"Un'Italia federale in un Europa federale: l'impegno dell'Italia per la realizzazione del piano Delors"

E dire che possiamo cominciare
Sia perché non siamo esattamente puntuali tra l'altro c'è una leggera variazione nel programma non nelle persone ma semplicemente nell'ordine degli interventi in quanto professor Tremonti
Per impegni deve anche legati alla campagna elettorale credo deve essere in Valtellina tra poco tempo e quindi darei prima la parola prima la parola Luís e poi seguire l'ordine previsto dal programma
Quindi una ragione in più
Per cominciare senza perdere altro tempo
Innanzitutto ringrazio tutti voi che siete presenti ringrazio alle persone qui al tavolo che sono state invitate che hanno gettato nostro invito per quel che riguarda l'incontro il Forum dei cittadini europei di oggi
Il punto di partenza l'idea da cui è nata questa iniziativa è il Trattato di Maastricht sostanzialmente l'entrata in vigore nel novembre scorso del Trattato di Maastricht
Per farla breve per non ripetere cose che poi per ragioni diverse un po'tutti voi conoscete Trattato di Maastricht è un passo avanti decisivo sulla via dell'unificazione europea in particolare sul terreno dell'unione economico monetaria
Al tempo stesso riconosce il diritto per la prima volta formalmente e giuridicamente il diritto di cittadinanza europea
Nasce la figura del cittadino europeo
Orbene al tempo stesso è questo il punto debole decisivo del Trattato di Maastricht
I diritti democratici dei cittadini europei non sono riconosciuti cioè nasce la cittadinanza europee questa viene di fatto politicamente negata subito dopo questo perché questo perché i cittadini europei ancora oggi anche col Trattato di Maastricht con il loro voto non hanno la possibilità di decidere da chi è come essere governati
In quanto il Parlamento europeo
Ancora manca del potere legislativo in una serie di materie fondamentali e al tempo stesso lo stesso Parlamento europeo manca del potere di scegliere controllare veramente un vero utenti col Governo un vero che il Governo europeo quindi non esiste ancora la possibilità con il voto europeo
Di fare le scelte fondamentali che riguardano poi la vita di tutti gli europei quindi questo senso la cittadinanza europea il primo diritto di cittadinanza
Fin da quando esistono Stato moderno e e ancora negato ancorché riconosciuto formalmente con il trattato rimaste
Per questa ragione i federalisti europei hanno iniziato ormai da tempo una campagna permanente in tutta Europa la campagna per la democrazia europea con la quale si vogliono rivendicare
I diritti di cittadinanza e diritti democratici di tutti i cittadini europei cioè che si crei effettivamente una democrazia a livello europeo che si formi effettivamente un governo democratico europeo quindi basato su una costituzione democratica
In questo contesto sono nati stanno nascendo in diverse città italiane ed europee
I comitati per la difesa dei diritti democratici dei cittadini europei
Questi comitati
Vedono l'adesione di singoli cittadini a qualsiasi titolo di di di associazioni di gruppi di movimenti
Lo scopo di questi comitati quello di esercitare con una serie diversa di iniziative ai vari livelli una sorta di pressione permanente di rivendicazione permanente nei confronti della classe politica europea tra i partiti le forze politiche parlamenti nazionali il Parlamento europeo i governi europei cioè di tutti coloro che hanno il potere e il dovere
Di portare la democrazia livello europeo di realizzare una vera unione politica europea un vero governo democratico dell'Europa
Rivendicare quindi i diritti democratici dei cittadini europei questo lo scopo dei comitati dell'azione dei comitati
Di cui dicevo
Essenzialmente poi si tratta di mettere ogni volte anche questa in questa occasione lo faremo di mettere ogni volta in evidenza tutti i mali tutti i guasti tutte le occasioni perdute dovute al fatto che non esiste una vera unità politica dell'Europa con un vero governo europeo con strumenti adeguati
Mettere in evidenza tutte le possibilità che per gli europei e per il resto del mondo si potrebbero cogliere in questi tempi in questi anni se ci fosse una vera unità politica dell'Europa se ci fosse un vero governo democratico
Sbattere ogni volta in faccia se così si può dire questo
Alle forze politiche la classe politica i governi al Parlamento europeo
Periodicamente si è ritenuto che questi comitati potessero dovessero confluire con le loro rivendicazioni con le loro posizioni in una sorta di di convegni di Forum
E nazionali europee che periodicamente appunto si possono tenere questo è il primo Forum dei cittadini europei che viene organizzato e non a caso in Italia e non a caso a Milano se ritenuto che queste incontri dovessero aver luogo in particolare alla Vigilio nell'occasione di particolari eventi politici che possono avere un riflesso diretto indiretto sulla vicenda europea
In particolare questo Forum cade alla vigilia delle elezioni italiane un secondo forum ci sarà a Roma la prossima primavera alla vigilia dell'elezioni europee di giugno e il collegamento ovviamente tra le due cose estrema
Per quel che riguarda il Forum di Milano avviene l'incontro di oggi due sono gli elementi diciamo i leit motiv il primo è quello di evidenziare il legame ammesso indissolubile esistente tra la soluzione della crisi italiana e il processo di unificazione europea
E questo sarà il tema se vogliamo dominante di questa mattina
E l'altro aspetto è vedere quali sono le responsabilità dell'Italia dei partiti del governo nell'insieme di questo Paese nei confronti del processo di unificazione europea
E questo dovrebbe essere il tema dominante nel pomeriggio
Non sto a ripetere programma che per ragioni di brevità che dicevo prima e comunque tutti l'avete anche nella cartelletta che è stato distribuito
Per quel che riguarda i lavori di questa mattina
Un aspetto centrale anche se non unico sarà rappresentato dalla libro bianco presentato dal presidente dalla Commissione europea dell'ora il dicembre scorso e fatto proprio dai governi dal Consiglio europeo del dicembre scorso a Bruxelles si tratta di un piano di rilancio di sviluppo dell'economia non solo dell'economia delle società del territorio
In Europa su un piano che può avere risvolti fondamentali non solo per gli europei ma anche fuori dall'Europa fuori dello stesso continente dello stesso continente europeo
Questo anche per ribadire che non esiste non c'è possibilità per una vera ripresa in Italia non solo dal punto di vista economico può essere solo una ripreso europea in questo contesto una ripresa dell'economia della politica e delle istituzioni in Italia è in questo contesto si colloca come elemento determinante e non a caso nell'ambito e dopo il Trattato di Maastricht il piano per loro
Vado rappresentare
I personaggi che sono qui che hanno accettato il nostro invito
Si tratta lo dico nell'ordine del programma anche se poi l'ordine degli interventi e diverso Alfonso partendo da sinistra Conso Iozzo vicepresidente del Movimento federalista europeo alla mia destra Antonio Lettieri e della direzione nazionale della CGIL responsabile del Dipartimento di politica internazionale della CGIL
Alla mia sinistra e parlerà per primo
Giulio Tremonti ordinario di diritto tributario l'Università di Pavia ed esperto in particolare tutti oggi lo sappiamo sulla questione cruciale che ormai si ponesse a livello nazionale che a livello europeo del federalismo fiscale
Infine Alberto Majocchi alla mia destra esponente del Movimento federalista europeo ordinario di scienza delle finanze dell'Università di Pavia e già membro esponente del gruppo di lavoro della Commissione europea denominato step Ormanni
Sampaio stesse che ha aggiornato nei mesi scorsi nettamente migliorato secondo noi sotto vari profili le indicazioni che già erano emerse a seguito del rapporto nel dubbio dalla metà degli anni Settanta
Relative alle politiche monetarie di finanza che l'Europa dovrebbe avere nella fase pre federale nella fase federale della sua unità
Infine consentitemi di ringraziare ancora l'ufficio di Milano della committente della Commissione europea che ha contribuito a rendere possibile questo incontro questo Forum io credo questo non sia casuale visto ruolo di avanguardia che negli ultimi anni grazie soprattutto all'opera del suo presidente dell'ore
La Commissione esecutiva avuto nel processo di unificazione europea senza perdere altro tempo do subito la parola a Giulio Tremonti
Dove davvero scusare il carattere estemporaneo del mio intervento ma quando preso questo impegno mai pensata proprio una stupidaggine resterà
Comincia con la citazione di un testo piuttosto
Poco ortodosso i prodotti sono divenuti evidentemente globali ora chi compra un'auto americana potrebbe comprare un'auto americana costruita con alcune parti fatte a fine Van disegnata da tedeschi venduta granché suggerimento di pubblicitari inglesi
I servizi sono diventati globali la società di certificazione dei conti e dei bilanci che tiene i libri contabili di una piccola industria di Wichita può essere la stessa che fallo di King di un'impresa di Varsavia nello stesso ristorante
Fast food dove curva la vostra famiglia dove almeno io vado con la mia famiglia pure serve famiglia di Manila o di musica
Questa frase che sembrerebbe essere di Berlusconi in realtà è del presidente Clinton il quale conclude è possibile che la nazione più potente del mondo in questa geografia economica Vanguard a perdere misure significative della sua sovranità
Ora quello che si è verificato la profezia di Violette sui biglietti andati la cui forza vola più in alto di quello che la fantasia umana può immaginare con la Profezia di Marx all'antico isolamento nazionale subentra uno scambio universale una interdipendenza universale tra le nazioni
Per tentare di dimostrare che il tema di cui ci stiamo occupando non è un tema domestico ma un tema universale io rifletto sul fatto che si è spezzata la catena politica fondamentale su cui si reggeva hanno gli stati dell'Occidente la catena stato territorio ricchezza un tempo gli Stati controllando il territorio con mezzi fisici le dogane con mezzi giuridici i monopoli dei cambi principi di uso limitato della moneta controllando i territori controllavano la ricchezza che ci stava sopra
Naturalmente Bari centrata perché la prima ricchezza d'Italia poi ricchezza industriale ma concentrata intorno alla grande macchina dopo controllando le ricchezza gli Stati avevano il monopolio politico battevano la moneta riscuotevano le imposte esercitavano la giustizia
Quello che è avvenuto però cessi che sono la dematerializzazione della ricchezza quando studiavo io il berretto era un modo per protegge la produzione fisica che avveniva nei capannoni ora il berretto non è un mezzo giuridico per proteggere le produzioni fisica e il mezzo aperto per produrre la produzione fisica si fa altrove
Ha cessato di essere uno strumento giuridico è diventato un assetto industriale la dematerializzazione ricchezza o la finanziarizzazione
Per ogni transazione reale ce ne sono
Molteni finanziarie non è una formula stata andati a prendere un qualsiasi socio dell'UCIMU l'organizzazione delle masse macchine
Per la produzione di macchine utensili e trovate che un piccolo imprenditore che conta in macchinari attraverso leasing quindi transazioni finanziarie fattura in dollari svuota il dollaro
Non per una logica speculativa per una logica assicurativa la moltiplicazione delle transazioni finanziarie intorno alle transazioni Ali tutto ciò ha modificato la struttura
Il la geografia della ricchezza rompendo appunto la catena non basta più agli Stati controllare il territorio per avere il monopolio politico
Il controllo del territorio non è più sufficiente per avere sovranità monetaria
Non è più sufficiente avere sovranità fiscale non è più sufficiente per sovranità giudiziaria del giudizio ogni giudiziarie fiscali e monetarie sono su scale su dimensioni o tendono a essere su scale o su dimensioni non più coincidenti collegabile istituzionali degli Stati nazionali classici
Gli Stati nazionali classici sono
Troppo piccoli rispetto a fenomeni che si svolgono su scala mondiale e probabilmente troppo grandi rispetto a esigenze di auto-governo
Locali quindi siamo a un tornante storico
Il problema della rilevanza politica del territorio della unità geografica di riferimento disabili fenomeno politico per la prima volta a mio parere intoccabile
Nella Democrazia in America si pone il problema del rapporto tra la dimensione dei territori e dei mercati e L'Unità politica di riferimento siamo a un tornante storico cerco di metterla in termini stressata mente divulgativi abbiamo avuto nell'età dell'idealismo una forma di Stato che era coerente con la filosofia idealistica
Ora nell'età del consumismo dobbiamo immaginare quale l'unità politica di riferimento a quale lo la forma di Stato compatibile
Con
L'età del consumismo a questo punto c'è un'alternativa come diceva Marx l'egoismo sita va bene ovunque e quindi quale che sia la forma politica esistente inesistente sfumata e calante quella degli Stati nazionali classici ancora mancante una unità politica di riferimento sovranazionale perché egoista non c'è problema l'egoismo si trova bene da per chi non è egoista si pone il problema di identificare una unità politica di riferimento compatibile con
La nuova forma della economia
Sul piano
Nazionale e poi entra nel merito del tema di cui dovrei discutere
C'è il problema della struttura federale dello Stato sul piano no nazionale ci possono essere varie geografie e geometrie politiche si può immaginare
Una struttura
Come quella che c'è ora sul piano comunitario si può immaginare qualcosa di molto diverso si può immaginare una versione attuale del Sacro Romano Impero
Una delegazione di voi bordati contee città-stato marchesati unificati era allora da un unico codice morale o estetico ora sarebbe unificati da un undici col Codice consumistico e televisivo
Qual è la formula è difficile dirlo io penso è stato detto è un esperto di problemi fiscali no io sono una cognizione di ignoranza scientifica cioè so di non sapere che siamo a un tornante storico e credo che si debba ragionare spregiudicatamente non basta più quanto che appare in piccolo in grande
Il la vecchia come molla il vecchio modello il tipo ideale dello Stato nazionale sicuramente in grande e in piccolo sarà qualcosa di diverso dalle antiche unità politica di riferimento
Che sono state inventate disegnate prima dell'invenzione dell'automobile del computer e della televisione
Questo è il punto fondamentale sapere di non sapere questo per dire che il problema del federalismo non è un problema domestico implementa e non è neanche un problema che si tratta con un approccio semplicistico
Cosa dire
Specificamente sul federalismo fiscale qui c'è un problema di nomenclatura e le parole hanno sempre una forza fortissima bisogna vedere allora
C'è chi intende il federalismo come decentramento utilizzando una terminologia mutuata del verbale della Polstrada per loro è un incidente della storia sono centralisti e il federalismo non è altro che una variante una deviazione sulla modello primario il decentramento per l'ora cosa giusta il centro By the Way la variante il decentramento
E questo è un modo di
Utilizzare il termine federalismo in modo fortemente improprio se voi guardate non faccio nomi nei programmi dei partiti politici beh chi parla di decentramento e chi è sempre stato centralista
E le parole hanno una loro forza tremenda chi parla di decentramento è un centralista è un incidente della storia non all'idea del federalismo probabilmente più coerente con la tradizione liberale che l'idea dell'autogoverno questo è il punto io credo che il federalismo sia formula compendio cosa nella quale possono essere inseriti il municipalismo
Nella quale può essere inserito qualcosa che non coincide necessariamente con lo Stato federale o confederale
Io penso che tutto debba ancora essere soprattutto in Italia definito bisogna vedere quali sono le unità politiche di riferimento
Non facciamo la sommatoria algebrica delle regioni che sono stati disegnati a tavolino più o meno in modo bis Marchianò in epoche antecedenti all'invenzione dell'automobile
Non dico che noi tutti dobbiamo ragionare come Napoleone ma quali sono i grandi assi di traffico e di commercio mi chiedo
Che differenza c'è tra un albergatore della parte sud della Romagna e della parte nord delle Marche
Hanno tutti gli stessi problemi le stesse alghe nel Mediterraneo gli stessi turisti tedeschi lo stesso problema di cambio del marco probabilmente lo stesso conto in Germania in nero
Voglio dire
Il punto di riferimento deve essere economico nuovo dopo l'invenzione d'automobile o deve essere ancora un'aggregazione artificiale delle vecchie unità amministrative di riferimento questo è la riflessione su questo
Che senso ha parlare di
Sommatoria di antiche religioni fatta a tavolino come le grandi potenze fazione in Africa nel dividersi le colonie la riflessione e tutta da cominciare
Proprio in ragione dei grandi asse di traffico e di commercio non corrisponde naturalmente storicamente all'antica Lotaringia ma gli uomini d'affari quando guardano le mappe
I consumi degli investimenti e dei traffici identificano e denominano in modo volgare European Banana più o meno l'antica Lotaringia e cioè la Regione che scende dalla Grande Londra passa
Il Nord nella parte diciamo insediati incappa sarà per de France scende attraverso la Germania dolorosa e ieri mattina la Padania parimente si deve estendere fino all'Adriatico
Ecco credo ingenuo e artificiale il ragionamento Tupou decentramento credo ingenua artificiale un ragionamento federalista che fa le sommatorie bis marchiano e delle regioni ignorando
Quello che probabilmente va fatto per minimamente prima di fare il federalismo fiscale bisogna capire qual è il ragionamento politico al servizio nel quale identificare i flussi finanziari di riferimento
Se ci fosse una volta identificata l'unità politica di riferimento come finanziaria e questo è il punto specifico del mio intervento
C'è molto equivoco su questo
Sul piano amministrativo la dottrina e quella della sussidiarietà si dice e si identifichino le unità amministrative a che livello si fa negli occhi cosa e poi si risale i parcheggi si fanno a livello comunale la sanità si fa a livello regionale o su regionale la difesa si fa a livello statale è una specie di di stufa Bao teorie si risale dal basso verso l'alto Pivano idealmente identificando a livello amministrativo che cosa sì
Fa nel modo più giusto
Ecco non basta questo ragionamento di sussidiarietà relativa al funzionamento delle attività amministrative va completato con il finanziamento
La struttura ottima è quella nella quale si fa che cosa ma al modello a a livello più giusto e poi si identifica anche come finanziarlo questo è il passaggio se si fa un certo livello giusto una cosa quelle livello giusto per il funzionamento di quell'atto attività amministrativa occorre però completarlo con il finanziamento
Occorre che il finanziamento finanzi il funzionamento di quella cosa e in termini
Estremamente sintetici il Budget
Il bilancio della attività amministrative occorre il il controllo fiscale di quella attività e questo e il passaggio politico fondamentale perché il funzionamento è un pezzo dell'attività politica il finanziamento a una completa perché introduce gli elementi di circuito
Politico il neo taxation without representation io vedo verso e voto il circuito democratico se il ragionamento è solo in termini di accentramento con un finanziamento extra corporeo per cui si dice D'Alema le Regioni cinquanta per cento del gettito stradale
Non si capisce comunque termini e modi ma se glielo si dà otto rigato dall'alto ed è quello non è auto-governo perché manca il Budget cioè non c'è il controllo sacrificale il beneficio io pago in funzione di beneficio che ricevo questi modelli extracorporei perquisì dalle regioni e comuni il cinquanta per cento dei gettiti ma sono già impieghi statali che vengono giù dall'alto
E si aboliscono addirittura le imposte locali SICE aboliremo Lillo va be è il decentramento nel senso della Polstrada c'è un incidente storico non è il vero autogoverno
Per non sembrare attivista politico vi dirò che invece nel fronte dei progressisti PDS certamente per decentemente la molto più responsabile sono quelli della RAI che parlano di federalismo delle responsabilità con una logica morale su cui si può essere d'accordo o non d'accordo però identificano il problema del Baggio della responsabilità parlando di federalismo delle responsabilità quello dell'autogoverno poi uno può essere d'accordo e disaccordo ma non il decentramento che è una cosa totalmente diverso
Nella l'accesso c'è però di di di di di dipinti costruzione c'è un passaggio fondamentale che è quello le imposte moderne dello Stato classico nazionale moderna sono tutte statali
Sono basate sul circuito idealisti costato individuo e funzionano solo in una logica statale
L'IVA e super statale non è concepibile univa locale perché è un modello verticale statale l'IBAN non è decentrati perché statale nella sua struttura non esiste l'Iva locale
E lo stesso può essere per via perfette ma per via sono imposte statali se uno pensa di smontare gli attribuendo alle alle unità di riferimento locali sbaglia sì uno smonta gli l'IRPEF si ritrova due ragioni che prendono tantissimo
La Lombardia e il Lazio ma per una ragione molto semplice che sono i luoghi dove sono quotate le persone giuridiche fanno le ritenute
Non è facile smontare in un sistema fiscale come il nostro che è un sistema
Fondamentalmente statale centra Resta Chi ha paura del federalismo fiscale a come dire un fortissimo elemento di Remo è e di tutela che sta nel fatto che il sistema fiscale italiano è un sistema per definizione è stata quindi il passaggio da questo sistema al federalismo fiscale è un passaggio estremamente complessa
Certo se non ci fosse il debito pubblico e si potesse fare subito una riforma fiscale che smonta il sistema e ne fa uno nuovo sarebbe facile fare il federalismo fiscale
Ma è difficile farlo dato lo stock di debito pubblico da un lato e dall'altro lato la struttura idealistica nazionale delle grandi imposte moderna che sono non casualmente hegeliana e statali verticali lo Stato ed individua questo il punto
Quindi i passaggi se ci sono e se sono possibili sono graduali
Resta da dire qui chiudo che sono comunque fondamentali nel senso che bisogna trovare un'alternativa rispetto a questo sistema fiscale
Tanto per essere
è chiaro io ritengo che
L'unico modo per risanare la finanza pubblica non è un risanamento all'interno di questo sistema l'unico risanamento è il cambiamento
E l'unico che manca il passaggio da un'epoca all'altra che consente di gestire lo stock del debito pubblico come una pregressa a stralcio
E bisogna marcare il cambiamento l'unico risanamento possibile non è all'interno di questo sistema allaccianti di Alice ha cominciato a Risanamento pace non c'erano i saggi tedeschi che scendevano
Vedevamo che stranamente aveva cominciato
Il vero risanamento il cambiamento di cambiamento può essere solo fuori da questo sistema fiscale che tutto centrale sacrificale verticale bisogna introdurre elementi di responsabilità e di democrazia nel senso dell'autogoverno passando gradualmente
Da un sistema centrale basato su sacrificio a elementi di beneficio non vedo onestamente perché un cittadino di Milano debba pagare lo stadio di Bari sia a Bari vogliono lo stadio se la paghino loro voglio dire perché l'autogoverno e Baggio e sono questi passaggi evidentemente non è egualitarismo ci sono dei dei differenziali che vengono fuori però non devono essere drammatici devono essere equilibrati evidentemente con gli elementi di solidarietà che sono poi impliciti nella dottrina morale della sussidiarietà e dei gli elementi di e quindi questo è il punto fermo ripeto che il passaggio
E lui spicco verso un federalismo selvaggio è esploso da un sistema fiscale come il nostro che è per definizione statali assetata di fare i piccoli passaggi si dice quanto il cinquanta per cento
Fosse anche il cinque per cento ma che Marchini circuito del voto vedo verso questo è il giorno in poi totalmente manca il passaggio da un'epoca a una nuova epoca
Il passaggio da una claque toccarsi responsabile a un sistema di democrazia un po'più controllata
Diceva Dordain a proposito delle città anseatiche che dovevano essere che comunque per loro struttura erano vigilanti ed egoiste ecco il nostro modello dovrebbe essere di strutture di auto-governo vigilanti ma non egoista e grazie
Scontiamo professor Tremonti che scatta in Valtellina lo ringraziamo per questa corsa qui da noi ed era esentato la parola ad Alfonso Iozzo vicepresidente del Movimento federalista ante
Posso parlare
Leggero nei giorni scorsi un libro uscito in Francia una biografia scritta dal giornalista di le Monde studi del nord e soprattutto evidentemente interessava molto la il passaggio quando del loro diciamo a questi due momenti importanti della sua attività politica diventa ministro delle finanze e poi di francese e poi presidente della Commissione e si rivede agli atti tutta quella fase come ci si trova il punto in un periodo alla fine degli anni settanta di forte è un pessimismo
Ora questo forte euro pessimismo improvvisamente diciamo a partire dall'ottantatré e l'ottantaquattro si trasforma in un euro ottimismo
Io credo che questa è ottimismo ha avuto un una funzione storica importantissima perché senza questo cambiamento che è avvenuto in quel momento diciamo nel ruolo e nella visita nella visione che che si aveva dell'Europa livelli internazionale
Non ci sarebbe stato il crollo del Muro di Berlino e il crollo del sistema
Sovietica perché è stato proprio come dire sul fatto che l'Europa abbia saputo reagire all'euro pessimismo del degli anni settanta che ha determinato quel enorme impulso che poi si è tradotto appunto con i cittadini che transitavano diciamo la la frontiera l'apertura della prima frontiera nota in un in Ungheria e di lì diciamo il crollo del Muro
Ebbene oggi siamo di nuovo nella fase dell'euro pessimismo una domanda che ci si deve assolutamente porre come è possibile che un paese un'area come l'Europa che veniva appunto che è stata capace un fondo di dare il colpo
Allora sistema sovietico si trovi oggi invece in profonda crisi economica e il insicura sostanzialmente di se stessa
I sicura di se stessa e io vorrei dire che punto se guardiamo l'Europa oggi considera Leo Rocco già sostanzialmente due grandi sfide che tendono a stringere la tenaglia una sfida che gli viene sì possiamo dire dagli Stati Uniti Pacifico dal Nafta
Che è una sfida che la come dire che mette in discussione la capacità dell'Europa di ristrutturarsi De Petro che apparato produttivo e di entrare nelle nuove tecnologie dove appunto gli Stati Uniti al Giappone sono fortissimi e con la creazione diciamo del master che delle varie aree di economiche intorno al Pacifico come dire
Per rendono questa sfida difficilissima per l'Europa dall'altro c'è la sfida che invece emerge ai nuovi mercati dell'Asia questi mercati dove il costo del lavoro è basso ma la capacità di lavorare diciamo delle popolazioni asiatiche fortissima e quindi come dire sono attaccati dall'alto diciamo del dal punto di vista del
Dei costi e quindi in un certo senso c'è la competente mentre per l'accidia la pubblicazione sulla tecnologia di qua chi viene la competizione sulla sulla mercato del lavoro ora di fronte a questa doppia sfida dell'Europa
Si trova a reagire ecco io direi che la prima considerazione che possiamo fare e che si lega al fatto come possibile in un certo senso che proprio sull'onda diciamo del successo
Economico dell'Europa metà degli anni ottanta noi arriviamo al processo di diciamo l'attuazione del Trattato di Maastricht e immediatamente dopo aver diciamo ratificato il Trattato di Maastricht
Scoppia la crisi scoppia la crisi e in particolare io penso che il punto fondamentale è stata la crisi del sistema monetario europeo della
L'estate scorsa perché proprio quello è stato un momento particolare momento importante momento dove si sono scontrate evidentemente delle concezioni tergiversa io credo che la strada la crisi del sistema monetario della della scorsa estate sia stata sostanzialmente l'ultimo tentativo di di tentare una risposta nazionale a questa crisi economica cioè il tentativo di dire che esisteva una risposta nazionale alla alla alla decadenza europea
Ed è chiaro che era questo il motivo che dietro diciamo che alimentato la i mercati finanziari internazionali una speculazione era l'idea che la Francia sostanzialmente avrebbe dovuto abbandonare la politica di stabilità monetaria perché altrimenti non poteva risolvere il problema dalla della disoccupazione che il sistema politico francese non avrebbe ottenuto sulla stabilità
Diciamo dei della monete dei tassi di cambio che avrebbe accettato sostanzialmente l'impulso che veniva fortemente spinto diciamo da parte americana a un lassismo monetario perché questa era l'unica figlia per risolvere i problemi europei per dare una risposta l'avviso ebbene questa cosa che si deve passa anche per l'Italia vorrei ricordare che non a caso ben sei premi Nobel americani ci hanno invitato l'estate scorsa non ad abbandonare la stabilità monetaria per entrare nella nel regno felice punto perché basta bastava allentare la stretta monetaria perché appunto avremmo creato in Europa posti di lavoro risolto tutti i nostri problemi
Ebbene io penso che in un certo senso per fare una battuta per fortuna questa idea è durato una sola estate perché oggi non credo che ci sia più una persona ragionevoli in Europa
Dica certo c'è qualcuno ma ragionevole che pensi che sia possibile dare una risposta alla crisi economica europea dando una risposta diciamo a livello dei singoli stati nazionali
Di fronte a questo però c'è appunto il problema come dire se gli stati non sono in grado di violare la risposta lo sapere se l'Europa in grado di dare questa risposta
Io credo che appunto a questo punto di vista ma dobbiamo valutare il progetto dello io credo che e qui vorrei provare sarà stato discussione tra noi
Federalisti nell'estate scorsa corso proprio mentre stava maturando la crisi
Valutaria per cui si pensava che il Parlamento europeo avrebbe dovuto rifare come aveva fatto sostanzialmente all'epoca in cui lancio dal progetto Spinelli due grandi pilastri da un lato un progetto di riforma istituzionale per avere la questione federale
Appaia come fu contro il progetto quell'epoca di Spinelli e dall'altra un grande progetto invece di come si può dire di sviluppo e di rilancio economico come punto fu a quell'epoca che non a caso il Parlamento europeo no da un lato approvava il progetto Spinelli tra l'altro varato il famoso rapporto di Albert Ball noto sullo lo sviluppo europeo che poi in qualche modo surrealista
Ebbene il Parlamento europeo non ha fatto facciamo questo compito però tutto sommato possiamo dire che in qualche modo a questo compito è stato svolto dalla Commissione europea io credo grazie ha un'intuizione di Dell'Oro cioè punto leggendo questa sua storia questa sua bella biografia uno poi trova capisce perché c'è una lunga coerenza
Ebbene qual è io credo allora il l'Europa a oggi davanti a sé una proposta un piano il piano dello di cui io credo che se possiamo soffermare brevemente per vedere diciamo se il piano e adeguato banali bisogni per rispondere alla sfida da un lato e dall'altra se il piano realizzabile perché punto mobili chiari se ne possono scrivere tanti il problema e poi di avere la forza di tradurlo in diciamo in atti
Io credo che il più vorrei le richiamare del piano dell'orto quattro aspetti che mi sembrano appunto in qualche modo gli aspetti centrali che sono richiamati
Il primo aspetto è che il piano dello assume la stabilità monetaria come una condizione per la realizzazione diciamo per il successo diciamo della sfida europea questo credo che sia un punto fondamentale che noi dobbiamo assolutamente tenere presente perché questo è punto è chiaro che se noi realizziamo la sta la stabilità monetaria avremo una tenne riduzione dei tassi di interesse sul lungo termine che sono quelli che contano per avere il finanziamento dell'economia
Ecco allora seria otteniamo diciamo questo risultato questo diciamo proprio diciamo se si può ottenere successo è chiaro che e un grande spartiacque rispetto a tutte le idee di coloro che pensavano Ghezzi che era possibile una via alternativa
E vorrei ricordare che noi diamo che parla ma bisognava capire si era scatenata una lotta dei oramai per da parte degli Stati Uniti con l'Europa sui tassi d'interesse
Dove c'era un profondo interesse americano a che l'Europa facesse l'inflazione perché questo avrebbe scaricato sull'Europa l'inflazione
Oggi se ne sia andato a vedere voi trovate che proprio queste oramai da qualche settimana gli Stati Uniti hanno iniziato a rialzare i tassi di interesse e il presidente della Federal Reserve continua a dire che ieri dal sarà ancora
Mi sono dimenticato di portare un grafico che molto interessante che dimostra do un rapporto dei tassi di interesse tra gli Stati Uniti
La Germania quindi cioè diciamo il tasso dell'Europa negli ultimi vent'anni ebbene voi troverete che tutto questo periodo il tasso di interesse europeo è sempre più basso del tasso di interesse degli Stati Uniti tranne in due occasioni un'occasione il settantaquattro settantasette quindi dopo la crisi del piano Werner era secondo occasione appunto di cui in questi ultimi anni evidentemente dopo diciamo la la crisi della Smart
Come si può vedere non come dire è proprio come dire nei momenti di crisi in cui l'Europa rialza i tassi degli Stati Uniti gli hanno più bassi ma subito dopo quando l'Europa riesce come dire
Ribaltare la situazione storicamente i tassi d'interesse in Europa sono sono stati più bassi dei tassi di interesse americani oggi se noi vediamo in fondo l'Europa lentamente stanno andando verso un trend discendente gli Stati Uniti sono su un trend ascendente quindi io quello che importante che io credo che appunto la l'assunzione dell'ipotesi della stabilità monetaria sia assolutamente importante e da questo punto di vista l'ancoraggio istituzionale che c'è nel Trattato di Maastricht è un ancoraggio compiere importantissime e non vorrei tornare su questo punto casomai può essere oggetto per la dibattito secondo punto prevede il piano dello piano dello prevede punto un grande siamo un piano di investimenti nelle infrastrutture naturalmente né fra strutture moderne cioè sostanzialmente quelle legate all'ente letale comunicazioni alle telecomunicazioni il trasporto di energia e così via
Ecco il piano ha intanto una caratteristica che individua l'esigenza di questi tipi di investimenti in infrastrutture non per che siano quelle che creano l'occupazione che danno la risposta l'occupazione ma perché sono quelle che danno la competitività all'economia europea io credo che questo sia importante
Cioè non c'è non bisogna fare le illusioni certamente se si realizza il piano di infrastrutture si creano dei posti di lavoro ma non si risolve il problema è l'occupazione attraverso diciamo queste infrastrutture queste infrastrutture sono aspre
Fondamentali proprio per rispondere a una la prima sfida cui accennavo la sfida diciamo con i Paesi che punto stanno andando ma verso la ristrutturazione dell'economia Bretelle Rosse sistemi produttivi
E diciamo la sfida tecnologica quindi non abbia bisogno di di realizzare questi per grandi progetti proprio per quella ragione agli io vorrei far notare intanto che punto comunque all'ultimo vertice europeo l'Italia ha comunque avuto un ruolo su su questo terreno perché ha fatto fare una piccola correzione al piano da nord il piano dell'opera sostanzialmente un piano pensato in cui tutte questi tipi di infrastrutture erano disegnate tra l'Est e l'Ovest
Cioè sostanzialmente tendevano a mettere insieme no a collegare diciamo l'Europa Congo la Xantia impero sovietico
E a invece ha chiesto che ci sia una c'è un'attenzione anche un asse nord-sud che quindi punti sul mediterraneo e questa cosa diciamo questa indicazione è stata in qualche misura colte io credo che sia un punto importante
Vorrei così fare ricordare come il problema delle grandi infrastrutture sia sempre fedele strettamente legato a qualsiasi processo di integrazione politica
Sembra farebbe prendete una cartina ferroviaria dell'Italia del mille ottocento sessantuno una cartina del mille ottocentottanta è una cartina attuale troverete che in vent'anni subito dopo l'unificazione fu realizzato in Italia l'ottanta per cento di tutta la rete ferroviaria
Perché era chiaro che appunto l'unificazione imponeva diciamo sostanzialmente attrazione del mercato nazionale la ferrovia era in quel momento lo strumento fondamentale fu realizzato se andate a vedere imita i diciamo tutti i trafori che sono stati fatti dall'Italia nelle alti sostanzialmente ritrovati sono fatti dopo la creazione del mercato comune non a caso trovate San Bernardo punte bianche e così via
Ora è chiaro che se noi abbiamo un processo d'unificazione europea dobbiamo creare queste grandi infrastrutture punto diretta alle comunicazioni
Per le telecomunicazioni per l'energia sono punti fondamentali il terzo elemento del piano dell'oro nel mercato del lavoro
Sul mercato del lavoro
Piano Dell'Orto fa due diciamo affermazioni e una quasi parziale omissione
La il primo elemento è che piangono accetta sostanzialmente l'idea che ci debba essere una deregolamentazione del mercato del lavoro come risposta diciamo alla alle rigidità la crisi che si diciamo del mercato del lavoro e come strumento per creare nuovi posti di lavoro propone questa deregolamentazione in termini molto diversi
Da come veniva proposta
Diciamo dalla linea thatcheriana o da come in qualche modo viene
Realizzata in America e chiaro che appunto si dove dobbiamo accettare una deregolamentazione ma non una deregolamentazione selvaggia
E in particolare bisogna come dire
Su questo punto percepire i cambiamenti profondi che sono in corso e quindi in un certo senso capire il tipo di cambiamento che in corso sul mercato del lavoro soprattutto dal lato della domanda di di diciamo del mercato del lavoro
Vorrei ricordare che esempi in Europa oramai da stile che il cinquanta per cento dall'occupazione è di fatto a trattamento di informazioni
Cioè questo vuol dire che sta cambiando profondamente il tipo di organizzazione cioè di bisogni del mercato del lavoro
E chiaro che un mercato del lavoro dove le ante antiche non normative
Va beh perché avevano una loro logica lì nel mercato del lavoro sostanzialmente basato sul lavoro operaio aveva come dire non sono più come dire
Adeguate ma è chiaro che noi non dobbiamo accettare come dire questa idea di una deregolamentazione spinta all'eccesso quello che dobbiamo invece mettere in evidenza che c'è un enorme sforzo che deve essere fatto e in qualche misura all'indicazione del piano dello e che tutte le risorse pubbliche che in qualche modo vanno a sostegno del mercato del lavoro devono essere diritti utilizzate per la rete formazione la riconversione chiaro che la formazione e la riconversione sono l'elemento centrale della competitività
Appunto io ho richiamato prima il libro di Turoldo if testa a testa quando questo libro viene scritto no tre o quattro anni fa
Fa una previsione no dice tra Europa Giappone e Stati Uniti vince tra l'Europa sono passa il libro non era ancora tradotti in italiano che già tutti erano convinti che l'Europa avrà aveva avrebbe perso la sfida allora Tubre la domanda che ci si pone che se Tura fa propria la vista corta ma la domanda che penso che sia più importante era qual era la motivazione
Che adottava Turoldo per fare la sua previsione cioè il modello europeo Senerchia rottura verrà in testa in qualche modo la Germania quando parlava del modello europeo sa sarebbe stata vincente era proprio la superiorità del sistema di istituti di istruzione e formazione dell'Europa rispetto al sistema americano ora è chiaro che quindi questo è un elemento fondamentale sistema di formazione e istruzione
è chiaro che la concentrazione delle risorse su questo punto essenziale
Il punto su cui il piano del loro come dire abbastanza cauta reticente sul problema dell'orario di lavoro Run problema evidentemente enorme problema chiave gli aspetti di lungo periodo strutturali ed era degli aspetti di gestione congiunturale
Però è chiaro che un problema che va assolutamente affrontato chi appunto non credo che qui possiamo entrare nel dettaglio sulla discussione del mercato del lavoro comunque poi penso sarà approfondita nel corso della tavola rotonda io mi limito però diciamo a due indicazioni la prima e che c'è un'indicazione di lungo periodo sulla riduzione dall'orario di lavoro
Certamente la riduzione dell'orario di lavoro è un obiettivo è un obiettivo e quindi come dire la probabilmente noi l'abbiamo tenuta frenata in tutti questi anni nel senso che è stato dato diciamo più peso alla diciamo l'aumento del salario rispetto alla riduzione dell'orario di lavoro
Credo che appunto questa cosa invece debba essere ripresa la seconda cosa è che la differenza tra lavoro e formazione
Cambia come dire radicalmente rispetto al passato rispetto al passato c'era il periodo della formazione sostanzialmente alla scuola poi c'era il periodo del PIL del lavoro
Oggi questi due periodi tendono invece ad intrecciarsi quindi la formazione deve essere permanente quindi una parte della riduzione dell'orario di lavoro probabilmente deve essere dedicata alla formazione quindi diciamo i due i due aspetti non sono più così slegati
E il terzo elemento io credo che sia importante e che noi dobbiamo comunque prevedeva che una parte del tempo debba essere delicato per i cittadini
Come dire alle loro responsabilità rispetto alla comunità io credo che il punto l'idea che noi abbiamo discusso in passato debba essere ripresa con molta serietà l'idea del servizio civile
Però sull'orario di lavoro volevo fare un'associazione che penso che abbia un'importanza perché può essere un punto se non credo bisognerebbe tentare di discutere
Ora se noi pensiamo che il discorso che l'orario di lavoro naturalmente legato a livello dei salari ora è chiaro che e non gli possiamo ipotizzare non c'è nessun ostacolo discutere di una riduzione generalizzata o oppure per gruppi
All'orario di lavoro a parità di salario è chiaro che se invece noi consideriamo che ha una riduzione d'orario di lavoro debba esserci una riduzione magari non proporzionale ma una certa riduzione dei salari riscosse completamente diverso
Io credo che qui dobbiamo intanto per cercare di assumere un punto di vista che forse nei prossimi anni sarà completamente diverso dal passato nella testa della gente c'è l'idea che i prezzi debbono sempre aumentarle
Ora questa idea quindi e probabilmente un'idea che può non essere più vera nel prossimo ciclo economico perché se noi assumiamo due elementi che comunque sono dietro
Noi abbiamo attuato soprattutto colga una grande
Competizione internazionale noi dovremmo attenderci attenderci una diminuzione dei prezzi diciamo dei beni
Alimentari da un lato in particolare e dall'altra dei beni di consumo durevole proprio perché come dire dovrebbe aprirsi una forte concorrenza in un certo senso potremmo dire l'aumento reale del diciamo del bene del degli del benessere non dovrebbe più diciamo pervenire attraverso un incremento diciamo prevede
Dei delle retribuzioni ma attraverso come dire una diminuzione dei prezzi man mano che riusciamo a realizzare una un aumento di produttività e se io vorrei ricordare che c'è un precedente in un certo senso di questo caso
E che fu la politica che fu chiamata la cosiddetta politicamente sterile Anna che avvenne all'inizio della rivoluzione industriale in Inghilterra quando ci fu la famosa politica appunto dalla scuola di mensa sta che proponeva di buttare giù il prezzo del grano quel perché questo avrebbe favorito sostanzialmente lo sviluppo della Little Time istriani
Certamente l'ipotesi era che il grano sarebbe arrivato in qualche modo dall'impero inglese a costo più basso ma che comunque questo avrà diciamo avrebbe consentito ai lavoratori inglesi
Come dire di avere il miglioramento attraverso diciamo una riduzione del prezzo del grano in qualche modo io credo che lo dobbiamo anche qui il punto di fondo
Più sotto i monti ci diceva dobbiamo cercare di capire che qui come cambiano diciamo come sta cambiando il mondo intorno a noi ecco io credo che il modello che abbiamo in testa degli ultimi cinquant'anni di prezzi crescenti e comunque l'inflazione crescente deve essere compatta ambiato non ci sarà può darsi che il modello sia invece quello di però moneta stabile e prezzi calanti
In questo contesto è chiaro che allora si molte cose possono essere ripensate ridiscussa e chiaro se noi potessimo mantenere una certa competitività come dire attraverso una riduzione dell'orario di lavoro che sia anche proporzionale alla riduzione dei salari
In qualche modo ci come dire aumentiamo la competitività del sistema europeo che però la recupera poi dal punto di vista del benessere nel senso che può fruire dei prezzi più bassi che ci sono sul mercato mondiale già qui è un un enorme come dire
Il problema da discutere proprio solo se segnalare del diciamo le le la stabilità monetaria in qualche modo iscritta nel Trattato di Maastricht egli all'accordo Gatto portano su questo direzione il quarto punto del piano dello e la politica fiscale io credo che il punto su questo punto mi sembra che sia il summit con più chiarezza
Il ci sia l'atto la proposta fondamentale che riguarda il futuro dell'Europa io credo che questa idea da un lato vide passare il lavoro non qualificato in qualche cioè di diminuire la pressione fiscale sul lavoro non qualificato e di compensare questa mancanza di entrate con un'imposta sul consumo di energia io credo che sia l'idea chiave l'India difficile poi vedremo da realizzare ma sia l'idea fondamentale su cui si deve come dire lavorare
Allora è chiaro che questo è probabilmente uno dei punti di snodo del nuovo modello europeo
Io credo che il punto quindi resta il lavoro che ha fatto la commissione in tutti questi anni proprio qui portando avanti la linea diciamo della Pinto stazione energetica dell'imposta energetica azione su una linea importante in un certo senso quando il professor Tremonti pare accenna parlava io credo che sia punto il fatto che in fondo un nuovo potere tende ad affermarsi introducendo una nuova imposta io credo che in questo caso la cosa abbia dei connotati abbastanza precisi in fondo probabilmente un'imposta che può essere diciamo dunque chiaro senso a livello internazionale proprio l'imposta sul consumo di energia io però volevo fare vedere come questa imposta posso avere una grande rilievo per un rilancio dell'economia
Che come dire corregga il vecchio modello del consumismo che evidentemente non può più tenere
Per un'infinità di ragioni e ma incluso diciamo i vincoli ecologici che non abbia ed è se voi pensate al punto che in questa fase in Europa in cui noi abbiamo una i redditi con prospettive di stabilità o calanti insicurezza nelle famiglie che ci sia una corsa ai consumi io credo che sia una illusione è chiaro che la macchina la si cambia solo quando ce n'è bisogno e non si vede perché se il frigorifero funzionava se ne debba comprare un altro quindi in questo senso io credo che l'idea cioè di spingere di nuovo sul modello del consumismo sì un'idea ma che cosa succede se non introduciamo invece l'imposta sulle consumo di energia
è chiaro che se ne introduciamo l'imposta sul consumo di edilizia tanto per fare l'esempio del frigorifero ebbene sempre questo in imporrà di studiare un frigorifero che consumi meno energie
A quel punto ha senso al cambiamento del frigorifero
Perché in realtà io come dire di fronte a una spesa e posso fare media per cambiare il frigorifero o un vantaggio no nella spesa di consumo nel senso che pagano un meno energie futuro ma quello che io dico sul frigorifero vale per tutti gli aspetti della vita per tutta la costruzione dalla casa per tutto il sistemi di riscaldamento
Ed è chiaro che questo è un modello nuovo che noi possiamo portare avanti c'è un modello in cui come dire noi rendiamo nostro sistema economico più efficiente e allora possono avere evidentemente una nuova fase ancora di produzione e di vendita di questi tipo di beni che però sono in qualche modo destinati a documentare come possono dire la la nostra ricchezza nel senso che costa hanno costo di esercizio molto più vasto comunque finito diciamo questo
Breve esame diciamo delle proposte piano dello io vorrei passare tutta la seconda parte del cervello domanda perché dice se l'Europa gli strumenti per attuare questo piano perché questa è la domanda che ci dobbiamo porre io credo che sul piano si posso discutere sul piano si possano ampliare come dire approfondire vari aspetti ci sono aspetti che devono essere fatti Zatti aspetti che possono essere criticati credo che però con la cosa che sia importante che mi sembra che i sui vari punti
Come dire c'è comunque un piano che ha una sua coerenza che CONS può consentire all'Europa di vincere la sfida
Allora ma agli strumenti per realizzare questo piano e questo io credo penso che per realizzare questo piano Cicu se bisogno sostanzialmente di quattro di cinque strumenti da un lato bisogna poter controllare mercato perché sia concorrenziale efficiente dall'altro bisogna vedere diciamo la stabilità monetaria dall'altro bisogna avere una capacità di mal di controllare il ciclo economico bisogna poter finanziare questi grandi investimenti e soprattutto bisogna poter fare questa riforma fiscale soprattutto l'ultima che accenna
Ed è di tutti questi cinque punti io credo che l'Europa ne ha uno in cui che dispone cioè ha in qualche modo la capacità di controllare il mercato alla concorrenza dove sostanzialmente come dire la commissione ha quasi tutti i poteri per preparare ad attuare questo controllo
A una chiamiamo promessa nel senso che ha formalmente purché si verificano certe cose il potere in materia monetaria e nella terza fase questa cosa prevista e quindi può fare la stabilità monetaria nonna evidentemente le altre tre cose cui accennavo
Non ha il potere di stabilizzazione macroeconomica
A ma alcuni problemi sul piano per poter finanziare queste grandi investimenti e soprattutto e carente dal punto di vista della sua apertura decisionale in materia fiscale
Perché come è noto su questo punto evidentemente arrestare stando alla regola della unanimità resta difficilissimo poter come dire agire ora io credo che
Per quanto riguarda la stabilizzazione macroeconomica non mi vorrei soffermare io credo che il profitto Alberto Majocchi
Poi può su questo punto richiamare perché mi sembra che sia una delle innovazioni più importanti del Mac dunque al due sia proprio su questo punto dove qualche idea originale mi sembra che sia intervenuta perché è chiaro che quello che prevede il trattato di Maastricht ricorda che la commissione spetta il coordinamento il coordinamento è una parola troppo vaga che non ha come dire
Una forza sufficiente
Se i grandi investimenti io credo che il problema sostanzialmente non sia in parte risolvibile io credo che l'Europa dispone in qualche modo di due agenzie federali in grado di risolvere sponde da questi problemi le due agenzie federali sono la Bay
L'ha persa sostanzialmente la bella bella sono in grado di mobilizzare una parte notevole delle risorse necessarie per finanziare questi investimenti e io credo che anche qui non si debba andare spingere troppo a favore dell'idea di un grande di una grande capacità della comunità di indebitarsi in quanto tale perché io credo che qui invece l'idea come dire che i che i figli i finanziamenti i soldi debbono essere dei prestiti si è pure a lungo termine siano idea fondamentale che debba essere diciamo inserita nel sistema economico Risolo ricordare per inciso che la Cassa del Mezzogiorno italiana che fu fatta a diciamo sul modello della Tennessee Valley Torriti
Acque differiva per alcuni aspetti in particolare per uno tutti i fondi del Governo Federale adatto alla Tennessee vale otto reti erano a titolo di prestito seppure al tasso dell'un per cento dopo novantanove anni devono essere restituiti
La Tennessee Valley Authority sta tornando oggi è in grado sostanzialmente di restituire
Allora se o come dire avevo visto e strumenti abbastanza facile capire quali sono punto i punti devono essere come dire rivisti del diciamo dall'assetto istituzionale per l'Europa dopo il Trattato di Maastricht
Primo punto è chiaro che la seconda fase sull'Unione monetaria non troppo troppo lunga non ha senso perché così fa la star dei sensi o si fa la stabilizzazione monetaria e quindi sostanzialmente se la risposta di fatto ha tutti i requisiti quelli diciamo fondamentali non quelli formali del Trattato di Maastricht quindi si può passare alla moneta unica chiaramente agevolerebbe la riduzione dei tassi d'interesse chiaramente come dire
Renderebbe l'Europa comunque autonoma dalla politica monetaria americana quindi consentirebbe diciamo questa cosa quindi siamo il problema che abbia su cui abbiamo discusso molte volte Marche da questo punto di vista si vede come appunto la seconda fase sia troppo lunga e comunque debba essere in qualche modo accelerato
Mancano i poteri a livello europeo per realizzare pienamente la stabilizzazione
Macro economica e soprattutto c'è il punto fondamentale sul fisco dove atto assolutamente occorre introdurre delle procedure seppure molto articolate e complesse che comunque prevedono dei voti a maggioranza seppure probabilmente in questo caso maggioranze ampie
Però si sono mosse maggioranza ed è chiaro che abbiamo in qualche modo qui l'agenda per la riforma per diciamo per quanto riguarda gli aspetti di politica economica non di politica estera e di sicurezza
Per la riforma istituzionale appunto prevista per il mille novecentonovantasei perché comunque il voto comunque del parlamento europeo ancorché molto preso l'avvio vorrei
Sono brevemente compiuti chiudere con tre indicazioni la prima riprendere un po'questo tema accennato anche Tremonti sulla sussidiarietà in campo economico ora io credo che punto sia vero
La difende diciamo la la vecchia distinzione delle competenze tra i diversi livelli di governo non sia oggi se è così semplice come lo era al momento in cui furono fondati gli Stati Uniti d'America e quindi la le competenze concorrenti come si dice sono morte cioè ci sono competenze che sono diciamo dello Stato europei delle regioni io credo che proprio dall'in qualche modo individuare delle competenze dove come dire il cittadino capisca chi ha la responsabilità perché altrimenti come dire diventa difficile vorrei punto come dire per quanto a livello così vidi l'indicazione
Chiaro sul livello europeo lo dobbiamo come dire mettere la moneta il commercio la stabilizzazione macroeconomica oltre evidentemente alla politica estera e di sicurezza a livello nazionale io credo che debba restare in qualche modo
Alcuni aspetti del cosiddetto Guelfa specie in particolare gran parte degli Investimenti perché appunto è vero che c'è da creare quella grande rette di infrastrutture di cui parla il piano del loro a quello una piccola parte dei bisogni diciamo che ha cittadini europei gran parte resta ancora a livello nazionale e soprattutto direi quello aspetto della solidarietà
Dove la solidarietà espresse in qualche modo in termini finanziari
Io quello che dico ecco è chiaro che l'ente difficile spezzare come dire pensare o di fare l'INPS europeo o di spezzare l'INPS in diciamo a livello regionale
Mentre a livello regionale io credo che ci sono per lo meno due tipi di competenze che dovrebbero essere assunte da un livello come dire di dimensione regionale distratta discutere livello di questo diciamo l'ampiezza di questo livello e che sono uno che il mercato del lavoro e penso che sia importantissimo perché qui noi dobbiamo rifiutare assolutamente il modello o l'idea che il che della grande mobilità
Perché l'Europa questa mobilità non è possibile l'Europa non sono gli Stati Uniti le emigrazione in Europa hanno dei costi altissimi in termini di gestione del territorio le chiediamo delle città storiche
Vorrei ricordare che l'unica città nuova tratta in Europa negli ultimi dopo cinquant'anni
E Lupin vanno cioè cioè la città universitaria non non si può creare una nuova città in Europa in America è completamente diverso si può creare una città in questi zone ampiamente disabitate in pochi in pochi anni
Così come la si può abbandonare quando una miniera o una risorsa economica locale non ha più come dire senso quindi però il mercato del lavoro deve assolutamente essere organizzato su base locale ed è chiaro che probabilmente l'area regionale l'area su cui io posso realizzare
La mobilità quindi e devo comunque assumere in un certo senso il diritto del cittadino europeo ad avere il lavoro nell'area in cui come dire in cui abita questo non vuol dire che non ci debba essere una grande mobilità soprattutto per le funzioni più specialiste che si come dire ci debba essere la creazione diciamo di sopra tutto sono licenziati in Sentieri debbano girare
E mischiarsi si debba le amministrazioni pubbliche debbano come dire attuare quello che è un diritto perché oggi l'italiano può entrare nell'amministrazione pubblica francese ma il mercato del lavoro deve essere pensato ripensato a livello regionale
Così come appunto anche tutti quei servizi dove l'erogazione deve avvenire sul territorio io penso punto la differenza tra la sede la pensione
E la sanità che la sanità comunque bisogno di un ospedale ha comunque bisogno di come dire di un presidio sul territorio per erogare questo servizio
E invece diciamo a livello locale che va al quartiere una città e dove ci sono i servizi primari e dove invece si manifesta quello che noi possiamo chiamare la solidarietà personale e quindi in qualche modo io credo che qui si delinque riprendere il discorso del servizio civile
La seconda considerazione che noi l'Europa deve fare questi grandi cambiamenti
Utilizzando un metodo che e molto comma come dire
Difficile che è la democrazia
Cioè questo è la vera sfida che noi abbiamo è chiaro che teoricamente sino al possiamo realizzare questi cambiamenti e se avessimo un come dire una dispotismo illuminato come alcune volte c'è stato nell'Ottocento Maria Teresa dall'Impero austro-ungarico
Noi dobbiamo realizzare questa trasformazione con la democrazia
Quindi è chiara la grande sfida che all'Europa proprio quello di saper utilizzare gli strumenti della democrazia per queste riforme
Quindi a livello europeo a livello nazionale a livello regionale e in qualche modo questa cosa si mischia proprio col l'introduzione del federalismo appunto sia a livello europeo sia a livello interno l'ultima costellazione Pinto visto che siamo a reggere la campagna elettorale
Noi abbiamo alla vigilia delle elezioni italiane delle elezioni europee
Come diciamo si pongono queste cose io credo che per quanto riguarda le elezioni italiane ci siano due grosse esigenze che debbono come dire trovare soddisfazione dopo la la campagna elettorale cioè l'Italia che comunque dotarsi di istituzioni e di un governo che comunque garantisca nell'angolo nella fase di transizione all'unione monetaria che l Italia realizzi la stabilità monetaria e che
Riesca a portare l'Italia siamo nell'Unione monetaria nel novantasette
Questo se non prima e dall'altra che ci siano le condizioni per realizzare che la riforma istituzionale in Italia introducendo diciamo una riforma in senso federale
Del nostro Paese e credo che appunto la questione si ponga in qualche modo in modo analogo a livello diciamo dell'elezione
Europea dove appunto il problema è quello di in qualche modo rizzare un piano come dire che appunto presupponendo stabilità monetaria che in qualche modo dal dare gli strumenti per realizzare il piano dello dall'altra per realizzare la riforma istituzionale di cui appunto l'Europa bisogno
Grazie al polso ricorso dare subito la parola allora
E ad Antonio Lettieri della CGIL
Grazie mi pare Tien dagli interventi che sono stati già svolti
Emerge con assoluta chiarezza un punto che quando parliamo dell'Europa stiamo parlando del rapporto fra l'Europa e il resto del mondo
Dell'anno il rapporto all'Europa con gli Stati Uniti in rapporto all'Europa con l'aria del Pacifico del Giappone
E questo vorrei dire una constatazione banale forse bisogna metterci un po'di sale in questa constatazione
Riprendere dei discorsi che sono stati fatti da
Non solo dai politologi ma dagli storici soprattutto gli storici delle Annales francese Tremonti ha citato Braudel
Questi grandi storici che hanno descritto il destino del mondo negli ultimi secoli
Con
Una straordinaria capacità
Hanno fatto una previsione che non è bella parlo da previsione che
L'aria il bacino dello sviluppo dello sviluppo della civiltà non soltanto dello sviluppo delle comunicazioni dell'economia si sarebbe spostato dal Mediterraneo al Pacifico
Beh insomma come Vampa in direzione di questa profezia
O al contrario questa credo che sia una bella domanda un bell'interrogativo da porsi perché se ne continuiamo a dire che l'Europa ci sta a cuore
E io sono del tutto d'accordo su queste anzi sottolinea subito che non c'è nessuna soluzione dei problemi economici sociali e politici istituzionali dell'Italia fuori dall'Europa punto quindi
In questi programmi elettorali tutto metto tutti mettono l'Europa è come mettere il sale nella minestra però cioè diversa dimensione in questa
Questo questo quadro europeo
A mio avviso non c'è nessuna soluzione fuori dal patto europeo però l'Europa in crisi o no
Ecco questo vorrei dire ai nostri amici Henze ma Tremonti che non c'è Ambra amico Iozzo si è parlato troppo poco della crisi primo punto che metto lì come Flash
C'è una crisi dell'euro perché mette in crisi
La costruzione dell'Unione
E al tempo stesso non si può risolvere la crisi economico-sociale insomma dell'Europa senza fare l'Unione che incombe l'intreccio
In che senso c'è una crisi senza che tutti vediamo di fronte a noi
Tanto c'è una crisi dell'economia gli economisti spiegano che c'è una profonda recessione qualcuno spiega che non solo è profondamente la più lunga degli ultimi tre o quattro decenni
Sintesi per un titolo di giornale però disgraziatamente in questo caso titolo vero
La più grave delle crisi economiche di questo dopoguerra
Questo conta qualcosa
Secondo c'è una crisi di carattere sociale si può descrivere in mille modi c'è un modo che appassiona molto all'analisi di già crederlo
Ed è il problema del lavoro problema dell'occupazione
è facile dire tant'è vero che spesso poi si scambiano i numeri quanti sono questi disoccupati diciassette milioni diciotto milione andiamo a venti milione arrivati a questo punto ognuno aggiunge un milione togli un milione
Beh insomma sta di fatto che dietro le cifre c'è un nuovo tipo di disoccupazione che sono persone di quarant'anni di cinquant'anni
Non soltanto operai comuni ma operai specializzati non solo per specializzati impiegati tecnici e così via questo è un problema sociale cambia
Strutture che noi conosciamo tradizionalmente poi c'è un problema di Giove naturalmente io non mi soffermo su nessuna di queste questioni perché insomma
Sarebbe del tutto banale in questa sede ma insomma
La disoccupazione giovanile ha raggiunto dimensioni drammatiche quali sono le prospettive dei giovani
In Europa e in alcuni casi come in Italia meridionale in Spagna siamo col trenta quaranta per cento di disoccupazione dei giovani ma non è più soltanto una gestione delle del sud dell'Europa
C'è un problema di prospettiva di inserimenti
Elemento quindi di crisi sociale
Poi c'è una terza questione
Questa splendida Europa che peraltro ha vinto
Una storica
Sfida con l'Est dell'Europa col totalitarismo no la vinte caduto il muro caduto il muro non si è più raccapezzarsi
Su quale politica dovesse fare
è venuta la crisi jugoslava prima ha sbagliato tutto suo come bisognava impostare per cercare di risolvere la crisi jugoslava
Sapete benissimo cosa è successa ognuno ha scelto in base alle vecchie tradizione l'impero austro-ungarico i rapporti vecchi che aveva risultato il caos totale in Jugoslavia
Venuto il causa nessuno è riuscito più a metterci mano una settimana fa si è avviata qualche soluzione per Sarajevo attenzione Sarajevo né tutta la Bosnia però c'è voluto Clinton in realtà c'è stato una spinta francese ma insomma c'è voluto Clinton e si è voluto Jerzy anche se questo pare che dia fastidio insomma
Non lo so non ho né apprezzamenti né fastidio sta
Rilevo che c'è stato bisogno di questo
E che forse è giusto prendere in considerazione il fatto che la Russia esiste
Perché se mai ce ne dimentichiamo poi ce lo ricorda sì e di no Schiena
Un palazzo però fascista però dietro cioè il venticinque per cento
Ecco ho citato questi tre elementi a ciascuno dei quali si potrebbe fare una lunga discussione per dire le cose non vanno mica bene che se ognuno di noi invece non è che per l'Europa vogliamo l'Europa
Il Trattato di Maastricht e le scadenze del trattata andiamo avanti tranquilli questa tranquillità ci fa trovare sull'orlo del burrone e magari se non ci sbagliamo in tempo oltre all'orlo
Ma quali sono le origini di queste i problemi io non sono in grado adesso di spiegare lei amiamo Dinoi le cerca
Però qualche tentativo di individuazione delle cause va fatto se non rimaniamo un puro livello fenomenologico sappiamo anche questo questo e questo non va bene qualche origine c'è a mio avviso è successa la seguente cosa che
L'Europa è andata avanti la costruzione insomma della comunità prima dell'unione poi nel corso di questi quarant'anni
Partendo da una grande idea politica quella detta dei padri fondatori no ma poi in realtà realizzandosi attraverso gli strumenti economici dalla cieca
Alla la comunità al mercato
E del loro nell'ottantacinque quando rilanciò Iozzo lo ricordava
L'idea dall'Europa
è vero un'idea molto forte facciamo l'Unione facciamo in mare il mercato interno unico poi facciamo la moneta unica
E qualcosa succederà
Avendo fatto questa ci avvicina avviciniamo
Avviciniamo la dimensione politica dell'Europa
Beh questa cosa ha funzionato fino a un certo punto
Cioè abitanti a vedere messo avere privilegiato l'economia sulla politica insomma nel senso che tu fai delle mosse politiche poi consequenzialmente ne derivano delle dei processi politici un certo giorno non ha più funzionato
E ce ne siamo accorti dopo
è stata la caduta del muro di Berlino
Nel senso che ha cambiato la geografia politica dell'Europa
La prospettiva storica dell'Europa
La Germania che non era la Germania bensì la Repubblica federale tedesca era al confine sul margine
Di questa piccola Europa piccola propria
Dopodiché la Germania se unificata si è trovata non al margine non al confine ma al centro
Non dovete Europa ma di una grande euro cambiato dato tutto
Nella prospettiva politica nella prospettiva storica è cambiato e quindi la politica si come dire abbiamo tu una nemesi della significa la politica si è presa la rivincita no
Si era detto c'avevate messo da parte e attendendo
Che il mercato poi avesse un processo proprio dei Generazione dei fenomeni politici a destra
La grande politica
Il cambiamento dalla storia
Rimetteva tutto in discussione però si rimetteva in discussione anche si rimette in fila le questioni economiche anche chi vengono
E molte cose diceva Iozzo prima
Cioè in sostanza cos'è successo che tutto il Trattato di Maastricht che ovviamente è stato fatto e poi firmato dopo Berlino ma dopo la caduta del muro ma che era stato pensato prima
Proprio su indicazione della Germania soprattutto dalla Bundesbank aveva fissato a tanti parametri precisi chiare
Parametri di carattere finanziario monetario quelli che sappiamo l'inflazione deve essere non più di tanto il debito pubblico non più del del sessanta per cento del PIL la disavanzo non più del tre per cento questa è una garanzia che chiedeva la Bundesbank rispetto a dei paesi un po'irregolari e scorretti nella gestione delle finanze come per esempio l'Italia
Però non solo l'Italia anche il Belgio e così via bisognava marciare lentamente verso verso questi traguardi
Fatta l'unificazione tedesca questi traguardi sono saltati totalmente ma non a causa dell'Italia che tanto stava invariata rimaneva invariata salvo qualche modifica
Che Ciampi considera molto positiva nel nel corso del dell'ultimo anno nell'ultimo anno e mezzo è cambiato proprio il
Dal punto di vista dalla stessa Germania
La Germania da baluardo anti inflazionistico
Della assoluta correttezza
Dei conti pubblici e finanziaria ed evitato un Paese con un alto disavanzo
Disavanzo interno perché deve finanziare
Il cinque Länder unificati no avendo deciso di di unificarli rapidamente nel giro di di qualche anno deve spendere cento miliardi di dollari
Ogni anno siccome non è in grado Corno è stata in grado di far pagare le tasse lo fa in disavanzo facendo il disavanzo viene fuori un rischio di inflazione venendo fuori un rischio di inflazione
Si tengono alti i tassi d'interesse tenendo alti i tassi di interesse qui è l'osservazione che vorrei fare nel merito delle questioni che prima diceva Iozzo
Si crea una situazione assolutamente paradossale che gli esemplificati da due punti di vista il prima che siamo in piena recessione
Ormai da due o tre anni con la Germania che ha una recessione più profonda di quella italiana e tassi di interesse relativamente estremamente alti
Relativamente alla recessione in interno ma anche relativamente agli Stati Uniti cioè il doppio di quegli Stati degli Stati Uniti ma questo è solo un punto da a questi una ce n'è un'altra che ci dice la il paradosso in cui ci siamo cacciati
Le vogliamo controllare l'inflazione
E gli altri elementi della politica finanziaria pubbliche benissimo
In Francia quasi non c'è più l'inflazione
Due per cento verso
Cosa assolutamente fisiologica io debbo dire che su questo non sono d'accordo sull'Obiettivo due spine dall'inflazione inflazione zero è un'altra questione non mi interessa non mi appassiona per made in France una cosa è l'inflazione che Gallotta
Che è un'altra cosa il due per cento di inflazione non ho capito che guai dovrebbe comportare che dipende da mille questione dei di carattere planetario
Dunque la Francia non ha inflazione cioè a tassi di interesse
Estremamente alti e cioè che collegati a quelli tedeschi questo il punto e concludo su questa vicenda vale a dire che non ci siamo incarto certi insomma
Noi facciamo come se ci fosse l'unione monetaria ma non c'è l'Unione monetaria ne facciamo come se ci fosse una politica monetaria europea ma non c'è perché c'è solo quella la Bundesbank noi facciamo come se procedessimo verso
I traguardi di Maastricht riduzione dei disavanzi
E del debito pubblico invece i disavanzi aumento non stabilmente in tutti i Paesi escluso l'Italia altro para perché era talmente alta fino a poche dei minori e queste sono per ragioni di una crisi
Che in parte economica in parte monetaria per roccia ha un'origine politica diciamo ritiene addirittura storica
Su questo non abbiamo riflettuto abbastanza io non sono affatto d'accordo con chi continuando a non riflettere su questo dice abbiamo il libro bianco quasi la Bibbia no
Andiamo avanti andiamo avanti dove
A sbattere insomma per fare che cosa bisogna riflettere sui cambiamenti
E bisogna vedere come si si si adegua ci si aggiusta questi cambiamenti non è che non ci sia nessuna riflessione
Perché si dice in definitiva il problema dell'Europa non è macro economico
Non è la recessione e una crisi strutturale dell'Europa lo Europa non ha competitività
Non ce la rispetto al Giappone non ce la rispetto agli Stati Uniti così si dice
Io su questo ho dei dubbi perché le tecnologie non sono tutte negli Stati Uniti al Giappone sola
Sono diffuso e ci sono anche in Europa comunque questa è l'analisi diciamo così
Di massima
Allora il problema della competitività dell'Europa dipende da uno i salari sono troppo alte
Due i mercati del lavoro sono troppo rigidi
Cosa che francamente si poteva dire dieci anni fa adesso trecce troppa protezione sociale quindi queste sono le cause della recessione la disoccupazione
Probabilmente la recessione la disoccupazione introdurranno elementi di autocorrezione
Sì auto corregge perché con la disoccupazione si riducono i salari si flessibilizza del mercato del lavoro
E anche dal punto di vista del bilancio dello Stato si impongono delle correzione nel senso dell'equilibrio
Ecco queste lo scenario dentro del quale compare libro bianco
Io non ho molto da dire sulla
Sulla descrizione del libro bianco però io
Con la seguente idea che il libro bianco è una piccola rivoluzione strategica politica del pensiero politico
Della filosofia politiche ed economiche di questa Europa
Dello fa un'operazione un'operazione immediata il caso dell'orario di lavoro e il classico no dell'ore convinto personalmente con i suoi che orari di lavoro va ridotto affatto sei o sette edizione del libro bianco è stato talmente aggredito che alla fine nell'ultima versione non si capisce più se c'è o non c'è la riduzione
Se c'è
C'è ecco le articolazioni necessarie però c'è messo così in minuscolo no perché altrimenti
Il libro bianco è una
Una sorta di domanda di riflessione degli rivoluziona mento di questo pensiero che negli ultimi anni sta guidando
Sta guidando l'Europa
Cosa si dice fare degli investimenti ma certo bisogna fare degli investimenti
E come si esce dalla crisi aumentando la domanda di che cosa
Di di beni alimentari io beni di consumo durevole
E dalle crisi si esce con forti investimenti e dall'altro pone investimenti infrastrutturali qualificate dal fatto che crea una nuovo struttura della futura Europa un'ossatura
Che sono anche arrivati i trasporti le telecomunicazioni l'Energia sull'ambiente in testa è una linea assolutamente
Come dire non ha molte alternative naturalmente va associata una linea di sviluppo dell'industria attraverso la ricerca e il coordinamento si possono fare tante cose lo sviluppo delle regioni in difficoltà qui ci sono i pacchetti che conosciamo
Io sono del tutto d'accordo contestano la linea di uscite
Non condivido il fatto che non ci si non le risorse finanziarie per fare queste cose perché
Per un vecchio discorso
Quando c'è e quando c'è crisi bisogna che in qualche modo ci sia il rilancio se invece continuiamo ad aspettare il rilancia automatico
La cosa tende
A peggiorare naturalmente da loro non è così naïf da pensare che basti il rilancio economico sa che ci sono delle problemi problemi strutturali
Che riguardano il lavoro
Riguarda il mercato del lavoro l'organizzazione del lavoro la formazione e così via qui Iozzo è stato molto preciso e condivido
Questa analisi
Tutti pensano anche il lavoro va cambiato
Dov'è l'errore non non se ne può discutere io non capisco abbastanza in questa sede perché un discorso a sé troppo bassa
E che il vecchio modello di lavoro quello tradizionale col quale si è lavorato per un secolo non funziona più da nessuna parte quel lavoro era quello
Che si definisce taylorista fordista cioè il lavoro fatto a pezzettini fatto in frammenti no in cui si attribuiva alle persone di fare un pezzettino di vapore scriva per favore non pensare
Se pensi perditempo sbagli l operazione
Dopodiché c'era frammentazione deresponsabilizzazione del lavoro a forte gerarchizzazione del lavoro tutte queste cose sono in crisi non funzionano più tutte le le industrie i servizi che funzionano in questo modo sono fuori dal mercato senza efficienza giapponese hanno cambiato
Gli americani stanno cambiando non li dobbiamo cambiare il modello organizzativo del lavoro quindi renderlo più flessibile come si dice no ma mai parola fu più ambigua e contraddittoria intrinsecamente contraddittorio atti flessibilità
Che significa flessibilità
Secondo alcune per esempio dal mio punto di vista flessibilità significa che un lavoratore
Viene utilizzata nell'in tutte le sue risorse professionali in tutta la sua intelligenza in tutta la sua creatività quindi trovandosi di fronte a un problema
Non soltanto ottempera reali atto alla mansione che gli è stata attribuita ma cerca di risolvere il problema sempre un problema
No nel nel lavoro che si fa
Che sta vale in fabbriche lavare anche nei servizi insomma anzi fondamentalmente nei servizi
Da questo punto di vista flessibilità e flessibilità delle mansioni flessibilità della professionalità quindi formazione continua
E flessibilità degli orari di lavoro inutile dire che io non lavoro otto ore al giorno quando su quel punto c'è l'accaduto dalla domanda non su quel settore quindi va in cassa integrazione poi c'è un aumento della curva di domanda e tu quanto lavori
Straordinario usava non si capisce più invece bisogno di flessibilità e di lavorare per progetta no e tutti devono essere consapevoli del Progetto e finita appunto dall'era del gerarchia in cui dall'altra
Si decideva per tutti ai quali appunto si chiedeva di non pensare di di fare delle cose
Flessibilità è questo in un'altra interpretazione flessibilità invece la possibilità di cambiarti del posto
Magari senza dirlo licenziati appena c'è una cattura la domanda poi i falchi e rientrare a questo punto la cosa non è nuovo è stata sperimentata in America con una grande crisi
Che ha avuto un solo merito quello di portare Clinton all'amministrazione no non ci rimaneva Bush con grande crisi
Della competitività americana dell'economia americana dell'industria americana che tende soltanto ad oggi di ritorno quindi il criterio della flessibilità è un criterio di partecipazione responsabile delle persone
Cominciare a pensare che le persone sono persone donne giovani uomini adulti e così via e che quindi partecipano ai processi di produzione da qui deriva l'efficacia e l'efficienza
E non soltanto dal
Da dai vecchi modelli io credo che tutto questo sia una filosofia compresa dentro al libro bianco di giacché minimo anche per averlo sentito più volte compassione difendere queste tesi ma penultimo punto
A chi lo vuole questo libro bianco
Perché se no continuiamo sempre a raccontarci le cose come dovrebbero essere
L'unico credo che tutti i governi hanno approvato il libro bianco mi sto ancora chiedendo quale governo che creda nel libro bianco
E la Bianchi è stato approvato dal vertice dei capi di Stato e di Governo il dieci undici mi pare il giorno tredici sono riuniti i ministri delle Finanze dell'economica
Ecofin hanno detto va tutto bene e hanno scritto delle cose che a mio avviso sono in contraddizione radicale con la politica e con la filosofia del libro abbia
I ministri dell'Economia e delle Finanze hanno scritto tutto va bene basta che siano le forze di mercato a regolare la crescita perché non ci può essere una crescita spinta artificialmente artificialmente che significa
Falso se uno deve regolare i trasporti a Milano Belvedere prendere Lelli deve fare dei progetti di regolazione del trasporto così vale per
Un po'tutte le cose dentro il quale ci muoviamo
Le forze del mercato debbano essere lasciate libere di a di interagire fra di loro senza interventi esterni chieste una filosofia neoliberista piace a qualcuno che conduce la campagna elettorale sembrerebbe dai sondaggi con grande successo
Però io sono sempre dell'idea che è meglio aspettare il ventisette di marzo
Nel neoliberista thatcheriana questo è il punto
Ritiene che le cose del mondo si risolvono da sole infatti negli ultimi anni abbiamo visto come si sono risolte c'è l'aggravante docet
Costantemente e siamo di fronte a una filosofia rovesciata rispetto a quella di giacché per loro io mi auguro che il l'Italia e il Governo italiano credo che sarà il Governo italiano
Raccolto il problema dell'Europa come problema centrale della riforma italiana della riforma istituzionale politica ed economica e che quindi schierandosi per il libro bianco rischiarando sì lo accetti
Non sono nelle misure contingenti ma nella sua strategia nella sua filosofia ultimo punto questo è l'unione gli aspetti istituzionali
Anche questo è molto complicato perché lo dico agli amici federalisti
Con il quale ovviamente sono d'accordo su tantissime cose
Beh insomma l'idea di federalismo è diventata di una complessità lo diceva Tremonti anche per altri aspetti di una complessità straordinaria
Perché queste è il problema dell'approfondimento e dall'allargamento federalismo significa approfondire
L'istituzione democratiche
Della dell'unione intanto l'Unione si deve allargare
Insomma quando la comunità era sei non era difficilissimo pensare che si si potesse mettere d'accordo su una nuova costituzione federale poi diventata nove poi a dodici qualcuno dei dodici non ha proprio voglia
Non ha proprio voglia
Sceglie l'opting out da una cosa dall'altra quasi da tutto
Ma adesso non siamo mica dodici perché dovremmo esserne prossimi mesi sedici con i quattro Paesi che entrano poi ce ne sono sei associate sull'Europa centrale e orientale sede gessetto A ventidue ma non è detto che ci fermiamo lì
Si allarga e d'altra parte non si può dire agli altri esiste un'Europa a
Il muro è caduto però
I prezzi sono quelli buoni e quelli cattivi questo è un problema è il problema del mille novecentonovantasei del revisione
Di Maastricht
Di una nuova costituzione a mio avviso c'è bisogno di una grande immaginazione costituzionale istituzionale le cose dette qui sono di grande interesse perché in realtà si tratta di una immaginazione costituzionale che deve tener presente in questi
Questi tre punti questo scenario tripolare
Un dove vanno riarticolazioni statuali interne non so bene se sono le regioni e le macroregioni ma insomma un'articolazione statuale all'interno di ciascuna nazione
Quali poteri e competenze acquista articolazioni sottordinati allo Stato
Quali competenze e responsabilità ai vecchi Stati ma quali da allarme al nuovo ordinamento sovranazionale altrimenti è tutto un gioco
Allora questo triangolazione questa tripartizione
Molto complicata abbiamo sentito anche questa mattina al bar riordinate il principio di sussidiarietà può essere un principio interessante ma attenzione è stato inventato per dire che praticamente non rimaneva quasi nulla al centro a Bruxelles
Che istituti il principio siete stato inventato come qualcosa che doveva far discendere il più possibile dall'alto verso il basso competenze poteri e responsabilità cura secondo me è vero questo ma è vero anche il contrario
C'è sussidiarietà significa tutte e due le cose no significa che alcune cose vanno fatte a livello più basso
Delle articolazioni intra statuale altre cose rimangono allora allo Stato nazionale altre vanno fatte sopra la banca centrale amico una piccola cosa
E si fa a livello europeo la moneta unica insomma
E poi la grande politica infrastrutturale Pippo libro dell'ora ma anche i diritti fondamentali e si stabiliscono ritmica ci può essere un diritto in Danimarca e in Sicilia
Il diritto del lavoro tanto per dire una cosa che mi interessa perché
Sapete che mi occupo di questioni del lavoro essendo sindacalista
Beh il diritto del lavoro è un diritto nazionale
Non si può fare un diritto regionale del lavoro anche se i mercati del lavoro sono organizzati a livello regionale io credo che il diritto del lavoro nazionale destinato a perire
I ragazzi gli studenti che studio rito del lavoro nazionale sanno che stanno studia sanno famiglie che stanno studiando qualcosa che rischia di esproprio solito rapidamente
C'è bisogno di i diritti a livello della comunità
Di di diritti fondamentali a livello dell'Unione ecco questa riorganizzazione ripartizione di responsabilità potere i diritti
E quindi di una nuova e vera cittadinanza diversamente articolata acquista il tema dei prossimi mesi forse dell'elezione politiche dovrebbe esserlo per il Parlamento europeo è il grande tema dell'Europa in cui per concludere penso che la politica si riprenda il suo spazio
Sì definitivamente dovremo accettare il fatto che non si può fare il mercato dell'economia senza la politica quale cosa si intrecciano fra di loro grazie
Ringrazia Antonio Lettieri intanto la parola Alberto Majocchi io condivido stanziamenti tutto quello quello che Lettieri ha detto mi pare di capire sia questione ormai in quest'epoca di deregulation ma semmai di una grande programmazione il che comporta appunto rispondere istituzioni unitarie di governo anche a livello europeo e comporta però che le forze politiche le forze sociali intellettuali Europa si occupa di questa cosa si battano per questa cosa in maniera esplicita in tutti i Paesi ovviamente Caio questo sarà anche il tema poi in tutte le frustrazioni ma va in particolare discussione di oggi pomeriggio
Do senz'altro la parola perlomeno
Io vorrei partire da una osservazione politica poi a affrontare tre punti particolare nuovo dello sviluppo occupazione ambiente la politica macro economica europea e Europa e il mondo la politica esterna cioè tre punti sono già stati trattati nelle diverse altri interventi presenti mi hanno preceduto ma su cui vorrei dare qualche ulteriore contributo prosecuzione politica
Partendo da un
Punto che Lettieri sopra sottolineato siamo in una situazione particolarmente difficile nel processo di costruzione europea e nel processo di ricostruzione delle istituzioni in Italia
Per una ragione appunto che i due processi il problema è complicato dal punto di vista politico proprio perché i due processi tendono a legarsi de reciprocamente
Cioè in Italia pure me praticamente difficile perché siamo di fronte a una doppia fase costituente da un lato la la costruzione dalla Seconda Repubblica cioè nuove istituzioni si adattano la nuova situazione delle dell'Italia e del mondo e d'altro lato Lula la costruzione dell'Unione europea perché è evidente come lettiere ricordava non c'è salvezza per l'Italia non c'è possibilità di uscire
Dalla crisi economica dalla crisi che morale dalla crisi istituzionale italiana se non si rafforza il processo di integrazione europea quindi
I
Processi costituenti
E da questo punto di vista io trovo per esempio molto grave che i due processi elettorali il processo elettorale nazionale del processo nazionale europeo che tra l'altro si susseguono nel tempo da parte delle forze politiche vengono tenute completamente separati
Cioè è chiaro il bottino alcuni dei programmi noi troviamo una genuflessione rituale al piano dell'orma nulla di più
E poi ci si occuperà dei problemi dell'Europa nei programmi per le elezioni europee come se i problemi europei fosse una cosa dirà se programmi nazionali
Ora io credo che sarebbe stato molto più serio per una forza politica soprattutto con una forza politica che guarda un po'al futuro e non al passato di cercare di impostare un piano generale della politica in questo piano generale da politica c'è un livello proprio dalla politica c'è un livello nazionale c'è un livello regionale ma i diversi piani vanno messi insieme
Quindi il programma dei partiti dovrebbe essere un piano un programma che coinvolge tutti i problemi che oggi sono sul tappeto se abbiamo una doppia fase costituente noi dobbiamo sapere qual è di ogni forza politica il progetto istituzionale per andare avanti in Italia ma nello stesso tempo quali proposte ci sono per avanzare sul terreno europeo secondo aspetto della crisi
Che le tiene ricordava ma che era giusta è che è difficile avanza storicamente in Europa è sempre difficile avanzare quando ci si provano a San Basilio recessione
Tutti gli il le situazioni di avanzamenti in Europa coincida una situazione in cui grosso modo la situazione dell'economia è abbastanza poco favore perché è evidente perché dato che non abbiamo istituzioni dato che non abbiamo istituzioni quando l'opinione pubblica e le situazioni le le condizioni dell'economia del mercato sono favorevoli diventa più facile far dei passi in avanti ebbene noi dobbiamo però qui c'è una contraddizione di fondo perché se noi diciamo che non si esce dalla crisi se non con una risposta europea ma nello stesso tempo è difficile avanzare sul terreno istituzionale europeo proprio perché siamo in discussione in una situazione di crisi e chiaro qui ci vuole un atto di volontà cioè ci vuole una determinazione delle forze politiche e sociali se non c'è una determinazione se non c'è un'iniziativa politica
Se non c'è un governo che si fa carico di questa iniziativa politica nei confronti degli altri governi e chiaro che da questa contraddizione non si riesce e quindi questa situazione di crisi che ha una situazione non di crisi congiunturale perché la crisi che noi stiamo affrontando è una è la fine di un certo modello di sviluppo ed è questo il primo punto poiché vorrei trattare
Questa crisi richiede delle modificazioni profonde e richiede delle risposte nuove e anche noi federalisti siamo di fronte a una sfida di tipo concettuale e di tipo ideativa del io offro ricordava insomma
Non è costruire la federazione americana noi siamo nati nell'esperienza Hamiltoniana è nostra un modello che dei tre oggi il federalismo è una cosa diversa anche Tremonti da dà dei contributi importanti su questo terreno proprio perché la la società sta cambiando i modelli e le istituzioni devono essere diverse
Noi dovremmo avere la capacità di creare in Europa un modello istituzionale nuovo capace di affrontare i problemi del ventunesimo secolo e non è
Di poco conto il fatto che il sottotitolo del libro bianco faccia riferimento a questo allora il primo punto sicurezza accennare molto rapidamente sono è chiaro che le osservazioni che farò su questi temi sono molto Rhapsody che perché sono i temi sono molto vasti
Credo che dal mio punto di vista uno dei punti più interessanti del del piano dell'ordine libro bianco il capitolo decimo che evidentemente dal punto di vista prescrittivo e quello meno significativo ma secondo me apre
Dei nuovi dei nuovi obiettive dei nuovi spazi e credo che su questo su questo problema del nuovo modello di sviluppo dovremmo fare
Patto notevole riflessioni perché magari non è decisivo dal punto di vista l'analisi breve periodo però è una prospettiva aperta sul futuro e credo che per fare una buona politica di breve Pisone avere la capacità di comprendere dove stanno dirigendosi le cose nel lungo periodo
Io vorrei partire da questa osservazione fondamentale regalarmi a qualche considerazione che già Iozzo ricordava
Sull'importanza dell'imposizione energetiche io no appunto credo che in ogni momento della politica economica bisogna fare cento mila cosa è chiaro che per esempio un programma di governo deve indicare suoi il problema qual è la soluzione che lo affrontiamo
Ma poi in realtà le cose strategiche e di voglio dire le cose che le scelte strategiche sono quelle che cambiano radicalmente il corso delle cose
Cioè che danno un indirizzo diverso allo sviluppo dell'economia della società
Ora io credo appunto che l'imposizione energetica la tassazione ambientale abbia questa funzione strategica oggi e vorrei fare soltanto qualche beh breve considerazione in proposto legandolo poi alle alle ricette del libro bianco in sostanza l'economia europea è una economia sostanzialmente di mercato e in un'economia di mercato per quanto di un'economia mista quindi con interventi pubblici con regolamentazioni pubbliche in un'economia di mercato sono decisivi i segnali che vengono dei prezzi
Quindi l'allocazione delle risorse e il modello di sviluppo il tipo di crescita dipende dal segnali che vengono dei prezzi allora andiamo a vedere quali sono stati in questa fase che ci ha preceduto i segnali che vengono depressi sia a attraverso le forze di mercato sia attraverso le scelte e sottolineo sia attraverso le scelte pubbliche perché come vedremo il ruolo che le scelte pubbliche nell'indirizzare i segnali prove della mercato sono stati realtà decisi se prendiamo i fattori della produzione capitale lavoro Energia o risorse naturali
Andiamo a vedere sostanzialmente negli ultimi dieci anni non è l'ultima opera nell'ultima fase in questa fase dello sviluppo economico quali sono state le indicazioni che venivano ebbene molto evidente
Non abbiamo avuto un'indicazione che viene dal mercato attraverso i prezzi che spinge al utilizzo all'utilizzo del fattore capitale in sostituzione del fattore lavoro
Cioè i prezzi relativi del fa del capitale del lavoro si sono mossi in questo periodo storico e ci ha preceduto in questa fase di sviluppo economico a danno del fattore lavoro
Sappiamo benissimo che in media grosso modo fra il prezzo pagato dell'impresa nella media europea e presto ricevuto dal lavoratori
Il cuneo fiscale è pari al quaranta per cento in alcuni Paesi di più in altri Paesi e meno ma nella media europea pari al quaranta per cento
Cioè il costo del lavoro per l'impresa è fortemente aumentato a seguito dell'intervento pubblico quindi questo è una scelta pubblica
Se aumenta il costo del lavoro diventa punto conveniente la sostituzione di capitale e lavoro e in realtà il nostro modello di sviluppo
Diciamo né in questa ultima fase è un modello orientato alla sostituzione di capitale e lavoro
La seconda indicazione che viene dal mercato
E anche qui attraverso non solo a forse automatica di mercato ma anche decisioni pubbliche è che le risorse naturali e l'inerzia hanno bassi prezzi
Il prezzo del petrolio oggi a livelli in termini reali inferiore a quello che aveva prima della crisi energetica il presso le risorse naturali e praticamente zero cioè non c'è una politica pubblica di tassazione delle risorse naturali che tende a orientare il sistema produttivo verso un risparmio di risorse naturali
Allora noi abbiamo grosso modo anche qui schematizzando molto nella funzione dalla produzione abbiamo quel fenomeno caratteristico della esperienza europea della complementarietà fra l'uso del capitale l'uso dell'energia cioè aumenta
La dotazione di capitale il capitale sostituisce il lavoro eluso maggiore capitale trascina con sé un maggiore uso di energie e quindi un maggiore inquinamento del dell'ambiente un maggiori sfruttamento delle risorse naturali
Ora io credo che se noi vogliamo uscire
Da questa situazione di crisi che è una situazione che ha due caratteristiche molto descritte in modo molto preciso nel rapporto allora
La crisi attuale dell'Europa si identifica soprattutto in un uso eccessivo delle risorse scarse e le risorse scarse sono le risorse ambientali le risorse territoriali
E io aggiungo nelle risorse di capitale e su questo poi ritorno
E in una e uso eccessivamente ridotto del fattore lavoro
Questa è la crisi dell'Europa
Da questo punto di vista mentre tradizionalmente la anche la diciamo le la la cultura tradizionale sostiene che vi è un trade-off c'è una rapporto di sostituzione fra protezione dell'ambiente e sviluppo economico questo non è più vero questo non è più vero disoccupazione e deterioramento delle risorse naturali sono due facce della stessa medaglia sono due aspetti dello stesso tipo di politica
La vecchia politica europea il vecchio modello di sviluppo con questi segnali che vengono dal mercato e con segnali che sono fortemente interessati da scelte pubbliche e collettive e quindi è un allora una moderna e sviluppo che porta sopra utilizzo delle risorse naturali all'inquinamento dell'ambiente ha detto periodo allo sfruttamento intensivo del territorio
D'altro lato espelle il lavoro dalla espelle il lavoro dal processi di produzione e facilita la sostituzione capitale e lavoro in un assist tutte in una situazione in cui il problema della scarsità del capitale non è un problema che si pone a livello europeo ma è un problema che si pone a livello mondiale
Cioè noi non dobbiamo considerare il mercato dei capitali guardando i flussi dei fondi che ci sono sul mercato europeo dei capitali e la domanda europea di fondi ma per cercare di inquadrare questo nella prospettiva mondiale e c'è un enorme bisogno i capitali
Per lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo che per lo sviluppo dell'Europa orientale dell'ex Unione Sovietica quindi nella prospettiva mondiale c'è anche una scarsità di capitale
Allora le indicazioni politiche che a mio modo di vedere di politica economica che emergono da questa analisi molto sommaria sono molto importanti cosa significa da questo punto di vista le indicazioni che emerse da in cui nelle ultime nell'ultimo U due o tre anni a livello dalla Commissione per una tassazione delle Grazia significa rompere radicalmente un questo vecchio modello di sviluppo
E lo dico con molta semplicità ma credo che il messaggio sia molto semplice tassare le inerzia non significa soltanto procurasse un gettito per lo Stato o affrontare il problema delle feto serve è chiaro che dal punto di vista questa politica è nata perché c'era a livello mondiale una certa consapevolezza dell'importanza di questo problema dei cambiamenti Croma climatici quindi è sull'onda di questo di questo problema che è stata avanzata la proposta di tassare l'Energia
Tant'è vero che inizialmente si parlava di una tassa sul contenuto di carbonio dell'Energia e poi si è passati che iniziato a parlare di vera e propria tassa sull'inerzia e perché
Io credo ci sia un aspetto ambientale certamente come una tassa sull'inerzia si è in grado di risolvere però suo modo la metà del problema della stabilizzazione delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera
Senza interventi in Europa mentre però dell'undici per cento l'effetto che la tassa grosso modo di ridurre il quattro e mezzo per cento le emissioni anidride carbonica quindi è un test più di un terzo del de la politica necessarie per raggiunto questo bivio ma non è questo il punto decisivo il problema è che la tassa sulle zia è l'avvio di una nuova politica industriale
è l'avvio di una nuova fase del di una nuova modello di sviluppo
è una nuova politica industriale per esempio perché tutto il problema un altro dei grandi problemi ambientali che è la creazione di rifiuti la nostra società tende a diventare e tende a essere sempre più una società in cui la quantità di rifiuti eccede la quantità di beni
Ora perché non si fa non si aprono i processi di riutilizzo e di riciclaggio ma è molto semplice perché anche qui
La discarica cioè prendere i frigoriferi buttarli giù dalla finestra e lasciano in strada è molto meno costoso che il riciclaggio e il recupero dei dei beni
Il problema è un problema di mercato anche qui è un problema di segnali che vengono dal mercato ora l'imposta sul regia cambia questi segnali che vengono dal mercato produrre una lattina di riutilizzare una lattina di alluminio è implica un consumo di paziente pari circa il venti per cento di quello che sta sulla riutilizzare e riciclare una lattina io di alluminio implica un consumo di energia che pare circa il venti per cento che produrre dell'alluminio nuovo perché sono processi ad alta intensità energetica ora se noi tassiamo le mia zia noi abbiamo uno spostamento dei prezzi relativi fra materie prime e materie prime
L'uso di materie prime e l'uso di materie si secondari o riciclate cioè diventa conveniente noi diamo un segnale al mercato che diventa che è più conveniente riciclare o riutilizzare i prodotti perché diventa molto costoso il alla produzione di nuovi servizi
Il secondo elemento è che attraverso la tassa inerzia e questo è la proposta operativa che allegata al libro bianco
Si dispone di un gettito il gettito secondo le per se l'imposta e viene ma formulata secondo desk gli schemi propose la Commissione dovrebbe essere pari circa l'un per cento del PIL
Del prodotto interno lordo ora questo gettito deve essere restituito all'economia perché il problema dell'imposta non è quello di creare nuovo gettito allo Stato ma di modificare il modello di sviluppo
E l'ipotesi più a ragionevole che viene avanzata anche nel libro bianco che è stata studiata nell'ambito dei servizi a commissione è quella di utilizzare queste risorse per detassare il lavoro
E qui si chiude il circolo per la determinazione del nuovo modello di sviluppo perché qui effettivamente abbiamo un cambiamento radicale dei prezzi relativi sul mercato
Cioè non diamo il segnale al mercato che il prezzo ringrazia non solo cresce ma è destinato a crescere continuamente nel tempo
Quindi pure ma non è soltanto un introdurre una tantum non imposta ma diviene un'imposta crescente nel tempo perché il mercato deve percepire il messaggio che il prezzo è finita l'epoca delle leggi a buon mercato
è finita l'epoca dello spreco energetico ma il prezzo Energia crescerà nel tempo e continuano a crescere fino a quando ci saranno raggiunti livelli di stabilizzazione delle emissioni riduzione dell'inquinamento e via dicendo
Nello stesso tempo più aumenta il gettito delle imposte sulle zia tanto più si potrà ridurre il costo del lavoro
Ora simulazioni fatte esercizi econometrici sono stati fatti mostrano che
Gli affetti di occupazione di questa politica sono consistenti soprattutto se vengono destinate queste risorse per ridurre i contributi sociali pagati dei lavoratori meno qualificati
In termini macroeconomici
Si pensa che l'impatto positivo di questa manovra a costo zero per i bilanci pubblici quindi a parità di bilancio possa essere compresa fra il due e il tre per cento di incremento di occupazione complessiva
Non sono noccioline due o tre per cento di occupazione complessiva e supera il dodici per cento sia compresa fra il dodici e il quindici per cento per questo segmento del mercato del lavoro prestato il lavoratore non qualifica io credo quindi che questo tipo di manovra combini in un modo importante sia un'indicazione molto importante per combinare indicazioni tipo congiunturale cioè di una politica che nel breve periodo sia in grado di affrontare i due grossi problemi dell'economia europea
Il problema del deterioramento ambientale il problema della disoccupazione e nello stesso tempo sia orientato nella giusta direzione per cambiare il modello di sviluppo cambiare il modello di sviluppo significa cambiare
In prospettiva i prezzi relativi dare il segnale al mercato che il lavoro è una risorsa abbondante e quindi può essere utilizzata
E quindi questo cuneo fiscale fra costo del lavoro per l'impresa e salari dei lavoratori deve ridursi nel tempo a in modo da favorire l'occupazione nello stesso tempo le altre risorse
Le risorse ambientali le risorse energetiche sono risorse scarse e che producono effetti negativi diciamo dal punto di vista del benessere generale devono diventare sempre più costose in modo da avviare una nuova fase
Multa di avviare concretamente alla realizzazione questo nuovo modello di sviluppo
La secondo osservazione raspi secondo punto volevo trattare
è queste indicazione quegli otto faceva da riferimento sul rapporto me dunque la e che sono un po'credo orientati anche in questa ottica di un nuovo federalismo qual è se andiamo a vedere o se avete la curiosità di le leggersi questo rapporto l'apporto e confrontarlo con il Mac durante settantasette secondo me ci sono due messaggi fondamentali che differenziano questo questi due dizione del Mac dunque al diciamo della rapporto sulla finanza pubblica a livello comunitario prima di tipo politico
Nel senso che la scelta del Mac duca dal punto di vista politico istituzionale era relativamente ambigua
In questo in questo al rapporto la scelta è chiaramente per un modello per unirci di tipo federale del processo e si individua chiaramente come la creazione di strutture di tipo federale sì una componente essenziale per il conseguimento degli obiettivi dell'Unione economica e monetaria il secondo aspetto che è più specifico del rapporto è che ruolo deve giocare la finanza pubblica nella costruzione dell'Unione economica e monetaria
E anche qui c'è una differenza io credo appunto nel senso che vanta la l'indicazione Valduga al vadano dalla nel senso che gli otto indicava nella sua relazione presente me
Il metodo un gal del settantasette arriva alla conclusione che nella fase pre federale quindi prima dell'Unione monetaria il bilancio pubblico della comunità doveva raggiunge un livello pari almeno al due e mezzo per cento del prodotto interno lordo
E che per sostenere l'unione economico monetaria fosse necessario un bilancio del cinque sette per cento
La conclusione di questo rapporto è che le dimensioni ottimale del Bilancio nella fase federale ivi incluso l'unione monetaria è il due per cento del prodotto interno lordo
Questo non è una differenza quantitativa ma a mio modo di vedere una differenza qualitativa
Nel senso che innanzitutto c'è una differenza politica
Oggi il bilancio comunità è pari all'uno virgola diciannove per cento del prodotto interno lordo uno virgola due
E sappiamo tutti qual è il clima politico in in Europa pensare di proporre se i federalisti entro sul mercato politico e propongono di aumentare il bilancio la comunità dall'uno virgola due per cento il Pilar sette per cento del PIL bene
Sono dei sognatori perché evidentemente questo dimostrerebbe che non hanno il contatto con la realtà
Quindi c'è una prima questa proposta un realismo politico cioè battersi per portare il bilancio e la comunità dell'uno virgola due per cento del PIL al due per cento ha un suo realismo politico attualmente se accompagnata da tutta una serie di altre indicazioni
E noi troviamo nel Maine Dubai due sul responsabilità del Parlamento non solo sul lato della spesa con eliminazione la distinzione che oggi esistono sul aspetta speso plica Tory spese non ho non obbligatorie sui limiti massimi di crescere dicendo ma il Parlamento doveva avere una responsabilità non solo sul lato delle spese ma che sul lato del prelievo tratto diciamo questo è uno dei principi fondamentali del federalismo fiscale
Noi andiamo tutti andiamo in giro a dire che dobbiamo attribuire la responsabilità di spesa i comuni a tutti i livelli di governo poi creiamo un livello di livello europeo dove il Parlamento ha una sia pur limitata capacità di incidere sulla spesa ma non ha responsabilità trovare il finanziamento della spesa pubblica
Quindi se vogliamo realizzare i principi al federalismo fiscale di responsabilità efficienza occorre attribuire anche questi poteri al Parlamento europeo ma al di là di queste altre indicazioni il dato quantitativo è importante per ragioni di realismo politico è importante per l'analisi che che sottostà alla individuazione questo dato
E io vorrei riprendere soltanto un punto su cui gli otto ha attirato l'attenzione e cioè il la politica di stabilizzazione
In realtà anche qui la politica e stabilizzazione si può distinguere due tipi di problemi di stabilizzazione dell'economia il primo è la stabilizzazione globale dell'economia europea
Da questo punto di vista lo dico con estrema franchezza le conclusioni del rapporto sono insoddisfacenti perché la funzione del rapporto è che a livello macroeconomico europeo non è necessario attribuire la capacità di fare una politica di bilancio di stabilizzazione tra sul bilancio della comunità perché in realtà a livello a livello europeo cita la politica monetaria
E quindi e la politica del cambio nel quadro dell'unione monetaria quindi sostanzialmente quello che è necessario è il coordinamento delle politiche nazionale
Su questo punto per esempio sono in totale disaccordo
Messo in evidenza come in realtà la politica il coordinamento primo eh non funziona
Secondo è contrario l'idea del coordinamento la politica fiscale contrasta con uno dei problemi essenziali la politica congiunturale dev'essere tempestiva
Perché il ciclo non ha una durata eterna fortunatamente i cicli economici hanno durata breve ora avviene normalmente ed è un fatto della realtà che il ciclo politico per le decisioni sul coordinamento è più lungo del ciclo economico
Quindi quando si decide di fare una politica di rilancio dell'economia z provveduto la natura prospera
La la fortuna la Provvidenza chi lo sa insicurezza finito quindi si fanno misure espansive quando ha finito il ciclo recessivo e quindi si accentua l'inflazione e viceversa
Cioè il coordinamento delle politiche fiscali a parte il fatto che non si riesce a fare ma comunque non funziona perché se questo di fare divario temporale fra il chico politico al ciclo economico
Quindi su questo punto le risposte del Meduna sono ancora insufficiente rimane quel vuoto che gli otto indicava occorre intagli individuare con quali strumenti fare la politica stabilizzazioni livello europeo
Ma questo è soltanto uno degli aspetti da politiche stabilizzazione in realtà vi è un altro aspetto questo invece viene affrontato in modo innovativo nel rapporto ed è la politica e stabilizzazione regionale
Cioè i paesi membri dell'unione monetaria hanno perso molti strumenti di politica economica
Per definizione nell'unione monetaria perdono lo strumento del cambio
Per definizione nell'unione monetaria perdono lo strumento della politica dei tassi d'interesse l'hanno già perso perché in un mercato aperto dove c'è perfetta libertà di movimenti di capitale di fatto lo strumento la politica monetaria a livello nazionale non funziona più
Hanno molti limiti alla politica fiscale per esempio tra si processi di armonizzazione fiscale nel settore dell'imposizione indiretta è difficile fare politica fiscale Ottone
Allora se per caso in un paese si manifesta una situazione di crisi particolare di questo Paese che ha uno sciocca congiunturale che colpisce particolarmente un paese come fa questo Paese a reagire
E questo è un problema molto grave perché se i paesi membri dell'unione monetaria non hanno in la possibilità e la capacità di far fronte ha problemi di Poli di stabilizzazione in una situazione di crisi congiunturale il rischio è che si ritrovi utilizzano i vecchi strumenti cioè esseri introducono delle barriere interne al mercato
Oppure si Centi come si è fatto l'anno scorso di introdurre maggiore flessibilità nei tassi di cambio allontanandosi dall'obiettivo dell'unione monetaria quindi la la capacità di gestire a livello europeo una politica di stabilizzazione di ciò che colpiscono una singolare all'interno delle un'OPA e decisivo per il successo l'unione monetaria
Nelle federazioni tradizionali cosa si fa normalmente gran parte di questi compiti sono attribuite al Bilancio centrale
Cioè il bilancio centrale negli Stati che garantisce che se c'è uno sciocco lungi un plurale colpisce il Friuli o la o la la Sicilia
Da gli strumenti finanziari per combattere una situazione di recessione che è localizzato sul territorio e quello spesso avviene negli Stati Uniti in Germania in Canada in Australia
In tutti gli Stati federali la stabilizzazione regionale viene attribuita attraverso meccanismi cosiddetti di flessibilità automatica che passo naturale sul bilancio centrale
In poche parole
Se in Calabria c'è una situazione particolare di crisi
Diminuiscono le imposte che dalla Calabria affluiscono a livello centrale di governo e nello stesso tempo aumento nei trasferimenti verso la Calabria presso i meccanismi della sicurezza sociale
Quindi in Calabria si pagano meno imposte quindi ci sono rimangono più soldi da spendere e si ricevono più soldi da Roma questo è un meccanismo automatico di stabilizzazione
Perché questi meccanismi funzione non occorre avere dimensione il bilancio più vaste
Il menu dunque al del settantasette pensava questo quindi per avere questa stabilizzazione regionale ci vuole un bilancio del cinque sette per cento l'idea di questo ma il duca due è diverso ed è molto più semplice e soprattutto è molto più e con la mente arma di risorse cioè si è studiato un meccanismo congiunturale specifico per cui se si manifesta una situazione di crisi una particolare aria regionale della comunità
Si può attraverso il bilancio comunitario finanziare un trasferimento di risorse a favore di quest'area quindi soltanto di quest'area per un ammontare massimo pari all'un per cento del PIL dell'area che riceve che si trova in una situazione di crisi
Ora un aumento della spesa commisurato all'un per cento del PIL a un infetto anticongiunturale molto significativo
In termini di bilancio della comunità questo significa lo zero virgola due per cento del prodotto interno lordo
Cioè con pochissime risorse pubbliche a livello europeo ma finalizzate alla politica di stabilizzazione si possono combattere fenomeni di disoccupazione o di caduta dell'attività produttiva sono specifiche sì di una certa ora questo mi sembra un elemento importante anche dal punto di vista della teoria della politica fiscale dicendo la costruzione di un nuovo modello di federalismo
Chiudo molto rapidamente sull'ultimo punto
Che è un altro aspetto di quel che una un altro elemento di questa di questo rapporto che mi sembra abbastanza importante che va verso il punto dolente eh
L'Europa il mondo
Cioè questa idea che l'Europa fortezza all'Europa io credo appunto politicamente occorra dire che sono cose che non stanno in piedi non stanno in piedi da diversi punti di vista perché insomma quando vengono a fare lezioni alla comunità o all'Europa
Sul chiusure Foti al resto del mondo sarebbe meglio questi paesi che fanno certe lezioni penso in un po'quello che fanno loro da ma c'è una un parametro finanziario anche per valutare questo tipo di apertura
Al di là di una serie di altri parametri che la politica di aiuti nei confronti del resto del mondo
Ora da questo punto di vista della situazione attuale
L'Europa si trova in una situazione migliore rispetto a quella degli altri Paesi senza che comunque se sommiamo gli aiuti
Dei paesi membri della comunità
Il livello di aiuti nei confronti del resto del mondo è in Europa pari a circa lo zero quarantotto per cento sul prodotto interno lordo in negli Stati Uniti lo zero virgola due per cento in Giappone lo zero virgola tre per cento quindi rispetto alle grandi potenze industriali in ogni caso la politica gli aiuti ai Paesi del Terzo Mondo è una politica più forte di in Europa di quanto sia anni negli altri grandi Paesi industriali il rapporto ma che dura fa due tipi di valutazioni la prima è nei confronti dei Paesi in via di sviluppo cioè nei Paesi del Terzo Mondo occorre almeno che l'Europa consegua l'obiettivo fissato le Nazioni Unite cioè di un a montare i precedenti pari allo zero virgola sette per cento del prodotto interno lordo il che vuol dire che gli aiuti
Comunitari cioè gestiti che passo la presso il bilancio comunitario erano passare dallo zero al quarantotto gli aiuti complessivi dalla passare lo zero quarantotto lo zero settanta il bilancio comunitario deve fornire risorse addizionali per un ammontare pari lo zero virgola ventidue per cento questo per quanto riguarda la politica tradizionale di aiuti viene poi il problema dei paesi dell'est europeo e si è cercato di valutare quali sono le dimensioni ottimo necessarie o dare un'indicazione quantitativa dell'immissione necessari degli aiuti ai Paesi dell'estremo dell'Europa centrale e orientale e degli ex Paesi dei Paesi facciano parte precedentemente l'Unione Sovietica si è utilizzato come parametro di riferimento l'esperienza della del Piano Marshall cioè dei trasferimenti reddito
Da parte del degli Stati Uniti di favore dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale grosso modo i parametri erano trasferimenti agli Stati Uniti d'Europa sono stati pari al due per cento del prodotto interno lordo dei paesi che ottenevano gli aiuti ovvero l'un per cento del prodotto interno lordo degli Stati Uniti
Utilizzando entrambi questi parametri le risulta che sostanzialmente occorra trasferire nel nel nel prossimo ciclo di cinque prossimo prima di cinque anni un ammontare pare di annuale di investimenti pari a dieci miliardi di ECU cioè pari allo zero virgola due per cento del prodotto interno lordo
La corte se facciamo la somma di tutte queste cifre che io raccontato un po'rapsodica mente la politica esterna dalla comunità dovrebbe oggi oggi il nella politica di aiuti la la massa principale versata dagli Stati membri
Il livello comunitario trasferisce lo zero virgola zero cinque per cento al proprio interno lordo europeo
L'incremento per i Paesi in via di sviluppo dovrebbe esserlo zero virgola ventidue per cento quindi zero virgola zero cinque
Più zero virgola ventidue zero virgola ventisette più zero ve virgola venti a favore dell'Est europeo arriviamo intorno allo zero virgola cinque per cento del prodotto interno lordo
Ebbene nel due per cento del bilancio complessivo della comunità il quarto di questo Bilancio sarebbe destinato la politica degli UPS
Questo ha un significato politico che è possibile fa una politica efficace a livello europeo con un bilancio il due per cento
In sostanza in termini quantitativi la composizione del bilancio è importante perché questa il significato politico del Bilancio questo Bilancio il due per cento per un quarto sarebbe destinato ad aiuti esteri per un quarto sarebbe destinato ad aiuti alla le regioni debole all'interno la comunità fondo di coesione fondi strutturali
Una parte pari allo zero virgola due per cento sarebbe destinato a questo nuovo meccanismo di stabilizzazione regionale
Un quarto grosso una parte rimangono le politiche tradizionali e le nuove politiche ricerca educazione cui si era parlato per cento coprirebbero l'ultimo zero virgola due per cento
Quindi questo dimensioni del bilancio e questa ripartizione del Bilancio da un'idea di quale possa essere il nuovo volto delle politiche dell'Europa c'è un'Europa in cui circa la metà del bilancio è destinato alle politiche di solidarietà
La mia conclusione punto è questa anche sul terreno della politica interna che appunto il bisogna questo il rapporto dell'ONU e queste queste cose ce l'ho detto in queste noi dobbiamo portarle nel dibattito politico italiano
Perché non c'è forza politica in Italia chi si pone oggi obiettivi di questo genere
Cioè il bilancio comunitario quale emerge da queste indicazioni è un bilancio che prevede la metà delle destinazione di risorse per scopi di solidarietà
In una situazione in cui all'ordine del giorno sembra il fatto che la solidarietà sia legata fino a fenomeni di filantropia del passato e non sia invece una componente essenziale di uno Stato moderno
Credo quindi e concludo che anche da questo punto di vista il messaggio politico che viene dal rapporto e loro è un messaggio fortemente innovativo e mostra come in realtà il processo di integrazione europea posso portare a radicali trasformazioni avanzamenti anche sul terreno la politica interna
Grazie Alberto Mario e ma io direi siccome abbiamo concluso con un certo anticipo rispetto a quanto prevedeva il programma
Io direi che abbiamo è anche utile che sia così abbiamo un po'di tempo una ventina di minuti per interventi domande
Da parte nostra da parte del pubblico e poi le risposte repliche finali brevi da parte dei relatori
Pregherei comunque chiunque volesse intervenire di utilizzare quel microfono in modo che tutti possono sentire
Di dare il proprio nome
Lo dirigente del Movimento federalista e università ricevono volevo fare qualche osservazione a proposito
Degli elementi innovativi del piano del loro
Al di là di quanto è già stato ampiamente detto
A mio giudizio in termini sintetici si può affermare che il piano dell'OLAF rappresenti la nascita della Unione economica europea
Nel senso che del Trattato di Maastricht
Abbiamo fondamentalmente
Le strutture che daranno vita alla unione monetaria europea anche se in realtà trattato si parla dell'unione economica e monetario europeo però sotto il profilo della
Costruzione politica della costruzione istituzionale sì identificati in modo molto netto come deve operare la banca centrale europea articolata in banche regionale si ritiri con i criteri di convergenza si identificano anche i criteri di digestione della politica monetaria
Europea per quanto concerne invece l'unione monetaria si rimane nel vago per lo meno si fa riferimento come ho sottolineato giustamente Alberto Majocchi al principio del coordinamento in realtà sappiamo che il principio del coordinamento appunto non non funziona
Con il piano dell'ONU la situazione cambi in modo radicale e tra l'altro ho servo che c'è già stato un in un certo senso una modifica analoga in passato che si è concretizzata in un altro piano dello a suo tempo a metà degli anni ottanta quando è stato lanciato Grande Progetto di completamento del mercato
Interno nessuno parlava ufficialmente di unione monetaria
Ma dati collegamenti stretti che esistono fra
La gestione in modo efficiente ed efficace del grande mercato e L'Unità monetaria è stato inevitabile che questo tema emergesse
All'attenzione della Repubblica dalla classe politica che tutto questo appunto
Si è concretizzato se vogliamo in uno dei primi del primo secondo lo so
Che numero dare piano allorché appunto è stato appunto alla base poi del trattato di ma strisce a quell'epoca incidentalmente si osservava appunto che non era possibile contemporaneamente a vedere la libera circolazione dei capitali libero circolazione dei beni delle persone lo sfruttamento pieno di tutte le opportunità di crescita che avrebbe offerto il mercato interno senza rinunciare alla autonomia monetaria da parte dei paesi dei paesi membri
E così siamo di fronte ad una svolta analoga
Con il piano dell'ora che si identificano gli strumenti e le politiche del unione economica
Europea
Il tutto finalizzato all'obiettivo centrale che è quello di risolvere il problema della disoccupazione si è giustamente osservato sbattuto da parte di ritiene che il piano dell'horror denuncia anche condizionamenti politici a cui è stata sottoposta l'idea iniziale del presidente dell'orli ha citato il caso appunto della posizione ambigua
Che contenute all'interno di questo piano a proposito della ripartizione dei tempi e dei tempi di lavoro un discorso analogo può essere fatto ma era anche implicito in quanto diceva Alberto Majocchi per quanto concerne la tassazione ambientale e la sostituzione attraverso questo strumento
Di
Imposte che colpiscono la forza di lavoro più dequalificata ben appunto nonostante questa serie di condizionamenti politici a cui è stato sottoposto il piano dello posizionamenti inevitabili perché
Deve trattarsi di un piano anche realistico che sia in grado poi di essere stato dei governi di suscitare si spera il dibattito politico all'interno delle forze politiche europee in vista
Di una sua concreta
La realizzazione alcuni princìpi sono saldamente indicato uno di questi principi appunto riguarda da un lato la necessità di affrontare i temi della
Crisi congiunturale e dall'altro però di sposare contemporaneamente un intervento di natura congiunturale con un intervento di natura strutturale
Dell'ora è perfettamente cosciente del fatto che la crisi dell'occupazione in Europa non dipende soltanto dal fatto che stiamo attraversando una fase di flessione congiunturale le nostre economie però d'altro canto è anche vero che tutti i possibili interventi sul piano strutturale
Hanno un senso se nel contempo si rilancia l'economia
Altrimenti diventa infinitamente più difficile riuscire ad effettuare queste riforme di struttura in assenza di un rilancio congiunturale
Sotto questo aspetto appunto abbiamo delle indicazioni
Che
Ci dicono come sia possibile eliminare la componente congiunturale della disoccupazione europea attraverso un piano di reputazione concertata attraverso un piano di rilancio concertato dell'economia comunitaria
Da questo punto di vista per lato si deve osservare che alcune limitazioni che esistono per i singoli Paesi
Vengono superate nel contesto europeo e non solo ma vengono sostituiti da un moltiplicatore di efficacia comunitarie
Nei giorni scorsi leggendo per esempio
Delle notizie relative al piano di rilancio dell'economia
Giapponese mi colpiva al fatto che si tratta un piano di rilancio gigantesco dal punto di vista quantitativo trent'centotrentasei miliardi di dollari
Mi chiedevo in ipotesi il governo italiano potrebbe tentare di fare una manovra del genere
Dell'ordine dei duecentocinquanta mila miliardi di lire evidentemente la risposta è no perché siamo in una situazione in cui comuni debito pubblico questa viaggiando allegramente intorno ai due milioni di miliardi non è possibile un uso così flessibile è così importante della finanza
Pubblica italiana ai fini di risolvere il problema congiunturale
Vede queste limitazioni che ogni Paese ha
Per ragioni legate alla sua storia pregressa nel contesto europeo vengono superate non solo ma ripeto queste limitazioni essi trasformano del moltiplicatore di Picasso comunicare nel senso che è sufficiente che tutti i Paesi europei nel contempo regolazione no
Diano il proprio contributo al rilancio dell'economia europea perché a causa dei profondi legami che oggi esistono fra le economie europei si chiami un effetto moltiplicativo
Da questo punto di vista aggiungo un'altra osservazione se vogliamo
Il piano dell'orto costituisce anche la risposta ai pericoli deflattivo mistici
Impliciti insiti nel tipo di approccio all'unione monetaria che Maspes ha concretamente seguito
è vero che attualmente stiamo attraversando una fase di flessione congiunturale in tutta Europa che tutti i Paesi Germania compresa
Sono divergenti rispetto agli obiettivi fissati nel trattato rimasta dice divergenti non solo per quanto concerne per esempio il deficit di bilancio annuale ma anche per quanto concerne il debito pubblico complessivo la Germania sta avvicinandosi a d'una soglia superiore al sessanta per cento del debito rispetto al proprio PIL però quando si dovesse si dovrà riprendere la strada della convergenza trascorsa questa fase congiunturale c'è il rischio che
La deflazione attuata da parte di ogni Paese si sommi a livello europeo e si moltiplichi c'è rischio quindi di prolungare oltre misura l'attuale recessione o di ucciderla sul nascere
Se gli sforzi
Raggiungimento dell'unione monetaria nel senso col tentativo di a rientrare nuovamente dei criteri di convergenza potessero dovessero essere nuovamente
Ripresi bene l'antidoto a questi pericoli di deflazione in Europa sono impliciti del raggiungimento di unione monetaria ci è oggi fornito dal Piano del lavoro
Che da invece un apporto positivo alla crescita della
Dell'occupazione e del reddito il Europa attraverso appunto questo meccanismo di rilancio
Concertato
Un'ultima osservazione riguarda il fatto evidentemente che ha canto questi elementi di natura congiunturale sono fortemente presenti anche gli elementi natura strutturale
Giustamente il piano dell'horror sottolinea il fatto che esiste una componente di disoccupazione strutturale in Europa che è dovuta alla progressiva apertura dei mercati
Sono soprattutto i lavoratori a basso grado di qualificazione quelli che sopportano il peso della disoccupazione
In Europa
E questo elemento di carattere strutturale e dovuto ripeto alla progressiva apertura dei mercati sono in sostanza i manufatti dei Paesi del Terzo Mondo che fanno concorrenza al lavoro dequalificato
Dell'Europa e dei paesi avanzati d'altro canto la soluzione dico protezionistico
Non è ammissibile l'abbiamo visto anche con la conclusione positiva
Dell'Uruguay era nonostante le mille difficoltà anche di carattere congiunturale la tendenza di fondo verso la globalizzazione dei mercati verso la liberalizzazione degli scambi
Prosegue e allora appunto si tratta di trovare delle politiche economiche attive che consentano di da una parte il di spostare la concorrenza
Su vi anche del lavoro su sedimenti più avanzati di qui tutte le proposte che il piano dell'orfana per quanto concerne la rivitalizzazione della industria europea
E dall'altra
Si tratta di trovare delle manovra di politica economica come la detassazione del lavoro a bassa qualificazione che consentono appunto di proteggere questa fate questa fascia particolarmente debole
Di lavoratori concludo con un'ultima osservazione che all'interno del piano dell'ora abbiamo
Anche degli strumenti classici che vengono attribuiti a un'unione economica
Pensiamo non soltanto al segno genericamente neo keynesiano pecche
E attribuito al Progetto di rilancio Attraverso di un piano di grande opere pubbliche europee e del contesto l'Europa del Duemila dovrà riguardare
Le
Reti transnazionali ma ci sono anche degli strumenti di natura finanziaria
Ad esempio le obbligazioni dell'unione le unica un bonus che vengono così grave come un possibile mezzo
Per finanziare questo programma di lavori pubblici sono molto importante anche sotto il profilo politico giusto bisogna pensare ad un nuovo federalismo non bisogna però dimenticare gli insegnamenti del federalismo classico e noi tutti sappiamo che una delle ragioni del successo della federazione americana è stata che a suo tempo è misto
E riuscito a legare gli interessi
Della nuova classe politica ed economica e formazione degli Stati Uniti all'Unione qui piccolo Union Bonds possono fare qualcosa del genere anche per quanto concerne l'Europa
Grazie grazie fra un sell o Sergio Pistone Vittorino vi pregherei di essere breve
Brevi che attiene
Poco fa un'osservazione generale breve comunque
Il tema un po'delle convegno c'ho qui una una una formula da uno slogan che lo indicava come Italia Federale federale
Indicava che che insomma quattro droga indica un po'gli obiettivi istituzionali da perseguire
A livello italiano ed europeo in questa fase rispetto a questi obiettivi se guardiamo alle proposte delle istituzioni
E noi vediamo che proprio quali simultaneamente il Parlamento italiano e il Parlamento europeo hanno fatto le proposte il Parlamento italiano ha proposto a terminato il lavoro della Bicamerale ha presentato il suo progetto
Sulle foreste tra Italia il Parlamento europeo ha terminato il suo lavoro con Carla Non approvazione purtroppo malato presa d'atto del rapporto dal mare che il progetto in questione europea
E vediamo se vediamo il documento ormai nel documento dalla Bicamerale su documenti molto molto fa buone basi di partenza
Per portare avanti la riforma istituzionale in senso federale in Italia e a a livello europeo poco molti istituti senza risolvere il progetto dalla Bicamerale non può non ha preso ancora una decisione sul Senato delle Regioni è un aspetto fondamentale del federalismo a livello italiano siano altri difetti
Il progetto del Parlamento europeo che è un po'troppo buono non è ancora stato approvato dal Parlamento europeo Enrico rinviato in sostanza al proprio Parlamento europeo e sostanza e è un progetto che ha visto anche un approvazione e sia pure in questi termini minima insomma gli fa eco quindi allora insistiamo biomediche parlamentari in questa fase e rivelò una forte debolezza se lo passa agli esecutivi presentati esecutivi si stanno comportando bene perché alloggi esecutivi gradiamo
La commissione Condello ora ha creato questo piano
Dice estremo interesse e non so dire se perché
Indipendente creata dalla Commissione europea ma se un terzo documento di grande interesse che e in fondo fare pendant e integra il documento
Sia Murdoch ma si è dell'OLAF
Il rapporto documento fatto da un certo Riccardo Petrella che Ray federalisti si ricorda a bordo che è titolare del rapporto del della incaricato del programma Fast la comunità europea un rapporto sulla competitività
Che è di grande interesse che non è incontra incontra il filone col col rapporto del loro ma mette in luce come avuto la competitività
è fondamentale ma una lo sviluppo la contabilità ecco perché evita tutti i livelli
Senza ulteriori elementi porta a smantellare non soltanto elementi negativi quali quelli positivi delle garanzie sociali e così via
E quindi occorre affrontare appunto gli strumenti perché lo sviluppo e la competitività sul piano l'economia mondiale
Possa realizzarsi ed è fondamentale non porti allo smantellamento appunto di conquiste di grande importanza e irrinunciabili
Ecco per cui crediamo importante può ecco
Quanto a livello europeo quindi a livello dalla commissione l'esecutivo appunto da indicazioni di di di grande valore all'italiano
Di Parlamento e debole ai vetri per esempio tra i governi il governo Amato al governo Ciampi sono sicuramente i migliori corrente che abbiamo avuto i cui troppo guerra dopo i governi dell'immediato dopoguerra no
Stanno portando avanti con difficoltà ecco di va perché sappiamo il risanamento e quindi la potrei fare l'Italia riporti pare l'integrazione europea senza cui nessuna nessuna riforma anche la più avanzata italiana servirebbe a molto perché riformarlo Italia che crolla non non serve non serve a molto
Ecco ora uno del se quella fosse dovuto confronto uno potrebbe dire questo vuol dire che e molti lo dicono identificativi non contano più
E l'epoca ed esecutivi eccetera io non credo che sia giusta questa conclusione in realtà finché solo gli esecutivi fanno proposte e legislativi non fanno il loro dovere queste proposte alle gambe Monti e perché il gli esecutivi sono importanti saranno sempre più importanti ma il dito attivi sono quelli che creano il consenso
E permettono poi di attuare le grandi proposte le iniziative degli esecutivi e qui e qui dopo il PPI nella stazione Zotta perché tutto vediamo gli esecutivi cito sommato complessivamente attivi con l'accusa di proposta molto valida Eliezer attivi molto deboli ed è questo il problema se entrare
Io credo che non voglio tornare esporta il fatto che lei degli attivi europeo e nazionale sia così deboli
Est ritiene insomma abbia abbia la sua base un fatto strutturale è è fatto di in questo momento i partiti che sono quelli che devono attivare il ruolo dei e investigativi e non fanno il loro dovere non solo sul non ci sono
Sono in grave crisi a livello europeo l'esito di partite europee ancora sono solo formali e quindi il Parlamento europeo non non non si muove all'italiana i partiti tradizionali sono in crisi
Ingressi ma crisi e non sono ancora nate nuove forme partito stanno nascendo e quindi questo fa sì che il il Parlamento italiano in questa fase sia un elemento che non riesce a esprimere una grande capacità
Di appunto di deve il sostegno aggettivo dell'esecutivo e anche di capra
E propositiva quindi queste ville il tema centrale io credo oggi e puntuale è pura dei partiti né la dimensione europea che dona se partiti europei e la dimensione nazionale cioè la riforma dal Trezza tradizionale partito e verso forme di noi forme di partito ed è ed è un processo in corso e quindi aperti
Grazie Pistone on con una persona io data l'ora sarei dell'idea di chiudere se siete d'accordo comunque se c'è ancora qualcuno che vuole intervenire lo dica Ugo Pistone di Milano
Io sarà brevissimo
Più che altro vorrei fare una domanda opporre una questione in tutti chiude le relazioni che io ho trovato peraltro ottime sul piano tecnico perché ho imparato molto
Chiudo interrotte delle selezioni
Se
è aleggiato presupposto che secondo me rende queste relazioni pur così valide a assolutamente poco efficaci
Ecco chi la la spesso meglio questo concetto Alberto Majocchi dicendo specificatamente che Intini in questo momento è in corso riferendosi a l'Italia è in corso un doppio processo il processo di integrazione europea
E il processo di riforma dello Stato ed è di di di costituzione dello Stato italiano ecco io questo lo contesto fortemente io credo che si sia solo il processo di unificazione europea che è arrivato a una fase diversa e che secondo me è una fase decisiva
E il processo di unificazione europea fino all'anno scorso
A Sky come forze nemiche a scatenata soltanto de come contromisure ha scatenato contro misure economiche
La battaglia tremenda che c'è stata citata per i master chiese e stato dà risposta economica all'integrazione economica eccetera
La fine dello SME è una è un atto di questa battaglia economica
Io credo che da destra Cosmè passato però il nemico chi la la vittoria è stata una vittoria di Pirro bisogna ricorda di me non dimenticare mai che in Francia master che è passato per trecento mila voti e in Germania è passato perché la Corte costituzionale tedesca miracolosamente
Non ha accolto il ricorso dei Verdi
Quindi il nemico è forte io credo che adesso siamo le forze nemiche di questo processo siano stiano entrando in un'altra fase nella fase politica le risposte economiche sono fallite e è cominciata la risposta politica e la risposta politica e il nazionalismo e nazionalismo che stava alzando in maniera
Tremende in tutta Europa nell'Europa dell'Est nell'Europa ed è nazionalismo che cioè voglio dire sente il processo di di mediazione europea non si compie né se lo si deve poter godere che l'Europa rimanga così come cateratte quindi se vent'anni no Europa altro che le macerie de di della Jugoslavia vedrà perché insomma l'alternativa i che in corsa e politica ed è una tiratina nazionalistica che ha i suoi aspetti più tremendi nella genere nell'Europa dell'Est ha degli aspetti tremendi in prospettiva in Germania
Ha degli aspetti forse meno gravi forse che sembrano meno Az ma che sono molto più pericolosi in quanto sono possibili in Italia ecco io vorrei
Sentire se cioè se se se no io che pensa delle cose stranissima
Oppure se c'è qualche cosa denari per cui io credo che al momento attuale il piano Delors è un piano bellissimo eccetera ma non è più una risposta politica
Al momento in questo momento per andare avanti sul processo di unificazione europea che è l'unico processo in corso bisogna dare una risposta politica
Ecco io finisco
Marino sì
Cercherò di essere breve
Due considerazioni che vengono dagli interventi precedenti
Con un Nicola preme delle premesse la premessa noi abbiamo due concorrenti due tipi di concorrenti all'occupazione europea o ai lavoratori europei
Uno dei concorrenti sono ovviamente i Paesi che hanno la possibilità hanno sul mercato del del costo del lavoro a bassissimo prezzo questo e quello che diceva che bruciano che crea una concorrenza per cui si spostano le produzioni
Si spostano le produzioni all'estero è un fenomeno gigantesco glielo dico nell'industria soccombe sta succedendo l'Est europeo
E questo porta disoccupazione indirettamente Europa e specialmente di quella bassa qualificazione la seconda e che ovviamente ci sono dei vini dei paesi che hanno invece la potenzialità di fare concorrenza anche sui prodotti codificati
Seconda osservazione che è contenuta anche nel documento di Edolo
L'ottanta per cento della dei lavoratori che rischiano questa disoccupazione son già presenti sul mercato lavoro fra noi possiamo pensare a innovazioni a reti
Di trasporto cedano avranno impatto in innanzitutto questi sono quelli critici che annotano
Il il rischio di essere immaginati dallo la risposta di dolore qui vengono alle alle considerazioni
E questa che mi sembra molto importante che mila specialmente a favorire l'occupazione e non a gestire la disoccupazione
E di questi tempi ancora ieri giudice l'abbiam gestito con la FIAT Uno tra disoccupazione di assestamento però sempre nell'ottica di gestire con gli ammortizzatori sociali situazioni disoccupazione ecco per nel messaggio forte e questo un dei messaggi forti o gestire in un'ottica di creare occupazione
E in questo senso mi sembra che non sia stilistica magari non sottolineato quello che prevede come le nuove iniziative a assorbimento alto di costo del lavoro fa l'esempio antiamericano di come si sta creati posti di lavoro in tal senso non quello giapponese
Sia nel campo dell'ecologia del turismo dell'assistenza sociale iniziative che si pagano subito e qui mi collego a quello che diceva ma gli occhi l'ecologia pagasse un prezzo perché assolve lavoro viene pagato se no certamente nessuno
E motivato a a dedicarsi il turismo paga l'assistenza sociale paga qual è il problema c'è da e che occorre fare in modo nuovo questi servizi
Intanto sono territoriale ma occorre farlo in modo più qualificato perché adesso la le persone non l'accetterebbero come tale e pagarli
Quindi pagarli secondo la logica di mercato cioè renderli conveniente questa la prima soluzione la seconda e ultima e quella dell'equità nei sistemi di nel diciamo indiretti di costo del lavoro cioè quelli previdenziali
Problema che già superato tre volte cioè per liberare risorse e per Adele meno costo del lavoro i sistemi previdenziali devono essere più per cui cioè devono essere tali da a vere proprio un un ritorno proporzionale ai contributi che uno paga e non essere dei fenomeni nascosti di redistribuzione di ricchezza
Ecco o meccanismi più equi portano anche liberazioni le onde di risorse oltre una possibilità di impiegarle per diluire il costo del lavoro finito
Cioè per una breve replica anche se nel senso inverso quindi dare la parola ad Alberto Mario
Io vorrei
Fare tre punti riprendendo cose Solazzi nel dibattito sia negli interventi precedenti
Un primo punto una prima osservazione riguarda il federalismo fiscale che è stato ripetuto Tremonti e poi da Sergio Pistone dal punto di vista istituzionale
Ecco io sul punto di Tremonti o dei mi sembra che il problema così come presentato da Tremonti è un problema di grande importanza secondo me non è il modo su corretto pari importo per trovare una soluzione efficace
Cioè Tremonti dice le tasse che esistono sono tasse nazionali strutturalmente quindi per avviare delle tasse è giusto che ci siano delle tasse locali
Per avere delle nuove tasse dobbiamo averlo dell'età per la vera delle tasse Loch
Ali efficienti dobbiamo aver delle nuove tasse
E portavano nel poi se chi ha letto il suo libro il capitolo settimo del libro di Tremonti e Vitaletti ci sono una serie di proposte
Io non voglio entrare questa discussione voglio sul voglio affrontare affrontare il punto generale
Io non credo che il federalismo fiscale sia un problema quantitativo cioè per me il federalismo fiscale non è un paese in un paese al federalismo fiscale perché il cinquanta per cento delle resterà speso locale finanziata con imposte
Io non credo ai numeri magici non credo i tetti della pressione fiscale tutte queste mi sembrano delle cose abbastanza illusorie preporre ma diverso per me il federalismo fiscale è un problema di responsabilità e quindi di efficienza ed è un problema di democrazia
Allora il fatto voglio fare un esempio perché i dipendenti comunali siano pagati colla imposte proprie imposte fiscali per me è totalmente indifferente non cambia nulla se questa è diciamo una spesa comunque i Comuni devono sopportare perché certi servizi devono essere prestati a livello comunale comunque su tutto il territorio del Paese
Il modo di finanziamento è sostanzialmente irrilevante da questo punto di vista non ha incidenza sull'esigenza allocativa
Non è efficienza preme dire sponsor dove si pone il problema del federalismo fiscale se appunto come diceva Tremonti prima a Bari si vogliono costruire uno stadio megagalattico
Se lo paghino trovino le risorse perché perché qui se si trovano le risorse a livello locale vuol dire che c'è una disponibilità locale a pagare per questo bene
Quindi ha su questo tipo di Spesal che secondo me si deve esercitare il federalismo fiscale cioè ci devono essere risorse proprie perché è l'unico modo che in democrazia esiste per votare
Sulla spesa pubblica cioè io non credo affatto quando mi si dice per esempio da parte alcune forze politiche la pressione fiscale troppo alto e troppo ma chi lo disse
Ma se qualcuno il Papa che può dire qual è la pressione fiscale ottima io non ho mai trovato nessuno secondo me in democrazia c'è un solo modo per decidere qual è la pressione fiscale ottimale lasciare i cittadini a decidere
Per esempio durante la guerra dove c'è un consenso sia pure artificiale la gente disposta a pagare una quota elevatissima di risorse a ridurre i consumi
Il che vuol dire che venti determinate situazioni cambia il livello di pressione fiscale se la cittadini sono disposti a pagare l'ottanta per cento delle proprie reddito sotto forma di imposte per avere una quantità di servizi pubblici mi va benissimo
Tra l'altro voglio dire a livello locale è chiaro che se siamo in un Comune residenziale a Milano tre il premio di una piscina comunale non si pone perché tutti hanno la piscina
Ma se invece siamo in un Comune dove ci sono delle strutture è chiaro che i cittadini sono disposti a pagare più imposte per averci una piscina perché non hanno strumenti alternativi allora
Detto seppure in modo un po'rapido e confuso secondo me il problema non è tanto quali imposte si pone poi un problema i quali non è priva di livello di imposizione autonomo quello che definì io dico per me il federalismo fiscale due cose primo che a livello locale
Le spese addizionali rispetto a quelle spese comuni su tutto il territorio debbono essere finanziate
Con imposte locali in modo tale che ci sia una scelta e questo è l'unico garanzia per limitare la crescita la spesa pubblica e garantire la spesa pubblica sia efficiente cioè un principio di democrazia e di efficienza locativo cioè di responsabilità
Secondo
Se è una parte considerevole del finanziamento e gli enti locali comunque rimane a livello centrale attraverso la finanza derivata allora ci vogliono garanzie istituzionali per far sì che i livelli inferiori di governo partecipano alle decisioni
Da questo punto di vista il Senato delle Regioni è un elemento decisivo
Che occorre che le Regioni partecipino alle scelte fatte a livello centrale prego non si può lasciare allo Stato
Non si può lasciare lo Stato di decidere le regole del gioco ma se questo è vero allora io dico da Pavese per esempio nei confronti di Milano che io voglio avere le stesse garanzie a livello regionale
Cioè voglio che a livello regionale la ripartizione delle risorse alle non venga deciso solo dalla Regione cioè dalle aree più forti ma venga deciso con la partecipazione delle aree più deboli
Quindi il modello del Senato le regioni il modello del federalismo il modello del bicameralismo in cui una camera rappresenta l'intera collettività e una camera da presenti livelli inferiori governo adesso generalizzato questo secondo me è una componente essenziale del federalismo fiscale
Altre due piccole di osservazioni e chiudo rapidamente primo uno volevo ribadire l'importanza dell'osservazione faceva Iozzo sul i ruolo dello decisione non imita nel settore fiscale a livello comunitario
Io ho l'esperienza diretta della tassa inerzia dove la tassa d'Asia non passa
Perché un Paese non la vuole ma non è che non la voglio per ragioni legate alla politica economica la poligamia non le vuole per ragioni politiche perché non vuole riconoscere il potere della comunità in materia fiscale
Quindi qui è un esempio della battaglia che li li Regno Unito sta facendo contro trasformazione della comunità in un vero e proprio Stato federale quindi è un potere è un elemento strategico questa battaglia secondo me dal punto di vista politico perché se si passa lì vuol dire che si è dimostrato che un Paese non ha la possibilità di bloccare il processo di evoluzione in senso federale della comunità dell'unione europea
Quindi io credo quello sì una decisione di importanza fondamentale
E non è il solo caso perché vi sono una serie di altre decisioni fiscali sono bloccati altri paesi per esempio l'armonizzazione della tassazione sulle rendite da capitale bloccata a Lussemburgo il che vuol dire che trecento mila cittadini europei decidono per tutta l'Europa
Quindi sopra dico questo è un elemento che secondo me di di dove il deficit democratico della Unione europea appare in modo decisivo ultimo situazioni un minuto
Solo se lo si unisce di Ugo Pistone e non non so se ho capito bene cioè io parlo di un doppio processo fu costituente e ci credo credo sia giusto
Nel senso che sono convinto che c'è un processo globale in cui si inserisce un un sub processo che al processo italiano ma sono convinto questo processo italiano abbia una sua rilevanza e sono convinto che la trasformazione in senso federale
Della costituzione italiana debba essere debba essere portato avanti quindi punto l'indicazione politica di un'Italia federale in un'Europa federale permettono di indicazione accettate sono convinto viceversa che appunto i ristretti se il processo di trasformazione in senso federale dell'Unione europea non va avanti i rischi del rafforzamento del nazionalismo ci sono e quindi la posta in gioco c'è molto elevata
E quindi conclude concordo con le parti conclusive le sue indicazioni anche se appunto ritengo che questo doppio processo costituente
Cui secondo processo non auto tale autonomia prese rito nel primo con questi un'indicazione importanti
Detiene
Sono state portate delle osservazione importante vorrei soltanto sottolineare qualcuna di queste il io sono d'accordo con ramoscello quando dice c'è un elemento di novità la politica economico oltre a quello con ettari vorrei dire che questo deve essere considerato un elemento non di mera continuità io sottolineo enfatizzare l'elemento di discontinuità del piano per loro
Piano da loro può morire per molte ragioni perché i governi lo contrastano perché i governi senza contrastarlo non lo applicano può morire di banalizzazione
Delorme molto consapevole nei giorni scorsi era a Roma un convegno che abbiamo organizzato era chiarissimo dal suo intervento questa consapevolezza non vorrei che noi
Fautori del suo piano fossimo in qualche modo più tranquilli sul destino del del piano stesso passare alla unione economica e non soltanto alle convergenze monetarie finanziarie ha un grande passaggio insomma
E non dimentichiamo anche vero che la Gran Bretagna questa posizione di di contrasto con l'idea di una Europa federale dell'Unione federale
Questo non sarebbe drammatico perché io ho l'impressione che si dovrebbe procedere anche per passi successivi
Ne non possiamo obbligare tutti a essere federalisti quindi se uno opta per star fuori resta fuori tanto più che c'è no il problema è un altro è che mentre l'Inghilterra lo dice
C'è qualche Paese che non è il Lussemburgo
Perché potrebbe essere anche può emarginato ci impedisce di fare politica tributaria termini serve ma la verità è che è molto più complicata e che la Germania
Unificata
In sostanza finisce sia pure implicitamente col sostenere non in modo netto non chiarissima ma questo rischio esiste una politica di disincanto
Di tipo inglese senso che la Germania e i suoi problemi interni l'unificazione interni sui problemi di rapporto con l'Europa centrale e orientale
E quindi questo è un problema di cui si parla ovviamente ha molto poco però è bene tenerlo presente seconda questione sollevata da uno degli amici che è intervenuto credo il professor Pistone
Vittorino dice Lori legislativi sono deboli
E la Commissione esecutiva è più forte mi sembra un'osservazione degna di grande riflessione perché i legislativi sono deboli non solo per ragioni istituzionali perché hanno poco potere parlo dal Parlamento europeo non di quello italiano
Sono deboli perché debole la politica
Perché debole la creatività politiche all'immaginazione politica forza politica perché in Europa prevale in questi anni in tutti gli anni Ottanta un'idea diversa
Della costruzione
Dell'Europa stesse è un'idea che allontana la politica sostanzialmente neoliberista
Dell'ordine cedeva appunto a Roma nei giorni scorsi siamo tornate all'epoca di di sei Giambattista se bando l'economia doveva autoregolarsi è la migliore cosa che si potesse fare per migliorare le sorti del mondo era non occuparsi dell'economia siccome questa teoria che sta Teoria economica che in realtà non ha la dignità di una teoria economica questo punto non siamo all'Ottocento è un'ideologia economica in piena morte dell'ideologia sopravvive questa formidabile ideologia quasi teologia economica siccome ci ha portato alla recessione al disfunzione amento di tutto
Da qui deriva la questione posta da da dall'altro Pistone che è intervenuto che c'è un po'rimproverata detto voi parlate di economia agricola di mercati di queste cose qui poi non parla del nazionalismo è vero non ne abbiamo parlato però non sono del tutto convinto che i nazionalismi sono la risposta
Emotiva non risolutiva popoli si muovono sulla base di i di di reazioni complesse sono la risposta alla disfunzione di una politica generale di un'economia generale se l'Europa non funzionerà Sir la recessione la disoccupazione eccetera eccetera
Cosa si fa si rientra
All'interno Vietnam vecchie di di vecchi confini queste del tutto sbagliato e suicida il declino dell'Europa che passa attraverso i nazionalismi dell'Europa ora il piano del loro e non è un piano economico che sta la banalizzazione
Ho un piano per la stabilità un piano per qualche posto di lavoro è un piano che comprende tutto questo è un grande piano politico
A una dimensione di diversa filosofia politica
Probabilmente nei prossimi mesi avremo delle difficoltà in più perché ci rimarrà il piano libro bianco ma non avremo da loro e nessuno ha riflettuto apertamente su questa questione grazie
Ma io volevo proprio riprendere da questa ultima considerazione di Lettieri cioè come faremo a fare il piano dell'ONU senza dello io penso che qui ci sia una sorta fondamentale fondamentale perché ho il piano dell'ordinamento ha in qualche modo una discriminante della battaglia politica
Oppure la battaglia è persa
E chiaro che però appunto se allora per fare una domanda io mi chiedo perché uno come dire c'è un grande dibattito in Italia sulla tassazione dei botte e non si sia detto nulla sulla tassazione nel Cetica questo dimostra un arretramento appunto delle idee no cioè e qui l'incapacità sostanzialmente di come dire affrontare il problema
Territorio tutto qui abbiamo il problema fondamentale del passaggio della democrazia però se io vorrei dire allora che cosa abbiamo noi in mano io penso che noi comunque abbiamo in questa battaglia durissima che si ci si presenta gli strumenti abbiamo gli strumenti che sono come dire
Il piano ma sostanzialmente dello è un piano che dimostra che l'Europa può vincere la sfida contro diciamo il gli Stati Uniti al Giappone per non perdere tecnologica tecnologicamente e che dall'altra parte per non perdere contro la Malesia Indonesia non deve portare i salari europee a livello dalla malese dell'Indonesia
Ma deve come dire andare sulla strada dello sviluppo sperando che un giorno la malese libanesi arrivino a questi livelli di salari questa diciamo il punto centrale
Quindi noi dobbiamo come De con capiamo questo risultato io però ho ricordato che ne queste cose le ha sempre avute nelle battaglie cioè quando c'è stata la battaglia come dire intorno al progetto Spinelli c'era comunque questi diano del piano di rilancio
Delle proprie economica
Proprio in ogni caso e chiarissimo oggi che il piano però non è un piano economico è un modello di sviluppo
E quindi è un piano politico che poi abbia degli aspetti economici penso che sia comunque importante che almeno qualcuno lo discuta a fondo io credo che quindi oggi l'abbiamo fatto prima cosa bene rispetto alla fonte di questa mi sembra la la la la costruzione della droga seconda considerazione
Io su cui avrei qualche preoccupazione io credo che si commette un errore
Dando dietro la moda dicendo che il trattato di Maastricht ed è sull'azionista ma io credo che questo non si è dimostrato allora io credo che lo dobbiamo attrezzarci molto bene perché la battaglia sarà dura su questo punto perché non c'è secondo me cioè se andiamo a vedere i due parametri che ci sono i mastri che sono tanti ma nella sostanza sono due uno come dire l'inflazione per essere bassa la stabilità monetaria e tutta una serie di parametri chiama quel concetto per l'inflazione bassa
Secondo parametro è sostanzialmente che il debito che può fare uno stato deve avere un limite che riduciamo il Parlamento di uno stato non è libero di fare debiti diciamo o ad oltranza
Ora io credo che questi due limiti siano corretti
Ora bisogna trovare le formule no ma e non c'è nulla in queste cose che sia del suo azionista perché de frazionista cioè se io il sessanta per cento di debito europeo ma sono al quaranta per cento che mi impedisce di salire al quarantacinque per cento quindi fare la politica
Il problema è e il limite il limite ora il limite ci vuole limiti ci vuole perché se io non metto un limite e chiaro che scattino dei comportamenti come dire irrazionali
Chiede dimostrano del tentativo e quindi selezione una classe politica dirigente
Che tende come dire a non imporre per fare lo stadio di Bari invece di imporre le imposte fa il debito età tanto dice lo pagherà alla generazione successiva quindi alla o no ecco allora
Dato che siamo in sede di riforma nessuna nel novantasei io credo che o noi abbiamo una formula alternativa
Oppure dobbiamo contentarsi di quella che c'è io posso dire come dire io per credo sostanzialmente e per quanto riguarda i modelli se uno va all'assenza
Per quanto riguarda l'inflazione non c'è nessun parametro perché parametro e la media no dei Paesi virtuosi quindi tratta al parametro non c'è nel senso che saranno i comportamenti l'unico parametro vero che esiste e questo limite del sessanta per cento del debito e del tre per cento
Io dico titoli troviamone uno alternativo vorrei però ricordare che questo limite presenti in Italia per quanto riguardava i comuni è sempre esistito
No i Comuni potevano fare debiti no per il cui servizio del debito non superava il venticinque per cento del verde degli incassi quindi c'è sempre stato questa cosa
Io ripete sia molto grave indicare infine in questo limite qui che sia lì il problema della deve deve come dire deflattivo Visconti commette un errore non è dimostrato comunque dobbiamo trovare io credo che invece questo sia la più una delle più grandi innovazioni che sia stata introdotta perché noi dobbiamo comunque impedire di di di di fare della spesa pubblica addebito delle generazioni che non votano che non votano quindi c'è questo problema grosso della democrazia che lo troviamo appunto sull'ecologia
Cioè è chiaro che nell'ecologia noi dobbiamo salvaguardare le risorse del futuro le riso perché noi non può come dire non possiamo decidere a maggioranza in questo Parlamento
Che noi rispettiamo tutte le risorse naturali questa lezione che non può essere assunto quindi io ritengo che sia molto grave proprio per la battaglia che devo fare offrire diciamo al nemico un argomento che non c'è
Poi vorrei arrivare a però i dati di fatto
Ma dico macchie quando si dice oggi insomma dieci anni sei anni fa c'era la recessione i tassi d'interesse reali reali in Europa erano più alti di adesso
Quindi non si dicono cose che non stanno né in cielo né in terra
Se noi guardiamo i tassi di interesse reali cioè sul lungo termine oggi in Europa sono tassi di interesse che sono sostanze dentro ormai erano alla pari con gli Stati Uniti mora ma i tassi d'interesse a lungo termine saranno presto a breve tempo ma questo è l'effetto del processo di star di stabilità monetaria quindi io farei attenzione a dare al nemico una io credo che se c'è un pericolo se c'è qualcuno che contro l'Europa
Non ci sono proprio quelli che oggi in Italia promette non di non rispettare sostanzialmente i vincoli nel Trattato di Maastricht
Perché c'è colto tutti promettono cambia
Ma non è insonni ragionevoli ma io dico allora bisogna che ci sia una proposta io son convinto che se che si può che ci sia un'altra formula rispetto al sessanta per cento
Se lo io potrei dire ed è che quel limite deve essere fissato con una maggioranza molto ampia da un'Assemblea delle diciamo dal Parlamento europeo e dal Senato degli Stati europei io questa è l'unica altra alternativa che noi possiamo proporre finché non c'è teniamoci questo questo limite ma per poco comunque limite ci vuole questo perché la dimostrazione che chi non ha il limite tra l'altro arriviamo al dunque e l'essenza del sistema federale stima federale non lascia liberi i vari livelli di governo di di di di fare il decreto
Oppure dobbiamo ammettere un altro principio che il principio che in qualche modo hanno tentato negli Stati Uniti ma io credo che non abbia senso quello che può fallire sostanzialmente lo stato o la Regione o la città che non ha senso perché poi di fatto io non posso farla fallire
Però io credo che noi o noi abbiamo come dire perché andare a dire che il sessanta per cento quello che impedisce la ripresa europea scambio del debito mi fa secondo me non è una cosa che non ha senso
Chi quello che impedisce le dice che noi non siamo in grado di decidere oggi la introduzione della
L'imposta sull'Energia
Perché questo è che non ci impedisce il cambiamento del modello di sviluppo anche perché sulla recessione già anche cambiato noi qui non è che stiamo parlando di un'Europa che allo stremo o alla fame
Questo per noi dobbiamo il problema che abbiamo oggi di cambiare il modello di sviluppo di di della termine del modello del consumismo e quindi io farei pronto proprio per in un certo senso notiamo isolare tutti i comportamenti virtuosi tutti i comportamenti diciamo di quelli che hanno a interessa il bene pubblico
Io sono convintissimo penso qui che chi dice che io spero che un giorno la spesa pubblica sia l'ottanta per cento
Divisa tra tanti livelli perché non credo che l'uomo sia contento solo perché c'era dei beni perché una volta che sia raggiunge un certo livello diciamo di beni di consumo personali quello di cui ha bisogno e sport cultura quindi rapporto con gli altri
Però quello che noi dobbiamo dire dobbiamo mettere in tutte le istituzioni dei comportamenti come dire che introducono la responsabilità
Cosa dobbiamo fare visto che siamo di diciamo in questa fase le elezioni nazionali dell'elezione io credo che dobbiamo difendere questo punto di vista sapendo che ci sono enormi difficoltà ma io dico anche con una certa sicurezza perché poi dopo tutto al comunque dopotutto tutte questi grandi discorsi che che verranno fuori saranno buttati nel cestino perché comunque i problemi restano
Perché il mercato internazionale via vigilare in un certo modo perché comunque se l'Europa perché non c'è una risposta nazionale e se qualcuno vuol tentare una risposta nazionale e come ha dimostrato l'esempio francese del mille novecento ottanta
E viene battuto subito quindi direi
Ancora di oggi
La nostra battaglia è difficile il nemico è forte ma potendo congiungere il progetto del piano dell'orco il progetto riforme istituzionali io credo che siamo in grado di introdurre un cuneo enorme che nei prossimi anni allargava sempre di più e spero in pochi anni di riuscire riuscire ma vince
Ringrazio tutti e ricordo che l'appuntamento è sempre qui alle quattordici e trenta
Allora questa sessione del fondo e dedicata alle e agli interventi dei rappresentanti dei Comitati per la difesa dei diritti democratici europei prima di passare la parola ai rappresentanti in quel comitati che sono presenti a questa riunione uno solo ricordare o precisare
Che pare che Lorenzetti aveva già accennato a a cosa sono questi comitati
Per la difesa dei diritti ed europei voglio ricordare che la campagna pro democrazia europea che ha a Como strumento fondamentale una petizione al Parlamento europeo
Pagotto strumento che sta andando avanti con una certa efficacia non solo in Italia ma in Europa
E integrato dalla costruzione di questi comitati locali per la difesa dei diritti democratici cittadini e l'idea e in sostanza di collegare la rivendicazione di tipo istituzionale che ne facciamo noi rivendichiamo appunto istituzioni europee più democratica e più efficienti e quindi federali
A
I contenuti che è appunto questi situazione dovrebbero realizzare in modo da convogliare e il consenso l'interesse l'attenzione dei cittadini europei
A favore della riforma istituzionale purtroppo appunto siamo una fase in cui i cittadini europei non sempre sanno a cosa serve Rita UPEA e il suo profondimento tramite istituzioni federali
No non lo sanno anche perché non esistono non c'è una stampa che ci informa la stampa in forma delle cose peggiori che fa la realtà euro imprese europee non le cose più importanti
Non ci sono partiti europei attenti
E qui cittadine sono poco informati e che non vedono il legame fra
La creazione istituzioni europee di carattere federale e i loro i problemi concreti che devono affrontare legame che è chiarissimo e si tratta appunto è necessaria un'azione ad hoc per stimolare la prima di coscienza e su questi legami cioè in sostanza sta far capire che le istituzioni serale europee servono come sapete ho stamattina per realizzare il piano dell'orto cioè la lotta alla disoccupazione che le istituzioni europee servono per realizzare beh strutture più adeguate a un controllo del territorio mi alla realizzazione di quella che oggi si dice
Non solo un'economia sociale di mercato monocromia sociale ed ecologica di mercato perché senza istituzioni
Nel sovranazionali europee e anche federale libero nazionale non ci sono gli strumenti per far valere le esigenze di ogni territorio ad ogni livello
E così via in sostanza si tratta di far comprendere il contenuto in termini di problemi concreti e quotidiani della creazione se già europee di cui appunto la creazione di questi come tanti
Che sono anche un tentativo di aprire appunto nuovi canali attraverso cui la tazzina
Possa far valere è una sua influenza sul processo di integrazione europea infatti questi comitati sono emergerà poi nel dibattito comitati non sono i tradizionali comitati per l'Europa per l'Unione europea
Sono di più ci sono tornati gli esponenti delle forze politiche dei partiti ma ci sono esponenti dell'associazionismo delle esponenti attualmente delle forze sociali sindacati
Nel dei lavoratori degli imprenditori ma ci sono anche le le esponenti della associazionismo che oggi e del volontariato sono forme di enorme importanza atto su cui le parti vile si manifesta queste forme dove trovano spazio in questi comitati per far valere le loro esigenze e anche per prendere coscienza delle gambe fra esigenze molto concrete e processo unificazione europea e il suo sviluppo istituzionale nel senso che noi vogliamo ecco avevo comprato questa azione da poco tempo
Mentre raccoglie le firme è più facile care questi comitati e più difficile perché come dico non vogliamo ripete le strutture
Efficaci valide ma che già esistevano quello creare un qualcosa di nuovo qualcosa e quindi sinora abbiamo creato un certo numero di comitati ma li creiamo con una certa lentezza volutamente perché devono essere qualcosa di nuovo
E l'esperienza pubblici dimostra che ovviamente qualcosa il nuovo sta nascendo e quindi queste queste strutture dove sommati fanno sperare e che il il gap proprio fra cittadini e integrazione europea a poco a poco venga superato
Allora detto questo io passerei la parola a esponenti dei dei comitati non di tutti dei comitati più importanti nati in Italia e i cui rappresentanti sono presenti a questa l'Unione
Abbiamo circa poco meno di un'ora e mezza di tempo quindi Vito a parlare a poco a poco appunto Herrera di questi comitati
Dico subito ma mantenendoci in limiti ragionevoli degli interventi cioè nei limiti dei dieci minuti per dare spazio a tutti
Di esprimersi che non vuol dire se qualcuno che ha da dire perché si noti bene separati meno va anche bene ecco
Non andiamo oltre i dieci minuti
Questo è importante
Vedo uno che alza la mano chi devo
Di Verona ma vedo che Orval Toyota un certo ordine lei come si chiama scusi
Di Verona e Curti corti
Beh se vuole dirigere ve ne dovete venga pure lei venga si erano tra la
Gianni Curti assessore al Turismo e Attività produttive da provincia di Verona che esponente del rata del comitato veronese vedete cittadini ecco allora
Perché
Domani
Se io secondo il golf indoor dopo ti prepari
Il professor Giovanni Monte Mario invece delle confortati in Europa e di Sicilia e interverrà poi inoltre non mercato regala cinque minuti agli altri perché signore e signori d'autorità presenti
Fin dal mille novecentottantacinque impreparazione di quel vertice di Milano che ha segnato una tappa significativa
Nel processo di integrazione abbiamo costituito a Verona un comitato per il governo europeo a cui hanno aderito la Provincia il comune le forze politiche sindacati la sottrazione dell'industriale
Ottantotto abbiamo poi raccolto le firme per il referendum sul mandato costituente al Parlamento europeo
Gestendo insieme la campagna referendaria in occasione dell'ultimo rinnovo del Parlamento di tardi
In questi ultimi anni alternativamente presieduto dal presidente dalla Provincia e dal sindaco di Verona
Il Comitato divenuto frattanto comitato per la federazione europea ha seguito tutti i passaggi politici ed istituzionali dell'integrazione europea competizioni
Ordine del giorno dei consigli provinciali e comunali prese di posizione lettere ed appelli
Vogliamo anche ricordare tra le tante iniziative attuate che nel novantadue novantatré l'amministrazione provinciale di Verona che da nove anni organizza il concorso diventiamo cittadini europei per gli studenti delle superiori assicurato la realizzazione del seminario del Tonale e si propone di farlo anche per questa
Pur nelle difficoltà dell'attuale momento politico ed amministrativo intendiamo riprendere il cammino costituendo quel movimento federalista il Comitato veronese per la difesa dei diritti democratici dei cittadini europei
Come rappresentante di una provincia che la cultura la storia ed oggi soprattutto l'economia ha reso e rende naturalmente europea intendo qui riaffermare il nostro impegno per l'avanzamento del processo di integrazione europea fino al re raggiungimento dello di tipo finale
Gli Stati Uniti devono le difficoltà incontrate nella ratifica del Trattato di Maastricht hanno in parte appannato questo bisogna dirlo presso l'opinione pubblica l'immagine e il ruolo del la crisi economica cui sono gravi strascichi sociali affatto il resto per questo credo che si debba salutare con molto favore il piano dell'orto per l'occupazione e lo sviluppo
Lo stesso presidente della commissione intervenendo la scorsa settimana ad un convegno tenutosi a Roma sulle prospettive del lavoro ha dichiarato l'Italia sta ritrovando la sua capacità di influenza in Europa
E dopo due tre anni difficili ha ripreso il suo ruolo storico nel processo di ricostruzione europea
Si tratta di un importante riconoscimento
Ma ne sappiamo che se è vero che l'Europa ha bisogno dell'Italia non è meno vero che l'Italia ha bisogno dell'Europa
Ebbene
Una politica europea di rilancio dell'economia di sostegno dell'occupazione può davvero far sentire le istituzioni comunitarie vicini ai cittadini
Altrimenti l'Europa corre il rischio di essere percepita come quell'istanza che ci impone chiusure di fabbriche ristrutturazione tagli di bilancio e sacrifici per i più deboli
Non voglio con questo negare la necessità e l'impellenza del risanamento della finanza pubblica per adeguarsi ai parametri di Maastricht
E partecipare fin dall'inizio all'Unione economica e moneta
Va però ricordato che una politica rigorosa ha bisogno del consenso dei cittadini più di una politica lassista
E questo consenso si può ottenere solo convincendo l'opinione pubblica che le rinunce i sacrifici sono finalizzati ad un obiettivo che è proprio il referendum dell'ottantanove ricordate ha dimostrato essere condiviso da nove cittadini italiani su dieci
A questo proposito il concetto di cittadinanza europea è fondamentale
E se è stata riconosciuta dal Trattato di Maastricht ma con tali limitazioni da renderla non immediatamente percepibile
Saremo infatti i cittadini europei solo quanto col nostro voto potremmo contribuire a determinare una politica europea
Questo implica quella profonda riforma delle istituzioni comunitarie in senso sovranazionale e federale per cui dobbiamo batterci nei prossimi mesi e danni
A cominciare dalla campagna per rinnovo del Parlamento europeo grazie
Ringrazio l'assessore Curti la invito a parlare di questo giovane Montemagno velocità di Catania che parla a nome del Forum di cretini europei di Sicilia si prepari
Poi la signora Pinuccia a Bolzano Balsamo Pato muta Balsamo del per il Comitato pavese
Grazie Pistone grazie a tutti voi amici permettetemi appunto di portare il saluto del Forum dei cittadini europei della Regione Siciliana
Che proprio la scorsa domenica anche con la presenza per mai tanto gradite di Guido Montani si è costituito si è costituito Caltagirone è una città che abbiamo scelto per la sua carica simbolica
Si è costituito sotto i migliori auspici con un'assemblea affollata numerosa e con già un buon numero di adesioni che partono da quella del presidente della Regione che porta un nome
Tanto caro è tanto importante permangono piste cioè il nome di Martino
Con le adesioni ulteriori di numerosi amici e colleghi delle tre università siciliane e di un po'di tutto l'associazionismo regionale
Un saluto particolarmente caloroso perché non ci sentiamo particolarmente impegnati in questa battaglia in questa campagna
Nella nostra regione tanto marginale per tanti aspetti sociali politici che possono farla sembrare lontana ma che per noi invece sono motivi per farcela sentire più vicina al contesto dell'Europa nel suo insieme
Siamo confortati da tante cose è dato dal fatto che la nostra marginalità e più apparente che reale
La prova di ciò la presenza di tanti siciliani il
Meno buona dalla nostra società che certamente esiste questa diciamo buona società silenziosa ma operosa ma piena di ricchezza di pensiero e di sentimento europeista voluto fare costituire consentitemi dopo questo saluto che ha voluto appositamente Breve per dare anche poi qualche minuto di spazi dall'amico Basile che interverrà per conto dell'intergruppo federalista
Dell'Assemblea regionale siciliana
Aggiungere solamente un piccola annotazione più che altro di carattere personale su uno dei punti dell'appello che stiamo lanciando e cioè sul punto in cui si impegna questo comitato a battersi per un Europa per un'Italia federalista che implichi la valorizzazione delle autonomie
E la riflessione è quella di che vorrei chiedere un po'a tutto il movimento individuando le persone che meglio
E più opportunamente potranno sviluppare anche nei termini scientificamente più rigorosi
Della distinzione tra federalismo e autonomia io credo che siano concetti da maneggiare forse con un po'più di cura di quanto non sia stato fatto nell'appello
Perché ecco personalmente noi un po'anche per la nostra ormai
Quasi di di mezzo secolo tradizione autonomiste
Riusciamo ad apprezzare queste sfumature c'è l'autonomia è un qualche cosa cioè un potere di autogoverno che discende in ogni caso da una unità superiore già costituita mentre federalismo inutile ripeterlo è un qualche cosa che porta unità
Dello stesso livello a costituirsi in una unità superiore quindi ecco due procedimenti in versi per cui probabilmente occorrerebbe fare una riflessione un po'più approfondita su questo discorso dell'assimilazione che non mi ha molto convinto e spero poiché averne risposta
Da chi ha fatto questa stesura e probabilmente potremmo anche se del caso lievemente modificarla perché
Può essere opportuno esprimersi nei termini più rigorosi possibili in momenti in cui oltre tutto questa espressione si possono prestare a tanti equivoci a tante strumentalizzazioni da parte e di di di di forza di movimenti esterni al nostro e probabilmente anche contrastanti con il nostro un'ultima cosa e con questo concludo ciò che stiamo cominciando a fare ciò che intendiamo fare il nove aprile presso la sede dell'Assemblea regionale siciliana Palermo a Palazzo dei Normanni
La sede del più antico parlamento dell'Unione Europea attuale
Non dimentichiamo le queste cose che ci debbono dare questo senso
Di di di di fierezza o di partecipazione maggiore al processo di integrazione europea
Proprio terra esemplarità anche delle nostre istituzioni in questa sede presenteremo ufficialmente il Comitato nella sua composizione come si sarà strutturata da qui a queste sei settimane che ci separano da questa data
In contemporanea faremo un convegno di studi sul libro bianco di da loro cercando di sviluppare negli aspetti che maggiormente ci interessa né che sono quelli di così drammatica attualità in una regione anche come la nostra
E nello stesso tempo sotto questa sotto una nostra etichetta particolare di iniziativa europea siciliana con la quale domenica scorsa abbiamo appunto tenuta a battesimo il forum faremo una lunga e una nutrita serie di incontri la maggior parte dei quali già prefissati in tutte le scuole di tutte le Province siciliane che tutte molte scuole di tutte le Province siciliane
In incontri con molte associazioni di volontariato club di servizio
Associazione movimenti giovanili e così via
Speriamo di portare il nostro contributo come quasi sempre abbiamo fatto speriamo di mettere una pietra ulteriore alla costruzione
Di una migliore Unione europea e speriamo ecco che dall'Unione Europea dal federalismo europeo italiana
Anche nei confronti della Sicilia possa venire quel contributo di di pensiero di solidarietà
Di di di stima che tanto spesso non vediamo trasparire da tante manifestazioni a volte superficiali a volte non voglio dire cattive ma poco meditate
Di e di organi di stampa anche di di di pensatori di esponenti politici e del mondo della cultura
E dell'Italia e dell'Europa intera a voi comunque ecco il nostro impegno il nostro ringraziamento
Ringrazio il professor Montemagno e passo la parola per il Comitato pavese alla signora Pinuccia Balzamo che consigliere del Comitato di quartiere centro del comunismo via esponente anche del gruppo di Ivrea
Poi si prepari il cui
Riccardo la la pellicola pittorica
Ministero assorbito giustificazioni
O voluto occuparmi di un aspetto può appunto volutamente parziale in particolare per la del come del dibattito su come si arriva in Europa attraverso quali contenuti attraverso quali presupposti
Un po'spinta dal fatto che il dibattito politico politico televisivo di questi periodi ci ha ormai abituato a sentirlo dare i numeri proprio nel senso più classico del termine
Si avvicendano promesse di posti di lavoro situazioni taumaturgiche rispetto ai problemi dell'occupazione
Io ho una matrice ambientalista terre oltre che federalista e io ritengo che questa sia un'occasione irripetibile e unica di salvare le economie posti di lavoro attraverso dati così torna riconversione e cosiddette ecologica dell'economia credo che questo sia veramente il passaggio obbligato per uscire da una crisi
Credo che il passaggio alla discussione e la piena conoscenza e poi anche il dibattito sulla sul piano dello sia assolutamente indispensabile perché sono convinta come centinaia di altre persone come tutti qua dentro che da questo tipo di crisi non si uscirà assolutamente e ieri in un modo diverso
E occupato da comunicazione brevissima come dicevo volutamente parziale sull'intreccio che secondo e non ci deve essere appunto per uscire per arrivare devono sull'intreccio fra economia ed ecologia per uscire dall'Europa e per riuscire ad entrare in questa Europa con dei contenuti che siano effettivamente vanti
La riforma dello Stato italiano e della sua politica interna e internazionale sta avvenendo nella pericolosa illusione che sia possibile costruire e consolidare la democrazia in Italia
Senza occuparsi della democrazia in Europa e nel mondo che sia possibile costruire la democrazia prescindendo dalla risoluzione delle grandi emergenze che vive questo Paese
Disoccupazione e crisi economica in ben a mente degrado dell'ambiente questione morale inefficienza della pubblica amministrazione
Come cittadini siamo preoccupati del fatto che il dibattito fra le forze politiche abbiamo un'ora colpevolmente trascurato questi fondamentali nodi programmatici
Decisivi invece per ogni prospettiva di risanamento politico economico ambientale e civile stiamo attraversando una fase storica che è caratterizzata da grande mutamento economico sociali che terranno concretamente aperto il tema della riconversione ecologica dell'economia
La velocità con cui si sono verificati i processi de de industrializzazione le contraddizioni l'arretratezza dell'industria chimica italiana i drammi sociali conseguenti alla perdita dei posti di lavoro l'atterramento di un'industria assistita sbagliate devastante
Ci pongono davanti a un interrogativo di fondo
Questa disoccupazione di massa è causata da una crisi congiunturale per cui prima o poi sanato il deficit limitando i consumi se ne potrà uscire
Oppure ci si trova questa volta davanti a una crisi strutturale profonda di Bettino di un intero assetto economico da cui non si esce con una politica nazionale dell'economia
Ancora una volta catastrofisti noi pensiamo che ci si trovi davanti a questa seconda ipotesi
Tutte le politiche portate avanti negli ultimi anni a sostegno dell'occupazione hanno risposto un unico criterio di fondo
Quello delle grandi opere pubbliche e della cementificazione del territorio un settore di investimenti che ha portato danni immensi dal punto di vista ambientale
Oltre al non invidiabile primato del più alto consumo pro capite di cemento ottocento chilogrammi all'anno per abitante
Nettamente superiore al consumo che si verifica negli Stati Uniti nella Germania e nell'Inghilterra e non mi è sembrata Rita di infrastrutture interrompere rompere questa logica il passaggio obbligato per promuoverlo necessaria modernizzazione dell'economia che porterebbe vantaggi importanti sia sul piano sociale che ambientale
Ma è un passaggio a cui si oppongono molti elementi anche oggettivi difficoltà per lo stato di investire in servizi e produzione avanzate e soprattutto la strenua resistenza opposta dai gruppi che vivono di queste risorse prodotte da un mercato supera assistito
Che si fa forte anche della complicità peraltro abbastanza giustificabile di chi ne giustifica come un provvedimento a difesa dell'occupazione
Sembra che non ci si renda conto dei mutamenti rapidissimi che si stanno annunciando secondo uno studio OCSE il cinquanta per cento dei prodotti che si useranno fra quindici anni non esistono ancora
E che il sistema produttivo dovrà attestarsi a una politica economica fondata sulla promozione del Libano novazione tecnologica che già oggi costituisce per esempio il quattro virgola cinque per cento per la intera esportazione della Germania per esempio
E sull'impegno soddisfare grandi bisogni collettivi finora largamente penalizzanti a cominciare dall'ambiente
In questa scommessa risiede per noi la possibilità di superare in senso veramente nuovo l'alternativa posta spesso in termini astratti ideologici fatti lo Stato o più mercato
Ma se le nostre italiana appare del tutto impreparata una scadenza tanto importante le forze politiche che si candida un governante non mi sembrano molto più consapevoli
E la parola ambiente è ritornata ad essere un capitolo di programma elettorale insieme alle donne i giovani e i soggetti deboli
Deve farsi strada prima di tutto fra i cittadini perché ne chiedano contenuto rappresentanti un'idea di economia in cui siano sempre più i bisogni collettivi
Salute ambiente per primi tuttora inevase il volano di una nuova possibile espansione e di nuove possibilità occupazionali così come lo furono i beni di consumo privato nella fase precedente
Governare questa fase se non si vogliono a subire i meccanismi spontanei della crisi vuol dire progettare un futuro in cui si fa strada uno sviluppo il materiale una ricchezza fatta di benessere individuale e collettivo
I servizi d'informazione di produzioni e sottolineo le virgolette sempreché materiali e sempre più esigente in fatto di manodopera
Non dimentichiamo che in Italia il mercato del lavoro è fatto più un terzo di laureati e per due terzi e diritto appalti
E sarebbe bello se una volta tanto decidessimo di non disperdere queste risorse così come in passato abbiamo disperso tutte le altre per prime quelle ambientali
Ringrazio la signora Pinuccia Balzamo
Invito don Riccardo Lala che esponente del comitato torinese e rappresenta anche in dal comitato i Popolari per la riforma si prepari poi a intervenire
Il doc lodevole Filadelfio Basile che a nome del Gruppo federalista dalla sabbia siciliana
Per cominciare vorrei leggere o comunque citare il telegramma del sindaco di Torino il quale ringrazia per l'invito queste manifestazioni condivide i suoi obiettivi e si scusa di non potere partecipare
In secondo luogo vorrei fra relazionare rapidamente sulla riunione costitutiva del Comitato torinese che si è svolta il ventinove gennaio
A Torino ovviamente al comune al nella Sala delle Colonne presenti innanzitutto il vice sindaco e poi varie forze sociali economiche
Movimenti politici e associazionismo spontaneo non non credo sia il caso di citarli tutti quello che è importante né appunto che erano presenti ottantenne che tutte le componenti della succitato riminese
Dimostrando con ciò la consapevolezza di tutti quanti di quanto la crisi particolare momento particolare che vive la nostra città
Sia legato nel bene e nel male alle vicende del dell'Europa e della sua integrazione
Cito solo alcuni fatti che erano un po'lo sfondo in quella riunione e che sono stati ampiamente citati in quanto del tutto in linea con i temi della giornata cioè ricordo che Torino per la prima volta a fruito dell'Obiettivo due in quanto aree industriali in declino che da un lato è un fatto se vogliamo preoccupa molto preoccupante perché de di morte tiene anche lì dell'ufficiale seduto prendere atto di queste mutazione strutturale della nostra città dell'altro è un fatto che a un suo peso positivo nella maturazione chiamiamo nella coscienza politica europea delle città in quanto ci si è resi conto che la comunità europea ecco anche una strumento di solidarietà paradossalmente verso quelle aree che tradizionalmente sentivano abbandonate quasi ingiustamente dimenticate nel loro esigenze nonostante avessero problemi spesso superiori a quelle di altri
Seconda cosa che è stata punto ha caratterizzato questi questi ultimi mesi è stata la la l'ottenimento da parte del Città di Torino della Fondazione europea per la formazione nell'Est Europa
Che anche Quetta
A condizione che le forze politiche sociali e le imprese
E il Governo italiano sappiano sfruttare adeguatamente questa opportunità potrebbe essere da un lato un modo di di porre diciamo freno Aelle fenomeni di degenerazione economica della città e nell'altra un modo molto efficace per contribuire nello stesso tempo alla sviluppo economico covo che culturale della città e del nostro Paese e anche a quelle necessario indispensabile integrazione fra l'Europa orientale e occidentale prima il punto di vista culturale e poi da quello
Economico e politico
Nella riunione di Torino si è parlato infatti di sia di questi temi generali cui si parla anche oggi sia del futuro della nostra città
Dicembre coglie l'occasione proprio di questo intervento per far presente che al di là di quei due temi di cui vi ho parlato prima cioè il declino industriale come come diciamo occasione per innescare i processi di solidarietà previsti del diritto comunitario e al di là del la fondazione europea per l'Est Europa il destino del di Torino come grande città industriale riterrà mente all'avanguardia è strettamente legato al piano Dell'Oro
E alle politiche comunitarie intese proprio nel senso in cui sono state illustrate questa mattina medie come una presa di coscienza è una decisione politica fondamentale da parte degli europei che primo non vi è freno al declino culturale politico economico l'Europa se non attraverso l'Europa stessa secondo che è prioritario nelle politiche comunitarie
Affrontare il tema delle diciamo delle alte tecnologie o degli alti livelli di servizio per diciamo a riabilitare o risollevare le sorti dei settori in cui l'Europa era tradizionalmente eccellente o per creare delle nuove eccellenze giacente a questo come si è detto qualcuno ha detto stamattina
Gli interventi di accordi sindacali
Sono solo dei dei pannicelli caldi qualcosa per ovviare Adele temporanee in crisi di occupazionali ma non risolve un problema di fondo che è quello de hanno non sufficiente competitività non sono il Torino ma di tutto il nostro continente
Per cui dei fenomeni come quelli che stanno verificando Torino senta queste politiche si generalizza rane diventeranno il problema di tutti quanti
Dappertutto caldo l'ala dato che mi ero dimenticato che toccandola rappresenta anche una stazione nuova che ne è un altro che vuole dire perché è interessante che delle pubblico lo sa perché perché l'elenco dei comitati si allargano anche a tra poco mettiamo cioè in effetti forse dietro due parole delle Orhan questo interessante in questa sede perché voi state giustamente studiando
E sforzandomi di vedere nuovi elementi nuovi filoni di approfondimento delle federalismo ora la situazione è ora al per una situazione che è nato a Torino ma con contributi anche di alcuni persone in gruppi di città Vizzini della Francia soprattutto ed ha per scopo quella di far conoscere e di sviluppare il fenomeno euro regionale della nostra Area cioè come voi sapete esistono ormai in Europa una quindicina di euro regioni
Cioè di accordi di tipo abbastanza spontaneo fra enti locali a cavallo
Delle frontiere nazionali queste euro regioni non hanno competenze precise stabilite al diritto comunitario ma di fatto si occupano in modo più o meno efficace seconde le aree di vari aspetti dell'attività amministrativa che sono per loro natura transfrontalieri e cioè in primo luogo la gestione dei fondi comunitari per la cooperazione transfrontaliera la cultura l'ecologia
Il l'ambiente l'agricoltura i grandi trasporti
La nostra Euroregione si chiama Cottrau con note dei Tre Lai Bisazza occidentale comprende Piemonte Liguria Ronaldo
K e in tre cantoni svizzeri divo Ginevra e Vallese
I nostri Obiettivi sono pennuto di farla conoscere perché le loro regioni sono poco conosciuti e in secondo luogo di fare proposte su come migliorarne il funzionamento
Ecco credo che questo basti come informazione
Errato cioè
Cioè sottolineo purché insomma in questi comitati in fondo vogliono essere un tentativo di convogliare nella lotta per la riforma costituzionale della Unione Europea tutta una serie di iniziative che hanno colto che che nascono spontaneamente che sono indicano che c'è una grande vitalità
E in questa fase sia pure di crisi degli altri Stati e date europee strada di convogliare queste iniziative sul terreno appunto debellata l'Unione Europea di capre prevale anche facendosi corrente critica sovente non sono conosciute e fatto che avevano presentato in questa occasione
Possono essere modelli previste attive analoghe grazie ancora allora l'onorevole Filadelfio Basile che rappresenta come vicepresidente l'intergruppo federalista dell'Assemblea regionale siciliana e chiedere appunto deputato l'assemblea siciliana anche un nostro amico fatalista grazie presidente
Con questa giornata
Chiudo un giro
Che mi ha portato partito appunto da Caltagirone dove si è costituito come avete saputo Forum dal proprio domenica scorsa mi ha portato in Belgio a Brussel con una delegazione siciliana composta anche dal presidente della Regione dell'Assemblea
Fra l'altro un fatto la stanza
Nuovo per la nostra Regione sicuramente che parlamento una governo regionale vadano insieme in delegazione presso le istituzioni comunitarie
E questo per far presente la situazione nella nostra regione
Sapete sono in via di definizione i quadri comunitari di sostegno nell'ambito della riforma dei fondi strutturali per i prossimi sei anni cioè interventi per le regioni meno favorite fra le quali la Sicilia Obiettivo uno
Sono adesso di durata di sei anni si sta facendo la programmazione proprio in questi mesi e mi trovo qui ringrazio per l'invito abbiamo costituito un intergruppo federalista europeo presso l'Assemblea regionale siciliana
Al del quale fanno parte mi fa piacere sottolinearlo componenti almeno un componente per ogni gruppo parlamentare presente insieme all'Assemblea regionale
E credo che
Vanno stimolati questi comitati per la difesa dei diritti
Democratici della reale dei cittadini europei dalla Sicilia viene un sì ed una spinta
A procedere con veemenza verso il traguardo della Federazione europea
Consapevoli delle difficoltà presenti l'allargamento sedici può essere sicuramente visto con una difficoltà tentativo di ritardare il processo della Federazione europea forse maggior lo vede bene e lo spinge in questa direzione proprio proprio per annacquare
E le l'entusiasmo e ma siamo determinati a superare questa difficoltà possiamo ne siamo veramente convinti iniziare con un gruppo ristretto nella speranza poi di ampliarlo
Maastricht non ci ha soddisfatto e non ci soddisfa e vero adesso il Parlamento europeo conto un po'di più ho toccato per mano nella capitale belga
Come si siano messi in moto i meccanismi di codecisione e poi quelli di conciliazione ad esempio sulla ricerca scientifica Ger parlamentari gettato alcune proposte si sta cercando di mediare
Comperare un po'di più la il Parlamento vi è un potere di veto che potrà dare alla nuova commissione sostanzialmente può bocciare la nuova Commissione e il Parlamento europeo
Questo grazie a Maastricht ma in vista dei prossimi anni della scadenza del novantasette
E con inviti a non lavorare per un Maastricht due una versione nuova di Maastricht che sarebbe senza dubbio un fallimento lo dobbiamo chiedere qualcosa di più
E vogliamo mi piace ripeterlo
Perché la commissione sì e divenne il governo dell'Unione che sia responsabile affettivamente di fronte al Parlamento vogliamo che il Consiglio dei ministri diventi nel nostro progetti il Senato degli Stati e un Consiglio europeo presidenza collegiale dell'Unione
Dalla Sicilia chiediamo un programma europeo e federalisti madre del nuovo governo italiano con questa riforma in senso federalistico ma con una accezione Hamiltoniana del federalismo rigettando fermamente e lo diciamo da siciliani tutte le altre forme di federalismo che sono a federalismo separatismo
Questa in quest'area del Norditalia credo che ve ne siano di forme che non sono federalistica intensamente torniamo ma che invece sono sotto altra cosa
Il nostro federalismo e vuol dire superamento del nazionalismo e garanzia di responsabilità delle movimenti locali in un contesto di cultura della solidarietà mi ha fatto molto piacere che mai gli occhi stamattina abbia sottolineato come buona parte degli interventi e dell'Unione Europea rientrino nella nello spirito della solidarietà nella cultura della solidarietà
E in un contesto dicevo quindi anche di esaltazione della dimensione regionale della coesione economica e sociale ciò non vuol dire assolutamente che noi siciliani
Cioè di una regione ancora oggi in ritardo di sviluppo vogliamo appiattirci e guardare all'Europa come fonte di assistenze benevola considerazione
Siamo per una piena applicazione del principio di sussidiarietà
Vogliamo tutt'altro vogliamo che dal Sud dalla Sicilia da una regione con tassi disoccupazione elevatissimi ventuno ventidue per cento ed è disoccupazione soprattutto giovanile femminile e in parte anche intellettuale
Con un'economia in grandi difficoltà di cultura ancora oggi fonte di reddito occupazione in grande crisi
Con piccole e medie imprese non competitive in uno scenario sovranazionale ecco noi non chiediamo assistenza trasferimenti di risorse finanziarie sic et simpliciter
Proprio per non ripetere errori del passato vedi tutta la storia degli interventi nella cassetto Agenzia del Mezzogiorno e chiediamo con una veemenza estremo rigore nella politica monetaria ed economica del Governo italiano per rispetto dei criteri di risanamento della finanza pubblica previsti dal Trattato sull'Unione europea
In particolare il rapporto fra disavanzo e PNL limiti stabiliti e chiediamo occupazione sviluppo come previsto dal piano dell'ormai chiediamo che occupazione e sviluppo vengano create sulle interior in territorio europeo evitando discriminazioni che penalizzino le regioni periferiche
Noi chiediamo l'aiuta a diventare effettivamente competitivi
E non solo con riferimento all'arte Sud imprenditoriale ma competitive devono diventare le persone e anche le amministrazioni locali di è questo grosso problema della competitività della burocrazia del Mezzogiorno d'Italia
Noi vogliamo che si rafforzino alle comandi reti di comunicazione così come previsto proposto da dell'opera che non venga tagliato fuori per una decisione di governo di politica nazionale il Mezzogiorno perché noi veniamo più comune amico il nostro governo che in un ambito europeo alle istituzioni europee la nostra una cultura europea siamo per l'Europa delle Regioni il nove e dieci marzo si insedierà il nuovo Comitato delle Regioni previsto da Maastricht
E questo non occasione per far valere le ragioni delle regioni scusate il bisticcio di parole
E ci sono regioni molto forti nei nostri dei Paesi europei come sapete dalla Germania Belgio possessi tale in parte in Spagna
Credo che questo Comitato delle Regioni può veramente avere un ruolo molto importante costituire una spinta dal basso dalla periferia per l'Europa federale
Abbiamo avviato anche noi come Regione Sicilia del cooperazione interregionale con altre regioni
Europee mi fa piacere dire che la Sicilia entrato in un programma di cooperazione interregionale con ragioni francesi irlandesi con meglio e con la Guadalupa stiamo avviando rapporti con altre regioni ancora la Sicilia può essere in un contesto più ampio ambasciatrice d'Europa presso i Paesi mediterranei e anello di congiunzione con il sud dico questo proprio in un momento in cui il baricentro della comunità attorno a spostarsi verso il Nord Europa
Noi federalisti siciliani cittadini dell'Unione
Ce lo auguriamo
Ho avuto occasione di partecipare a una riunione a Bruxelles di emigrati siciliani
E questa parola non mi piace non dovrebbe più esistere all'interno dell'Europa la condizione e di emigrato purtroppo però ancora c'è
E di recente proprio in questi giorni contesto comunitario si è avviato
Tutte le le procedure per poter far votare i presidenti
Non cittadini nei paesi in cui appunto vivono credo che posso andare in porto questo progetto il più presto possibile il nostro sviluppo passa all'Unione Europea in una condizione di centralità mediterranea da valorizzare
E però l'obiettivo resta sempre la federazione europea che chiediamo con un impegno prioritario ineludibile a quanti ci vorranno governare credo che i nostri consensi il nostro appoggio dovremmo dare solo a coloro che si impegnano in questa direzione
Siamo per una Europa in cui vi sia un principio inderogabile che quello della della assunzione delle responsabilità a tutti i livelli questo va ribadito con forza
Come federalisti possano giocare un ruolo molto importante cioè monitorare l'azione dei governanti far sì che mantengano gli impegni assunti io questo nella doppia veste credo
Di poterlo dire avere sicuramente titola Pirlo e mi auguro che appunto nei prossimi incontri possiamo dire di aver fatto qualche passi in avanti per costituire la federazione europea grazie
Grazie onorevole Brasile prima di passare io Padova possono oratore dove fra Paulo brughiera per il comitato novarese è presente ecco perché si avvicina
Che rappresenta
Volevo dire pare molto interessante il riferimento fatto dalla Basile al Comitato delle Regioni istituito nell'ambito del Patto di Maastricht voi sapete appunto che che che che questo Comitato entra in funzione i di esso fanno parte rappresentanti dei delle regioni e dei Comuni allora ecco il Comitato torinese ha in mente un'iniziativa di questo genere dato che in Piemonte ci sono quattro rappresentanti piemontesi in questo comitato e il Presidente la Giunta regionale
Il presidente dalla provincia di Torino e poi in bilico come come sostituti ad ogni sindaco di Torino e mi pare il sindaco di Berselli ebbene noi li convocheremo
Cioè come Comitato io propongo ma insomma senza ed ha fatto riconvocheremo di fronte al Comitato allargato a tutte le persone interessate a questa tematica per sapere come questi rappresentanti piemontesi al Comitato europeo per le regioni intendono muoversi
Ecco una iniziativa del genere dovrà essere sviluppato in tutte le regioni italiane e ed europee perché cotto comitato delle regioni è molto importante ma rischia di farla finire del Comitato economico sociale
Che che voi sapete a scapito una funzione se non se una cittadinanza attiva che chiede accusato accoppiati personaggi che rappresentano cosa fanno chi chiede le delle verifiche periodiche questa cosa diventa dica poteri consultivi ma i poteri consultivi non vuol dire non avere potere d'influenza
Sì potere vengono usati rischia di sparire dal dimenticatoio ecco tocca a noi ecco un covo dei comitati
E fasi che questi rappresentanti locali in un logoro oramai comunitario siano stimolati al pari dei parlamentari anche se i loro corpi sono inferiori e quindi io propongo che che tutti i comitati
Localmente entro in contatto e che insomma chiedono a questi rappresentanti l'autore giovedì ecco cosa fanno e vengono a riferire detto questo la parola appunto al signor Paulo Bruguera che rappresenta il comitato novarese ed è anche esponente del Partito popolare italiano si ringrazio presidente
Io porto il saluto del Comitato novarese
Comitato che è stato promosso a da un'azione tenace intelligente del Movimento federalista europeo soprattutto dei giovani Federalisti Europei di Novara
Gruppo che ha portato nel dibattito culturale e politico della nostra città di provincia e anche un po'sonnolenta una rotta di vivacità e di approfondimento di cui noi citrino Parisi dobbiamo ringraziare molto
Questa origine ha caratterizzato un po'anche il tipo di gruppo che ha caratteristiche giovanili e soprattutto un gruppo di giovani
Anche se e fanno parte e sono state contattate associazioni gruppi movimenti e partiti forze politiche ma soprattutto ci sono dei giovani perché nell'Europa credono e credono nella la necessità di favorire una crescita culturale tra i giovani su queste problematiche soprattutto alla creazione di una coscienza europea
Tra i giovani affinché i protagonisti della costruzione delle strutture economiche istituzionali e sociali del futuro abbiano già in sé questa consapevolezza cioè che i problemi si risolvono in una dimensione sovrannazionale non è più sufficiente la dimensione nazionale per affrontare le grandi problematiche della convivenza sociale
E soprattutto Mira del comitato e favorire una cultura della partecipazione dei cittadini
Una partecipazione attiva alla formazione della opinione pubblica in in ordine a queste tematiche quindi se è importante il coinvolgimento delle forze politiche perché poi questi sono gli strumenti che convogliano l'opinione pubblica è anche necessario una formazione dell'opinione pubblica su queste su queste problematiche quindi attraverso lo strumento della petizione attraverso lo strumento della raccolta delle firme delle adesioni e di singoli e di associazioni attraverso l'illustrazione di questa petizione
Alle autorità cittadine
Attraverso la sollecitazione parlamentare europei uscenti della nostra circoscrizione nord-occidentale e quindi attraverso una coscienti di trazione da parte di questi esponenti politici del del loro compito
Attraverso un contatto con le forze politiche in ordine alle future elezioni europea affinché prendano coscienza dell'importanza di un personale politico motivato
In ordine ad una rappresentanza dell'Italia nel seno del Parlamento europeo ecco sono queste le attività che hanno caratterizzato i tre mesi di vita del del comitato a Novara
Abbiamo anche partecipato una serie come come realizzatori a una serie di iniziative di divulgazione sono state molto preziose perché hanno portato ad una elevazione del dibattito politico nella nostra città
Abbiamo avuto dalla ditta presenza del dottor Iozzo abbiamo avuto il presidente alla Camera di commercio di Milano il dottor Bassetti sono stati interventi che hanno consentito una una maturazione la diffusione di questi deve che è stata molto utile soprattutto ad un notevole pubblico un mondo notevole pubblico giovanile
Contiamo di approfondire ulteriormente questa attività di divulgazione con degli incontri
Sulle problematiche istituzionali ed economiche del Trattato di Maastricht e soprattutto degli approfondimenti su magari cogliendo anche il materiale è stato messo a disposizione
Grande accuratezza nella mattinata
Cogliendo questa occasione per illustrare il il piano del loro che rappresenta una una notevole base di partenza per un serio dibattito politico che non sia impostato sugli slogan ma sulle proposte concrete
Per uno sviluppo nella solidarietà ringrazio della dello spazio concesso mica buon lavoro
Ringrazio il dottor brughiera invitto
A parlare Antonello carissima collocare che rappresenta il Comitato Genovese
Ecco rivelarne la parola proprio
Si accomodi volevo leggere un telegramma che soltanto che voi conosciate
Impossibilitato a partecipare importante forum dei cittadini d'Europa rivolgo a nome dell'intergruppo federalista del consiglio regionale dell'Emilia Romagna
I migliori auguri di buon lavoro alla Corte d'Assise distinti saluti Alessandra Zagatti precedente dell'intergruppo per la vittoria così naturale per l'Emilia e la Romagna
Prego
Grassa per per questa occasione forum dei cittadini europei
Noi da Genova ci sentiamo europei da sempre soprattutto chi
Da sempre ha visto nel nelle strutture portuali
Voi un peso e voi oggi un'opportunità di slancio
Se in Italia vi sarà una porta politica
Dei porti
Che diventi un porto dell'impresa
E non più un approdo
Sic et simpliciter lo dobbiamo a questa vocazione europea anche finalmente Genova ma non solo si norma litania
Se ne è fatta partecipe però ringrazio
Chi ha organizzato questo Forum a Milano
Io sono qui la semplice veste di portavoce del comitato
Che si è andato a costituire negli ultimi mesi
Tra una tornata elettorale e l'altra Genova insieme ad altre diverse ma non moltissime città ha vissuto come voi ricorderete una Greco ha una certa passione nello scorso mese di dicembre una tornata elettorale già in quella sede
Alcuni amici del monito federalista europeo
Allargato l'invito anche a qui presente
Ma soprattutto ai candidati sindaci i quali hanno dato la loro adesione a quelle che erano le problematiche del Comitato il Comitato cento quattro temi
Va ben conoscete forse con un diverso ordine però al di là della federazione della della cittadinanza al di là del tema
Della disoccupazione giovanile cioè che le adesioni finalmente arrivano di Reno sono a Genova
A livello di cose da fare c'è quindi un orientamento
Cosa proporsi in termini organizzativi ma soprattutto che risultati raggiungere e se il risultato il comitato se un obiettivo Comitato sarà il posto è un doppio obiettivo
Abbiamo voluto far vedere e stiamo cercando di far passare il messaggio che aderire al comitato diventi per il singolo
Nell'insieme un'opportunità quinti è una sfida
Un'opportunità
Pertini vi aderisce di poter approfondire
E far valere certe esigenza certe necessità
Parlo ovviamente a titolo personale ma in particolare nella loro veste professionale rivolgendoci
Noi come comitato da associazioni ma non sono quindi a tutte le forze imprenditoriali e sociali del mondo dell'università mondo del lavoro io sono l'esponente del mondo del lavoro o sento parlare prima esponenti politici
Mi auguro che ci siano anche esponenti sindacali sociale del volontariato
Però abbiamo voluto impostare alla nostra azione a più fasi una prima fase facendo vedere che aderire al comitato di venti un'opportunità
Nello stesso tempo per chi vi partecipa in modo attivo quindi sul piano organizzativo come il chi vi parla una sfida una sfida perché proseguendo in quella che era la linea dettata da da visto detta Daloui sentita
Di di cogliere l'occasione con la costituzione del questi comitati di non ricalcare anche perché non è più necessario nonché forse se era sbagliato prima ma forse non è più necessario ricalcare il vecchio schema di costituire un comitato
Alla bisogna
Non so un comitato che in divenire come tutti perché andiamo a chiedere un'adesione quindi no l'obiettivo non è di arrivare a cento adesioni quindi non sul piano numerico quantitativo ma cerchiamo se sa fare presuntuosi
Qualitativo cioè vorremmo che gli amici che aderissero oggi al Comitato potesse un domani fare pronte anche quelle che sono le tematiche di fondo del mito federalista europeo
E quindi che il Comitato diventi da subito e lo è diventato un sede di dibattito se dibattito
E quindi di stimolo con i quattro temi da noi scelti
E di raccordo tra tutti i soggetti che partecipano in questo caso diventiamo siamo diventati supporto supporto per tutte le iniziative che sono già svolte nel frattempo e cioè una tavola rotonda non se un concorso per i giovani anche se l'abbiamo dato un adesivo una vuol un seminario
Di preparazione
Al al mondo degli insegnanti e un forum della Consulta europea che se danni esiste a livello di Regione Liguria
Sono iniziative che sono alcune in corso come il seminario verso gli insegnanti
Altre sta sono si sono concluse a queste iniziative hanno partecipato con accetta rispondenza in particolare mondo industriale il mondo
Sindacale
Oltre che l'università con con la quale mondo accademico e ma anche studenti fra i quali abbiamo da sempre ho un buon rapporto
Cosa dire lungo abbia Prato di un obiettivo di lungo respiro
Abbiamo però un obiettivo in vista anche delle elezioni europee
Con ciò senza sottovalutare la prossima tornata elettorale
Che anzi diventerà Polina cartina di tornasole
Ma nostro obiettivo immediato e di con i politici con gli esponenti politici di riuscire non propria siglare ma di ottenere un patto per un processo costituente
E con i cittadini per uscire iniziare e anzi ad avviare ma è già avviata un'azione per diminuire quello che è un deficit democratico che tutti noi sentiamo grazie
Ringrazio il signor care e documento doveva parlare signor Fiorello Cortiana assessore al Territorio che la Regione Lombardia e presidente dell'intergruppo federalista dalla Regione che però non mi pare che ci sia ormai no allora altro posto a nome del Comitato
Milanese e invito a parlare
Il signor Claudio Bascapè che invece è presente
Ma dunque il comitato milanese per i diritti per la difesa dei diritti
Democratici dei cittadini europei si è costituito in novembre mi pare di ricordare ed è significativo che questo
Merito di Lorenzetti di altri che ha lavorato in questo senso si è costituito alla presenza di federalisti di Francoforte chili onere di Birmingham
E quindi c'è stato proprio il tentativo di partire subito con un'azione non locale ma internazionale
Quello che vi dirò cioè quelle che sono le prossime mosse del Comitato come quelle che ha fatto
Qui in questi ultimi tempi hanno sempre cercato di essere saranno sempre azioni il più possibile condotte in questo in questa collaborazione Milano Francoforte Lione Birmingham in modo che ogni azione abbia questo effetto di moltiplicatore europeo che non è soltanto moltiplicare per quattro ma è dare tutto un altro peso politico
Al comitato hanno diritto moltissimi gruppi circoli culturali associazioni singole persone ed è molto significativo che l'arco delle adesioni è amplissimo copre una grande quantità di TTT opzioni di posizioni culturali e ideologiche politiche
L'associazionismo con il volontariato un po'tutti i settori e si sta continuamente allargando
E non è solo un'adesione formale perché in alcune azioni per esempio nell'operazione fax di pressione sui parlamentari europei c'è stato una larga collaborazione di molte molte associazioni
Appunto una delle azioni che abbiamo fatto anzi finora direi la forse l'unica è costata questa del della pressione sui parlamentari europei per quel progetto di Costituzione di cui si è parlato anche questa mattina
E e anche se non abbiamo motivo di essere poi molto soddisfatti di questa e di questo sì ma che ha dato il Parlamento europeo però abbiamo l'impressione che senza questa azione di di pressione che non è partita solo da Milano ma presente anche da Francoforte Lione e mi pare anche da Birmingham
E da tante altre città anche tra i dai comitati qui rappresentati senza questa nei pressi di pressione probabilmente avremmo avuto in Parlamento europeo un risultato o del tutore
Credo che dunque abbiamo ci sta pensiamo pensiamo a delle azioni che si potrebbero fare anzi che si faranno senz'altro prossimamente
Una sarà un'azione sui candidati al Parlamento europeo per perché prima delle elezioni di giugno si schieri no apertamente proprio contro un ruolo costituente del nuovo Parlamento e non dimentichiamo che ruolo costituente del nuovo Parlamento non è il solo dettato dalle aspirazione dei federalisti o dalle o dal buonsenso e dalla ragione ma anche dal calendario perché il novanta sei è l'anno della revisione delle strutture già stabilita
Dal Trattato di Maastricht quindi se il Parlamento europeo non affrontano si prepara e non butta il suo peso in questo in questa fase che obiettivamente sarà una fase costituente ma potrebbe essere anche vuota
Se il Parlamento non fa questo non è all'altezza del suo compito quindi la prima cosa che i candidati alle elezioni europee
Si pronuncino sappiamo che questi pronunciamenti servono fino a un certo punto però il fatto stesso che a loro si chieda da comitati molto rappresentativi dove una grande quantità di associazione di gruppi di circoli rappresentata un impegno in questo senso è sicuramente uno porre allora l'attenzione sul punto cruciale ecco io vorrei anche mi fa piacere di Stasi che adesso non ci sia Cortiana vorrei ricordare una cosa che mi ricordo ha detto lui all'ultima riunione del comitato che è stata in gennaio
Diceva giustamente possiamo pensare a molte cose come tema di rivendicazione di questi comitati dei cittadini per esempio i diritti del consumatore la tutela dell'ambiente tutte cose che hanno bisogno di un quadro europeo però dice questo vi è come il contorno o il formaggio sopra la minestra bisogna chiederla mi testa perché vede il piatto forte e il piatto forte è la Costituzione e tutto il resto viene dopo e detto questo da un ambientalista e molto significativo
Aggiungo che
Un'altra cosa evidentemente alla pressione sulle forze politiche italiane il discorso che oggi si fa confronto tra le forze politiche italiane su un piano europeo federalista
Del governo mi pare che al consenso proprio unanime del comitato quindi questi obiettivi dell'attuazione tempestiva e possibilmente anticipata dei trattati di Maastricht questo impegno sul piano del loro che ancora troppo Mompiano senza un fronte preciso che lo sostiene e questo impegno perché l'unione federale europea si faccia anche tra un nucleo ristretto di Paesi e l'URSS l'unica strada d'altra parte per poter creare un'unione federale evidentemente quella questi sono obiettivi condivisi
Da tutto il comitato
Aggiungo
Un'ultima cosa e che ho detto associazioni gruppi circoli eccetera anche numerosi personalità singole anche numerosi parlamentari
Alcuni qui presenti come la cassa Maniago la rigetta
La catasta mi pare che stamattina c'era Pellicano che pure aderisce al Comitato che altri che probabilmente dimentico ma che appartengono a schieramenti diversi ma si riconoscono nell'obiettivo del federalismo
Ringrazio Claudio Bascapè rispetto a parlare Francesco Franzoni a nome del comitato di Pescia
Anche la nostra sì città si è di recente costituzioni tanto non abbiamo puntato più che sulla scia dei comitati per l'Europa
Di cui avevamo già esperienza negli anni passati a un qualcosa di nuovo che portasse cercasse di portare almeno il momento successivo
Una mobilitazione temporale nella migliore tradizione su vogliamo anche del Movimento federalista perché ci sembrava che di con l'innesto della cittadinanza europea sia necessario fare questo questo passo ulteriore
Rispetto rispetto all'esperienza che sono stati che sono state introdotte fino adesso
Ne abbiamo avuto una decisione diciamo molto anche rispetto a a tutte le associazioni politiche culturali dirimenti città abbiamo avuto la la la presenza del sindaco la presenza il sindaco ha dato la sua adesione di una cosa che mi piace sottolineare che anche questa nella migliore tradizione delle messi
Il diciamo il tavolo degli iscritti è stato molto anche se montati dalla dalla lega lombarda fino al PDS
Abbiamo impostato la nostra politica su tre punti di vista su tre direttrici molto molto precise
Una e Italia federale in un'Europa federale sarà un convegno che vogliamo tenere entro entro la fine di marzo a Brescia come in altre città
Un'altra in una prospettiva diciamo così di diffusione della conoscenza rispetto alle tematiche del trattato di Maastricht
Infine un'azione molto specifica e che vogliono fare più pungente rispetto al passato
Di azione di selezione dei candidati nei confronti di quella che sono le prospettive delle elezioni europee
Non so una cosa che volevo dire
Una mia esperienza personale che voglio portare all'interno del Comitato
Rispetto così
Ah certo esperienza è successo anche in passato e soprattutto in questa in quest'ottica di maggior selezione
Qualche anno fa e venendo proprio che le stelline per un convegno elementi abbiamo incrociato in un'altra sala delle stelline convegno di un di un partito
E c'era un rappresentante un parlamentare europeo che si stava parlando un gruppo di donne europea
E lo introduceva fra l'altro nemmeno saputo poi che un parlamentare che in realtà a a Strasburgo non c'era andato quasi mai
Che lui introduceva dicendo che lei non vogliamo un'Europa rossa non troppo comunista noi non vogliamo un'Europa bianca vogliamo un'Europa rosa rispetto tutta questa serie di pagliacciate che ci siamo ritrovati a Strasburgo negli ultimi tempi
Il rispetto soprattutto all'atteggiamento chiama certi mass media nei confronti della nei confronti della nostra lotta noi come comitato di Brescia s'd'accordo fra tutti i partiti
Abbiamo detto che abbiamo raggiunto diciamo un comune accordo Chienti il momento di dire basta
Nella riunione l'esempio che ne ho avuto mercoledì io ho introdotto veramente la discussione dicendo che punto secondo me è uno scandalo che nel durante la ministra suburbio si è parlato del sette otto febbraio si è parlato della Costituzione europea in tutti i mass media non è uscito altro che il discorso pur rispettabile del della faccenda degli omosessuali
I rappresentanti dei partiti si sono detti stupiti perché loro oppure rappresentanti di partiti erano completamente all'oscuro di questa di questa faccenda che era la costruzione europea
E tutti hanno convenuto che questo è un fatto particolarmente grave che in in Parlamento europeo si parla della costituzione europea e i rappresentanti così i mass media non tirano fuori altro che questa faccenda
Anche in quest'ottica ambiguo ne abbiamo visto l'anno la nostra lotta all'interno dei comitati grazie
Ringrazio Francesco Franzoni adesso io ho terminato questo Elenco porose ci sono altri comitati che presenti
E il cui rappresentante voglia prende la parola lo possono fare
Io ho avuto elenco di persone che si erano iscritte ma se siete frattempo è arrivato qualcuno qualche altro esponente di comitato e volesse diversi in due parole
La la la propria esperienza
A cosa sarebbe
Mi pare di no
Così
No era capire allora ha catturato allora Gastone Bolzani che parla per il Comitato fiorentino
Io ero un po'restio a prendere la parola perché insomma sono un federalista dopo che io avrei preferito che qui a nome del Comitato avesse parlato un rappresentante delle tante associazioni che hanno aderito al comitato però siccome non il Comitato l'abbiamo costituito solo lunedì prossimo di questa settimana
Non abbiamo nemmeno nominato un responsabile di questo Comitato un coordinatore
Quindi mi sembrava un po'prematuro invito al qualcuno venire qui a parlare perché tra l'altro avrebbe dovuto questo qualcuno esprimere quello che era il pensiero di tutti gli aderenti al comitato allora la mia vuole essere solo una nota voglio darvi sono nota informativa con per dire che anche a Firenze si è costituito
Il comitato diciamo che gran parte del lavoro è stato fatto dei giovani
Le quali però e quindi come giovani la loro tendenza è stata quella di mobilitare le soprattutto le organizzazioni giovanili ciò non toglie però che abbiamo avuto anche adesioni di raggruppamenti di forze di indirizzi isolati di persone isolate rappresentative del mondo della cultura diffidenza abbiamo il filosofo Sergio Moravia
Il preside della facoltà di Scienze politiche
Altri docenti universitari
Tra le adesioni significative l'adesione della il Cré perché nella persona del suo presidente che è anche il presidente del Consiglio della Regione Toscana presidente della provincia di Firenze il sindaco di Firenze Morales
Perché l'elenco si farebbe molto lungo insomma ma ciò non toglie che non si riteniamo ancora soddisfatti
Della composizione di questo Comitato perché restano ancora molti associazioni da contattare debba fare entrare abbiamo comunque già deciso alcune azioni di questo penso sia opportuno parlarne o riferirvi insomma
A Firenze ci sono tre collegi per le lezioni
Della Camera dei deputati in ogni collegio ci sono quattro candidati ufficialmente abbiamo già ottenuto dalla quotidiano la Nazione all'uso dell'Auditorium per fare un incontro della prima circoscrizione e lì abbiamo Luigi Berlinguer altri insomma
Nella seconda circoscrizione la terza circoscrizione anche di abbiamo già presi contatti nei prossimi giorni si farà quest'incontro
A nove del Comitato appunto per la difesa dei diritti democrazia ci perviene europee abbiamo come candidato i socialisti il ministro Spini cui c'è oggi quello della in C del dizionario debutto insomma
Ci sono cominciati a muovere una
Un'altra iniziativa sarà quello adesso dico che appunto di interessare questi queste organizzazioni giovanili perché c'è l'UNESCO ci sono poi tutte le organizzazioni di volontariato
Per farvi partecipare alle manifestazioni che si terrà a Bruxelles nel marzo prossimo ecco io volevo limitarmi a portata di questo contributo spero la prossima volta di far parlar qualcuno che non sia appunto un federalista perché è scontato federalista queste cose grazie
Ringrazio Casturà Bolzani
C'è qualche altro come tatto
Che intende perché non è ancora intervenuto intende intervenire
Mi sembra di no allora nel concludere
Questa sessione voglio dire due parole ma veramente duro peccato di riteniamo due parole ma veramente due parole
Brevissime
Su un'opportunità di intervento che i comitati hanno nella prossima campagna elettorale europea
Per i comitati devono intervenire ovviamente Della capanne farlo Coppelia per cercare d'imporre il più possibile a che sia sia una capanna tra loro pena
Si interessi di questioni relativa all'integrazione europea e da un po'di questioni che non hanno niente a che fare cosa che normalmente molto spesso a vivere
Ora un'occasione d'intervento e poi tanto voi sapete che in Parlamento europeo
Sa pochi poteri non è che non c'è nessun potere ma ha poteri in gran parte esultato consultivi il dico decisione legislativa molto limitati passa un potere che è importantissimo che è scappato di mano ai governi un potere no introdotto dal tatto rimaste ma dall'Atto unico europeo
Su cui io sono convinto che le il governo se ne sono accorti ed è il potere di dare il parere conforme all'allargamento non si può fare l'allargamento e la comunità nelle anche trattati gestazione senza che il parlamento a maggioranza assoluta dei suoi membri oggi sono cinquecento e per trenta quindi duecento e sessantacinque
E dia il suo parere è favorevole
I che Prato vuol dire che c'è una minoranza di blocco non tanto alta perché al Parlamento europeo non parteciperò mai più di trecento seicentoquattro persone quindi Fazio entro e chiedo cinquanta deputati ben determinati possono bloccare l'allargamento della Comunità europea
Questo è un potere enorme che può essere utilizzato in modo molto valido come dire più facile per esempio perché se che l'allargamento che in vista e il parere il Parlamento lo deve dare il parere favorevole ora il Parlamento europeo se vuole farsi valere deve subordinare il parere a appunto all'allargamento all'avvio della approfondimento per evitare che l'allargamento secondo una strategia di cui oggi portata avanti soprattutto dal governo britannico non dal popolo britannico ma dal Governo britannico dai danesi ed altri che la strategia di allargare senza approfondire tre diluirà la comunità
Europea in un ampio dal libero scambio o di se crea pudiche questa strategia per bloccare questa strategia il Parlamento europeo dovrebbe dire appunto
Accettiamo l'allargamento vogliamo l'allargamento ma a condizione ci sia un simultaneo approfondimento cioè che ci siano che sia messa in moto ci ha messo in moto un processo di approfondimento
E quindi una procedura che lo renda possibile perché l'approfondimento
Formalmente previsto dalla conferenza interrogativa del novantasei ma che avverrà in termini puramente intergovernativi con decisioni e ratifica unanimi parlamento lo dovrebbe dire questa conferenza deve trattenersi sulla base di una procedura democratica
Il Parlamento europeo deve parteciparvi e le celebrazioni dove fra maggioranza e la ratifica deve stare a maggioranza cioè di paesi che non vogliono andare avanti resta nell'Unione europea di Maastricht
Ma non impediscono ad altri paesi di andare avanti verso uno di carattere federale
Sì che si tratta di chiedere appunto nonché si faccia questa riforma prima non c'è tempo ma che la prossima conferenza di riforma si svolga sulla base di appunto un una procedura modificata le alternative
Sono molte si può dove chiedere che nei trattati di adesione ci sia una modifica
E dell'articolo l'ulteriore ex articolo centotrentasei del trattato CEE sulla sulla revisione si può chiedere anche una specie di allegato come dichiarazione solenne dei governi che si impegnano in questa confezione novantasei ad usare questa appunto procedura democratica e fondata sul voto è a maggioranza ci sono varie formule ma Parlamento su questo ha un potere enorme che basta che sento cinquanta deputati al massimo si organizzino bloccano l'allargamento l'allagamento corrisponde a un forte interesse economico e politico dei Governi lo bloccano non per fare avere un'Europa chiusa a perché l'Europa si allarghi effettivamente perché se l'Europa si allarga senza approfondirsi
E i nostri amici dell'Europa diciamo così occidentale e dell'Europa e centrorientale entreranno non dalla Comunità europea ma nel nulla quindi è un inganno quindi questo è un discorso fatto i da Alleanza coi popoli dei paesi che voglia fare la cometa europea
Qui c'è un potere reale ora dato che il parlamento ha un potere reale così importante
Nelle prossime campagne tonale noi diamo ricordi sei candidati chiediamo ai candidati cosa volete fare e così via uno strumento per verificare la serietà di candidati primo e chiederei candidati ciascuno di voi può farlo ai vari comizi sapete che avete questo potere
Se questo candidato
Facilmente non sa che ha questo potere li si mette la croce e si fa campagna perché non venga letto pre questo è un cialtrone evidentemente Rosaria e qual è il potere più importante del Parlamento europeo se lo fa lì si chiede che impegno assumi
Perché questo non poté se tutto ed io mi impegno a a risolvere la questione all'occupazione a rendere il mondo più bello c'è tra è un bell'impegno ma insomma se non potrei farlo nessuno potrà fatti critiche molto ma qui c'è un punto un punto centrale è un potere effettivo
Di subordinano allargamento l'approfondimento che impegna assumi sulla base di questo impegno che qualificante poi dovremmo dire votate solo i candidati che ha avuto questo impegno mi pare che se i comitati
E dei cittadini europei intervengono in modo sistematico
In in Italia e in Europa dovunque presentando queste domande in modo sistematico questo avrà una forte influenza potrà contribuire tanto come minimo a far sì che i deputati Santino il loro potere il che sarebbe da qualche cosa sarebbe ma comunque anche a ottenere che poi nel Parlamento prossimo letto
Che dovrà poi votare il parere conforme appunto ci si si formi questa questo gruppo capace di subordinare appunto il parere conforme all'avvio effettivo vincolante
Dell'approfondimento tramite una procedura che lo renda possibile perché come dico
Se se se la la prosa conferenza verrà col metodo di Masters non si avrà nessun approfondimento ma anzi semmai un ulteriore indebolimento
Delle dei trattati come tale quindi quanto mi sembra è un una opportunità di intervento che io suggerisco ai comitati il che non esclude auspicata seri interventi ma questo è un impegno estremamente preciso a questo punto io ringrazio e coloro che sono intervenuti il pubblico noi abbiamo una nuova sessione adesso dedicata esponenti delle forze politiche
Direi che interrompere per non più di cinque minuti in modo da cambiare la presenza di quindi alle quattro e il venticinque rigorosamente si recò mensa si passa alla terza e ultima sessione del Forum oggi
Come
Eccetera o meglio sulla sua
Nostra seconda sessione pomeridiana
Desidero ringraziare
C'è fuori ancora molta gente
E allora
Io incomincio sceneggiature
Vi devo segnalare due cambiamenti rispetto al programma che avete ricevuto
La lega nord rappresentati in questo tavolo rotondo del senatore Marcello Staglieno vicepresidente del gruppo senatoriale
Mentre il Partito Popolare rappresentato dall'onorevole
Maria Luisa Cassano Magnago
Prima di dare la parola agli oratori enti in particolare Guido Montani che introdurrà il dibattito desidero soltanto richiamare le ragioni che ci hanno spinto a a convocare nel quadro di questo forum
La tavola rotonda
Non è certo il caso di ritornare non ci ritornerà nessuno sulle ragioni che rendono centrale è urgente il problema dell'Europa questo è stato il tema che in ultima analisi è stato trattato questa mattina con argomenti di una tale evidenza che
Rendono assolutamente superfluo ritornarci
Il problema che dobbiamo affrontare è quello di come arrivare ad affrontare in un modo concreto e decisivo il problema dell'Europa
Il problema dell'unità politica dell'Europa ed è un tema tanto più scottante tanto più
Difficile da trattare in quanto noi siamo reduci da un
Episodio che ci fa pensare
Cioè il parlamento europeo si è posto nel corso dell'ultima legislatura il problema di
Discutere sul sul
Costituzione da dare all'Unione Europea
Questo problema è stato discusso per commissione istituzionale è stato elaborato un testo furti prostituzione questo testo di costituzione
E arrivati in plenaria
Il Parlamento europeo che l'organo nel quale i federalisti da sempre hanno riposto tutte le loro speranze che
Viene considerato dei cittadini che pensiamo all'Europa come il motore del processo il Parlamento europeo non ha trovati in serra forza o il coraggio malgrado agli sforzi encomiabili che ne riconosciamo senza riserva
Dire la alcuni sinceri federalisti che agiscono all'interno del Parlamento europeo
Tra i quali io non mi mi onoro di citare
L'onorevole tersa Maniago
E non è stata sono state ed è l'onorevole agli enti
Del resto sono state accompagnati in questi loro sforzi dal un una nutrita per pattuglia di ai deputati europei malgrado gli sforzi di questi amici il Parlamento europeo ha deciso sostanzialmente di rinvia di prendere atto dell'esistenza di questo progetto e di rinviarne la decisione al parlamento che uscirà dalla prossima elezione
Ora i federalisti hanno reagito in modo molto vivo a questa sconfitta del Parlamento europeo condannando in termini in termini decisi questa non decisione
Ma ha condannare non è sufficiente bisogna riflettere bisogna anche a cercare di capire quali sono le ragioni che sono state hanno determinato questo comportamento del Parlamento
Ora io sono convinto i federalisti generare sono convinti che la ragione fondamentale vada proprio ricercate nell'isolamento nel quale il Parlamento europeo si trova a lavorare isolamento che è tale per cui certo con i deputati particolarmente consapevoli possono a mantenere posizioni
Decise coerenti ma la massa dei deputati europei lasciata sola dalle forze politiche che li dovrebbero sostenere privata di indirizzi e di incoraggiamenti praticamente si lascia a trascinare dall'inerzia dall'euroscetticismo imperante e quindi si trova praticamente nel impossibilità
Di decidere addirittura di prendere coscienza nelle decisioni da prendere
Ora questo è il problema e questa è la ragione per la quale noi abbiamo invitato le alcuni autorevolissimi rappresentanti delle forze politiche
Italiane a riflettere con noi su questo tema noi sappiamo perfettamente ci rendiamo perfettamente conto che le forze politiche italiane sono apprese da un certo tipo di logica per sopravvivere per rafforzarsi
Devono inserirsi nell'equilibrio politico italiano di agire nel quadro dell'equilibrio politico italiano e questo le porte in un certo senso considerare come marginale il problema della unificazione politica dell'Europa ma d'altro lato il problema dell'unificazione politica dell'Europa è il problema centrale del nostro tempo l'Europa sopravviverà o Morra secondo che essa faccia la scelta
Del federalismo o del nazionalismo
Quindi noi ci troviamo di fronte a una o un a una serie di interrogativi cioè se non sono i partiti politici che si occupano di queste cose chi può occuparsene a parte i federalisti che sono una sparuta pattuglia di avanguardia e dobbiamo sperare che l'Europa si faccia da sola
O dobbiamo semplicemente a rinunciare all'obiettivo del unificazione politica dell'Europa o dobbiamo sperare che questa logica che spinge i partiti a occuparsi prevalentemente del potere nazionale Possa Ucci argomento essere rotta i partiti politici e le forze politiche riescano a dedicare una
Quote rilevante delle loro energie delle rotte delle loro potenzialità a ad operare perché l'Europa ci faccia intenti
Questi sono le ragioni che ci hanno spinto a una invitare
Gli i rappresentanti delle forze politiche italiane a partecipare a questa tavola rotonda la quale sarà introdotta da Guido Monzani invito subito assieme alla tribuna
Dopodiché dopodiché i i violatori prenderanno la parola nell'ordine nel quale sono elencati nel programma
O io so che alcuni degli oratori che hanno avuto una cortesia di partecipare questa tavola rotonda hanno dei vincoli di tempo comunque alcuni di loro rimarranno fino alla fine quindi dopo il primo giro di interventi e io suggerirei di contenere nel Dimitri temporale di dieci minuti per ciascuno
Io inviterò il pubblico a fare
Direi non tanto degli interventi quanto delle domande perché obiettivamente i nostri tempi sono stretti
Dopodiché di di oratori risponderanno e faranno ulteriori considerazioni nell'ordine inverso rispetto al quale avranno parlato nella prima torna dà quindi la parola Guido Montani per l'introduzione
Si chiede il mio compito quello di chiarire anche la funzione di questo Forum perché un forum di cittadini europei si riunisce
E cerca di avere come interlocutore la una classe politica impegnati in una campagna elettorale italiana
Ecco questo io penso che sia una questione cruciale che ci poniamo noi cittadini europei che partecipiamo alle elezioni italiane ma che si devono porre era anche i partiti
Perché questo è un problema appunto è un è il problema cruciale è il problema che sta alla radice della della mancata costruzione dell'Europa
Del resto chi segui dibattiti iniziale di questa campagna elettorale chi segue la i dibattiti sui giornali sulla stampa io credo che abbia una impressione abbastanza deprimente del tono del del dibattito noi c'è un privilegio assoluto dei temi che riguardano il potere le alleanze ma i cittadini ai cittadini non viene assolutamente spiegato
Il contenuto quali sono i compiti che devono affrontare che devono affrontare il prossimo governo quali sono le le le responsabilità
Decisive per il futuro degli italiani abbiamo un Europa che è assediato dal nazionalismo abbiamo la guerra in Jugoslavia
Abbiamo i problemi della disoccupazione ma quali forze politiche hanno seriamente affrontato questi problemi cercando di dimenticarla cercando di dare delle risposte significative che partecipato la tavola rotonda questa mattina si è reso conto che il progetto dello il piano del nord per l'occupazione e lo sviluppo a questa prospettiva
Il piano dell'ONU offre effettivamente una visione nuova del processo economico sociale in fondo Ilte alle loro apre una finestra su un nuovo processo storico è una una tappa nuova terra dalla della fase delle ma ci fazione del lavoro
è una fase nuova in cui noi vediamo la prospettiva di un un lavoro che si emancipata sempre più della fatica del lavoro parcellizzato del la possibilità di
Ridurre l'orario di lavoro in Europa
Di affrontare un modello di sviluppo ecologico tutte queste prospettive di avere un grande piano di investimenti europei un piano di investimenti che lady non soltanto i pesi europea Traverso punto le grandi reti di tiri di comunicazione
Altra le specie delle grandi autostrade ma che colleghi i Paesi europei Koné
L'Est europeo con Mosca e così cioè si ha l'impressione che ora leggendo il piano dell'ora
Semplicemente sfogliandoli capitoli che si apre una grande prospettiva di progresso per la Società europea
Ebbene questa prospettiva di progresso si aprì in Europa non si apre in Italia e questa è la ragione fondamentale
Che imprigiona il dibattito politico italiano se il dibattito politico è soltanto sulle posizioni di potere sulla spartizione sulle alleanze
Sul sulle sulle sulle è vero sulle quantità di poltrone che possono essere occupate nel Parlamento da questo o quel partito state pur certi che cittadini italiani avranno un metro una continueranno ad avere un'impressione deprimente del dibattito italiano
E la politica in Italia sì o no rinnoverà solo superficialmente l'Italia
è in una fase difficilissima in una fase di confusione in una fase che è necessaria perché appunto il passato delle passare dobbiamo affrontare il futuro
Ma non c'è un futuro per l'Italia se l'Italia non sa guardare all'Europa e se l'Europa non si comincia sì appunto se l'Europa non comincia a progettare il suo futuro
Quindi il piano dell'ora è un piano importante stamattina se ne discuteva perché
è un Piano di Governo per l'Europa si diceva un piano politico offre finalmente una prospettiva nuova perché il Trattato di Maastricht ha creato le grandi istituzione le grandi direttrici per arrivare all'Unione economica monetaria
Ma il Trattato di Maastricht è stato un compromesso faticoso e poi vedremo perché questo compromesso faticoso si è fermato metà ha dato scarsi poteri il Parlamento europeo
Ha creato le premesse appunto del risanamento economico e bisogna mettersi nella prospettiva che l'Italia deve osservare i parametri di Maastricht perché non è pensabile che un Paese
Che occupa pur una posizione importante in Europa di un debito pubblico che arrivi grosso modo questo verrà all'inizio del del del
Quando strappato al Trattato di Maastricht a metà del debito comunitario che è chiaro che un Paese come l'Italia non può disse stare le finanze dell'Europa e sotto questo aspetto hanno perfettamente ragione i Paesi europei che ci chiedono di risanare la finanza pubblica d'altro lato risanare la finanza pubblica non vuol dire rinunciare a politiche per l'occupazione
La l'occupazione non si crea stampando moneta e il piano Delors ci insegna anche questo che le vie nuove e per creare occupazione sono diverso appunto sono
Sono le vie che devono aumentare la la la produttività del sono le vie che interetniche così
Sono Lilin grandi investimenti nelle nelle nell'istituzione educativa e nella scuola sono soprattutto queste questa nuova prospettiva della politica appunto di mutande di una politica ecologica che favorisca la diminuzione del costo del lavoro
Aumentando le risorse il costo delle risorse ambientali quindi questa prospettiva del piano del Nord deve entrare anche come una prospettiva di governo
Di governo per quanto riguarda il il governo italiano
Ma appunto qui e veniamo al problema cruciale se effettivamente e siamo arrivati a un tale al punto in cui l'Unione monetaria finalmente non ha soltanto questi aspetti di contenimento dell'inflazione di risanamento della finanza pubblica
Di quel prospettiva della moneta europea di creazione di un grande mercato ma di un grande mercato in cui non si intravede ancora chi ne trarrà beneficio il piano del Nord effettivamente un Piano di governo in chi è che cerca anche di ripartire i benefici tra i cittadini europei che collega appunto il futuro
Di ciascuno di noi con delle prospettive serie di occupazione di sviluppo
Ma un piano di governo può essere realizzato appunto noi diamo un Piano di Governo per l'Europa e tutto sommato non abbiamo un governo europeo
Perché e la la l'osservazione che si può fare empire che banale
Dello rappresentato questo piano
De Nora abbandonerà la Commissione europea non sappiamo chi succederà dello anzi vi sono già voci di alcune appunto di alcune candidature impossibili candidatura commissario europeo ma non ci ha fatto la certezza che questi candidati
Alla successione di Dell'Oro avranno la stessa volontà di tenore di portare avanti questa battaglia quindi il punto con e il punto è sostanziale
Il governo alla il governo espressione di una volontà politica ma in ogni istituzione in ogni in ogni Stato democratico non esiste un governo che possa imprime una volontà al processo di sviluppo il processo di mutamento al processo di orientamento delle grandi forze produttive se questo governo non è sostenuto da ampia da maggioranze parlamentari
E tutto questo avviene se c'è lotta politica si ci sono schieramenti se ci sono maggioranze e opposizioni pensate appunto a cosa succede in uno Stato in Italia quando di ad approvare le la
Le la la finanziari cioè le grandi linee di di redditi le candeline distesa quindi di di di di di di di sviluppo di progresso eccetera di per quanto riguarda l'Italia avete appunto lo scatenamento degli interessi perché ciascuno vuole tirare dalla sua parte
Ora un dibattito del genere in Europa non c'è in Europa c'è il silenzio in Europa si ci sono delle prospettive che potrebbero essere e rivoluzionari rivoluzionari che potrebbero cambiare la nostra vita quotidiana ma in Europa c'è il silenzio
La stampa Tarcento le istituzioni europee lavoro nel silenzio dello ska e del resto lo stesso piano dell'orto che è stato approvato dal vertice gli dissi di dicembre è già caduto nel dimenticatoio e noi non sappiamo se potrà essere realizzato pedate un piano che comunque implica una serie di impegni per almeno un decennio quindi e è necessario che si sui manifesti una forte volontà politica di sostenerlo
E questa volontà politica di sostenerlo deve valere per il prossimo decennio perché non si possono fare investimenti quest'anno e poi non più l'anno successivo e così via di seguito ancora
Quindi questa è una situazione
Che mostra punto la debolezza e il fatto che effettivamente ci troviamo più in una situazione in cui la volontà politica europea manca e perché manca la volontà politica principale l'insegnamento di spine la volontà politica
Negli Stati nell'istituzione politiche sono le istituzioni sono le istituzioni se non ci sono le istituzioni non e se non c'è la lotta politica che sostiene le istituzioni appunto non non si manifesta questa volontà politica
Vi sono due di alcune qui tocchiamo il punto sostanziale ora l'Europa sta attraversando una fase si dice di euro pessimismo nessuno crede più al processo di unificazione europea
E questo è un errore appunto che hanno fatto che è contenuto nelle istituzioni comunitarie perché ad esempio il piano della prevendita riduzione dei tassi d'interesse e perché noi non possiamo pensare che questa politica venga effettivamente fatta attacca appunto nel Trattato di Maastricht si è si è prevista una fase due cioè una fase
Intermedia tra le monete nazionali e la moneta europea talmente lunga che la Bundesbank pop perfettamente decidere di alzare o abbassare i i tassi a proprio piacimento
E quindi non c'è una volontà o con europea che possa dire la Bundesbank tu devi seguire questa politica e non un'altra cioè occorre sarebbe stato necessario avere
Una delle istituzioni europee urla istituire la una banca centrale europea con scadenze molto più ravvicinate severamente noi avevamo intenzione di fare una politica europea di riduzione dei tassi d'interesse e queste sono queste a questo livello si deve manifestare la volontà politica cioè a livello europeo mancano l'istituzione attraverso le quali da realizzare una volontà politica
Ora se si osserva la storia del processo di integrazione europea da dove scaturisce questa volontà
L'unificazione europea non è un fatto alcuni dicono appunto oggi l'opinione pubblica e confusa non si va avanti non è questo il punto
L'Europa si sta scostamento dal mille novecento la la Comunità europea del carbone e dell'acciaio nasce nel cinquantadue milioni centocinquanta quindi da quanti anni si sta costruendo le proprie come mai non siamo arrivati alla al termine di questo processo
Nessuno
Due motori principale del processo di integrazione europea L'Europa
Si impone l'Europa si comincia a costruire perché è una necessità storica perché gli Stati nazionali europei escono dalla seconda guerra mondiale distrutti c'è la pacificazione franco tedesca questo il sentimento che mette in moto l'unificazione europea mai più guerre queste era l'idea
Che era centrale nella generazione che sono uscite dalla seconda qua mai più guerre tra gli europei questa era un'idea di fondo che ha dominato il processo d'integrazione europea poi il processo di unificazione europea è nato a ha proceduto soprattutto sul terreno economico
Ma il motore è questa idea della pacificazione tra i popoli europei questa grande spinta che viene dalla Resistenza
Che ha portato gli europei a elaborare a mettere in piedi le prime istituzioni comunitarie
Quindi questa è la scrittura la spinta viene dal fatto che i Paesi europei non erano più capaci di garantire uno sviluppo la sicurezza sociale l'indipendenza dei propri cittadini se
Non mettendosi insieme se non è creando delle istituzioni comuni ma tutto questo è stato possibile ed è stato relativamente facile diciamo relativamente facile perché c'era la il grande cappello la grande protezione
Americana gli americani ci hanno fornito il dollaro come moneta europea e la difesa
E la difesa la NATO come istituzione comune oggi tutto questo non c'è più di europei devono emanciparsi
Noi dobbiamo decidere questa è la grande difficoltà master che ha messo entrato in crisi perché appunto c'è questa ormai decisione di fondo da prendere vogliamo Conte vogliamo davvero diventare noi europei una comunità di destino
Gestire insieme questi grandi poteri fondamentale degli Stati la sovranità comune sulla moneta e sulle la sicurezza queste sono le due grandi questioni che decideranno il futuro dell'Europa oppure oppure le forze del nazionalismo che già si sono manifestate in questo modo sanguinario Jugoslavia e che rischiano di sanguinare anche il resto dell'Europa orientale e di poter comunque di screditare la comunità europea perché qua possono infettare la comunità europea
Bene queste forze vogliamo superare questa è la la decisione di fondo
Questa è la decisione di fondo lo dicevo i governi ecco vi sono due grandi forze che finora hanno fatto le istituzioni comunitarie da un lato la politica intergovernativa i governi gli accordi tra i governi dall'altra
Una forza che non si è ancora espressa o che si espresse soltanto come avanguardia cioè attraverso le azioni dei federalisti che il popolo curdo il popolo europeo il popolo europeo
E bisogna sapere che fino a che il popolo europeo non diventerà protagonista protagonista del processo di unificazione europea il processo di unificazione europea non potrà arrivare a termine non potremo avere un'Europa democratica
Maastricht che è l'ultimo risultato dell'Europa dei governi e l'Europa dei governi è necessariamente un compromesso un compromesso tenete conto la Francia voleva la moneta europea perché non voleva che la Germania forse egemone in Europa
E la Germania avrebbe voluto più democrazia europea più potere al Parlamento europeo col si è battuto anche per questo che l'Italia naturalmente ha sostenuto questa posizione
Ma la Francia è stata reticente quindi si è arrivato questo compromesso difficile da capire per cittadini europei un compromesso che non sappiamo ancora se funziona
Anzi che vediamo appunto master che è un compromesso che sostanzialmente rischia di fallire se non c'è un completamento se non si fa un salto effettivo verso la democrazia europea verso una vera unione federale
Quindi il punto il punto decisivo io credo sia quello che vede intervenire nel processo di unificazione europea questo nuovo soggetto politico il popolo europeo i cittadini europei
Maastricht questa idea di un'unione preserale si riconosce la cittadinanza europea siamo tutti cittadini europei votiamo per lei il Parlamento europeo
Ma che ci sia questa coscienza che il Parlamento europeo rappresenti davvero i cittadini europei
Questo è difficile dirlo e qui tocchiamo il punto di maggiore responsabilità dei partiti dei nostri rappresentanti e non lo dico appunto bisogna subito fare l'eccezione per quelli qui presenti perché noi sappiamo che sono fra i deputati europei che più si sono battuti
Terna affermazione dell'unità europea anzi era
Di
Devo dire che noi federalisti europei sono profondamente riconoscente onorevole Cassamagnaghi onorevole diretta
Ho visto anche la catasta prima
Cioè sono noi abbiamo visto Lallo la i loro interventi al Parlamento europeo e sappiamo che sono tra il migliore dei parlamentari europei però il problema è il Parlamento europeo lo stato dei partiti nel Parlamento europeo lo stato dei partiti nel Parlamento proprio questa è la
La questione
Dello stato di partite ne parla rende importante questa piccola considerazione il Parlamento europeo esiste ormai dal mille novecentosettantanove questa è stata la prima lezione europea quindi sono quindici anni di esistenza del Parlamento europeo usciamo
Alla quarta arriviamo a giugno sarà la quarta legislatura e tenne il Parlamento europeo ha preso una sola iniziativa che noi federalisti giudichiamo importante una sola iniziativa è stato di Progetto Spinelli e voglio far notare per quelli che si nascondono dietro il dito del lavoro pessimismo
Che la situazione allora quando è stato approvato il piatto Spinelli nell'ottantaquattro che era molto peggiore di quello attuale non c'era Maastricht il Parlamento europeo abbiamo molti meno poteri molto meno possibilità di battere un Parlamento nuovo con molta meno esperienza
Ma Spinelli e i parlamentari europei dietro di luci sono battuti e l'opinione pubblica si interessato della questione
Il progetto Spinelli è stato battuto per l'opposizione inglese che oggi siamo ancora oggi siamo ancora a questo stadio con l'aggravante e questo è gravissimo
Che il Parlamento europeo rinuncia a battersi e l'episodio citato da Rosolino l'inizio è significativo il Parlamento europeo il dieci di febbraio
Sì adottato un Progetto di una soluzione che riguarda la costruzione europea ma soltanto per metterla come allegato la sua risoluzione cioè sostanzialmente il Parlamento europeo non ha votato il progetto di costruzione europea
Quindi Dinoi dobbiamo dire nel Parlamento europeo ha rinunciato sorge costituente molto difficile prendere seriamente un allegato dire ai cittadini europei guardate questo il futuro chi propone l'Europa è un allegato è un allegato non può essere il nostro futuro
Quindi bisogna riprendere la battaglia la battaglia
Però si può riprendere a breve scadenza questa non è una sconfitta è una sconfitta ma non è una sconfitta grave è una battaglia persa non è persa la guerra perché appunto i tempi incalzano i tempi incalzano c'è il problema dell'allargamento di Parlamento europeo può fare una battaglia se vuole importante importante nella nomina del presidente della Commissione europea ho detto
Il presente la commissione Tropea non sarà una scelta per un altro euro carte e per un altro burocrate dello ha saputo mostrare che la Commissione europea se ha buona volontà poi giocare un ruolo importante anche quei poteri esistenti ma può fare molto di più teniamo conto
Che la prossima Commissione europea deve presentarsi di fronte al Parlamento europeo per ricevere un voto di fiducia
E in campagna elettorale nella campagna elettorale europea noi dovremmo dire ai partiti europei
Ma qual è il vostro programma che cosa volete che faccia la Commissione europea di per quale programma di governo per l'Europa vi impegnate e con chi cioè le stesse domande che poniamo i partiti italiani dobbiamo porle partiti europei
Quindi la lotta può riprendere non è affatto né a una appunto una battaglia persa il Parlamento europeo ha dimostrato il vecchio Parlamento europeo di non essere all'altezza del compito noi federalisti faremo il possibile perché il nuovo Parlamento europeo lo sia
E con questo io voglio chiudere
Voglio chiudere semplicemente constatando che i partiti europei sono i partiti europei per gli italiani che si stanno riformando sono di fronte a una grande occasione storica il fatto che in Italia siano scomparsi alcuni partiti che si riformano mostra appunto che la politica la ricerca del nuovo ma punto cos'è questo nuovo questo nuovo deve essere un futuro deve essere un programma concreto perché dice i cittadini europei che dite cittadini italiani di quale ruolo possono giocare in Europa e nel mondo il mondo è in trasformazione profonda noi abbiamo la guerra alle porte di casa abbiamo i problemi dell'ecologia non c'è indifferente il fatto che
Si inquini in Cina piuttosto che negli Stati Uniti perché l'aria che respiriamo e Comune orario detiene non c'è indifferente il fatto che ci hanno biscotti una centrale nucleare perché questo ci concerne quindi occorre assolutamente uscire
Da una politica che abbia un orizzonte puramente nazionale
E questa è la la grande responsabilità che i federalisti ricordano a tutti i partiti democratici
Se voi guardate i programmi dei partiti Aliani
Ce ne sono da noi di più accettabili altre meno accettabili ma quasi tutti mettono l'Europa nel capitolo della politica estera
Ma perché l'Europa deve comparire nel capitolo alla politica estera questo è già ingannare cittadini perché la politica estera si fa con la diplomazia limite si fa con le armi
Ma il Parlamento europeo non è politica resta la politico europeo non è più politica estera politica europea è politica interna è politica interna ci riguarda tutti questa è la grande quindi noi dobbiamo cominciare il fu il futuro del federalismo è nell'abolire le frontiere e nel fare scomparire questa distinzione tra politica estera e politica interna perché dobbiamo essere me tutt'diventare tutti cittadini sullo stesso piano
E su quindi questo è il punto sostanziale i partiti europei devono cominciare a far cadere questa questo velo questo muro che esiste tra la politica interna e la politica almeno tra la politica europea
Da politica europea non deve più essere considerata politica estera deve avere lo stesso rilievo per ordine del dalla politica interna in questa prospettiva allora se si costruisce se l'Europa avanza verso l'unità io credo che possiamo tranquillamente
Siamo federalisti allora nella nella nella regione sono proprio diciamo federalisti in Italia e credo che il federalismo debba essere una parola d'ordine che riguarda tutti i partiti democratici anche perché è una riforma importante come quella federalistica
Non la si fa in Italia se non c'è un accordo tra è una riforma costituzionale importante decisiva questa mattina ne abbiamo parlato
Abbastanza approfonditamente per quanto riguarda il federalismo fiscale e federalismo fiscale non non non è una riforma facile da realizzare è una riforma difficile e quindi non la si può fare se non c'è un accordo tra tutti i partiti democratici
Ma appunto bisogna anche far cambiare questa ambiguità sull'uso che viene fatto del federalismo il federalismo non è secessionismo il federalismo non è frontiera il federalismo non è divisione
Il terrorismo è unità nella diversità è abolire le frontiere e quindi non è creare nuove frontiere tra gli italiani io eccetera questo non è federalismo e su questo è un punto su cui noi vogliamo vogliamo ma dire una parola di chiarezza perché la storia del federalismo inizia con gli Stati Uniti d'America ha dette numerosi esempi di federazione dall'Australia
Al Canada alla alla Germania è tutte queste federazioni funzionano anche con criteri di solidarietà
Tra i clienti tra gli stati che fanno parte della Federazione quindi questo è un punto decisivo noi pensiamo che chi parla di federalismo appunto
In questo senso cioè chi sostiene
Che il federalismo e soprattutto abbattimento di frontiere troverà alleati il Movimento Federalista Europeo
Ringrazio montani e da subito la parola all'onorevole Aglietta
Ah sì se mi si consente chiara io ringrazio montani per la relazione che ha fatto perché in fondo si evita una serie di richiami e di precisazione
E quindi tentano solo di andare su alcuni punti
Bene ha fatto il Movimento federalista europeo a fare questa riunione e a chiamare le forze politiche a esprimersi sulla problema dell'Europa perché
L'Italia è assente da mesi sulla scena europea tranne alcune poi puntate che il Presidente del Consiglio Ciampi ha fatto e ha fatto anche positivamente ma in una fase particolarmente delicata in cui ce l'ha messa in atto del Trattato di Maastricht e cioè il libro bianco di terrore e quindi come dare una risposta dall'Europa i problemi dell'occupazione
In particolare si discute della messa in atto della politica estera e di sicurezza comune
C'è già la discussione avviata sulla nuova Presidenza che una discussione non irrilevante e ci sono i trattati di adesione che la le trattative per le nuove adesioni che stanno andando avanti velocemente
Ecco credo che sia estremamente urgente che queste queste didattica questi vari punti arrivino nella politica italiana perché in realtà su queste questioni c'è disattenzione dell'opinione pubblica delle forze politiche
Del governo
E e quindi voglio dire e dei mass media che hanno poi anche delle responsabilità rispetto a all'ignorare la questione Europa come questione che oramai incide sulle scelte delle nostre vite di tutti i giorni cioè non c'è credo più una distinzione fra politica italiane politica europea perché molte scelte sono scelte di politica europea fra virgolette ma
Scelte di politica interna come ben diceva prima
Io però voglio dire che si che si c'è c'è anche una tendenza oggi no troppo almeno così si dice ma c'è in effetti e questo anche su nel nel nel Parlamento europeo e nella vita del Parlamento europeo
Lo recepiamo faccio un esempio si diceva il Parlamento europeo perché il Parlamento europeo non riesce a essere più incisivo e certezze tematiche il problema è molto semplice secondo me
Perché non esiste ancora una dimensione culturale e intellettuale e di responsabilità vorrei dire europea
Nel parlamento stesse europeo e un po'forse anche certamente nel Consiglio meno nella Commissione perché questo il Parlamento europeo non è un parlamento come il nostro dove c'è un Governo e poi dopo c'è una maggioranza parlamentare che lo sostiene
Esistite un governo di molto affievolito da Maastricht vorrei dire perché non è un caso se il libro bianco ed è loro oggi è meno forte almeno riscontro
E perché il Trattato di Maastricht e voglio dire due cose perché mi pare
Che forse si esageri a dare dei valori al Trattato di Maastricht che a mio giudizio nona ma ad esempio una di queste cose poi voglio dire delle altre e il fatto che ha affievolito enormemente la commissione in quanto governo della comunità ridando molti poteri di governo al Consiglio cioè riappropriandosi quindi ringrazio analizzando molti poteri c'erano poteri poteri della Commissione e questo è certamente un fatto negativo
Ma
Stavo dicendo nel Parlamento europeo esistono il gruppo socialista che un gruppo enorme come sapete il gruppo del PPE che un altro gruppo enorme poi gruppo liberale il gruppo dei Verdi e poi dopo altri
L'arcano si è letto qualche altro gruppo però
Diciamo che all'interno del Parlamento europeo la politica è fatta di due grandi gruppi gli altri incidono relativamente poco
Allora siccome ambedue questi gruppi hanno come punti di riferimento dei governi dei Paesi della Comunità perché i socialisti rispetto ad alcuni governi il PPE rispetto ad altri
Quando la scelta del Parlamento è una scelta che ha una certa incidenza politica e che è vissuta dai governi comune a Scelta di incidenza politica e su cui i governi hanno stabilito una loro posizioni
Be'la pressione immediata e quindi la pressione è fatta sia sul gruppo socialista che sul gruppo PPE e si arriva spesso e volentieri tranne infrange voglio dire che poi dopo si oppongono a questo soffocamento in fondo
Dell'autonomia del Parlamento europeo si arriva ad un voto che è un botto nazionale poi cioè influenzato e dei orientato dalle politiche nazionali cioè dalle politiche del governo questo è il difetto è del difetto
Dell'Europa del Parlamento europeo in quanto non era ancora un'istituzione con tutti i suoi poteri in che si confronta con altre istituzioni che sono chiaramente definite né il loro potere e chi si confronta effettivamente con un Governo rispetti
Il problema dell'Europa in questo senso io dicevo che dire che Maastricht è stato un passo in avanti verso l'Unione europea io ci starei attenta io non sono di quelli che erano contro Maastricht
Però sono di quelli che sono critici sì ma rispetto a Maastricht
Perché e anche rischioso dire che Maastricht e l'unione politica europea perché infondo sbandierare queste poi rispetto ai cittadini e a delle persone che poi dopo vedono alla televisione
Che questa unione politica europea che secondo i nostri governi era presentata dal Trattato di Maastricht non è in grado di dare delle risposte efficaci e veloci al problema jugoslavi tragedie
Non è in grado di dare delle risposte al problema dell'occupazione
Non è in grado di dare delle risposte ai problemi dell'immigrazione
Allora i cittadini dicono beh allora però questa unione europea è meglio non averla forse perché ritengono che ci sia la verità è che le risposte a questi problemi non sono dati perché l'Unione europea politica non c'è
E quindi se il libro il piano di Dell'Oro
Su cui io adesso non entro perché ne avete parlato tutta questa mattina anche approfonditamente e che io credo abbia di positivo il fatto proprio di evidenziare che noi siamo ad una crisi di un modello di sviluppo e che quindi in realtà bisogna mettere in campo delle politiche per rilanciare e passare ad un modello di sviluppo diverso attivando tutti dei settori che finora non sono attiva e però sul quale io poi sono parzialmente critica su alcune cose ma sono relativamente marginali quindi sul tipo di politica dei trasporti che viene immaginata un sul tipo di opere pubbliche affidare tutto a grandi opere poi ma che somma queste però sono cose marginali
E dovuta al fatto che non esistendo un un benché non esistendo delle delle istituzioni capaci di fare delle scelte politiche europee e per l'Europa e non danno seguito perché i governi non danno seguito
Allora la per cerco proprio di farla breve ma avete detto dieci minuti volevo fare queste introduzioni per dire che forse non è vero che l'opinione pubblica
E in questa fase distaccata dall'idea dell'Europa o contrarie idea dell'Europa bisogna dire all'opinione pubblica che queste gravissime carenze che l'opinione pubblica vive come una sconfitta dell'Europa
E perché opinione pubblica vorrebbe che ci fosse un'Europa quindi è una richiesta in fondo dell'Europa vorrebbe che ci fosse un'Europa che dà la risposta alla al problema della Jugoslavia che sa intervenire
In politica estera non c'è una politica estera e di sicurezza comune non c'è allora e quindi è inutile raccontare che c'è ed è inutile raccontare che questa Pseudo possibilità di decidere delle azioni comuni all'unanimità è una politica esteri sicurezza come non lo è perché ha dei tempi tali di decisioni che anche con la migliore volontà non sarà mai una politica arriva tardi cioè il le risposte devono poter essere date subito e devono essere devono poter essere dati in una dimensione in cui non esiste più il voto all'unanimità del Consiglio perché se no
Qualunque Paese alla possibilità di porre dei veti e e quindi e non è a caso poiché e l'Inghilterra che nemica di cambiare questo tipo di procedure non sono Inghilterra Danimarca eccetera eccetera
Allora detto questo che cosa dovrebbe fare adesso prova di altre cose anche se non è facile sapendo
Che
E si si diceva prima il Parlamento devo utilizzare convogli ancora questo devo utilizzare il suo potere sostanzialmente di ricatto rispetto al voto sui trattati di adesione al parere conforme sui trattati di adesione per dire se non fate l'approfondimento o se non ci garantite che parte l'approfondimento punto interrogativo che ce lo garantisce cioè in Parlamento dal luglio scorso affatto una risoluzione in cui dice nessun parere conforme sui trattati di adesione se non c'è
Se non ci sono le modifiche istituzionali necessarie minime per non arrivare a una comunità sedici che praticamente paralizzata e quindi le vogliamo subito e ve lo diciamo per tempo
L'indice le il Regno Unito ha spinto perché l'adesione l'accelerazione delle adesioni è avvenuta sotto la presidenza inglese nessuno si è opposto a quello anche se il Parlamento nella sua pochezza tentato di lanciare dei segnali adesso siamo in una fase in cui è molto molto difficile
Primo di io sono di quelli che sostengo ancora che bisogna dirlo l'altro giorno è venuto il ministro greco nella Commissione gli affari istituzionali e non gliel'abbia detto non abbiamo avuto risposte non ci dite nulla l'unica cosa decidete un comitato e di fare il comitato dei saggi ma non si capisce con quali indicazioni perché il comitato dei saggi o è il Comitato dunque serve a poco il Comitato spacca e allora dove ci sono delle indicazioni precise sulla sulla direzione del delle riforme da studiare per il novantasei
Però noi abbiamo detto il parere conforme non lo diamo in una situazione di questo genere commissione istituzionale che è quella che ha fatto anche progetti Costituzione che poi arriva in Aula che no no non passa quindi politica
Per ora l'abbiamo detta Commissione istituzionale
Io però devo dire ma con molta schiettezza pur essendo d'accordo su questo l'ha detto abbastanza difficile se non c'è che cosa
Un'iniziativa dei governi su questo un'iniziativa del governo italiano cioè noi non possiamo aspettare il prossimo Parlamento secondo me o delle scelte vengono fatte a Corfù e cioè a giugno al Consiglio europeo di giugno ci sono degli impegni che vengono presi
Ho poi siamo in ritardo perché se noi ci portano l'adesione dei paesi a settembre ore al Parlamento Europeo prossimo l'adesione di dei dei nuovi membri
Eh sì sì noi possiamo anche immaginare che il Parlamento la il le ha respinte al Parlamento può
Dilazionabile eccetera però stiamo attenti che anche rispetto ai Paesi che devono aderire dirgli scusate aspettate un attimo adesso perché prima vogliamo fare delle riforme istituzionali
E poi dopo vi facciamo entrare sarebbe un pochino cioè sarebbe un pochino bizzarro rispetto a questi Paesi quindi il problema forse e che oramai essendo andati così avanti bisognerebbe cercare di vincolare nei trattati di adesione già di fare io così pensa un memorandum ma pensavo un documento nel quale siano scritti tipi di riforme e quindi il governo italiano che non dimentichiamo avrà la presidenza
Al la presidenza comunità quando ci saranno e Conferenza intergovernativa nel novantasei se restano al novantasei
Potrebbe da oggi subito insieme alla Francia Germania la Spagna che son di altri quattro Paesi che dal novantaquattro al novantasei avranno a presidenza
Tentare di concertare di fare un quadro di riforme possibili deciderlo a Corfù
E darlo ai Paesi che devono aderire ottenendo su questo cioè somma fare un minimo di azione politica serrata ecco se mi si dice
Che cosa io penso che un governo debba fare ad esempio immediatamente questo cioè per rilanciare il processo di integrazione di integrazione in termini federali
Subito a Corfù aprendo la discussione aprendo una discussione che si faccia forte magari anche della possibilità di andare a
Creare un'unione politica laddove non si possa dodici e poi a sedici con chi ci può stare perché queste anche una cosa che non è da scartare a mio giudizio è voglio diceva
E quindi finisco subito
Io credo che
Fra le cose e fra gli ostacoli che noi abbiamo rispetto al alle modifiche istituzionali alle modifiche ai Trattati c'è l'articolo ex duecentotrentasei articolo e nel nuovo trattato che quello per cui le modifiche ai Trattati avvengono e conferenze intergovernative avvengono all'unanimità di ratifiche
Lei è molto difficile girarlo perché ne possiamo dire potere costituente al Parlamento europeo chi dai poteri costituente al Parlamento europeo o di concerto con i Parlamenti nazionali eccitano cioè è un grosso problema quindi
Il problema del superare la dimensione dell'articolo per le modifiche dei Trattati e quindi la dimensione di queste conferenze intergovernative che sono sedi diplomatiche che sono sedi dove non si pensa alla dimensione sovranazionale dello propria come costituirla ma sì penso che ognuno ha i propri interessi sostanzialmente sono ancora trattative in in termini di rapporti di forza fra singoli paesi
E questa è certamente una cosa si potrebbe immaginare di chiedere una procedura di cooperazione cioè il Parlamento o il Consiglio fa un testo viene al Parlamento il Parlamento lo emenda
E se il Consiglio non approva gli emendamenti si fa una procedura di di di di di conciliazione e poi si sottopone ratifica i paramenti non lo so
Certo il nodo dell'articolo dell'articolo N è un nodo che se non lo si supera ci porterà delle nuove Maastricht e quindi poi si va indietro siccome poi o si va avanti o fermi non si sta
A mio giudizio il rischio che poi si vada indietro cioè
Altri problemi si potrebbe immediatamente chiedere quindi governo italiano in questo memorandum l'immediata messa in piedi della politica estera e di sicurezza comune un salto di di di di di qualità perché queste una una politica di immigrazione comune cioè sempre usando fare la scelta di immaginare una risposta comune dell'Europa sul problema dell'immigrazione che in fondo è uno dei dei nodi che ci possono stare a capo
Finanziare il libro bianco
Portare il Bilancio immaginare a termine il bilancio della comunità aumentato al due per cento come stamattina diceva nel comitato detto il che era stato proposto ovviamente io sono d'accordo sulla tassa sul sull'ecotassa e credo che sia una cosa importano e l'abbiamo proposta come gruppo dei Verdi
Avevamo anche tentato di appoggiare la commissione che era già avvenuta con questa proposta ma poi è stata costretta a ritirarla
E e e cercare di incidere anche sul processo di allargamento a me pare che i nodi siano questi altro nodo e ho finito il problema della presidenza della Commissione e un problema molto importante
Fra gli altri nomi si fanno ad esempio i nomi di Sir Leon Brittan io credo che il governo spesso fra gli altri nomi che il Governo italiano dovrebbe direbbe un Paese che ha l'opting out sulla politica sociale che non lo non vuole la moneta comune sarebbe un pochino azzardato che assumesse
La presidenta commissioni però ecco allora io queste sono un pochino ora le cose devo dire
Ringrazio l'onorevole volevo segnalare tra l'altro che i federalisti presenteranno al governo italiano un memorandum che contiene molti punti onorevoli esercitato noi li faremo conoscere ai partecipanti presa una rotonda
Perditempo perché evidentemente se questo documento fosse sostenuto da un consenso delle forze politiche arabe tanto più efficace
Do la parola all'onorevole Bassanini
Ma se mi è consentito io vorrei cominciare con una
Notazione personale che in queste fino
Qualche anno fa io avrei avuto qualche difficoltà a partecipare
Ad una tavola rotonda come quest'altro che a titolo personale
E perché
Perché la cultura e l'idea federalista
Ha avuto
Da sempre cittadinanza e anche cittadinanza illustre come tutti presenti saranno nella sinistra italiana
Ma non è stata maggioritaria per molto tempo nella sinistra italiana
I federalisti qui c'è Anna catasta potrebbe parlare anche lei come posso parlare io eravamo minoranza con illustri maestri con illustri
Con illustre guide ma eravamo minorenni
Lo siamo stati per lunghi decenni oggi non è più così
Se mi è consentito rinvio al programma che il PDS ha presentato e che è stato diffuso in questi giorni
E si può constatare che la cultura e l'idea federalista e diventata
Dopo un lungo travaglio storico patrimonio convinto della sinistra italiana forse non si potrebbe dire altrettanto della sinistra europea
Nel suo insieme infatti mi risulta che anche su queste questioni istituzionali e i compagni del PDS
Anna catasta in testa al Parlamento europeo sono stati un po'la punta di diamante nel cercare di vincere resistenze all'interno
Del Partito socialista europeo verso la costruzione federalista verso la trasformazione federalista dell'istituzione europea
Io credo che ci sia una ragione profonda in festa
Cioè io credo che sia impossibile tornerò su questo poi nel secondo giro se no andrà io che sia impossibile affrontare i grandi problemi di oggi
I grandi problemi di oggi senza
Affrontarli nei termini del impostazione
Culturale e politica federalista
Non ci troviamo di fronte batte c'è un parallelismo che impressione
Che impressione
A livello europeo
E qualche anno fa che eravamo di fronte al confronto tra i blocchi alla sfida nucleare al rischio di una guerra di una guerra globale avevamo mezza Europa sotto il dominio di regimi dittatoriali
Poi è crollato il muro di Berlino pensavamo che tutto fosse risolto e ci troviamo di fronte con la terra la tragedia della Bosnia all'esplodere dei nazionalismi alle difficoltà crescenti l'euro pessimismo che incontro
La costruzione dell'unità europea
Ma all'interno
All'interno del nostro Paese
E all'interno del nostro Paese noi pensavamo che dopo le macerie di Tangentopoli
Distrutto quella
Quella Costituzione materiale quella cupola politico affaristica che aveva ridotto diciamo la verità oggi siamo in grado di dirlo ad una rappresentazione da operetta il funzionamento della democrazia italiana fosse possibile avviare
La ricostruzione
Morale e civile
Politica ed economica del Paese
SICID
Tutti noi sappiamo che invece la strada è irta di enormi difficoltà e che c'è persino lo scenario possibile di un'evoluzione sudamericane hanno in senso peggiore della parola della democrazia italiana e perché
Perché i le due cose sono viste separatamente
E non scende in campo con forza la soluzione federalista
Anzi
Si parla di federalismo in Italia per lo più
In un modo mistificatorio
E che completamente distorto
Veniva ricordato prima nell'introduzione
L'idea di fondo del federalismo
Ecco qui qui proprio in questa sala
In un dibattito che c'è stato un mese fa
Il professor Miglio ha detto che l'idea fondamentale del federalismo è Edisu uno lurex
Io sono convinto che l'idea fondamentale del federalismo è ex Pluribus uno
L'idea di fondo del federalismo è di mettere assieme nel rispetto delle diversità delle identità
Delle culture e delle tradizioni delle storie delle comunità
Nel rispetto partendo dal riconoscimento della dignità e del valore di ogni donna di ogni uomo di ogni comunità
Di ogni realtà individuale e collettiva
E dunque dalla in l'inalienabilità il valore delle diverse culture e storie tradizioni esperienze spinge a ritenere che la vera unità sia un'unità nella diversità dove si costruisce una comunità
Sempre più ampia
In modo che sia tale da consentire a ciascuno di sviluppare la propria identità i propri valori di vederli realizzati e per questo l'adempimento comune dei doveri di solidarietà
L'articolo due della nostra Costituzione è una condizione perché si possano stare insieme e nello stare insieme nessuno sia negato la l'identità di nessuno si è messo in discussione la dignità di ciascuno
Sia realizzata garantendo le condizioni che rendono possibile lo svilupparsi di questa Dini
Ma allora se è così se è così
Il federalismo in modo ovvero col quale si costruisce una unità comune una convivenza comune
Che non ha nulla a che fare con una concezione
Disgregata vince
Che tende addirittura all'interno degli Stati nazionali a costruire Stati nazionali ancora più piccoli invece di vedere l'insufficienza il la relatività il superamento dello Stato nazionale
E quindi a costruire una struttura federale a tutti i vari livelli sulla base del principio di sussidiarietà che non è il principio dell'autarchia
Di ciascun pezzo di ciascuna comunità
Ma dell'autogoverno nella solidarietà e nella collaborazione fra tutti
Dico questo perché il il rinvio del resto delle riflessioni generali al secondo giro perché è in questo quadro secondo me che vanno va posto il problema
Il problema della riforma delle nostre istituzioni nazionali
Il problema delle istituzioni europee
Ma anche il problema delle grandi questioni che ci stanno di fronte l'occupazione
La competitività nella riconversione la trasformazione del nostro sistema economico e produttivo nel quadro dell'economia globale e della divisione internazionale del lavoro si sarebbe detto una volta
Il problema dello sviluppo sostenibile
Tutto questo è possibile soltanto nel quadro europeo
Perché a in un'economia aperta una necessaria dimensione sopra nazionale fondamentalmente sopranazionali
Ora io vorrei dedicare gli ultimi cinque minuti a prendere posizione sui quattro punti del documento
Del programma europeo federalista del governo italiano nell'ambito di questo quadro solo per dare un'esemplificazione e prendere anche posizione
Dicendo subito che la coerenza di questa posizione con un programma politico si misura e non posso che fare questo rinvio
Andando a vedere nel dettaglio le proposte che noi facciamo come PDS nel programma che abbiamo
Chi abbiamo pubblicato e sottolineando lo devo dire qui perché è un momento nel quale corrono strane impostazioni e strane cose che un programma di governo
Deve essere sintetico e selettivo
Ma non può essere generico
Perché e
Obbligo e responsabilità di una forza di governo spiegare come intende raggiungere gli obiettivi che ritiene
Prioritari è fondamentale
Dico questo perché capisco che può fare
Che può essere
Noioso per qualcuno leggerà un librettino di novanta pagine che il nostro programma di governo ma i programmi che io ho visto di due cartelle
Segni Maroni per intendersi
O il programma che io ho visto di venti cartelle ma di dieci righe per pagina Berlusconi non sono programmi di governo a mio avviso perché non danno nessuna idea precisa di come si intendono raggiungere gli obiettivi che predicano e sulle quali in linea generale si è quasi sempre tutti d'accordo
Allora allora i quattro punti del documento
Continuare nella severa opera di risanamento della finanza pubblica
Non abbiamo assunto questo impegno
è su questo punto che intendiamo soprattutto marcare una continuità
Con l'azione del governo Ciampi che non significa naturalmente non innovare il niente di proseguire
Senza innovazioni dobbiamo dire
Che se si vuole fare questo e chi vuole far questo
Deve rinunciare a di illudere gli italiani
Lo diciamo con molta chiarezza
Parlare di una forte e rapida riduzione della pressione fiscale in Italia significa illudere gli italiani se si vuole proseguire sulla strada
Del risanamento della finanza pubblica e affrontare i problemi di riconversione economica che espone il piano dell'Orda do il nostro contributo
Non possiamo pensare ad un'operazione di massiccia riduzione della pressione fiscale possiamo pensare un'operazione di ridistribuzione
Della pressione fiscale possiamo pensare ad un progressivo di purtroppo lento alleggerimento delle aliquote sul lavoro e sulle impresa essi Siri convertono S. investono
Ma andrà recuperato in altra direzione attraverso una recupero di base imponibile ciò che si perde in termini di gettito in quella direzione
E su questo devo dire che c'è molta demagogia nei discorsi che si sentono fare la televisione
Secondo piena realizzazione del piano dell'orto
Questo punto sta alla base anche del nostro programma devo dire come del programma di altre forze politiche
Qui c'è un punto che io vorrei sottolineare se voi leggete i programmi
Ho i proclami
Ci sono per danni sono proprio
Delle forze politiche italiane che vanno alle elezioni emerge in realtà una grande distinzione
Tra chi e non siamo tra quelli pensa che la crisi del sistema economico e produttivo e europea e strutturali
E quindi va affrontata proprio nei termini in cui la pone in piano dello
Perché siamo di fronte all'esigenza di una riconversione che recuperi un ruolo in termini di nuova collocazione dell'economia europea nel sistema economico globale
In termini di sviluppo sostenibile in termini di innovazione tecnologica le grandi reti e così via
E chi invece pensa in realtà che la crisi si una crisi essenzialmente congiunturale
E che basta attraverso la detassazione promuovere i consumi così come sono e attraverso una ripresa un'effervescenza consumistica si Traina lo sviluppo e l'occupazione
Bene questa differenza è fondamentale
Perché questa seconda impostazione che noi contestiamo come inadeguata e che non è compatibile col piano dell'ora pagate beh non è compatibile con il piano dell'opera questa seconda impostazione rischia di dare di creare grandi aspettative
I benessere di di un nuovo miracolo italiano
E però rischia di aggravare
I problemi di un appunto di una crisi che è strutturale perché porta avanti l'economia italiana su una strada che non è quella e che non consente nessun recupero di competitività solo da una fiammata espansiva
Che poi si chiuderebbe ancora una volta senza aver affrontato i problemi struttura terzo l'obiettivo della federazione europea
Io penso che questo sia
Assolutamente fondamentale la riforma istituzionale
Rinvio a quello che ha detto Adelaide Aglietta e su cui io mi trovo totalmente d'accordo su quali sono i passi che si potrebbero compiere per andare in quella direzione
Rilevo solo una cosa forse una distorsione del costituzionalista
Che il governo italiano a mio avviso è costituzionalmente impegnato
Ah svolgerà una funzione di fortissima iniziativa verso la costituzione europea verso la riforma federalista perché impegnato da una legge costituzionale la legge
Di cui io sono stato uno dei presentatori primo presentatore era compagno Cervetti che ha dato luogo a un referendum
Che a maggioranza clamorosa e plaid e quasi plebiscitaria ha detto che gli italiani impegna hanno il Governo e il Parlamento italiano su quella strada
Allora sarà il formalismo di un giurista che crede ancora che siamo in uno Stato di diritto e che le leggi vanno rispettate le leggi penali e le leggi costituzionali ma il governo italiano
E costituzionalmente vincolato a muoversi in questa direzione che peraltro è anche l'unica possibile
Io penso che il difetto il problema principale di Maastricht
Sia poi alla fine al di là dei dettagli questo che Maastricht presupponeva e presuppone che ci si muova rapidamente nella direzione dell'unione politica federale
Mentre si procede come dire si butta il cuore oltre l'ostacolo del nella creazione dell'unione dell'unione monetaria
Infine
Noi compiamo per nella scelta di sempre una scelta per una riorganizzazione federale anche dello Stato italiano
Ma io voglio insistere su questo punto una cosa è una riforma in senso federale dello Stato italiano nel quadro della Federazione europea sul modello dei grandi Stati federali
Un'altra cosa e a bere l'idea di una riforma che si dice federale
E che poi mi dirà a costruire tanti Stati
Che si chiudono in se stessi
Addirittura pensando mi riferisco all'unica costituzione Progetto di Costituzione che è stato approvato approvato dal Congresso di una forza politica cioè della cosiddetta Costituzione di Assago
Addirittura pensando che a livello nazionale ci sia un organismo di governo che in materia economico e sociale è in grado di deliberare solo all'unanimità
Io domando che cosa sarebbe successo se nella Repubblica federale tedesca
Le decisioni in ordine alle alle interventi di solidarietà
Che sono state compiute per portare i tedeschi le le le l'economia dei Paesi dell'Est per diciamo per ricreare un equilibrio e in generale lo sviluppo nelle né fossero state prese all'unanimità dando la facoltà a ciascuno dei le popolazioni dei Laender dell'Ovest di opporsi e di opporre un veto
Quell'uno Stato federale
Ma è uno Stato federale in cui si sa che federalismo non è il contrapposto di solidarietà
Ma è un modo diverso molto più moderno e molto più rispettoso dei valori fondamentali di democrazia e di libertà di costruire L'Unità e la solidarietà
Io ringrazio l'onorevole Bassanini capisco che non è simpatico fare di queste raccomandazioni a metà del di un dibattito
Però a dire inviterei gli oratori successivi attenere una parte dei loro argomenti per il secondo giro per me
Anche alla luce poi gli eventuali interventi del pubblico il dibattito probabilmente riuscirebbe ravvivato
Quindi o dalla parola senatore Staglieno
No Fabio
Abbiamo detto nell'ordine in cui erano i gruppi alle forze politiche erano scritte nel no al programma io l'ho interpretata in questo senso
Gli Stati europei si stanno avviando verso Maastricht
Con una unità di intenti che a volte reale e a volte apparente si discute per risolvere i problemi politici problemi di natura sociale
I problemi di natura istituzionale e i problemi soprattutto creati dagli assegni della povertà agli assi ortogonali che sono legati al principio della sussidiarietà
Dall'Europa verso i Paesi più poveri che sono l'asse tra il giornale che quello nord-sud pur riscontra pone ortogonalmente nuovo asse Est Ovest
Tutto questo
Mi era a una unità europea che anche una unità di cultura cultura in senso federale
Intendendo per cultura anzi per culture quel mondo di ragionamenti e di idee di convinzioni morali e di scelte intellettuali che sono alla base della cosiddetta civiltà europea d Occidente nella sua varia ma definita unica
Ci sono degli elementi però contrastanti fortissimamente contrastanti verso questo progetto unitario ce n'è uno di carattere generale
Farsi che guardando alle cose dall'alto ci fa guardare ad elementi
Che sono insorgere prepotenti dei nazionalismi alla superficie della storia tanto con noi possiamo comparare la situazione europea di oggi a quella del mille ottocentoquarantotto l'anno delle grandi rivoluzioni l'anno del marzo Engel siano manifesto anch'oppure a quella dell'Oropa antecedente alla prima guerra mondiale voi ricorderete certo chi ha dimestichezza con con un'opera che è molto conosciuta da destinarsi di Joseph Roth
Quando il sottotenente von Trotta in una sperduta caserma della lotteria Felix
Riceve notizia dell'attentato a Sarajevo e allora la best practice la lingua unica tedesca con Ifi cava quel mondo si spezza e si frantuma
In tutti i dialetti e in tutte le lingue dei paesi che componevano L'Aquila
Bicipite compresa quel mondo balcanico che oggi così imperiosamente drammaticamente avesse alle porte dell'Italia
Rischia di porre uno squilibrio ad Oropa uno squilibrio non è legato a un fatto contingente è un fatto antico perché sono recuperiamo i libri di storia noi sappiamo che fa serbi
E croati e musulmani esisteva una feroce antica dove tutti i fucili l'anno e rafforzano tutti fino ai tempi di Lord Byron tutto questo travaglio Europa oggi lo trovai a molto più drammaticamente il secolo si chiude con i problemi con cui si aperti
Noi abbiamo una un impero in crisi un impero spezzato come all'alba del secolo era l'impero zarista ora abbiamo i rottami dell'impero sovietico non abbiamo degli Stati Uniti come allora con delle tentazioni isolazioniste
Ma spenti all'intervento europeo ed extraeuropeo proprio per la necessità contingente delle guerre affastellate sbrigative non affastellato esplicative che ci contornano
E poi abbiamo in Europa due elementi estremamente nuovi l'elemento estremamente nuove che possono essere in funzione unitaria
Centripeta oppure in funzione anche unitaria centrifuga sono due il primo è l'alleanza militare franco tedesca che supera un'antinomia
Che fin dal mille ottocentosettanta con i tempi di Saddam opponeva all'interno della della nazione Oropa le due forze quasi egemoni
Oggi che cosa accade che il patto militare franco-tedesco che si traduce anche l'impatto economico perché e la Bundesbank sta aiutando sia pure con molte difficoltà la Banque de France
Accade che con questo patto militare la Germania a la force de frappe all'interno della NATO e questo può segnare la fine dell'egemonia
Fattuale sostanziale
Degli Stati Uniti sul nostro continente tant'è vero che ci sono forti risentimenti antiamericani
Alla banca di Francoforte forti risentimenti
Avanti statunitensi in termini culturali per esempio come espresso recentemente Mitterrand facendo forse sull'antica Records
Francese anche in campo culturale quindi questo è un elemento che può essere centrifugo
Per insorgere soprattutto dell'antica tentazione egemonica che è sempre stata l'attenzione alla vita tedesca
Il secondo elemento è quello cui accennavamo una nostra coordinatrice e la presenza dell'Inghilterra che non vuole la moneta comune e quindi un elemento anche lui di squilibrio all'interno degli obiettivi di Maastricht
Noi diciamo però che vogliamo e noi come intendo intendo la mia forza politica ma credo di interpretare
L'opinione di molti molti molti studiosi e non studiosi nel nostro Paese ne vogliamo l'Inghilterra all'interno dalla Comunità europea proprio per evitare il prevalere della Germania noi sappiamo che esiste
Una locomotiva tedesca che la marchio politiche del cancelliere Kohl che ha unificato a furia di miliardi
Di marchi le due Germanie già sta costituendo sta conquistando
I mercanti dell'Europa dell'Est con Marocco volevano fare Adolf Hitler e per Eutelia lo dico rispettosamente perché oggi la realtà in Germania
E cambiata a dobbiamo tenere altresì conto che il cinquanta per cento degli investimenti che vengono fatti in paesi del resto europeo sono giorni sento il franco tedesche quindi tutto questo deve farsi a spingersi a spingerci che l'unità europea sia unita che comprende anche l'Inghilterra ci sono poi degli altri degli altri problemi di natura di tecnica e che riguardano anche il nostro Paese mi riallaccio a quanto ha detto poco fa l'onorevole Bassanini è vero che nell'ambito federalista il concetto di E Pluribus unum è fondamentale ma è altresì vero che fa attualmente senza nessuna tensione di tipo serbo croato Ivo ex Yugoslavia ebbe abbiamo avuto il principio ex Thuram un dal dal cioè no ti chiedo scusa ex uno lurex
L'abbiamo avuto in in Belgio dove c'è c'è stato un attuazione federalistica su una base etnica che da noi non sussiste
Sussiste da noi la necessità di a di adeguarci al modello federale
Degli stati europei soprattutto per far fronte e a un disastro economico che oggi drammaticamente Travaglia assieme al travaglio costituzionale il nostro Paese cioè due milioni di miliardi di deficit un milione ottocento mila miliardi che al dunque delle miss per cui le pensioni vengono pagate mese per mese
Quarta tenuto sulla busta paga trecento mila miliardi del debito dei Comuni quattrocento mila miliardi che il debito complessivo della sedicente mano pubblica quindi la necessità del federalismo non esclude tuttavia la sussidiarietà perché cliccando la costruzione di Assago che ha citato il mio correlatore
All'articolo quattro e cinque c'è il principio della sussidiarietà che però non è più lo Stato assistenziale che ci ha condotto al disastro di oggi ma è un filtro per cui l'autogestione autonoma delle risorse
Che il così detto federalismo fiscale deve far sì che una parte delle risorse vada direttamente
Al Sud sulla base della regola europea degli appalti che prevede sostanzialmente parlando del cosa vuol doso non più l'appalto a misura cioè dire tanto lavoro tanto parlo sì bene
D'opera a un cinque per cento con studi
Sì parti molto severi e limitando il subappalto tre per cento questa è una rapina
Che noi speriamo si imponga il modello spiega
Via al Sud quello che il Sud purtroppo oggi nonna
Perché al gatto moltissimo ma una struttura poi granitica che mangiano Trinchera menti vogliamo uno Stato federale che sia pacifico riconosciamo il rispetto delle
Sussidiarietà ma ci opponiamo fermamente al permanere di uno statalismo assistenziale che purtroppo ci ha ridotto sull'orlo del collasso che rischia di più non farci entrare nuove opere
La ringrazio il senatore Staglieno in una parola a il un durevole Mario viceversa magari e critica in genere sono sempre sbagliata dove arrivo
Perché ero andata da Martinazzoli in e insieme abbiamo messo giù i punti del programma del Partito Popolare Europeo perché questo era il
E la prima cosa che mi ha sottolineato e che io avevo scritto in una bozza di intervento è che il soggetto del diritto comunitario diventa il cittadino europeo attraverso tutto il lavoro positivo anche fatto dal Parlamento intorno al tema della cittadinanza che non ha niente a che vedere con quanto scritto
Nel Trattato di Maastricht ma la nostra relazione approvata dalla Commissione costituzionale sulla cittadinanza è davvero significativa e intorno a questo noi ci muoveremo
Un secondo punto che diventa il primo punto perché questa è una premessa culturale per noi la persona è uno dei momenti significativi una riforma in un senso costituzionale dell'Unione europea e uno dei primi capitoli del programma che il partito Popolare Europeo presenterà prossimamente questa non è una proposta folle come viene detto da alcuni colleghi del Parlamento europeo
Ma è una corsa contro l'aereo la realtà contro le tendenze chi si sono mai manifestate fra i cittadini rappresenta invece una risposta appropriata
Non possiamo sperare che l'Unione europea
Sia giustamente percepita dai cittadini se Arif cittadini non diamo gli strumenti e lo strumento più significativo la Costituzione
Voglio dire che il secondo punto importante non entro nel merito del disastro avvenuto all'interno della camera avrei dalla mia parte molti vantaggi
Ma voglio dirti se le forze politiche intorno a questo tema davvero sì impegnassero evidentemente all'interno del Parlamento ci sarebbe una diversa
Logica
Signori miei il nostro programma che è fatto di centoventi pagine del partito popolare europea
Comprende il federalismo e guarda caso gioia mia non è stato approvato dai conservatori gioia mia
Perché io non ho mai accettato questa alleanza i conservatori intorno a questo problema hanno il coraggio distaccarsi mi dispiace di non averli coinvolti fino in fondo
Salvo tragica che è stato l'unico elemento nella Commissione
Vicino a di queste cose vada sei che questo discorso della Costituzione europea e stato capito anche dei nostri comuni che ci chiamano per illustrarla ma soprattutto per indicare come il principio di sussidiarietà
è e rispettato mai
L'ente superiore faccia ciò che l'ente inferiore può darsi e non a caso anche dentro una traversia relativamente razionale anche l'incontro con le Regioni e con le amministrazioni comunali che hai dentro il programma del partito popolare italiano e uno degli elementi significativo il secondo punto il problema dello occupazione non starò a ripetere gli elogi al programma dell'oro
Ma mi limiterò ad insistere sull'esigenza di affrontare questo problema com'pluralità di strumenti l'aumento degli investimenti attraverso grandiosi progetti di ammodernamento delle infrastrutture il sostegno delle imprese investite Licci piccole e medie aziende artigianale gli interventi sulla domanda
Quali quelli effettuati dal Governo francese l'adeguamento delle politiche di istruzione e di formazione l'adeguamento degli orari di lavoro la concorrenza sul mercato internazionale su uno strumenti essenziali per questa politica il ruolo dell'Unione deve essere di volta in volta quello di reperire i fondi sul mercato di produrre direttive che permettono aggiustamenti senza mettere in questione il mercato interno
Distruggere i re agli Stati membri politiche dell'istruzione e della formazione adatte al mercato europeo
Vorrei aggiungere
Che questo cittadino europeo deve anche capacitarsi deve capire
Che deve diventare cittadino del mondo e questo discorso presuppone che la crisi dalla caduta del muro di Berlino faccia riflettere alle forze politiche un discorso di altra dimensione non meno importante ed è questo il terzo punto sono quattro sarebbero centocinquanta ma insomma non è possibile e quello della costruzione dell'unione economica e monetaria
Non vedo come si possa assicurare in prospettiva una coerenza del sistema europeo e la sua efficacia senza andare verso la moneta unica
Io che giro molto o nelle scuole o fare alle donne o fra gli industriali la politica del risparmio
Andata a vuoto soltanto perché non abbiamo avuto il coraggio di far circolare la moneta unica europea
Metto finalmente la gente a capire che le fasi vanno accelerata e non vi si accederà arte questo inserito nel programma ma direi il punto principe e io ho pregherò che sia la premessa dopo il cittadino europeo e il tema della pace ma non fatto da bla bla bla bla
L'Unione Europea nasce proprio per fare la pace fra gli stati chi avevano combattuto le guerre mondiali
Ho l'impressione talvolta che questo semplice ragionamento non faccia più parte di una adeguamento del bagaglio e degli ideali di questa Europa ero presidente della commissione politica
Quando è scoppiata la guerra e ho detto alla follia e quella di dividere in tanti piccoli staterelli la ex Jugoslavia cominciato dalla Germania affollare secondo loro alto e hanno abbassato il tono del discorso perché la logica tirati un'altra ed è il rispetto delle varie etnie cosa che il Governo italiano deve anche riflettere perché il problema si riproporrà dentro noi
Politica estera comune
Gente miglia politica estera comune non politica estera dei più forti bene ha fatto il collega dire la Germania la Francia e poi c'è il bubbone della Inghilterra
Un altro elemento mi sembra molto importante quello dell'immigrazione è un problema centrale dell'Europa di oggi e del futuro
Le Unione Europea avvalendosi delle norme contenute dal Trattato può fare una politica comune dell'immigrazione può fissare le regole sui visti creare i necessari strumenti di coordinamento di controllo
Eravamo io e la getta l'altro giorno in commissione ad ascoltare come Shell se n'era andato alla malora come forse i programmi vedranno l'allungamento qui gente mia o mandiamo dei commissari che sono dei politici o l'Esercito della Salvezza non serve più
C'è bisogno di di classe dirigente che abbia la capacità tecnica ma che abbia la visione dell'insieme altrimenti l'esercito della salvezza produce il nulla
Ultimo punto sono ancora due l'ambiente gente mia le nostre colleghe è andata via la catasta che lavora molto bene la commissione sociale ed economica fra
Venti sì forse
Se fossimo capaci di capire che il modo di lavorare in Europa
E diverso dall'esercito della salvezza che voi state conducendo perché io non stop contro cento
Una campagna elettorale politica la sì problemi seri gli ottantuno italiani sono d'accordo vi rendete conto se davvero ci mettessimo intorno a un tavolo e fissassimo tre o quattro punti per risolvere i problemi dei cittadini europei noi non ci tornerebbe a essere da una parte o dall'altra
Ma il degrado dell'ambiente e uno degli elementi importanti che va sottolineato ho scritto la relazione
L'ho lasciata fuori ultima cosa circolazione delle persone badate bene questo non significa solo che le misure di controllo e repressione sostitutiva delle frontiere debbano entrare in vigore al più presto
Questa è certo una necessità per lottare contro la criminalità il traffico di droga ma non meno essenziale e il rafforzamento del diritto dei cittadini
Europei preconizzato da Maastricht a cominciare da una rapida approvazione del diritto di voto alle elezioni comunali nei luoghi di residenza
Io chiudo qui perché il discorso si fa molto più atti approfonditi ville quanto meno però io voglio proprio dire così votate la gente che parla di Europa mandati a casa il bla bla bla bla esiste intorno perché solo attraverso un cambio di qualità
Che si collega alla logica federalista nel nella esplicitazione della sussidiarietà della trasparenza e della solidarietà noi potremmo cambiare
Quelle che sono le nostre piccole cose io quando vengo in Italia vi garantisco mi sembra di tornare fra gente del quarto mondo e sono presidente degli ACP CEI vorrei che il mio Paese aiutasse
Noi stessi a capire una logica di muffa della comunione della comunità che mi pare abbastanza importante grazie
Ringrazio l'onorevole Mario viceversa Maniago le do subito la parola all'onorevole Diego Novelli
Ma io mi limiterò due considerazioni una brevissima premessa
Non vestiva alla marinara come un'umiliazione di opere concittadina
Ma portavoce più o meno i calzoni corti o alla zuava quando un incominciato da Paci ad averne dentro di un mio processo
Ore Aldo petuchah
Ai problemi dell'Europa
E quando mi capita di trovarmi in incontri dei miei amici
Del Movimento federalista mi sorge sempre un dubbio ecco il pericolo di trovarsi nella spessi di riunione degli ex combattenti e reduci
E quindi dobbiamo un po'liberarsi scrollarsi di dosso queste e questi rischi questi pericoli
Pericoli che ho avvertito anche nei tre anni mi spiace per i colleghi del Parlamento europeo io fatto per tre anni il parlamentare europeo beh se ho trovato dei fiordi reazionari contro l'Europa li ho provati del Parlamento europeo
Parlamento rappresentato in larga misura e debbo dire che la delegazione italiana era unitariamente quella più europeista non ho nessuna difficoltà a dirlo dal Movimento Sociale a Democrazia proletaria
Mentre il Parlamento europeo sia per le forme in cui viene letto per tutta una serie di considerazioni era un Parlamento che rappresentava degli interessi di territorio di merceologico di settore dove tutte le volte che si cercava di assumere una posizione un po'il Parlamento europeo si sa benissimo che non legifera non ha poteri ma quando si volevano solo affermare alcuni principi che potessero in qualche misura intaccare
E gli interessi di una categoria di una lobby di di un settore merceologico scattavano i cenoni qual Dry se non i respingenti Chieti mettevano
In in Innovation
La stessa cosa ho vissuto il Parlamento italiano
Abbiate pazienza perché le cose dobbiamo dircele io sono presidente dell'intergruppo federalista europeo
Ebbene abbiamo condotto una certa battaglia
Che poi ho cercato di portare nei luoghi deputati perché poi questi discorsi perché ne che non siano bla bla bla e bisogna poi concretizzarle con dei provvedimenti con degli atti politici degli strumenti ebbene nel momento in cui si è discusso la riforma dello Stato italiano nella famosa o famigerata bicamerale
Di cui facevamo parte io Bassanini sta dietro quando sottoscritto ha presentato con Bassanini e minime non mi ricordo più chi era al terzo un emendamento di modifica di riscrittura dell'articolo centodiciotto della nostra Costituzione per inserire incontri il principio della sussidiarietà amici cari siamo stati battuti
è stato respinto dal gruppo della Democrazia Cristiana è stato respinto dal gruppo socialista è stato respinto dal Rapisarda dis cioè siamo stati uniti nettissima minoranza e allora vedete che quelle cose le diciamo dei convegni parliamo siamo tutti europeisti cervi lupi amore la bandiera verde comunali sì mettiamo il le le coccarde i foulard eccetera eccetera poi nei luoghi deputati dove si deve decidere
Per affermare per introdurre
Nella costituzione Italia poi la spia la Bicamerale sapete com'è finita sarà compito della dodicesima legislatura si vedrà di ma al momento di inserire nella costituzione della nostra Repubblica il principio della sussidiarietà in un'ottica europeiste
Siamo stati battuti
Quindi la riforma dello Stato per la battaglia che si presenterà subito alla riapertura chi ci sarà alla dodicesima legislatura
Piano le loro la seconda considerazione
Del Piero
Mi spiace presi segretario montani non è un programma di governo tanto per incominciare il piano dell'hotel l'enunciazione di determinati
Principi e un'analisi molto interessante che io condivido
E mette le basi per un futuro programma di governo però di governo è un'altra cosa
Però cosa ci dice di averlo
Più di un Orsi di siccome entriamo
Nell'ottica dei mutamenti che sono avvenuti
Nell'economia nel mondo della produzione o noi non usciremo da questa crisi la disoccupazione non si combatte con l'assistenzialismo
La disoccupazione si combatte facendoci carico di quello che è avvenuto attraverso le trasformazioni i processi di cambiamento verificatisi all'interno dei luoghi di produzione
Nella mia città a Mirafiori la dove sino a qualche anno fa c'erano duecento operai che lavoravano alla catena di montaggio per fare la testa dei motori della uno oggi ci sono centoquarantadue Robots che solo comandati da tre persone
La quantità
Del delle delle ore lavorative per produrre l'appunto equivale quasi alla metà delle ore necessarie per costruire lavoro vogliamo mettercelo in testa queste cose qui
O decidiamo di spaccare le macchine ma mi pare che sia già stato fatto no il luddismo non è che ha dato grandi risultati oppure dobbiamo fare i conti con questa realtà divino senese perché due più due fa quattro per Carlo Marx
Ho perso i punti e per Gianni Agnelli
Può fare tre paritetico labili o cinque per in Europa Tissi ecco ma per le persone normali fa quattro poi si tratta di discutere se la cifra quattro deve essere fatta da tre più uno da due più due da un da quattro più zero però il quattro è una cifra incontestabile
Ecco allora il governo di questi processi ecco il ruolo della politica
Che non può essere vista come Machiavelli diceva la politica e l'arte del del dell'impossibile certo
Ma non può mai essere l'arte dell'incredibile da noi la politica è diventata l'arte dell'incredibile
Tutti i giorni sentiamo ormai diventato uno spettacolo pirotecnico oggi si dice poi secondo i giorni pari giorni dispari della settimana sappiamo che né al lunedì
Valgono certe regole al martedì
Altre al mercoledì si smentisce quello che ci ha detto al martedì a lunedì al mi sembra quella Squall a quella quella quel refrain di Arbore lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì e poi ecco siamo lì ridotti in queste condizioni
E allora
Il problema del lavoro dell'occupazione
Per l'Europa non può essere disgiunta dei problemi dei Paesi terzi dei paesi quarti problema dell'immigrazione non risolve non lo risolviamo con le leggi di polizia con i visti con con i blocchi alla frontiera
O l'Europa si fa carico di questi problemi
E li affronta in un modo radicalmente diverso cioè anche questo ci mettiamo in testa a tutti che il venti per cento di coloro che vivono su questa palla chiamata a terra consuma l'ottanta per cento delle risorse che ci sono su questa terra
E non voglio rovinare la serata nessuno in quel venti per cento che Magna per tre ci siamo tutti noi per i presenti in questa sala
O ci facciamo carico di questi problemi e quindi rovesciamo il tipo di politica della cooperazione e l'unico mezzo Europa su questo può essere protagonista è quello di un processo graduale del disarmo un modo diverso di utilizzare le risorse cioè investendo massicciamente dirottando grandi quantità
Di risorse economiche e finanziarie nei confronti dei paesi terzi nei Paesi quarti
E allora come diceva Giorgio rapire una frase ormai ripetuta portiamo gli non il pesce ma portiamo gli valenza che imparino a pescare
Credo che in quel modo lì Riesi a bloccare i fenomeni migratori
Riesce a trasformare quella realtà quindi riesci anche a ridurre il tasso di pericolo che esiste di guerre locali perché le gare locali non nascono così non nascono per volontà di di un'entità metafisica
E nascono per conflitti di interessi di miseria di povertà di etnia di di di di vocazioni tribali ma che hanno sempre alla radice
La la polemica della Croazia nei confronti della boscaglia chi andava in Jugoslavia in quegli anni ti sentivi dire da quelli di Lubiana nel se ma perché noi dobbiamo mantenere è un discorso che abbiamo già sentito in Italia ride e perché dobbiamo mantenere quelle del sud e la Bosnia la Macedonia erano i paesi poveri della Jugoslavia e loro perché stava un po'meglio non è che stesse ore meravigliosamente bene ma sicuramente stavano meglio di quel deciso ma perché noi dobbiamo ai
Farsi carico di quelli e poi gli veniva fuori tutta la storia religiosa fannulloni sportiva assunto di discorsi che riconosciamo li ho conosciuti la mia sita negli anni Cinquanta quando c'erano i cartelli non si affitta i meridionali abbiate pazienza
Dopodiché riprendiamo li prendevamo in massa dal Sud Africa puntavamo al nord in una settimana contadini braccianti pastori abituati alla riaperto alla luce del sole
Dipendentemente sono un torinese dopo quindi posso dirle queste cose via maestra mouse come le scimmie in una settimana erano in grado alla catena di montaggio di produrre ricchezza ventenni dopo si sono sentiti dire ormai avete quarantacinque cinquant'anni in usciti più
Riciclabili badate bene la parola che sia usate
Non erano più adatti alle nuove tecnologie o o entriamo in una logica diversa ed è questo il ruolo e concludo di un'Europa veramente moderna
Questo vuol dire modernità la modernità con tutto il rispetto che ho per la città di Milano non è Trussardi e o il geometra pancetta che dipingeva dipingeva i tempi per qualcuno la modernità vuol dire affrontare le contraddizioni
Della società contemporanea in cui viviamo questo vuol dire essere moderni
Vuol dire cercare di capire cosa sta accadendo quali sono i mutamenti che avvengono nella società e non il primo stregone che passa avanti tutta magari con una bella canzoncina e buona sia dei fondatori questo vuol dire essere moderni
Vuol dire studiare vuol dire a leggere vuol dire impegnarsi vuol dire capire queste la funzione dalla politica
La politica come utopia
Come immagina azione come Fantasia ma nello stesso tempo la politica come scienza come rigore
Ecco allora e concludo amici del movimento perché io mi considero un federalista a tutti gli effetti il compito nostro come movimento prima di tutto è un compito di lievito culturale
La battaglia europea la vinceremo Siena vinceremo
Sul piano culturale prima di tutto cioè creare delle coscienze europee che vuol dire ridurre quel tasso oggettivo umanamente comprensibile ma non giustificabile di egoismo tizi dentro ognuno di noi ma perché il tedesco deve rinunciare a qualcosa
Per il siciliano o per il portoghese o per lo spagnolo o per il greco anche se poi
Un'idea moderna dello sviluppo si fa dire quello che vale per l'Italia vale per l'Europa e chiudo è uscito uno stupendo studio della Fondazione ci espelle due delle disuguaglianze sociali in Italia con una una prefazione illuminante di Massimo Paci
Ebbene le disuguaglianze sociali sì ne dobbiamo fare carico sia per l'Italia che per l'Europa non tanto e soltanto per un principio di solidarietà umana di spirito cristiano di spirito di solidarietà socialista per chi ha una matrice diverso socialista inteso ci siamo capiti ecco
Ma perché è necessario affrontare il problema delle disuguaglianze sociali perché ormai incetta il sistema economico le disuguaglianze che si sono verificati degli ultimi quindici anni stanno mettendo in crisi il sistema Italia
Perché non siamo più in grado di produrre quel numero di di di laureati diplomati di tecnici di quadri
Abbiamo una serie di disservizi che accentuano
Le disuguaglianze sociali
Che producono a livello economico dei guasti enormi pazzeschi allora anche da un punto di vista lasciatemelo dire squisitamente sì inizialmente economico o si affrontano le disuguaglianze sociali in Italia troppe in Europa oppure questo Europa non avrà prospettive
Ringrazio l'onorevole Lovelli volevo soltanto notare molto brevemente che o uno degli inviti che l'onorevole Novelli ci rivolge che è quello di essere gli evito culturale del processo di unificazione europea
è una delle responsabilità che ne sentiamo più fortemente crediamo in una certa misura di aver la solita
Io
Dicevo
In senso propositivo ancor più accentuata di più questa battaglia come rilancio nelle scuole come abbiamo fatto poi qui c'è il mio amico Sergio Pistone sai lavori che abbiamo cercato di fare a Torino i fuori Torino anche nelle scuole di Roma con l'amico cui stiamo lavorando seriamente a Roma per iniziative di questo e di questa natura però è lì che dobbiamo impegnare il massimo della nuova dico nostra perché mi sento membro
A tutti gli effetti del movimento pronome io ne parlo come da federalista federalista queste insomma ecco mi è parso che olio il Movimento federalista di cui lei fa parte qui lei è un comunque un un sincero amico o non meriti la la l'appellativo di movimento di ex-combattenti attiva l'impressione che si tratti di un movimento di combattenti discenti che sul campo ormai da molti decenni anche se tra noi ci sono molti giovani che ha sempre lavorato senza compenso e che tirate le somme può guardare al proprio passato con una certa fierezza
La parola all'onorevole Valerio Zanone lei un po'in un androne euro forse dalla tribuna mentre
L'essere ultimo nella lista alfabetica
Dei relatori comporta un costo è un beneficio
Il costo è quello di vedere gli argomenti che si hanno in mente progressivamente espropriati dagli interventi che precedono è il beneficio è quello come mi è accaduto in più di una circostanza oggi di sentire questi argomenti trattati in modo più convincente di quanto io non saprei fare
E quindi dopo ritorno sulle questioni
Che credo stabiliscono il vincolo forte di tutti gli europeisti i problemi della cittadinanza europea i problemi della costituzione federale
Il nucleo dove allora combatte antismog operistico
Ma direi dell'arredo ucciso Mauro operistico perché i i federalisti europei sono solo dei reduci dal futuro ormai possiamo essere avendo titolo di quello che deve ancora a cadere
E perciò non voglio punto
Ripercorrere sentieri che sovrasta stanti brillantemente
Brillantemente tracciati fin qua
E aggiungo soltanto poche parole inerenti se così posso dire alla alla coerenza europeisti card dei comportamenti nazionale in relazione ai quattro punti che sono stati posti così dal momento della nostra discussione
Anzitutto sulla natura
Del federalismo
Anch'io sono pare un federalismo
Che abbia la sua insegna araldica nel motto E Pluribus Urubko e non il motto a Bobo uno Flores
Ossia in volgare sono per un federalismo che unisce se non pare un federalismo che divida
E debbo dire che
Tocco questo argomento così soltanto di passaggio
Ho molto condiviso l'osservazione che in una lettera del Movimento federalista sono state mosse non me ne voglia senatore Staglieno alla costituzione e al progetto di costituzione della Lega
In ordine ai caratteri che è il federalismo pensato dalla lega per quanto attiene alla nuova forma dello Stato italiano
Rischierebbe di assumere qualora
Venisse a mancare a questo progetto di Stato federale quello che a mio modo di vedere
L'essenzialità di ogni federalismo che unisca cioè l'efficacia di un governo centrale dotato di sufficiente i poteri unificante di coordinamento
Se noi presentarsi un riforma federale dello Stato italiano quel vincolo della unanimità nelle materie concernenti la politica economica e finanziaria
Che ha danneggiato in modo così palese nel processo di unificazione europea
Noi creeremmo un federalismo che non punisce ma divide
Perché costituiremo uno Stato federale privo di un potere di governo di coordinamento centrale Ford in ciò che attiene proprio le funzioni tipiche dello stato federale
Se poi il senatore Staglieno vorrà illuminarci sulle ultime opinioni della lega in proposito credo che questo possa essere un elemento di interesse per tutti noi ma veniamo le applicazioni concrete cioè ai punti che qui sono stati toccati a cominciare dal rispetto dei criteri di risanamento della finanza pubblica previsti dal trattato di Maastricht noi siamo parlo di noi italiani molto lontani
Da questi vincoli da queste clausole di convergenza almeno come ciascuno sa dalla due le cinque parametro siamo molto lontani per quanto concerne lo stock del debito pubblico in cui una ammontare del debito superiore ad una annualità del protetto prodotto interno lordo ci accomuna soltanto al Belgio e alla Grecia
E siamo molto lontani anche in termini di disavanzo annuale in cui un disavanzo che sfiora il dieci per cento del prodotto interno lordo in ragione d'anno
Non soci ha la facoltà Mania neppure con il Belgio ma soltanto più con la Grecia
Tuttavia nella lontananza della situazione della finanza pubblica italiana rispetto a questi parametri
E lo sforzo di avvicinarsi a queste clausole di convergenza e quindi a mettere in opera le politiche di rientro che si impongono questo file io credo che un vincolo positivo lo ha già sortito
Con buona pace dell'assente Bertinotti io
Sarei portato a equiparare il l'effetto virtuoso che il vincolo comunitario esercita in altre in materia di finanza pubblica
All'effetto virtuoso che quarant'anni di appartenenza l'Alleanza atlantica esercitato sul sistema delle nostre relazioni internazionali sono vincoli esterni che agganciano la politica del Paese
E che correggono così implicitamente taluni difetti tipici del comportamento nazionale
Questo ci ha visto perché
Lo si può dire del Trattato di Maastricht e il il bene possibile forse sarà detto anche troppo e si possono muovere molte
Osservazioni critiche e forse se ne possono fare qualcuno di più di quelle correnti al trattato però sta di fatto che la la
La discussione che si è aperta con la clausola di convergenza stabilite dagli allegati a
Diciamo prodotto l'effetto doloroso ma necessario
Di convincere gli italiani che non c'era più spazio per la democrazia acquisitiva cioè farla le politiche finanziate in disavanzo al fine di farsi l'acquisizione del consenso questo è un primo punto
Che il governo Amato ha affrontato con qualche coraggio per governo Ciampi ha proseguito a me pare
Con sobrietà ma anche con con serietà d'impegno che penso debba caratterizzare visto che questo è il tema su cui dobbiamo pronunciarci né qui questa sera l'azione della governo che uscirà dalle elezioni del ventisette marzo prossimo
La seconda questione che voglio sommariamente toccare riguarda i dalla verità quello che è il primo problema oggi in Italia come in tutta Europa
Il problema dell'occupazione
E i profili che si prospetta in proposito nel libro bianco di dell'oro
Io
Ammiro
Ita OPA turchi
Hanno nel taschino un milione di posti di lavoro né da offrire in cambio di un vuoto votate mentre io mi regala un milione di posti di lavoro
Purtroppo non credo che la faccenda sia così semplice come viene prospettata
Perché in realtà promettere nuovo occupazione significa per i comuni mortali che non abbiano appunto queste capacità taumaturgiche o che non facciano finta di averne
Organizzare le condizioni del loro sviluppo cioè al di là dei pro degli ammortizzatori sociali dei provvedimenti diciamo soltanto mirati a compensare le situazioni di congiuntura
Dal mio punto di vista parlare di occupazione e parlare di condizioni della ripresa la medesima cosa
E sarei portato a distinguere due aspetti della politica dell'occupazione cioè
Due aspetti che riguardano la diversità
Della domanda di occupazione disponibile
Quello che concerne la domanda di posti di lavoro come elevata qualificazione tecnologica e che quindi è legata all'innovazione al miglioramento della formazione a questi cicli diciamo di carattere strutturale
E quello che riguarda le occasioni di lavoro non particolarmente qualificate in cui molto può fare l'adozione di regimi del lavoro più flessibili
Il consenso anche a retribuzioni diversificate vi sono occupi forme di occupazione a basso contenuto tecnologico in cui se si vuole dare a più persone la possibilità di fare qualche cosa
Bisogna diciamo ridurre i vincoli di carattere collettivo che rendono troppo rigido il nostro sistema del lavoro
Sono invece forme di domande di lavoro ad alta qualificazione tecnologica che sono molto legate al Toro generale del sistema e che hanno quindi loro asse della politica dalla formazione
Ora
Nel nel Dossier Diderot loro entrambi questi aspetti tutto sommato sono in qualche modo rispecchiate con in più una forte accentuazione della manovra anticiclica di carattere proprio classico per cui quando la produzione l'attività produttiva
è in fase di stanca conviene immettere una forte carica di investimenti in infrastrutture pubbliche sia per tonificare la l'economia in generale sia per creare con rapidità nuovi posti di lavoro e questo è
Una
Credo un un azzardo che conviene compiere
Anche perché recita italiana paragone con le città comparabile alla comunità sono si sono gradualmente impoverite infrastrutture noi vediamo mai fisicamente la diversità
Vede del del investimento infrastrutturale nella grandi aree urbane del nord dell'Italia soprattutto
Mi dispiace io spero che l'onorevole Aglietta
Non sia dello stesso parere dei suoi amici verdi
I quali si sono subito io volevo solamente scagliati contro l'unico grande progetto di investimento infrastrutturale che sia contenuto nel libro bianco di dello per quanto riguarda l'Italia
Per quanto riguarda l'Italia chi ha guardato la tabella avrà visto che insieme all'asse ferroviario del Sempione l'unico grande intervento la ferrovia ad alta velocità da Lione a a Torino io mi sentirei di difendere anche da un punto di vista di politica ambientalistica perché se noi avessimo
Una ferrovia che in mezz'ora vado a Torino a Milano per esempio le settanta autovetture che si sono accartocciate sull'autostrada quando mi dice Diego Novelli un'ora fa
Non avrebbero potuto evitare di farlo con qualche bel beneficio sia all'ambiente naturale
E sia immagino alle condizioni di salute dei loro occupanti vede anche da un punto di vista di Paul di politica ambientalistica mesta e il rosario opposizione dei Verdi agli investimenti per le ferrovie ad alta velocità mi sembra poco europea
Io credo che fra l'altro qui ci sono una delle ragioni che militano in favore della una maggiore attenzione alle città del Nord
Non pare una egoismo di carattere settentrionale istinto ma perché le grandi città del Nord sono esportatrice di risorse il le investire in infrastrutture nei centri urbani che producono risorse e lei esporta no tra nove consumano spesso
è in realtà ora manifestazione oggettiva della solidarietà è solidarietà anche quella cioè destinare risorse ad un contesto urbano che utilizzerà poi gli investimenti ricevuti non per consumarle ma per
Dare un contributo di trasferimenti e quindi di miglioramento del quadro nazionale ed europeo
La terza questione che qui era posta riguarda il l'autonomia e la responsabilità degli enti locali io credo che ormai sia maturo il tempo per non so cosa si sia detto stamane
Nel dibattito che si è fatto qui sulla questione ma sia venuto sia maturo il tempo per un ampio decentramento fiscale o se vogliamo chiamarlo federalismo fiscale usiamo pure questa definizione ho a osservò fra l'altro che il federalismo fiscale non impedisce la redistribuzione a fini di equilibrio si limita a renderla trasparente esplicita e quindi a consentire al contribuente di valutare politicamente ma l'onere a dalla prova di solidarietà a cui ha sottoposto però certo insomma che è la politica della spesa vada ristrutturata sul sul versante anche delle entrate è indubbio
Ed è indubbio a mio avviso concludo su questo il legame che c'è fra il federalismo fiscale e il principio di sussidiarietà
Non torniamo su questa questione che è stata ampiamente trattato se non per una accento che non consentito fare ed è per questo che raggiungo ossia che ma sussidiarietà viene comunemente intesa come diciamo la protezione
Delle decisioni dal basso offrono sussidiarietà significa dove tutti sanno che quello che si può decidere localmente non occorre venga deciso in una sede più elevata e allora tutti parlando di sussidiarietà guardano sempre al all'in giù
Bisognerebbe porre guardare anche all'in su cioè porci problemi della sussidiarietà dall'altro punto di vista già di quelle decisioni che invece localmente
E poi sino nazionalmente non si possono più prendere
E che quindi dovrebbero essere veramente la diciamo il contenuto forte della politica europea io in un passato Retta remoto molti secoli fa vi sono occupato un po'per esempio di programmi di ammodernamento parla difesa benissimo presto per conto mio è un principio di sussidiarietà
Diciamo all'altro rivolta all'alto nel senso che non c'è nessuno Stato europeo oggi che abbia i soldi per costruirsi un nuovo cacciato le dotazioni elettroniche che oggi sono necessarie sul sul proprio bilancio non lo si fa
O si fa lei faccia il Fai paneuropeo o non si fa nulla ecco
Allora da questo punto di vista tocchiamo uno dei punti deboli forse il più il più visibile celere in materia di relazioni internazionali
Comprendendo in ciò anche come me fare
Giusto
La politica della difesa l'Europa dei mercanti e l'Europa dei burocrati non ci arrivano deve arrivarci l'Europa dei cittadini e deve arrivarci come ha detto benissimo montani all'inizio di questa nostra
Prolungata discussione il popolo europeo attraverso istituzioni più o dirette e più efficaci
Io ringrazio l'onorevole Valerio Zanone
Adesso
Apriamo un breve dibattito tenete presente che alcuni degli oratori dovranno allontanarsi subito e forse altri prima della fine quindi
Replica oggi alle
Quindi io inviti a vi inviterei a o non non fare
Acquario
Il collega Zanone perché prevedo che questo che il federalismo sia un tema soprattutto il federalismo che proporre alla mia parte politica sia un tema forse poco chiare e quindi io amerei molto che comunque lei interverrà prima c'è l'onorevole Giannone parte
Richiederà ancora un quarto d'ora a disposizione quindi ecco io inviterei coloro tra pubblico che desidera intervenire che ho già una richiesta intervento a fare gli interventi che si riferiscono espressamente a rapporti fatti degli oratori cioè che non siano altre piccole relazioni aggiunte Emanuele data del primo
Dunque allora
Io volevo fare una domanda molto bene anche frontino provocatorio dispersa Natalia stamane a voi e Novelli perché era rivolta a tutti sostanzialmente
E partendo e e premetto che faccia la domanda
Caduto provocatoria come i giovani ma come lettore semplicemente neutralmente come lettore delle lezioni politiche nazionali e soprattutto elezioni europee cioè una domanda di chiarezza
Io voglio sapere il resto su quattro il primo alcuni dei quattro punti che secondo me cioè quattro punti tra i quali
Che io ritengo fondamentale tanto più che sono stati toccati cioè il punto dell'allargamento e dall'approfondimento
Il punto della politica economica hanno comune cioè per quello che riguarda la prospettiva dell'unificazione monetaria
E quindi della banca centrale
E per ciò che riguarda invece la proposta che è stata lanciata di poter partire con un gruppo più ristretti di Stati federali
Da subito ecco
E l'azione a queste pressioni che possono a questo i centrali unificazione o per io volevo sgolano capire una cosa cioè perché sono meno importante gli elettori abbiano chiaro questo
Ci il Parlamento europeo a degli strumenti e questo è stato chiarito dall'intervento e dal dal scossa di di Pistone chiaramente cioè lo strumento di negare il parere conforme di utilizzare un ricatto quindi gli strumenti ci sono questo cioè qui l'abbiamo capito chiaramente i tendenzialmente penso anche gli elettori cioè l'insieme del popolo europeo debbano capire che il Parlamento europeo a uno strumento forte essere presente e quindi lo strumento c'è va bene il governo italiano a uno strumento perché il governo italiano il futuro governo italiano in quanto governo può utilizzare il proprio ruolo di veto quindi anche il governo italiano allo strumento quindi non è vero che se gli altri nicchiano
E il governo italiano non ha potere di governo italiano al potere di lei se lo può esercitare in qualsiasi momento
Oppure può fare la politica della seggiola vuota possiamo di capi per capirci allora se a giugno in Grecia e che sia l'Inghilterra che sia la Danimarca che sia la Germania che cerca il compromesso non mi interessa per colpa di chi
A giugno in Grecia il vertice europeo semestrale frega del del della posizione del parlamento europeo vuole fare l'allargamento senza fare nemmeno un grammo di approfondimento
Prospero castiga la creazione della moneta europea al due mila venti
Ed dice che o si va tutti insieme o di fare le leggi questi passi non se ne parla che sicuramente succederà così è oppure vi regala qualche briciola insomma qualche briciola linea insignificante ecco
Ecco se succede questo io voglio chiedere questo e debbono risposta sì o no
Vuole
Tali nuclei che c'ha detto Novelli sono tutti per l'Europa quindi la domanda dovrebbe essere pleonastica
Ecco siete disposti a dire no cioè il nonno gli ottantuno parlamentari europei votiamo contro il parere conforme e noi rappresentanti di forse voli dite che sosterranno il governo chiediamo al governo di dire no qui non si o si va avanti oppure si torna indietro come diceva giustamente la ditta perché trarre queste o si va avanti così torna indietro cioè è finita l'epoca dei tentennamenti c'è dove abbiamo una situazione all'Est Europa è una una una Burti una Santabarbara può scoppiare ecco
Io lo chiedo lo chiedo questo lo chiedo sì alla diretta che Bassanini sia rappresentante della lega cioè a tutti cioè non è un problema di centro di sinistra che questo è un problema che le letture un lettore come me che ancora indeciso come votare deve sapere prima perché se no quando vado a votare io su che base posso votare come posso sapere che il futuro governo o futuro parlamentare europeo farà un meno quello io voglio come cittadino europeo grazie
Diciamo nulla
Vorrei fare una domanda specifica al l'onorevole Zanone perché ha toccato un punto che mi interessa molto in quanto io lavoro in un'impresa che fa anche delle produzioni militari cioè mi è sembrato molto importante che non se ne parla quasi mai in questi dibattiti che si toccasse il problema dell'effrazione delle del caccia europeo e più in generale della politica militare europea siccome la crisi economica in cui chiama in gran parte dovute alla difficoltà di sostenere industrie di alta tecnologia e le industrie militari
Sono ormai tenuto dopo il Gatto uno dei pochi casi in cui i governi possono sostenere pesantemente indù di alta tecnologia mi sembra che queste siano delle cose da decidere entro proprio i prossimi mesi per cui mi interesserebbe sapere il parere dell'onorevole Zanone
Su cosa su quali provvedimenti concreti il governo italiano
Dovrebbe prendere direi ha subito primo per contrastare il ritardo è forse l'affossamento dell'entrata per colpa di altri governi che non sarà il nostro ma ci sono più
Più influenti forse latino del nostro Secondo cosa si potrebbe fare perché non andasse sprecata l'occasione dell'agenzia militare europea e terzo se ritiene opportuno che l'Italia partecipi anche essa all'euro corpo
E Giovanni soffrisse
Sono molto
Parla parla osservo
Forse non si sente
Altro ci sono molte cose enormi non mi sono piaciute toglie vorrei dichiarare
E cioè la sua approvazione secondo cui il
Il fatto l'accertamento del fatto che forse
Lei riconsegnati ci sia una differenza tale da giustificare il fatto che essi hanno diritto diverse farà bene eccetera eccetera io ho detto questo sì però come ha detto nascondersi dietro queste differente giustificare in questo modo il fatto che essi siano separati e poi finiscono ma siccome fasullo che lo ha giustificato sigarette straniere Djordjevic fa di va ricordato solido all'inizio cioè una cosa che ha portato
Progresso a questo mondo è stato alla fine della seconda guerra mondiale la pacificazione franco tedesca alla quale ho assistito ma molto più recentemente un fatto
Non voglio aggiungere nulla di nuovo quello che si è detto nel rispetto di questi fatti nel fatto che un altro elemento che non è stato citato io credo fosse sotto il Vesuvio da tutti stiamo vedendo una cosa che io ritengo lo stupefacente la pacificazione tra arabi israeliani sono soltanto il fatto che il rappresentante delle intende aprire di fronte al massacro
Ieri che sono con fanno male al processo di pace secondo me stupefacente ci ripensa soltanto quello che succedeva ci succedeva due tre anni fa in quel ora il punto queste cose io credo che il qualunque forza politica si nasconde dietro un dito quando ammette che non si possa fare nulla nella ex Jugoslavia perché se prova spaventoso carente e soprattutto da una
Adesso Violante era un po'perché lei sta dicendo la menzogna
Lei confonde il barometro col temporale noi come barometro valutiamo storicamente la situazione e sappiamo che l'odio che oggi si esercita io Ugo sarà avviata la ex-Jugoslavia è dovuto a motivi etnici che per fortuna non sono presenti nel nostro Paese e dovuto a motivi storici perché se lei conosce la storia e l'abito a farlo eh sono duecento anni che quelli sia for Cano
E si ammazzano noi siamo stati una delle forze politiche che ha spinto i loro OPA a intervenire fortemente e l'ONU a intervenire fortemente per il peso making cosa che non è accaduto e di cui lo Oropa risponderà nei secoli come una grande vergogna perché solo oggi
Si sta intervenendo con le forze dell'ONU che sta avvenendo contro massacro che da tutte le parti e noi vogliamo la pace naturalmente
Noi diciamo che storicamente sono accadute delle cose per cui oggi un qualsiasi corrispondente io sono il giornalista di qualsiasi giornale
Che sulla linea del fronte vede volare dei sacchetti con dentro gli occhi e qualcosa d'altro dei reciproci prigionieri che sono i musulmani i serbi e croati noi diciamo che quelle crudeltà devono finire è che loro dev'porre la sua mano chiarificatrice perché questo massacro finisca io no mai detto che giustifico quel massacro quindi lei dice una menzogna oppure non capisce
Un delle due l'una
Io risultato di Tito poca
I continuare rapidissimamente allarga le braccia ed essere molto rapido e sintetico cosa vuol dire federalismo fiscale vi faccio un esempio concreto sulla base dei dati ufficiali che la regione Lombardia ha presentato parlano novantadue novantatré
Dinoi diamo Lombardia fra imposto il primo grado dirette e imposta di secondo grado indirette cento quarantadue mila miliardi all'erario
Nel ritorno di fisica perché abito a lato circa sessanta mila miliardi tanto per la sanità tanto per lavori pubblici più altri i dieci mila miliardi ritornano in maniera legittima per quelle aziende che hanno aperto aziende al sud
E illegittima per quelli che come Divella aprono un'agenzia prendono i soldi e poi verso la Regione i soldi si guardò bene da restituirle
Mancano alcol al conto mancano circa settanta mila miliardi che spariscono spariscono tanto è vero che oggi il nostro debito pubblico e quasi due milioni di miliardi con mille ottocento mila miliardi
Di buco dell'INPS in cui dicevo eccetera allora cosa richiamo noi
Diciamo che le imposte devono essere no aggiuntive nell'ambito regionale o macroregionale che è previsto dalla nostra Costituzione spiegano perché
Dovevano essere non aggiuntive ma sostitutive noi chiediamo un solo potere concreto perché lo scandalo del debito pubblico che sale mani
Va be'perché Ginosa e non lo vediamo continuamente con interessi venga finire le no legge le regioni devono avere la gestione autonomas delle risorse
Dando di queste risorse di questo accento
Quarantadue mila miliardi direttamente le regioni allo stato ridotto alle funzioni essenziali che sono a spadroneggiare sul professionisti la bandiera che la politica estera la toga che e la politica cioè ed è la magistratura e la moneta che la politica monetaria debba dare un trenta per cento come accade negli istanti federali europei noi diciamo con trenta per cento ed ecco il Progetto solidaristico
Debba andare al Sud perché il Sud ancora bisogni forti investimenti ci deve andare
Attraverso per esempio la Meridiana che è stato costituita proprio per questo
Che una sorta di Mediobanca solo che oggi il cinque otto per cento ma non lì noi diciamo che sia privata perché l'IRI ha creato solo debiti e banditismo politico pare toccati con questo Paese e danni economici quindi diciamo che il trenta per cento delle risorse
Parlo solo davanti a un bar di via intendiamoci poi certo arresto vadano vadano al sud per creare per creare o con l'indotto turistico che oggi manca per creare quel terziario avanzato che ma anche per per creare con la trasformazione agricola che manca e per creare con l'indotto anche di tipo coristi culturale e e che di cui i l'Italia e desolatamente prima nonostante abbia settanta per cento dei beni culturali mondiali secondo l'UNESCO e abbia solamente dieci mila miliardi di indotto da questo patrimonio cultural turistico mentre la Francia teneva molto meno a settanta mila miliardi all'anno questo significa federalismo fiscale significa che si può partire dall'ambito della nostra Costituzione dove esiste da parte dei costi dei nostri costituenti uno spiraglio
Verso il federalismo e verso con lo Stato quasi regionale
Al limite del federalismo che il nuovo disegno di legge costituzionale comunisti all'onorevole Bassanini sia onorevole Novelli sia onorevole Zanone sia sia io nell'ambito della di Bicamerale pur nella diversità delle vedute abbiamo collaborato ed è l'articolo centotrentadue della Costituzione
Il quale prevede che quando un terzo dei consiglieri regionali provinciali di più regioni sorretti e questo non lo dice l'articolo ma è implicito
Dai relativi ai sindaci del rettile parlamentari chiede l'accorpamento di più regioni una grande o o o altra regione queste fattibile sulla base d'articolo centotrentotto dalla costruzione tradire la duplice lettura
E l'approvazione a maggioranza semplice che preveda referendum oppure l'atto la l'approvazione a a ma a maggioranza dei due terzi questa è la chiave di volta
Per arrivare alla macroregione otto questo attualmente sotto e si devono inserire in tutto questo e e degli elementi di contrappeso il posto al meglio di abbiamo scritto lì ma nel maggio novanta
Che s'intitola una costituzione per i prossimi trent'anni titolo ambizioso pubblicato dalla terza casa editrice del Sud lo sottolineo dove dove si ipotizzano alcuni contrappesi
L'elezione diretta del Presidente del Consiglio Canova inventata né onorevole la Malfa né l'onorevole Segni ma nel lamentata Carega Wahlberg insieme ha capito e a e a Debray nel passaggio fa la quarta la quinta Repubblica prima
Che De Gaulle imponesse agli stessi un modello di tipo presidenziale ed è un modello invece quello dell'elezione diretta del primo ministro squisitamente parlamentare perché il suo le sue decisioni
E ci sono del suo Governo devono passare attraverso il Parlamento questa elezione indiretta del primo ministro che comporta
La teoria non sostitutiva delle funzioni cioè la libera scelta del primo ministro dei propri ministri al di fuori del parlamento che parlamentare non può stare ministro e questo ha lamentato sempre carne va be'che non ambientato onorevole Martinazzoli e poi tutto un sistema di controllo sul territorio della della del della spesa pubblica attraverso una corte dei conti che ha per i procuratori civici sono dei giudici sul territorio cioè un sistema molto complesso che certo non posso esemplificare ben poco parole però questo progetto esiste è un progetto suscettibili certo
Di di di perfezionamenti un è un progetto che dovrà essere discutere dovrà essere discusso fa la foto fare forze politiche per evitare che si arrivi a quel collasso economico
Per cui lo Stato non potrà probabilmente più pagare i dipendenti dell'IRI e appagati DP propri dipendenti compresi qualità RAI solo grazie dieci mila miliardi che attraverso l'azione del Parlamento all'IVRI stesse sono stati elargiti e quindi non siamo sul rischio di un collasso per cui o si trasforma
Rapidamente il meccanismo di controllo del delle risorse e di distribuzione di risorse oppure il nostro Paese nonostante la nostra buona volontà può andare a pezzi ecco dove c'è a rischio
Del separatismo il federalismo vuol dire invece unita potrà essere discusso dalle forze politiche ma da parte nostra ma sincera proposta perché il Nord abbisogna del Sud o storicamente per via del Risorgimento io sono fortemente risorgimentale
Nonostante la parte politica il cui appartengo e in certi casi disegni assortimento ma anche per un motivo pratico perché il Sud
Produce il venti per cento del PIL ma consuma quaranta per cento quindi è un grosso mercato di cui il Nord
Ha bisogno grazie
Grazie
Noi dobbiamo solo dare una brevissima dopodiché nelle Bersellini onorevole Vietti complementari materia possesso
No la questione non è delle più indolori da trattare perché se vogliamo dirla tutta una politica efficace di cooperazione europea nel campo dei programmi della difesa
Esposta in partenza ad una fortissima conflittualità con l'altra sponda dell'alleanza atlantica
Io sono sempre stato d'avviso che la la cooperazione difensiva europea nel campo della sicurezza deve rafforzare il pilastro europeo dall'alleanza non può in nessun modo entrare in contraddizione l'alleanza atlantica
Però quando si arriva agli affari per la concorrenza dei produttori americani molto agguerrita e quindi occorre a sostegno di questi programmi una determinazione politica forte
Cosa è accaduto in questi anni che i primi tentativi e le prime iniziative forse era più rilevante in termini non solo finanziari ma anche di di proprio di innovazione tecnologica era il il nuovo era la caccia europeo
Concordato fra fra Inghilterra Germania e Italia in un secondo momento Spagna
è stata prima rallentata dalla recessione economica che ha impoverito i bilanci di tutti questi Paesi poi molto ostacolata anche da queste avversione i Sterne
E alla fine praticamente è stata se non eliminato ma certo molto molto allentata nel tempo provocando per esempio una gravissima crisi nell'industria aeronautica nazionale che oggi letteralmente in ginocchio
E che viene su ostentata così come accorgimenti di tipo protettivo ma lì c'è un grande patrimonio tecnologico che lei sia andato perduto
Como ricadute gravi anche agli effetti civili perché voi si può essere più o meno diciamo
Come si può dire accondiscendenti verso la produzione di armi più a considerare che le tecnologie sviluppate per esempio una produzione aeronautica militare
E in realtà fanno da traino poi alla produzione civile ed è un un costo indiretto nonché gli stati pagano
Alla all'industria all'innovazione industriale nel suo insieme
Allora che cosa che cosa bisogna fare in Italia devo fare quello che non si è mai voluto affrontare seriamente e cioè una legge di investimento pluriennale perché in grandi programmi per la difesa tra ricerca sviluppo e produzione hanno una durata media di dieci quindici vent'anni
E quindi il registrarli in termini bilancio annuale è impossibile non soltanto ma siccome poi quando c'è da stringere il bilancio si taglia sempre di lei
Si va a finire che si spreca una quantità di danaro perché per esempio abbiamo destinato parecchi miliardi alla ricerca per programmi che poi non porteremo fino alla produzione quindi questi denari sono stati letteralmente buttati via
Allora sì gomme non è una delle cose più popolari destinare degli investimenti i sistemi d'arma suscita molte reazioni dalle anime belle io numerosi comandanti non sono un bellicista del guerrafondaio capisco anche
Diciamo questo atteggiamento
Bisogna che l'Italia tanto per dirne una chiarisca in termini preventivi quali risorse vuole destinare questi impieghi
Molte poche o anche nessuna naturalmente essere una vestina nessuna vuol dire che si esce praticamente da una tanta politica che poi essenziale
Alla politica estera nel suo insieme
Se si invece si quantificano queste risorse bisogna farlo e una durata di medio termine anzi di lungo termine almeno per un decennio in modo da riservare una aliquota sui futuri bilanci e fare una legge di investimento pluriennale che garantisca la continuità
Della partecipazione ad un programma però se si riuscisse a mettere in atto una politica questa specie ci sarebbero economie di scala
Estremamente vantaggiose
Si otterrebbero dei benefici importanti sulla diciamo qualità tecnologica le importanti settori produttivi anche tardiva dell'aspetto
Della della sicurezza vere e proprie quindi quello che occorre perché l'Italia sia diciamo coerente con una conformità europea in questo campo una legislazione che non sia la legislazione di breve periodo annuale
Che non può affrontare e risolvere problemi di questa specie
Grazie onorevole Zanone la parola all'onorevole Bassanini
Sulla domanda
A tutti noi mi pare che abbia posto una questione assolutamente centrale e sulla quale andando persone consultazione elettorale dobbiamo pronunciarci dato gli ha chiesto una risposta in termini di sì Odino la mia risposta è sì dopodiché non credo che lui sia soddisfatto soltanto di una risposta si aggiungerò proprio due parole per restare molto sintetici io penso che accenno l'avevo fatto prima anche non sia possibile affrontare nessuno delle grandi questioni che oggi abbiamo di fronte dico quella che mi angoscia di più
Disoccupazione e crisi di competitività
E di efficienza di tutto il nostro sistema produttivo non è possibile affrontarla se non nel quadro di una politica europea contrariamente a quello che qualcuno pensa
Noi abbiamo tre milioni e passa di disoccupate ma l'Europa ci sono venti milioni di disoccupati quindi non è solo una questione congiunturale italiana
E anche soluzioni molto importanti penso alla riduzione dell'orario di lavoro e non qua
O si affrontano a livello europeo oppure creano alterazioni nella competitività reciproca che sono
Che non non consentano di affrontare il problema e allora noi dobbiamo per forza andare avanti
Andare avanti con molta decisione in questa direzione
Io la mia personale convinzione poi altri trenta Dellai che conosce per una serie di problemi meglio di me la mia personale convinzione che la creazione di un'unità di tipo federale costituzionale federale
Tra i Paesi che ci stanno non è incompatibile con l'allargamento richiede soltanto una serie di accorgimenti del resto Tune parla di già nel tuo intervento inizia
I problemi si possono affrontare
Può essere addirittura trainante
Può essere addirittura trainante può rappresentare un punto di riferimento che chiedono gli stessi Paesi che vogliono l'allargamento e che hanno bisogno di un punto di riferimento complessivo quindi io credo che la risposta debba essere decisamente positiva alla questione che è stata apposta su una seconda questione vorrei fare un'osservazione
Io ascoltavo attentamente e l'amico
Senatore Staglieno devo dire che non di rado con Staglieno e con Maroni
Trovo alcuni insieme a cose su cui dissento alcuni punti di convergenza che poi magari si traducono anche nei lavori delle commissioni sette
Poi ascolto Bossi o miglio o magari Speroni e mi sembra di parlare con un'altra cultura è un altro mondo
Dopodiché per carità nello schieramento progressista c'è Fausto Bertinotti che dice delle cose molto diverse da quelle che penso io per carità non voglio adesso formalizzarne su questo però ecco io ho sentito l'altro ieri ho letto l'altro ieri
è un'affermazione drastica
Ho il federalismo che vogliamo noi o la secessione
E cari amici io potrei dire oltre della lirismo europeo che so io le la lotta armata non si possono affrontare i problemi in questi termini non si possono affrontare i problemi in questi tempi e non si possono te lo dico con molto rispetto Staglieno neppure
Farci come dire condizionare
Da la stessa nostra propaganda purtroppo è un vizio di cui in cui crediamo tutti devo dire ma allora il federalismo fiscale
Io sono noi siamo per il federalismo fiscale nei termini che sono conosciuti dai grandi Stati federale
Ma cominciavano raccontarci delle favole
Non è vero che il sud incamera quaranta e produce venti non sono questi i dati reali
Non è vero che la Lombardia riceve
Consuma quaranta e produce venti non è vero che la Lombardia riceve meno della metà di quanto ma non sono dati ufficiali guardiamo i dati guardiamo i dati dei guardiamo i dati veri il tasso il tasso di trasferimento fiscale reale
Dalle dalle regioni più ricche nei confronti del sistema
Non supera il dieci per cento questi sono i dati reali
Naturalmente se tu mi dici c'è una parte che va a finire il debito pubblico in in servizio del debito per esempio non torna indietro è vero ma questi debiti non li hanno fatti solo le regioni del Sud te lo dice uno che è milanese figlio di milanesi va bene appare la figlioletta Olivetti che non voglia punire perché purtroppo cento sono state fatte anche dal primo all'interno di inviterei a non fare a non fare comparvero ma allora ma no non la possiamo impostare in questi termini perché è l'ora possiamo criticare tutti insieme
La soluzione assistenzialistica del problema di Crotone e però dobbiamo farlo anche per l'Olivetti di Crema è cercherà una un'altra soluzione assistenzialista allora vediamo di non impostare le cose
In questi termini e allora vediamo anche di dire qual è la realtà
Del federalismo fiscale se prendiamo i grandi Stati federali nei grandi Stati federali e tu lo sai
C'è una regola aurea che siccome si ritrova nell'esperienza di quasi tutti gli Stati federali pressappoco nella stessa misura vuol dire che c'è una sua logica in questo ed è che se noi che se noi diciamo dividiamo per grandi comparti le risorse pubbliche noi vediamo che un terzo va al sistema chiamiamolo dello stato sociale
Un terzo e quello che si spezzi percepisce si spende per le funzioni federali è un terzo quello che si percepisce si spende per le funzioni
Degli stati membri e le funzioni locali
Allora questo è il modello verso cui tendiamo se questo il modello verso cui tendiamo noi ci stiamo sosteniamo questo tenendo conto e qui vorrei che non si sbagliasse analisi che lo Stato federale è l'Europa
O no
E allora nella identificazione delle funzioni fondamentali e nella ripartizione delle risorse dobbiamo cominciare a ragionare in questi termini in questi termini
Sapendo una cosa e anche su questo io devo dire che mi trovo sentivo Pagliarini l'altro giorno la settimana scorsa ho discusso con lui credo che sia uno dei costi maggiori esperti persona competente seria
Beh io credo che sia giusto dire che bisogna accogliere il principio del federalismo fiscale per cui ogni livello di governo di autogoverno alla responsabilità del prelievo della Spesal quindi ricostruiamo il circuito della responsabilità tra prelievo e spessa
Cosa che non hanno inventato né Bassanini che ne scrive da anni né Bossi né Miglio le cose ma io ricordo le pagine di Einaudi per esempio nelle prediche inutili e prima Rinaldi anche altri ne hanno scritto
Senza arrivare a Carré des Malberti scriveva addirittura tra le due tra le due guerre
E però vedete se questo è vero allora non l'ora noi dobbiamo pensare alla al trasferimento di poteri impositivi consistenti
Da Roma verso le regioni
E eventualmente i comuni o aggregazioni di comuni adesso questo sono particolarità di cui dobbiamo discutere qui
Ma non possiamo pensare come mi sembra sostenga la lega a trasferire tutto il potere impositivo alle Regioni ai Comuni che poi trasferiscono perché allora rompiamo il principio della il circuito della responsabilità tra prelievo e spezza e tra l'altro ci avviluppa diamo e difficoltà tecniche norme perché come volete che si applichi l'IRPEG su impresa e multinazionali con gli strumenti impositive di un comune o di una regione
Allora dobbiamo come nei grandi Stati federali pensare che ci che ci sia una autonomia impositiva
Del comune della regione o dello stato membro ai vari livelli ci sono le imposte proprie che finanziano le proprie funzioni
E poi ci sono dei meccanismi dei perequazione e di solidarietà allora su questo dobbiamo intenderci perché invece mi sento dire
Da Pagliarini da Miglio eccetera tutto il prelievo deve essere fatto
A livello decentrato e poi si trasferisce
Eh ma allora ritorniamo alla rovescia nei difetti del all'ora del centralismo fiscale e qui andiamo verso il separatismo localismo fiscale
Ecco questo a me sembra che sia importante chiarirci su questo punto perché rischiamo di come dire avvilupparci nella nostra propaganda e andare verso soluzioni che producono gli stessi difetti da cui vogliamo uscire magari alla rovescia allora in questo senso io sono per un modello realmente federale
Principio di sussidiarietà responsabilità auto-governo ai diversi livelli e naturalmente le imposte che possono essere trasferite a livello locale sono quelle che è possibile imporre gestire a livello locale
Penso per esempio a tutte le imposte sui sui immobili e sulla patrimonio e penso a lenti per esempio alle imposte indirette sui consumi l'IVA al dettaglio per esempio nell'ultima fase questo si può trasferire a livello locale
La quantità di questo dovrebbe seguire il modello dei grandi Stati federali
Grazie onorevole
L'onorevole diretta se io sarò assolutamente telegrafica perché più o meno
Molte cose sono state dette allora prima di tutto una risposta
Alla domanda rispetto alle elezioni politiche alle elezioni europee si diceva il Parlamento ha questo potere voi parlamentari che farete ma noi parlamentari ci troviamo cioè io ci proverei evidentemente poiché garantire che il fatto che io ci provi occhielli mi e gli ottantuno euro perché che saranno forse ottanta ottantasette forse speriamo se il nostro governo ha ratificato perché anche lì è una cosa
Cioè siamo talmente poco interessati al problema dell'Europa che rischiamo
Di bloccare l'aumento dei deputati tedeschi e degli altri stati che è stato deciso a Maastricht ma che non abbiamo ancora ratificato male
Chiusa la parentesi se anche tutti gli ottantasette italiani vi rispondono sì e magari lo faranno in modo ecco non è detto che che avremo successo però io vorrei anche dire una cosa
Le responsabilità maggiori il governo italiano non strumento allo strumento del voto all'unanimità e quindi è uno strumento di veto ma io vorrei dire che tutti i limiti
Attuali dell'Europa e del percorso europeo
La cosiddetta Europa dei mercanti a cui si faceva riferimento prima che pure esiste pezzo nei governi cioè l'Europa il mercantile innanzi tutto l'Europa dei governi io vorrei dirlo questo perché poi si sentono i burocrati di Bruxelles gli euroburocrati eccetera che pure ci sono ma burocrati e gli euroburocrati sono i burocrati dei tanti comitati che sono normalmente burocrati nazionali legati al consiglia l'attività dei governi cioè io vorrei che questo proprio Lodi chiarissimo lo voglio dire perché
Poi sembra sempre che magari la dichiarazione del presidente del consiglio e dichiarazione positiva
Ma i trattati li fanno poi le burocrazie dai governi e quindi sono loro che rinazionalizzare no che fanno un master e che magari nella proposta della commissione una proposta al Parlamento
Si cerca di tirare avanti e poi dopo va a finire nelle mani
Del comitato degli e Sperti dei rappresentanti permanenti e li cade cade tutto perché lì tutto si rinazionalizzare
E quindi l'Europa MP tutti i benefici tre che noi abbiamo di tipo democratico intanto bisogna addebitarli hanno operato i nostri governi ma io voglio dire io ho avuto la fortuna da un certo punto di vista di essere nell'arco dei dodici del Parlamento che durante le conferenze intergovernative
Partecipavano a queste conferenze interistituzionali e quindi coi dodici rappresentanti di governi che all'inizio erano persino il ministro degli Esteri quindi eravamo anche molto gratificato
E con i rappresentanti a commissione ma e io li poi vedevo che cosa il nostro allora ministro degli Esteri De Michelis sosteneva e ho provato anche a dirlo ho provato una volta cioè perché poi ognuno di noi interveniva detto amministro lei però è legato a un frate ferendo uno italiani cioè l'ottanta per cento a popolazione Italia
Talmente queste non sono favole cioè io lo ripeto in Parlamento al mio livello per carità convivere ma lei come ministro pur dovendo avere ovviamente un realismo anche nelle trattative con gli altri non può completamente dimenticarsene di questo allora voglio dire che questo è e quindi giustamente il convegno di oggi era che farete se avrete delle responsabilità di governo non io ma io dire un fronte nel quale ci si riconosce B certo cercheremo di farlo cercheremo o io mi auguro che questo Governo cercherà di farlo
Forse non col vento ma essendo più convinto dell'Europa e quindi avendo la politica europea come sua centralità cosa che fino ad oggi per vari motivi non c'è stata voglio dire velocemente mi dispiace andato via Zanone
Il problema dell'alta velocità e è un discorso molto lungo il problema dell'alta velocità io vorrei che prima di affrontare il problema dell'alta velocità
Che è un sistema di trasporto per passeggeri
Il nostro Paese affrontasse quel piccolo problema che ci ama che il trasporto di merci su gomma il novanta per cento che è assolutamente anomalo rispetto al resto dell'Europa
E che quindi cominciasse a dotarsi di treni navetta a rafforzare tutto il sistema ferroviario il sistema magari anche di trovi eh cioè che cominciasse a dotarsi di un sistema di trasporto che non consenta più perché poi gli inquinamenti e il problema dell'ambiente
E non è che lo facciamo con i treni ad alta velocità abbiamo risolto il problema dell'ambiente non abbiamo risolto proprio perché poi dopo quando il treno ad alta velocità arriva a Torino e probabilmente Torino-Lione è una cosa che si può fare e cioè voglio dirvi dei bisogna poi comprendere ma uno arriva dall'io ne a Torino velocissimamente
E poi a Torino per andar fino a Pinerolo deve aspettare due ore perché non c'è il collegamento Torino Pinerolo quindi il problema di rivedere tutto il sistema dei trasporti d'integrarlo
Di renderlo e quindi di sottrarre alla trasporto su gomma e al trasporto privato di rivedere il problema da mobilitare sono dei problemi io non sono ideologicamente contro l'alta velocità ma contro l'alta velocità come investimento primario prima di averne investito quelle poche risorse che abbiamo
In quest'altro settore beh io sono contraria
Già ad alta velocità viene viene veramente dopo e non viene ad esempio in un sistema interno fra Milano e Roma
Perché questo proprio invece sono contraria perché aumenterebbe di mezz'ora credo che il risparmio di tempo di trasferimento rispetto a quello che abbiamo adesso
Allora già abbiamo fatto il Pendolino rafforziamo le usiamo quello ma invece investiamo nel rivedere tutto il sistema però mi spiace Zanon è andato via comunque ve l'ho detto a voi
Io ringrazio l'onorevole Aglietta e non è il caso di tirare delle conclusioni dibattiti è stato molto ricco degli degli obiettivi del Forum sono stati pienamente raggiunti in particolare sono stati pienamente raggiunti quali di queste tavole rotonde che è stata vivace comprese anche che ha trattato molti argomenti noi e ci auguriamo che i rappresentanti delle forze politiche nell'ambito del dei dei loro partiti portino avanti con con Rayner GE con continuità a un a la problematica europea
Questo appuntamento si ripeteranno e vi ringraziamo per essere venuti ringraziamo il pubblico e con questo concludo insomma grazie
Facciamo diciamo