Notiziario Antiproibizionista

Lunedì quindici marzo del due mila ventuno un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati l'appuntamento con il notiziario antiproibizionista di radio radicale
Un anno fa dal sette al dieci marzo del due mila e venti nelle carceri italiane scoppiarono delle sommosse furono delle chiamate anche rivolte dei tumulti a seguito delle restrizioni che vennero adottate dall'amministrazione penitenziaria per limitare i contagi da cori d'questi tumulti riguardarono quarantanove istituti penitenziari causando il ferimento di diverse decine di agenti della polizia penitenziaria ma soprattutto provocarono la morte di tredici detenuti la morte di tredici detenuti
Nove detenuti sono morti a Modena nella casa circondariale Sant'Anna cinque durante i disordini quattro durante il trasferimento in altre carceri
Tre sono morti nel carcere di Terni uno in quello di Bologna quanto avvenuto un anno fa a è stato una vera e propria strage
Un fatto senza precedenti nella storia della nostra Repubblica però di quella strage non se ne parlo se ne parla pochissimo
Penso sia grave che pure in un momento così difficile per la pandemia non ci si interroghi e non si faccia una riflessione su quanto accaduto nelle carceri un anno fa e ci si dimentichi di quel che è accaduto
E lo ha detto Mauro Palma il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
Ma non c'è solo questa e questo silenzio che lascia sconcertati c'è anche qualcos'altro che sconcerta perché ovviamente le domande che uno si pone come perché è avvenuta quella strage che cosa è successo veramente l'allora ministro della Giustizia Alfonso Bonafede il Senato
Cioè parla della questione potremmo dire liquido la questione dicendo che le morti erano virgolette per lo più riconducibili all'abuso di sostanze sottratti all'infermeria durante i disordini
Allora sono queste morti sono tutte morti di abuso di farmaci e di overdose sì si è parlato anche del del consumo di metadone
In che condizioni erano però anche i quattro detenuti che sono deceduti dopo o durante il trasferimento in un altro carcere la notte stessa della fine delle sommosse e che aveva autorizzato il rapporto perché la procura di Modena ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta suo atto di quei decessi insomma le domande sono tante e le risposte arrivate in questi dodici mesi sono state veramente poc'anzi
Sono iniziate i processi sono state già emesse delle condanne per i detenuti che furono o portar protagoniste responsabili di queste sommosse ma non si fa chiarezza non si fa
Verità dunque non si fa giustizia su quella strage che avvenuta un anno fa
E anzi come avviene alla procura come viene a Modena la Procura chiede l'archiviazione dell'inchiesta suo otto di quei nove di quei nove decessi
Una strage sottosilenzio il titolo di un un incontro controlla anche si è svolto il nove marzo scorso un incontro organizzato dal Comitato per la verità e la giustizia sulle morti in carcere da diritti globali Società dell'informazione da Forum droghe della Società della ragione e dell'associazione inviai grafia spero di averla pronunciato correttamente trovate la registrazione
Anche sulla sito internet radio radicale radio radicale punto Vitti un un incontro che ha avuto molti molti interventi it che ovviamente ha parlato in generale della situazione della situazione penitenziari dei tanti problemi che
Poi si si sono nelle nelle nelle carceri di quell'incontro in questa puntata non testati proiezionista voglia voglio proporvi due interventi
Parleremo in particolare della punto della questione poi sostanze anche droghe ma prima ascoltiamo nel proprio la l'intervento dico potremo della relazione introduttiva con cui Sergio Segio del gruppo Abele a ricostruito appunto quello che era successo
Un anno fa e che è utile anche ricorda appunto per
Non non essere complici di questo silenzio ricorda capire anche che cosa come è avvenuto a quella quella strade strage e quali sono poi i problemi che erano allora presenti nel carcere ma che sono è tuttora e che rischiano di essere ulteriormente penalizzati proprio dal Silenzio che ha coperto un tutto quanto avvenuto un anno fa
Dunque il tra il giorno sette dieci marzo del due mila venti numerose proteste alcune violente ma molte altre pacifiche anche se non viene mai detto hanno scosso decine di carceri italiane
Non so la sommossa con comincia e dilaga nel momento in cui viene disposto il blocco delle attività nelle carceri e il blocco dei colloqui con i parenti e quindi proprio nel momento in cui cresce
Il rischio del contagio con una informazione complessivamente ancora molto caotica e approssimativa
Le indicazioni che in quei giorni vengono date a livello generale alla popolazione
Per ridurre i rischi di contagio parlano di distanziamento lavaggio delle mani
Uso di mascherine guanti in buona sostanza le stesse che andrebbero osservata a tutt'oggi ma sono disposizione che risultano impossibili da attuarsi nelle celle sovraffollate
E si può dunque immaginare quanto tutto ciò abbia potuto determinare panico e anche arabi a tre ricco i quali comma molte ragioni si sono quindi assentisti proprio come topi in trappola oltre che preoccupati per non poter conoscere
Non avendo informazioni sui propri congiunti e sul loro stato di salute
Solo il diciassette marzo all'interno del decreto cosiddetto cure taglia verrà varata dal governo un Protti un provvedimento teso a ridurre il sovraffollamento nelle celle
Ma che peraltro risulterà in seguito di scarsa efficace da questo punto di vista
Solo il ventuno marzo l'amministrazione penitenziaria emanerà una circolare per consentire la possibilità di effettuare come misura straordinaria videochiamate da parte dei detenuti ma anche questa misura che riguarda ha riguardato solo una parte ovviamente dalla popolazione perché non tutti
I detenuti hanno potuto averne accesso
Ebbene già il nove marzo alcuni sindacati di polizia quindi ha rivolto ancora in corso o addirittura ancora non cominciate
Tenete conto che il maggior numero di carceri condensa le proteste proprio il giorno nove
Bene già nove marzo alcuni sindacati di polizia
Parlano sui media di fenomeno tutt'altro che spontaneo di strategia della criminalità organizzata per approfittare delle difficoltà causate dall'emergenza coronavirus il decreto deflattivo diciamo del diciassette marzo scatterà poi l'immediata e dura reazione dei delle blue chip ministeri antimafia che tuonano contro il riscatto allo stato rappresentato dalle proteste nelle carceri a cui accusano il governo di essersi quindi piegato
Questa protesta questa vibrante protesta di alcune Procure antimafia porterà da lì a non molto
A alle dimissione del capo dell'amministrazione penitenziaria Francesco Basentini dopo vittime in buona sostanza di questa campagna stampa tesa a denunciare le cosiddette supposte scarcerazioni facili e già questo è un puro un primo elemento su cui invito insieme alle banche ma sembra davvero
Paradossale
Ovvero sia il capo delle carceri è stato defenestrato non già per avere un mal gestito l'emergenza della pandemia con l'affetto pure indiretto di numerose morti ma per la scarcerazione di quelle che poi risulteranno essere tre anziani boss peraltro assai malati e comunque ormai a fine pena
Quindi questo è un primo elemento di valutazione
E però secondo il comprenderlo ragionare sul perché è come quella campagna amplificata a reti unificate davvero la grande stampa Cissé
In buona parte adeguata con informata
Produsse immediatamente alcuni effetti che
Giudichiamo ad
Deleterie il primo che è allineato a questa visione a questa interpretazione delle proteste e dello delle loro cause allineato pressoché tutte le forze politiche tutta Napoli
Secondariamente ha catalizzato sempre questa tesi ha catalizzato quasi tutti i media del mondo dell'informazione
Poi ha in ha intimidito le voci critiche o dubbiosa di questa tesi che però in qualche misura si sono zitti infine ha reso prudenti e silenti anche persone realtà editorialmente meno timide nel chiedere trasparenza all'istituzione penitenziaria
Dunque è una strage senza precedenti nel numero nella drammaticità se così accompagnato un silenzio anche un silenzio senza precede e questo è uno dei punti su cui noi insistiamo da da un anno va detto va riconosciuto con un po'inascoltati e talvolta anche boicottati
Ma guardate che non è un giudizio eccentrico eccessivamente severo nostro mi conforta davvero aver letto in questi giorni che una persona autorevole e competente come Riccardo De Vito che il presidente di Magistratura democratica oltre che magistrato di sorveglianza e quindi con una competenza anche specifica
Ha dichiarato in un'intervista che di quei giorni ricorderà soprattutto ha detto il dramma della politica dell'intellettualità italiana che con poche eccezioni hanno voltato la testa dall'altra parte
Ecco va detto che è uno dei primi che il che lo fece
Fu il ministro della giustizia buona fede
Che l'undici marzo riferì sarà in Senato su quei fatti con un intervento di pochi minuti centrato il bilancio delle proteste delle rivolte a quelle morti DeMicco
Davvero pochissime parole tradotta nel verbale sono quattro righe di verbale
Disse di bilancio complessivo di queste rivolte di oltre quaranta feriti della polizia penitenziaria
A cui va tutta la mia vicinanza l'augurio di pronta guarigione e purtroppo di dodici morti tre detenuti
Per cause che dai primi rilievi sembrano per lo più riconducibili all'abuso di sostanze sottratta all'infermeria durante i disordini quindi dei Terenzi peraltro tredici e non dodici non riferisce neppure nomine alcun dettaglio né alcuna circostanza delle morti
Quell'avverbio per lo più ci dice dell'approssimazione ma anche di quanto poco conti l'individualità della persona detenuta i morti quei morti
Sono solo un numero indefinito impreciso non hanno la dignità di un nome di un dettaglio biografico quantomeno in quel momento e da parte dalla restituzione che
Massimamente alla responsabilità di quelle persone tenuti Ka ci
Sono dunque non persone al massimo numeri di matricola
Va detto che la stessa impressione gli stessi toni sembra di ricavarsi anche leggendo loro alcuni passaggi della richiesta di archiviazione dell'inchiesta sui morti di Modena da parte della locale procura
Ebbene a ridosso di quel tragico avvenimento la nascita del nostro comitato è stata tempestiva già pochi giorni dopo Mastranzo uscivamo con la prima newsletter per informare per chiedere verità giustizia auspicando che il Parlamento facesse il proprio mestiere chiedendo di fare chiarezza chi aveva e da la responsabilità e l'obbligo istituzionale dei rispondere
Un auspicio come è stato ricordato già sottoscritto da quasi mille persone mandato sino ad oggi deluxe sostanzialmente deluxe
Abbiamo infatti sentito solo i balbettii del ministro le non risposte del ministro perché delle poche molto poche si contano sulle dita di una mano interrogazione parlamentare all'UE rivolte per avere come risposte chiarezza riguardo addirittura non hanno ricevuto in quasi tutti i casi
Una risposta abbiamo visto e sentito le reticenze dell'amministrazione penitenziaria le distrazioni l'assenza d'iniziativa del Parlamento abbiamo visto anche l'indifferenza della pubblica opinione quindi solo prudenza Silenzi segreti
Pochissimi giornalisti almeno all'inizio è solo di testate minore sono intervenuti con decisione
Una ma voglio ricordare è un editoriale sul Riformista che il tredici marzo cioè pochi giorni dopo titolo carceri tredici morti un gran silenzio come nelle dittature sudamericane
Anche noi insomma nel nostro piccolo non ci stanchiamo di denunciare tutto ciò questo silenzio che ancora oggi dal titolo a questo nostro momento ma assieme però mi sembra doveroso e l'abbiamo fatto in questi mesi ricordare che faticosamente anche con il nostro piccolo contributo hanno cominciato ad emergere racconti testimonianze e denunce ma in particolare per non dire quasi è soltanto da parte dei detenuti e dei loro familiari
Vale a dire dalle persone più esposte
Facilmente
Soggette ritorsioni sono loro hanno avuto il coraggio di prendere parola di firmare successo alla fine del due mila venticinque detenuti al momento della rivolta del se Nuti a Modena e poi e poi sfollati come la gran parte dei reclusi hanno firmato collocano ormai cognome un esposto denuncia
Inviato al magistrato dove hanno dettagliatamente descritto quanto visto vissuto e subito personalmente in quei giorni
Hanno raccontato anche il momento per momento l'agonia di Salvatore Piscitelli i pestaggi e le mancate cure e la sua morte nel carcere di Ascoli dopo la traduzione dal moderno ecco io credo vada detto che questo Corazzo questo esposto
Mi è stato finalmente un punto di svolta c'erano già state altre testimonianze anche da noi pubblicate altri due detenuti pur rimasti anonimi avevano iniziato a fornire dettagli e su quello che avevano vissuto però questo furto punto di svolta
Che ha costretto i Mattei i magistrati ad aprire un procedimento e anche una parte della grande stampa finalmente a riferire dei pestaggi e delle mancate cure nei giorni della rivolta ma anche dopo come avvenuto a Santa Maria Capua Vetere con la mattanza della Settimana Santa
Che è stata definita così dalla locale Procura mi sembra significativo e che vede al momento imputati dance centoquarantaquattro centoquarantaquattro agenti si polizia penitenziaria
Accusata di un pestaggio a freddo e di massa in quel carcere
E con la loro alcuni giornali anche giornali nazionale come domani ad esempio su cui scriveva ricco bagaglio hanno cominciato a scrivere a fare cronache scrivere editoriali attorno recuperando quindi la memoria e l'informazione su quegli alberi ecco appunto con veniva detto poc'anzi nonostante ciò a un anno di distanza si è infine arrivati a quello che si profilava come evidenza già dall'inizio ovvero sia la Bortot
Dell'inchiesta giudiziaria sui fatti di Modena di cui è stato ora ci è sta l'archiviazione vogliamo sperare che chi ha il potere di farlo vi si opponga di modo che non sia possibile archiviare
Azzerare le speranze di verità e di giustizia che particolare a Modena dove mi sono stanze ma gran quantità di morti
Ecco ma c'è anche da domandarsi adesso qui non c'è il tempo di entrare nel dettaglio delle di quello che è scritto in questa richiesta di archiviazione ma ci sarebbe ampio materiale
Io vorrei porre solo una domanda c'è da chiedersi come mai si sia voluta da parte dei magistrati tenere separata contro ogni logica evidente l'inchiesta sulle morti da quello sui fatti denunciati ben cinque detenuti
Quando è in evidenza si parlano degli stessi avvenimenti
Come dire
Sono utili a ricavare una visione davvero completa
Insomma ministri procure giornali annunciavano sin da subito vale a dire prima di ogni autopsia e di ogni indagine quello a quanto si vuole occorra si vuole certificare ovvero sia che i detenuti si sarebbero suicidati e non avrebbero subito alcuna Mione
In questo modo mi pare si vuole confermare la regola ferrea quando sono chiamate in causa le istituzioni
Totale ovverosia che non gli è mai né alcun responsabile non vi è mai nessuna negligenza l'unica colpa in questo caso si vuole che sia quella dei detenuti che si sono ribellati e si sono ingrossati di farmaci e guardate che a sostegno di tali conclusione che sono in buona sostanza
Semplicemente le autocertificazione della polizia penitenziaria e dei sanità e credo che ogni commento sia superfluo ancorché amano
Dunque a una strage senza precedenti come dicevo se accompagnata si accompagna anche un silenzio senza precedenti io credo in conclusione vada a vada chiesto il perché è sua vada tentata qualche risposta riguardo perché questo ci parla anche del futuro non solo del passato
La mia personale opinione e che a questo silenzio abbia contribuito e contribuisca sia pure indirettamente e sul piano politico e culturale
La centralità assunta anche nel sociale in questi anni forse addirittura in questi decenni dal tema della legalità che divenuto è stato fatto di Venere una sorta di feticcio un totem
L'interno di ogni discorso Progetto iniziativa
Un approccio da cui è derivato uno sguardo un intervento sulle nelle carceri focalizzato sulla colpa e sulla riparazione
Temi aspetti che possono avere sicuramente hanno una pertinenza una plausibilità anche una rilevanza ma che assolo utilizzati come sono stati hanno progressivamente esautorato ogni riflessione e proposta invece sui limiti che deve avere la piena sui diritti delle persone detenute colpevoli o meno che siano o che vengano ritenute quei limiti e quindi ricchi credo e dell'impegno per il domani
Vadano riaffermate ribaditi e credo che spetti in prima luogo all'associazione di volontari giuristi a chi produce informazione riflessione cultura questo è il programma urgente che dobbiamo porsi perché la difesa dei diritti umani ivi comprese ovviamente ma questo non è scontato per tutti quelli dei detenuti e una necessità un dovere sempre e ovunque
A Modena come arieti o a Bologna in Ecuador com'è dagli inizi
O a Bogotà
Un dato io credo accomuni infatti le carceri di ogni luogo di ogni tempo la prigione non solo produce ma e direttamente violenza proprio mentre il protende pretende BSI nella risposta
Violenza più o meno legale più o meno aperta e diffusa più o meno è rimediabile ma è violenza un genere di violenza che storicamente de dell'impunità come una costa queste io credo siano verità non ne ha fatti e opinioni che troppo spesso si finge di non vedere di non sapere e che dunque quasi nessuno più in questo nostro momento nel ricordare i tanti morti di carcere in Italia mondo e un'occasione per ribadirlo
In conclusione io credo vada detto guarda purtroppo riconosciuto che per quanto riguarda la strage del marzo due mila e venti viene da pensare da dire che troppi siano divenuti ciechi e muti ciechi civili per dirla con lo scrittore Saramago credono di vedere ma non vedo no
Ebbene davvero per finire al pessimismo dovuta questa costatazione io credo dobbiamo ancora sempre accompagnare la determinazione di fare ciò che è giusto doveroso è necessario lo era un anno fa lo è tanto più oggi che si vorrebbe archiviare definitivamente la verità
Ecco questo era l'intervento con cui Sergio Segio del gruppo Abele a introdotto il l'incontro che si è tenuto il on line il nove marzo scorso dal titolo una strage sotto silenzio l'incontro organizzato dal Comitato per la verità la giustizia sulle morti in carcere diritti globali società informazione Forum droghe società della ragione associazione IAI razzia
Per a un anno dalla vera e propria strage che si è consumata l'anno scorso nelle carceri italiane
Dove tra il sette il dieci marzo scoppiano delle sommosse a seguito delle restrizioni che vengono adottate dall'amministrazione penitenziaria per limitare i contagi da corrida
ITI i tumulti riguardano quarantanove istituti di pena causavano il ferimento di diverse decine di agenti della polizia penitenziaria ma appunto soprattutto provocavano la morte di tredici detenuti
E se n'è parlato molto poco a avete sentito presagio se c'è questa questa l'intervento che ha ricostruito tutta la quello che è successo l'anno scorso per quello che se ne sa ma quello che è successo in questi dodici mesi anzi quello che non è successo quello che non è stato detto penso sia grave che non ci si interroghi e non si faccia una riflessione su quanto accaduto nelle carceri un anno fa che ci si dimentichi di quel che è accaduto ha detto
Il Garante nazionale dei detenuti
Mauro Palma ma garante anche aggiunto altro le rivolte di un anno fa ha detto Palma riguardano tutti noi dal punto di vista istituzionale politico e sociale evidenze non la situazione che si vive nelle carceri dove c'è elevata conflittualità
Ma non solo Palma ha detto ancora in questi giorni come mai le rivolte si sono trasformate anche in un assalto dell'infermeria e quindi ai medicinali al metadone
Il problema droga pervade il carcere visto che l'esplosione di una situazione di tensione si concentra poi nel procurarsi sostanze
Forse dobbiamo pensare ad altri percorsi per molti detenuti
E è sicuramente vero quello che ha detto il Garante nazionale Mauro Palma ma non dobbiamo pensare solo a nuovi percorsi Bach bisogna pensare anche a come la droga
Viene usata come pretesto per una svolta repressiva fuori dal resto della società ma anche dentro le mura del carcere allora sempre dall'incontro del nove marzo
Una strage sotto silenzio sentiamo l'intervento di Stefano vecchio Stefano vecchio è il presidente del Forum droghe amare il direttore del dipartimento dipendenze della ASL Napoli uno centro
Vorrei fare tre velocissimi previste io non mi sono mi stancherò mai dire che questa pandemia messi in luce aggravato problemi strutturali
Della politica delle istituzioni italiane da quelli sanitari da quelle sociali
Ma alle nuove istituzioni totali pensate alle
Alle strutture per gli anziani c'è stato un vero e proprio crimine fatti e non solo degli anziani non se ne parla più ma non abbiamo avuto il cinquanta per cento dei NOCS al corrente nulla è stato fatto per intervenire su quelle
Per modificare con le strutture direi che se voi verificati i finanziamenti attuali non ci sono finanziamenti specifici per qualificare il sistema sanitario tutte le misure del che vengono previsti sono misure di emergenza
Ne misure di urgenza che non intervengono sulle sulle lealtà strutturale convengono che vengono che niente da bande di ammettere l'evidenza che voi stessi avete messo in evidenza di me il del dibattito che abbiamo avuto fino ad ora
Tutto è
Tutti gli interventi sono non sanitaria parte della citazione su quel dato indiscusso appare cioè sui comportamenti sulle distanze avete detto e io credo che sia che si stia realizzando un grande laboratorio di
Bío psico politica evidenza favole Anna
Che essa in qualche modo mettendo in atto un un cambiamento dei modi di sarà stima Samuele Cerri ce la dobbiamo fare
Iniziative politiche tornare fare iniziative politiche certe verande domandato interrogativo
Che ci siamo dati che ci dobbiamo dare ma aumentare che è sottratta ci è stato sottratto civile continuamente sottratti allo spazio per i cieli politica dell'incontro quella dimensione collettiva di intervento che può esprimere diciamo una un dissenso un'iniziativa politica questo penso che sia un grande il commento di confrontarci che ha a che fare con il dibattito la discussione di oggi
Perché io credo che quello che è accaduto che sta accadendo ancora delle carceri dopo l'emergenza colga creato una grande stretta repressiva eseguita
E se mettere insieme questo volo questa stretta con lo scenario di obiettivo politico che sta accadendo significa che stiamo parlando di noi
Che siamo noi detenuti specchio di uno o dell'altro di questo di questo di questo processo
Io leggendo la entro nel merito delle questioni reggendo la anche se molto velocemente ringrazio Francesco Maisto che ha fatto la legge è molto più attenta della
Sì ma il testo del procuratore della richiesta di archiviazione
Intanto e leggendo anche un po'di Asti glissando sembra che c'è questa rivolta sono stati innescate dalla dalla ricerca no del metadone di psicofarmaci a ricercare droghe
Guardandomi qualcosa succede qualcosa si vuole distrarre l'opinione pubblica l'argomento trovi uno degli argomenti più efficaci da questo punto di vista in questo caso mettere insieme giorni tossicodipendenti con detenuti migranti mi sembra che sia laico sulla riproduzione uso degli stinchi molto forte ed efficace tante che si parla di questo che tutto ciò che tutte le violenze che sono andati anche oltre diciamo però sono state l'epifenomeno
Del delle grandi violenze che ci sono state ma che a tutt'oggi ci sono all'interno di queste carceri vicine non dimentichiamoci Semeria procrastinata per le droghe o anche per un bisogno di suicidio
Ma che le le proteste sono nate perché il rischio è stata una fortuna grande stretta
In terra calcio una chiusura del carcere con l'esterno una rottura di ogni possibile minima dell'azione in un'epoca di emergenza che ha sconvolto tutti quindi una violenza se volete politica
No in rilevato la decisione politica chiara che non poteva non determinare azioni
Di questo di questo genere
E questo è un punto secondo me voglio dire direi centrale e dall'altra io mi chiedo ma
Ci siamo chiesti come mai queste queste persone hanno
Sono entrati delle dell'infermeria eccetera eccetera lascialo stare tutto e dinamite
E hanno cercato delle sostanze psicoattive allora sembrano tossicodipendenti fossero state ossia dipendenti private non sono in grado dovendosi su questo diciamo è andato proprio avevano insomma come di tossicodipendenze pregarla tolleranza schiusa metadone non può andare in overdose quasi impossibile Valerio Verga usando altro metadone anche aumentando le dosi
Quindi queste persone non erano tossicodipendenti fossimo erano state precedentemente correndo hanno cercato metadone psicofarmaci vi sono sostanze
Che non sono certo piacevoli dell'assunzione anzi crea delle situazioni abbastanza spiacevoli si dice però quando ci sono delle sofferenze estreme
E si non c'è niente altro che possa aiutarli a lui queste sofferenze si prova a fare una un estremo atto di Atlantia
Quindi diciamoci che viene evidentemente li c'è una sofferenza da parte di alcune persone che si è espressa in un momento anche drammatico e il particolare che ha avuto che si espresse attraverso questa situazioni ora
E quindi diciamo sì pare Logan tossicodipendenti di persone che si sono trovati in questa situazione e dall'altra
Io leggendo il testo del è un testo pieno di contraddizioni
Perché intanto mi piacerebbe sapere se non so sentivo Elia insomma ci sono avvocati e spero periti di parte
Perché ho letto alcune di queste descrizione che si fa di tutto per ricordo Inter in collegamento il una tracce di metadone più o meno
Presenti all'interno dei corpi queste persone
E i segni dell'overdose no minaccia ventilata depressione respiratoria c'è
Con il Fasano e tutto questo dovrebbe essere ben documentato molto male molto approssimativo
Io spererei che ci fossero dei periti di parte che potessero di verificare tutte queste queste frasi queste indagini per capire intanto la dinamica di quello che è accaduto secondo punto una delle altre contraddizioni dicevo mi pare de anche prima
Al di là del fatto che no di quello che diceva Elia si poteva ricoverare eccetera ma se che è stato questa grande sottrazione di metadone del CIP farmaci se gli esami l'osservazione scritta no di persone che si saronnese alterazioni
Psicologiche sopracciglia certe azioni determinate dei tatuaggi come mai non si è predisposto no un
Non sono stati predisposti presidi di osservazione di intervento ma anche semplici debolezze perché in un ambiente della sentenza si racconta della sentenza del la richiesta di archiviazione
Si racconta anche che vi è stato l'intervento con il centodiciotto con la Croce Rossa con il naloxone e questo ha fatto rianimarla Servi verso ora se c'è stato questa c'è stato questo interventi questo episodio
Come mai non sia utilizzato questo
Questo presidio molto semplice no cioè quando se ne ricordò scrutatori un salvavita e il l'anno assonanza Davide ma in un salvavita esistono anche farmaci analoghi per il delle benzodiazepine non è che ci vuole molto ora come mai nessuno è stato per disposto un organizzazione di questo genere che non non richiedeva nemmeno una grande organizzazioni un'articolazione dei due
Io credo che la missione
Riprendendo il discorso che che facevo all'inizio e che
Il carcere
E sempre più un luogo diciamo rimane di violenza dove nonostante vi sia una legge del due mila duecentotrenta che prevede che almeno il diritto alla salute
Dovrebbe essere garantito tutto questo non è stato assolutamente fatti ho letto un rapporto di Antigone sul sull'applicazione duecentotrenta le carceri che è abbastanza chiaro da questo punto di vista è evidente che non non le istituzioni sanitarie interni al carcere sollecitazioni che non non garantiscono il diritto alla salute qui visto che vale chiave parere addirittura diventare padre vicini di sistema al di là degli operatori sono intervenuti bene sono intervenuti male non esiste una strategia di tutelare la salute e quindi che è evidente che vi è una forte intreccio tra la il contesto che ha che ha in qualche modo innescato le rivolte
La mancanza totale di attenzione della vita diciamo le persone violenza io per esempio le leggere questi alcuni di questi resoconti del lì dove si esibisce ne sia effettivamente vi sono delle ecchimosi essenzialmente io noto che c'è uno squarcio così sì però non ha tutto questo non giustifica la nostra morte dalle avendo scusate innanzi al fatto che dei se una persona pongo io vedo per violenze ma la violenza e è stata documentata quindi è evidente
Che le violenze di sosta e anche molto diffusa
Allora mi pare che tutto questo sia stato inverno continuamente rimosso c'è una situazione difensiva da parte della magistratura che insomma indagato che alla fine andrà bene servono diventerà un po'parte civile tutto quel tutto quanto
è successo archiviando lo anche in qualche modo dicendo va bene
Salviamo anche un po'i detenuti che non riusciamo a identificare questo mi sembra c'è un'operazione di autoassoluzione molto grave perché in qualche modo sta assolvendo poco prendo questo processo di ulteriore per diciamo seguire inserzione Davos istituzioni che non è soltanto quella del carcere e tutte le istituzioni stanno avendo questa realtà io ho ordinato il dipartimento per le dipendenze fino alla fine dell'anno nel due mila e venti
E vi posso dire che noi abbiamo dobbiamo lottare per applicare le leggi ma lottare e quando abbiamo avuto la direttrice del dentro la casa circondariale di Poggioreale che ha cominciato ad aprile a modificare è stata con una scusa immediatamente fatta fuori
Proprio da Basentini prima di a sua volta posse
Fosse rimosso con un delle sue responsabilità grandi chiaro che ha avuto e che avesse nel sistema diciamo penitenziale concludo dicendo io sono d'accordo nel corso forse non riceva Sergio il sull'introduzione e si tratterebbe di riparlare
Diciamo complessivamente nel senso che il significato che ha istruzione preventiva nella sua società vive anche la nostra cultura nelle nostre rappresentazioni culturali e sociali in particolare ecco per quanto ci riguarda
E li li rilanciare dentro questo discorso come dire la la quindi Processo verbale adesso la depenalizzazione dei degli realizzazioni di reati come quelli con i suoi comportamenti legati alle droghe e tutti quegli atti che oggi crea non so nel sopra fondare le carceri
E credo che a questa condizione queste condizioni
Che portano appunto alle morti ma comunque creare dei contenitori le istituzioni totale come la violenza sofferenza è sempre più forte
Ed è continuamente come dire io oggi dopo questo dopo che Campana faccio la zona rossa hanno cominciato a chiudere una ancora tutto vi garantisco che vedere questi detenuti nonostante si dica
Che ci siano stati cioè la riduzione c'è stata anche una riduzione detenuti ma vi posso garantire che vi è una fortissima ostacolo per le misure alternative per i tossicodipendenti
Anche lì bisogna fare delle guerre della notte
Con la la magistratura di sorveglianza
Ciò nonostante le le scene sono sovraffollate
All'esterno siamo a distanza all'interno si è uno al di sopra degli altri
Questo è come dire
De te fabula narrati direi siamo dentro sono lo specchio l'uno dell'altro credo che a partire da questo dovremmo utilizzare questo spazio importante che Sergio Sergio Dressi
Susanna ci hanno proposto perché può provare a capire come rifare riprendere come fra le iniziative politiche anche come di creando pensando delle delle modalità che a dire in questo momento in un momento in cui il mondo della cosiddetta politica abbastanza soltanto l'abbiamo visto tutti i numeri i numerosi innumerevoli appelli che abbiamo fatto
Nel quale lui stesso ministro si degna
Ai quali sono gli stessi ministro si degni di dare risposte
Era il dottore da Stefano vecchio presidente riformi droghe che è stato quindi correggo anche in parte quello che ho detto presentando restato fino a poche settimane fa fino alla fine del due mila e del direttore del dipartimento dipendenze dell'ASL Napoli uno
Centro
Questo era il suo intervento nel l'ambito dell'incontro una strage sotto silenzio ed è stato organizzato il nove marzo scorso da Comitato per la verità la giustizia sulle morti in carcere diritti globali Società informazione Forum droghe società della ragione associazione gli hai rafia a un anno dalla vera e propria strage che avvenne l'anno scorso dal sette al dieci marzo due mila e venti nel corso delle sommossa che scoppiarono nelle carceri
Dopo le restrizioni adottate dall'amministrazione penitenziaria per limitare i contagi da colpi d'quarantanove istituti di pena coinvolti decine anche di agenti di nella polizia penitenziaria rimasti feriti ma soprattutto molto la morte di tredici dipendenti un una vera e propria strage con fatto senza precedenti nella storia della nostra Repubblica sulla quale è caduto un velo di di Silenzio in questi giorni si arrivano i processi e le prime condanne orsono quando cominciano ad arrivare in queste settimane le condanne per queste queste sommosse ma c'è anche una richiesta di archiviazione da parte della Procura di Modena per otto di quei decessi nove di questi tredici avvennero a a moderare non solo nelle clinica arciere
Ma anche durante dei trasferimenti
E adesso c'è una richiesta di archiviazione
E l'anno scorso l'allora ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in Senato liquidò la questione dicendo che le morti erano per lo più riconducibili all'abuso di sostanze sottratte all'infermeria durante i disordini rete sito appunto il dottore Stefano perché come sottolineava il fatto che bisogna anche pensare a come la droga venga usata come pretesto per sviare l'attenzione e magari indurre a una a misure più repressive dentro e fuori il il carcere e poi gira e rigira si è arriva sempre alla questione del sovraffollamento delle carceri è a un punto all'ultima parola dottor vecchio allora il diciassettesimo rapporto annuale dell'associazione Antigone sulle condizioni detentive è stato presentato nei giorni scorsi indica come il tasso di sovraffollamento attuale sia del centosei virgola due per cento
In un anno il numero dei detenuti diminuito diminuito del dodici virgola tre per cento
Ma dato che il numero delle carceri è rimasto lo steso dato che è diminuito il posto dei numeri disponibili
Il numero dei posti disponibili
Dato che la capienza effettiva dunque inferiore a quella regolamentare il tasso di sovraffollamento reale raggiunge il centoquindici per cento e stiamo parlando di cifra Meridi dati medi percentuali perché in alcuni istituti la percentuale molto più alta
Secondo il rapporto di Antigone sovraffollamento da condizione oggettiva di trattamento degradante diventato anche questione di salute pubblica
In Italia la causa del sovraffollamento è una sola ed è la legge sulle droghe che in vigore dal mille novecento novanta da anni in un terzo dei detenuti sono in carcere per reati connessi alle droghe anch'
E dunque queste questo questa legge ha una pesante
Incidenza sull'intero sistema giudiziario sulla sistema penitenziario ma va anche detto che in carcere finiscono spacciatori piccoli e piccolissimi pochi sono quelli che cedono alle misure alternative alla detenzione i quelli condannati per traffico sono meno di un migliaio
E molti detenuti sono tossicodipendenti molti sono in doppia diagnosi
Insomma questa è la situazione che viviamo viviamo in Italia e c'è Ahmet comincia col dottor vecchio c'è un problema di di sovraffollamento di di detenuti che stanno a stretto contatto di carceri
Di di celle in cui detenuti vivono e dormono in condizioni che definire degradanti è quasi una una un fare un eufemismo e c'è tutto il problema della poi del dei dei dei farmaci dell'assistenza
Appunto in come in questo caso se ci sono state morti per overdose come come è stato possibile insomma come è stato possibile non il prevenirle non è di tale non
Insomma sono tante le risposte che non sono state date in questi dodici mesi esche si continua a non dare nel frattempo le cose al mondo
Si muovono
Per esempio proprio per rimanere sul carcere negli Stati Uniti c'è stato una decisione storica con una sentenza rivoluzionaria ma anche gli Stati Uniti dove comunque fatto di cannabis medica le cose vanno più antiche in Europa chiedo scusa un giudice del Nuovo Messico ha stabilito che i detenuti hanno il diritto di avere accesso alla cannabis medica anche all'interno del carcere la notizia è stata data dalla storica rivista High Times che spiega che la sentenza della
Avvenuta alla fine di
Gennaio
è stata emessa in una causa contro un centro detentivo della contea di Berna Lilio intestarmi intentata da John Montanino un residente di Albuquerque che è stato condannato per guida in stato di ebbrezza del due mila diciannove
Insomma questa quindi sparliamo dello stato del New Mexico c'è stata tutta questa accesa tutta questa
Vicenda e il giudice ha stabilito che come paziente qualificato per la cannabis medica Montagna aveva il diritto di usarla secondo la legge del Nuovo Messico
Che monastico che la resa legale nel due mila e sette dunque una un'importante vittoria non solo per il il protagonista ma per ogni paziente di cannabis medica del Nuovo Messico in tutti gli stati uniti gli Stati Uniti dove le cose si muovono appunto la parte dal Senato la riforma federale
Questo articolo sulla questa sentenza l'ho ripreso dal sito cannabis terapeutica appunto info che è il primo Magazine on line sulla cannabis medica che vi consigliamo di di seguire sempre dagli Stati Uniti viene la notizia importante la ne ha scritto il dieci marzo sul manifesto Fernando Parrella
Perché nel percorso leggo l'articolo nel percorso di ritorno verso la normalizzazione politica l'amministrazione by del non potrà ignorare ulteriormente la questione cannabis perché forme di regolamentazione sono già vigenti in oltre due terzi dei cinquanta stati
Per l'ambito terapeutico
E in circa un terzo per quello ricreativo
Sono in distano allo di traguardi anche in alcuni Stati chiave come new jersey New Yorker oltre a Virginia il maxi comare landa away Minnesota North Dakota la novità della maggioranza in Senato seppure di appena di un seggio
è stato subito accompagnato dallo storico comunicato stampa dei senatori democratici cori Booker con l'ONU antenne Chuck Schumer
Che hanno annunciato la formale presentazione di una proposta di riforma sulla marijuana livello federale un passo atteso raccolto con entusiasmo da altri colleghi a partire da al Luna Nahuel
Responsabile del relativo concusso alla Camera ecco questo nell'Empoli equivalente dei nostri intergruppo di parlamentari
Immediato scrive sempre Bernardo Pharrell anche il pubblico sostegno della variegato fronte degli attivisti con la storica organizzazione tra riforma normal pronto che appunto si è subito espressa un quadro positivo
Completato anche dall'approvazione lo scorso autunno del Moro Act alla Camera
Mentre la versione al Senato rimasta nel cassetto perché allora ancora in mano repubblicana vedeva come primo firmataria l'attuale vicepresidente Kamala fare ressa sempre al Senato è stata presentata un'indagine accurata
Dal con questo insomma l'intergruppo sulla
Controllo internazionale delle delle droghe le vendite di cannabis legale del due mila e venti hanno raggiunto il record di diciassette virgola cinque miliardi di dollari con aumento del quarantasei per cento rispetto al due mila diciannove
Grazie soprattutto al traino del settore terapeutico particolarmente nei mercati più maturi come Colorado e ore con a tre settimane dallo storico annuncio dei tre senatori democratici
Altri trentasette parlamentari hanno firmato una lettera aperta per chiedere all'attuale presidente di promulgare un ordine esecutivo per l'amnistia a favore di persone condannate incarcerate solo per reati non violenti legati alla marijuana
In attesa di avviare l'iter per l'attesa normativa federale di regolamentazione spiegano i primi firmatari la
Scrivono ma by del lei ha la capacità unica di promuovere la riforma della giustizia penale e di offrire immediato sollievo a migliaia di cittadini la lettera commenta aberrato Parrella sul manifesto
Non manca di sottolineare l'impegno promosso dal preso dallo stesso by dell'in campagna elettorale per l'automatico azzeramento della fedina penale per precedenti condanne in materia e per la rimozione della Canalis dalla tabella uno delle sostanze proibite
Porse noto che vaglierà rimane contrario alla legalizzazione per l'uso creativo
Analogo il tono di un appello diffuso pochi giorni fa da svariati attiviste imprenditori tra cui la appunto la norma la minima e non riti Canalis business Association e la National Cana visse industrie Association
E secondo un rapporto dell'azienda leader
Li Fly
Nonostante la crisi del Covent lo scorso anno l'imprenditoria della cannabis ha aggiunto oltre settantasette mila posti di lavoro un incremento del trentadue per cento che lo rende il settore di maggiore crescita in assoluto
Sono circa trecentoventuno mila i lavoratori a tempo pieno oggi in pieno impegni impiegati dei trentasette Stati che prevedono varie forme di regolamentazione inevitabile quindi una normativa federale capaci di riparare ai disastri causati da quasi un secolo di proibizionismo e di dare in pitone industria assai promettente così appunto scriveva
Queste scrive in questo articolo Bernardo Parrella pubblicato dalla
Manifesto lo scorso dieci marzo insomma le cose si muovono per esempio in Canada la notizia la prendo saprà cannabis terapeutica punto info è una notizia pubblicata il quattro marzo i pazienti canadesi coltivano sempre più cannabis
Appunto per poter aveva bisogno di avere loro la loro quantità per usi terapeutici i nostri invece scrive scrive appunto cannabis terapeutica punto info interrompono le cure per la carenza di di farmaci che
Ci sono appunto la situazione della canna Miss Italia infame in farmacia resta quella problematica della Stone dell'anno scorso Anno nuovo problemi vecchi titolava un articolo del dottor Marco Carnelli
Fondatore del blog Pharma galenica punto it pubblicato su dolcevita on line nello scorso primo marzo e su cannabis terapeutica punto info trovato un interessante articolo del dottor Matteo Mantovani
Niente a proposito della cannabis terapeutica in Italia articolo pubblicato il diciassette dicembre
In cui spiega che l'unica certezza per i pazienti è la carenza ed ecco perché si verifica tutti questi accorrere articoli che sto citando li trovate linkati sulla A pagina Facebook del notiziario di previsioni sarà tesserati proibizionista
Radio radicale
Le cose si stanno muovendo all'estro altre una notizia interessante viene per esempio dalla Francia quei ci sono sindaci di destra favorevoli alla legalizzazione mentre sta per essere avviata la sperimentazione dell'uso della cannabis terapeutica
Lo riporta ladri notiziario droghe del dell'Aduc ancora il anche in Messico si stanno muovendo le cose anche se ci sono contraddizioni limiti della legge tra l'altro la c'è la la se protestano droghe dell'alto come riporta anche altri articoli interessanti come quello di uno studio che dimostra come il marijuana ed esercizio fisico non sono in in contraddizione insomma il consumo non influisce sugli esercizi stessi fisici tratteremo abitiamo per dire che il il sito dell'Aduc sta vivendo giornate difficili perché c'è stato un incendio negli stabilimenti del provider ovvia castra Asburgo e quindi al momento il sito partire interna inutilizzabile e quindi subentra vi diciamo un po'la potete seguire su Facebook adduca perché appunto una un sito importante
Piano sempre di per quanto riguarda le droghe ma non solo di notizie tantissime notizie
E anzi
E allora come appunto le cose stanno stanno cambia si muovono all'estro anche in Paesi che una volta erano ivi baluardi
Del del proibizionismo che in parte lo sono ancora come la Francia
Ma appunto in Francia le cose cominciano male se o gli Stati Uniti dove le cose già si sono mosse e sono molto più avanti dell'Italia rispetto alla cannabis per esempio sia per uso terapeutico che per uso ricreativo
E allora chiudendo torniamo all'argomento che abbiamo toccato quello del carcere siamo partiti dalla stragi di un anno fa ma allarghiamo un po'al discorso perché la ministra della Giustizia Marta Cartabia nel suo intervento al quattordicesimo Congresso sulla prevenzione del crimine e la giustizia penale che si è tenuto dalle Nazioni Unite che si evitano organizzato la ministra ha detto che la pena non è mai una vendetta e ha aggiunto che il tempo della detenzione non è un tempo di mera tesa ma un tempo di cambiamento volti volto al reinserimento del detenuto
Che sono parole assolutamente condivisibile il fatto è che in Italia e ci sono detenuti che in carcere non ci dovrebbero stare pensiamo appunto ai tossicodipendenti
Altri che si potrebbe evitare di farli andare
Pensiamo ai piccoli e piccolissimi spacciatori sì cambiasse la normativa
La ministra della Giustizia nell'incontro con i Presidenti capigruppo e dalla maggioranza delle come se giustizia di Camera e Senato
Nei giorni scorsi ha proposto una road map
Ha proposto tavoli di lavoro per la riforma del processo penale dell'ordinamento giudiziario ora noi sappiamo benissimo che il governo Draghi ha come priorità quella di superare la pandemia di codice nove e quella di gestire gli ingenti fondi europei delle cave di Plan
Ma se non si mette mano alla politica delle droghe da quando è mia non manda in in in archivio o indumenti in stand-by altri problemi se non si mette mano alla politica delle droghe non si verrà mai a capo del sovraffollamento delle carceri perché è quella normativa lì a quella legge lì che lo ha provocato
E basta andarsele andate sul sito della dipartimento era mi stasera penitenziaria cercate i dati della popolazione carceraria anno per anno e dal novanta oggi vedete che cosa è successo allora
Bisogna abbassare drasticamente il numero di detenuti con tutte le misure possibili alternative la detenzione ma bisogna avere anche il coraggio di toccare intanto di magari a varare provvedimenti di amnistia indulto per i reati di lieve entità connessi alle droghe reati
Non violenti per esempio ma poi bisogna mettere mano alla legge
Cambiare la cambiare la legge cambiare andare a nanna direzione la depenalizzazione e del magari anche dell'abolizione delle sanzioni amministrative altri Paesi appunto lo stanno o lo stanno facendo abbiamo visto gli Stati Uniti che non è più il Baluardo del proibizionismo stanno discutendo la modifica della legge federale per non parlare tutto quello che hanno fatto dei singoli Stati
E questa è la strada non c'è per quanto mi riguarda per quanto ne so
Non mi sembra che ci siano altre strade io o perlomeno io altre strade non ne vedo
Ci fermiamo qui con il notiziario antiproibizionista anche per questo lunedì tra poco lo troverete on line su radio radicale punto inietta grazie dal salotto Doria Luciano Bruno per assistenza
Tecnica Nonda ci sentiamo lunedì prossimo come sempre alle tredici e grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli