"Una forza comunista per una sinistra di alternativa"

Sentenza proposta alcuna Venezia
John
Chi è contrario
A enormi
Approvata all'unanimità
Nell'aprire a questa protesta
Propongo avverrà per Fidenza effettiva che il primo giorno della prima giornata il compagno Stefano Tatti segretario della federazione di Roma e presenterà anche saluto e la federazione ospitante
Compagni e compagne auguro a tutti noi buon lavoro convinta che in tutti c'è la consapevolezza della pesante responsabilità e che l'esaltante cammino è stata avanti a noi
Saluta i compagni delle delegazioni estere e in altri Paesi del mondo a portare avanti la nostra altezza battaglia
A luglio no e ringrazia vede negazioni dei partiti democratici e progressisti italiani credenti hanno approfondire
Saluto e ringrazio i gli amici della stampa italiana e straniera sono venuti ad assistere ai nostri lavori e ai quali auguriamo mentre ci auguriamo tutti buon lavoro fruttuoso lavoro per la rifondazione comunista
La parola e fa rotta cinque
Compagne e compagni
Abbiamo l'inizio
Con un leggero ritardo rispetto all'orario previsto a questo secondo congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Ai ringraziamenti
Già rivolti dalla compagna abbracci torsi
Alle delegazioni dei partiti stranieri alle delegazioni dei partiti politici italiani e delle forze sociali e agli inviati delle testate giornalistiche
Nazionali ed estere radiotelevisiva io vorrei aggiungere due brevi ringraziamenti due brevi saluti
Un ringraziamento alle compagne e compagni che stanno svolgendo un prezioso lavoro un prezioso ruolo tecnico logistico lavorando all'organizzazione del congresso perché permettono hanno voglia appunto di svolgere questi lavori
Ultimi ma non ultimi salutiamo
Ci sembra doveroso le compagne e i compagni delegati a questo nostro congresso nazionale dalle federazioni di tutta Italia
Ai quali voglio rivolgere anche personalmente a nome del partito romano un sentito benvenuti a Roma
Questo nostro secondo congresso
è stato preparato e si svolge in un momento cruciale della vita politica e sociale del Paese
Noi sappiamo che molti dei nostri congressi di circolo si sono svolti nell'immediato indomani le elezioni amministrative
Che hanno apportato modificazioni non di poco conto al quadro politico
Inoltre non pochi dei nostri congressi di federazione si sono svolte in coincidenza dello scioglimento anticipato delle Camere
Ponendoci dinanzi la scadenza ormai ravvicinatissimi
Tanto ingrato
Dicevo ponendoci dinanzi la scadenza ormai ravvicinatissimi a delle elezioni politiche anticipate
Con tutti i compiti le responsabilità le incognite che ciò comporta
Per di più questo avviene in un clima confuso torbido caratterizzato dalla gravità di una situazione economica abbia già prodotto milioni e milioni di disoccupati
Cui quasi ogni giorno ormai si aggiungono nuove ondate di licenziamenti dai veleni che fuoriescono dal crollo del regime che ha avuto al suo centro la Democrazia cristiana e i suoi satelliti con ombre che si allungano sempre di più fino alle più alte cariche della Repubblica
Dal tentativo di riciclaggio messo in atto da molti dei responsabili del degrado
Delle condizioni politiche economiche e sociali del nostro Paese
Rispetto a questa situazione di crisi che impone ai comunisti italiani una risposta alta in termini di analisi di elaborazione di lotta noi avvertiamo oggi compagne e compagni
Pesante
E lo soffriamo
L'immenso vuoto enunciato già dalla compagna pratico
Lasciato nelle nostre fila dall'assenza anche qui oggi in questa assemblea congressuale
Dalla scomparsa del dirigente del compagno cui intendiamo dedicare questo congresso è stato già ricordato il compagno Lucio Libertini
Noi vogliamo ricordare
Lucio Libertini
In modo schietto
Non retorico
Come desiderava che i suoi interlocutori fossero con lui e come egli stesso era
Schietto
Non retorico e coerente
Tre qualità tra le altre che lo hanno accompagnato in cinquant'anni di vita politica in quello che lui stesso definiva il suo lungo viaggio nella sinistra italiana
Esaminando il suo lungo percorso prima nella sinistra socialista
Poiché l'Unione socialista indipendente nel PSIUP nel Partito comunista italiano e poi Rifondazione Comunista
Risalta il filo rosso ininterrotto della sua elaborazione teorica e del suo impegno politico con alcuni punti chiave è sempre presente
In primo luogo il rifiuto del dogma
Di una sorta di camicia di forza che si vuole mettere alla lealtà
E libertini considerava invece quale realmente e poi la ricerca costante infaticabile di una via al socialismo che sfuggisse ai pericoli sia del riformismo
Che del massimalismo dell'ideologismo una via che affermasse il nesso inscindibile tra socialismo e democrazia
Democratica dunque ma mai unicamente parlamentarista
Un pensiero e un azione quelli di libertini che anteponevano a tutto il resto una forte connotazione di classe
Un legame strettissimo con la classe operaia
è in questo legame che si inquadrano le sette tesi sul controllo operaio spiega due mani vorrà nero Panzeri
I suoi scritti sul partito e sul sindacato di classe il suo spesso impegno politico sui principali temi sociali
Queste grandi linee sono rimasti costanti
Uno in una continua opera di approfondimento e di rinnovamento
A prescindere da diversi compagni di percorso Magnani Panzeri spesso Lelio Basso Enrico Berlinguer
A tutto ciò si aggiungono quelle intuizioni quelle anticipazioni che ai compagni di Rifondazione conoscono benissimo
Come l'individuazione della questione fiscale come elemento centrale di battaglia politica l'importanza determinante dell'informazione e della televisione nel processo di formazione delle coscienze
Il Pertini lo ricordiamo era un ottimo giornalista è un grande comunicatore come dimostrano i suoi articoli sull'interazione tra le cose più belle del giornale e le sue apparizioni televisive
La ricerca di un punto di equilibrio tra la necessità di sviluppare il massimo di unità a sinistra basta rileggere la lettera aperta scritta al compagno Ingrao su Liberazione nel giugno del novantatré e quella del mantenimento dello sviluppo di una forza comunista autonoma nel nostro Paese
Libertini era vivace vitale trascinante
Molti di noi io tra questi l'hanno conosciuto anagraficamente anziana ma più giovane di molti di noi
Io ho partecipato a Roma mi sia consentito questo ricordo personale compagne e compagni a numerose iniziative con libertà di anche nel periodo nel quale egli sapeva di dover morire
Ero con lui in uno dei suoi ultimi comizi a Roma pochi giorni prima della sua morte a chiusura di una nota presto di liberazione
E mi colpì nonostante lo ha la malattia lo avesse già segnato profondamente la sua volontà di lavorare di andare avanti e la volontà di lasciare un testimone sicuro a noi più giovani nei quali riponeva grandi aspettative e grande stima
Ha lavorato fino alla fine Lucio Libertini lasciandoci il rimpianto di non averlo potuto ascoltare il venticinque settembre in quella grande manifestazione unitaria che egli aveva fortemente voluto che era partita da una sua idea
Sei stato coerente fino alla fine Lucio
Hai speso tutta la vita combattendo per cambiare questa società
Per il socialismo e per il comunismo
Compagni non lo sappiamo quando nelle nostre schiere un compagno viene a mancare
La sua bandiera non rimane in terra lungo
Il suo possono rimane vuoto a lungo questa viene subito raccolta da un'altra compagna o da un altro compagno
Ma il voto che libertini ha lasciato è difficilissimo da colmare
Anche se noi lo ricordiamo spesso Lucio e spesso nei nostri pensieri
E siamo certi che questo congresso seguendo la forte norma
E libertini ci ha lasciato ci consentirà di fare un vigoroso un grande passo avanti nel rafforzamento del partito nel nel conseguimento di ulteriori traguardi politici nello stesso processo della rifondazione comunista grazie Lucio grazie compagno
Sono pervenuti ne diamo notizia due messaggi rispettivamente dal Presidente del Senato e della Camera
Li leggeremo nel corso dei lavori per ora intendiamo ringraziare queste due personalità per il saluto rivolto al nostro congresso
Riprendiamo i nostri lavori dando la parola al sindaco di Roma Francesco Rutelli è intervenuto e rivolge il suo saluto al pubblico
Grazie io e porto al vostro congresso il saluto e l'amministrazione comunale di Roma e il mio personale
Mi auguro sinceramente ai vostri lavori
Venga un contributo buona ed efficace
Perché le forze di progresso dopo il tracollo della partitocrazia nel nostro Paese possano vincere le prossime elezioni
Governare il nostro Paese nell'interesse della democrazia delle forze sane dell'Italia dei più deboli la nota società
Volevo salutare anche rappresentanti del vostro partito nel consiglio comunale di Roma
E si sono oggi all'opposizione credo che non debba spaventarci una diversità di posizioni e di giudizi
Deve però spronare cinque la ricerca di intese sui valori
E sugli obiettivi di cambiamento empirico
Per me questa è anche l'occasione per dare un riconoscimento
A petto
Di nuovo
Per il sostegno leale senza riserve e disinteressato che il vostro partito mi ha dato nel secondo turno di elezioni prossima
E che si è unito a quello di tanti nostri concittadini che hanno inteso in questo modo contribuire ad un cambiamento profondo la nostra città e quello cui lavoreremo nei quattro anni che ci aspetta
E cercheremo di farlo consapevole che non si sono spente anche nella nostra città
Le questioni che sono rimaste aperte con quel voto equivoco Falotico per la notizia che in alcune delle più grandi circoscrizioni di Roma coloro che non sono di Roma magari sanno certamente però è bene ricordare che le sul conto di Romano centocinquanta duecento mila abitanti sono come grandi città si sta registrando un accordo
Esplicito lo dico all'amico Gerardo Bianco del rappresentante del Partito popolare
Tra
Gli eletti della democrazia cristiana e gli eletti del Movimento Sociale Italiano per
Assicurare delle maggioranze
Con presidenti dell'estrema destra
Nei quartieri nelle circoscrizioni di Roma questo significa che la nostra inizia io spero che questo non si verifichi alla fine e spero che invece si possano realizzare maggioranze che siano a disposizione della città
E considerino in cima quegli obiettivi che noi vogliamo tenere tra gli altri quelli del lavoro
Lavoro senza col quelle opere di devastazione dell'ambiente del territorio che hanno caratterizzato la politica urbanistica di questi lunghi anni
La casa proprio viene capacità una manifestazione
Assai incisiva epidemie il diritto ad abitare
Gli obiettivi insomma di una città sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale
Gli elettori i romani hanno espresso il loro voto per cambiare
Noi cercheremo di onorare questa fiducia e di lavorare per cambiare la nostra città mi auguro che dal vostro congresso dalle vostre posizione venga un buon contributo
Cambiare
In senso il progresso di cambiamento per voltare pagina in Italia buon lavoro a nome mio buon lavoro a nome dell'amministrazione di progresso che la città di Roma
Rientriamo ulteriormente nel vivo della parte politica del nostro congresso
Diamo la parola per svolgere la relazione introduttiva al compagno Lucio Magri membro della segreteria nazionale del nostro partito
Io non sono il segretario del partito di Rifondazione Comunista
E neppure lo diventerò
Mi è stata quindi affidata alla relazione congressuale
Un po'dico scherzando commercianti il governo per aiutare una transizione
Ciò rende la relazione meno autorevole
In compenso Ras solleva di molte servitù canoniche
E mi impegno invece semplicemente a un intervento introduttivo che stimoli e Oriente il dibattito senta vincolante
E sia concentrato sulla questione centrale
Che la segue
Noi dobbiamo qui democraticamente discutere e decidere se presentarci alle imminenti elezioni politiche come parte di uno schieramento politico di sinistra
è una scelta difficile per tutti
Perché si tratta di porte non solo differenti per strategia
Ma anche divise finora su punti di programma e per recenti comportamenti
E poi particolarmente difficile per noi
Che controcorrente cerchiamo di dipendere rifondare un punto di vista comunista
Quali sono allora le ragioni che ci hanno spinto ad esserne i primi e più convinti promotori vorrei fosse subito chiaro e tra di esse non è primaria l'esigenza di difenderci da una legge elettorale dettagli etica e minoranza decisivo invece il patto che la crisi italiana è arrivata a un punto di rottura
Anzitutto e crisi politico istituzionale
Ci rendiamo conto cari compagni
Di ciò che è successo in un anno
O la cronaca e l'assuefazione ostacolano la vista dell'insieme
Partiti che per decenni avevano gestito il potere sono ormai in decomposizione
Non alcune persone come si ostina a dire anche il Papa
Ma interi gruppi dirigenti
Un intero ceto politico
Sono oggi impegnati in una grande battaglia per la libertà
Non la libertà politica la libertà dal carcere
Il
Insieme con loro
Sono travolti apparati e istituzioni statali
I vertici dei servizi segreti accusa i compensi di ruberie collusioni con la mafia attentato alla Costituzione
Una sequela di ministri degli Interni e della giustizia e del Bilancio i presidenti del Consiglio forse colpevoli certo tollerante
E ancora i potenti della finanza e dell'economia
E si distinguono dai politici solo per la tracotanza con cui si fingono vittime passate e attuali moralizzatori
Non è insomma la crisi di un governo o di una maggioranza
è il crollo di un regime un vero otto settembre contro persone solo che a differenza di allora raggiunti molti di quelli che si presentano come suoi eredi naturali non sono più rassicuranti dei loro predecessori
Non bastano i duecento milioni di San per fare Bossi un abitante di Tangentopoli
Nei tante Segni Berlusconi per fare un nuovo craxismo ma bastano a far capire una direzione di marcia e il passo spedito nel percorrerla
Laddove i partiti della Prima Repubblica hanno impiegato decenni per arrivare i nuovi iscritti se gli si fa lascia fare impiegherebbero sei mesi
In secondo luogo e crisi economico sociale
Il Presidente Ciampi appena tracciato un quadro rassicurante del bilancio di fine anno
Lo posso comprendere la esibizione di fiducia e il compito professionale dei banchieri
Ma la realtà non è questa le manovre di cosiddetto risanamento economico uno intervenendo in modo più brutale del passato sul salario sullo Stato sociale non sono affatto bastate a contenere la crisi finanziaria dello Stato
Il debito è cresciuto nel novantatré gli altri centosettanta mila miliardi
Ma sommandosi questa volta una flessione della domanda internazionale
Ha prodotto un collasso nell'economia reale
Centinaia di migliaia di nuovi disoccupati impresa e grandi e piccole al nord come al sud falliscono si riducono la FIAT chiude impianti dighe graziosamente le erano stati regalati
L'intero sistema produttivo rischia l'emarginazione nei settori più moderni e pregnanti
Infine crisi dell'unità nazionale
Il regime democristiano inventato un modo sottile e perverso di garantire quell'unità
Lasciando aggravarsi le differenze e usandola in funzione reciproca
Degrado e clientelismo al sud come base di consenso e la spesa sociale e pubblica come volano per la controffensiva conservatrice le ristrutturazioni al nord
Nel momento in cui nelle sue basi materiali e nella sua mediazione politica quel gruppo brutto compromesso viene meno emerge un conflitto prima ancora che politico di interessi e di cultura
Altro allora che rivoluzione democratica in via di pellicce conclusioni
Siamo nel vivo di una di quelle crisi organiche che a volte offrono inattese occasione di trasformazione ma che più spesso si concludono con soluzioni autoritarie e regressive
La sinistra dunque potete vedere come fronteggiarla e deve indicare al Paese come uscirne
E di cui che deriva la necessità di un'intesa elettorale
Anzitutto però porre un argine una destra nuova e aggressiva
Abbiamo tutti sottovalutato il problema
Le ultime elezioni amministrative ce lo hanno invece presentato con brutalità
Lega il movimento sociale sono ormai la prima porta in larghissima parte del Nord e in molte zone del Mezzogiorno
Hanno raccolto quei voti badate presentandosi composizioni niente affatto moderate ma anzi marcendo leva sull'esasperazione per appunto ordina protestanti parlamentare anti partitica
Sui valori dell'individualismo della competizione della forza in una versione volutamente il razionalistica per saldare un nuovo blocco sociale interclassista
Attraverso antichi miti reazionari o nuovi miti di separazione
Su questo hanno guadagnato un consenso non solo in un elettorato moderato rimasto provvisoriamente senza referenti
Ma anche in quartieri popolari e tra le giovani generazioni
Hanno inoltre ottenuto la complicità e oggi appaiono interlocutori promettenti a una parte non piccola dei poteri forti dell'economia della classe dominante
Una classe dominante che in Italia perde il pelo ma non il vizio
Questa nuova destra ben lontana dal prevalere e divisa al suo interno difficilmente componibile con il quadro europeo attuale
Ma se la sinistra si divide essa vuoti ma ora grazie al sistema elettorale dominare il prossimo Parlamento
A quel punto le attuali per l'età berlusconiana avrebbero ben altro spazio ed ogni avventura diverrebbe possibile non parlo dunque di una generica spinta a destra parlo di una possibile a destra reazionaria di massa io oggettivamente eversiva
D'altra parte l'intesa elettorale a sinistra è necessaria per cominciare almeno ad affrontare il problema del governo del paese
La dissoluzione impatti dei partiti di governo è andata oltre ogni ragionevole attesa
Non solo ma misuriamo oggi anche la fragilità almeno l'immaturità dei febbrili tentativi avviati per riorganizzare gli riciclabili o sostituirli in altra forma
Un problema di governo dunque è e resterà aperto
Intendiamo
Non è solo un'occasione e anche un grande rischio
In questi anni noi abbiamo tenacemente insistito sulla priorità di un rilancio dell'opposizione sociale e culturale non è stato infatti per una scelta di principio è stato invece sulla base di un'analisi realistica dei rapporti di forza
Abbiamo tutti ancora nella memoria quanto sia stato difficile e poi costoso
Tentare di governare un compromesso con l'avversario quando pure potevamo contare su di un grande partito un grande movimento una parziale egemonia culturale nella società
E avevamo di fronte a noi un'economia ancora dinamica un bilancio pur pubblico non fallimentare un mondo nel quale il bipolarismo poneva ostacoli ma garantiva anche un equilibrio di forze
Esperienza non meno negativi e altrettanto ammaestramenti hanno compiute nel decennio ottanta e ancora stanno compiendo le in Europa
Forze socialdemocratiche che pure avevano antica legittimità a governare dovevano guidare Paesi dice governare allora ora in Italia uno Stato dissestato una società segnata dalla lunga vincente offensiva conservatrice
Con un sindacato indebolito e delegittimato con una sinistra ancora frammentata è un'incognita grande
Se si fosse seguita una un'altra strada se si fossero non si fossero giocate tutte le carte solo sullo sblocco del sistema politico sulla riforma elettorale sul ruolo vicario dei giudici
E invece sulla ricostruzione anche di una spinta a sinistra reale i risultati sarebbero stati forse pulendo i ma più sicuri
Così comunque non è stato e il problema del governo ormai esiste e non si può eludere
E non solo guardate perché attraverso questo vuoto possono passare soluzioni che toglierebbero spazi e strumenti ad ogni futuro opposizione
Ma per una ragione più di fondo che più direttamente ci riguarda
Cioè il rapporto oggi tra movimento di massa e politiche di governo in una società ormai così segmentata nella sua composizione del classe e in una fase di crisi acuta
E certo totalmente illusorie questo spesso rimproveriamo ai nostri interlocutori illusorio per la sinistra pensare di governare senza avere alle spalle un conflitto sociale e culturale
Che aria Grechi soggetti di massa PDA unità e chiarezza le classi subalterne modifichi i rapporti di forza e le idee correnti nella società
Ma è altrettanto vero che la ricostruzione di un'opposizione sociale efficace ha oggi un crescente bisogno non solo di un credibile punto di riferimento politico
Ma anche di strappare risultati su cui far leva sul piano delle politiche economiche
Ad esempio le sconfitte operaia del decennio sono certo anche il prodotto che è la burocratizzazione dell'opportunismo di vertici sindacali
Ma è comunque e per chiunque oggi difficile lottare e contrattare e difendere il salario è stato sociale ridurle erano Lario in un mercato del lavoro con tre milioni di disoccupati e cassintegrati se non si riesce anche contemporaneamente e con la lotta a imporre riforme fiscali e nuovi investimenti
Così come è difficile dare continuità ed efficacia ricorrente protesta studentesca senza che avanzi nelle coscienze ma anche nelle cose un'idea diversa della scuola della sua struttura delle sue funzioni
Insomma opposizione sociale questione dell'alternativa di governo non si presentano più come un prima ed un dopo
Il Paese ha bisogno di una svolta
Il popolo di sinistra aspetta da troppo tempo un occasione vincente i potrebbe capirci se rinunciassimo almeno a provarci
Sia ben chiaro una intesa elettorale a sinistra non risolve di per sé questo problema ne costituisce però la premessa necessaria
Perché senza tale intesa la sinistra non arriverebbe oggi neppure vicino alla maggioranza parlamentare
E anche perché dopo uno scontro elettorale lacerante non si avrebbe una positiva articolazione di ruoli ma una divaricazione crescente tra una sinistra sempre più moderate subalterna e una sinistra di opposizione condannata dall'isolamento spesso
Alla propaganda
Ecco dunque cari compagni
Esposte senza enfasi e senza per Cerne i rischi le ragioni non mediocri e non strumentali e ci spingono a proporre quell'intesa
Ma queste stesse ragioni servono a chiarire anche le condizioni indispensabili perché essa si realizzi e abbia successo trascini milioni di voti effettivi non si dissolverà senza lasciar traccia il giorno dopo le elezioni
Una grande battaglia politica infatti non può condurci può condurre anche tra forze diverse
Tali diversità non è la Minardi che né noi intendiamo rinunciarvi ha però bisogno di una volontà politica comune e di una base programmatica circoscritta ma significativa
E allora occorrono due cose
Anzitutto una effettiva e trasparente volontà di dialogo il riconoscimento reciproco dell'apporto di tutti
E lo sforzo di riconoscere nell'altro anche esprimendo un dissenso forte una verità comunque di cui tener conto una rappresentanza sociale e culturale che deve contare
Abbiamo contrastato e ormai mi pare battuta
La pregiudiziale ideologica anticomunista opposta contro Rifondazione e già questo connota positivamente l'interferenza in costruzione
Ma è ancora troppo poco
Se si pensa e se c'è e c'è chi pensa
Rifondazione serve per i suoi voti non per quello che che fa
Peggio se si pensa noi facciamo come ci pare un programma di governo Rifondazione porterà i suoi voti ebbene non si andrà lontano non con noi almeno
In secondo luogo e soprattutto occorre un programma certamente circoscritto un punto d'incontro
Contenga però una scelta di campo rispetto agli interessi che si vuol prioritariamente tutelare ai valori cui ci si ispira e dunque il renda evidente un'intenzione di svolta rispetto ai governi del passato decennio faccio qualche esempio
Tutti dicono a sinistra che occorre risanare la finanza pubblica ma i sacrifici necessari devono essere equamente di di che vuol dire col in questi anni c'è stato una redistribuzione del reddito alla rovescia cioè penalizzante per le masse più povere produttive
Bene ci assumiamo allora l'impegno comune grasse o magre che siano le vacche da spartire di fermare rovesciare tale tendenza i difendere il salario reale e i diritti dello stato sociale
Ancora
Tutti riconoscono che l'occupazione la vera emergenza la priorità assoluta
In questi anni è prevalsa la tendenza a considerare il contenimento del costo del lavoro l'aumento della sua flessibilità dunque il tasso di profitto e la convenienza delle imprese esportatrici come la sole adeguata risposta a questo problema senza risultati
Bene ci impegniamo invece a politiche pubbliche attive di riorganizzazione degli orari di allargamento della base produttiva di promozione di nuovi lavori socialmente utili
Infine tutti si pronunciano giustamente per un forte decentramento dello Stato esteso l'autonomia fiscale
Ma il federalismo in questo momento allude a ben altro a un'aggregazione di grandi regioni geografiche che già oggi divergono ciascuna proiettata o costretta al fai da te
Bene assumiamo allora con chiarezza l'impegno di difendere l'unità nazionale
Garantendo comunque uno standard di servizi e di diritti essenziali ad ogni aria del paese e non abbandonando il Mezzogiorno al degrado e alla rivolta dopo averlo prima sfruttato e poi assistito in cambio di voti
No non spendo non spento
Il tricolore
Dico che in questo momento la battaglia per l'Unità d'Italia e immediatamente battaglia sociale contro l'emarginazione l'ineguaglianza e battaglia culturale contro la grettezza
Localistica
E il cosmopolitismo d'accatto la borghesia compra d'ora e dunque battaglia di classe battaglia della sinistra battaglia dei comunisti
Senza tutto ciò il confronto di Rifondazione il contributo di Rifondazione comunista l'intesa elettorale sarebbe prima che è difficile è inutile
Perché il rapporto diretto magari unilaterale un po'arrabbiato con le classi più sfruttate e la nostra prima ragione d'essere il nostro principale titolo di legittimità e di rappresentanza
Se gli elettori ci domanderanno e state sicuri che ce l'ho domanderanno
Di fronte allo scontro in atto in questi giorni conti ispirate
Con Agnelli e Romiti che licenziano con gli operai e gli impiegati di nuove in sciopero cosa gli diciamo non so dipende comunque stiamo per il patto dei produttori io credo che nessuno di noi avrà il coraggio di dirlo
Per finire non ho neppure accennato tra le condizioni del successo al fatto che nelle candidature non deve esserci neppure l'ombra pallida di Tangentopoli
Perché per noi è scontato ricordarlo a chiunque altro mi parrebbe semplicemente offensivo o demagogico
Non è dunque neppure un problema da mettere in discussione
E vengo
Alla questione più impegnativa
Proprio perché non diamo
Alla scelta dell'unità della sinistra
Un valore strumentale Emidio Clemente tattico
Abbiamo il dovere e il diritto
Di rendere esplicita la strategia in cui la collochiamo
Non nascondiamoci
Il campo delle porte di sinistre progressiste oggi attraversato sul piano strategico da una diversità rilevante su cui vale la pena discute
La discriminante non basta tra chi come noi considera ancora necessario mettere in discussione delle radici sistema capitalistico e che ormai si muove invece al suo interno considera insensato un antagonismo di sistema
Che ciò conta ovviamente
Come retroterra ideale prospettiva storica che anima qualifica l'impegno di ciascuno
Ma poiché noi Comunisti italiani dal tempo di Gramsci
Consideriamo il superamento del sistema particolarmente in Occidente non Comunardo concentrato improvviso di presa del potere quanto un processo storico sociale costruzione di un'egemonia trasformazione non indolore ma per parte
E necessario che sulla politica sulle lotte concrete in ogni base storicamente determinata questa diversità ideali di prospettive si misurino esistono
Ah discriminante decisiva passa invece tra due diverse analisi della fase attuale della specifica forma capitalistica che la caratterizza e dunque tra due diverse strategie per affrontare
In prima approssimazione la posso indicare con due concetti quello di alternanza è quello di alternativa
E non è una sottigliezza di parole
Da un lato infatti ceppi c'è chi pensa
Che in questa fase non sia né possibile né necessario pensare a grandi trasformazioni e dunque a grandi movimenti che le impongono delle corrette e si è invece utile accompagnare e governare le tendenze di fondo di questo moderno capitalismo liberando né stimolando nell'intrinseca spinta modernizzatrice
Correggendo nelle peggiori strutture e distribuendo poi meglio le risorse che esso produce
Perciò l'obiettivo prioritario rispetto alla crisi italiana viene da molti considerato quello della formazione di due schieramenti politici l'uno moderatamente conservatore l'altro moderatamente riformista
Che convergono al centro sono relativamente simili tra loro e dunque si possono avvicendare al governo senza traumi
Porte posizioni più radicali possono esistere si aggiunge
Anche essere utili come stimolo intellettuale io misuratori del disagio ma sono e devono restare ai margini della dinamica politica della competizione per il governo
L'alternanza
Bene io credo che con questa posizione occorra fare i conti con chiarezza ma senza rozzezza
Perché al momento essa rappresenta la maggioranza della sinistra in Europa a un'egemonia culturale conserva ancora il consenso di grandi masse popolari e conquista quello di nuovi ceppi di cui una sinistra moderna non può fare a meno
Riconosciamo dunque in partenza che la cosiddetta alternanza non è un disvalore in sé nei piccola cosa
E che anche in certi Paesi in una certa fase storica l'Europa del dopoguerra ad esempio e sa prodotto esperienze significative risultati non disprezzabile
Ma ciò è avvenuto in connessione ecco il punto in connessione stretta con una certa forma dello sviluppo capitalistico
Cui peraltro il capitalismo spesso era stato costretto attraverso grandi lotte sociali nazionali anche rivoluzionarie che sbarrano la strada a un'altra forma possibile quella precisi
Parlo della fase che è comune a me comunemente si definisce fordista e keynesiano
Una parte non solo di continua impetuosa crescita delle forze produttive che offriva risorse a politiche redistributive
Ma nella quale anche effettive con guide di potere del movimento operaio funzionavano come stimoli e lingua e regolatori dello sviluppo capitalistico
Questa era la base solida del compromesso sociale
Politiche di sostegno della domanda impresa pubblica in funzione anticiclica e per la piena occupazione
Relazioni industriali fondate su un forte ruolo che il sindacato politiche redistributive del reddito in connessione con la produzione di beni di consumo di massa
è però universalmente riconosciuto e quell'equilibrio dinamico a partire dagli anni Settanta si è rotto
E da quel momento si è avviato un processo di crisi ristrutturazione dal quale sistema capitalistico esce profondamente trasformato
Nei suoi meccanismi di funzionamento e nel suo blocco sociale
Grande salto tecnologico e organizzativo nell'industria informatizzazione decentramento flessibilità estensione dei settori postindustriale internazionalizzazione totale non solo delle merci ma ecco dei capitali dei modelli di consumo delle istituzioni politiche
Deregolazione destrutturazione del mercato del lavoro una nuova gerarchia tra i Paesi decisivi aggregati in grandi aree uso Giappone uno
Reagan Isma'il liberismo non sono stati dunque una congiuntura politica
Ma l'espressione è lo strumento di questa svolta strutturale come all'inverso lo furono colbertismo i temi
Ecco allora mi rivolgo anzitutto i nostri interlocutori esterni ecco allora il punto interrogativo essenziale di una discussione non superficiali non tornarvi
Questo nuovo specifico assetto capitalistico non parlo del capitalismo in sé come categoria dello spirito
Permette consente quel tipo di riformismo moderato gestionale che aveva caratterizzato in Occidente gli anni cinquanta e sessanta
All'inizio sia per modi si con convinzione ed entusiasmo
E questo era
Il nocciolo vero che razzismo
La rivoluzione tecnologica si diceva avrebbe aperto la strada alla democrazia economica
I settori dei beni materiali avrebbero aperto migliori occupazioni agli espulsi dall'industria
Nuovi Paesi sarebbero entrati nel circolo virtuoso dello sviluppo anzitutto quelli dell'Est europeo
L'informazione veloce i partiti leggeri avrebbero pro permesso maggiore libertà individuale partecipazione politica
Anche quando cominciò poi ad essere chiaro che la realtà non era così semplice promettente
La lettura apologetica dell'ottantanove ha permesso una rimozione e quell'analisi viene tuttora riproposta
La crisi italiana è atipica tuttora si pensa e si dice il problema è aria cancellarci a un trend europeo di sviluppo e progresso e ancora la crisi italiana e politica ben più che economico sociale e la stessa crisi economica dipende dalla corruzione pubblica
E dai troppi lacci imposti al sistema dell'impresa e per l'interdizione di un movimento operaio forte ma privo di cultura di governo
Questa analisi pericolosamente collimanti con quella delle forze conservatrici ha portato e porta spesso ad accettarne le proposte
Riduzione del salario della spesa sociale necessaria
Priorità logica temporale del risanamento finanziario rispetto alle politiche di sviluppo privatizzazione comunque come metafora del mercato
Il sistema così liberate risanato offriva spazi e risorse al riformismo dell'alternanza
Ebbene l'analisi che noi facciamo è su cui chiediamo un confronto non ideologico e profondamente diverse poggia su fatti il cui elenco sommariamente
Primo
Nei Paesi dell'Est europeo le cose hanno smentito speranze esce il liberismo dissennato cui in quei paesi sono stati spinti non stappato producendo una riforma democratica della politica e dell'economia
Ma al contrario di soluzione sociale degrado economico un po'conflitti nazionali spesso sanguinosi
Una oligarchia politica e sociale corrotte avventurista e tutto minaccia di precipitare in un fascismo con i denti atomici
Secondo buona parte del Terzo Mondo che resta la contraddizione fondamentale di questa epoca è stato ulteriormente condannata all'emarginazione definitive parlo di Ames
Popoli
Comprimendo così antiche trascinare le esigenze di sviluppo delle classe dei Paesi più poveri
E alimentando spinte migratorie tumultuose o disperati fenomeni di integralismo nazionale e religioso
Il processo di unificazione europea si è inceppato lo fanno tutti
Maastricht anziché essere il Natale della moneta unica ha coinciso con la diaspora delle monete e delle politiche economiche così che ciascun Paese è spinto a tagliare i propri costi e consumi per sostenere le esportazioni
Con un effetto depressivo cumulativo e collabora con diverse delle distanze regionale
Quarto
Le diseguaglianze del reddito e delle condizioni di vita e di lavoro ormai crescono da quindici anni
Anche durante le fasi di espansione non solo tra Paesi ricchi e poveri Matar passivity e povere sia dentro il Nord e dentro il sud e danno luogo a impressionanti fenomeni di nuovo di nuova
Emerge in azione
Povertà metropolitane che diventano sacche di degrado umano e morale Riserve di violenza e di abbrutimento
L'aspetto più evidente di tutto ciò e la nuova disoccupazione di massa
Quindi
La rendita finanziaria acquisito una tale mobilità e un tale potere
Da imporre tassi di interesse che strangola l'economia reale mettono in crisi la finanza pur
Un nuovo compromesso sociale tra rendita e profitto così sostituito quello tra capitale e lavoro
Sesto
Il sistema politico appare ovunque logorato dal corporativismo e dalla protesta confusa di movimenti populistici o localistici
Seleziona leadership mediocri e oscillanti
E inquinamento e delegittimato dalla corruzione
Tangentopoli non è una anomalia italiana in Italia era solo più organizzata
E soprattutto è stata scoperta
Il problema ambientale quello della differenza sessuale come valore erano state le grandi scoperte positive degli anni ottanta
E dovevano diventare il punto di vista dal quale ripensare l'intero modello di sviluppo non solo non vengono seriamente affrontato
Ma sono contraddetti dalle scelte reali e ormai riemergono a riguardo torbide spinte regressive anche nei comportamenti individuali e nel senso comune
Infine ma non per ultimo tutto ciò ha finito per determinare non solo insopportabili ingiustizie pesanti alienazioni
Ma anche ingovernabilità politica il freno all'espansione economica
Le fasi recessive si presentano a intervalli più ravvicinati e diventano più pesanti come quelle in cui ora ci troviamo può darsi che il quadro così delineato appaia troppo fosco e unilaterale
E non vorrei che ne deduce sì una visione catastrofista e spendi azionista che non corrisponde al vero
Ma molto più assurda mi pare invece la tendenza dominante a censurare la realtà
A chiudere gli occhi e soprattutto alla pigrizia del pensiero
Ecco perché parliamo di alternativa ecco allora cosa vuol dire alternativa la parola esprime la convinzione razionale che oggi non si offrono spazi a un riformismo gestionale moderato per ricercare condizioni di uno sviluppo economico equilibrato e duraturo
E soprattutto di benessere diffuso di incivili mento di democrazia occorre una grande rete stagione di riforme strutturali grandi lotte sociali e culturali che modifichino nel profondo l'assetto attuale
La l'analogia storica se ne volete uno insomma non è con i governi di alternanza degli anni cinquanta o sessanta ma con quella grande stagione culturale e politica e sociale e anche di governo che tra gli anni trenta e quaranta
Nel corso di una crisi ha prodotto a livello mondiale la democrazia di massa lo stato sociale la liberazione anticoloniale
E i comunisti vissero e promossero e spesso lo imposero come una tappa di avanzata verso la società socialista
Una risposta di fase ecco cosa vuol dire alternativa una risposta di fase ha una crisi di fase
Alla quale commisurare
In ogni momento sulla base dei rapporti di forza ma con intransigente coerenza obiettivi di lotta intese di governo o tipo di opposizione iniziative offensive
O alleanze difensivo
Se vogliamo però che la strategia dell'alternativa non sia solo buona propaganda
Ma una risposta concreta la crisi attuale
Allora bisogna definirne con qualche precisione i contenuti programmatici e le forze che possono adeguatamente sostenere
E a questo punto cari compagni
Vi devo chiedere un po'di pazienza
E un po'di comprensione
Pazienza
Vedete
Tutti reclamano sempre che si venga i programmi
Ma appena si prova a scriverne o a parlarne l'occhio del lettore tira via
E l'espressione dell'ascoltatore
Propende al sopore
Comprensione perché a questo riguardo anche i comunisti italiani non sono stati particolarmente fecondi e la più generale cultura non offre granché
Non a caso anche le nostre tesi sono al riguardo un po'
Bisogna comunque pur cominciare
E allora azzarda ero senza pretese qualche idea per il confronto fra noi e con gli altri le in quando le idee forza le questioni programmatiche non in ordine di importanza ma piuttosto partendo da quelle più semplici e immediate
Sulle quali si può essere più sbrigativi per arrivare a quelle più complesse e di più lunga prospettiva
Primo
La questione della redistribuzione del re e il tema ricorrente di ogni sinistra da sempre
Ma oggi assume un valore nuovo per molte ragioni
Anzitutto perché insopportabile
Il permanere l'aggravarsi di povertà assoluta in una società relativamente opulenta nella quale a molti è concesso l'inutile
E a molti negato il necessario
Fame analfabetismo precarietà di alloggio e salute
Non sono oggi la stessa cosa ai tempi di Engels o di su
In secondo luogo perché abbiamo davanti anni nei quali il reddito crescerà comunque a ritmi contenuti
E poco potranno crescere i consumi medi per il peso dei debiti pregressi
Infine perché oggi la redistribuzione del reddito concerne da un solo il rapporto tra strati sociali fra strati sociali
Ma anche quello tra consumi e investimenti per garantire lavoro e tra consumi individuali di merci e consumi collettivi di servizi sociali per garantire ambiente vita civile
In relazione della donna
Ora
Una tale redistribuzione che è anzitutto un rapporto di forza
Dipende anzitutto dalla democrazia sindacale dalla ripresa della lotta contrattuale
Non c'è intesa triangolare dicastero o efficace persuasione culturale che possano vincere la convenienza immediate fortissima dei capitalisti a risolvere ogni cosa tagliando i salari
Né che possono far saltare
Blocco rendite e profitti se non nei campo una forza di contrattazione che sbarre quella facile strada
Esistono però altri e non meno importanti strumenti
Primo dei quali il fisco
Non è vero che lo scandalo italiano stia nell'alto livello della pressione fiscale media
è vero piuttosto lo sanno tutti che molti è particolarmente i lavoratori dipendenti pagano troppo perché altrettanti non pagano il dovuto per evasione opere elusione
Cosa invece trascurata
E il prolungarsi negli anni di questo squilibrio ha spostato sempre più sul terreno del patrimonio e delle rendite patrimoniali la ragione primaria delle diseguaglianze reale
Ma quando si volesse affrontare e seriamente la questione fiscale cercando di colpire
Il patrimonio
Equamente e di usare anche la fiscalità sul tipo dei consumi allora ci si scontra con un vincolo ormai strutturale
Incontrollata mobilità internazionale della ricchezza finanziaria il vuoto assoluto di coordinamento anzi da concorrenza al ribasso
Le politiche fiscali a livello europeo
Quella Berardino redistribuzione del reddito diventa così una grande questione strutturale
Assumiamo dunque come idea forza un criterio molto semplice
Ci saranno anni di sacrifici
E anche al di là di quelli dobbiamo scegliere una prospettiva di una società sobrio nei consumi bene stabiliamo a loro un discrimine
Quello del salario dell'operaio dell'industria
Il cui potere d'acquisto ma comunque per intero tutelato al di sopra del quale gradualmente Tesino i sacrifici necessari al di sotto del quale si persegua ancora un miglioramento anche di consumo individuale e al fianco del quale si estendano riduzioni di orario consumi sociali e migliori qualità della vita collettiva ovviamente non attraverso vincoli centralizzati alla contrattazione che finiscono solo col contenere i salari ma come criterio generale di un'effettiva politica economica c'è qualcosa di demagogico in questo o piuttosto senza di questo i discorsi sull'austerità diventano imbroglio o vuote parole
Secondo la questione ambientale
Tutti parlano di risanamento ambientale riconversione ecologica risparmio delle risorse
Queste forse infatti la più evidente novità rispetto alla cultura del movimento operaio interna
Tradizionale
Eh sì ha ragione nel sostenere che tali obiettivi non sono i sei contraddittori con lo sviluppo tecnico con l'occupazione con l'espressione qualificata del consumo
Ma è del tutto illusorio mistificando ignorare che assumere sul serio tali obiettivi vuol dire aprire una contraddizione profonda con la quale meccanismo di accumulazione di allocazione delle risorse
Da un lato perché nuovi investimenti in questa direzione sono per loro natura produttività differita e spesso i loro effetti non sono misurabili in termini in termini di merci e servizi per anzi si scontrano con enormi interessi rivolti a contrastare deformare anche le riconversioni tecnologiche già disponibili e promettenti come il caso della produzione di energie di energie alternative
O del monopolio della genetica per la produzione agricola dall'altro lato perché l'idea di sviluppo sostenibile confligge con il modello di consuma è uno stile di vita tutti rivolti alla moltiplicazione spesso insensata di beni superflui che poi tre finanzieri
Allora occorre assumere questi obiettivi
Come vincoli ieri priorità non meno importanti di quanto non siano i tassi di interessi o le spese militari o al miglioramento dell'automobile
E adottare gli strumenti fiscali e di programmazione della ricerca scientifica e di educazione di masse non solo regolamenti interni
Dini per non fare sull'ambiente retorica ma politica effettiva e creare alternative reali alla soddisfazione di certi bisogni come ad esempio la mobilità urbana trasporto collettivo ridisegno urbanistico e così infine occorre o riconoscere affrontare nelle politiche ambientali
Come non fa nessuno la loro sempre più evidente dimensione mondiale perché è a livello mondiale nei Paesi poveri e democraticamente in crescita che un certo tipo di sviluppo produce disastri maggiori e Pio vedersi
Terzo debito pubblico
Debito pubblico e non solo in Italia ma particolarmente in Italia il buco nero della crisi
E non c'è mosca cocchiera anche in questi giorni
E non pensi di metterci in difficoltà chiedendoci Mahmoud come la mettete con il debito pubblico se fossimo demagoghi come molti si dipingono
Potremmo e con ben migliori ragioni cavarcela come Bossi o Berlusconi dicendo quei debiti non li abbiamo provocati nuovi ma le vostre ruberie i vostri sprechi devo le sovvenzioni di cui avete debutto
Ma il problema è reale e anch'esso ormai strutturale
è reale perché gli interessi sul debito redistribuiscono a rovescio in modo automatico il reddito tra le classi
Deprimono investimenti occupazione minacciano ogni giorno infrazioni e speculazioni monetarie
è strutturale
Perché da tempo il debito è fuori controllo non per uno squilibrio tra entrate estesa che non c'è più ma per la massa di interessi che si pagano e perché o se si eliminino eliminano specie sprechi e clientele con mio coordinamento in non esiste comunque alcun taglio della Spesal socialmente produttivamente sopportabile né alcun miglioramento dell'amministrazione fiscali che siano sufficienti a rompere questo circolo vizioso
Perché infine la totale incontrollata mobilità del capitale finanziario
Ha creato per la prima volta nella storia del secolo una situazione nella quale stabilmente il tasso di interesse superati più volte quello del tasso di sviluppo
E allora se si vuole essere seri e non ci si abbandona la retorica del rigore bisogna sapere dire due cose
In primo luogo occorrono scelte strumenti che progressivamente riportino la rendita finanziaria entro i rigorosi confini dello sviluppo economico reale
Ad esempio e quei progressive imposte sul patrimonio mobiliare gli e accordi internazionali per coordinare a questo fine politiche fiscali e regolamenti finanziari
La difesa del risparmio non è difesa dell'usura la rendita non è regolata da leggi di natura e lo specchio di un rapporto di forza politico e sociale quando lo ha il salario
A tal punto che ha rappresentato un tema classico
Di tutta l'economia moderna da Riccardo a Max a a pensa e non solo a marzo
In secondo luogo occorre rifiutare la rissa primo Rita temporale logica del risanamento finanziario rispetto alla ripresi all'allargamento della base produttiva non si rissa nera non ci raccontino delle storie il debito senza che contemporaneamente le risorse aumenti
è un problema aspro per perché proprio la crisi finanziaria e molte altre cose impediscono classiche politiche anticicliche attraverso il puro e semplice sostegni indifferenziato dalla domanda interna ma è comunque assunto è significativo e lo segnalo il fatto che ormai le politiche economiche in tutta Europa rinuncino a contrastare le fasi recessive e anzi li aggravino con misure restrittivi particolarmente per tutto questo
Non per un ampio europeismo ideologico abbiamo duramente criticato nel merito
E proponiamo di rinegoziare radicalmente l'accordo di Maastricht dettato dalla logica e dalla supremazia del capitale finanziario ed alla separazione trattenni monetario e temi economico sociali
Anche qui emerge dunque un problema di fondo
In una fase storica nella quale il ritmo di crescita declini e occorrono investimenti di lungo periodo e a produttività diffusa l'accumulazione come una funzione delle immediata conveniente privata confligge con l'interesse generale e financo con l'interesse delle imprese
Almeno per quelle in prese che non siano già parte integrante della finanziarizzazione non vivano cioè sulla rendita più che sul profitto come del resto era già avvenuto con la proprietà agraria con la speculazione edilizia Quarto
La democrazia politica
E poi badate assorbe e sola può risolvere la cosiddetta questione morale e solo in parte
Questione di onestà
Ho già detto che anche su questo terreno le società sviluppate non solo quelle arretrate sono di fronte a una grinza
La crisi generale non solo italiana
è una crisi che risale agli anni Settanta quando la vita la Trilaterale lucidamente denunciò la contraddizione tra sviluppo capitalistico e democrazia organizzata di massa
Il sistema rispose allora con due grandi processi di ristrutturazione politica
Da un lato con il trasferimento del potere reale in sedi esterne al circuito della sovranità popolare organismi internazionali ruolo delle multinazionali
Dall'altro con lo smantellamento dei partiti e dei sindacati e l'uso gigantesco dei nuovi mezzi di manipolazione della cultura di massa
Processi molto efficaci
Che però hanno determinato questo lo si dimentica
La crescente separazione tra potere politico e base sociale ovunque corporativi Zazie ore dalla società carattere oscillante dell'opinione pubblica vertici politici perciò precarie ricattabili tutto ciò ha funzionato
Solo sino a quando l'espansione economica offriva margini cooptazione sociale un presunto nemico esterno dava comunque coesione legittimazione alle istituzioni
Venute meno tali condizioni emerge ormai una contraddizione crescente tra politica potere oligarchico e democrazia organizzata ma anche tra potere lei oligarchico e democrazia formale
L'Italia si è avviata sulla via dell'americanizzazione della politica in una fase in cui proprio quel modello era messo in discussione dalle cose
E questo pone due problemi di grande portata
L'uno è quello della ricostruzione della partecipazione politica costanti organizzata come condizione indispensabile alla formazione di uno spirito pubblico
E l'unificazione di soggetti politici e sociali in una società che invece è sempre più atomizzate manipolati
Più che mai la democrazia senza egemonia degrada e degenera non ci può essere sovranità popolare sei soprannome disperso e il loro voto mitizzato
Ecco allora il tema della ricostruzione altro che smantellamento dei partiti del sindacalismo di classe dei movimenti sociali organizzati
Quello delle donne e degli ambientalisti degli studenti intenta ciclisti
L'altro problema ancora più nuovo e dal quale il primo dipende e quello dell'allargamento della democrazia e della politica oltre i loro tradizionali confini e i loro tradizionali strumenti
Non c'è niente gli Enti azzardato nei doppi spigoli questo
Ecco allora il tema della democratizzazione delle istituzioni sovranazionali quelle europee fondo monetario l'ONU
Ed ecco il tema della democrazia economica parola vuota se fino a quando si accetta la tendenza alla burocratizzazione del sindacato alla neutralizzazione della contrattazione articolata allo svuotamento di ogni responsabilità pro comma Tory ai vari livelli della vita istituzionale
Ed ecco infine e soprattutto il tema degli apparati riproduttivi e formativi del soggetto umano
La cui leva fondamentale forse a mio parere sta nella dirompente novità
E la cultura della differenza sessuale
In questo senso e diciamolo pure con il rogo con un riconoscimento autocritico di una sottovalutazione anche nostra io penso che la madre di tutte le riforme e ormai la trasformazione della scuola una scuola pubblica burocratica
La scuola pubblica burocratica o peggio ancora privatizzate subalterna le immediate esigenze produttive
E comunque dura separata dalla società e dal lavoro e confina dentro una sola stagione della vita può produrre oggi è produce solo idioti Isma'altamente tecnici basato da un lato e dall'altra e dall'altro e dall'altro almeno alfabetismo culturale semilavorati umani gli è poi il sistema mediatico rozzamente aggiorna Eric finisce già questo basta a vanificare ogni possibilità reale di incivili mente democrazia
Un'idea nuova della scuola e della sua funzione dunque parlo di un'idea radicale non solo di qualche emendamento
Educazione permanente
Rapporto scuola-lavoro autonomia didattica e partecipazione studentesca
Cultura critica come nuovo asse formativo e dunque uno dei traguardi più affascinanti dell'alternativa senza questo presupposto anche l'altro grande problema emergente quello dell'informazione
Non trova soluzione vera il regime o il berlusconismo non passano solo attraverso le veline dei telegiornali
Ma altrettanto attraverso quelli stupidi mento collettivo a cui l'insieme della vita sociale predispone l'utenza su questo a me pare
Che Beppe Grillo abbia detto cose politicamente più significative più di sinistra di quante le abbia sentite da molto
In conclusione la democrazia non si può più difenderla se non approfondendola ed estendendola l'altra possibilità è solo quella di nuove crescenti forme autorità
E vengo ancora un movente un po'di pazienza sul programma
E vengo alle due questioni più impegnative
Sulle quali più spesso ci si sfida
Anzitutto la questione dell'occupazione
Tutti ormai sono consapevoli che questa è la grande emergenza anzi l'aspetto più inquietante anche più più lontano
Perfino nei periodi di robusta crescita economica infatti permane si estende una zona vasta
Soprattutto di giovani e di donne che cerca lavoro e non lo Provolo prova i ruoli precario a tempo parziale sotto salario
Nell'immediato sembra un un problema meno drammatico che in altre epoche
Per l'esistenza di ammortizzatori sociali e di un reddito mediamente superiore alla pura sussistenza
In realtà e nel lungo periodo lo è altrettanto e di più
Perché produce un'esclusione permanente intere generazioni o regioni ai processi di socializzazione professionale e culturale
Particolarmente in Italia
Dove la disoccupazione si concentra nel Mezzogiorno che diventa così il problema decisivo al quale non ho dedicato un capitolo specifico per la relazione
Proprio perché soprattutto da quando il potere politico e militare della mafia sia almeno incrinato la questione meridionale è anzitutto questione e lavoro
Da dove viene però questa moderna disoccupazione strutturale
Quanti discorsi approssimativi sentiamo
A me pare che essa sia legata a due processi molto profondo
Anzitutto
La nuova divisione internazionale del lavoro
Una serie di Paesi chiaro dicevo sia pure a prezzi pesantissimi
Sono comunque riusciti a far decollare l'industrializzazione senza però emanciparsi dal ruolo di periferia ma piuttosto come Regioni marginali e subordinate del mercato capitalistico
E si sono stati infatti sempre più spinti a fondare il proprio sviluppo sulla compressione dei salari del mercato interno e sulla produzione di beni esportati
Ciò produce una duplice diretta conseguenza sul mercato del lavoro qui da noi
Da un lato infatti spinge le imprese della metropoli e lavorano in settori non di punta al trasferimento di impianti in quei Paesi per l'opportunità offerta dai bassissimi salari
Dall'altro lato spinge nella metropoli a un'accelerazione del rinnovamento tecnologico che risparmi lavoro anche quando i prodotti non mutano la loro domanda non cresce il lavoro resta così inutilizzato
Il secondo processo più storico e il declino dell'industria manifatturiera dell'occupazione che essa offre il centro dell'attuale salto tecnologico l'informatizzazione determina infatti una riduzione del lavoro vivo assai superiore alla crescita del prodotto peraltro in decelerazione
Morti
Badate molti avevano pensato che questo fosse un falso problema
L'industria si diceva perderà peso ma cresceranno altri settori e occasioni di impiego come già avvenne nel passaggio dall'agricoltura all'industria la disoccupazione perciò per quanto dolorosa sarà transitoria anzi dipende proprio dagli ostacoli tuttora frapposti all'elasticità del lavoro e alla sua riconversione
Nei primi anni del Regan Isma'questa è stata l'illusione dominante
Milioni di nuovi posti di lavoro
Poi è diventato evidente che i nuovi lavori si offrivano in settori non ha maggiore ma più bassa produttività
Almeno in gran parte e comportavano quindi sotto salario marginalità e complessivamente costato alla società
L'altra faccia dell'industrializzazione era così spesso un nuovo parassitismo
Legioni di camerieri di guardie di venditori di famelici avvocati e gli Stati Uniti potevano permettersi drenando risorse dal resto del mondo diventando da maggio
Creditore il maggior Paese debitore al mondo
Bene se le cose stanno così e stanno così
Ne derivano tre conseguenze significative di rilievo strategico per una lotta per l'occupazione
Perché contengono una scelta tra due diverse concezioni del lavoro e dello sviluppo
In primo luogo il tema della riduzione dell'orario di lavoro
Prima che un obiettivo questo è un fatto il problema è la riduzione deve avvenire come in questo sistema viene oggi avviene facendo lavorare molto intensamente una parte della società e dovendone mantenere un'altra comunque improduttiva
E concentrando l'attività lavorativa in una limitata stagione della vita lasciando tanti giovani in parcheggio e confinando tanti
Anziani ancora abili ma non per le precedenti mansioni fuori dall'attività socialmente utili
Oppure deve avvenire utilizzando tutti e l'intera vita adulta
è un problema di razionalità economica e d'integrazione sociale
Ma anche una leva grande per trasformare tutta la vita quotidiana delle persone e della collettività le donne lo sanno e lo dico lavorare meno lavorare tutti queste dunque una bandiera delle alternative
Abbiamo
Parliamoci però chiaro la riduzione di orario con corrispondente riduzione del salario salvo momenti transitorie situazioni specifiche e difficilmente accettate da scarso risultato
Ho solo redistribuire il salario premiare il licenziamento
Ma per ridurre l'orario e non il salario occorre che il lavoro cresca di produttività io occorre parimenti che il tempo liberato non si traduca puramente in Occhio di fichi dissipazione
E appunto una leva questa della riduzione dell'orario non una soluzione semplifica semplificato anzi fa emergere localmente i due interrogativi ulteriori dove come migliore lavoro
Un secondo livello delle politiche di occupazione riguarda allora la questione che già accennato della divisione internazionale del lavoro
Occorre che i Paesi forti e i centri decisioni scelte politiche tecnologiche tariffe commerciali
Siano portati a stimolare permettere uno sviluppo autocensurato e diffusivo del modello in quelli emergenti
Diciamolo chiaro ciò che è stato imposto ad esempio dopo l'ottantadue ai Paesi dell'America latina
E oggi ancor più selvaggiamente ai Paesi dell'Est
Oltre che una si può istigata riproposizione dell'imperialismo economico e te lo scambio ineguale è un atto di guerra verso gli stessi lavoratori della metro
Occorre correlativamente guidare in Occidente lo sviluppo industriale verso un salto tecnologico non solo rivolto alla sostituzione di lavoro ma invece al risparmio delle risorse di Energia
A nuove produzioni che altri paesi non possono fare a nuovi invenzioni degli uni e degli altri
Per un Paese come l'Italia
Straordinariamente veloce nel modernizzare ma ancora arretrati in settori di avanguardia questo costituisce una svolta ancora più importante meno scontata
Meno naturale
Anche questo l'abbiamo visto però non basta
Altrettanto è ancora più importante
E l'impegno a individuare
Fare accettare
Finanziare organizzare nuovi settori di produzione sociale ai margini a volte fuori dalla produzione viverci ma non per questo meno essenziali al benessere e all'efficienza
Particolarmente in Italia e particolarmente nel Mezzogiorno esiste una domanda immensa e modernissima
Di beni e servizi
Che potrebbe offrire occasioni di lavoro produttivo e ad alto contenuto professionale e a imprenditorialità diffusa
Risanamento territoriale e ambientale trasporti capillari urbani agricoltura non inquinata né inquinante servizi culturali a scuola
Socializzazione e lavoro di cura
E vengo
Alla questione del rapporto tra Stato e mercato
Perché tutto questo ragionamento sull'occupazione mi porta direttamente al tema su cui oggi viene riproposta la discriminante
Anticomunisti
Sulla quale ci chiedono
Giuramenti o abiure che lo dico subito non avranno proprietà pubblica complicate fatalismo un libero mercato intendiamoci
Posso convenire che anche per noi esiste in proposito una difficoltà serie
Essere Comunisti infatti abbandonando la critica di fondo alla proprietà privata dei grandi mezzi di produzioni al mercato come supremo regolatore dell'allocazione delle risorse o è un'insensatezza o è un camuffamento
Ma è altrettanto vero che tradurre pare critica con la tradizionale soluzione della proprietà statale della pianificazione centralizzata se pure è stato per una certa fase costoso ma vincente oggi in un'economia più complesse già sviluppata si è rivelato invece anche economicamente perbene
Partiamo dunque dal riconoscimento che lo statalismo non è una risposta
Ma lo diventa per questo la generale privatizzazione questo è il problema a discutere sul serio
Noi crediamo che non lo sia affatto anziché lo sia sempre meno
Il mercato infatti oggi non solo ripresenta in modo aggravato il problema classico la concorrenza imperfetta sul quale tutti anche a sinistra sia pure velleitaria mente si esegue ma dimostra i limiti e incongruenze più profonde perlomeno pone dei grandi interrogativi nuovi
Per molte ragioni che mi limito a citare cui vorrei che anche i nostri compratori
Accettassero di riflettere insieme con noi
Prima ragione
Il processo di internazionalizzazione delle merci e dei capitali ha compiuto in questi anni un improvviso salto di qualità senza che minimamente vi corrispondesse come sempre in passato una crescita parallela di poteri e istituzioni politiche
Ed ha provocato quindi una crescente separazione tra capitali finanziario
E capitale
Industriale tra economia reale e suo retroterra nazionale
Tutte le forme il potere di condizionamento politico e sociale
Sempre hanno in qualche modo governato direttamente o indirettamente le scelte
Sono spesso
Diventati più deboli vuota
Seconda ragione
Il mercato è sempre più la scena di innumerevoli gli attori ben dietro i quali però anzi grazie ai quali spesso le scelte decisive si concentrò nelle mani di un piccolissimo numero di soggetti in grado non solo di influire sui prezzi
Ma di orientare le tecnologie di produrre bisogni e consumi di formare il senso comune
Il mercato è un sovrano assoluto ma manipolato
Viene così meno il presupposto classico della sua razionalità l'autonomia del consumo l'autonomia dei centri di decisione
Terza ragione
Forse la più importante certo la più ignorata
Rispetto al mercato anche nell'epoca moderna
Si era sempre affiancate per certi versi contrapposta un'area vasta della produzione fu
Sociale ancora fondata sui valori d'uso e sui rapporti interpersonali
Famiglia cultura sistema parentale comunità locali
Ora la più straordinaria novità degli ultimi trent'anni si è verificata proprio su questo terreno
La rapida disgregazione di quelle forme e Mars chiamare apre moderne ma che non erano alcune sacche di arretratezza ma anche valori e risorse basta pensare alla famiglia al lavoro di cura e contemporaneamente la penetrazione dei rapporti mercantili in settori nuovi in questi settori basta pensare alla formazione e alla cultura di massa
Ma proprio in questi settori diventa evidente a chiunque guardi con occhio con spirito di verità come la logica del mercato e del profitto crea costi esorbitanti diede forma le finalità determina spesso più impoverimento imbarbarimento che civilizzazione
Infine a fronte di tutto ciò emergono nella società chi può negarlo
Problemi ed esigenze nuove che in modo indiscutibile il mercato non è in di per sé efficace ad affrontare valga per tutti il tema dell'ambiente che per sua natura travalica l'orizzonte delle scelte individuali e le convenienze di breve periodo tutte rivolte al consumo di merci vendibili e consuma
Perciò tutti
Quasi tutti almeno a in questa società non solo noi comunisti o critici abbiamo la confusa coscienza di vivere in un mondo dominato dal mito dell'efficienza ma nel contempo sempre più insensato nella sua direzione di marcia
Non solo dunque come vecchio e testardo politico comunista
Ma come intellettuale modesto ma curioso della realtà
Io ma mi sento di potere affermare che almeno come problema la critica marxista del ruolo dominante di profitto proprietà privata mercato nella direzione della storia umana è più di quanto sia mai stata moderna e razionale
Almeno
Il neoliberismo della Mitologia neo liberisti è ideologia quota e passatista
Il problema dei tempi e quello della impero non è quello della improvvisa soppressione del mercato per decreto ma è incerto quello del governo del mercato del controllo consapevole degli uomini
Sulla direzione della loro produzione
è un obiettivo straordinariamente difficile ce l'hanno insegnato anche prove
Molto aspra
Ma non è oggi utopistico perché nel contempo sono cresciute
Qui vorrei proporre un tema di riflessione un po'nuovo sono cresciuto occasioni e strumenti per affrontarlo in modo non semplicistico
Ad esempio
Perfino l'esistenza e il concreto operare delle grandi multinazionali a suo modo dimostra la possibilità di dirigere
Con la ricerca l'organizzazione dei mercati la concertazione con le piccole impresa è un sistema di pianificazione flessibile senza presupporre proprietà concentrati in un solo punto né sedi decisionali rigidamente centralizzato
E ancora
Le piccole e medie imprese moderne sono già arrivate a un grado di sviluppo tecnologico e di rapporto con il consumo che imporrebbe loro l'inserimento in un circuito di programmazione dei cosiddetti direbbe loro di parteciparvi in modo attivo
E ancora il superamento dell'organizzazione dell'euristica del lavoro permetterebbe non solo la subordinazione dei lavoratori
Nella forma della cosiddetta qualità totale o del precariato anche una per invece una partecipazione attiva e consapevole alle scelte e alla gestione e infine
Una massa di risorse che ormai passa attraverso imposte spesa pubblica è ormai tale che l'una e l'altra
Potrebbero funzionare come veri e propri strumenti di programmazione economica passando ad esempio l'uso delle energie detassando il lavoro spendendo per la scuola anziché per le armi gli eserciti professionali per la ferrovia anziché per le autostrade per la medicina preventiva più che per i per che in ospedali e farmacie per l'agricoltura nel Terzo Mondo anziché aiutarlo esportando vi latte in polvere può automobili brillanti sofisticate insomma esistono ormai alcune condizioni per rendere possibile non dico facile né immediata ma possibile una programmazione effettiva ma prezzi mai flessibile decentrata
Il pubblico
Ho dunque assumere la forma della gestione sociale più che statale o meglio lo stato esterne organizzatore e promotore il mercato può essere governate utilizzato da un'altra egemonia quella politica e sociale
In un processo storico senza dover essere abolito per decreto
è come sempre anzitutto un problema di potere concludendo
Noi ci siamo posti e i recenti provvedimenti di principi d'azione di industrie e banche certo per ragioni immediati e specifiche
Perché spesso si sono dimostrate nei fatti vendite di pezzi ancora efficienti di proprietà pubblica
O vendite con funzioni di cassa in prese estere interessate a chiudere gli impianti per aprire il mercato e qualche volta anche operazioni torbide della lotta per il potere
Con maggiore intransigenza ci opponiamo e ci opporremo alla logica della privatizzazione in settori come scuola sanità informazione dove la supremazia delle
Dove la supremazia del mercato è un evidente sciocchezza
Ma al di là di questo e soprattutto la sottostante filosofia semplificata
Del privato è bello comunque efficiente che noi rifiutiamo ci sembra un errore
Politico è un'approssimazione culturale l'alternativa si misura anche discutendo di questo
Mi avvio mi progettazione
No siccome dicono sempre che siamo capaci solo di gridare agli slogan eccetera misura
La questione è più difficile
A cui rispondere a proposito dell'alternativa
Non riguarda comunque il programma
Quanto le forze e i rapporti di forza
Particolarmente la composizione di classe il soggetto sociale della trasformazione in verità questo è sempre stato il problema fondamentale del marxismo
Che non è un ideale da professare
Ma è un movimento reale capre vedere e da dirigere
Ma nel contempo voglio dire molti compagni
Questo problema del soggetto sociale del soggetto di classe
è stato il problema anche mai pienamente risolto
Né sul piano teorico né su quello politico
Perché era qui
L'ambizione più radicale
La sfida più insostenibile il vero scandalo
Possono e come possono i proletari
Cioè quelli che non hanno da perdere se non le loro catene
E gli umiliati e offesi da millenni
Quelli che non hanno cultura e risorse ed esperienze di comando
Prendere nelle loro mani
L'asta direzione della Storia del genere umano
Altro che problema
E allora pensiamo ricordiamo
Dibattito sul che fare dell'inizio del secolo
Coscienza economica scienza politica
Alla discussione lei villosa Luxembourg
Alla questione agraria quella nazionale degli anni Venti
Fino al tema degli intellettuali in grande
E dei medici ET di Togliatti
E poi il dibattito sulle borghesie nazionali sui movimenti di liberazione nazionale questo del soggetto le forze trainanti materiali stati insieme
Idea forza e il grande interrogativo del marxismo
E il problema oggi
è molto più complicato
Da un lato sembrano infatti crescere ed effettivamente crescono nella società moderna forze sociali antagoniste vecchie e nuove
Cresce il lavoro dipendente a livello mondiale
E si provvede a Lizzano anche parte degli strati intermedi
Cresce l'immenso semi proletariato marginale del terzo mondo
Cresce l'area dell'emarginazione sociale ed emergono movimenti trasversali anche alle varie classi ma portatori di una critica radicale al modello di vita i valori dominanti femminismo l'ambientalismo pacifismo
Si può anzi dire che per la prima volta figure sociali di massa distinte dal proletariato industriale esprimono bisogni e interessi non sono rivolti alla modernizzazione del sistema ma anche al suo superamento che si presentano anzi non solo come alleati ma come parte di un blocco sociale alternativo e possono contribuirvi quantitativamente
Dall'altro lato però constatiamo ogni giorno che una tale risorsa di antagonismo sociale resta più del passato solo virtuale
Anzitutto in conseguenza di un processo di scomposizione continua della stratificazione di classe
Il peso della classe operaia concentrata nella grande industria diminuisce ad essa viene di continuo ed essa viene di continuo decapitata nei suoi elementi più attivi e colti e intelligenti
Dalla mobilità sociale
Intermedi
Intellettuali diventano parte più integrata del processo lavorativo parcellizzato
Nel sud del mondo il semi proletariato urbano gli emarginati sostituiscono il proletariato delle campagne la piccola borghesia contadina
In secondo luogo avanzano i processi gli strumenti di integrazione sociale di manipolazione delle coscienze
Ruolo pervasivo dell'industria culturale monopolistica modelli di consumo parcellizzazione della vita quotidiana tutto ciò non impedisce la riproposizione continua di conflitti spesso anche radicali ma li rende dispersi oscillanti soprattutto impedisce loro di sedime rintanarsi in organizzazione Progetto coscienza autonoma
Questo cioè per dire che la sconfitta di questi anni in Italia o nel mondo e solo in parte la conseguenza della crisi del socialismo reale la correlativa aderivo opportunistica di partiti di sinistra o di organizzazioni sindacali
Anzi alla radice di tutto c'è una ristrutturazione sociale che nega eroso le basi di forza e di autonomia culturale
è una totale sciocchezza dipingere oggi quella moderna come una società senza conflitti senza conflitti sociali radicali
Ma è sempre più vacuo anche vivere nella tesa che un giorno le grandi masse degli sfruttati e umiliati offesi apriranno finalmente gli occhi
Capiranno i tradimenti di cui sono state vittime e Silvia costeranno a chi ha continuato a tenere alta la fiaccola della rivoluzione
Che basti cioè a Sky stimolare cavalcare questo disvelamento questa protesta
La radicalità di classe e tanto più quella dei nuovi soggetti segue ormai un percorso più complesso ha bisogno di movimenti stabilmente autonomamente organizzati
Di Progetto di cultura di egemonia l'autocritica che possiamo farci non è di essere troppo movimentisti ma di esserlo troppo poco in modo non giusto di attendere il conflitto
Di attendere il conflitto e farci intorno della propaganda invece che anticiparlo costruirlo offrirgli uno sbocco
Ce ne sono le condizioni oggi sul versante sociale su quello delle forze politiche in campo
A rispondere a questo interrogativo le analisi purtroppo non basta
Occorre un imposti mento di volontà e di fiducia
Guardando infatti la situazione staticamente il pessimismo dell'intelligenza rischia di prevalere la sinistra arriva questa stretta storica politicamente divise culturalmente appannati
Senza grandi poteri statali a garantirle con sindacati a pezzi in quasi tutti i Paesi del mondo
E tuttavia a me sembra che il momento peggiore sia passato e che ci troviamo di fronte a incipiente impossibilità di ripresa
Almeno in alcuni Paesi dell'Occidente penso alla Germania alla Spagna e qui all'Italia pur tra molte difficoltà riemerge una conflittualità operaia forte
Non parlo solo di lotte di resistenza di minoranze tenaci
Parlo di un movimento operaio spinto dalla crisi a porsi nuovi assi di vendicativi come la riduzione dell'orario di lavoro e a riconsiderare il proprio apporto con il governo
Noi abbiamo molto discusso sappiamo cari compagni negli ultimi mesi di questo problema del sindacato
La decelerazione burocratiche l'involucro Luzio rettilinea delle grandi organizzazioni esistenti hanno creato infatti una situazione di distacco e di invivibilità non per minoranze arrabbiato
Ma per milioni di lavoratori
Non qualche sindacalista dell'uso qualche politico settario ma la gente in carne ed ossa si interroga e ci interroga si può andare avanti così
E si arrovella sull'alternativa lotta di minoranza mortificante in un'istituzione ossificato e o costruzione di esperienze autonome
Ma molto minoritarie perciò incapaci di contrattare di incidere
Bene a me pare che le cose degli ultimi mesi permettono di intravedere almeno una via di uscita
Il sindacato con gestionale burocratico è almeno qui in Italia messo in discussione dal crollo democristiano e dalla crisi economica
Ha un significato a me pare grande il fatto che nelle prime elezioni delle nuove rappresentanze di fabbrica per quanto limiti posti avere il regolamento per il vincolante emerga netta una tendenza che punisce forse può travolgere le componenti ai comportamenti con gesti congestionate di e di rinuncia alla lotta
è altrettanto significativo che attraverso trucchi indecenti e con una rottura al suo interno la Corte Costituzionale stia cercando di scippare alcuni referendum sul sanità pensioni e ambiente
Vuol dire vuol dire che li temono
Non potranno comunque impedire che sulle rappresentanze sulla democrazia sindacale la gente dica la sua
In grandi vertenze sull'occupazione a partire dalla FIAT
Il tempo della melina sta finendo e anche chi aveva a lungo esitato comincia a capire quanto poco ci si possa attendere
Dalla buona volontà di ministri ai padroni se non si rimette in campo un conflitto sociale reale
Negli stessi equilibri interni alle confederazioni per ragioni di linea sindacale di crisi del referente politico l'egemonia lungo costruita in questi anni dal vertice CISL sulla proposta del sindacato unico dall'alto è in declino
E quindi
E la realtà che lo dice ormai o si rifonda un sindacato di classe sulla democrazia reale una ripresa di vertenze all'età o il sindacato semplicemente si dissolve
La strategia
Lastre sia
La strategia implicita nella manifestazione del venticinque settembre e nel movimento dei consigli trova così non solo una conferma ma finalmente uno spazio oggettivo inatteso
Un altro segno di novità sul piano del movimento c'è venuto dagli studenti non solo in Italia in Francia
Intendiamoci un nuovo Sessantotto non c'è stato e non ci sarà
Le lotte studentesche si ripresentano più episodiche esplodono ripuliscono senza lasciare grandi sedimenti
Non contagiano culture e società
E tuttavia il conflitto ritorna in forme con contenuti che più direttamente si collegano lo specifico giù disagio del gruppo sociale prospettive di lavoro qualità della scuola
E anche i soggetti ai movimenti più nuovi
Movimento delle donne all'ambientalismo al pacifismo hanno che si pagato un isolamento fatti incontri in questi anni con una realtà più dura del previsto
Spesso sono rifluire
Ma a ben vedere scopriamo che hanno comunque lavorato nel profondo
Ogni offensiva di vecchie e nuove culture reazionarie
Anti abortiste razziste contro i centri sociali oppure ogni nuova arrogante esibizione del potere militare del mondo determinò nella Società risposte reazioni grandi mostra una più reale diffusa attenzione
Dei ai diritti umani
Infine
Via via che la crisi si approfondisce anche altre forze sociali che vi sono coinvolte reagiscono
Dietro la protesta fiscale del medio ceto c'è spesso l'ipocrisia degli evasori ma c'è anche il disagio dei lavoratori autonomi tartassati o costretti a chiudere
E i quaranta mila di Torino tornano in piazza ma questa volta contro la Fia
Perfino e non vi scandalizzi perfino nella borghesia imprenditoriale cominciano ad apparire crepe tra interessi e orientamenti diversi
Su Maastricht sui tassi d'interesse sull'orario di lavoro in Italia in Francia in Germania
E ancora troppo poco per vedervi una spinta sociali impetuose trasforma attrice
Ma abbastanza per offrire i primi materiali di costruzione dell'alternativa
Se queste potenzialità
Mi si permetta questa Franca discussione
Se queste potenzialità non si esprimono appieno e anzitutto perché non hanno trovato un sostegno e una proiezione i soggetti politici determinanti
Come può crescere una lotta forte e matura tra gli operaio i pensionati
Se chiamandoli a uno sciopero generale contro la Finanziaria per cambiarla alla fine la finanziaria non si cambia e chi chi è li ha chiamati in piazza lavoro
Senta mi applaudiva
Se se approvato se se applaudite solo la polemica per tagliare ogni pezzo polemico e per
Per accortezza politica
Come può durare un movimento studentesco nato contro la legge Jervolino se anche una parte di quelli che lo animano il giorno dopo votano con la Jervolino
Anche però sul versante dei soggetti politici qualcosa si muove
Anzitutto sul fronte delle forze antagoniste a livello mondiale che finora sembrava in rotta e quasi incapace di pensare
In Asia uno sterminato Paese è impegnato in un tentativo di riforma
Discutibile io credo nei contenuti e incerto quanto agli esiti ma che comunque non è il segno del collasso produttivo e dell'abiura ideale
Nell'altro emisfero in una piccola isola
Un'esperienza straordinaria di emancipazione sociale
Un'esperienza straordinaria dimentico azione sociale di fierezza nazionale
Le cui difficoltà drammatiche che ci sono e gli stessi errori sono da imputare alla stolta e perduranti a grazie aggressività del potere del potente vicino
Comunque resiste e resistendo insegna
In America Latina nasce cresce un'inedita sinistra antagonista
Gli indios in Messico non sono rimasti solo contro la repressione
E nulla
E nulla
E nulla
Può vincere
Nel grande e drammatico Brasile
Altrove
Dove i rapporti di forza conducono a difficili compromessi Palestina Sudafrica Centroamerica
Sono però compromessi irreali accettati e imposti
Da movimenti errori città e intelligenti ad avversari potenti e l'Etiopia mosso e li dobbiamo sostenere nel compromesso così come nella lotta che ha imposto quel compromesso e può consentire di andare a trovare
Anche in Europa il momento più grave per le forze antagoniste forse passato
Dico forse e di quel momento più grande
Nascono all'Est dopo il disastro forte rinnovate che si chiama richiamano al socialismo e alla sinistra
E con qualche mozione che ho letto non solo o non tanto dei risultati elettorali
Ma della presenza di ottanta mila persone
Chiamate dai neocomunisti e dai Loviso giovani socialdemocratici a Berlino
Tre anni dopo la caduta del muro davanti alla tomba di Rosa Luxemburg
Il Partito comunista francese
è impegnato
In un congresso di svolta di grande interesse
In Spagna mentre crolla il mito di Consales c'è una nuova esperienza unitaria di cui comunisti rinnovati solo unanime partiti verdi di molti Paesi che hanno attraversato prima la base fondamentalista
Poi la tentazione centrista sono oggi impegnati in una nuova riflessione a sinistra
A queste forze
Molte delle quali sono presenti e che qui ringraziamo e salutiamo vogliamo dire
Vogliamo dire
Non c'è anche corra alcuna internazionale per ratificare
Le diversità di esperienze e di cultura ci sono
E anzi sono una ricchezza
Ma sentiamo una voglia comune di ricominciare
I pensare di lottare
Per la quale sulla quale possiamo e dobbiamo lavorare discutere insieme per un nuovo internazionali
Più complesso il quadro delle forze socialdemocratiche liberaldemocratiche tuttora maggioritari
La lezione degli anni ottanta non è bastata
Anzi l'offrirsi oggi di qualche nuova prospettiva di rapido su accesso al governo spinge a metà un maggior moderatismo alcune grandi forze che ad esempio in Germania in Inghilterra o nel nord Europa avevano tentato negli anni Ottanta un'altra strada
E lo stesso è avvenuto in Italia nel col PDS
Una svolta più moderata
Non è stata solo simbolica o strategica è stata anche di programmi e di comportamento
Anche per questo abbiamo fatto un nuovo partito e siamo ben decisi attenerci
Del PDS della sua linea
Discutiamo spesso e lo dico con franchezza
Ci capita spesso di dividerci tra noi
Ma il dissenso non è solo soprattutto nella constatazione di un male o di quello che ci pare età
E sulla diagnosi
Se si possano leggere ciò che critichiamo solo con le categorie dell'opportunismo dei vertici o invece come manifestazione di problemi e tendenze profonde
Che si possono contrastare con l'iniziativa il confronto più che con la denuncia e l'invettiva
Ed è soprattutto sulla prognosi e la cura se e quant'
E quanto e come questo orientamento possa essere modificabile
Proprio perché continua a credere che la tradizione del vecchio Pci fosse grande ancora vitale
E che la situazione sociale e politica resta aperta grande in alternative
Io non riesco a convincermi che tutto ciò che resta di vitale è utilizzabile a sinistra
Si concentri solo dentro di noi e che non posso anche agire aprire contraddizione stimolare dibattito ed esperienze unità del quadro più vasto della sinistra italiana ed europea
Qualcosa di analogo
Vale per il problema qui in Italia decisivo del mondo cattolico
Su cui avrei potuto voluto potermi diffondermi di più
Le posso sbagliare
Io rimango dell'opinione che nel mondo cattolico ci siano stati ci siano
Valori esperienze interessi componenti sociali potenzialmente più di sinistra di in quanto non siano ormai molte di quelle che si chiamano tradizionalmente porte liberal democratiche socialiste
Il danno storico operato dalla BCE a mio parere soprattutto nell'ultimo decennio
Soprattutto cioè da quando divenne fino in fondo sistema di potere è stato proprio quello di congelare mortificare questa potenzialità
Ma ora siamo un punto di svolta
La DC non sta più insieme
Il Papa può quanto vuole
Rendere solenne il suo monito all'Unità etico politica dei cattolici
Ma soprattutto fino a quando non riuscirà a spiegare
A se stesso prima che agli altri come mai il potere quarantennale di un partito cattolico abbia portato ad un disastro anzitutto morale l'efficacia di quel discutibile appello è molto dura
In Italia financo in Polonia
Il punto a vero
Il punto vero allora è
Che destino politico avrà quella parte grande del mondo cattolico non parlo di piccole minoranze
Ma il corpo profondo che pezzi importanti di gerarchia
E che poi si esprime nel volontariato nel sole di Enrico diffuso del pacifismo per la lotta contro la mafia
Quale destino politica avrà
La pazzia sul piano politico o diventerà forte di rinnovamento
E la stessa crescente consapevolezza che ormai non si può più rifiutare del fatto che il sistema attuale produce la più veloce e regressiva a forma di X cristianizzazione cosa alimenterà nella chiesa una nuova attenzione critica morale e ideale
Come avviene per esempio nella chiesa dell'America Latina oppure offrirà la base di un nuovo integralismo ciò dipende anzitutto dalle stesse élite cattoliche di sinistra
Penso alla sinistra democristiana
O Amnesty
E dopo Dossetti a sostanzialmente ridotto la propria identità solo un puro discorso di alleanze politiche
O invece come le chiese di base le esperienze sociali e dopo gli anni settanta
Ah si sono in qualche modo ritratte dal terreno politico separando da esso il proprio impegno sociale e culturale solidaristico
Senza di questo senza di queste forze difficile uno spostamento di massa
Ma questo spostamento dipende anche da noi e lo dico qui a tutti
I possibili
Interlocutori di un'intesa a sinistra
Dipende da una sinistra
Che riservando il proprio orizzonte
Entro i confini di una cultura individualistica e consumistica riducendo la politica l'esercizio del potere allontanandosi dalla gente in carne ed ossa
Non riesce proprio per questo a intervenire su questi interlocutori e su questa crisi del mondo cattolico
Come vedete non tracciamo un quadro artificiosamente ottimistico delle cose
Ciò di cui siamo però razionalmente convinti e che esistono possibilità energie per reni nuovi per portare avanti un disegno di trasformazione profonda della società
Questa è la prospettiva compagni non politici cistica queste la grande ambizione strategica in cui collochiamo l'attuale intesa elettorali
E vengo alla fine
Perché alla fine
E voglio proporre cari compagni
Alcune essenziali tematici Issime considerazioni
Sul tema che ci riguarda invece più direttamente e che in una situazione più normale avrebbe dovuto essere al centro del nostro dibattito
Lo stato di salute del nostro partito il suo specifico ruolo nell'attuale situazione
Tre anni fa
Abbiamo compiuto una scelta che sentivamo come un dovere ma anche come una scommessa rischiosa
Non è stata come molti si ostinano a dire una scissione
Ma tutto il contrario il tentativo di reagire a di un ad una diaspora e di bordi riparo
Un tentativo appunto perché eravamo sicuri dalle buone ragioni ma se avevamo lucidamente commesso nasceva da una sconfitta e andava contro corrente
Io sono stato perciò tra quelli che
Sbagliando hanno esitato a lungo nel compierle
Oggi devo dire però che sono più convinto che mai e la necessità della possibilità di questa impresa
Anzi
Anzitutto per come vanno le cose nel mondo
La storia del secolo mi ha infatti segnato e soprattutto nei momenti di crisi generale anche la sola difesa della democrazia
E semplici lotti di riforme hanno bisogno del contributo di idee i energie morali e di forti organizzate antagonista al sistema dominante
Oggi invece questo tipo di forze di autonomia culturale difetta
La società è pericolosamente omologata
La politica priva di ideali e progetti forti
D'altra parte proprio l'analisi che ho cercato di fare mi convince che è un tema solo
E getto lì
Insieme al di là dell'attuale fase di crisi siamo ormai in presenza
Di una rottura epocale
La fine di un ciclo storico secolare l'avvio di un altro
Plurisecolare e impari a rottura affiorano per la prima volta all'ordine del giorno i temi più radicali e meno sviluppati dell'idea marziana di una società altra autenticamente liberatrice liberale
Essi civico stringono a ripensare nel profondo la nostra teoria la nostra storia ma rendono più necessaria attuale la nostra scelta comunista
Se necessario contro tutto e contro tutti non controllate è alta
Ma la persuasione
Alla spessa persuasione ci spinge il modo più prosaico la verifica pratica
Sul terreno elettorale rifondazione comunista è diventato il primo partito della sinistra
Il secondo in assoluto non a Rocca cannuccia ma a Milano e a Torino i grandi enti operanti
Si è avvicinato si è avvicinata al dieci per cento a Napoli e a Roma in Emilia e Liguria lo ha superato in Toscana e in Umbria
Solo grazie a un simbolo è una memoria
Ma se così fosse il consenso declinerà ebbe con quella memoria
E invece resiste e cresce
E infatti non si tratta solo di un risultato elettorale
E solo il frutto e dà la misura di una politica incisiva di opposizione nel Parlamento e nel Paese
E soprattutto di un lavoro di massa
Di grandi campagne come la raccolta delle firme per i referendum o la Mimmo mobilitazione minoritaria ma splendida sul sistema elettorale istituzionali e di grandi manifestazioni di piazza
A quelle campagne a quelle manifestazioni non abbiamo lavorato solo anzi il loro valore più alto sta proprio nel fatto che erano prima espressione di una ritrovata unità di popolo
Ma senza l'esistenza e la spinta di Rifondazione la dedizione dei suoi militanti ci sarebbero state avrebbero avuto il successo il peso e tutti hanno riconosciuto
Anche anche l'isolamento politico
Si è incrinato e si sta rompendo
Sì è venuto costruendo un rapporto fecondo e reale con altre forze di minoranza diverse da noi per cultura insediamento come la Rete e i Verdi
E in attesa di è nata e mette radici un'esperienza unitaria nuova quella della della convenzione per l'alternativa
Non è solo una sede di confronto ma anche un modo di rimettere al lavoro persone gruppi di quel gran popolo di sinistra che la crisi del PC e dei partiti stava trascinando ai margini se non
Al disimpegno
Un'esperienza promossa da Pietro Ingrao che è qui per la noia quale voglio rivolgere
Un saluto affettuoso
Abbiamo
Abbiamo anche messo radici nel sindacato dentro e fuori le confederazioni non con la logica della corrente Ina ma per animare nella dialettica e stimolare me la ricostruzione
Nuovi compagni espressione di significative esperienze collettive sono entrati nel partito tra i quali Fausto Bertinotti
Alla fine
Alla fine e grazie a tutto ciò
Stiamo rompendo un più vasto e tenace cordone sanitario politico
In queste settimane
Ogni volta che vedo che leggo
Avversarie commentatori
Finora sprezzanti
Uno ad uno dire senza Rifondazione la sinistra non può vincere
Me ne infischio delle perduranti malignità
E non me ne viene alcun sentimento di fastidiose rivalsa
Piuttosto contee nero conforto mi viene da pensare ben scavato Pecchia tanta
Queste
Queste la base di forza che ci consente iniziative unitarie
Io sono stato compagni tra quelli che più insistevano
Contro le chiusure settarie
Gli atteggiamenti di autosufficienza e sulla necessità di tenere aperto un processo di aggregazione formazione del partito
E allora tanto più significativo che sia qui io da questa tribuno ad affermare
Questo processo resta aperto ma ormai Rifondazione né nei fatti e non più solo nelle intenzione la parte forte stabile irreversibile
Non è il caso di montarsi la testa
Ne possiamo tirare il fiato
E difficoltà di fronte a noi sono grandi e non le ho nascoste
I compiti crescono più rapidamente delle forze e delle capacità
E per allargarle queste forze dobbiamo ancora superare limiti originali
Noi non siamo nati
Norme Gramsci del ventuno da una lunga e coerente battaglia politica e culturale all'interno del vecchio partito
Né da significative comuni esperienze di massa
Non abbiamo alle spalle una rivoluzione vittoriosa ma una fase di riflusso
Siamo nati mettendo insieme in fretta
Diverso se esperienze e culture e generazioni
La nostra composizione sociale dall'inizio a prevalenza operaie popolare ma questo non si traduce non sia tradotto automaticamente il radicamento organizzato nei punti nevralgici dello scontro sociale
O almeno non abbastanza
Le nostre idee possono trovare trovano interesse tra i giovani studenti nuovi imminenti ma per difetto di cultura di quadri di strumenti organizzativi
In generale non mi non vi mettono a sufficienza stabilità dieci ne ne valorizzano a sufficienza il contributo il rapporto con gli intellettuali ancora sfitti
I gruppi dirigenti perciò vengono fin troppo da lontano o hanno dovuto improvvisarsi
Come diceva Gramsci abbiamo bisogno di quadri di quadri e ancora di quadri
Tutto ciò
E non solo errori e difetti che pure ci sono stati spiega le difficoltà e le tensioni ricorrenti nella nostra vita interni
Rende più difficile rimuoverle ma suggerisce permette di affrontarle
Senza angoscia e senza furori partendo dalla politica affrontandole alla radice
Ancora pochi mesi fa abbiamo conosciuto il momento più grave
Quello che ha condotto le dimissioni del segretario e fondatore del partito
Molti di noi io tra loro hanno contrastato quell'esito e criticato ciò che lo ha prodotto
Ma poi ci siamo impegnati tutti e da tutte le parti non solo perché non ne seguisse una lacerazione permanente distruttiva
Ma anche perché la dialettica interna si spostasse più apertamente utilmente su un confronto di linea politica
Questo sport a me pare ha avuto risultati positivi non sia strozzato nell'unanimismo ha prodotto politica è successo politico una dialettica reale di cui questo congresso sarà una verifica ma forse già una testimonianza
Tutto risolto allora non lo so
So di certo che per non tornare indietro né ora né più in là occorrono due cose
La prima è un grande lavoro finora troppo trascurato di elaborazione teorica di formazione culturale
Per dare maggiore spessore più forte chiarezza la nostra identità rendere cioè più effettivo il nome di Rifondazione
In particolare intorno al tema continuamente riproposto cita il movimento delle donne del partito e delle forme della politica
Oggi più che mai io credo c'è bisogno di un partito oggi più che mai c'è bisogno di un'invenzione nuova nella sua teoria nelle sue forme d'organizzazione
La seconda
Una scelta risoluta di rinnovamento e di promozione di giovani quadri sulla base di capacità dimostrate senza bilancini e calcoli di appartenenza
E impegno comune dei compagni dovuto refoli io credo non solo di permettere ma di stimolare aiutare governare questo processo
E quando dico comune dico di tutti e concordemente la storia anche nostra c'è insegnato che il rinnovamento non si fa per esclusioni tagliando teste ma facendone maturare di nuove
E che l'unità del partito non emargina e non demonizza il dissenso anche quello più radicale ma lo tutela e cerca di parchi con
Care
Care compagne e compagni
Finalmente ho finito
Questa relazione troppo lunga e volutamente vi confesso provocatoriamente
Fredda era tirocinanti
Permettetemi allora di concluderla con un accento personale e un po'emotivo
Io sono diventato comunista quasi quarant'anni fa
In tutti questi anni sono stato un comunista inquieto
Scomodo a molti e a volte anche a me stesso
Ho combattuto con ostinazione forse eccessiva
Battaglia di minoranza
Controcorrente rispetto al senso comune dei miei stessi compagni
Fino ad essere coprotagonista anche di aspre rotture
Non sono pentito
Per la gran parte di quelle scelte
Ma quando arriverà come sta arrivando il tempo del bilancio conclusivo
Non è di essere che Saro soprattutto contento
Bensì del fatto che malgrado ogni polemica
Dopo ogni rottura
Antiche rassegnarmi al rancore al conflitto
Mi sono sforzato senza rinunciare alla chiarezza
Il riannodare il filo del confronto e di cercare spazi di collaborazione
Questa è la mia storia ripetute e per questo sono veramente grato ai compagni della direzione di avermi permesso di fare e a voi
Riavere con pazienza ascoltato una relazione al cui centro stava proprio il tema della intesa a sinistra
Lasciatemi dunque dire senta entra ma con vera commozione
Piva l'unità dei lavoratori
Viva l'unità della sinistra viva L'Unità e i comunisti che si diffonde
Il bagno ma anche di per sospendere per dieci minuti non di più la seduta
Riprenderemo successivamente con la lettura e l'approvazione del prosieguo dell'ordine dei lavori grazie
Finalmente inizio a questa seconda fase dei lavori di oggi del nostro congresso e comunque ribadisco l'invito a sciogliere i capannelli e a prendere posto l'invito vale per i delegati ma anche per i rappresentanti del nostro dei nostri gruppi dirigenti uscenti per i compagni e le compagne della presidenza grazie
La mai
Mai
Compagni se non vogliamo fare qui l'Alba di domani mattina è il caso che ascoltiate il sollecito e disciplinatamente prendiate posto
è nell'interesse di tutti anche di voi che state al momento ancora in piedi
Diamo intanto conto dei messaggi già annunciati in precedenza e di altre e ne sono nel frattempo giunti il messaggio del Presidente del Senato
Onorevole Giovanni Spadolini
Ve ne leggiamo una sintesi
Dice l'apertura della competizione elettorale mi induce ad interpretare col massimo rigore la linea di garanzia istituzionale il ruolo super partes e hanno caratterizzato l'intero corso del mio mandato di presidente del senato vi prego di credere al mio rammarico per non poter raccogliere in questo particolare momento il vostro gentile invito a presenziare all'inaugurazione del secondo congresso nazionale del partito poi di Rifondazione Comunista
Va dato di delegati il mio saluto cordiale del fervido augurio di pieno successo in una fase particolarmente significativa per la vita politica nazionale all'inizio di una campagna elettorale per rinnovamento del Parlamento
Accogliete inoltre i sentimenti della mia gratitudine del G apprezzamento per tutti i senatori di Rifondazione a cominciare dalla presidente del gruppo parlamentare la collega anzi gli ha salvato che nel corso di questa travagliata legislatura hanno dato il loro concorso i lavori dell'assemblea di Palazzo Madama spesso in posizioni di legittima differenziazione politica e di critica originale
Ma sempre consapevoli della responsabilità che incombe sui legislatori in periodi di impetuosa trasformazioni
Consentitemi di rivolgere ancora una volta con quale commosso un omaggio alla memoria di Lucio Libertini un intrepido combattente politico che onora l'aula di Palazzo Madama con la sua passione civile con la costante intransigente difesa dei diritti
E delle prerogative del Parlamento nella società moderna
Il mio auspicio è che dai nostri lavori possa emergere un contributo significativo al dibattito sulle condizioni del Paese mentre la questione morale si impone come prima grande riforma politica non possiamo sfuggire ai nostri doveri rispetto all'emergenza economica
E in primo luogo occupazionale un'emergenza che impone misure volte a superare una crisi destinata a colpire soprattutto le classi popolari e quindi le stesse possibilità di sviluppo e di giustizia a tutti rinnovo il mio affettuoso cordiale pensiero
Di analogo tenore è il messaggio inviato ci dal presidente della Camera Giorgio Napolitano vi ringrazio vivamente per l'invito a presenziare
Un congresso particolarmente significativo in rapporto alla ricerca la prospettiva di nuove convergenze intese tra le forze di sinistra e progressiste
La vicinanza e la campagna elettorale l'impegno ad assolvere ancora in questo momento a funzioni di garanzia istituzionale inducono a me come l'amico Giovanni Spadolini ad astenerci dal partecipare a congressi di partito
Ho ritenuto di dover svolgere queste funzioni la Presidente della Camera con assoluta imparzialità politica desidero sottolineare come il mio impegno a garantire i diritti delle opposizioni in Parlamento non meno dei diritti dei gruppi collocati su posizioni di maggioranza abbia corrisposto un forte contributo di assiduità e correttezza dei deputati di Rifondazione Comunista
è stato anche grazie a questo contributo del vostro gruppo presieduto da Lucio Magri che si sono potuti conseguire pur nella dialettica perde vivace tra diversi e divergenti orientamenti risultati cospicui fino alla conclusione dell'undicesima legislatura
Il messaggio si conclude con un auspicio ulteriore rivolto ai nostri confronti
Terzo messaggio eh del portavoce quello presentato si dal portavoce dei Verdi dal portavoce nazionale dei Verdi Carlo Ripa di Meana che era presente all'apertura dei nostri lavori
Che dice lo leggiamo velocemente dal governo delle città alla ricostruzione del Paese per la convivenza civile per le opzioni di speranza e della solidarietà
Grazie ai compagni
Questo in mare ed entusiasmante compito che ci aspetta
E a ciò le nostre organizzazioni Ornella propria specificità ed autonomia aggiungono con alle spalle un utile prezioso lavoro comune ci piace qui ricordare la piattaforma della grande manifestazione del venticinque settembre che assunse come prospettiva strategica la connessione ambiente occupazione
è un asse centrale della nuova Italia che vogliamo costruire
Non dimentichiamo tra le altre cose l'impegno comune per i referendum sulla sanità le pensioni la svendita dei beni ambientali la democrazia in fabbrica
è scandaloso che le inique con sé sentenze della Corte costituzionale della Cassazione abbiano annullato le prime tre con loro la volontà di milioni di cittadini e cittadine
Ci aspettano impegni decisivi facciamo in modo che le nostre differenze siano ricchezza e forza per costruire un'Italia nuova in cui per tutti valga la pena vivere
Si aggiunge un po'scritto un con un invito
A partecipare alla prossima assemblea nazionale dei Verdi
Vogliamo comunicare e preghiamo
L'assemblea dei delegati di rivolgere la massima attenzione vogliamo comunicare che nello spedire gli inviti tenete presente le difficoltà organizzative che implica l'organizzazione appunto di un congresso in tempi ristrettissimi come questo nostro nel diramare appunto gli inviti siamo incorsi in alcune omissioni in particolare verso
Le organizzazioni sindacali extra confederali
Siamo provvedendo in questo momento aggiornando appunto l'elenco degli inviti e spedendo appunto a queste forze a queste organizzazioni inviti e cercheremo il più velocemente possibile di riparare a questo errore involontario di omissione
Diamo ora lettura
Però compagni attenzione perché adesso noi dobbiamo discutere l'ordine dei lavori
Di questa nella seconda parte di questa sera e delle sedute dei giorni successivi dobbiamo discutere e approvare quest'ordine dei lavori dobbiamo sottoporre alla vostra attenzione
Sono già in distribuzione i ciclostilati ma vi saranno alcune rettifiche anche qui per errori materiali gli elenchi delle commissioni
Elettorale e politica Statuto e verifica poteri credo però che questa discussione sia sull'ordine dei lavori che sulle commissioni a bisogni della partecipazione
E diciamo di una concentrazione da parte di tutta l'Assemblea
Per quanto riguarda l'ordine dei lavori lo avete
Nella cartellina
Adesso abbiamo la la presentazione l'elezione delle commissioni
E chiusa la seduta la riunione delle Commissioni stesse
Domani ventuno gennaio l'inizio è previsto per dar modo al maggior numero dei conti compagne di compagne di intervenire tassativamente in modo puntuale alle ore nove appunto con l'apertura dell'Assemblea generale e del dibattito
Alle ore tredici avremo una sospensione dei lavori fino alle ore quattordici e trenta
Con la riunione delle commissioni
Alle ore sedici di nuovo assemblea generale e dibattito
Alle ore venti
Chiusura della seduta e alle ore ventuno nuova riunione delle commissioni
Sabato ventidue
E di Roma assemblea persone i delegati
E con comunicazione delle commissioni
Alle ore dieci e assemblea generale e dibattito
Alle ore tredici sospensione dei lavori alle quattordici e trenta riunioni delle commissioni alle ore sedici Assemblea generale e dibattito alle ore diciannove e trenta sospensione dei lavori alle ore ventuno Assemblea per soli delegati domenica ventitré gennaio alle ore nove
Assemblea generale con la coda la fase conclusiva del dibattito alle ore undici
Si prevede la chiusura del dibattito stesso e l'intervento conclusivo del nostro presidente Armando Cossutta
Alle ore dodici e trenta chiusura dei lavori dell'Assemblea generale alle ore quattordici Assemblea per soli delegati con le relazioni conclusive delle commissioni
La votazione dello Statuto
La votazione dei documenti politici alle ore sedici e trenta elezione del Comitato politico nazionale elezione del Collegio nazionale di verifica questo per quanto riguarda in senso stretto l'ordine dei lavori è chiaro che successivamente
Il Comitato politico nazionale eletto dal congresso si riunisce per gli adempimenti statutari quali l'elezione del presidente e del segretario della direzione della segreteria l'ordine dei lavori e quindi quello conosciuto
Ci sono se non ci sono osservazioni se non ci sono contestazioni lo diamo
Lo diamo per approvato
Diamo per approvato l'ordine dei lavori
Ho comunichiamo ai delegati
Che per la prenotazione e le notizie relative alla regolamentazione degli interventi ci si deve rivolgere alla segreteria del congresso
Che è già in funzione ne fanno parte ora
Ma presso la presidenza
Si propone attenzione è un passaggio importante per quanto concerne il dibattito si propone che la durata di ciascun intervento
Sia di quindici minuti
Allora ho chiesto alla Presidenza noi dobbiamo votare la durata dell'intervento
La proposta è che appunto ciascun intervento non duri oltre quindici minuti
Chi è favorevole alzi la delega
Ma
Mentre avremmo bisogno perché non so
Abbassate la delega vediamo un attimo altrimenti nominiamo gli scrutatori
Chi è contrario alzi la delega
Mi sembra che la proposta sia approvata che si astiene
La proposta è approvata allarga maggioranza
Se
Diciamo
Se i delegati
Terminano di prendere posto se i compagni e le compagne che ancora sono fuori magari
Ecco raccolgono l'invito a rientrare in Assemblea e a prendere posto diamo tra pochi minuti l'avvio alla discussione sulle commissioni
Mi confermano dalla Presidenza che sono state distribuite sono
Vi verranno distribuite
Comunque appunto che sono in distribuzione sono stati distribuiti
Gli elenchi della commissione politica della commissione elettorale della commissione Statuto e della Commissione verifica poteri
Data anche
Voglio dire l'entità delle commissioni e appunto la distribuzione delle del fascicolo del ciclostilato
Non credo ci sia bisogno di una lettura nome per nome voglio però comunicare alle compagne e compagni attenzione affinché ne prendano nota
Alcune integrazioni che sono state fatte al testo che gli è stato dato dovuto anche qui come dire al difficoltà oggettive dei lavori
Se gli elenchi possono essere distribuiti anche alla presidenza ecco credo che la discussione sulle commissioni se ne avvantaggerebbe
Per cui prendiamo i compagni responsabili della distribuzione degli elenchi delle commissioni di portargli alla presidenza
Come
Cancelliamo
Ci sono
Il banchiere
Dovranno fare
Perché abbiamo
Dovranno per cortesia un po'di attenzione grazie cambia sei compagnie qui nel corridoio centrale prendono posto
Anche i compagni e le compagne della presidenza
Se i compagni che non fanno parte della presidenza tornano al loro posto
Illustriamo un attimo le Commissioni
Grazie
Allora dicevo
Che chiediamo scusa le compagne e compagni che dovranno sobbarcarsi un lavoro di di incastro a causa dei molteplici errori materiali e delle diciamo
Così anche di qualche
Descrizione
Che ci hanno portato a diciamo ad una versione delle commissioni in taluni punti modificata
Veniamo
Chiedo ai compagni l'attenzione e diciamo anche compagno Crucianelli vieni prendi il tuo posto alla Presidenza
Per quanto riguarda la commissione politica
In cima all'inizio della stessa Commissione
Va inserito il nominativo del compagno Luigi Agostini
Al posto della compagna
Brotto gloria
Della federazione di Venezia credo al numero tredici
Va inserito il nome del compagno
Da rossa Ruggiero
Dopo il nome del compagno Giacomino Rocco
Vanno inseriti i nomi dei compagni
Grillo
Gianni
E del compagno o della compagna Greco perché qui non mi viene data un'ulteriore specificazione
Nessun nome e quindi nel sul sesso Giovanni Greco doloso
Dopo il compagno gogna e ti Pierangelo
Viene inserito il nome
Della compagnia Guazzone credo
Dopo il numero quaranta
Guazzone cosa
Guazzone ma Marika un Marika guazzo ora Marika
Va tolto il nome del compagno Nicola manca
Al numero cinquantuno
Successivamente
Al numero cinquantadue Mancianti Cesare vanno inseriti i nomi dei compagni
Manisco Lucio
Manzi Luciano
Viene cancellato il nome del compagno Napolitano Peppe
Che viene spostato voglio dire ma la commissione elettorale come proposta
Che era il numero sessantaquattro
Vengono inseriti dopo il numero ottantuno Ricci Andrea il compagno ricacci della Federazione diffidenze
E dopo il numero ottantacinque spedisce
Al posto di Stefanini Antonio il compagno Stella
Della federazione di Livorno
E con questo sono terminate le modifiche alla
Proposta originaria quella che avete voi di commissione politica passando alla commissione elettorale
Al posto numero sette viene sostituito il compagno battaglie go con il compagno
Bordo Franco
Bordeaux
Viene sostituivo numero diciassette del compagno chiudere da Luciano con il compagno tarda
Sono della federazione di Venezia
Di Vincenzo scusa
Meeker identificano Venezia avevo scritto bene
Ho mi chiedono scusate tornando alla commissione
Alla commissione politica una rettifica
Legittima doverosa in quanto quello che originariamente era definito come per Lisi Franca al numero trentatré in realtà è un Ferlisi Franco
Quindi per Lisi Franco alla commissione politica e non per l'ISI Franca al numero trentatré tornando alla commissione elettorale abbiamo detto del compagno bordo del compagno Cardazzo rispettivamente al posto del compagno badate il compagno ceretta dopo l'accompagna Graziella Mascia al numero quarantatré va inserito il nome del compagno Melandri Eugenio e dopo il numero quarantanove dove il compagno Muzio Angelo va inserito appunto il compagno Napolitano per
Ho
Per quanto riguarda
La commissione Statuto io pregherei un attimo il compagno Cuffaro del quale non riesco a decifrare la calligrafia
Il dopo una lunga
Tra il nord dopo il numero diciannove Crispiano Stefano
Va il solito dottori Antonio
Domando volle ci si protegge per l'abbiamo
Allora riprendiamo dall'inizio dopo il compagno Albertini Renato va inserito il nome del compagno Gastone Andrian tra il numero cinque il numero sei
Dopo il numero diciannove va inserito il compagno Damato Alessio
Dopo il numero ventiquattro il compagno Fanti Giorgio va inserito il compagno Ferrari Saverio dobbiamo insomma
Gli abbiamo cancellato precedentemente dall'altra Commissione dopo il numero venticinque compagno Forgione Francesco va inserito il compagno Furfaro Tommaso
Per quanto riguarda la commissione verifica poteri c'è soltanto una rettifica sulla
Su come è stato scritto un cognome al numero sei
Quella che originariamente era scritto come la compagna Patrizia Lanzi va rettificato la compagna in realtà si chiama Patrizia Lazzi
A questo punto
Compagne e compagni si apre la discussione appunto
Sulle Commissioni stesse e le delegate ai delegati hanno la facoltà di avanzare proposte
Per cui
Prego
No e compagni non ma non impossibile intervenire dalla platea siete pregati di accomodarvi
Patente semplicemente questa cosa qua
Nella commissione dello statuto al mio porto cioè Adrian persone io propongo la compagna copie allenato basta la mia proposta sostituirmi con la compagnia copia
Propongo di aggiungere la Commissione può dica la compagna Giovanna Capelli e la compagna Maura Cossutta
Ma
Mi chiamo quanto a rammaricarmi chiede di essere sostituita nella commissione politica della compagna Rosalba musi neri sempre della delegazione di Torino
Votano credo che
Ripeto
E io sono stata citata in commissione politica mi chiamo quattro dalla Marina chiede di essere sostituita con polimeri Rosalba sempre della predicazione di farina
Alzano Mosca Daniela della federazione di Varese e propongo di aggiungere all'elenco dei compagni nella commissione politica
Il nome del compagno Roberto Firenze della federazione di Mila no in quanto rappresentante di una posizione che ci caratterizza zia rispetta il sindacato e quindi sul discorso dell'autorganizzazione che rispetto al discorso delle alleanze e dell'unità del partito
Propongo di aggiungere alla commissione politica il compagno Fausto a Monfalcone delegato di niente che non devo spiegare niente
Buone
Magari
Scusate compagni se è possibile le proposte vederle appare qui al padre effettiva alla presidenza il compagno puparo che
Sta raccogliendo le proposte di integrazione di modifica italiani e impossibilitato ad ascoltare contemporaneamente e due coltivatori
Dopodiché lo
Per farlo però ripeto propongono di inserire nella condizione in cui i compagni compagno
Fausto Boffalco
Prende anche la
Approfittiamo approfittano della pausa
Per comunicare che la delegazione della Campania si riunisce alla fine della seduta plenaria in fondo alla sala ripeto la delegazione della Campania si unisce alla fine della seduta nella seduta plenaria in fondo alla sala grazie
Dino Boffo parte dell'Europa momento momento questi
Provocatorio però
Il contatore compagno segreto imponibili perché
Interrogatorio
Ma Maria per favore
Per favore compagni se affluite
Ordinatamente al podio e il compagno palla però si fanno le proposte e uno alla volta e possono essere registrate se ci si accalca e contemporaneamente Fabio e qui al tavolo della Presidenza diventa impossibile assieme diventa
Allora passata a sì a mischiare carne e Campesan non era cinquantasette il compagno Ritossa Manna della federazione di Trapani
Se a mandarci
Senta affonda unica italiana tra continuare nettamente politica i capitali immeritata infatti anche spartani Angela africani ogni Anconitana letale
Appostati
E nella commissione politica propongo il Compasso d'acqua mariti dice Rosario va
Bene recepito inserita
E
C'è una certa
Dall'altra intuizione non c'è a destra
Giorgio
E
No
Carlo
Non sono
In
Carcere
Voglio credevo purtroppo della notizia meno
Allora altri compagni
Io propongo di integrare la proposta della commissione per un saluto con il compagno Massimo Conte della federazione di la Spezia che è un giovane compagnia pegno al movimento degli studenti dove che che è condizione frammentati
No integrazioni guardate compagni andiamo a
Sostituzioni
Cosa
Consegnato al posto insomma sei delegato
Ci sono
Posso posso
Ho detto al momento faro
La parola al compagno Federico
Volevo proporre il compagno maggiolino mattoni presidente della del Collegio di garanzia della federazione di Frosinone della Commissione Statuto
Vorrei anche argomentarla questa proposta nella commissione Statuto compagni se non non si sente di
Dicevo
Propongo di
Propongo di integrare Poli
Massimo
Dice
Cioè i voti pro che sto proponendo il compagno Angelino mattoni manager siano
Angelino mattoni nella Commissione Statuto
Il presidente del Collegio di Garanzia dalla federazione di Frosinone che ha organizzato anche un convegno regionale sui problemi della forma partito e della democrazia nel partito grazie Angelino fatto
Io vorrei richiamare vorrei richiamare l'avrà anche io vi prego Diba ego tenete conto delle dimensioni della commissione come avete la possibilità di fare delle sostituzioni altrimenti ecco le indicazioni diventano indicazione un po'pleonastico
Volevo richiamare l'attenzione del congresso ed è la presidenza perché se ognuno di noi va aggiungere altri nomi risata si esibisce più bravo allora vorrei che la proposta è stata fatta con certi criteri tenendo presente suppongo ed elevare federazione regionale
Perché se ognuno qui Cuffaro viene a fare delle proposte salta tutto criteri che forse la commissione ha fatto si deve proporre l'ingresso istituzione
Giudice sì ma va bene
Glielo sgominate allo compagnia se volete che ci dà una mano d'aiuto amanti USA
Parlo a nome della Federazione di Reggio Calabria io vorrei accogliere
E riempito quattro dai compagni però siccome non mi sento di escludere nessuno vorrei fare soltanto due integrazioni le chiedo scusa perché sono molto molto molto importanti
Voi sapete siamo alla della provincia di Reggio Calabria e stiamo attraversando un momento molto delicato con la lotta contro la centrale a carbone la mafia e saprete saputo cos'è successo l'altro giorno
E propongo due integrazioni una per la Commissione Statuto il compagno Pino Giano segretario zona della piana di Gioia Tauro dopo che l'altra Leo Teletu hanno nella commissione politica
Consente all'individuo Johnny compagni allora Pino Giano statuto otto allettando Leo politica
Poi della della politica
Ecco autorità
Leo grazie
Io propongo una costituzione in commissione politica del compagno Daniele Francesco accompagna Mancini
Così inizia
E compagni Daniele Francesco ventisei
Visione politica con la compagna Mancini e se possibile passaggio del compagno Daniele in commissione verifica
Non c'è
Sì
Va
No forze serbe per favore
La parola compagni dall'idioma allora sono Lidia Mangani della federazione di Ancona e propongo integrazione Aime nella commissione politica dalla compagna Rossana Montecchia anni sempre dalla federazione di Ancona
Ma
Professori soffrire
Minore di propongo cioè un compagno così bravo
Propongo di sostituire nella commissione politica Procaccini Cesare con il compagno e latini Andrea
Per per quale ragione
Va bene allora situazione
Con con
Avanti allora pur conscio delle dimensioni delle commissioni
Io vorrei proporre per la Commissione politiche all'integrazione del compagno Tiziano Bagarolo
Della federazione di Mila no e nella commissione Statuto il compagno Francesco Ricci della federazione di Cremona
Di cosa
Come Commissione
Dovresti inserire niente da fare
Guardando fuori
Molto ma va bene
No per favore o andate al microfono compagni e Nemi ridere cose al microfono Marco
Ma come faccio spunzoni di ascoltare perché è anche una questione di di e
Allora
Credo che sia difficile potere proporre delle sostituzioni e non delle integrazioni e basta quando noi non sappiamo e quali sono stati i criteri che hanno ispirato la formazione di queste Commissioni per cui e è è molto facile fare dell'integrazioni ma molto difficile chiedere di sostituire comunque mi sembra che nella Commissione politica manchino i rappresentanti di una componente giovanile e studentesca e e allora io proporrei di integrare con Maurizio pro temi della federazione di Firenze e non so se se si deve togliere qualcuno eh Peppe Napolitano è nella commissione Politiche nella Commissione elettorale l'odore del gelato dalla dall'allora non aveva cancellato il suo da comizio Grottini
E per quanto
Per quanto riguarda la Commissione elettorale
Signora proposte che avete appena diciassette ventitré sociale dove dopo è stato cancellate messo l'altro compagna dell'appellativo definisce io propongo che resta ceretta Luciano sulle ma il compagno a rinunciato lui stesso hanno chiesto di allora io faccio una proposta per quanto riguarda la federazione di vicenza prosegue Danieli rinunciano al posto vincerebbe annuncia nel no di un'altra federazione
Sì
Sì anch'io faccio una proposta di integrazione con il giovane siamo studente hanno vinto da sono allo studio
Io
Allora hanno un vita sessuale assunzione
Annulli la sua assunzione tra la lascia orgogliosi Anubi Lussurgiu dove alle a scusa alla integrazione nella politica missione politica
Lo sbarco detto questo sul
La vostra
Sì Beppe
Io propongo compagno Enzo Galliano della commissione università e poi propongo il compagno Mauro Gemma della commissione elettorale
Compagno
Dai porta agli anziani
E compagno Mauro Guerra sarebbe sarebbe utile che il compagno Napolitano che coordinatore regionale che è stato anche interpellato per la formazione delle commissioni c'era
A benzina e un po'di e
Di pietà per noi perché tutte queste aggiunte diventano una cosa improponibile la Compagnoni fuori io concorda con quanto ha detto la compagna nella seduta sia sulla mancanza dei criteri che s'
La mancanza di una rappresentanza giovanile nelle Commissioni per cui l'unico criterio obiettivo però è la mia sostituzione chiedo di essere sostituita dalla commissione politica dal compagno Massimiliano superati
Della federazione Apicella ma è stato un protagonista delle lotte studentesche
Sì
Massimiliano Mauro Carosi
E nell'ultimo
La compagna e ma Barbara
Lo smog Congo nella commissione Statuto certi io delegate di Pizza però il contributo che ha fatto riflessione delle donne sulla rappresentanza sulla democrazia e sulle forme della politica
Ricordo che l'accompagna IDV anche nell'altro congresso ha dato un importante contributo nella commissione Statuto
Compagnia Barbarossa scusa può ripetere si
Da aggiungere
Se le compagnie l'ultimo intervento rimasti senza
Come proprio ripropongo il compagno Nicola Surico di Imperia nella commissione politica che accompagna TAR tra i primi fondatori del partito una lunghissima esperienza politica ritengo che abbia ancora qualcosa da dire cosa
Di qua
No scusate compagni avevamo avevamo chiuso gli interventi solo così l'intervento va be comunque
Contrari
Io lo prendo in compagnia della mia mediazione del Veneto di fermarsi infinita d'Assemblea fermarsi cinque minuti per mettersi d'accordo su interventi
Mentre si fa il punto
Sul integrazioni sulle proposte
Venute dalle dai delegati rispetto alle commissioni alcuni annunci
Le delegazioni della Liguria si riuniscono nel settore stampa alla fine della seduta di oggi
Si comunica alle delegate ai delegati che presso il tavolo dei luoghi di donne si raccolgono firme per l'adozione di detenute palestinesi
La delegazione delle Marche a fine seduta si riunisce qui dove adesso la presidenza grazie
Allora compagni
Da una rapida consultazione qua della presidenza
Si accettano le sostituzioni vivibile del compagno
Si accettano le sostituzioni per compagno
Procaccini Cesare
Fuori compagno Latini Andrea e compagno stesso Procaccini che ci ha chiesto
Della compagna del compagno Daniele con la compagna Mancini
Della compagna Molin ieri
Che sostituisce la compagna American pazzo ora
E dato il carattere straordinario
E ringraziamo anche la Compagnoni Boni
Straordinario della indicazione che ha dato il compagno Massimiliano superati che sostituirà è un compagno studente del movimento studentesco protagonista delle lotte
Che sostituirà la compagna Oliboni
Queste sono diciamo le sostituzioni che la commissione accetta non ci sono come vedete la possibilità di accogliere delle proposte in più e il compagno Tozzi è pregato di mettere ai voti le commissioni una ha una compagna bene
Con le variazioni evidentemente che tu avevi indicato alloggia con la commissione politica
Con le variazioni appena annunciate
Le dal compagno Cuffaro metto ai voti la commissione politica come si chiama favorevole alzi la delega
Perché
Dopo bene abbassiamo le mani facciamo la controprova chi è contrario
La vede la Commissione l'esito mi sembra evidente comunque per regolarità chi si astiene
La commissione ha approvato a larga maggioranza
Mettiamo quindi ai voti sempre appunto con nella veste aggiornata alla commissione elettorale chi vota a favore
Anche qui mi sembra che non sia necessario passare alle ultime parole lievi la verifica tra le contrario messi
Bene ci si astiene
Approvata a larga maggioranza commissione Statuto ma chi vota a favore
Abbassate le mani
Chi vota contro no
Chi si astiene
Approvata commissione verifica potevi specie chi è a favore
Passate le tele che chi è contrario
Chi si astiene
Anche questa Commissione e approvata
Allora sospendiamo i lavori le commissioni sono convocate nelle varie sale
Sospendiamo
Sospendiamo i lavori sono sono le otto io direi che per le nove per le ventuno sono convocate le commissioni
E appunto i lavori invece in Assemblea riprenderanno nelle sale non meno
Si si riuniscono nelle sale già indicate già fissate occorre al e hanno inferiore opera sei al nominalismo non sarà al piano superiore
E mi raccomando la puntualità per l'inizio dei lavori la faccia della riunione dell'Assemblea di domattina dell'Assemblea generale alle ore nove per poter cominciare puntualmente il dibattito quindi lo ricordo le commissioni si riuniscono nelle sale al piano sovrastante alle ventuno domattina alle nove
Si riaprono i lavori
La delegazione piemontese contro sulla destra qui del palco subito
Ne e