La guerra contro Saddam del 2003, la strage di Nassirya, l'Onu, Iraq libero

Con i documenti d'archivio che li ascolterete tra qualche istante questa volta vi porteremo al dibattito che si svolse alla Camera e al Senato e a Radio radicale il dodici novembre
Due mila e tre il giorno della strage di Nassiriya in Iraq quando un attentato alla base italiana che partecipava ad una missione internazionale di peacekeeping compagnia obiettivi provocò la morte di diciannove cittadini italiani tra carabinieri militari
Un cooperante è un regista li ascolterete innanzitutto quanto disse quel giorno a Montecitorio da Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ricordo il perché della presenza italiana in quel luogo è quanto disse il ministro della Difesa Antonio Martino interventi ai quali faranno seguito quelli dei parlamentari dei vari gruppi presenti quel giorno in aula tra i quali Adornato di Forza Italia Rutelli dalla Margherita D'Alema dei DS Conte dell'undici Pecoraro dei Verdi Diliberto dei Comunisti italiani
Al termine dei ripercorre ma anche un'ampia sintesi del dibattito che si svolse a Palazzo Madama in quelle ore
Con interventi tra gli altri del senatore a vita Colombo ad Andreotti
E dell'ex presidente del consiglio
In conclusione di ascolterete invece quanto quel dodici novembre due mila e tre si discusse a radio radicale sui temi evocati nel corso di una trasmissione condotta da Massimo Bordin con protagonisti Emilio Colombo senatore a vita Marco Pannella
In collegamento da Bruxelles e che rilanciò tra l'altro la sua proposta era che liberò far cessare in quel Paese ogni tipo
Di conflitto
Stamani quando abbiamo sospeso i nostri lavori
Il bilancio delle vittime
Dell'attentato terroristico a Nassiriya era
Purtroppo ancora provvisorio ora apprendiamo che gli italiani deceduti
Secondo l'ultimo bilancio sono undici carabinieri
Tre militari dell'esercito e un civile
Ad essi si aggiungono numerosi cittadini iracheni deceduti e feriti
Chiedo al Presidente del Consiglio al Ministro della Difesa
Di farsi interpreti del cordoglio dell'intera Assemblea presso l'arma dei carabinieri e le forze armate
Avrà luogo adesso lo svolgimento d'un'informativa urgente del governo sull'attentato al contingente militare italiano di stanza
Presso la base di cassa vieni rack dopo gli interventi del Presidente del Consiglio dei ministri del ministro a difesa
Interverranno i rappresentanti dei gruppi per sette minuti ciascuno in ordine decrescente secondo la rispettiva consistenza numerica un tempo aggiuntivo e attribuito al gruppo misto ha facoltà di parlare il Presidente del Consiglio dei ministri onorevole Silvio Berlusconi
Signor presidente onorevoli colleghi
Il dolore è in questo momento Cile sentimento di tutta la nazione
Un dolore profondo per le vite stroncate dal terrorismo durante una spedizione umanitaria e di libertà in soccorso al popolo iracheno in difesa della stabilità e della sicurezza e il Medio Oriente
Ma dobbiamo dire che proviamo anche un sentimento di orgoglio per il coraggio e l'umanità
Con cui i nostri militari in primo luogo l'arma dei carabinieri hanno saputo lavorare che lavorano
Per rendere sopportabile la situazione ai bambini alle donne agli anziani ai deboli che vivono in una regione martoriata trentaquattro anni da un regime infame
E adesso anche dal terrorismo
La nostra determinazione
Deve essere la stessa degli italiani in divisa che si sono fatti onore si fanno onore nella coalizione impegnata nel sostenere il cammino dell'Iraq verso la democrazia
Nessuna intimidazione Defence muoverci dalla volontà di aiutare quei Paesi a risorgere e a costruirsi un autogoverno
è una situazione di sicurezza e libertà
Da quando una guerra feroce è stata dichiarata dal fanatismo terrorista all'umanità intera
Con la strage dell'undici settembre
Questo governo forte del vostro voto del voto del Parlamento agito perché l'Italia fosse leale con i suoi storici alleati
Sicura disse e del suo ruolo nel contesto europeo cui appartiene come Paese fondatore
Capace sempre di proporre soluzioni utili ad una coalizione delle democrazie la più vasta possibile in favore della democrazia appunto e della libertà
Abbiamo lavorato e lavoriamo per l'unità dell'Occidente contro ogni forma di divisione di particolarismo come dimostrato anche dalla recente risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
E ci siamo impegnati senza risparmio di mezzi di energie per assicurare sempre che gli obiettivi della nostra missione fossero l'assistenza umanitaria e il mantenimento dell'ordine e della pace Durie tipi per le i quali le nostre forze armate si sono distinte e si distinguono da molti anni in diversi paesi del mondo facendo onore a se stesse e Alitalia
Era il dovere del nostro Paese
Era il nostro dovere e l'abbiamo compiuto
Era forse inevitabile che la reazione del terrorismo dopo l'inaudito attacco all'ONU alla Croce Rossa alle ambasciate cercassi di accanirsi anche sui soldati italiani
Amati e rispettati
Dalla popolazione irachena soldati che hanno lavorato e lavorano per garantire la rinascita di quel Paese e divario di un regime di auto-governo
Che possa rappresentare tutte le religioni di tutte lezioni la libertà che l'auto-governo
Hanno suscitato un inizio l'inimicizia assassina dei fanatici
I nostri carabinieri i nostri soldati le famiglie dei caduti e tutti gli italiani sanno bene che l'esemplare comportamento
Dei nostri ragazzi si ricollega direttamente alle grandi tradizioni di umanità e di coraggio delle nostre forze armate
Se c'è un giorno
In cui le polemiche dovrebbero tacere
Se c'è un giorno in cui la totalità dei cittadini deve riconoscersi solidale con chi adempie all'alta missione di difendere i valori della nostra democrazia costituzionale
Questo è il giorno queste sono le ore
Mi rivolgo a tutto il Parlamento
Affinché a nome di un Paese finalmente unito
Venga data oggi una grande prova di maturità democratica e di lealtà
Verso chi ha perso la vita in difesa dei valori e dei beni più preziosi dell'umanità la libertà e la democrazia la sicurezza e la pace
Vi ringrazio il ministro Martino presidente a disposizione per illustrare doverosamente quanto accade
Grazie
Grazie signor presidente
Ha facoltà ora di parlare il ministro della Difesa onorevole Antonio Martino
La ringrazio Presidente
Onorevoli colleghi e nove ori colleghi
Con l'animo polmoni di dolore e di amarezza mi accingo a riferire sulla tragedia
Che è oggi colpito il nostro contingente in Iraq a nome del governo
Ma credo di poterlo fare anche a nome del Parlamento del quale molti esponenti me ne hanno reso partecipe nelle convulse ore di questa mattinata
Ed a nome dell'intero popolo italiano vogliamo fare sentire la nostra partecipazione
Ai familiari delle vittime e dalle nostre forze armate
In questo momento di gravissimo lutto
L'Italia intera vuole rendere onore
E da omaggio ai suoi morti nell'esercizio del dovere
Sentiamo particolarmente vicina anche l'espressione che il Papa ha voluto far giungere al Presidente della Repubblica
E il messaggio sua Santità esprime testualmente profondo dolore
Per la notizia del vile attentato
Dove carabinieri e soldati italiani
Hanno perso la vita nell'adempimento generoso della loro missione di pace
Ed esprime la più ferma condanna per questo nuovo atto di violenza che aggiungendosi ad altri efferati gesti compiuti in quel tormentato Paese non aiuta
La pacificazione e la ripresa sua Santità fa anche giungere ai militari e civili impegnati
L'arduo compito al servizio di quella popolazione così provata l'espressione della sua solidarietà
Ma l'espressione di cordoglio giungono da tutto il mondo in particolare stamane ho ricevuto le personalità deformante di tutti i miei colleghi dei Paesi alleati
Vengo ora all'esposizione dei fatti così come sto sono stati ricostruiti sulla base delle informazioni fornite dal capo di stato maggiore della Difesa che esercita il comando operativo del contingente nazionale interforze in Iraq mi riservo naturalmente Presidente di tornare in quest'aula per riferire più dettagliatamente quando avremo maggiore contezza degli eventi
Alle ore dieci e quaranta locali circa corrispondenti alle otto e quaranta in Italia presso la base Maestrale
Dove ha sede il personale dell'unità di manovra del Reggimento carabinieri della M S u molti Nations perciò la questione un automezzo seguito da un'auto blindata
Si è avvicinato ad alta velocità all'ingresso della base facendo fuoco contro i militari della postazione di guardia che hanno risposto al fuoco con le armi in dotazione
L'automezzo proseguiva la corsa e dopo avere col viso con i dispositivi di protezione e esploso
L'onda d'urto ha investito in pieno il corpo di guardia dell'edificio retrostante
Il posizionamento all'opportuna l'istanza delle difese passive ha impedito all'automezzo di raggiungere il citato di ufficio scongiurando danni e perdite ancora più gravi
L'aria l'interesse agli effetti dell'esplosione riguarda spazi ristretti dell'ordine di una decina di metri
Dall'ingresso dell'installazione
Complessivamente nello stabile che ha subito danni gravissimi erano presenti circa sessanta militari ma non è ancora noto il numero di persone che si trovavano all'interno dell'edificio al momento all'attentato
Il bilancio ancora provvisorio il Polito ogni attacco terroristico
E di estrema gravità
Contiamo al momento le seguenti vittime italiane
Quindici militari
Undici carabinieri e quattro soldati dell'esercito italiano e non c'è vita deceduti
Fra i militari deceduti c'è anche il figlio di un mio carissimo amico ufficiale di grande valore generale Alberto Ficuciello
Contiamo anche una ventina di feriti di cui molti gravi
Non abbiamo ancora notizie certe
Sulle vittime irachene
Le operazioni di soccorso immediatamente attivate per estrarre dall'edificio crollato il personale che risulta disperso sono rese difficoltoso dal gran numero di macerie e dagli incendi Ina
Dunque non posso escludere la presenza di altre vittime
Subito dopo l'attacco l'intera zona è stata cinturato dai carabinieri del Noe messe per scongiurare il pericolo di ulteriori possibili attacchi ho dato immediatamente disposizioni perché le risultanze delle prime indagini fossero trasmessi a tutte le autorità e ad ogni organo competente per le conseguenti azioni necessarie ed opportuno
In via di prima approssimazione apparirebbe anche possibile ritenere che la matrice di questo attentato possa essere ricondotta ad elementi sunniti della guerriglia irachena unitamente a componenti estremistiche arabe
In realtà però le evidenzio sul territorio
E gli indicatori di Intelligence autorizzano a ritenere che l'attentato di oggi
Ad Anna seria sia stato pianificato e realizzato da una cellula di fedayn Saddam
Posso dare assicurazione che lady predisposizioni messi in atto nel teatro iracheno come in tutti gli altri in cui sono impegnate le nostre missioni militari sono le più efficaci per la tutela e la sicurezza del nostro personale
Al riguardo sono state messe in atto le disposizioni previste dalla direttiva operativa nazionale del Comando operativo interforze in particolare all'ingresso dell'installazione messe U in andassi via
Erano a posto in essere una serie di ostacoli passivi al fine di limitare la velocità dei mezzi in ingresso e convogliare nel movimento
E in un presidio armato per la vigilanza dell'installazione
Cionondimeno contro la Polidori e dagli attacchi suicidi la difesa è sempre estremamente difficile
D'altra parte mai
Mai abbiamo sottovalutato i rischi di queste operazioni
Presso lo Stato maggiore dell'esercito
Il comando generale dell'arma dei carabinieri sono stati attivati dei numeri telefonici per fornire informazioni ai familiari dei militari impegnati in Iraq la caserma attaccata basse del citato riparto si trova nel centro abitato di Nassiriya ed era sotto il passato regime di Saddam Hussein sede della Camera di Commercio cittadina
Il comando a gran parte del reggimento in Messico sono invece ubicati presso il complesso museale della città
Il reggimento e messo in un posto alle dirette dipendenze della Brigata interforze italiane
Opera fin dallo scorso mese di giugno l'intera provincia di dica assegnata alla responsabilità nazionale e svolge compiti di raccolta di informazioni operazioni di Intelligence criminale
Mantenimento dell'ordine pubblico monitoraggio assistenza e addestramento della polizia locale in particolare unità di manovra attaccata e il reparto deputato prevalentemente alle attività esterne con riferimento all'opera di ricostituzione della polizia locale e collaborazione con le autorità che sovrintendono alla ricostruzione del Paese
Ricordo che il contingente nazionale di circa due mila settecento militari rispetto ai tre mila autorizzati dal Parlamento
Dell'operazione Antica Babilonia si prefigge di garantire ormai irrinunciabile cornice di sicurezza all'opera di ricostruzione dell'Iraq dal quindici luglio due mila e tre al contingente è stata affidata l'aria di responsabilità di ricca con capoluogo a Nassiriya
L'operazione è stata posta in essere a seguito delle ripetute soluzioni della Camera dei deputati numero sei zero zero zero sei cinque del quindici aprile due mila e tre e del Senato della Repubblica numero otto del quindici aprile due mila e tre
Vi è stato riferito con le comunicazione il quattordici maggio alle commissioni congiunte Esteri Difesa di Camera e Senato
E la spesa per l'intervento è stata autorizzata con decreto legge dieci luglio due mila e tre numero centosessantacinque convertito dalla legge primo agosto due mila tre numero duecentodiciannove fanno parte dell'operazione per l'esercito la Brigata Sassari il cui comando sede a circa quindici chilometri dal capoluogo dalla citata province con unità di supporto per un totale di circa mille e ottocentocinquanta militari per la Marina l'unità navali anfibio San Giusto con cinquecento militari per vario nautica circa duecento unità con una componente di elicotteri per la ricerca e soccorso presso l'aeroporto di Tallil a circa trenta chilometri da Nassiriya
Ricordo ancora che l'azione italiana in Iraq
E di carattere multidimensionale e coinvolge diversi settori dell'amministrazione in un contesto integrato e coordinato di mutuo sostegno sia per assicurare alla popolazione di quella regione gli aiuti necessari
Sì e per realizzare le opere immediati e urgenti
Di ripristino dalla funzionalità delle infrastrutture di quei servizi che servono a garantire agli iracheni le migliori condizioni di vita possibile
Oggi la nostra partecipazione alla missione si configura nel solco di quanto richiamato nella risoluzione
Quindici undici delle Nazioni Unite adottata il sedici ottobre scorso che in considerazione che la sicurezza e la stabilità condizione del processo di ricostruzione dell'Iraq ha autorizzato una forza multinazionale a comando unificato a prendere tutte le misure necessarie per contribuire al mantenimento della sicurezza e della stabilità
La risoluzione indicato un chiaro percorso politico che mira alla restituzione al più presto possibile della piena sovranità ed esercizio responsabilità dei poteri al popolo iracheno
Il voto alla unanimità nell'ambito del Consiglio di sicurezza nell'approvazione della risoluzione indica che ormai tutta la comunità internazionale si riconosce in quel percorso questo è vero in particolare anche per l'Unione europea
Nel cui ambito l'Italia nell'esercizio della sua presidenza semestrale sta fortemente sotto fortemente sostenendo tale indirizzo
In questo senso anche da parte degli alleati giungono utili potessi di accelerazione del transito dei poteri al popolo iracheno in tempi anche più rapidi di quanto inizialmente previsto
Tali ipotesi potranno essere finalizzate da qui alla scadenza del quindici dicembre individuata dalle Nazioni Unite per la presentazione dei piani più gli stagionali voglio confermare che l'Italia continuerà ad operarsi
Con il massimo impegno per rafforzare il ruolo vitale delle Nazioni Unite in Iraq includente l'afflusso di aiuti umanitari la promozione dalla ricostruzione economica e condizioni di sviluppo sostenibile nel Paese esercitando ogni possibile sforzo per ristabilire istituzioni nazionali e locali rappresentative del popolo iracheno
Onorevoli colleghi onorevoli colleghi il dolore e la rabbia
Che stiamo provando di fronte al lutto che oggi a Bruno alla nostra bandiera
Ci muove alla consapevole determinazione di perseguire con coraggio la nostra missione
Solo così
E questo è il nostro auspicio il sacrificio dei nostri uomini non Sarabanda
Vogliamo continuare a credo nella missione di pace stabilità e solidarietà per la quale si sono caduti
Vorrei concludere richiamando alcune delle parole espresse oggi dal Presidente della Repubblica appena avvertito del prurito gli attacchi
Sono militari caduti mentre facevano il loro dovere
Per aiutare il popolo iracheno a ritrovare la pace l'ordine e la sicurezza
I nostri carabinieri le nostre forze armate sono in Iraq su un mandato e per volontà del Parlamento tutta l'Italia si stringe attorno a loro egli sostiene in questo momento in questa dura prova
Parto per gli Stati Uniti conclude il Presidente Ciampi con animo profondamente commosso
Ho la coscienza di rappresentare un Paese unito e forte
Continueremo a svolgerlo insieme con i nostri alleati e con le Nazioni Unite il nostro ruolo nella lotta al terrorismo internazionale vi ringrazio
Grazie
Grazie signor Presidente del Consiglio e signor ministro della Difesa per queste informative
Prima che inizi il dibattito vorrei ribadire con commozione la vicinanza affettuosa di tutta la Camera dei deputati alle famiglie così drammaticamente colpite negli affetti più cari
Ha facoltà di parlare
L'onorevole
Ha facoltà di parlare l'onorevole Adornato
Grazie onorevoli colleghi
Avverto anche che il telegiornale ha deciso di trasmettere indiretta queste informative assieme agli intagli in interventi dei gruppi non regole Adornato
Signor presidente
Signor presidente del Consiglio signori del Governo onorevoli colleghi
La storia sa essere terribile
E così quattordici e forse più delle nostre famiglie
Accompagnata dal lutto dell'intera nazione si trovano a piangere i propri figli i propri fratelli
Vorremmo davvero al di là dei riti delle cerimonie
Che le nostre parole in questa aula riuscissero ad arrivare vicino allora
Condividendo un improvviso incredibile sgomento e testimoniando l'amicizia l'affetto la solidarietà di ogni donna di ogni uomo del nostro Paese
Analogamente vorremmo che il nostro sentimento di dolore giungesse alle famiglie dei civili iracheni assassinati tramite allora una comunità così frequentemente visitata dalla morte
Altre facce altri nomi si aggiungono oggi purtroppo al già alto numero di italiani che nella nostra storia hanno perduto la vita per garantire sicurezza noi tutti e per difendere libertà e democrazia dal vortice assassino del terrorismo
Molti di essi erano carabinieri da sempre protagonisti di una grande dedizione alla nostra patria a quell'arma va oggi il commosso riconoscimento di Forza Italia assieme a quello di tutto il Paese
Dati
Soldati caduti a Nassiriya non ci tenevano per niente a diventare eroi e l'Italia non aveva e non a alcun bisogno di eroi loro malgrado nostro malgrado quei ragazzi diventano oggi però per tutti noi il simbolo di una nazione colpita nei suoi sentimenti più profondi
La memoria del loro sacrificio accompagnerà per sempre la nostra storia futura
Signor presidente oggi qualcuno l'ha già osservato è un po'il nostro undici settembre
Il terrorismo internazionale che lo scorso diciotto ottobre dagli ormai tristemente famosi schermi di Al Jazeera aveva minacciato numerose nazioni democratiche tra le quali la nostra ha mantenuto le sue deliranti promesse di morte
Attaccato i nostri militari che lavoravano finalmente sotto l'egida dell'ONU a rendere meno difficile la situazione di una popolazione che dopo decenni di persecuzione di Saddam non vede l'ora di riappropriarsi della sua vita della sua terra
Ed è proprio questo il traguardo che il terrorismo vuole impedire nella tragica allucinazione che l'Iraq posso tornare in mano ai fanatici e ai carnefici
Il nome di questa allucinazione i loro attentati ormai quotidiani stanno sfidando il mondo interno
Hanno fatto e fanno strage di sciiti di americani di inglesi di polacchi
Hanno colpito l'ONU e l'indimenticato Sergio Vieri alle meglio hanno attaccato la croce rossa hanno straziato anche Riad per intimidire l'Islam moderato che cerca di sottrarsi al ricatto dell'islamismo terroristi
Oggi hanno colpito l'Italia
Ebbene signor Presidente proprio il dolore che proviamo ci spinge a ricordare ai signori della morte di Al Qaeda ciò che gli italiani hanno sempre ricordata ogni terrorista anche a quelli di casa nostra
Con le vostre azioni potete certo straziata e persone e popoli innocenti ma l'Italia non si lascerà piegare
E assieme alle altre nazioni libere
Assieme alle altre nazioni libere e alla stragrande maggioranza dell'Islam proseguirà la sua battaglia per estirpare definitivamente il seme da violenza e garantirà l'Iraq un futuro di libertà e di sicurezza
L'alto commissario dell'ONU per i rifugiati Laura Boldrini a oggi dichiarato
Chi sta dietro a questi attentati non ha a cuore le sorti del popolo iracheno ha un solo obiettivo chiaro destabilizzare il Paese per mantenere il campus
Ebbene onorevoli colleghi forse l'intera comunità internazionale il noi stessi ci siamo un po'illusi che la guerra potesse finire con la liberazione di Baghdad
La delicatezza della transizione irachena siamo stati invece come in quel Paese la costruzione della pace con le missioni umanitarie sia permanentemente sottoposta la costante guerra del terrorismo
Dobbiamo allora forse liberarci di quelle elusione se dopo aver vinto la guerra vogliamo anche vincere la pace il nostro Governo deve continuare essere protagonista violazione determinata che chiami l'intera comunità internazionale ad assumere con maggiore unità con maggiore impegno con maggiore dispiegamento di mezzi la questione irachena come la prima e decisiva questione dell'agenda politica del pianeta
Dobbiamo cioè proseguire nello sforzo cominciato già prima di assumere la presidenza europea
Perché parte dell'Europa gli Stati Uniti superino i residui contrasti collaborando la positiva chiusura della transizione in quel Paese la recente risoluzione ONU aiuta questo sforzo
Le posizioni del resto sono chiare
Da una parte c'è il mondo libero che vuole accelerare in tutti i modi il completo ritorno dell'Iraq ad una democrazia pienamente legittimamente governata dal suo popolo
Dall'altra c'è il terrorismo che al contrario intende rendere permanenti caos violenze Anarchia per impedire con la nuova democrazia irachena diventi esempio per l'intera aria mediorientale
Perciò sconfiggere il terrorismo e restituire la parola al popolo iracheno devono essere gli obiettivi contestuali e irrinunciabili di tutta la comunità internazionale
Noi pensiamo che questi siano obiettivi condivisi dalla maggioranza del popolo italiano
E ci auguriamo che si possono esser fatti propri anche dall'insieme delle forze politiche di questo Parlamento
Non è il momento di dividersi apprezziamo davvero le parole di Fassino di Rutelli di Castagnetti
Tutti concordi nel ritenere che oggi non possa essere giorno di polemica per la verità noi speriamo che non lo sia neanche domani perché davvero non ne vedremmo il motivo
A quei settori pochi per la verità che invece chiedono legittimamente il ritiro dei nostri soldati dall'Iraq vorremmo ricordare politicamente senza alcuno spirito polemico che questo è in realtà proprio l'obiettivo dei terroristi
Omar Bakri il principale sostenitore di Bennato in Europa il diciotto ottobre diceva
Se fossi il governo italiano richiamerei immediatamente i miei cittadini da tutta l'area del Golfo perché sono in pericolo di morte
Ebbene no onorevoli colleghi in tutta la sua storia l'Italia non ha mai ceduto ai ricatti dei terroristi
Che cosa sarebbe successo
Cosa sarebbe successo se le nostre terribili anni Settanta avessimo suonato la ritirata per lo Stato e per le forze dell'ordine la nostra oggi non sarebbe forse neanche più una democrazia su questi principi siamo sempre stati tutti uniti
La stessa cosa dobbiamo saper fare oggi con il terrorismo internazionale
Oggi siamo stati colpiti il Paese piange i suoi morti
Ma il popolo italiano conosce bene le proprie risorse di serenità di generosità e di coraggio le stesse che ispiravano la vita dei nostri militari assassinati
E sa che le forze della morte del terrore verranno alla fine sconfitte dall'umanità del mondo libero
Grazie onorevole Adornato
Ha la parola
Alla parola ora l'onorevole D'Alema signor presidente
Richie deputati
Rappresentante del governo quella di oggi è una tragedia che colpisce l'Italia intera
Mai in dimensioni così
Tragiche e devastanti
Il nostro Paese era stato colpito in questo dopoguerra
Da un attacco militare e terroristico
Mai le nostre forze armate avevano pagato un prezzo così alto
Nel corso di una missione internazionale
Ci sentiamo vicini
All'Arma dei carabinieri
All'esercito le forze armate tutte
Alle famiglie dei caduti
Alla trepidazione dei feriti delle loro famiglie
Alle numerose vittime civili irachene che si aggiungono agli altri cittadini di questo Paese quel Paese caduti oggi a Falluja in altre parti dell'Iraq un Paese che ci appare sconvolto dalla guerra
E in preda al caos
Un sentimento profondo di solidarietà e di cordoglio
Tanto più forte in chi si è trovato consentitemi di dirlo per ragioni delle sue responsabilità istituzionali
Dovrà decidere l'invio di militari italiani in missione di pace
E di chi conosce
In modo anche diretto
La capacità professionale lo spirito di umanità
L'attenzione alle popolazioni civili
Che hanno sempre caratterizzato i nostri militari glieli hanno fatti apprezzare negli scenari più drammatici del mondo
Non credo
Che di fronte al barbaro attacco terroristico
Nel momento del dolore e dell'orrore
Possa venire dal Parlamento la direttiva ritirate
Noi che se fossimo stati al governo non avremmo mandato nostri militari in Iraq così come non hanno mandato propri militari molti dei principali paesi europei la maggioranza di quelli dell'unione
La quasi totalità dei Paesi fondatori dell'Unione Europea
Noi diciamo oggi che non sarebbe in questo momento non è ragionevole degno aprire una disputa su questo punto
Verrà il momento di discutere
Anche sulla base di un Bilancio
Dell'attuazione della risoluzione mille cinquecentoundici che attende nei prossimi giorni scadenze determinante
A quali condizioni
Con quali compiti in quale contesto di legittimità e di impegno internazionale abbia senso
La prosecuzione della presenza italiana in Iraq
Oggi vi è un appello alla solidarietà e alla coesione
Nessuno di noi può pregiudizialmente sottrarsi al valore di questo
Ma non sarebbe giusto neppure verso le vittime
Fare tacere le ragioni della politica
Le ragioni di un esame obiettivo e sereno della realtà
Solidarietà certa per che cosa
Per cambiare strada
Per aiutare non i nostri soldati la comunità internazionale
Ad uscire da una situazione disastrosa
L'Iraq non appare sulla via della normalizzazione della pacificazione
Al nord si accendono scontri con gruppi curdi
Longo si è ritirato dall'Iraq così la Croce Rossa internazionale
Nel Sud anche fra gli Sciti che pure furono contro Saddam Hussein cresce il sentimento antioccidentale
Questo è il frutto di una sequela di errori
A partire da una guerra unilaterale non condivisa dalla comunità internazionale
E che ha diffuso sentimenti antiamericani antioccidentali non solo in Iraq ma in gran parte del mondo islamico
è il frutto di una valutazione sbagliata della situazione
Di chi credeva che le truppe liberati ci sarebbero stati accolti da folle di cittadini festanti è il frutto di errori che si sono avuti nel dopoguerra dallo scioglimento delle forze armate irachene
Che ha messo allo sbando trecento mila persone armate
Alla campagna di liquidazione della pubblica amministrazione perché legata al partito Baath
Alla campagna contro l'Iran a chi ha destabilizzato Licari civica di quel Paese
E sullo sfondo cioè l'incapacità dell'Occidente degli Stati Uniti e dell'Europa
Di giocare con forza un ruolo per spingere in avanti con equità un processo di pace nel Medioriente
Che era la principale promessa del dopoguerra verso il mondo arabo cioè il sostegno acritico all'occupazione militare dei territori alla costruzione del muro alla logica della repressione
Dunque è evidente che si deve cambiare strati
è evidente che questa strategia di lotta al terrorismo
Non solo non ha ridotto ma cresciuto in pericolo
Rischia di determinare un allargamento del conflitto
Rischia di precipitare il mondo verso quel conflitto di civiltà che esattamente ciò che i terroristi voleva la strada è l'ONU certo la costruzione delle condizioni per l'autogoverno iracheno certo
Un rinnovato impegno comune dell'Europa per il quale vorremmo che il Governo italiano facesse di più
Dunque una svolta
Per una svolta noi siamo pronti
La retorica non renderebbe onore neppure a chi è caduto per la pace che nella lotta contro il terrorismo
Grazie
Onorevole D'Alema
Alla parola
Ha la parola ora
L'onorevole Almeyda ne ha facoltà
Signor presidente signor Presidente del Consiglio signori del Governo
Oggi come non mai Alleanza Nazionale
I parlamentari tutti di Alleanza Nazionale
Uniti nel lutto nel dolore e nel cordoglio esprimono piena solidarietà a tutti i soldati
Ai carabinieri ai caduti
Alle loro famiglie a tutti coloro
Che come questi italiani sono stati vittima del terrorismo
La perdita di vite umane e sempre una tragedia
L'azione contro gli italiani non è guerra
è terrorismo e un terrorismo che ammanta di eroismo ciò che è soltanto vita
è grave
Che questo atto terrori complicità fortunatamente poche anche in Italia in coloro che non vogliono comprendere che è il primo fronte per la lotta contro il terrorismo el costituito dall'Iraq e dai paesi alleati
Vi è un momento per il dolore
Lei ha un momento per le recriminazioni
Certo oggi non è il momento nemmeno per i dubbi
Avremmo gradito che tutta la opposizione
Mi riferisco
A comunicati stampa non esaltanti che tutta l'opposizione sapesse distaccarsi da un pretestuoso pacifismo di maniera da un non troppo velato anti americanismo eh sapesse ritrovare la strada di un sentimento unitario
Così come l'asse per ritrovare l'opposizione negli Stati Uniti quando in un solo terribile colto perdette tre mila vite umani
Così non è stato
Ce ne rammarichiamo
Ma nel rammarico diciamo chiaramente non vi sono da parte nostra recriminazioni per la decisione già prese
Non possiamo recriminare non possono esservi recriminazioni perché sappiamo che quella decisione fu giusta
Sappiamo d'essere ed essere stati nel giusto quando abbiamo deciso di far partecipare l'Italia all'iniziativa umanitaria di pace per contribuire a condurre l'Iraq sulla strada della ricostruzione della democrazia della pace per accompagnare il popolo iracheno su questa strada per contribuire a salvare l'Iraq e con l'Iraq tutti cittadini del mondo perché se vince il terrorismo tutti siamo vittime potenziali delle terrorismo di un cielo lirismo Cecco bieco insensato crudele
Siano ed eravamo consapevoli dei rischi come lo erano i nostri militari
Ma siamo altrettanto consapevoli che solo la solidarietà e lo sforzo comune della democrazia potrà sconfiggere il terrorismo
Grazie onorevole aumenta
La parola adesso l'onorevole Rutelli
Signor Presidente
Oggi è un giorno di dolore di lutto
La nostra comunità nazionale è unità in questo dolore è al fianco
Dei nostri carabinieri
E dei nostri soldati
Dei civili italiani e parimenti dei cittadini iracheni
Dei loro familiari
Dei loro colleghi
Piangiamo le vittime siamo vicini ai feriti
Il Parlamento deve esprimere oggi questo sentimento
Ancora di più
Deve esprimere la condivisione politica e istituzionale di quel che non deve mai dividerci
Dietro quelle divise ci sono nostri concittadini alla cui memoria ci inchiniamo
Dentro quei corpi martoriati si rispecchia il dovere comune di chi è italiano
Non credo che possiamo dire mai quel che proclamava l'antico poeta che possa considerarsi dolce
Morire per la patria tanto meno oggi
Ma degno sì
Noi siamo qui a testimoniare come Parlamento la dignità
Del servizio di chi si è sacrificato per adempiere ha un mandato rischioso
Difficile
Personalmente svolto con dedizione e coraggio
Verranno presidente nei prossimi giorni
Le occasioni in cui quest'aula sarà chiamata a giudicare i fatti di oggi il modo in cui i nostri uomini sono stati schierati e difesi dalle minacce incombenti
Verrà soprattutto il momento
Per rispondere alle domande che ogni italiano si pone ormai da mesi
Sono le domande signor ministro che da questi banchi abbiamo sollevato nei precedenti dibattiti parlamentari sulla guerra e altrettanto sul sanguinoso dopoguerra iracheno sugli obiettivi i compiti le modalità operative della missione italiana
Sul modo migliore di onorare la lealtà atlantica
Sul modo migliore di far valere il ruolo attuale dell'Italia come presidente di turno
Dell'Unione Europea
Sul ruolo di guida da attribuire da domani alle Nazioni Unite anche a seguito della recente risoluzione quindici undici
Sull'indispensabile accelerazione del processo di conferimento dei poteri ad una nuova sovranità irachena
Sulla necessità infine di rendere veramente prioritaria costante ed efficace la capacità della comunità internazionale di prevenire contrastare il terrorismo assassino
E di come gli atti di questi ultimi venti sei mesi dopo l'undici settembre e soprattutto la guerra in Iraq siamo stati capaci di rafforzare o non piuttosto di indebolire la lotta al terrorismo
E di indebolire o non piuttosto rafforzare la minaccia e la realtà del terrorismo
Questi sono lo ribadisco Presidente
Gli argomenti
Di domani
Oggi è effettivamente il giorno per inchinarsi a tutti e senza ambiguità davanti a tanto dolore
A tanto sacrificio
Un grande uomo di fede ma anche di civile impegno
Il cardinale rose ecce Garay che fu l'ultimo estremo inviato del Papa a Baghdad prima della guerra
Disse alcuni anni fa
I cimiteri militari
Sono dei campi di grano falciati non ancora maturi
E disse anche riferendosi ai costruttori di pace che le cause per le quali non si muore più sono quelle che muoiono
Ecco io penso colleghi
Che il compito di questo Parlamento sarà di individuare con grande chiarezza morale e politica
Quali sono e fin dove si spingono le giuste cause per le quali noi siamo legittimati
A chiedere ai nostri concittadini di rischiare la vita
Perché oggi ciascuno di noi ha il dovere di umiltà di sentirsi addosso
Le uniformi insanguinate
Di Mimmo in Travaglia Alfio Ragazzi Giovanni Cavallaro
Daniele Ghione Silvio Olla Enzo Fregosi Alfonso Trying cone Massimiliano Bruno e degli altri caduti di cui non conosciamo ancora i nomi
Tanta sofferenza esige unità ma anche finalmente chiarezza rigore e un profondo cambiamento di quanto l'Italia affatto e sta facendo in Iraq e quello che vi ricordiamo oggi e di chiederemo da domani signori del Governo
Grazie onorevole Rutelli onorevole Volontè
Onorevole onorevole presidente onorevole Presidente del Consiglio colleghi
In questi momenti davanti ai tragici avvenimenti come quelli odierni ogni parola rischia di essere superfluo
Il rispetto per i militari uccisi il cordoglio per le famiglie delle vittime la solidarietà tutti militari impegnati in missione di pace merita innanzitutto riteniamo rispetto solidarietà anche a lei onorevole ministro la difesa e a tutto il governo
La missione in Iraq come tutte le altre delle missioni italiane
Continua ad essere condivisa e necessari per la pace per il benessere
Per l'assistenza umanitaria al popolo di quella nazione
Il colore di oggi onorevoli colleghi e il lutto sulla nostra bandiera sulla nostra patria l'Italia
Vogliamo esprimere tutta la solidarietà alle famiglie
E invitare tutti a L'Unità senza se e senza ma
Senza alcun distinguo
Contro ogni e qualunque terrorismo
In queste ore la nostra tristezza è pari rispetto per il dolore e alla preghiera per letizia
Tutti siamo uniti nel dolore nel cordoglio nella solidarietà e nella comune volontà di contrastare ovunque il terrorismo nazionale internazionale
Ogni altra parola ogni altro commento
Mi sembra fuori da questo tempo del dolore e contro i sentimenti stessi che ognuno di noi viviamo che vive il popolo italiano
La morte non fa distinguo non ne facciamo noi speriamo nessuno si avventuri su questa strada della polemica politica
Onorevole presidente della Camera onorevole presidente del Consiglio condividiamo le vostre parole come quelle del presidente della Repubblica Ciampi come quelle del Santo Padre
Condividiamo il dolore di tutto il Paese e l'impegno di tutti contro ogni forma di terrorismo
Ci sarà anche il tempo delle analisi e delle cause il tempo per riflettere sulla politica di sviluppo sull'ONU tutto quello che abbiamo ascoltato fino a poco fa
Ci sarà spero però che l'Unità di oggi
Non vada dispersa con le discussioni domani
Ma oggi comunque viviamo il dolore
Viviamo la solidarietà siamo con i nostri uomini i nostri soldati di pace nell'intero mondo grazie grazie onorevole Volontè
Onorevole cioè presidente Presidente del Consiglio colleghi
Esprimiamo ferma condanna per il vile attentato che ha spento la vita
Di almeno ventiquattro persone si vizi italiani
E otto iracheni lacerato il corpi in molti altri uomini e gettato nell'angoscia intere famiglie
Oggi viviamo il momento del cordoglio del dolore ma anche della triste e amara constatazione che l'uomo non riesce ad uscire nella sua storia millenaria
Dall'uso cieco della violenza e della morte
A titolo personale e a nome di tutto il gruppo lega Nord
Voglio esprimere la più sentita solidarietà alle famiglie dei feriti e dei militari caduti anche se la perdita di un figlio di un marito di un padre non può trovare consolazione in nessuna parola
Un pensiero profondo per questi ragazzi questi ragazzi giovani che avevano deciso di mettere la propria vita le proprie energie il proprio entusiasmo
Presidente
Non si capisce perché fino a un certo punto c'è silenzio quattro comizio
Onorevoli colleghi malevoli colleghi credo grande amico lei la situazione imporrebbe il silenzio non c'è un bando per rispetto nei miei confronti un alla formulazione
Non c'è dubbio per le
Un pensiero profondo lo ripeto per questi ragazzi giovani che avevano deciso di mettere la propria vita le proprie energie il proprio entusiasmo al servizio non solo del Paese ma del mondo intero
Ognuno di loro sicuramente pensava di poter dare un contributo importante alla pace
Al Benessere presente e soprattutto futuro di un popolo lontano
Un gesto folle ha stroncato in un sol colpo i loro pensieri la loro positiva volontà i loro progetti le loro vite
In questa occasione comunque uno stato una collettività devono dare dimostrazione reale della consapevolezza del proprio ruolo della convinzione e della saldezza delle proprie idee
Devono confermare la convinzione e la volontà di garantire all'Iraq quel futuro di democrazia e di diritti fortemente voluto dalla maggioranza delle persone di quel Paese
Si impone peraltro una riflessione realistica sull'accaduto
L'Italia ha deciso di dare il proprio contributo alle aree di crisi del mondo solo con azioni di mantenimento di rafforzamento della pace
Questa scelta non ci pone però in una situazione di minor pericolo
L'attentato di oggi dimostra che i terroristi al servizio dell'idea integralista considerano il nostro Paese a tutti gli affetti un nemico da eliminare anche se ne eravamo già consapevoli oggi abbiamo avuto la conferma che le azioni di pace nei teatri di guerra comporta hanno gli stessi pericoli delle azioni militari vere e proprie
Dobbiamo approfondire il perché della pericolosa deriva di queste azioni violente
L'attentato suicida è il più difficile da prevenire e il più facile da organizzare da compiere
Appartiene alla sfera dell'irrazionale di chi nega valore alla propria vita
Non appartiene alla nostra cultura al nostro modo di pensare
è inutile aggiungere che da questo momento deve essere massima la nostra attenzione
Affinché quanto accaduto in Iraq non possa un futuro ripetersi o addirittura posso aver intercalare assi nel nostro Paese
Non vogliamo però oggi andare oltre in considerazioni che troppo si sposterebbero dal triste sentimento che schiaccia i nostri cuori
Noi non avremmo nemmeno voluto questo dibattito Presidente avremmo preferito ci si limitasse all'informativa doverosa e da un momento di raccoglimento di tutta la Camera alcune vuoti Silenzio vale molto di più di mille parole
Ci spiace
Che qualcuno abbia approfittato di questi ragazzi morti
Per puro calcolo politico
Per attacchi e considerazioni che oggi davvero sono assolutamente fuori luogo
Mi rivolgo a lei Diliberto a lei Cossutta
A lei cento a lei Bertinotti a lei Pecoraro Scanio
Le dichiarazioni rese oggi alla stampa non vi fanno certamente onore
La politica dovrebbe essere al servizio dell'uomo e dovrebbe imparare a capire e rispettare necessità e sentimenti dell'uomo
Oggi ragione ed affettività avrebbero dovuto coincidere
Anche lei D'Alema lo avrebbe dovuto comprendere
Il suo cinismo purtroppo
Non glielo ha
Onorevoli colleghi dei prego ognuno ha diritto a esprimere la propria idea onorevoli colleghi vi prego penso che sia inutile che io aggiunga qualcosa ecco capiamo tutti
Ma noi lei abbiamo tutti la situazione che interrompere in questo caso davvero disdicevole onorevole anche lei D'Alema lo avrebbe dovuto comprendere il suo cinismo purtroppo non glielo ha consentito
Colleghi è doveroso conoscere rispettare e distinguere i tempi del lutto da quelli della politica
La politica oggi avrebbe dovuto semplicemente rispettare i tempi del dolore grazie
Grazie onorevole Mantovani
Sette minuti
Signor presidente
Signori del Governo
Colleghe e colleghi
Desidero innanzitutto come hanno già fatto tutti i colleghi degli altri gruppi
Esprimere il più profondo cordoglio alle famiglie agli amici
Delle vittime
E il senso della nostra solidarietà a tutte le forze armate per il colpo subito
Le morti di stamattina e noi provocano
Un profondo ed acuto dolore
Che è tanto più sentito
In quanto come noto noi siamo stati contro quella guerra e quella missione
In quanto non siamo avvezzi alla retorica militarista un nazionalista
La morte
Di questi soldati italiani la morte
Di chi compiva il proprio dovere
Un dovere cui erano stati chiamati da una decisione del Governo
A ballate ratificata da un voto di questa Camera
Noi pensiamo che questa Camera signor Presidente sia un luogo di pensiero
E di confronto
Non ci associamo alla richiesta che in questa Camera
Diventiamo tutti dimentichi delle nostre ragioni delle nostre posizioni politiche
Per poi magari affidarle ha qualche polemica
Forse degna di miglior causa sulle agenzie di stampa o in qualche talk-show televisivo
Pensiamo anche difendendo le nostre ragioni le nostre valutazioni e anche le nostre proposte
Di onorare nel miglior modo
La memoria di queste persone che sono cadute in divisa
E la memoria dei tanti civili
Che hanno perso la vita a migliaia in questa guerra
Compiere una missione militare
Espone chi la compie a rischi
Noi non cederemo alla tentazione
Lo dico con la massima chiarezza
Di usare queste morti
Per ottenere un surplus di ragione
Nelle nostre scelte politiche contrarie a questa missione
Ma non accettiamo nemmeno che chi ha difeso
Le ragioni di questa guerra e di questa missione usi queste morte per darsi più ragione
Non strumentalizziamo queste morti
Ma difendiamo
Le nostre ragioni
Questa guerra
è stata scatenata per obiettivi che si sono risultate sono stati ormai dichiarati
Fasulli
Questa guerra si proponeva l'obiettivo di pacificare Dirac Iraq è in preda al caos e questa guerra sta continuando come guerra di occupazione
Questa guerra ha perseguito con tutta chiarezza almeno per conto nostro l'obiettivo di umiliare le Nazioni Unite e di renderle come risorse segretario di Stato degli USA aveva predetto
Un ente inutile
Questa guerra aveva l'obiettivo di dividere l'Unione europea ed anche questo obiettivo è stato raggiunto
Per queste ragioni
E non per le morti che ci sono stati e non per i rischi cui andrebbero incontro i soldati italiani come di altre nazionalità
Noi riteniamo
Che si debba mettere fine a questa iniziativa che sia necessario ritirare le truppe del nostro Paese ed invitare gli altri Paesi occupanti a ritirarle
Come presupposto di una missione delle Nazioni Unite
Che non
Contempli la presenza militare dei paesi che hanno appoggiato è fatto la guerra in Iraq
Noi continueremo a batterci contro questa guerra e contro il terrorismo che peraltro da questa guerra è stato
Terribilmente alimentato
Con il movimento per la pace che in tutto il mondo
Ha fatto sentire la sua voce il quindici febbraio scorso che ha continuato a farla sentire che continuerà a farla sentire
Perché non rinunciamo
In nome di una falsa Realpolitik o di un falso pragmatismo
Non rinunciamo
In nome di una ragion di Stato all'idea che il mondo si possa e si debba incamminare sulla via della pace invece che sulla via della guerra grazie
Grazie onorevole Mantovani ha la parola ora per cinque minuti l'onorevole Pisicchio
Grazie onorevole presidente onorevole
Presidente del consiglio
Onorevoli ministri onorevoli colleghi
Oggi la giornata di lutto per gli italiani
Ad altro momento saranno consegnate riflessioni più interni a scelte via dinamiche legate alla presenza nelle forze armate italiane in Iraq
Oggi le forze politiche non possono non stringersi
In un gesto che si faccia carico del sentimento nazionale
Attorno alle famiglie dei nostri ragazzi
Morti in questo posto lontano
Nell'inferno senza fine della terra
Liberata
Molti pensieri si affollano oggi nelle nostre menti il primo il più lacerante e delicato ai compagni di queste vittime
Incolpevoli
Quale sarà da ora in poi la condizione dei militari italiani
La cui ragione di presenza in Iraq non è certamente legata a motivi di guerra
Ma che tuttavia saranno costretti a subire gli effetti devastanti di una guerriglia
Senza regole e senza quartiere che ha colpito
E ucciso i loro compagni
Perché i limiti operativi segnati dal nostro Parlamento alla presenza dei militari italiani in Iraq
Erano netti una presenza legittimata poi dalle Nazioni Unite
Nel segno del presidio di pace
Di sicurezza a garanzia delle popolazioni a tutela dei servizi sanitari
Mi sarà io credo
A brevissimo
Un tempo in cui dovranno essere date risposte a questo primo fondamentale quesito
Relativo alla compatibilità dell'uso dei nostri militari con i limiti segnati da questo Parlamento
La verità e che
Questo incubo del dopoguerra iracheno
Che fa fuggire il presidio delle Nazioni Unite
E quello della Croce Rossa a causa dei feroci e ciechi attentati terroristici
Si sta dimostrando un incubo peggiore del peggiore Vietnam peggiore della Somalia dello stesso anno fa altri Afghanistan
Del Libano dei Balcani vicende emblematiche della drammatica impraticabilità di un rapporto tra militari e popolazioni dell'impossibilità di gestire e sostenere un intervento militare in assenza di condizioni minime di stabilità politica e di relazioni con il territorio
E questo il cuore
Della riflessione che dovremo affrontare con grande rigore e fuori da ogni impropria strumentalità nel tempo più breve
E non potremo farlo da soli non potremo farlo fuori da un contesto di collaborazioni e di responsabilità internazionali in cui l'Unione europea
E questo va detto al Presidente del Consiglio Berlusconi che è presidente per il semestre dell'Unione Europea
Dovrà svolgerà un ruolo impulsivo che fino ad oggi non è riuscita svolgerà in questa devastante crisi irachena così carica anche di risvolti inerenti la diversità delle culture della cultura islamica rispetto alla cultura occidentale elemento che forse non è stato adeguatamente soppesato ma oggi non è giorno di divisioni giorno di cordoglio
Di cordoglio ma non di silenzio della politica perché quando si spegne la politica è morta anche la speranza ed è questo che vogliono tutti i terrorismi dal mondo
A quei ragazzi italiani alle loro famiglie all'Arma dei carabinieri all'esercito alle forze armate tutte
Vada la nostra solidarietà e l'impegno solenne del Parlamento a far sì che quelle giovani incolpevoli vite precise a Nassiriya non abbiano compiuto un sacrificio vanno
Grazie onorevole Pisicchio la parola l'onorevole Diliberto per cinque minuti
Signor presidente e colleghi
Questo
E un giorno tragico per l'Italia
Un giorno autenticamente di lutto nazionale
Noi ci inchiniamo di fronte alle vittime
E siamo solidali con le forze armate
Così come esprimiamo solidarietà profonda e sincera per le vittime e per le famiglie
E non solo per le famiglie di coloro che sono morti ma anche per le famiglie degli altri militari italiani impegnati in Iraq che da oggi vivranno in modo lacerante le ore e i giorni
Ma questa signori del Governo
Per l'unica cosa che ci accomuna
Perché questa angoscia che sicuramente di tutti
Si accompagna ad una grande rabbia ad una collera che non si placa
Voi dovete rispondere al Paese
In nome di che cosa sono morti i nostri soldati
Per quale motivo
Sotto quale bandiera
Perché erano lì
In un Paese occupato dopo una guerra illegittima dal punto di vista del diritto internazionale e in aperta violazione dell'articolo undici della Costituzione
Non è tempo di ipocrisie
Sono stati mandati allo sbaraglio
Dalla maggioranza e dal governo è un fatto è un fatto un governo che gestisce la politica estera con una superficialità che fa per davvero paura che ci mette tutti in pericolo
Decenni di politica estera italiana decenni di pace e di cooperazione nel bacino del Mediterraneo verso il mondo arabo si è dissolta
Pazienti tessiture di rapporti di diplomazie che avevano messo il nostro Paese al riparo dagli attentati e del terrorismo sono ormai un vago ricordo
I nostri soldati sono stati mandati allo sbaraglio senza alcuna copertura politico-diplomatica senza quelle indispensabile rete di rapporti di intese necessarie quando si sta in territorio di guerra
Ricordate la missione in Libano
Difficilissima decenni di guerra civile ma l'Italia ne uscì a testa alta con l'accresciuto peso internazionale compiendo una vera missione di pace perché vi era quella rete di rapporti di diplomazia oggi tutto è cambiato
Oggi la politica estera di questo governo
E quella delle cene nelle ville della Costa Smeralda
Delle canzoni di Apicella delle pacche sulle spalle degli ammiccamenti
Ed è la totale subalternità all'amministrazione l'onorevole Anna colleghi ognuno ancora Enzo dell'opportunità che ritiene il nostro ruolo il nostro ruolo internazionale pari a zero
Nell'Iraq via il caos più totale con il rischio dell'estensione del conflitto ad altre zone come dimostrano le sanzioni nei confronti della Siria
Tutto è sfuggito al controllo mentre in Palestina non vi è stato alcun passo avanti e anzi prosegue la costruzione del muro della vergogna
E il fallimento completo di una politica estera fondata sulla guerra e sulla cancellazione del diritto internazionale
Purtroppo si sono verificate oggi le più fosche previsioni
Avevamo chiesto disperatamente di non mandare nessun uomo italiano in Iraq come hanno fatto Paesi certo non nemici degli Stati Uniti come Francia e Germania
Avevamo chiesto ben prima dell'attentato molto prima dell'attentato che il nostro contingente venisse ritirato ed invece addirittura è stato prolungato il mandato
Oggi indipendentemente dalla tragedia oggi
Voi avete un solo dovere riportare subito i nostri soldati sani e salvi in Italia non perché c'è stato l'attentato ma perché questa guerre un orrori infinito per giunta inutile anzi alimenta le ragioni dei terroristi
Voi siete politicamente responsabili moralmente responsabile
Se foste un governo degno di questo nome
Dei sareste presentati dimissionari in Parlamento ma non lo siete non rappresentate l'Italia e la sua ansia di pace di convivenza tra i popoli il suo largo e convinto desiderio di serenità
Signori del Governo voglio dovreste soltanto per gogna a grazie onorevole Intini quattro minuti onorevole Intini quattro minuti
Signor presidente onorevoli colleghi è il momento di stringersi intorno ai nostri militari alle loro famiglie
Di unire e non di dividere la nazione di risparmiare a tutti la retorica e soprattutto le polemiche
Di lasciar da parte le discussioni sul passato le recriminazioni di guardare con lucidità al futuro per cercare di trovare una soluzione politica realistica
Bisogna allora parlare con franchezza in una situazione che nuova
Un giornale americano ha fatto una fotografia cruda della situazione in Iraq con queste parole
Non sappiamo con certezza come siamo finiti lì dentro non sappiamo con certezza come ne verremo fuori
Via mare de paradossale mai parte così
è una pia illusione immaginare che i nostri soldati abbiano un ruolo diverso dagli altri e in particolare dagli americani
E ipocrisie immaginare che siano visti in modo diverso dagli altri soldati da parte del popolo iracheno e che siano quindi esclusi dal rischio
Che comporta la visione per tutti
Ne abbiamo avuto la tragica conferma
Certo è la cosa più facile da dire ma è una illusione pensare che il problema si risolva affidando al più presto il controllo della situazione agli iracheni stessi perché l'ira che un Paese finto si spaccherebbe in tre pezzi conflittuali le milizie irachene non sono né fidate né sufficientemente organizzate per combattere la guerriglia dopo un mese il Paese sprofonda Rebbe nel caos e nella guerra civile e non si vede come le truppe irachene possano riuscire dove le truppe americane non riescono ogni settimana che passa la situazione peggiore al sul piano militare e su quello politico psicologico
Sul piano militare si è cominciato con attentati isolati a Rumsfeld ha detto all'inizio
Non c'è da preoccuparsi perché ci sono più americani assassinata gli orgogli giorno che in Iraq adesso si è arrivati agli elicotteri abbattuti come Vietnam sul piano politico
Gli occidentali sono visti come truppe di occupazione io sono attaccato da quattro parti
Dagli uomini del vecchio regime Baath dagli stranieri infiltrati dalle milizie sciite davano nuova resistenza dei contorni ancora confusi
Peggio non un solo Paese arabo può accettare l'attuale occupazione peggio ancora gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iraq mento dovevano concentrare gli sforzi contro il terrorismo internazionale
Con due risultati perciò si sono impegnati e si logorano su un fronte non vitale ma marginale
Hanno infiammato i sentimenti atto occidentali dovunque gettato benzina sul fuoco del terrorismo che si allarga ormai in Arabia Saudita si rafforza in Afghanistan rende ancora più insolubile problema palestinese
è chiaro che non si possono ritirare le truppe su questo è d'accordo la stragrande maggioranza del Parlamento tuttavia c'è l'unica strada da percorrere l'internazionalizzazione della crisi irachena una strada urgente
Bisogna riportare sotto il controllo delle azioni della situazione bisogna mandare più truppe di molti Paesi di molti Paesi islamici non solo la Turchia dell'unione europea della Francia e della Germania con le quali bisogna recuperare la solidarietà
Sarà un processo lungo ma per avviarlo bisogna risolvere una difficoltà di fondo il processo deve davvero svolgersi sotto la guida politica non degli Stati Uniti ma dell'ONU dispiace dirlo
Chi ha rotto i piatti può chiedere che gli altri in codini cocci l'Europa le Nazioni Unite lo debbono fare devono aiutare Washington a uscire dal pantano iracheno ma Washington non può chiedere che i cocci sir incollati dagli altri sotto il proprio ordine anche se lo accettassimo non funzionerebbe
La guerriera che ne infatti al punto in cui siamo può piegarsi all'autorità delle Nazioni Unite non a quella dell'amministrazione Bush
Il governo italiano non può ritirare i suoi soldati li può lasciare signor presidente avendo chiaro che il suo compito è quello di contribuire a un cambiamento della politica americana alla internazionalizzazione della crisi al suo ritorno sotto le cui dalle Nazioni Unite
Un Paese maturo di fronte alla tragedia non si divide non polemizza ma neppure rinuncia a cercare con razionalità una soluzione politica alla crisi
Grazie onorevole Intini onorevole Pecoraro Scanio
Senta si sente grazie signor presidente oggi è un giorno di lutto e noi riteniamo come verde che occorra unita nella solidarietà alle famiglie ed un lutto vero che non deve essere ammantato di una retorica patriottarda ma di una solidarietà reale
Non è un caso sia presente che noi non abbiamo applaudito come gran parte di quest'Aula il ministro
E il governo che riteniamo inadeguati ma abbiamo applaudito convintamente quando il Presidente la Camera si è espresso per la solidarietà alle famiglie delle vittime perché questo è un elemento vero di unità delle nostre conoscenze del nostro modo di sentire questa missione era partita
Come una scorta per un ospedale da campo a Baghdad questo è stata la motivazione della richiesta del voto parlamentare noi già all'epoca dicemmo
Che eravamo preoccupati perché temevamo che si andasse invece in guerra
E che non fosse chiaro il discorso fatto in Parlamento quello che abbiamo visto e che il pericolo del terrorismo aumentato non è diminuito
E che oggi tanti qua anche in questa Alanno riconosciuto che le nostre truppe sono in guerra in Iraq purtroppo contro quello che prevede la nostra Costituzione è purtroppo subendo quella che è una politica fallimentare l'azzardo della guerra preventiva dell'amministrazione Bush che oggi va ricordato negli Stati Uniti d'America
Viene condannata dalla maggioranza assoluta dei cittadini americani che chiedono a Bush di mettere fine a questo come azione e anche il partito di opposizione negli Stati Uniti oltre verde che già lo chiedevano prima i democratici oggi chiedono che vengano sostituite le truppe di occupazione con le Nazioni Unite
Il nostro compito oggi è come evitare altri morti come garantire la pace in Iraq e nel mondo
Noi Verdi oggi non abbiamo detto
Che è colpa del Governo quello che è accaduto oggi non ci siamo voluti associare a un'ipotesi che poteva sembrare di grave strumentalizzazione ma non vorremmo nemmeno da parte vostra sentire la pervicacia
Nel dire che tutto continua come nulla fosse perché questo sarebbe un oltraggio ai morti uno schiaffo agli italiani e alle tante famiglie che oggi vedono come dramma la vicenda irachena
Ma vi chiediamo di nuovo non ho oggi ma da da tempo di ritirare le truppe perché non è più una missione umanitaria ma è una guerra non possiamo stare in questa guerra dobbiamo agire in sede nazioni Than sede internazionale
Per portare la pace per arrivare rapidamente alla fine di un'occupazione militare
Che rischia di avvelenare il clima nel pianeta questo è il nostro impegno è quest'oggi lo dobbiamo anche ai nostri giovani e anche come vero atto di solidarietà perché non basta il lutto il cordoglio dobbiamo da domani iniziare a lavorare perché non accadano più situazioni drammatiche tragica come quella di oggi grazie
Grazie onorevole Craxi
Esprimo nome del gruppo liberaldemocratico repubblicano e socialista
Tutto il cordoglio alle famiglie delle vittime dell'attentato in terra irachena
Ed una forte solidarietà per tramite del suo ministro dalla difesa
All'Arma dei Carabinieri e dall'esercito italiano
è il più grave atto militare compiuto contro italiani in armi dal dopoguerra ad oggi ed una tragedia di queste dimensioni investe il nostro senso di responsabilità e rinnova
A tutte le forze politiche il compito di esprimere una salutare concreta unità
La missione in Iraq che era ed è una missione militare ad altissima componente di rischio
Essa si era resa necessaria per svolgere un'opera di contrasto efficace alle reti collegate ad un terrorismo in grado di offendere ed ha il compito ancora di restituire in tempi brevi
L'Iraq agli iracheni
Dinanzi a questa escalation di violenza
Noi sentiamo il dovere di esprimere la necessità di garantire a questa missione il massimo sostegno nello spirito del nuovo orientamento espresso dalle Nazioni Unite
Che vede un loro impegno politico diretto in Iraq sentiamo altre sei la necessità di manifestare con altrettanto vigore
La nostra preoccupazione per le crescenti difficoltà che registra il percorso di pacificazione di chiarimento in tutta l'area mediorientale
E che l'attacco indiscriminato le forze occidentali da parte del terrorismo fanatico ed evidentemente allontana anziché riavvicinare
Il governo italiano confermando i propri impegni deve e può sapere rio rientrare gli indirizzi politici nel Medioriente a maggior ragione oggi che per la pace e la stabilità paga un tributo di sangue molto alto e molto doloroso per tutti noi
Un conflitto quello in Medio Oriente che non conosce tregua e chi ha sostituito alla rotta per una pace possibile e cioè una road map il muro della divisione che gli europei non devono contribuire a costruire pace nella sicurezza riapertura di un dialogo decisivo per le sorti del Medioriente sostegno le forze occidentali presenti nell'area
Senza uno sbocco politico nell'area mediorientale
Possiamo soltanto preparare il peggio
E noi dobbiamo fare di tutto per scongiurare altri pericoli altri dolori e sofferenze alla nostra e dalle altre nazioni del mondo grazie onorevole Craxi onorevole Detomas
Grazie presidente
Agli gruppo delle minoranze linguistiche si stringe intorno alle famiglie dei carabinieri degli ufficiali dell'esercito italiano e dei civili vittime di questo mostruoso attentato terroristico
Il cordoglio e la solidarietà ma anche l'arma dei carabinieri all'esercito italiano e alle altre forze armate per il sacrificio degli dei loro uomini
Non è questo il momento per le dispute politiche sul senso della missione in Iraq italiana in Iraq o sul prezzo troppo alto pagato per una politica estera italiana che vuole giocare ruoli e forse un po'troppo ambiziosi o sono opportunità di però se perseguire scelte strategiche che segnano discontinuità rispetto a decenni di politica estera italiana
Questo è il momento del dolore ed è l'assoluto rispetto per coloro che hanno pagato il prezzo più alto per servire il nostro Paese vittime di un terrorismo che mina la libertà e la sicurezza del mondo intero
E anche il momento dell'unità che questo Parlamento deve dimostrare per confermare a tutti i nostri militari impegnati in molte aree difficili e pericolose che l'Italia e con loro ed è loro riconoscente per ciò che stanno facendo
Oggi è una giornata di lutto e noi non possiamo che inchinarsi davanti davanti al sacrificio di questi nostri ragazzi
Onorevoli colleghi
Vi prego di prendere posto un minuto il ministro della difesa onorevole Antonio Martino
A una comunicazione di aggiornamento da fare della ragione per cui si è dovuto assentare qualche minuto dall'aula durante il dibattito onorevole Martino a lei la parola grazie presidente no onorevoli colleghi
Una brevissima e non particolarmente lieta notizia aggiuntiva mandato io sono grato a tutti gli intervenuti ho ritenuto
Doverosa premura da parte mia a dare un aggiornamento sul numero delle vittime
Spero che sia davvero l'ultimo i decessi sono hanno riguardato diciassette italiani di cui undici carabinieri quattro dell'esercito e due civili e otto iracheni
I feriti hanno riguardato venti italiani
Quindici carabinieri quattro dell'esercito di cui uno grave e un civile i feriti iracheni sono venticinque pertanto ho ritenuto di dovervi far sapere per completezza d'informazione
Carella dodici novembre due mila e tre così Antonio Martino ministro della Difesa conclude Vella dibattito che si svolse alla Camera sulla strage di Nassiriya
E li ascoltiamo adesso anche quanto si scusa quello stesso giorno al Senato a partire dall'intervento dalla senatore Sergio Zavoli a seguire li ascolterete tra i altri interventi dei senatori Colombo Andreotti e Dini
Signor presidente pare che un altro gruppo mi sia venuto in soccorso offrendomi trenta secondi
Ne prendo atto grazie
Signor presidente onorevoli colleghi
Signor presidente del Consiglio signor Vicepresidente signori del Governo
Mi rivolgo ai miei colleghi
Lasciate che un novizio della volata senatoriale si prenda questa libertà
Adesso non si critica l'avevamo detto
Che prima o poi sarebbe fatalmente successo
Che quei ragazzi non sono stati uccisi dalla guerra ma da una pace che riprese a suo modo
Gli errori da cui promana che non sono stati uccisi solo dalla guerriglia irachena dal fondamentalismo dal terrorismo ma anche dalla nostra imprevidenza
Oggi distinguere tra le vittime di questa faccia pure essa sconsiderata vorrebbe dire tra l'altro venir meno al rispetto che si deve allo stillicidio di morte che devasta un po'ogni giorno il popolo americano la prima delle vittime se fosse lecito tenere il conto
Del loro numero bandiera per bandiera ruolo per ruolo daremo una prova di grande sordità per non dire di Sordi Dezza
Umana e politica di una grave caduta civile ed etica se al dolore dei familiari delle ultime quattordici nelle ultime sino al dolore dei familiari allo strazio per quei bambini la solenne cordoglio del Parlamento al severo sgomento di tutta la nazione e alla solidale ripulsa
Nel consesso internazionale per il terrorismo fanatico e delirante accompagnassimo parole di rivalsa addirittura di risarcimento una tentazione moralmente orrenda non giustificata nemmeno dalle testimonianze quanto meno di avvedutezza che pure vennero anche da questi banchi
Un grande amico lo scrittore Giorgio Manganelli parlo dell'orrore sventurato di ogni morte ma più di tutto dalle morti giovani quelle che prendono il posto parrebbe delle nostre e Bertrand Russel che aveva a cuore i diritti umani quelli dei pochi e dei molti dei ricchi e dei poveri ma soprattutto dei giovani disse che le idee su ciò che è l'unico non camminano sulla scia del sangue dei buoni e dei cattivi nel sul marmo dell'indifferenza ma lungo i sentieri universali dalla giustizia e della pietà
Era un laico a parlare un uomo dei grumi dubbioso e ragionevole
Lasciamoci ispirare da quelle lontane virtù
E accettiamo insieme che la politica quell'altra quella da cui don Milani ci esortava uscire insieme si tira il respiro calmo della ragione
La morte dei nostri giovani carabinieri sia il grido per la pace oltre che il lamento per la guerra figuriamoci oggi almeno all'evento e concludo il sangue dividerà il mondo diviso un apocalittico Salmistraro riapriamo i libri quelli che in ogni secolo vengono bruciati e teniamoci al primo di essi che dice e allora non ci sarà più nel lamento nell'urto
Grazie grazie senatore Davoli non mi mettete nelle condizioni colleghi di dovere Inter
Perché se noi tempi davvero vanno al di là del previsto senatore Marino
Un minuto
Signor presidente
Un sincero profondo dolore
Che a nome dei Comunisti italiani
Esprimo
La suddetta
E il cordoglio alle famiglie dei caduti
Alle forze armate
All'Arma dei carabinieri
Un giorno di lutto e rispetto per i morti
Ha fatto sì che noi insieme a tutte le nostre forze d'opposizione che dessimo nel più breve tempo un dibattito di politica estera per poter affrontare
Le pressioni in merito
Presidente del consiglio o mobile ad alta verso gli storici alleati
Io credo che la terribile tragedia debba far riflettere
A mia parte politica sin dal primo momento
Ha chiesto di non inviare il contingente
Non so
Senatore Marino
Mi dispiace colleghi voi capite che i tempi sono contratti bene avrete chiarezza le contezza però io debbo debbo fa ore devo fare rispettare debbo fare rispettare quanto previsto senatore Malabarba per un minuto e trenta secondi prego senatore ma la barca
Quella di oggi è una tragedia umana prevedibile perché le nostre sono truppe di occupazione quindi bersaglio ma pur sempre una tragedia che semina lutti tante famiglie a cui va il nostro più sentito olio rifondazione comunista si è opposta alla guerra preventiva di Bush e all'invio del canto ingenti italiano in Iraq di cui continua a chiederne l'immediato ritiro anche oggi e con più convinzione di ieri
Ma vogliamo affidare una specifica discussione in aula le considerazioni politiche
Sul fallimento totale dell'impresa americana che sta alimentando e non contenendo il terrorismo e sul ruolo dell'Italia in quanto occupante mette in pericolo anche l'organizzazione umanitaria non governative che lì operano da da tredici anni
Oggi è il giorno tuttavia della pietas ed è occasione per tutti noi per riflettere sul valore della pace e del ripudio della guerra troppo frettolosamente emarginati dalla nascente Costituzione europea
Ma non demordiamo i costituenti introdussero ripudio della guerra in conseguenza del disastro apocalittico della seconda guerra mondiale al di là quindi ed è la ragione del contrasto al nazifascismo nel mondo
Mai più guerra
è un imperativo morale deve diventare un impegno politico una strategia affatto diversa dall'attuale ripartiamo tutti governo e anche forze di opposizione se proprio mai possibile la guerra giusta e se non vi sono altre armi da usare
E con questo impegno che rinnoviamo la solidarietà e la vicinanza di Rifondazione Comunista alle famiglie delle vittime grazie presidente
Grazie senatore Malabarba il senatore Fabris due minuti e mezzo a questo punto a a
Regolatore Fabio grazie presidente colleghi qua e che invenzione presentati al Governo la strage
Dei militari italiani impegnati in Iraq ci consente oggi di esprime solo il nostro dolore la nostra vicinanza alle famiglie dei caduti e dei feriti italiani e iracheni non che alle forze armate
Italiane c'è un tempo per ogni cosa oggi il momento del lutto del cordoglio la preghiera per quanti credono nei prossimi giorni in Parlamento e nel Paese ci sarà il modo di riflettere su quanto accaduto
Su come sia potuto accadere che in una zona di guerra venga violata una base delle nostre forze armate su come l'Italia possa continuare ad onorare i propri impegni rimanendo nel quadro delle alleanze e delle decisioni delle organizzazioni internazionali
Quello che è accaduto proprio ciò che temevamo in molti e che altri forse hanno sottovalutato non c'è né ci può essere peraltro sia chiaro speculazione alcuna su una tragedia simile
E noi pensiamo che anche in questa occasione qualcuno abbia perso l'occasione di stare zitto noi non abbiamo mai condiviso l'atteggiamento e le scelte ondivaga del governo sulla vicenda irachena con la sua critica versione all'intervento angloamericano
Ma non è questa l'ora di polemizzare né di chiedersi se contingente italiano debba o meno rimanere in Iraq in ogni caso di fronte la recente risoluzione unanime dell'ONU pesa pacificare l'Iraq noi avevamo già dichiarato la nostra disponibilità a ridiscutere il senso e il ruolo che la presenza italiana in quel Paese
Non condividiamo dunque per nulla talune dichiarazioni provenienti anche dalle file dell'opposizione il sentimento di sgomento e di dolore che c'è nel Paese per la morte dei nostri militari
Nell'adempimento di una missione voluta dal Parlamento non consentono oggi uscite di quel tipo
Noi ci inchiniamo dunque di fronte a questi nostri caduti ci stringiamo attorno alle loro famiglie e le nostre forze armate
Chiediamo solo che il parlamento Toni a valutare il ruolo dell'Italia in Iraq nei prossimi giorni per decidere insieme certa accogliendo l'invito del signor Presidente del Consiglio dei ministri a difesa senza divisioni inutili è strumentale
Per decidere insieme quale sarà bene fare
In osservanza dello ultima è unanime risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU
In Iraq per tutelare la dignità e ruolo internazionale del nostro Paese non per nonché per garantire più sicurezza ai nostri soldati già impegnati in quel modo martoriato nuovo
Grazie senatore Fabrizi il senatore Del Turco tre minuti
Grazie
Signor presidente
Lo dico per i colleghi che non c'erano questa mattina
Quando il presidente di turno il collega Salvi ha preso la parola per annunciare i fatti di Nassiriya
Che noi abbiamo
Provato un sentimento di unità
Di solidarietà
Con le parole del presidente
Quelle parole che erano rivolte contemporaneamente alle famiglie dei carabinieri uccisi quelli feriti all'Arma dei carabinieri
E a tutte le forze armate
I colleghi che c'erano questa mattina e che c'erano nella seduta del pomeriggio hanno ascoltato le parole del presidente Fisichella
I colleghi Salvi e Fisichella vengono da due storie politiche da due filoni culturali e ideali politici molto diversi tra di loro
Eppure io ho sentito le stesse parole
La stessa sobrietà
La stessa compostezza
Quella compostezza richiesta da una circostanza grate per il Paese
E gravità cari colleghi di conseguenze sulle quali non siamo ancora adesso in grado il ragionare di riflettere con la necessaria serenità
Noi dobbiamo solo chiederà al governo e chiederanno estesi al Parlamento questo ramo del Parlamento e all'altro
Di essere all'altezza di quel sentimento di dolore
Di orrore di solidarietà
Che in questo momento
Penso si possa dire unisce tutto il Paese
Mi auguro che la discussione di oggi in questo ramo del Parlamento e nell'altro sia all'altezza
Di questa compostezza di questa sobrietà
Perché il Paese non per dovere da nessuno l'atteggiamento scomposto diverso da quello che stiamo osservando in questo momento
Se dovessero nascere
Polemiche e reazioni scomposte
Noi non cederemo alla tentazione di parteciparvi e non vi parteciperemo
Diremo solo come diciamo ora che il nostro cuore la nostra sensibilità la nostra passione la nostra intelligenza e con i ragazzi che la Jouini varco in Bosnia o in Afghanistan e in tutte le parti del mondo dove svolgono la loro azione di pace noi siamo con loro
Quando parleremo di politica e sappiamo che dovremo affrontare questo tema dal punto di vista delle conseguenze politiche dei fatti di questa mattina producono anche per il nostro Paese la mostra sarà una voce che cercherà l'unione del Paese contro il terrorismo
Per una pace duratura in quella parte del mondo e allora avremo un problema in più dovremo cercare quell'unità che non siamo riusciti a trovare quando abbiamo mandato questi ragazzi grazie grazie
Grazie senatore Del Turco adesso è iscritto a parlare il presidente Colombo per due minuti Presidente
Minuto era uno sono diventati due la la prego signor presidente
Onorevoli colleghi
Signor ministro membri del governo
Sono molto sobrio dal mio prima l'espressione di una grande solidarietà
Per le famiglie per l'Arma dei carabinieri e di rimpianto per questi Giovanni che hanno perso la vita
La secondo il mio espressione ma vedo che non ce n'è bisogno
Per il modo come si svolge questo discusso
E che il dolore
Non deve mettere non deve recitare noi alcuni più sul continuità della nostra missiva
E anche sulla partecipazione dell'Italia come grande paese europeo tutte le volte che è necessario intervenire
Aiutare a organizzare la pace offre ora realizzare
L'altra l'altro mio pensiero che non posso svolgere lungamente effetti questo
Vorrei dirlo al governo
E a sua volta al governo
Deve dirlo qualche altro un giorno parlando con il primo ministro inglese questo sui rapporti fra agli alleati
Domandai come si sarebbe comportato lunghi con gli alleati in caso di dissenso mi disse di Turnverein allora zio
Allora io pregherei il Governo di parlare allora ma con la forza di un Paese che ha l'abilità
E all'Italia
La sua forza in Europa e nel mondo
E anche di cui non si può dubitare in quanto all'alleanza con gli Stati Uniti che la vittoria militare non coincide con la vittoria politica e bisogna quindi organizzare la vittoria politica ed altro elemento queste attenzione
Se vogliamo riconciliare queste parti in lotta
Guardiamo a quello che avviene un po'più avanti sulle sponde del Mediterraneo e adoperiamoci sia dopo erano gli Stati Uniti e anche l'Europa perché si chiuda questo annoso doloroso
Vicenda del contrasto fra Israele i palestinesi
Grazie presidente Colombo adesso il presidente Andreotti cinque minuti prego senatore Andreotti
O che
Se quando c'è un morto in casa normalmente non si parla ma si riflette o come è stato detto poc'anzi chi crede prega
Quando i morti sono molti
L'emozione sia profonda
Però non nasce oggi anche nei giorni e nelle settimane passate non abbiamo sentito una profonda emozione per lo stillicidio di morti che viene lire
E è stato detto anche nella stampa internazionale che sarebbe stata vinta la guerra ma non il dopoguerra io non so se sia giusto chiamarlo il dopoguerra o se la guerra non sia mai finita lì
E lasciamo stare se doveva cominciare o non cominciare
Penso che accanto al ovvia solidarietà accanto alla rincorsa che noi condividiamo
Per tutte le famiglie che da questa mattina saranno veramente tremando ascoltando riavere l'elenco degno noi dobbiamo cercare di maturare una soluzione politica per la quale io mi permetterei di suggerire che è necessario che vi sia c'è già stata ma era una visita della Commissione Difesa del per solidarietà ai nostri soldati ma che vi sia lo si studia il modo rapidamente la possibilità di una ristrettissima e senza distinzioni di partiti Commissione parlamentare che possa andare giù non solo a rinnovare questa solidarietà ma cercare di capire
Signori miei dirà che come viene configurato nel cronaca corrente non esiste non è mai esistito
Noi ci dobbiamo convincere che quella che è stata la ideazione inglese del primo dopoguerra insomma che poi ha avuto tutta una serie di passaggi e che era sfociata nella dittatura di Saddam Hussein ma io credo che sia anche ingiusto
Parlare sotto un aspetto generale di liberazione dell'Iraq certamente nessuno rimpiange io a vedo alcuna tenerezza nei confronti di Saddam Hussein
Però è un Paese profondamente diviso in paese nel quale non a caso in questi decenni passati
Vi erano cinque o sei governi in esilio
Ventuno contrapposto all'altro perché certamente pensare che ci sia facilmente una armonia
Tra gli sciiti sunniti e curdi delle territori iracheni è un farsi delle illusioni voglio solo concludere con una ricordo
Noi dobbiamo non dimenticare in una congiuntura molto difficile della nostra nazione quando aveva almeno altri soldati nel Libano
In un momento complesse in un momento tormentato
Bene i nostri soldati non ebbero alcun atto di ostilità ma da un per voler dire che non siamo compartecipi del lutto per coloro che ne ebbero saltò in aria una caserma di soldati americani ma perché vi era la consapevolezza generale liti
Che gli italiani erano per rendere un servizio e che non avevamo alcun interesse di carattere particolare io credo che questa consapevolezza
Dobbiamo cercare di costruirla o di ricostruirla in modo molto più difficile e ho terminato signori miei si crede qualche volta di avere chiuso pagina
Di un capitolo come nell'Afghanistan
Bene i talebani avrà fatto una serie di nefandezze nessuno certamente hanno strategia di logoro
Ma avevano però ridotto la produzione di oppio e ridotto i narco traffico oggi è fortemente ripreso secondo i dati ufficiali io mi rifiuto di pensare che i nostri soldati stia ora coprire il narcotraffico
Un Andreotti
Adesso il senatore Boco cinque minuti prego senatore può
Grazie presidente colleghe e colleghi
Oggi questo il Giorgio
Del lutto e del dolore
Non è il giorno per discutere intorno alla questione della missione irachena non è il giorno delle polemiche però un minuto lo è strano i miei cinque Presidente Fisichella per domandarle
Se davanti a una giornata come queste e alla tristezza di questa giornata
Possiamo venire e mi risulta questo e le chiedo conferma
Che venga data indiretto per trentaquattro minuti l'intervento del Presidente del Consiglio Berlusconi
Deve ministro della Difesa Martina e poi venga interrotto la diretta televisiva queste o presidente Fisichella è intollerabile lo dico perché la di Repka
Dimostrazione di cosa è la riassunzione di responsabilità e di correttezza riguarda le istituzioni e mi permetto di dirlo in primo luogo colpisce la presidenza di questo Senato non si può adoperare
Una tragedia come questa per avere un uso degli strumenti televisivi in questo momento
Mia intenzione però e le chiedo sì lo concederà una capigruppo alla fine di questo dibattito per discutere di questo
Ma voglio ritornare a quello che era lo spirito
Leso anche per questi atteggiamenti Marche voglio e vogliamo come verdi portare fino in fondo
Ci dobbiamo Easter ingerenze torno alle famiglie delle vittime italiani e dire che ne
Colpite ferite distrutte da questa morte
Famiglie e nazioni unite dalla tragedia
Per questo le Regioni e la dinamica dell'attentato terrorista sono oggi secondaria
Come secondarie oggi diventa non le letture diverse che c'erano e continuano ad esserci su questa guerra da noi da sempre considerata sbagliata
Lo affermiamo nei Verdi colleghe e colleghi
Che con forse abbiamo provata ad urlare a convincere tutti su quanto era ed è sbagliata e queste guerre e quanto fosse sbagliata la conseguenze e la conseguenza
Della presenza italiana in Iraq ma questo sarà oggetto della discussione che chiederemo che chiederemo a questo Parlamento nelle giornate prossimo
E per quanto presidente Noemi su questo voglio rinnovarle la richiesta come tutti i gruppi hanno fatto e faranno di avere nell'aula del Senato nell'aula della Camera una discussione profonda su questo
Ma voglio tenerlo questo profilo pensare che oggi non è giornata di polemiche
E pensare che la storia a volte e terribile
è terribile perché noi non dimenticheremo mai né italiani questo dodici novembre e queste vittime
E quante terribile realtà ce pensare che l'undici novembre dei quarantadue anni fa tredici aviatori italiani a Kindu
Persero la vita pensiamo colleghe e colleghi nell'ironia di queste nella terribile tristezza di pensare a due atti e due storie così lontane nel tempo
Cos'è avvenuto milioni di morti fra questi due momenti della storia
Questa deve essere una giornata del lutto dell'otto per le vittime dello Zaire
Del chi uno dei sudanesi dei cambogiani dei milioni di morti di quarant'anni di tragedie
E allora su questo e concludo caro ministro Martina
Lei ha detto che il dolore la rabbia ci convince ad andare avanti
Io mi rivolgo alle colleghe e colleghi di questo Senato
Alla maggioranza e all'opposizione al governo
Non è questo il giorno di dire simili cose
Dovrebbe essere il giorno del dolore e del lutto che non ha bisogno di commenti nell'una e nell'altra interpretazione
Discutiamone ma affermiamo il Paese e affrontiamo la discussione per il bene di questo pianeta per il bene di un popolo iracheno per la vittoria della democrazia
Quindi
Colleghi
Io intendo questo dibattito sulla vicenda sull'attacco terroristico al nostro contingente militare in Iraq prosegua con lo stile
Con il quale tende proseguire
E quindi tutti gli altri oratori parleranno parleranno di questo argomento
In pari tempo
Vengo informato e poi lo dice il senatore Rocco che c'è stata una trasmissione Telepiù ma trasmissione indiretta
Degli interventi del Presidente del Consiglio dei ministri e del ministro della Difesa
Con appunto ripresa diretta dall'aula
La presidenza del Senato nulla sa di questa iniziativa nulla sa nella persona del sottoscritto nulla sa nella persona del segretario generale
Degli altri funzionari
Stiamo assumendo le informazioni in punto di fatto per verificare cosa è accaduto da chi ha preso le mosse questa iniziativa dopodiché otto se avrò gli elementi in tempi rapidi ero riferire immediatamente all'Awlaki
E in quella sede se del caso sì assumeranno anche da parte dei colleghi si faranno da parte dei colleghi e dei gruppi parlamentari le valutazioni
Che le circostanze richiedono quello che c'è tutto e che io stando seduto qua non potevo vedere nulla di televisivo nulla sapevo preventivamente e quindi quello che è avvenuto avvenuto indipendentemente dalla da una qualunque autorizzazione del Senato atte avvenuto quindi inaudita altera parte come si diceva una volta adesso continua adesso continua
Il nostro
Dibattito sulle comunicazioni del governo in relazione all'attacco terroristico subito dal continente militare in Italia questo l'unico argomento per il quale io ritengo che non debbano sussistere interventi di altro ordine senatore Peruzzo opti per cinque minuti
Grazie presidente signor presidente onorevoli colleghi la lotta che si svolge in Iraq tra le forze della guerriglia e quelle dalla coalizione a guida statunitense si sta inasprendo non è un mistero il periodo del Ramadan mi sembra essere stato scelto
Per l'elevato valore simbolico che ha nell'Islam per scatenare un'offensiva di un livello privo di precedenti
Nelle ultime tre settimane si è registrato l'abbattimento di due elicotteri Bracco Cuno sensibile intensificazione delle imboscate ai convogli lo spettacolare bombardamento condotto con razzi contro Hotel Rashid in cui alloggiavano sappiamo tutti Paul Wolfowitz
Da molti ritenuto con il vicepresidente Cheney segretario alla Difesa Rumsfeld e Richard Gere la il Grande ispettore di raffreddori
E comunque un fatto che gli attacchi contro il personale militare anglo americane contro civili dalla Croce Rossa internazionale
E dalle Nazioni Unite non sono più ammesso che lo siano mai stati il frutto di iniziative spontanee sporadiche ma sono invece la manifestazione di un chiaro disegno strategico che ormai a braccia anche le aree esterne del cosiddetto triangolo sunnita in cui operano gli americani
Ma forse la guerriglia che sono probabilmente coordinate dallo stesso Saddam collusivo di un eminente membro del deposto governo anche se agiscono certamente con il concorso di paesi canaglia
Hanno certamente due risultati condizionare l'esito della campagna elettorale americana peraltro finora con scarso successo
Attese le vittorie recentemente riportate dei repubblicani isolare gli Stati Uniti obbligando le maggiori organizzazioni internazionali emanazioni più o meno diretto alle Nazioni Unite e della Croce Rossa internazionale ad abbandonare il Paese se possibile insieme a qualche contingente minore
L'attacco subito questa mattina dai carabinieri della componente M S u
Inviata a Nassiriya nell'ambito del nostro contingente interforze con il compito specifico di garantire l'ordine pubblico esattamente come accade in porta in Kosovo rientra in questo contesto ed era purtroppo nell'aria dopo l'imboscata della scorsa settimana in cui è caduto un maggiore dell'esercito polacco Kerbala in piena zona Città
C'è questa analisi è corretta abbandonare ora significherebbe semplicemente per mettere i nostalgici Battisti di tornare al potere scatenare quello sfortunato Paese la più sanguinosa delle repressioni
Non a caso persino il ministro degli esteri francese de Villepin
Non più tardi di dieci giorni fa ha ammesso che l'alternativo l'occupazione angloamericana in Iraq e il caos caos che nessuno desidera un ritiro italiane quindi fuori luogo ed è un'opzione da respingere con decisioni sia per gli effetti che le consiglierebbero in termini il rafforzamento e legittimazione della guerriglia che sta esaminando l'Iraq sia sotto il profilo dell'affidabilità internazionale del nostro Paese non è in gioco la solo figure del nostro Paese in politica estera infatti che tiene fede agli impegni simbolici e perdere influenza
Lasciare oggi vi era che i nostri alleati significherebbe quindi quasi certamente compromette la futura azione italiana anche su altri scacchieri tutti saprebbero che dove agisce l'Italia basta mettere una bomba per allontanarlo incoraggia Remo il ripetersi di questi attacchi ovunque
Mentre porgiamo le nostre condoglianze alle famiglie dei delle vittime di questa violenza noi riteniamo che la nostra difesa non possano essere meno determinata della nostra Croce Rossa che è rimasta coraggiosamente a Baghdad a mente la capitale veniva abbandonata dalla Croce Rossa internazionale
Certo bisognerà cambiare qualcosa sotto il profilo tattico è una risposta che lasciamo i tecnici e non al Parlamento
Del resto anche al Pentagono sono lo studio delle soluzioni alternative rispetto a quelle prescelte finora rinunciando a presidio delle grandi città dell'Iraq e ripiegando nel deserto in modo tale da obbligare la guerriglia uscire allo scoperto e proteggere in ogni caso le infrastrutture vitali Della ricostituendo Iraq dobbiamo quindi restare assicurare tutto il nostro sostegno la parte più civile della nazione irachena che lo merita e ha già sofferto abbastanza l'alternativa è tra un futuro di democrazia e e di diritti ed uno invece fondato sul ritorno alla pratica delle prigioni arbitrarie delle fosse comuni
Abbiamo già fatto molto come italiani non possiamo lasciare il lavoro a metà e dobbiamo pretendere anche dei nostri alleati europei miglior cinismo e maggiore solidarietà
A questo punto infatti non è più possibile chiamarsi fuori ad aspettare l'esito di questa lotta
Concludo questo mio intervento rinnovando la parte tutto il gruppo della lega nord padano al Senato il cordoglio per la scomparsa dei militari e la nostra vicinanza alle famiglie grazie presidente
Grazie senatore per Totti
Nella senatore D'Onofrio prego per loro signor presidente gruppo senatore dell'UDC ha compreso che il dibattito di questo pomeriggio
Viene circoscritto alla drammatica vicenda dell'attentato e i nostri militari ovviamente i carabinieri sono parte del nostro dalla sua struttura militare e quindi evidente che intanto noi esprimiamo il senso di una di un dolore grande per ciò che è accaduto
Ma il dibattito in Senato non riteniamo che possa limitarsi ad esprimere il dolore per quanto accaduto
E la profondità dei sentimenti di solidarietà che esprimiamo nei confronti delle famiglie dei tanti caduti senato della repubblica e per sua natura una assemblea soprattutto politica e come tale non ritengo di concorrere a quello che altrimenti potrebbe assumere le caratteristiche di una ipocrisia
Nel dire che la vicenda esclusivamente di tipo morale la vicenda di tipo drammaticamente politico
Da questo punto di vista può darsi che vi sia stata una non sufficiente valutazione delle conseguenze che sull'ordine mondiale sarebbero conseguenze all'undici settembre del due mila uno
Può darsi che come ha detto poco fa il presidente Andreotti non vi sia stata sufficiente ecco
Però conseguenze all'undici settembre del due mila uno può darsi che come ha detto poco fa il presidente Andreotti non vi sia stata sufficiente comprensione
Di quale sia la effettiva struttura sociale etnica culturale religiosa dell'Iraq ma vorrei dire anche al presidente Andreotti in sintonia in questo caso con quanto ha detto il presidente Colombo
Che quella non è una vicenda esclusivamente legata alle italie irachene
è parte di una vicenda più grande più complicata di una vicenda di complessivo rapporto tra parte del mondo che ritiene il terrorismo una minaccia reale e parte del mondo che ritiene che il terrorismo si debba rispondere con strumenti diversi da quelli che l'Italia ha ritenuto di utilizzare anche dire so che il dibattito sulla politica estera sarà fatto con maggiore ampiezza in futuro
Ma era importante in questo momento concordare sulla questione di fondo
Che con estrema precisione il presidente Colombo ha indicato lo Statuto complessivo dell'italiano del mondo è conseguenza del modo con il quale noi dimostriamo di saper rispondere all'attacco iracheno sia sul versante della Man del mantenimento della nostra partecipazione
In Iraq sia sulla necessità di poter dire agli alleati strategici se siamo in disaccordo sul tavolo e modalità
Di dirlo non dissocia Ando si politicamente e militarmente da loro ma facendo capire che l'Italia proprio perché è un Paese che acquistando una dignità particolare in questo contesto può dire anche se non è d'accordo quando non è d'accordo questo ritengo che sia il bisogno di quella più straordinaria grande unità del Paese alla quale faceva riferimento il senatore del torto perché questa unità forse è mancata nel comprendere le conseguenze dell'undici settembre forse mancato nel comprendere le ragioni della nostra presenza in Iraq non può mancare questa unità nelle decisioni che si prenderanno dopo quanto accaduto in Eva che stamattina grazie presidente
Grazie senatore D'Onofrio
Presidente Dini prego presidente Dini cinque minuti
Ecco signor presidente signori ministri
In questo giorno di lutto per la nazione a seguito della tragedia che ha colpito il nostro contingente in Iraq esprimo a nome in nome di tutti i senatori della Margherita
Il nostro grande cordoglio e la nostra piena solidarietà
Alle famiglie di tutti i caduti all'Arma dei carabinieri all'esercito italiano per il brutale codardo attacco contro il quartier generale dei nostri carabinieri e dei nostri militari a Nassiriya
Il nostro ministro della difesa aveva recentemente dichiarato che l'aria di Nassiriya era la più sicura dell'Iraq e in ogni caso la meno a rischio
è con grande rammarico che devo rilevare come gli eventi odierni odierni abbiano dimostrato tragicamente quanto quel giudizio fosse purtroppo azzardato
I nostri carabinieri e i nostri soldati a differenza delle altre forze militari sul campo erano visti e sono visti con simpatia dalla popolazione irachena
Ma questa simpatia
E l'opera di ricostruzione civile condotta dal nostro contingente è essa stessa di fede divenuta fattore da combattere come le altre presenze straniere
Da parte di quelle forze clandestine Iraq irachene che si oppongono alla presenza americana e straniera in Iraq questo gravissimo episodio e quelli ugualmente tragici che dal maggio scorso
Dopo che il presidente Bush aveva dichiarato la fine della guerra e dei combattimenti colpiscono giornalmente le forze americane
Richiedano un ripensamento circa il carattere della presenza militare in Iraq oggi considerata forza straniera di occupazione
Questa dovrebbe essere trasformata in una presenza multilaterale di pace sotto l'egida delle Nazioni Unite che non sia identificata con le forze militari americane che hanno effettuato l'invasione dell'Iraq per rovesciare il regime tirannico di Saddam Hussein
Non a caso la parte politica che rappresento si era opposta all'invio del nostro contingente in Iraq se non fosse stato come non è stato nell'ambito di una vera forza internazionale delle Nazioni Unite e non di una coalizione ad hoc messa in piedi dai solista aziendali soli Stati Uniti senza una piena legittimità internazionale che avrebbe invece contribuito a generare un consenso più vasto
Ribadisco che questo tragico evento I continuata anche ai soldati americani dimostrano la necessità dei riconsiderare il carattere stesso della presenza militare in Iraq
Per gestire una transizione dalla guerra alla pace alla rapida creazione di istituzioni democratiche
Transizione che si sta dimostrando molto più difficile più complessa e anche più tragica di quanto gli stessi Stati Uniti avessero previsto
Ritengo che l'Italia non debba sottrarsi ma debba contribuire a ridare stabilità a una regione quella mediorientale vitale per la sicurezza internazionale
Ma in Iraq questo debba avvenire nell'ambito della risoluzione mille cinquecentoundici che essa stessa dovrà essere a nostro avviso rivista e rafforzata
Più in generale ritengo necessario che nel nostro Parlamento si svolga al più presto
Un dibattito sull'intera politica estera del governo come suggerito ieri dal presidente Andreotti nella riunione dei capigruppo
In primo luogo il governo riferisca sull'andamento della conferenza integrati intergovernativa prima del termine della presidenza italiana e dell'azione più o meno efficace vostra nel semestre di presidenza in favore dell'Europa
Compresa una valutazione dell'iniziativa di alcuni nostri partner europei riguarda la difesa europea
Il ruolo della NATO e così pure dell'atteggiamento del governo riguardo agli altri grandi temi internazionali compreso il conflitto Israele palestinese grazie
Dini adesso il senatore Collino prego senatore grazie presidente signor presidente signori membri del governo colleghi senatori desidero esprimere anzitutto a nome di Alleanza Nazionale il nostro profondo dolore il cordoglio alle famiglie colpite da questo grande e grave lutto
Il nostro cordoglio anche alle forze armate e allarma dei carabinieri
L'attacco terroristico contro i soldati italiani rappresenta in questo momento una delle pagine più drammatiche la storia della nostra Repubblica
Ma non è un attacco solamente contro le forze armate italiane contro le forze armate della coalizione ma è un attacco contro il popolo iracheno
La devolution alla grande crescita della del terrorismo internazionale
Deve continuare a impegnare il nostro Paese l'Europa e tutti coloro che non sanno rappresentare i valori di libertà
Di civiltà cristiana in questa grande crociata contro il terrorismo
Come componente della commissione Difesa assieme ad autorevoli componenti al suo presidente abbiamo avuto modo qualche giorno orsono di essere proprio presenti ospiti in quella caserma che oggi invece è un luogo di morte rappresenta una tragedia
Ci siamo intrattenuti con i nostri carabinieri con rappresentanti dell'esercito ufficiale speciale i volontari abbiamo avuto modo di appurare direttamente
Il grande senso di solidarietà di umanità l'entusiasmo dei nostri soldati
Nell'essere presenti in quell'area e non essere artefici maniera Diretta ad aiutare i giovani i ragazzi tutto il popolo iracheno e sui loro volti appariva questo stato di gioia di contentezza perché non solo stavano servendo il loro Paese ma stavano portando in quella parte martoriata del mondo
Una un esempio la testimonianza di solidarietà di libertà e di civiltà
E allora non possono certamente essere condivise raccolte alcune affermazioni
Alcune richieste che non tengono conto del grave momento ma non tengono conto del pure che l'identità di un popolo di una nazione identità
Della nostra nazione e del nostro popolo non può essere in momenti come questo
Diviso dalla politica i valori della costituzione i valori che in quest'aula ognuno di noi rappresenta sono valore che non possono essere utilizzati e divisi dalla politica pre che altre menti la nostra nazione il nostro popolo non avrebbe motivo di vivere una pagina non è una pagina della sua identità e allora signor Presidente
Dare soluzione che è stata citata dai colleghi Risoluzione quindici dal sedici ottobre due mila e tre dell'ONU legittima
Le nostre truppe ad essere presenti per garantire la pace in quell'area
Ma quella risoluzione punta anche a quella fatidica data del quindici dicembre come punti come termine per creare le condizioni per riportare in quell'area restituire al popolo iracheno la sua sovranità e quindi ridare al popolo iracheno l'opportunità di tornare ad essere un popolo libero
Avendo avuto assieme colleghi come dicevo poc'anzi l'opportunità devi per alcuni giorni in Iraq abbiamo avuto modo di vedere da vicino quale siano le sofferenze e quelle sofferenze dovrebbero essere maggiormente capite maggiormente interpretate
E da qui quelle sofferenze si può elevare il valore della libertà e della democrazia che molte volte in forma demagogica viene richiamata anche nella nostra aula del Senato
A nome di Alleanza Nazionale decidono risottolineare
Il dolore e profondo
Nel profondo cordoglio a quanti a quante famiglie sono state colpite alle forze armate e il nostro impegno
Per far sì e la presenza italiana in quella parte del mondo in altri teatri possa essere sempre più effettiva perché quella presenza militare non è una presenza di occupazione mai la presenza a garanzia della libertà e la presenza a garanzia grazie grazie senatore Collino il senatore Massimo Brutti cinque minuti prego senatore
Signor presidente voglio esprimere il cordoglio e la solidarietà profonda
Dei democratici di sinistra alle forze armate italiane all'Arma dei carabinieri all'esercito ai familiari delle vittime
Dopo il messaggio di Bin Laden ha reso noto il diciotto ottobre nel quale l'Italia veniva indicata come bersaglio c'era da attendersi un attacco ma questo va aldilà delle previsioni
Si verifica in una situazione tragica di illegalità
E di guerriglia
Ed è l'attacco più grave che sia Stato sferrato
Dalle forse del terrorismo dopo l'inizio della guerra in quel Paese in quella regione
Cambia con l'episodio di oggi il corso della crisi irachena cambiano i termini del problema lo si voglia o no
Appena una settimana fa con lo cito per fare polemica il Presidente del Consiglio Berlusconi diceva si sono fatti molti passi avanti per la normalizzazione dell'Iraq ed oggi è costretto ad ammettere
La portata della tragedia che è avvenuta
Questa mattina cambia il corso della crisi irachena
E tutto ciò impone la necessità di una riflessione seria sulle iniziative da prendere per prevenire altre tragedie
Io non ho visto traccia di questa riflessione nell'intervento della minister Ministro della Difesa e credo invece che una riflessione sia indispensabile
Che un'azione politica del nostro Paese e dell'Europa sia oggi assolutamente urgente
Di fronte alla tragica debolezza dell'amministrazione guidata da Paul Bremer
Di fronte ai rischi che aumentano alle minacce che si fanno più gravi
Con i nostri soldati signori del Governo con i nostri carabinieri viene colpito tutto il Paese
Essi rappresentano d'Italia
Noi onoriamo il loro sacrificio con particolare dolore ed affetto perché vi sentiamo vicini perché appartengono alla nostra gente
Quale voglio dirlo a tutti i colleghi e ai rappresentanti del governo qual è l'esempio che viene da questi caduti
Da loro viene un esempio di rigore stavano adempiendo al proprio dovere con la serietà che è propria degli italiani migliori
E sono andati la per una decisione del Parlamento obbedivano
Ad una decisione assunta secondo le regole democratiche nelle istituzioni della Repubblica ebbene è il Parlamento
E con la massima serietà dovrà discutere al più presto le iniziative da assumere per fare quello che possiamo fare quel che la politica può fare per salvaguardare le dite dei nostri uomini dei nostri concittadini
Noi dobbiamo agire subito io credo per promuovere per fare il possibile per promuovere condizioni di sicurezza e di pace dopo un intervento bellico unilaterale
Non di autodifesa ma di guerra preventiva che si è compiuto al di fuori di ogni legittimazione internazionale
La pace e la sicurezza oggi a Baghdad a Nassiriya
Nell'intera regione si allontana non si avvicina dunque il quadro complessivo della presenza internazionale in Iraq deve essere ripensato
Di fronte al precipitare drammatico della crisi è vitale ridefinire il ruolo dell'organizzazione delle Nazioni Unite
Sono le Nazioni Unite
E solo in una prospettiva multilaterale che possono aprire un percorso nuovo per la ricerca di un compromesso tra le comunità nella costruzione della pace
Per un'amministrazione temporanea civile che garantisca la transizione ad un governo degli iracheni e ad una nuova condizione di legalità
E questa responsabilità non spetta soltanto ai Paesi che hanno già forze militari in Iraq spetta alla comunità internazionale nel suo complesso e perciò deve entrare in campo l'Unione europea
Oggi è il giorno del lutto signori del Governo noi siamo accanto ai caduti discuteremo nei prossimi giorni sulle cose da fare oggi siamo accanto ai caduti accanto alle loro famiglie accanto ai militari italiani e accanto a loro c'è il Paese unito
Lo dico a nome dell'opposizione c'è il Paese intero ci sono le forze della democrazia c'è ora più che mai d'Italia senza distinzioni di parte l'Italia intera
Senatore Schifani prego Franco
Grazie presidente il gruppo dei senatori di Forza Italia ritiene che oggi sia nel giorno del dolore quello quotidiano
La nostra reale vicinanza alla famiglia dei morti alla loro tragedia le nostre forze armate è fortemente sentito dalla nostra coscienza parere assente essere anche oggi il giorno dell'orgoglio di essere italiani
Fieri di appartenere ad un Paese i cui giovani sono pronti ad offrire l'Olocausto per portare la pace in un territorio martoriato dalla guerra
Si portavano cure assistenza agli indifesi ai deboli si lavorava per ricostruire un Paese non per occuparlo e per infiammati
E loro armi erano soltanto uno strumento di difesa non di offesa i riflessi a contro un nemico terribile infido invisibile che ormai mette quotidianamente a repentaglio la pace internazionale la serenità di tutti noi l'equilibrio mondiale questo pericolo del terrorismo
è un nuovo nemico che va combattuto con determinazione
Con grande senso di responsabilità e che non consente a nessuna coscienza responsabile da sottrarsi da questo impegno che deve essere politico civile morale e quotidiano
Ci conforta sapere che gli ideali delle vittime coincidevano coll'operato che erano chiamati a svolgerlo
Ci conforta sapere che gli ideali della democrazia che accomunano tutti i paesi civili siano quelli condivisi dei nostri militari in Iraq la vita e il più alto dei valori
Proprio per questo nella storia dell'umanità vi sono stati uomini che l'hanno sacrificata per consentire ad altri di poter dire la maturità di un Paese
Del suo popolo e delle sue istituzioni si misurano nella capacità di richiamarsi alla unità alla difesa dei valori di libertà e solidarietà che sono nelle radici della nostra democrazia della democrazia italiana
Sono certo che tutti noi sapremo fare la nostra parte in questo terribile momento
Di grande dolore riusciremo a rimanere insensibili e Sordi alle sirene delle eventuali polemiche che verranno schiacciate sommerse dal nostro grande composto silenzio
Un silenzio fatto di dolore di pianto i solidarietà di fermezza di sostegno alle azioni di pace dei nostri militari di orgoglio di essere italiani portatori di pace nel mondo
La risoluzione dell'ONU ha ricondotto nei criteri condivisi da tutti il nostro intervento post bellico per la riaffermazione della democrazia in quel territorio
Questa tragedia conferma colleghi la l'esigenza di un mondo unito contro il terrorismo
Il nostro Paese unito più che mai vuole essere partecipi a questa grande impresa
Animato da coraggio determinazione fede nella giustizia nella libertà da ogni forma di oppressione
Senatore Schifani l'ultimo iscritto a parlare il senatore Contestabile prego senatore Contestabile senza
Colleghi tornato recentemente mi pare fin dalla all'IVA
Colleghi ER nome della commissione Giustizia del Senato io credo che sia doveroso difesa nel serrato credo che sia doveroso porgere alle forze armate
E ai familiari dei nostri soldati caduti nell'adempimento del proprio dovere un cordoglio assai sentito da parte della commissione Difesa del Senato
Ha ragione il presidente Andreotti
Quando propone di rinviare in Iraq è una Commissione
Di senatori che vada al di là della commissione difese
Perché tutti possano manifestare il proprio sostegno il proprio appoggio
Ai nostri soldati impegnati in quella difficile missione noi siamo andati a Nassiriya siamo stati anche nella palazzina
Che crollata sotto Monda dell'attentato terroristico abbiamo trovato misure di sicurezza adeguate
Abbiamo trovato anche una situazione all'epoca assai tranquilla tanto tranquilla che ci lascia dire che quest'attentato viene da fuori viene da lontano
Quando passavamo noi della commissione Difesa preceduti da una automobile con la bandiera italiana la gente che si assiepava ai lati della strada per applaudire non vi era per applaudire all'Italia e agli italiani
Non vi era perciò un atteggiamento ostile tutt'altro nei confronti dei nostri soldati
Evidentemente il terrorismo viene da fuori viene da lontano e fuori allontana io credo che andranno ricercati i mandanti di questo atto serrato a me non ragione mi perdoni il presidente Andreotti personale io lo stimo moltissimo quando dice che non ci sono dati forse sono in Afghanistan difendere i narcotrafficanti noi abbiamo ritirato dall'Afghanistan oltre la metà dei nostri soldati sono rimasti sotto quelli sotto l'egida dell'ISAF che stanno facendo un difficile lavoro
Di controllo dell'ordine pubblico
E di sostegno a un governo quello del presidente Karzai la cui legittimazione democratica e per la verità fragile perché non è stato eletto a suffragio universale
I nostri soldati non hanno nessuna possibilità di controllare le culture dell'oppio che si rivolgono sugli altipiani io un'altra zona geografica rispetto a quella dove sono dislocate le nostre forze
E e perciò mi ha meravigliato il discorso fatto da una persona che io molto apprezzo o molto stimo non è così mi dispiace presidente Andreotti
è stato chiesto opportunamente un dibattito parlamentare
Il dibattito parlamentare si svolgerà il Governo ha già dichiarato la propria legittimità non vi sono problemi giusto che dopo un evento tanto drammatico tanto tragico il parlamento del Senato della Camera dei deputati si pronuncerà di nuovo
Sulla missione in Iraq io credo noi crediamo che l'Italia debba mantenere il suo impegno
Che questo drammatico incidente questo dolorosissimo incidente non sia tale da fare mutare il nostro atteggiamento l'Italia farà ancora una volta il suo dovere verso la giovane la nascente democrazia irachena verso il popolo iracheno
Ai familiari dei caduti la solidarietà nostra di tutto il Parlamento grazie
Allora abbiamo concludo questo dibattito
Però un'ampia sintesi del dibattito svoltosi all'asse Nanto del dodici novembre due mila e tre sulla strage di Nassiriya quello stesso giorno del tutto si continua a discutere a radio radicale anche con una trasmissione condotta da Massimo Bordin con protagonisti il senatore Emilio Colombo che avete ascoltato prima
Per Marco Pannella in collegamento da Bruce
Beh intanto vi ringrazio dio vere seguito oggi il dibattito al Senato quindi deve trasmesso con la mia voce
Altrimenti non avrebbe avuto alcuna amplificazione perché purtroppo
Il RAI TV sono state fino presenti fino agli interventi del Governo presidi primo ministro presidente del consiglio
E ministro della difesa poi sono andati via e quindi le nostre voci non c'è ascoltata mio opinione
Naturalmente parliamo in una giornata di di lutto di dolore io ho cercato di non amplificare molto questi aspetti emozionali e quindi vi sento molto del suo e quindi
Parlando così in pubblico qualche volta faccio vincere dall'emozione però è inutile dire che pensiamo queste povere grazie per questo invito facciate pensiamo alle famiglie ai genitori
Penso soprattutto alle mamme penso all'Arma dei carabinieri io suo comandante
Quindi lo sfondo di questo dibattito è questa questo dolore
Penso che colpisce colpisca tutti gli italiani
Detto questo e espresse questa sera solidarietà la mia posizione è stata ed è attenti siccome altre volte sono accadute ci ci sono state queste vicende io ricordo quando c'era
Mandammo in Libano qua la forza di interposizione per difendere dovresti unissero degli Hezbollah che sia ci fu una vittima sette subito comincia la questione ritiriamo il nostro la nostra forza di interposizione farlo subito ho avvertito come faccio in questo momento
Attenti che non vengano fuori posizioni tendenti ad interrompere la nostra presenza quando Silvio mi impegno bisognerà mantenere
O anche aggiunto e aggiungo quindi un'altra considerazione
L'Italia se vuole avere una posizione internazionale e sedersi al tavolo dei grandi come le spetta al datore di missione della nostra democrazia
Ma deve saper dare anche il suo contributo alla pace io non sono un pacifista ideologico
Io sono uno di quelli che sì ad opera con i mezzi consentiti o vuole adoperarsi per costruire la pace
Allora quando ci sono momenti difficili offre situazione internazionale deficit l'Italia deve essere in grado di dare il suo contributo l'abbiamo già fatta tante volte per esempio con sono ritirate le forze israeliane
Dall'Egitto ancora ci stanno i nostri militari che nel Golfo di Aqaba persino per garantire che tutto si vanta inferiore come abbiamo fatto altre volte
Come ho detto nel libero siamo intervenuti anche nel in occasione delle dei contrasti in Serbia eccezionale
Quindi attenti dovranno far prevalere
La paura ogni incertezza altrimenti
Non siamo un grande Paese come vogliamo
Poi
Io ho esposto un altro pensiero manteniamo come abbiamo sempre fatto il nostro rapporto con gli Stati Uniti
Che deve essere un rapporto euro americano non Italo offerta americana
E poi spero che il Presidente del Consiglio posso prendere visione di questo mio intervento credo che una volta andai a trovare il primo ministro inglese cui esso due ore prima che andassero a regime del servizio per dare le dimissioni e chiedere lo scioglimento del cane parlavamo di alleanza sisma quando ci sono divergenze con gli alleati che si fa e lui mi rispose prima di tutto si parla all'orecchio
Ecco
Questo è un momento in cui senza radicalizzare diversità e contrasto perché è un momento difficile
Diceva che noi italiani ne abbiamo la dignità e la forza per poterlo fare sappiamo dire ai nostri avevate all'orecchio le nostre opinioni
E la nostra opinione del sequestro
Questa esperienza irachena ci dice che la vittoria in questa situazione
Ecco nemici di questo no non nemici proprio non sono popoli nemici vanno anche loro la loro crisi non
Veramente una vittoria quando le armi hanno prevalso
Diventa una vittoria allorquando entra la politica un piano politico un progetto politico che tenda poi
Ad unire a ricostruire
E a dare alle istituzioni la possibilità del finanziamento
A mio avviso tra la vittoria
E l'oggi
Si è fatto con quello che si poteva fare hanno fatto anche noi con questo presenza ma gli americani
Però senza un progetto politico condiviso con all'ONU condiviso nel alleanza atlantica condiviso che tra europei e americane la pancetta passa attraverso questo multilateralismo che si consulta e che collaborare ecco credo che Pannella sul proprio su questo punto del l'ultima parte dell'intervento del se del presidente Colombo Possa posso intervenire citando il parlando proprio della sua posizione invece no
Sì certo io potente anche il rammarico per una volta
Di non avere avuto la capacità di imporre un minimo di conoscenza all'antico nemmeno di ascolto da parte del nostro governo della nostra opposizione
Dia ascolto a che cosa non allarmi iniziativa Barclay dica che in la che onorata anche le firme di del presidente Colombo presidente Andreotti e degli altri
I senatori a vita cinquecentouno parlamentari italiani avevano fatto proprio hanno mantenuto la propria anche nel corso delle settimane e dei mesi successivi il rammarico è che la devo dire la il con questo chiaro completo di sufficienza misto e incapacità che sembra contraddistinguere una diplomazia
Che funziona solo attraverso la diplomatiche ristampò reale monarchico reale del Presidente
Non abbiamo potuto ottenere con il rinvio di quindici giorni
Delle ostilità militari che manifestamente poi i fatti che sono accaduti dovrebbero dimostra lo dimostrano in realtà sarebbe stato un prescindere dall'esigenza dello scontro militare Bartali vandalo quindici giorni o un mese cose volevano in modo tale che l'accettazione
Dellas virgolette fine dell'allora c'è l'accettazione della sconfitta
Sarebbe stata conveniente per Saddam
A fronte appunto di una sconfitta riconosciuta con l'altura accettazione della convenienza per lui e i suoi stelle il figlio Dio riconoscimenti la realtà di
Della qualità di belligerante che ha perso ma che deve per legare aprire minime che sono riconosciute sono imprevedibili gelate al riguardo si arrendono sempre condizione diciamo
E allora avevamo sempre detto uno non è necessario perché era ormai è tutta la diplomazia mediorientale
Buona parte dell'altra un bravo purtroppo incapace anche attraverso il suo segretario generale diciamolo francamente
Di iniziativa in momenti delicati
L'altro problema era proprio quello di dire no nove se ne occupa
Lì diretto diciamo di guerra del diritto internazionale riconosce non il diritto ma il dovere delle forze militari che hanno vinto
Quello di di atti di curare l'ordine nel luogo dove la guerra determinata insomma avevamo avvisato anche della Loris il venti gennaio lo dico davvero dissento fra una gestione illusoriamente
Positiva sufficiente militare dell'ordine invece una gestione
Assicurata da perché il che politici nominati dall'ONU in collaborazione naturalmente con gli eserciti militare britannico
A questo punto le osservazioni del presidente Colombo evidentemente le diciamo sono tali da essere
Del tutto logiche necessarie con la l'altra importazione a tal punto devo risolverlo Giuggioli quindi Umberto preciso puntuale come sempre i dati precisi e puntuali
Rendono più agevole anche più immediata la possibilità di critica ed individuazione dei limiti dell'esposizione di una proposta io dico oggi anche secondo il diritto di cui avete dato dal diciamo
Perché può comunque prendere atto a livello della ragionevolezza
Che Saddam e ancora belligerante
Che lei pagine firmate con i i generali sono tre componenti più importanti dell'esercito filo rilevate sul momento preziose
Ma che l'economia che è stata fatta di quello che noi proponevamo in realtà che rivela per sta rivelando del tutto problematica per non dire qualche volta è disastrosa
Quindi questo è il momento nel quale io attualità e non premendo troppo
Di apparire eccentrico rispetto al dibattito le possibilità che il tempio dei Cocche
Con la diplomazia che ricade presidente Colombo cioè quella anche all'orecchio ma voglio dire cioè quella riservata quella della qualifica poi tutto gran parte una volta che ha aggiunto è raggiunto i suoi obiettivi li odia mancati oggi credo che
Ristabilire condizioni delle quali al Saddam attuale sul attaglia conveniente una dieta tenta di condizione una resa però con l'onore delle armi una da che gli consenta il concerto alla comunità internazionale l'una dall'altra
Credo di garantire l'immunità e l'esilio poi l'impunità è un'altra cosa questo dalla dovrebbe all'ombra dei due
Inutili tutti sì politica di intervento l'altra però non Zenit lettere anche balzo seriamente quello che almeno sostenuto e sostengo della stella grazie dal più militari come gli altri
Costoro hanno sostenuto e rientro possibile
Che come ha ricordato Daniele Capezzone
Ieri anche in questi mesi sono stati riaperti quattrocento tribunali due titoli identità quella per gli istituti tecnici duecentoquaranta ospedali nei duecento chimiche
Toscano istituite miliardi oltre non decine di migliaia di tonnellate di farmaci effettivamente distribuite
Poi però l'importante è vivere tiene sì sono nati e che sono cento settanta giornali
E altre caratteristiche cioè nel di quello che fanno notizia ovviamente in Iraq come in Palestina iscrivere bene attenti ai morti non fanno notizia
Muoiono come Moriero in una settimana ancora Moon mail mail verrà cinquecento mila africani
O indirettamente ottimale non fanno notizia nulla Piero due dei laghi
Mentre quello che ho detto fa notizia appunto quello che i malati e proviamo solo la carne gli americani che la norma è quasi quotidianamente
E dobbiamo appunto direi che il costo del lavoro
Che il cadendo costoro che Calderon per i minori un toro già caduti in grado negli occhi azzurri i risultati Montpellier ricominci a vivere questo sondaggio che appare molto appetibile dei quali il settanta per cento degli iracheni non vuole
Che le truppe alleate prelevando il fratello Ricolfi dallo lì di liberazione non di occupazione
E quindi credo che sarebbe molto importante ecco per me già aggiuntive per esempio Emilio Colombo non aiuta questo tipo di proposta che noi vediamo potrebbe e dovrebbe fu assunto fra il dovere ipotesi di lavoro
Sulle quali sublime dell'Italia la presidenza italiana e quindi anche l'Europa riesce a contribuire appartiene quel fronte divento quel fronte di vittorie
Scusate il di cui il tour della vittoria scritta da quale ragione di Colombo non c'è vittoria nemmeno militare che semplicemente una situazione
Deficitaria tremenda
Alla quale non si dà nemmeno strategicamente contemplativo chiaro di risposta
Benissimo e allora possiamo proprio girare il microfono senatore Colombo chi ha ascoltato valore potrà rispondere
Conoscevo già questo proposto perché me ne aveva parlato
Turbano riparlato per nel tu dici
Oggi corsa direi
Secondo me resta valido
Perseguirla
Ma come linea alternativa a una alla politica
Sia la diplomazia sia di incontri politici fra gli stati e nelle organizzazioni internazionale
Quindi dico sì
Ma portando avanti è seriamente anche l'altra confermativa che secondo me
E parziale deficitarie
Però voglio ricordare a Pannella che
In questo momento
Fra i più difficili che io ricordi
Perché c'è stato un un passaggio dal multilateralismo a questo preteso unilateralismo con una perdita di credibilità dell'ONU
Con una divisione dell'Europa purtroppo su questi temi in e quindi con un indebolimento del sistema politico internazionale quello attraverso il quale il quale passano trattate i negoziati via diceva
E la ricostruzione non va fatta solo in Iraq la ricostruzione va fatta propria in queste sedi internazionale
C'è stato il voto all'ONU
Con la partecipazione di tutti gli europei
Sul tema della ricostruzione della e questo è stato un fatto con positivo
Però io che ci sono abituato un po'ad ascoltare le persone a ad annusare le situazioni non ritengo campi
Che
Il ripristino dei legami precedenti delle alleanze e delle delle relazioni si possa considerare oggi come era prima dell'Iraq
Io potrei dire anche prima dell'Afghanistan perché l'africano San è stato il primo tentativo di alleanze alla carta come si dice piuttosto che il alleanze concepite nel sistema internazionale
Allora bisogna agire su questo per poi per l'Iraq
Beh io sono lieto di
Sentire i risultati di questo sondaggio
Va bene tutto questo sulla questa vite che riprende sia sul piano sociale sia sul piano economico però siamo ancora molto lontana anni
Da una condizione rasserenante
E poi ci sono i contrasti in termini tra i sunniti guardi
E questo malessere dell'Islam
Col quale bisogna poi cominciare a parlare in modo più costruttivo eliminando le ragioni contrasto
Ecco perché rispondo tra nel va bene la linea dello riproposto purché le strade attraverso le quali deve passare non siano ostruite
Va bene mantenere anche l'altra alternativa tenendo conto delle difficoltà che io
Ho descritto che panni credo che accusa cibo aveva l'altra alternativa cioè voglio solo aggiungere una cosa
Io oggi è
Siccome vedo il problema dell'Iraq poi dall'altra parte del campo ci arriva nel pollice l'Arabia Saudita Christian e un problema di rapporto con l'Islam che uno dei problemi che si porrà nel futuro
Allora insomma
Perché non riprendiamo
La dichiarazione europea fatta il se non erro ai primi di giugno del mille novecentottanta sotto presidenza italiana che apriva la strada i negozianti fra Israeli Israele che palestinesi negoziati che si aprirono
Che hanno condotto fino alla maturazione di questo difficilissimo rapporto avvenuta sotto Rabin e poi le proposte successive a mio avviso questo conflitto nel Medio Oriente a parti morte che anche lì si susseguono
Ogni ogni giorno questo scontro radicale che non nessun momento di sosta apparve ripeto questa situazione bellica
Portare a un irrigidimento delle posizioni farà occidentali da una parte e dall'altra parte il mondo islamico
Bisognerebbe fare un grande sforzo Stati Uniti euro dall'altra parte Israele e palestinesi per richiudere questo conflitto e per aprire un discorso più sereno con l'Islam
Pannella ecco qui essendo in una situazione come sei un poco fortunosa perché non siamo negli studi di radio radicale
Ti darei ancora la parola e poi magari concludiamo con una le repliche anche ancora del senatore che
Ai nostri ospiti prima un potente vedeva impedire proprio perché tanto allora io pur qui da BPL
Protocolli tavoletta decreti Longo presidente perché proprio appena terminato il dibattito lì al Senato ha accettato di raggiungerci qui in queste condizioni Portorose
Il reale quello che mi pare che sia il primo
Vero
Dialogo attraverso radio radicale di Emilio Colombo insomma a Park alcuni momenti nel tempo l'altro presidente del parlamento europeo quando lui anche lui era Brescia passiamo come verrebbe questo mi parrebbe un punto molto importante
Rilanciare quello che può sembrare una provocazione
Dicendo la politica italiana perché per il momento stiamo parlando veniva il governo è limitato
E al come presidente del Consiglio di operare Proclemer repliche Corcella
è come rappresentante anche della sovranità italiana è quella reddituale ma importantissima politicamente quello di assumere l'iniziativa ed è quella di interpretare l'attuale momento come il momento nel quale occorre avere l'umiltà e la grande forza credo anche politica
Di proporre
All'obiettivo di lunare come tutte le guerre Vittorio solo per dati per colpa grave del nostro governo allora
Che della tragica faceva parte anche dell'altro posizione sempre distratta che gridava pace pace pace costruendo concorrendo a costruire la guerra credo invece speravamo davvero riuscendo ad evitare da questo principio c'è una situazione di belligeranza che ancora non aveva trovato un solo momento stradone illusorio particolare mai ufficiale
Di di mancamento viene da mangiare
E quindi colletto evoluti del convegno è un per mobilitare la diplomazia mobilitare le forze che lo possano credo che in questo caso forse anche la diplomazia d'Oltretevere ben oppure anche una buona parte di quella americana
Poi comprende la convenienza di societarie agli occhi
Il dal penso agli attenzione
Quella più importante dei solari duecento due suoi in particolare l'intervento di potere allegorica allora pioniere nella possibilità di New York
Beh io sono convinto che il problema è questo punto molto difficilmente potrebbero esistere al costatare la convegni anche da per lui di accettare a questo punto la propria sconfitta e di avere nel proprio ruolo
Diciamo nelle quali tutti le Paci vengano raggiunte programmate che il comparto sicuramente un problema che non conosciamo e quanto per quanto è a bordo è stato mobilitato contro questo mito formalistico eccetera il fatto del riconoscimento del terrorismo e dei brigatisti e via dicendo
Nel caso invece di Saddam peccato invece dell'Iraq mentale
Che dovrebbero essere meno ostacoli anche da parte dei rigoristi chiara citazione
Di fatto che non contenti di vivere che sono acquisite in quelle condizioni dietro internazionale per i quali poi in termini di diritto internazionale
E di rapporti internazionali che riconosce al vincitore che occupa la sua capacità di per cercare la sovranità su un determinato territorio di conseguente a fare quei riconoscimenti che non accada solo gli Stati Uniti lo fecero per qualche Stato balcanico per motivi evidenti ma rispetto anche
Alla rivoluzione Proust posso direttrice quindi questo io penso che d'altra parte però durante il dibattito che abbiamo ascoltato alla Camera e al Senato
Credo che vada rimbalzo
Al centro di quello che è accaduto e sta accadendo
Su questo fronte mediorientale tutti incarna quel Pinocchio d'accordo quel bene quello che ci ha detto Emilio Colombo sul fatto che un unico fronte quello mediorientale
Peraltro forse dovevo dire presidente Colombo che oggi credo davvero che il discorso di dire guarda il primo che il titolo davvero molto e molto colto il nuovo e mi pare che anche il più solenne da quello che il dato è in corso una riunione a Gerusalemme questo punto di vista dal quale possono imporle ottime sorprese forse invece che altri quindi il problema al Corano e invece di sottolineare
Che le notizie che giungono le tragedie che colpiscono come quella di oggi l'Italia del nostro Paese le famiglie tutto quello che è entrato il sunto ancora ballabili di scolpire sono preoccupatissimo
Perché non so che cosa voglio dire che le condizioni disperate quella che è
L'apprendimento edicole qui sono soldati della pace del territorio che solo grazie alle loro e quello che ho ricoperto università istituti tecnici ospedali tribunali femminile
La vita normale pura una parte cospicua della popolazione del pianeta cocktail costruita grazie alla loro prudente e tutto questo può divenire che chitarra da parte l'uomo purché vada perso
Vi chiedo scusa non è che un uomo in questa occasione ha perso la patria la frattura ce l'aveva solo perché voleva lasciare a terra
Mentre invece forse per la prima volta andavo a ridare nuova o quello allora
Perché con dieci anni di tempo viene fuori con la caduta
Della maggior parte delle dittature
Che costituivano la maggioranza numerica noto numerica all'ONU quindi forse diventi ha un mandato preciso negli ottavi figlia
Al governo italiano e perché venga anche verso l'Europa verso domani faremo un documento di questo genere qui al Parlamento Europeo nel quale venga fuori quello è occorrono attivare la pace
Ispirare la pace offrire quindi una pace un trattato di pace Amsterdam e che abbia come unica caratteristiche alla cultura ormai credibile
Dico nella immunità e di quell'equilibrio che credo Dal Verme restano sul punto di accettare non c'è l'accordo se doveva essere cinque mila euro mille
I suoi che potevano credere di quel
Offerta poi soprattutto quando Saddam si è reso conto che tutto il mondo manifestare contro Bush editato il suo difensore si spaccava a sua difesa
L'Europa con la Francia e la Germania del progetto posizione è andato buono e tutti quanti e quindi diciamo pure che oggi dubito che Dambra potrà
Tornare illudersi sul valore la capacità di lealtà di tenuta della capacità non morale politica
I aveva quel giro di portata come esempio del pacifismo ufficiale forse anche di qualche altro diplomazia
Che diciamo abbandonato sia per prenderlo troppo presto forse Marco il senatore Colombo che voleva risponde artista sta
Roma brevemente verdi del questo cioè lui non sono informato adesso all'andamento di questi colloqui Gerusalemme ok questo che dodici Marconi sarebbe una bellissima corsa se avvenissero in questo secondo per il resto ho già detto la mia posizione su questa promessa riformulare la nelle condizioni attuali e trovare i canali per farla passare può per quanto riguarda l'azione della posizione del governo vi io non facendone parte non solo in grado di darti una mia opinione credo però che sia opportuno mantenere questa linea alternativa aggiungo ancora un angolo in questo momento Saddam
E più incoraggiato ad accettare questa via alternativa quando vede la crisi americana nella ricostruzione
E più o meno incoraggiato sarebbe forse più incoraggiato se apparisse
Un progetto credibile
Attuabile sollecitamente per la ricostruzione del Paese sono i quesiti che le pongo per cui non sono in grado di dare una risposta benissimo allora grazie a senatore Colombo Pannella se vogliamo a questo punto conclude
Marciare Saba ma mi pare che le parole Sirte Colombo che alla conclusione di questo avvio di dialogo poi possono anche consentire che come sottolineatura
Il comportamento della dall'America prima di Ranco ma comunque nella RAI
Che ha dato l'indiretto al collo gli interventi del Governo e non quelli parlamentari era dei parlamentari perché l'altro siamo lieti che la radio che al permesso tutto il dibattito ma adesso fra quelli fra
Ulteriore arricchimento nella riflessione perché voi tutti quanti dobbiamo fare e questo abbiamo cercato di fare grazie molte grazie presidente Colombo grazie anche a Marco Pannella e noi daremo la linea allo studio centrale
Però una registrazione andato dal dodici novembre due mila e tre con questa sintesi d'un dibattito svoltosi a Radio Radicale moderato Massimo Bordin Conde protagonisti Marco Pannella senatore a vita Colombo concludiamo qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio