Giorno del Ricordo in memoria di tutte le vittime delle foibe

Fanno ingresso nell'aula di Palazzo Madama il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico
Intanto
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Buongiorno
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Questo meraviglioso coro dell'Istituto Virgilio di Roma dolce avvenuto a tutti voi qui nell'aula del Senato che ospita ancora una volta la cerimonia commemorativa del giorno della Ricordo istituita con la legge numero novantadue del trenta marzo della due mila e quattro una giornata che è stata istituita dalla Repubblica che intende conservare rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe dell'esodo Giugliano fiumano e dalmata
Nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale dunque un caloroso saluto a tutti voi in particolare agli esuli qui presenti e ai familiari delle vittime
Iniziamo subito questa celebrazione dando la parola al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati prego presidente
Buon pomeriggio
Presidente Ficco
Presidente Conte
Signori ministeri
Cari parlamentari
Autorità
Signore e signori
Care ragazze cari ragazzi
E con emozione
E con un forte senso di responsabilità che inauguro questa celebrazione del Giorno del ricordo una solennità
Dedicata alla commemorazione di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo Giuliano Dalmata
Il Novecento è stato purtroppo il secolo delle atrocità delle guerre dell'odio razziale degli stermini di massa
Gli uomini si sono macchiati di violenze che mai avrebbero potuto essere immaginate accecati dalle diversità dalle ideologie
Dalle differenti appartenenze etniche sociali culturali o nazionali
In questo scenario il dramma delle foibe assume i contorni di un genocidio di ferocia inaudita di feroce inaccettabile ingiustificabile
Dopo le prime esecuzioni risalente ai giorni immediatamente successivi all'otto settembre del mille novecentoquarantatré si susseguirono gli eccidi le deportazioni i soprusi
Episodi che proseguirono anche dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale
Potendo quindi essere considerate le più grandi stragi di italiani compiuti in tempo di pace
La storiografia ormai concorde nel giudicare tali fatti parte integrante di una strategia pianificata chi aveva come elemento principale l'eliminazione degli italiani
Molteplici le erano le cause appropriarsi dei loro beni impedirgli di svolgere un'azione politica contro l'insediamento della dittatura comunista di matrice Titina
Bonavera i testimoni invita su quanto stava accadendo
è in questo clima che gli italiani di isteria
Vidal ma sia il fiume furono costretti a fuggire in centinaia di migliaia abbandonando le loro case e ammassando sui carri trainati da cavalli le poche masserizie che potevano portare con sé la paura degli apparati Ugo slavi l'ostilità di alcune parti delle popolazioni residenti la mancanza di adeguata attenzione da parte delle autorità italiane degli organismi internazionali
Che avrebbero dovuto vigilare sulle intese raggiunte fecero proseguire tale esodo fino a tutti gli anni Cinquanta
Il censimento effettuato dalla Jugoslavia nel mille novecento settantuno
Parla di diciassette mila italiani residenti in listelli e nel Quarnaro contro gli oltre quattrocentotrenta mila abitanti registrati il solo tre decenni prima
Moltissimi furono gli esuli che dovettero emigrare
Dall'altra parte del mondo alla ricerca di una nuova patria sudamericana strali a Canada Stati Uniti
Nel nostro Paese la maggior parte degli esuli furono accolti al nord altri scegliessero di vivere nelle grandi città o in comunità costruite appositamente per loro
L'accoglienza di questi profughi in un'Italia ancora dominata dall'ideologia non fu sempre positiva
Non mancarono gli episodi drammatici
Tra questi vorrei ricordare oggi il così detto treno della vergogna
Un convoglio ferroviario che nel mille novecentoquarantasette trasportava gli esuli che da Pola avevano raggiunto Ancona
Alla stazione centrale di Bologna
Dove la Pontificia opera di assistenza e la Croce Rossa avevamo predisposto piatti caldi per bambini ed anziani
I passeggeri furono insultati furono aggrediti dai militanti comunisti ed ai ferrovieri sindacalizzati che non volevano far mangiare i fascisti a bordo
I profughi in realtà erano semplici operai erano semplici contadini che non avevano nulla a che vedere con il precedente regime
Eppure
La furia cieca dei contestatori li portò a rovesciare il lungo i binari il latte caldo che le associazioni umanitarie avevano preparato per rifocillati i tanti bambini presenti
Bambini che non mangiavano da giorni e che stipati al gelo rischiavano la disidratazione e speravamo forse solo di trovare un po'di solidarietà
A lasciare l'Istria e la Dalmazia non erano stati gli italiani di un particolare colore politico ma un'intera popolazione spaventata da tanta violenza e dagli omicidi quotidiani o all'odio politico ideologico subentrò ben presto la pulizia etnica
E alla pulizia etnica seguiti una oggi incomprensibile contrapposizione ideologica
Per decenni il peso della memoria Riccardi infatti quasi esclusivamente sugli esuli le loro famiglie Lello le loro benemerite associazioni ci fu ritengo doveroso sottolineare un silenzio assordante da troppe parti
Istituzioni società civile intellettuali organi di informazione
Per troppi anni c'è stato una sorta di guerra civile culturale combattuta per le stesse ragioni ideologiche che oggi fortunatamente si riscontrano in pochi ed isolati casi una guerra
Che con la scusa di tener testa ad una non meglio i dipinti ficcata propaganda reazionaria diede vita ad un negazionismo antistorico antitaliano e anti umano
Sulle vicende del confine orientale
Calde un vero e proprio oblio che solo in anni recenti anche grazie al coraggio grazie alla lungimiranza dei presidenti della Repubblica succedutisi
è stato spazzato via dalla verità è stato spazzato via dalla storia è stato spazzato via dalla memoria
Ed è proprio sulla memoria delle tragedie dello scorso secolo che si basano e trovano forte di legittimazione le nostre istituzioni repubblicane
A partire da quest'aula così come dalla Camera dei deputati
Vero baluardo democratico rispetto al rischio che l'odio e le discriminazioni razziali possano tornare
E allora
Ricordare le foibe
Ricordare le decine di migliaia di vittime ricordare leso dove la tragedia di centinaia di migliaia di italiani cacciati dalle loro terre
Rappresenta un insegnamento fondamentale da trasmettere alle future generazioni
Sono quindi letta che anche grazie all'iniziativa di oggi contante scuole presenti si possono contribuire a fornire agli studenti l'opportunità di approfondire una pagina di storia ancora poco conosciuta
Anche perché per anni è stata assente dei testi scolastici
Ricordare è un imperativo morale ricordare sempre ricordare tutto
E solo dalla conoscenza storica che può nascere irrobustirsi il dialogo tra i popoli europei quel dialogo che negli ultimi anni ha sancito importanti i momenti di condivisione e di reciproca amicizia
Con le autorità croate slovene
So che le premiazioni che tra poco coinvolgeranno le scuole arrivate da tutta l'Italia grazie ad un meritorio Progetto del ministero dell'Istruzione
Riguarderanno anche personaggi illustri del mondo Giuliano Dalmata in ambito artistico culturale sportivo
Sono quindi certa che avremo la possibilità di ascoltare conoscere meglio
Tanti nomi che hanno dato lustro all'intera nazione portatori di quella voglia di Italia che li ha sempre caratterizzati e che gli ha sempre resi un po'speciali
Vi ringrazio
Casellati una tragedia nella quale per decenni non si è parlato avete sentito fra poco conosceremo i giovanissimi che si sono proprio impegnati in prima persona per ricordare attraverso il loro lavoro a scuola ora è il momento di dare la parola al presidente della Camera dei Deputati Roberto Piccolo
Buon pomeriggio
A tutte a buon pomeriggio a tutti saluto il presidente del Senato il Presidente del Consiglio d'autorità e tutti i presenti
Saluto i ragazzi e gli insegnanti che hanno partecipato anche quest'anno al concorso bandito dal ministero dell'Istruzione e che saranno premiati oggi
Ricordo infine un saluto particolare al presidente ballerine rappresentanti tutte le associazioni degli esuli istriani mani e dalmati che ringrazio per il loro impegno costante infaticabile a perseguire l'obiettivo che alla base della ricorrenza odierna
La legge che ha istituito questa giornata ha inteso conservare rinnovare la memoria il tutte le vittime delle foibe
Dell'esito delle loro terre degli istriani più mani Dalmati nel secondo dopoguerra e della vicenda del confine orientale
Oggi riaffermiamo con forza che quelle pagine drammatiche di storie appartengono a tutti italiani e sono pertanto parte integrante della coscienza civile dell'intera comunità nazionale
Celebrando il giorno del ricordo non diamo tuttavia sull'attuazione alla legge ma compiamo un atto fondamentale di giustizia e di verità
Per lunghi decenni è calato il silenzio sulle migliaia di italiani uccisi dalle autorità comuniste jugoslave e sul fatto che le vittime non erano soltanto i membri dell'apparato repressivo nazifascista ed elementi collaborazionisti
Ma anche membri delle forze dell'ordine italiane partigiani che non accettavano l'egemonia Lugo Slavia e soprattutto semplici cittadini inermi erano persone allo stesso modo è stata dimenticata la triste sorte di migliaia di persone costrette a fuggire alle loro case dalla terra in cui erano nate e vissute private della loro dignità e dei loro diritti umani fondamentali
Un silenzio che ha avvolto spesso pure le persecuzioni degli italiani rimasti condotte dalle autorità jugoslave anche dopo la fine della guerra fino agli anni cinquanta
Queste vicende sono stato in sostanza confinate ingiustamente nella memoria privata degli esuli e dei loro discendenti
Ciò compromessi riconoscimento delle responsabilità storiche le ha contribuito a rendere il più profonde le ferite lasciate da quei terribili eventi ancora più difficili da riconciliazione
Le situazioni e tutti i cittadini hanno dunque il compito di continuare a tenere vivo il ricordo di quanto avvenuto al confine orientale nel nostro Paese e di promuovere la ricostruzione e la divulgazione storica in particolare tra le nuove generazioni
E di rigettare senza alcun tipo di esitazione le tesi negazioniste o giustifica attore purtroppo ancora presenti oggi
La deprecabile politica di italianizzazione forzata delle popolazioni slava e condotte dal fascismo la dura repressione gli atti criminali compiute dalle forze Nardi ciste nella Jugoslavia non possono essere in alcun modo considerate quale giustificazione le atrocità commesse contro italiani inerti lo dico con le fu con la forza e l'autorevolezza che ci dà oggi la nostra Costituzione che si fonda proprio sulla Resistenza su valori antifascisti
Il giorno del ricordo e comunque un monito sulle degenerazioni le atrocità crimini contro l'umanità alle quali possono condurre i conflitti gli estremismi ideologici e nazionalistici i totalitarismi l'odio etnico e di classe
Un monito quanto mai importante ed attuale a fronte del riemergere dell'intolleranza dell'odio anche di matrice etnica e di nazionalismi aggressivi e pericolosi
In questa chiave è necessario ribadire il nostro impegno per il dialogo la cooperazione e la solidarietà tra i Paesi e ripudio dei conflitti di tipo ismi nazionali
Nell'istituire la giornata del ricordo il Parlamento scelse la data del dieci febbraio giorni in cui nel mille novecentoquarantasette fu firmato a Parigi il trattato di pace tra l'Italia e le forze alleate che lascia irrisolte molte questioni relative al confine orientale
Oggi quel metodo quella logica sono stati superati grazie al processo di integrazione europea l'Italia e i Paesi dell'ex Jugoslavia con cui condividiamo il confine orientale Slovenia e Croazia sono tutti membri dell'unione
Sono parte di un percorso che l'ha garantito il più lungo periodo di pace nella storia del nostro continente hanno valori e principi comuni incentrate sul rispetto dei diritti umani dello stato di diritto sulla protezione delle minoranze sulla pace e sul ripudio della guerra
E non a caso le terre lungo il confine orientale teatro nelle vicende che oggi ricordiamo sono oggi un luogo di dialogo di interazione non solo economica ma anche e soprattutto culturale
E questo dunque il modo migliore per lenire le ferite del passato e per prevenire che si ripetono gli errori delle foibe ed è questo l'esempio che ci hanno fornito in questi anni le associazioni degli esuli istriani più umani e dalmati
A voi che vi siete impegnati con tenacia nella ricerca della verità e nella conservazione la memoria in coerenza con i valori della democrazia della pace e del dialogo ma oggi tutta la nostra gratitudine vi ringrazio
Ed è arrivato proprio il momento di dare la parola alla Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati che riunisce sin dal mille novecentottantanove una serie di realtà associative nate in seno alla diaspora
Giuliano dalmata e dunque la parola al presidente Antonio Ballarin
Signor presidente del Senato signor Presidente della Camera signor Presidente del Consiglio e i rappresentanti del governo autorità signore e signori il giorno del ricordo e una solennità civile istituita dallo Stato italiano con la legge novantadue del due mila e quattro approvato alla Camera con cinquecentodue voti favorevoli e quindici contrari l'allora presidente della Camera onorevole Casini alzatosi in piedi così Esch concluse
Onorevoli colleghi la proposta di legge testé approvata è un atto di riconciliazione nazionale di verità e di giustizia una testimonianza di amore verso tanti italiani per troppo tempo dimenticati
Il giorno del ricordo e mi Sutor dal mondo dell'esodo Giuliano Dalmata come un risarcimento morale per le violenze fisiche e psicologiche per i silenzi per le discriminazioni causate da una diversità per i colpevoli infiniti ritardi nel vedere onorati sacrosanti diritti di un intero popolo che ha patito per una delle più terribili tragedie dall'Unità d'Italia
Ovviamente non basta l'emanazione di una legge per sanare quanto a molti di noi che resterà umanamente insanabile
La legge va attuata e le associazioni degli esuli Giuliano dalmati
Quando pervicacemente testimoniato e trasferito a conoscenza con attività intraprese su tutto il territorio nazionale ed anche fuori dei confini italiani lì dove è presente una nostra comunità
Dalla data di entrata in vigore la della legge novantadue del due mila e quattro in particolar modo negli ultimi anni sono stati conseguiti importanti risultati nella rottura di lussi reso insopportabile in merito alla nostra vicenda umana
Ma resta ancora molto da fare e per questo chiediamo incessantemente alle istituzioni
E dal mondo della politica
Di sostenerci nel nostro cammino affinché finalmente lo Stato italiano non appaia più come debitore verso gli esuli Giuliano dalmati ma possono rare una volta per tutti i suoi doveri
A tale proposito l'istituzione nel due mila e nove di un tavolo di coordinamento tra governo ed associazioni degli esuli fiumani istriani e dalmati presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha rappresentato un punto di riferimento
Per la discussione dei tanti punti aperti i quali tuttavia ancora oggi richiedono un impegno da parte dello Stato per la loro risoluzione
In particolare lo richiede la definizione del giusto ed equo indennizzo per i beni abbandonati dagli esuli nelle loro terre inutilizzati dall'Italia per pagare il proprio debito di guerra verso la Jugoslavia come lo richiede la definizione del Trattato di Osimo e l'utilizzo dei fondi dovuti all'Italia da Slovenia Croazia a favore del mondo delle su don Giulio non armata
Lo richiede il gonfalone della città di Zara che attende la consegna della Medaglia d'Oro al Valor militare assegnata dal presidente Carlo Azeglio Ciampi
E lo richiede l'attuazione della legge cinquantaquattro del mille novecentottantanove la quale essendo troppo spesso violata fa risultare i nostri esuli che hanno pagato per restare italiani come stranieri in patria
I temi aperti che devono essere necessariamente risolto il livello politico come si vede in questo accenno sono tanti e complessi come lo è ad esempio la reiterata richiesta di modifica della legge centosettantotto del mille novecentocinquantuno che disciplina il conferimento delle onorificenze al merito della Repubblica italiana
Senza la quale non è possibile la revoca del cavalierato conferita al maresciallo Tito causa stessa della celebrazione della presente solennità
Gli esuli Giuliano Dalmati non hanno mai protestato in maniera violenta retaggio di una civiltà implicitamente iscritta e volta alla costruzione del bene e dalla operosità
Ed è proprio in quest'ottica che gli esuli da anni senza sostegno alcuno hanno intrapreso un proficuo dialogo con le comunità italiani che oggi vivono in Istria e Dalmazia
All'insegna di un ritorno tutt'altro che revanscista ma carico di amore e prospettiva
Proprio per questo impegno sarebbe quanto mai auspicabile celebrare in maniera adeguata nel due mila e venti ad in cui la capitale della cultura europea è proprio fiume
La comunità italiana che prima della seconda guerra mondiale così tua più del settanta per cento in quella città
Chiediamo alle istituzioni di poter valorizzare tanti sforzi compiuti dalle nostre associazioni per abbattere barriere ideologiche anacronistiche
Attendendo un giusto riconoscimento internazionale per un'opera di ricucitura del sottile filo Dorothy ci lega alla nostra terra
E in dubbio che l'attuazione della legge settantadue del due mila e uno istituto a Previti interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli dall'Istria da Fiume e dalla Dalmazia
Se è stato motorini sostituibile per le tante attività svolte e certe e ci attendiamo anche su questo punto un'adeguata sensibilità della politica
Come ho già detto molte volte affinché questo giorno sia propizio e non sterile amarcord
E necessario generare un'etica positiva nella nostra società derivante da tutte le iniziative pazientemente sistematicamente condotte nella nostra laboriosa quotidianità
Ed è proprio in questo percorso che ringraziamo il Senato della Repubblica la Camera dei deputati la Presidenza del Consiglio dei ministri per la vicinanza dimostrata in questi anni in maniera fattiva e propositiva grazie
Grazie al presidente Ballarin è ora la parola al professor Davide Rossi professore associato dell'università degli studi di Trieste che ci permetterà di compiere un excursus storico ci riporterà a quegli anni a quella pagina drammatica della storia italiana
Senta il Senato presente alla Camera dei deputati onorevoli senatori e deputati e rappresentanti del governo autorità civili e militari
Gentile signori signori ma soprattutto amici dell'Istria di Fiume e della Dalmazia
Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto tranne la vostra personale cortesia e contro di me
Così l'allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi intervenne in un caldo agosto del quarantasei alla conferenza di pace di Parigi
Dove le potenze mondiali erano riunite per definire le questioni pendenti a seguito dei tragici eventi bellici del secondo conflitto mondiale
I lavori della Conferenza proseguirono poi infilato turni inoltrate partorirà nel trattato multilaterali di pace del dieci febbraio quarantasette data che è stata scelta nel due mila quattro per celebrare il Giorno del Ricordo che oggi qui solennemente commemoriamo in quanto proprio a seguito di quel diktat d'Italia dovrà subire il soluzioni imposte
Quale potenza uscita sconfitta con cui si perdeva la sovranità dei territori coloniali
Di alcuni piccoli comuni del confine occidentale ma soprattutto dell'Istria di fiume del Carso triestino e goriziano la provincia di Zara attribuita all'Italia del Trattato di Rapallo del venti per l'indiscussa italianità di quasi tutta la popolazione
Oltre la previsione della creazione del Territorio libero di Trieste sotto l'egida dalla Costituente Organizzazione delle Nazioni Unite
Nel momento in cui però la diplomazia italiana cercava di guadagnarsi i favori di Francia Gran Bretagna e Stati Uniti d'America
Contemporaneamente esponenti del Partito comunista paradossalmente anch'esso forza di maggioranza a sostegno del secondo governo De Gasperi attua una politica estera totalmente divergente rispondente alloggi che geopolitiche affatto diverso
Basti leggere l'articolo apparso su L'Unità del dieci novembre di quello stesso anno dato che combaciava parlato con lo svolgimento di Licata elezioni amministrative
Proprio a firma del segretario Palmiro Togliatti praticamente intitolato la politica dei calci nel sedere in cui si prendeva pesantemente le distanze dall'operato della diplomazia ufficiale italiana
Chi faceva seguito al folle baratto territoriale che era emerso durante l'intervista dello stesso Togliatti al maresciallo Tito pubblicato esattamente tre giorni prima
Un trattato di pace che ci ha trasformati in un amaro calice e che non a caso neppure capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola predisposta ratificare
Consapevole che si sarebbe aggiunto sconforto per un ulteriore salatissimo conto da pagare in un Paese ancora diviso e ridotto il in macerie
Il confine orientale si apprestava quindi ad affrontare una sorta di duplice morsa
Da una parte l'ostilità che necessariamente deve pativa una nazione uscita perdente da una guerra che non può partecipare discussioni internazionali di presenza solamente in quanto invitata non come interlocutrice necessario
Dall'altra un governo di larghe intese aquitani rappresenta una forza partitica di colline strategiche sovente erano antitetiche agli interessi nazionali in un'ottica internazionalistica con una riguarda tutto proteso verso l'Unione Sovietica
Stretto in questo guscio italiani d'Istria Fiume Dalmazia patirono sulla propria pelle decisione costruite sotto né sopra le loro teste in un clima che anticipava quello che sarà il contesto della cosiddetta guerra fredda
Però in quell'estate del quarantasei ad oltre un anno dalla liberazione due mesi dal referendum che aveva visto uscire sconfitta la monarchia
Su una ridente spiaggia di Pola per la precisione a per Garolla scoppia un ordigno che causa un numero di morti e feriti tale da offrire a quella strage lo schiera di pochissimo primato di essere la più cruenta mai avvenuta in repubblichini periodo repubblicano
Dimenticata dalla storiografia sopraffatta del terrorismo degli anni settanta questa tragedia rimase confinata nella sua memoria locale lasciando però segni indelebili se solamente si pensa che la stessa scuola letteralmente si svuotano dei propri cittadini
Ormai consapevole di non poter più rimanere nelle terre in cui erano cresciuti oltre trecentocinquanta mila persone furono costrette ad abbandonare le case
Proprio per rimanere italiani optando mai parola fu così stonata per mantenere la propria identità
Italiani dei militi fascisti semplicemente perché lasciavano luogo in questo Cialis Morreale trasformava in pubblico ciò che era privato dissacrante chiese costringeva parlare lingue diverse senza valutare le effettive motivazioni di questa pulizia etnica
Carmine che è giusto ricordarlo è stato sdoganato il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano non fondamentale discorso del due mila otto e acutamente ripreso dal presidente Mattarella lo scorso anno e anche ieri
E di questo esodo che riguardava indistintamente maschi che femmine giovani e adulti borghesi operai genitori uffici prova ne fu anche quanto accade canterini monfalconese quasi due mila cinquecento operai che con le loro famiglie tra il mille novecentoquarantasei mille novecentoquarantotto intrapresero un percorso opposto spingendoci per motivi ideali verso la Jugoslavia convinti di poter partecipare ad una nuova tappa dell'edificazione rivoluzionarie di un'unica grande parte socialista
Schiacciati dalla rottura tra Tito e Stalin la quasi totalità fu imprigionato costretta ad uno di lavori oltre che subirà una vera e propria damnatio memoriae
Il confine orientale calpestato da quel combinato disposto tipico del ventesimo secolo tra caratterizzato dal nazionalismo ideologia ha dovuto così pagare il prezzo maggiore del carattere punitivo comminato all'Italia
L'aver patito le violenze delle foibe delle deportazioni dall'ottobre del quarantatré nel maggio del quarantacinque non a caso in concomitanza con due momenti fondamentali qualità data dell'armistizio dell'otto settembre quarantatré e quella della liberazione del venticinque aprile del quarantacinque a dimostrazione dello iato tra la storia della penisola è quella che stava vivendo l'alto Adriatico
E quindi l'esilio infine la beffa dei beni nazionalizzati il cui valore fu utilizzato dallo Stato italiano per pagare il debito di guerra con Belgrado con la promessa di un equo indennizzo la cui tesa dura tuttora lasciando piaghe non ancora rimarginate
Neppure alla richiesta di indire sulla scia della fine del primo conflitto mondiale di quattordici punti di Wilson un plebiscito con cui poter dimostrare l'italianità di quelle terre venne ascoltato
Nel malcelato timore di dover ugualmente provvedere in altre zone di confine ancora in fase di definizione sono queste pagine amare di storia patria che si sono trasformati in ferite aperte che paradossalmente sembrava meglio dimenticare piuttosto che ricorda
Chiudere in quel cassetto per non disturbare un Paese che doveva pensare alla ricostruzione che doveva ritrovare speranza dietro i diventavano quindi la prova provata di una guerra perduta l'emblema di una sconfitta che non si poteva raccontare
Abbandonati in centodieci campi profughi hanno vissuto con dignità e fierezza esperienze al limite dell'umano basti oggi recarsi al centro di raccolta con troppo di parte diciamo vicino a Trieste
Due venivano ospitati Baracchi prive di riscaldamento acqua corrente isolate con lastre di amianto prima di essere distribuiti quasi fossero oggetti nel resto della penisola i luoghi dove non regnava l'accoglienza ma il disagio e la fatica
Il campo di Fo il campo di Fossoli a Carpi ad esempio è noto per essere citato da Primo levi nelle prime pagine del succedesse questo è un uomo quale centro di smistamento e transito degli ebrei da parte dei nazisti
Non si ricorda mai però che le stesse baracche sì proprio le stesse dagli anni Cinquanta diventarono la causa di molti profughi istriani che vi fondarono il villaggio San Marco in cui nacquero e vissero famiglia addirittura fino agli anni Sessanta
Senta
Il filo conduttore di questo mio intervento pare quindi essere contraddistinto dalla marginalità di questi racconti quasi fossero storie di periferia è un accessorio della storiografia nazionale esperienze da dimenticare o comunque dimenticabili nel tempo strattonati etichettate dalla politica
Si è dovuto attendere la caduta del muro di Berlino e la sapienza di uno studioso di matrice marxista come Claudio Pavone per poter aprire un dibattito scientifico sull'argomento
Niente dispiegamento delle USL adeguare balcaniche degli anni novanta di uniche vissuti in Europa degli ultimi settant'anni hanno confermato in contesti chiaramente differenti quanto già in precedenza vissuto dagli italiani d'Istria Fiume Dalmazia
Il giorno del ricordo oggi compie sedici anni e non è stato cinicamente e non è stato unicamente una conquista un punto di arrivo ma rappresenta ancor più un momento di svolta una partenza verso una nuova fase con molti elementi ancora da tratteggiare
Io ricordo non è un termine facile da gestire si intreccia con il mondo delle mozioni rimanda ad un confronto con il passato che non è solamente fatto di conoscenza ma diventa anche l'incontro e confronto in qualche modo di attualizzazione
Personalmente parlare di questi argomenti significa dare voce vivo ricordo la mia famiglia i milioni che con quelle terre dovettero abbandonare per aver salva l'esistenza e che mi hanno insegnato a crescere
Nel rispetto delle proprie tradizioni della propria lingua dei costumi che sono costituiti soprattutto dei luoghi dei profumi dei colori di tale che non hanno più potuto vedere che io decenni dopo o di visto per loro in contesti totalmente differenti
Appartengo alla cosiddetta terza generazione sono nato nell'anno del Trattato di Osimo quando vuole malamente ci chiedeva la questione del confine orientale
Per le generazioni che verranno il ricordo di questi drammi non può che essere un mero racconto è un racconto rarefatto che segna profondamente il nostro presente che appartiene in modo significativamente diverso da coloro che l'hanno vissuto in prima persona
Mi ricordo diventa un secondo un'eternità si somma indefettibile mente con le nostre personali esperienze con il modo con cui gli avvenimenti vengono raccontati con il momento il personale è stato dato tanti hanno faticato a narrare gli anni dell'esodo preferendo non dire nuovi amici e colleghi la loro provenienza perché tanto non avrebbero capito
Altri invece sembra un fiume in piena avevano quasi bisogno di rendere partecipe il prossimo di rivivere ancora una volta quegli attimi in quegli anni quasi cristallizzato
Paradossalmente ora il rischio è quello di rimanere schiacciati da una strumentalizzazione rivelatrice che vuole sostituire alle facce da Seat di coloro che sentivano nella provenienza delle terre di Istria Dalmazia l'assimilazione di ciò che era accaduto
Riducendo il tutto alla parola fogli no o peggio ancora l'identificazione di un orientamento politico
Dietro tutto questo c'è un mondo multiforme di sofferenza una politicità di fatti e misfatti una realtà ricca dell'esperienza di ciascuno che non deve essere minimizzata o addirittura dimenticata
Vedo riceve il secolo breve mescolate dal dico nazionalismo hanno annientato nello stesso momento le vite delle persone ma anche un idem sentire come fatto di secoli di appartenenza di condivisione
Siamo a maggio del mille settecentonovantasette quando il dolce Manin riunisce Maggior Consiglio per l'ultima volta sostanzialmente ammainato la bandiera della Serenissima Repubblica di Venezia
Poi però ricordano che la comunità di peraltro all'interno delle Bocche di Cattaro nell'attuale Montenegro resiste ancora per mesi ha detto per far francesi seppellisce
Nell'agosto dello stesso anno dentro Scelta rigoglioso Confalone di San Marco affinché non cadesse in mano nemica
Al celebre motto ottico Nuno Conti a testimonianza di una fedeltà e di un amore che non era frutto del momento ma aveva antiche e profonde radici di libertà e fedeltà
Eppure il compito che affidato alle nuove generazioni con questa non mi riferisco solamente discendenti mai tanti vicine sensibili alle tragedie il confine orientale che si trovano oggi per tutelarne la memoria non è facile anzi appare altrettanto gravoso
Quando l'emozione che suscita che porto una testimonianza diretta non sarà più possibile
Come si contano sensibilizzare le persone come si scaricheranno i cuori di coloro che in un teatrino una scuola un convegno ascoltano le mille diverse storie che ognuno dei trecentocinquanta mila esuli potrebbe raccontare appassionare commuovere
E non serve scomodare Pirandello per sapere che firma anche racconti in terza persona non hanno mai la medesima partecipazione
Non suscitano la tenerezza di una donna che racconta quanto lei da bambina valigia alla mano stringendosi forte la mamma si metteva in viaggio lasciando le memorie d'infanzia
Quasi consapevole di non rivederla mai più
Saranno sconfiggere le nuove barricate del silenzio col volgere un pubblico avere la stessa tensione che trasmette un testimone diretto
Ci sono i ricordo quindi diventa simboliche forza fondamentale quanto difficile da attualizzare
Ci sono episodi che potrei narrare quasi meglio di coloro che li hanno vissuti per quanto ormai fanno parte del mio tessuto connettivo macché raccontati da me non avranno mai lo stesso significato e non destano mai le medesime emozioni
Se io per primo sono consapevole come non possa esserci una condivisione totale altresì doveroso approfondire queste vicende aprire un dialogo franco con la storiografia con la politica raccontando ricordando senza Curti Morel vivente reverenziale
In questo modo a parte l'equilibrato si menzioni ovviamente i misfatti del cosiddetto fascismo dico di confine
Evitando però di fare il gioco di quanti puntano solamente su quel periodo per giustificare quanto accadde dopo o per proporre la banale colazione Italia quale fascismo arrivi per le malefatte del maresciallo Tito
La guerra è sempre una barbarie segue logiche proprie che non si possono giustificare
Come appare quasi inevitabile che ad armistizio firmato vi sia stata una resa dei conti alla vendita si arrivata puntuale strascico dell'insensatezza perversa prodotta della cultura degli uomini in queste situazioni
Mancato ciò reazioni crimini commessi dei partigiani jugoslavi rientravano nel processo di costruzione del regime totalitario che non ammetteva diversità a fine ad esempio gli autonomisti ossia quanti non volevano nell'Italia nella Jugoslavia invito del corpo separato del mille ottocentosessantasette furono eliminati senza pietà fino all'inizio degli anni Cinquanta del Novecento
Circostanza come per l'appunto ricorda il testo legislativo con cui si istituisce il Giorno del Ricordo complesse ed articolata
Davanti alle quali di costrizioni manicheo semplicistiche lasciano il tempo che trova
La libertà di parola e di pensiero sacrosante non si ottiene niente prendendoci zittire chi propone versioni alternative anzi si rischia di produrre unicamente martedì il pensiero facendo da cassa di risonanza
Alle provocazioni si risponde con la regione con la documentazioni con l'analisi serie con un robusto lavoro dei di ricerca motivo per cui da tempo si chiede siano aperti gli archivi dell'ex-Jugoslavia se istituito una commissione parlamentare sulla strage di Vergano Lazio prima ricorda
La questione Giuliana che non si ha timore di raccontare a testa alta consapevoli delle nostre ragioni fieri del nostro passato certa che la verità non può essere smentita da coloro che non riuscendo a difenderla con il potere della ragione si affidano alla ragione del potere
E oggi a dovete settant'anni di distanza si chiede a dispetto davanti da parte delle istituzioni adempimento degli accordi presi consapevolezza di non essere nuovamente dimenticati
La Ica mente senza bandiere per evitare uscite in sé generale che avrebbe il gusto dell'ennesima sconfitta
è una stangata recentemente a parte il Parlamento europeo lo scorso settembre infatti adottando la risoluzione sull'importanza della memoria per il futuro dell'Europa
Il sostanzialmente equiparando il nazismo e comunismo rispettassero il segno totalitari riprendendo così le teorie di Hannah Arendt volte a spiegare come nei regimi totalitari non è tanto l'essenza del contenuto di ricerca dell'ideologia a fare la differenza
Quanto alla sua funzione oppressiva di integrazione con il terrore di occupazione ipertrofica dello spazio pubblico
Consentitemi di chiudere parafrasando l'ex presidente della Repubblica Federale di Germania alta realtà che sta necessariamente facendo i conti con il suo Novecento io chimica che prima dell'unificazione era stato un fervente attivista per i diritti umani la Germania orientale
Certo voi non siamo responsabili del nostro passato
Ma siamo sicuramente responsabili come noi adesso ci rapportiamo e questo tipo di rapporto decide del nostro presente e soprattutto del nostro futuro Bacchi
Grazie professore dovrà al momento dei giovani dei ragazzi delle scuole scuole che arrivano da tutta Italia il momento di premiare i perché hanno partecipato con un'altissima qualità dei loro lavori a un concorso un concorso che e giunto alla nona in cominciamo allora con il primo premio ex aequo il primo ciclo scuola primaria di Canosa di Puglia dell'istituto comprensivo Foscolo
De Muro Lo Manto gli elaborati sono Diversi perché avete partecipato con varie sezioni prego intanto potete raggiungerci sarà il presidente Casellati a premiarli allora il primo premio va al video Historia magistrato vite alla polizia Missoni al cortometraggio Nino Benvenuti al racconto il ricordo di una stella
Vi leggo la motivazione mentre poi avremo la premiazione vera e propria riconoscimento collettivo ai molteplici Tafuri di gruppo afferenti all'istituto che hanno affrontato con delicatezza e sensibilità la tematica proposta i docenti
Hanno saputo portare lo sguardo degli alunni sulla tragedia dell'italianità adriatica in maniera tale da realizzare una riflessione sui diritti dell'infanzia e sulle ricadute di tragedie
Come le foibe e l'esodo appunto sulle giovani generazioni allora il presidente Casellati consegna la targa la studentessa Noemi Di Nunno e alla professoressa
Alla professoressa Filomena Bisceglia naturalmente in rappresentanza di tutta la scuola che ha fatto un lavoro straordinario quindi complimenti a tutti voi davvero
Prego grazie ancora eh complimenti
Vi dicevo i lavori sono stati così belli così straordinari che ci sono due premi ex aequo per il primo ciclo allora andiamo a sentire chi sono i vincitori dell'altro primo premio
Seconda scuola secondaria di primo grado Isaia Ascoli di Gorizia ecco qui
Abbiamo la studentessa Mina che ARPA ridere
Prego prego venitemi sarà il presidente piccola a premiare qui ma vado naturalmente a leggere prima la motivazione
Raffinata realizzazione polimaterica capace di decorare con il caratteristico design'dello stilista Ottavio Missoni la ricostruzione della sua vita sportiva di ieri sulle poi di imprenditore
Di successo un vero e proprio Baule di ricordi racchiude ulteriori lavori manuali documentazione fotografica e riferimenti scritti che forniscono una panoramica storica precisa e adeguata nel conseguire la finalità concorsuale allora complimenti anche voi presidente Picco consegna la targa la studentessa
Mina Chiamparino in e alla professoressa Barbara tour Marra
Primo premio ex aequo l'abbiamo detto
E procediamo all'ora con il primo premio per il secondo ciclo scolastico qui a premiare cioè il ministro Azzolina vi vado a leggere la scuola vincitrice si tratta di l'istituto statale superiore Martinetti di Caluso in provincia di Torino con il documentario Diego De Castro prego
Venite pure
Ecco qui la consegnare la targa la consegna della targa la studentessa Vanessa jumbo Ikea la professoressa
Carla Porretta anche qui vado a leggere la motivazione elaborato multimediale dedicato alla vita e alle opere del professor Diego De Castro e realizzata in maniera tecnicamente professionale altamente documentata
L'accurata selezione delle immagini e delle fonti è stata impreziosita dall'intervista alla figlia dell'illustre
Studioso istriano in questa maniera la sua biografia viene ricostruita in parallelo con le vicende storiche del confine orientale italiano nel corso del Novecento
Senza trascurare l'importanza della sua figura di storico e di luminare della statistica ancora complimenti a voi a tutta la scuola
Grazie a voi ci sono anche da citare i secondi premi perché sono stati i lavori straordinari anche questi allora secondo premio del primo ciclo alla scuola secondaria Pascoli di Polcenigo quindi siamo a Pordenone secondo premio per il secondo ciclo liceo scientifico Grassi di latina salutiamo infine anche i rappresentanti delle scuole sono davvero tante le scuole che hanno partecipato che hanno ricevuto una menzione speciale per i loro elaborati sull'istituto Corradi
Scuola primaria di Chieti l'istituto statale Bernocchi di Legnano e il liceo scientifico Proietti di Ferrara dunque complimenti a tutti davvero
E allora grazie a tutti voi per la premiazione momento importante perché tutto quello che stiamo facendo naturalmente rivolto ai più giovani alle nuove generazioni adesso è il momento di sentire le parole del Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte prego presidente
Presidente Alberti Casellati presidente Finco
Ministro Basso Lina autorità gentili ospiti
Questa intensa celebrazione si compie qui oggi in quest'aula dove sedici anni fa veniva consacrata è stato ricordato dal Parlamento
A larghissima maggioranza l'istituzione del Giorno del ricordo
Da allora ogni anno celebriamo la memoria di una tragedia nazionale ed europea
Consumata in quelle splendide martoriate terre del confine orientale dove come scriveva nel quarantasette lo storico di origine istriana Ernesto sesta
Si sono scontrati quei nazionalismi esasperati quei totalitarismi oppressivi
Che hanno macchiato attinte feroci l'Europa del Novecento
Non è solo il numero di coloro che verso la che persero la vita soprattutto tra l'autunno del quarantatré e la primavera del quarantacinque a sconvolgere il cinque
A imporsi il dovere morale di ricordare
Le modalità in cui vennero decise le sorti di tanti italiani furono efferate
Esecuzioni sommarie
Reclusione in campi di detenzione bovini vivi morti gettati insieme negli abissi delle foibe
Inghiottiti per tanti troppi anni dall'oblio dal silenzio
Il territorio dell'Istria e della Dalmazia e della Venezia Giulia luoghi già martoriati dagli orrori degli anni precedenti conobbero l'ulteriore ondata di violenza ideologica sociale etnica
Esercitate in maniera indiscriminata su quelli italiani che scamparono allo sterminio
Anche persone totalmente estraneo a qualsiasi legame con il regime fascista
Comincia il drammatico esodo verso l'Italia
Paesi e città si spopolavano della secolare presenza italiana
Sparirono lingue di eletti una cultura millenaria strettamente all'insediamento i romani consolidata si con la Repubblica di Venezia
Vennero smantellate reti familiari sociali economiche
Vennero esiliati e storia diversità pluralismo convivenza su cui pure si è rafforzata nei secoli la civiltà di quei luoghi
A causa di tali atti persecutori circa duecentocinquanta mila profughi rientrando in Italia in situazioni drammatiche sperimentarono nuove indigenza e privazioni
La difficile integrazione nel tessuto nazionale
Il mancato risarcimento ma soprattutto il dolore delle sugli acuito dalla cortina di silenzio calata su quella tragedia e dal mancato riconoscimento pubblico dell'ingiustizia subita
Oggi
Siamo qui siamo qui per risanare quella ferita inferta quelle genti e loro discendenti per chiedere ancora una volta scusa per l'oblio che ha inghiottito per decenni questa sciagura nazionale alla quale i contemporanei
Per superficialità o per calcolo come ebbe a sottolineare come ha avuto modo di sottolinea il presidente Mattarella
Non hanno dato rilievo
Oggi siamo qui per ricordare per riannodare il filo di una memoria spezzata ma soprattutto per conservarla e per trasmetterla alle nuove generazioni
Non si può infatti costruire una memoria condivisa collettiva del passato senza il contributo delle diverse componenti della società
Il percorso che ha condotto all'istituzione del Giorno del ricordo è stato lungo c'è stato faticoso
Frutto dell'abnegazione con cui le associazioni degli esuli i loro discendenti letterati storici intellettuali hanno alzato tranne per anni la loro voce nell'indifferenza contro l'indifferenza
Ricordo qui le struggenti bellissime pagine letterarie Binelli per Villani che abbiamo che stiamo per ascoltare di Enzo Bettiza di Guido Miglia di Fulvio tomista
Di Rina Gagliardi di Claudio Magris e di tanti altri che hanno rivendicato il proprio diritto a testimoniare
Affermato Bettiza
Per l'UNESCO le quali sono stato la parola era il solo modo per difendere l'identità questo percorso
E anche il frutto di un processo di emersione della coscienza nazionale e ha coinvolto intellettuali politici impegnati in una riflessione più matura più consapevole su quei tragici fatti in tutta la loro profondità complessità storica
E segnò di grande maturità per un popolo affrontare la comprensione di fatti e memoria anche conflittuali del proprio passato attraverso un dibattito pubblico serio
Rigoroso scevro da strumentalizzazioni in cui storia memoria identità sono strettamente connesse
Non si può non ricordare qui in quest'aula del Senato che la legge del due mila e quattro sull'esito del confronto tra forze politiche contrapposte
E allora messo da parte le preclusioni ideologiche le differenze valoriali anche fortemente rivendicate
Per impedire a quella dolorosissima vicenda che di continuare a essere motivo di scontro di divisione e perché al contrario divenisse fattore di unità del popolo italiano
Oggi la comunità nazionale considera questa tragica memoria come patrimonio costitutivo della propria identità nazionale
L'etica della responsabilità ci richiama tutti a tenere vivo quel ricordo anche per arginare per condannare qualsiasi forma episodio per quanto isolato
Di riduzionismo negazionismo qualsiasi tentativo di bieca strumentalizzazione politica
Nel due mila quattro quando il Parlamento italiano approvava la legge sull'istituzione del Giorno del ricordo la Slovenia integrava part a far parte dell'Unione Europea l'idea dell'integrazione europea e nata lo possiamo dire proprio dalle macerie della seconda guerra mondiale per unire popoli estati che si erano combattuti ferocemente per la conquista di frontiere e si è espansa voi per successive adesioni soprattutto verso il quadrante orientale per ricucire le profonde ferite in da odi nazionali
Mi rivolgo in particolare ai giovani voi giovani potete oggi viaggiare in quelle terre orientali della Slovenia della Croazia
Viaggiate per motivi di studio lavoro divertimento anche senza doveva oltrepassare le frontiere
In quelle terre dove c'erano cortine dove ci sono stati anche in passato così recente guerre etniche oggi c'è uno spazio comune di integrazione scambio anche di promozione dei diritti
Ma importante
Non dimenticare non sottovalutare mai il rischio di nuovi nazionalismi di nuovi odi divisioni di nuovi obblighi
Mai dimenticherò quella notte mai dimenticherò quel fumo
Mai dimenticherò quelle fiamme Mai dimenticherò quel silenzio
Scrisse così Elie Wiesel testimoni di crimini di crimini indelebili contro l'umanità
Ecco il giorno del ricordo serve per ripetere quella formula espressiva
Quel ma dimenticherò
Perché essa possa risuonare nostro menti nei nostri cuori in modo da esser certi che tra passi in via definitiva nella nostra storia nazionale
Nella storia d'Europa nella storia ognuno di noi
Grazie alla Presidente del Consiglio dei ministri contee grazie Presidente del Senato al presidente della Camera ha per l'autorità presenti a tutti voi in cui i familiari delle vittime a tutti voi che ci seguite attaccata chiudiamo in musica come abbiamo aperto abbiamo sentito l'inno d'Italia adesso l'inno d'Europa grazie punti ancora
Ma
No
No
Sono
Da
Devo
Sì
Ma io
L'
Ma un'ombra
Tutti e
I Patriot va un po'
Pronti ad aiutarla cioè se la via Aurelia ringraziarla
Quando e così via
Vedete la volevo salutare e ringraziare
Per questa occasione per me è importante fare una figlia di esule istriana
Quindi mi faceva ridere ecco anche da sindaco
Vittima di un possibile facendo questo lavoro però ci tenevo tantissimo a ringraziarla perché per me è stata una grande emozione oltre la soddisfazione professionale