Passaggio a Sud Est - Supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud est supplemento di giovedì ventinove aprile del due mila ventuno dello spazio che radio radicale
Dedica alle notizie di approfondimenti sulla realtà politica dell'Europa sudorientale
Il partito socialista ha vinto le elezioni parlamentari che si sono tenute domenica venticinque aprile in Albania e il leader socialista e attuale premier uscente e dirama acquistato così il suo terzo mandato
I due principali partiti di opposizione vale a dire il Partito Democratico direi di Lulzim Basha e il movimento
Socialista per l'integrazione che fa capo all'attuale presidente della Repubblica dall'esilio e metà sono stati invece sconfitti e con loro anche i partiti minori che avevano formato una coalizione appunto che ha cercati cercavo appunto di battere e diramata Ramadan nel mille novecentonovantotto
Ministro per la cultura poi nel due mila sindaco della capitale Tirana
Per per undici anni e dal due mila e tredici primo ministro che come diciamo con questa sua terzo mandato e conquista anche un un record perché il capo di governo più longevo dopo la caduta del regime comunista
Un traguardo che nessuno aveva mai raggiunto da quando l'Albania tenne le sue prime elezioni multipartitiche nel mille novecentonovantuno un traguardo anche risultato perché il veto socialista sfiorato il cinquanta per cento ha superato il quarantotto per cento ramo aveva chiesto tempo per completare i progetti infrastrutturali interrotti dalla pandemia e anche per continuare la ricostruzione
Dopo il grave terremoto che ha colpito il paese
Alla fine del due mila diciannove adesso potrà appunto concludere anche questa campagna la campagna di vaccinazione che dovrebbe consentire di armonizzare entro la fine di maggio
Un circa un un sesto della della popolazione albanese e dunque poi cercare di rilanciare anche l'industria del turismo che naturalmente è stata colpita duramente dalla crisi sanitaria
Era ma evidentemente ha avuto ragione anche delle dei duri attacchi delle dei suoi oppositori che lo accusano di legami con la corruzione organizzata di brogli nelle precedenti elezioni infatti tratto domenica sera
Quando si profilava nei primi exit poll e ne poi nelle prime primi dato un testa a testa
L'opposizione aveva rivendicato la vittoria questa però d'altra parte non è una novità successo più o meno un po'in tutte le elezioni che si sono tenute
In Albania ma così non non è stato c'è da dire che il voto si è svolto senza particolari problemi nonostante una campagna segnata da attacchi durissimi personali tra i vari candidati ex segnata anche da però da un incidente grave pochi giorni prima del del voto uno scontro a fuoco tra sostenitori e rivali in cui è morta una persona c'è da dire che nelle scorse elezioni parlamentari albanesi sono state caratterizzate da una campagna molto vivace appunto come dicevamo però d'altra parte le autorità hanno anche abusato delle loro cariche pubbliche preoccupazione viene anche dal fenomeno la compravendita dei voti questo è quanto ha dichiarato proprio a Tirana il giorno dopo le elezioni la missione di osservazione congiunta per ufficio OSCE per l'istituzione democratiche i diritti umani cioè l'ODIHR
L'assemblea parlamentare dell'OSCE l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Ecco noi di tutto questo viviamo raccontato naturalmente in questi mesi queste settimane
La questa da questa campagna elettorale e da da sempre dall'inizio di passaggio a sud-est di raccontiamo la realtà dell'Albania e anche la la sua situazione politica vogliamo parlare delle lezioni
In in Albania il venticinque aprile in questo supplemento
Lo faremo ovviamente tutto questo parleremo nella puntata di passaggio sul destino da domenica prossima domenica due maggio mai nel supplemento di questa settimana vogliamo invece dare spazio a un a una notizia che ha un suo peso perché una notizia che ha a che fare con Paco gli equilibri geopolitici che che toccano da vicino poi anche le aree di cui ci occupiamo vogliamo per dare spazio la decisione del presidente statunitense Jo by tende a riconoscere ufficialmente il genocidio armeno avvenuto una secolo fa come era stato si era capito nei giorni scorsi nel l'abbiamo detto anche in apertura della la puntata di passaggio a sud-est di fino a domenica venticinque aprile
Si era si era prefigurato sono questo annuncio che poi è arrivato sabato scorso ventiquattro aprile by denari conosciuta ufficialmente il genocidio degli armeni compiuto dall'Impero ottomano tra il mille novecentoquindici mille novecentoventidue
La dichiarazione ufficiale diffusa dalla Casa Bianca sottolinea che il riconoscimento non è un'accusa la Turchia ma intende confermare la storia perché questo non accada mai più immediata la reazione di Ankara il presidente
Resetta il perdono accusato quella che ha definito la politicizzazione da parte di terzi
Del dibattito sul genocidio
Duro anche ministro degli Esteri merluzzo già fuso o Lou che ha replicato in maniera peraltro alquanto presuntuosa
Che la Turchia non prende lezioni da nessuno sulla sua storia soddisfazione invece da parte del presidente almeno Nicol Pacini anche definito Cordivari denuncia sto potente un passo potente che finalmente chiama le cose con il loro nome
La dichiarazione di Baden è stata diffusa il ventiquattro aprile perché questa è la data in cui viene fatto risalire l'inizio numero centoquindici delle deportazioni e delle eliminazione degli armeni da parte dell'Impero ottomano
Una uno sterminio che con stinco stacca uso a un milione e mezzo di morti è quello che gli armeni chiamo nel Mercier che Anna il grande male il grande grande crimine
Il ventitré aprile by bene ha ha parlato con Erdogan si sono sentiti telefonicamente ha preannunciato la dichiarazione
Stando a quello che hanno riportato i giornali anche se non è ben chiaro che cosa si siano detti forse non gli aveva detto chiaramente cosa avrebbe detto
Vari va detto che la posizione ufficiale d'autorità turche è sempre questa tra quella di ridimensionare
La vicenda di indicare un numero inferiore di vittime e di negare soprattutto la definizione di genocidio cioè di eliminazione pianificata e sistematica degli armeni in quanto tali da questo però è una verità che storica che ormai è emersa attraverso gli studi che sono stati fatti
La questione infatti è da anni al centro di controversie
Storiche e politiche e anche di polemiche tra la Turchia tra la Turchia e i paesi e gli organismi che hanno riconosciuto il genocidio armeno pensiamo solo alle tensioni della Turchia con l'Unione europea e i vari stati membri
Che hanno riconosciuto il genocidio oppure tra la Turchia la Santa Sede a al momento sono ventinove i paesi del mondo che hanno riconosciuto ufficialmente il genocidio armeno compresa
L'Italia
I titoli ha tra l'altro esiste una legge che punisce con il carcere chi sostiene l'esistenza del del genocidio armeno
Ma esistono però anche studiosi intellettuali e artistiche rifiutano la posizione ufficiale posizione negazionista dell'autorità
E ne parlano ma anche a costo punto di il di sanzione loro confronti vogliamo proprio partire da uno studioso lo sto allo storico turco
Tanner a caccia Anna
Che ha scritto un libro su questo e lo ha intervistato Monica Ricci Sargentini l'intervista è uscito sul Corriere della Sera lunedì ventisei aprile
E le la l'articolo spiega che dopo anni di studi e di ricerche tenera cacciamo lo storico turco che aveva ha fornito al mondo le prove schiaccianti del genocidio armeno
Sente che è arrivato il momento della svolta quella che aspettava da tempo le parole di By the mettono un'enorme pressione sulla Turchia
Dice senza nascondere la forte emozione al Corriere perché ora si apriranno le cause per i risarcimenti e perché Ankara sarà isolata politicamente quindi giustizia sarà fatta
E chiede Monica Ricci Sargentini di certo non è breve periodo
Ma finalmente si apre un nuovo cammino per avere dei frutti ci vorranno anni e ci saranno conseguenze anche per la la Turchia per Ankara significherà un isolamento totale secondo Tanner a caccia Amma
Che la lo ricorda Monica Ricci Sargentini nel settantasei fu condannato a dieci anni di prigionia per avere discusso pubblicamente il genocidio armeno là non ci sono l'anno successivo fuggì in prigione riparò in Germania e adesso insegna negli Stati Uniti ed è un come l'ha definito Antonia Arslan un combattente per la libertà e ha scritto un libro e si titola Killing Words ed è uscito in Italia lo scorso anno
Che è un elemento cruciale scrive Monica Ricci Sargentini per il riconoscimento delle genocidio
E Tanner lanciamo lo ha pubblicato nella speranza di eliminare l'ultimo mattone del muro del negazionismo
Eric
La dal dalla questo storico importante data nera cacciamo intervistato da Monica Ricci Sargentini su quelle della sera l'intervista del viene pubblicato il ventisei aprile passiamo un altro storico lo storico francese Michele mi Caniana
Lo ha sentito dagli razza pala che da Parigi per avvenire è stato pubblicato punto su Avvenire il venticinque aprile
Nikaya parla di una svolta più universale nel solco voluto dal presidente della difesa dei diritti umani
Secondo punto amica e Liikanen si tratta di un riconoscimento estremamente importante sul piano internazionale perché gli Stati Uniti sono l'unica potenza ancora in grado di influenzare la politica della Turchia
Si può parlare di una svolta chiede Zappalà
Anche se non pochi paesi hanno già riconosciuto il genocidio armeno
Questa mossa della Casa Bianca ha una portata più universale a differenza dei Paesi europei Washington in grado di instaurare con una rapporto di forza con Ankara
Anche se nell'immediato volendo essere realisti non cambierà probabilmente nulla nella politica interna a turca
E secondo di cani Anna è una una ninna una scelta per innanzitutto personale del presidente Baj De Anna
Un uomo dalla lunghissima esperienza nelle relazioni internazionali Weiden conferma così l'accento sui diritti umani posto sotto la sua presidenza poi da questo naturalmente arrivano cose importanti per l'Armenia
Nella nella nella questione entra però anche l'Azerbaijan che alla stregua della Turchia integrato fino al novantuno il negazionismo del genocidio armeno come elemento cardine della propria comunicazione politica e Azerbaijan e Armenia
Sono opposti dalla questione il Nagorno Karabakh
E la Turchia resterà irremovibile chiede Zappalà è questo è chiaro risponde mica Elleni Caniana
A me almeno fino a quando non comincerà un processo profondo di democratizzazione la questione di un cambio di linea verso il genocidio potrebbe divenire centrale solo con un cambio istituzionale profondo in Turchia e lo stesso vale per la serba Jan doveri analogamente uno stretto legame fra ideologie nazionaliste negazionismo del genocidio per il momento non si può essere
Ottimisti
E allora vediamo le le le le questioni poi i più che vanno al di là della questione specifica perché
La Presa di la presa di posizione di Baj De Ana era stata preannunciata anche se non ufficialmente nei giorni precedenti come dicevamo e a scriverlo erano state due testate
Piuttosto attendibili
Il New York Times e il Wall Street Journal
E ha proprio cogliendo questa questa notizia anche si preparava insomma qualcosa di grosso già il ventitré aprile e la Repubblica Scream pubblicato un articolo di Marco Ansaldo
Che parla appunto della sfida di D by del a è ardo Anna il discorso di Baj Del sullo sterminio degli armeni ha avuto una lunga preparazione scrive Marco Ansaldo anche questo è da tenere importante come ci si è arrivati
Prima il direttore dell'Istituto di Storia dell'Accademia Nazionale delle Scienze che l'Armenia Ash otto nel Coni anti ha inviato una richiesta di intervento alla Casa Bianca
Messaggio a cui collaboratore del Presidente americano sono sembrati dare luce verde poi è arrivata la lettera aperta di oltre cento membri del Congresso statunitense primo firmatario democratico alla Schiffer
Che lo invitava a dare seguito alla sua promessa elettorale
Già il Congresso ha etichettato l'eccidio come genocidio con un voto bipartisan nel due mila diciannove
Ma a ora appunto che succede ora rischiare seriamente scriveva Ansaldo
Sono i rapporti sempre meno stabili fra Washington e Ankara con conseguenze dirette soprattutto in Medioriente dove la loro collaborazione nei da tempo vacilla
Dopo l'uscita di scena di Donald Trump a lui più vicino il capo dello Stato turco appare in difficoltà con l'Occidente la nuova amministrazione statunitense
Non sembra intenzionata a fare sconti sui diritti civili democrazia e protezione delle donne messa a repentaglio dal ritiro della convenzione di Istanbul sulla violenza di genere
Così appunto scriveva Marco Ansaldo il giorno prima insomma che arrivasse la dichiarazione ufficiale di di Erdogan
E scusate di di Baj De Anna che ha suscitato appunto la reazione dura di Erdogan e appunto lo scontro con Ankara e di questo restiamo sulla Repubblica si occupa fra Federico Rampini
Ma nella l'articolo pubblicato il giorno dopo la dichiarazione domenica venticinque aprile
Secondo Rampini la scelta di By the di ignorare le convenzioni diplomatiche è un indice di degrado nelle relazioni tra Washington e Ankara e la vittoria di una lunga campagna condotta da parlamentare americani su pressione della forte diaspora armena negli Stati Uniti
Un solo presidente il repubblicano Ronald Reagan aveva usato il termine genocidio negli anni ottanta dopo di lui successivi leader aveva preferito non offendere i governi turchi
Ed al fallito golpe dell'estate del due mila e sedici prosegue più avanti poi l'articolo di Rampini che le relazioni tra Washington e Ankara si sono deteriorate
E ardo Anna accusò l'amministrazione Obama di aver appoggiato le forze che volevano rovesciato dall'ora si è gradualmente avvicinato Vladimir Putin
Gli Stati Uniti hanno cercato a lungo di ricucire rapporti visto il ruolo strategico della Turchia a presidio del fianco meridionale e orientale della NATO ma la scelta di Baglioni sulla questione armena
Sembra segnalare in cambio di approccio la fine della politica sorta anche il Pentagono
Che aveva sempre difeso d'importanza della relazione con Ankara avrebbe ormai deciso di adottare un atteggiamento più duro nei confronti di un alleato giudicato sempre meno affidabile
E del ha quindi dunque a questo questo da Federico Rampini sulla Repubblica domenica scorsa venticinque aprile su su banche sfida e ardo Anna e c'è uno scontro tra Stati Uniti ad Ankara
E la stampa un altro corrispondente dal dall'dagli Stati Uniti Paolo Mastrolilli inviato al New Yorker
A anche lui a questo serve il venticinque aprile parlava appunto della di Bari perché apre un nuovo fronte con la Turchia delle relazioni bilaterali sono in deterioramento da tempo
In generale per l'abbandono della linea laica di governo e le violazioni dei diritti umani e in particolare per alcuni atti specifici
Per don sospettava che l'amministrazione Obama avesse appoggiato il tentativo compiuto il tentato golpe del due mila e sedici e chiedeva che gli Stati Uniti d consegnassero il religioso dissidente Petula di Lenna accusato di tramare dal suo esilio intenso indegna
In più rimproverava a Washington l'appoggio in Siria ed Iraq dei curdi ritenuti quinta colonna del e Kakà
Il il Partito dei lavoratori curdi la l'organizzazione guerrigliera che vuole separatismo e quindi destabilizza la Turchia da parte loro gli americani ricorda sempre Mastrolilli Mastrolilli e soprattutto il Pentagono
Non non hanno mai perdonato ad Ankara l'acquisto nel due mila diciassette dei missili russi terra-aria S quattrocento imponendo sanzioni perché sono incompatibili con il con la sicurezza della NATO e i caccia F trentacinque
Anche l'interventismo in Siria Libia Iraq Azerbaijan ha complicato le cose l'Europa
è sempre stata più prudente non solo per la vicinanza geografica e le trattative ormai archiviate per l'ingresso nell'Unione Europea ma soprattutto per il rischio che ardono indirizzi verso i suoi confini migliaia di rifugiati siriani
E su su questo lo sappiamo sono all'Unione Europea ha pagato e paga miliardi di euro la Turchia
E la Turchia utilizza poi queste questa questa nella questa leva dei Green Day rifugiati siriani come una un ricatto nei confronti l'Unione europea
E by then però prosegue l'articolo Mastrolilli sulla Stampa di domenica scorsa valida ma però ha deciso che è venuto il momento di contrastare questa deriva
A lungo ha fatto attendere Erdogan per il primo contatto che durante la telefonata di venerdì sera lo ha informato delle sue intenzioni
Ora poiché conclude Mastrolilli ricordando che baite in pietra e ardono al vertice NATO del quattordici giugno per correggere le relazioni se ancora possibile
Così Mastrolilli sulla stampa di del venticinque aprile la questione della NATO si vedranno al vertice NATO e l'alleanza atlantica la queste a uno snodo importante tenere relazioni tra Washington e ed Ankara Annie scriveva mi ha scritto Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera domenica venticinque aprile dove appunto anche qui si parla della di Baden che sfida ardo Anna e ha provato a dare la dell'alleanza atlantica
Sarcina scrive come le relazioni con gli Stati Uniti possono complicarsi
Però la Turchia resto un presidio irrinunciabile per la NATO l'errore le relazioni tra i due Paesi già complicate ora possono diventare un problema anche per l'alleanza atlantica
Scrive Sarcina a Washington cresce l'irritazione per l'attivismo di ardo Anna nella Grande Medio Oriente dalla Siria alla Libia e non piace l'ambiguità dei rapporti con Vladimir Putin ostentata dal presidente turco e queste sono le cose che hanno sottolineato anche gli altri
Esperti della questione osservato insomma che conoscono
Tutte le dinamiche dello scacchiere nello stesso tempo però scrive Sarcina la Turchia resta un presidio irrinunciabile della NATO nel Mediterraneo
Anche per questo le amministrazioni statunitense si sono sempre rifiutati di riconoscere l'olocausto armeno come hanno fatto ventinove Stati Italia compresa oltre a Papa Francesco l'ultimo presidente americano parte parlarne era stato Ronald Reagan nel mille novecentottantuno
Poi il tema venne archiviato il nome del realismo politico l'uscita di Baj Del è uno strappo anche per la dottrina politico diplomatica degli Stati Uniti
Vedremo insomma perché le conseguenze geopolitiche dei di questa che molti fisico una svolta ci sono e proprio di questo ha scritto Vittorio Da Rold su domani sempre domenica venticinque aprile
I rapporti tra anche a Washington si sono fatti sempre più tesi dopo l'addio di Trump tra i principali punti di frizione con l'alleato NATO resta il rapporto con la Russia di cui la Turchia acquistato il sistema missilistico a sé quattrocento subendo le conseguenti sanzioni americane
Ma l'amministrazione statunitense ha rimarcato la distanza anche sul tema dei diritti civili e della democrazia criticando il ritiro dalla convenzione di Istanbul contro la violenza di genere e ora si prepara ad aprire un nuovo fronte
L'uso del termine genocidio da parte del nuovo presidente statunitense
Segna un rafforzamento di un asse transatlantico
Nel quadrante libico per contrastare l'influenza turca e russa
La attenzione a quelle adesso questo passaggio la definizione di Mario Draghi Suardo en dittatore si inquadra nel contesto dove by then ha definito il presidente turco un autocrate e Vladimir Putin un killer
Se ci avete seguito
Se avete seguito nelle ultime puntate di passaggio a sud-est di queste di queste ultime settimane
Abbiamo notato abbiamo somma ha detto che secondo noi più quando quello che abbiamo fatto sentire queste parole in cui con cui il nostro Presidente Consiglio Draghi ha definito Verdon a un dittatore
Suscitando Montefusco facendo sollevando anche un incidente diplomatico con Ankara è però non ci siamo permessi farà fare osservare e queste parole Draghi non le aveva utilizzata a sproposito non si trattava ne dirige
Né di inesperienza politica
Draghi non è un tecnico è un è un fine politico comunque è uno che ha esperienza politica ma non è nemmeno un'ingenuità insomma dovuta cala a non capire le parole Draghi sa bene le parole che usa ecco
Vittorio darò dice la stessa cosa insomma la definizione di Draghi
Su erba dittatore si inquadra nel contesto dove vai dalla definito il presidente turco un autocrate e Vladimir Putin un killer c'è una questione di geopolitica
La nuova amministrazione americana prosegue Darold su domani domenica venticinque aprile
Non sembra intenzionata ad accettare nuovi superamenti di linee rosse da parte turca del Mediterraneo come quando era don alla parata militare a Baku nel dicembre scorso per la vittoria zero nel Nagorno Karabakh citò era ben passa uno dei componenti del triumvirato che insieme agli altri due Mehmed Talat e a mettere Jamal è considerato anche responsabili di genocidio degli armeni
Ecco questo era tutto il il quadro insomma del del dal punto di vista geopolitico ma avviandoci a qui tutte le implicazioni e tutte le conseguenze
Le conseguenze appunto geopolitica che potrebbero avere potrà vedere la svolta di di By the nel presente studentesse che ha definito genocidio lo sterminio del popolo armene dunque irritando fortemente la la Turchia e allora chiudiamo le socie avviamo a chiudere questo supplemento settimanali passaggio sud est andando proprio alla parola genocidio e prendendo quanto ha scritto Antonia Arslan su Avvenire domenica scorsa domenica venticinque privata che Aslan
Una scrittrice e traduttrice e anche un'accademica italiana di origini armene
Autrice di molti libri il PIL più famoso della Fattoria delle allodole da quest'atto anche è stato tratto anche un film
ASL Anna comincia citando proprio il libro di tenere ANCI ama lo studioso turco con cui abbiamo cominciato questo
Questo supplemento Killing Words i telegrammi di Talat Pasha il genocidio armeno uscito in Italia per Guerrini
Nel due mila e venti in cui scrive Antonia Arslan
Giunge alla definitiva dimostrazione anti quei famosi telegrammi raccolti poi venduti da un funzionario dell'amministrazione turca a un giornalista armeno del mille novecentodiciotto sono assolutamente autentici
Perché questo gruppo di telegrammi e così importante cosa c'è in quei pochi testi che ne rendono che ne rende l'autenticità talmente fondamentale per la causa armena che è valsa la pena da parte di vari governi turchi di architettare complicate narrazioni per cercare di Imrali darli
Il fatto è che sono pietre miliari
Essenziali spoglie testimonianze nel male del male in azione nella sua forma più autentica
Senza infingimenti senza retorica senza maschera Touré di sorta il male allo stato puro
La volontà espressa con chiarezza in poche parole brutali e la lingua di telegrammi appunto che gli armeni andavano soppressi che non si potevano tollerare scrupoli di sorta
E che questo era necessario per il bene della Patria perché amarla significava eliminarne il maggior numero possibile senza esitazioni che senza riguardi e dai telegrammi prosegue Antonia Arslan appare con grande chiarezza
La programmazione fredda e spietata dei massacri da parte di un gruppo di uomini fanatica mente dei volti a quella terribile idea di sterminio totale di una minoranza che si definisce appunto genocidio
Ma questa è una parola nuova per un crimine nuovo come aveva ben chiaro in mente Russell Enki né il giurista ebreo polacco che la inventò nel mille novecentoquarantaquattro dopo aver studiato per anni caso armeno
E a vere subito l'impatto della Shoah nella propria famiglia come ebreo emenda go ogni aspetto poi il l'articolo va avanti
Il viso a venire delle venticinque aprile si conclude
Ricordando appunto un proverbio turco la verità alla cattiva abitudine di venire fuori un proverbio turco che da nere tenere a caccia cita appunto nel suo libro Killing Words
Nata nel Lanna il venticinque aprile ha pubblicato un articolo anche sul Corriere della Sera
Non abbiamo adesso il tempo di di leggi ad hoc un articolo in cui si parla delle intitolato il popolo dei tre laghi delle mille chiese dall'autonomia negata silenzioso sterminio quei massacri dimenticati per settanta anni l'Impero ottomano
Fece
Trovò sulle il rancore profondo per la crisi l'Impero ottomano trovò sbocco micidiale funesto
E Keith Jarret programmando l'Olocausto degli ebrei disse chi si ricorda dei massacri degli armeni
Di questo scrive appunto Antonia Arslan questo articolo su quelle della sera che non abbiamo adesso il Monte Po di leggere ma che per racconta un punto mentre l'articolo sull'avvenire età nera
Pare dinamiche del snella nella spiegazione della senso della parola genocidio di che cosa un genocidio l'articolo su quelle della sera racconta la storia insomma di come si arrivo al genocidio del popolo armeno e il ventiquattro aprile
Il giorno proprio della dichiarazione ma non per questo la Repubblica sempre per quanto del genocidio ha pubblicato un lungo articolo di Laura Mira Chiana renderà chiara una diplomatica italiana con una lunga carriera
Ambasciatore ed è figlio di un sopravvissuto del del genocidio armeno
Perché le è stata pubblicata il ventiquattro aprile perché vedeva capì la cute langue nell'anniversario dell'inizio del del del genocidio armeno del mensile che nella grande il grande male grande crimine
Appunto
Laura Mira che Anna la racconta spiega raccolta come lo sterminio quello quello del del genocidio
Armeno sia uno sterminio di un popolo che aspetta ancora giustizia perché è mancato quello che fu il Tribunale di Norimberga per gli ebrei la mancanza oggi è riconosciuta da circa trenta trenta Paesi
E anche la maniera che Anna ricorda eccita giustamente Keeling Borders del dedita Nérac c'Amma libro dal quale scrive emerge un disegno lucido razionale persistente determinato
Fino ai minimi dettagli e conclude scrivendo che in questi tempi di pandemia di crisi ove tutti siamo alle prese con la sopravvivenza i diritti umani negati le guerre lontane
Tendono a passare in seconda linea negli appunto i diritti umani
Le le guerre lontani
Diventano marginalità relegate agli appelli umanitari di volenterosi o alle voci inascoltate della religione neppure pandemia negazione dei diritti e conflitti hanno una matrice comune sono frutto dello stesso squilibrio violento
E ciò che riconosce l'Agenda due mila e trenta dell'ONU per lo sviluppo sostenibile ha colto nel due mila e quindici dall'intero mondo
Quando affianca obiettivi sociali salute istruzione
Lotta alla povertà e le diseguaglianze ad obiettivi di risanamento del pianeta
In altri termini riconoscere i diritti delle persone l'identità culturale dei popoli praticare il metodo del dialogo per la civile convivenza rispettare la natura che ci circonda
Significa sanare questo profondo squilibrio e ripristinare condizioni di lipidi per questa e le future generazioni
Così si conclude questo articolo dell'ambasciatore Laura Mira anche Anna figlia di un sopravvissuto del genocidio armeno sulla Repubblica del ventiquattro aprile
Ed è un bel bell'articolo perché partì appunto dal genocidio armeno dalla la manca la mancata giustizia internazionale che il popolo armeno aspetto da cento sei anni
E però conclude con l'oggi e stabilisce appunto un nesso tra il i genocidi allora a quello armeno affianchiamo come fa hanno Antonia Arslan una anche poi la Shoah ebraica
Ma alloggi quindi alla i diritti umani negati alle guerre lontane di oggi che tendono a passare in seconda linea di fronte la pandemia e invece e appunto
Riconoscere i diritti delle persone l'identità culturale dei popoli praticare il metodo del dialogo per una civile convivenza a rispettare la natura che ci circonda significa sanare questo profondo squilibrio ripristinare condizioni di debiti per queste le future generazioni
E perché non accadano più una Shoah un nostri un un grande un grande male
Ci fermiamo qui con nel supplemento di passaggio su testi di questa settimana e abbiamo dedicato quasi interamente al siamo partiti appunto dalla dichiarazione del presidente sul tema saggio by the rincari conosciuta ufficialmente il genocidio armeno
Abbiamo punto fatto messo su in riga anche le questioni geopolitiche che derivano da questa dichiarazione molto importante ma la l'abbiamo però allargato il discorso anche ad altre ad altre questioni
Tutti gli articoli che che abbiamo citato in questo supplemento di trovate
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Vi ricordiamo che tutte le puntata di passaggio a sud-est le trovate su radio radicale punto it andando nella sezione
Rubriche inonda invece ci sentiamo domenica sera domenica due maggio alle ventuno per una nuova puntata grazie di averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata in compagnia di radio radicale