"Rotta balcanica": la situazione al confine tra Bosnia e Croazia. Intervista a Pierfrancesco Majorino

Alla fine di gennaio una delegazione di parlamentari europei del Partito Democratico si è recata al confine tra la Croazia e la Bosnia in uno dei punti chiave della cosiddetta rotta balcanica attraverso cui migranti e profughi cercano di entrare nell'Unione Europea la deve la delegazione era composta da Alessandra Moretti Pietro Bartolo Brando periferiche Pierfrancesco Majorino che abbiamo al telefono col giorno Majorino grazie
Buongiorno allora voi vi siete recati in Croazia e in Bosnia in base nord-occidentale insomma nell'aria dove i migranti provano Béghin mercoledì come viene detto il gioco quello che dicono perché tentano di entrare nell'Unione europea ed è anche l'area dove secondo le testimonianze sono avvengono sono venuti anche grandi soprusi ai danni delle persone Caputo Cerroni varcare i confini allora cominciamo dalla dalla Croazia siete stati prima credo che avete incontrato dei profughi e poi avete siete andati al confine che situazione avete trovato
Ma la situazione che abbiamo tornando Nicola quella
Di un Paese nel quale ci sono sicuramente dei centri ben organizzati centri d'accoglienza per richiedenti asilo ne abbiamo evitato un portati tre Aprea con un intervento io credo difficile ma comunque di assistenza
Ai richiedenti vero
E poi invece una situazione tutt'altro che acide e molto oscura al confine tra Croazia e Bosnia laddove ancora siamo
A tentare di comprendere
Come mai non vi sia stata la possibilità di fare quel sopralluogo al punto di passaggio
Emigrare tipo che dopo mi piaceva Pablo va impedito ecco appunto perché interamente c'era qualcosa da nascondere perché voi siete stati cioè non non gli è stato consentito di raggiungere il tuo confine Veron son siete stati fermati prima
Chi non certo
John c'è stata data la possibilità di raggiungere il punto di confine vero in mezzo a quell'aria di foresta dove per l'appunto i migranti provano a a realizzare il passaggio dalla postina trova
Preciso che noi dall'inizio avevamo
Comunica il peccato le autorità croate che non avremmo mai voluto passare quel confine saremmo stati comunque al di qua cioè sempre in pratica però volevamo portare i nostri occhi in quel punto di transito
In altre parole vedere non solo un luogo da cui passano ai Telegatti ufficiali How un luogo da cui no magari tanti piedi
E questo non non c'è stato permesso non ci è stato garantito con l'intervento della polizia che in manette abbastanza incomprensibile per non dire allucinante
E con le autorità croate a partire dal presidente provato che per i giorni successivi hanno spiegato che noi volessimo fare uno sconfinamento quindi Vetrano compie un atto illegale ma non era assolutamente nelle nostre intenzioni realizzarlo invece lato io credo molto sbagliato l'hanno realizzato Polito
Si tratta infatti il il ministro degli interni Bosina dice ha parlato di provocazione il premier plan comici ha detto che appunto volevate creare un incidente ma gli è stato spiegato perché non vi volevano lasciare raggiungere il confine fisico diciamo
Chi temeva che al nostro arrivo arrivassero d'ignoranti evidentemente dei ideatori di fare città inverso se noi per vincolare loro a tentare di passare dalla ordinato a quindi questo non poteva evidentemente per qualche ragione cadere
Davanti ai nostri occhi ma sinceramente
La cosa diciamo mi colpisce a maggior ragione perché se vi fosse stata una situazione simile intanto noi non è che a quel punto avremo fatto chissà cosa al limite avremmo salvato che si vede
Ma poiché da un non avere non come non so come dire non non ci sarebbe stata nessuna ragione per dubitare i noi ecco e quindi la cosa continua ad erogare avendo ambigua le
Parole che ha dedicato a noi il presidente se la cravatta io credo siano parole
Profondamente sbagliato lo dico a maggior ragione perché poi in Croazia spesso visto appunto un Centro ben gestito non voglio demonizzare l'ARPA tra che si trova spesso oggi a dover fare i conti con una situazione molto complicata
E credo anche che la colata doveva dire poteva sinceramente farlo
Che vi fosse un comune interesse da parte nostra e loro perché se il se l'interesse quello di tutelare i diritti umani dei migranti e di sviluppare interventi a sostegno di una redistribuzione in Europa dell'acqua divisione maggiore mente
Diciamo responsabile in Europa che nessun Paese si possa provare da solo a gestire simili emergenza per dovevano essere ringraziati non fermati da
Certo tra poi voi invece siete andati in in Bosnia qui ho visto che siete state al campo di lì passi dettati abbia ce lì la situazione cambia insomma
Perry abbiamo visto veramente cosa
Viso umano
E sinceramente credo che sia un punto più importante questa parte del dimostra missione che sai la di cui tanto si è parlato con questa diciamo così conto appositi Daccò perché poi noi insomma la faceva
Siamo tornati nei nostri alberghi ci sono migliaia di profughi che vivono nella neve letteralmente in alcuni casi nell'ambito di cento diciamo di campi allestiti
Per assisterli campi allestiti io credo in maniera molto precaria
E in tanti altri casi situazioni addirittura cioè presenti nell'ambito di Govi informare le carte abbandonate o aree stesse di questo Bosco dove tenta poi il passaggio del confine chiamo parlano di alcune migliaia di persone in gran parte provenienti da Pakistan Afghanistan Kurdistan vere
Che spesso che rischiano la vita perché poi io credo che sia drammaticamente vero quel che ci hanno detto alcuni occhi operatori che con la privo del caldo si scioglie la neve puntano poi
I cadaveri almeno sì perché c'è anche Enza ed altre persone che scompaiono ecco ma avete lì e invece avete avuto contatti perché con le autorità locali
Sì abbiamo avuto contatti con le autorità locali bosniaca
Con innanzitutto mafia ci credo abbiano fotografata difficoltà in cui ci si trova cioè
Anche in bocca ad esempio non esisteva infatti una politica ma globale sull'immigrazione le autorità sono tutte io credo in ordine sparso anche abbastanza in compito pratico questo è dovuto anche l'assetto istituzionale la battaglia è molto complicata molto frammentato
Non c'è dubbio questo è dovuto a quello ed è poi io credo paradigmatico se osservato in relazione a quello che ripete al di qua e il confine europeo posto che la Bosnia io la considero nei ma i diciamo parte no grande territorio comune ed essere sempre di più parte centrale del territorio comune però dal punto di vista formale se vogliamo entrare in Europa Europa vediamo che voi ciascuno anche in questo caso va a Bari ora per i fondi propri odi Lupa politiche
Di chiusura o addirittura cavalcata le difficoltà nella gestione del campione poveri utili facendo enormi danni agli altri poca cade
Da parte dell'Ungheria che avendo eretto un muro alifatici scaricando sull'area balcanica buona parte del flusso ma poi per ci sia l'assenza di corresponsabilizzazione di condivisione ma questa è un'immigrazione a un è una questione che ora giochiamo tutti assieme o si presenta sempre con pace
Complicanze era vero a Lampedusa è vero
In Bosnia è vero nelle isole della Grecia in questo momento è vero a diciamo attorno alle Canarie luoghi a cui manco uno pensa al perito Peppe farà riflette sulle difficoltà reagisce tutta questa vicenda qui dovremmo smetterla di scontrarci tra parti politiche mi vien da dire e collaborare un po'di più invece sulla condivisione di scelte diverse che non si dimentichi non è del rispetta i diritti umani che poi la verità a peli veramente ad esempio in volto
Migliaia di persone nella neve o che vivono in trenta e quaranta in un tendone anche nona energiche l'UCS impianto dalla reazione riscaldamento tutto questo in una boscaglia piena di neve
Sì che per per entrato vedere mettere capo di Ripa e bruciato pochi giorni prima di Natale del passato
Più di un mese la situazione non non mi sembra da quello che leggo dalle testimonianze erano portate anche sia da colleghi giornalisti che da operatori la situazione che si è rimasta non se ne sia rimasta non molto differente dalla mala quella che c'era c'era prima ecco ma adesso voi a seguito di questa vostra missione avete fatto dei passi poi a Bruxelles al Parlamento europeo istruzione europee che a iniziative state portando avanti
Ha intanto preciso che noi siamo andati lì in questi giorni ma da un anno che periodicamente solleviamo
Tra l'altro situazione nei Balcani questo in realtà non è una medaglia a al valore semmai la sottolineatura di una difficoltà perché cioè da un anno che solleviamo il problema senza riuscire a produrre dei cambiamenti veri evidente che c'è bisogno di un'assunzione di responsabilità delle istituzioni nazionali ed europee molto più significative
Ora però me quindi dite la parte più difficile perché dobbiamo scuotere le istituzioni europee e produrre un cambio di rotta ovviamente siamo già impegnati prestigio con atti formali
Propose boh li realizzeremo tutti quelli che possiamo da porchetta provocazione interventi in aula ad azione di questo tipo
E mi auguro che prevarica punto di vista che non si dimentica che voi sono donne e uomini sono persone spesso peraltro ma anche bambini
Che non meritano appunto qua non siamo nemmeno parlando di una cifra di persone ingestibile insomma questa crisi poteva essere evitata
Che i diciamo che stiamo parlando di una situazione e dal punto di vista quantitativo oggi non è difficile tra gestire se vuole in modo pare un grande intervento umanitario otto mila persone le potremo togliere da lì molto rapidamente e però ci diciamo poi la realtà ce la raccontiamo tutta ce ne sono otto mila lì in questo momento ma ne possono arrivare tante altre dopo certi quindi terroristi non solo un'azione iniziale
Servono azioni strutturali indifferente
Diciamo alcuna strategia diverso perché coi io credo che sia un dovere perché voglio essere frainteso intervenire lì però non va
Certo allora
Staremo staremo a vedere somma speriamo ampiamente continueremo a parlarne a seguire anche le vostre le passioni se troverà tanto ringraziamo molto Pierfrancesco Majorino deputato europeo del petrolio pratico che con i colleghi Alessandra Moretti Pietro Bartolo Brando per i sei si è recato nella terra di confine tra Croazia e Bosnia uno dei punti chiave della rotta balcanica grazie buon lavoro