ormai conformata
Su questo modello e non sono più organizzatori del popolo
Formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa sono piuttosto federazioni di correnti di camarille ciascuno con un boss e dei sotto Bossi
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni a partire dal Governo
Hanno occupato gli enti locali gli enti di previdenza alle banche di aziende pubbliche istituti culturali gli ospedali le università
La tv alcuni grandi giornali
Insomma tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire
E il risultato è drammatico tutte le operazioni che le diverse istituzioni e loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere
Vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del tra l'anno cui si deve la carica
Un credito bancario viene concesso se utile a questo fine se procura vantaggi rapporti di clientela un'autorizzazione amministrativa viene data un appalto viene aggiudicato una cattedra viene assegnata
Un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi
Anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti
Credo che nonostante sia sembra scritto ieri mattina
Grazie
Ieri mattina
Grazie
Ad Anna Ammirati io sentirei adesso Maurizio Maurizio Migliavacca
Ammetterà che è stato dirigente regionale del Partito comunista italiano e poi successivamente più volte parlamentare e dirigente nazionale del dei DS del PDS e del partito del partito democratico
E incrocia anche lui Berlinguer nel settantadue settantatré insomma nell'età dei suoi dei suoi vent'anni o poco più e volevo chiedere appunto volevo chiedergli una sua riflessione su sulla politica sulla politica di Berlinguer magari partendo proprio da questo da questo messaggio
Dirompente nella sua attualità nella sua attualità il messaggio contenuto dell'intervista
Sulla questione morale l'intervista del mio novecentottantuno che secondo me era coglieva anche una parte di riflessione critica sull'esperienza che dal settantasei in poi
Il Partito Comunista Italiano che era entrato nelle principali giunte
Giunte cittadine e e regionali
Ecco Berlinguer
Il suo bersaglio il bersaglio principale dell'attacco è certamente il sistema di potere alla democrazia cristiana ma ho sempre avuto l'impressione che con quell'intervista così dura così sferzante volesse anche
Rispondere a dei campanelli di allarme che avevano iniziato secondo lui dal suo osservatorio di Roma a suonare a suonare anche nelle nelle nelle periferie un ammonimento ecco
A
Alle anche al proprio partito ecco intanto volevo sapere se se cosa pensa di questa anche di questa di questa considerazione poi invece una riflessione su la politica di Berlinguer più in generale
Quello che ci ha letto Anna diciamo una delle pagine più importanti
Se vogliamo anche più anticipatrici
Del pensiero e dell'opera di Enrico Berlinguer come ha detto lei se ci pensiamo bene una parola una pagina attuale molto attuale
Anche se non siamo qui per fare della retorica io allora era segretario provinciale del PC e di una piccola federazione Piacenza ma insomma vivevo la vita del PC ricordo molto bene che quella intervista suscitò non solo le polemiche le risposte molto dure della DC del Partito socialista
Sono uscito delle polemiche all'interno del partito comunista italiano i giovani forse non se lo ricorderanno alcuni che hanno la mia età secondo invece penso che lo ricorderanno
Berlinguer io so che al certezza
Che rimase ferito mortalmente ferito
Da un intervento di Giorgio Napolitano nell'estate del nel mille novecentottantuno
Nell'anniversario della morte di Togliatti
In cui Napolitano rivendicando la lezione di Togliatti sostanzialmente diceva Berlinguer sbagli
Perché non fai le giuste le dovute distinzioni
E Berlinguer ci rimase male anche per l'occasione
Fu utilizzata tant'è che come molti di voi sapranno a proposito dell'epoca
Subito dopo ci fu un qualche rimaneggiamento anche nel gruppo dirigente del Pci con l'uscita di Napolitano
Berlinguer colse l'occasione anche per costruire una squadra più vicino a luglio insomma sostanzialmente
Ebbene vela talmente non pubblicamente
Anche qualche critico se volete qualche riserva da alcuni dei suoi collaboratori più stretti uno tra tutti Alessandro Natta che pure era per lui un amico oltre che un compagno fraterno
Perché è di rimproverò in quell'intervista diciamo un linguaggio troppo duro nel cesso se vogliamo anche di presunzione di orgoglio comunista
Forse il linguaggio in qualche punto può essere anche discusso ma quell'intervista
Conteneva un'idea della politica
Che alla fine si è dimostrata non solo giusta ma anticipatrice di quello che sarebbe successo in Italia nel nostro Paese perché ha ragione Michele
Non era ha detto ma in quella intervista c'era sì l'attacco al sistema di potere della democrazia cristiana
C'era l'attacco anche i socialisti cioè sostanzialmente all'occupazione delle istituzioni da parte del Governo dei partiti di governo era diciamo il cuore di quell'intervista ma implicitamente c'era anche un richiamo i comuni un appello ai comunisti
Perché i comunisti nonostante che fossero all'opposizione amministravano gran parte delle città italiane le più grandi città italiane non solo l'Emilia rossa ma anche a Roma per fare un esempio
Ecco qualche anno dopo avrebbero amministrato anche Milano per fare un altro esempio è quindi Napoli c'era un appello implicito ai comunisti a non seguire queste pratiche a non farsi corrompere dal potere e dalla logica
E credo che questo appello questa lezione di Berlinguer questo secondo me è il primo importante lascito
Poi abbia più ai abbia aiutato i comunisti italiani a rimanere fuori da quella bufera che fu Mani pulite a rimanere sostanzialmente fuori
Da quel passaggio traumatico che vide invece spazzare via tutti i partiti della Prima Repubblica ma in quell'intervista e su questo concludo
Secondo me c'è qualcosa di ancora più profondo e cioè c'è un'idea della politica qui abbiamo sentito parlare di Berlinguer come un eroe popolare
Ma da dove deriva questa questa popolarità questa affetto questa memoria perché secondo me Berlinguer incarnata agli occhi del popolo italiano dei comunisti dei lavoratori per primi certo ma non solo dei comunisti dei lavoratori anche oltre se no non ci perché io mi ricordo che capito la mia preparazione quello che era capitato a Padova Roma cioè io a un certo punto mi chiamarono perché era arrivato il segretario del del movimento sociale a mettere la firma nella Dipro delle partecipazioni che avevano messo in cortile
Cos'era era che lui incarnava un'idea grande alta
Della politica che era fatta di due elementi
Secondo me tipici di Berlinguer il primo lei Pica faceva parte dalla politica la morale era parte della politica non veniva prima
Non veniva prima nel senso nel senso che adesso anche adesso
Lui ha citato Veltroni ma non voglio predava copertoni Loiero è un esempio di guerra verso si liquida la morale con i valori che devono orientare la politica no no per Berlinguer i valori erano parte della proposta politica programmatica
Nell'austerità c'era anche un'idea etica del cambiamento cioè c'era una critica al consumismo individualistico
C'era un'idea di solidarietà di socialità che doveva preda prevalere sull'individualismo ma così potremmo dire per quel che riguarda l'ambiente ed altre cose
Quindi per Berlinguer le implicherà parte della politica era talmente parte della politica che anche il suo comportamento personale persino il suo modo di vestire io lo lo ricordo a chi ha la mia età opporsi giovedì da avranno visto adeguare uno che vestito di in modo molto dimesso per legge anche
Come mai pantaloni spezzati cioè
Per lui la politica era anche dare ad esempio era una sobrietà e un'austerità che si faceva il segno
Questo è il primo tratto secondo me è ancora attuale poi chiudono su questo dell'idea della politica di Berlinguer che è contenuta anche in quel la seconda idee era il secondo tratto caratteristico e che per Berlinguer sì la politica estera lotta quotidiana ci mancherebbe altro era il capo del principale partito di opposizione
Ma la politica era anche visione del
Era visioni del futuro era la costruzione di un'idea che legava il presente e al futuro
Forse non per questi anche per questo era uno che amava il mare andava da solo in al largo per in mare perché era uno che amava anche prendere il largo supplente sulle idee
Era uno chiamata alla ricerca alla ricerca innovativa e aveva questa è un'altra caratteristica un legame profondo con la culto
La Puglia
Gli operai come è stato detto ma anche gli intellettuali sapeva che la politica era anche cultura nel senso che doveva aiutare a formare il le masse popolari
Ma doveva anche alimentarsi della cultura per capire il presente e cercare di orientare il futuro i cosiddetti pensieri lunghi Piperno in quel nascono da Puerto nascono da quest'idea di politica
L'austerità è vero quello che ha detto lui ma lei c'è un'idea che sul momento fu derisa
Ma che guardate che poi pian piano è ritornato di attualità solo cinque anni dopo se non mi ricordo male
Lui vibrante fece un un rapporto in cui sostanzialmente riprendeva quei temi perché il nucleo di quel ragionamento era che il cambiamento del mondo leader l'irruzione dei popoli per del terzo mondo richiedevano un cambiamento del modello di produzione del modello di consumi
Io mi sono riletto in vista perché era tanto tempo che non lo vedevo io sono di riscontro via assicurò son rimasto esterrefatto mi sono letto una delle sue ultime interviste quella suolo Whale
Forse non è molto conosciuta non è molto conosciuta
In cui agli albori della rivoluzione informatica è una cosa incredibile
Non solo lui dice che non dobbiamo guardare con diffidenza all'informatica perché
Dipende dall'uso che ne se ne farà ma addirittura ragione ha pensato un po'poi su un possibile utilizzo dell'informatica
Per la democrazia nell'organizzazione della democrazia non come sostituzione della partecipazione di retta personale fisica ma come elemento integrativo parla di una democrazia anche Elettronica
Possibile
Quindi è questa questo protende la sfida sul futuro che si alimentava di una voglia di una curiosità di una ricerca culturale
Questo continuo tentativo di legare la lotta politica quotidiana per l'operaio per la casa la FIAT ha un'idea a una futura ha un'idea del futuro
Ho dell'Italia e del mondo ecco periscopio secondo me
Questo è quello di attuale di Berlinguer ma questo è quello che oggi manca la politica Italia
Mi dispiace dirlo
Ma
Sei c'è un'aria elemento di attualità secondo me nel pensiero di Berlinguer che ancora oggi anzi oggi più di prima di fronte agli sconvolgimenti del mondo avremmo bisogno di una politica che io sappia
Rappresentare dei valori etici ed una politica che sappia dialogando con la cultura costruire anche un'idea di futuro questo secondo me è quello che ci rimane dei più vivo e di fluttuare di Enrico Berlinguer
Grazie
Grazie Maurizio Migliavacca
Questa intervista che abbiamo letto dall'ottantuno
è bella ed importante anche per un'ulteriore ragione
Berlinguer nell'ottantuno dice e siamo nell'ottantuno guardate che noi non abbiamo ancora applicato pienamente l'articolo quarantanove della Costituzione
Sui partiti e sulla loro funzione non abbiamo ancora costituzionalizzato pure essendo la repubblica parlamentare la funzione dei partiti
Da allora a oggi questo ancora non è stato fatto e l'altro punto polemico di Berlinguer molto profondo riguarda il pericolo di una sovrapposizione tra partiti e istituzioni
I partiti occupano le istituzioni e viene meno una intero Arca pedine di autonomia
E anche un'intercapedine di civismo
Che rende la democrazia più asfittica
Che rischia di abitarla in una spirale di crisi questo velo tanto lo percepisce la dirigente politico del PC e il suo ammonimento
Esplicito e nell'intervista non la stiamo non la stiamo interpretando eh dobbiamo applicare l'articolo quarantanove della Costituzione i partiti facciano i partiti con i loro funzionari e dirigenti
Nelle istituzioni
Chi siano un personale eletto che si ripropone di volta in volta al mandato popolare ma serve un'autonomia tra i due ambiti sentite diamo la parola a ancora e la voce ad Anna Ammirati
Maurizio Migliavacca anticipato non sapendolo un brano
Che che Anna
Che Anna cista ci sta per leggere e quando parliamo di albori della rivoluzione informatica non è un'immagine le riflessioni di Berlinguer che ora ascolteremo sono del mille novecento ottantaquattro
O ottantatré ottantaquattro poco prima di morire hanno una preveggenza
Speciale poi daremo la parola daremo la parola per per le conclusioni ad Anna Pariani grazie sì ottantaquattro
Ottantaquattro viene venne fu Adornato fece l'intervista che viene pubblicata all'interno dell'Unità in uno speciale col titolo proprio
Proprio orwelliano bello questa a no che ne so stavo stavo riportando
Io non lo conosco
Dello
Ma fatti stavo solo stavo solo il formando l'anno com'è stata pubblicata
No quante profetica anche questa no che tu hai detto c'è una roba a che incredibile incredibile allora la domanda
Del giornalista
Gli chiede la rivoluzione elettroniche appena agli inizi i suoi sviluppi non sono ancora immaginabili tu come vede il futuro di questa terza rivoluzione industriale come un futuro di libertà o come un futuro
Di autoritarismo e lui dice credo che l'atteggiamento più corretto di fronte alle nuove rivoluzioni tecnologica sia quello di considerarli in partenza come neutrali
L'esito di queste rivoluzioni infatti così come è sempre accaduto nel passato non dipende dallo strumento in sé
Ma dal modo con il quale gli uomini decidono di utilizzarlo
Ma già si parla di democrazia elettronica dice il giornalista la gente risponde da casa ai quesiti posti dal vizio dell'amministrazione e Berlinguer risponde né la democrazia elettronica limitata ad alcuni aspetti della vita associata dell'uomo può anche essere presa in considerazione essi ma non si può accettare che sostituisca tutte le forme della vita democratica
Anzi credo che bisogna preoccuparsi di essere pronti ad affrontare questo pericolo anche sul terreno legislativo ci vogliono limiti precisi all'uso del computer come alternative
Come alternativa a las alle assemblee elettive tra l'altro non credo che si potrà mai capire cosa pensa davvero la gente si è l'unica forma di espressione democratica diventa quella di spingere un bottone
Ad ogni modo entro io credo che nessuno mai riuscirà a reprimere la naturale tendenza dell'uomo a discutere a riunirsi ad associarsi ogni epoca certo avrà i suoi movimenti e le sue associazione vedi per esempio la nostra costituita da dai movimenti pacifisti dai movimenti ecologici da quelli che in un modo o nell'altro contrastano la omologazione dei gusti e il conformismo chi avrebbe saputo immaginarli Quarantola anche vent'anni fa naturalmente è compito dei partiti dovrà essere quello di adeguarsi ai tempi e alle poche e qui che si misura la loro tenuta sulla loro capacità di rinnovarsi
Grazie buona serata
Grazie
Grazie ad Anna Ammirati appunto do la parola adesso ad Anna e perché è stato è una dirigente politica si è impegnata particolarmente quando è stata consigliere regionale su tematiche relative alla ai diritti delle donne del mondo femminile
Tra i pensieri lunghi
Di Berlinguer non abbiamo soltanto il tema la questione ambientale non abbiamo soltanto questa riflessioni
Profetiche sulla informatica ma c'è anche una centralità del ruolo della donna Berlinguer
Delle guerra amava parafrasare una frase di Carlo Marx diceva come non può dirsi libero un popolo che opprime un altro popolo così non può dirsi libero un uomo più prima una donna
Sia l'uomo sia l'uovo borghese sia l'uomo un operaio qualunque qualunque uomo ecco volevo chiedere appunto ad Anna una riflessione sull'ultimo Berlinguer e in che misura l'ultimo ben cui serve Berlinguer a incrociato la scelta dalla sua esperienza politica Dini donna di militante
Grazie grazie grazie a voi intanto rispetto a queste parole appunto profetiche
Il pensare di essere questa sera in un dibattito in presenza ci riporta veramente a una stagione di ripresa di un dibattito democratico di cui avevamo tantissimo bisogno dopo un anno e mezzo
Di riunioni e dibattiti in video che sicuramente non ci hanno consentito di essere davvero liberi però per avere questa libertà sappiamo che dobbiamo lavorare ancora però su questo
Diciamo la cosa che volevo da quello partire su cui volevo interloquire appunto anche con Fausto è non è che noi ci siamo iscritti al pc perché c'era Berlinguer
Noi ci siamo iscritti al PCC perché facevo una politica che cinque alludeva come giovani generazioni perché lei non credevamo più modelle sono magnifiche sorti progressive noi eravamo un'altra generazione che non fondava
Il suo comunismo sulla rivoluzione
Eravamo una generazione che cercava
Una forza politica capace di portare al centro le contraddizioni nuove che non incrociavamo nella nostra vita io mi sono avvicinata politica perché attorno a me morivano tutti di droga
Mi sono avvicinata alla politica perché c'era il referendum sull'aborto
Mi sono avvicinata alla politica per combattere contro cioè per il disarmo unilaterale dei due blocchi
Quindi quei contenuti che Berlinguer portava nei piccini erano i contenuti in cui una generazione
Che volle e va a combattere e portare dentro alla vita democratica queste nuove idee queste queste nuove contraddizioni si diceva allora no
Avere citava anche per il Pci di Berlinguer del Berlinguer appunto dei pensieri lunghi lo era stato capace di partire dare un processo democratico
La che portava il PC di allora essere il PC critico con l'Unione Sovietica con le degenerazioni dell'Unione Sovietica un principe che parlava di euro comunismo e quindi guardava già anche alla il ruolo dell'Europa nella globalizzazione
Verso queste masse enormi di diseredati che venivano dal resto del mondo
E questa è la cosa per cui noi ci siamo iscritti al Pci di Berlinguer
Ma non in una logica di sostenere una figura iconica perché lui non lo era per noi non lo è mai stato neanche dopo la sua morte
Assolutamente cioè eravamo molto lontani da questa idea della politica per cui mi scriva un partito perché c'è di Perino di turno no per cui e è ovviamente come tutti avete detto Berlinguer era tu d'altra figura di caratura morale etica incarnava una politica radicalmente diverso da questo
E in tutto questo c'era appunto anche la battaglia che le donne facevano le femministe anche all'interno dei parchi mi ricordo enormi discussioni sul ruolo delle femministe nei partiti dentro e fuori i partiti sono cresciuta
Con questa discussione in cui il movimento femminista radicali diceva non si può stare nei partiti misti non ci può essere il femminismo lì dentro invece il PCC poteva essere
E si costruì appunto ricordo partiva da Lalla Trupia Mahfuz successivamente con altre che sono state fortissime responsabili delle donne all'interno della del partito
Anche la necessità di costruire politiche inclusive
Verso la donna che appunto era allora si cantava da Michelozzo guarda
E quindi la capacità di saper includere e portare in un processo democratico pienamente appunto le donne e qual è stata la fase in cui appunto lo si è fatto il PC è stato il primo partito a farlo è vero che c'erano movimenti femminili anche radici negli altri partiti ma erano lì dove il PCI che trainavano questa la capacità anche di veder trasformate
Le città che governavamo attraverso la visione delle donne ricordo la carta delle donne
Che fu costruita appunto allora
E fu un grande evento democratico di partecipazione attiva delle donne che erano in politica all'interno del del PC ecco io io credo che qui appunto stia quella che è la modernità ancora oggi
Di una sinistra quella di Berlinguer che aveva saputo vedere vent'anni prima
Ciò che sarebbero stati trasformazioni epocali per noi io spesso anche pensando al tema dell'euro comunismo e cioè a come il Partito comunista italiano poteva dare vita a un movimento in Europa capace di inverarsi nella nella democrazia di uscire dall'ala del partito comunista sovietico e dare forza appunto un'idea di rivoluzione democratica invece e come questo sarebbe stato forse anche una storia diversa se avessimo avuto cui liberandolo palme Berlinguer non morti così prematuramente insomma per grandi figure avrebbero forse oggi dato la possibilità a questa Europa
Disegnare una storia diversa e soprattutto di segnala nel momento in cui tira fortissimo dall'Inghilterra dall'America il vento dell'ideologia liberista della destra ecco credo che gli mancando Berlinguer e mancando grandi figure di questo tipo abbiamo avuto un baluardo meno forte
E la sinistra è stata fortemente contaminata da questa che è stata per trent'anni l'ideologia che di fatto ha governato il mondo insomma e la sinistra deve ripartire dal contrasto di questa fortissime ideologia ancora oggi
Per cui sì questa secondo me è l'eredità più grande che ancora possiamo raccogliere
Grazie grazie ad Anna Pariani grazie a voi che ci avete ascoltato in da poco più di un'ora abbiamo l'ho provato a conversare intorno a Enrico Berlinguer
Eppure il vento soffia ancora partire da questo libro Di Pietro Ruzzante io ringrazio Anna alla mirati Maurizio Migliavacca Fausto Anderlini Ruzante appunto ed Anna Pariani
Allora adesso a alle nove quindi tra tra e a di minuti ci sarà un dibattito in questo posto con da Vasco Errani
Senatore di articolo uno e compete Provenzano vicesegretario della Partito Democratico sarà coordinato da la giornalista di domani Daniela Preziosi e sarà introdotto da Roberta Agostini
Di ringraziamo a più tardi