07 OTT 2024

La nota antiproibizionista

EDITORIALE | di Roberto Spagnoli - RADIO - 07:30 Durata: 0 sec
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L’uso di sostanze psicoattive in guerra è una pratica diffusa fin dall’antichità.

I miliziani di Hamas responsabili del feroce attacco del 7 ottobre 2023 avevano assunto Captagon.

La Siria ne è il maggiore produttore.

Hezbollah è coinvolto nel traffico.

Ogni guerra rappresenta un affare per la criminalità.

In certi paesi criminalità organizzata e potere politico sono legati tra di loro e a volte sono la stessa cosa.

Di questo dovrebbero tenere conto i decisori politici che, in nome di un’illusoria "guerra alla droga", con il proibizionismo favoriscono il mercato nero.

E dovrebbe tenerne
conto anche chi, con le migliori intenzioni, va in piazza a manifestare per la pace.

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