La lezione del 2020 - Ma cos'è questa crisi?

Poi una sera tutte tutti sono Filippo Musolesi e sono uno dei volontari che organizzano aiuta a organizzare questa serie di appuntamenti sono il regista di questo appuntamento quindi mi vedrete sparire subito e lascerò la parola a Giulia Rodano che era nostra moderatrice di oggi e poi mi vedrete comparire spero solo la fine il che vuol dire che non c'è stato nessun problema
Di prendo solo dieci secondi per ricordare a tutti quelli che ci stanno seguendo sulle varie pagine con cui stiamo collaborando dimettere laiche e seguire il nostro il nostro siano ostacoli inattesi buca la lezione del due mila venti che il nostro canale
Io Dub in modo da poter seguire tutti quanti gli eventi che ci saranno in questi due giorni quindi detto questa piccola cosa saluto e ringrazio subito Giulia Rodano che era moderatrice della giornata di oggi che si preoccuperà di diciamo o gestire le danze di questa discussione ciao Giulia e arriveremo alti
Allora buonasera salve tutte tutti apriamo questo nostro quasi festival questa nostra tre giorni di riflessione di discussione
Ci saranno ventidue confronti che coinvolgeranno più di cento ospiti
Che ringraziamo tutte tutti già da ora
Una abbiamo fatto questo nuovo tentativo questa perché perché volevamo pur essendo ancora costretti a vederci a distanza e perché il futuro non sembra ancora cominciare in qualche modo l'abbiamo cercato di organizzare questo quasi festiva
Perché sappiamo che restare schiacciati sull'emergenza avere come orizzonte il prossimo mese il prossimo numero dei contagiati dei ricoverati cicoria la capacità di vedere di pensare in qualche modo ci coglie un po'futuro
Proprio per questo apriamo con un contributo di Ascanio Celestini che comincia esattamente a ragionare su un senso di questo nostro il due mila venti
Dunque tutti noi sì sì stiamo interrogando interrogando in questi mesi suo quel che ci è successo quello che che ci sta succedendo abbiamo bisogno
Di come dire di di di un dispositivo in qualche maniera per ordinare per comprendere quello che ci sta accadendo per esempio la memoria memoria un dispositivo che utilizziamo anche senza sapere come lo utilizziamo che però ci serve per capire quello che ci è successo quello che ci sta succedendo
Noi però non ricordiamo le cose semplicemente perché le cose ci sono accadute perché sono accadute a noi perché sono accadute quando ci stavamo noi
Due le ricordiamo le cose
Perché abbiamo imparato a farlo
Per esperienza perché nel corso della vita abbiamo imparato abbia acquisito delle competenze abbia imparato sempre meglio abbia imparato a a ricordare e a classificare
Io parchi inviare le cose che ci sono accaduto per esempio eletto seduto riprendo un album di fotografie
Ha provato un mero guardi Ugo con i figli ecco però però per riprendere quella memoria per gestire quella memoria non basta prendeva in mano ora l'album di fotografie
Devo averlo come dire assemblato
Già aveva acquistato Paderno quadernone d'per acquistato la macchina fotografica d'aver fatto delle fotografie per aver importato proviene da sviluppare
In un in un laboratorio o devo aver imparato ad utilizzare l'applicazione del telefono inviato un file ma lo stampatore fotografie o quel file
E da quel fallo selezionato delle fotografie oggi siamo abituati a fare
Migliaia di fotografie molto spesso neanche rivediamo più per cui io telefono del vecchio fatto ne selezionò alcune che poi stante la metterò all'interno di quell'album di fotografie
Devo avere anche devo dargli una logica essere una logica legata al tempo di Carrieri quand'ero bambino per cui rimando era più grande eccetera eccetera fino a quelle la foto fatto ieri con i capelli bianchi anziano no in un ordine rispetto al tempo l'ordine
Corrono logico oppure le fotografie stravaganze le fotografie dei bambini fotografie dei miei nonni le fotografie della mia città nell'album delle figurine dei cacciatori ogni album nell'album di un anno d'un campionato ogni pagina c'è una squadra per dire dev'esserci una logica per cui io mi metto seduto ora a quell'album
Prende in mano per la memoria
Che però è stata ordinata
Più o meno bene nel corso del tempo mentre cose accadevano questo per ciò che c'è accaduto però noi oggi abbiamo bisogno d'un dispositivo visto che le cose sono accadute in un tempo molto recente abbiamo visitato un dispositivo per capire cosa ci sta ancora accadendo
Per esempio dispositivo che ci è stato messo a disposizione per capire cronici sta tornando eh la guerra c'è stato detto che perché è una guerra che viviamo in guerra
Chiediamo come in guerra
La guerra è diventata come dire Rita dispositivo per comprendere quello che che ci sta accadendo
E sembra che funzioni ci ha detto che ce l'ha detto non ci ha detto il capo della Spectre
Se ce lo siamo ripetuto noi più volte l'abbiamo letto sui giornali ce l'hanno detto i politici lo ripetono spesso i politici no e sembra che funzioni come dispositivo certo cioè c'è un sacco di gente che muore sanno i morti e come in guerra siano persone che rimangono
Segnate
Come i feriti
Come in una guerra per l'appunto
Però questa idea della guerra che in parte funziona perché viviamo una situazione di emergenza di eccezionalità rispetto a ad un contesto che solo in parte è rimasto normale questa idea della guerra in realtà e più viene utilizzarono dispositivo e qui sentiamo che non funziona
C'è il coprifuoco ad una certa ora non si può uscire di casa in alcune zone non si può andare e perché perché c'è una guerra Pasionaria rinvia alla lettera i già azioni
Ti dalla quale insomma ai vertici dei della gestione
Da condizioni stiamo vivendo cioè c'è pure alpino ma sono apparse in questo sa elementi che non funzionano una guerra se c'è una guerra e perché qualcuno ha dichiarato guerra se c'è una guerra
Cioè perché qualcuno ha ha ha fatto un atto violento ha prodotto un atto violento più violento di tutti gli altri impartite dalla Polonia
Quindi se c'è una guerra c'è qualcuno che è responsabile anziché colpevole aver fatto scoppiare questa guerra
E qui mette in moto questo dispositivo tossico istruito detta veramente in modo e anche l'idea del complotto dei cinesi che hanno fatto scoppiare questa guerra
Né gli Stati Uniti che dicono è colpa loro ci difendiamo da cosa dalla pandemia o dai cinesi se è una guerra ci difendiamo anche un esercito ci rendiamo contro un altro esercito
I in una guerra poi c'è chi vince e chi perde
Che come sappiamo che avviene ci sarà qualcuno vincitore qualcuno sconfitto
U almeno questa idea che qualcuno vincerà e qualcun altro verrà sconfitto e mite a sbagliare ci porta sulla strada sbagliata somma in un'operazione gerarchia
Ecco ed anche in questa è un'idea così contorta che ci porta che ci va un po'Camastra tagliato al dispositivo guerra io sostituire invece un atto dispositivo interpretativo che quello del terremoto pure un terremoto ci stanno i morti
Potremmo muoiono le persone pure un terremoto si vive in una condizione di eccezionalità rispetto ad una normalità
Solo che in un terremoto non c'è un esercito contro l'altro esercito non c'è una parte contro un'altra parte
In un terremoto sostanzialmente siamo tutti dalla stessa parte
Come
O meglio come dovrebbe essere a condizione che siamo vivendo in un terremoto non c'è una gerarchia
Il terremoto c'è una competenza c'è qualcuno che sa fare le cose meglio di qualcun altro
Poi è un'immagine che a me sembra più cara di altre un terremoto anche l'esercito
Cioè risultati possono il fucile prendo in mano la pala diventano come tutti gli altri si hanno più competenze ce le hanno non perché hanno imparato spara a Spada a sparare appunto perché hanno imparato a sparare
Concludo
E un terremoto
Crollano le case alcune crollano del tutto altre non crollano affatto sono antisismica eccetera eccetera noi però in questo momento e così ci trovassimo davanti ad un edificio e dove sorgono i sequestri viso
Sta ancora in piedi posta crollando da un momento all'altro e cosa si trova in una condizione del genere la situazione del genere dobbiamo decidere se questo edificio che
La comunità nei guai diamo se questo edificio l'edificio che deve essere salvato puntellando Longo
Che in fretta e in furia con grande urgenza o se per salvare questo edificio dobbiamo farlo crollare il tutto segnare le pietre vuole mettere da parte per poi ricostruirlo
L'unica cosa che sappiamo con certezza e qui concludo e che in questo come dire
Dispositivo
In questa condizione di di disistima sismica in questa condizione questa vita da terremotati l'unica cosa che non possiamo fare è far finta
Che speriamo non ci sia stato grazie
Ecco qua Ascanio Celestini hanno introdotto credo magistralmente le nostre discussioni il mio compito questa sera anche rapida dei rapidissimamente illustrare il senso del quasi Festival
Noi abbiamo chiesto appunto alle persone che in questi tre giorni discuteranno con noi ricercati di domandare di clienti domandarsi di rispondere su quello che successe c'è successo nel gioco nel due mila e venti perché come diceva
Ascanio Celestini una cosa possiamo fare dopo un terremoto non fai finta che non sia successo e ora noi da più di un anno siamo costretti a convivere con la pandemia e ci siamo ridendo conto che il virus sono ammesso a rischio solo alla nostra salute
La moglie mia ci ha cambiato e ha cambiato le società in cui viviamo
E sempre più difficile credere che la pandemia possa risolversi in una parentesi in una parentesi dopo la quale tutta torna come prima
Basta riflettere sulle difficoltà del piano vaccini ogni giorno c'è un granello di sabbia che ritarda rallenta il meccanismo delle vaccinazioni
Prima AstraZeneca o e Johnson & Johnson e poi le difficoltà di approvvigionamento delle dosi ora l'idea che la pandemia sia solo una crisi sanitaria e che possano essere superata la vaccinazione
E con le misure di prevenzione individuale in una qualche misura o sbiadisce si allontana
Su questo bisogna dovremo vorremmo riflettere in questi giorni insisto su cosa veramente c'è successo e su cosa ci ha mostrato l'anno che abbiamo le spalle perché mentre facevamo i conti con il distanziamento
Sociale con le vaccinazioni con le cose che ci dicono che ITC condurranno fuori dalla pandemia noi abbiamo visto crescere l'altra faccia del due mila e bene la faccia delle conseguenze sociali della pandemia la perdita del lavoro del reddito delle famiglie la crescita della povertà l'aumentare delle disuguaglianze delle ingiustizie
Le grandi difficoltà di ragazzi a scuola degli insegnanti le difficoltà delle donne che ancora una volta si sono trovati a dover supplire alle carenze dei servizi con un aumento di fatica e di lavoro
Il virus anzi sembra aver disvelato la fragilità delle nostre infrastrutture sociali collettive della sanità di una pubblica amministrazione invecchiate inefficaci
Delle reti dei trasporti troppo deboli per garantire a chi è costretto ad andare a lavorare
Le scuole ma costretto ad andare a lavorare le scuole con i grassi troppo in calo troppo affollate ora tutto questo rimarrà nel tempo nei prossimi anni dovremo fare i conti con le conseguenze di questi mesi pandemia
Ora
Dovremo fare i conti con la formazione del dovuta con le cultura rimasta chiusa con l'arretrato di prestazioni sanitarie non erogate con l'esplodere del dramma della povertà cioè della precarietà
E quindi con tutte le intese e le persone che hanno perso la possibilità di produrre il reddito di la corsia di futuro persino di una perdita di identità
Certi vaccini sono importanti sono una condizione necessaria immunità di gregge è una condizione necessaria ma non credo che sia sufficiente per combattere quello tutta la pandemia disvelato del nostro passato e che lavanderia ci lascia in eredità
Abbiamo l'intesa l'impegno
L'impressione anche ed è questa anche una delle cose che ci ha spinto ad organizzare questi incontri
Che l'aver pensato che potesse bastare imporre il distanziamento sociale ad aspettare i vaccini in realtà nasconda una convinzione e che da un grande mia non sono così Fossa ma si debba uscire senza che nulla cambi poco mi cantava la canzone no cos'è questa crisi circolare i miei signori si vedrà che la crisi passerà ora anche la il balletto delle aperture e delle chiusure sembra un po'troppo dominato dalle leggi della forza e del mercato degli affitti è più forte chi muove più denaro
Vi arrivano dagli Stati ma non ideate di sembrare stasera questa cosa sia stata corretta ma il paradigma dominante rimane quello della competizione dei ricavi dei profitti
Non a caso gran parte delle risorse stanziate e sono state tante in questi anni una delle cose che ci ha lasciato la pandemia anche il tabù del debito sembra essere stato diciamo colpito al cuore però gran parte delle risorse sono utilizzati Ristori e crediti temporanei le assunzioni sono temporanei e a termine e tutte le misure basta leggere i decreti sono assunte in deroga in deroga a leggi vigenti che evidentemente non riescono a contrastare una pandemia ma che non si pensa di dover cambiare
Quindi i tetti distesa in blocchi delle assunzioni patti di stabilità numero minimo di studenti per classe i vincoli distesa per i comuni vengono sospesi vengono derogati qua non vengono cambiati
Ora
Si è chiesto alle donne e gli uomini di stare attenti di mantenere la distanza sociale ma non si è investito un euro per richiedere per ridurre il numero degli alunni per classe un però aumentare i trasporti al abbiamo paura che si chiudono proprio Pisu quello che la pandemia ha messo in luce e questa sera adesso arrivo i miei mi taccio la noi vorremmo parlare della crisi che sta sa stiamo attraversando proprio partendo dai numeri noi siamo sommersi stati sommersi dai numeri siamo stati appesi
Appiccicati ai dati dei contarci a guardare il colore delle regioni ma qual è il significato dei numeri qual è il loro senso e ne parliamo con osservatori privilegiati
Con persone che hanno studiato i dati che hanno dovuto operare deve arginare Cano che hanno però ho dovuto anche operare per arginare la crisi che hanno incontrato le persone che sulla cliniche della crisi hanno subito le conseguenze
Partiamo quindi con due bellissimi video anch'essi qui uno che libraria Squillante che riassume i dati fondamentali dal della crisi
E la seconda secondo di Elena Paciotti di Oksana
Vai Filippo
Di
Ma
Avevano comma
Un'ombra
Bene
Bene
Va
Bene
Encomiabile
La
Nel due mila venti è successa a una Händel mia mamma per usare le parole del direttore del Lanze più che di pandemia dovremmo parlarne Kissin velina ovvero una emergenza sanitaria un assessore se causata dal virus del Corriere diciannove
Che hanno rivelato il suo impatto anche molto diverso a seconda della situazione in cui ognuno di noi
Il fatto noi spesso abbiamo sentito dire che siamo tutti sulla stessa barca quando l'elenco rispetto a quello quando quando pensiamo al Covent Garden simpatico realtà
Non siamo tutti sulla stessa barca siamo tutti nello stesso mare ma alcuni di noi hanno la fortuna sta nel suo yacht mentre altri sono aggrappati a una zattera e quindi facilmente prevedibile
Quale sarà il diverso destino degli uni e degli altri e questo lo vediamo quando quando osserviamo come la diseguaglianza di ricchezza e di reddito
è cresciuto comunque si è manifestata a livello globale nel corso del due mila venti nel nostro rapporto il virus della disuguaglianza mostriamo che mille super ricchi più ricchi del pianeta
Nove mesi dopo la dichiarazione ufficiale di pandemia avevano già recuperato le di che il comitato ha generato
Mentre la metà più povera del pianeta parliamo di tre miliardi di persone in mezzo dovranno impiegare fino a dieci anni sperare l'impatto negativo nel Covi avuto a livello economico
Non parlare appunto di altri partiti proprio a livello sanitario e sociale sulle loro vite
All'inizio del due mila venti il nostro Paese Ras attraversato profonde disuguaglianze l'abbiamo detto spesso nei nostri rapporti e il lavoro che che che portiamo avanti da quasi dieci anni
L'altro fondo disuguaglianza e da una profonda insicurezza finanziaria basti pensare che il quaranta per cento degli italiani non aveva
In in a disposizione sufficienti risorse vivere più ambito mezzi senza poter lavorare
E addirittura dieci milioni di italiani aveva in banca prevalente più o meno di quattrocento euro e quindi di fatto non possedevano nessun cuscinetto finanziario per resisterà non lo so
In questa situazione in questo contesto lo scopo della pandemia poteva sposare un'esplosione una vera esplosione del tessuto economico e sociale il nostro Paese è una vera esplosione della disuguaglianza
Questo non è avvenuto in parte sicuramente perché il governo ha messo in atto tempestivamente nelle misure di sostegno al lavoro dipendenti a reddito e alla alla protezione sociale delle famiglie che hanno indicato lei entra nel merito l'incremento della disuguaglianza
La notizia certamente può essere vista una buona notizia però ci sono importanti ma il primo ma anche purtroppo la disuguaglianza Amicone esplosa ma il reddito delle famiglie italiane è fortemente diminuito si parla di una diminuzione dell'otto virgola otto per cento bellezza delle famiglie italiane di di fatto c'è una situazione di minore disponibilità inoltre non è una buona notizia perché l'esplorazione della della disuguaglianza stampa contenuta
Non ancora provaci strutturali ma con misure emergenziali e quindi potrebbe ripartire qualora queste misure emergenziali non fossero confermate ma soprattutto non fossero travisate in un in un
Provvedimenti più strutturata
Cioè così qua adesso cominciamo il dibattito del nostro dibattito vero e proprio io vi chiedo scusa
Questo sarà un dibattito un po'più lungo della media degli altri perché un è è quello che sostanzialmente aprì tutta la discussione dei festival in tutte le sue tre sessioni i suoi ventidue appuntamenti
Vorrei intanto presentare le persone che sono con noi che ringraziamo come ringrazio tantissimo le persone che hanno lavorato sui video questi che abbiamo visto
E gli altri che ci saranno in seguito che hanno lavorato rapidamente li ringrazio tantissimo ecceda ci hanno dato una grandissima mano
Noi abbiamo presenti Linda Laura Sabbatini Sabbadini che era direttrice del una di direttora direttora del del del dell'Istat poi avremo le dico in ordine diciamo così in cui in cui interverranno abbiamo marinara Aurigae anch'essa direttore del Dipartimento di Tecnologia del Lazio e quindi è un epidemiologo diciamo così cioè con noi anche Pasqualetti critico presidente dell'INPS padre Camillo Ripamonti che il direttore del Centro Astalli che il servizio di dei gesuiti per i migranti è giusta la definizione padre Camillo anzi proprio livido deve riferire gratis chiedo scusa Livio vino presidente della sul dell'associazione dei blog e volere la luna
E giurista incinta verifica Giulio Marcon che è il portavoce di sbilanciano uscì perché è un insieme di quarantanove associazioni che si occupano di finanza intervento pubblico nell'economia ecco io voi avete sentito dei dati io vorrei partire da Linda Laura Sabbadini ribalta ripetendo la domanda quale senza di tutte queste notizie da cui siamo bombardati dei guardavo adesso la diciamo la la newsletter di Huffington post che dice
Finisce con un pari e patta la discussione tra chiusure di perché riaperture dentro la maggioranza di governo e possiamo ragionare sulla
Quello che ci è successo quello che ci deve succedere in questi termini prego l'aura
Allora sicuramente
Sì no cibo allora sicuramente una riflessione che va fatta che
Questa pandemia stato non ha messo a dura prova non solo nel nostro Paese ma a livello globale avuto sicuramente impacchi diverso a seconda del Paese
Quello che è successo espresse da una una c'è evidenziata una crisi che una clinici della cura
Nel senso che ai fini hanno dimostrato i governi Gino è all'altezza di far fronte adeguata mentre la salute dei propri cittadini salute un bene pubblico ora questo questo elemento non riguarda soltanto la questione sanitaria delle nostre infrastrutture sanitarie del del livello di sviluppo della dei servizi sul territorio e quindi di tutta la parte che può avrebbe potuto prevenire il fenomeno che avrebbe un tutto in qualche modo diciamo e evitare che ci fosse una pressione sugli azionari a questo livello perché tutto sommato poi di epidemie ne abbiamo avuti a livello globale
Parecchie negli ultimi vent'anni non sono più diventate non sono più una cosa così rara soltanto che non avevano raggiunto in paesi diciamo così più starci
Però ha messo a dura prova tutti gli aspetti che hanno a che vedere
Con la le nostre politiche da un punto di vista delle infrastrutture sociali delle disuguaglianze così io perché che se a fronte di una crisi della dura come sia eh evidenziata non sì risponde culla
Una strategia che Fardella cura un punto fondamentale di rilancio strategico il Paese il rischio non solo che usciamo non riusciamo a uscire adeguarsi a mente da questa crisi
Ma anche che affronti e poi di nuove situazioni critiche di questioni emergenziali di questa portata non la abbiamo la capacità necessita di interventi strutturali profondi per risolverla che voglio dire con questo allora faccio alcuni esempi
Uno noi decenni non ci siamo occupati di politiche sociali non ce ne siamo occupati
Cioè sostanzialmente siamo stati l'unico l'ultimo paesino uno introdurre uno strumento contro la povertà tanto per fare un esempio
Tante che con la crisi precedente non abbiamo nemmeno doppiato una curiosità e poi nel due mila dodici e poi non abbiamo più recuperato quello soltanto nel diciannove Murdoch sa di avviato il riso di cittadinanza abbiamo avuto una prima selezione
Che non poteva neanche essere tanto eccezionale come associazione perché lo strumento era stato avviato a metà anno
Quindi siamo arrivati ultimi su uno degli strumenti fondamentali per combattere la povertà
Per quanto riguarda le politiche sociali intese come politiche per lo sviluppo delle infrastrutture sociali noi non ce ne siamo proprio curarci cioè noi abbiamo avuto una legge nel settantuno rimasta inattuata sui vigneti
Avevamo istituito i nidi pubblici settantuno dopo sessant'anni siamo al dodici per cento di Bindi e nidi pubblici
Abbiamo fatto una legge nel due mila sull'assistenza
La ventidue otto che il ventun anni non è stata mai applicata e tutti i tagli che ci sono stati in questi anni sono stati tali tutti mirati sulle politiche sociali
E non solo sociali ma anche ovviamente sanitarie e egli ci siamo ritrovati in una situazione particolarmente critica se non ci confrontiamo qua Germania c'abbiamo almeno della metà degli infermieri dalla Germania
E abbiamo quarto negli investimenti in assistenza che la Germania fa poi i modelli possono essere diversi ma il problema e che su questi aspetti non si è mai investito
Allora tutto questo a fronte di un'epidemia di questa portata è evidente che le disuguaglianze sono esplose tensione se non abbiamo avuto un milione degli occupati in meno e un milione di poveri assoluti in più
Con tutte le misure previste emergenziali da parte del governo perché non si può dire che non siano state prese sono stati presi con la cassa integrazione sono state prese col barocco del licenziamento sono state prese con la questione delle partite IVA cioè misure ci sono state nonostante quelle misure noi abbiamo avuto un incremento di disuguaglianza che non era mai successo perché perché ovviamente i settori più fragili e quelli che tempi determinati lavoratori irregolari soprattutto poi in quei settori dei servizi dove sappiamo che ambedue queste forme di precarietà
E direi irregolarità sono molto frequenti hanno fatto il resto cioè non è più un industriale centro l'industria ci sono essere un po'più protetta è ristretto ai servizi e questo lo risentiamo allora il problema il problema deroghe scema
E che tutti questi aspetti di crisi sociale sono nodi che sono venuti a teme tiene perché il nostro Paese non era sufficientemente fortificato su questioni sprechi se noi non riusciremo io spero che ci riusciremo
Ma se noi non riusciremo a utilizzare questa situazione con come opportunità
Attraversi secco veri di rilanciare su questi fronti
E non solo sul fronte del digitale e del del e della transizione ecologica come ci tiene
Quantificati diciamo così dal Unione Europea nel cinquantasette per cento il rischio e chiede la ripresa che ci sarà perché ci sarà questi grossi investimenti il rischio quale sarà il rischio sarà che sarà una ripresa con un aumento delle disuguaglianze un caso quello delle donne cioè accanto tutti questi aspetti la situazione delle donne particolarmente critica allora una grande criticità quella dei settori che sostanze particolarmente colpiti da un punto di vista economico ovviamente perché gli è tutta la popolazione che prima non necessariamente stanno in una situazione critica
Come poteva essere la popolazione immigrata soprattutto nel nord del Paese o come poteva esserlo la situazione del Sud in cui il tutto è peggiorato
Ma per quanto riguarda le donne il problema Giro e che noi non ci siamo dati una strategia di nessun tipo d'anni non si è investito in infrastrutture sociali non sia investito in piani per l'occupazione femminile per cui il problema della pandemia solo una piccola cosa liste ritardo
Assoluto che noi abbiamo cumulato nei decenni quindi qui siccome c'è una resistenza culturale in questo Paese
Ha fatto negli anni Settanta degli città che da un punto di vista sociale nasce una resistenza culturale profonda a come dire a superare questa questa ad approcciare a darsi una strategia sul fronte sociale ed in genere
O su questi sorsi si fa una grossa come dire una grossa pressione oppure il rischio veramente che il della come dire loro lo sviluppo che ci sarà saranno esagonale
Sarà diseguale da un punto di vista di genere sicuramente perché se pomodori che poi sono privilegiati non gli investimenti del Recovery sono tutti i settori ad alta intensità maschile per quanto di occupazione
Per quanto si possa fare anche per favorire un maggior ingresso delle donne in questi settori ci vorranno più anni allora il problema vero secondo me è che questa che la pandemia parte ospitato evidenziare
Una situazione strutturalmente malata che viene dall'esistenza culturale da un punto di vista politico nel capire che le politiche sociali e politiche di genere sono questioni cosciali ormai il rimandabili
Per la crescita del Paese esteri non si affrontano questi temi la crescita più lenta che negli altri Paesi perché il nostro cioè noi ormai il tasso di occupazione femminile delle donne tra venticinque e trentaquattro anni ormai l'ultimo in Europa siamo addirittura sotto una Grecia
Cioè lo stiamo parlando siamo negli altri paesi Germania gli ok superato il settanta per cento di chi stiamo parlando da lui a sessanta non c'è Lima manco la Lombardia
Cioè non è un problema soltanto di sud
è vero che è un problema Murdoci Sud e quella è una questione assolutamente che Margherita ma qui c'abbiamo un problema di arretratezza complessiva qui o si capisce questo che quindi questa strategia deve essere e inclusiva egli genere sono due cose diverse che molto spesso si si mischiano
O se non si rompe con questa resistenza culturale e il rischio che l'opportunità che abbiamo di rilascio fruttando il nostro i poveri rischiano di non poter consultare adeguatamente
AEM grazie Linda ambivalente
Come dire la ma da una sia stata apparecchiata della nostra discussione credo che sia anche giusto avere questo punto di riferimento questo punto di vista dalla parte delle donne che di questa pandemia sono state da una parte vittime dall'altra protagoniste anche della tenuta di quel tanto di tenuta
Del paese che che abbiamo avuto in questo periodo io darei adesso la parola a Marina Davoli che direttrice del Dipartimento di Biologia della regione Lazio
Naturalmente come dire
Ci darai un quadro di quello che è avvenuto dal punto di vista sanitario io ricordo di tenerci diciamo dentro i dieci minuti per questo primo giro e vi ringrazio poco
Grazie Giulia grazie a tutti buonasera tutte a tutti
Io con vi volevo volevo condividere una una sola in realtà una sola diapositiva fermarmi su questo perché
Secondo me molto significativa abbiamo detto giustamente avete detto siamo stati bombardati dai numeri numeri giornalieri contagiati ricoverati morti
Ci sono voluti mesi per arrivare a da vere un un quadro che poi abbiamo cominciato a vedere solo verso l'estate con delle elaborazioni più sensate fatte dall'Istituto Superiore di Sanità settimanalmente e non e non giornalmente
Io mi mi aggancio proprio all'introduzione del video di Ascanio Celestini e della della memoria el del dispositivo che ci aiuta ad esercitare
La memoria per sapere non dimenticare quello che è successo cesso soprattutto per imparare e uso questa questa diapositiva perché in questa che cosa
La figura che ci fa vedere l'eccesso della mortalità
Che è la linea rossa rispetto ad un atteso storico che è la linea nera cioè negli ultimi cinque anni ma la mortalità per tutte le cause
E perché noi abbiamo questa fotografia e questo è molto importante da un punto di vista epidemiologico mettere in piedi queste questi strumenti questi dispositivi
Che ci permettono di essere pronti per capire che cosa che cosa è successo a cosa che non è accaduta
Per molti degli aspetti di questa di questa di questa pandemia
In questo caso invece il poter capire in termini di mortalità totale cioè per tutte le cause che cosa significava significato questa pandemia del nostro Paese e sarà molto importante
Forse noi non non ricordiamo non sappiamo che di fatto in ogni stagione influenzale queste bande gialle e rosse che si sono a cavallo tra dicembre marzo di ogni anno
Ci fanno vedere come tendenzialmente la linea rossa cioè degli osservati
Dei decessi osservati settimanalmente superano la linea nera degli attesi cioè noi ad ogni epidemia influenzale osserviamo un numero di morti per tutte le cause
Più alto rispetto a quello che ci aspettiamo dagli anni e dagli anni precedenti questa caduta Sempre e tranne nella proprio quest'anno è stato l'anno in cui noia quando abbiamo cominciato ad osservare l'eccesso
Di mortalità e i decessi e e si è sviluppata la nostra pandemia pandemia corride venivamo da una stagione influenzale che aveva visto un deficit di mortalità tanto che all'inizio noi epidemiologi eravamo anche un po'non dico scettici ma insomma un po'critici pensando che questo eccesso che cominciamo a vedere poteva essere simile alle sette all'eccesso che noi venivamo allora immaginate non adesso vediamo una curva che in epidemiologia
Non avremmo mai pensato di vedere questo è un veramente un fenomeno
Straordinario da un punto di vista epidemiologico all'inizio sembrava quasi che questo eccesso fosse come dire non lo chiamiamo Effetto Mar vestire cioè c'è una popolazione fragile che avendo superato una stagione influenzale che non aveva avuto quest'effetto sulla mortalità muore più tardi
Chiaramente evidente che così non è stato noi abbiamo osservato molto chiaramente due ondate epidemiche addirittura abbiamo continuato ad osservare un eccesso anche durante l'estate cosa che si era visto anche negli anni negli anni precedenti e una seconda ondata poi sembrava che questa seconda ondata stesse riportando i livelli verso l'atteso però continuiamo a mantenere un certo un certo eccesso
Ma perché è importante vedere da un punto di vista epidemiologico
L'impatto sulla salute da un punto di vista la mortalità totale perché in realtà la possibilità di misurare un mondo un decesso
Per Caulfield dipende essenzialmente dalla nostra capacità poi di accertare le accertare che quel decesso sia sia effettivamente dovuto all'infezione ad un'infezione Covi d'e questo complica un po'le cose per non farla per non farla troppo complicata noi alla fine
Stimiamo sia dal sistema di sorveglianza questo che vi faccio vedere e che dai dati Istat che sono stati resi disponibili da poco
Che di questo eccesso della mortalità che noi abbiamo osservato il settanta per cento è diciamo noto come decesso covi del cioè esiste un trenta per cento di accesso
Di mortalità soprattutto nelle popolazione al di sopra dei settantacinque anni cioè nonna
Analisi preliminare che che abbiamo fatto anche in Italia insieme all'Istituto Superiore di Sanità nella prima ondata si era visto che in realtà queste accesso al di sotto dei settantacinque per dei settantacinque anni era attribuibile tutto al Coni dal di sopra al di sopra hanno e e e quindi esiste un eccesso di mortalità che il Covi dello spiega potrebbe essere anche dovuto ad una difficoltà di individuazione di diagnosi di covi d'ma è possibile che ci sia qualcos'altro il diciamo quello che abbiamo visto in questo in questo anno di riduzione dell'offerta
Sanitaria bisogna dire che in buona parte dovuta ad una riduzione dell'offerta
Di diciamo anche di interventi inappropriati abbiamo visto che la il grosso calo del ricorso al pronto soccorso
Non non no
Avvenuto prevalentemente per condizione ad alto rischio di inappropriatezza
Però è certamente possibile e l'abbiamo visto nelle patologie nelle patologie croniche che invece è venuto diciamo si è ridotto anche l'accesso per prestazioni importanti anche l'accesso per ricoveri Perin per infarto per ictus nonostante si sia mantenuta la tempestività dell'intervento quindi è possibile che noi diciamo un impatto più tardivo di questo cambio della della della offerta dello diciamo della della dell'accesso ai servizi potremo continuare a vederlo nell'anno nell'anno avvenire sappiamo che quest'anno abbiamo avuto appunto centodieci mila morti in più un venti per cento in più
Nel periodo della della della pandemia quindi per non per non per non farla troppo lunga
E proprio perché è importante
Avere la memoria e poter fare questa questa figura immaginiamo che questo questi sistemi di sorveglianza sono stati inventati
Per monitorare l'impatto delle ondate di calore cioè la la visione allora era Perucci Carlo che faceva questo lavoro
E e e e avere la visione di potere esseri in grado di fare queste fotografie nel tempo e di misurare lo e di valutarlo cioè questo è un aspetto è un aspetto molto importante qui io per ora mi fermerei e poi eventualmente ci ritorniamo dopo con altri
Nella discussione grazie
Grazie mille Nerina insomma comincia a emergere il fatto che la diciamo questa dimensione sociale della pandemia se persino la mortalità non può essere tutt'altri l'eccesso di mortalità non può essere tutto attribuito ancor più io mi rendo conto che ogni volta che si evince che io sento in televisione sono tanti occupano di questi consente in televisione e dire si rinviano le prestazioni programmate vuol dire che ci sono persone che stanno soffrendo Luna protesi d'anca che non hanno perché e non riescono a risolvere il loro problema questo sarà un retaggio che a noi ci porteremo appresso tanto e credo che bisognerà il regionale ci sono graffi certo non sarà solo la campagna vaccinale che pure importante a risolvere questo problema
Adesso darei la parola quale giuridico che ringraziamo di essere con noi che presidente dell'INPS come dire se c'è un osservatore privilegiato diciamo così di quella che è la situazione sociale del Paese
E antitetico ampia Molinos miscuglio menti riescono come dire a intercettare a a leggere intercettare a ad affrontare questa questa situazione Luigi Nieri darei la parola grazie ancora
Grazie io avrei una breve presentazione che vorrei condividere con voi se mi è possibile se appunto dalla regia consentono questa modalità
Sì possibile nella parte in basso dello schermo si ha a disposizione uno share Illy può metterci a disposizione lo schermo era appena ma lo fa lo aggiungo subito
Quindi vi chiediamo un attimo di pazienza ai nostri spettatori che solo che non riesco non riesco a condividere su questa piattaforma evidentemente
Asse a file PDF facendoci dalla dal pulsante in basso rifai dovuti non fai più fitti
Cuore come quello della della andavo lì una sei Moffa e non ci dovrebbero essere problemi se mette prima la condivisione della finestra del PPT e dopo fa partire la presentazione
Riesco condivido lo schermo Branham pieno quindi prima deve fare lo share solo del programma
E poi parte
Meno di dovrebbe partire o magari a volte ci sono qualche può essere qualche intoppo
Ci sto provando di solito dissolto riesce questa operazione abbastanza agevolmente cinesi no non vedo non vedo ecco che adesso lo vedo finalmente bene o che dovremmo esserci vero
Allora mi sta arrivando se lo mette in presentazione
Lo posso aggiungere ecco bene allora io lascio la parola chiedo scusa grazie di questo invito grazie a Giulia Rodano che è un piacere poter contribuire al vostro dibattito ho apprezzato molto il i interventi precedenti dunque da economista e soprattutto poi da da gestore di una macchina che si occupa della welfare si occupa del cuore
Delle prestazioni sociali in questo Paese l'istituto ha effettivamente è stato al centro in questo periodo in tutti gli interventi in tutti i decreti emanati dal precedente governo finanche agli ultimi decreti sostegni di questo governo
La Pallini ha avuto un impatto considerevole sia dal punto di vista sanitario che socio economico è una crisi molto molto diversa da tutte le precedenti crisi perché interessa sia l'offerta che la domanda e abbastanza atipico di una crisi che entrambe le componenti dell'economia del mercato
Siano Allo stesso modo interessate una cosa di diverso però soprattutto negli ultimi anni negli ultimi decenni l'abbiamo osservata in questa crisi ed è stato il ruolo attivo dell'Est dello Stato la percezione del ruolo dello Stato nell'economia
E non solo nella sanità
Attraverso un intervento molto molto forte probabilmente senza precedenti nella storia la Repubblica certo la situazione la particolare molto diversa rispetto alle precedenti
Però come anche veniva detto in qualche anche alla Sabatini prima l'intervento dello stato è stato
Lo il fattore
Nuovo ma
Non reputo che sia stato un fatto lo suscitato un intervento suscitato sorto essenzialmente dalla dalla crisi pandemica che emotivamente è stata la più drammatica reputo che ci sia stato alla base anche un ragionamento di Politi economica che in passato purtroppo era mancato noi abbiamo osservato anche con i dati dell'INPS Joanna un trade-off tra l'andamento e l'economia l'evoluzione della pandemia stessa
Un'analisi dell'INPS sono delle prime ha ha mostrato un eccesso di mortalità nel messe di marzo e di aprire del due mila e venti
Con oltre quarantasette mila casi di covered che vengono spiegati nei settori essenziali cosiddetti cioè rimasti aperti ed oltre tredici mila decessi in più in quei settori rimasti appunto aperti
Questa curva rappresenta esattamente quello che ho appena detto plasticamente cioè un venticinque per cento in più di contagi in quella in quei settori che noi chiamiamo essenziali che per i codici Ateco non sono stati chiusi dai dai miei dai decreti che si sono succeduti ecco la linea blu evidenzia appunto la disuguaglianza delle difese i settori essenziali che di solito sono anche quelli a più alta intensità di lavoro e quindi di prossimità di vicinanza con gli altri lavoratori sono stati quelli più contagiati anche durante i mesi di Loch da una eccome diceva prima la ricercatrice baciotti della dell'Oxfam ma se è vero che il virus colpisce a tutti quindici è un virus democratico in un certo senso la cura dal dal virus non è esattamente non funziona ed esattamente allo stesso modo diciamo così siamo sullo stesso mare ma non la sostanza nella stessa barca diceva appunto dalla Paciotti ed è vero
Siamo stati colpiti probabilmente lo stesso modo
Dal virus ma la possibilità di di cura e i decessi stessi sono stati molto diversi questo studio che riconosco in questa slide è una uno studio fatto in Inghilterra e evidenzia sostanzialmente ciò che intuitivamente abbastanza abbastanza noto comunque familiare cioè il fatto che laddove l'indice di deprivazione socio economico in alcune regioni o o contee anzi dell'Inghilterra e più alto la morte per Comit è stata molto più alta allo stesso tempo e di questa differenza si esprime anche i sotto forma di minoranze etniche dove appunto scudetti dico se mi permetto di interromperla un attimo mentre ci illustra questi dati che lei vede bene dovrebbe all'interno del programma dei dipinti cambiare la diapositiva in modo che nella parte proiettata anche il pubblico lo cosa vedere perché in questo momento vediamo solo la prima delle slide perché lei li vede Medioevo del grande certo
Esatto mento invece noi vediamo solo quella quella quella più grande diciamo le politiche non riusciamo a leggere diesel clicca su quelle successive per il pane le stesse parlando credo o della terza e della quarta diciamo a occhio desertica sul programma scorre riusciamo a seguirla meglio
è stato dicendo che non state vedendo le mie slide con le curve quel solo parzialmente le vediamo che il piccolo in in basso a sinistra quindi si clicca sopra la la la ecco ecco adesso è adesso la vede ecco il il no ecco ed è sparita ma la vedevamo un attimo fa
Sui lati se la ride se la riporta in grande la dovremmo dovrebbe riapparire
Però scusate con il pubblico ecco adesso la vediamo bene la vedete adesso la vediamo stavo discutendo in questa questa parte queste dove le differenze etniche le differenze anche di sesso appunto hanno avuto l'INPS una un in questo studio a sul in Inghilterra una una un impatto diverso appunto il il con il sesso rispetto all'essere maschio Femmina rispetto ad essere nero di origine Bangladesh Pakistan indiano cinese oppure oppure bianco oppure anglosassone appunto bianco e questa differenza che André sarebbe utile interessante uno scudo dell'istituto
Che uscirà a breve lo sta facendo
Proiettarlo erri retail Carlo anche nel nostro Paese replica più anche in Italia se è vero come è vero che sostanzialmente né morti decessi hanno interessato soprattutto la parte alta della distribuzione demografica quindi gli anziani i più anziani
Anche vero che all'interno di questa compì
Settore di composizione di anziani le differenze reddituali hanno anche qui avuto un'incidenza poiché non le vediamo con i flussi di pensionamento e con i decessi che ci entrano laddove il il la la componente reddituale pensionistiche più alta
Nella stessa nella stessa composizione detta il tasso di mortalità tende ad essere più bus marzo
E anche qui non non diciamo nulla di nuovo rispetto a delle predizioni che economisti che da tempo si occupa i suoi anzi è possono intuire
Però probabilmente queste corse spiegato nel mainstream fanno ancora più
Perfetto
Ecco dicevo all'inizio che probabilmente la differenza principale tra questa crisi del precedente è stato il ruolo attivo nella nella crisi venivamo da decenni di liberalizzazione del mercato del lavoro soprattutto che per molti ha significato anche la precarizzazione delle condizioni ecco oggi io il Governo il precedente Governo la manovra mantenuto anche l'attuale abbiamo assistito a una forma molto molto rigida se volete un intervento molto forte proprio nel mercato del lavoro al di là delle misure introdotte bonus la cassa integrazione in radio di emergenza
Il blocco dei licenziamenti una misura molto forte dal punto di vista economico della regolamentazione del mercato del lavoro e se pensiamo a tutto quello che era successo in precedenza ecco il blocco
Una dunque la la presentazione plastica di questo diverso un ruolo che lo Stato si è costruito durante durante la pandemia non poteva che essere così ovviamente perché altrimenti così come è successo nella precedente crisi moltiplicatore keynesiano ore che agisce ancora più
Fortemente durante i periodi di recessione avrebbe significato ulteriore collo del reddito in seguito a
Di riduzioni di di di occupazione e invece noi abbiamo osservato nel controfattuale cioè in nel che cosa sarebbe successo se lo Stato non fosse intervenuto abbiamo osservato una una riduzione del calo del venti o del cinquantacinque per cento ecco senza l'intervento dello Stato ci sarebbe stata una riduzione del reddito una perdita netta
Del reddito di cui a parole si è parlato anche prima più forte più vuole più violenta più grande del cinquantacinque per cento
Nella nell'in questa slide vedete esattamente quanto i redditi hanno perso o avrebbero perso senza misure quanto effettivamente poi hanno perso con le misure addirittura nel primo nel primo dei il quinto nel primo Quintilio e della distribuzione del reddito c'è stato un leggero un leggero guadagno
Per una parte lavoratori che appunto su hanno ricevuto effettivamente dei sostegni più importanti che durante un periodo normale e lo scenario con le misure ci restituisce una una riduzione del reddito che in media che di circa il cinquantacinque per cento appunto più basso di quello che sarebbe stata senza e questa come dire da appunto una notizia
Una notizia importante perché restituisce quello che dicevo prima cioè una l'attivismo del dello Stato che ha impedito diversamente da quello che è successo in passato
Una una una figura meno grave una un dato meno grave di quello che sarebbe successe all'assessore tempo sulla povertà
Che già aveva ricevuto una riflessione aveva sperimentato una flessione lo diceva la Sabbadini nel due mila e venti con i dati sul due mila diciannove da mezzo anno
Che vigeva il reddito di cittadinanza una flessione di circa un milione di poveri questo stimava lista stesso con l'introduzione del reddito abbiamo avuto una un impatto sulla povertà meno importante di quello che sarebbe stato senza le misure senza le misure che sono state introdotte nei nei nei nei diversi dice decreti in particolare abbiamo avuto meno trecento mila persone trecento mila persone in meno che altrimenti ci saremmo trovati in in in povertà seppure appunto sappiamo che la povertà
In questo periodo è aumentata
L'istituto che cosa ha fatto ovviamente a tutelato i lavoratori dipendenti ma non solo anche quelli
Anche quelli che non avevano contratto precario che avevano contratto precario a tempo determinato gli stagionali i lavoratori lo spettacolo il turismo che sono poi i settori maggiormente coperti questa serie storica
Restituisce classicamente un'immagine di nuovo di un di un di un flusso di cassa integrazione che aveva sperimentato il suo picco durante la crisi del due mila e nove due mila dieci con circa uno virgola due miliardi di ore di cassa integrazione
Nel due mila e venti le ore di cassa integrazione sono circa quattro virgola tre miliardi di ore un un numero che non ha precedenti che che che appunto qualcosa di straordinario rispetto rispetto alla sua della della dell'ASP dello strumento che esiste da oltre cinquant'anni
In appunto la cassa integrazione ma non solo proprio perché purtroppo probabilmente una parte importante di lavoratori non era tutelata dalle sui stando a misure standard quali dura la cassa integrazione si è dovuto inventare questi bonus da cinquecento seicento pure mille euro oltre agli altri bonus del di sostegno alla famiglia il bonus baby sitting oppure l'esenzione della legge centoquattro oppure il reddito il bonus per lavoratori domestici ancora il reddito per le radio di emergenza per tutte le categorie escluse dal re di una speranza oppure l'incremento del venticinque per cento del reddito di cittadinanza nel due mila perdenti
Una serie di misure che hanno raggiunto quattordici virgola quattro milioni di persone ripeto quattordici virgola quattro milioni di persone per una una una una specie di circa trentacinque miliardi ecco tutto questo nella precedente crisi ovviamente non c'è stato ha probabilmente soltanto inimmaginabile pensarlo
Al contrario mi sembra che in questa crisi l'intervento sia stato in tre sia stato repentino importante perciò a e ciò ha impedito che quegli indici di disuguaglianza crescessero sebbene come si è detto appunto il livello del reddito non è cresciuto anzi è diminuito abbiamo avuto una un un crollo del pillola del nove per cento questa slide invece fa vedere quanto il reddito di cittadinanza in avuto incidenza nell'anno precedente quindi con dati tre pandemie ci
Favorendo la riduzione della disuguaglianza e soprattutto l'indice Inter Quintieri con il rapporto tra il venti per cento più ricco della società e il venti per cento più povero che è calato dal sei quattro al cinque nove appunto con dati tre pandemie ci così come anche l'intensità della povertà anche diminuito dal trentanove al trentatré per cento
E l'indice di Gini che era divenuto dal trentatré nove al trenta tre
E due per cento abbiamo avuto lo si diceva di nuovo per la prima volta negli ultimi tre decenni
Un trasferimento netto di ricchezza che si è spostato dalla dalla dalla Società dalla d'arresto l'economia al primo e al secondo decine di reddito soprattutto questa slide lo lo lo evidenzia bene senza il reddito di cittadinanza ma abbiamo venti punti differenza tra quello che tra quello che il primo re primo decine di reddito a avrebbe mancato di ottenere se appunto la misura non ci fosse stata e quello che invece ha ottenuto con l'attuale con l'attuale misura questa questo trasferimento di ricchezze o di benefici di sostegno interessa soprattutto il primo e il secondo decine di reddito vedete che dal terzo in poi come è giusto che sia
Dal terzo in poi si si si siano si annulla la differenza
Tra lo scenario con misura e lo scenario senza senza la misura ma ci sono problemi da affrontare e ce ne sono tanti
Innanzitutto appunto a Radio mi ha dimostrato che serviva un sistema di assicurazione universale tanti lavoratori sono stati raggiunti soprattutto perché si è inventati una misura dicevo soprattutto dei bonus e quindi si è si sono estesi
Tutele che al contrario dovevano essere sempre dovevano essere presente magari in altri paesi come si diceva prima erano presenti maggiormente da più tempo e quindi consolidati Rifredi Auchan c'è stata una misura provvidenziale andata in vigore soltanto poco prima di un anno
Nemmeno un anno prima rispetto alla Pan all'avvento della pandemia e questo aiutato molto nell'evitare lo sprofondamento nell'indigenza più assoluta quello che è successo probabilmente quello che dovrebbe succedere anzi per eliminare o le difficoltà che oggi ci sono una una una un sistema che possa essere quanto più universale possibile
Quindi pensando anche a un'estensione della misura delle misure che oggi esistono sia per i lavoratori non coperti dalla cassa integrazione attraverso lo strumento più più allargato a tutti oggi appunto sono esclusi dagli stagionali fino a quelli dello spettacolo dagli dai lavoratori del turismo fino ai lavoratori intermittenti ecco questi strumenti dovrebbero interessare primo lo standard questo tipo di lavoratori e poi i poveri e le famiglie numerose che sono sono e rimangono escluse dagli strumenti so che si sta lavorando in quella direzione cioè la direzione di stendere una una una misura più universale a tutti
Da ultimo proprio perché non posso ignorare il problema le pensioni
Una un un'ultima riflessione sul sul fatto su su su quanto poi i la pandemia peggiorato le condizioni di lavoro
Dei dei più anziani oltre che delle donne come sappiamo perché sono state le più colpite
E quindi rimane probabilmente ancora più urgente il problema di una flessibilità in uscita dal mercato del lavoro per le persone più anziane
Soprattutto quelle come dico spesso fragili cioè in un contesto pandemico favorire un un'uscita di lavoratori a sessantadue sessantatré anni cosiddetti fragili in in modo pressi oncologici
Potrebbe essere una buona idea soprattutto in vista della fine della sperimentazione di quota cedendo a dicembre del due mila e ventuno a questi lavoratori e ai disoccupati che magari si trovano nella nella nell'uscita dalla cassa integrazione o nella raspi stessa probabilmente uno uno scivolo flessibile dopo una certa età a sessantadue si sono tre anni
In funzione appunto sperimentale per il periodo post pandemico potrebbe essere anch'esso utile vi ringrazio per la vostra attenzione
Grazie presidente veridico Vivarini diciamo emerga assente
Diciamo sempre più la necessità di riflettere a fondo su quello che era successo nel due mila venti questa frase che presidente diceva abbiamo dovuto inventare delle misure riuscire ad affrontare la pandemia che però in realtà coprono anche diciamo delle condizioni che vanno anche al di là in una qualche misura della pandemia e dimostrano che c'è una necessità interventi strutturali io perché noi in questa discussione volevamo mettere insieme chi lavora ragione sui numeri e chi lavora ragiona con le persone facendo una distinzione in poco si Coppa grossolana ma insomma anche noi lavoriamo con il Centro accoglienza allora nota riducendoli a parlare non è una una riunione dell'diciamo ma per per capirsi
E riprendendo la la l'esempio di Elisa Baciocchi
Che siamo nello stesso mare ma non sulla stessa barca non emanare questi due video di Alberto Campailla di Nonna Roma e di Massimo Pasquini dell'Unione inquilini che ci fanno vedere uno spaccato della situazioni che abbiamo vissuto nel due mila venti
Ed è nella concreto della vita delle persone
Ai fini o
La crisi sanitaria che ha sconvolto il nostro Paese da marzo due mila e il venti e che si estese in tutto il mondo ha determinato delle conseguenze sociali catastrofiche
Da circa un anno la nostra associazione stiamo sarò insieme a tante altre realtà sociali dell'associazionismo di organizzazioni sindacali si sono battute istanza di affianco quelle legale milioni di persone che stanno pagando duramente questa crisi economica che si è ingenerata Lenzi sanitari l'intervento delle associazioni complimenti degli immigrati cittadine e di cittadini volontari è un intervento che si è fatto sentire
Ad oggi ci dicono che durante la pandemia quattro italiani su dieci si sono attivate iniziative sociali e di volontariato
C'è quindi una ricchezza sociale enorme determinata appunto da da un'immensa capacità dalla grande partecipazione Creek
Che stando a quella migliaia di persone sarà al fianco di chi è rimasto indietro
Ma quello che è avvenuto è una vera e propria emergenza umanitaria eliminando la la conclusione milioni di posti di lavoro in tutto il mondo del nostro Paese
E che annualmente abbassarlo abbassato la capacità economica delle persone realizzato la povertà assoluta come ci dicono comitati
Che cosa abbiamo fatto noi la la noi lo facciamo da anni durante quest'anno siamo stati nella distribuzione derrate alimentari andando verso ingenti che si sono via via allargate siamo stati affianco attraverso tanti progetti penso quello di De Pasquale progetto perché teso distribuire Vasco conclude tale telefonini bambine e bambini ragazzi e ragazze che che sono stati impossibili dalla sezione didattica a distanza i posti di lavoro il nostro lavoro sportello sociale per aiutare le persone a compilare fare tutta quella serie di domande gli strumenti di guerra fanno seppure insufficienti o messi in campo dagli enti locali e ed al governo nazionale siano state accanto a queste persone attorno al tema diritto alla casa reale saudita perché nonostante il blocco degli sfratti banalissima persone hanno presto rischiano di perdere la casa il nostro lavoro lavoro che che continua ancor di più oggi preciserà crisi sanitaria sembra essersi leggermente come dire ridimensionata quella economica non è chiarissimo quello che ci aspetta diversi mesi lessicali
è una una situazione sociale devastante rispetto al quale servono sicuramente l'intervento la l'attivismo di tutti noi ma servono soprattutto nelle politiche sociali pubbliche in grado di contrastare la povertà crescente bensì anche ad esempio atto attende diritto alla casa sì bisogna interventi decisi
Come ad esempio quello dell'investimento sull'edilizia popolare pubblica
Poi se non di strumenti di lotta alla povertà uno ne esista e lady cittadinanza pensiamo bisogna allargare e amplia così come tutta una serie di strumenti gli ammortizzatori sociali
Che oggi annessa ricoprire pezzi di popolazione che fino ad oggi sono rimasti esclusi il nostro lavoro uno dei volontari volontarie continua ma certamente voglia parziale cambi di passo dal punto di vista istituzionale
La pandemia ricordi diciannove ha colpito duramente tagliato colpito con gli sfratti ha colpito con la povertà indagine sono cambiarono i tutti conosciamo sono drammatici due mila venti almeno seicento mila famiglie hanno chiesto un contributo affitto senza chiederlo
Nel due mila venti nonostante Tribunale socchiuso Vavassori a scartamento ridotto abbiamo avuto un numero quaranta mila sentenze di sfratto trentasette mila di queste morosità
Tenete conto che nel due mila diciannove hanno normale le sentenze di sfratto in tutto l'anno nonostante quarantotto mila ecco questi sono i dati Marzorati indagini ulteriori curiosità lei gli esseri umani stesa a Roma soltanto a Roma centosessanta mila famiglie simboli stesa sono tanti drammatici
La Roma pensieri a febbraio bando normale aveva contributo affitto
Partecipano quindici mila famiglie londinesi sono stati cinquanta mila sono stati ottantacinque mia niente nel Lazio chiede contribuì alla vittoria sono stati cinque mila campane diciassette mila vedendo ecco i dati sono bellissime nega d'udienza massonica tutte volute non è cestino cinque Bauer record del ficodindia dimostrando l'inconsistenza delle politiche sociali in Italia in particolare penalizzati
Abbiamo stiamo scontando una scelta scellerata di non farlo più case popolari abbiamo seicento settecento mila famiglie graduatoria abbiamo settecento mila case popolari non è ammissibile che questo non si può affrontare il prossimo su un anno sociale della Lisa derivati a luglio ha spiegato diciamo qualche modo drogata senza avere consigliate nella logica di passaggio da casa a casa noi rischiamo nei prossimi mesi decine di migliaia di famiglie buttare fuori casa senza alcuna alternativa abitativa eh in questo contesto abbiamo un'occasione pur nel dramma arrivano dall'Europa
Risorse immense
Migliaia centinaia di migliaia di euro o noi usiamo questi soldi idee politiche strutturali organizzative residenti o no realizzare nei prossimi cinque anni cinquecento mila le nuove case popolari senza consumo del suolo viene utilizzando gli immobili pubblici e privati che sono anni lasciando il degrado o non abbiano alcuna possibilità Brenda rimane questa situazione esame sentirmi traumatica l'istanza ci dice già detto poco tempo fa che in un anno fa abbiamo avuto un milione di persone più poveri cresce la Cina famiglie in povertà assoluta altrettanti povertà relativa in un momento allora come si fa ad affrontare questo cura finito sotto all'autogrill contributi ha vinto abbiamo bisogno invece di case senza su un solo livello va be'non è anche conosce indicazione un aiuto ai costruttori che poi gli immobili chiusi abbiamo bisogno di politiche abitative pubbliche questo è il tema
No
Adesso tocca appare Carriglio Ripamonti che appunto direttore del Centro Astalli che il Servizio dei Gesuiti veri rifugiati
Pareri Camillo come la lei diciamo auto un punto di vista forse tre tre diciamo tra gli ultimi degli ultimi diciamo così ecco a noi volevamo che anche quest'alimento venisse fuori come cosa ci può dire
Ma anzitutto ringrazio ringrazio del dell'invito questa questa sera e niente ha molto colpito Ascanio Celestini quando parlava all'inizio faceva riferimento all'immagine della guerra perché in qualche modo diciamo l'ambito di cui mi occupo dei rifugiati e richiedenti asilo diciamo ha sostituito il virus ha sostituito diciamo come nemico il migranti che per tanto tempo noi abbiamo considerati stiamo considerando come dei nemici stato detto appunto la crisi non è solo una crisi finanziaria devo con una crisi sanitaria ma è
Una crisi che dal mio punto di vista in qualche modo è una crisi
Rivela come la gestione del fenomeno migratorio in qualche modo ci dice che non riguarda solo le persone la alle non riguarda soltanto i migranti ma riguarda un po'tutti i cittadini
La questione migratoria non è un tema di sinistra non è un tema di destra ma è una questione di civiltà invece noi nel negli ultimi anni l'abbiamo trattata diciamo in modo un po'approssimativo abbiamo non abbiamo sfruttato l'opportunità della gestione della questione migratoria
Come un'opportunità per costruire un mondo diverso ma per tutti i cittadini ma abbiamo scritto una storia di diritti negati per alcuni di diritti umani che sono diventati privilegi per alcuni e per altri e per altri no abbiamo usato la cittadinanza per escludere invece che per per includere si farà riferimento soltanto due esempi che mi sembrano ci dicano un pochino come ci siamo mossi
Che abbiamo considerato l'immigrazione senza prospettive essenza creatività ma usandola soltanto a Fini un po'politici come strumento politico di contrapposizione
Faccio riferimento a due cose uno è un numero no venire anche un po'contro queste immagini di contrapposizione numeri e persone
La prima considerazione la faccio partendo dal numero degli arrivi del due mila il venti che sono stati trenta può circa trentaquattro milioni
Che è un numero imbarazzante se confrontato agli ottanta milioni gli sfollati nel mondo
Ma che un numero che mette in evidenza la complessità del fenomeno che abbiamo trattato invece in modo semplicistico in modo strumentale
Ma interessante andare all'interno di questo numero innanzitutto dirci che trentaquattro mila non è vero cioè non durante la pandemia non si sono azzerati gli arrivi dei migranti nonostante appunto ci sono stati tanti blocchi nelle nei nel nella possibilità di accedere a dividersi Paesi ma è interessante guardare all'interno di questo numero i trentaquattro mila arrivi ci sono dodici mila tunisini
Che sino a voi appunto non CD strappa assumo subito le vesti dicendo ah ma questi non sono richiedenti asilo e rifugiati ma ci chiedessimo appunto perché dei tunisini si spostano sarebbe molto interessante
Infatti appunto la Tunisia che è stata appunto dieci anni da una dal da lì primavere arabe è stato uno dei paesi appunto che è iniziato il processo di democratizzazione ma che sta in questo momento vi vengono anche dando in crisi
E su questa si è inserita la pandemia ecco d'acqua si capisce perché i tunisini sono partiti e il numero dei tunisini è raddoppiato rispetto al numero dei Nisini che sono arrivati nel due mila diciannove
L'altro dato è che il decreto flussi di stagionali in Italia non è arrivato a gennaio marzo
Come di solito capita ma quest'anno è arrivato a ottobre quindi molti si sono messi in viaggio appunto prima che venissero emanati decreti flussi quindi si sono associati a quei a quelle partenze e a quelli arrivi che attraversano il Mediterraneo
Ma l'altro numero significativo che sembra importante ricordare sono le tredici mila persone che sono partite dalla Libia
Quindi la Libia nonostante appunto la pandemia tredici mila persone che sono di più degli arrivi del due mila diciannove che sono stati undici mila quindi tredici mila persone si sono imbarcate
Dalla Libia e questo ci dice che la gente parte dalla Libia non per una crociera come purtroppo abbiamo anche osato dire
Ma ha parte dalla Libia perché i centri di detenzione non garantiscono il rispetto dei diritti umani
Che il salvataggi della guardia costiera libica che riportano indietro riportano in condizione che non rispettano i diritti umani
E quindi le persone nonostante la pandemia partono perché molte persone del mondo
Per loro la pandemia e uno vita dei tanti mali periartrite
Non è appunto il peggiore forse dei mali ma è uno dei tanti mali che gli assegni allora forse questa
Crisi ci mette davanti ci rimette davanti agli occhi la nostra incapacità di gestire la questione migratoria nella sua complessità e allora non possiamo più permettercelo questa è un'occasione per ripartire e per dire che immigrazioni
Sono un fenomeno complesso e questa complessità ci dà anche una chiave di lettura per poter gestire il fenomeno migratorio nelle nostre società dove migranti sono anziani
Giovanni uomini donne e quindi hanno gli stessi problemi sociali che hanno tutti i cittadini dobbiamo smettere di usare la cittadinanza come elemento di esclusione piuttosto che viene un elemento l'integrazione l'inclusione delle persone e qui passo alla seconda considerazione rispetto a che cos'è questa crisi dal punto di vista dei migranti e dei rifugiati dei richiedenti asilo
La seconda considerazione la fa la faccio partendo dal processo di di integrazione e di inclusione
Abbiamo visto durante questa pandemia che le persone che noi abbiamo lasciato ai margini
Hanno a rivelato nell'apparato sanità della situazione che ridevano la necessità per tutti noi di investire in integrazione
Negli ultimi anni non ultimi decreti sicurezza hanno interrotto i processi e i piani di integrazione di queste persone e noi durante la pandemia abbiamo visto abbiamo avuto l'occasione di aprire gli occhi davanti a queste persone
Che a questi migranti in modo particolare chi erano senza case allora dicevamo
Stai a casa come tutti gli altri non avevano un lavoro regolare perché abbiamo appunto criminalizzato la loro presenza sul territorio e non li abbiamo inseriti nei processi integrazione
E di regolarizzazione tanto è vero appunto che abbiamo cercato poi di regolarizzare questi queste persone non abbiano inclusi nel sistema sanitario nazionale e allora ci siamo trovati di fronte ad una coppa la popolazione
Che dai invisibile diventata visibile perché le nostre città si sono svuotate
E sono diventati paradossalmente il loro gli unici cittadini dei nostri dei delle nostre città però erano cittadini che noi abbiamo del privato di tutti i nostri diritti perché abbiamo fatto l'operazione di trasformare i diritti di tutti in privilegi privilegi di alcuni
E abbiamo fatto anche l'operazione di mettere poveri gli uni contro gli altri
E allora che cos'è questa crisi è una crisi che ci mette davanti agli occhi la nostra incapacità di includere non soltanto i migranti ma le persone più vulnerabili delle nostre società
Gli anziani i bambini le persone con disabilità
Allora la pandemia ci consegna una società ferita che ha bisogno oggi più che mai di un investimento trasversali inclusione per tutti
Non serve credo ridurre i posti a mensa ma serve ripensare questa immensa ripensare lo stile dello stare a Mesa con le persone
E occorre credo più che in termini economici forse sì anche in termini economici ma occorre soprattutto una fantasia sociale
Che permetta una coesione e che come dicevo eviti una guerra tra i poveri allora secondo me e è necessario un investimento culturale che è vero ci aiuti a utilizzare questi soldi
Che arriveranno ma soprattutto ci faccia cambiare una prospettiva dalla quale noi guardiamo il mondo e quella dei migranti è una prospettiva forse che ci aiuta a vedere il mondo da un'altra parte grazie
Grazie padre Camillo veramente molto interessanti forte il suo ragionamento io tra l'altro credo che alla diciamo così ponga un problema
Che credo vorremmo imporre de de con con Livio Pepino si può essere affrontato sempre nel ragionamento su che cosa è stato così due mila venti
Di una sorta di crescita della fragilità dei diritti padre Ripamonti imponeva questioni di immigranti che sono stati dei privati diciamo Dini e trasformati in privilegi
Ecco credo che questa questione della fragilità dei diritti prima nei presidenti clinico parlava della necessità di sostenere per esempio con la pensione di garanzia i precari
E ecco c'è sembra emergere sempre di più appunto una come dire non ho qua è una disuguaglianza è anche una precarietà senza dei diritti e credo dovrei chiedere al giurista e alla alla presidente delle edizioni del gruppo Abele se a Livio Pepino si può ragionare intorno a questo nodo
A scrivere Simoni se la interrompo volevo sono comunicare a tutti che e il presidente deriva dovuto lasciarci Marche e quindi lo ringraziamo e diciamo non è più con noi non era dovuto lei richiama lo ringraziamo della sua partecipazione scusa
Prego
Sì mi sembra che il tema che che che è stato posto il tema dei diritti sia un tema centrale ed è un tema che si colloca però in un contesto più ampio che il contesto
Della questione istituzionale di che cosa è accaduto visto che su questo ci stiamo interrogando anche sul versante della istituzione intesa come organizzazione della collettività
Io proverei ad affrontarlo
Facendo però prima due flash di premesse
Il primo e che
La questione istituzionale che cosa è successo sul versante istituzionale
è stato trattato molto poco in realtà
La questione è stata un po'la Cenerentola in questa vicenda complessiva si è parlato di tutto ma si è parlato molto poco di questo aspetto non per caso
Direi per due ragioni da un lato perché tre valsa
Il re valso l'approccio secondo cui la salute viene prima delle libertà
E prima dei diritti aproposito di quello che si diceva prima
Il che mi sembra una semplificazione non c'è dubbio che senza salute i diritti e le libertà non possono realizzarsi
Ma pensare che la tutela della salute possa ledere questi diritti o queste libertà e estremamente pericoloso e porta poi a dei risultati negative
Il secondo Flash
E che
Storicamente tutte le emergenze
Hanno avuto delle ricadute istituzionali profondo
E si è parlato qui ne ne ha accennato Ascanio Celestini all'inizio neri parlava Ripamonti all'inizio del suo intervento pensiamo alle guerre le guerre hanno pensiamo al secolo scorso determinato nell'immediato de e nel seguito delle ricadute istituzionali profonde
Sul piano su diversi piani
E se noi guardiamo alla nostra storia recente l'emergenza che abbiamo attraversato pensiamo al terrorismo pensiamo a al momento dell'attacco mafioso allo Stato pensiamo anche alla crisi economica vediamo che ha ci ha lasciato delle conseguenze significative sul piano della legislazione sul piano dei diritti sul piano della politica sul piano della cultura
Perché come ha osservato qualcuno molto bene anche nella società
Della politica accade quello che accade nella fisica c'è una legge per cui un corpo
Nel caso nostro la società se è sottoposto a una pressione mantiene poi la deformazione che si è determinata anche quando la tensione si allenta potermi e allora io credo che sia abbastanza utile vedere quello che è successo su alcuni piani
Anche proprio per capire che cosa ci aspetta
E come intervenire perché le conseguenze non siano negative o quanto meno le conseguenze negative siano limitati sono accadute alcune cose fondamentali io le dico quattro che mi sembrano particolarmente rilevanti la priva e c'è stato
Uno sbilanciamento dell'equilibrio dei poteri comma prevalere del governo sul Parlamento
E all'interno del governo delle posizioni apicali
Se è un processo che era già in atto non è che è iniziato evidentemente con la pandemia almeno dall'inizio degli anni Novanta c'è questo sistema ma qui ha avuto
Un accelerazione pensate al ai favolosi DPCM questo termine che prima ignoravano la voce è diventato invece uno dei termini più più usati in questo periodo
I decreti del Presidente del Consiglio che erano appunto un uno uno uno strumento giuridico
Sconosciuto per quanto riguarda l'incidenza sui diritti e sulle libertà
Sono diventati la regola
Quando un provvedimento
Analogamente rapido avrebbe potuto essere utilizzato de che quello del decreto legge
Dicendolo così può sembrare a chi non è addentro a questi temi è una questione puramente formale ma qui ci mettiamo a discutere mentre la gente muore se usare il decreto legge o se usare il DPCM sembra un po'un bizantinismo in realtà non è così
Non è così perché vedete il decreto legge a differenza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ha delle caratteristiche molto significative che sono da un lato per il fatto che quanto meno impegna la collegialità del governo e quindi tutte le forze che lo sostengono e non solo il presidente del Consiglio
Secondo deve essere promulgato dal Presidente della Repubblica e quindi ci deve essere un controllo e una dialettica ma terzo soprattutto deve essere poi convertito dal Parlamento
Il che significa un un un intervento con possibilità di controllo e di modifica da parte di quella che è la rappresentanza politica che non a caso è stata profondamente sia finita
In cui nei mesi scorsi come abbiamo visto per esempio in occasione del del referendum terrà l'abolizione del numero dei parlamentari ma guardate
Proprio per quello che si diceva prima che lo strumento che viene utilizzato poi e pervasivo e permane pensate il decreto
Del presidente del consiglio dei ministri e Stato esteso non solo all'emergenza
Ma è diventato lo strumento che il cosiddetto decreto semplificazioni del luglio del due mila venti a previsto addirittura per la scelta delle grandi opere in deroga alla normativa vigente
Allora pronto per una questione politica economica fondamentale lo strumento si è spostato da quello del confronto parlamentare a quello della assunzione esclusiva da parte il Presidente del Consiglio dei ministri secondo elemento che che che che che voglio sottolineare e la
Progressiva marginalizzazione non solo del Parlamento
Ma anche della politica come tale
Gli esempi potrebbero essere molti io ne faccio uno soltanto che il quello clamoroso
Che la situazione in cui ci troviamo il governo dei tecnici
E anche qui non è la prima volta c'erano stati altri pensiamo al governo Monti aveva alcuni aspetti abbastanza simile a quella tua ma guardate in questo al di là delle persone non mi interessa ma il Presidente del Consiglio
E in realtà un banchiere
E il banchiere che ha coniato la famosa espressione non parlo di economia parlo di politica che per le elezioni sono più o meno importanti perché tanto c'è il pilota automatico
A fianco del Presidente del Consiglio abbiamo
C'era già prima ma permane abbiamo il ministro dell'Interno
L'amministrativo interno che un prefetto
Abbiamo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi che l'ex capo della polizia
Cioè la la il il controllo e il governo della politica di servizi viene affidato al capo della polizia abbiamo il commissario straordinario per la emergenza coprite
Che il generale che gira in tuta mimetica
E che segue esempi come ricordate dopo dopo quella quella tragicommedia avvenuta in Calabria sul commissario regionale anche lì è stato alla fine nominato un prefetto
Cioè noi abbiamo un la un progressivo trasferimento
Dei dei dei dei nuclei forti del potere di governo ha istanze che sono istanze degli apparati di non istanze Democrats
Una volta quando io ero giovane avremmo detto che questo succedeva
In alcuni Stati del Sud America
Allora non dicono non lo voglio fare dei paragoni impropri voglio dire però che il il dato del governo della politica e diventato in buona parte
Mondato di governi degli apparati e questo introduce a un terzo punto
Che
E appunto aumento dei poteri non solo in termini di espressione nel governo
In generale l'aumento dei poteri degli apparati
Con uno sbilanciamento quello che si diceva prima dei come dire del rapporto tra cittadini e autorità e quindi la tutela dei diritti e ma guardate che non è un un piccolo elemento il fatto che durante la prima fase soprattutto della pandemia
Il controllo del territorio e la tutela dell'ordine pubblico sia stato attribuito in in misura significativa all'esercito
Così come non è senza significato
Lo sbilanciamento che si è determinato in norme come quelle apparentemente poco significative sotto sotto il versante di cui parliamo
Ma pensate a quelle norme che prevedevano e in qualche modo prevedono ancora delle forme incerte si può passeggiare da soli o in due vicini a casa cosa significa vicino a casa
Che cosa significa tutto questo significa un aumento a dismisura dell'autorità di controllo
Perché il cittadino non sa più se e nell'esercizio dei suoi diritti oppure no e chi lo decide non è una norma generale e astratta mai
Il funzionario di polizia l'agente di polizia occhiate non non mi interessa chi mai io rappresentante dello Stato che in quel momento ha di fronte
E che può essere uno più tollerante uno meno intollerante e allora tu stai esercitando un diritto non lo stai esercita
Il fine ultimo punto anche volevo sunto lineare e l'irrigidimento in qualche misura della cultura
Istituzionale che qua tutta questa questa serie di di di tessere hanno determinato nel mosaico complessivo
Qui con un connesso l'indebolimento o anche
Del del della democrazia come sistema di convivenza
Degradato quasi questo sistema vivibili convivenza che proprio da democrazia
Da condizioni di vita della società a un lusso
Che possiamo permetterci nei momenti di tranquillità ma non quando quando il gioco si fa duro come come come si diceva in un in un famoso in un famoso film
Gli esempi ce ne abbiamo di fronte da settimana scorsa Repubblica pubblicato il sondaggio di Diamantina cui
C'è
Da parte dei cittadini molto di più la richiesta dell'uomo forte tre
Anzi che delle mediazioni della politica
Vediamo
Come dire la svolta
Di carattere ideale verso un sistema ulteriormente maggioritario
Che significa
Appunto una una concentrazione un accentramento del potere in funzione di governo di di di di governabilità ricordate che fino fino a al referendum sulla sulla abolizione dei parlamentari
Sulla sulla diminuzione dei parlamentari una parte notevole della politica penso per esempio al Pd diceva sì lo facciamo ma poi questo sarà temperato dal sistema proporzionale questo se lo sono dimenticato tutti e oggi l'affermazione che si deve andare verso una formula di carattere maggioritario un terzo elemento e la emergere sempre più evidente del nemico
Quello che era l'untore
All'epoca della della del del del del del della peste manzoniana qual è il nemico i diversi tipi di nemici nel dal dal dal da da rifugiato dal migrante di cui e di cui parlava prima padre Ripamonti ma sino fino a come dire a quello che gira per strada senza mascherina
Cosa assolutamente deprecabile intendiamoci Lugdunum
Di lì a configurarlo come il nemico sociale e queste storie e e un passaggio che che è profondamente divisivo nella società in e nelle regole della convivenza ecco il rischio emanate io parlo di rischio io ho ho indicato a volte anche estremizzando delle tendenze che sono accadute ma credo proprio perché il corpo sociale non rimanga schiacciato a lungo dopo la pandemia credo che a volte da alcuni aspetti meritano di essere anche estremizzato i nella sottolineatura
Quello che però rischia di succedere e per questo estremizzato e per questo lo sottolineo quello che rischia di succedere e l'esperto
Di una cosa fiducia
Diffusa
Nei confronti della democrazia e la convinzione
Che la società si debbano governare in modo più autoritario
Dove la democrazia si trasforma sempre di più uniforme
Come dire in forme autocratiche o in forme di aristocrazia
Che evidentemente no
Problema che non riguarda solo l'architettura istituzionale ma riguarda tutto il sistema dei diritti per concludere sul punto che mi è stato chiesto chiesto all'inizio perché è chiaro che in una società partecipata
E che abbia una rappresentanza la tutela dei diritti non è garantita ma certamente e in qualche misura favorita proprio perché anche la voce
Vizi e meno uguale in qualche modo analysis nei luoghi della decisione
Mentre se questa manca e la cosa è sempre più difficile e chi la paga e sempre la parte meno uguale della società
Grazie mille stiamo completando questa panoramica diciamo del due mila e il venti vorrei che ingenuo passasse l'ultimo video brevi videoclip affronta una delle questioni
Più discussi più cruciali la scuola e il video di Costanza Margiotta del movimento di priorità alla scuola vai Filippo
Partiamo da un dato
Il dato è il generale che l'Italia ha tenuto le scuole chiuse molto più a lungo degli altri paesi europei
Ventinove virgola sette settimane di chiusura delle scuole a fronte delle nove virgola sette settimane dei nostri vicini francesi perché questi dati sono importanti
Sono importanti perché spiegano il motivo per cui priorità alla scuola non solo è nata un anno fa ma ha continuato a battersi per la riapertura delle scuole in presenza in Italia insicurezza in continuità lo ha fatto consapevole che questo Paese a differenza di altri paesi europei non ha messo in atto tutte le
Condizioni per tenere aperti le scuole inoltre a ho fatto una scelta politica molto precisa esattamente antitetica alquanto priorità alla scuola sempre chiesto
Rita la scuola sempre chiesto che le scuole fossero gli ultimi a chiudere Elia clima riaprire ebbene in questo Paese si è fatto una scelta contraria opposta e contraria indipendentemente dalle analisi dei contatti nelle scuole e indipendentemente dal valutare che le scuole potevano essere un ottimo luogo di tracciamento un ottimo luogo di contenimento del contagio dal momento che sono capillari in tutto il paese
La scelta quindi di tenerle chiuse è stato una scelta politica quella di tenere tutto aperto e chiudere per prime le scuole esattamente il contrario di quanto ha sempre chiesto priorità alla scuola priorità alla scuola
A anche
Al al suo centro l'analisi non solo delle differenze tra l'Italia e gli altri Paesi europei ma delle differenze che si sono determinate nell'anno pandemico
Tra regioni diverse del nostro Paese
In alcune regioni i bambini e ragazzi sono andati a scuola
Per oltre cento giorni nell'anno pandemico in altri Paesi
Scusate in altre regioni d'Italia e città italiane del Meridione principalmente i ragazzi e le ragazze i bambini bambini sono andati a scuola per ventisette giorni nelle scuole superiori per quarantadue giorni nelle scuole medie
Per cinquantatré giorni nelle scuole primarie per settanta giorni
Quarantotto giorni a Bari
Nelle scuole dell'infanzia
Bene ringraziamo Costanza mareggiata che sarà con noi anche nel seguito di questo nostro quasi Festival dalla le darei la parola Giulio Marcon dell'ultimo intervento io poi chiederò se qualcuno urlava boiardi da riprendere la parola magari lo lo scriviamo in ciabatte intanto il Giulio attivo un po'la conclusione di questo primo giro
Dove miriamo la l'immagine e che emerge dal due mila e il venti comincia ad assumere i contorni piuttosto precisi anche anche e anche preoccupanti
Giulietti Righini arrivi al microfono
Grazie Giulia grazie a tutti per l'invito grazie per questa opportunità di un confronto molto utile molto molto positivo preparare del due mila e venti però ci mi permetterei incomincerei
Dalla fine del due mila e diciannove perché la fine del due mila e diciannove già evidenziava la crisi in cui si trovavano sto bene intendo la crisi economica e sociale
Il PIL nel quarto trimestre era calato dello zero virgola tre e anche gli altri indicatori politica diciamo gli aspetti l'occupazione e la produzione industriale segnalavano in un avevano un segno negativo
E ricordo che quando scoppia la crisi appunto pandemica
L'Italia aveva una produzione industriale di diciannove punti inferiore a quella del del due mila otto e il pure del PIL pro capite allo stesso punto del del due mila sette due mila otto
Quindi si trovavano già in una grandissima difficoltà al debito pubblico del centotrentacinque per cento ramo delle delle grandi incognite rispetto alla possibilità del Paese di uscire fuori da una crisi strutturale che ormai lo l'ingresso diciamo da molto tempo la crisi ha evidenziato lo diciamo e aggravato in modo enorme
Tutte tutte le componenti di questa di questa crisi e che cosa cosa ha evidenziato evidenziato intanto come ricordavo nel primo intervento Sabbadini
La debolezza appunto strutturale del nostro sistema sanitario del nostro sistema di welfare
Della sua arretratezza dal punto di vista del finanziamento dal punto di vista anche dell'organizzazione diciamo delle dei vari servizi le stesse diseguaglianze
Hanno diciamo e sono c'era molto molto significative queste tesi a Reggio Calabria ai coscio di una speranza di vita in buona salute diversa da quella i un'altra persona che vive a Reggio Emilia
Sappiamo che la speranza ritengono assolutamente in Campania di alcuni anni inferiore quella di chi vive in regioni come il Trentino Alto Adige come come come il Friuli quindi diciamo la crisi del due mila e venti ha evidenziato che ha aggravato in modo strutturale queste diciamo queste condizioni appunto di difficoltà nel nostro Paese la sanità è stata sottofinanziato anziché finanziarla nel corso degli anni la spesa come veniva ricordato la spesa per l'istruzione pubblica era già in sofferenza inferiore alla media dei paesi europee e che cosa evidenziata da crisi aderenza dove di fronte a un'emergenza sanitaria così drammatica il mercato non è la risposta e l'unica risposta possibile
Quella diciamo di una forte presenza insistono al pubblico ad esempio appunto nel campo della alla nostra salute e questo è quello per purtroppo diciamo negli ultimi anni sono fatto poco e che invece come abbiamo imparato diciamo nel giusto con questo ultimo anno è quello su cui bisogna investire quello su cui bisogna lavorare in particolare non so bene che non ci siano aumentate comunque Buono migliore di altri paesi quello che non ha che non ha avuto diciamo una una presenza della medicina territoriale e preventiva che in questo caso Luciano rende fatto la differenza Ciancio che avrebbe alleviato e avrebbe diciamo limitato molti danni dite
Che abbiamo avuto nel corso nell'ultimo anno l'altro insegnamento importante e che che queste che diciamo per far fronte a una pandemia come quella che abbiamo anche in cui siamo già l'Europa si è trovata diciamo questo
Evidente in una situazione di diciamo difficoltà di arretratezza anche questo un Cristo dell'intervento e delle politiche messe in campo inizialmente pensano solamente che le politiche sanitarie non c'è una politica comunitaria nel senso che per decisione presa molto tempo fa
Ogni Paese ha la propria politica sanitaria e lo vediamo quanto questo abbia influito nella risposta di questi ultimi mesi rispetto ai piani vaccinali alla diciamo arretratezza che ha avuto l'Europa
Rispetto alla capacità di di di mettere in campo una politica di reperimento unto non lega ciniche invece altri Paesi sorto con con con maggiore con maggiore forza
Gli Stati Uniti Anna Gran Bretagna diciamo per rimanere nel nostro ambito diciamo politico leggero e Giorgio politico ora tutto questo diciamo ci lascia ovviamente consigliere è una lezione che Tecce che che c'abbiamo pagato sulla nostra pelle sulla quale dobbiamo diciamo essere capaci di e cambiare rapidamente sia a livello europeo a livello nazionale politiche e io Rita ora l'Europa sembra aver imparato qualcosa perché diciamo le politiche messe in campo sono politiche diciamo obbligati per certi versi ma sono politica che hanno contraddetto in maniera tra sia quello che e l'Unione europea e la commissione avevano fatto negli anni precedenti perché è stato sospeso il patto di stabilità responsabile messe da parte le colline di ostilità è stata messa in campo una politica espansiva si fa debito eccetera eccetera cioè tutto quello che abbiamo detto negli ultimi anni
A causa della della della pandemia
è stato diciamo stato iniziato a fare che si è iniziato a fare e quindi questo diciamo è appunto una lezione che speriamo ci serva soprattutto rispetto alla necessità di avere una politica fiscale comune
Clienti una politica nel campo della della sanità perché cioè c'è un problema che riguarda in questo caso il che i vaccini diciamo che sono unto la priorità diciamo numero uno sulla quale l'Europa deve diciamo a avviare una svolta c'erano più più ma più profonda
Quello che che la tradizione al contrario di quello che dice oggi il capo ammissione delegato di di BlackRock cioè tono qualcuno se lo ricorda Blackrock ha avuto qualche ha qualche responsabilità sulla griglia del due mila sette due mila otto grande colosso finanziario che tra l'altro è stato anche incaricato dalla Commissione europea riesce si consiglia di fare da consulente sulla finanza sostenibile che un po'un po'diciamo una situazione diciamo un po'francamente surreale oggi su Repubblica Larry Fink ha detto
La pandemia dimostra che il capitalismo è l'unica soluzione che solo grazie al capitalismo fa riferimento alla produzione punto dei vaccini da parte di Big Pharma sul capitalismo cibo sorvolare dal dalla pandemia ovviamente noi almeno a me sembra tutto tutto l'opposto perché diciamo capitali questo capitalismo costo capitalismo così aggressivo neoliberista che ci ha portato una situazione per cui in tanti paesi la sanità sarà privatizzata ci ha portato situazioni in cui non ci sono più presidi pubblici ad esempio nella produzione di farmaci in Italia abbiamo un'unica industria farmaceutica cubitali all'industria militare
Che sta San Firenze io condivido ad esempio quello che dice Mariano ha giocato quando sul British Medical Journal dice che dobbiamo diciamo riflettere sull'opportunità di avere gli averi nei nostri Paesi l'industria farmaceutica comica dico a livello europeo soprattutto per per per i salvavita e per per i vaccini da cui dipende diciamo
La vita diciamo di di di tutti noi e quindi questa è una riflessione che passate rispetto a che cosa ci insegna che cosa dobbiamo fare allora un po'lo si capisce da quello che ho detto fino a oggi
Rimettere questo mi sembra una scorcio di un insegnamento che molti stanno stanno valutando restando diciamo sulla quale riflettono serve una riscoperta ovviamente dell'intervento pubblico
Dei dell'intervento e dell'investimento su alcuni settori fondamentali parlo di investimenti non distesa
Parte che sono diritti anzi sono mio diritto in questo la costruzione fondamentale ma gli investimenti in sanità indiscrezione dunque far diventano diciamo determinanti di Orange Order neanche per assicurare una protezione
Cosa dire della popolazione e alla salvaguardia dei diritti costituzionali in questo Paese ma diventano anche un investimento pensiamo alla sanità
La sanità può essere un grande volano dal punto di vista dello sviluppo della ricerca nel nostro Paese dell'occupazione dello sviluppo di produzioni industriali capaci di rilanciare lo diciamo anche in un sistema sistema produttivo e quindi questo diventa diventa fondamentale però
Politiche pubbliche significa fare politica industriale significa fare Pauline
Gite pubblica durante la ricerca significa riusciamo ad abbandonare la strada che è stata seguita fino a oggi per cui la cui evoluzione non esiste te la fanno le imprese come aiutiamo le imprese a fare la droga industriale dando sgravi fiscali così avendo meno speso diciamo potranno fare gli investimenti
Non ha funzionato c'è una ricetta che c'era da Tremonti in voi che stata diciamo
Fatta così sposata in Europa in questi in questi anni non ha funzionato abbiamo un livello di investimenti pubblici bassissimo abbiamo bisogno abbiamo bisogno invece di rilanciare i naturalmente le copre il tram
Pnr può essere un'occasione formidabile però diciamo che bisogna fare una una riflessione perché c'è una chiama quindici giorni ma dalla presentazione alla scadenza
Di fine mese e non e non sappiamo quasi nulla ce lo sappiamo
Quello che si dice ma non abbiamo un testo scritto allora ci sarà ma insomma non è consultabile no precedente Governo perlomeno aveva avviato una riflessione avviato un confronto anche con le organizzazioni della società civile aveva fu un piano che aveva tantissimi limiti che che non sto qui che ricordare ma c'è un problema appunto di trasparenza e di di e di consultazione allora
Questo piano può essere chiudo l'occasione per rimettere al centro tenuto il ruolo la regina delle politiche pubbliche per cambiare il segno degli Investimenti
Per dare centralità punto quegli investimenti in sanità fare in scuola diciamo che diventano fondamentali fondamentale dei diritti delle persone ma anche per lo sviluppo
Economico sociale di questo di questo Paese e significa non sapere dare tu nell'utilizzare questa questa possibilità per veramente diciamo incamminarci tutti quanti sul modello di sviluppo nuovo
Da questo punto di vista del vecchio piano ma Suma riciclava vorrei utilizzava una serie di strumenti tra cui l'Bonsu il centodieci per cento per per che però diciamo sostanzialmente era posso dire su una strada che continuava quella quella reggia senza particolari inquinanti innovazioni quindi serve una riflessione comuni con torna di grande di grande diciamo di grande spessore su sulle sorti di questo Paese
Sulle sorti questo avvenga perché noi abbiamo bisogno invece di Investimenti in alcuni settori nevralgici da quello che Riina quello sociale a quello delle infrastrutture e delle infrastrutturazione sociale del nostro Paese che e materiale ovviamente che non sono le grandi opere ma c'è un abitante di proprio di questo Paese o ha sicuramente bisogno e sul quale appunto bisogna bisogna investire moltissimo vedremo che cosa succederà cosa diciamo nei prossimi giorni sapremo rispetto alle scelte che che si faranno credo sul serio un minuto parlando un po'di noia cioè nel senso che questa crisi è una lezione anche per noi
Per nuovi presso la risposta che abbiamo dato tra l'altro abbiamo siamo in una situazione non non diverso dagli altri settori produttivi queste ma il mondo del terzo settore dove lavorano circa ottocentocinquanta mila persone circa il venticinque per cento sono in cassa integrazione molte non torneranno più lavoro abbiamo trenta per cento di organizzazione del signor Tore che chiudono i bilanci in rosso hanno chiuso il bilancio in rosso al due mila venti quindi abbiamo abbiamo una sofferenza anche nel nostro mondo
Però e non parlo ovviamente somma di organizzazioni come il Centro Astalli come tante altre insomma che sono impegnati in prima linea però ne abbiamo bisogno sindacali associazioni per consentitemi questa espressione di tornare sulla strada ovvio che è difficile perché con le restrizioni la pandemia ce l'aveva
C'è stato un problema in questi anni per una parte del nostro mondo
Che è stato quello di una progressiva istituzionalizzazione burocratizzazione ma io abile a piazza Vittorio all'angolo con via Buonarroti la via del sindacato in un quartiere dove ci sono tantissime associazioni nel mio palazzo ci sono degli anziani
Gli unici che sono venuti a chiedere si serviva qualcosa per questi anziani sono state due organizzazioni comitato di Sant'Egidio Lotta comunista
Non ho visto ma il sindacato non ho visto mai le le le associazioni ci sono fatto delle cose sicuramente Maurizio Landini ha parlato di sindacato visto ora e ne abbiamo tantissimo bisogno abbiamo tantissimo bisogno di un sindacato che avrebbero che forse Suma sia disponibile a fare il sindacato di strada e abbiamo bisogno anche e cioè però cioè di un nuovo associazionismo di strada di una nuova società civile di strada facciamo tanti progetti facciamo tante riunioni ma abbiamo bisogno diciamo di tornare a confrontarci con la realtà durissima di un Paese in grandissima difficoltà e dobbiamo presidiare presidiare gli uomini della sofferenza
Presidiare luoghi dove appunto la gente dice con grande difficoltà io penso che questo nostro compito e speriamo di poter usare nel più breve tempo possibile
Allentando diciamo questa pandemia e mettendoci nelle condizioni di fare quello che tutti noi abbiamo fatto in questi anni e che oggi assolutamente molto più urgente rispetto a qualche anno fa
Grazie luglio io penso che possiamo chiudere qui tenendo conto che diciamo i temi che voi avete affrontato svolgendo perfettamente diciamo colpito a che noi pensavamo dovesse avere questa prima sessione cioè quella di come dire buttare uno sguardo sul sul due mila e venti su temi che poi verranno approfonditi Hinault negli oltre venti
Appuntamenti che c'abbiamo domani e dopodomani perché molti affronteranno nel merito poi le questioni che voi avete su cui voi avete ride gettato lo sguardo siamo anche confortati da questa discussione
Nel senso che ecco emerge chiaramente la necessità di di accendere la luce di accendere un farlo su questa situazione
Per sembra quella delle conseguenze sociali della pandemia di quello che ci resterà sulle spalle di quello che ha evidenziato di quello che ha messo fuori delle fragilità e ha fatto emergere e che dureranno negli anni questa cosa sembra come dire come scomparsa dal dibattito pubblico all'inizio della pandemia sia detto nulla sarà come prima adesso tutto cambia via via che i mesi passano sembra invece che come dire punto sia tornare come prima si passa passerà la nottata e torneremo come prima ecco credo che questa questione sia quella che noi volevamo
Diciamo che questo quasi Festival vorrebbe proporre penso che dobbiamo tutti io credo che abbia ragione molto Marcon
Appunto accendere una luce cercare di fare emergere questa questione di dare voce a questi problemi nelle persone che li soffrono
Io vi ringrazio tantissimo
Appunto e il video vedi come dire di no a un appuntamento vi ma a tutti quelli che ci hanno seguito che sembra che sembrerebbero
Anche i vari chi ai prossimi giorni e anche entro le prossime settimane i prossimi mesi perché c'avevo da fare grazie a tutti a tutte buonasera e grazie infinite ancora
Carenza dunque tacciano
Allora rientro nella diretta come regista saluto quindi ringrazio il loro danno Camilo Ripamonti Livio Pepino che ci hanno sono rimasti con noi fino alla fine gli altri purtroppo c'hanno avuto la prima quindi arrivederci a tutti è stato un piacere seguirvi Chavo Giulia rimango io a fare giusto un'ultima a chiusura per ricordare che sulla nostra A pagina Facebook potete trovare il programma completo sotto forma di varie venti con le varie dirette quindi diciamo da domattina
Partiamo dalle nove e quarantacinque e andiamo avanti tutto la mattina e poi il pomeriggio oppure potete andare anche a a a trovarci sul nostro sito www punto la lezione del due mila venti punto Ojetti
E ricordo che sia sulla nostra pagina Facebook sul nostro o fare sul nostro canale You tube saranno disponibili i video di tutte le dirette che facciamo a partire da questa e poi le successive
E diciamo mi fa piacere dare un piccolo dato sulla nostra pagina Facebook principale e sul nostro canale YouTube c'hanno seguito in contemporanea a più di duecento dieci persone all'inizio e poi via via un pochino a calare ma come è normale dopo
Due ore lunghe di diretta però questo vuol dire probabilmente che siamo riusciti a raggiungere alcune migliaia di persone localmente non tutti seguono per l'intera durata ma poi ovviamente chi ha seguito magari chi ha perso l'intervento con recupero successivamente sul nostro sito in particolare su YouTube che farà d'archivio di tutti gli atti del no nostro della nostra iniziativa quindi vi ringrazio ancora lascio adesso andare un po'la diretta con un ultimo cartellone
E poi in cui pubblicherò anche alcuni commenti arrivati durante la diretta quindi vi ringrazio e vi saluto grazie a tutti a tutti per averci seguito