"La radiofonia"

Insieme anche se alcuni dei relatori anzi ha chiarito alcuni promotori sono ancora fisicamente reperti proprio perché ci sono alcuni degli intervenuti
Che devono andare via presto dei l'intervento estremamente importante ci costringe quindi ad anticipare l'apertura dell'attore
Con Presutti iniziale del tuttora Gianfranco tratte io al presidente della
Il regime notevole signore e signori colleghi ed amici
A me è toccato il tragitto compito l'altro non riportino il più cordiale benvenuto questa conferenza sia a nome dell'associazione che rappresento sia a nome delle altre associazioni che con a hanno dato vita federati vale dire le associazioni Corallo arma
Noi editori radiofonici ci attendiamo molto da questa giornata dei lavori che in essa si svolgerà
Roma è superfluo ricordare che da quasi quattordici anni siamo in attesa di un provvedimento legislativo che regolamenti il settore che dia le nostre aziende certezze prospettive soprattutto diritti
Per quattordici anni stiamo compiendo sacrifici enormi impegnando risorse energie fatiche per sviluppare il settore radiofonico locale e dargli una professionalità compito questo molto arduo in un mercato lacerato da concorrenza sleale ed assolutamente inaccettabile
In questi quasi quattordici anni abbiamo dato ampia dimostrazione di maturità ottemperando puntualmente in molti doveri che valgono anche per questa professione
Doveri che tuttavia non sono mai stati e non sono controbilanciati da alcun diritto
Ebbene da quasi quattordici anni stiamo attendendo questi diritti il diritto di esistere e di lavorare di prosperare
Stiamo sprecando risorse economiche incredibile nella difesa del nostro lavoro e delle frequenze risorse che potrebbero essere mirati a scopi ben più produttivi se venissero finalizzate migliori investimenti sia in termini di forza lavoro che i mezzi tecnici
Ecco arrivato in questo momento il signor ministro che salutiamo apprendiamo anche a lui il benvenuto
Dicevo che da quasi quattordici anni vediamo ogni giorno sempre più assottigliarsi le prospettive di sviluppo grazie ad una serie di fenomeni che minacciano la nostra stessa sopravvivenza a livello locale
Con i lavori di questa manifestazione gli editori radiofonici locali e con essi si augurano che voi tutti possiate aiutarci a rimuovere questa grande ingiustizia sociale che stiamo subendo da molti anni signor ministro signori onorevoli siamo giunti forse all'ultima spiaggia per la radiofonia locale ed è per questo che oggi da voi ci attendiamo molto e sperano che non abbiamo ulteriori delusioni prova lascio all'amico Franco Mugerli il compito di presiedere questa giornata grazie ancora per la vostra partecipazione
Questa nostra giornata come avete visto dal invito che avete ricevuto etica condotti qua superando faticosamente le transenne che ormai comincia a dare cingere la città di Roma ne siamo stati particolarmente geniale nel per fare questa conferenza proprio in una giornata così importante dei giurati
Chiediamo che comunque un piccolo angolo a la Stampa Possa dedicato soprattutto che attraverso le mille difficoltà sia i relatori e soprattutto anche di partecipanti gli editori possono partecipare
C'è una sede
A me il compito dunque di preside questa giornata due ridere scritte così acceleriamo i tempi tempi che vorremmo veramente fossero il più possibile stringati
Proprio perché anzitutto siamo di radiofonici quindi la nostra non Vezza d'onda non già allora ma addirittura minuto forse secondo questa stessa attenzione la chiediamo naturalmente anche ai tempi relatori che si alterneranno a questa mattina al microfono per dare la possibilità veramente a tutti di poter parlare di chiudere i lavori intorno alle tredici tredici e trenta
Ciò che solo un anno fa poteva sembrare una provocazione di alcune associazioni radiofoniche e ora diventato l'orientamento e politico prevalente
Una legge per la radio distinta dalla televisione non solo è possibile ma ormai auspicata dei più una legge che individui e riconosca la peculiarità dello strumento radio rispetto alla televisione e lo leggo lì con norme apposite e distinte
Una legge per la radio e sollecitata da oltre cinquecento emittenti radiofoniche aderenti a Federlazio che assommano in base ai dati dell'indagine Audiradio
Nove milioni di ascolti quotidiani
Una legge per la radio ripetutamente richiesta anche per settore sempre più ampie qualificati del servizio pubblico
Ed ecco ne avevo piacere che questa mattina abbiamo con noi proprio nel promotore di questa manifestazione una testata così importante quale il GR uno
Una legge per la radio viene condivisa da oltre duecento deputati di tutti i gruppi parlamentari della Camera
Sia della maggioranza che dell'opposizione i loro nomi li trovate nella cappelletta stampa alcuni altri si sono aggiunti proprio nella giornata di ieri di questa mattina
E significativo che appartengono proprio a tutti i gruppi politici che hanno firmato la petizione di federati a condividendone le motivazioni e l'impostazione
Una legge per la radio e quanto chiedono tre proposte di legge o meglio due scusate proposte invece presentati in questi mesi tra diverse forze politiche la Sinistra indipendente il Partito comunista democrazie proletari Berti partito radicale
In ordine di apparizione
E il partito socialista e questa mattina probabilmente avremo buone notizie anche dalla Democrazia cristiana
Una analisi comparata di questi testi fa emergere una sostanziale omogeneità di impostazione delle tre proposte che hanno comunicato i saldi
Una articolazione solo per emittenti locali con la possibilità di interconnessione solo per un numero limitato di ore
La distinzione tra emittenti commerciali e comunitarie precise norme antitrust il riconoscimento dell'impresa di informazione radiofonica
Unica discriminante di rilievo il ruolo delle regioni la cui funzione importante nella gestione della legge e comunque riconosciuta da tutti i partiti
Una legge per la radio appesa da quattordici anni dagli operatori come ha già detto Tateo che premi il loro sforzo editoriale tuteli i loro investimenti e dia certezza al mercato pubblicitario
Una legge per la radio che riconosca la funzione fondamentale svolta dai soggetti sociali culturali religiosi politici che utilizzano la radio come strumento privilegiato di comunicazione di partecipazione
Una legge per la radio la Corte costituzionale ha sollecitato il legislatore per l'ultima volta a regolamentare il settore prima della pesa e si spera definitiva sentenza del prossimo gennaio
Oggi è possibile regolamentare almeno la radio oggi questa legge e a portata di mano chi dovesse ostacolarla se ne assumerà davanti a tutti l'ingiustificata responsabilità
Poche parole che credo riescono a dare comunque il quadro un quadro che ulteriormente viene e arricchito di elementi e di contenuti
Entrando dunque nel merito di più da Sergio Natucci segretario generale della Associazione editori radiofonici
Sì anch'io mi associo alla coro di ringraziamenti che non è formale effettivamente sentito perché culminate rappresenta il culmine di un lavoro svolto in questi mesi e quindi io voglio prima di tutto ringraziare i radiofonici che hanno fatto molti chilometri per arrivare qua in una giornata non semplice e insieme a loro
Direi quasi prima di loro vorrei ringraziare i nostri ospiti i parlamentari il professor Santaniello garante per la legge sull'editoria che stato così cortese di pre
Intervenire e ovviamente grazie al ministro delle Poste che poi credo rappresenterà uno dei momenti importanti di questa giornata insieme agli interventi degli altri degli altri politici
Oggi è una giornata importante per la radio per la radiofonia italiana in generale sia quella pubblica che privata
Questa conferenza assegna l'apertura secondo noi di una fase nuova una fase che dovrebbe portarci interamente alla raggiungimento di una regolamentazione per il nostro settore quali sono le novità che ci spingono non dico essere ottimisti ma comunque a sostenere che veramente si apre una fase nuova la prima è che finalmente hanno in Parlamento alla Camera sono state depositate diciamo gravi due noi speriamo che oggi siano tre proposte di legge specifiche per la radiofonia
Non solo ma la Commissione cultura della Camera ha iscritto all'ordine del giorno nel Scott nella passata settimana l'esame di queste proposte
E noi speriamo che nel più breve tempo possibile si passi dall'iscrizione all'ordine del giorno all'inizio dell'esame di questi provvedimenti e comunque alla
Primo atto al primo passo che è quello di formare possibilmente un testo comune un testo unificato in questo credo che l'opera l'onorevole Aniasi sarà preziose
Oltre all'aspetto della commissione cultura che per la prima volta frontale esclusivamente il problema della radiofonia questa conferenza sancisce anche un altro elemento importante per noi e la costituzione di un largo schieramento
Uno schieramento che vede a questo tavolo
Non solo la radiofonia privata ma anche la radiofonia pubblica la RAI ed in particolare una testata prestigiosa della RAI che è quella del GR uno quindi
I privati e per la prima volta dicevo la radiofonia pubblica e questo è un segnale importante perché non è solo un problema di regolamentazione delle emittenti private
Ma è un problema di regolamentazione complessiva e di intervento per salvare la radio la radio in Italia
L'altro aspetto altrettanto importante è che a questo tavolo
C'è la federazione nazionale della stampa stamattina interverranno gli amici dell'Usigrai che il sindacato specifico dei giornalisti RAI che lavora all'interno alla Federazione della stampa
è un altro anello che si unisce a questa catena e che vuole unire simbolicamente i proprietari delle stazioni private la radiofonia pubblica i lavoratori più diciamo sensibili acque ai problemi dell'informazione ai problemi del mezzo radiofonico che sono i giornali
Questo schieramento
Preme alle porte del di queste settimane alle porte del Parlamento perché si proceda celermente ad una regolamentazione per il nostro settore
Insieme simbolicamente a parlamentari che quest'oggi hanno accettato l'invito di partecipare a questa nostra conferenza ci sono
Altri duecento parlamentari che hanno firmato il nostro appello indifesa salutiamo anche l'onorevole Tempestini
è arrivato
Sottosegretario alle Poste
Il nostro appello in difesa della telefonia perché si proceda per una legge con una legge per la radio è uno schieramento formidabile anche questo per la prima volta che si realizza ed è uno schieramento
Che si è messo insieme spontaneamente perché la radio italiana in pericolo il perché
Vogliono insieme a noi che la radiofonia trovi una giusta regolamentazione
Ecco dunque che con questo schieramento e con queste forze in campo noi
Pensiamo di poter fare accorrere la
Eventuale legge per la radio su un binario veloce o per lo meno ce lo auguriamo
Un binario io forse sono troppo ottimista ma spero che i fatti mi diano ragione potrebbe avere un iter parlamentare rapido non dico ne avremo la legge fra poche settimane ma forse e vorrei non illudermi potremo avere qualcosa di regolamentazione sulla radiofonia entro la primavera addirittura potrebbero esserci dei segnali importanti
Interessanti per la stessa Corte costituzionale che alla fine di gennaio sì riunirà come tutti noi sappiamo per esprimere un verdetto di costituzionalità sulla legge dieci
Ecco allora che con questo schieramento con queste forze in campo si apre anche una fase nuova per noi
Per gli operatori di questo settore per le associazioni di categoria e non è un caso che dietro le nostre spalle ci sia per la prima volta una sola sigla che vede insieme la radiofonia commerciale del rappresentata dall'errore la radiofonia comunitaria
Rappresentato dal corallo e altre associazioni che rappresentano
Stazioni radiofoniche sia commerciali che comunitaria un altro segno di unione è un altro segno di maturazione credo del settore che cominci a trovare aggregati anche associativi anche di sindacato di
E quindi di rappresentatività che tentano di rappresentare un vasto un ampio cartello si parla di nove mila ascolti differiti prima milioni di ascolti chiosco riferiti ad Audiradio il cartello da me rappresentato si parla di oltre seicento imprese
Sono forse poche rispetto alle migliaia che si dice esistono nel Paese noi diciamo che sono tante che rappresentano finalmente un forte movimento che vuole anche a costo di sacrifici ma vuole definitivamente procedere su un binario nuovo ed è un binario che adesso ci impone un altro confronto che quello parlamentare adesso non dobbiamo più proporre qualcosa per la telefonia adesso siamo nella fase forse più difficile che è quello di ottenere che quello che abbiamo proposto che le indicazioni che sono emersi e che hanno trovato ampio spazio in queste proposte trovino adesso
Un'altra via quella definitiva cioè quella della della legge e dell'approvazione quindi è una battaglia importante ma perché abbiamo scelto
Questa strada così difficile di una legge separata per la radio è nata dicevamo quelli come una sorta di provocazione ma una provocazione intelligente io dico perché così abbiamo finalmente ottenuto un fatto che
Importante per noi che
I partiti i parlamentari gli esperti del settore comunicazione si siano soffermati esclusivamente sulla radiofonia
Abbiamo individuato le specificità di questo nostro mezzo abbiano tentato di dare un disegno di regolamentazione specificatamente radiofonico e tra l'altro queste norme
Quelle attualmente presentate e credo anche quella che sarà presentata la Democrazia Cristiana non sono semplici norme di regolamentazione ma affrontano complessivamente i problemi
Della radiofonia in tutti i suoi aspetti provai dell'impresa radiofonica è anche questo elemento essenziale noi abbiamo scelto questa strada perché siamo stanchi ed eravamo stanchi dividere la radio come mezzo residuale rispetto ad altri
Una sorta di elemento marginale abbiamo detto più volte scherzando che il nostro sembra era ed è un mezzo bellissimo
Un mezzo che però in troppi ci dicono che ha un grande avvenire ma solo dietro le spalle e noi abbiamo più volte risposto che non ci stiamo a questo gioco e non eravamo d'accordo a questo gioco ed ecco da qui l'idea della legge la la radio
Ma l'idea di trovare un corpo di norme separato da grandi interessi televisivi che sappiamo tutti hanno bloccato hanno
Impedito in questi anni la realizzazione della regolamentazione
I dati d'ascolto di Audiradio e qui abbiamo il presidente l'al di là delle torri eoliche poi interverrà io immagino i dati d'ascolto e ci danno
Conferma ci danno conforto in questo ci dicono che la radio in questo Paese non è un mezzo residuale è un mezzo in difficoltà
Tra tanti altri mezzi ma è un mezzo che alla forza che ha la volontà di crescere l'ascolto della radio cresce anche se lentamente ed è un ascolto privato e pubblico anche in questo non è che stamani vogliamo celebrare un matrimonio senza problemi nostra Manis
Sanciamo un'alleanza sul fronte della regolamentazione sul fronte de un futuro nuovo per la radio ma sappiamo che fra radio pubbliche era di private ci sono molti aspetti di difficoltà di rapporto ma qui vogliamo evidenziare gli aspetti positivi perché l'ascolto della radio il futuro e la radio un futuro
Unitario fatto di radio pubblica e di radio privata ma dicevamo
Abbiamo chiesto una radio una legge specifica per la radio perché così pensiamo che il nostro mezzo possa trovare una sua specificità e possa trovare una strada
Nuova anche forti all'apertura di nuove tecnologie che porti a una elemento di comunicazione moderno un elemento che entra in tutte le case ormai un elemento che vede ogni giorno all'ascolto un italiano su due ed è un mezzo quindi estremamente importante e di facile utilizza
Ma
Quali soggetti all'interno di questo mezzo abbiamo parlato della radio pubblica parliamo un attimo Dinoi e io in questo sto parlando
A nome di editori radiofonici i piccoli imprenditori forse piccolissimi imprenditori ma soggetti che hanno rischiato tutto il loro capitale le loro liturgie le loro idee nella radiofonia
Piccoli imprenditori e soggetti che vogliono fare comunicazione in termini professionali anche se semplicemente per esprimere il loro pensiero politico loro credo religioso e come vogliamo rappresentare questi soggetti vogliamo dar loro una certezza
Ai primi una certezza di impresa perché rappresenta il motivo della della loro vita del lavoro del loro lavoro agli altri
Perché una certezza di comunicazione del loro pensiero politico e religioso rappresenta una certezza di libertà che credo questo Paese non Possa negare e non possa e non debba risolvere con una semplice legge
In cui la radio è un elemento marginale rispetto al discorso televisivo
Ecco questi editori e questi soggetti adesso chiedono al Parlamento che siano date loro garanzie per il futuro delle loro imprese garanzie per quanto riguarda l'espressione del loro pensiero e questo
Noi riteniamo possa avvenire con quelle leggi quelle proposte di legge che troviamo oggi in Parlamento con l'aiuto di tutti i partiti e di tutti i parlamentari che hanno sostenuto il nostro appello ma sto per concludere la radio non è tutta la radiofonia non è segnata tutta la Rose e fiori ne siamo convinti di essere in un sistema che sta scricchiolando da molti punti di vista
Avanzano grandi gruppi economici e finanziari ed editoriali anche nel settore radiofonico la radio non è più il fiorire di tante belle esperienze
Di base esperienze spontanee ormai oltre alla professionalità che ci rallegra è anche però esempio di intervento di grandi gruppi
Grandi gruppi
Sia pubblicitari sia radio televisivi sia televisivi che hanno spesso tendenze monopolistiche
E noi non vogliamo tendenze monopoliste che si esplicano nella acquisizione del maggior numero possibile di concessioni pubblicitarie in esclusiva tendenze monopolistiche possono essere rappresentate dall'acquisizione di molte testate
Ecco la radio abbiamo detto tante volte pluralismo e il numero lo dimostrano e vogliamo continuare a dirlo
La radio abbiamo detto e comunicazione locale servizio per le comunità locali noi vogliamo continuare a dirlo non vogliamo celebrare tra poco la morte di questo tipo di sistema
In virtù di un sistema diverso di omologazione nazionale o di grandi concentrazioni di proprietà
La radio deve essere per questo anche però intrattenimento non vuol dire negare parlare di comunicazione locale riferire soltanto riferirci ad una radio
Che tenta soltanto di dare informazioni di radio che vuole essere esclusivamente una di occorre deve essere una giusta miscellanea fra informazione musica intrattenimento
Un mezzo che comunica ecco noi vogliamo salvare questa radio e vogliamo che mantenga le sue caratteristiche di mezzo caldo come è stato più volte definito unico tra le altro tra i molti che riesce a mettere spesso in collegamento diretto i cittadini gli ascoltatori con le istituzioni
Ma di fronte a queste preoccupazioni per l'ingresso di grandi gruppi ci sono altre preoccupazioni tra queste sono quelle del fatturato pubblicitario delle risorse che questo mezzo risorse che sono stazionarie
Anche qui abbiamo visto due giorni fa presentazione delle delle proiezioni UPA sul fatturato ci dicono che la radio cresce ma non cresce con la forza e l'energia che noi vorremmo cresce ma troppo lentamente
E questo è un altro grande elemento di preoccupazione visto che le stazioni radiofoniche
Dico non solo e soltanto di pubblicità ebbene su questo e voglio aprire una breve parentesi perché è un elemento di dibattito di questi giorni elemento molto importante
Ed è una parentesi che riguarda direttamente la RAI visto che abbiamo la possibilità di avere di fronte a noi
Il presidente della Commissione di vigilanza ebbene avere anche il coraggio di dire come privati che su questo fronte sul Pradella pubblicità ed in particolare del la pubblicità radiofonica RAI occorre aprire un capitolo nuovo
Occorre prima di tutto dire che non possiamo più affrontare il problema della pubblicità radiofonica insieme a quella televisiva per quanto riguarda la concessionaria di Stato non vogliamo più che si perpetui il meccanismo in cui Lara la pubblicità radiofonica pubblica viene regalata molto spesso come sconto nei confronti di altri contratti
Non vogliamo più detti per quanto riguarda la radiofonia radiofonia bisogno di crescere ha bisogno di energie perché riesce ecco noi crediamo che la Commissione di vigilanza dovrebbe ne ospitiamo che ciò accada affrontare anche specificatamente il problema della radio e anche della problema della pubblicità
RAI e della pubblicità radiofonica
C'è chi afferma e per far questo occorrerebbe bloccare per tre quattro cinque anni il tetto
Della detto della pubblicità radio no non ci interessa vogliamo far crescere complessivamente il fatturato della radiofonia non è un prima di bloccare il fatturato della Rai è un problema della Rai Radio in quella di dare anche a questo mezzo alla radio pubblica le sue
Le giuste risorse in un mercato però che eviti dicevo questa orribile tendenze acquista iattura del regalo
Tendenza che ci preoccupa anche per l'ingresso e l'arrivo di nuovi gruppi vi sono gruppi radiotelevisivi adesso e che potrebbero perpetuare questo meccanismo dal pubblico al privato
è un problema che insieme a quello delle risorse ci preoccupa è il problema delle ristrettezze delle delle altre risorse essenziali per vivere sono le frequenze e sappiamo che non c'è posto per tutti
Non ci scandalizza questo ne ci preoccupa se saranno fatte delle scelte giuste e con questo mi avvio a concludere siamo coscienti che non c'è posto per tutti
Però siamo anche coscienti che dobbiamo se dovremo fare dei sacrifici fade di fronte a scelte giuste ne siamo pro pro pronti a fare le nostre scelte di coraggio credo che molti impresse ho molte emittenti in qualche modo dovranno unirsi consorziarsi dovranno trovare delle soluzioni nei confronti dell'affollamento
Però chiediamo che questo avvenga dicevo su scelte giuste non casualmente
Chiediamo
Che nelle norme di regolamentazione appunto sia privilegiata la l'emittenza locale la radio locale
Ma anche la radio nazionale ottenuta per interconnessione collegamento delle stazioni locali anche se siamo perfettamente coscienti che nel Paese sono maturati anche altre forme di radiofonia per forme in qualche modo la legge dovrà affrontare e non certamente uccide
Ecco di fronte a questo crediamo che le proposte che sono oggi di fronte al Parlamento siano proposte che raccolgono molte delle nostre indicazioni
Molte delle esigenze della categoria della categoria radiofonica
Di fronte a questo dicevamo abbiamo queste proposte di legge
Proposta di legge che sentiremo stamani che iter potranno avere e che i tre avrà
Ma sia chiaro con questo vorrebbero concludere che qui stamani non c'è il Partito della legge per la RAI noi abbiamo fatto queste scelte abbiamo intentato di giungere ed è stato un successo alla per disposizione dei progetti di legge per la telefonia perché credevamo che questo permettesse
Un'analisi specifica dei nostri problemi adesso l'abbiamo ottenuta noi riteniamo che di fronte ad un blocco
Della legge complessiva di sistema di fronte ad un cammino lento o al non cammino della legge generale radiotelevisiva si debba procedere separatamente per la radiofonia
Qualora noi avessimo la garanzia e nel giro di pochi giorni o di poche settimane
La legge complessiva di sistema proceda al Senato e alla Camera ebbene nessuno di noi piangerà se non avremo una legge separata per la RAI
Ma avremo sicuramente all'interno della legge complessiva di sistema il Governo ha presentato al Senato un corpo di norme esclusivamente radiofoniche un corpo di norme specifiche che spinto erano dentro queste che non sono l'omologo inferiore o un elemento riduttivo del sistema televisivo
Questo è l'obiettivo ottenere una radio una regolamentazione giusta per la radiofonia
Ripeto se si blocca la legge radiotelevisiva vada avanti la legge sulla radio questa è la dimostrazione dell'interesse che noi abbiamo nei confronti del
Della
Nostra categoria dei nostri problemi noi crediamo che la legge generale però avrà molti problemi
E allora riteniamo che non dobbiamo neppure attendere un istante sul fronte della legge separata per la radio e chiediamo che la cava inizi immediatamente il dibattito su tutte le norme che non contrastano con il disegno generale perché la legge sulla radiofonia e le leggi che sono alla Camera sulle fogna non rappresenta non è una sperimentazione di una regolamentazione televisiva nel rappresentano tentativi di
Limitare i soggetti televisivi è un'altra cosa e pertanto riteniamo vista una grande adesione che abbiamo tenuto non ci siano ostacoli a procedere in questo senso
Grazie Natucci
C'è un piccolo problema siamo abituati a vedere terremoti all'Est probabilmente un piccolo terremoto anche nel calendario dei lavori in casa nostra quindici è consentito
Il calendario dei lavori prevedeva un successione di interventi così data la Rai nella persona di debutti giurato Del Bufalo segretario nazionale del relazione fare la stampella
La comunicazione giuridica del avvocato consignori poi i politici
Ci sono degli impegni parlamentari e di governo che stringono in particolare che costringono avrà assentarsi per questa nostra in conto molto presto alcune qualificati esponente e chiediamo se è possibile questi nostri amici veri rimandare di qualche decine di minuti dove intervento noi non scappiamo
Chiederei la parola in successione
Quattro personalità che sono i presenti con noi oggi il ministro ma mi l'onorevole Aniasi l'onorevole errati e il professor Santaniello
Quindi piani di questo modo peraltro io avrei potuto anche conciliare gli impegni parlando
Per il primo subito dopo i relatori ma in relazione a questo accavallarsi
Questioni che ciascuno di noi ha di fronte
A problem volentieri
Questa serie di interventi definiti interventi di coloro che hanno responsabilità pubblica
Io ho apprezzato molto l'impostazione che ha dato Narducci alla questione
Ripeto quanto ho avuto occasione di dire in un precedente convegno non sull'obiezione anche tenuto conto delle condizioni come dirò
Ci sia una esame della materia che riguarda la radiofonia separato dall'esame che riguarda più specificamente il mondo televisivo
Così come non ho assolutamente nulla in contrario a che nasca un provvedimento legislativo una legge da un'iniziativa parlamentare d'altro canto la stessa legge per l'editoria dell'ottantuno nacque da proposte di legge di iniziativa parlamentare non ci fu nessun disegno di legge governativo
Precisato questo condivido quanto ha detto Amatucci cioè
Di partitini italiana già andiamo già molti non è il problema di far sorgere un partito della radio anche perché un paio di partite la televisione almeno un paio fine abbiamo e quindi questo pluralismo non è il caso di alimentarlo ancora cioè intendo dire
Non è una questione ideologica o di prestigio è una questione pragmatica vediamo come arrivare nel più breve tempo possibile a una regolamentazione di questo settore tenuto conto delle specificità di questo settore tenuto conto del lì terre prevedibile o che si verificherà perché mi pare che di previsioni su questo terreno se ne siano sbagliati tante
Nuovo imprevedibile occhi si verificherà per quanto riguarda la regolamentazione nel suo complesso e io vorrei appunto concludere
Con una proposta come un'ipotesi molto pragmatico della quale ho parlato anche con qualche amico presentatore delle leggi e e con lo stesso sottosegretario che poi seguirà diverso dei lavori e che mi pare possa conciliare diversi punti di
Un breve cenno su quelle che sono non dico le previsioni ma le constatazioni che possiamo fare dispetto alla regolamentazione
Di carattere più generale anche se era una regolamentazione che non affrontava per non mettere troppa carne al fuoco specificamente alcuni problemi peculiari del mondo radiofonica
Beh io qui vorrei ricordare consentirmi di perdere due minuti per rammentarlo
Che nel novembre dell'ottantasette io presenterei
Una proposta frutto di riflessioni del tutto personali
Per quanto attiene IVA la regolamentazione della televisione da presentare ai ai segretari dei partiti politici
Rappresentanti in Parlamento
Ho visto che su questa proposta
Qualche volta si torna nella nel novembre mille novecentottantasette
Era una proposta che poi conteneva anche un principio che non fu condiviso ma nessuno e che invece ogni tanto riaffiora cioè quello che si potesse fissare regole che riguardassero anche l'emittenza pubblica distinguendo tra emittenza
Sostenuta dalla pubblicità e quindi dall'introito pubblicitario e emittenza che poteva essere sostenuta dalle Cannone o potesse assumere la forma di pay tv
Una ipotesi era quella di limitare a due sia per quanto riguardava il mondo dell'emittenza pubblica sia per quanto riguardava il mondo l'emittenza privata consentendo semmai una terza ripeto con tutto quello che avrebbe conseguito
Dalla realizzazione di un'ipotesi di questo genere
Vorrei ancora ricordare che poi vi fu un accordo alla base del Governo De Mita
E che quell'accordo
Non potevano essere corretto perché si presentava in termini non solo di riferimento al solo mondo televisivo ma si presentava in termini di duopolio esaspera
Era l'accordo
Del cinquanta per cento delle risorse alla RAI per cui aumentando la pubblicità dove aumentare anche il canone era l'accordo che aveva espunto qualsiasi ipotesi di regolamentazione della pubblicità per cui si potevano avere tre reti e
Un numero indefinito lo si poteva controllare attraverso la concessione della pubblicità trainata dalle leggi più importanti era l'accordo che prevedeva l'opzione zero il divieto assoluto di intreccio di proprietà tra carta stampata e emittenti e televisive è era un accordo mi pareva proprio costruito su misura del Ducoli resiste
Rispetto a quell'accordo con molta fatica
E alcuni queste pratiche hanno sostenuto sono anche qui in sala siamo riusciti a dopo la decisione della Corte costituzionale ammettere insieme un pacchetto di emendamenti soddisfacente attraverso una mediazione molto paziente tra punti di vista qualche volta antitetici
E e questo pacchetto di emendamenti ha comunque un pregio quello di costituire una piattaforma di discussione che abbraccia tutte le questioni in campo
Nel senso che tocca tutte le questioni mi pare non dimenticando nessuno di un certo rilievo sulla quale si presentano soluzioni che possono essere discutibili che possono anche essere considerate discutibilissimo
Ramo giunti all'articolo uno cioè avevamo esaurito la fase del dibattito generale
Dopo e anche quella delle repliche del relatore e del ministro
Poi c'è stata la crisi la
La sessione di bilancio dovremmo riprendere dall'articolo uno è perfettamente legittimo di i partiti anche facente parte dalla maggioranza e che quindi a quella corda divennero si interno al loro interno
Spero che questo interrogarsi abbia un rapida conclusione e che quindi
Si esamini alla luce di quello che questo interrogarsi porterà quello che possono essere le esigenze di modificazione alle richieste di modificazione d'accordo così per
Vorrei ancora ricordare che
Non c'è dubbio che il Governo
A delle responsabilità che sono sempre primarie per quanto riguarda le carenze
Anche legislative
Però il Governo e portatore di un dovere e di un diritto di proposta al Parlamento
Poi il potere di decisione e quindi anche il dovere di decisione e del Parlamento
Vorrei aggiungere che in questa materia tra l'altro il Parlamento decide sulla base di un Regolamento che prevede la possibilità di esprimersi anzi
Quasi il dovere di esprimersi per certi aspetti di questa materia anche ricorrendo a quella del voto segreto che è stato invece eliminato da altre materie perché non c'è dubbio l'attinenza con l'articolo ventuno della costituzione di alcune delle norme
Che riguardano il una regolamentazione di emittenza televisiva dico tutto questo per dire e i presupposti per andare avanti in Parlamento sulla regolamentazione generale ci sono
Qui non è il problema che si ritiri una proposta un disegno di legge se ne presenti un altro si può modificare quel pacchetto di emendamenti
Però debbo dire che riterrei un errore
Anche da parte dell'opposizione se non si andasse avanti
Perché si perderebbe ancora una volta un'occasione cioè dell'incontro a degli eventi i cui riflessi poi sarebbero piuttosto Buy perché sì
La cortesia pazientemente aspettato
Decidesse sull'abrogazione no con una sentenza prescrittiva che c'è c'è già stata ma su un'abrogazione pura e semplice della legge dieci chiedermi ebbe una situazione di fatto
Un impatto di questa situazione sull'opinione pubblica e quindi ci troveremo in una situazione analoga a quella che ci sia trovati del mille novecentottanta qui riterrei una Rover o andare avanti che non significa che noi non si commettono e che quindi si possano anche continuare ad assistere all'IPA interramento di questa questione
Ci sono parti connesse parti distinte
Della regolamentazione per quanto attiene da un lato all'emittenza televisiva dall'altra parte radiofonica
Non c'è dubbio che la normativa anti preferì
Presenta aspetti di distinzione
Se non altro per la situazione di fatto esistente nei due settori
Non c'è dubbio che la radiofonia
Per essenza delle peculiarità perché nel mondo della radiofonia ci sono presenze non legati nella stessa misura e nello stesso modo al problema del profitto dell'attività di emittenza radiofonica
Ci sono emittenti senza fini di lucro nel mondo Dell'Aglio fonia molto più raro questo fenomeno si presenta nel mondo dell'emittenza televisivo
Quindi non c'è dubbio che per quanto attiene la normativa antitrust e siamo di fronte a aspetti che sono aspetti distinti nell'uno e nell'altro settore nell'uno che nell'altro versante dei ministri
Non c'è dubbio che ci sono aspetti che possiamo considerare in modo distinto ma che a mio giudizio vanno le stesse soluzioni per esemplificare ne accenno uno beh io credo che quella norma che è stata immessa nella regolamentazione dell'emittenza televisiva cioè che
Atti quelle emittenti che attraverso
Connessioni per
L'intera giornata possono essere considerati emittenti di dimensioni nazionali debbano utilizzare la pubblicità e in modo analogo per tutta la loro attività
Gli emittenti
Televisive o radiofoniche in maniera da lasciare la pubblicità locale alle emittenti locali cioè se vogliamo stabilire una riserva per quanto attiene la pubblicità locale alle emittenti locali dobbiamo secondo me ricorrono a una norma analoga sia per quanto riguarda l'emittenza televisiva è già prevista sia per quanto riguarda
L'emittente radiofoniche
C'è una parte che indiscutibilmente connesse
Che è quella relativa alla pianificazione delle frequenze cioè al governo dell'etere
Li li distingue diventa estremamente difficile
Possiamo essere costretti a distinguere perché una cosa non marcia un'altra marcia ma non c'è dubbio che da un punto di vista razionale concettuale fare un piano delle frequenze significa fare un piano delle frequenze sia utilizzata dei messaggi televisive si utilizza il messaggino
E allora questo mio breve intervento non può essere soltanto come non ha voluto essere un mero saluto
Mi pare che sbocchi in quest'ipotesi
Il governo non ho nulla in contrario che proceda il lavoro di esame della cancellata e le proposte di legge d'iniziativa parlamentare che sono state presenta abbiamo tra l'altro la
Opportunità
Che ci offre in questo caso bicameralismo dovuta alla presentazione alla Camera e all'esame da parte della Camera delle provvedimenti delle proposte legislative che riguardano circa il trasloco
Mentre al Senato abbiamo appunto da riprendere il cammino del disegno di legge governativo e degli altri abbinati che riguardano mette il severissimo
Allora io credo che
Se nell'esaminare alla Camera
Il problema dell'emittenza radiofonica
Si tiene conto di quegli aspetti inscindibilmente condizioni che sono dovuti soprattutto a regime di concessione per quanto riguarda le frequenze alla pianificazione delle e si ritiene di
Stralciare per il momento questa parte
Nel momento in cui la Camera terminasse questo esame e qui dovesse non aver terminato l'esame dell'emittenza televisiva il senato
è evidente che pervenendo al Senato la quanto la Camera ha approvato sull'emittenza radiofonica se dovesse ancora fatto il passo faccio questi porci per tranquillità di tutti ma certo non mi auguro che così si
Il discorso della regolamentazione dell'emittenza televisiva si potrebbe evidentemente reinserire il discorso del piano delle frequenze nel disegno di legge pensionate
Per converso se la Camera avesse
Messo a punto una serie di norme che riguardano l'argomentazione del mondo radiofonico
E queste norme pervenissero al Senato
Essendo il Senato ingrato
Di proseguire di avviare ormai a conclusione l'esame del disegno di legge generale nulla vieta in relazione alle cose che ho sentito e quelle norme vengono immesse nel disegno di legge generale
Mi pare che se procediamo in questo modo evitiamo appunto di fare della separazione delle due materie una sorta di questione come dicevo di principio di prestigio ideologica di costituzione di partito per la regolamentazione della RAI
E riusciamo ad utilizzare questi strumenti di decisione parlamentare che sono strumenti dobbiamo dire un pochino farraginosità un po'lenti anche del fatto di volontà politica ma riusciamo a realizzare arma utilizzata razionalmente
Spingendo perché si pervenga al superamento di questa anomalia italiana in virtù della quale siamo l'unico Paese occidentale
Forse direi unico Paese tranne qualche paese sperduto
Di questa o globo terracqueo in cui non c'è una regolamentazione dell'etere non c'era possibilità del Governo dell'etere e in cui marcate naturalmente di tutto come sappiamo e per quanto riguarda le interferenze
Radiofoniche per quanto riguarda il fatto che se debbo ascoltare vedo qui
Responsabili di reti radiofoniche Distaso anche un'emittente di Stato debbo da Julia a Firenze cambiare frequenza tre volte se non sbaglio forse quattro perché non posso
Stare sulla stessa frequenza per il disordine che c'è
Nell'etere ecco riusciremo
A superare dobbiamo augurarci di superare questa anomalia nel più breve dei tempi possibili
Non si può così dare al Ministro delle Poste e telecomunicazioni anche funzioni diplomatiche per cui tutti deborda menti nelle nazioni confinanti debbono essere risolti in via diplomatica con i ministeri della Svizzera o della Francia perché e fino adesso questo sono stati costretti a fare con trovando anche molta comprensione ma anche con qualche imbarazzo perché si va per via di persuasione nel momento in cui avvengono questi fatti o
Tentando di evitare ritorsioni da parte degli altri che minacciano ritorsioni quando questi deborda miti diventano deborda menti massicci ecco credo che essi spingiamo in questo senso noi riusciamo a superare
Le difficoltà mi auguro che queste difficoltà semovente superate per fatto di volontà politica mi auguro che questa telenovela piuttosto noiosa perché non è neanche un senza fare una telenovela insomma proprio di quelle che nascono
Una certa parte
Non apprezzabili simili trasmissioni non dico io
Ma insomma questa telenovela piuttosto noiosa della regolamentazione dell'emittenza televisiva abbia poi una fine perché mi pare che sia finito Vallazze che poi è un serial potrebbe finire al tredicesimo è cult tredicesimo anno anche un seria di grande successo una telenovela
è giusto che finisse grazie
Grazie signor ministro
Non solo c'è quella macchina che finisca credo che sia estremamente importante quando detto il signor ministro vale a dire che il governo non ha nulla in contrario e la Camera incominci ad esaminare e anche successivamente ad approdare esame delle proposte di legge sulla radio certamente con quelle avvertenze
Importanti e ha detto un'affermazione politica estremamente importante che anche da il il PIME io dentro cui il divario di questa mattina può e deve svolgersi l'onorevole grandi della democrazia che spiana Luciano Nardi e il responsabile del settore comunicazioni del partito
Ci auguriamo che ha delle buone notizie da darci
Desidero innanzitutto ringraziare
Il gentile invito a partecipare a questa interessante importare
Il nostro gruppo parlamentare della Camera dei deputati
Sarà presentata
La proposta di legge
La radiofonia
Della democrazia
Mio compito quindi è quello di tardi alcuni elementi
Per valutare il contenuto della nostra
Che abbiamo redatto con
La chiara intenzione determinare delle convergenze delle solidarietà e non
Divaricazione delle
Resto l'urgenza dell'approvazione di una legge organica per la radiofonia
Deriva dal fatto
Come è noto che la legge dieci dell'ottantacinque è stata approvata con
Finalità dichiaratamente provvisorio
Consentendo la prosecuzione delle attività delle singole il private
Con gli impianti di radiodiffusione già in funzione alla data del primo ottobre due
La radio diffusione anche questo è noto è stato questa ripetuto
Nel nostro Paese sia andata sempre più articolandosi in una miriade gli emittenti locali
Dando luogo ad un singolare fenomeno di ricchissimo pur
L'assenza di un piano nazionale delle frequenze
E di precise norme per la loro assegnazione determina però gravi inconvenienti e crea disturbi anche a fondamentali
Diritti civili
L'urgenza di intervenire e determinata inoltre
Dall'esigenza di evitare che anche
Il campo della radiofonia
Si determinino forti concentrazioni
Con negative conseguenze
Per una effettiva pluralità di voci
E quindi della libera espressione del pensiero e delle peculiari vocazioni culturali religiose sociali delle nostre
Del resto
Essendo la radio mezzo semplici ed economicamente accessibile
Terre il minore onere degli
Richiesti
Si presenta con la naturale vocazione gli strumenti
Stazione locale
Ciò giustifica la scelta di riservare allo Stato
La radio diffusione nazionale
La scelta che compiamo
Non vuole comunque costruire una difficoltà per una diffusione su aree più ampie sino a coprire vero
Ambito nazionale questo Obiettivo si raggiunge attraverso il simultaneo collegamento tra più temi i locali
Ma per un tempo giornaliero limitato che abbiamo nuovi indicato in otto
Ciò consente di elevare la qualità della programmazione
E di acquisire risorse
I limiti alla concentrazione sono disciplinati dall'articolo ventuno della nostra proposta
Che stabilisce che un singolo soggetto di impresa
Non può controllare più di due emittenti radiofoniche che trasmettono in tutto o in parte nello stesso ambito territoriale locale
Ovvero assommino il controllo di più emittenti radiofoniche che trasmettono in ambiti territoriali locali diversi la cui area di recezione sia superiore in via di prima indicazione a quindici milioni viabilità
Ai limiti di concentrazione del settore gli altri radiofonico si affianca il rispetto del limite
Di concentrazione fissato per l'intero sistema dei media
Per scoraggiare la violazione della norma antitrust
Gli atti di cessione i contratti di affitto affidamento in gestione di imprese operanti nel settore delle comunicazioni di massa
Nonché il trasferimento tra vivi di azioni partecipazioni o qualche società operanti nel medesimo settore sono nulli
Ove per il loro aspetto anche Attraverso soggetti controllanti collegati
Realizzi
Anche questa è una prima indicazione più del venticinque per cento delle risorse
Le risorse complessive del settore
Si intendono mi riferisco al coacervo dei media i ricavi derivanti dalle vendite i quotidiani periodici da vendite utilizzazioni profilavano visibili da pubblicità e da contributi corrisposti a qualsiasi tipo
Tenendo presente le caratteristiche peculiari del tessuto di emittenti che operano nel nostro Paese
Le abbiamo divise in due categorie emittenti commerciali con chiare finalità imprenditoriali di lucro emittenti comunitarie che sono invece espressione di vivere istante
Culturali e sociali religiose
E politica
Le emittenti commerciali vivono di pubblicità
Le emittenti volontarie vivono della solidarietà dei promotori e di un adeguato sostegno pubblico esteso anche alle emittenti che svolgono servizi informativi
Le emittenti radiofoniche di informazione sia commerciali che comunitaria vengono equiparate agli organi di informazione della carta stampata sia quotidiana che periodica e ad esse vengono estese le agevolazioni e provvidenze previste dalla legge venticinque febbraio ottantasette numero sessantasette
Opportunamente riviste
Con questi aiuti
La radiofonia di informazione potrei essere competitiva
Sul mercato rispetto ai soggetti che sceglieranno
La formula musicale e consentiranno l'ampliamento delle redazioni e l'accesso i nuovi soggetti alla professione giornalistica problema molto avvertì ed ormai da definire una normativa organica e generale
Le emittenti che vivono visto la pubblicità debbono rispettare un limite massimo di affollamento pubblicitario fissato pari al venti per cento del tempo di trasmissione
Ed alcuni criteri per salvaguardare l'integrità culturale e la integrità artistica dei programmi per le emittenti comunitarie e consentito invece un affollamento molto minore pari al cinque per cento in coerenza con le finalità che non sono di più
Le autorità che intervengono nella disciplina e nel governo del sistema radiofonico
So prima
Il ministro delle Poste e delle comunicazioni
Che ha il compito primario di predisporre il piano nazionale di ripartizione delle frequenze
La stesura del piano nazionale di assegnazione
E la emanazione delle autorizzazioni e concessioni
In questa materia si riserva un ruolo importante anche alle regioni che vengono consultate nella redazione dei piani regionali e nella fase istruttoria delle domande sia autorizzazione relative ad essi allo scopo di mettere ordine nel settore di garantire il livello qualitativo dei servizi la nostra proposta dopo aver definito l'impresa vivaddio diffusione all'articolo ventiquattro
Per essere sicuri che abbia i requisiti di una struttura redazionale idonea a garantirne l'autonoma collocazione in percentuale non inferiore al sessanta per cento
Ne prevede la registrazione dell'articolo ventisei obbliga il titolare a presentare una gara
Di cui parlerò subito dopo i propri bilanci Red secondo il modello proposto dal ministro delle Poste e telecomunicazioni e approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei mini
Nel caso di falsità dei bilanci si applica le sanzioni del Codice civile
Secondo il sistema e controllate da un garante nominato di concerto dei presidenti della Camera e del Senato
L'articolo diciannove della nostra proposta
Il garante vigila ed interviene sui soggetti titolari di autorizzazione per garantire che nel settore
Si formino in violazione norme di legge concentrazioni proprietarie pubblicitaria oltre i limiti consentiti
Il Garante inoltre tiene il registro delle l'estate i bilanci delle singole imprese compie attività istruttoria ed ispettive il garante a non solo poteri a monitor ma anche poteri sanzionatori
Per impedire che qualsiasi attività esuberi i limiti previsti dalla legge ponevi Oliviero il garante infine relaziona annualmente al Parlamento sull'attività svolta
Da questa rapida illustrazione si evince il contenuto essenziale della nostra proposta
E si può rilevare che in alcuni punti la disciplina del settore radiofonico come del resto ha rilevato il ministro ma mi si connette o si sovrappone alla norma del disegno di legge numero mille centotrentotto presentato dal ministro mani al Senato e che noi vogliamo integrare e correggere
Secondo le dichiarazioni programmatiche del Governo Andreoni
Mi pare
Che sia ad auspicare la sollecita approvazione
Di una normativa relativa all'intero sistema radiotelevisivo anche perché il valore irrinunciabile sì della libertà di espressione e del pluralismo telefono va tutelato tenendo presente l'intero vasto ventaglio dei media e non un mezzo solo infatti la specifica disciplina antitrust relativa ad un mezzo razionalità vuole che sia valutata nel quadro della disciplina che limita la concentrazione all'interno dell'intero universo dei mezzi di comunicazione di massa
Perché non ci siano equivoci per quanto riguarda l'iter parlamentare
La impostazione di Narducci mi trova concorde sono perfettamente d'accordo anche con la proposta avanzata questa mattina dal ministro onorevole mamme io lascio
La nostra proposta
Credo si possa dire che ovviamente è stata una buona notizia
Come sicuramente è già da tempo una buona notizia la proposta del Partito socialista che è primo firmatario Aniene si dice D'Amato scostata
Presentata alla Camera e che ci aggiungiamo etnici spero che speriamo possa essere presta portata al dibattito parlamentare
Livore albanesi vice presidente della Camera dei deputati
Ho ascoltato con interesse sia del ministro ma mi per quello che ci ha detto mi sembra possa essere considerato una utile indicazione
Sia l'illustrazione
L'onorevole dati ci ha fatto della proposta della democrazia cristiana con la quale sembra si possa considerare completato il quadro delle proposte per lo meno delle proposte di non tanti partiti per consentirci di iniziare dibattito alla Camera che pur io non illustrò la proposta socialista
State pubblicate conosciuta e quindi non vorrei farvi fare
Vorrei fare solo alcune considerazioni e riflessioni che mi sembrano possono essere utile per il proseguimento dibattito
Cioè un primo giudizio
A mio avviso le proposte che sono state presentate non sono inconciliabili
Ora convinzione che il problema il quale dovremmo soffermare la nostra attenzione
No o di possono essere sciolte e si possa arrivare ad una proposta unificata
In tempi ragionevoli
Come relatore se lo Stato non ma relatore di queste proposte io mi adopererò in questo senso
Debbo dire che già da queste prime battute mi sembra che il convegno possa essere considerato un
Stato opportuno
Contro
Quale
Fuori procedure
Difficoltà possono apparire carattere procedurale
E poi ci sia un anche se non tutti
Direi discorsi potranno segretamente ascoltati ma poi potremo leggere anche successivi interne
E io non appartengo anch'io il partito della RAI credo che nessuno su questo mi pare
Però ecco appartengo a quella schiera di coloro che non da oggi
Posso dare atto anche il collega Bernardi più presente
Ritengono che se sempre Sicilia e urgente urgente oggi è urgentissimo
Il arrivare approdare
Una legge del sistema
Direi però io sono convinto che dovremmo arrivare ad una complessiva regole regolamentazione del sistema della comunicazione e dell'informazione
Allora anche qui ma non solo del sistema della comunicazione
L'emittenza radio-tv
è necessario sì molto più ampio
Un disegno che comprenda anche l'editoria
Legge se della quattrocentosedici Pagliuca e abbiamo lavorato tanto
Presidente della Commissione Interni comparsa di ieri
Il relatore e poi la la recente del sessantasette sono obiettivamente superata
Cioè proprio dei quotidiani c'è il problema dei periodici della televisione della radio più miglia della pubblicità delle concessionarie
E poi anche altri perché no
Regolamentazione dei radioamatori
E Cibin
L'intero sistema delle comunicazioni Vasco
Ma detto che quindi una legge
Una una regolamentazione che esempi al capo di alcuni principi
Però ecco il teste rientra in questi venti anni fu questi ultimi dieci mi ha dimostrato e quando si affronta in questo modo corre
Un problema si allarga così ampia e alla fine
Il segreto così ampio e così grande che tutto si blocca
Casi su molti posso forse più grosso è quello della riforma istituzionale quali Camera e Senato hanno dato il consenso pieno difendere quaranta discussa poi siamo ancora qui non si è mosso nulla se non il topolino il voto segreto
Importante rispetto al problema di carattere generale
E così il problema dell'ordinamento di
Finanziaria
E cioè
O si procede sulla via delle micro riforme
Anche se poi
A mio avviso
Va considera onore non tanto piccolo o diversamente voi come
Non sono io radio parlo normalmente
La non si sente la frequenza
Forse occorre pianificare
La potenza del mezzo
Ecco allora mi sembra anche qui superfluo che io vi sottolineo ancora sull'importanza del quale tutti siamo convinti del radio abbiamo riscoperto direi il paese
La gente compreso della classe politica riscoperto che esiste la radio
Si sente adesso laddove proprio
E certi neppure io mi voglio soffermare sul gli aspetti regolamentari sui principi sulle soluzioni degli uni sugli strumenti
Quello che però io vorrei dire così come Corsetti soffermarmi su convinzioni che non mi sembra un
Che siano acquisite
A coloro che debbono poi legiferare
Cioè mi sembra che sia ancora prevalente la convinzione che si debba procedere al Senato e sono al Senato sul la legge di sistema complessivo
E lo stanno a dimostrare i fatti quegli atteggiamenti assunti dalla Camera e dal Senato recentemente sui quali adesso io dirò
Allora ecco io misto io voglio insistere invece sul fatto che in due mezzi televisivo e radiofonico sono assai diversi
Lo dico queste cose eccentriche me le potevo insegnare dalle quadrante imparati che si sono sviluppati nell'assoluta mancanza di regole ambedue i mezzi secondo però logiche diverse e con risultati del tutto differenti
Il numero delle emittenti
Solo della radio sono oltre quattro mila con le televisioni e molto molto più ridotto
Una tendenza delle emittenti televisive un'aspirazione verso la trasmissione nazionale ed è comprensibile e viceversa una tendenza ed una aspirazione
Logica che porta le radio verso invece la comunicazione locale anche Siviglia abbia più ampia regionale
Oltre regionale
Cioè tutto questo quindi non può essere ignorato nel momento in cui iniziamo a legiferare
Una situazione consolidata quella delle emittenti radiotelevisive in un senso e consolidati in un altro senso del tutto diverso quello del viceversa della RAI
I fatti hanno dimostrato puri una grande interesse economico e commerciale e politico per l'emittenza radiotelevisiva oggi e una totale sottovalutazione della comunicazione sono la conseguenza allora consequenziale grande dibattito grandi conflitti quelli politici e quelli economici sono tutt'stati tutti puntati sulla tv e continueranno a esserlo puntati sulla tv perlomeno per un certo tempo
Sì tanto che ma questa gran scoperta non diventerà una scoperta a non solo fatta di dichiarazioni di addetti ai lavori
Allora io penso proprio che
Questo questa tendenza a
Sottovalutare e a considerare Lara marginalmente come ci noi abbiamo fatto e così come trattata nella legge che ed in discussione al Senato continuerà
E ci sarà una tendenza allora ad una omologazione
Del delle norme per due sistemi quindi con conseguenze del tutto negati
Io ritengo viceversa e insisto su questo aspetto che credo possa essere oggetto del vostro dibattito sul necessità che le leggi siano distinte
Poi dirò dopo come possibile comunque anche trovare soluzioni diverse Ryu con questo
Non non voglio direi riferirmi in senso antagonista la proposta dell'uno del ministro ma mica mi pare anche assai assai ragioni ci sono però per prendere coscienza che ci sono differenze economiche e tecnologiche importanti che distingue i due mezzi modeste le spese di impianto e di esercizio
Per l'olio fonia a fronte viceversa delle ingenti somme per investimenti e per l'esercizio dell'emittenza televisiva
Quindi l'esigenza di modeste risorse modeste risorse che si attengono al settore pubblicitario e poi ripeto ancora una radio quella quella vive privata prevalentemente locali tanto che tanto vero che nelle proposte abbiamo presentato sentito adesso
L'onorevole rari
Considereremmo viceversa una trasmissione radiofonica nazionale riservata al pubblico e quella locale
Viceversa sia pure con tutti Puglia gli aggiustamenti relativi alla possibilità di network nel senso che non è proprio Piero alcuna parte della giornata
Anche sul piano delle frequenze
Ovvero che ci sono delle situazioni di analogia ma ci sono delle grandi differenze non c'è spazio per per non dico per quattro mila o come sono oggi ma neppure per mille televisione
E stiamo discutendo se c'è spazio per trentacinque per dieci per dodici che qui risposta dei tecnici per l'emittenza televisiva nazionale
Cioè la prima a mio avviso poi conseguenza quale che c'è una particolare interesse oltre che per le radio commerciali per l'emittenza comunità
Che è fondata su basi volontarie questo è un fatto
Che viceversa è assente dal emittenza televisiva
Una direi trasmissione di interesse locale che e anche è strettamente legata ad esigenze di informazione locale
E direi strettamente settoriale perché riveli può essere rivolta a ristretti gruppi di utenti che hanno interessi specifici culturali sociali assistenziali sì
Allora anche qui
Viene obiettato i sarà obiettato ancora
In questo senso mi che vorrei anticipare una discussione che non so se verrà qui certamente fuori di qui in Parlamento avverrà
Perché pressoché autorevolissimi membri del Parlamento questi problemi sosterranno
Che
Ci sono le regole devono essere che ora non c'è dubbio io dico che ci sono regole che debbono valere per i due mezzi
Debbono essere direi regole principi rileggere non non identità norme per la concentrazione per il garante per la problema delle risorse pubblicitarie per l'affollamento delle pubblicitario ma non è che debbono essere risolte nello stesso modo
E anche qui solo ad un esame superficiale invece potrebbe sembrare così sarebbe a dire che una sola legge potrebbe quindi regolamentare l'intero sistema del comunicazione dell'informazione e io credo che tutto questo non sia viceversa
Allora
Arriviamo al punto la Commissione
Cultura la quale sono stati assegnati alle proposte di legge ha preso in esame e ha deciso di scrivere l'ordine del giorno tanto che proposto il relatore e poi giustamente atteso
La presentazione della proposta la democrazia cristiana che rinvia ad elaborazioni così giustamente e correttamente abbiamo fatto
Senonché la comunicazione
Nata al Senato ha portato ad una risposta
E la risposta a mio avviso spingono piani del tutto personale che riguarda niente insomma quindi non voglio è una proposta non legittime perché ci sono autorevoli l'attuale parlamentari anche esperienze
Diritto parlamentare diritto costituzionale sono in grado di dare dei giudizi
Questo Iorio esprimo dubbi sulla legittimità di di un intervento del ratto ramo del Parlamento nel quale a in questo modo il diritto di vietare all'altro ramo di potere
Mi pare che sia una pretesa non consentibile se non altro perché di principio oltre che che quelle ragioni poi credo prima e sulle quali ho insistito
Quindi non mi sembra solo un patto che nasca da una interpretazione pro procedurali cioè ci sarà anche questo
A mio avviso nasce dalla una volontà di una scelta politica che porta ad una conseguenza di approvazioni applicazione di una certa
Procedura e non mi riferisco al presidente del Senato ma coloro che comunque hanno concorso
Allora
Il il io credo che si debba fare io lo farò nella prima riunione l'ho già fatto per la verità
Solo parzialmente segnalando questa incongruenza
Farò nella prima riunione della commissione
Sull'ordine dei lavori
Che chiederò che questa questione sia devoluta al aggiunto del regolamento
Sia la Giunta Regolamento a stabilire che questa direi a Roma l'India con questa questo detto che ci sarebbe imposto e allora anche la proposta del ministro ma mi in questo caso cadrebbe del tutto allora mi domando poi perché solo oggi sia
Perché quando è stata presentata la proposta per lo sport per gli spot pubblicitari
Non si è sollevato lo stesso problema dicendo no siccome lo spot pubblicitari sono regolamentati l'affollamento pubblicitario nella legge che è in discussione al Senato qui non segni noi abbiamo iniziato a discutere da un fisco inizia le audizioni e siamo nel corso di questo dibattito
Questo mi sembra quindi che tutto questo nasconde una volontà quindi e allora su questo piano
Vorrei che prendessimo coscienza e approfittando questa se sarà importante per poi politici parlamentari
Esperto eccetera frequentasse il nodo della questione e se ci sono dubbi o perplessità si dicesse
E
Quali sono le ragioni e come si intende procedere
Il ministro non mi così chiudo mi pare che abbia fatto una proposta ragionevole
Direi tra ma di buon senso
Il racconto di tutto che si blocca doppi bloccherebbe in questo senso anche alla questione procedurale dice si discute la legge
E poi nel momento in cui sarà possibile fare il punto della situazione
Che cosa fa a che punto sarà la discussione della legge sulle televisioni al Senato
E a che punto saremmo arrivati alla Camera si assumeranno delle decisioni e poiché abbiamo detto nessuno ha la pretesa una voglia di avere due leggi senza la possibile unificare in una legge sola
Troveremo certamente in modo pirla arrivare ad una soluzione che però allora è anch'essa una scelta politica sulla quale pare è necessario che ci siano degli impieghi piante principi
Io se vado demaniale sempre sempre e attento alla tematica radiofonica
Anche per presto alla sollecitazione e valorizzazione di questo contesti credo che proprio questo convegno può rappresentare come ha detto a Agnesi spesso un importante l'importante la che è anche un importante laboratorio in cui poter dire si perde effettivamente in questa direzione
Qui i terremoti continuavano a richiesta per poter parlare
Prima di altri avevo annunciato prima il corso Santaniello c'è il sottosegretario che ha chiesto urgentemente di poter prendere la parola come altre colleghi politici chiedo di avere un attimo pazienza perché sono veramente in tanti e tutti qualificate peraltro gli interventi quindi teniamo presente e subito dopo dovremmo restituire giustamente il microfono a chi apriva dovuto avrebbe tutto parlare prima cioè giurato Del Bufalo Rossignoli chiedo perciò di stare veramente dentro i dieci minuti
Una verifica queste e due operatori potremo in via Tenente stare se voi siete datate della radio cioè con ritmi stringati come si suole sul nostro mezzo grazie
Ma io sarò ancora più breve perché naturalmente un sottosegretario dopo che ha parlato il ministro ci ha come si dice binarie molto più stretti
E quindi per il principio della non contraddizione sarò molto
Molto rapido ma
Qui non c'è proprio contraddizione perché siamo d'accordo sulla sostanza della proposta fatta questa mattina sulla quale abbiamo lavorato anche con i componenti della commissione Cultura della Camera per cercare di risolvere nell'unico modo possibile con modo pragmatico empirico la questione che sorta cui ha fatto riferimento adesso anche l'onorevole Aniasi che è un come dire un un problema che andava e va risolto
Pragmaticamente ovvero la necessità di rendere compatibili e non sondare non sovrapposti
I due disegni di legge
Due disegni di legge perché anch'io debbo non debbo farla lunga per constatare che pur essendo tra quelli che nel corso di questi anni hanno perso molto tempo intorno alle questione dell'emittenza radiotelevisiva essendo tra quelli convinti che la legge di regolamentazione debba essere approvata al più presto ha poi fatto una riflessione sullo specifico della radio
Che aveva fatto già quando aveva collaborato parlo sempre del sottoscritto insieme al ministro Manni alla predisposizione del testo che oggi è al Senato dal quale volutamente espunge mo'tutta una serie di norme relative alla radio non lo facemmo come qualcuno disse con l'idea di sottovalutare la questione radio ma con un altro ragionamento che a mio avviso rimane comunque valido
Che è quello che io almeno credo che dobbiamo essere contraria normative che necessariamente diventano normative monstrum
Io credo che la legislazione
E l'esperienza legislativa ci insegni che pure normative sono complicate farraginose pretendono di regolamentare tutto il contrario tutto diventa ingovernabile ingestibile mio vorrei che anche al Senato laddove c'è la maggiore responsabilità si tenesse conto di questo elemento perché qui non stiamo facendo una competizione sportiva tra Camera e Senato qui dobbiamo fare un ragionamento serio ed evitare anche progetti progettazione di carattere di bradipo troppo complesse questo è un elemento che naturalmente ha il suo peso come anni il suo peso
Dance si intende anche la questione della compatibilità e della rischio della sovrapposizione sono due elementi che come dire costituiscono i binari lungo i quali noi dobbiamo andare ecco perché occorre uno sforzo pragmatico un'analisi svincolata da come dire presupposti per i concerti di carattere ideologico formalismi che si rivelerebbe soltanto un ostacolo ecco allora la proposta di avviare
Io mi rendo conto che questo comporta un passaggio che attiene alla la responsabilità delle forze politiche che hanno presentato i testi
Alla Camera e che in qualche modo dovrebbero farsi carico se viene colto lo spirito la proposta dei miasmi di una sorta di stralcio qualcuno potrebbe ironizzare di stralcio dello stralcio ma insomma dovrebbero sostanzialmente autolimitare il contenuto dalla proposta ed evitare per evitare questo rischio di sovrapposizione per potere per poter dare il via a un corpus sulle questioni della radio che sia che la Camera possa approvare rapidamente io credo che la Camera potrebbe in questo caso a bere consentire alla Commissione una come si dice una procedura
Una procedura rapida una una strada una strada preferenziale
Con la con la considerazione sulla quale io sono contento questa mattina il ministro si è pronunciato
Voglio ribadire con la considerazione che il Governo è come dire disponibile perché nella misura in cui al Senato su queste ma sulle materie che come in qualche modo vengono ci si autolimita a livello di Commissione cultura della Camera se il Senato dovesse registrare ancora fermo sulle questioni da legge radiotelevisiva si potessero in quella sede completare
Vale come abbiamo detto e come ha detto il ministro anche viceversa perché qui nessuno io ho colto questo e lo considero positivo nella relazione che ha fatto
Natucci nessuno qua vuole una legge per la radio per forza noi siamo intensissimi anni interessati a chiudere la partita almeno della radio ma naturalmente o di fronte a me professor Santaniello
Siamo tutti convinti che in questo campo occorrerebbe definire il tutto non c'è nessuna volontà ripeto di fare i partigiani della radio siamo stati definiti amici della radio vogliamo esserlo nel senso che vogliamo percorrere la strada
Più rapida che c'è questo senza ripeto voler costruire per forza
Un qualche cosa che come dire lungo il cammino potesse essere sostituito da soluzioni più più ragionevoli più complessi ecco questo approccio molto pragmatico mi porta a come dire a fare una conclusione su un'ultima cosa
Che è quella di dire con che il ministero delle Poste
Varietà rapidamente un nuovo censimento per quello che riguarda
Le
I soggetti in campo nel campo radiofonica re e televisivo si tratta di un aggiornamento del Censimento ormai vecchio
Credo che sia un atto di responsabilità che si proceda rapidamente alla predisposizione di nuovo censimento che non deve essere a nostro giudizio un censimento come dire che rimanga poi senza conseguenze cioè pensiamo a qualche cosa che costituisca il l'avvio di un di una come dire di una di un lavoro continuato nel tempo che ci consente di aggiornato quello che poi diventerà il registro delle imprese divisive quello che diventerà insomma un uno dei pezzi del del controllo del sistema
Questo lo dico perché penso che sia un elemento come dire molto importante ai fini del ragionamento che si fa intorno alla legge perché la legge se vogliamo parlarci chiaramente la legge diventerà operativa leggi ad assenso la legge diventerà uno strumento nella misura in cui saranno proprio disposti in molti corollari di natura tecnica e operativa che sono che ruotano attorno di quali naturalmente il ritardo con il quale la normativa procede
Come dire mette mette tra parentesi ma poco ma non sono tra parentesi sono elementi importanti tra questi certamente c'è quello di un nuovo censimento
Anche su questo naturalmente ministero procederà con con un metodo di assoluto rigore ma nel contempo con la massima apertura tutte le opinioni e tutte le voci per tutti i contributi che per la predisposizione di questo testo sarà necessario raccogliere rivali dando le commissioni apposite in questo campo e quindi cercano di ottenere il consenso per produrre anche da questo punto di vista un piccolo elemento ma un elemento significativo per quel governo del sistema che evidentemente abbiamo in mente che per la radio
è inutile che io le dica un'assemblea che conosce molto bene i problemi del settore
Queste questioni datteri di controllo tecnico sono estremamente importanti ecco
Con questa conclusione che voleva essere vuole essere anche una testimonianza e la volontà di lavorare concretamente io ringrazio gli organizzatori del convegno
Grazie onorevole Tempestini c'ha dato notizia estremamente importante che credo gli elettori gli operatori hanno colto dall'uovo l'importanza appunto cioè che presto sarà varato
Un nuovo censimento questa accanto alle altre notizie che ci ha dato e che ci incoraggiano a proseguire appunto in questo binario lo ringrazio anche per la brevità con cui è riuscito a condensare in poche battute la stessa prevista
La chiedo ma ne sono sicura potrà sicuramente permeato immediatamente anche Giuliana Del Bufalo che il segretario nazionale della federazione per la stampa successivamente un intervento molti Luca Giurato di Marco Rossignoli del professor Santaniello
Non sono un giornalista radiofonico mano lunga esperienza di agenzia per cui so che le parole sono quasi sempre troppo e
La presenza del sindacato dei giornalisti in questo convegno testimoni alla intanto la solidarietà che credo sia scontata quanto l'impegno del sindacato a fianco di coloro che non abbiamo mai inteso come controparte vale a dire gli imprenditori radiofonici
Da che abbiamo nel corso degli anni sentite invece con una parte di lui
Come operatori di un settore che lavorano in condizioni di grande difficoltà e di grande disagio ma che rappresentano una fonte di pluralismo irrinunciabile nel nostro Paese
Il sindacato dei giornalisti ha da tempo avviato una grande vertenza per il diritto all'informazione
Siamo riusciti nel corso di questo complicato cammino
A mobilitare leghi confederazioni sindacali
Le quali si sono rese conto degli della rilevanza delle questioni che sono sul tappeto
Siamo riusciti
Senza particolare fatica aveva detto
A raggiungere un obiettivo importante
Quello della costituzione di un set terzo soggetta a
Che tra imprenditori e forze politiche
Rappresenti non tanto e non soltanto i diritti i bisogni di garanzia degli operatori del del settore quanto piuttosto e soprattutto quelli degli utenti di coloro che nel nostro Paese non hanno quasi mai in luce
Sui problemi dell'informazione
La costituzione di questo terzo soggetto sarà resa pubblica in un convegno ancora un convegno e ce ne scusiamo
Che si terrà il quattordici dicembre
La radio non poteva non ha vere un posto importante nella battaglia che noi stiamo facendo
Perché è uno strumento come dicevo prima di grande pluralismo che per le sua capacità di penetrazione diviene molto spesso
L'unica occasione di informazione di partecipazione di larga parte della nostra società
Quello che il sindacato chiede per il sistema è evidentemente una legge complessiva una legge per l'emittenza al Garante sa perché abbiamo percorso un lungo cammino insieme una legge complessiva per il sistema dell'informazione
Ma poiché la contesa è stata anche troppo lunga
Siamo da tempo d'accordo che uno stralcio per la radiofonia
Potrebbe se non si riesce ad arrivare entro gennaio alla legge insiste potesse potrebbe essere il modo di evitare altre morti annuncia
Noi chiediamo all'interno della legge
Una politica industriale di sostegno non c'è assistenza ma di sostegno
All'inglese Daccico
Una politica di agevolazioni
Per radio e tv locali
Regionali secondo parametri di efficienza e di capacità imprenditoriale
Ci riferiamo la possibilità di ottenere il credito agevolato la defiscalizzazione per un periodo definito l'agevolazione per la creazione di consorzi di servizi all'intesi raggiunti radio televisivi
Questo queste richieste sono state portate al sindacato dei giornalisti e presidente del Consiglio
Ai rappresentanti delle forze politiche
Ai presidenti della Camera e del Senato
Crediamo che in questo modo sia possibile garantire a questo importante settore
Non soltanto una possibilità di sopravvivenza
Ma soprattutto ragionevolmente un'occasione di sviluppo e di consolidamento
Per quello che riguarda il servizio pubblico
Abbiamo allungo ci siamo a lungo battuti
Perché la RAI elaborasse e presentasse al sindacato il piano della radiofonia
Eravamo riusciti ad ottenere dal direttore generale un impegno per l'autunno di questa
Ma ancora una volta siamo stati come dire sopraffatti da cause di forza maggiore
Eppure la situazione della radiofonia
La grande azienda più grande azienda di informazione di questo Paese e ai limiti dello ska
Soltanto la grande professionalità
La grande volontà grande determinazione
Di coloro che operano nella radio
Hanno consentito di superare almeno in parte il disastro al quale l'azienda condannato quello che dovrebbe essere Picci
Uno dei suoi momenti più qualificati
Anche dal punto di vista del ruolo del servizio
Proprio perché la radio
Arrivo dovrebbe arrivare laddove non ve altra fonte di informazione
E invece al contrario basta fare due passi a via del Babuino
Per capire fino a che punto
L'azienda ha investito niente ha lasciato che anzi che il patrimonio esistente andasse deteriore
Ciononostante
Vediamo
Una prova io credo che sia importante l'azione che il GR uno al condono è un modo come dire di fare la professione
Esaltando
Il ruolo civile
è un modo di essere realmente giornalisti al servizio della collettività
Quella leggere una eccetto una battaglia per avere più strumenti e più spazi
Ma io credo sia davvero una battaglia per il diritto della gente ad essere informi
In uno di quei momenti in cui ci vergogniamo un po'di meno
Che a volte non cita motivi d'orgoglio
Ecco allora io credo
Che accanto alla battaglia per ottenere una legge per la vada fatta con grande determinazione da parte del sindacato
E lo stiamo facendo
Una battaglia perché la RAI recuperi il tempo perduto non esiste altro paese europeo
Dove non siano stati fatti Investimenti
Dove non si sia operato con intelligenza e con occhio al futuro prossimo avvenire nel settore della siamo molto indietro una grande azienda per cui noi chiediamo
Pienezza dei poteri dei suoi organi dirigenti certezza delle risorse
Deve essere all'altezza del ruolo che gli è stato assegnato grazie
Ancora una piccola interruzione sul tender io delle tele
Ho potuto già andare così come mi sembra che l'onorevole ma dopotutto non vorremmo che altrettanto potesse succedere anche per il l'onorevole
Scusa un lapsus terribile
Franco Bassanini che primo firmatario della proposta come abbiamo detto prima presentata dalla sinistra indipendente dal Partito comunista il tema democrazia proletaria
Da i piedi un importante contributo che ha smosso anche acque negli altri partiti di cui lo ringraziamo e chiediamo di potere servire adesso alla tribuna grazie
Io so bene che può essere indisponente presto sconvolgimento nell'ordine programmazione dei lavori ma io devo per la verità già un mese fa avvertito gli organizzatori che un convegno il mercoledì avrebbe reso molto difficile la partecipazione dei parlamentari e in modo particolare di chi come me presiedendo un gruppo parlamentare deve seguire nelle giornate di mercoledì e giovedì il lavoro di tredici commissioni parlamentari quindi credo che questa sia giustificazione sufficiente
Io vorrei cominciare con una domanda
Sopravviverà il ricchissimo pluralismo della radiofonia di cui parlava Luciano radi questa mattina
Ho in assenza di una legge
Il caos delle frequenze e le spinte alla concentrazione nel giro di qualche anno
Ce ne faranno parlare come di un fatto del passato
è inutile che io ricordi a tutti voi che dodici tredici anni fa avevamo un ricchissimo pluralismo anche nel settore televisivo
Privato
Oggi
Credo che questo sia del tutto alle nostre spalle
E questo è il problema che abbiamo di fronte quanto tempo abbiamo ancora
Per fare una buona legge di disciplina della radiofonia
Quando parte l'ultimo treno per Yuma
Il rischio
E di arrivare come per la televisione
A discutere di come chiudere le porte della stalla quando i buoi già se ne sono scappate
Ora è vero Mugabe ha ragione che questa mattina abbiamo avuto alcune buone notizie cui consistenti
Il progetto che radici ha illustrato e molto vicino
Al nostro e quello socialista mentre radi parlava io seguivo sul nostro progetto le frasi di grandi e mi ritrovavo persino convergenze testuali
C'è qualche differenza credo non insuperabile è certamente cosa molto opportuno anche le maggiori forze politiche di maggioranza e di opposizione propongano sostanzialmente le medesime soluzioni dovrebbe consentire al quel famoso treno di viaggiare rapidamente
Progetto socialista e di Aniasi anche esso molte convergenze con il nostro e io condivido totalmente quello che qui Aniasi ha detto questa mattina
E però cari amici
Credo il quinto il sesto forse il decimo convegno nel quale registriamo positive convergenze
Sono circa due anni
Di convegni nei quali si ascoltano buone notizie
Quelle di oggi forse sono più consistenti perché il governo si pronuncia a favore di una legge sulla radiofonia e perché finalmente abbiamo anche da parte di grandi forze politiche della maggioranza dei progetti presentati mentre in passato c'erano solo
Degli orientamenti e dei consensi generici
Però ecco Aniasi lo diceva giustamente e c'è ancora qualcosa che non convince
C'è ancora qualcosa che impedisce di procede di far partire rapidamente questo ultimo treno
Ora io qui vorrei espressero estremamente chiaro
Anche perché c'è stato un accenno polemico del ministro delle Poste che non ho capito
Nessuno come me
E credo nessuno a sinistra nell'opposizione di sinistra vuole la legge di disciplina generale
Presto possibilmente subito
Nessuno di noi pensa che i problemi della disciplina generale del sistema radiotelevisivo possano essere risolti da sentenza della Corte costituzionale
Possono essere solo complicati da sentenze della Corte costituzionale perché la Corte può dichiarare incostituzionale e deve farlo ahimè prima o poi dovrà farlo ciò che è incostituzionale ma non dettare una disciplina di regolamentazione di un sistema complesso
In positivo che può essere solo compito del legislatore
Noi abbiamo
Per primi tra le forze politiche presentato di firme di Veltroni mia e di altri un progetto di disciplina generale del sistema delle comunicazioni di massa neppure solo
Della radiotelevisione proprio perché riteniamo che sia necessaria una disciplina di sistema insiste
E siamo perché si arrivi rapidamente ad approvare però questo non significa affatto
Non significa affatto che quella legge che vogliamo subito possa effettivamente risolvere
I problemi di una disciplina adeguata della radiofonico
Non solo e non tanto perché non basta che noi vogliamo questa legge subito perché si supplire mio i contrasti
I conflitti le divergenze di opinione
Derivanti anche dai grandi interessi che nel settore televisivo si contrappongono
E che condizionano l'atteggiamento di
Diverse forze politiche soprattutto della maggiore
Non sono perplessi
Io credo e qui bisogna dircelo chiaramente che se anche fosse possibile come io auspico sbloccare immediatamente la legge generale di sistema
Sarebbe comunque impossibile inserire nella legge generale di sistema una disciplina specifica della radiofonia di cui la radiofonia avviso
Io non credo che si possa caricare quella legge
Di venti o trenta articoli
Quali sono quelli che ormai tutte le proposte di legge presentate non solo la nostra prevedono per dare alla radio al alla all'emittenza radiofonica quella disciplina peculiare
Di cui ha bisogno perché la radio non è il sottoprodotto della televisione non è l'appendice della televisione
Ha una sua funzione specifica che abbiamo tutti sottolineato su cui da tempo siamo d'accordo come strumento più flessibile come strumento elettivo per rappresentare Lea
Realtà bisogni ed esigenze di comunicazione e di espressione locale
Come strumento che richiede minori investimenti come strumento che ha un suo linguaggio specifico diverso da quello televisivo
Come strumento che consente un ascolto una fruizione molto più
Larga e molto più flessibile appunto di quella televisiva tutte cose che ben sappiamo
Ma se così
Allora necessità a vere una legge sulla radiofonia distinta
E da approvarsi rapidamente anche se la legge sulla televisione anche se la legge generale potesse procedere rapidamente il che francamente non sembra purtroppo
Verificarsi
E allora si pone il problema che qui alcuni hanno sottolineato io sono assolutamente d'accordo con il ministro ma mi gli avevo già dato personalmente il mio consenso una decina di giorni fa quando questi poteri si era delineato proprio in una conversazione tra marmi Tempestini
E il sottoscritto
Sono assolutamente d'accordo con ma mi sulla possibilità di superare alcuni contrasti attraverso l'accantonamento lo stralcio di quelle disposizioni sulle quali viene una sovrapposizione tra il testo del Senato il testo della devo anche dire che queste sovrapposizioni poi sono minori di quelle che Atari
La pianificazione delle frequenze le ma tutti sappiamo che stiamo parlando
De bande di frequenze separate e distinto
Per cui non sarebbe affatto possibile pensare che intanto quindi rapidamente si possa arrivare alla pianificazione delle frequenze radiofoniche anche se non si riuscisse ad arrivare rapidamente a risolvere il problema
Per la pianificazione delle frequenze televisive e certamente
Luca Giurato ha ragione non è pensabile che si arrivi ad approvare una legge di disciplina della radiofonia senza affrontare il nodo del caos delle frequenze
Che come tutti sappiamo è un nodo risolvibile con una buona programmazione perché qui ormai siamo al punto in cui urlando tutti nessuno riesce più ad ascoltare ma se ci si mette d'accordo sul modo con cui si deve parlare possibile parlare a voce normale e riuscire a farsi ascoltare tutti
Ecco allora a me pare che la questione che qui occorre a questo punto sblocca è la questione dell'avvio
Dell'esame della legge alla
Io non riesco francamente a capire queste
Chiamiamo le per ora suscettibilità ma sono talmente incomprensibili da far pensare che dietro ci sia qualche
Non chiaro disegno qualche non chiaro posizione politica
Al Senato quando la questione si è posta nei termini posti da Aniasi
Devo dire che solo i senatori comunisti si sono pronunciati per dare via libera alla legge sulla radiofonia alla Camera neppure il senatore della Sinistra indipendente lo dico francamente ciò anche litigato
Ma Aniasi ha ragione il punto è che non c'è nessuna norma né nella costituzione menti leggi né regolamenti parlamentari
Che condizioni la Camera la volontà del segnale
Il quale Senato è del tutto tutelato dal fatto che la legge sulla radiofonia quando fosse possibilmente nelle prossime settimane approvate dalla Camera va al Senato i senatori hanno il diritto di fare quello che crede
Persino di bocciarlo perfino di togliere quelle disposizioni che nel frattempo loro avessero inserite nella legge generale
Con questo io non intendo contrastare la proposta ma mi possiamo toglierle subito quelle disposizioni e poi caso caso mai reinserirli al Senato
Ma ha ragione anche il presidente del gruppo democristiano Scotti che qualche giorno fa quando gli anticipavo la proposta ma mi mi diceva e perché non facciamo l'opposto
Approviamo tutta la legge sulla radiofonia e se poi nel frattempo il Senato avrà mandato avanti la legge generale al Senato il Senato spesso toglierà dalla legge tre radiofonia le parti che a quel punto diventano superflue o che sono sovrapposti
Bruno un'altra soluzione valgono entrambe
Il punto è di cominciare rapidamente seconda questione
Di accordarsi sull'affidare in sede legislativa la Commissione cultura l'approvazione della legge
Perché se pensiamo che la legge è passata una legge di trenta articoli possa essere approvata dall'Aula di Montecitorio allora già abbiamo deciso che
In realtà parliamo diamo buone notizie ma queste buone notizie resteranno campate per aria
Quindi accordarsi sulla sede legislativa e sbloccarla immediatamente cui
A mio avviso va posto il problema con forza dalle forze politiche al presidente del Senato e soprattutto al Presidente della mi sono portato l'articolo del Regolamento della se mi consentite anche in appoggio a quello che diceva Aldo Aniasi voglio legge
Quando si è posto all'ordine del giorno di una commissione un progetto di legge avente un oggetto identico
O strettamente connesso rispetto a quello di un progetto già presentato al Senato il Presidente della Camera ne informa il Presidente del Senato per raggiungere dei possibili impegno
Quindi non c'è nessun diritto di veto
Da parte dell'una o dell'altra canna se si possono raggiungere le possibili intese si raggiungono sennò si procede e questo è avvenuto come veniva già detto prima centinaia e centinaia di volte
Quindi non c'è alcuna ragione per imporre questa del resto incomprensibile suscettibilità ammettiamo che sia solo questa da parte del signor questo a me sta a me sembra la questione da porre con forza
Qui sul tappeto
Perché io credo non essendo questo il primo convegno che facciamo in argomento certo il più autorevole più importante degli altri abbiamo avuto dichiarazioni più impegnative che in altri casi però a questo punto a questo punto io credo che le indicazioni di cui sono venute
Dal relatore di maggioranza dal ministro delle Poste e dalle forze politiche devono essere seguite da fatti immediati e consistente
E questo fatto né l'avvio del esame in Commissione e la richiesta della sede legislativa
Onorevole
Allora i mesi prima di scattare questa proposta della viene sete
Comi seguito dalla Camera in legislativa è un'ipotesi ironico possibile
Dove le ore colto già duecento firme segue con altra la raccogliete voi abbiamo già la maggioranza alla Camera grazie Luca Giurato direttore GR uno
Lo grazie dell'invito
Sono certo che questa alleanza tattico strategica tra pubblico e privato per la radiofonia darà ottimi frutti noi almeno ce la mettiamo tutta gli organizzatori di questo convegno mi hanno chiesto di aderire per spiegare perché è un grande giornale della RAI il GR uno aveva preso l'iniziativa di un'inchiesta sulla radiofonia
In un momento di difficoltà interni esterni all'azienda RAI
Rispondo volentieri precisando per prima cosa che sono convinto che le difficoltà non si superano aspettando o contemplando
Ma prendendo iniziative serie e concrete graditi al pubblico e soprattutto nell'interesse del PUG
Insomma che la migliore difesa soprattutto nei momenti di difficoltà sia l'attacco ovviamente un attacco giudizioso emirato
Da molto tempo avvertivo l'esigenza di una grande inchiesta per la radiofonia a favore della radiofonia
Ho deciso di rompere gli indugi di tentare questa avventura il quattro ottobre scorso quando laudi radio ha reso noti i dati di un'indagine sull'ascolto radiofonico in Italia
Da due anni laudi radio si è assunta il compito non facile di effettuare indagini più grande e impegnativa
Funziona così ti ringrazio
L'indagine più grande e impegnativa sull'ascolto della radio
L'ultima rilevazione del maggio giugno luglio di quest'anno
Interessa come dicono gli specialisti un universo dagli undici anni in su e un campione vastissimo direi senza precedenti centoventidue mila zero quarantaquattro persone
I risultati sono contenuti in due grossi volumi color blu
Ce n'è per tutti i gusti la rilevazione del questionario l'elenco delle emittenti che sono scritti all'indagine i controlli la gestione dei dati raccolti provincia per provincia sesso età degli intervistati
Un lavoro molto serio e molto professionale dal quale estraggo per esigenze di sintesi facendo un duro torto ad Audiradio tre elementi per me essenziale
Gli elementi ma chiunque potrà sbizzarrirsi al Bizzarri il siccome vuole in quel mare di dati e cifre sono appunto tre gli italiani che tutti i giorni contattano la radio almeno un quarto d'ora sono ben ventisette milioni e mezzo
Una cifra che non ha bisogno di commenti
Secondo elemento
Per il secondo anno consecutivo Rete Uno e GR uno RAI sono la Rete la testata riferite dagli ascoltatori circa sette milioni e mezzo i contatti quotidiani
Terzo elemento per il secondo anno consecutivo
E qui scatta un breve momento di orgoglio di bottega che spero mi sarà perdonato il GR uno in testa con circa due milioni e mezzo di ascoltatori fissi tutti i giorni alle sette del mattino
Tutti questi dati tengono conto solo in minima parte di quello che a mio giudizio ormai il bacino di ascolto più grande e importante della radiofonia
L'ascolto in automobile
Purtroppo le buone notizie hanno quasi sempre un rovescio della medaglia
Non solo l'ascolto del GR uno e Rete uno ma tutto l'ascolto RAI e anche quello delle private è penalizzato da una situazione dell'emittenza grave e ingiusta
è la famosa la tristemente famosa giungla delle frequenze che deve assolutamente finire
Forte di questi dati e di queste convinzioni il GR uno ha deciso il cinque ottobre di aprire l'inchiesta di Bach
Sono subito arrivate moltissime telefonate di ascoltatori e dichiaravano pieno sostegno alle tesi e all'iniziativa del nostro giornale
Tra queste molte telefonate di politici di tutti i partiti
Naturalmente non abbiamo perso un attimo abbiamo avviato l'inchiesta sentendo prima i politici perché è il Parlamento che deve darci subito o la legge per la RAI radiotelevisione
Presentata a suo tempo dal Governo e sarebbe la soluzione migliore oppure visto che attorno alla radio c'è meno conflittualità politica
Di questa conflittuale politica ahimè abbiamo avuto un quadro
Abbastanza preciso anche stamattina almeno dicevo una legge stralcio sulla radiofonica
La prima parte della nostra inchiesta che è stata molto vasta è andata molto bene
Sono continuate e continuano per fortuna le telefonate degli ascoltatori
Le abbiamo mandate in onda le la nostra più importante rubrica di contatto con il pubblico di rapporti con il pubblico spazio avverto che va in onda tutte le mattine alle undici avevamo programmato avevamo programmato una settimana di telefonate con il pubblico e di incontri con il pubblico l'abbiamo allargata due settimane perché le telefonate erano appunto tantissima
A parole dunque non esistono obiezioni sostanziali a larghissima maggioranza l'orientamento dei politici eh per un consenso sulla legge specifica per la radio
Il GR uno riprenderà nei prossimi giorni la sua inchiesta che allargheranno naturalmente anche ai vari responsabili delle radio private e sopra lo a sedere radio la federazione di diverse qualificate associazioni radiofoniche ma appoggeremo ovviamente ogni e qualsiasi radio forte e qualificata che intende battersi per la legge e contro la giungla delle frequenze
Buon lavoro dunque a questa conferenza e ancora grazie caloroso per la cosa più importante e ora sapere quali sarà il cammino parlamentare
Il vero cammino parlamentare delle proposte di legge lo stesso ministro ma mi ci ha parlato di una delle nove la piuttosto noiosa
Speriamo che sia una telenovela a lieto fine
Grazie grazie tesoretto che dall'alto sei per cento
Attraverso l'altro teste per un martellamento sicuramente indispensabile che già ha portato ed abbiamo visto che questa mattina a recarsi impotenti anche all'interno del mondo politico
Il professore Giuseppe Santaniello garante per l'editoria che pazientemente aspettato il suo turno che per la prima volta per la
Ha un pubblico di radiofonici che cercherò diverse altre volte in particolare nelle sue d'azione che semestralmente fare
Ha indicato come possibile e importantissimo soggetto di comunicazione da tutte le aree anche per il futuro
Credo tutti comunque la massima priorità perché ci son circa quindici persone che devono ancora parlare
Ringrazio la presidenza per avermi dato la parola in questo convegno di estremo interesse
E vorrei dire anzitutto che ormai è un giudizio unanimemente condiviso
Che la radio che storicamente è stata l'antesignana dei moderni i mass media
E attualmente sottodimensionata rispetto alla sua effettiva funzione comunicativa
E rispetto alle sue possibilità di sviluppo
Occorre quindi che un mezzo comunicativo carico di storia
Ritrovi la peculiarità della propria collocazione
In data sei tredici essenziali che possono così riassumersi
Della radio si apprezzano il contatto immediato con l'utente
La con genialità a una domanda del pubblico complessa e diversificata
La capillarità di espansione fra la gente
E in maniera particolare
La capacità di rappresentare una cultura non omologata
La estraneità almeno finora alle formazioni colloco coloristiche dei tremori caratterizzanti altre attività media e l'appartenenza a un tipo di informazione de concentrata locali
Vorrei ricordare che
In questo quadro finora di hanno migliaia di mancanza di disciplina normativa
Tuttavia il primo segnale positivo è provenuto proprio dalla legge sull'editoria
Esattamente la legge numero sessantasette dell'ottantasette che aveva ad oggetto il rinnovo delle provvidenze per l'editoria
Nella quale vige e conti curata
La categoria della imprecisa radiofonica di informazione
E come tale beneficiaria di determinate provvidenze che erano sorte anzitutto sul terreno delle misure di sostegno evidenti
La e di
E da rilevare che benché limitata benché circoscritta la portata di questa norma l'articolo undici tuttavia è dotata di una grande forza anticipatrici
Perché in questo orizzonte molto opaco almeno fino a quel momento di hanno mica
Totale direi
Disinteresse di fronte all'esigenza di intervenire in un settore talmente vitale questo primo germe della legge dell'editoria questo primo granello questo primo solenne e destinato a fruttificare
E direi spiana la via a questo cammino evolutivo del pane oggi vediamo i primi segni attraverso una fase progettuale
Che è venuta è affiorata ritenuta di rilievo proprio in questi giorni
E vorrei ricordare che il problema della radiofonia
E un problema che ha assunto dei tratti caratterizzanti dico particolare rilievo e anche di una particolare gravità
Per le due coefficienti per due profili
Come è noto sul versante pubblico
La coesistenza in un unico ente di due attività mediali ha portato a privilegiare lo sviluppo televisivo età sottovalutare la radio Foti
Sul versante privato poi gli emittenti presentano una morfologia molto frazionata
E al di fuori di ogni fattore equilibrato sistema
Vorrei ricordare che nel censimento del ministero delle Poste
Presidente orrido in un paio d'anni orsono viene attestata all'esistenza di quattro mila emittenti in Italia
Tale dato vertiginoso
In realtà prende in considerazione qualunque tipo di impianto per la diffusione sonora anche se di scarso rilievo economico poiché quello radiofonico in un comparto con basse barriere di tipo tecnologico e finanziario ed è caratterizzato anche da un altissimo turnover di emittenti
Turnover e che da una parte potrebbe interpretarsi come segno positivo c'è una possibilità di ricambio di non cristallizzare il settore
D'altra parte poi interpretarsi anche come segno non positivo cioè una determinata all'abilità
Di alcune forme imprenditoriali non dotate di una propria identità e di una brocca autonomia
Anziché nel quadro
Di questo elevato a fondamento
Si registrano accanto a strutture consistenti e genuine
Anche situazioni incerte instabili e formule addirittura più gli scolari senza una propria caratterizzazione
Da questo quadro dunque direi emerge nella maniera più consistente
La esigenza di interventi l'intervento legislativo che diretto a governare e riordinare il settore
Nella fase progettuale
Inutile ripetere quello che è stato già detto la fase progettuale meritano un particolare accenno un particolare profilo le tre proposte legislative
In ordine cronologico tredici per cento dicembre mille novecentottantotto all'iniziativa dei deputati Bersani Veltroni altre
Dieci marzo ottantanove la proposta di iniziativa dei deputati allinearsi si gentili ed altri
E come è stato annunciato questa mattina
La proposta
Del gruppo della democrazia
Ora per non ripetere quanto dove è stato già da altri rilevato in maniera molto prescritto
Vorrei soltanto sottolineare che queste proposte hanno però dei punti di contatto fondamentale
Hanno un punto di convergenza hanno una consistente piatta fu
Della quale si possono rilevare tre punti fondamentali primo
La necessità di conferire alla radiofonia
Una peculiarità di collocazione
Abbandonando la vecchia concezione di un comparto radiofonico
Avente un'importanza marginale o addirittura una posizione ancillare un'ancella rispetto alla disciplina principale incentrata in maniera preminente sul settore televisivo
Punto secondo
Il radicamento dell'attività radiofonica in una dimensione policentrica e articolata
Il la peculiare idoneità a rappresentare le collettività locali molti in dono una prospettiva rivolta a valorizzare le culture e le istanze rapportate alle varie espressioni territoriali
Terzo punto fondamentale
Un nuovo ruolo e una risolutiva presenza vanno riconosciuti alle regioni
In coerenza con la premessa che la radio a una vocazione a porsi come strumento principale di comunicazione per le collettività
Ma nell'ambito di questa fase progettuale io ritengo preminente una connotazione al mio apparire e la più importante
Perché immette finalmente una linfa vitale nuova Specchia finalmente sotto questo profilo un sistema che sembrava anchilosato e cristallizza
La introduzione del modello già sperimentato positivamente
Dei Paesi
Di radici anglosassone
Il modello della radio comunitaria quindi la tipologia doppio da dualità
Dualità nel senso positivo non dualismo cioè due ordini i quali però sono complementari tradito la rapina di tipo commerciale la radio comunità
E questo mi pare molto
Opportuno direi finalmente si introduce nel nostro sistema della informazione
Una simmetria che mancava ed è necessario e ripeto la linfa vitale del sistema
Da una parte le espressioni che rappresentano la logica del mercato la logica del profitto
Che è anch'essa una logica giusta purché perseguita entro determinati limiti ed entro determinate soglie
Dall'altra parte la logica di servizio la logica di non profitto
Che introduce questa concezione moderna già collaudata in altri Paesi e in particolare riguarda quelle emittenti che hanno finalità educativa finalità di informazione finalità di trattazione su tematiche religiose e politiche sociali e così felice
Ritengo che quindi questa novità che è il mio apparire e la più forte di ogni altra novità pur racchiusa in queste proposte legislative sia il maggiore tanto caro a
Perché non bisogna dimenticare che questo è un fattore un connotato e direi la forza propulsiva del sistema giuridico
La espansione la vitalità dei modelli giuridici quando abbiano una valenza positiva
A mio parere introdurre oggi nel settore radiofonico
Il modello il paradigma
Delle radio comunitarie cioè delle espressioni di non profitto il superamento della logica di profitto introdurla in un settore vuol dire aprire una premessa un varco per poterlo estendere anche negli altri settori tra cultura televisione il mondo del editoria di carta stampata ecco il grande valore
Per me questa connotazione è una connotazione ripeto rispecchiamento
E una connotazione innovatrice che immette una linfa nuova nell'ordinamento
Ma in particolare e una pregressa ed è una promessa per poter espandere un modello di forte carica innovativa anche negli altri settori
Vorrei ricordare proprio a titolo di comparazione
Visto che è una nota abbastanza
Non solo importante ma finora anche semplicità delle relazioni che accompagnano le varie proposte
La nota di diritto comparato ricordando che negli Stati Uniti né la federale comunicazione
Ha sempre incoraggiato la formazione di queste vite
Il definite educative non commerciale
La nascita di emittenti di tale tipo
Risale nell'ordinamento statunitense addirittura i primi anni del broadcasting tanto che in quel periodo ormai periodo abbastanza a lungo nel tempo molte istituzioni scolastiche ed educative hanno utilizzato la radio anche la televisione come strumenti di formazione
Per un numero larghissimo di terzo
Addirittura negli Stati Uniti queste che loro chiamano Community organici esce
Community organisation è hanno un compito ausiliario nella educazione anche di Tito Scalo
Cioè per così dire hanno un valore integrativo rispetto alle strutture di formazione
Delle cittadino
E quindi hanno un apporto positivo ecco la loro funzione caratterizzante ecco la finalità di non profitto che direi e saluta
La libertà dell'informazione il dovere
Nella mia relazione ma la risparmio distanti da questi dati
Ho indicato anche concerto indice statistico del numero di queste licenze educational le licenze
I piccoli lucrativo
Che hanno controllato e controllano un numero veramente importante di stazioni e radiofoniche e te li
Va detto che tutto questo è stato possibile tanto che io non mi permetto a pensare che sarebbe un'etichetta per ogni valida legge del nostro ordinamento
Che nella legge che tanti anni or sono semmai i tempi del le russe del piano istituita Federal communication e Commissione veniva detto della norma che questa agenzia agenzie nel termine statunitense americano
Ha il compito di sostenere l'interesse la convivenza e le necessità del pubblico
Guardate come il lungo ordinamento sviluppato
Dal punto di vista della disciplina dell'informazione
Tutta la tematica dell'informazione viene finalmente guardata dal punto di vista del cittadino dal punto di vista del pubblico
Questi brani spunti di comparazione con altri paesi consentono dunque di sottolineare condividere condividere come giudizio
Due punti della nostra realtà
In Italia da un lato la radiofonia pubblica e in ritardo
Rispetto all'appuntamento del rilancio della radio
Il che ha portato a un sottodimensionamento e una curva discendente dello specifico settore
Dall'altro lato l'emittenza privata e rimasta priva di incentivi soprattutto priva di fattori propulsivi
Per di più tra le numerose fasi in cui è passata questa emittenza privata comincia ad affiorare un altro elemento non positivo
Quello dell'influenza dei monelli accentrato stante la necessità degli imprenditori di gravitare per ragioni di sopravvivenza nell'orbita di strutture Polo Coppola
Tale trend produce due effetti negativi
Primo
La compressione dell'autonomia degli imprenditori minori due una incrinatura di quella deconcentrazione che ha costituito uno dei pregi fondamentali della dimensione radiofonico
E che occorre salvaguardare e anzi rafforza
In una disciplina efficiente
E sappia
Vorrei a tal proposito il mio figlio poi a terminare rimanere proprio nei giusti limiti di tempo fissato faccio scudo interventore
Un brano di un recente documento programmatico del governo inglese che sembra direi rispecchiare
La nostra problematica ma avvitate soluzioni complete
Qui sono una mezza paginetta della legge
La radio è una parte preziosa della vita di molte persone
E caratteristicamente vivace ed ha un'importanza tutto suo particolare
Si trova ora di fronte a delle grandi opportunità per svilupparsi ed è stato
A livello locale ecco il programma di governo del sistema i criteri di autorizzazione terranno conto delle richieste del Pubblico Locale
E del grado in cui i servizi proposti aumenterebbero la gamma della programmazione e la varietà della scelta per l'ascoltatore
Si presume che i servizi nazionali forniranno un servizio con programmi diversificati
Progettato per attrarre una varietà di gusti e di interessi e non limitato a un singolo ristretto forma
Anche questo importante
Criterio di Indirizzo
Degli operatori
I servizi nazionali e locali dovranno mantenere le loro promesse di adempimento di carico per poter conservare le loro autorizzazioni
Perché se non mantengono questi compiti perdono l'autorizzazione
Nell'interesse e poi c'è anche la la normativa antitrust salvaguardia del mercato
Nell'interesse di preservare un mercato concorrenziale
Delle trasmissioni radiofoniche nessun gruppo potrà controllare più di un servizio nazionale più di genere crisi locali
Qui c'era un limite del venti per cento sulla partecipazione degli interessi di una radio nei giornali giudice
E infine il numero della dimensione dei servizi locali dipenderà pay decidendo richiede la domanda locale
Ecco ancora una volta il sistema dell'informazione guardata finalmente dalla parte del pubblico
Le proposte del governo creeranno un ambiente nel quale le radio della comunità conferiti sistema comunitario fortemente sviluppato anche in Inghilterra non solo di sette
Sì basate versate all'erario della comunità su una combinazione di identità locale e diversità culturale che potranno sviluppare il loro potenze e ho terminato questo brano
Brevissimi
Frasi di conclusione
A conclusione dei profili tracciati possiamo dire che la radiofonia deve trovare la sua giusta collocazione
Non solo all'interno del sistema mediale italiano ma anche in relazione alle esigenze derivanti
Dal traguardo dell'Europa
Le novecentonovantatré
Nelle nostre tappe di avvicinamento verso il mercato unico
Non possiamo non allinearci con gli altri Paesi Francia Germania Gran Bretagna
Nei quali accanto a un armonico Rossetto
Nel settore televisivo nella sua espressione duale del pubblico e del privato
Anche la radiofonia rappresenta una struttura valida e pluralistica
Organizzata in modo da servire nel migliore modo la libertà di informazione dei cittadini e da garantire l'alta funzione socioculturale del mezzo
Paesi nei quali la radio
Lungi dall'essere relegato in un ruolo di ancella rispetto agli altri mezzi trasmissivi
Ha dignità di comunicazione capillare e fortemente popolare
Allora in tale settore noi dobbiamo sintonizzati in senso europei
Anche questo è un banco di prova per la nostra politica
Il la nostra democrazia
Nell'ambito dell'Europa profondamente rinnovata dall'Ovest all'ex
Grazie professor Santaniello la parola all'avvocato me crollo signore Presidente del Lerna
Il mio intervento sarà brevissimo in quanto i colleghi di federativo che mi hanno preceduto hanno illustrato esaurientemente
Ogni aspetto del del della problematica ritengo pertanto che utile e necessario che venga dato massimo spazio agli ulteriori interventi politici che seguiranno
Volevo tuttavia soffermarmi brevemente sulla problematica della prossima prevista pronunciata la Corte costituzionale
Come tutti sanno infatti la Corte costituzionale a Breve tornerà a riunirsi per riesaminare la questione di legittimità del decreto-legge ottocentosette dall'ottantaquattro
Cioè decreto convertito con modificazioni dalla legge dieci del mille novecentottantacinque e meglio noto come per decreto Berlusconi bis
Gli aspetti peculiari detta legge per quanto riguarda l'emittenza radiofonica privata sono contenuti contemplati in particolare negli articoli tre e quattro
E sono in sostanza l'autorizzazione provvisoria ex legge che ne deriva dal primo comma dell'articolo tre l'autorizzazione all'uso dei ponti radio l'autorizzazione all'interconnessione funzionale l'istituzione l'articolo quattro del censimento per l'emittenza privata e alcune norme di carattere programmatico
Questa questione di legittimità costituzionale
è stata esaminata per la prima volta dalla Corte costituzionale con una sentenza del luglio del mezzo dello scorso anno proprio lo scorso anno gramo qui al Residence di Ripetta
Al convegno organizzato da errata me Corallo cioè le associazioni che recentemente hanno dato vita alla Confederazione Ferrario a discutere sul significato sulla portata di questa sentenza
La Corte Costituzionale con tale pronuncia ha respinto aspra in quella sede tutte Lecce le eccezioni di legittimità che furono sollevate dei giudici di Genova di Torino di Milano ritenendo decisiva
La considerazione che l'intervento legislativo di cui appunto la legge dieci del mille novecentottantacinque aveva natura semplicemente provvisoria e appariva pertanto proiettata verso la futura riforma del sistema radiotelevisivo
La corte infatti affermava che una tale legge poteva trovare una sua base giustificativa proprio nella provvisorietà
Naturalmente diceva la corte
Sì l'approvazione della legge dovesse tardare
Oltre ogni ragionevole limite temporale sono proprio parole testuali la disciplina impugnata tenuto conto che in vigore già da oltre tre anni a quella data
Non potrebbe più considerarsi provvisoria e assumerebbe di fatto carattere definitivo sicché questa corte nuovamente investita della medesima questione non potrebbe non effettuare una
E in questo quadro o l'ordinanza con un'ordinanza del del febbraio dell'ottantotto del pretore di verrà di Varazze la questione è stata nuovamente portata all'esame della Corte costituzionale
Un'eventuale sentenza con la quale venisse dichiarata l'incostituzionalità della legge dieci ottantacinque sebbene doverosa
Crebbe sicuramente un vuoto legislativo che è pericoloso per l'emittenza cadrebbe l'autorizzazione provvisoria legge l'esercizio degli impianti radio diffusione dei ponti radio questo quadro il Governo in mancanza di un'approvazione di una legge di regolamentazione da parte del Parlamento potrebbe essere costretto a intervenire con una nuova decretazione d'urgenza
E in quanto tale presumibilmente non potrebbe affrontare in modo organico ed esauriente tutte le problematiche che tanto stanno a cuore ormai da quindici anni agli editori radiofonici che rappresentiamo
Emittenti ritengo che non abbiamo bisogno oggi un nuovo censimento ma di certezze che possono essere conseguite solo una legge organica
è indispensabile pertanto che venga accelerato al massimo l'iter parlamentare affinché al venga discussa è approvata la legge prima di la pronuncia della Corte
Questo contesto deve essere colta con con estremo entusiasma dichiarazione onorevole Buddy che anche la democrazia cristiana ha presentato un proprio disegno di legge che si va ad affiancare a quelli che sono stati già formulati nei nemesi negli scorsi
Ritengo che in questo panorama in considerazione delle minori problematiche che interessano il settore radiofonico rispetto a quello televisivo
Sì è possibile l'approvazione di una legge specifica del settore radiofonico
Se invece sarà possibile approvare la legge globale negli stessi tempi
Voi ci troveremo ugualmente d'accordo a condizione che appunto che in questa legge globale del settore venga previsto un corpo specifico
Di norme per la radio una disciplina specifica comunque per la radiofonia proprio perché la radiofonia delle peculiarità diverse da settore televisivo e su questo non vi è un problema che abbiamo già più volte affrontato per questo riteniamo necessario il massimo impegno a tutti i livelli per sostenere l'approvazione di questa legge che in ossequio ai principi sosta di più volte espressi dalla Corte Costituzionale privilegi l'emittenza locale garantendo un'effettiva autonomia
Tutte le risorse tecniche cioè le frequenze e pubblicitarie necessaria garantisca l'esistenza delle emittenti con me sia commerciali sia delle emittenti comunitarie cioè quelli emittenti a carattere non commerciale esprime riscopro di lucro
Stabilendo bacini di utenza adeguati e tali che l'esercizio dei diritti costituzionale non vengano vanificati
Una legge che stabilisca norme per l'assegnazione delle frequenze che premino coloro che in questi anni di sacrifici hanno lavorato con serietà e professionalità sia nell'ambito appunto dell'emittenza commerciale sia nell'ambito delle mie entra comunitaria
Una legge che prevede la possibilità di interconnessione tra le diverse stazioni locali per trasmettere in alcune ore del giorno
Programmi prodotti era lì esatti anche in comune anche in questo senso abbiamo sentito dall'intervento dell'onorevole radi che anche il disegno di legge da democrazia cristiana prevede questa possibilità interconnessione fino a un ha un tetto di otto ore giornaliere
Preveda quindi forme di provvidenza da parte dello Stato per coloro che svolgono attività di informazione ritengo non con le limitazioni stranamente gravose prevista dall'attuale legge sull'editoria e perciò in modo tale che l'accesso a questa forma di provvidenza sia garantito o un numero più ampio di emittenti che svolgono appunto un ruolo di informazione
In questo quadro e con queste prospettive
L'arma ah ecco insieme alla R alla Corallo e all'affaire per e già da tempo hanno portato avanti iniziative comuni hanno promosso la costituzione difendere Radio c'è una federazione di categoria delle emittenti radiofoniche
Una federazione che aperta alla partecipazione di tutte le altre forze che si riconoscono come noi in questo programma perché questo è il momento ritengo che tutte le forze vive della radiofonia sia dopo il mio fondo per giungere alla legge
Bene impariamo dagli avvocati come si fa a parlare in tempi stringati volta tenta prima di cedere la parola Vincenzo vita responsabile del settore mass media il rito comunista documentazione via il cuneese l'utile ci sono giunte anzitutto l'onorevole Mauro tutto dal partito repubblicana era presente con noi ma per impegni parlamentari ha dovuto assentarsi
Proprio perché il carente e dovrebbe tra tutto qui troppo a lungo così pure l'onorevole Andrea o che del presidente della commissione parlamentare di vigilanza anche gli ha seguito e buona parte della mattinata i lavori
Piacente ma ha dovuto appunto
Terzo Alfredo Biondi del capitoli de avete mandato un telegramma spiacente non poteva intervenire a causa di precedenti brulica degli impegni
Invio in mia previsione al convegno
Così pure Leo Viezzoli vicepresidente della RAI impossibilitato a partecipare vostro convegno confermo il particolare attenzione personalità aziendale
Ha problemi radiofonia sono certo che la convegno potrà venire contributo importante per riassetto legislativo e funzionale intero settore radiofonico Leo piazzole invece presidente della RAI
Abbiano ricevuto il telegramma anche di Pierluigi Romita prego ministro delle politiche comunitarie
Impossibilitato per recitare impotenti conferenza su radiofonia causa il proprio grado di imprevisti impegni di governo rinvia i miei
Più sinceri saluti auguro buon lavoro problema riassetto normativo del sistema radiofonico come di quello televisivo
E sempre più gente nel nostro Paese l'auto a promotori iniziative esprimo auspicio che il Parlamento governo e forze politiche risolvano definitivamente problemi a oggi in discussione Pierluigi Romita
Ministro Politiche comunitarie così pronte le gamme regole
Giuliano Silvestri e dell'onorevole e gli ho perciò lì anche lì assente impegni parlamentari
Vincenzo vita e poi si cura la comunicazione della dottor Felice Dioli
Vi prometto di non tediare troppo
L'ora è tarda credo anche che questi convegni
Siano utili
Come lo sono quando producono anche
Delle scelte operative
A mio avviso questo segna un passo avanti questo convegno
Brillantemente devo dire pensato proposto dall'Associazione delle emittenti radiofoniche è un passo avanti rispetto ad altri analoghi anche tenuti recentemente in quanto mi è parso cogliere nelle parole stamattina diversi
Esponenti politici
Un interessamento reale all'obiettivo della legge per la radio
Quindi finalmente si dovrebbe essere giunti a quella soglia
Preliminare decisiva per potere essere consapevoli del risultato
Io credo che vada fatto
Un punto di chiarezza però su questo io ritengo per esempio che le parole le parole che ha usato qui il ministro delle Poste Mannini siano molto aperte nei riguardi del mondo radiofonico abbiano anche segnato a loro volta concerto
Mutamento di rotta da parte del ministero che c'era parso in precedenza più scettico sulla eventualità e l'opportunità stessa di procedere ad una regolamentazione autonoma per settore radiofonico
Rimane ancora qualche dubbio sulle procedure credo che sarà materia di analisi anche mi auguro urgente da parte degli e Sperti
Qualche dubbio sulla procedura perché il problema che oggi si pone di non a faticare troppo come dire una materia che già sufficientemente complicata attraverso sub stralci intrecci tra Camera e Senato forse varrebbe la pena un atto impegnativo da parte delle varie forze politiche affinché rimanga Queer mi pare punto chiave posto dal ministro mandi rimanga l'impegno generale e cioè si procede con
Disegni di legge sulla radiofonia salvo che nel frattempo il Senato abbia raggiunto un tale livello di avanzamento
Fino alla conclusione operativa della proposta generale sul sistema televisivo
Tanto da rendere come dire superfluo c'è da integrare e superare i progetti sulla radiofonia ecco mi pare che questo sia un punto di chiarezza tra di noi
Perché troppe volte c'è chi lei ne ha parlato in questi famosi tredici anni di attesa di qualche regolamentazione del sistema radiotelevisivo troppe volte ci si è presi impegna a metà credo che dobbiamo uscire da qui con maggiore
Chiarezza con qualche certezza in più per parte nostra per parte comunista non vi è dubbio che l'impegno vizia i nostri parlamentari sono da tempo al lavoro su questo
Terreno
La proposta è stata ricordata sottoscritta anche da diversi parlamentari comunisti insieme farà mentre gli altri gruppi
Sulla radiofonia è stata un pochino una proposta battistrada che ha fatto anche
Mi creda premessa ad altre proposte successive che mi pare se ho capito un po'dalle parole usate stamattina e da Radio ed Aniasi
Ripercorrono grosso modo gli stessi temi con qualche soluzione differenziata ma sostanza
Dentro uno stesso approccio quell'approccio che direi sottolineando lo vuole che la radiofonia sia un settore autonomo ecco qui direi il punto di chiarezza
Non perché piccolo settore settore marginale rispetto all'insieme del sistema radiotelevisivo ma perché sia concesso facendo un attimo finta che adesso in questi anni
Mi sia stata tutta la la dinamica di concentrazione che vi è stata nel campo televisivo per il settore radiofonico ha caratteristiche più moderne
Nella sua dislocazione
Nel campo informativo
Perché alcune formule che nel mondo radiofonico si sono studiate in questi anni hanno preso il sopravvento su altre che invece hanno piegato il sistema televisivo al sistema di economia di concentrazione e cioè la syndication lo scambio di programmi un certo rapporto tra impresa e territorio
Prefigurano in verità assai più del campo televisivo un sistema moderno e democratico
In altri Paesi effettivamente il sistema radiotelevisivo nel suo insieme si è modellato piuttosto sullo schema che faticosamente assunto con tutti naturalmente i limiti il modello fuori d'Italia che invece su quello televisivo italiano che è davvero qualcuno ha ricordato ma vorrei dire proprio una grande vergogna dell'Italia nel contesto internazionale è un'anomalia negativa
Tra l'altro alla all'alba ormai del novanta verso tavoli integrazione europea è davvero impressionante quali sia l'arretratezza italiana sul versante della regolamentazione del sistema televisivo non è all'ordine del giorno ma vale sempre
Appena ricordato quindi questo il motivo fondativo di questo impegno sulla radio non perché è un po'più facile oppure ci si mette d'accordo prima certo anche questo perché c'è un elemento prefigura anche importante che vale la pena da parte di tutti sottolineare fare proprio per un discorso generale sugli assetti del sistema quindi mi pare qualche ottimismo in più possa venire dalla conversazione molto pacata di questa mattina tra le varie forze in campo per parte nostra ci impegnamo con grande lealtà con spirito d'iniziativa anche proprio per fugare dubbi mi auguro pur
è dura Ali che poi possano portare a qualche blocco ulteriori il ministro delle Poste ma mi ha fatto però un cenno credo doveroso dal suo punto di vista anche la legge di sistema faccio anch'io un cenno molto rapido perché a richiamato
Un po'dovere ad un impegno di confronto l'opposizione
Credo quindi sia giusto che da parte nostra come forza di opposizione si dica anche qualcosa in merito l'abbiamo fatto una proposta
Che vorrei venisse ricordata anche in quest'occasione la proposta non è quella di attendere tempi migliori
Oppure di votare definitivamente questo sistema ha delle
Scadenze esteri
Credo che sia possibile un impegno soggettivo noi siamo disponibili a riaprire il confronto senza pregiudiziali benché esista una proposta di legge
Del dei gruppi parlamentari comunisti della città di pendente sulla materia generale
Tel sistemarono televisivo non abbiamo però
Dubbi sulla necessità di riaprire il confronto con un'unica pregiudiziale ecco se deve parlare di pregiudiziali
I presupposti necessari uno il rispetto
Dei criteri indicati dalla Corte costituzionale da ultimo nella sentenza perduto l'ottantotto
Per favorire la discussione abbiamo anche ripreso
Mi ha fatto piacere che stamattina visoni l'abbia ricordato
Abbiamo anche ripreso
Il progetto Manni uno purtroppo in questo settore sicuramente anche a numerazione ormai per tempi sono
Lunghi la proposta ma mi uno che da noi certamente non sottoscritta la critica quando fu avanzata alle proposte politiche però era certamente
Migliore di quanto sia stata poi la proposta successiva non ogni due uso le parole del ministro che è stato il frutto di un accordo per il duopolio tra DC e PSI un accordo che era parte della formazione del governo dell'epoca seccate quindi questa pregiudiziale da parte della maggioranza vale a dire la difesa pura e semplice del duopolio RAI Fininvest
Per parte nostra se è disponibile a riprendere come punto di partenza quel testo naturalmente porteremo tutti quanti i nostri punti di vista anche i più rigorosi all'interno di un confronto che ci sembra utile quindi la famosa proposta ma mio uno
Come eventuale punto di partenza
Della maggioranza stessa ci è parso si sia mosso qualcosa per esempio sulla pubblicità tema annoso da ultimo il senatore con i fari per esempio a rievocato una ipotesi che peraltro da almeno due anni
Partito Comunista sta cercando di portare avanti vale a dire l'abbattimento definitivo di quel piccolo muro che è il petto
Della pubblicità Rai imposto da una parte impropria c'è una parte politica che in epoca di richiamo
Alle virtù come dire del mercato è curiosamente invece un impaccio al mercato stesso proceduto la sostituzione con un indice di affollamento orario
Comunico criterio lo dico anche perché ho visto tra i materiali un ipotetico trovato passato suggestiva che mi pare venga dalla spersi ho letto bene
Sulla questione della pubblicità una differenziazione anche nei criteri tra radio televisione credo che sia una strada interessante questo perché anche da questo punto di vista il discorso non deve essere nei termini di appunto la parte minore che quindi deve essere un po'più tutelata ma esistono forme diversificazioni io obiettive tant'è che oggi il segmento radiofonico credo non tanto e non solo per sua colpa ma per una compressione generale di mercato oggi viva una vita difficile anche dal punto di vista la raccolta pubblicitaria ma vado a concludere
La nostra proposta dico nostra un po'impropriamente perché l'ho premesso le firme comuniste sono all'interno di uno schieramento assai più largo
Che vede anche deputati polverosi se ritenete Bassanini peraltro è intervenuto molta chiarezza in precedenza cupo verde dell'arcobaleno Gruppo federalista democrazia proletaria naturalmente non mi sostituisco a loro ci mancherebbe nell'esprimere le opinioni presa ad un progetto volutamente più largo di quanto fosse un arco partitico è un progetto che alcuni punti
Multiplo precisi ma proprio pochi attimi per ricordarli la valorizzazione dell'emittenza locale
Come criterio per lo sviluppo del sistema radiofonico
Un itinerario per la pianificazione e l'assegnazione delle frequenze che coinvolga da vicino le regioni soggetto dimenticato può nell'ultima fase del dibattito sul sistema informativo e pensiamo a torto
Il riconoscimento della possibilità di trasmettere anche a livello nazionale nessuno di noi può essere così come dire
Arretrate una valutazione del del sistema da rinchiudere in un ambito rigorosamente locale la trasmissione però attraverso una formulazione antitrust molto interessante e significativa cioè attraverso quindi l'associazione nei la produzione nei programmi e non attraverso la concentrazione proprietaria
Cosa che è avvenuta invece in modo netto e negativo nel campo televisivo
La distinzione tra radio commerciale radio comunitarie non per qualche manicheismo di ritorno perché ci pare che le radio comunitarie cosa che avviene anche in altri Paesi possano essere un punto di riferimento per aggregazioni
Socio politico culturali di rilievo per la vita nazionale
Quindi in sostanza la tutela della libertà in un campo così importante non mi soffermo su altri punti delicati ripeto comunque nessun pregiudizio anche qui salvo la chiarezza delle intenzioni
Fare presto
Con massima attenzione ai tempi di questo dibattito
Una ultima considerazione perché è assolutamente correlata quanto qui si dice giustamente sul settore radiofonico privato
Non sembri un paradosso
A nostro avviso non può esistere un vero rilancio del settore radiofonico privato
Proprio nelle forme che qui si sono descritte senza una analogo atteggiamento
Da parte di tutti per il rilancio dell'audio fonia pubblica
Non vi è dubbio che dal punto di vista proprio dell'evoluzione nel sistema italiano un confronto moderno tra parte pubblica parte privata anche nel mondo radiofonico sarebbe di grande interesse per la parte pubblica lo dico proprio due battute c'è
Una proposta che lei già avanzano che da molti incontro a questo discorso tutti qui mi pare si stia delineando c'è una subagenti Enda radiofonica pubblica autonoma all'interno della grande sistema pubblico radiotelevisivo
Per far tutto ciò naturalmente ci auguriamo che anche gli organismi dirigenti della RAI siano adeguati
In tale direzione
Questo
Pare un punto importante non ci piacerebbe cioè ci opporremmo
A una sorta di proroga di fatto del consiglio d'amministrazione della RAI attuale senza nessun atto formale impegno attivo è una questione di poteri anche di possibilità di decidere su materie di questa pregnanza ecco quindi una disponibilità da parte nostra qui ora e nei prossimi giorni per andare avanti sulla materia che voi avete con questa nettezza riproposto
Grazie a Vincenzo Vita comunico in ordine i prossimi interventi il dottor Felice di Oricchio presidente di Audiradio è anche direttore generale dell'UPA il sottoscriviamo Jersey amministratore delegato della speranza
Il l'ingegnere Paolo vigevano del l'affitto radicale federalista e professore
Roberto Zaccaria del consiglio d'amministrazione della RAI ci sono poi gli altri interventi chiedo a tutti la massima stringatezza grazie
Continua il paradosso nel paradosso di questa radio che ormai ha raggiunto un'audience che si può paragonare a quella televisiva e chiede un mezzo estremamente debole un mezzo problemi da un mezzo
E a pieno di broker USA oggi chi lavora alla radio nelle radio locali le radio regionali estremamente demoralizza le professionalità vengono bloccati
Chi lavora
Alla RAI nel settore della radio si sente emarginato e non niente strumenti per potenziare un lavoro che avrebbe dei grandi spazi
Gli utenti di pubblicità hanno nella radio un mezzo
Che viene sempre considerato i grandi promesse quasi a venire in aiuto a questa nostra esigenza di utenti di avere dei mezzi nuovi efficaci
Ma poi alla fine sì dimostra un mezzo che non dà tutti quelle garanzie e quello che capacità di efficacia che le abbiente sì aspettano quando investono impropri ed è scontento anche il pubblico perché quando non vengono assegnate le frequenze ebbe impossibile sentire la radio difficile sentire la radio non soltanto in macchina cosa che ormai siamo abituati a sopportare ma anche nelle casi di molte città cure importanti b tutto questo porta uno scontento generale in cui veramente il caso di dire muoviamoci io sono molto grato
Alle associazioni che oggi hanno organizzato questo convegno perché si tratta di uno scollo un'importante che fra l'altro visto che ha avuto l'avallo di grossi personaggi io Toray voli politici c'è sicuramente qualche cosa da fare e bisogna farlo prego
C'è qualcosa che non va nella radio oggi abbiamo sentito cosa non fa occorre che ci si renda conto che anche da un punto di vista pubblicitario si può fare molto di più
Dando risorse tecniche di servizi o un mezzo che mi mi meriterebbe ben di più e che in altri Paesi è molto più sviluppato ma anche più curato e molto meglio gestito anche dal punto di vista legislativo
Grande paradosso pubblicitario è lo ripeto anche se qualche volta è stato già detto ma fa impressione ogni volta
A parità di audience o quasi parità di audience radiofonica rispetto a quella televisiva abbiamo un investimento pubblicitario in Italia
I tre due di tre mila e cinquecento miliardi ogni anno per la televisione e di duecentocinquanta miliardi per la RAI
Quarantotto per cento di tutt'di tutti gli investimenti pubblicitari sui mezzi classici fa alla sulla televisione in quella pubblica e quella privata
La pubblica col tetto e quella privata libera
Il tre virgola quattro per cento soltanto ripeto quasi parità di audience Pallara quindi anche pubblicitariamente c'è una grande potenzialità che non viene colta
Assolutamente bisogna fare qualcosa
Io credo che innanzitutto
Si debba potenziare alla radio come fenomeno se ne parla poco queste audience sono audience che si rilevano con Audiradio una delle poche cose serie importanti che la radio fatta anche perché era nella possibilità della radio
E altre cose ce le aspettiamo dei politici i quali non devono fare nulla poi di speciale saldo
Che di stabilire certe linee poi le radio pensano a fare il resto della strada
Ho sentito che le radio non chiedono nulla non pietrisco non per nulla
Salvo
Chiedere alcune regole precise io credo che a questo punto
Avrebbero grave responsabilità gli uomini politici che bloccassero questa legittima aspirazione questa grande e forte attesa da parte delle radio
Credo si dovrebbe cominciare colla togliere il tetto pubblicitario almeno per quanto riguarda la radio
Benissimo se lo si toglie finalmente anche per quanto riguarda la televisione della RAI questo l'abbiam detto tante volte lo ripetiamo non è tema di oggi
Ma togliere il tetto della radio è una cosa sensata non ha senso bloccare un mezzo debole come la radio che ha grandi potenzialità
E che pubblicitariamente potrebbe essere molto di più di quello che è oggi ma artificiosamente lo si lascia compresso
Beh qualcuno direbbe liberiamo la RAI
O meno la radio della RAI dal tetto di pubblicità
Male né arriverà alle emittenti
Private non era assolutamente vero del resto
Lo ha detto anche lo stesso né tutti ci oggi nessuno può dubitare che Narducci non sia il difensore delle radio e delle radio private locali anche più piccole
Una Tucci ha detto giustamente sia pur frettolosamente
Pressato dalla tempo che il potere se si togliesse il tetto almeno per la radio alla RAI potenziamento arriverebbe a tutta la radio come fenomeno quindi locale e nazionale
Oltre a tutto ci potrebbe essere una sorta di piano particolare concordato che potrebbe essere questo Sira RAI
Per quanto riguarda la radio liberata dal tetto sulla radio potesse introitare molto di più e credo che lo potrebbe fare senza problemi almeno per cinque anni per dieci anni una certa parte di questo introito
L'avete pubblicitario della radio privata del tetto potrebbe essere messa a disposizione parlo del cinque per cento del dieci per cento di tutta la radio per potenziare la radio come fenomeno per apprestare dei servizi per apprestare degli impianti termici per tutte le radio quella pubblica e quella privata
Per promuovere la radio per spingere la per darle dei supporti tecnici e anche vorrei dire
Promozionali quasi per oserei dire pubblicitari per esempio con delle campagne collettiva a favore della radio con interventi particolari servizio delle radio
Io credo che in cinque dieci anni porteremo la radio italiana con il sistema
A un livello degno del degli altri paesi non soltanto comunitari ma per esempio di quello degli Stati Uniti e di altri Paesi estremamente avanza
Voi potreste chiedervi ma ci sono tante risorse per la radio dal punto di vista pubblicitario io credo che ci siano noi tutti crediamo che ci sia ma non sono le aziende che si devono muovere un'agenzia di pubblicità in questo momento della sicuro perché la radio grazie ad Audiradio grazie anche certi convegni che prima di questo sono stati fatti è stata messa spesso sotto gli occhi
Delle degli uomini delle aziende e delle agenzie come mezzo pubblicitario si è ripetuto fin troppe volte che il potenziale della radio come mezzo pubblicitario e grande
Ma a questo punto ora radio si deve muovere da sola perché
Alcuni aspetti non sono assolutamente chiari affidabili per colpa delle frequenze non assegnate delle leggi che non ci sono delle eccessiva polverizzazione delle radio locali
Provinciali qui in questi convegni abbiamo sempre gli esponenti più seri della radio rendiamoci conto di questo
Gli esponenti seri di queste associazioni di queste radio sono troppo spesso disturbate dalle radio non serie che son delle mosche nocchiere terribilmente disturbanti che rubano le frequenze invadono il campo
Disturbano in tutti i modi vendo ne fanno mercimonio delle frequenze ma tutto questo deve essere assolutamente cancellato in modo è urgente
La pubblicità
La pubblicità alla a radio e quasi tutta locale o in gran parte locale ci sono radio che hanno pochi introiti pubblicitari ma li hanno tutti dalla realtà locale che la folata per forza di cose non è che nascano delle iniziative che permettono dei Baggio e dell'investimento alla radio continuamente
Hanno queste radio e la maggior parte pochissimi investimenti dei grandi Baggio internazionali quindi veramente miliardari lo possiamo dire
Perché perché
Non c'è questa affidabilità non c'è questa affidabilità perché non c'è professionalità
Da parte di alcune radio e quindi il cattivo concetto la cattiva impressione delle aziende nei confronti della radio si trasmette anche alle buone radio quelle che sono professionali quelli che son pronte a crescere
Quelle che chiedono delle frequenze precise delle regole precise per fare degli investimenti professionali
Tutto questo manca è urgente intervenire per quanto riguarda la radio ripeto non mancano le risorse pubblicitarie la radio deve muoversi auto promovendo simili fatti e poi anche nell'immagine
Perché ripeto ancora una volta la pubblicità alla radio e quella che ha più bisogno di
Di farsi pubblicità ma sulla scorta di fatti concreti cioè di miglioramenti di audience di professionalità maggiore di ascolti su trasmissioni più professionali non dialettali non becera e non di basso livello
E allora è proprio il caso di dire che nella radio la moneta cattiva scaccia quella buona che sono le emittenti professionali non importa se grandi o piccole certe volte Mila Schon piccoletti ottime disturbate devo dire da certe che ottimi e non solo
Bene la legge deve fare chiarezza sotto questi aspetti dare professionalità tutto il contesto
La pubblicità e pronta a seguire questo lo dicono tutte le aziende io mi interesso particolarmente della radio per la quale ha una grande predilezione quindi per forza di cose poi nei contatti si finisce spesso per parlare di radio e tutti mi assicurò che se la radio desse maggiore professionalità
Questa apporto pubblicitario non mancherebbe dice anche la RAI
Oppressa dal tetto diciamocelo chiaramente non impegna tutte le sue migliori forze per spingere la radio al suo interno troppo grande la lotta di tipo televisivo troppe sono le polemiche i punti di attrito con le emittenti private troppi
In discorsi di tipo anche politico perché la RAI possa impegnarsi in un campo in cui non c'è lo stress che invece la televisione
Se la radio venisse liberata
RadioRai del tetto credo che potremmo avere una epoca nuova un'epoca di grande rilancio della radio RAI e della radio come sistema
Sempre una parte di questi eventi redditi di pubblicitari fossero devoluti al sistema ripeto per cinque dieci anni non per sempre concettualmente forse non starebbe in piedi
Avremmo un nuovo periodo io credo che dobbiamo fare di tutto per spingere in modo che questo periodo nuovo si apra non soltanto a parole ma nei fatti oltretutto rischiamo ricordiamocelo bene
Perché quando questa polverizzazione sotto l'aspetto radiofonico rischiamo di avere un'invasione
Dall'estero sulla radio
Potrebbe succedere anche la televisione anche se i Bastioni sono piuttosto forti però il pericolo c'è
C'è il pericolo che tra qualche anno potremmo vedere su un apparecchio giapponese dei programmi americani trasmessi da un satellite
Tedesco con una pubblicità che parte dalla Francia di aziende italiane che fanno pubblicità di prodotti stranieri di proprio dei loro prodotti o magari di prodotti anche stranieri comprati da aziende italiane
Al cittadino italiano che sta seduto davanti alla televisione perché oggi la prospettiva è questa resta solo il cittadino italiano tutto il resto dal televisore il programma la pubblicità la ditta pubblicizzata tutto sarà
Straniero se non ci muoviamo
Velocemente e ci aggiorniamo e entriamo senta le diatribe anche televisive politiche che ci sono nel nostro ambito ma avremo un'invasione a potremo avere un'invasione anche radiofonica mentre noi stiamo qui a parlare mentre a Roma si discute
Sulle varie possibilità non soltanto politiche ma anche di basso cabotaggio su quelle che può essere l'assetto della delle radio diamo di più a questa piuttosto che a quella togliamo la pubblicità alle o la possibilità di fare pubblicità sulle televisioni nazionali alle emittenti locali e viceversa finché ne parliamo di queste cose e non decidiamo mai possono arrivare le grandi emittenti internazionali che anche per quanto riguarda la radio
Conquistano i nostri mercati e quello sarebbe un brutto giorno
Diamoci tutti da fare perché finalmente io credo che la premessa per dar luogo ai fatti positivi al rilancio della radio ci siano
Stanno spinge e non lasciare non abbandonare i politici che del nostro supporto della nostra spinta del nostro calore hanno molto bisogno gran
Grazie a lei dottor Leo è che segue da tempo con interesse che con passione questo mezzo la parola
Al dottore Giuliano Jesse amministratore della spero il più grande gruppo pubblicitario presente nel settore radiofonico l'anno prossimo al prossimo convegno che cechoviano possa esservi riflessione su una legge avvenuta temerario sicuramente potremo invitare anche altri soggetti a cominciare da Publitalia che da dopodomani entra nel settore
Ringrazio sede Radio che ha dato l'opportunità di un sintesi
Di quella che è la situazione in ambito radiofonico sia per quanto riguarda gli aspetti legislativi che grazie anche all'intervento del dottor Iori per quanto riguarda i rapporti tra il mezzo radio e il mercato pubblicitario
Sarò breve darò alcuni dati a supporto di una visione complessiva del problema
Sono costretto a correggere a in me Sergio Natucci quando citando l'incidenza dell'abitare tipo fonica sul totale Investimenti parlava di un due per cento o tre per cento
Citando i dati ultimi passati dall'UPA nella recente conferenza a Milano sul futuro della pubblicità segnalando che l'incidenza della pubblicità nazionale sulle radio locali
Equivale alla miseria dello zero sessantacinque per cento significa che l'abilità nazionale sulle radio locali non raggiunge neanche il nove per cento questa è una realtà sconsolante
Sono d'accordo con il dottor Iori che peraltro ringrazio perché ha dato dei contributi propositivi estremamente interessanti
Verifico con gioia anch'egli in accordo con quanto ne stiamo facendo da molti anni
Dico tuttavia che la sproporzione ora l'importanza del mezzo anche nel settore privato e l'attenzione che il mondo della pubblicità al mondo imprenditoriale riserva questo mezzo e troppo grande
Credo che Audiradio grosso sforzo finanziario organizzativo da parte della radiofonia tre miliardi d'investimento all'anno ricorda
Audiradio oggi rappresenta un riferimento sufficientemente attendibile
Quindi senza la pretesa di arrivare ai livelli nordamericani dove la pubblicità sul mezzo radio oscilla tra l'undici e il quattordici per cento a seconda degli anni noi chiediamo con forza
E con questo chiediamo anche noi stessi di legittimare il CD e di farci valere in termini di eccellenza di professionalità
Che finalmente il mondo della pubblicità dia un minimo di riconoscimento a quanto è stato fatto anche in campo privato
In campo privato la spero opera comincia l'undicesimo anno quindi l'opera quasi dagli albori
Aveva cominciato nel lontano mille novecentottanta con una dichiarazione di intenti ahimè compromettenti se qualcuno si ricorda dicevamo Spare radio e solo radio
E così abbiamo continuato a fare
A tutt'oggi
C'è oggi una realtà che io non esito a definire inquietante perché nel settore radiofonico è intervenuta la Fininvest perché non è radio solo radio ma è IVG in maniera molto pesante e stampa
Ed è una serie di altri interessi economici e politici molto molto condizionata
Perché Memmo l'intervento della Fininvest
Perché ciascuno di voi ha avuto modo di constatare gli effetti deleteri già in ambito pubblico dell'associazione del mezzo radio al mezzo televisivo ovvero se prima il professor Santaniello ha parlato di una incongruità di una definizione della radio come ancella della televisione
Tuttavia ciascuno di noi può verificare che di fatto con la radio è stata ancella delle televisioni della stampa e di ogni altro mezzo quindi io chiedo che l'attenzione del mondo politico e imprenditoriale non si distragga rispetta un intervento che se percorresse le strade già percorse dalla sinistra senza polemiche
Non farebbe che danneggiare ulteriormente il mezzo e in questo senso avanzo già una proposta di carattere operativo di cui spero si terrà conto cioè io credo chiedo che il Gran Giurì o l'autorità che sarà preposta a governare il sistema condanna il condanni e punisca chiunque
Usi il mezzo radio come gadget omaggio per la vendita del mezzo televisivo o da o di qualsiasi altro mezzo perché questo ripeto non farebbe che ben danneggiare violentemente il sistema
Questa mattina si è parlato in termini di Ray estremamente interessanti in molti casi anche molto concreti di una proposta di regolamentazione che trova la Spera sostanzialmente d'accordo con un'impostazione che tende a valorizzare il mezzo locale
Con una possibilità di collegamento e l'interconnessione per importanti programmi programmi di qualità
Nell'ambito nazionale per un certo numero di ore
E quindi in questo senso la sperduta fin d'ora la propria disponibilità a contribuire al miglioramento di questa realtà
Aggiungo altre proposte secondo me giunto il momento in cui anche il comparto tecnico trovi una sua razionalizzazione ovvero credo sia possibile la creazione di consorzi o di un consorzio per il trasporto di segnare radiofonici che garantisca una economia di interventi e una sicurezza disservizio questo anche per ovviare agli inconvenienti di curdo turco parlava e che ciascuno di noi può verificare quotidianamente
Quindi sintetizzando e
Attenendomi alla promessa di essere breve ricordo un ultimo aspetto che qui è stato un po'facilmente accennato e probabilmente in modo demagogico è chiaro che una società come la spera chi ha sempre privilegiato il mezzo locale e contraria al monopolio
è chiaro tuttavia che di fronte a un mercato che rappresenta lo zero sessantacinque per cento dei Ligresti nazionali non sono non si può parlare di monopolio è ridicolo
Ma francamente e difficile se non impossibile un intervento operativo in termini imprenditoriali professionali che abbia un minimo di ritorno io ricordo che la spera ripeto inizi album dicessimo anni obiettività e ha investito continuamente in questi anni
Le
Diciamo le riprova il sono sotto gli occhi di tutti coloro che seguono settore
Ritengo sia legittimo che un'impresa qual è la spera possa anche aspettarsi prima o poi speriamo prima piuttosto che poi anche un ritorno da questi investimenti
E quindi pongo l'attenzione alla definizione dei limiti di intervento in maniera equilibrata sicché una disposizione di Amado logica non cancelli
Quanto finora è stato fatto con grandi sforzi con grandi sacrifici
Quindi concludendo la Spera e disponibile a collaborare non solo con le emittenti che rappresenta ma con tutte le emittenti private
Ed è fortemente motivata a collaborare con l'ente radiofonico pubblico per un rilancio del mezzo radio sotto tutti i punti di vista tecnico della qualità dei programmi e dell'immagine
La spera e
Disponibile e in parte già opera per dare il suo contributo alla creazione di network stucco sin da cationi sul modello anglosassone che e li ha bisogno il
Livello
Di qualità della produzione radiofonica diciamocelo molto francamente il modulo radiofonico nazionale ultimamente e piuttosto depresso c'è bisogno di energia c'è bisogno di fantasia c'è bisogno di qualità e su questo credo che tutti voi possiate convegni
Infine la Spearhead disponibile a dare il suo contributo in base all'esperienza maturata in questi anni
Per la creazione di organismi tecnici e per l'emanazione di norme tecniche atte a migliorare sensibilmente decisiva mente il servizio offerto dalla radiofonia
Al cittadino all'ascoltatore
La specie ovviamente molto interessata anche per la sua origine a tutto ciò che riguarda il settore informativo che anche in questo senso come del resto già dimostra collaborando con Area importante agenzia d'informazioni
Radiofonica
Intende operare in maniera ancor più
Consistente infine specchi chiede agli operatori e al legislatore che
Un'autorità con effettive capacità di intervento inibiscono l'uso del mezzo radiofonico con me sottoprodotto di qualsiasi altro mezzo con me omaggio
Questo per essere chiari in funzione di altre politiche commerciali o di altre politiche in senso generale che non riguardano i non interessa i non interessano chi da anni opera in un settore di grande difficoltà
In un settore che non dimentichiamolo
Ha aperto la strada alla libera espressione delle opinioni e delle impresa nel mondo della comunicazione elettronica
Con questo io ho concluso augurando a Federlazio lunga vita e concreti risultati
Grazie Paolo vigevano
Conosciuto come amministratore di Radio radicale della segreteria del partito radicale federalista
Viene Meglio meglio
Io vi ruberò pochi minuti perché quello che mi preme sottolineare in questa fase alcuni problemi che dobbiamo ben tener presenti soprattutto alla vigilia di sviluppi come possono questi di essere quelli dell'avvio di un dibattito parlamentare non vorrei essere ottimista in questo senso ma mi auspico auspico che questo avvenga nei tempi più brevi possibili
Parlo di dobbiamo e mi riferisco e parlo in questo caso come editore radiofonico più ancora che come esponente di partito in questa sede perché la mia vicenda personale è stata in questi anni molto più legata nel settore audio fonico
Alla parte dalla parte degli editori e anche la vicenda di radio radicale è stata più una presenza specifica radiofonica di informazione chiamiamola non ha fini di lucro ma d'informazione piuttosto con la presenza di partito all'interno di questo settore
Il problema che dobbiamo di fronte al quale ci troviamo è di alimentare quegli anticorpi che nel settore radiofonico devono impedire che il dibattito sulla legge per l'emittenza radiofonica segua le vicende ossia in qualche modo analogo a quanto è avvenuto nel settore televisivo
Gli utili quanto non debbano tenerne conto e tentare di regolamentare a partire da una chiara volontà del legislatore piuttosto che da interessi del settore
E questa è un elemento che noi dobbiamo tentare di scongiurare perché altrimenti favoriremo
Quelle forme di concentrazione o quelle forme di interessi estranei al settore radiofonico che di fatto poi si sono manifestate nel settore televisivo
Il dibattito sul settore televisivo sorreggere operazione svela televisivo si concluderà soltanto quando le parti in gioco avranno normalizzato definitivamente e di fatto il settore altrimenti la legge non si farà
Quello che dobbiamo tentare di salvare nel settore radiofonico esattamente l'opposto di cui lei è quello che è stato perduto per il settore televisivo questa capacità da parte del settore di rappresentare nel modo più ampio la popolare pluralità dei soggetti che sono presenti
E allora occorre avvenire costantemente presente e dotarsi degli strumenti necessari a che i problemi vengono affrontati per quelli che esso cioè non possiamo far sì che si costituiscono nel settore radiofonico dei soggetti estranei
Che lo condizionano fortemente e il settore radiofonico sul sito radiofonico incombono dei veri da una parte quello che è stato dichiarato poco fa l'ingresso di pubblicare nel settore radiofonico può essere un tentativo ma già un fatto c'è la presenza RAI del settore radiofonico come soggetto anomalo rispetto al settore
Tenete presente che la RAI per come è stata gestita in questi anni utilizzando l'alibi della mancata approvazione di una legge di regolamentazione generale a un degrado delle proprie reti che raggiunge percentuali elevate
Il solo ripristino di queste reti significa costituire all'interno del settore privato l'equivalente di una Rete Nazionale private
Questi sono problemi che dovremo affrontare
Il i partiti sono un soggetto che anziché magari acquistarsi erario o e se l'editore radiofonico in prima persona e apertamente tentano e tenteranno di occupare settori della radiofonia
E quindi incominciano a manifestarsi soggetti che sono soggetti spuri rispetto a questo settore
Allora tra di noi editore radiofonici occorre avere il massimo di chiarezza di coraggio in questo cosa che non sempre è stato possibile ottenere in Parlamento arrivano molto più spesso
Senza mediazioni gli interessi dei diversi
Componenti dei settori senza alcuna mediazione quale dovrebbe essere effettuata ad esempio dalla pubblica amministrazione
In Parlamento nelle a un le Pen nelle Commissioni parlamentari si affrontano spesso dibattiti da convegno specialistico di settore con l'aggravante che questi dibattiti sono spesso fatti da persone non sufficientemente competenti
E qui ci son dei vuoti ci son delle gare
Stamattina abbiamo sentito parlare il sottosegretario Tempestini che disegna ci sarà un consensi mento è stata colta questa con la buona notizia
Ho ho sentito
Va bene allora diciamo non è per fortuna ho sentito male non è stata accolta con una buona notizia per me è un
Offesa all'intelligenza degli editori radiofonici presenti in sala
Perché il sottosegretario Tempestini in tutti questi anni non ha mai anzi una volta ha convocato la commissione ministeriale
Che doveva fornire proprio al legislatore gli strumenti necessari
Per poter non mettersi lui a ragionare di frequenze di problemi tecnici ma di avere quegli elementi di sintesi reali sul settore che gli consentano
Di conoscere con un minimo grado di certezza la consistenza delle risorse di questo settore
Il ministero delle Poste in questi anni non l'ha fatto ha fatto delle figure barbina e quando ha tentato di fornire dati alla Corte costituzionale
Proprio fornendo dati assolutamente insufficiente e ridicoli
Non era in grado di fornire nonostante per iniziativa delle emittenti private si fosse costituito questo organismo grazie all'iniziativa per emittenti private di anni fa non c'è dubbio c'è stata una riqualificazione interna del ministero delle Poste ma sistematicamente ci si sottrae dal ruolo di istituzionale
Di poter fungere da servizio rispetto al Parlamento rispetto ai soggetti privati rispetto e quindi svolgerò appieno improprio
E se noi avvaliamo comportamenti di questo genere già automaticamente ci creiamo un ostacolo per il procedere del dibattito su questo sulla legge
Se noi consentiamo come mittente privato
Che da parte del ministero non si svolga questa attività
Ci crede
Creiamo una barriera davanti ai nostri occhi chi creandoci un alibi per non affrontare i problemi essenziali del settore primo da tutto di tutti l'individuazione con certezza delle risorse
Non si può affrontare un dibattito
Che non sia analogo a quello del settore televisivo se non si ha il coraggio di guardare effettivamente il settore che forme di evitare con le sole risorse legiferare a partire da questa certezza
Per quanto riguarda il settore dei falò ma riguarderebbe anche il settore televisivo occorre ben cominciare a porre i quesiti
In quali condizioni tecniche e è possibile rispondere in quali condizioni tecniche c'è per l'utenza la effettiva massima o pluralità di programmi a disposizione
Però a partire da questo quesito posto a un soggetto che fosse adeguatamente informate documentato svolgesse il proprio servizio come dovrebbe essere il ministro delle Poste al Parlamento potrebbero ritorna delle notizie in qualche modo certe o con buona approssimazione questo non si vuol fare
Il censimento che annunciato stamattina serve Tempestini è qualcosa che non sarà proprio giuridicamente
E Manabí
A meno di intervenire su una modifica al decreto Berlusconi per cui voglio capire che dite e cosa significa un Censimento dovrebbe
Cancellare o eliminare tutte le emittenti che hanno modificato da l'epoca del decreto Berlusconi in poi il proprio impianto questo è il provvedimento che ha annunciato se a il coraggio di emanare un potente questo genere equivalente a intervenire con legislativamente assetto chiudo subito
E quindi quesiti son questi dobbiamo avere il coraggio di porsi promettente perché non è vero che dicendo
Emittenza locale automaticamente si crea al massimo disponibilità di risorse quando non si conoscono le risorse perché poi l'intero magari di bacini locali si creano i bacini di locali di quindici sedici milioni di abitanti e allora non c'è più la possibilità di distinguere tra cos'è un'emittente nazionale polemiche interne al locale
Allora o abbiamo di nuovo il coraggio di affrontare questi problemi e porci questi picchetti di chiarezza
Di fronte a noi sul nostro percorso o inevitabilmente cadremmo vittima degli stessi errori e degli stessi interessi che impediscono l'approvazione di una legge per il settore televisivo grazie
Gli ultimi due interventi chiedo ti rimanere in sella in modo tale da poter chiudere veramente al più presto
Chiedo veramente questi ultimi due interventi che sono il professor Roberto Zaccaria l'ingegner Cervinia della RAI chiese il più stringati possibili un solo una precisazione Paolo vigevano
Io ho parlato di buona notizia per quanto riguarda l'annuncio dato dall'onorevole errati per la presentazione della proposta di legge dalla Democrazia cristiana io ho parlato di una notizia importante che mi auguro detto abbiate ascoltato bene fra le righe
Del discorso fatto da tempo destini quello del censimento padri o che può adesso nella mozione finale che poi leggeremo diamo anche un giudizio su questo prego professore Roberto Zaccaria che è membro del consiglio d'amministrazione della RAI anche
Docente universitario
Ha dunque io credo che insomma anche da coloro si possono soltanto fare delle sottolineature che ci sia un passo avanti
Rispetto alle gli appuntamenti precedenti siamo siamo d'accordo che ci sia oggi e dato registrarlo un un ottimismo un certo serpeggiante ottimismo anche se evidentemente gli amici che hanno organizzato questo questo incontro sono abbastanza vaccinati insomma all'eccesso di entusiasmo di entusiasmo e stanno benissimo che questi passaggi di si fa vanno conquistati molto molto lentamente e faticosamente perché peraltro ci sarebbe in qualche modo da
Diffidare da una sorta di
Uniformità molto molto consistente insomma quale veramente dato a registrare di opinione di posizione ecco io credo comunque dobbiamo francamente sapere lo sappiamo tutti coloro che operano in questo settore coloro che lavorò in una televisione pubblica la radio pubblica
Che i nodi ci sono cioè esistono anche oggi in qualche modo sia pure con una certa diplomazia o garbo sono in qualche modo stati affacciati
Personalmente ritengo che ci siano almeno cinque ragioni dal punto di vista mia importanti per lavorare ad una legge legge sulla radio in primo luogo perché una legge sulla radio
Può garantire il pluralismo
Del sistema mi pare che l'aveva detto anche altri e consolidare il pluralismo che c'è già nel settore radiofonico questo mi pare il dato di fondo
Non affatto trascurabile visto che ormai la bussola della Corte Costituzionale nelle sentenze e nelle ultime due sentenze più recenti in maniera
Totalmente centrata su questo punto cioè obiettivo del sistema garantire il pluralismo
La seconda ragione è che una legge per la radio importante per preservare anche qui sembra quasi un referendum la specificità del mezzo con normative più aderenti a questa specificità e qui non c'è dubbio che voglio dire non ci sono grandi discordanze anche se poi intervengono su un altro profilo che riprendono tra un attimo
Una legge per la radio serve per facilitare la legge sulla televisione
Io prima ancora che essere diciamo così un mo'che si occupa di questioni giuridiche anche problemi parlamentari vorrei dire che colgo un fatto abbastanza evidente cioè nella sempre insegnato e quando una matassa si aggroviglia in modo più semplice per diciamo scioglierla è quello di di partire proprio dal nodo più semplice ora non è che con la radio sono do semplicissimo ma certo è un nodo più semplice
E affrontando il problema da questo punto di vista a mio modo di vedere sì facilita anche il discorso sulla televisione
In quarto luogo una legge sulla radio serve per ridare project sono un ruolo alle regioni che molti riconoscono nel settore della comunicazione ma che in realtà è difficile da da costruire e una legge per la radio serve ultimo ma non ultimissimo per avviare una riforma della radio pubblica come è stato detto anche qui
Ecco intorno a queste per me ce ne saranno altre cinque motivazioni vorrei fare soltanto due o tre rapidissime sottolineature
Non mi soffermo sul pluralismo perché è talmente chiaro il discorso che non merita ulteriori sottolineature
Sul discorso invece della specificità differenziazioni cioè io credo c'è differenziazioni tra la legge e quindi figure legge
Radio io credo che meriti un attimino dedicare ancora qualche qualche battuta perché non c'è dubbio che qui ci sono anche tra coloro che dicono che i due mezzi sono diversi ecco quindi che riconoscono questo fatto poi si ritiene che dal punto di vista normativo ci sia un nodo praticamente Dan non potersi sciogliere
Io ritengo invece che diciamo come si può fare si è fatto una legge diversa per la stampa si può fare una legge diversa per la RAI di una legge diversa per la televisione l'essenziale e avere presente quali sono i cardini comuni cioè a mio modo di vedere non bisogna indulgere in differenziazioni capricciose cioè che non siano in qualche modo beh motivate che non siano giustificate c'è quindi il più possibile bisogna viaggiare con una sorta di di strabismo quindi sugli organi di governo del sistema
Io quando vidi il primo testo uno dei primi testi che giravano senza fare il nome e che costruiva tutta una serie di organi diversi di sì subito avere qui è inutile andare immaginare un'organizzazione diversa perché è chiaro che l'organizzazione del resto è il più possibile
Vicina
Evidente però che se questo sistema è articolato localmente in un certo modo
E lì si deve pensare ad un ruolo delle regioni perché sarebbe pertanto è difficile pensare che vengono date cioè nazionalmente anche se poi possono essere formalmente date nazionalmente
Ma senza nessun intervento di una autorità locale
Licenzio comunque istruiti questi procedimenti col controllato l'applicazione certi standard cioè se il sistema e strutturato in maniera opposta a quello della televisione
è già stato detto mi pare dà vita ad altri evidentemente anche la articolazione istituzionale deve essere diversa ecco io sul discorso però delle regioni vorrei dire francamente cioè non facciamo soltanto delle bandiere formali cioè prima di tutto perché a mio vedere le regioni e di intervenire in questo campo devono meritarselo tra virgolette cioè io vengo da quel tipo di esperienza però evidentemente bisogna che ci si renda conto che quello che era l'impegno delle regioni quindici anni fa oggi non c'è più per tanti motivi non dipende anche solo regioni
E quindi non credo che una legge che si metta soltanto a distribuire competenze
In maniera così soltanto formale sia utile perché c'è il rischio poi di un meccanismo che non so agevolerebbe gli ha più operatori
Che per avere un'autorizzazione o altro si rischi e non sapere più a rivolgersi alla regione resterà al comma al comitato del garante lo sa il ministro cioè quindi bisogna fare un una ossatura istituzionale molto semplice molto semplice da questo punto di vista cioè le regioni vanno inserite nel procedimento ma bisogna stare molto attenti a non costringere con gli operatori a a fare una specie di slalom tra gli organi competenti bisogna dare atto però che le regioni stanno intervenendo alcune in questa materia le leggi sfruttando le competenze urbanistiche sanitarie questa anche qui direi
Avanti ma con giudizio perché c'è veramente il rischio che in una regione si debba rispettare una certa normativa sanitaria Orban inizia per gli impianti in un'altra regione no con micro competente che sono pericolose cioè è giusto farsi carico del problema del sanitario delle radiazione il problema urbanistico di come si mettono gli impianti le le le antenne però ecco appunto
Non non costruiamo diciamo del delle sacche di piccolo potere che poi dopo sappiamo quanto possano pesare quindi sia le regioni ma in un processo che le inserisca in un disegno che sei locale però è di rilievo nazionale
Sul discorso del della legge io credo che sia fondamentale sui contenuti
Il fatto che si parta la dimensione locale io sono convinto che qui non ho sentito molte voci ma certamente le voci di coloro che sono organizzati in modo diverso probabilmente da qualche parte
Si dovranno sentire cioè ecco
Ecco io son dell'avviso che in questo momento voglio dire quasi un paradosso non sia tanto importante il limite sull'ampiezza della interconnessione una cosa che si dovrà discutere
L'interconnessione più ampio più ristretta il numero di ore
E così via dicendo l'importante l'importante e fondamentale punto di partenza è che si parta dal locale cioè se si costruisce una legge nella quale la licenza è data localmente con possibilità di articolazione interconnessione modello diciamo del network e xe questa è un'opinione generale questo diventa già un Indirizzo un indirizzo prima ancora che sia provato in Parlamento
Verso coloro che nel campo radiofonico si vanno organizzando stanno modificando la loro organizzazione perché vuol dire che si lavora in questa direzione
Poi naturalmente è chiaro che bisognerà fare una normativa che risponda ai dati esistenti ai dati di economicità e così via dicendo
Però il punto mi pare questo il nodo non è tanto la dimensione di questo io vorrei dire non leggiamo neppure nei vari disegni di legge questo aspetto ma pensiamo allo schema logico che io ritengo fondamentale
Diciamo che è comune a tutti questi progetti che abbiamo davanti l'ultima battuta riguarda punto il discorso che la legge la radio serve anche per riformare la televisivo e Lara la radio pubblica noi abbiamo questo punto proprio il discorso sulla radio come uno dei punti che il Consiglio
Ha deciso di affrontare e tra i primissimi a dipenderà cosa faranno proprio non prova così un enorme interesse affatto ma comunque il vecchio Consiglio nuovo consiglio a questo punto credo che effettivamente le cose che ho sentito qui siano molto importanti cioè sul discorso che faceva gli onori diciamo sulla sulla pubblicità altri discorsi che venivano fatti
Ecco dall'interno noi dobbiamo dire certamente che l'avvio di un discorso di riforma per la RAI deve partire può partire e c'è una simmetria cioè come nel settore legislativo è più facile forse fare le sulla radio così
Nel settore pubblico è più facile partire da una ristrutturazione in questo settore ci sono delle idee ci sono delle proposte io credo che si tratta solo di lavorare in questa direzione è inutile fare tanti proclami a mettersi al lavoro c'è un dato economico per noi importantissimo
Io non sono mai riuscito a capire in RAI lo dovuto in qualche modo provocatoriamente lanciare cioè quanto guadagna complessivamente la radio pubblica
Sì quanto spende sì più farvi facile calcolarlo ma evidentemente un meccanismo diciamo sommario quale con l'attuale porta un deficit strutturale al quale io non credo perché c'è una specie anche nel settore pubblico Cerese di sottovalutazione del mezzo radio cioè quindi sempre sembra costo tant'tanto x e sembra che incassi
Un terzo ecco ora siccome rientrate parliamo di impresa noi siamo interessati a quantificare anche questi introiti e quindi i discorsi fatti in questa direzione ci paiono interessanti da anche per diciamo anche dal punto di vista della Repubblica un discorso di legge sulla radio non può che essere visto quindi con interesse
Grazie a Roberto Zaccaria l'ultimo intervento ingegner Enrico Cervino della Rai anche presente per ma associazione convenzione diritto a comunicare e chiedo di parlare in cinque minuti poi le nostre conclusioni del consiglio
Il discorso è molto lungo naturalmente questo convegno secondo me meritava un tempo più lungo anche per la qualità il dei temi delle degli interventi io ritengo soltanto di segnalare alcune questioni di base di presupposti del del sistema regolamentativa
Prima di tutto io credo che i riferimenti debbano essere i riferimenti di tipo internazionale
Per esempio penso sia a fatti di tipo strutturale ed ecologico sia fatti
McBride lavori dall'UNESCO e altre cose di questo tipo la nostra Costituzione tutte le sentenze costituzionali e molte elaborazioni scientifiche non sono molte quale elaborazione scientifica in questo campo
Che te Bono possono rifondare portare a ben altro livello il dibattito anche sulla regolamentazione del segmento sono radiotelevisivo che comunque è un segmento di un sistema integrato e non non si può dimenticare che se che il sistema integrato io faccio solo un cenno al discorso internazionale per dire che già oggi qualcuno prima diceva già oggi è possibile ricevere segnali da satellite per esempio che alimentano le radio con agenzie internazionali notizie e già questo sta avvenendo in Europa è un salto di qualità e è un salto di qualità di interconnessione non più solo a scala nazionale ma scala multinazionale internazionale e intercontinentale e questa un grandissimo è una grandissima possibilità ma ricordo anche a un altro livello di scala a livello locale sono già state codifica presentata a livello dal governo inglese sistemi a microonde multicanale che sono danno una potenzialità enorme se c'è una contraddizione stridente in questo soprattutto un settore da radio ma non solo della radio dei media e la potenzialità enorme delle strutture per finché dei canali possibili oggi rispetto all'Offerta rispetto a quello che viene dato come offerta rispetto all'accesso dei sistemi e all'accesso dei soggetti che vengono espropriati i del diritto a comunicare anche questo è un salto rispetto al diritto d'informazione diritto a comunicare non c'è diritto l'informazione se non c'è diritto la comunicazione perché se alcune fonti e non sono fonti piccole sono le fonti delle assemblee elettive sono le fonti le associazioni dei cittadini gli utenti vengono espropriati di questo diritto non ci può essere Brit do a informazione un può essere corretta l'informazione perché mancano le fonti mancano alcune delle fonti e quindi e comunque parziale settoriale l'informazione
Questi ed altri temi noi abbiamo affrontato in un lungo lavoro con la convenzione nazionale per il diritto a comunicare che ed espressione di una quarantina di associazioni anche grandi grandi e piccole di diverso orientamento politico culturale e anche questa è una sorpresa
E abbiamo trovato un punto di sintesi sia nel dossier diritti comunicativi oggi che abbiamo in qualche modo diffuso anche se non abbiamo mezzi perché e ne accesso ai media per poter pubblicizzare queste cose che io ripropongo alla lettura la cultura e spero di poter avere con la Fed errati o un rapporto sistematico sono il coordinamento nazionale di questa di questa associazione il giorno sei dicembre noi presenteremo alla libere IATA sì sì nuovi a piazza Montecitorio alle ore undici una conferenza stampa la nostra posizione complessiva sull'intera regolamentazione sistema radiotelevisivo vi posso assicurare che è assolutamente originale e perfettamente coerente con l'enunciazione del del rapporto McBride cito solo questo
E delle tutte le sentenze costituzionali tra mostra costruzione nostra Costituzione si si dimostra ancora quarant'anni estremamente valida adeguata sia dal punto di vista strutturale tecnico sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista giuridico a dare a questo sistema un respiro finora sconosciuto avanzatissimo moderno europeo quantomeno e noi riteniamo abbiamo tutto io tra loro tralascio qui per brevità tutte le le le esposizioni potrei su qualsiasi sul ciascuno di questi punti ricordo anche che nel settantasette io fiuto ore di un audiovisivo che ha fatto il giro dell'Italia ma forse è stato dimenticato in cui si dava tutta una se e di informazioni scientifiche sul sulla gestione delle frequenze tuttora attuale purtroppo della non regolamentazione di cosa comportava questo rispetto all'emittenza privata quindi non è un solo un problema c'è un problema di metodo e associazione non possono essere i portali soltanto le scadenze le ora c'è un problema di metodo la formulazione della legge tedesca deve avvenire come metodo con la consultazione di di gruppi che hanno operato che hanno storicamente determinato delle culture altre rispetto a quelle che prevalenti che s'un opportunisticamente portate avanti soprattutto alle forze di governo che secondo me appiattiscono molto il discorso il nostro sistema non è un sistema di offerta avanzata e un sistema arretrato anche dal punto di vista tecnico strutturale il nostro sistema io dico nel suo complesso
è indubbio anche che la radio anch'ancora alle soglie degli anni novanta funzionerà come traino sicuramente
Anche per la televisione da satellite infatti si prevedono radiofonica da satellite alla radio ha avuto un'evoluzione tecnologica di grandissimo valore anche più veloce e più semplice me più economica rispetto di quel a quella televisiva questi sono alcuni degli aspetti non c'è problema per quanto riguarda il numero delle persone il numero di soggetti che possono essere ammessi tanto è grande la possibilità di offerta che oggi ore come già mi metto a disposizione sia a livello locale che a livello internazionale quindi i due dimensioni non sono affatto dimensioni in contrasto in contraddizione
Io dico soltanto finisco soltanto chiedendo perché ci sia tra l'altro sarebbe molto interessante che la federali organizzasse un convegno apposito per discutere di quali sono le trasformazioni qualitative che di struttura della struttura del sistema quindi in termini di frequenza interni di risorse Intermite con logiche perché partendo da questi dà un'esatta conoscenza di queste possibile regolamentare altrimenti si regolamenta su quanto sia andato dicendo leggendo anch'talvolta in modo anche sul ufficiale da parte di di canali o di forze di soggetti che sono interessati a far apparire questo come un sistema scarsamente e a ricondurre tutto al finto al finto bisticcio pubblico-privato al duopolio ha tutta una logica che superata vecchia e tra l'altro molto mistificando
Grazie mille
Benissimo tenevo stato presente questa conferenza stampa del sei dicembre anche la possibilità e il tempo per essere dei rapporti questa nostra conferenza
Sì avrai avvia alla conclusione purtroppo sono dovuti andare via alcuni dei relatori l'onorevole Antonio permeabili e così povero da regole Menduni anch'essi per le consiglio d'amministrazione della RAI
Lo aveva San Giorgio PC così pure l'onorevole Servello c'è da segnalare che delle presidente del Comitato centrale per le Movimento Sociale Italiano il quale carati insieme a moltissimi suoi colleghi hanno sottoscritto la nostra petizione
Sono poi stati presenti anche in sella l'avvocato servo dei presidente dell'Associazione eletti nazionali così pure il dottore Michele Martinelli che e il presidente della associazione radio delle Peretti
Credo concludere questo nostro convegno vada riferito un comunicato che ci sia inviato del comitato regionale i servizi radiotelevisivi Casey sottratto incontrati recentemente Firenze che ci hanno chiesto proprio di leggere due righe passo per questo la parola a Gianfranco Ratti
Sì riallacciarmi a quanto diceva le persone serie proposte di competenze regionali stamani fra coloro che avrebbero dovuto intervenire ma che non ho potuto fermarsi
C'era anche il professor me Nisini presidente del comitato regionale del servizio radiotelevisivo umbro e presidente del comitato di coordinamento nazionale dei comitati
Quindi sono stati caricati sottoporvi un ordine del giorno del coordinamento che dopo le riunioni dibattiti Trieste Firenze ha deliberato di esprimere la necessità di una urgente regolamentazione legislativa della radio e della televisione nell'altro Paese il cui cardine sia l'interesse pubblico nell'ambito di tale regolamentazioni comitati chiedono che sia pienamente riconosciuto alle giorni una presenza qualificata in coerenza con il ruolo delle autonomie locali in relazione all'eventuale istituzione di un'alta autorità
Di controllo del sistema radiotelevisivo si sottolinea la necessità che una rappresentanza delle Regioni si è chiamata a far parte di tale organismo per garantirne il necessario raccordo con il nell'istituzionali locali auspicando al contempo che i comitati siano considerati normativamente i terminali locali con competenza di istruttoria di controllo della stessa autorità centrale
Grazie segnalava che adesso è arrivato anche il sarà foto che ormai siamo fuori i tempi massimi invenduto da Giuseppe Giulietti che è presidente dell'Usigrai sindacato specie non ispira e chi è a aderito anche Igli alla come sindacato musica e questa nostra manifestazione sicuramente
è un fatto significativo
Che la RAI con personaggi qualificati come quelli che si sono alternati al microfono questa mattina giurato dovuto andare perché sapete chi c'è a Roma oltre a noi oggi che che da questo punto di vista credo che possa essere soltanto l'inizio di un lavoro
La parola ora a Carlo De Giacometti leggera presidente della Ferpi la federazione dell'emittente radiofonica e delle Piemonte anche se aderente ha federate che leggerà la mozione finale di questa nostra manifestazione che naturalmente non passeremo ai voti ma semplicemente per acclamazione che comunque questo modo concluderà questo nostro incontro di questa mattina
Abbiamo riassunto in due pagine è un po'il dibattito anche che c'è stato questa mattina
E io ve lo leggo la conferenza nazionale sulla radiofonia organizzata dalla Federlazio che raggruppa a r Corallo armi afferma dalla RAI GR uno dalla f MSI ha definitivamente sancito un orientamento politico condiviso da tutti i soggetti è possibile una legge per la radio distinta dalla televisione che riconosca la peculiarità del mezzo non lo confini ad una regolamentazione marginale cioè Laurel Colin con norme apposite e distinte
Essendo improbabile che si acceleri improvvisamente una soluzione complessiva radiotelevisiva che tenga conto della specificità radiofonica con attenzione cioè con un titolo separato
Il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni nel suo intervento esplicitato a nome del governo che non ci sono ostacoli per un dibattito sulla radiofonia in sede di Commissione alla Camera una sede che potrebbe immediatamente diventare sede legislativa
La legge attesa da quattordici anni e richiesta dagli operatori del settore
Da servizio pubblico da duecento deputati che hanno firmato un documento in tal senso da tre proposte di legge depositate finalmente alla Camera e da molte forze politiche Partito Comunista Sinistra indipendente DP Verdi PSI DC
Dalla Commissione cultura della Camera che le iscritte all'ordine del giorno una legge distinta non significa separata
Dalla disciplina radiotelevisiva ci sono numerosi punti di contatto necessita di norme generali ed è possibile non contraddire con una legge distinta per la radiofonia le linee l'organizzazione della legge sulla televisione
I testi di legge a cui il cartello delle associazioni radiofoniche la Fed errati ha collaborato direttamente sono molto omogenei facilmente paragonabili almeno nei capisaldi principali
La complementarietà tra sistema pubblico e privato il sistema di pianificazione delle frequenze la tipologia delle licenze
L'articolazione per emittenti locali con la possibilità di hard di interconnessione per un tempo definito la distinzione tra emittenti commerciale comunitarie Lacco sul trazione delle regioni precise norme antitrust il riconoscimento dell'impresa di informazione radiofonica e di provvidenze misure di sostegno
La figura di una garante di applicazione della legge
L'assemblea chiede con forza però di passare dal consenso politico ai fatti e necessarie cioè un canale privilegiato e rapido di discussione alla Camera che affretti i tempi superando le difficoltà procedurali
E per questo l'assemblea si rivolgerà direttamente con una lettera aperta ai presidenti della Camera e del Senato
Il problema dei tempi della sede legislativa è fondamentale l'assemblea chiede che si avvii subito all'esame delle proposte di legge presentate in Commissione cultura della Camera in sede legislativa
Dopo una lunga inerzia si tratta di dare certezza e stabilità al settore radiofonico
L'assemblea chiede al ministero delle Poste e telecomunicazioni di fronte a ventilate proposte di avvio di un nuovo censimento di discutere immediatamente con le associazioni radiofoniche questa eventuale iniziativa che già solo all'annuncio desta perplessità e disorientamento
Rafforzano queste richieste l'associarsi in un polo unico di gran parte dell'emittenza privata
Nella fede al radio in questa direzione l'Assemblea lancio un appello a tutte le emittenti private per un ulteriore sviluppo della cultura associativa
E a chi è ancora incerto ad un'unità che invece indispensabile per iniziative collettive unitarie che rafforzi ne seguono l'iter parlamentare della legge
In particolare proponiamo la costituzione a tempi ravvicinati di un appuntamento contemporaneo di collegamenti ritrasmissione tra tutti i soggetti mezzi interessati sull'esempio dell'utile confronto lanciato dalla RAI GR uno
Il lavoro di progettualità e di sintesi da completare nel corso dell'iter della commissione parlamentare vedrà la Fed errati e tutti i soggetti che era organizzato l'assemblea di oggi come attori attivi
Per rilanciare la radio come strumento privilegiato di pluralismo comunicazione e di partecipazione
Grazie a tutti per la partecipazione speriamo che sia produttiva che si pace dunque dalle parole ex ante
Quella
Quindi
Quindi
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Qui
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Quindi
Quindi
Qui qua
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Qui
Qui
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