I Assemblea Regionale del Partito Popolare Italiano della Lombardia

Il più cordiale più caro
A questa prima assemblea regionale del Partito Popolare Italiano
Questo applauso che voi date a un applauso che ci riguarda tutti sì è giusto applaudirci reciprocamente applaudire questo sforzo generoso questo lavoro che già abbiamo fatto per dar vita al partito popolare perché il Partito Popolare c'è esiste già nelle nostre città nei nostri Paesi nel lavoro di tanti militanti ci siamo ed oggi
Vogliamo presentarci all'opinione pubblica ma non voglio anticipare ora i contenuti che gli interventi verranno a sviluppare in maniera articolata voglio soltanto invitare alla presidenza invito a prendere la presidenza di questa prima Assemblea regionale del Partito popolare l'onorevole Filippo Maria Pandolfi
Tassabile
Cantanti e invito anche a prendere posto alle tribune qui sul palco a tutti i responsabili che con me
Hanno contribuito a ad organizzare a volere questo momento tutti i membri dell'ordo dell'organismo regionale lombardo i segretari provinciali e i coordinatori Esterni per guidare questo momento di lavoro comune
Un'ultima notazione prima di dare inizio ai lavori
Certamente avrete notato stanno circolando per la sala
Delle simpatiche fanciulle graziose pure che eleggono tra le braccia delle casette queste casette
Come facilmente avrete intuito servono a raccogliere i fondi per autofinanziare questa manifestazione si noi autofinanziano questa manifestazione
Che nasce dalla nostra capacità di volere quello per cui decidiamo di impegnarci eccolo per cui decidiamo di combattere io voglio solo pregarvi di essere generoso generosi con nella ne nel donare quello che ciascuno di noi può dare perché è un partito è fatto anche di organizzazione
è fatto di una militanza che sa scegliere fino in fondo gli strumenti di cui vivere sono convinto che sarete generosi grazie anche di questa volta gratuita
Un ultimo avviso poiché dall'esterno stanno arrivando
Ancora persone con gli ultimi Puma le ultime macchine vogliamo aspettarli non più di quattro o cinque minuti poi daremo inizio ai lavori è stato certamente un po'laborioso l'arrivo la gratitudine va a chi è stato così puntuale che già le due era qui e premeva sui cancelli ancora chiusi grazie perché anche la puntualità è un segno della passione che mettiamo nel fare lavoro politico ma diamo la possibilità a chi arriva più da lontano sono segnalati dei pullman da Mantova Cremona
Di raggiungerci per poter partecipare insieme a questo momento pochi minuti ancora e poi daremo inizio
Lasciatemi dire ci siamo
E il Partito popolare italiano nasce anche a Milano
Nasce a Mila no nasce in Lombardia
Nasce per l'Italia
Poiché è anche i giorni hanno un loro segno
Vi dirò che almeno almeno sul piano personale è parso che oggi i segni siano buoni
A cominciare da questa mostra
Presenza che mi sembra tesa viva e serena
Ma perché non dirlo a cominciare anche da quello che stamattina ci ha offerto il Corriere della Sera
Uno splendido fondo di Mario Monti vescovi disoccupazione sviluppo la vera solidarietà
Che vi invito a leggere
La nota della CEI considerata come il fulcro di un ideale programma
Per l'economia e la ripresa in Italia e poi
L'articolo di Arrigo levi un terzo polo o non voto
Che mi pare tutto un programma e finalmente un programma che ci ripaga di una lunga pazienza e di qualche sofferta amarezza
Penso che dobbiamo avere tra noi in questo momento
Soprattutto la virtù della disponibilità
Siamo tutti necessari
Ma nessuno è particolarmente necessario
Affrontiamo un tragitto difficile
Credo che se la disponibilità sarà totale
Forse daremo al Paese daremo questa nostra Lombardia
Una classe dirigente nuova fatta di donne e di uomini
Capaci di rappresentare il Paese
Non conteranno tanto io spero
Il curriculum o il clan
Qualche
Generale disc in servizio permanente effettivo in meno
Qualche eccellente ufficiale di complemento venuto direttamente dalla società civile in più
Questo il valore aggiunto che il Partito popolare deve esprimere
Ma credo di avere detto già troppo il programma e denso
A me tocca in qualche maniera moderare lo lo farò tanto meglio quanto più avrò anche qualche vostra comprensione
E la vostra attenzione
Do subito la parola
Per un saluto al segretario del Partito popolare milanese l'amico Lino Duilio
Cari amici buongiorno a tutti dico anch'io il benvenuto del Partito Popolare Italiano di Milano per questa occasione
Che possiamo definire una una festa una festa
Che sicuramente ci farà uscire di qui con un rinnovato entusiasmo quell'entusiasmo
Che ormai da un anno stiamo cogliendo in questo lavoro che stiamo facendo alla base un lavoro di ricostruzione che ci consente di dire con orgoglio anche con un pizzico di entusiasmo senza trionfalismo se mi consentite
Che la nascita ufficiale del Partito Popolare Italiano a Roma il diciotto gennaio con l'Assemblea successiva del ventidue gennaio
Rappresenta la tappa di un percorso che era già partito e già sedimentato dentro la realtà
Con l'adesione al manifesto di Mino Martinazzoli
Io essendo a Milano vorrei semplicemente brevissimamente offrirvi il senso di questa esperienza che stiamo facendo
E che ci consente appunto di cogliere questa rinnovata idealità
Questo recupero di orgoglio che ci permette di esprimere con il nostro volto all'esterno le ragioni profonde del rilancio di un partito che chiamiamo oggi Partito popolare che si richiama ad una storia così nobile che tanto ha dato di positivo al nostro Paese
Noi stiamo conducendo un cammino a Milano lo voglio offrire a questa Assemblea anche perché so che è un cammino che si realizza in piena sintonia anche nelle altre realtà della regione
Un cammino che fino ad oggi ha già comportato la nascita sul terreno politico di una nuova classe dirigente di volti nuovi di volti entusiasti come dicevo prima che oggi si stanno cimentando nell'impresa altrettanto importante
Di incontrare le realtà della società composita milanese che fanno riferimento agli interessi diffusi alle categorie alle professioni per costruire quel partito aperto non intrusivo come noi
Diciamo e si mette al servizio della società civile
Volevo semplicemente a mi sta molto a cuore questo Dini come ci siamo riusciti come ci stiamo riuscendo
Ci stiamo riuscendo perché ci siamo accorti in verità lo abbiamo notato dopo che eravamo partiti che abbiamo utilizzato una modalità che assomiglia molto all'impresa con cui parti don Sturzo a suo tempo nel mille novecentodiciannove
Lo Sturzo
Era insieme ad una compagnia di persone a delle persone che a a cui era legato da un rapporto innanzitutto di amicizia e di stima reciproca su cui si è innestato poi un discorso politico che ha tradotto nella realtà degli ideali al servizio del Paese ecco noi stiamo facendo anche noi questo abbiamo instaurato un rapporto che e molto più solido
Del discorso strettamente politico perché io penso che il rinnovamento della politica che noi dobbiamo operare
Lo dobbiamo realizzare con questa metodologia dobbiamo sforzarci di valorizzare come si dice le cose ci che ci uniscono rispetto a quelle cose che ci distinguono fisiologicamente perché anche una ricchezza a Milano questo lo stiamo facendo
E permettetemi di dire perché io ci tengo molto credo che la politica debba anche ricomprende gli aspetti di verità che pur in una posizione dialettica che ci ha portato a volte anche a distinguerci forse anche a polemizzare cordialmente
Ecco ora delle persone a cui io sono molto legato perché questa esperienza stia standard importi importo e Aldo Brandirali che voglio citare qui pubblicamente per questo per questo lavoro
Io credo che se noi riusciamo a portare avanti questo questo modo di lavorare insieme
Questo è un altro sogno che io pur avendo la preoccupazione di fare un partito laico aperto non confessionale però possiamo dimostrare con i fatti perché la politica si affida ai fatti
Possiamo dimostrare che quella unità di fondo quella tensione uniti IVA a cui ci richiama anche il nostro Papa la possiamo restituire al terreno prepolitico e impolitico
Perché laicamente in politica dimostriamo di poter lavorare insieme anche venendo da sensibilità ed esperienze diverse in questo senso
Io mi auguro che il nuovo partito popolare possa riscoprire anche in senso autentico però quella che era la prassi delle feste dell'amicizia ridando significato e contenuto autentico a questo sostantivo amicizia
Che come dicevo poc'anzi rappresenta il tessuto connettivo su cui si può in ogni innestare
Un lavoro di autentico rinnovamento della politica questo modello che noi stiamo realizzando in modo diffuso a Milano io lo offro a voi come lo offro alla vostra riflessione sono convinto che si potrà realizzare
Anche a livello regionale soprattutto in un momento in cui il tema delle alleanze anche qui fisiologicamente porta magari a determinare delle distinzioni distinzioni che però noi siamo consapevoli in questo ci ritroviamo in quello che ci ha detto Martinazzoli dobbiamo fare in modo che non vengano strumentalizzate
Dall'esterno perché noi siamo consapevoli che siamo alternativi alla sinistra siamo alternativi prima saremo alternativi dopo siamo alternativi alla destra siamo alternativi prima ci saremo alternativi dopo
Noi riteniamo che l'alternativa oggi allo schieramento che viene considerato ma questo lo vedremo insomma vincente nel nostro Paese debba essere un'alternativa di centro cioè noi dobbiamo evitare che ci sia gente che voti a sinistra perché non vuole votare a destra
E voti a destra perché non vuole votare a sinistra
Dobbiamo recuperare la mitezza della politica soprattutto in un momento l'avrete notato dalle trasmissioni televisive che ci offrono degli spettacoli squallidi
Di violenza in cui non prevale la ragione non prevale il contenuto non prevale l'attenzione vera quelli che sono i problemi della gente e io sono convinto che la saggezza popolare che riposa nel cuore della gente che ai problemi quotidiani
Alla fine ci premierà
Voglio concludere dicendo dunque che noi possiamo vincere se dobbiamo essere convinti che possiamo vincere possiamo vincere nella competizione elettorale sicuramente possiamo ricostruire questo partito lo stiamo facendo
Tenendo insieme dicevo le diversità che sono una ricchezza e non una mortificazione se mi consentite la metafora io credo che noi dobbiamo realizzare
Io sono indicato come uno che ama la dimensione poetica forse un povera dobbiamo realizzare una sorta di canto in cui ci sono diverse voci che sono diversi appunto che sono una ricchezza con la loro originalità
Ma che alla fine producono una sola voce che è riconoscibile per l'armonia rispetto agli ideali e i valori che ci connotano ce la faremo coraggio oggi grazie
Grazie Duilio
Tuo saluto mi è parso anche in qualche modo un manifesto un manifesto in forma di saluto
Ho attendiamo Paola Svevo ma è ancora in viaggio da Roma porterà poi il saluto
Delle donne del Partito Popolare Italiano otto allora subito la parola
A il professor Rocco Buttiglione che farà un intervento sul tema identità e alleanze
Cari amici grazie per questo saluto e per questa occasione che mi date di incontrarvi ancora una volta
Viviamo un momento difficile
Un momento in cui bisogna essere chiari
E tutti chiedono chiarezza da noi ma non ci aiutano a fare chiarezza perché noi parliamo chiaro ma chi non vuol capire continua a far finta di non capire
Qual è il mio tema il mio tema e la nostra identità siamo un partito di gente che assume come orizzonte ideale tra dottrina sociale cristiana questa è la nostra carta d'identità
Questa carta d'identità non esclude nessuno ma chiama tutti a un serio esame di coscienza
Chiama tutti a confrontarsi con la verità della propria esperienza umana chiama tutti ad essere uomini più veri sulla base di questa identità fondamentale noi dobbiamo aggregare nella società italiana uno schieramento di forze inevitabilmente composito composito perché vasto di forze che sono capaci di portare questo orizzonte ideale oggi
Dove collochiamo questo schieramento di forze qual è la scelta strategica del partito popolare io spero che scusate se mi rivolgo adesso alle televisioni
Provate ad inquadrare questo giornale il popolo
C'è un titolo in questo titolo c'è scritto
Al centro anche dopo il voto la mia opinione dice Mino Martinazzoli e che non si guarda da una parte prima delle elezioni e dall'altra dopo
Questo vuol dire che c'è una scelta strategica e la scelta di aggregare l'alternativa al PDS limpidamente al centro e non a destra
Su questo non esistono possibili dubbi è una scelta di sistema il referendum chiede chiaramente che in Italia ci sia un governo che governa e un'opposizione che fa l'opposizione noi chiediamo alla gente i voti per governare siamo disponibili a fare l'opposizione non per sempre
Fino alle elezioni successive
Se la gente non ci darà subito i voti per governare
Non siamo disposti a fare dei patti consociativi che creino un governo che governa ma non è controllato da nessuno
Che è composto di forse troppo divergenti fra di loro per avere una linea chiara e che finisce col non governare e con i distribuire posti a favori ai propri amici
Questa è la logica che è finita
Per noi è finita per sempre
Dentro questa logica noi abbiamo scelto un l'iter di governo un candidato come capo del governo che Mario Segni e abbiamo dato che abbiamo dato alla gente la possibilità di conoscerlo che è un po'nella logica dell'ora nuovo sistema politico che abbiamo iniziato e il motivo per cui ha vinto Rutelli a Roma
Allora gli altri avevano un candidato e noi no adesso noi un candidato lo abbiamo e Occhetto non c'era perché il fronte composito che lui ha messo assieme non è in grado di mettersi d'accordo su di un candidato poi abbiamo fatto un programma noi abbiamo un programma lo sentirete dopo Occhetto e Cossutta il programma non ce l'hanno perché non possono e non riescono a mettersi d'accordo sulle cose da fare
Perché noi interpretiamo lo spirito del referendum e loro no loro vogliono soltanto trovare un accordo elettorale per aggirare il referendum in modo che ognuno si porti in Parlamento un certo numero di deputati per cominciare dopo a fare le alleanze sottobanco come si è sempre fatto nel sistema che adesso è finito
Noi abbiamo un candidato noi abbiamo un programma su questo programma siamo andati a parlare con tutti
Siamo andati a parlare anche con la lega
E il nostro programma contiene molte cose per cui la gente ha votato la lega la gente ha votato la lega perché non ne aveva più non non ne poteva più del malgoverno noi abbiamo offerto il programma del buongoverno era un bel programma era così bello che la lega l'ha rifiutato e Bossi l'ha stracciato
La lega l'ha rifiutato e Bossi l'ha stracciato perché alla lega non gliene importa nulla o meglio alla lega agli elettori della lega gliene importa ma ai leaders al capo
Non gliene importa nulla di dare un fisco giusto ai piccoli imprenditori e agli artigiani lombardi
Non importa nulla di dare alla economia lombarda i servizi che servono per poter competere sui mercati internazionali non gliene importa nulla di sanità e di pensioni
Non gliene importa nulla di politica della famiglia
Quello che mi importa
Di poter mandare al governo il PDS per avere quattro anni di malgoverno che citino l'esasperazione dei ceti medi produttivi e li rendano disponibile a fare la successione questo è il gioco che hanno dovuto scoprire
Non c'è la lega buona dei Formentini e dei Maroni
Che riassorbe pian piano la lega cattiva o la lega con la testa fra le nuvole di Bossi perché il Formentini e di Maroni quando si arriva poi alle cose concrete e devono lottare
Per difendere un buon programma che il programma che i loro elettori vogliono in quel momento lì guardano da un'altra parte non ci sono
O non hanno neanche il coraggio di alzare la mano per chiedere al capo il diritto di parola e dirgli che forse potrebbero anche non essere totalmente d'accordo
Io sento il dovere
Io sento il dovere di dire lui che noi dovevamo fare questo tentativo
Siamo andati a vedere le carte della lega e abbiamo visto che era un bluff
E adesso abbiamo il diritto di dire
Chi rompe paga gli elettori che volevano queste cose oggi devono votare per il centro devono votare per il Partito popolare e ne dobbiamo andare a dirglielo a spiegarglielo a fargli capire di che cosa veramente si tratta
Quali sono i punti reali del disaccordo
Il primo punto e la democrazia
Dice Hitler in Mein Kampf che un partito totalitario non può trattare da pari a pari con nessuno perché non è un partito non è una parte che ha davanti altre parti egualmente legittime
è invece tutta la nazione e contro di luglio davanti a lui ha soltanto i ladri e gli assassini di Tangentopoli gli ebrei i terroni
Tutta gente che la parte infetta della nazione che Vacca autorizzata col ferro e col fuoco
Il primo problema della lega è stato la incapacità e non volontà di riconoscere di avere davanti un partner di eguale dignità politica
E non lo può riconoscere
Non lo può riconoscere perché non può riconoscere che esiste il Partito Popolare
Una realtà nuova radicata nel tessuto sociale con dei militanti seri onesti e puliti che hanno tanto diretto di essere lombardi almeno tanto diritto di essere lombardi quanto gli uomini della lega
Come ha detto una volta al vostro coordinatore Formigoni
E nel momento in cui la lega accetta
Di avere davanti dei partners di uguale dignità e comincia a parlare di fisco di pensioni allora non ha più bisogno di un Führer ha bisogno di un segretario
E magari Maroni sarebbe un eccellente segretario ma Bossi non può permettere che cresca non può permettere che al principio del Führer si sostituisca il principio della organizzazione politica democratica nel suo partito e nella nazione
Questo è il primo vero motivo del contendere per cui hanno stracciato un accordo che faceva gli interessi della Lombardia e quelli di tutta la nazione e faceva perfino gli interessi della lega della lega se vuol diventare un partito che fa politica per il bene dei lombardi e per il bene dell'Italia
Il secondo punto del collante del contendere è strettamente legato al primo e riguarda l'unità nazionale
Non è la questione del federalismo badate bene l'autonomismo stuzzicarlo e meglio del federalismo perché è un'evoluzione del federalismo il problema non è di avere uno Stato federale i problemi di portare il massimo delle competenze il massimo del potere di decidere a Cologno Monzese meglio che a Milano a Milano meglio che a Roma
Non è quello il punto ma se si vuol parlare di federalismo si parli di federalismo ma quello della lega non è federalismo
Alexander di Hamilton che il padre della costituzione americana e di federalismo se ne intendeva dice per esempio che nessuno Stato federale
E mai sopravvissuto a lungo nella storia se non ha avuto un numero sufficientemente alto di Stati membri una federazione di pochi Stati per esempio di tre Stati inevitabilmente si dissolve
Perché il più forte vuole imporre il suo interesse gli altri si coalizzano per resistergli non esiste un'autorità al di sopra delle parti e si va alla rottura
Perché ci possa essere uno Stato federale ci deve essere una pluralità sufficientemente alta di Stati Lou diceva tredici in Italia forse potrebbero bastare le dodici
Perché allora lo Stato federale
E indipendente da ogni singolo Stato federato
E in grado di offrire un arbitraggio imparziale nelle controversie fra gli Stati federati e nelle controversie fra Luís ed un singolo stato e appoggiato dall'autorità irresistibile di tutti gli altri
Fare la Federazione italiana delle tre regioni secondo la costituzione di Miglio che rimane scritta sulle bandiere della lega
Significa soltanto creare una tappa intermedia verso la rottura della unità nazionale significa fare una Costituzione che non potrebbe mai funzionare
E che alla fine porta alla rottura dello Stato nazionale in Italia e attenti
Miglior convinto che potrebbe andare a finire come Slovenia
Ma potrebbe benissimo andare a finire come in Bosnia ci sono dei processi che bisogna prendere per mano quando e ancora tempo e il tempo e adesso
è qui Miglio e la lega si sbagliano radicalmente
Loro hanno costruito il loro programma negli anni ottanta quando si poteva pensare che in Europa il compito di garantire la pace e la sicurezza la difesa e la politica estera potesse essere dato alle istituzioni europee
Oggi non è così
Il fatto nuovo e che si è fatta l'unificazione della Germania e che tanti Paesi e tanti pezzi dell'Europa orientale guardano la Germania vogliono entrare nello spazio economico tedesco
Il risultato è che si può formare si va formando un impero tedesco nel centro dell'Europa non per volontà di col che ha paura di questo ha paura che questo aiuti la risurrezione della destra tedesca col non era a destra e il centro
Ha paura che nasca la destra tedesca e che questo che questo ci riporti indietro nella storia ma questo può accadere cosa evita questo
Il rilancio dell'unità europea in cui Italia Inghilterra e Francia fanno da contrappeso alla Germania creano una cornice che offre possibilità di sviluppo non solo ai Paesi che possono entrare facilmente nell'area del benessere tedesco ma tutta l'Europa orientale con gradualità con intelligenza ma con decisione
Altrimenti altrimenti una parte dell'Europa centrale e orientale guardare alla Germania
Un'altra parte guarderà la Russia e avremo di nuovo come nel mille novecentoquattordici come nel mille novecentotrentanove lo scontro dei tedeschi e degli slavi nel cuore dell'Europa per impedire questo bisogna rilanciare l'Europa
Ma non si rilancia l'Europa senza l'Italia
Senza un ruolo forte dello Stato nazionale italiano anche di questo si decide nelle elezioni del ventisette marzo
Per la pace per occorre difendere l'unità dell'Italia per difendere l'unità dell'Italia bisogna votare per il centro
Il terzo problema è quello della solidarietà
Noi vogliamo una solidarietà di invita
Noi vogliamo una solidarietà con i poveri
E non con i clienti di politici come è stata troppe volte nel passato vogliamo ripulire lo stato sociale italiano dall'assistenzialismo e per questo vogliamo centrarlo sul dialogo tra lo stato la persona e la famiglia
Ma solidarietà ci deve essere non c'è nazione senza solidarietà solidarietà fra i ceti sociali solidarietà fra le diverse aree territoriali
Questo tutto questo e quello che la dirigenza attuale della Lega non ha voluto e da rifiutato non lo ha voluto non lo ha rifiutato perché vive
Nella illusione di essere tutto il nord non un partito del Nord che deve dialogare con altre perché vuole mantenere il principio del Führer
E non vuole accettare il dialogo democratico perché vuole dare il governo del Paese al PDS
Per sfruttare gli effetti del malcontento dei ceti produttivi in un Paese governato dal PDS
Per evitare tutto questo
Per evitare tutto questo per salvare l'unità della nazione per costruire quella politica giusta chi è il nostro programma perché quel programma rimane quel programma rimane anche dopo che Bossi si è tirato indietro
Per realizzare quel programma bisogna votare il centro bisogna votare il Partito Popolare
Perché l'alternativa vera al PDS e il Partito Popolare la destra non è un'alternativa la destra non può vincere
Se non altro perché esistono due destre che non si sommano fra di loro una che vuole la secessione l'altra che nazionalista
A costoro a tutti agli elettori noi diciamo che oggi il Partito popolare e il partito della solidarietà e il partito della giustizia e il partito della nazione per questo chiediamo a loro il voto e non si illudano quelli che pensano d'avere in tasca il voto degli elettori
Il voto degli elettori la capacità di decidere non ce l'ha in tasca né Bossi al nord né alcun capocorrente al Sud il voto ce l'hanno in tasca gli elettori sono loro che decidono su questo programma noi possiamo vincere certo per vincere dobbiamo darci da fare moltissimo
Dobbiamo andare a parlare con la gente spiegarvi il nostro programma è spiega di quello che sta succedendo ma possiamo vincere e il consenso attorno a noi sta crescendo ci sono tre condizioni per vincere
La prima e che sia chiaro il titolo del popolo quello che vi ho mostrato all'inizio noi siamo alternative al PDS noi costruiamo l'alternativa al PDS al centro
Questo deve essere chiarissimo
Secondo deve essere egualmente chiaro che
Un vecchio modo di fare politica è finito e che certi personaggi che hanno guidato la Democrazia Cristiana non hanno nessuna chance di guidare il nuovo Partito popolare
A quelli di loro
A quell'invito
A quelli di loro che hanno intelligenza politica e cuore che amano la presenza politica dei cattolici in Italia che amano il Partito Popolare io dico abbiate l'intelligenza e la generosità di farmi da parte
E un grande servizio potete ancora delle
La terza condizione e che siamo uniti le liti fra di noi
Le incertezze l'incapacità di darci credito gli uni con gli altri sono la terza cosa che ci può affondare
Dobbiamo abbandonare i vizi democristiani il frazioni sullo il sospetto reciproco la maldicenza l'odio dell'uno contro l'altro il personalismo e per questo io ho apprezzato moltissimo le parole introduttive
Del segretario di Milano Duilio
E quello il metodo con cui bisogna lavorare costruire un'amicizia di uomini liberi se faremo questo intanto ci divertiremo a fare politica perché diventeremo più uomini facendo politica comunque vadano le cose
E per di più anche vinceremo grazie per la pazienza con cui avete ascoltato
Il vostro applauso mi pare dica tutto
Siamo profondamente grati a Rocco Buttiglione per le cose che ci ha detto per come le ha dette
Consideriamo di buon auspicio anche quelli per di più che ha aggiunto
Nell'ultima frase del suo discorso grazie Rocco
Sono presenti in sala numerose delegazioni degli altri partiti
Un il nostro saluto cordiale in spirito di Franca competizione democratica non ci dispiace affatto che siano testimoni di questa nostra prima Assemblea confermo poiché alle ore diciassette sarà presente tra noi Mino Martinazzoli
Sarà questa una degna conclusione della nostra Assemblea ma ora sono lieto di dare la parola all'onorevole Roberto Formigoni
Ringraziandolo per la sua attività e per avere anche immaginato concepito e voluto questa Assemblea
Ci parlerà della proposta del Partito Popolare Italiano dalla Lombardia al Paese fate la pace
Carissimi amici
Carissimi amici
Non è per una celebrazioni un po'retorica che siamo qui
Ma per cominciare assieme un cammino e un lavoro
Per segnare insieme la nascita il Lombardia del Partito Popolare Italiano
E allora io credo che non sia fuori luogo
Come sempre quando ci si accinge da persone
Ad un cammino nuove ad un lavoro nuovo
Cercare di andare al fondo della questione
E il fondo della questione io credo è sempre una questione personale è sempre qualche cosa che mi riguarda personalmente che ha a che fare con ciascuno di noi
Perché io sono convinto
Che se non c'è una ragione personale
In tutto quello che l'uomo fa beh in qualche modo in quell'azione l'uomo l'uomo inteso come persona maschio o femmina che sia evidentemente in tutto quello che fa la persona è meno persona se non ha una motivazione forte di tipo personale
E se non c'è una motivazione personale l'impegno la mobilitazione che possono scaturire me
Riescono magari anche ad essere generosi attiviste
Ma è una generosità un attivismo che alla lunga stanca sfinite
Non fa SBN intelligenti nei critici
E questa stanchezza e purtroppo lo spettacolo consueto che nel passato
Tanti partiti compreso il nostro hanno testimoniato una inesistenza una fragilità assoluta
Del tessuto umano della componente umana di una mobilitazione allora inevitabilmente il cemento diventava unicamente l'interesse a volte l'interesse egoistico l'interesse illecito se non c'è una forte motivazione ideale l'interesse illecito diventa l'unica motivazione all'azione
Che allora io vorrei riproporne riproporvi la domanda fondamentale perché facciamo politica perché val la pena di fare politica
Io credo che per ciascuno di noi che siamo qui la risposta fondamentale non può essere che una sola noi facciamo politica per l'ideale cristiano siamo in questo partito
Perché questo è il partito che ha scelto di avere nella dottrina sociale cristiana il suo punto di riferimento
Io sono in questo partito
Come nella Democrazia cristiana di ieri perché questo partito nella sua storia comunque non si è mai opposto a questo ideale
Forse non lo ha coltivato molto
Tante volte lo ha tradito ma certamente non l'ho mai contrastato dentro questo partito muoversi da cristiani è un diritto che rivendichiamo ed è la ragione fondamentale del nostro impegno
Ma allora a che cosa serve questo nostro impegno impegno unitario perché come ci hanno ricordato più volte i vescovi in unità col Papa noi tendiamo a dar vita ad una presenza unita e coerente sempre aperta evidentemente alla collaborazione con tutte le forze sane della nazione macché scopo a quest'impegno unitario di quale progetto si metta al servizio
Che cosa ha da dire
Questo nostro impegno rispetto alla forte domanda di cambiamento e di rinnovamento che si leva da tutto il Paese
Perché amici
Noi abbiam deciso di fondare un nuovo partito
Un nuovo soggetto politico
Avevamo anche a destra un'altra strada di fronte a noi
Quello di allontanare dal partito che aveva sbagliato
Quello di censurare i comportamenti scorretti ma noi abbiamo scelto una strada più radicale più profonda quello di dar vita a un soggetto nuovo a un partito nuovo non il vecchio riverniciato ma il Partito Popolare Italiano
Come noi dunque concorriamo a questo lavoro di rinnovamento io vorrei darvi questa risposta leggendoli mi perdonerete sessanta secondi
Il brano di uno dei più grandi poeti del Novecento inglese
Toma Silvio
Che parlava appunto della delle differenze che ci sono tra l'impegno di rinnovamento che animano
L'uomo religioso e laico
Senta evidentemente stabilire una superiorità un'interiorità non è questa la questione ma è per capire in questo partito qual è il compito che abbiamo dice dunque gli otto tra il fine ultimo del cristiano e gli scopi del riformatore laico vi è spesso una forte distanza
Finché il laico ad indire una vera giustizia sociale i suoi scopi devono rientrare rientrano all'interno di quelli del cristiano ma uno dei motivi che mi pare vendano più facile il destino del riformatore laico o del rivoluzionario è questo
Che in gente che egli considera i mali del mondo come qualche cosa di esterno alla sua persona
O l'immagina come completamente impersonali suscettibili cioè di essere eliminati cambiando soltanto il sistema oppure sia un male congenito esiste è sempre congenito negli altri in una classe in una razza negli uomini politici nei banchieri né i fabbricanti d'armi e così via
Mai in lui stesso
Vi sono delle eccezioni s'intende ma solo in quanto un uomo comprende la necessità di convertire se stesso oltre che di cambiare il mondo
Solo in quanto un uomo comprende la necessità di convertire se stesso di cambiare se stesso
Oltre che di cambiare il mondo egli si avvicina al punto di vista religioso
Tuttavia continuai ghiotto la possibilità di semplificare le questioni in maniera da vedere soltanto beni risalto la figura del nemico esterno è per la maggior parte delle persone causa di grande godimento
Conferisce questa possibilità di vedere il nemico soltanto all'esterno conferisce quell'occhio brillante quel passo elastico chi si accordano con lady beh così bene con le divise di partito Silio qui a un po'critico ma d'altra parte amici io credo che sì abbiam deciso di fare un nuovo soggetto e per non ripetere i vizi dell'antico
In qualche modo noi abbiamo fondato un partito va be'sì abbiamo anche discusso parecchio se chiamarlo partito chiamarlo movimento
E comunque abbiamo fondato un partito che non voleva vere i vizi del partitissima ma vuole avere la freschezza della giovinezza di un movimento di donne e uomini che insieme lavorano per essere più veri se stessi e per far più vera la loro azione
è un godimento dice Ilio questo a cui il cristiano deve rinunziare poiché nasce da uno stimolante artificiale che non può che avere conseguenze nocive
Genera l'orgoglio individuale e collettivo e l'orgoglio crea la sua propria rovina
Solamente nell'umiltà soprattutto nell'umiltà possiamo di sporcizia a ricevere la grazia di Dio senza la quale azioni degli uomini restano pane
Ecco mi son permesso questa lunga citazione perché sono convinto
Che il rinnovamento di questa nostra società
Gli orizzonti nuovi a cui questo nostro mondo tende
Quest'anno sia di verità delle cose di sincerità nei rapporti tra gli uomini che anima che attraversa tante nostre donne e uomini contemporanei che attraversa il mondo d'oggi di cui noi ci sentiamo partecipi quest'ansia di verità e di novità
Noi la possiamo servire se dentro l'azione politica se dentro l'azione di tutti i giorni sapremo mettere questa attenzione grande innanzitutto al cambiamento di ciascuno di noi amici
Noi abbiamo dietro le spalle una storia
Che non è possibile soltanto censurare o dimenticare noi abbiamo parlato per un decennio di rinnovamento della Democrazia Cristiana non abbiamo parlato per un ventennio della fine della degenerazione correntizia perché non ci siamo riusciti io credo perché non partivamo da qui
Perché non capivamo che il cambiamento del mondo anche dell'azione politica parte innanzitutto da un mettere in discussione se stessi
Nel nuovo partito voglia muovere questa capacità di verità l'amicizia cui ci richiamiamo lo stare insieme e per aiutarci ad essere il più veri in questa unità in questa di verità dedita
E allora i nostri colleghi di lavoro i nostri amici i nostri contemporanei ci capiranno
E accetteranno di collaborare con noi e questo è il più grande guadagno
Che possiamo fare in questo inizio di cammino col Partito popolare italiano
Noi dunque partiamo con questo grande spirito di apertura
Vedete abbiamo anche scelto di chiamarci con la denominazione nuova Partito popolare di lasciare di non riprendere più il termine cristiano perché perché credo che sia giusto interrogarsi sulle ragioni delle cose
Evidentemente non abbiamo lasciato il termine cristiano per quello che una volta si sarebbe chiamato il rispetto umano
O perché ci vergogniamo di quell'identità che anzi la rivendichiamo siamo il partito che ha come riferimento la dottrina sociale cristiana
Ma perché anche nella dizione vogliamo sottolineare questa capacità questa voglia nostra di metterci in raccordo con le ansie con i desideri con le aspettative della gente
Dice di chi sta intorno a noi è difficile difficile in questa società come moderna pensare di andare a dividere nettamente tra laici e cattolici
è più facile che ciascuno di noi abbia dentro di sé
Una spiegazione un ricordo
Del Cristo una nostalgica del cristianesimo vissuto insieme in tanti suoi comportamenti sia segnato
Da un modo diverso
Di guardare le vicende ma noi guardiamo a questi uomini a queste donne concrete che sono insieme laici e cristiani desiderosi maggior giustizia attenti al loro interesse legittimo e alle condizioni concrete della loro esistenza ieri
Alcuni giovani che ho incontrato e che mi interrogavano sulla manifestazione di oggi mi dicevano ma possiamo domani invitare i nostri colleghi di lavoro
Anche se non son democristiani o al limite non sono cristiani
Certo che noi ossia ma non solo la manifestazione di oggi
Io credo che la verità e la forza del nostro partito starà nella capacità di ciascuno di noi perché dove sta la forza di aggregazione di un partito stacca vedete mi io credo che possa essere un'equazione matematica sta nella capacità dice ASCO uno dei suoi aderenti e militanti di essere un punto di aggregazione un punto di stimolazione di dibattito di discussione all'interno del luogo di lavoro all'interno degli ambienti diritta noi vogliamo essere questa occasione
Nei luoghi in cui siamo questa occasione di dibattito di riflessione è uno strumento politico a disposizione
Di tutte le persone per cui la vita è più importante della politica
Perché amici noi vogliamo che scattare la politica ma la politica la riscatti hanno dicendo che c'è qualcosa di più importante dalla politica E la vita la vita concreta degli uomini è più importante della politica
E se la politica non serve alla vita non serve a rendere più umana la vita i rapporti tra gli uomini allora anche la politica non serve
Voglio adesso brevemente riprendere affrontare un punto che credo è il punto fondamentale anche del dibattito politico di oggi e dire quella che in modo che crei con cui credo noi possiamo guardare
Ai rapporti tra la società e lo Stato perché è un partito politico a che fare con la questione del potere e ha a che fare con la questione delle istituzioni
E a che fare dunque con il rapporto tra società e Stato
è da tempo che
Andiamo notando
Uno squilibrio
Tra questi due elementi della vicenda
Uno squilibrato avori dello Stato l'occupazione della società da parte dello Stato e quindi del sistema politico
La crescita dello statalismo
Uno statalismo che soprattutto in questi anni in Italia è diventato invadente perché lo Stato ha invaso il mondo dell'economia della scuola della cultura dei servizi sociali dei servizi alla persona anzi
Non hanno torto credo coloro che osservano che negli anni settanta e ottanta è avvenuto in Italia un processo di socialisti dazione crescente della società italiana
Di massi stilizzazione crescente qualcuno dice l'Italia è diventata ed è rimasta l'unico paese a socialismo reale nel mondo credo che ci sia nel vero in questa denuncia
Ma vedete questo proprio questo
Ed è singolare che questa denuncia
Fatta da molti di noi in questi anni abbia suscitato in questi anni una fortissima polemica contro ed è singolare che oggi
Sulle rive di questa denuncia di questa rivendicazione del primato della società sullo stato ci raggiungano
Eserciti di altri uomini politici di altri partiti di alte di altre associazioni dove erano questi signori che oggi predicano e credono di aver riscoperto la necessità della valorizzazione della società dove erano quando noi sostenevamo queste cose
E quando noi ci battevamo per il pluralismo dei soggetti
Dico che il problema vero è capire che questa tendenza allo statalismo questa invasione sempre più forte alla causa di tanti dei mali contemporanei
Perché nel dibattito contemporaneo di oggi si fa molto in fretta a denunciare i mali ma non si risale mai alla causa
La stessa questione di Tangentopoli
Su cui si sono esercitati molti dal punto di vista di un'analisi morale giustamente non è stata però investigata dal punto di vista di un'analisi strutturale
L'eccesso di presenza dello Stato del nel nella vita del mondo della società ha provocato un'esigenza di sempre maggiori risorse perché l'intervento dello Stato nei campi della vita sociale va continuamente finanziato in maniera sempre più crescente e sempre più allargata
E per far fronte ad una spesa pubblica sempre più larga è stato necessario
Andare a passare in maniera sempre più forte oggi giustamente si denuncia che siamo in presenza di una tassazione centrale che ha superato i limiti di ogni tollerabilità
Ma non è soltanto questo
L'effetto negativo
Perché l'eccessiva presenza dello Stato ha depresso ha umiliato
La possibilità dei soggetti intermedi della società
Amici se lo Stato assumesse il compito di far tutto di occuparsi della cultura della scuola dei servizi alla persona
Di entrare sempre più prepotentemente nel campo dell'economia è evidente che tutti questi campi di azione sono sottratti all'azione delle famiglie dei singoli
Di chi vuole misurare se stesso con le sue capacità imprenditoriale
Pensate le difficoltà delle piccole e medie imprese pensata le condizioni per vessatorie degli artigiani del mondo della cooperazione del mondo contadino agricolo nel nostro Paese pensate alle difficoltà dei giovani a inserirsi nel nostro lavoro
Il lo statalismo avvilito la democrazia perché senza partecipazione delle persone non c'è democrazia
E a poco e appunto procuratore ha prodotto una burocrazia anonima occhiuta e rapinatrice
Facendo gestire Allo stato i servizi abbiamo tenuto meno efficienza nei servizi meno soddisfazione in coloro che usufruiscono di questi servizi è un di più di corruzione perché evidentemente la circolazione
Di una quantità di beni sempre maggiore frutto della tassazione ha dato una quantità di potere a norme nelle mani
Di pochi operatori
Questa è una situazione nella quale noi ci poniamo
Come riformatori ieri innovatori
E lo facciamo dicendo con chiarezza
Che di fronte a questo problema possiamo imparare dalle esperienze di altri paesi e di altre società che cosa voglio dire voglio dire che lo Stato deve restituire la possibilità ai soggetti sociali
Alle comunità intermedie di cui parlava poche vinyl di costruire spazi espressivi di autonomia sociale autenticamente liberi in grado di rispondere ai bisogni concreti dell'uomo
Noi siamo favorevoli ad esempio ad una revisione profonda
Il radicale della normativa in materia di volontariato questo è un altro è uno dei punti su cui forse le cose si capiscono i più perché è di voga di moda nel nostro Paese esaltare il tema del volontariato e certamente tanti volontari laici e cattolici ci danno una dimostrazione di dedizione di lavoro generoso intelligente
Che andrebbe però usata meglio dallo Stato
Va di il volontariato che ridotto unicamente ad attività del tempo libero deprime la possibilità delle persone di essere protagonisti della costruzione sociale
Dicevo prendiamo esempio da ciò che avviene in altri Paesi penso a quello che avviene nei Paesi anglosassoni Inghilterra
Stati Uniti dove col concetto delle degli enti non profit delle organizzazioni volontarie che partono dall'interno della società e che non hanno scopo di lucro
Si finanzia e si realizza la costruzione di imprese enormi ci sono delle università che sono associazioni non profit dei musei
Delle iniziative espositive che occupano migliaia e migliaia di persone e lo Stato interviene finanziando queste iniziative sociali questo privato sociale in una misura che di fatto molto inferiore
Al finanziamento che è necessario
In un sistema statalistico per produrre gli stessi risultati università in Italia costa cinque dieci volte di più
Che negli Stati Uniti o in Gran Bretagna un museo un ospedale costa di più e realizzato un servizio di minore qualità
Compito dello Stato non è quello di intervenire sostituendosi all'iniziativa che viene dal basso compito dello Stato è un altro ed è duplice
Da una parte di organizzare un controllo di verificare la qualità
Del servizio
Procurato e prodotto dal privato sociale perché certamente lo Stato deve garantire condizioni di eguaglianza di egual diritto per tutti i cittadini e dall'altra parte compito Stato e di intervenire laddove l'azione della società
Delle comunità dei corpi intermedi non è in grado di far fronte al bisogno
Questo tema del privato sociale questo tema del non profit
Questa nuova di grande divisione del lavoro nel nostro Paese il modo per ottenere servizi più efficienti
Per ottenere una tassazione al livello più adeguato per riprendere in Italia il gusto della partecipazione dalla creazione dell'autonomia amici tante esperienze ci sono
Tra di noi in questa nostra Lombardia che muovono in questa direzione riprendiamo l'orgoglio di gridare il valore di queste esperienze di base e di chiedere che la politica aiuti si metta in sintonia con queste esperienze di base questo è l'impegno che ci assumiamo
Ma vorrei dire con altrettanta forza
Che lo Stato non deve soltanto fare un passo indietro nei confronti dei soggetti sociali
Ma anche saper guardare
Meno alla grande impresa al capitalismo familiare sì questo è un tema sul quale è giunto il momento di dire una parola definitiva quattro cinque famiglie nel nostro Paese si sono spartite il potere pretendendo di dettar legge e usando di fatto i capitali messi a disposizione dallo Stato ed è chiaro che oggi queste quattro cinque famiglie i loro giornali si sono spostati tutti a sostegno del polo progressista di Occhetto del Polo statalista che garantisce finanziamenti anche per il futuro
Lo Stato ha certamente lo Stato le istituzioni hanno certamente un compito in ordine all'incentivazione
Del lavoro dell'occupazione della produzione ma l'impresa non deve essere più aiutata a partire dal blasone degli imprenditori ma sulla base dei risultati
E se un'impresa medio-piccola e tale è in grado di costi di produrre occupazione
Mentre un'impresa che rende ormai da una fase di tempo lungo produce soltanto cassa integrazione disoccupazione licenziamenti bene gli incentivi vanno dati sulla base dei risultati prodotti e non sulla base del nome del capitalista che la conduce
Abbiamo visto che cosa è successo a Milano negli anni ottanta
C'era un'impresa che produceva autovetture e che si doveva mettere in vendita e c'erano due acquirenti possibili
Un acquirente che si impegnava a pagare l'acquisto di questa impresa e aveva già pronti i modelli per garantire occupazione garantire mercato ai prodotti di questa impresa automobilistica amici si è preferito vendere che dico
Si è preferito consegnare questa impresa
Si è preferito come regalare esattamente ma ci arrivavo regalare perché queste impresa la FIAT non ha ancora pagato una lira dell'Alfa Romeo no no una Leica pagato a
E oggi la FIAT dopo aver ricevuto in grazioso omaggio l'altro Romeo che cosa fa licenzia mette in prepensionamento mette in cassa integrazione si prepara a smantellare
Ciò che gli è stato donato senza averlo pagato queste la vergogna tema tolta
Io non sono amici uno che crede ad un sistema economico fondato soltanto sulla piccola e media imprenditoria sull'artigianato io sono uno che capisce evidentemente la necessità di un sistema complesso la sfida internazionale si regge e si vince
Sulla base di un sistema paese che abbia dentro di sé lì l'industria leggera l'industria pesante la grande azienda la la grande imprenditoria insieme un sistema di iniziative imprenditoriali di diverse dimensioni ma appunto si tratta di ripartire premiante valorizzando ciò che è in grado di dare risultati concreti valgono certamente di più
Trenta posti di lavoro creati da un gruppo di giovani che si mette insieme per inventare nuove lavori
Valgono certamente di più
I posti inventati dai piccoli imprenditori la nostra Lombardia la nostra Brianza ne è piena Chiesa criticando il tempo libero e la domenica sono capaci di creare una ricchezza vera di quanto viene dissipato in maniera irresponsabile oggi incentivi ai bar in base ai risultati dunque
Incentivi in base ai risultati perché la grande sfida di questi anni è il rilancio dell'occupazione
Mino Martinazzoli sabato scorso ha detto con grande forza e io voglio ripetere qui che il nostro partito popolare ha innanzitutto il Partito del lavoro
Siamo il partito del lavoro e non di una parte del lavoro di tutto al lavoro del lavoro autonomo e da lavoro dipendente
Del lavoro che nasce dalla creatività di ciascuno e dal lavoro Complesso dei tecnici che portano avanti una capacità creativa
Queste sono le nostre caratteristiche amici il partito dalla dottrina sociale cristiana il Partito del lavoro
Il partito voi aggiunge della famiglia
Nei programmi che abbiamo scritto nei programmi del partito nei programmi elettorali la famiglia il nodo centrale della nostra visione
Una famiglia chi si aiuta
Non più coi bei discorsi e investe bovini
Perché non è all'uomo politico che spettano i discorsi e tre bovini all'uomo politico spettano infatti e sui fatti deve essere giudicato e fino ad oggi di fatti sulla famiglia non se ne sono stati realizzati oggi vogliamo cambiare direzione
La famiglia si aiuta introducendo un sistema di assegni familiari che oggi è assolutamente ridicole addirittura offensivo
Mentre in Paesi a noi vicini dalla Svizzera la Francia aggiungere duecento le trecento mila lire mensili per ogni figlio la famiglia si aiuta
Con un sistema di tassazione diverso calcolato non più sulla base del reddito che entra in casa ma calcolato pro quota del numero dei membri famiglia perché amici
Amici dice è giunto il momento di dire con chiarezza che si possono guadagnare quaranta milioni l'anno ed essere Modica mente benestanti se questi quaranta milioni sono tutti a disposizione soltanto del lavoro del lavoratore che li produce
E si possono guadagnare quaranta milioni l'anno e condurre una vita Modica mente bisognosa se questi quaranta milioni devono essere distribuiti oltre a chi li produce
Anche a a un congruo numero di figli alla moglie magari al nonno la nonna che si tiene in casa e non è giusto tassare nello stesso modo il primo secondo terzo
Accelero perché occorre ancora di di qualche cosa prima di terminare
Siamo il partito
Torniamo a dire questa parola con legittimo orgoglio siamo il partito dell'internazionalismo cristiano
Siamo il partito di una solidarietà che sa guardare dentro i propri confini al di fuori dei propri confini come consigliano
Rimanere indifferenti o peggio di fronte ai drammi che stanno accadendo qui in Europa a pochi chilometri da Dinoi come possiamo non sentire il nostro cuore di pagare
E non sentirci mossi da un desiderio di una iniziativa di fronte alla tragedia immane dell'amico popolo bosniaco
Di fronte alle centinaia di migliaia di vittime di fronte al disastro che capita
Questo ci mette in moto ci deve mettere in moto è un lusso che non possiamo permetterci quello di rinunciare ad avere una politica estera
Da qualche tempo in Italia stiamo vincendo ad avere una politica estera
Noi come Partito popolare ci mettiamo in cammino anche per tornare ad avere una visione di solidarietà l'Europa la costruzione dell'unità dell'Europa il federalismo europeo questo sì perché il federalismo europeo vuol dire giustizia
Tra gli Stati e Bordiga collaborazione tra gli Stati il Mediterraneo non in contrapposizione all'Europa ma in unità i problemi
Dell'est e del sud del mondo
Siamo il partito delle autonomie
Siamo il partito delle Autonomie locali e delle Autonomie sociale siamo il partito della valorizzazione di ciò che si muove nei rami più bassi della società e guardate amici autonomia non è decentramento abbiamo vissuto negli anni settanta
Il mito del decentramento si sono create infinite strutture che dovevano essere di partecipazione dei Consigli di Zona quelli di circoscrizione e tanti altri che tante volte sono diventate uno strumento in più che gravava sulla vita della gente
Autonomia non è decentramento autonomia e valorizzazione della capacità d'iniziativa
Di chiunque a livello della società
Siamo il Partito Popolare
E credo che anche questa parola
Dobbiamo cominciare a pronunciarla
Percependo il senso profondo parlare di popolo
è qualche cosa di diverso che parlare come tanto oggi si fa in troppi dibattiti televisivi di gente
Noi guardiamo al popolo il popolo il fatto di persone di individui con una identità con una cultura con un desiderio
Questo nostro popolo di cui noi siamo pari
Queste nostre terre questa nostra cultura
Che ci ha dato la vita
Che ci ha dato la capacità di guardare alle cose belle a cui vogliamo tornare a ridare un'identità questo popolo fatto di diverse identità e di diverse culture
Perché noi siamo per il dialogo e per la collaborazione questo nostro popolo che deve tornare ad essere servito e ad essere aiutato questo è per noi il Partito popolare il popolo non è una teoria degli intellettuali è un'esperienza vissuta
Solo chi vive dentro al popolo sanare veramente la dimensione popolare e sa viverla con tutti gli altri
E allora amici viene anche ma proprio a questo punto il tema delle alleanze elettorali
A questo punto perché per noi le alleanze dipendono esattamente dagli obiettivi che si vogliono realizzare
E dal programma che si vuole realizzare
Anch'io voglio ringraziare le delegazioni delle forze politiche presenti qui in questa Assemblea
Ringraziarle per la loro attenzione e garantire a tutte l'ore ciascuno di loro che ciò che si muove è un desiderio di rapporti diretti sì credo che sia tornato il tempo in politica il gusto di incontrarsi personalmente non soltanto di dialetti Zago di polemizzare attraverso dichiarazioni stampa con ciascuno di loro un rapporto corretto ma nella assoluta definizione di confini precisi confini dei programmi i confini degli obiettivi politici che vogliamo realizzare
Noi siamo da questo punto di vista lo diceva già Rocco Buttiglione primo ma ci tengo a dirlo anche qui per la Lombardia
Noi siamo a livello nazionale a livello locale
Di fatto alternativi al Polo che confusamente vaga negandosi a sinistra il popolo delle sinistre è un polo senza un programma per adesso è un popolo di è un polo di spartizione di posti di potere
Che si è radunato e si è messo insieme
Anche con il collante delle saghe contro di noi allora non ci può essere il Lombardia un'alleanza che non ci può essere e non ci sarà a livello nazionale siamo e restiamo alternativi al PDS prima delle elezioni e dopo le elezioni
D'altra parte amici non credo proprio che sugli obiettivi che crisi in cui abbiamo detto potremmo trovare solidarietà Oyu tutto da un polo di sinistra ma lo vedete voi
Che so il compagno Bertinotti a fare una politica di sostegno alla piccola e media impresa o forse pensate che Occhetto potrebbe realizzare una credibile politica del di di autonomia e e di anticentralisti anti statalismo o il prode Leoluca Orlando Cascio realizzare il pluralismo scolastico non è certamente la legge
Se possiamo sperare una risposta
Noi abbiamo scelto di collocarci al centro non per una ricerca di un luogo geometrico ma il cento occhi è fatto di moderazione politica moderata è diverso da politica conservatrice
Il cento e il centro di una politica riformista ma delle riforme possibili
Della riforma dello stato della riforma della pubblica amministrazione il centro è il luogo dove si coniuga solidarietà ed efficienza il centro al luogo dove mettere insieme
La richiesta di cambiamento e di novità
Che sale da larghi strati della società con la ripulsa di quell'egoismo che tende a dire che chi ha avuto ha avuto per suo merito e chi non ha avuto ha avuto soltanto per sua colpa il centro e il luogo
Di chi sa mettere insieme una capacità di proposta
Democratica popolare
Riformista alternativa ossia la sinistra sia alla destra
Il centro è il luogo dove con la candidatura di Mario Segni noi abbiamo cominciato a tessere il filo robusto di un'alleanza che ha già incontrato che ci ha già permesso di incontrare sul nostro cammino
Esponenti significativi della cultura laica non dimentichiamo che la candidatura di Mario Segni è stata proposta al Paese da un cartello di intellettuali cattolici e laici
Altroché V-Day di altro che i relitti del pentapartito di epoche precedenti non ci mettiamo con il meglio della cultura e del mondo cattolico del mondo laico e qui in Lombardia abbiamo cominciato da tempo un confronto con forze dell'ambientalismo non estremista con forze delle riformismo di sinistra che non accetta di into passi dal polo progressista
Con elementi dalla cultura liberale della cultura riformista queste la nostra identità prima e dopo le elezioni tessere le fila di un'alleanza di centro che possa governare il Paese siamo gli unici
Che siamo stati in grado di indicare un leader Mario Segni come leader possibile di un governo dello sviluppo dall'Italia
A destra una situazione altrettanto confusa che a sinistra
Della lega nord ha già detto Rocco Buttiglione ha scelto con la porta che Bossi ha sbattuto la Lega Nord ha scelto
Di essere di continuare ad essere una forza di protesta dimostrando la sua incapacità di essere forza di governo
Rompendo la possibilità
Di una regata dal centro Bossi ha detto con chiarezza i suoi lettori che preferisce perdere da solo che concorre a valle anche alla alla possibile vittoria di un centro Bossi ha detto ai suoi lettori
Che preferisce la vittoria del polo di sinistra alla vittoria del partito popolare di Mario Segni
E allora credo che noi dovremmo tutte queste cose spiegarle nel corso della campagna elettorale
Spiegare che chi è che chi non vede utile per il Paese la vittoria del polo di sinistra non può che guardare all'Alleanza del centro
Anche l'elezioni amministrative hanno dimostrato che laddove alla sinistra si contrappone la destra
La destra missina nel Sud Italia la destra leghista nel Nord dove la sinistra si contrappone la destra e la sinistra che vince la lega non ha vinto né a Genova né a Venezia è l'MSI non vince né a Roma né a Napoli
Noi siamo la proposta di una possibile vittoria della democrazia del pluralismo il centro è questo e questa nostra capacità di aggregare di mandare avanti
Certo ho detto prima il nostro interesse a parlare con tutti e allora vedo anche che ci sono altri protagonisti oltre a questi di cui ho parlato ci sono anche nuove forze
Che sono scese in campo appena nelle ultime ore ma forse già da tempo avevano cominciato a sorseggiare l'amaro calice che mai avrebbero voluto tocca amici ho sempre guardato con un certo scetticismo
Alla nascita di Forza Italia la discesa in campo di un uomo come Silvio Berlusconi certamente un imprenditore importante del nostro Paese ma un imprenditore importanti in un campo delicatissimo come quello della comunicazione
E ho sempre avuto modo di dire anche negli incontri personali sì lo so che qualcuno preferirebbe che gli incontri non avvenissero mai ma come potevo dire a Berlusconi che ritenevo preferibile una sua un suo restare all'interno del campo dell'imprenditoria se non l'avessi incontrata quella era la soluzione migliore oggi Berlusconi è sceso in politica
E mi auguro che sappia lui stesso che deve mi pare che si appresti a farlo fare una scelta molto chiara tra abbandonando le sue responsabilità all'interno del campo imprenditoriale ma adesso che Berlusconi è sceso in campo Igna pienamente diritto come cittadino non hanno senso le gli attacchi a volte aprioristici che gli sono stati rivolti a una domanda da fare
Ed è quella se Berlusconi preferirà Oracle collocarsi
Al fianco di quelle forze che hanno puntato sulla disgregazione del possibile polo di centro o se Berlusconi non debba coerentemente a quello che ha detto fino ad oggi dare una mano al centro che si va formando e al centro che può vincere questa è la domanda
Che aspetto una risposta alla quale credo Forza Italia non può sottrarsi
Amici allora vediamo all'ultimo punto
Alle conclusioni di questa nostra partenza per l'avventura io credo affascinante dal Partito popolare questo partito del lavoro della famiglia dell'internazionalismo cristiano della solidarietà
è un partito fatto da gente
La stragrande maggioranza della quale è gente che dentro la società dentro i luoghi di lavoro e di studio c'è e c'è da tempo è all'opera
Amici voglio parlare della nostra base della base del partito popolare perché vedete la base i militanti di un partito sono la forza fondamentale di quel partito i militanti sono il volto di quel partito sono l'identità di quel partito
Un partito è la sua base sociale e la forza di un partito e il radicamento sociale
La nostra base e il nostro radicamento sociale è fatto da quella gente là quelle persone che questo lavoro di volontariato che questo lavoro di creazione
Di occasioni di occupazione che questo lavoro di solidarietà non ha aspettato di avere benefici dalla politica per potersi metterlo a fare
Lasciatemi dire amici che assumendo
Il compito di coordinatore del partito popolare lombardo io mi sento orgoglioso della base che questo partito al Lombardia mi sento orgoglioso di voi di quello che voi siete nel nostro lavoro
Ma questa base del partito al partito va fatta partecipare
E per partecipare bisogna che la gente Conti la base del partito popolare fatta di persone non di numeri non di tessere come una volta ma di volti di identità di capacità di lavoro
In queste nel rapporto con la nostra gente con i nostri militanti noi dobbiamo cambiare molto rispetto al passato noi dobbiamo cambiare tutto rispetto al passato noi dobbiamo cambiare tutto rispetto alla democrazia cristiana dell'ultimo decennio
Non più notabili che aggregano se la base dei militanti ma militanti che scelgono i propri leader i propri rappresentanti in tutte le istituzioni
Il Partito popolare non è il partito dei vecchi notabili né dei nuovi notabili
è e deve essere e io vi garantisco che sarà il Partito Popolare il partito di chi lo vive cominceremo da settimana prossima le adesioni al partito popolare
Il Partito Popolare il partito di chi vi milita certo troveremo il modo perché dentro il Partito popolare conti di più chi lavora di più e abbiamo la campagna elettorale per cominciare a dare
Espressione alle nostre energie
è il partito in cui tutti si riparte dalla stessa linea di partenza
Nessuno si illuda di portare con sé valigette o eredità o lasciti dalla fase della politica precedente ripartiamo tutti da zero con la stessa dignità e con la stessa voglia di servire un ideale
Questo amici vale deve valere a partire dalle candidature per la prossima campagna elettorale
Abbiamo stabilito con i segretari e coordinatori provinciali delle regole molto chiare prima il rispetto totale assoluto del codice etico e del codice di comportamento deontologico evidentemente
Chi ha delle colpe o anche guardate chi avesse anche soltanto dei sospetti e questa è una cosa particolarmente severa si chiede all'uomo politico di più
Di quello che si chiedono ma normale mai giusto
Il rispetto del codice etico deontologico il limite delle legislature compiute abbiamo deciso tre legislature non di più per Napoli e saper mandare al Parlamento uomini e donne nuovi che non siano la prosecuzione Del Vecchio anche quando voglio dire il vecchio è stato carico di capacità di presenza non è un giudizio negativo che noi diamo su chi noi candideremo più ma è un giudizio ma esprimiamo giudizio che si possa continuare a far politica anche fuori dal Parlamento ci aspettiamo questi amici con noi nella campagna elettorale nella vita di tutti i giorni
E io voglio estendere il massimo possibile le consultazioni dei militanti della base del partito per la scelta delle candidature dovunque possibile si facciano elezioni primarie
Dovunque possibili candidati del Partito popolare si trovino pescando nel territorio il meglio della società civile il meglio in cui voi potete riconoscervi
Gli amici segretari provinciali e coordinatori troveranno il modo laddove è necessario e possibile si facciano elezioni primarie laddove non è possibile si può c'è da comunque ad una larghissima consultazione
Segnalate nomi segnalate disponibilità al lavoro fatte raccolte di firme per indicare dei nomi mandateli
Allora alle sedi alle sezioni che conoscete mandate lì nella nostra nuova sede di di di via Edolo a Milano al comitato regionale
Perché vogliamo chi la scelte che le indicazioni partano dal basso
E io prendo un altro impegno davanti a voi assieme agli amici a cui è stato affidato il compito di far sorgere il Partito Popolare
Questo nostro partito popolare sarà un partito democratico al suo interno
Un partito partecipato un partito pluralista un partito dove si discute dove ci si confronta e dove si conta per le idee che si hanno
Questo nostro sarà il partito dove è difeso il diritto di tutti ad essere protagonisti
Un partito dove ci si misura sulla base delle idee perché è un partito vivo perché è un partito calato nei problemi della società perché è un partito che vuole farsi interprete di quello che c'è di meglio nel mondo che ci circonda amici
Ci attende una grande avventura
Riscattare l'orgoglio dei cattolici in politica
Ci attende una grande avventura questo perché questo Paese ha ancora bisogno della presenza di una forza politica di ispirazione cristiana
Ci attende il lavoro per dare i muscoli al Partito popolare e lavoro per dare rappresentanza parlamentare al Partito Popolare nel corso della campagna elettorale ho parlato di lavoro parlato d'impegno
Ma è un lavoro è un è un impegno nobilitato reso possibile dalle ragioni che sono le ragioni della nostra identità e le ragioni della nostra presenza nel mondo
Noi saremo convincenti nella misura in cui saremo trasparenti di questa nostra identità e di questa nostra verità saremo convincenti nella misura in cui saremo veri e saremo veri nella misura in cui saremo lieti in cui saremo capaci di trasmettere all'intorno Dinoi la convinzione che si può essere nella società di oggi così disgregata
E così malevola tante volte nei confronti dalla persona che si può essere un elemento di aggregazione di forza
La letizia è la testimonianza di una vita che c'è di una vita che coinvolge e che convince noi dobbiamo questo agli uomini alle donne del nostro tempo
E sono sicuro che insieme sapremo dare questa testimonianza insieme sapremo costruire noi ce la possiamo fare
Ripartiamo da qui per essere interi noi stessi e per sapere aggregare chiunque ci starà ce la possiamo fare ce la faremo buon lavoro amici
Amiche e amici interpreto il vostro applauso
Come un forte consenso alla relazione del coordinatore regionale l'amico Roberto Formigoni la sua relazione è stata ricca stimolante e fortemente propositiva credo dobbiamo tutti invitarlo a guidare il Partito popolare in Lombardia secondo le linee che ha indicato in questa fase cruciale nella nostra esperienza politica
Cioè
Proseguono i lavori della nostra Assemblea gli organizzatori hanno voluto questo punto inserire due testimonianze
Non siamo chiusi in noi stessi ma in una fase creativa come questa abbiamo in qualche maniera un dovere di ascolto particolare
Per ciò che emerge in maniera più cruciale intorno a noi o dentro noi ci sono due testimonianze che siamo ora invitati ad ascoltare la prima avviene attraverso la testimonianza
Di un servizio sulla Bosnia
Sugli orrori e sul dramma della Bosnia che verrà proiettato
Qui alle mie spalle di fronte a voi solo invitato a dire semplicemente due parole di commento poi ci sarà una seconda testimonianza ricamati che riguarda un problema a noi più vicino Cananzi la crisi del mondo del lavoro Terenzio insieme settantuno istituire a Faenza
Borghetto senza tempi morti dell'Est centri nei propri e che anzi ne impone vendetta visibilmente non si campa silenzio anche oscuri banche
Venne Pinto il fungo
In crescendo occupa queste storie Nathan venne anche è ex gravami fiction Pallas Maria Amelia anzi avviene squadre quattro fai fai Saic a me Campari infine testé bus squat criminali Docfa sale a parte la risale efficace Raffaello last piacerci campane vorrei ricordare se mi consentite in maniera molto sobria sistemi plastici venti commentare io amministrativi che sale legittimi in più sulle cose che vediamo sulla Bosnia ad uno stile di danza quattro chi è Luigi Sturzo quando nel mille novecentodiciannove
Insieme aveva vinto amici
Pensosi nelle sorti del Paese quando decise di dar vita al Partito popolare italiano abbiamo ricordato i settantacinque anni in questa singola listino coincidenza
Non trascurò nell'Appello ai liberi e forti quand'anche il tema della responsabilità internazionale dell'Italia
La Società delle Nazioni nascente il programma di Wilson gli anni finali no
In qualche modo ancora qualche il grande problema nella vicina Jugoslavia Sergio
Alla ripresa della vita dei cattolici democratici nella seconda grande esperienza la Democrazia Cristiana il Rastrelli proprio questo che voglio
La vocazione internazionale dell'Italia è stata fortissimamente serve più voluta ed affermata ricordiamo malattie De Gasperi
Robert Schuman Corrado Adenauer venti fondatori agli occhi dell'unità della riconciliazione e dell'euro Caro procedura veloce come mai certe il Partito Popolare Italiano mille novecentonovantaquattro
Bravo che va in onda non può isolarsi al podio agli Hamas
Cioè il sentimento della interdipendenza come categoria quasi faremo neutro costitutiva della società ma anche del nostro singolo essere c'è la questione della solidarietà internazionale dell'intervento umanitario
E ma e perché non dirlo cioè per l'Italia
Una questione di prossimità sfiduciare
Forse non è che la sentiamo moltissimo
Sopraffatti qualche volta dal cinismo sia spazio della nostra società opulenza ormai da cinque interrompe condanna su siamo invitati quindi a riflettere a queste cose
E a pensare alla responsabilità internazionale
Un italiani degli orrori della Bosnia e lo facciamo con commozione e solidarietà
La seconda testimonianza ci porta in una sfera ancora più direttamente vicini da a noi
Ne ha parlato Roberto Formigoni
Vogliamo ora ascoltare Roberto Pravettoni
Cassintegrato AltaRoma io a portare qui la sua testimonianza lo ascoltiamo volentieri
Cari amici
Spero di essere brevissimo
E vi tranquillizzo subito non son venuto a fare il pianto greco del cassintegrato
Non son venuto nemmeno a spezzare una lancia di simpatia nei confronti del mio datore di lavoro visto che prima occhi il tuo quanta simpatia già di quanta simpatia già questa Assise Agliata attribuito al momento fa quando Roberto Formigoni
Ha fatto alcuni passaggi
Son venuto semplicemente per dire
Che noi popolari
Oggi abbiamo un dovere da compiere nei confronti del mondo del lavoro
Nel momento in cui il partito nasce il partito affronta la crisi politica del Paese in mezzo
Alle difficoltà che ognuno di noi conosce
Affronta la crisi economica deve porre sullo stesso tavolo e con lo stesso impegno
Il discorso che riguardo al mondo del lavoro
Perché
Guardate
Forse non ce ne siamo accorti
O non ce ne accorgiamo
Ma al mondo del lavoro e gran parte
E la stragrande maggioranza di quella base
Del nostro partito che Roberto Formigoni ha elogiato alla chiusura del suo intervento
Noi
Non ci sentiamo rappresentati
Da coloro che per difendere il posto di lavoro occupano le autostrade occupano la stazione Centrale
Tirano imprecazioni a destra a sinistra noi siamo per la difesa del posto di lavoro in un sistema democratico in un sistema economico che abbia le sue caratteristiche che sono le caratteristiche che noi vogliamo
Ma vogliamo anche dire la nostra come partito politico
E lo diciamo a coloro come al presidente dalla Confindustria veneta vale invece che i conflitti dal mondo del lavoro in modo particolare al collo dall'altra della FIAT devono risolversi fra il sindacato è addenta che scopi è meglio che si interessino di altre cose partiti politici pensino alla campagna elettorale
Niente di più falso e niente di più errato noi non siamo non dobbiamo essere
Su queste posizioni e mi spiegherò facendo l'esempio della mia azienda ma brevissima
Per poi tirare una brevissima conclusione vedete l'Alfa non è stata
Solo regalata
Sedendo all'altra in questo modo sia distrutto un patrimonio nazionale
Pensateci bene son riflessione semplicissime quasi banali
In tutto il mondo
Coloro che sanno fare le automobili sono gli italiani i francesi i tedeschi gli inglesi gli americani e giapponesi
E noi per la verità
Non eravamo proprio quelli che li facevano pezzo di tutti
Anzi
Abbiamo un bagaglio culturale tecnologico industriale
Da fare invidia a molti Paesi economicamente più avanzati dal nostro
Siamo stati liquidati
Senza che nessuno te ne esce in considerazione mettersi al sullo stesso piano
Il danno economico
Che questo produce in una nazione
L'aver perso l'aveva decretato la verve mandato alla diaspora migliaia di operai ritenne il sì di impiegati
Specialisti nella produzione industriale di questo settore secondo me è un dato politico economico gravissimo
Almeno pari a quello per il quale sì col quale si misurano gli avanzi e disavanzi economici di un'azienda noi non siamo un Paese di grosse capacità produttive io mi ricorda una vecchia battuta di Macario che diceva più o meno così noi siamo un Paese ricco di materie povere noi fra le materie povere però avevamo l'intelligenza la capacità la tecnica che poteva essere un argomento Dini
Economico di grande valore da prospettare agli atti
Oggi si è regalato la FIAT oltre alla presenza di Carlo dirò che ha smantellato l'industria come fa la dall'Alfa prendendo gli impianti e mandano do lì parte innalza dentina parte in Turchia parte in Polonia perché non solo la ricevuta gratis ma c'ha fatto suo anche un bel po'di quattrini
Va bene e oggi ci ha messo alla porta Biot trentatré anni di servizio cinquantaquattro di età ho sempre lavorato all'Alfa Romeo il diciassette di gennaio mai chiamato mandato una lettera mandato grazie ricredersi
Spererei che qualcuno lady alla pensione
Ora
E poi abbiamo seguito no scusate abbiamo seguito e palliativi
E vengo alla mia conclusione voi li avete visti
Tutte le teorie che si fanno in televisione setta
La la la prima
Fabrizio Marzi sarà un futuro
Faremo l'auto elettrica ad Arese è uno sfasciacarrozze di lusso alla Sevel di Pomigliano
Ora noi sappiamo che le auto elettriche che vanno bene son quelle che si regalano i bambini a Natale durano in genere tra Natale e Santo Stefano poi dopo spettano
L'altra
Poi c'è stata la trovata geniale di Formentini quale doveva ovviamente differenziarsi ha cominciato a dire no no no qui forze ferme
Vendiamo mettiamolo di nuovo sulla piazza
Perché qualche così concorrente nazionale internazionale posso acquistare marchi stare che cosa cosa c'è più da acquistare
Una volta che ci hanno smantellato hanno distrutto il potenziamento e non l'oggetto di un'azienda la sua capacità di industrializzazione l'impegno di migliaia di operai di impiegati di Terlizzi cosa che vendiamo quattro capannoni vecchi presto prendiamo e questa è la soluzione dei nostri problemi
Ed è qui la mia riflessione Kharja mezzi
Gli ho portato l'esempio dalla mia azienda e purtroppo in questo momento nel nostro Paese
Di testimonianze come la mia azione potrebbero essere tantissime altre per lo meno io sono uno dei dieci mila
In queste condizioni nella provincia di Milano
è una riflessione che ci accomuna tutti ma se le logiche che hanno condotto
A essere io uno dei sacrificati sull'altare del tiro dalla finanza per espiare i peccati del gruppo dirigente manageriale di cui prendo
Di cui io eseguo gli ordini o eseguito gli ordini altri dieci mila sono nelle mie condizioni
Le logiche che son venute fuori per tentare di risanare son quelle che banalmente ho citato ma guardate che non ce ne sono molte altre in tutte le altre realtà
La soluzione di questi problemi sono soluzione difficili
E non sono alla portata di mano vanno messe in un contesto economico in un contesto politico e sociale e io a questo punto a questo punto aggiungo in un contesto politico sul sociale che ci veda presente noi con le nostre idee con le nostre capacità
Perché senza di noi nemmeno su questo piano non si compì verbalmente
Ringrazio
Roberto panettoni in cemento delle cose
Estremamente
Se con uno stile ammirevole tra l'altro ci facciamo carico integralmente dei problemi da lui posti che sono inerenti un po'alla stessa nostra vocazione di grande partito popolare
A questo punto il programma prevede che prima il professor Giorgio Rumi e subito dopo il professor Marco Martini
Ci illustrino per la parte istituzionale per la parte economica elementi salienti del programma del Partito Popolare Italiano la parola subito a Giorgio Rumi i cattolici L'Unità e le istituzioni
Cari amici anche se sono un professore
Non sarò lungo sarò brevissimo vorrei richiamare solo un paio di problemi che mi sembrano importanti si è fatto il dovuto riferimento alle oligarchie a quelle subalpine ma anche a quelle brianzole
Che certamente in un punto concordano quello
Della negazione della legittimità una presenza di ispirazione cristiana ci stanno convincendo e io lo vedo su tutti i canali che il mio il mio telecomando riesce a raggiungere
Che questa operazione continua che ci ha colpito si approfondisce come se noi non avessimo cittadinanza come se non avessimo legittimazione a parlare come se non fossimo mai esistiti
Perché ha ragione Roberto Formigoni quando dice che si parte da zero
Partito popolare questo parte da zero nel sesso in riferimento alle compromissioni di Tangentopoli all'omertà dei molti al Sile in zio di quanti forse avrebbero potuto dovuto parlare ma certamente la nostra storia è una storia che viene che viene da lontano
I ci sono degli affetti in questa specie di applicazione strisciante che ci viene proposta
Per esempio la vocazione alla subalternità che io vedo nelle frange in alcune frange del nostro mondo essere salire su quello che gli americani che hanno al venti Wagon cioè il carro del vincitore in parole povere
E questo credo che il lavoratore dell'Alfa ci ha dato un esempio di dignità non è possibile non è neanche pensabile che è una terra come quella lombarda che in altra tradizione che voi sapete che non certo nostro
Hai lo stradario fossero i applicare a questa funzione nella vita del Paese
Secondo subito dopo quindici anni lascia Cioffi
Prego uomini
Sì sì sì sì sì
National favore
Avete il vostro diritto a informare però vi prego anche di avere la cortesia di lasciarti continuare i nostri lavori
Grazie
Di nuovo nella vostra cortesia per favore
Pregherei il professor Rumi con un minimo di ardimento di continuare che si farà subito il voto vada avanti prego
Allora approfitto dell'arrivo di Martinazzoli
Per dire esplicitamente
Qualcosa che ha credo che abbia fatto dispiacere non non solo a me ma anche a molti altri il triste spettacolo che danno personaggi che alla nostra ispirazione si riferiscono e quando compare davanti al mezzo televisivo esasperano le divisioni sottolineano
Sottolineano quello che ci divide e non ricordano il molto che ci unisce
E allora se permettete un riferimento bonario ricordo che il diavolo è colui che divide colui che si occupa letteralmente colui che si oppone a un altro nel tentativo di distoglierlo da qualche cosa
In questa ossessione che vedo venire avanti delle alleanze
Mi soccorre l'esempio di De Gasperi
Le alleanze non sostituiscono le identità come è evidente ma ne sono strumenti o noi non ci anneghiamo non ci del componimento amo nei nelle alleanze pur necessarie perché la politica si fa per vincere almeno nella storia è stato così
Ecco per cui io credo che sia importante il riferimento all'unità sorprende che tanti maître à penser usino dell'unità come una specie di camicia di forza
Ma l'unità di questo Paese qualche cosa di molto antico
Che c'era addirittura prima dell'unità politica c'erano unità geografica l'unità linguistica L'Unità etico religiosa che sono i componenti fondanti di questo Paese e che non possono essere accantonati in questa nuova religione del bello del forte in questa specie di
Di supero misurò che ci trasmette anche spesso la televisione e che ci insegnano tanti ai tanti organi di stampa
Ebbene fa il Papa ricordare questa unità io vorrei dirlo qui la già fatto Formigoni ma ripeterlo l'unità di questo Paese come qualche cosa che deve servire da stimato da lievito
E a farsi affrontare tutti i divi che ci si che ci si pongono di fronte ne ricordo alcuni il bivio tra rottura e convivenza lo questo spirito di divisione che c'è nel nostro paese che lo vediamo tra nord e sud
Ma per esempio quanti lombardi non sono di razza pura io cosa sono mezzo comasco mezzo papalino meticcio
I
Vedo il cui questa specie di tensione che si stabilisce tra conflitto e solidarietà e dall'altro il pane per esempio queste sottolineatura della continua dell'insignificanza della nostra tradizione io credo che il i testi l'ispirazione cristiana non sia qualche cosa in più di questo Paese
Ma che ne abbia piena cittadinanza il il cittadino di ispirazione cristiana può ebbene partecipare allestito Doni e la presenza nelle istituzioni non la subalternità ai fa questi famosi rassemblement che con un pessimo francese tutti
Invocano sono il passaggio obbligato per contare delle riforme e allora lasciatemi chiudere visto che tante cose sono già state dette ricordando quel passo di Manzoni quando padre Cristoforo
Dice a Renzo e Lucia rimando in un triste mondo pieno di superbi e di provocatori C-Typ superbe di provocatori e tanti ne conosciamo i tanti ne vediamo
Ma ricordiamo che la famiglia a cui quei due era di lecco si avviavano a formare il lavoro il luogo restano proprio lì le fondamenta della costruzione politica cara la nostra istituzione grazie
Grazie al professor Biagi per questa ultimissima
Così penetrante di citazione la parola adesso il professor Marco Martini i punti qualificanti delle proposte economiche dal Partito popolare parlerà subito dopo Mino Martinazzoli
Al momento in cui siamo giunti e col desiderio di combattimento che sente nell'aria
Posso immaginare
Che la tematica economica non non sussiste un grande entusiasmo
E in più
L'episodio dei nostri fotografi lavoratori che devono fare il loro lavoro di prima ci ha sottolineato come la nostra sia una società dell'apparenza
Ciò che conta e ciò che appare
Io mi limiterò a sottolineare alcuni punti qualificanti del programma del partito popolare
In contrapposizione
Con analoghi punti che si incontrano negli altri programmi
In particolare
Sul tema del lavoro del mercato e della solidarietà
Perché è la prima cosa che noi dobbiamo cercare di fare è di parlare del lavoro vero non del lavoro apparente
Del mercato vero non del mercato apparente della solidarietà vera non dalla solidarietà apparente
Purtroppo oggi
Queste parole sono usate da abusate in una Babele delle lingue in cui alle vecchie contrapposizione ottocentesche tra stato e mercato che vengono riproposte senza nessuna capacità di soluzione e ciò che ci ha detto
Il nostro amico dell'Alfa Romeo ce l'ha fatto capire in concreto non è contrapponendo
Vecchie Categorie incapaci di cogliere quel che sta succedendo che si può trovare la soluzione ma per di più
Il momento che stiamo vivendo
è un momento di cambiamento epocale dell'economia non è una crisi congiunturale che nel novantacinque o nel novantasei Sara riassorbita
è un cambiamento strutturale quello che stiamo vivendo di cui anche l'episodio della forma è un riflesso
Che non lascia che non con ci consentirà di ricominciare dal punto in cui siamo venuti
Cito solo tre dati per la Lombardia
All'inizio degli anni ottanta
I lavoratori lombardi circa tre milioni e mezzo
Erano diplomati e laureati per il dodici per cento e per il resto avevano la terza media AV un livello inferiore
Oggi i lavoratori della Lombardia che sono
Cento mila in più
Che agli inizi degli anni ottanta
Per il quaranta per cento sono diplomati e laureati
La grande impresa
Ha perso in questi dieci anni e parlo degli anni buoni non degli ultimi due
Ha perso ogni hanno il quattro cinque per cento della sua occupazione per tutti gli anni Ottanta e continua e continuerà anche nei prossimi anni
Eppure
Che cosa sta succedendo
Dovendo esprimere sinteticamente la situazione
Sta succedendo
Che il cambiamento
Tecnologico
Dei mercati
Chieda Spada sempre siamo abbia abituati ad affrontare che i nostri padri hanno affrontato passando dall'agricoltura all'industria
Che la nostra generazione ha affrontato trasformandosi da operaio impiegato ecco questo cambiamento ha assunto un ritmo mai visto prima d'ora
Quarant'anni ci volevano per diffondere le grandi innovazione fino a b a dieci anni fa e quarant'anni e la vita lavorativa di un individuo dai venti ai sessant'anni
Perciò abbiamo potuto immaginare una società di posti di lavoro stabili quarant'anni alla vita di un individuo il la stabilità del posto di lavoro è stato il perno su cui si è costruito un Welfare State
Che ha legato il reddito la previdenza la sicurezza sociale alla stabilità del posto di lavoro
Da dieci anni a questa parte innovazioni della stessa portata di quelle che anche ambiato la faccia del nostro sistema economico si diffondono in me con un tempo medio di cinque anni
Questo vuol dire che ciascun lavoratore deve assorbire la la sua vita in media
Otto cambiamenti del tipo di quelli che hanno subito color che son passati dall'agricoltura all'industria
E non c'è schema concettuale né istituzione
Che è pronta per affrontare questa situazione
Stiamo passando sinteticamente da un lavoro che era occupare un posto stabile a un lavoro che affrontare un percorso imprevedibili tra occasioni che non possiamo prevedere
Dalla Società della sicurezza stiamo passando alla Società del rischio
E questo è difficile da accettare difficile da sopportare
E spesso non lo si vuole accettare sopportare per non abbandonare i vecchi schemi
In sintesi
Noi abbiamo legato
Il sistema della nostra sicurezza il sistema della nostra solidarietà alla stabilità e alla difesa del posto di lavoro
I problemi dell'Alfa Romeo e di tutte le altre industrie italiane che sono supporti sono sottoposte a a un a profonda
Depressione per la ristrutturazione non siamo in grado di affrontarli è la testimonianza di prima lo ha evidenziato con i vecchi strumenti
I vecchi strumenti erano semplici
In una società stabile o relativamente stabile gli imprenditori fanno il loro mestiere
I sindacati fanno il loro mestiere lo stato ci si preoccupa di elargire servizi ed eventualmente sussidi nei momenti di difficoltà e quello che ci ricorda che ricordava Abete ai vescovi chiedendo loro di non interferire ma non è così
Il lavoratore di Arese sa
E dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la verità se vogliamo affrontare i problemi sacche in Italia non si produrranno più due milioni o mille un milione duecento mila Hutu mobile ma soltanto un milione duecento mila automobili
Il trenta per cento in meno non solo ma con una tecnologia che risparmi ulteriormente lavoro e la FIAT ha perso dall'ottanta a novantacinque trentacinque mila dipendenti socie col quarantacinque mila dipendenti a partire dalle centotrenta mila non c'è da aspettarsi
Posti di lavoro e sicurezza di posti di lavoro dal gruppo Fia
Questo non significa che non ci sarà occupazione
Significa che dobbiamo attrezzare il nostro Paese
A creare occasioni alternative di occupazione
Con la stessa velocità richiesta dalle ristrutturazioni tecnologiche e di mercato ma questa velocità noi non la recupereremo mai se non togliamo ostacoli giuridici
Economici
Alla possibilità di valorizzare la creatività e l'iniziativa delle persone che è l'unica vera risorsa dello sviluppo
E mi spiego con
Alcuni semplici esempi
Se è un lavoratore dell'Alfa Romeo
Desiderasse
Cercare un'alternativa alla sua situazione di difficoltà
Facendo per esempio il taxi vista
Dovrebbe sborsare cento milioni per acquistare la licenza
E dovrebbe attendere che un tassista esca da un mercato protetto per poter fare il tassista
E questo è il motivo non solo perché è difficile fare per cui è difficile fare il tassista oggi
A Milano in Italia ma per cui una corsa in taxi a Milano costa tre volte che a New York
E questo esempio banalissimo che ho fatto sul tassista senza avere nessuna evidentemente problema qui De Sisti lo potrei fare per mille altre situazioni
Non non non parliamo dei due tecnici dall'Alfa Romeo che vogliono costruire una piccola impresa di servizi
Se si rivolgono alla banca queste questi gli chiedono cinquanta milioni di prestito se non hanno la casa la banca non glieli dà
E questo è un ostacolo finanziario gravissimo
In una situazione in un tessuto come quello lombardo dove le energie e le capacità e l'attitudine all'intrapresa sono enormi vi ricordo che la Lombardia è la regione europea quel maggiore tasso di imprenditore vinto di imprenditorialità
Ma purtroppo abbiamo ostacoli giuridici
Finanziari
E di regolamentazione che rendono difficilissimo intraprendere
Ecco allora alcuni punti
Togliamo gli ostacoli e le barriere all'ingresso
Il che significa rivedere profondamente il regime delle autorizzazioni e delle licenze che giustamente devono garantire il cliente sull'abilitazione di chi esercita una certa funzione
Ma non possono essere usate per creare numeri chiusi e difese di rendita
Secondo
Dobbiamo abbattere
La
L'idea e le conseguenti applicazioni giuridiche che lavorare sia lavorare nell'impiego a tempo determinato
A tempo indeterminato otto ore al giorno
Mentre qualsiasi altra forma di lavoro come il part-time Paul job sharing o l'alternanza lavoro studio sono qualche cosa di sopportato
O di anomalo per la nostra legislazione
è il contrario queste forme saranno le forme normali devono essere le forme normali garantite adeguatamente
In una parola in una società del rischio
Bisogna premiare chi assumere i rischi
E premiare chi assume dei rischi significa primo premiare chi oggi si assume il rischio di fare e di crescere dei figli
Un figlio oggi rappresenta un costo che si aggira dai cento ai centosettanta milioni dall'età di zero ai vent'anni e un figlio deve essere mantenuto il fatto studiare
E questo costo non soltanto non viene riconosciuto
Ma viene punito
Oggi la pressione fiscale cioè la somma delle imposte dirette indirette che grava sulla famiglia
è del trentasette trentotto per cento per colui che guadagna i quaranta milioni cui faceva riferimento prima Formigoni e che è un singolo ed è del cinquantadue per cento se questo ha dei figli
Ciò significa
Che noi mettiamo in crisi il meccanismo fondamentale dell'unica della riproduzione dell'unica ricchezza di cui disponiamo che è la risorsa umana
Secondo
Bisogna mettere in atto qui si
Progetti veri di investimento in capitale umano
La formazione che fino ad ora abbiamo fatto nella prima parte dalla vita degli individui quando il posto di lavoro durata quarant'anni era sufficiente intervenire alla prima fase
Dovrà accompagnare la vita lavorativa del del del lavoratore normale
Il che significa un'innovazione profonda nei modi nei programmi e nei metodi il che significa il che significa destinare risorse sottraendole ai consumi
Per questo investimento il che significa liberare tutte le energie creative dalla società in un vero spirito pluralistico per premiare chi dare risultati effettivi
E e l'altro punto su cui voglio soffermarmi e che noi
La ne ha già parlato Formigoni nel suo intervento abbiamo un altro gravissimo problema
Che è quello
Di una disastrosa incapacità
Del fisco
Che rincorre affannosamente una Spesal fuori controllo a colmare un deficit che ogni anno malgrado dei cretini e decretone continua a essere di centoventi centocinquanta centosessanta mila miliardi il meccanismo non non può non è capace di auto controllarsi
L'unico modo per bloccare questo meccanismo perverso che tra l'altro sottrae risorse alla possibilità di creare nuovo nuovo lavoro
è quello di mettere sotto controllo la spesa
Ma come si fa a mettere sotto controllo la spesa
La spesa si mette sotto controllo valorizzando una risorsa assolutamente inutilizzata finora che è la risorsa dell'utente del consumatore
Chiunque si serve di qualcosa è in grado di valutare l'efficienza e l'efficacia di ciò che usa ma se noi non diamo al consumatore la capacità il potere
Di esprimere con la sua voce
Ed eventualmente col suo rifiuto la sua valutazione noi preme riempie premieremo continuamente Monopoli pubblici e privati della loro inefficienza
La possibilità di controllare la spesa in qualsiasi settore sia esso pubblico sia esso privato sta solo in questo nel dare all'utente il vero potere da cui sto il potere d'acquisto è la capacità dell'utente di condizionare l'Offerta
Come si chiama un sistema dove
Chi acquista a un vero potere e dove chiunque abbia qualcosa da offrire può entrare perché si sono abbattute le barriere all'ingresso si chiama mercato concorrenziale
Ma il mercato concorrenziale non è uno stato di natura non c'è un'impresa che lo vuole per sé non è il risultato di una magica combinazione
Benevola degli interessi privati che dà luogo al mercato concorrenziale e l'Italia ne lei evidente il palmare dimostrazione in Italia di mercato concorrenziale ce n'è pochissimo
Non c'è per i taxi visti non c'è per le automobili non c'è per le televisioni non c'è per la ricerca non c'è per l'Energia sono isole molto relativa molto relative quelle dove il mercato funzione ma un mercato non funziona un mercato non è concorrenziale se non c'è qualcuno una polis
Che fissa le regole i pesi e le misure la moneta
Cioè se non c'è un'autorità politica che fa rispettare le regole e mette in condizioni in meno potenti di entrare malgrado che i più potenti cerchino di tenerli fuori
Si vuole più Stato perché ci sia più mercato
Lo Stato come giustamente è stato detto nel nelle relazioni precedenti
Deve abbandonare la pretesa di intervenire sui prezzi e sulle quantità e deve porre regole precise sui mercati e farli rispettare a tutela del consumatore
Pensate che cos'è il mercato finanziario in Italia non esiste nel Paese che ha il più elevato tasso di risparmio del mondo salvo il Giappone in un paese cioè dove poter
Finalmente le persone sono disposte a risparmiare per il futuro e a mettere i loro soldi in un'attività produttiva noi non abbiamo un mercato finanziario azionario noi abbiamo la giungla
Noi abbiamo la mafia
Permettetemi
Il mondo cattolico spesso dai da coloro che si dicono cattolici ma c'è ma che si tirano fuori quando parlano di economia
Viene criticato per non aver capito il profitto il mercato no il mondo cattolico l'ha capito benissimo tanto più che il mercato è stato inventato a Siena Firenze
Dove operavano personaggi come Sant'Antonino San Bernardino che sono i primi teorici del mercato del profitto dell'impresa
Il mondo cattolico sa
Il mondo cattolico sa
Che è il mercato concorrenziale è un'istituzione di giustizia mai realizzata una volta per sempre
è un'istituzione di giustizia che deve essere continuamente ripresa in un mondo imprevedibile come quello in cui stiamo vivendo dove tutti hanno il diritto di tentare dove qualcuno riesce qualcuno non riesce e dove attraverso lo strumento della regolamentazione del fisco dobbiamo recuperare valori di solidarietà
Chi è dinamica la solidarietà che noi vogliamo dallo Stato
Italiano è una solidarietà dinamica cioè una solidarietà che consenta alle persone di mettersi in moto di agire di provare di tentare
Una solidarietà cioè che non li lasci soli nel momento in cui si trovano a dover cambiare una solidarietà che fornisca supporti informativi supporti informativi
Supporti assicurativi all'inizio del secolo i cattolici Lombardia hanno inventato le mutue hanno inventato le casse rurali hanno inventato gli strumenti per affrontare i problemi di allora oggi noi siamo chiamati a inventare queste cose
Alimentare perché non ci sono le regole non è ancora inventate nessuno e nessuno si aspetta dalla burocrazia che sappia inventare
Le dobbiamo inventare noi
E dobbiamo chiedere alle regole di valorizzare chi ha questa capacità di iniziativa valorizzando i risultati
Se qualcuno sa scovare posti di lavoro
Benissimo sia premiato in in virtù del numero di posti di lavoro che ha trovato se qualcuno riesce a formare dei lavoratori perde gli sbarchi particolari sia premiato per quello che ha fatto
Basta con le spartizioni lottizzate di fondi atti per diritto divino ha il compito di partecipanti
Credo che la battaglia che ci aspetta anche su questi temi sarà particolarmente
Tesa
Io mi auguro che ciascuno di noi non si lasci trascinare nella polemica delle vecchie retoriche
Ma che porta in questo dibattito fatti e proposte
Perché credo che le persone meglio dei dei professori e dei politici sono capaci di distinguere le parole vere che dicono dei fatti dalle parole che si richiamano soltanto le apparenze grazie
Ti caccia
Ci ha parlato del Codice nuovo
Della nostra politica economica
Informa l'Assemblea che sono state presentate mozioni su vari temi sulle primarie sui criteri per le candidature
Sul programma del partito sulle alleanze sul problema dell'Alfa Romeo saranno tutte tenute presenti nello spirito dalla relazione del coordinatore regionale Formigoni che su questi temi è stato particolarmente esplicito do la parola ora all'onorevole Roberto Formigoni che ha alcune cose da dire all'Assemblea si sono stato pregato di alcune comunicazioni la prima è che a partire dalle ore diciassette quindi lo trovate all'uscita
è stato predisposto un tavolo dove si raccolgono firme c'è anche un notaio perché deve autenticare le abbiamo ancora bisogno di trecento firme per una proposta di iniziativa popolare da presentare al Comune di Milano
Per l'assegnazione di spazi alle associazioni alle realtà sociali quindi è una grande iniziativa
Che merita di essere sostenuta possono firmare sono richiesti di firmare i residenti nella città di Milano la raccolta è promossa da un cartello di oltre trentacinque associazioni milanese coordinate dalla Compagnia delle
Una seconda informazione riguarda il già più volte ricordato quotidiano del Partito Popolare Italiano il popolo che è presente con un suo banchetto nel corridoio
Del palato usati e in particolare mette a disposizione per chi si abbona una videocassetta sulla storia del Partito popolare da Sturzo in poi
Infine io mi permetto di ricordare un'ultima volta
Che questa manifestazione e autofinanziata
E quindi
Mi appello al vostro buon cuore mi appello al vostro al nostro
Senso di consapevolezza
Di una realtà che vuole avere l'orgoglio di andare avanti anche con la capacità di sacrificio concerto lo so bene
Grande è stata la vostra testimonianza nel venire qui un sabato pomeriggio fra l'altro avvisati in tempo estremamente limitato ma questo è un motivo ulteriore di gioia
Per tutti noi per avere riscontrato questa capacità di richiamarsi a vicenda ad un'iniziativa così importante mi segnalano che i costi
Dalla manifestazione ammontano a circa quarantacinque milioni che divisi per dieci mila partecipanti fanno una media di contribuzione ai quattro mila cinquecento lire poiché il pollo non si può regolarmente dividono in due ognuno dia realmente quello che può chi può di più dati più queste lo spirito anche tra di noi la giustizia è uguale per tutti
Se non è uguale nelle quantità numeriche ma nell'impegno alla decisione che ognuno ha da grazie perché son convinto che queste cose le capite e le dite
Ringrazio anch'io Roberto Formigoni che mi sembra sappia imprimere lo stile che ci vuole al Partito popolare italiano e Dora
Vorrei dire al segretario politico
Mino Martinazzoli
Che questa Assemblea è stata come percorsa da un sentimento
Espresso ma anche inespresso ma direi fortemente percepito
E cioè che al termine di una settimana convulsa quant'altre mai
La tua coerenza il tuo rigore
La tua sofferta intransigenza
La tua infinita pazienza
Cominciano ad essere premiate
Questa Assemblea vuole testimoniare tutti la sua riconoscenza profonda
Per averci saputo portare alla realtà del Partito Popolare Italiano
A te la parola
Prescritto e quindi da amici
Così numerose così gli appassionati
Questo accade perché avvertite
L'altezza del prove
L'ambizione del nostro destino
Ma poi che siete qui così numerosi così appassionante
Io credo davvero che questo è il segno
Di un adeguatezza
Di un possibilità
Noi possiamo davvero dimostrare
Pur nel temperie di un tempo politica
In ogni modo cruciale
Cosa stiamo e ciò che vale di Noemi
Abbiamo alle spalle Miccichè un cammino
Assai controverso
Assai difficoltoso
Abbiamo alle spalle perché non dirlo
Un anno terribile
Un anno di solitudine
Un anno di sofferenze un mare diffusa
Il giocatore spesso pur rispetto ai nostri torti
Siamo stati nel fuoco di una controversia
Che per il esorbitanza dei linguaggi e delle accuse
Ha rivelato l'idea di molti troppi in Italia
Che il futuro politico di questo Paese
Sì da chiudesse né più né meno nella dissoluzione della Democrazia Cristiana della nostra storia delle nostre tradizioni dalla nostra ispirazione
Abbiamo vissuto all'interno di questa polemica
La cui dismisura via spesso convinto che per quanto grandi fossero i nostri torti
Che voleva dire andare alla nostra storia lo faceva non per i nostri torti ma per le nostre ragioni
Abbiamo cercato di risalire una china
Non gettando ma il cuore oltre l'ostacolo
Non confidando ma quindi un riscatto che non fossero quotidianamente guadagnato non abbiamo inventato il nuovo di Novoli
Chiudendo il
Nei laboratori degli altrimenti non abbiamo contribuito al farsi di un caso di futuri di quale quello che ha gremito
Lo scenario politico italiano di questo inizio di transizione
Una transizione tutt'altro che compiuto tutt'altro che esauriente abbiamo di fronte
Se vogliamo davvero fuori dall'Italia in un destino veritiero
Fatti chiede esigenza di mettere in campo intelligenza colture adeguate
Rispetto alla straordinarietà di un cambiamento
Quale quello descritto dalla provocazione che la modernità impone agli uomini del pianeta
Siamo stati credo pazienti
Ostinati
Misurati dalle nostre risposte non abbiamo cercato ritorsioni forti però
Non abbiamo né accettato né subito
La logica rovinose
Che pure secondo me in quella preponderante di questa vigilia elettorale
Vi è una riduzione Smith Diana dalla politica all'equazione amico nemico che esattamente il tradimento dalla politica per la sua responsabilità
Per la sua ragione morale
Io ho avuto la singolare avventura di questa
Responsabilità primarie
Ho avvertito spesso
La solitudine la difficoltà del compito
Ma vi devo armi dire amici e di questo ringrazio anche voi
Che ciò che anche nei momenti più difficili mi ha confortato rassicurato era la circostanza di sapere
Che non stavo inventando nulla che già non appartenesse alla vostra passione alla vostra più intima fedeltà alla vostra avvolgono incontro
Non è un racconto autobiografico quindi non è il caso di fare storie che sono alle nostre spalle però occorre sapere per il nostro viaggio futuro che cosa ci raccomanda l'esperienza del passato
Sono stato spesso rimproverato
E non mi sono rivolta a tutti decisione
Di un eccesso di prudenza di una lentezza
Di una incapacità di comando
Questo rimprovero mi veniva soprattutto da quelli che pretendevano il comando da me e la disubbidienza da loro
Sono stato accusato di atletismo
Che non è una censure ma solo a la riprova di una ignoranza non conoscono bene e quel che è peggio non conoscono Shakespeare ci sono i saltimbanchi possono credere che la riflessione
Assomiglia ad una di risolutezza ad un non superata problematicità
In che cosa abbiamo resistito sulle nostre ragioni critici anche dentro uno scenario così concitato
Così iridescente così volubile
Sta ancora al centro della scena
Maschere occupano oggi la scena politica
Si mettono assieme come su un carro di Carnevale
Si travestono
L'onorevole Occhetto che parla come Quintino Sella
Che trova peraltro compatibile alla vicinanza con Lucio Magri che parla come Fidel Castro
O con Bertinotti che parla come il vecchio caro Carlo Marx
O con Leoluca Orlando che quello che fa meno fatica perché il suo linguaggio il linguaggio di Torquemada ed era Necci il rischio più grave che corre in qualche modo la corruzione di una coscienza cattolica
Ma dall'altra parte amici le cose non vanno meglio
Si raggiungono messaggi perentori
Di gente che sembra vissuto in esilio
Che torna dopo una resistenza dalla lunga e vittoriosa trova un Paese di macerie
Manda messaggi
Parla come Adamo Smith
Parla il nome del mercato
Gente chiede la mancanza di mercato in Italia ha fatto l'espediente delle sue fortune
Altre platee
Ci raggiungono e altri tentativi di travestitismo
Di morte seppelliscono i morti ma purtroppo pretendono di essere vittima
Non è così amici noi registriamo su una parola di verità anche la nostra sgradevole verità
Convinti come siamo che oggi più che mai
O saremo capaci di collocare la nostra ambizione nel segno di una verità oppure le nostre parole non saranno credute non convinceranno non per supereranno gli italiani
I quali sono chiamati nonna
Ad una promessa infondata ma alla ragionevole speranza di una comune impresa
La quale badate ne sono convinto
Certamente ha bisogno dei grandi gesti di grande immaginazione istituzionali politiche economiche sociali
Ma esige prima di tutto che gli italiani tornano a credere di essere un popolo di essere una coscienza nazionale di essere un insieme
No non un fratturato paesaggio dei solitudini individuali e come non credere
Che se vogliamo stare in campo e perché riteniamo che in questa direzione possiamo pronunciare delle parole credibili
Io dico spesso amici molti di voi lo sanno
E probabilmente colpiscono anche la monotonia di questa ripetizione ma mi sembra il modo più sbrigativo
Ma non superficiale dedica di noi
Io dico spesso che ciò
Che si può sinteticamente afferma
Dico quello che percepisce nello dimensione dell'esperienza politica
La nostra consapevolezza dalla ispirazione cristiana è l'idea che noi siamo gente che crede che la politica conta ma che sa che la vita conta di più della politica
Gente che sa
Che la politica non costruisce il valore
La politica ha a che fare con il valore solo se è capace di porre le concrete condizioni di esistenza di competizione cioè il valore che la società autonoma mentre esprime
Gente che sa come sia sempre accaduto in tutto le storie tutte le geografia che là dove la politica ha preteso di dettare resta la vita tutta la vita lì la politica offeso umiliato molto spesso ha ucciso gli uomini questa è la ragione per la quale incartato uffici per farsene cinquant'anni di democrazia italiana in un mondo diviso
L'Europa gelata ad una divisione ideologica senza remissione in un'Italia divisa è abitata
Dal più forte del più minaccioso partito comunista dell'Occidente noi abbiamo resistito abbiamo resistito il modo vittorioso questo è accaduto perché conoscevamo insieme il valore limite dalla politica
Conoscevamo la necessità di contrastare il troppo della politica
Siamo stati in campo contro il troppo della politica la ragione per la quale vogliamo essere oggi e domani in campo
Sta nella circostanza che vediamo all'orizzonte ma all'orizzonte ravvicinato un'altra e speculare minaccia non cerchiamo una sopravvivenza purché seria
Diciamo che saremo in campo dopo il troppo dalla politica contro il niente dalla politica all'idea che la tecnica che l'economia da sole senza mediazione
Dicano le risposte
Agli interrogativi talvolta angoscioso che sono davanti a noi nelle dimensioni nuove dell'economia della solidarietà
Dell'ambientalismo nell'esigenza di costruire una nuova etica civile che sia alla misura di queste nuove grandezze ritroviamo qui la forza la consistenza e la freschezza
La verità
Dei valori nei quali abbiamo creduto quando abbiamo osato evocare per la nostra testimonianza politica l'aggettivo cristiana
Questo è il nostro modo di essere certo in larga misura il nostro dovere essere
Al quale dobbiamo paragonare i nostri comportamenti la fatica dalla politica come quella dalla vetta è quotidianamente di capire come si fa a fare in modo
Che il nostro modo di vivere assomiglia al nostro modo di Creta questo è l'impegno che ci assumiamo
E questo certamente anche la misura delle nostre caduti quelle che hanno disseminato il nostro cammino
Ma c'è grandezza amici su quel cammino e questa è la ragione per la quale noi resistiamo ad una polemica che ancora oggi va in scena ma che non ci riguarda assolutamente
Quella che pretende che noi
Siamo all'incrocio di una affermazione
Dico nazione ma in ogni modo indimostrabile e confliggente con la modernità del nuovo assetto politico italiano dopo la caduta del comunismo in Europa dico la questione dell'unità politica dei cattolici
Sarà tempo dismetterla questa questione di argilla contro di noi perché non ci riguarda
Dal nostro padre fondatore noi sappiamo che noi siamo una forza laica di ispirazione cristiana
Noi sappiamo che la religione è universale che la politica è parziale e che me la politica non si possono compromettere le nostre certezze più alta e più profonde non abbiamo mai preteso
La costrizione dell'unità politica dei cattolici
Abbiamo sempre sperato nella persuasione all'unità politica dei cattolici ma abbiamo sempre guardato anche oltre il perimetro della presenza di Accattone
Riteniamo che ce n'è uno stemma un sistema una risorsa che deve rompere i sedimenti di una decadenza e liberale tutta la sua potenzialità
Per questo la nostra ostinata resistenza dei fronte alla pretesa di altre equazioni rigettate spesse anche dei dintorni dell'intelligenza cattolica
L'idea che dopo il comunismo non c'era più questa costrizione questo utilità storica e cattolici potevano andarsene dall'una e dall'altra parte
A secondo che si sentissero progressisti ho conservato
Io credo che questa affermazione è una affermazione che conduce più o meno consapevolmente alla insignificanza di una presenza organizzata ed espressiva dei cattolici
Credo credo vada Clementi anche per le vicende più attuale che ci riguarda
Questa profezia
Che è stata ripeto soprattutto dei più pronunciato in pratica dalle coscienze ansioso di collocare nella decrittazione del progressismo la nostra vocazione Cristina
Oggi viene imitata sulla destra del nostro partito
Avevamo conosciuto ieri le Sinistra indipendente conosceremo domani le destre indipendenti deve essere chiaro che questa situazione la constatiamo penosamente
Ma nessuno potrà azzardarsi a dire che qualche defezione assomiglia ad una scissione del nostro partito il Partito popolare italiano non è il resto d'arresto di qualcosa
E la continuità di una tradizione che compone non divide convinti come siamo
Convinti come siamo
Che proprio quasi un secolo di storia
E un lungo compendio di conquiste dei sconfitte della politica
Dentro il modello democratico ci convincono della circostanza che proprio lei noi siamo veri forti ed attuale in questa capacità di connettere di coniugare
Non in questa pretesa di dividere per un pregiudizio ideologico
Quindi sia chiaro noi non siamo un restrittivo siamo la compattezza la qualità
L'ambizione di questo essere insieme saremo pure una complicazione di questa storia ma siamo una peculiarità una originalità positivi
Quindi non si dica
Poi lo so della fisica della politica e molto eccentrica
Però l'idea che ci si possa chiamare centristi abbandonando il centro a me sembra descrivere un di più di eccentricità
D'altro canto io come tanti altri amici sono qui
Io sono un centrista
Credo di avere una qualche responsabilità anche semantica nella vera in quest'anno
Persino inflazionato questo termine che di per sé contiene una certa ambiguità e che va sempre in qualche modo lucidamente
Risolto in una limpidezza
Ma vogliono chiamarsi neo centrista amici guardate la mia faccia che non per caso fa la gioia di tanti Stati nazionali se c'è un neo centrista sono io
Io sono come tanti di noi lì un moderato
Per la ragione che so il valore di questa parola
Che è quella appunto che ci colloca in un rapporto giusto armonioso non diffidenza con le cose che ci riguardano nella vita singolare e plurale
La moderazione non è il moderatismo
Se posso dirlo
La modellazione
Sta al moderatismo
Come la castità stando in potenza si può dire così
L'idea cioè
Che viene altrimenti una esosità della politica un di più di cinismo di menzogna di pretese
Una alterazione dell'equilibrio tra potere di proposta l'abbiamo conosciuto
Ed è un'altra cosa credo che dovremo portare
Nella riflessione di questa vigilia elettorale un'altra singolarità che a me sembra potremmo notare senza la esigenza di approfondire più di tanto
In questi due anni
Abbiamo visto anche molti intellettuali
Generalmente Proni
E incensi stante prima sugli altari del decisionismo
E dopo così apocalittici nel descriverne le macerie
Sono le stesse che oggi alimentano questa pretesa
Di bipolarità forte
La quale ha preteso mi pare di capire purtroppo si esprime ancora secondo listelli linguaggi le sentenze di quel decisionismo così deprecato noi opporremo anche nel confronto elettorale amici
Questo è un invito per ciascuno di noi uno stile un linguaggio una misura non staremo dal frastuono di chi grida immaginando che il tono della voce possa in qualche modo innalzare il senso delle proprie ragioni oltretutto non saremmo in grado di fare così
Ci avviamo al una battaglia elettorale nella quale siamo costretti a descrivere la
Inadeguatezza il divario dei mezzi che ci appartenga
La nostra voce risulterà flat se non sarà fatta di tante infinite convincenti diffuse voci dei tanti amici che vogliono partecipare a questa nostra buona battaglia
Non avremo i grandi network televisivi
Non avremo i grandi organi di stampa
Saremo però capace io credo e questa è la storia la funzione di un partito popolare
Dei parlare nella dimensione nei collegi uno nominali che sono dimensioni umane a ciascuna delle persone no al all'audience ma alle donne e agli uomini che voteranno che vogliono fare una scelta
Fece una scelta diversa
Diremo le parole
Della concretezza che ho ascoltato prima anche qui
E sono grato di queste opportunità che mi è stato sette
Di come si precisa la capacità culturale di tradurre
Un programma no nell'enfasi dell'enunciazione ma ne innesti nelle relazioni che lo costruisco
Riceva già Sturzo all'esordio del Partito popolare che un programma non s'inventa si dice ed oggi la politica ha il dovere di dire agli italiani non una promessa che non manterrà
Ma lire non le cose ad una alla volta ma come ci tengono le cose qual è la relazione tra i fini e mezzi dagli scoppi e gli strumenti
E quindi dovremo precisa certamente le nostra intenzione
Le abbiamo scritto in un programma di base che secondo me non inventa nulla ma appunto cerca di adeguare sulla misura di questo tempo politico ed umano la continuità della nostra ispirazione della nostra cultura primigenia certo
Noi siamo dalla parte che è stata descritta anche nelle relazioni che mi hanno preceduto
Ma per la verità di queste cose
Per la verità di un mercato che intendiamo ricostruire appunto
Sapendo di fronte a tante descrizione assolutamente infondate che la che il mercato è esattamente una realtà storica dato istituzionale anche su questa è la verità
Quella che anche a me porta fra qualche anno fa
Nell'incrociarsi di una polemica che qualche volta ha investito anche noi Formigoni più soggetta meno Stato qualcun altro diceva più un mercato meno Stato gli avevo proposto questo emendamento che mi pare ancora valido oggi più Stato nello Stato
Più mercato nel mercato meno mercato nello Stato perché questo è quello che ha riguardato la nostra patologia e che certamente ha partecipato anche della nostra responsabilità ha mai abbiamo pagato e paghiamo le nostre responsabilità altre pretendono di farla franca e di venire oggi a farci una lezione come se fossero state vittime e non talvolta Karl effetti di questa decade
Offrono anche
Lo so anch'io che sarebbe stato comodo
Convincere sempre di più
Che la prigionia delle regole elettorali dettava essa i processi politici
E quindi a dire agli italiani che non c'era scampo
Che c'erano due pole perché c'era una sinistra ed una a destra che questo era il conflitto e che il centro era soltanto una crisi ed una sparizione
Siamo stati spesso perseguitati da questa dittatura ma siccome se perdoniamo questa convinzione non saremo più stati noi stessi noi abbiamo resistito
Ci sono oggi i sintomi sia pure allargare dalla circostanza che oggi qualcuno riconosce che forse le cose non sono così semplici che forse i poli della politica oggi in Italia non sono due ma sono tre anche per la ragione
Che le coscienze più consapevole guardando i linguaggi e le volgarità al modo di essere
Alla circostanza ecco un'altra stranezza vicino
Di questo travestimento anche dei linguaggi avete notato che siamo al punto
Che occorreva emendare l'affermazione di Croce secondo la quale non potevamo non dirci cristiani
Dovremo dire che non possiamo non dirci liberaldemocratici avete notato che fioritura di scuole liberaldemocratiche
Ma i linguaggi
L'onorevole Bossi un liberaldemocratico
Parla come gli hanno insegnato
Nelle retrovie del sessantotto e dell'Osteria della Brianza non è possibile immaginare
Su questo terreno anche su questo terreno occorre la peraltro che si esprima
Fino in fondo la nostra capacità di comprensione e di riconciliazione con la Società lombarda
Dovremo ben distinguere
La lega dagli elettori della lega questo orrore non dobbiamo compiere dal
Gli elettori della lega le hanno dato forza
Per delle ragioni che spesso erano fondati
Gli elettori della lega le hanno dato forza per la ragione
Che tutto quello che stava accadendo in questa perdita di senso dello Stato dell'autorevolezza istituzionale della regola in questa confidenza dei partiti
In questa intrusione della politica in questa Commissione di affari e politica
Gli uomini e le donne micetti operosi del Nord hanno immaginato che non ci fosse più da parte nostra la capacità di una interpretazione di quanto loro chiedevano di quanto potevano dare ed è tanto la storia e allo sviluppo di questa nazione ci hanno così voltato le spalle ed hanno scelto de ingrossare quella protesta
Dobbiamo distinguere le motivazioni della protesta dalla inconsistenza dalla proposta
E che la proposta sia inconsistente amici non lo dico io ma lo dice il leader il leader massimo della lega perché mi pare
Che sia difficile trovare la consistenza di una proposta se questa proposta viene cambiata ogni giorno è difficile credere che perfino gli statuti ideologici fondanti della Lega
Possono essere barattate secondo della convenienza del gioco
Io credo che gli elettori della lega quelli sinceri
Non quelli che si sono schierati da quella parte
Perché vogliono solo legge e ordine se possibile non pagare le tasse ma quelli che davvero non ha creduto di trovare un sostegno che dalla nostra parte gli era mancato
Io penso che questi elettori hanno avuto il tempo di una riflessione che li potrà portare ad incontrarci di nuovo se noi saremo capaci di essere lui coi nostri comportamenti con le nostre coerenze con le nostre rinunce
Con la nostra umiltà amici dobbiamo tornare a credere che è l'arroganza della politica e del potere che ci ha allontanato da troppi Cetica troppe donne e uomini i quali la politica non la riconosco
La politica dei nostri discorsi ma non riconoscono di più in quanto la pattista in quanto vengono una mancanza di risposte
E noi siamo stati educati a credere che la politica è questo oppure non varrebbe la pena di frequentare
Quindi noi abbiamo resistito su questa posizione e credo che oggi si gran manifestando badate le cose sono difficili complicate
C'è un tasso di disperazione esistenziale
In questo inevitabile cambiamento di ceto politico che pesa in modo quasi schiacciante sulle intelligenze sulle potenzialità dalla politica però si vanno creando questa percezione che è una percezione sana e noi siamo lì possiamo ricostruire
Non un appuntamento dei superstiti non una somma dei detriti
Ma la virtualità dall'incontro di tradizioni autentiche cristiani
Socialiste laiche liberali che al Milan tutto il loro errori gli amici hanno costruito questa storia democratica che non è stata una storia di macerie ma è stata una storia di costante sviluppo
L'Italia è cambiata in questi cinquant'anni è cambiata straordinariamente il meglio
Se questo è accaduto e di merito degli italiani ma non può essere accaduto per una distrazione o per una ostilità Dechy ritagliarmi Jago Vernetti non per una appropriazione indebita ma per un consenso costantemente rinnovato dunque noi siamo lei
Diciamo alle sinistre
Che è stato un errore radicale
Quello di chi pretendere
Non di essere ex comunista ma di essere post comunista di aver dimostrato che non ce la fa sono soltanto ex comunisti ma soprattutto le artiste ancora
Quella che è stata la virtus spregiudicata del Partito Comunista Italiano
Una grande capacità di egemonica e in una grande generosità nel regalare posti ai satelliti quello che stanno facendo esattamente questo
E questo in qualche modo fatale e da suggestioni al costruirsi dall'altra parte appunto di un'alleanza non perde ma contro deve essere a chiaro amici che proprio in linea di principio noi non potremo mai essere in alleanze
Le quali si definiscono contro qualcuno noi stiamo nelle alleanze che dicono perché dalla proposta acconti perché se combatte e si riduce
Ma non è una posizione romantica
O peggio Patetica
Come ci dichiara sono spesso quelli che predicano la virtù e pretendono per forza il successo
Quelli che credono che il successo sia l'unica ragione morale della politica
A parte
Che l'esperienza
Dei nostri peccati politici
Ci consigliano di credere che laddove si è perduto il valore se perduta anche la effettività e la forza dal contrasto politico
Ma a parte questo noi non potremmo mai credo che la politica sia solo il gioco dei potenti
Ce lo dicono e noi rispondiamo che a questo tipo di polemica siamo refrattari
Lo dico appunto a questi che pretendono di successo ad ogni costo
Fingono di essere cinici
è invece lo so noi non siamo cinici noi crediamo che la politica ha valore
Se è capace appunto di essere generosa verso quelli che alla politica troppo spesso la subiscono e la patiscono quindi noi staremo lì
Ebbene dicevo amici noi riteniamo che sia consistente questa posizione io leggo così e mi avvio a concludere i più recenti risultati elettorali delle ultime amministrative
Il nostro anno è stato percorso di scacchi amici di sconfitta elettorale
Noi ci siamo industrie
Di cambia
Non c'è stato un comune di unità
In cui abbiamo retto le competizioni elettorali dove noi più di tutti gli altri non abbiamo cercato un cambiamento radicale del nostro ceto dirigente
Però abbiamo capito che non è sufficiente poiché la gente complicate
Qualche volta mi è capitato di avvertire rimproveri
Anche da osservatori vicini all'autorevole
I quali un giorno e mi dicevano che dovevo cambiare tutto
E il giorno dopo mi dicevano ma non c'è nessuno conosciuto nella lista come si fa a vincere io chiedevo come si fa a cambiare e pretendere che ciò che è acerbo ciò che il nuovo stile già riconosciuto
Ebbene abbiamo avuto delle sconfitte elettorali le abbiamo pagate subite amaramente ma questa era la lite io leggo così i risultati elettorali
Qualcuno fin qui ha vinto qualcuno e ha perso
Abbiamo perso nove riconosciuti come soggetti tradizionali del governo ma di più del potere
Trasfigurati esce piatti dalla metafora di Tangentopoli siamo stati raggiunti da un voto vendicativo da un voto punitivo
Dall'idea di un tradimento di undici inganni e quindi quello che ci compete e di ricostruire
Questa autorevolezza di riempire questo voto di fiducia
Hanno vinto contro di noi a destra che a sinistra
Ma nel secondo turno elettorale
Quando lo scontro tra destra e sinistra
Si è identificato nel conflitto delle posizioni di una destra molto marcata molto rilevata molto radicale lì la destra ha perso contro la sinistra
Lo dico dovremmo dirlo con grande chiarezza non solo agli amici che sono persuasi delle nostre ragioni ma anche gli elettori che hanno paura dei torti degli altri
Se hanno paura che vinca l'alleanza di sinistra bene ci votino perché è il solo modo di vincerlo rispetto a questa proposta
è invece
Non mi
Le profferte che tra l'altro almeno una ciclo di capire in che modo si sarebbero concretamente manifestarci abbiamo questa esigenza amici
Guardiamo alle elezioni come alla prova più dura che affronteremo tanto più che siamo un inizio che siamo una nascita
Anche su questo vorrei raccomanda
Una consapevolezza è compiuto abbiamo con noi la nostra storia io la nostra voglia di futuro non abbiamo più l'ingombro del nostro passato abbiamo pagato invece alta contrizione basta genuflessioni oggi dobbiamo essere
Sì è forte
Era che ci deve possedere uno spirito nuovo le cose non
Si fanno se ci assiste uno spirito
Un modo di essere rimessi sarebbe una follia
Boh partito i detriti di vecchie storie e di vecchie incomprensione
Turtur Berto dolorosa
Era la inconsapevolezza di alcuni amici
Che settimana sedici settimane hanno
All'attrazione fatale
Kearney televisivi
Mamma non soltanto per inscenare
Le nostre
Non è in corso di
La nostra voce
Tre univoca
I due che chi non era convinto
Che chi era disperato oggi se ne è andato
è un mito da una comune certezza e quindi non c'è nessuna ragione che in questo tempo immaginiamo di perpetuare
Gli ori mancanza di comunicazione sospetti reciproci siamo alla vigilia anzi siamo già all'inizio di una nuova campagna di adesione al Partito popolare italiano ebbene amici abbiamo bisogno di
E l'abbiamo bisogno di essere aperti
Il nuovo e il vecchio non si misurerà
Sulla storia di prima ciascuno sarà popolare nella misura nella quale sarà convinto dall'impresa che oggi ci riguarda è un'impresa
Che non si fonda sull'assenza di memoria
Anzi noi vogliamo ricordare ma è un'impresa che soprattutto si fonda su una
Il futuro Vitaliani hanno bisogno della nostra risorsa
Ma non vedete un in volgare in mente un tendenziale Inca entro del dibattito politico
Perdendo di capacità dialettica sembrano tanti soliloquio fatti spesso di ingiurie di contumelie
Di inoltre le offese
Anche da qui che ricaviamo la certezza che se viene a mancare l'alimentazione
Di questa nostra adesione mite della politica che non è una rassegnazione
Di questa nostra Regione Prudence
Di questa capacità di connettere
Moderazione e potenzialità riformatrice nel che si riconosce
Il Codice genetico dalla nostra tradizione che in forme diverse ma tuttavia percorso
Grande storia di questo Paese ecco allora amici la esortazione concluse per quello che mi riguarda l'oggetto
E do
Vi aveva assunto un compito di avere il dovere di compierlo ma il mio itinerario ossi conclude nel congresso che abbiamo fissato non per caso a maggio tra l'elezione politica e le elezioni europee
Può sembrare qualcosa di temerario ma a me sembra che invece questa commistione di battaglia esterna di dibattito e di crescita intero siano tutto sommato
L'accettazione realistica delle prove che ci attendono misura le
Il suo elettorato
La consistenza di questa nostra adolescenza anche qui amici abituiamoci a non fare più confronti con il passato quello che abbiamo
Di consenso sarà quello che avrei
La necessità di amministrare
Come ben
Senza di un patrimonio spirituale abbiamo invece la necessità del coraggio di chissà che de che
E non si trasmettono per diritto successorio massimi evocano essi confit
In una testimonianza coerente
E fede ci attendono difficili e duri anche nella preparazione dalla competizione elettorale credo che Formigoni ne abbia parlato ed anche qui dove a manifestarsi non lo dico tanto
Agli amici quelli che non hanno
Dovrà manifestarsi
Una enorme generosità un più di generosità ed un meno di pretesa di stupidità ciascuno di noi dovrà sapere
Diamo soltanto chi ama che non possiamo avere nessuna per
A lei che l'ambizione del
Che quello che di più ci ha penalizzato è stata lì in
La vecchia decadenza dovremo sapere che senza ghigliottina e senza pregiudizi
No è sempre quello di un forte di
Autorevole Khan
Vento dalla classe dirigente
Il nuovo originari
Non esistono la storia dell'uomo nel questo semmai il peccato della rivoluzione tuttavia occorre sapere che il nuovo compiuto appartiene soltanto agli uomini nuovi quello che noi più vecchi possiamo fare
Un seme che a noi è stato consegnato quello che ci compete anche la scomodità di una rinuncia se occorre ma badate bene Miccichè ex marito
Rinunciare che si tratta di una prezzo assai accettabile
L'esoso sei badate bene la circostanza che noi siamo stati incanto
Lo abbiamo avuto esperienza che abbiamo gestito potere abbiamo in qualche modo acquisito ambizione compiuto nelle nostre esperienze personali se tutto questo è accaduto decaduto perché altri uomini ben più grandi di noi hanno accettato sacrifici ben più gran
Non deve
I giorni sono questi dovranno essere giorni
Allora di fatica dei capacità
E di essere insieme di grande volontaria
Lo abbiamo ricordato nelle finanze le risorse strumento
Questo natura
Ma tuttavia è una
Prova la quale siamo sottoposti che può costringerci e da noi quello che di più è nostro il nostro essere voglio di
Il nostro avendo che conta assai meno mi piacerebbe a Necci che tutti insieme possiamo non certo punto sapendo che il cammino
Appena iniziato che la nostra memoria storica e l'
Dunque non si concluse sulle biografie dei ciascuno di noi mi piacerebbe tutta vera che quello che abbiamo pagato è partito di fatica di lavoro di Agli azione in quest'anno possesso in un qualche modo ritrovare
Pone di una esistenza certificate certo non immaginiamo restare in questa battaglia come al
Non restarci quasi che questi giochi tutta la finta di tutta la nostra esperienza ho spiegato a qualcuno in questi giorni che la nostra storia e lo
Hanno umili è una storia cominciata nel il novecentodiciannove
Nel mille novecento e ventidue poiché Mussolini vinceva un poco alcuni parlamentari popolari decisero che era meglio mettersi dalla parte di Muccioli Sturzo andò in esilio
Il Donati
Nel figlio tanti popolare
E questa è la legittimità per la quale il De Gasperi
Mille novecentoquarantatré poté scrivere le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana alla Federal
Quella che ci fa forti e ci fa liberi la capacità di assumere il rischio
La
Tura dalla politica no ventuno dei politicanti ma l'avventura del sì politiche convinti come stiamo che la politica senso se appunto è una battaglia mi piacerebbe amici che dopo avere tanto insieme lavorato ma parlo soprattutto di lo che dovremo lavorare in quel potessimo ritrova
Ire che abbiamo combattuto la buona battaglia
Che non abbiamo disertato Kiron abbiamo dilapidato ma abbiamo cercato umili no
E di ricostruire
Nuovo gran
Matrimonio politica io credo che è possibile e che dovrà essere così amici
Buono occorre che noi siamo la buona terra che non riscalda lo custodisce lo porta la sua fioritura amici facciamo così che siete c'è perché avremo quello che conta di più avremo un compito avremmo un destino
La nostra Assemblea e contro l'a Mino Martinazzoli grazie ai popolari lombardi buon lavoro
Qualche quanto quindi quindi qui
Qui quindi qualche quanto quindi qui quindi qua quindi quindi qui qui questa qui qui qui qui quindi qui quanto quanto quindi quindi quindi qui qui quindi qui qui quindi qui quindi qui quella qui quest'qui quindi qui quindi qua quest'quindi quindi qui qua quindi qua qui qui quanto quindi qui qui qualche quanto quindi quindi qui qua quindi quindi questo quindi questo quanto quanto qui qua quindi quanto questi qua quindi quindi qui quattro qui quindi qua qui qui quindi qui quindi quanto questi qui qui qui qui quindi
Qui quindi quindi qui quindi qui qui quella qui qui qua qui quindi quanto qui quattro quanto quindi qui qui questo questo quella quattro qua qui quella qua quindi qua quindi quest'quindi qui quindi questo qui qui quanto qui
Qui qui quanto qualche quanto qui qui qua qui quattro qui qui quest'