Ricordo di un grande genovese: Umberto Terracini (1895-1983). 125° anniversario della nascita

L'uomo
Che ha per un corso nei pc
E anche in certi momenti in dissenso con il pc
Gran parte nella vita politica
Del dopoguerra e delle ed entra ed è l'avvento del fascismo
Un uomo che diciamo spiega secondo me più di molti altri
La storia del Partito Comunista Italiano
Perché noi questa iniziativa quella di oggi
La teniamo nel quadro del centenario della Fondazione identici
E io sono molto contento che il sindaco di Genova Bucci
Ha voluto non solo essere presente non solo interverrà ma il Comune di Genova ha con noi organizzato
Questa iniziativa
Umberto Terracini certamente
Secondo me per ragionare su tutti era Cinisi deve fare un paragone
Un punto di riferimento Terracini e l'uomo che nel ventuno al congresso di Livorno
Argomenta i motivi della scissione
Dei comunisti dal resto del Partito socialista
Quarant'anni dopo trent'anni dopo a Rivalta Terracini e l'uomo
Che firma la costruzione e mi ha molto colpito quello che ha scritto un giornale recentemente
Commentando i cento anni del PC
Ha triturato in questo modo
Erano partiti per fare la rivoluzione
Hanno fatto in Italia la democrazia era Repubblica
C'era un po'di forzatura noi sappiamo che rammenta che la democrazia e la repubblica italiana è frutto di un concorso diverso
Di forze i comunisti però sono stati di queste forze antifasciste
Uno degli elementi
Caratterizzanti
Per cui mi piace questa cosa di Terracini che a queste due polarità la Repubblica
E la scissione in nome cessione avviene in modo in nome della fedeltà leninismo all'Internazionale Comunista re bisogna dire è veramente una metamorfosi molto molto interessante
Però guardate che questo è un alimento di diversità
Terracini è anche l'uomo
Che si schiera
Contro l'accordo
Tra tradusse e la Germania
Io racconta in un libro che è la cosa che lo altri di di più
Fu il fatto che venne sospese o allontanato dal partito
E al confino lui diceva i compagni non mi salutavano più per cui diciamo dà anche il senso della forza di un uomo che esprime un dissenso lo esprime in modo radicale in modo ragionato
E che però soffre moltissimo l'allontanamento
Dal partito a cui apparteneva che aveva affondato nella sostanza perché nella gerarchia dopo guardinga l'uomo che non era Gramsci otto gli atti che non c'era neanche era Luís punto di riferimento
Un uomo tutto di un pezzo un uomo che fece la Resistenza
Attivamente
Un uomo che
Diciamo visse nel dopoguerra nel partito
Con una stima riconosciuta
Di tutti
Ma anche in qualche modo un uomo che non cercò mai di organizzare gruppi era fuori dalle logiche piccole lui era per un grande ragionamento legato ai grandi ideali i proletari
La giustizia sociale
A me ha colpito probabilmente se non ricordo male qualcun altro in questa sala era presente a quell'incontro
Negli anni settanta
Terracini venne a tenere un comizio a una festa dell'Unità di Sampierdarena
Per noi Chiara Cini era effettivamente dico dico un mostro sacro un pezzo della storia il partito
Arrivò da solo con la sua macchina
Poste Jogna cantore varie
E venne a piedi
Ecco dà anche il senso di e ed era già senatore
E mi colpì come si trattò in modo
Da uguali
E la capacità di relazione che aveva con i compagni che lavoravano nel distende ecco fu un uomo che fece grandi battaglie che partecipo ai congressi della internazionale che firmò la carta costituzionale ma era un uomo che restava profondamente legata
Anche elementi di appartenenza
Ai più poveri infatti credo che la pubblicheranno
Tra qualche giorno
Lui ha fece un un'orazione asserragliati che era la capo allora le Peugeot socialista poi divenne comunista
Che morì sui monti perché andava una riunione
Della direzione
E lui di questo uomo traccia il profilo di col
Erano stati il profilo che eviti che rintraccia in radice un uomo onesto
Buono
Legato ai
Agli interessi dei lavoratori e racconta un episodio che io non sapevo conseguiti certamente lo sapeva
Che per un giorno i bagliori del Partito socialista c'era incompatibilità per la carica di parlamentare che la carica e divi partito quasi per segnare
Una diversità di ruoli e di posizioni Terracini di questo percorso della vita e il Partito comunista
Parte essenziale
Devo dire che noi pensiamo che in questi centri in questa celebrazione dei cento anni
Del partito comunista e non si debba
Solo parlare nel senso quando c'erano i comunisti
E di cui si hanno fatto delle cose giuste vanno fatto anche delle cose sbagliate non era il partito delle verità
Era però il partito che aveva saputo dare dignità al mondo del lavoro
Tutta questa attività di formazione politica faceva di portare avanti i più poveri beh a becco il Pd Covi dico una cosa che non c'è da parte io andai alle Frattocchie cono di di Terracini
La prima cosa che mi fecero studiare non era manifesto dei comunisti
E la storia d'Italia Salvemini
Per cui c'era una volontà di emancipare particolarmente al Sud le masse dei cittadini
Faremo tante altre iniziative questa quella che consideriamo il punto un punto molto significativo ringraziamo tutti coloro che contribuiranno a diffondere questa iniziativa che però ha una correzione
Ovviamente interverrà e darà il suo contributo il sindaco di Genova abusivo Bucci
Marco Bucci
Poi parlerà Mario Paternostro
Il quale per non può essere presente
E Proietti eremo di Mario Paternostro un intervento dopodiché Silvio Pons
Direttore presidente diciamo dell'Istituto Gramsci
Farà dico la prolusione
Supera sulla vita e di Terracini per cui pensiamo di riuscire a contenere tutto in un'ora un'ora e un quarto
Vi ringrazio tutti di essere presenti do la parola al sindaco di Genova Marco Pucci
Innanzitutto saluto prefetto grazie per essere qui saluto tutti voi e ringrazio ringrazio Mario margini per questo occupo opportunità occasione che il Comune di Genova ha voluto assolutamente cogliere perché è una cosa importante ma è importante anche per Genova
E vi voglio vi dirò adesso in due parole è quello che io penso sia importante anche per la nostra città
Mi consentite di prendere qualche appunto in genere leggo a braccio vado a braccio scusate ma oggi ci sono troppe cose che devono essere se precise per cui mi sono scritto qualcosa
Bene oggi noi ricordiamo centoventicinque anni dalla nascita di Terracini di cui parleremo ovviamente ci sono anche però i cento anni del Partito comunista le due cose secondo me vanno ricordati assieme
Io ho raccolto alcuni pensieri esprima sul partito e poi dopo su Terracini e poi verrei vedere come possiamo mettere assieme soprattutto visti da sottoscritto che
Ha vissuto tanti anni più di venti fuori dall'Italia non può essere considerato un fervente comunista quindi voglio dire vi dico espressamente tutto quello che penso bene
Il Partito comunista
Direi che siamo tutti d'accordo anzi penso che non ci sia nessuno che possa negare che il Partito Comunista è stato un attore fondamentale dei più grandi processi politici dell'Italia
In tutti i casi negli ultimi cento anni
Dove c'era un qualcun cambiamento dove c'è una decisione dove c'era una cosa da fare il partito comunista c'era quindi è un grande attore degli ultimi cento anni della storia Italia ma non so se la storia dei cambiamenti che è la cosa più importante
I tributi dei suoi uomini era stato incredibile sia durante la prima guerra mondiale che durante la seconda guerra mondiale per non parlare della guerra partigiana della Resistenza cioè molte persone che erano membri iscritti al Partito comunista hanno dato un grande contributo alla storia d'Italia anche attraverso la loro vita e questa è un'altra cosa che non va assolutamente dimenticato
Anche se
Detto proprio stato dà i numeri lo dicono no mi sembra che l'anno in cui il partito comunista che ha preso più voti è stato il trentaquattro punto quattro per cento verso settantacinque settantasei se mi ricordo
Vuol dire un terzo dell'Italia non essere assolutamente da dimenticare questo ed è non è mai riuscito a raggiungere il Governo però è stato assolutamente protagonista di tutti i governi perché chi voleva andare a governare dopo il dopoguerra dove apre a che fare col Partito comunista quindi voglio dire è una con una presenza importantissima nella nostra storia
E parliamo può invece del territorio chi tutti sanno che il sindacato nasce lancia la CGIL nascono dalla presenza è assolutamente fondamentale
La la comunicazione L'Unità erano di giornali più letti d'Italia e asservita come informazione per tantissime generazioni nel mio caso io vi posso garantire pochi lo dicono ma io già quando ero al liceo
Parlavo dialogavano nulla può ancora però parlavo che dialogava con i quelli della FIGC no pochi citano la FIGC però la FIGC per noi quelli che alla mia età era una presenza importantissima
In qualunque tipo di discussione a scuola in qualunque tipo di attività anche fuori dalla scuola anche nello sport
Quindi questo in presenza di una società importantissimo
Ecco la settantasei l'anno del trentaquattro punto quattro per cento dove il piccino aggiunse quindi vedere più di un terzo degli italiani
La storia poi dice tante altre cose io non ci voglio entrare il quelli più esperti di me lo diranno chiaro e tondo però è innegabile che noi dobbiamo avere avete ricordarci
Che dobbiamo guardare con rispetto e ammirazione a chi ha lottato per con le proprie idee per il contributo a un'Italia migliore e non c'è dubbio che il PC ha partecipato
All'Italia migliore su questo non c'è dubbio e assieme al tutti gli altri ha creato l'Italia la società civile che noi diamo adesso questo
Scritto
Io voglio dire un'esperienza personale è una cosa che secondo me motivo per cui dobbiamo dire grazie al pc e poi dopo parliamo di Terracini
Da
Come sapete
Beh io ho attraversato gli anni più difficili delle brevi del terrorismo le Brigate Rosse eccetera quando avevo vent'anni tra settantanove nell'ottantadue diciamo e e dobbiamo dire grazie al pc dobbiamo dire grazie al pc perché è riuscito a distaccarsi da queste cose distaccarsi dai compagni che sbagliano mi ricordo i miei tempi si diceva sono compagni che sbagliano no il PC ha creato un muro nei confronti di questi e questo ha consentito all'Italia di sconfiggere il terrorismo io mi ricordo quel pomeriggio quella giornata scusate piovosa di fine gennaio ebbe settantanove che abbiamo ricordato qualche giorno fa da quel giorno lì sino all'anno dopo l'anno della strage di Bologna
C'è stata l'arrivo non la rivolta c'è stata la l'offensiva dello Stato italiano contro le Brigate rosse contro il terrorismo proprio perché il PC aveva detto no queste cose non sono accettabili io penso che come italiani cittadini e genovesi perché nata da Genova sta è nata da Genova con la storia di Guido Rossa ecco da quel momento lì noi dobbiamo dire grazie perché abbiamo sconfitto il terrorismo
E abbiamo sconfitto il terrorismo e ricordiamo che l'Umberto Terracini
Disse che la nostra Costituzione è un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano quindi non si parla di terrorismo qui si parla di amicizie fraternità guardate come diverso al mondo
Terracini ha fatto questo son passati tanti anni però Terracini è una persona che per noi rimane come giustamente ha detto margini rigore morale e civile di un grande genovese riguarda un caso e genovese una persona che non prende compromessi che sa dire di no quando bisogna dire di no che sa dissociarsi anche quando è difficile
Che sa dire io sto dalla parte opposta anche se tutti voi siete i miei amici e pagare per questo e lo ha fatto lo ha fatto anche quando era in minoranza lo ha fatto affrontando l'inevitabile talvolta pericolose conseguenze
Certo brutto essere al confine
E sentir dire dal partito e sentiti dal partito non parlate più con quella persona suoi compagni quello che è successo l'antenna citato margine successo nel trentanove quando verrà confine
Perché perché aveva rifiutato il patto Molotov Ribbentrop che come sapete era un patto di spartizione terribile di tutta l'Europa
Ecco questa un'esperienza è un'esperienza importante che per noi deve essere un messaggio un messaggio che ci dice che
Lui essendo stato nominato presidente sapete che dopo le dimissioni di Saragat all'Assemblea costituente ha nominato presidente Terracini ebbene Terracini ha rispettato le voci tutti i partiti ha fatto un lavoro incredibile di però omogeneizzazione per fare la nostra Costituzione e di questo dobbiamo rendere prenderne atto
Anche se in quegli anni ad esempio nel quarantasette mi fece quella famosa intervista al giornale degli Stati Uniti in cui disse che si dissocia va completamente dalla dall'Unione Sovietica
E lì grande Togliatti libri qualcosa da dire
E così via sino a settantasei quando se la prese con occulto la personalità che sarà nel partito soprattutto in Unione Sovietica insomma una persona di di confronto a una persona che sapeva dire quello che bisognava dire e di questo noi dobbiamo ricordare il genovese forse quello che aveva quel DNA particolare che diamo tutti noi che ci tiriamo su le maniche quando ce n'è bisogno ma quando ciò cosa dire e lo diciamo senza paura
Un ultimo punto volevo ricordare che io ritengo assolutamente importante
Terracini è sempre stato uno spirito libero
Che anche sapeva le sue origini la sua origine ebraica
Il fatto che abbia contribuito
A
Ad esempio nella Costituzione a far sì che i rapporti tra lo Stato italiano e tutte le confessioni religiose diverse da quella cattolica fossero riconosciuti segno di una grande sensibilità soprattutto nella sinistra e una grande sensibilità anche verso lo Stato di Israele soprattutto negli anni Ottanta quando in realtà tutta la sinistra dall'altra parte la dalla parte del filo palestinese no lui era invece l'altra parte
Ecco questo è il messaggio essere coerenti con i propri ideali cercando il dialogo con gli altri mettendo al primo posto la libertà individuale
Enrico Berlinguer disse che era un grande italiano
Io non sono famoso come lui come Arrigo però io vi aggiungo
Che è stato un grande genovese un genovese che dalla sua città ha ereditato la forza di reagire alle difficoltà la schiena dritta di rimboccarsi le maniche la voglia di non arrendersi mai
E soprattutto l'amore per la libertà grazie
Riusciamo a collegarci con Mario Paternostro e a Pastore a trasmettere il suo intervento
Possiamo cominciare
Intanto buon pomeriggio intanto pomeriggio tutti voglio ringraziare il sindaco Marco aggiunge il presidente della Fondazione DS Mario margini di avermi invitato io non sono uno storico sono un giornalista quindi cerco di raccontare nella maniera più chiara e più semplice quello che vedo
O quello che vengo a conoscere ecco cosa è successo voglio raccontarvi in pochi minuti l'ora nostra grosso docu-film i cento anni di Bandiera rossa
Che andiamo proprio dedicato a questa ci relaziona questo anniversario una proposta che ho fatto all'editore di primo canale Maurizio Rossi che devo dire accolti immediatamente con grande entusiasmo perché tutte e due
Ci siamo resi conto che io di più di lui e lui un po'meno abbiamo vissuto una buona parte degli anni più importanti del piccino nella nostra città ecco allora
La nostra nostro docu-film non vuole proprio essere una storia in qualche maniera un racconto del partito comunista italiano declinato su Genova
Ma dato che non genovese andiamo un po'il vizio di sentirci diversi dagli altri
Un po'così come dice Paolo Conte parlando di quelli che a Genova arrivano invece diciamo ci sentiamo un po'diversi dagli altri un po'particolari un po'anticipatori di tante cose soprattutto nella politica allora abbiamo lo ha sviluppato un po'più in questa maniera Paolo io il ventuno gennaio mille novecentoventuno cioè la fondazione del PG ma a Genova
Un po'di tempo prima nel mille ottocentonovantadue il giorno di Ferragosto in piena esposizione colombiana Righi socialisti si riuniscono in salita Santa Caterina
Alla Sala singole per il loro congresso fondativo e ahimè come accade nelle cose della sinistra cominciano con una separazione se ne vanno via via gli anarchici poi abbiamo militarmente raccontato brevemente il gennaio del il ventuno gennaio del mille novecento ventuno a Livorno considerando anche la presenza di un
Do resi conto che la nostra città e il Partito comunista hanno vissuto dei momenti veramente significativi che originali
Intanto va bene abbiamo affrontato tutto il tema del fascismo delle dei disordini delle fabbriche che si ribellarono delle occupazioni dopo avere toccato il tema della primo grande sciopero
Su generale nel mille novecento i portuali di Genova contro la chiusura della Camera del lavoro abbiamo affrontato puoi gli anni della della guerra il ruolo importantissimo dei partigiani comunisti direi predominante rispetto nell'ambiente nella nella nella storia partigiana poi il la liberazione e il dopoguerra e qui ecco che vengono fuori i personaggi genovesi intanto i due sindaci Giovanni Tarello per pochissimo tempo il ginnasio Adamo di uomo da quarantuno mila preferenze
E ancora di due avvenimenti che distinguono la nostra città la ribellione della nostra città quarantotto con l'attentato a Togliatti che parato nato caso in qualche maniera a Genova in via dell'Albergo dei poveri che udibili individuerei il quella che oggi si chiama via Dino Bellucci
Dicevo quindi Palmiro Togliatti poi Umberto Terracini in cui oggi si parlerà ben approfonditamente in maniera assolutamente autorevole personaggio davvero molto particolare un vero genovese
Polemico molto autonomo e poi per esempio un personaggio come Agostino novella che bambino orfano fa l'operaio diventa diventa il braccio destro di Di Vittorio della Cgil
Prende il posto di Di Vittorio quando questo muore che diciamo fa della CGIL il sindacato più importante nel panorama sindacale italiana
Altri personaggi che la nostra storia
Tocca sono quelli che diciamo
Costituiscono fanno vivere i dieci anni di governo pc PSI
Genova una delle prime città da vere le cosiddette giunte rosse dieci anni per molti versi di grandi attività
Che possono essere stati apprezzati
Ognuno apprezzati a secondo dei punti di vista ma che certamente hanno contribuito a cambiare secondo alcuni nel bene secondo altri nel meno bene la nostra città penso per esempio alla tutto il programma di recupero e di sviluppo
Del centro storico
Ma quello che mi sembra più interessante discorso sulla classe operaia genovese una classe operaia che effettivamente piuttosto diversa dalle altre in un libro molto interessante scritto dal mio collega Marco Peschiera insieme ad elenco Baiardo dicono si intitola lanterna rossa
E edito da erga godono dicono una cosa che il io trovo
Molto interessate ad approfondire di in ogni caso dice dicono sostanzialmente in ogni caso il PC genovese fu emanazione di quello nazionale ma con Togliatti e il seguito individua una sua strada particolare che ne fa come ancora scrivono appunto vagliato e Peschiera un partito diverso all'interno dello stesso partito italiano un'entità a sé stante nel panorama nazionale
Un partito aristocratico e superbo mandante consolidata
Allora questa aristocrazia in questa presunta superbia del PC genovese probabilmente dal tipo di classe operaia cioè una classe operaia molto qualificata Montuori istruita una classe operaia che probabilmente meno da catene di montaggio e che si identifica in gran parte con i portuali pensiamo appunto puntuali che si ribellano al trenta giugno del mille novecentosessanta conto un congresso del Movimento sociale italiano e siamo al puntuali i mitici canali che sono in qualche maniera non con le compagnie
Operai e imprenditori di se stessi ecco
Alla fine insomma ci siamo un po'convinti
Con un po'di superbia se volete
Che siamo stati Kenji non è stata una anticipatrice di eventi quella che si definisce che noi giornalisti viviamo una città laboratorio ahimè lo è stata anche nei momenti più tristi per la storia della sinistra del partito comunista cioè i momenti deve separazioni e delle divisioni
La nostro lavoro è arriva a alla del dalle testimonianze le ultime testimonianze che abbiamo raccolto di Aldo Tortorella che venne a Genova e evade dal carcere fascista a Torino e viene a lavorare per il partito a Genova
Elia Achille Occhetto che in questo docufilm ci racconta ci racconta la trasformazione la fine di del PC e il cambio del nome insomma l'appuntamento così importante della Bolognina
Desidero chiudere con il ricordo di un altro grande personaggio del PC e cioè di Giorgio Doria
In una volta parlandomi tempi ci mi chiede questa spiegazione il PC come i grandi partiti nazionali deve può piacere a tutti
Può piacere al disoccupato e al giovane al vecchio al bracciante e anche all'onesto imprenditore e al grande intellettuale
Se è un partito ovvero ha inteso la storia civile europea dal Settecento a oggi non può fare una politica di marketing
Perché non si rivolge a settori determinati ma uomini pensanti un partito un grande partito si rivolge a tutti mi pare che questo al di là del PC possa essere una riflessione che viene da un grandissimo intellettuale ma che nell'attuale politica
Ci debba fare davvero pensare a molte cose io vi ringrazio moltissimo
Il nostro docu-film potete vedere quando volete sul primo canale sul sito di primo canale buon lavoro che grazie ancora dell'ospitalità
Bene grasse anche a Mario Paternostro
Darei la parola al figlio con presidente della Fondazione Gramsci e ordinario di Storia contemporanea
Alla Normale di Pisa separati qua volevano
Allora la
Posso posso posso togliere rosso fuoco predispongono
Se
Si vive sui si vive meglio cosa ma innanzitutto io vorrei ringraziare gli organizzatori questa iniziativa e ed invito per me è un onore essere qua a Genova è un piacere come sempre
In in questa occasione così solenne
Ed è un piacere particolare parlare la figura di Umberto Terracini per tutti i motivi che sono stime stati ricordati il mio compito è quello semplicemente di
Presentare vino sul profilo biografico alcune riflessioni aggiuntive a quanto è già stato detto partendo dalla constatazione
Che ricostruire profilo biografiche Terracini anche previamente
Ci porta ripercorre le tracce i momenti più decisivi della storia d'Italia
E della storia internazionale del novecento prima ancora che della storia del comunismo ettari certamente per la in questa angolatura in quest'ottica verrà per la storia del comunismo i suoi intrecci con quella che oggi chiamiamo storia globale facciamo anche la storia nazionale naturalmente
La formazione politica stagione del biennio rosso italiano europeo la adesione alla Terza Internazionale alla fondazione del Partito comunista d'Italia
L'esperienza di internazionalismo cosmopolita nella Mosca degli anni Venti
Il carcere fascista il confino degli antifascisti partecipazione della Resistenza
All'assemblea costituente ruolo dirigente del partito di massa fondato da Togliatti
E tuttavia in gran parte lo sguardo sulla figura di Umberto Terracini suggerisce anche ottiche e accenti molto particolari originali che si staccano le tendenze prevalenti
E configura una personalità di militante di comunista o di uomo politico se volete sui generis il dissenso contro la linea settaria dell'Internazionale staliniano dalla fine degli anni Venti davanti
Le ragioni della politica antifascista rivendicate dal confino nei momenti più Bury nella storia del Comintern fra gli anni Trenta il rifiuto di aderire la linea ortodossa dopo il patto tra Stalin ticket del mille novecentotrentanove il coraggio naturalmente di prendere una posizione di questo genere
L'espulsione dal partito che derivò appunto da questa da questo senso e il rientro dei nei ranghi Assisi rifiutando di compiere un'autocritica questo diciamo fatta abbastanza particolare la storia del comunismo
La critica del Cominform in nome del comunismo nazionale Satta
Va ricordato dal sindaco in modo del tutto appropriato all'inizio della guerra fredda
Quando ricopre ruoli presidente dell'Assemblea costituente unico comunista nella storia del comunismo globale rivestire un ruolo di questo genere presidente di un'assemblea
Costituente democratica
E ancora tanti altri episodi ricordo soprattutto il pieno appoggio alla denunciante staliniana di Krusciov nel mille novecentocinquantasette
Fino a posizioni critiche assunto in un periodo più tardo della sua vita
Nei confronti del particolar modo dell'Unione Sovietica del suo sistema sociale
Ecco in questa dialettica diciamo tra figura emblematica di una generazione
Che la generazione di giovani intellettuali socialisti che diventano comunisti a seguito della radicalizzazione della prima guerra mondiale
No in questa dialettica quinta una tipologia tipica potremmo dire e l'assunzione di punti di vista del tutto originali eterodosse spesso appunto
Di definibili soltanto in chiave di dissenso
Stallo ebbe e anche però diciamo la continuità di una fede il tale di un'appartenenza naturalmente che Terracini rivendica fino alla fine
In questa dialettica sta una chiave di accesso
Alla sua la sua alla sua figura nella naturalmente ci sono delle specificità personali dentro l'origine ebraica gioca un ruolo probabilmente le sue scelte politiche come accade all'epoca Perotti per molti altri
In Europa
Ma questa questo il marchio d'origine diciamo è soprattutto quello della generazionale intellettuale generazionale nella nella Torino bella dell'immediato dopoguerra il ruolo di primo piano svolto nella fondazione dell'ordine nuovo rivista ideata da Gramsci che poi che raccoglie molto questo sì spesso viene dimenticato una tematica che allora era assolutamente paneuropea non era una tematica Italia c'era l'idea era diciamo l'idea di raccogliere l'impatto della rivoluzione russa tradurlo in una in una rivoluzione che europea attraverso e consigli operai in quel momento
Per tutto questo qualche volta viene descritto come una mitologia ma in realtà nell'Europa dell'epoca non non lo era affatto consigli operai esistevano per esempio in Germania e poi Nasko appunto
Nel nel triangolo sopruso del triangolo industriale
Indennità del nord nel mille novecentodiciannove Terminio centodiciannove il venti sì consuma ma tutti sappiamo il biennio rosso l'occupazione delle fabbriche e la e anche poi a fine di questa di questo sogno rivoluzionario però che
Basato sulla contestazione radicale del riformismo socialista ma non solo del riformismo socialista anche il massimalismo socialista cioè di una tendenza a parlare della rivoluzione senza poi
Come devo dire tradurre tutto ciò in una pratica di tipo rivoluzionario
E da da una parte e dall'altra parte diciamo nella nell'immaginario del dell'ideale internazionali sette Terracini è un protagonista in questo prevista che viene ricordato
Perché tale FIPE figure più decise potremmo anche dire più più radicale no
Può addirittura estremiste del resto lo stesso l'ENEL ripete di estremista quindi diciamo non è non è certo un miste perciò per per
Meritarsi l'appellativo del genere da parte di Lenin ci vuole un certo impegno e Terracini nella nella poco dopo la scissione di Livorno punto sì
Rappresentante del Partito comunista d'Italia al terzo congresso del del Comintern in quel momento in i bolscevichi comincia a ripensare la loro tattica verso la rivoluzione mondiale per tanti motivi che adesso non abbiamo certo il tempo di ripercorrere fondamentalmente perché il loro disegno di vari immediata tre evoluzione europea subito dopo il diciassette chiaramente fallito qualche volta anche nel sangue com'era successo in Ungheria e altrove
E questo diciamo conversione non certo moderata più strategica del bolscevismo fu molto difficile da digerire per tutti i Comunisti Italiani e tra questi certamente bottiglia certamente Gramsci in quel momento e certamente anche Terracini e tuttavia Terracini è anche un esponente del gruppo dirigente il nuovo gruppo dirigente che si raccoglie attorno a Gramsci del mille novecentoventiquattro l'opposizione a Bordiga e comincia a ripensare
La presenza dei comunisti nella società italiana Gramsci diventando in un critico della scissione di Livorno spesso ci si dimentica questa questa cosa ok confronti
Degli altri suoi compagni di partito certamente anche di Terracini lì richiamati più diciamo la riflessione
Ci sono delle parole famose scritte dai grafici su questo no nel nel ventiquattro da Vienna scrive pensando a Livorno noi fummo allora senza volerlo
Parte della dissoluzione della società italiana e otto questa sì che è un'autocritica intellettuale no diciamo
E questo permette
L'acquisizione anche Terracini come gli altri esponenti dell'ex gruppo all'Ordine nuovo che sono Luc Robert del nuovo partito comunista d'Italia dopo la immaginazione di Bordiga iscrivere le tesi di leone di pensare diciamo
In una chiave molto più realistica e anche molto più come devo dire pertinente l'idea della della rivoluzione italiana come una
Process una processualità sociale che deve coinvolgere i contadini del Sud perché l'Italia è un Paese che rappresenta un dualismo particolare nella sua storia sul piano territoriale sul piano sociale e così via poi tutto questo
Si interrompe novembre nel novembre il ventisei con la
La stretta totalità del regime di Mussolini e la l'incarcerazione di gran parte dei dirigenti comunisti che erano in quel momento nel Paese Terracini svolge un ruolo importante nella
Nel nel processo del tribunale speciale rivendicando
Rivendicando le sue le scelte antifascista dei comunisti con estremo rigore e fermezza questa è una pagina molto noto della sua biografia
Meno noto invece tempo qualche volta ricordato Phantom passa la stella sua opposizione
Alla svolta settaria del Comintern alla fine del ventinove Terracini scrivevano famosa lettera famosa per chi si occupa di queste cose corso
Lettera nel luglio del trenta
Che già è un atto molto forte di coraggio lui sa benissimo che mettendo nero su bianco un dissenso si condanna all'auto e marginazione in carcere del resto all'Out emarginazione e all'emarginazione attiva da parte del partito le le regole cospirative del comunismo erano spietate quell'epoca
Il suo unico conforto e che sa che anche Gramsci la pensa come loro e lo scrive
Anzi ricorda diciamo una pratica pedagogica educativa di Gramsci che si di cui avverte la mancanza no nel esprimendo questo dissenso verso la svolta verso la linea classe contro classe verso l'idea semplicistica che la rivoluzione in Italia sia alle porte quando invece il fascismo si sta rafforzando lo ha appena fatto anche attraverso i Patti lateranensi
Scrive Terracini fino alla fine del ventisei vi era stato nel centro un elemento ispiratore coordinatore rappresentato da Antonio tiraggio
Che nei suoi periodici colloqui con ognuno di noi quasi inavvertitamente operava a mantenerci su una linea comune di pensiero
E scrive ancora gracili lettera e e adesso voi ci chiedete di dire le stesse cose che dicevamo che diceva bordi no che dicevamo contro perché rinunciare a quello che noi abbiamo detto contro Borutti
Retrospettivamente
Le sue memorie scritte descritte a più riprese diciamo interviste
Varie altre documentazioni degli anni settanta
Terracini ricorderà questa lettera questo dissenso sulla linea del così tutto socio al fascismo del copia interna come l'inizio di un dissenso lungo dieci anni e in effetti la documentazione che noi abbiamo conferma pienamente questa sua idea quindi noi possiamo dire tranquillamente che Terracini in una vicenda che molto parla molto parallela a quella di Gramsci fatta salvo ovviamente la differenza fra i due tra i due personaggi
Terracini ha vissuto intinto quasi interamente il Periodo del carcere poi il confino comunque il periodo e la prigionia sotto il fascismo in una posizione di abbandono da parte del partito
E in un tentativo costante di fare sentire una sua voce
Che si rivolgeva alla politica del partito cercando di argomentare le proprie ragioni e non semplicemente di chiamarsi fuori Poldi
Dicendo sì questo
Testimoniato da tanti documenti per per per esempio una lettera del marzo del trentotto bisogna tenere conto che non alla data marzo del trentotto può dire molte cose ma dal confino a Ventotene poteva voler dire diciamo qualche potentemente dice qualche cosa di molto impreciso sette Chamot non Terracini non era al corrente di tutto quello che accadeva lo era molto di più in carcere rispetto al confino e così vale anche per gli altri tuttavia
Il suo la sua lettera Grieco in questo caso
Era molto molto toccante perché esprime un senso di legame con la propria militanza che non si interrompe malgrado tutto quello che era accaduto in termini di emarginazione degli anni precedenti
E dice con parole severe a Greco ricordate Micheli confinati non sono dei sepolti vivi ma continuano a nutrire la politica come unica passione
Scrive chiederci non sono degli sforzi me tra virgolette e lui stesso insomma sparo o solo dei curiosi del movimento rivoluzionario del rivoluzionario
Ma dei militi interrotti che gli hanno dedicato alla vita e sacrificato alla libertà
Sono parole rivolte a a Ruggero Greco tra un suo compagno quindi è chiaramente un rimprovero verso qualcuno che ti abbandona Consorti che comunque non non
Nostra dando quello che ci si dovrebbe aspettare in termini di di solidarietà
In questa stessa lettera ancora tornano i riferimenti a Gramsci noi tratti a voi trattate per accenni condizionali e indeterminati dice un argomento come quello del pensiero di Antonio circa la politica del partito nel corso dell'ultimo decennio
Che voleva dire chiaramente il dissenso pensiero no l'allusione molto brevi dentro queste sono
Ci sono altri documenti di questo genere probabilmente non mi posso fermare ma credo che sia molto viva Londra il senso di una di una personalità forte che non si piega non soltanto al fascismo ma neppure alle come devo dire alla legge spietata del commento no che vorrebbe solo fedeltà sacrificio niente aperto
Ieri questi argomenti ritornavano in un memorandum che Terracini scrive nell'autunno del quarantuno cui conferma pieno argomenta le proprie posizioni
E
E difende la sua la sua posizione contro il patto Molotov Ribbentrop qual era questa posizione ma molto semplice
Terracini diceva l'Unione Sovietica ha il diritto di concludere dei patti diplomatici con chi meglio crede questa è una politica quale i comunisti non possono intervenire
Perché è la politica politica basata sugli interessi salvo sovietico soltanto a Stalin può decidere una cosa del genere ma perché noi dovremmo a seguito di questo dire che non siamo più antifascisti abbandonare l'antifascismo questo è un danno incalcolabile dal punto di vista politico infatti lo era naturalmente il la Scelta di far seguire al patto Molotov Ribbentrop l'abbandono nella politica antifascista da parte dei comunisti che era stata imposta da stadio fin dal settembre trentanove porta all'alto sbando totale nel movimento comunista europeo e alla fine dell'ultimo partito di massa comunista rimasto in Europa cioè del partito comunista francese viene messo immediatamente nell'illegalità e di questo soffrono anche i comunisti italiani che erano naturalmente che gran parte in Iraq pace
Terracini è consapevole di tutto questo nell'autunno del quarantuno anche qui data come devo dire nebulosa perché non è e alla data di un di un Confidi di una di una persona alcun Philip Roth non è attiva politicamente
Ripresenta esattamente questi questi argomenti che a seguito di questo viene espulso dal partito
Fu una scelta che che viene soprattutto caldeggiata da Secchia da scoppi da Scoccimarro probabilmente ha il consenso anche Luigi Longo nel frattempo era arrivato al confine
Per molti questa una misura di questo genere cerca arrivare oltre questo punto al Car varcare questa soglia aveva significato
Cambiare vita completamente e anche cambiare politica era stato il caso di Angelo Tasca presente uno dei quattro all'ordine Rocco
Espulso nel mille novecentoventinove per avere criticato Stalin poi diventò socialista poi tutto la sua traiettoria fino ad aderire alla faccia Francia di Vichy
E dire diventare un una un anticomunista militante ma Terracini
A un'altra attrasse in un'altra quanto traiettorie diverse diciamo una traiettoria lo si tratta di fare i gerarchi naturalmente e però è indicativa di una sua specificità poi diciamo di una e sull'idea che la militanza alla quale non viene mai meno
Appena lire se viene si libera dalla come tanti altri diciamo dopo la caduta di Mussolini trova il modo di andare in tale del nord riesce da sola solitudine non è più nessuno tra virgolette dal punto di vista politico rappresenta diciamo partito rappresenta solo se stesso
Si arruola nella Resistenza in Val d'Ossola
E diventa uno dei dirigenti della Resistenza in Val d'Ossola
Nel nel mille novecentoquarantaquattro card nel tardo mille centoquarantaquattro anche a seguito di questo di questo episodio viene viene riammesso nel partito
E ma gli viene chiesto l'autocritica
Terracini scrive una lettera a Togliatti
Dicendo che lui non farà nessuna autocritica
Che respinge la richiesta di autocritica del partito ribadendo la sua lealtà
E scrive a Togliatti cosa avrei cosa penserebbero i comunisti di oggi se uno dei più vecchi e trovati militanti così si definisce sì si dichiarasse colpevole di avere sbagliato nel mille novecentotrenta quando invece aveva visto giusto alla luce della nostra stessa politica di oggi cioè alla politica della svolta risale no
Negando che vi fosse in Italia la prospettiva rivoluzionaria allora ribadendo l'idea di una transizione democratica dopo il fascismo che era già stata riconosciuta politica dei fronti popolari realmente e che senso avrebbe vice Terracini un'autocritica per aver detto dopo il patto Molotov Ribbentrop che il fascismo restava il nemico principale dei comunisti dovrei criticabili per questo dopo che dalla al giugno del quarantuno in avanti cioè all'attacco di Fitto era l'Unione Sovietica tutti comunisti hanno detto che Hitler e nemico principale
Nel novembre del quarantaquattro quello Terracini scrive
Titolo era ancora nemico principale anche se guerra volgeva a favore della dell'alleanza antifascista ma quello diciamo era era il momento l'apice fa della della Resistenza senza altri fascisti e così cosa succede succede Togliatti non risponda almeno no non non abbiamo documentazione Togliatti era piuttosto diverso da trentacinque sulla mente
Terracini viene riammesso silenziosamente anche perché chiaramente Togliatti si rende conto che su cifre sollevando il problema dell'autocritica avrebbe sollevato questo groviglio di problemi nel passato che invece era meglio mettere sotto il tappeto diciamo così legittimare la nuova politica del PC
Adesso io non mi voglio dilungare naturalmente ma
L'episodio che forse più più importante in questa vicenda biografica
Di militanze dissenso o Umberto Terracini e proprio quello il momento in cui da presidente dell'Assemblea Costituente Terracini critica la nascita del Cominform siamo nel mille novecentoquarantasette Terracini ormai rientra non solo entrato pienamente nei ranghi del dirigente
Di primo piano
Del del del partito nuovo di Togliatti il suo ruolo nell'Assemblea costituente quello che abbiamo detto
Critica diciamo prende le distanze dalla nuova svolta staliniana il Cominform era diciamo la risposta di Stalin al Piano Marshall
Che tendeva a dividere l'Europa in due blocchi fondamentalmente
A criticare
Il cosiddetto parlamentarismo dei Comunisti Italiani e anche francesi cioè il fatto che si era dato troppo spazio a politiche di tipo legale democratico era venuto il momento di fare qualcos'altro anche se questo qualcos'altro non era poi così chiaro che cosa fosse
In quel momento c'era la guerra civile in Grecia
Che era un po'diciamo la bestia nera di Togliatti e di Terracini ciò che Togliatti Terracini e altri comunisti che vedevano il partito nuovo non volevano fa il modello negative no guerra civile voleva dire la catastrofe
E quasi certamente una sconfitta
Del movimento operaio italiano come quella che c'era stato in Germania gli anni trenta però una parte del PCC la parte più militante a parte cospicua diciamo la verità del Partito Comunista Italiano
Invece seguendo sfrecciamo ciecamente questa svolta
Del Cominform e Togliatti deve stare un po'nel mezzo per salvare salvaguardare la propria leadership Terracini invece prende posizione come sempre diciamo
Libero battitore naturalmente assoluta però fino in fondo questo suo ruolo
E rilascia un'intervista in cui appunto dichiara
Poi dichiarazione da leader politico nazionale e anche comunista nazionale e cioè a poco richiesto dal giornalista lecchese in caso di guerra e in quel momento si parla di una possibile terza guerra mondiale no
Si stava scivolando verso la guerra fredda se nel caso ci fosse scoppiata una guerra cosa avrebbero fatto i comunisti italiani Terracini risponde
Ci batteremo con contro qualunque aggressione aggressione da qualunque parte venga questo è già e Just diciamo uno scandalo alla dal punto di vista del Partito comunista
Perché è una dichiarazione che sta fuori dalla logica dei blocchi nascenti e logica dei blocchi nascenti non piaceva Togliatti ma Togliatti si rendeva conto che le cose stavano andando in questa direzione
Il l'episodio della
E e realtà c'è insomma c'è tutta una storia attorno a questo adesso ovviamente non abbiamo il tempo di ripercorrerla
Il partito chiede a Terracini una smentita Lori smentisce la realtà riaffermando le proprie le proprie ragione e le proprie idee
E in particolare replica dicendo delle parole che potevano essere benissimo attribuibile a Togliatti malto gli atti di sei mesi prima però
Dice Terracini
Certe o la formazione di due blocchi era obiettivamente contenuta in nuce nella stessa conclusione della Quercia no finito Hitler restano due blocchi il rischio della guerra fredda era percepito
Tuttavia
Dice Seracini la correzione delle tendenze spontanee è appunto la ragion d'essere la politica cioè se noi non diciamo niente diciamo contro cui contro questa logica riduciamo abdichiamo ad un ruolo politico
Togliatti lo capiva benissimo ma naturalmente lo condannava lo condanna ma
Non chiede le sue dimissioni dall'assemblea costituente in pratica Terracini non viene sottoposto a nessuna misura disciplinare malgrado oggi sappiamo che i sovietici lo chiesero il caso Terrasini viene monitorato molto attentamente e dall'ambasciata sovietica molto interessante questa questione che naturalmente
Diciamo la possibilità che il gruppo dirigente
Comunista italiano certamente non Secchia ma altri incerto gli atti prendessero posizioni più autonome indipendenti da Unione Sovietica di quelle che presero ufficialmente poi diciamo i margini di manovra furono ritagliati lo stesso era molto tenuta dall'Unione Sovietica cade così Terracini diventa una figura emblematica o soltanto di un il caso di un comunista italiano un po'strano
Che decide di dire qualche cosa che in quel momento era completamente stonato rispetto al principi di lealtà verso l'Unione Sovietica verso Stalin verso lo stalinismo è qualche cosa di molto più importante è una voce
Che è in realtà coerente con le politiche seguite da Togliatti fino alla estromissione dal governo cioè nel maggio del del quarantasette siamo qui nell'ottobre quarantasette e qui perciò vinaccia minaccia come devo dire ma il giro di vite della della la chiamata a raccolta dei comunisti attorno all'Unione Sovietica nel momento di inizio della guerra fredda e te e questo aveva significato naturalmente anche nel blocco sovietico perché una voce come quella di Terracini presidente in un'Assemblea costituente
Poteva anche essere ascoltata in in Polonia piuttosto che in Cecoslovacchia fin dei conti Terracini si era anche L'Espresso a favore non a favore del piano Marshall ma a diciamo aveva manifestato l'idea che i comunisti italiani non si dovessero opporre a un piano di aiuti americani perché questo sarebbe stato contrario agli interessi nazionali dell'Italia
Quello che invece il PC fa a seguito della svolta del Cominform no
Ecco perciò diciamo questo è un momento di svolta decisivo probabilmente della anche la biografia di Terracini perché è il culmine di una sua possibile influenza politica mantiene il ruolo del presidente dell'Assemblea costituente per pochi mesi poi la costituzione verrà promulgata naturalmente all'inizio del quarantotto
Da quel momento in avanti Terracini è sempre di più appunto un battitore libero no non è più una una voce influente nelle decisioni del partito ma lo è certamente
In tanti momenti per quello che dice o per quello che fa mi limito a citare per esempio nel mille novecentocinquantuno quando Stalin ne chiese chiede a Togliatti di andare a dirigere il come informa
Il che avrebbe significato
Un rischio di illegalità per il Partito Comunista Italiano il gruppo dirigente
Sotto l'influenza di Secchia vota a favore della richiesta di Stalin e gli unici che votano contro sono tenaci di Vittorio ce ne sono
C'è l'episodio del cinquantasei probabilmente quando tra i primi quando Togliatti facciamolo far finta che non sia successo niente al ventesimo Congresso pur avendo saputo del rapporto segreto di Krusciov contro Stalin prima Amendola e poi anche Terracini i due no non si piaceva diciamo qui non ci sono sospetti di un accordo tra Amendola dette frasi sorride però da posizioni molto diverse Terracini Palladio nel senso di liberazione idea che l'Unione Sovietica si liberi questo far bella denunci esplicitamente
I crimini di Stalin per lui è una liberazione ed è appunto approva l'intervento in Ungheria e qui c'è una dialettica duramente anche dolorosa anche fra circa se tra
La libertà di pensiero espressa in tanti altri momenti e la fedeltà al partito in un momento particolarmente
Particolarmente drammatico anche se successivamente dirà che molto ungherese era un vero moto popolare
Usare le stesse parole usate a Di Vittorio però al momento della scelta Terracini sceglie la fedeltà e questo fa parte anche della sua storia
Figlio sono note le sue posizioni negli ultimi anni
Della vita e sono posizione diciamo spesso ricordate con posizioni di sinistra tra virgolette criticare il compromesso storico un certo atteggiamento verso Cogno
Unione sovietica era alta Terracini secondo me queste posizioni vanno molto il visto in una chiave ancora nella chiave principale la sua biografia che io ho cercato brevemente di illustrare cioè e intanto una grande capacità di ascolto della società vero che a Terracina non più non piacciono i giovani contestatori del sessantotto ma questo
Era un po'troppo da chiedere a un vecchio comunista diciamo che si era formato negli anni Venti
E poi in tante altre battaglie erano
C'era una distanza di mentalità c'è una distanza anche di
Di linguaggi c'era un grande storico britannico
Eri Cops fonte a parlando del Sessantotto anche riferito a se stesso Simona molto più giovane di Terracini ma era un vecchio comunista in qualche modo già nel sessantotto
Hawks non scrive usavamo lo stesso vocabolario ma parlavamo linguaggi diversi forte i comunisti e i giovani rivoluzionari del del sessantotto Terracini
Non ama il il il movimento studentesco come tale però ne raccoglie molte istanze libertarie e accoglienti stanze della nuova sinistra
La critica nell'Unione Sovietica faceva la domanda se l'Unione Sovietica sia con la considerarsi una società socialista un po'
Oggi ci sembrano dibattiti un po'come devo dire un po'archeologici ma all'epoca negli anni settanta erano molto significavano molto
E naturalmente la critica del compromesso storico
Come politica moderata che a suo giudizio non corrisponde alle domande della società italiana è così Terracini mantiene il segno di un comunismo critico fino alla fine però non è soltanto questo è che vorrei chiudere questa mia esposizione con la citazione nella sua intervista del settantotto
Stanza nota ma credo che sia giusto ricordarlo perché sono parole importanti che da le quali Terracini ci fornisce il senso stesso la sua stessa autore apprezzare l'autorappresentazione di sé stessi sono che
è molto significativa non più semplicemente nella chiave
Di una identità di comunista critico che rivendica pienamente la militanza
E la militanza ma anche la libertà di pensiero Maleranca anche naturalmente l'idea di una di una certa concezione della politica che noi che noi abbiamo perduto ma che avvertiamo anche comunque Uppland aver perduto però
Terracina il settantotto
Io ho sempre pensato che al singolo peraltro che sia il suo ingegno e per quanto grande sia la sua capacità di agire
Non è dato di incidere sulla realtà se non si unisce agli affini ai simili agli uguali
Ove la si voglia dirigere mutare e questo è l'animus del politico e al collettivo al politico come oggi si dice che bisogna rivolgersi
Per questo ho sempre voluto restare nell'ambito di una forza organizzata nella quale per il cui tramite il mio pensiero potesse divenire azione efficiente
E anche quando ho dissentito da certe posizioni del partito ho evitato sempre di farmi trascinare per amore delle mie idee Attali passi che mi portassero a staccarmi definitivamente
In questo caso salvaguardato e che io avessi le mie idee li avrei insieme condannate alla sterilità e all'impotenza avrei cioè tradito la mia natura di militante
Al dunque non avrei neppure salvato la mia coscienza
E questa è la chiave della comprensione della mia fondo
Non ho mai voluto e non voglio essere un pensatore solitario non amo il destino delle anime belle
So che per realizzare anche solo in parte il mio pensiero per dargli concretezza
Debbo innestando in quell'operante di una grande forza della cui validità alla distanza non l'ha mai dubitato e non dubito
Questo è Terracini al settantotto grazioso
Grazie a tutti voi grazie a forse grazie al Sindaco Grazia Paternostro ci vediamo alle prossime iniziative sul centenario del PIL del Partito Comunista grazie
Va
Bene
Prima di Natale di casa arabista spiega ottenuta a Sassuolo