Una scuola libera. Per una vera uguaglianza nella libertà di scelta educativa

Grazie tutti e tre
Questo è l'ultimo degli incontri che abbiamo delicatezze Mazzorana Monia alla alla scuola il diritto all'istruzione incontri che ci sono sembrati doverosi in un anno come questo dove come dicevamo prima la scuola è stata completamente le leggi le le debolezze della puri
Del sistema scolastico rispetto al diritto all'istruzione sono state completamente iniziando
Perché probabilmente non sarà comunque un anno di di di come dire
Che che riuscirà ad essere preso come punto di riferimento per migliorare non sarà ripeto e lo dico con con tono pessimistico ma l'esperienza poca esperienza nel che Olmi mi insegna che purtroppo non sempre dalle il innanzi diciamo quasi mai chi governa impara
Dai dai propri errori o appunto dalle dalle proprie mancanze
I primi due incontri sono stati dedicati il primo al finanziamento del sistema scolastico il secondo alla parte più dolente se volete di questa
In questa vicenda di questa di questa esperienza e cioè la all'integrazione degli studenti disabili nelle scuole che sembra funzionare funziona benino quando tutto va bene diventa un diritto completamente negato quando le cose vanno male
E oggi tira un po'le fila auguriamo un po'più alto se volete con un incontro sulla sulla scuola libera
Nella nel convincimento comune la scuola italiana si divide tra scuola pubblica scuola privata
E la seconda estranea rispetto al sistema di istruzione in pubblico realtà non è così le scuole
Paritarie sono inserite nel sistema pubblico non soltanto per una questione economica ma soprattutto anche per una questione curriculare cioè sono scuole che devono comunque rispettare
Non è un disegno scolastico preciso e deciso a livello centrale
Esiste una possibilità concettuale oltre che pratica
Di una scuola che sia vera di un'educazione di un servizio all'educazione che sia veramente estraneo al sistema pubblico che sia veramente libero da l'ingerenza del sistema pubblico e ammesso e riconosciuto quale quale ambito a quale novità c'è da questo punto di vista nella comprensione di questo di questo di questo fenomeno nell'anno in corso io da ho visto molte mamme molti papà organizzarsi
Di fatto con la Scullin del in supplenza appunto dell'assenza di un di un servizio scolastico degno di questo nome in questi mesi vuol dire che lo dicevamo con Solana la volta scorsa no anzi in un altro in un altro seminare curavamo in trame della Fondazione Kuliscioff vuol dire che
La scuola la scuole come la conosciamo è morta ma e ma vive ancora l'istruzione di questo ne parliamo appunto stasera con Gian cristiano desiderio
Che giornalista e docente al liceo Manzoni di Caserta e se posso anche un un caro amico
Tommaso anche esiste anche stilisti che è professore ordinario di management al Politecnico di Milano e poi con la sua mamma Monia Fini che ci tenuto compagnia durante tutto questo ciclo lei per primo la parola professor desiderio
Mi ricordo scusate faccio faccio il vigile di turno vi ricordo dal Dell'Anna nostra idea di dieci massimo quindici minuti per un primo giro e poi e poi un secondo giro
Sì grazie
Grazie sirena io veramente farlo poco in modo tale da non fare un un monologo anzi se mi dovessi dimenticare di questa premessa interrompete mi in modo tale che possiamo fare un dialogo tra di noi che credo sia interessante sia per noi sia per chi eventualmente città dovesse ascoltati
Allora si questo è sicuramente un anno
Particolarissimo perduti ma soprattutto poi per la scuola
Perché la scuola è veramente in quest'anno arrivata al capolinea non semplicemente perché è finita alla scuola ma perché si è trasformata e passate in un ulteriore epoca della sua storia di oltre un secolo e mezzo che segue negli stessi anni del nostro Stato nazionale ed è quel Periodo che io ho chiamato dell'apposto scuola
Cioè ciò che scene dopo la scuola e ciò che c'è dopo la scuola un totale nel senso di smarrimenti torvi dimenticanza di oblio di che cosa sia la scuola
Però questo non significa che venga meno l'esigenza della scuola anzi esattamente l'opposto
Proprio perché si è smarrito il senso della scuola
Emerge invece l'esigenza della scuola perché la scuola è prima di tutto una necessità della società prima ancora che un un diritto che deve essere dovrebbe essere garantito dallo Stato
Io però se mi consentite vorrei soffermarmi su un problema soltanto e cioè la risposta a questa domanda
Come funziona la scuola italiana
Perché se rispondiamo a questa domanda forse riusciamo un poco a orientare Chirac capire poco qualcosa in più
La scuola italiana funziona in questo modo qua
E mi riferisco soprattutto alla scuola di secondo grado funziona così funzionerà sulla
Sulla diffusione nessun rilascio di un certificato di un diploma
E quindi funzionerà con gli esami di licenza completata la scuola media viene consegnato un certificato che si chiama diploma sulla base di quel diploma
Lo studente può scegliere la scuola e può iscriversi in qualunque scuola
Inizia a frequentare la scuola di secondo grado
Svolge i suoi anni e alla fine di quel percorso fra un altro esame di licenza che in questo caso viene chiamato esami di Stato
E gli viene rilasciato un secondo certificato sulla base di questo secondo certificato
Che ha un valore legale e un valore pratico
Si può iscrivere all'università a qualunque indirizzo di studi dell'Università qualunque sia la scuola che Luís ha frequentato ci può iscrivere in qualunque università
Si svolge i suoi studi all'università e dopo tre anni e poi si ritiene di continuare dopo altri due anni gli vengono riconosciuti altri due diplomi altri due certificati
Che hanno anche in questo caso un valore legale e un valore pratico sulla base di questi certificati
Che cosa fa il nostro studente che ha intorno ormai ai
Venticinque ventisei anni
Dovrebbe entrare nel mondo il così detto mondo del lavoro in base al suo certificato
Senonché accade che molto spesso non vi entra nel mondo del lavoro con cui il certificato
Sia nel mondo statale
Sia nel mondo parastatale
Sia nel mondo delle professioni
Quantunque quel certificato abbia anche un valore professionale
Perché molto spesso quel quel certificato ultimo che gli viene riconosciuto anche proprio un valore di carattere professionale il ministero della della ricerca a una proposta di legge
In cui sì riconosce al valore della laurea anche il valore abilitante cioè quello professionale
Ora questo è il modo di funzionare della scuola italiana ossia riconoscendo al certificato al diploma
Un valore pratico legale
Senonché qui accade la cosa strana stravagante che siccome noi attribuiamo a questo guarda questo certificato un valore che in realtà non ha ha noi non otteniamo né che quel certificato abbia un valore di carattere culturale cioè di preparazione di preparazione culturale però ho ricavato dottorale
Ne che possano venire un valore di carattere pratico professionale
Cioè apprendo caricato in maniera eccessiva il valore di quel certificato e volendo prendere come si suol dire
Due piccioni con una fava noi non riusciamo ad avere nei due piccioni cioè la preparazione culturale e la qualifica professionale e perdiamo pure la fava
Questo è il mobile funziona della scuola italiana
Riteniamo cioè di preparare competenti e Attraverso invece la cosiddetta didattica della conoscenza e della competenza riusciamo invece a mettere al mondo incompetenti
Naturalmente ci sono tutte le eccezioni che si vuole in questo in questo in questo sistema va vada sì però così funzione il nostro sistema
Come si può uscire da questo sistema
Cv uscire da questo sistema togliendo finalmente ma quel pezzo di carta un valore che non gli appartiene ossia quello pratico
Legale
Infatti se noi togliessimo al diploma il valore pratico legale che cosa accadrebbe
Accadrebbe che necessariamente acquisterebbe valore la scuola
L'insegnamento la preparazione la cultura mentre infatti il diploma io lo posso diffondere lo posso regalare lo posso comprare
La preparazione la cultura il miglioramento l'apprendimento l'insegnamento è non li posso regalare non li posso comprare gli posso soltanto come un cui ristampare allora il punto è la scuola valori o no
La cultura valore o no l'insegnamento valore o no questa è la questione di fondo che noi dovremmo riuscire a mettere a fuoco
Abolire il valore legale del titolo di studio in concreto dunque cosa si modificherei significherebbe togliere i gli esami di licenza
E introdurre i gli esami
Di ingresso nelle scuole
Cioè in sostanza significa questo significa che conclusa la scuola media
Il ciclo di studi termina
Allo studente non viene rilasciato nessun certificato dal valore pratico legale ma semplicemente un certificato dal valore culturale pasta
Lo studente può iscriversi ad altre scuole superando degli esami
Che non sono più dunque degli esami in uscita ma sono invece degli esami in entrata faccio un esempio mi voglio iscrivere al liceo devo superare un esame per essere iscritto in ad essere ammesso in quella scuola
Voglio frequentare la l'istituto tecnico per geometri devo prese Parco Frigo le superare un esame per potermi iscrivere in quella scuola in modo tale che lo studente possa scegliere la scuola
Ma anche la scuola possano scegliere lo studente sulla base di cosa sulla base della preparazione adeguata frequentare quell'ordine di studi
Sì percorre il l'indirizzo di studi e alla fine di quella di quell'indirizzo di studi studi non c'è nessun esame di Stato da fare
Nessuno
Che non avrebbe alcun alcun senso
E gli istituti terminano non si lascia nessun certificato dal valore pratico legale
Ci si può iscrivere all'università
Ma per iscriversi all'università c'è bisogno di superare un esame d'ingresso all'università
Cioè bisogna dimostrare sul piano di esami scolastici accademici che si hanno quelle preparazione
Quelle quei requisiti per poter frequentare quell'indirizzo di studio quella facoltà
E così alla fine della facoltà anche la facoltà non rilascia nessun diploma dal valore pratico legale non soltanto un valore a Carden Niccolò
E dunque per entrare nel mondo delle professioni c'è bisogno
Di fare l'idea di sì un esame di Stato UNESCO un rigoroso esame di Stato
Per poter accedere al mondo delle professione e in questo modo si verrebbe a distinguere e separare
Le pere e le mele cioè quella famosa didattica delle conoscenze e didattica delle competenze che non possono stare insieme
Che noi mettiamo linguisticamente insieme marche non mettiamo nella pratica dell'insegnamento e dell'apprendimento insieme semplicemente perché non ci possono stare
Per sforzi che noi vogliamo fare non ci possono stare perché la qualifica professionale
La competenza professionale non è tanto il frutto di un insegnamento e di un apprendimento quanto il frutto invece di una formazione sul campo di un cioè tirocinio
Che avviene soltanto quando quel soggetto è stato debitamente formato sul piano culturale
Questa cosa che io ho descritto passa alla storia della storia della scuola e della storia della pedagogia come scuola libera
Cioè non soltanto scuola parificata e già nel nome significa che qualcuno mi parifica asse spesso ma come scuola libera cioè scuola in cui esista le scuole gestite dallo Stato
E le scuole che sono pubbliche a tutti gli effetti e che non sono però gestite direttamente dallo Stato
In questo modo qua
Non solo riuscì riuscirebbe andare di nuovo valore alla scuola alla formazione alla cultura ma si darebbe anche effettivamente una serio riconoscimento alla funzione della scuola di Stato che potrebbe
Mirare le sue forze soprattutto lì dove il diritto allo studio diviene meno e in Italia il diritto allo studio viene meno in molte parti d'Italia
Perché queste cose non si fanno perché non solo non ci vanno ma perché non cinque non ci poniamo proprio il problema non ci poniamo proprio il problema perché perché la scuola in Italia è concepita soltanto come scuola di Stato
Che la scuola di Stato viene equiparata sic et simpliciter alla scuola pubblica quasi come se la scuola di Stato fosse qualche cosa che nascesse sugli alberi e così invece non è
E quindi quando si affrontano questi problemi Italia scatta immediatamente un pregiudizio di natura ideologica con cui il discorso viene assolutamente cancellato
Legato sul nasce e poi per un secondo motivo una cosa del genere sembra una cosa obbrobriosa perché si va a toccare quello che il una sorta di tabù cioè
Il lo Stato professionale dei docenti e di conseguenza
Lo stipendio dei docenti ossia chi vaga i docenti allora
Se noi mettessimo
Fermassimo questo aspetto dicendo no i docenti comunque vengono pagati dallo Stato forse potremmo fare un passo avanti e una volta che abbiamo messo a posto la questione del portafoglio ci potremmo effettivamente dedicare a mettere a fuoco
La questione
Fondamentale della scuola
Perché e concludo
Forse questo anno
Ci ha voluto probabilmente insegnare una cosa e cioè che una più o meno decente più o meno passabile
Democrazia moderna non può esistere se non capisce realmente u un serio sistema dell'istruzione
Ma concludo qua
Quindi spero di essere stato anche nei tempi nazionale prima avevi ragione
Cioè se è stato c'è c'è una proposta qua quanto hanno in più concreta possa essere ti ringrazia anche stiano Tommasa casinisti
Sarà una Rama no perché non sapeva però proprio cioè cioè cioè c'è già tutto
No infatti io anzitutto vi ringrazio per questa opportunità di di scambio di riflessione insieme al professor desiderio e ringrazio Istituto Bruno Leoni capre sul possibile diciamo questo dialogo e sovrana che sta battendo da tempo perché questi temi siano riproposti diciamo alla alla discussione pubblica che è il luogo giusto dovrebbero stare
Io reagisco a quello che che è stato ora descritto è proposto perché oltre a una fase diciamo di oltre una fase di diagnosi del problema qui è stata proposto anche una un'ipotesi diciamo di affronto delle problematiche è stato evidenziato
E parto da queste dicendo che il tema dell'abolizione cosiddetto dell'abolizione del valore legale del titolo di studio
è un tema e irrinunciabile nella discussione rispetto diciamo alla scuola aperta a una una descrizione di che cosa voglia dire avere un sistema scolastico aperto
Ma io prima che andar dietro diciamo a questa proposta concreta politica
Voglio fare diciamo un passo indietro rispetto al al problema per come è stato diagnosticato dal professor desiderio io penso che il problema stia in questi termini
Se l'educazione ha un valore cioè se la trasmissione di conoscenze di competenze di una cultura di un modo di essere di una certa idea del mondo della società dell'economia
Se questa cosa qui ha un valore e se la scuola il luogo dove questa avventura educativa avviene cioè il luogo istituzionale luogo organizzativo dentro cui questa avventura avviene questo luogo a una grande responsabilità
Ha un grande valore intrinseco
Perché vuol dire che in quel luogo intenzionalmente si crea lo spazio
Il tempo
Affinché il processo educativo possano venire
Ora il problema per come lo ha delineato
Gente che stiano prima
E che le le attese le aspettative
Che noi abbiamo individualmente e collettivamente sul ruolo di quel luogo sono aspettative che sono andate nel nel corso del tempo affievolendosi
Quindi è partita la la definizione diciamo del luogo come del del luogo scuola come ambizione di ospitare questa avventura educativa ma nel tempo si è trasformato nella in realtà atteso che quel luogo produca nel migliore dei casi individui con determinate conoscenze competenze
E nel peggiore dei casi individui con in tasca un pezzo di carta da poter poi utilizzare all'interno dell'economia e della società
Questo impoverimento sulle aspettative rispetto a quel luogo ha portato tutte le conseguenze che sono state già delineate e che per la verità anche a a di peggiori
Dove sta il il riscatto allora di un luogo del luogo scuola
Sta nella presa di consapevolezza individuale e collettiva dell'importanza invece che
Ciò che avviene dentro il luogo scuola e ciò che virgolette mi si passi il termine economico produce
Quel luogo come e Cecchi di breve medio e lungo periodo sulla vita dei ragazzi
E sulla vita della collettività in quei ragazzi Rivola
Ciò dovrà dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che ciò che avviene all'interno del sistema educativo
è destinato a produrre condotti
Buoni o meno a seconda di come è fatto quel momento diciamo di come fate con l'esperienza educativa
Sulla vita di ciascuno di noi e di tutti noi
Non possiamo quindi accontentarci del fatto che sia sufficiente a determinare le regole attraverso cui queste istituzioni devono vivere e sperare che questo genere di risultati positivi per i ragazzi che frequentano per gli insegnanti che ci vivono per la collettività dentro cui costituzione o
Occorre davvero porsi la domanda profonda che ha posto già cristiano della sua relazione che ha qual è il valore a cosa vale qual è il valore del dell'educazione dell'istituzione scolastica
In questo io per stare sul tema che c'eravamo posti oggi identifico il principale problema intorno a una risposta a questa domanda
Sul fatto che a un certo momento lo Stato si è
Diciamo abrogato
Il diritto di definire sia il contenuto
Che la forma di ciò che deve avvenire all'interno dell'istituto del dell'avventura del processo educativo dall'avventura educativa
E che quindi debbano essere insegnate certe cose
In un certo ordine
Con certi specifici obiettivi con certe specifiche modalità
Ecco questo ha portato mi pare
Ha due ad un impoverimento complessivo dell'esperienza educativa
Legata alla
Omologazione
Di ciò che omologabile non è per sua natura che nel processo educativo
Allora a me pare che la sfida principale che abbiamo di fronte come liberare
Le energie positive di coloro che fanno per vocazione per missione per mestiere la scuola
E che hanno capacità
Abilità voglia interi
Su quello che dovrebbe essere invece l'esperienza educativa loro parole innocenti
E di chi istituisce scuole
E dei ragazzi che frequentano le scuole dobbiamo liberare queste energie
Dobbiamo fare in modo che sia possibile
Per chiunque viva diciamo un'esperienza educativa all'interno della scuola
Per seguirla nel massimo della libertà possibile
Secondo un disegno intenzionale
Dell'obiettivo che si persegue attraverso il fare scuola
Senza aspettarsi dall'alto
Indicazioni
Puntuali
Su come l'attività scolastica dovrebbe essere realizzata e per quali finalità
Cioè dobbiamo tendere mi pare
A quello che tecnicamente si definisce un sistema educativo plurale
Per il plurale intendo dove possono coesistere certamente una proposta da parte del settore statale o pubblico
Di un certo tipo di educazione ma che quel tipo di educazione non esista come unico modello possibile di riferimento
Ma in cui possono coesistere
Le decine e centinaia di possibili alternative come proposta educativa
Per esplicito
Intenzionalmente differenti da quelle del settore pubblico
Che certo abbia in un meccanismo di come dire verifica di certi livelli di apprendimento su determinate conoscenze ad esempio secondo la modalità che definiva prima il professor desiderio ma poco su su come questo debba avvenire
Come dire rispetto alla tensione che raccontava prima il professor desiderio mi sembra secondario ciò che è primario
E che ci sia e che si è lasciata libera
La l'iniziativa dei singoli e voglio dire di più
Dei singoli associati che vedono nel nel mettersi insieme intorno a una certa idea di educazione accettino di scuola certo di cultura la possibilità di istituire luoghi istituzioni scolastiche organizzazioni modalità educative tra loro differenti e che questi siano guardate non con sospetto
Ma se non guardate con favore
Dall'autorità pubblica
Che non siano ostacolate ma che se non Favourite
Che non siano tollerate ma che sono promosse
Che non siano lasciate alla capacità di spesa dei singoli ma che siano finanziate
Dal settore pubblico
Il sistema educativo plurale
L'ideale in questo senso è un sistema in cui coesistono
Tante istituzioni tra loro differenti con disegni di obiettivi differenti tutte egualmente sostenute
Dalla fiscalità generale come investimento nell'educazione del popolo
E che quindi ci sia la possibilità per ciascuno e per chiunque
Di accedere a parità di condizioni
A scuole che ha che offrono
Un una proposta educativa differente
Per questo chiudo in realtà il vero punto culturale io sono molto d'accordo con con la chiusura dell'intervento professor desiderio perché perché non si discute di un sistema educativo di questo tipo
Non è per ragioni tecniche io credo che su questo la la l'esempio encomiabile isolana Monia in questi anni abbia dimostrato che su tante tecnicalità
Possiamo entrare discutere e non c'è più non ci può essere un alibi
Che è un problema del meccanismo di finanziamento che è un problema perché su questo stato approfondito più riprese in tante direzioni
Con tante modalità tra loro alternative rispetto alle quali peraltro si potrebbe decidere come dire sul modello al modello biglietto a tante volte grossolana ci siamo che su questo abbiamo discusso nel merito
E non è più grave tecnicalità
Penso che sempre ma culturale
E Blair culturale
In tanti in troppi
Ci siamo come dire lasciati convince del fatto
Che il il il diritto all'istruzione è un diritto che viene concesso dallo Stato
E che quindi noi possiamo e dobbiamo come dire
Uniformarci a quel tipo a quel tipo di di proposta educativa
E invece a mio parere noi possiamo e dobbiamo riappropriarci di un diritto all'istruzione che di ciascuno
Del del bambino del ragazzo del bambino della ragazza della sua famiglia della sua comunità
E che questo sia riconosciuto valorizzato e finanziato da un settore pubblico che è amico di queste diversità di questo eterogeneità di questo pluralismo
E che non intende invece soverchiare con un proprio modello uniforma ente una possibile diversità che non può che far bene alla crescita culturale e sociale del nostro Paese
Grazie non estragga esistevano veramente niente da aggiungere se non passare la parola saranno Monia
Buonasera tutti ringrazio davvero l'Istituto Bruno Leoni grazie non mai a sufficienza per questo momento culturale ma poi mi permetto di dire ridurre due amici posso dirlo vernice due persone che stimo moltissimo il professore che esiste già cristiano che si deve perché coloro che sono con lui l'esempio di quei docenti che approfondiscono liberali
Al confronto perché anche fra gli studiosi non è che tutti la pensiamo allo stesso modo comici perché sa che esiste questa è la bellezza e quindi questo
Questo assiste che mi avete lanciato mi importa subito a dire la bellezza della riflessione dell'argomentazione della discussione ed è questo che rende liberi e che evita l'omologazione che noi dobbiamo temere il più nonché già cristiano desiderio consolano armonie romanza resisterà
Dottoressa Sileoni discutano sulla soluzione perché ci siamo vocazione questo che stando a prima dal primo nella domanda che gli orange provocatorie oggi noi in Italia abbiamo dei giovani dei ragazzi capaci di redigere delle argomentazioni
Il leggere nelle discussioni di tenere un dibattito e su questo io non si dà solo se loro si dà la scuola cioè se sono quelle premesse valide se altrimenti l'omologazione in queste ore c'è
Mi hanno detto bene chi mi ha preceduto ha reso quasi timore lo dico non per piaggeria perché mi conosce De troppo bene dal pensare che io sia una che dice le cose così e coi dottoressa Sileoni aggiungere qualcosa di forte
A queste verità incontrovertibili loro due sono già l'esempio concreto che sapere che la conoscenza permetterà ai nostri ragazzi ma neanche e non è vero che idolo perché noi non chiediamo a chiunque col quale stiamo interloquendo fammi vedere diploma di laurea amica mia polverosi sotto il braccetto con diploma di laurea o Parma e capisci
Che cosa si è nutrito fino al giorno prima no evidentemente
Allora in questione imprese desiderio già se lo desidera casi sigillando la Conterno dottoressa Sironi Sironi che in questi nostri per quelli in Arabia cercando quello di dire questa cosa
Creare le premesse perché capitale umano non vada perso perché si viene aperto il capitale umano come giustamente ha detto il dottor Draghi e lattine perché i sussidi termineranno
Terminati i sussidi nostri ragazzi avrà sul tuo la libertà di scelta e l'attività di fare redento quelli non si tratta più di favorire la scuola paritaria di favorire nel pluralismo si tratta semplicemente in queste ore di porsi una domanda di fondo poi l'immagine dell'Italia che non vogliamo avere da qui abbia perché se no poi ad avere un'immagine così come ce l'hanno descritta minuziosamente precisamente i due relatori presidente già Cristiano Desideri e Tommaso sei mesi allora investiremo sulla scuola quale scuola
E le soluzioni sono già servite su un piatto d'argento c'erano già servite a loro stessi evidentemente creerà quelle premesse perché i nostri ragazzi
Domani non sono richieste riusciranno a pagare il debito che noi oggi stiamo andando a siglare andranno un'Italia che torna ad essere protagonista se al contrario noi vogliamo un'Italia Bach che si accontenti dei successivi in Italia quindi da gestire delle logiche degli ammortizzatori sociali dell'omologazione
In venendo alle persone di avere un pensiero ma soprattutto una capacità di sostenerla la propria idea di argomentare la di rinforzare la con una serie di elementi se tutto ciò non riterrei pericoloso allora non investiremo sulla scuola semplici a questa domanda dobbiamo rispondere di fatti
Polesella in relazione con non le faccio neanche vedere
Pongo comunque sempre battute conto come tutte le disgrazie che interessano le nostre esistenze sono quel cigno nero come ci spiegherebbe il degnissime persone casinisti essendo gente esperto di questo come si direbbe del professor Gianpi stiano desiderio nella sua arte filosofica è un'opportunità se incontra il talento come tutte le disgrazie
Ossia giungere io che il Coni de e quella tragedia chi ci pone di fronte alle nostra
Guardiamo mettere limiti che comincia a portato in evidenza per capire perché è necessario fare quello che ci è stato
Il collega ha ripresentato un'emergenza didattica
In media come far ripartire la didattica didattica a distanza didattica presenza metà e metà come tale quindi questo era evidentemente realizzabile per una scuola statale soltanto dotandola di autonoma
Come fa un dirigente della scuola statale a far ripartire la scuola
Una realtà complessa con una programmazione con una progettualità in una didattica che non può essere più quelle in presenza ma deve essere l'istanza che non è la ripetizione di quelle presenza facevo l'appello
Fisicamente presente faccio l'appello on line non cambia nulla tutt'altro e qui sia perde la sfida grossa dell'autonomia come si legge l'autonomia c'erano già ben spiegato ampiamente non aggiungiamo nessun particolare quindi e la scuola del Congo che ha bisogno delle loro soluzioni non è più solo il pluralismo educativo è proprio la scuola
Che non riparte senza quelle soluzioni la con ricavi aperti un'altra sfida che la sfida dati che abbiamo già dette nella sfida educativa noi abbiamo perso non sono un patrimonio culturale enorme ma abbiamo perso i nostri ragazzi più fragili disabili ma anche quelli utilizzabili fragili non era hanno vissuto la situazione di leggenda odierno arriviamo anche noi come adulti una situazione di stress e di dissociazione della realtà incredibile
Questo che cosa priva come è stato gestito in queste ore è stato gestito con una serie di norme e che un dirigente scolastico comprenderà benissimo che venivano inviati da Roma un giorno sì e l'altro pure in una contraddizione netta di quelle precedenti oggi la mascherina sì domani la masticano
Oggi un metro si Lovanio mezzo no oggi le bollino per terra domani il bollito per erano e quindi i dirigenti erano fortemente occupati a gestire l'organizzazione
Quelli lontani dal poter gestire la sfida educativa non solo perché era prima di risorse ma anche perché non avevano l'organico organico che ricordiamo cara mancano centocinquanta mila sono i precari e vanta oggi singolo concorso volevamo risolverlo il fatto stesso che il concorso stesso avvocato porta all'evidenza che quell'organico non è stato nominato quindi i problemi che aveva telefonici sono ancora oggi
è sovraffollamento delle aule dei mezzi di trasporto e la carenza di organico non è che magicamente il sette di gennaio non ci saranno più perché ne abbiamo chiuso non facendo niente dei malumori
Punto quindi non ci illudiamo oggi della curva dei contagi tedesca riapro miracolosamente ovunque problemi irrisolti poi l'ingresso urbani giocoforza aggiungo giocoforza chiuda eh eh si vince facile a quel punto ora di fronte annullano maglie l'attesa sfida e concludo che economica riportato in auge quella che viene espresso intorno agli assistiti che quello della libertà
Allora non originali anzi la scuola statale nomi autonoma perché il dirigente si Bonanno ha un'autonomia da di risorse alla scuola paritaria nomi libera
In un sistema senza autonomia e senza libertà evidentemente alla prima disgrazia alla prima tragedia sistema scolastico e il bronzo
Vedere quando voi siete dei genitori costruiti gli succede un problema de alle spalle robuste riuscirà a reggere anche questo un po'ecco il sistema scolastico non aveva le spalle robuste non ha retto l'urto ragion per cui la scuola Ripa
Quindi concludo così
Noi oggi abbiamo avuto la possibilità di concludere un percorso evidenziando nei modi e nei giorni precedenti col presidente il modello Lombardia il modello veneto che timidamente sono dei modelli italiani se proprio non vogliamo qualcun piani dall'Europa
Potremo implementare oggi noi abbiamo messo come dire dottoressa Sileoni la ciliegina sulla torta abbiano confezionati il pacchetto che il passetto le soluzione ci sono state servite rimane però per la domanda qual è l'Italia che io da via le indagini uno soluzione a o sul G20 in base alle risposte chiederemo delle soluzioni che ci sono state fornite saranno realizzati oppure saranno aumenteranno
Ci corre però l'obbligo
Dire che non è che verranno non verranno realizzate se non verranno realizzate perché sono irrealizzabili perché sono un gruppo di studiosi che non hanno contezza con la realtà o soprattutto perché mancano le risorse
Ma semplicemente perché noi abbiamo un'immagine di Ilaria D'Agostino
Grazie
Un'immagine da costruire un'immagine da Sky filiere
Giada alla l'anno in corso cioè andare a al feto un molte molte cose temo che diciamo la parte redini Dini demolizione infine hanno deciso diversamente da quanto accade di solito molto difficile in questo caso dalla parte di costruzione se come definite
Esaltante ma basterebbe quello che ha detto il professor desiderio per per costruire no
Di proposte concrete a terra ce ne sono tante noi negli anni passati per esempio
C'eravamo anche occupati nelle scuole libere delle feste uno il credo che il professore naziste abbia fatto anche negli studi comparati su questo tutte cose rispetto alle quali c'è però prima da demolire un intero che è l'impegno notorio della erogazione del sapere e della conoscenza
Che che che lo Stato si tiene si tiene ben stretta l'invito a un secondo giro se volete c'è anche Scano
Il siccome non c'è
Vallejo serie sesso diceva suor riceveranno
Il riferimento ad esempio alla
All'autonomia scolastica al lavoro di dirigenti cioè dei presi di
Cos'è un dirigente scolastico in Italia
è un funzionario di periferia del ministero
Questo
è un uomo del ministero che invece di lavorare a viale Trastevere lavora in una scuola
E che deve applicare le norme dei ministero
Di fatto l'autonomia non c'è
In fondo l'autonomia che cos'è quando una l'autonomia nasce semplicemente quando a un certo punto della storia della scuola italiana i presìdi si uniscono perché rivendicano
Una tutela normativa affinché non gravino eccessivamente sulle loro spalle lei norme di insicurezza del controllo dei loro edifici tutto qua
Questo è tutto
Col passare del tempo e con la pervasività della tecnologia si stringe sempre di più il rapporto tra il ministero e lei dirigenze degli istituti
Ormai il ministero può amministrare gli istituti attraverso le e-mail
Attraverso dei nomi
Poiché quelle disposizioni possono essere applicate c'è minore
Però vedete quello che è accaduto e così come il rinvio dirigente è un funzionario di periferia del ministero
Anche i docenti mi duole dirlo
Anche i docenti altro non sono che impiegati del ministero
Non solo
Ma lo vogliono proprio essere impiegati del ministero
Prima giustamente
Tommaso a casa Asti diceva
Ma noi non dobbiamo concepire il rapporto scolastico il rapporto educativo come qualcosa che viene calato dall'alto viene applicato ebbero così viene concepito
Viene concepito esattamente così
Il docente è una sorta di esecutore
Ma com'è possibile anche semplicemente innescare innescare il processo educativo sulla base di un'applicazione già una cosa è un punto tale controsenso
Perché la scuola è stata travolta dal conteggio
La scuola è stata travolta dal Göring perché la scuola italiana è di stampo napoleonico
è una scuola che nasce centralista e si sviluppa sempre come una scuola centralista
Ma una cosa è governare
Poche scuole
Altra cosa governare
Migliaia di decine di migliaia di scuole quante sono le scuole in Italia sovrana me lo dice il numero esatto non è prassi ettari poco ma noi ci rendiamo conto di che cosa stiamo parlando no
Ce ne rendiamo conto quando la scuola il sistema napoleonico al tempo faccio per dire
Della scuola gentiliana ecco non scendano assodato naturalmente non c'era questo numero di scuole e il sistema napoleonico grossomodo poteva funzionare
Ma quando le scuole incominciano a crescere in maniera esponenziale e questo avviene a partire dagli anni si tattica il sistema napoleonico incomincia subito ad andare in crisi
Perché chi deve governare non riesce più a controllare e a padroneggiare la materia che dovrebbe governare
E quindi se tu non riesci più a governare ad amministrare questa materia è evidente che arriva il cigno nero arriva il cigno bianco arriva quello che arriva e si porta tutta appresso
Questo è scontato non solo mai scontato anche che nel momento in cui arriva la bufera è scontato che lo Stato che il padrone della situazione che cosa fa
Presi di ai suoi Formentini
Ma questo è evidente
è evidente se noi passiamo dalla situazione scolastica alla situazione sanitaria cioè al cuore stesso della nostre epidemia ci rendiamo conto che la situazione è la stessa
Quando lo Stato requisiti esce sostanzialmente le nostre vite e ci dice che non dobbiamo uscire di casa ma lo Stato non sta facendo altro che tutelare quelle che sono le sue strutture sanitarie che sono enormemente ai fragili e che non regge rendere un lutto questo sta facendo nient'altro che questo
Questo avviene anche sul piano scolastico
Si può uscire dalla da questa da questa sorta di
Da questa sorta di labirinto
Che è un labirinto tanto Paratico quanto mentale
Io sono fortemente scettico in tutto questo sono scelti non credo non ci credo molto ci credo qui e subito il pregiudizio viene fuori
La scuola deve essere pubblica cioè deve essere soltanto gestita dallo Stato ed è evidente che si tratta di non di un pregiudizio ingenuo ma di un pregiudizio Piroso su questo non c'è alcun dubbio
Il tema è il mondo antico
Luigi Einaudi il famoso articolo trentatré della Costituzione quello che viene subito richiamato ogni volta con cui si deve Luigi Einaudi quell'articolo trentatré non lo voto
Non lo volle votare sapeva perfettamente che all'interno di quei libri di quell'articolo
Si sarebbe sviluppato tutto il sistema statalista dell'istruzione lo sapeva perfettamente il il povero uomo
Una volta Salvatore Valitutti disse la scuola italiana è nata come scuola di Stato e sarà sempre soltanto una scuola di Stato ciò che non aveva previsto Salvatore Valitutti non lo poteva prevenire e che a un certo punto questo enorme sistema
Si sarebbe dimostrato una sorta di gigante dai piedi d'argilla è questo il quello e lo spettacolo davanti al quale noi ci troviamo sia dal punto di vista materiale logistico cioè quello proprio strettamente amministrativo che cosa dobbiamo fare dobbiamo tenere aperte le dobbiamo tenere chiusi abbiamo gli autobus non abbiamo gli autobus
Sia dal punto di vista culturale cioè mentale dell'educazione
Ci troviamo all'interno di una sorta di labirinto di una sorta di come diceva Saverio Vertone di ultimo manicomio est purtroppo è così
Purtroppo è così e se noi a questa questa crisi rispondiamo con come si vuole fra con la logica dei sussidi il il percorso la strada che abbiamo davanti non solo sarà una strada brevissima e accidentata ma sarà o una strada che farà scendere all'Italia un ulteriore gradino verso un ulteriore degradazione della nostra vita civile e della nostra vita
Democratica duole dirlo duole dirlo duole dirlo ma purtroppo questa è la scena che noi abbiamo che noi abbiamo davanti
Non sarà gratis
Sì io cercherò di
Pur condividendo diciamo devo dire una certa dose di pessimismo
Rispetto a quello che ora espressa desiderio ma solo perché sono le le le sette di sera dopo una lunga giornata di lavoro prevalso diciamo l'aspetto pessimistico quindi provo mettere a fianco della sua riflessione l'aspetto quello che io vedo come possibile diciamo aspetto invece ottimistico
E e e faccio due osservazioni veramente volanti
La prima è in che cosa vedo la speranza di di provare ad affrontare una situazione che indubbiamente
Larga misura come sta a tavola descritto
Io la vedo nel nel ritornare dell'interesse di tanti
Intorno ai destini della nostra scuola
Cioè alla preoccupazione che tanti forse perché hanno visto più da vicino e più continuativamente ai propri figli diciamo casa lungo tutto questo periodo alternandosi a scuola ma in un in un ricrescere di
Attenzione di consapevolezza dell'importanza che la scuola per il presente per il futuro per l'esperienza umana presente e futura dei propri figli
Allora io credo che il diffondersi di questa consapevolezza magari incerta sulle forme che dovrebbe prendere diciamo un nuovo interesse uno interessamento al mondo della scuola
Ma il diffondersi stesso di questa consapevolezza non può che portare alcune energie
Che che possono condurre diciamo se non altro a esplorare strade che fino adesso sono stati esplorati
E e qui arrivo diciamo al tema se posso provare un po'diciamo almeno per quello che mi riguarda a a lanciare un ulteriore spunto di lavoro sui temi che ci siamo detti perché io sono tradizionalmente quello che faccio e andare in giro a cercare di raccontare la necessità di affrontare il tema della scuola libera sotto il profilo finanziario perché un po'è il mio mestiere ed è quello diciamo il tema della del liberare le energie nelle scuole attraverso una vera parità sotto il profilo finanziario economico e finanziario è un po'quello a cui mi sono dedicato pongo in tutti questi anni ma l'altro aspetto che vorrei provare a cominciare a buttare anche come riflessione poi sperando che colga nel seme del regia di di di Sorana memoria la la possibilità di una battaglia per il futuro
E anche quello devo dire della scelta indecenti perché la la diciamo il tema culturale che ha sollevato già anche stiano i suoi in questo secondo intervento
A che fare con la con la possibilità che chi vive dentro la scuola si ponga continuamente la domanda di qual è il valore della proposta educativa che viene fatta e la concretezza della risposta a questa domanda si vive nella quotidianità della vita della scuola
E allora passa alla risposta sul valore culturale dell'esperienza educativa che ciascuno di noi è fallito scuola passa dalle braccia dalle gambe dalla testa dei docenti fino alla scuola tutti i giorni insieme ragazzi
Allora io credo che se noi ponessimo indicato
Certamente a tutte le scuole diciamo nostro tali ma voglio dire di più alle scuole statali
La responsabilità di scegliere il proprio corpo docente allora emergerebbero tutte quelle domande profonde che hanno che fare con con quali criteri seguire duecento
Qual è la priorità che voglia perseguire qual è il disegno culturale l'offerta culturale la proposta educativa che voglio perseguire la mia scuola perché siccome quella proposta passata la proposta che fra i docenti
Il fatto che qualunque qualunque comunità scolastica si interrogasse quotidianamente
Sull'offerta che fa ai propri studenti e alla propria comunità di riferimento ecco un'autonomia maggiore in questo ambito mi sembrerebbe imporre una riflessione senso buono una riflessione ciascuno su qual è il disegno del cattivo che intendiamo che intendiamo perseguire ecco mi sembrerebbe un passo coerente con un'idea di di una maggiore libertà per le scuole
Posso aggiungere non sono la libertà nelle fondamenta non mancherà libertà di fare minore stare sono o funzionari come diceva
Gian cristiano o dirigenti scolastici cioè fondamentalmente oggi professore è sempre professore funzionario diciamo sempre lo stesso inquadramento
Si tratterebbe di chi si dedica anima e corpo
A all'all'insegnamento sia che lo viva con una vocazione sia che faccia il fannullone per dirla con un termine andava di moda qualche anno fa per per i dipendenti pubblici
Ecco forse qui dell'economia ci potremmo un po'insegnare proprio Saragat esistente gli incentivi e disincentivi funzionano non non risolvono tutti tutti i problemi del mondo ma un po'funzionano
Allora io sto che è una strada che assiste alle diciannove e quindici si deve salutare
Credo che la conversazione sia stata ricca veramente ricca a partire da un concentrato
Di di di di realismo e di concretezza del professor desiderio fino ai convinti
Del professore Del sistemi e di sovrana Monia peraltro professore assiste punto anche a livello ho sparato ha studiato le prospettive di maggior autonomia scolastica perché appunto dalla dall'esperienza degli altri Stati si possono si possono imparare
Apprendere cose nuove che senza necessariamente a scardinare un sistema che è molto difficile io condivido purtroppo il pessimismo
Diciamo cristiano è molto difficile da scardinare possono però insulare un po'un po'di leader
Libertà in più porno sull'esempio delle delle Charter Skull su cui appunto se non ricordo male
Tommaso aveva fatto uno studio uno studio comparato e che forse se ce le avremmo avute avrebbero sollevato un po'l'onere di tornare a scuola per le scuole statali al pari di quanto non l'ho fatto le scuole paritarie assente
Appunto le linee credo che Fossa presidente davvero
Cose belle
Che con l'entusiasmo di Solana Monia Alfieri e speriamo di portare di portare avanti per quel poco bene che possiamo fare il il ciclo devo che avevamo immaginato si si ferma qua ma noi spinti da saranno noi non ci fermiamo sicuramente
Noi abbiamo davanti a noi i nostri alleati quindi perché chi viene ospite il nostro coi paga e nel senso che delle
Senz'altro io vi ringrazio ringraziamo il proprio salto ma sa che esiste promossa da Gaetano desiderio Solana Monia Alfieri per questo incontro non solo per questo
Ci prendiamo le vacanze di Natale parlando di scuola ci prendiamo le vacanze di Natale almeno dai dai nostri incontri non non dalle cose che pubblichiamo scriviamo e cc giudice presenziavo Anno nuovo su come come renderle renderle concrete che la stampa cosa che talvolta si può farsi trattare e questo lo scoglio principale di convincere il grande monopolista del sistema obesi
Grazie ancora voi
Grazie