Festival della TV e dei nuovi media 2020 - La libertà d'informazione

Buongiorno grazie per essere qui l'oggetto di questo incontro è la libertà di informazione quindi realtà un tema vastissimo adesso cercheremo di scegliere un po'di coordinate
Partendo da quello che è successo all'informazione in questo periodo di copie d'ed è un dibattito che facciamo con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari anche direttore editoriale del gruppo Jedi che con i sottosegretari la Presidenza del Consiglio
Con delega l'editoria Andrea Martella io mi chiamo Andrea Malaguti
Sono vicedirettore de la Stampa
Abbiamo chiacchierato un attimo prima di cominciare proprio perché il tema è gigantesco no alla libertà di informazione ma assieme convenivano su un punto cioè quello che è successo in questi mesi in realtà a ribadito la necessità di capire chi ci sta raccontando che cosa cioè qual è la qualità dell'informazione che è una cosa molto differente dalla comunicazione che la prima grande differenza che vale la pena sottolineare cioè la comunicazione è per esempio un signore che twitta una propria idea una propria visione e noi la recepiamo che è diventato un meccanismo tipico della politica mentre l'informazione
Di fronte a un twittava a una comunicazione Tula valuti la pesi vedi quanto significativa quanto incide sull'esistenza da persona
E la contro delle persone e poi la controlli a quel punto la trasformi in una notizia che dai ai Twohy interlocutori
E allora era interessante sia con il sottosegretario sia naturalmente con il direttore di Repubblica
Chiedere che cosa è successo in questi mesi di pandemia e soprattutto durante il da un quando la gente era chiusa in casa e aveva bisogno famelico proprio di informazioni
E eravamo di fronte a qualcosa che non avevamo mai visto come hanno reagito le persone a che tipo di fonti di informazioni ci sono rivolte cioè che cosa ci ha detto
Questa questa pandemia e vorrei chiederò inizialmente al al sottosegretario per capire Daloui che cosa è successo dal punto di vista della politica in in questo periodo
Grazie fatemi dire innanzitutto che sono molto contento di essere qui questa mattina con voi tra voi
In questo bellissimo luogo che e davvero molto utile anche per me nella mia funzione per questa occasione di confronto è questa possibilità di discussione con due autorevoli giornalisti direttore di Repubblica Maurizio Molinari vicedirettore della Stampa
Andrea voluti cos'è successo io credo sia Successo che i cittadini durante il periodo della pandemia
Abbiano cercato notizie affidabili avendo cercato notizie certificati
Già abbiano cioè provato ad informarsi seriamente per avere un aiuto un sostegno Rispetto il comma Porta menti concreti che dovevano attuare rispetto ai pericoli che stavano vivendo e successo che come governo fin da subito abbiamo ritenuto al pari degli operatori sanitari al pari ovviamente dei cittadini che con il loro comportamento
Beh rispettando le regole hanno durante la fase dello da un dato una grande mano al contenimento della diffusione del virus accanto alle istituzioni e agli operatori locali agli operatori sanitari medici infermieri farmacisti abbiamo anche ritenuto gli operatori dell'informazione ai giornalisti le i giornali periodici lei edicole un punto fondamentale per vincere questa battaglia contro la patente la pandemia è successo che nel corso di questo periodo
L'acquisto dei giornali anche in edicola a attenuto magari voi lo sapete meglio di me poi lo dirà meglio il direttore del successo che c'è stata un'autentica esplosione
Anche del cesso al web che si sta confermando in questo periodo a dimostrazione del fatto che se ci sono offerte vantaggiose ma affidabili poi i cittadini
A quella tendono a confermare quel tipo di offerta che hanno avuto anche magari quando cambiano leggermente le condizioni è successo che quando si fece dal primo il primo DPCM mi ricordo quel quella notte
Ditta le
I soggetti tra le le filiere che sono state indicate in quel momento dal Presidente del Consiglio
Non era stata indicata quella della stampa ma io avevo letto quel DPCM sapevo così ma non era stato indicato nella conferenza al pari di altri
Da quel momento ho iniziato a ricevere una serie di messaggi dei direttori dei principali giornali del nostro paese che dicevano e e le edicole
Perché avevano colto quello che anch'io avevo colto cioè che le edicole non solo potevano essere lo spazio di libertà per i cittadini al pari di andare a fare la spesa o di altre poche cose ma soprattutto diventa vano quel terminale in grado di vendere i giornali di informare i cittadini di fare in modo che il prodotto editoriale potesse circolare ecco direi che è successo questo non abbiamo considerato la stampa tutta la filiera
Dal stampa al distribuzione alla produzione di giornali alla vendita delle edicole comune a filiera strategica
Per il nostro Paese e quindi anche
Per la libertà di informazione per la democrazia per la coesione sociale e da quel momento e qui mi fermo avevo fatto una serie di scelte alcune le abbiamo già compiute con la legge di bilancio altre le abbiamo compiuto durante il periodo dell'emergenza per fare in modo che quella scelta in qualche modo storica cioè di non interrompere la produzione dei giornali di non interrompere la stampa
Potesse avere ulteriori
Strumenti che la riuscissero a sostenere quella scelta e così abbiamo fatto così stiamo facendo ancora mi auguro passando da una fase di emergenza da una fase in cui riusciamo a disegnare meglio la prospettiva che vogliamo raggiungere ecco a parte che
Ricordo che siamo collegati anche con radio radicale che ringraziamo che sempre molto attenti attenta a questi temi i temi dell'informazione della libertà
Dell'informazione Maurizio noi abbiamo vissuto assieme alla stampa fino a alla fine di aprile il primo periodo della pandemia poi tu l'hai vissuto
Da Roma con corre pubblica
E vorrei chiedere a te e qual è stata la tua preoccupazione iniziale cioè nel momento in cui è stato chiaro che ci sarebbe stato un cambiamento radicale
Dal punto di vista intanto della possibilità di fare il giornale perché alcune persone stavano a casa azzera il telelavoro cioè cambiamo completamente e l'organizzazione poi dal punto di vista anche della
Distribuzione dell'informazione perché è un Paese che si chiude naturalmente è un Paese che deve trovare altri strumenti per tenersi in contatto qual è stata la sua preoccupazione e come hai reagito di fronte a questa crisi
Grazie Andrea grazie al festival di Dogliani e grazie a tutti voi per esser qui per discutere di una vicenda che è un tassello dell'emergenza coprite che ha riguardato il nostro Paese e che ha avuto per protagonista il sottosegretario Martella il governo ponte nel suo insieme tu giustamente ricorda
Andrea Malaguti l'arrivo di copie ed è stato vissuto come un'improvvisa emergenza anche all'interno del giornale
Noi abbiamo avuto situazioni d'emergenza noi alla stampa come in altri quotidiani in Italia si è posto subito la necessità di riorganizzare il lavoro e se posso subito l'interrogativo di come i redattori potevano spostarsi per andare sul posto di lavoro e che cosa sarebbe successo
Nelle tipografie e più in generale che cosa sarebbe successo alla distribuzione la realtà è che noi abbiamo vissuto all'inizio di marzo un momento di altissima criticità dove i giornali si sono resi conto che Comit avrebbe potuto costituire un un momento di seria difficoltà in presenza di una crisi
In realtà che ridevamo veniva ereditato dal periodo precedente
E bisogna dare atto al sottosegretario Martella e al Presidente del Consiglio che lo ha ascoltato di aver compreso
Quanto critica era questa situazione
Cioè che i giornali fra il rischio di non poter lavorare e il rischio di non poteva essere distribuiti in realtà potevano essere fra le prime vittime del nostro sistema Paese dico
E quando i giornali sono stati in sei viti fra le attività che avevano la garanzia di poter naturalmente in condizione di sicurezza di operare e al tempo stesso le edicole hanno avuto la possibilità di continuare a a lavorare improvvisamente che cosa è avvenuto
Non solamente che i singoli giornali si sono riorganizzati anche contro sacrifici molto grandi da parte dei i datori per continuare a lavorare ma c'è stata la straordinaria risposta del pubblico questo il punto vero
Cioè nel momento stesso in cui i giornali hanno detto non ci riorganizziamo
Per continuare a lavorare e il Governo ha detto noi creiamo le condizioni affinché i giornali lavorino e le edicole i distribuiscano a quel punto c'è stata una reazione di massa come giustamente prima il sottosegretario ricordava sul piano della vendita delle copie perché perché si i i singoli a casa e si sono resi conto che in una situazione di grande emergenza in necessità i due premi di prima necessità di cui avevano bisogno di cibo l'informazione
Perché quando l'Italia e si è trovata sotto attacco da parte di un nemico invisibile per la prima volta nella sua storia
Le persone rinchiuse in casa a che cosa gli serviva il cibo per mangiare e le informazioni per sapere cosa succede
E il la sicurezza di avere vicino casa un'edicola che si poteva raggiungere per andare a comprare il giornale che aggiornava o attraverso il sito internet a hanno offerto secondo me un canale molto importante
Dini restare in azione di restare comunità di restare collettività e Italia hanno risposto a comprando i giornali empi iniziando questo nuovo fenomeno del quale magari adesso discuteremo che sono stati gli abbonamenti on line
Repubblica registrato un boom senza precedenti
Di aumento di abbonamenti on line durante questa stagione gli altri giornali nella stessa maniera
In percentuali ovviamente diverse
Ma il punto vero e che questi abbonamenti rimangono cioè le persone che hanno deciso di abbonarsi on line ai giornali durante il covered finita la fase più dura dell'emergenza in gran parte hanno deciso di rimanere quindi questo significa che ancora una volta la scelta che è stata fatta
Dal governo di tutelare l'informazione in quel momento ha permesso non solo al mondo dell'informazione i giornali di evitare il peggio ma di porre le basi per il meglio
Noi per esempio alla stampa in quel periodo abbiamo avuto mediamente otto milioni e mezzo di persone che tutti i giorni passavano dal nostro sito vuole dire
Cinque volte tanto i numeri che facevamo fino al momento precedente e per stare a quello che diceva Maurizio
Noi ci siamo raccontati che le persone avevano bisogno di avere una fonte certa delle notizie
Che andavano a vedere una volta le scuole di giornalismo ti dicevano qual è la cosa più importante che c'è in un giornale e tutti facevano delle
Riflessioni
Ampie sulla politica l'economia invece no la risposta era banalmente lager entrate nette con luogo dove c'è il nome del direttore responsabile del giornale il tribunale a cui fa riferimento la testata e il numero di copie che vengono stampate questo perché questo tipo di organizzazione consente a chiunque cioè all'Ettore cioè al cittadino di avere un riferimento specifico al quale rivolgersi nel caso in cui l'informazione non sia certificata i giornali sono obbligati affare informazione certificata
E nel momento in cui che veramente anticiclico quello che è successo nel momento in cui l'informazione è diventato un diluvio che potete in realtà raccoglie praticamente ovunque su qualunque sito con qualunque strumento con ovviamente con i cellulari con i computer ma attraverso le piattaforme più disparate quella caratteristica dei giornali delle aziende che fanno professionalmente informazione cioè di essere
Riconoscibili a pagato in maniera decisiva ma tutto questo ovviamente ha rilanciato il dibattito che è la cosa che volevo appunto domandare al sottosegretario su
Il copywriter cioè quand'è che
I giornali e fino a che punto i giornali hanno diritto di tutelare la propria in formazione e fino a che punto le grandi piattaforme qui c'era un discorso sterminato cercheremo di farlo nella maniera più sintetica comprensibile possibile
E fino a che punto le grandi piattaforme hanno il diritto di utilizzare quelle quell'informazione senza
In realtà remunerare chi quell'informazione produce
è un discorso complessissimo se il sottosegretario riesce in qualche modo sintetizzarlo insomma esempio dal lettore Helter Fiore naturalmente perché è un signore però posso D'Andrea dire solamente
Ancora una cosa su questo passaggio cruciale
Che ha riguardato edicole
Giornali poi vengo al al tema invece del copywriter e del rapporto con grandi piattaforme web
Per sostenere questa scelta abbiamo dovuto prendere delle decisioni ma la cosa più importante che io ho capito in questo campo come in altro che molti nodi che fino a qui erano stati irrisolti non sciolti affrontati
In parte andavano affrontati
Dovevamo guidare non solo una ricostruzione una trasformazione del resto
Coronavirus obbligato queste uno smart working il
Alle Balla didattica on line agli acquisti da remoto e a un modo di nuovo e diverso di lavorare allora noi abbiamo
Ha pensato che alcune cose dovessero essere accelerate per questo detto già in alcuni decreti abbiamo fatto delle scelte dapprima le edicole hanno ricevuto bonus per poter rimanere aperte per
Fare lo sforzo che hanno fatto anche nel pericolo che c'è stato non solo hanno ricevuto una credito d'imposta
Per
Do raddoppiato rispetto quello che c'era prassi smontare tutte dell'Est varie spese di affitto tecnologico e di di tasse comunali ma soprattutto le edicole
E abbiamo impostato questo lavoro con forza devono diventare questa la prospettiva nei nostri paesi nelle realtà anche più piccole
Degli hard non solo per la vendita dei prodotti editoriali che già di quel questo importantissimo in quanto garantisce l'universalità de degli aventi a dei prodotti editoriali il pluralismo ma per l'erogazione di servizi cittadini dove lo si sta vedendo in apoliticità già iniziato
Erogazione di servizi in collegamento con i comuni con le ASL
Certificazioni e altre cose che possono fare dell'edicola luogo vivente come lo è stato un altro in altri tempi
Naturalmente abbiamo dovuto far affrontare un'altra serie di questioni
Un aiuto
Ai giornali perché potendo
Perché svolgendo questa funzione fondamentale che le è stata riconosciuta
Dovevano avere un sostegno anche pubblico per l'acquisto della carta sotto forma di credito d'imposta per
Ulteriore credito di imposta a favore di chi investe sulla pubblicità è un tema grandissimo che si intreccia anche con la questione degli over the top insomma una serie di temi
Già affrontati nel corso di questi mesi che
Per la prima volta peraltro già una credito d'imposta a favore dei servizi digitali
Cioè di tutte quelle realtà che potevano qui possono acquisire
Materiali strutture
Server anche in questo periodo di emergenza e avere un credito d'imposta del cinquanta per cento rispetto quello che acquistano
E quindi una serie di interventi perché c'è stata un'esplosione
Non solo di Repubblica on line della stampa ma ci sono state testate locali on line che hanno svolto quella funzione
Molto spesso in realtà fortemente colpiti dal virus nelle quali non era neanche possibile se non tramite quella testata on line mantenere un minimo di collegamento con i cittadini con quanto stava avvenendo
Nelle famiglie e quindi abbiamo impostato questo questo lavoro diciamo congiunturale
E però tutto questo ci richiama ha una grande sfida per il futuro che quella di mettere una cornice legislativa
Che punti decisamente al digitale che abbiamo chiamato editoria cinque punto zero che collegheremo anche alle risorse europee e che ci permette insomma di guardare in prospettiva la trasformazione tecnologica
E digitale delle imprese editoriali perché in fondo quei numeri riscontrate di cui ci diceva prima il direttore danno proprio l'idea che verso quella direzione dobbiamo andare ma pervenire alla Borrello di Kobe velocissimamente al tema
Del Copyright
è evidente che diciamo la civiltà multimediale ha creato una sorta di cambiamento nella nella nell'informazione
Un rischio anche di svilimento della mediazione professionali giornalistica un diffondersi difetti news virali perché molto spesso non c'è quella certificazione cui si faceva riferimento e soprattutto
Un una diciamo una predomina una preminenza degli over the top che però magari non utilizzano diciamo la notiziabilità o la diffusione della notizia come tema principale ma che utilizzano anche a Fini a fini commerciali di Bizet nessun algoritmo per diciamo per par circolare i prodotti e chiaro che questo è una limitazione della libertà di informazione
E per questa ragione
Pur essendo la rete ovviamente importantissima che ha prodotto pluralismo libertà maggiore
Capacità du culturale però anche questo lato e bisogna tener conto per questa ragione che dovrà essere approvata questa direttiva sul Copyright e voi sapete Parlamento europeo l'ha approvata
L'anno nel due mila diciannove gli Stati membri hanno la possibilità di approvarlo entro il giugno del due mila e ventuno noi ci stiamo avvicinando con passi credo abbastanza spediti il Governo ha già approvato quella direttiva adesso è al Senato il ventuno settembre
Dal Senato dovrebbe essere votata e poi lo dovrebbe via Biasi in aula
La discussione per chiudersi rapidamente per poi passare alla Camera con un accordo che non prevede cambiamenti di quanto verrà approvato al Senato peraltro prescelta anche nostra delle forze politiche non sono stati approvati emendamenti
A quell'articolo nove sulla diversa nella del leggi delegazione europea proprio per non inserire cambiamenti rispetto alla direttiva
è chiaro che io mi auguro che entro l'anno se posso avere anche nel nostro Paese
Una normativa che tuteli
Il i contenuti editoriali che contende che tuteli il diritto dottore il lavoro dei giornalisti vuol dire che se gli over the top utilizzano prodotti editoriali non possono usarli gratuitamente li devono pagare
Ci si tratta di trovare un equilibrio tra interessi contrapposti ma questo equilibrio va trovato a tutela della libertà di informazione
E del pluralismo altri Paesi stanno facendo altre scelte l'Australia ogni tanto ne parliamo con il direttore la Francia già approvato quella direttiva Cheong ancora un momento di conflittualità io credo che con gli over the top discuteremo una volta approvata la direttiva ma è chiaro che deve passare questo principio ci vuole una giusta remunerazione dei contenuti
Editoriali del prodotto editoriali vanno prodotti degli accordi tra gli over the top degli editori e va riconosciuto una con compenso anche al diritto d'autore
Perché solo questo il modo per fare un servizio in fondo ai cittadini alla libertà la democrazia scusatemi per la lunghezza no ma ci mancherebbe Maurizio io aggiungo a quello che stava dicendo so segretario e ti chiedo questa
Normativa che va recepita in realtà a due articoli fondamentalmente il quindici e cinquantotto il primo dice ogni prodotto che finisce sulle piattaforme va pagato il secondo dice sì però gli Sniper perché sono in realtà quelli Linke con titolo foto
E breve sommario no quindi non definisce quanto va pagato come va pagato doveva pagato cioè introduce un primo principio ma il percorso è ancora molto lungo e molto largo
Assolutamente sì quello che dice Andrea Malaguti è vero e l'inizio di un percorso
Però mi preme dedicare due minuti sta a darvi lo spessore
Di quanto ha detto il sottosegretario materna cioè perché la decisione
Del del Governo di adottare la direttiva sul europea sul Copyright tra e vitale per la libertà di informazione nel nostro Paese e non solo sono due motivi
Primo
L'informazione e libera solamente quando si a otto sostiene da un punto di vista finanziario
Come giustamente prima diceva
Andrea Malaguti la patte chiave del giornale L'Agenzia cioè si sa chi paga e perché
La libertà d'informazione si indebolisce quando il chi paga diventa opaco di formazione gratuita non si sa da dove viene e perché l'informazione che noi leggiamo su internet
Quindi dare la possibilità ai giornali che si autocertifica Noce che dicono che il proprietario che il direttore che garantiscono la qualità
Di autofinanziarsi grazie ai proventi delle proprie proprietà intellettuali significa garantire la libertà di informazione e combattere Lefay Kyuss su questo
Non c'è discussione possibile ore uno e a favore o uno e contro questo è il primo elemento ma c'è un secondo elemento che va anche oltre questo
Noi viviamo in una stagione di trasformazione siamo nel bel mezzo della rivoluzione digitale quindi la questione di fondo eh
Creare e tutelare i nostri diritti digitali noi siamo titolari di diritti fisici nella nostra realtà fisica
Ma al contempo siamo nel bel mezzo di una carta digitale cioè gran parte delle nostre attività si trasferiscono sulla realtà digitale il punto è che devono essere legalmente protette perché esse non sono legalmente protette noi come individui rischiamo di essere aggrediti
Nella realtà digitale e l'aggressione vada al cyberbullismo
Alle sei in USA alle infiltrazioni maligne per condizionare l'orientamento di un un un una popolazione un Paese sostanzialmente il web diventa un far West dove tutti possono fare tutti e nessuno è tutelato a cominciare dei nostri figli che vengono aggrediti
Del cyberbullismo
Cominciare a stabilire la protezione del diritto intellettuale significa iniziare a tutelare i diritti digitali
è un percorso lungo difficile ma è il nostro percorso della nostra generazione bisogna dare atto al Parlamento europeo di aver avuto grande coraggio e visione nell'iniziare questo percorso
E bisogna riconoscere che i Paesi europei che si stanno impegnando ad adottarlo nelle rispettive legislazioni come ha fatto la Francia come sta facendo l'Italia sono in qualche maniera dei pionieri sono visionari
Perché stiamo esplorando e creando un nuovo tipo di diritto digitale che segnerà questa generazione
Quindi è chiaro che l'inizio di un percorso è chiaro che il braccio di ferro con le grandi piattaforme digitali è solamente all'inizio però è molto importante e strategico iniziarlo e io sinceramente mi auguro quando ci sarà la decisione finale che sarà corale
Da parte di tutte le forze presenti nel nostro Parlamento Pecchi di reti digitale non hanno colore come la difesa della libertà d'informazione non ha colore ma è semplicemente nell'interesse di tutti
Ecco
Io penso che su questo palco tutti e tre condividiamo più o meno la stessa visione del provo a per per un istante a fare la parte del diavolo semplicemente per dare anche un altro sapore al dibattito in realtà i diritti riservati per i giornali sostanzialmente non sono mai esistiti esista una legge che regola i diritti selvatiche del mille novecentoquarantuno in Italia
E storicamente il primo caso che si ricorda sui giornali di diritti
Riservati è un caso del mille novecentoquindici quando D'Annunzio va sullo scoglio di Quarto nel cinquantacinquesimo anniversario dal partenza dei mille
E fa il discorso per spingere l'Italia ad entrare in guerra quel giorno il Corriere della Sera
Sotto l'invettiva di D'Annunzio scrive diritti riservati ed è forse la prima volta in cui si immagina proprio perché l'informazione è considerato un bene primario
La prima volta in cui si immagina che che possa esserci anche la tutela dei diritti d'autore quindi
La verità è che ne veniamo da una cornice
Storicamente decennale in cui questo tipo di problema non si è posto poi negli ultimi vent'anni è successo qualcosa di straordinario e di inimmaginabile cioè arrivano appunto gli over the top e che cosa succede che un gol diventa praticamente padrone del mercato il che significa due cose la prima cosa che sono stati straordinariamente bravi di questo gli si deve dare atto la seconda cosa che però in vent'anni si possono completamente ribaltare cambiare i parametri attraverso i quali si fa informazione cioè siamo in una società che cambia una rapidità straordinaria e quindi ci vuole grandissima attenzione
Da parte della politica e da parte di chi fa informazione per mediare
Questi cambiamenti ma ed è la domanda arrivo oscurata premessa un po'lunga che vorrei fare a entrambi perché mi metto nella prospettiva appunto di Google io ti metto a disposizione l'autostrada tu metti le tue notizie perché io ti devo pagare
E come dire sarebbe come se io entrando in autostrada al casello invece di dare i soldi me li facessi dare cioè che cosa c'è di diverso questa dinamica
Chiedo a entrambi
Ma io sono talmente convinto che sia giusto che questo rientri in questa remunerazione avvenga che penso anche che i grandi giganti del web e non solo debbo pagare contenuti editoriali
Ma debbono anche per una tassazione molto più pesante molto più consistente rispetto ai grandi proventi che ottengono
E sono convinto del resto questo è oggetto delle delle fatiche a livello di Unione Europeo europea
E di un percorso non ancora concluso market dovrebbe portare ad un'armonizzazione a livello europeo di quello che può essere questo tipo di intervento fiscale in noi c'abbiamo
Provato Giacon questa legge di Bilancio io ho provato anche a dire
Una quota di questa ugual tax deve essere direttamente attribuita al mondo dell'editoria delle informazione quasi come una sorta di risarcimento rispetto a
La pur preponderanza che gli over the top hanno avuto nel corso di questo periodo quindi penso che questa sia una scelta inevitabile
Credo che vada a favore della libertà della democrazia perché sarebbe una sorta di nuovo equilibrio che si viene a creare tra i soggetti editoriali e questi over the top già in per i giornali imprese editoriali hanno avuto
Una crisi fortissima nel corso di questi anni che lunga almeno un decennio e forse anche di più
Ora
Fare
Questo tipo di intervento creerebbe sicuramente un nuovo equilibrio inoltre sono anche convinto che si darebbe al nuovo peso a quel tipo di informazione affidabile certificata in cui anche distinto ruolo tra chi produce informazione chi la fa circolare chine fruitore
E credo che questo diciamo alla fine Possa garantire un migliore
Se è una cosa io ho imparato anche da questa crisi è che non tutti possono fare esattamente quello che vogliono e non tutti sanno tutto e che la competenza
La capacità professionale
La deontologia
Sono voi avete parlato della Gerenzano nel mio caso diciamo la responsabilità che qui è una cosa che richiama anche la politica e non tutto si risolve con un tweet non tutto si risolve con una diretta Facebook ecco questo tipo di intervento riconoscimento del del diciamo una giusta remunerazione dei contenuti editoriali un giusto riconoscimento della proprietà intellettuale secondo me va nella direzione di lasciare tutta la libertà possibile alla Rete ma di introdurre
Diciamo un punto di equilibrio secondo me importante
Ecco Maurizio te lo chiedo anche in in virtù della tua lunga esperienza americana no
Nel mille no non so se funziona così nel mille novecento né novantatré cioè questo editorialista del del New York Times a un certo punto si rende conto che c'è un ragazzino sono gli albori di internet
Che gli pirata i pezzi e quindi che comincia a questo dibattito che i giornalisti americani sintetizzano così quando un ragazzino di quattordici anni
è in grado di mettere in crisi il tuo business non perché ti odia ma perché ti ama vuol dire che abbiamo un problema che mi pare da allora non sia stata ancora risolto insomma
Ma non è stato risolto però per rispondere alla sua domanda perché Google e Facebook sei grandi giganti del digitale dovrebbe accettare io credo perché sia nel loro interesse sinceramente
Il motivo per il quale Facebook negli Stati Uniti negli ultimi anni ha perso pubblico soprattutto da parte degli adolescenti non è solamente per il boom dei nuovi rivali come Instagram ma per il fatto che ha diffuso Fetting su cioè un numero importante di cittadini americani questo fenomeno avvenuto negli Stati Uniti perché gli Stati Uniti sono il primo paese che dopo il due mila sedici dopo le elezioni Trump si pongono strutturalmente a livello di consumatori la questione delle feci in USA
Perché per come e quanto hanno condizionato le elezioni del due mila e sedici da una parte e dall'altra da quel momento Facebook inizia a perdere pubblico
E questa partire pubblico continua ancora oggi che cosa significa significa che è un numero crescente di utenti di Facebook nel mercato americano non si è più sentito tutelato dalle informazioni che leggeva e attenzione perché questo processo ha coinciso negli Stati Uniti con il boom di abbonamenti digitali a giornali come gliela Times e Washington post cioè in realtà che cosa sta succedendo che come avviene nelle grandi democrazie decide il mercato si singoli non si sentono più tutelati dalle fedi in USA e vedono che le feti USA arrivano su Facebook dove vanno dove l'effettivo se non ci sono cioè lì dove il l'informazione certificata non è forse un caso che c'è maggiore disponibilità da parte di Facebook a trattare anche con i Paesi europei mente cui all'ancora su questo non c'è le più dure più rigida
E probabilmente ha una struttura diversa essendo un motore di ricerca però io credo che in ultima istanza e l'interesse di questi grandi giganti digitali e conservare il loro pubblico
Essendo il pubblico si sente aggredito dalle feci in USA che arrivano dall'informazione gratuita sarà inevitabile anche per loro accettare
Di pagare per avere informazione qualificato
Ecco a protette chiuse e poi va dalle ultime due domande per mi pare che siamo già quasi fuori tempo massimo
Che la differenza tra una fettine usa una bugia classica è che la Bugia classica Tula dicevi qualcuno ti scopriva
E tu imbarazzato in sedi scusa e si andava avanti l'effettivo il funzionale al contrario che sono molto più pericolose per queste le tecniche usate rimbalzano cioè qualcuno vi racconta una balla
Non è più possibile dire no non è vero perché tanto rimbalza da un'altra parte poi da un'altra ancora e da un'altra ancora e rimarrà lì per anni anni anni per questo il problema delle feci news e molto più significativo
Del problema delle delle bugie
Ma c'è anche questo è una domanda che volevo fare entrambe i prima di chiudere con un ulteriore domanda che poi è ne c'è un Paese in cui per la prima volta i sessantacinquenni sono di più dei diciottenni
Allora di fronte a questa fotografia è possibile immaginare di cambiare la sensibilità del Paese di introdurre un'educazione ai nuovi media che abbia le caratteristiche che tutti noi auspichiamo
Penso assolutamente dissi solo due battute prima di rispondere le fettine probabilmente sono sempre esistite dice il problema è che la diffusione virale che ne viene fatta crea
Distorsioni danni
Non entro nel campo delle opinioni ma sicuramente durante emergenza coronavirus alcune fettine usano costituito un pericolo per la salute dei cittadini o per il nostro sistema di protezione civile
Quindi è un tema da affrontare seriamente che si collega a quello che diceva il direttore
La pirati tu hai citato la pirateria prima in un'altra angolazione la cito per dire un'altra cosa noi siamo intervenuti
Per primi con gli editori con l'Agcom Poiret intervenuta anche da procura per fare in modo che nel nostro Paese venisse bloccata la diffusione esponenziale delle possibilità di scaricare i giornali ogni mattina senza nessun tipo di
Con gioco perverso che porta gli interessi di alcuni e senza nessun tipo di controllo dobbiamo spiegare a
Ai ai giovani ai nei ragazzi che a molte che non lo sanno che non è che
è un furto di democrazia non ha nulla a che fare con i pirati che abbiamo che abbiamo che abbiamo
Visto leggendo Salgari ma abbiamo bisogno di una
Di una consapevolezza che quel tipo di intervento non Po
Deve essere bloccato limitato lo abbiamo fatto sta avvenendo anche quelle condanno grandissimo la produzione di Oriali perché si parla di centinaia di migliaia di copie che ogni giorno venivano piratato e quindi non messe nel mercato
L'ultima cosa sì al web si sono avvicinate molte persone nel corso di questi anni che non si erano mai dimmi in questi mesi che non si erano mai avvicinato
E che quindi non hanno non non solo c'è un tema di diritti digitali di cui dicevo prima il direttore ma c'è anche un tema di competenze digitali noi dobbiamo fare in modo di
Metterei condizioni gli utenti del web di
Avere notizie in qualche modo anche
Quando dico noi presso i decisori pubblici di carattere istituzionale quindi certificate e ufficiali e poi c'è un problema di strumenti che ogni cittadino deve avere a disposizione per capire quali sono
Pubblici notizie certe o notizie non certe ed è per questo che io penso che accanto a gli aiuti
All'immondo editoriale per e al mondo del lavoro e al mondo del lavoro giornalistico che va assolutamente rilanciato noi dovremmo sostenere anche diciamo
La domanda dovremmo sostenere la possibilità da parte di molti di a poter acquistare prodotti vittoriale anche on line e di avere determinate competenze e quindi c'è anche un tema di alfabetizzazione al digitale
Nei programmi che stiamo vedendo a livello
Europeo in questi giorni per pensare a ricoveri plance anche questo aspetto c'è un aspetto che riguarda la trasformazione tecnologica digitale c'è un aspetto che riguarda il rilancio del lavoro giornalistico c'è un aspetto che riguarda
Il sostegno la domanda e l'aumento delle conoscenze digitali
Per fare una battuta in fondo ci vorrebbe poi una grande campagna una specie di maestro Manzi dei tempi moderni che posso aiutare anche con servizio pubblico fatto dalla RAI in tal senso molti via
Sapere cos'è il digitale soprattutto usarlo consapevolmente comma Maurizio leggevo su Repubblica
Pezzi Carlo Bonini che diceva che questa furto di democrazia come la chiamava il sottosegretario costa alle aziende editoriali qualcosa come duecentocinquanta milioni l'anno seicento settanta mila euro
Ogni giorno un buco che si può chiudere ora ma è troppo tardi
Non si può chiudere un buco che esiste bisogna riconoscerlo e bisogna aggredirlo bisogna aggredirli in maniera innovativa
Promuovendo gli abbonamenti digitali per le nuove generazioni e promuovendo l'alfabetizzazione digitale per chi ne ha oggettivamente bisogno perché ha un bisogno nazionale
Io credo che attorno a questi due concetti cioè promuovere e favorire l'abbonamento digitale su i giornali
Di qualsiasi tipo qualsiasi colore qualsiasi estrazione qualsiasi località e favorire l'alfabetizzazione di chi ha difficoltà alcuni strumenti digitali sì potete anche solo immaginare
Un un accordo fra tutti gli tutti gli interlocutori che il governo gli editori e i giornalisti
Perché obiettivamente è interesse di tutti il governo deve tutelare tutti i cittadini gli editori hanno interesse alla digitalizzazione del Paese
E i giornalisti come categoria hanno interesse a un processo che è destinato a rafforzare le aziende nelle quali lavorano e a creare in prospettiva nuovi posti di lavoro
Quindi attorno a questo volano che assolutamente di interesse nazionale interesse pubblico e collettivo
Io credo che ce lo spazio per costruire un nuovo patto editoriale nel nostro Paese lo credo profondamente e credo che ogni azienda editoriale ogni gruppo ne possa essere protagonisti
Ecco Sciarra che proprio la fine vi chiedo proprio rapidissima mentre Kyle siamo già fuori tempo massimo un giudizio su quello che è successo in questi giorni con
La rete unica e con questa sentenza la Corte di giustizia europea che sostanzialmente consentiva a vivendi di avere una quota maggiore su Mediaset ma di fatto riapre tutta la partita delle telecomunicazioni perché per esempio consentirebbe a Mediaset e di entrare nella rete unica e quindi siamo di fronte a un'altra rivoluzione del mondo dell'informazione che metta assieme
Non solo informazioni in quanto tale ma anche gli strumenti attraverso la quale viene poi i Offerta alle persone
Sì tema cruciale che si collega in parte i ragionamenti che abbiamo fatto in parte li sviluppa ancora che implica quella trasformazione quella capacità anche di velocizzare decisioni a cui prima facevamo riferimento io credo che vadano salvaguardati due principi il primo se esiste una sentenza come ovviamente esiste la Corte di giustizia europea questa sentenza
Bandera che interviene su una legge dello Stato italiano è evidente che determinerà il fatto che bisognerà cambiare la legge dello Stato italiano intervenire
Radicalmente in quelli in quei contenuti in quelle previsioni
Determina poi una seconda cosa si cambia
Se cambia il campo di gioco perché il campo di gioco in questo modo cambia bisognerà anche dare delle regole nuove appunto
Per vedere la possibilità
Di una intreccio diverso evidentemente tra al mondo per i media tradizionali tra le televisioni con il mondo delle telecomunicazioni
In questo senso esiste anche una direttiva europea sulle telecomunicazioni da assumere nei prossimi tempi questo quadro in cui cambiano cambia il campo di gioco dovranno cambiare anche le regole dovremmo guardarlo anche alla luce alla luce di questi secondo principio che io credo in ogni caso che la concentrazione eccessiva è uno dei temi ed in cui di cui prima noi siamo io sono comunque
Penso che
Il pluralismo sia fondamentale nel campo dell'informazione
E la concorrenza anche lo è ne abbiamo bisogno di un pluralismo interno per quanto riguarda penso l'informazione in questo caso le notizie che possono essere date un po'localismo Inter Esterno che riguarda tutto il mercato e in fondo
Lo Stato applicando l'articolo ventuno della Costituzione chiamato proprio fare a questo cioè garantire la libertà di informare la libertà di essere informati e mettere le regole perché questo possa avvenire ecco è una discussione seria la faremo al governo nei prossimi giorni credo che avremo l'occasione
Di ritornarci ecco Maurice perché usare di Cuba Uman diceva che in assenza di regole ci sono solo due categorie che prosperano che sono i finanzieri cioè la finanza e la criminalità a quanto abbiamo bisogno che la politica intervenga sulla mondo dell'informazione come
Abbiamo bisogno di regole perché la differenza fra un mondo di lupus e l'occhio Montesquieu la questione del delle regole fondamentalmente è importante che il nostro Paese sia protagoniste delle nuove regole dell'informazione per tutelarne la libertà l'Europa in una grande fase di trasformazione io credo che l'Europa sui diritti digitali possa guidare Primo devo molto semplice come giustamente ha detto Angela Merkel mentre negli Stati Uniti vige una competizione molto aggressiva dove i protagonisti sono i giganti digitali
E nell'altro grande mercato digitale che la Cina c'è un po'un protagonista unico che il Partito comunista cinese invece l'Europa è la terra del diritto
E lei va a votare una sua versione dei diritti digitali e il fatto di avere l'Italia protagonista di questa sfida credo che sia per tutti noi cittadini motivo di orgoglio
Ecco con quest'ultimo ragionamento scandito anche dalle campane ringraziamo Radio Radicale per è stata con noi ringraziamo Andrea Martella Maurizio Molinari il sindaco per averci è ospitato e grazie soprattutto a voi grazie Andrea Malaguti