Due soldati umbri internati nei lager tedeschi

Allora se vogliamo cominciare forse meglio perché il tempo passa e tireranno dicono e voi c'abbiamo i due relatori oggi abbiamo la parte di creativo Affori nel prato quindi finita la conferenza non scappate ma passate di là perché stiamo ancora un'oretta insieme
A fare come il solito come costume dell'associazione no una breve discussione istruire i fatti che anche si può discutere di tutto ma particolarmente sui temi di questa sera
Ringrazio tutti i presenti che dopo sei mesi di chiusura dell'associazione tagliato tutto il programma culturale che ci andavo più aperti a gennaio come sapete non vestono di per quale motivo perché sapevano tutti
Siamo riusciti a organizzare questa conferenza prima dell'estate
Poi ripartiremo a settembre
E avrete il programma stampato
Che Brevi pieghevole con economico diciamo ecco però lo avrete
E quindi un ringraziamento a tutti gli intervenuti
Che hanno occupato tratta tutti i posti benissimo abbiam fatti confronti proprio bene agli altri
E senz'altro dopo questo io credo che Allegrini nostro socio anche giornalista farà un Breve ricordo che i frati del professor Franco Bossi
Che è scomparso da poco tempo
Mentre
Prima appunto che Allegrini farà questo ricordo io propongo un minuto di raccoglimento
A partire da adesso ok
Passa do la parola a a Sandro
Proprio per completare questa o
Grazie buonasera quando Cristina mi ha chiesto di fare questo ricordo dico la verità sono rimasto un po'titubante perché sono propenso alla commozione specie quando parlo di persone a cui ho voluto bene cercherò di tenermi nei limiti della decenza comincio con una notizia allegra festosa anche se riferita a un tema mortale come quello della cremazione
Ho il piacere di comunicarvi credo che faccia piacere anche a lui che lo sappiate tutti che il socio amico Adriano che a soli è stato designato presidente della associazione per la cremazione di Perugia bravo complimenti
Sapete una gloriosa associazione che fa capo al magistero di Ariodante Fabretti che le cui ceneri sono appunto al centro del tempio massonico
Crematorio dentro il cimitero al limite tra il Monumentale e il crematorio la sala del cognato
Ho vengo a Franco Franco era un convinto Capitignano quindi questa compresenza che morte dei viventi lui ci credeva con le sue riserve perché Franco non ha mai sposato una tesi in modo assoluto amava sempre tra guardare le cose con un filo d'ironia che è tipica delle persone intelligenti
Allora vi dico Mario squadroni che presidente lo saprete ma se non lo sapete vero dico volentieri della Deputazione di storia patria per l'Umbria un ruolo che corrisponde alle sue competenze e alla sua capacità di impegnarsi mi ha chiesto qualche tempo fa dopo la scomparsa di Franco di tracciarne un ricordo io ho mi sono appoggiato naturalmente le figlie e alla moglie che hanno tutti i materiali più tante cose di Franco ma non tutte
Ho fatto una scoperta veramente straordinaria cioè anche Franco ha lasciato le cose perbene
E io ho trovato un modo per maledire me stesso che non no
No no i libri tutti i libri coscritto non gioca tutti troppo italico fatto ex ambasciatore perché penso sempre più a quello che devo fa che a quello che ho fatto
E invece Franco
Vi assicuro ha lasciato i dettagli anche se ha fatto un intervento a un congresso ha preso la parte cioè veramente era consapevole di questa fine non lontana e ha voluto lasciare tutte le cose ordinati
è una cosa che mi ha molto toccato
E vi racconto due o tre cose per ridere perché Franco io lo rivedrò lì con quella faccia sempre ironica sorniona no
Seria ma ti faceva capire tanto ci siamo capiti noto otto nota se non la diceva te la faceva immaginare allora vi dico che è una ventina di anni fa
Franco mi chiama e mi dice mi vieni a trovare vieni al mio studio aveva detto ma sarà vedova di codici Mana cosa che non ti posso dire al telefono allora vado alla ne porta al piano i divorzi essa di sopra lo studio e ma comincia a da un po'di materiale nel suo curriculum la bibliografia fame un paio di foto se invece aveva una bella un bel amava 'ste cose diciamo Stay giacchette con le decorazioni come regola emette libro della della marchesa Florenzi poi un'altra con libro della del Morlacchi su cui aveva un un un importante contributo
E di fare ho capito va ci no sai perché dovrebbe devo fa l'intervento
Eventualmente
Per la Bur cioè mi ha delegato nostro rappresentarlo con quello che si chiama il coccodrillo no che è una cosa anche spregevole no al pianto del coccodrillo prima maniera esploratore poi piange no però tecnicamente in gergo giornalistico si si chiama coccodrillo uno una cosa funebre che si fa per un personaggio anzi per quelli più illustri lo si tiene già pronto no
Moravia o o da altri sapevano che nelle redazioni dei giornali c'era già il loro cocco dei come si chiama Rita quello di un amore Buzzati Dino Buzzati che lavorava al Corriere una volta dentro l'archivio trovò casualmente il proprio coccodrilli e che siamo impreparati
Allora Franco pensava evidentemente di affidarmi questo compito che poi il destino vedete sedici al caso del nome di Dio quando non voleva firmare no era proprio così perché mai toccato io l'ho voluto fare dentro per USA Today quando è mancato da cosa mia commosso mi ha fatto piangere molto e poi Mario guarda caso ne chiedo il De Falco così coccodrillo la bibliografia il profilo quindi Franco c'è la pensa a vent'anni fa
E ha lasciato le cose per bene
L'altra cosa che mi piace dire di sempre per giocarla così sul piano non serioso o no evitiamo le lacrime cerchiamo di sorridere davanti a questa eventualità che ci priva di un amico prezioso ma che purtroppo è ineluttabile
E allora la seconda cosa che recentemente c'è venuto anche Mario una volta abbiamo fatto un sopralluogo sulla villa
Dove
Aveva sede fino agli anni Settanta
L'istituto per poliomielite ICI
Venivano da tutta Italia venivano a curarsi ha compresso venivano villa si chiama Cirene viene chiamata dal monsignore illuminato che l'aveva creata andiamo a vedere questa cosa in totale degrado tranne gli affreschi del Salone
Non c'è più niente i fascicoli dei ragazzi fascicoli di ordine sanitario e di ordine anche scolastico perché c'erano le scuole elementari e medie prima solo per gli interni
Poi aperte anche alla comunità
E allora Mario l'ha vista abbiam fatto de'foto
Questi fascicoli sparpagliati nel disordine lo schifo una cosa incredibile
Ho scritto sta cosa tra l'altro si è attivato il colonnello Barbieri che a quello del recupero dei beni culturali con dei carabinieri so che c'è in atto una vera interrogato insomma parte delle cose che non vanno bene verranno sistemate però intanto che c'entra Franco c'entra perché una ex ragazzina che adesso la presidente di una cooperativa di terzo settore
Dove tra l'altro lavora anche mia figlia quindi perciò la conosco bene si chiama Francesca Bondi me chiama tutta commossa
E anche altre persone che hanno avuto chi la mamma che che è stata lì dentro dice ma come si fa a circoli di vogliamo ICE e l'MDC ma tu lo sai che io lì dentro
Dalla dalla Sicilia genitori lontani pianti col fatto c'era solo una persona che non voleva bene il professor Borzi
Quando facevamo i saggi dice io non ero non ero una sua alunna però lui scriveva preparava Saccomagico voi con i ragazzi coi bambini e praticamente scriveva le parti dice io lo assillava o così tanto
Che lui alla fine ne tirava dentro nel saggio anche a me e faceva fa la bambina siciliana che balla la tarantella le razze e Franco è scappata fuori sta cosa che io ignoravo non sapevo ci avesse insegnato nella scuola per poliomielite Ict compresso terza cosa chiudo perché non voglio tediarvi interessante è quello che devono dire loro però questo particolare buffo qualche anno fa Franco Benanti
Per problemi suoi anche di carattere visivo smette di fare grosse cose e comincia a fare delle cose piccole allora le sue tele lo prendeva cataloghi della colonna della Coppa allora al prosciutto l'detersivo e poi il fucile e poi quello che fa lo sci d'acqua cioè una serie di elementi che erano anche una critica alla società dei consumi eccetera
Però solo dopo ha scoperto che era l'entropia perché gli dava un moto circolare si andate la piscina Pellini c'è un trittico
Che è la prima cosa che lui ha fatto e acquistata dal Comune in cui si vedono questi oggetti in un vortice
Poi dopo abbiamo conosciuto naturalmente Roberto Battistotti ha un fisico di rilievo con cui abbiamo fatto un libro dialogo fra un artista e uno scienziato che io ho seguito io e nell'occasione Franco ha scoperto che sta cosa che userà inventato
Era l'entropia dopo sono chiamate l'entropia allora cosa c'entra l'entropia cura faccio ridere perché dimostra lo spirito autoironico di Franco no
Allora tra tutti questi personaggi Stio ministri detersivi Asti prosciutti c'era anche non meno io quando vola studio perché ci fa avete sta cosa
Fra queste Franco
Però sto zitto sassetto e Franco coordinato concerto punto giù in basso a sinistra
Ma quello sono io
E quindi riceve in avanti sì sette USA proprio teorico che io ah ho visto te lo volevo dire ma che adottare nello ha detto Franco sì Franco Bossi diceva Franco Benanti
Sì ma l'ha fatto
Insomma un po'troppo invecchiato drenante che è una rapina lo sapete mi sa che di e sembra che la risposta folgorante dissi ma l'artista depresse profetico deve vedere nel futuro ecco perché ecco perché Tom vecchia due o tre pennellate per dire scusate per dire come come era Franco no cioè una una persona piena di umorismo di autoironia che sicuramente mancherà a tutti grazie
Una sera tutti anche io con il mio pensiero
Vado Franco Bozzi ringrazio Santo Allegrini per questo per l'intervento
Dunque noi oggi siamo qui per presentare per parlare
Di due volumi in realtà raccolgono delle storie molto interessanti molto tristi direi anche commoventi che fanno riflettere pensare
Prima di entrare nel merito vorrei fare i saluti miei personali a tutti voi e dato che Sandro ha parlato di salvaguardia dei documenti
Volevo fare anche un saluto a nome dell'Associazione nazionale archivistica italiana sezione Umbria che io rappresento in questa sede
E perché mentre sa parlare di queste cose perché entrambi i libri si basano su fonti storica su fatti avvenuti
I due relatori appunto Marco terz'Setti Luigino Ciotti che sono qui tra un po'ascolteremo
Hanno utilizzato delle fonti storiche
Di natura familiare soprattutto personale che poi si sono allargati hanno fatto anche ricerche in altri archivi ma tutto è nato appunto per nel caso di pezzetti appunto perché ha trovato una scatola di documenti
Che rappresentavano appunto come tutti sapete fatti e avvenimenti ed è qui è nata quest'idea quando io ero all'epoca direttore facevo il sovrintendente archivistico è venuto da me me ne ha parlato e da qui è nata l'iniziativa dicevo che entrambi i relatori non sono accademici di professione ma si comportano come lo fossero perché sanno bene utilizzare la memoria storica
Mi fa piacere anche ricordare che appunto Marco versetti e presidente dell'Associazione nazionale ex internati sezione
Leopoldo taglia di Perugia e Luigi Ciotti che voi tutti conoscete e presidente del circolo culturale
Primo Maggio di Bastia Umbra
I volumi sono accessibili credo visto che fuori per chi fosse interessato mi può prendere di può acquistare e volevo solo dire che appunto nel quarto di copertina di ognuno c'era una breve biografia e quindi è inutile che io ve la leggo invito soprattutto apprendere apprenderle visione che a guardarli
Io potete anche di erogare tra di voi se volete sono esperienze dei loro i genitori di fatto il il padre di Marco versetti tra l'altro possiamo definire anche un collega perché ha lavorato presso la Sovrintendenza
Troppo vicino
Niente tanto io ho finito vi ringrazio per la vostra attenzione pranzo subito la parola Marco del sette
Grazie Mario grazie buona sera a tutti un caro saluto un ringraziamento a questa associazione che ci ospita penso di esprimere anche la stessa cosa da parte di Luigino
Ci sono tanti amici tanti conoscente che ringrazio per la presenza nel Fram fa molto piacere questo questo libro uscito nel diciassette quindi già quattro anni fa
Insomma dopo al voto dopo l'uscita di quel libro mi ricordo che c'era Laura Magni a pieno Laura la Sala dei Notari piena ha avuto un discreto successo e abbiamo costituito una sezione dell'Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti associazione di cui o distribuito una copia della rivista
Per vostra per vostra informazione anche perché insomma non è o non è un argomento noto a tutti questa di del quale ci occupiamo e ci occupiamo specificamente di mantenere la memoria dei militari italiani internati nei lager nazisti dal quarantatré al quarantacinque
Militari che
Pop potere unici unico esempio nel mondo in cui dei militari hanno potuto scegliere tra
Aderire al al nazifascismo e tornarsene a casa sostanzialmente turn praticamente tornarsene a casa
Oppure scegliere la via più dura e quella del del della prigionia dei lavori forzati io perdonatemi se uso ecco in massima sintesi
Questi concetti
Ecco io vorrei se lumicino è d'accordo fare una piccola introduzione
Con delle immagini delle immagini di di fatti che ci aiutano a capire a collocarci nel periodo che riguarda questi avvenimenti quel computer di solito funziona ma stasera non funziona male per cui sono costretto a fare così
Nome Eva da dalla
Il passaggio
Che cos'è questo no è il no il modulo con cui i tedeschi e i i repubblichini fascisti
Dissero a questi a quei imposero a questi a questi ragazzi che erano in prigionia
Proposero di aderire o non aderire al nazifascismo
Va bene
Questi ragazzi che ripeto erano ragazzi del venti diciannove venti ventuno quindi nel quarantatré avevano ventitré ventitré e ventidue ventitré anni
Sono furono furono costretti a scegliere e
Erano circa settecento mila i militari italiani che dopo l'otto settembre quarantatré furono catturati dalle truppe tedesche furono catturati nei Balcani prevalentemente in Italia e parte in Francia
Di questi sette cento mila seicento trenta mila
Risposero no all'invito a aderire al nazifascismo a questo costituì una primissima forma di resistenza che poi anche se immediatamente tutti quanti non ebbero
La consapevolezza di di di del proprio della Resistenza però pian piano in questi nei due anni che rimase farà maturarono il convincimento che era era cioè il il regime e e tutto quello che era accaduto li ha fatti scegliere gli ha fatto aumentare gli ha fatto conseguire una consapevolezza certa
Quindi furono purtroppo Bemba
Mi ammonisce
Scusate
Ecco ma forse colpisce l'autorizzazione di Windows non
E così un secolo fa
Bella per insomma voi su tutti immagino che sappiate che l'otto settembre quarantatré cosa accadde l'otto settembre quarantatré C foulard misti Ezio l'armistizio era stato preceduto il venticinque luglio quarantatré dalle dalla
Diciamo messa in minoranza di Mussolini il quale fu o destituito fu imprigionato via dopo l'otto settembre quarantatré con l'armistizio le truppe italiane
Arrivassero assolutamente per i allo sbando e prive e prive di ogni di orchi prepari veri ordini quindi non seppero cosa fare io preparata questo sperando sperando che funzioni
E manda l'audio
Scusate
Microfoni aperti umana
Va be'questo alcune sequenze del film Tutti a casa
Immagino che l'abbiate visto tutti
E sequenze che si concludono con la scena risorse che erano ufficiale di artiglieria questo mentre ascoltano il comunicato Badoglio del proclama Badoglio poco anche se c'è qualcosa che non va
E si conclude con la con il tenente Sorin personificato da Sordi che chiede al comando quali sono gli ordini gli ordini non c'erano i tedeschi si erano già preparati a questa evenienza perché già avevano capito come sarebbero andate le cose prima anche prima del venticinque luglio
Avevano occupato militarmente tutti i territori che anche anche l'Italia oltre l'armadio consegnare chiamiamolo così la la Grecia e il Dodecaneso
Arrestarono si presentarono alle caserme
Tatami Orquera Mantova all'orlo lo lo ricordava lo ricordava sempre ci si presentarono i tedeschi il nove settembre
Intorno a quel carro armato alle caserme ci catturarono tutti è li portarono via mi portarono via una vera e propria deportazione no coi carri bestiame come abbiamo visto spesso e volentieri
Bene i film coi carri bestiame in un lunghissimo percorso verso questi campi di concentramento ora i tedeschi separarono subito gli ufficiali dai da militari di truppa e queste sono le no l'esperienza dei nostri padri e mio padre era un ufficiale e dei dei con con un certo trattamento
Militari di truppa furono costretti fin da subito ai lavori forzati e poi ci sarà ci sarà Luigino che parlerà de del Pattaya dei decreti tutte le vicissitudini la deportazione del soggiorno no il ritorno avventuroso a casa
Mio padre
Fini avesse indosso ora quel no che tutti che tutti dissero sembrava una cosa facile insomma io non
Anch'io stesso non so cosa avrei fatto di fronte messo di fronte alla scelta o vieni con noi poi torna a casa non so cosa avrei fatto
Sarei fatto che anche mio padre
Per la scelta per mio padre non fu così semplice perché in un primo momento anche spinto diciamo dai genitori che vedevano dice guarda che Tizio Caio Sempronio è tornato a casa tu che cosa fai
In un primo momento aderì alla al nuovo esercito Croce amarono salvo poi un paio di mesi dopo ritornare sui suoi passi e e
Sostenere proprio questa questa questo rifiuto
Nella corrispondenza che ho trovato io nella scatola da scarpe che purtroppo le posso vedere
C'era una vecchia cascato nella scarpe io sapevo che c'erano stelle there
Sono andata a dare il mio padre aveva era un artista quindi se dipingeva faceva negli acquerelli del quale e sono andato alla ricerca di alcuni acquerelli di mio padre l'ho trovati al Museo nazionale dell'internamento di Padova che suggerisco di visitare di farsi una gita appositamente perché molto interessante
E da lì è nata l'idea di appunto di riff di riportare questa questo epistolario solo sulla carta
Ecco come come come erano le condizioni di vita di questi ragazzi
Loro stavano in campi di concentramento baracche prevalentemente di legno prive di acqua cioè con servizi igienici quasi quasi inesistenti
Fame freddo fatti che percosse
Colpi della sentinella che stava sulle sulle garitte penso interessano sulle garitte sparavano senza preavviso
E ci sono stati almeno due casi di ufficiali uccisi dalla sentinella perché per perché uno tornava dal bagno gli era sfuggito l'asciugamano si era si era abbassato a raccoglierlo e gli hanno sparato
Questa al questore è un episodio quindi condizioni di vita durissime
Gli ufficiali non furono costretti ai lavori forzati perché un po'perché potevano essere la classe dirigente e quindi anche Mussolini dalla Repubblica Sociale cercava di di farle un po'salvaguardare poi perché erano tutti intellettuali e quindi sarebbero stati più l'impiccio che che d'altro
Invece i militari di truppa furono tutti costretti però ecco nella corrispondenza a casa Luís parlandovi che tranquillizza i genitori sempre sempre sempre
Conclude le sue lettere con vi chiedo la Santa Benedizione
Che insomma è un è una cosa che la dice lunga su quel periodo lei nel libro troverete uno spaccato che probabilmente alcuni di voi si riconosceranno in questa corsa
E quei passavano passavano il tempo costretti a non fare niente passavano il tempo anche a studiare o o a fare questa attività per per mantenersi per mantenersi modo
Degno di del loro stato shopping che erano poi c'è un'altra un'altra cosa che gli aiutati molto è stata la la fede e la religione la comunione Natale e la Pasqua
Facevano faceva hanno fatto delle delle anche delle ere CITES dei presepi fatti col con tutti col filo spinato
Ecco a questo proposito il filo spinato e dei garitte di annuncio che la nostra associazione sta proponendo al comune elevato posto al Comune di Perugia
Di erigere un dopo un monumento che è rappresentato da una garitta nella rotonda prospiciente il decathlon il che penso che avverrà verso settembre siamo già a buon punto
E questo per ricordare appunto gli internati militari italiani dal mille novecentoquarantatré ma centoquarantacinque la cui sorte ecco da pochi anni
Da una venti venti trent'anni che sia è tornata di ma no dimora insomma e poi è stata portata al grosso pubblico perché altrimenti l'argomento
Come tanti altri a causa del politica internazionale degli equilibri da salvaguardare come quello del degli esuli dalmati friulani eccetera
Sono stati assolutamente
Tra trascurati
Bene io cedere la parola a Luino Ciotti no Beba io ecco magari se c'è qualche domanda se c'è qualche domanda adesso io ecco mi dispiace ma senza senza l'aiuto del teste delle diapositive mi trovo un po'spaesato
Buonasera a tutti grazie dell'invito io sono comunque una habituée per iniziative dell'associazione Porta Santa Susanna quando posso vengo
Anzi abbiamo fatto in collaborazione diverse iniziative credo che ne abbiamo fatto almeno cinque sei nel corso degli ultimi anni e quindi so qui con piacere ovviamente vi ringrazio di nuovo
Allora intanto il libro che io ho fatto non l'ho fatto solo io ma e anche grazie alla collaborazione del professor Dino Renato Martelli questo va detto pensavo che fosse qui questa sera invece non lo vede evidentemente avrà avuto qualche contrattempo
Come nasce in realtà nasce da una video intervista che io feci a mio padre nel due mila e nove
Mio padre nel due mila nove aveva ottantacinque anni
Morì due anni dopo io ebbi l'intelligenza di fargli una video intervista perché volevo depositare questo materiale come testimonianza li suk all'Istituto di Storia contemporanea ritenendola una cosa utile
Quella video intervista fatta allora me la sono tenuta
Nel cassetto diciamo per la oltre dieci anni per undici anni finché nel due mila e venti mi sono deciso a tirarla fuori e
Proponemmo un'iniziativa pubblica Santa Maria degli Angeli che era il paese dove abitato mio padre dal dopoguerra dal mille novecento cinquantacinque fino al due mila undici fino a quando non è morto
Era prevista per il sedici maggio due mila e venti e ovviamente coprì d'non l'abbiamo potuta fare nel frattempo siccome ma usciti alcuni articoli su alcune riviste locale
Una serie di persone tra cui il professor minore Bellini ha sollecitato a scrivere un libro sulla storia di di mio padre perché la riteneva interessante almeno diciamo da da come l'avevo descritta in in appunto in articoli usciti tra cui la tramontana Perugia la pubblicò eccellenza
E e così abbiamo fatto insomma con il professore facendo ricerca storica e utilizzando ovviamente la testimonianza di papà abbiamo fatto questo libro che opera mi sta dando peraltro grandissime soddisfazioni per una serie di motivi
Intanto perché a mio padre il ventisette gennaio è stata data la medaglia d'onore quindi in prefettura è stato uno dei dodici
Della provincia di Perugia ex militaria provincia di Perugia a cui è stata assegnata quest'anno la medaglia la medaglia d'onore
Poi
Devo dire che recentemente ho avuto anche una lettera di ringraziamento del presidente Mattarella perché ho inviato il libro questa qui l'originale indico la faccio vedere quindi abbiamo avuto questo elogio anche dal dalla presidenza Repubblica e non può che non fargli piacere anni e mia sorella insomma che siamo rimasti della della famiglia
Poi per la verità abbiamo venduto anche molte copie con le quali abbiamo peraltro fatto donazioni ad alcune
Sa la casa di riposo Andrea Rossi d'Assisi eccetera quindi grandi soddisfazioni sono stato invitato in molte località sino ad oggi purtroppo o può fare solo corsi on line
Quindi con la biblioteca comunale di Bastia
Collegi collettori di Cannara con un gruppo Facebook di Gubbio e con tre classi tre quinte classi
Elementari di Castiglion del lago questa è la prima iniziativa pubblica diciamo di cui in cui posso parlare direttamente del del libro e sono molto contento quindi di farlo poiché in una sede che che conosco bene
Qual era la storia di papà e la storia di tanti altri io dico non è un errore papà è uno che il ciclo della storia ingranaggi la storia l'hanno preso in mezzo papà era classe mille novecentoventiquattro la NATO boh guardate la curiosità quattro quattro ventiquattro quattro aprile del mille novecentoventiquattro la la curiosità
E che
Fu chiamato
Militare il nove giugno del mille novecentoquarantatré quindi aveva appena compiuto diciannove anni
Due mesi prima quindi giovanissimo come avete visto quella la foto originale qui nella copertina c'è colore ma l'interno libro cioè la foto originale
Di di papà e questa è una foto il cinquantuno io non ho molto materiale di mio padre tranne la la video intervista il foglio matricolare ovviamente insomma e qualche altra cosa però no e però era come vedete un un bell'uomo che da giovane quando normalmente i giovani si occupano di altro
Invece è stato costretto a fare una guerra che certo lui non aveva voluto Luís bracciante agricolo che ha fatto la quinta elementare e c'era insomma voleva tranquillamente rimanere credo come tutti gli altri a casa invece se è stato Troy com'è stato coinvolto in questa tragedia della storia
E io parto in questo libro con una frase di Einstein
Che la guerra non si può umanizzare ma si può solo abolire mi è piaciuto moltissimo questa frase per dire che era un inno
Alla non guerra cioè a evitare queste molte ulteriori tragedie soprattutto poi di quella di quella natura ecco papà uno appunto di seicentocinquanta mila militari fino in Germania che
Ebbe il coraggio come tutti come buona parte degli altri
Di dire no all'adesione alla Repubblica diciamo
Può essere incorporati lettura dall'esercito tedesco dalla Wehrmacht eccetera
E beh questo coraggio la quasi totalità degli italiani che furono presi prigionieri rifiuto
Guarda che non rifiutano una sola volta perché a molti questa proposta fu fatta ripetutamente
Giocando anche sulle debolezze sulla fame sulle condizioni di salute eccetera quindi giocando sul fatto che psicologicamente no voli
Si era in una condizione tale per cui diventa difficile dire di no perché tornare in Italia significava alcune cose precise mangiare i di più perché chi era inquadrato in un esercito chiaramente mangiava
E invece la cosa che ricordano tutti con chiunque ha fatto la guerra è stato prigioniero tutti hanno una costante nel loro ricordi la fame
E tutti chi citano lo dico in dialetto le scorze delle patate le bucce delle patate no come e poi vi racconto un episodio di questo su su mio padre di questa natura
Quindi tornare Italia dicevo significava mangiare significava parlare la lingua la propria lingua e tornare in Italia e non invece sentirsi una lingua straniera che non capivano incomprensibile per loro
Significa forse tornare a casa con quale che dice soprattutto per coloro che erano nel nord Italia occupati dai dai nazisti poteva
Essere un'occasione per avere contatti con la propria famiglia pensate che mio padre di mio padre la famiglia non ebbe notizie per diciotto mesi che sette in quattro diversi campi senza notizie per diciotto mesi perché uno delle tanto
Delle cose per cui Hitler
Non so questa dizione internati militari italiani IMI che poco conosciuta purtroppo questa dizione dista riscoprendo adesso non li chiamo prigionieri di guerra perché si richiamava prigionieri di guerra avevano diritto essere trattati come la convenzione di Ginevra prevedeva il che significava che dovevano dargli da mangiare le calorie necessarie no diciamo a a a vivere nella giusta maniera a non lavorare perché prigionieri normalmente non lavora
E ad avere corrispondenza tramite la Croce Rossa almeno queste tre caratteristiche c'erano invece è appunto e questo a mio padre non fu permesso mia nonna sette sì e no che era stato catturato e stava in un luogo che la Germania nient'altro che questo per diciotto mesi
Quindi una condizione difficile e appunto questi nostri genitori Vizzino ogni eccetera insomma ebbero la forza morale e politica
Di dire no questo è è il primo passaggio secondo me indispensabile che va ricordato perché la memoria è utilissima serve a capire ciò che è successo per non ripeterlo più cerco di dirlo con una frase di Liliana Segre nel nell'ultima parte della mia introduzione nel libro affinché appunto non si ripetano più perché insomma molte cose che stanno succedendo anche oggi insomma non lasciano ben sperare e dicevo quindi questo giovane ragazzo che era mio padre a diciannove anni fu catturato l'otto settembre Luís era a all'osteria di Malpasso
C'erano delle casematte
E era a fare la sentinella la guardia lì fu cattivo Cafu qua tutorato perché ovviamente i tedeschi seppero subito dell'armistizio cosa che non seppero
I soldati italiani papà dice che la sera stessa alla Cecchignola dove lui stava faceva riferimento
Nessuno catturati novecento trasportati mio padre sì fu trasportato attraverso un carro merci due erano oltre trenta persone e dove non avevano
Un luogo per defecare
Quindi li fece uscire solo due volte in cinque giorni e sei notti di viaggio
E gli diedero solo due uova per tutto il viaggio e papà dice con un'altra parola dialettale di cui uno era e in diciotto quindi e questo è insomma per definire le condizioni come fumo trattati
Perché
Appunto i tedeschi erano in allerta sapevano delle trattative dello stato maggiore italiano con gli alleati e quindi avevano preparato un piano che si chiamava Axe assente che se appunto ci sarebbe stato un armistizio automaticamente loro avrebbero catturato
I militari italiani perché avevano una necessità stringente di persone che potessero lavorare nelle loro fabbriche e nelle loro terre perché la guerra si fa se tu produci armi e si tu hai da mangiare
E quindi il piano era preparato e loro lo realizzarlo lo realizzarono benissimo visto altri la quantità di persone che catturarono
Papà arrivò accorti disse una località della sulla della Slesia
Così come le altre che faceva capo al distretto di Beretta Flavia
C'erano circa ventiquattro distretti la Germani in cui misero dei campi e di concentramento tantissimi perché poi ci hanno tutti i sottocampi eccetera per diciamo per
Le zone di lavoro dove li mandavano le fabbriche c'era inizialmente mio padre lavoro in uno zuccherificio
C'è la foto nel libro perché abbiamo recuperato grazie al professor Martelli di cui parlavo prima che aveva che ha contatti in quei Paesi grazie ai viaggi della memoria che lui ha organizzato con molte scuole
Ci hanno mandato le cartoline d'epoca tra cui lo zuccherificio di Curti vizio una foto del quaranta mille novecentoquaranta ogni tre anni e prima che arrivassi papà quello fu il primo lavoro
Dopodiché per dire le difficoltà che il loro avevano vorrei citare queste due cose papà dice di essere stato salvato da un conterraneo da un compaesano
Tale Errico cotto solo di di voto otto di Assisi mio padre era nato a Passaggio di Bettona quindi nel comune limitrofo ad Assisi e
Ebbe una brutta infezione all'orecchio e la vigilia di Natale del mille novecento quarantatré fu operato nell'ospedale di strettamente
L'altro all'altra località in cui gli andò e grazie alle cure amorevoli di questa compaesano
Sopravvisse sopravvisse Luigi dice io sono stato salvato da Enrico con rozzo ecco
Che peraltro è morto appena tre anni fa e io non ho avuto in questo caso l'intelligenza invece di cercarlo e di parlarci per farmi raccontare qualcos'altro
Successivamente papà è finito a Sagan
Che questo campo di concentramento che vedete qui nella foto o da questa copertina la sovrapposizione di due di due foto una di papa nel mille novecentocinquantuno quando era in Belgio papà
Ha fatto cinque anni di miniera in Belgio nel dopoguerra per la mancanza di lavoro in questo Paese fu uno dei tanti che grazie agli accordi di governo scambio Carbone uomini insomma è finito in Belgio
E l'altra sotto la il campo di concentramento di Sagan chiamato Stalag otto OC
Stalla che e la briga attivo di Stam Lager i luoghi appunto
Dove erano messi prigionieri
I militari italiani non ufficiali ovviamente che avevano appunto un altro un altro nome invece
Nacque
In questa fotografia c'è un bilancino di precisione
è un bilancino di precisione realizzato con mezzi di fortuna col quale si spartivano le pagnotte di pane le pagnotte di pane o comunque il cibo veniva distribuito ai gruppi no e per assicurare la massima
Equità nella distribuzione CIO appuntavano costruito e bilancini di precisione
Ecco e quindi
Chiedevano comunque a casa vedete qui che richiedevano Socoro attorno Castagna insomma quello che potete poi avrei bisogno di due calzini filo Maietta due album da disegno con colori a Matera insomma
Questo era la corrispondenza che che mio padre ma insomma invase Como come tanti altri
Intratteneva intratteneva con la famiglia
Erano dopo Tel Philidor con Nicola erano adesso ci sono ci sono tanti aspetti da valutare no questi erano ragazzi
Nati e cresciuti vissuti e formati nel fascismo
Che all'improvviso si trovano di fronte a lo sbarco degli Alleati in Sicilia Mussolini che viene destituito il re che se ne scappa quindi perdono tutti assolutamente tutti i riferimenti
No ufficiali istituzionali che avevano in più parlo per mio padre ovviamente era un ufficiale quindi era formato a esercitare un certo ruolo e
Si trova dopo cinque giorni di servizio a Mantova dopo soli cinque giorni di servizio a
Essere per deportato via e in una lettera che abbiamo visto prima lo dice che quale delusione dopo soli cinque giorni di servizio quindi
è un momento veramente uno stress psicologico veramente intenso solo dopo solo dopo cominciano a ragionare cominciano a riflettere e acquisiscono ripeto quella consapevolezza di cui dicevo prima
Che li ha fatti maturare una una scelta una scelta sostanzialmente insomma antifascista ecco
Tra l'altro per fare quella scelta a pagare un prezzo pesantissimo perché circa cinquanta mila morirono
Quindi non è una una cosa non era un vantaggio fare quella scelta tutt'altro insomma e questo va ricordato perché alla base della nostra democrazia questo pezzo pesante che è stato pagato e furono una forma di resistenza non armata
No che in qualche maniera si coniugava con la resistenza armata e dei partigiani e della Resistenza appunto in Italia e
Può dire qualcosa h
Allora
Volevo raccontare alcuni episodi per dire de difficoltà e poi magari Rita aggiornare un attimo sul senso politico di tutto questo
Il giorno di Pasqua del mille novecento prima il parlavo della fame il giorno di Pasqua del quarantaquattro al ritorno dal lavoro
Mio padre aveva una tale fame e vedendo delle bucce di banane vicino a dell'immondizia andò a raccoglierle la guardia nutrite
Gliele fece rigettare a terra egli diede otto cassate di fucile sullo sullo sterno sulla testa sull'omero ecco
E ovviamente gli disse torni in baracca Laus by va in baracca ecco mi mio padre aveva talmente tanta fame
Pensate torno che pesava trentacinque chili ragazzo di diciannove vent'anni questo per darvi l'idea ma la media de de dei deportati era trentanove chili da almeno da quanto si legge diciamo Suppa lire pubblicazioni ecco per darvi l'idea di come diverso rispetto a realtà
E il mio il mio padre
Nonostante le minacce e quindi il rischio che poteva essere ucciso tornò di nuovo quando la guardia si allontanò torno di nuovo a riprendere quelle bucce di patate quindi che aprite la fanno enorme che che avevano
Questo è l'episodio l'altra cosa oltre acuto solo Enrico che gli salvò la vita
L'altro elemento che gli permise di tornare che nella fuga che Dio ci durò circa un mese nel ritorno a casa a piedi almeno fino alla a Bolzano
Papà segui e il crono programma di un tenente che stavo lui partirono il ventisei e tornarono in dodici gli altri persero per strada
Ovviamente tra Papa dice che devi la vita un tenente di Como che aveva delle carte di geografiche e faceva un crono programma oggi dobbiamo andare da qui alli domani da lì all'altro posto e grazie alla conoscenza intanto di quattro lingue di questo tenente perché parlava tedesco francese inglese italiano e poi grazie alle carte geografiche lo aveva e al programma riusciremo a torna in Italia molti di meno di quelli che erano partiti purtroppo perché molti ci lasciano apre
Che la disumanità della guerra della della racconto così papà dice che a un certo punto uno di loro che era un po'più
Grasso te lo fa ridere insomma che pesava un po'rifiuto cadde per terra disperato non ce la faceva più e il loro nonostante il Grand orrore
E cioè che avevano
Però non ce la faceva a me non se la sentirono di poterlo prendere Merano in condizioni fisiche di poterlo raccogliere e portare con loro quindi immaginate l'effetto che può fare una persona no
Deve sapere che probabilmente quella persona morirà e non poter rifare in nulla
Vederlo vivo sapendo che probabilmente morirà ecco questo per dire le quello che produce la guerra e quindi l'assurdità insomma io penso che per tutti noi debba essere un tabù la guerra le sulla situazione diciamo alcune considerazioni politiche erano questo che se tutte queste persone fossero tornati in Italia probabilmente
Nel i tempi della guerra in Italia sarebbero cambiati immaginate stessa centocinquanta mila persone fossero tornati in Italia a combattere con l'esercito repubblichino
è evidente minimo si sarebbero non avrebbero por mente condizionato il corso della guerra dal Mondiale ma sicura nel nostro Paese si e sicuramente avremmo avuto molti civili e molti partigiani in più morti questo senz'alcun dubbio insomma e e quindi
Non solo ci fu questo questa caratteristica numerica ma c'è anche una caratteristica di natura politica che è questa per il fascismo sapere che la quasi totalità dei propri militari
Preferisce vivere in quelle condizioni in Germania piuttosto che stare con loro capite che da un punto di vista politica è una è una disfatta è una sconfitta abituate al consenso di massa che avevano esce completo ribaltamento no e quindi anche questo
Fu un effetto che influì sulle gli affetti credo della guerra almeno almeno in Italia insomma ecco
Alla queste storie vanno raccontate il motivo per cui io Marco facciamo questo perché è bene che si sappia no perché è stata una memoria dimenticata per tanti motivi qua date le quando tornarono
E il la intanto la maggior parte del del
Dei prigionieri di guerra non ne parlava non ne parlava nemmeno con i propri familiari sono stati in pochi a raccontarla
E poi ci fu un Paese che non nera disponibile a raccogliere nemmeno queste testimonianze
Ve lo dico con un esempio Alessandro Natta che poi dopo lotta dopo la morte di Berlinguer diventò segretario Partito comunista e fu prigioniero di guerra pure lui unimi scusate unimi un internato militare anche lui
Scrisse un libro già nel lontano mille novecentocinquantaquattro lo diede alla cassa editrice gli Editori Riuniti casa editrice di sinistra legata al Partito Comunista Italiano non gliela pubblico
Quel libro è stato pubblicato quarantadue anni dopo nel mille novecentonovantasette da Einaudi
Per dire la cortina di silenzio checca che cadde no su quelle su quelle testimonianze su quelle storie perché per ragioni politiche di varia natura intanto perché l'Italia diventata alleata della Germania credo con la fine della guerra
Poi perché alla sinistra la destra non ne poteva parlare perché era la responsabili con le scelte la sinistra preferii ovviamente le azioni dei partigiani c'era per raccontare una parte della della storia del nostro Paese è più vicina perché riteneva che i militari italiani in qualche maniera erano inquadrati nel Regio esercito e quindi in parte fascistizzando e quindi non era il massimo insomma ecco queste sono alcuni considerazioni che mi sento di trarre ma
L'importanza e quella di parlarne il più possibile e quindi riuscire nelle scuole appuntino ambienti come che sta a poterlo fare
Sì
Grazie grazie Luigi
Giovanni Guareschi è stato un un internato militare italiano Giovanni Guareschi come altri famosi sono Luciano Salce no Andrea Luciano Salce Raffaele Pisu
Gianrico Tedeschi
Nata gialla nominato lui ecco questo qui tutti si dimenticano che lui è quello che scrisse Guareschi quando torno in pratica cosa successe in patria
Quando andò bene massima indifferenza ma perché perché c'erano con l'Italia era disastrata noi c'erano condizioni veramente disagevoli Issime per tutti per cui era necessario anche opportuno
Far vedere una una una una visione univoca della guerra della Resistenza e eccetera
Resistenza in particolare adesso si sta parlando di resistenze perché la resistenza no com'era concepita da trent'anni fa era un discorso adesso insomma ci sono i i partigiani ovviamente
Ci sono anche i militari i militari italiani hanno combattuto hanno combattuto a Roma hanno combattuto a Mantova hanno combattuto nelle isole greche a no a Cefalonia e Corfù sappiamo la revisione a cui sappiamo tutti benissimo quale quale sorte abbia avuto
Al Sistina essi si dice sepolto tumulato l'ammiraglio Vigilio idillio campioni iridio campioni Rino Campioni era il comandante
Del militare del del del Dodecaneso nel Dodecaneso
Lui fu arrestato dai tedeschi
Poi la Repubblica Sociale Italia dopo l'otto settembre Luís si adeguò agli ordini del re e e e resistette tedeschi fu arrestato la Repubblica sociale italiana ne reclamò l'estradizione
Fu mandato fuoco ritorno in in Italia fu incarcerato a Parma mi pare in attesa di di di giudizio
Il carcere quel carcere fu bombardato quindi lui poteva avere l'occasione di scappare muovere lui è un altro
Non mi ricordo l'altro come sia potevano avere occasione di scappare non scapparono con gli fu chiesto perché non si è scappato perché un ammiraglio non scappa questo era era la personalità di questi ufficiali che insomma sapeva non sapevano quello che facevano
E quando fu processato con un processo farsa farsa e comandò lui stesso il plotone d'esecuzione e quindi
Ecco adesso se poi l'ho saputo da poco che è sepolto da in ascesa dei sì c'è una tomba Dirceu insomma un po'discutibile ma insomma ci metteremo ma non ci metteremo mano anche lì
Cosa facciamo quei qui opera questa la questa la medaglia d'onore che ha avuto sia il papà di di Luigino che il Papa mio è un'onorificenza che si richiede al ministero alla
Presidenza del Consiglio dei ministri
Contro supportata dai documenti ogni o il due giugno o il ventisette gennaio la il qui il prefetto la conferisce
A questo proposito ci stiamo muovendo per chiedere attraverso internati militari
Sono trattati istituzionalmente insieme a agli ebrei alla Shoah con tutto rispetto da ciò il ventisette il ventisette gennaio però insomma la Shoah fa la parte del del leone
E noi abbiamo solo una piccola parte per noi
E cerchiamo di essere presenti anche nelle occasioni ufficiali però sono sono cioè la Shoah che la Faranda dominano alla scena allora abbiamo chiesto a tutte le forze politiche restituzione
Di una giornata dei dei militari degli internati militari italiani speriamo speriamo di riuscirci è un'operazione che porto interessa tutte le sorti politiche
Mio padre ha avuto Grand o abbia avuto la grande soddisfazione di aver intitolata una via nel comune di Perugia a a suo nome
Questo il Museo Nazionale interramento scusa faccio faccio Gennaro
E Museo Nazionale internamento di cui ho parlato prima a Padova molto bello molto ben fornito attivissimo anche un bellissimo archivio qui ci sono le esposizioni delle delle dei cimeli e dei documenti
E qui c'è il tempio dell'interramento che attiguo a quel museo dove all'interno sono è possibile
Chiedere vista la posizione di delle foto delle piccole lapidi con nome e cognome dei degli internati
Queste vallate è una targa che conclude un percorso espositivo di visita in cui non a caso come accennava anche Luigi Nono
Ci sono tre parole ricordare imparare e non odiare perché dobbiamo dare un segno un segno comunque di speranza quindi la nostra missione di associazione nazionale ex internati è quella di ricordare
No e di non perdere la memoria di questi ragazzi di non perdere la memoria del gesto eroico che hanno fatto e Nando ripetuto più volte nel corso delle di questi di questi venti mesi che sono stati che sono stati costretti a restare lì
E e quindi ecco questa è la Torretta che è un po'l'iconografia dominante membri di questa situazione
E di sedili Guareschi e a Perugia cosa facciamo facciamo siamo stati ma questo è un episodio carino perché questo rappresenta un laghetto che noi Perugini chiameremmo trova ascia
Sandro no una torcia all'interno un laghetto all'interno del campo di Sandor stelle Campoli Santo posta al dove i gli internati avevano costruito una radio Cadena
Con sempre con con strumenti con con mezzi di fortuna tramite quella radio venderò cara sapere prima dei tedeschi dello sbarco in Normandia
E in quell'occasione riempirono sto laghetto stata oscena ripetere uno con le barchette di carta
E i tedeschi rimasero male perché non sapevano a cosa si riferisse sta core e il giorno dopo quando hanno l'hanno saputo insomma l'hanno capito Ivan RAI ieri gli ridevano ieri avevano dietro
A Perugia cosa abbiamo fatto il mio predecessore colonnello Teglia ha riportato in patria le spoglie dei cinquecento ragazzi umbri che adesso sono tumulati a Redipuglia
Quindi questa è la targa che sta sotto l'elogio della prefettura che ricorda quel quell'evento
Anche qui c'è la garitta come vedete col filo spinato
Sia abbiamo celebrato la giornata dedicata a negli anni successivi poi c'è stata la pandemia queste al prefetto di prima
Una giornata dedicata a agli internati siamo stati anche nelle scuole elementari
Con la partecipazione dell'esercito quello lì in divisa il colonnello comandante del del
Comando militare esercito
Umbria
Abbiamo presentato fatture presentazione dei libri questo varie scuole abbiamo portato un reduce che è stato l'attrazione degni dei ragazzi
Per scuole di di di ogni ordine prego
Di scuole di ogni ordine e grado in in tutta lunga insomma qui siamo a Gubbio la biblioteca Sperelli Anna
Qui a Reggio Calabria per altri motivi Accademia Belle Arti di Perugia abbiamo sempre presentato la vicenda andrebbe degli internati ministra tranne abbiamo organizzato una prima mostra nel due mila diciannove al alle loro analogie della narri
Abbiamo messo uno insieme alla Fondazione Ranieri di Sorbello ampi alle medie altre associazioni abbiamo apposta una lapide celebrativa dell'ingresso degli alleati a Perugia del venti giugno quarantaquattro
Ci siamo insomma fatti conoscere e abbiamo cercato di partecipare a tuttora a Matera a quante più possibili
Eventi istituzionali Moro da far vedere che ci siamo e da mantenere sta sta a questa questa memoria qui abbiamo portato un centenario
Codignoni Corrado Codignoni ha cento anni sta Gubbio lucidissimo
Cara questa andiamo avanti corpus ma quindi è un'altra mostra che abbiamo fatto nel due mila e venti a febbraio Beneventi proprio prima del del dell'OP da un questo il cui siamo alla sala via Oberdan alla tranne la misericordia come si chiama
Abbiamo fatto la mossa su Guareschi e Laurelli Guareschi nostro Guareschi e lauree di un grafico e quindi tutte e due hanno realizzato delle opere molto interessante negli ultimi anni qui ho messo nata tranne che a dei libri che sono usciti quindi c'è un interesse che si sta che si sta risollevando
Per queste vicende sempre sempre interesse sempre incentrato sulla memoria ma insomma gira gira la memoria del no APEM morirà della consapevolezza di una situazione che ha condotto ha portato alla nostra meravigliosa costituzione e alla nostra Repubblica fondata appunto su quella Costituzione
Io due-tre cose e poi chiudo anch'io
Allora Dio parlato all'inizio che io ho fatto una video intervista a mio padre
Quella via video intervista la potete vedere anche voi nel libro c'è Conte e e Linke però basta che andate su YouTube il video mette del circo Guttuari piumaggio e trovate questa video intervista
Bella segnalo perché mio padre era dicevo un uomo semplice aveva fatto la quinta elementare però con il suo dialetto secondo me è stato un efficace comunicatore di un messaggio tra le cose che lui dice c'è uno di di quegli insegnamenti che abbiamo visto lì perché c'era la frase non odiare no
E mio padre racconta che quando stava in questa fabbrica di armi di auto blindate e lui era al comando di un tedesco anziano che era un manutentore papà aiutava questo manutentore
E questo duo tedesco signori anziano quando passavano le guardie gli urlava che doveva lavorare quasi che mio padre fossimo faticato ma appena erano passa era passata e le guardie
Questo operaio tedesco tirava fuori il suo panino e lodava mio padre papà dice perché lui lo faceva
Perché anche lui aveva un figlio Enguerrand che non voleva che suo figlio soffrisse e papà lo dice con una frase dialettale secondo me molto significativa il tristo il buono storno da ogni parte
Cioè che cioè un conto sono i nazisti e un conto sono i tedeschi sapeva distinguere quindi sapeva non odiare racconta questo ci tengo a farlo capire l'altra cosa il ritorno a casa di papà che mi pare emblematico quando arriva
Di scena Passaggio di Bettona un sondaggio proveniente da Foligno prima poi da Santa Maria degli Angeli Torda Andrea lo incontra una serie di persone che lo conoscevano e si può
E si propongono il e si pongono il problema
Del come la madre poteva recepire il ritorno del figlio di cui non aveva notizie da diciotto mesi e quindi il fratello di papa
E un'altra persona vanno a parlare con la mamma
Dicendogli che forse qualcuno ha visto Tullio Ciotti che stava tornando che forse era vivo e cioè per prepararla psicologicamente affinché non li prendesse in colpo insomma quando quando lo vedeva e volontariamente quando papà infatti è viva nei paraggi e mia nonna stava mietendo perché hanno appunto e contadini e vede il figlio
E quindi si lanciano in questo abbraccio con i quali facciamo volontariamente chiudere il libro perché ci sembra un aspetto molto significativo molto umano di una tragedia che ha toccato appunto no l'intero Abruzzo intero popolo italiano l'intera l'intera umanità e e e però il ritorno alla felicità dopo tanto fa patire no e tanti rischi e così via ecco questo penso che la lezione di storia dell'IMI appunto deve essere conosciuta non può essere dimenticata da voi siete delle testimonianze
Sa anche questo abbiamo fatto pure io e Marco l'aveva fatta anche mio padre che fu chiamato
In quinta elementare a Bastia Umbra nella scuola di di di mia figlia i ragazzini fu non molto contenti di avere un testimone di sapere direttamente
Questa esperienza ecco quindi credo che più così riusciamo a fare di questo e più forse riusciamo a far passare un messaggio che credo sia molto utile a tutti grazie
Certo volentieri Vieri accomodatevi pure qui i macchinisti
No
Prodotto ma la chiusura andavo parlato sentite doveri anzi in una Commissione impiccato
Di dire che questo evento quest'iniziativa e nessun'altro di un un manifesto di un programma fatto tra una decina di associazioni perugine con un manifesto che lo troverete sulla Rete o non sulla legge sul sociale o anche nel nella stampa di questi giorni per partecipare alle iniziative del venti giugno
Perugino qui si tratta del venti giugno quarantaquattro quindi stavolta noi noi però altri hanno fatto anche cose su il venti giugno mille ottocentosessantuno alle operazioni di luglio per cui in questi giorni si festeggia il venti giugno
No peer perugino circa si festeggia sia del mille ottocentosessantuno che del mille novecentoquarantaquattro quindi vi invito tutti a partecipare questi iniziative il cartello delle associazioni è quello di che vedete in bacheca
Di Lilla giù nel muro anche qui è fatto anche col patrocinio del Comune di Perugia quindi in anche insomma nel quadro delle iniziative sul venti giugno capito grazie scusate adesso grazie presidente intervenire
Alla professoressa Rita floridi prego si accomodi
Ringrazio relatore perché mi hanno fatto tornare in mente un ricordo importante di mio zio paterno
Ma chiamava terzino floridi partito per la guerra e è stato internato in Germania preso ha preso la croce di guerra
Non lo so perché noi non ne parlava
No e infatti volevo riferirmi proprio a questo la nota volontà dell'oblio
Sì non ha voluto ricordare niente io nel frattempo scusate proprio telefonata mio cugino chiesto ma in quale campo era non lo sapeva non ha mai parlato di quello che è successo
L'unica cosa che mi ha detto che ha raccontato al figlio quindi ora nipote per quel potevano sapere niente ma il figlio magari una volontà di raccontare invece no aveva solo volontà di dimenticare
Mi raccontava che l'unica cosa che ha fatto era costruire un muro e il giorno dopo buttarlo giù o con il cavallo non so se il giorno dopo riempirlo era una continuazione di un lavoro assolutamente inutile e sentivo raccogliere le bucce di tipo di alberi bucce di patata
E era l'unica cosa chiedevano infatti io mi ricordo che raccontavano che mia nonna andava a piedi a Umberto ed a prender la farina per mandarla lo zio e pacchi leggevo proprio quello chiedevano i pacchi mai pacchi non arrivavano
E scusate appunto volevo condividere perché mi sembrano importanti come testimonianze io mio zio è morto nel novantaquattro quindi non ho niente che sta mio cugino lui ha buttato via tutto anche il foglio complementare c'è no Luís il padre
Non voleva proprio ricordare nulla è stata una cosa terribile a quello che ho capito quando è rientrato a casa
Era quaranta chili ma poi di questo trentanove quaranta poco ponte meno di quaranta chili e i vicini di casa mia vita mia Delfico quindi qui alla Conca
I vicini di casa quando l'ha vista arrivare Sonata chiamare mia nonna perché hanno paura che vedendolo in quelle condizioni di sarde presso l'infarto quindi tutto quello che voi dite voleva appunto testimoniare che era assolutamente vero e anche la paura della guerra perché lui è stato England ANIA
Nella traversata in Albania c'era l'artista Errore dei dei sottomarini sono queste le cose mio cui gliela posso parlato ha detto verità racconta mi che cosa ha detto perché sono ad una conferenza estremamente interessante
La paura di questa cosa la grande fame quindici aveva aveva ucciso ma mangiavano le volpi perché anche in Albania non c'era niente anche prima della del quarantatré quindi prima dell'armistizio c'è le nostre truppe stanno veramente messe male
E pare che la fame era anche per gli albanesi poveracci che avevano ucciso il loro solo il nuovo anzi no
E il comandante del suo plotone adesso non sono non sono non conosco bene termini tedesche quando dopodiché hanno scoperto che non c'è hanno fatto ora ha fatto radere al suolo il Paese proprio perché li hanno preso delle cose importanti quindi se è salvato all'interno di un cavo di una giunto incursione aerea nell'incavo di un motivo
Ma non ha contato niente altro
è questo c'è cinque anni di guerra tra l'internamento e la guerra
Che si sono voluti dimenticare io penso appunto anche a primo leggi che caramente mio mio zio e non era nessuno era un povero ragazzo diventi che partito a vent'anni perché avere nato almeno centoventi
E ieri entrato devastato dalla guerra e io ricordando anche cose che sono successe io credo che questo abbia veramente creato dei grossi problemi specialmente le persone semplici
Ma non solo perché poi il primo Lele se ricordiamo sia suicidato cioè quindi sono cose veramente pesanti
E vedere le testimonianze che appunto Marco ha portato avanti nelle scuole
S'è importante farle perché perché ragazzi sappiano io credo che la guerra sia una cosa da Da Rin proprio dal mandare via purtroppo invece ancora adesso ce l'abbiamo continuamente c'è una ora dove dobbiamo tendere all'assenza di guerra ma dicesse no capito però questa volontà di obblighi
No io credo che sia importante c'era questa è una caratteristica nell'alto la maggior parte degli internati che sono tornati quelle che non sono tornate in un
La maggior parte non ne ha mai voluto non è allargato solo dopo anni e anni su richiesta e su stimolo mandare i miei figli i dei nipoti che allora qualcuno oppure come papà mio caschetto estere esteri lettere si sono miracolosamente conservate perché
Noi infatti qualcuno l'ha distrutta qualcuno l'istruttoria sui quali ora ma c'è il rischio che la medaglia d'onore che non capisco che cosa sia non sono una non ha idea perché tanta ammiraglio Carmignani non ci crede non c'ero proprio quindi sono parte antimilitarista per natura
Rispettando i militari ci vogliono anche però non non è questo per appunto al mi diceva che Shasta croce di guerra e una cassetta nella quale ha riportato le sue poche cose dalla Germania non c'hai niente
Beh di lei la medaglia d'onore non so che cosa è la medaglia d'onore una onorificenza che viene consegnata gratuitamente ovviamente a quelli che hanno subito questa sorta di quindi
Se ritenete di di di di chiederla noi possiamo farci io sarebbe autodidatta Vargas
Perché mio Dio non c'è più da tanto tempo fu vera era il fratello di mio padre di quello che succede a te adesso critici anche mio zio ma probabilmente
Ma qualcun altro qua avuto no ora un prozio un bisnonne o o altro poi ha citato la fame e la fame era
Era una cosa Papania diceva qua io ero ragazzino papà ho fame entra fammi ha fame non è quella che tu la fame quelle che si sente
Quando si mangia per lungo tempo sempre meno dice quella manufatti il sentire anche l'andare a chiamare la madre perché la paura che che prendano infarto perché loro si toglievano a Perugia la pane di bocca mia non andava
A Umberto e gli atti e di apprendere un filo di farina
E poi la mandava nel mio zio ma non gli arrivava niente e ho visto che anche troppa richiederà Caro papà no mandatemi qualcosa da mangiare sì sì sì sì no no conveniamo
Come no coi e e a proposito di queste io c'ho delle lettere delle lettere
Dei miei parenti di Falconara Falconara parenti perché la linea ferroviaria no Foligno a
E andavano in Abruzzo da Falconara Marittima in Abruzzo in bicicletta poi diceva dice però io non ci posso andare stavolta invece retta perché ciò le gomme tutte rotte e non le trovo
Sì allora magari tra Roma Milano li ho trovati qualcosa che poi io mi chiedo le le leggi i sigari dalle sigarette insomma
Cose cose l'OSCE che ha noi non potremmo nemmeno a concepire adesso eppure al loro allora era così andavano a piedi andavano in bicicletta
Si facevano e facevano socievole diceva è un monito perché credo che sia importante invece per nella memoria per loro all'oblio la memoria per nonna ripetere gli errori fatti grazie
Grazie ridà se c'è qualcun altro che vuole intervenire prego che comodo
Non fu
Non dovevo dire niente di particolare uno sorelle che quando prima il dottor Ciotti ha citato la città di due sull'aria no tra l'altro oggi poi non è più la città tedesca e polacca Jessica amorosa io ci sono stato
E in effetti nel locale poi la mascherina non dobbiamo nel locale cimitero in effetti c'è un'ampia sezione dedicata agli ai morti italiani soldati che lì erano detenuti e perciò se la cosa vi interessa che possono mettervi in contatto con una persona che tratta queste cose tra l'altro tumore conosciuto no direttore l'Archivio di Stato di voler sommaria stralcio eventualmente se ne interessa coi dopo
Possiamo prendere possiamo scambiarci dati per
Grazie per l'intervento
Prego
Poi parla vedermi
Io con voi vorrei fanno provocazione
Tutto bene del liceo c'avrei anch'io parecchie cose da raccontare perché due carabinieri deportati poi passati
Partigiani dei Sibillini eccetera eccetera arriva tornati trentacinque quaranta chili questi qua il mio mio suocero gigante quindi sopravvissuto a Mauthausen né quindi pensate voi
Secondo me sarebbe opportuno perché questa storia e nessuno cioè un convitato di pietra che nessuno ha praticamente il si è parlato che Abbado va bene Badoglio è quello che ha fatto l'armistizio in una dato gli ordini era il comandante generale
Non a te gli ordini di resistere magari in Italia bloccare il Brennero qui non fare entrare i tedeschi Campalto poi quello che hanno fatto che e nel nord i cannoli esso né giudica nesso che nel l'isola fa musa di Pantheon trenta mila morti no della battaglia fra gli italiani etichette i tedeschi cioè è una storia talmente che la maggior parte delle colpe ce l'abbiamo ce l'abbiamo noi come come Governo e anche come come popolo continuiamo a rimestare ad innestare per non vogliamo la guerra ma addirittura la guerra ce la portiamo in casa con queste io sì ma potrei parlare Badoglio è quello che ha fatto Caporetto e l'hanno salvata a a ha preso le le botte i in Grecia che spaccava le reni alla Grecia e la ogni volta l'hanno promosso poi ha fatto l'otto settembre ed è scappato vigliacco
Fortuna che c'è in Italia che non se ne parla mai
Io leggo a letto tanto leggo Badoglio ce ne parla mai ma dietro Badoglio c'era tutto dirle
Il comando vere dell'esercito della marina della eccetera eccetera questi avrebbero dovuto in situazioni normali sms il tutti al muro no tutti al muro e anche la sinistra lasciato perdere non non ne hanno poi praticamente messo in galera o aggiudicato nessuno di questi ora queste continuo questa continua divisione specialmente nei in Italia che non siamo per darci addosso tagliarci
Le gambe siamo siamo fatti apposta
Io addirittura dove mi capita lo parla di basta con le feste difficile
Ricominciamo da una festa
Che in effetti evidenti
E hanno anche paura nominarla
Che il sedici marzo
Dove cioè la festa de dello dell'Unità d'Italia
Qui ogni volta è una festa dove calmeremo ognuno la pensa a modo proprio
Quando invece se si entra dentro i fatti storici circa ci dovremmo a marciare da soli per quello che siamo riusciti a fare scusate è una provocazione ma io posso
Grazie Zanoni c'è qualcun altro che vuole intervenire
Posso dire che
Sul volume De Marco versetti ho fatto la presentazione quindi lo conosco molto bene non per me abbiamo presentato qualche volta anche insieme sta avendo un grosso successo sono contento che anche questo
Sono contento che anche questo di Luigino sta andando bene
Ma aveva informato quando lo stava facendo
Chi credo di essere stato uno dei primi appena stampato che male corta
Tutte e due amici hanno fatto una bella del dire quindi mi fa molto piacere averli con me
Anche come ricordo io faccio una domanda Luigino cioè a me quel contrasto tra il lavoro sullo Zuccherificio
Che tutto sommato al PAC alto OPA
Non dispiaceva rispetto era sempre un disastro rispetta l'altro lavoro che sembrava se ci vuoi spiegare questo stato d'animo su questi due lavori diversi il primo sullo Zuccherificio e l'altro me sembra su che faceva il meccanico un affare del genere
No sono lui non è che poteva scegliere quindi a culti vizio l'hanno messa lavorano zuccherificio che chiaramente forse un qualcosa a lui più congeniale perché faceva il bracciante agricolo mio padre e quindi aveva questa origine quindi in una qualche maniera
Forse no lo toccate vicino l'altra a a
Ancor Rizzo che è l'ultimo dei campi dove papà è stato lavorava in una fabbrica di carri armati autoblindo e voi capite che sa una certa differenza c'è Lisi pro di qua se voi si produceva per la vita di là per la morte insomma forse preso anche psicologicamente poteva poteva influire
Io non sono d'accordo con la sua valutazione però non non è il caso di entrare nel merito di di quanto diceva quello semplicemente dire una cosa poi farò dono del mio libro ovviamente all'associazione di Porta Santa Susanna volevo dire che sull'ultima organizza l'ultimo campo dove papà è stato io ho trovato degli umbri che sono morti lì
Cioè Alberici Luigi Chittò dice
Ma di Ucci
Romeo il sigillo e Caporaletti Guido di basti Assisi sono morti né cattolico pezzo dove il Papa è passato forse non erano stesso periodo non lo so ma sono morti lì
Questo per dire come questo problema ha toccato tanti e ve lo dico anche con una ricerca che sto facendo io da un anno sta lavorando su una ricerca di tutti i militari di Assisi che hanno fatto la seconda guerra mondiale
Andando all'Archivio di Stato di di Spoleto dove ci sono i fogli matricolari quelli di Assisi ne ho trovati due mila che sono tantissimi su ventidue mila
Abitanti del mille novecentotrentasei ultimo censimento Istat che fu fatto prima
Della guerra non trovati due mila di Assisi militari di questi duecentottanta che finivano deportati in Germania quindi studio scientifico
Fogli matricolari dal mille novecentoquattro al mille novecento ventiquattro sull'App facendo la proiezione tra popolazioni di Assisi e dell'Umbria e quanti ne ho trovati su Assisi
Vengono e in Umbria vengono circa novemila deportati
Questo ci dovrebbe far riflettere i come sia comune non a caso la professoressa citava appunto il il il suo parente quindi per questo va fatto conosce perché realtà toccato tanti
Ma realtà tutti si sono chiusi nella loro propria storia individuale ognuno sa del proprio padre nel proprio occhio del proprio un anno ma non sa di tutti gli altri
Addirittura non sapevamo e non sanno ancora tanti la distinzione tra prigioniero di guerra internato militare italiano perché appunto c'è una narrazione ristretta e c'era quindi il diciamo quello che stiamo provando a fare è quello di allargare la narrazione di Dari strumenti di conoscenza di informazione utili e questo io penso che è il nostro stimolante se voi anche lavoro insomma c'erano anch'io sono iscritto alla nei insomma se non erro era nei eccellenza e utilizzando
Perché sono importanti le testimonianze di individuali ovviamente attraverso quello che messaggio passa te ve lo dico con un esempio
Molti dei libri che io ho venduto sono capitati nelle mandante l'hanno comperato persone che non entra non sono mai entrate in una libreria
E che normalmente non leggono
Perché appunto hanno storie di questo tipo in famiglia
E quindi questo la stimolati anche alla lettura
Quindi c'è anche un passaggio in positivo da un punto di vista culturale di un processo e credo che sia importante loro acquisiscono dati elementi comprendono il contesto dentro quale si è trovato diciamo il il proprio familiare no
E lo stesso metro però fa nacque una cosa meritoria che leggere fa sempre bene e cultura
Abbiamo ancora qualche minuto se volete fare qualche intervento alle undici dice il presidente che chiudiamo per andare dirà al nostro momento conviviale
Ci sono altri altri interventi non ci sono
Ma allora leader
Anzi allora di sta cosa
Adesso Luigino Ciotti cere regala un libro regia una lettera all'associazione
Leggi
Allora se se siamo rimasti tutti contenti e soddisfatti di questa bella relazione
Io vi consiglia di acquistare entrambi liberi perché fanno riflettere si leggono molto bene sono sono scientificamente molto serie sentito Luigino
Che vale l'Archivio di Stato di Spoleto consultare tutto quello che hanno scritto è basato su fonti incontrovertibili per cui sono storie fatte molto bene
Allora io chiuderei la serata passo la parola al presidente no
C'è il momento d'attenzione poi abbiamo finito ringraziamo naturalmente i due relatori lui pieno Ciotti niente e il professor per sette per la
Bere per la interessante conferenza sul venti giugno quarantaquattro grazie e a a ricevere i programmi per le da settembre fino a dicembre due conferenze al mese facciamo ok andiamo tutti della cara
Ma Louise Arbour