Forum PA 2020 - "Conversazione con ..." Gaetano Manfredi

Buongiorno ministro siamo indiretta affronti a due mila venti sa e la mattina di mercoledì otto luglio siamo con il ministro Gaetano Manfredi grazie ministro di esser qui con noi
Il grazie
Il
La conversazione di oggi parte ovviamente
Dalla sua funzione di ministro dell'Università e della Ricerca
Il mista Manfredi è stato comunque ha una lunga esperienza è stato rettore de una le più grandi università italiana è stato presidente della Conferenza dei rettori
Quindi in qualche modo è la persona forse più indicata in questo momento in Italia per raccontarci che sta succedendo nell'università intanto noi diamo visto che l'università hanno retto tutto sommato hanno retto
Le le le le elezioni sono tenute gli esami sono tenuti in forma un po'anomala almeno all'inizio le lauree seppure a distanza coglie I pad
E le famiglie collegate a distanza comunque si sono tenute adesso si va verso una progressivo ritorno del del delle forme più normali
E quali sono stati i fattori a suo parere
Principali di questa resilienza sia i punti poi non so nel positivi sia diciamo gli ostacoli principali a questa residenza che tutto sommato è stato una residenza positiva
Sì io credo pieni diciamo questo esperienza sì durare anche si improvvisa perché poi dobbiamo considerare che la diciamo la pandemia oltre alcun fenomeno diciamo di enorme impatto è stato anche un fenomeno che ha travolto il la nostra società in pochi giorni nel senso c'è stata un'accelerazione straordinaria
Il diciamo l'università benché ci sia stato questo impatto straordinario ha risposto sostanzialmente bene perché come ricordava il presidente il
Diciamo la funzione didattica si è mantenuta perché nel giro di una settimana dieci giorni alcuni casi
E tutto il sistema universitario italiano nel momento in cui c'è stato il knock down nel passato con un'offerta didattica on line che ha superato il novanta per cento dei corsi in alcuni casi raggiunto il cento per cento dei corsi
Con una frequenza di da parte degli studenti
Estremamente alta abbiamo avuti abbiamo un milione seicento mila studenti abbiamo avuto picchi di diciamo di presenze linea di oltre un milione duecento un milione trecento mila studenti in una giornata quindi insomma dei numeri enormi
Dal punto di vista della della frequenza e i dati che abbiamo dicono che il numero di esami sostenuti numero di laureati di di questo semestre praticamente uguale
A quello dell'anno scorso quindi segno che dal punto di vista del del prodotto diciamo inteso come accertamento delle competenze non c'è stata diciamo una sostanziale questo sicuramente ha rappresentato dal mio punto di vista un risultato molto positivo perché ha dimostrato che il sistema universitario ha avuto una capacità diciamo di risposta nel suo insieme
Estremamente positiva un evento assolutamente inaspettato quindi una reale rappresentazione di resilienza perché proprio del tema il senso stesso della parola che voi avete scelto per quest'anno del format che è proprio diciamo alla l'università si è dimostrata restituire quali sono come lei giustamente diceva quali sono stati i punti di forza e i punti di debolezza perché questo ci aiutano anche a comprendere che cosa dobbiamo fare per il futuro io ritengo che mai come questa esperienza la possiamo considerare come una grande un grande esperimento grande esperimento che ci deve aiutare per capire che cosa dobbiamo fare domani
Ecco allora da un lato il lato diciamo di forza è stata la una maggiore diciamo abitudine che c'è nell'università all'uso delle tecnologie perché chiaramente l'università intrinsecamente essendo un luogo dove si è un po'alla frontiera ovviamente della conoscenza e quindi che e quindi questo ha fatto sì che l'uso per esempio delle tecnologie diciamo digitali era un uso molto più diffuso
E quindi questo sicuramente c'era molta più l'abitudine da parte sia del da parte sia dei docenti
Che da parte dell'organizzazione ma anche da parte degli studenti a utilizzare la tecnologia digitale e questo senza dubbio è stato un fattore di forza
De a questo però si è unito anche un lavoro che era stato fatto già dalle università e diciamo io l'ho visto subito dal nell'altro ruolo che lei ricordava precedentemente cioè come presidente della Conferenza dei rettori dove per motivi assolutamente diversi perché nessuno di noi pensava che potesse arrivare una anche in via però a però è tutti sapete in stava mo'che in un futuro prossimo ci sarebbe stato un ruolo importante della didattica a distanza anche nella nostra organizzazione tradizionale quindi noi ci eravamo un po'preparati come sistema diversità adesso parlo non da ministro
Da professore universitario mo'fatto avevamo tramite la Conferenza dei rettori
Organizzare tutto una sere proprio di Forum di di di scambio di esperienze di buone pratiche e quindi questa aveva creato diciamo una una organizzazione una consapevolezza abbastanza diffusa che è stata utile fatta per altre cose però è stata estremamente utile e quindi questo ci dice
Che il diciamo la l'organizzazione importante perché chiaramente diciamo non è che ci si può passare semplicemente sull'iniziativa del singolo ma ci deve essere un modem un addestramento una formazione e un modello organizzativo
E questo è stato un punto di forza un altro punto di forza è stata l'autonomia
Cioè nel senso che l'università è una struttura che ha una ha una forte autonomia organizzativa
E noi abbiamo per per una questione proprio sia legislativa che ordinamentale e questo è stato un fattore di Goldie valore perché la l'autonomia in questo caso è stata declinati in maniera positiva cioè come capacità di adattarsi alle differenze perché è chiaro che c'erano delle differenze territoriali
C'erano delle differenze disciplinari c'erano delle differenze dimensionali tra le varie università il fatto che non ci fosse un'organizzazione rigida ma si fosse un'organizzazione flessibile con degli indirizzi
Molto chiari a livello centrale che io diciamo come ministero ne abbiamo dato concordando lì quindi in maniera cooperativa però c'è stata
Una diciamo ci sono state delle scelte chiare dall'inizio che sostato è molto meditate molto condivise e che però poi sono state declinate localmente in funzione delle autonomia organizzativa delle diverse università
Se da un lato questa si è sommo da qualcuno è stato interpretato come una mancanza di e dirigismo da parte del ministero in realtà è stato un grande valore perché è stato una scelta consapevole che perché io ho fatto perché conoscendo molto bene il sistema universitario
So bene che utilizzare in maniera sana la l'autonomia significa mettere in campo poi quelle che sono diciamo la le capacità delle varie organizzazioni di potersi adattare quindi questo è stato un altro punto positivo
Quali sono stati invece i punti di debolezza allora dal punto di vista è quella abbiamo toccato con mano il tema del digital device cioè il Paese è un Paese che dove oggi la differenza di accesso alla Rete diventa per l'alcune zone del Paese diventa un fattore di diciamo di mancanza di godimento di alcuni diritti fondamentali oggi cedere avere una condizione abbandona larga significa poter godere il diritto all'educazione del diritto alla salute e quindi oggi
Parlare di connessione significa di parlare di diritti fondamentali e quindi abbiamo ancora un Paese troppo diversificato tra città e aree interne tra nord e sud
A volte anche all'interno della stessa città tra quartiere e quartiere quindi debbo dire una cosa francamente inaccettabile in un Paese quando che ci riteniamo un paese diciamo evoluto all'avanguardia che vuole competere con la parte più più avanzata del mondo ceppi dove un digital vivai d'inaccettabile e un altro punto su cui diciamo abbiamo avuto insomma in questo caso anche un altro punto insomma di difficoltà e credo che debba essere anche questo
Messo un po'in conto e l'eccessiva diciamo rigidità amministrativa legislativa la iper-regolamentazione del di tutti i sistemi e quindi anche del sistema della formazione che mi ha costretto come ministro a fare una serie di provvedimenti per adattare diciamo le le procedure amministrative al digitale perché chiaramente molte delle procedure amministrative dalle erano procedure che erano che s'erano sono immaginate per una serie di per la presenza e quindi il fatto che era tutto regolato in maniera così dettagliata
Ci ha costretto a fare decine di provvedimenti per fare in modo che che diciamo che di poter fare le stesse cose invece che in presenza col digitale
E debbo dire in un in un Paese moderno questo non dovrebbe essere necessario ce ne dovremmo avere un sistema che regole e i principi generali ma non fa una leggiamo non legifera sui dettagli più più piccoli del del fisco e del dei procede le procedure perché questo poi dette rappresenta un fattore di rigidità che esattamente il contrario di quello che serve per la resilienza un sistema resilienza un sistema che si sa adattare quindi
Se noi per per cambiare una cosa abbia fa una legge quindi a quel punto significa che c'è qualcosa non funziona che non funziona nella nostra organizzazione certo io credo che lei abbia toccato alcuni punti fondamentali autonomia e responsabilità
è uno dei temi chiave di questo fa compia esce fuori da per tutto resilienza vuol dire
Flessibilità autonomia e responsabilità il tema la banda ultralarga e della connettività è uscito anche tantissime volte speriamo il Consiglio dei ministri che avete chiuso così tardi l'altra notte altra ma alla alla norma a diciamo così promosso un piano che speriamo vada va a buon fine in questo senso senta passiamo ad un altro argomento lei anche il ministro della Ricerca oltre alle università
La ricerca invece mentre su università possiamo fare un sorriso sulla sua tenuta sulla ricerca non perché non abbia tenuto in questa situazione ma perché certamente siamo al di sotto dei dei limiti che noi stessi col Piano Nazionale di Ricerca c'eravamo messi come investimenti
Lo siamo lei ministro da relativamente da poco quindi certamente non è sulle sue spalle la responsabilità però cosa possiamo fare in questo momento per accelerare nel sia nel nel rapporto Colao sia nel piano progettiamo rilancio c'è fortissimo questo tema di riprogettare la ricerca quali sono i punti fondamentali e come impattano su chi la ricerca la faccio sui ricercatori che in questo momento sono una parte diciamo così che non teniamo ne propone un palmo di mano in Italia in questo momento
Se il tema della ricerca come lei sottolinea
è un tema diciamo centrale per il futuro del Paese cioè io credo che questo è un'altra eredità positiva che mi auguro non riusciamo a capitalizzare della pandemia
Che la percezione e da parte dei cittadini cioè del cittadino comune che la ricerca rappresenta un fattore determinante
Il benessere di di chiunque cioè di ciascun cittadino ma in questo caso l'abbiamo misurato in termini di ricerca medica la la perse la persona comune ha compreso in questo caso che il ricercatore colui che trova farmaco trova il vaccino trova qualcosa che diviso con problema che in questo momento il problema più grande che abbia ma ovviamente questo il caso della pandemia se noi stendiamo a tutti gli altri settori della nostra vita quotidiana tutt'cioè ci rendiamo conto che senza ricerca non c'è qualità della vita non c'è benessere non c'è crescita economica non c'è democrazia
Un concetto che sembra banale ma debbo dire che negli ultimi decenni non è stato al centro delle politiche italiane cioè nel senso che il nostro Paese che un Paese straordinario fatto di grande talento
Di grande qualità e anche di grande cultura è un Paese che non ha fatto delle politiche sulla ricerca particolarmente incisive
Quali sono i problemi un po'della ricerca italiana almeno da come io li vedo ma voglio anche il diciamo anche su questo palco parlando di lati positivi e lati negativi voglio fare una premessa malgrado noi abbiamo una ricerca molto sottofinanziata
Abbiamo una ricetta di grande qualità e in questi mesi nei quali molto difficile nei quali ovviamente c'è stata anche un grande lavoro
Un po'più nascosto da parte del ministero su tutto il tema della ricerca nel campo biomedico nel campo diciamo dei dei vari se in quei campi che erano strategici in questi momenti così difficili l'Italia ha avuto un grande protagonismo sia a livello europeo che a livello globale cioè nel senso i nostri gruppi di ricerca
Hanno dato stanno dando un contributo molto importanti i dati del gli ultimi dati ci dicono che è presente sulle pubblicazioni scientifiche ad alto impatto sul Covi d'l'Italia è uno dei primi Paesi al mondo nella produzione diciamo di di articoli scientifici negli ultimi tre mesi segno che il concreto che la ricerche italiane protagonista offre quindi quel quindi questo è un è una base quali quali sono i nostri problemi che abbiamo un tema bidimensionale cioè noi abbiamo troppi pochi ricercatori cioè se ne confrontiamo il nostro Paese alla Germania alla Francia
Non dico alla Korea cioè a quelli che sono i Paesi che lavorano sulle grandi tecnologie oggi noi abbiamo un numero di ricercatori troppo basso troppo pochi ricercatori troppo elettroniche con un'età media troppo alta che è conseguenza della di una politica diciamo di mancato reclutamento del talento giovane che negli ultimi dieci anni è stata drammatica
Solo negli ultimi due tre anni si si era si era cominciata una strada e di reclutamento di giovani ricercatori nelle università e negli enti di ricerca dopo molti anni di Fermo
Un grande di con grandi danni a tutti stessa in italiano su questo abbiamo dato una spinta importante che io ho fortemente voluto insieme presente il Consiglio del governo
Perché ne sia nel mille proroghe precedente alla crisi col pandemica
Che soprattutto nel decreto rilancio abbiamo fatto un investimento importante sui ricercatori cioè alla fine Noè reclute Remo nel giro di pochi mesi sei mila ricercatori che è un numero rispetto alle dimensioni del sistema in Italia abbiamo poco più di cinquanta mila dollari docenti e professori mail nelle università quindi mutarne sei mila significa il dieci per cento di quelli che già ci sono cioè che un numero grande in Germania ne parliamo di centocinquanta mila duecento mila persone che sono impegnate nel campo della ricerca diciamo pubblica
Considerando tutto il sistema quindi molto molto di più però è chiaro che noi questo rappresenta sicuramente un primo segnale quindi investire sui giovani in questo importantissima perché significa valorizzare il talento italiano cogliere persone che vanno vengono da fuori queste secondo punto noi dobbiamo avere un sistema della ricerca molto più internazionale noi abbiamo una un organo noi abbiamo un sistema internazionale nei gruppi di ricerca e nelle persone
Cioè perché i nostri ricercatori sono inseriti nelle grandi reti nell'Internazionale
Dobbiamo avere una organizzazione più internazionale perché diciamo dobbiamo fare in modo che il sistema Italia il sistema ricerche Italia
Sia abbia un ruolo più forte nelle nelle nelle grandi partite internazionali oggi
Le grandi frontiere della ricerca penso all'intelligenza artificiale alla alle che con logiche quantistiche alla medicina di precisione alle tecnologie verdi potremmo fare un elenco lunghissimo sono grandi programmi idrogeno sono grandi programmi di ricerca
Il livello globale né su quello dobbiamo essere protagonisti come sistema Paese
C'è poi un tema d'investimento e concludo
Che significa investimento anche in grandi piani di ricerca nazionale oltre a quelli ovviamente europei
Che debbono essere dei piani di ricerca pubblico privato quindi noi dobbiamo essere in grado di intercettata in mente in sintesi grave meglio la ricerca pubblica con la ricerca privata
Perché questo significa anche creare opportunità di crescita economica nel paese spingendo il nostro sistema industriale verso l'alta tecnologia
Persone colte di frontiera
Anche su questo ci stiamo lavorando questi sono un po'diciamo anche alcune delle idee che sono alla base delle proposte che ne faremo Supercopa tifando su quello che diciamo il Piano Next Generation e You cioè noi dobbiamo essere in grado di avere di mettere in campo un piano per l'alta formazione per la ricerca che abbina di un respiro globale quindi su questo con dei piani lolicon degli Obiettivi pluriennali
Una visione integrata che ci consenta poi di fare un salto ulteriore di qualità
Certo senta qui dobbiamo ancora tre minuti nel parlare del futuro come riapre l'università e come facciamo a far sì che non la crisi sociale quindi il numero di aumento la povertà
La diminuzione del reddito disponibile non voglia dire diminuzione delle matricole che già ne abbiamo a meno che negli altri Paesi cosa stiamo facendo per riaprire l'università e perché ma questa università
Sia veramente un possibile per il maggior numero possibile di ragazzi
Sì dal punto di vista diciamo operativo a settembre riprenderà col nuovo semestre la didattica in presenza B con un sistema integrato perché Dinoi fare gara manterremo al in parallelo alla didattica a distanza
Questo ci serve da un lato per gli studenti che non potranno seguire pensiamo studenti stranieri vediamo i grandi problemi di mobilità stiamo vivendo in queste settimane
Con i contatti di ritorno
Ma anche per le eventuali problemi un po'di riduzione della presenza degli studenti in aula che si potrà determinare per motivi di sicurezza
Però questo insomma tutti gli atenei si stanno organizzando ci hanno un piano già definito con delle linee guida abbiamo messo dei finanziamenti ad hoc per aumentare la digitalizzazione quindi questo insomma già siamo operativi
All'UE al dubbio già sono ripresi moltissime università le lauree in presenza degli esami in presenza perché è un allenamento diciamo non è incominciare ad organizzarsi per quello che succederà sette
Sul problema della invece dell'iscrizione all'università c'è un tema fondamentale che è quello di sostenere il reddito delle famiglie
Che hanno che si che risentono dell'impatto
C'è stato un investimento importante centosessantacinque milioni ne sono stati aggiunti altri venti durante la conversione del decreto rilancio che significa meno tasse universitarie più borse di studio
Un sostegno alla adesso anche al agli affitti che è stato introdotto in sede di conversione del decreto rilancio un intervento sul digital device che per sostenere la connessione direi dei giovani anche l'acquisizione di Devices quindi un intervento a trecentosessanta gradi per io mento del welfare studentesco che nella nostra idea neanche nei nella nella percezione che abbiamo anche nelle misure che stiamo facendo sulle prescrizioni ci consentiranno di bilanciare questo
Questo potenziale misurata perdita di studenti e quindi fare in modo che non so di te chiamo i grandi errori che abbiamo fatto dopo il due mila otto quando la crisi globale l'hanno pagata e gli studenti con una riduzione dei quasi del venti per cento dei immatricolata che ha fatto un danno incalcolabile al nostro Paese
Grazie ministro grazie davvero di questa intervista io auguro a lei buon lavoro ma auguro buon lavoro a tutto l'università la ricerca italiana
Non leggo guardiamo con noi che fu ebraiche io ho i capelli bianchi sono quasi alla fino ai carriera guardiamo questo come la speranza nel futuro per i nostri figli e per i nostri nipoti
Quindi grazie di quello che fa grazie di questa conversazione e speriamo la prossima volta di poterci sentire ancora in una situazione meno diciamo emergenziale in cui invece si sono messi a frutto l'esperienza e le lezioni che abbiamo preso in questo in questa occasione grazie davvero
Nel buon lavoro grazie