Radio Carcere: Il primo strano decesso del 2020 avvenuto nel carcere di Pavia. La storia di Nicoletta, detenuta nel carcere di Foggia, che è malata ma che non riesce nè a essere curata nè a essere trasferita in un centro clinico. A seguire le lettere scritte dalle persone detenute

Strappa con la sigla di radio carcere è un'altra puntata ma prima la prima ecco la notizia
Del primo decesso di un detenuto che si registra nel due mila e venti e quello di Andrea Nobile quarantatré anni e che nel carcere di Pavia e morto all'interno della sua cella forze
Cadendo dal letto a castello sbattendo la testa il primo decesso dicevo del due mila
E venti sempre che come al solito qualche altro decesso o qualche altro suicidio non ci sia stato nascosto
Pavia quindici gennaio Andrea Nobile di quarantatré anni muore nella sua cella
Interno della sesta sezione del carcere di Pavia un decesso anomalo quello di Andrea Nobile visto che è stato trovato riverso sul pavimento della cella in un lago di sangue tanto che si ipotizza mai nessuno un'ipotesi che l'uomo sia caduto dal letto
Stelle o che ha sbattuto la testa chiaramente chiaramente dovremo attendere la conclusione delle indagini per avere maggiori informazioni ma resterà fa quello di Andrea per da essere tranne sul tre il primo decesso che si registra nelle carceri dall'inizio del due mila e tre
Che e adesso anche nella linea che argomentate adottate
Maggior l'animale qualcosa aggiungere ha comunque come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
Una volta con l'italiano il tribunale cinque codice di procedura penale inizia nuova del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione formula
Data cinque aprile del mille novecento
E ben trovati ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena oggi e prima di leggere le lettere dalle carceri vogliamo occuparci di quelle persone detenute malate
Ovvero affette da una patologia fisica o psichiatrica che restano recluse in una vita sospesa
In una sorta di limbo fatto di sofferenze
E di un progressivo
Deterioramento della persona
Persone detenute
Malate che di fatto o per carenza delle strutture penitenziarie o per una interpretazione
Troppo restrittiva della norma non riescono a ottenere le cure di cui hanno bisogno né in carcere ne è fuori
Ed è questo il caso non solo di moltissime persone detenute ristrette per reati minori
Ma anche il caso di molti detenuti malati che essendo stati condannati per un reato ostativo previsto dall'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario
Non solo per legge sono esclusi dalla detenzione
Domiciliare prevista dall'articolo quarantasette ter dell'ordinamento penitenziario detenzione domiciliare che può essere eseguita anche presso
Un ospedale non solo si vedono rigettate le istanze
Per una sospensione della pena che implichi magari un del ricovero ma e anche a causa della particolare patologia di cui soffrono si tratta di persone che non possono essere curate in carcere
Ma non finisce qui come al solito non finisce qui infatti se magistrato di sorveglianza
Rigettando la sospensione della pena a magari disposto il trasferimento
Una di queste persone detenute malate in un centro clinico dove poter essere curate ebbene quell'ordine poi non viene di fatto eseguito perché spesi
Però
Spesso il DAP non riesce a trovare posti
Disponibili morale morale quelle persone detenute malate non solo non riescono ad essere curate in carcere ma restano detenute in carcere
Oltre a mille sofferenze o ripeto subendo un
Progressivo deterioramento fisico e mentale della persone
Ebbene oggi vogliamo raccontarvi la storia di una di queste persone detenute malate e prigioniere non solo della galera ma anche della sofferenza oggi vogliamo raccontarvi la storia
Della signora Nicoletta che attualmente è detenuta nel carcere di Foggia signora Nicoletta che soffre di diverse patologie sia fisiche che mentali ovvero patologie che
Come ha ammesso sia dei medici del carcere che dal magister sorveglianza difficilmente possono essere curate in carcere signora Nicoletta che essendo stata condannata
Per un reato ostativo non può chiedere la detenzione domiciliare presso un ospedale prevista dall'articolo quarantasette ter dell'ordinamento penitenziario
Signora Nicoletta che servisse a rigettare l'istanza
Per la sospensione della pena per motivi di salute e signora Nicoletta che non è riuscita neanche ad essere trasferita in un centro clinico di un altro penitenziario nonostante l'ordine
Impartito dal tribunale di sorveglianza di Foggia nei confronti del DAP e allora e allora quella che tra poco ascolterete la voce di Mariangela che la figlia
Della signora Nicoletta Mariangela che ci racconterà la sofferenza di una madre
Detenuta e malata ci racconterà il suo progressivo
Deterioramento fisico e mentale e Mariangela che ci racconterà tutte le difficoltà che una figlia deve incontrare perché sua madre detenuta
Non muoia in carcere ripeto quello di Nicoletta non è un caso isolato ma è purtroppo una vicenda
Simile
Troppo simile a tante altre
Allora Mariangela sua mamma da quanto tempo è detenuta
Allora attualmente sono affiliati c'è aggiuntiva sono si annidi piena
Ecco Mariangela e quando terminerà la sua mamma di scontare la sua pena uno e due mila ventiquattro nel due mila e ventiquattro tra l'altro sua mamma è stata condannata per un reato ostativo vero ragion per cui non può chiedere la detenzione domiciliare per motivi di salute previste all'articolo quattro quarantasette per dell'ordinamento evidenziare questa la faccenda col cappotto
Ora Mariangela dagli atti che lei mi ha inviato risulta che sua mamma Nicoletta e affetta da diverse patologie sia fisiche che mentali partiamo da quelle fisiche
Prima di tutto ci può dire di quale malattie fisiche soffre sua madre allora erogativi certa un tumore
Dove gli hanno dovuto asportare un rene
Adesso attualmente è affetta anche da Rocco polmonite
Però è passata broncopolmonite perché non è stata curata nel direttivo in a luglio c'era a dei noduli alla tiroide
Rapinate due alla mantella infatti attualmente Tania capire l'entità di questi noduli adesso oltre voi a diverse altre malattie segnala dello stesso medico del carcere no clienti
Senta passiamo invece alla la questione psichiatrica perché gli stessi medici del carcere dicono che sono a ma anche delle problematiche mentali sbaglio
Invece è successo di che si trattava una parte Parma dite pessima neanch'chiara
La porta a autolesionismo tentato suicidio anche in carcere
Tentato suicidio è dimagrita notevolmente nel nell'arco di movimento circa ed una cricca di trenta chili
Quindi era una forma abbastanza forte etica pressione ma nella sezione femminile del carcere di Foggia sua madre di Goletta viene adeguatamente curato oppure no no no
Dovrebbe aprire la sorveglianza vetustà h ventiquattro ma questo non accade perché comunque mia mamma continua autolesionarsi resta comunque male anche per la broncopolmonite
Chiedere la Tachipirina ma in realtà non gliela danno contropiede seguita come dovrebbe essere tipica
Ma i medici del carcere cosa le dicono quando le valli a Samantha occupata presumo no pieno volto ma anche i medici del carcere Cornel e felice corner le guardie mi dicono che comunque a mamma posta piena
Tra veramente male fatta nei giorni peggiora
Loro me lo dicono dicono che comunque in realtà è incompatibile con il regime carcerario e soprattutto adesso perché sta peggiorando
Già alto poggia no peggiora giorno dopo giorno e questo forse l'aspetto che preoccupa maggiormente no
Assolutamente io realmente paura per la parte mia mamma ho paura perdere mia mamma
Perché ogni qual volta la vado a trovarla non manco mai fatto tutte le settimane
Io la vedo sempre peggio sempre più stanca tante più tempo del oltre la questione mentale ore anche il fisico che la fa abbandonando perché diesel si sgonfi
E perché qua appunto ritenete dimagrita trenta chili
Quindi non ha arrivata per fare quarantacinque chili e vita
Quindi il corpo non riesce proprio più ad accettare il cibo nonché dei dodici Kallon accetta oppure quel poco che mangia comunque non assimila più
Quarantacinque chili pesa sua mamma quarantacinque e quando è entrata in carcere quanto pesava anca
Sessanta CV
Tra l'altro e sua mamma recentemente attraverso i suoi legali il suo legale a al ricorso al tribune sorveglianza di Foggia e in quell'occasione lo riporta all'ordinanza del tribunale che ha rigettato la sospensione della pena che lei mi ha inviato
Sono stati gli stessi medici del casi di Foggia a sottolineare che sua mamma necessità leggo testualmente necessita di monitoraggio clinico e strumentale che non può essere eseguito in carcere
Sì esattamente
Eppure continua a restare a Foggia
Continua purtroppo a restare a Foggia
Tra l'altro sempre in base a questo ricorso che avete fatto dinanzi al Tribunale di sorveglianza di Foggia il tribunale
Pur rigettando il differimento di pena per motivi di salute ha ordinato al DAP di trasferire sua mamma in un centro clinico proprio perché il carcere di Foggia non è in condizioni
è vero è così chicchessia Corsini
Aprirò provato a cercare penitenziario con centro clinico hanno sono andati anche oltre alla nostra Regione mano al momento accendono hanno trovato
Quindi nonostante insomma ma è è malata
Egli uno e nonostante l'attestazione dei medici del carcere che de dicono che in carcere non può essere curata e nonostante l'ordine del tribunale sorveglianza di Foggia che stabilisce il trasferimento di sua mamma in un centro clinico sua mamma resta in carcere
Che continua a restare in carcere
Appoggia
Ma lei lo accennava anche prima ma dopo questa ordinanza di rigetto della sospensione della pena
Emessa dal tribunale di sorveglianza di Foggia le condizioni di salute di sua mamma Nicoletta sono migliorate sono peggiorate a salutare spesso no è chiara ora
Si è aggiunto anche appunto il nodulo al seno anche se io dalla figlia non so e gli esami che sta facendo perché gli dovevano fare una cospirato per fare la Fiocchi a a questi noduli quindi le sue condizioni stanno peggiorando non sono assolutamente migliora
Senta ma Demi diceva che sua mamma dopo questo ordinanze del guasto di sorveglianza dall'altro
Sada colpita anche da una polmonite vero qui fino a una decina di giorni Aira apra un Chicca bronchite
Pronti che sono andato al sabato a trovarla e mi hanno riferito che è diventata broncopolmonite affettato anche da una radiografia al petto
Ecco il momento è dicono che comunque ha una broncopolmonite e come la colla curano questa broncopolmonite
No
No
Non gli darò antibiotici no no mi ha notato sono un pastore però che l'aiuta a respirare meglio cos'è il passato
è uno pari a non motiva il Genoa broncopolmonite aveva degli antibiotici niente non limitando no niente
Ma ieri raccontava addirittura che sua mamma
Su detenuta malata a Foggia con questa bronchi debba diventare la polmonite si deve asciugare i capelli senza senza il solco freddo che fa
Allora io sabato sono andato a trovare mia mamma e durante il colloquio mi sono resa conto che tremava
Tremava perché aveva anche l'affetto e quindi non stava bene e mi sono reso conto che aveva i capelli bagnati
Io gli ho chiesto scusa anima ma ma perché ha i capelli bagnati e gli ha detto mi sono fatta la doccia ho chiesto di andare ad asciugare i capelli ma mi hanno detto no non è il momento no è occupato no adesso non fuori
E io all'uscita del colloquio ho fermato delle guardie è opportuno fare segna mamma con la broncopolmonite con la peste abile capelli Pagnano
Col freddo che fa adesso poi in che e non apparteniamo al tasso avesse tra le mani che ogni tre
Tre maglioni
Ma insomma lei come figlia attenta va sempre a colloquio da sua mamma no in questi mesi in questi ma di questo periodo lungo ma insomma ogni volta le diceva prima
Ogni volta che va a colloquio trova sua mamma in condizioni peggiori
Vecchio sia fisiche che mentali qui che assolutamente occhi
L'unica terapia che vanno a mia mamma sono degli antidepressivi in Telecom c'è per farla dormire va be'la famosa terapia che danno in tutte le carceri
A caccia
E come se la cura antidepressiva nei confronti di sua mamma le voce che gli psicofarmaci
Sì
E sa benissimo di cosa parlo perché appunto mia mamma qualche anno fa è stata anche a nel carcere nel penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto da un bambino ex officina quindi io so benissimo di che cosa parlo solo quando mia mamma assume farmaci che servono sonoro
Altri locali perché la realtà è quella la droga non soltanto diventano degli zombie poi che
No perché da è chiaro che la depressione necessità anche in in alcuni casi di psicofarmaci ma sono psicofarmaci mirati non quelli generalizzati che fanno dormire tutti capito quello che ha lascia perplessi
No
Quindi lei trova suo armonioso tra l'erba Colombo sempre peggio anche a livello mentale
Anche chi Anselmi lucida soprattutto meno lucida soprattutto a livello mentale ma ora si è aggiunta anche la da questioni fisica perché anche ora fisicamente l'affido sempre peggio
Pare certo punto le due malattie
Trovano un collegamento purtroppo e esperto chi anche perché il corpo dopo aver perso trenta chili e dopo comunque una malattia come piccola broncopolmonite che chi chi
Chiti lutti è fisicamente perché non è una malattia
Un raffreddore quindi automaticamente il corpo nettarifere intenda sempre di più e sempre il più la Pandora Peschiera visto mia mamma
Tema nascerà parlare non riesce
Randy
Mi pare avranno che magari con qualche o ma nel vestirsi sicura quando della colloquio pure l'avete sempre più trasandata
No sarà un pallonetto e maglioni per riscaldarci i capelli la maggior parte delle volte sempre legati ma la il particolare rilievo Darjeeling
Di diverso sempre allo stesso modo non non
Cioè in senso negativo lo conosce
E su ma per caso metteva colloqui con sua mamma ha avuto modo di scambiare due parole con qualche compagnia detenuta
No no non sono mai riuscito a parlare con le detenute però ho sempre cercato di parlare con l'ispettrice riparlare con la direttrice di parlare con le guardie perché ho sempre fatto presente la situazione è zero molto bene ogniqualvolta parte dei per mia madre animali o che chiamate dice che non ce la faccio più mi uccido io all'uscita dal colloquio la prima cosa che faccio star qua una guardia per favore
Controllati e mia mamma penetrato loro che dicono
è quello che facciamo
Pronunciava vigilanza ventiquattro ventiquattro no ma anche perché mia mamma comunque
In questi inizi spiega utilissimo nata io fossero arrivate a vedere mia mamma con il corpo Chino pieno pieno chi tali di e lipidi procuratasi da sola
Quindi gli abbonati sorveglianza a vista
Non funziona così tanto bene va be'prossimo gliela fanno neanche e poi più nasce l'incubo sul ciglio essi che
Ecco c'è da dire che tre immensi fatuo Tremiti fammi a mamma tentato il suicidio
A giunto arrivato accumulato e pelle compresse quelle famose compresse che danno per come antidepressivo glieli aveva accumulato ecco gli utenti Citaristi
è un giorno gli ha assunte tutte insieme assunto una gran con una grande dolcetti compresse ed è stata male
è stata male però non è stata portata in ospedale
Mia mamma è stata lasciata in cella per tre giorni
Con vomito cariche una persona che non non riusciva a capire era apprezzata perennemente Nm rieletto per tre giorni aiutata dalla sua compagna di cella
Quindi alla fine alla fine vero supporto il vero aiuto che riceve sua madre in carcere lui a Foggia oltre a quello della famiglia e di lei che la figlia
è quello della compagna di cella quando chi perché poi
Molto spesso cambiano le le tecniche le cambiano di cella quindi non ci ritrovo qua appare a capire aveva instaurato un rapporto una per cui continuare purtroppo vengono spostate
Quindi diciamo tutta fuoco le persone non hanno
Quel si è trovata questa ragazza e poi farà capo la imputata però io mi chiedo
Mia mamma tenta il suicidio Ercolino la portati in ospedale o niente vecchia niente è andato infermiera da controllata viene lasciata lì per tre giorni nel letto da sola
Che pare purtroppo il caso di sua mamma non è un caso isolato e son tante tantissimo ed esame detenute malate non curate purtroppo sì ecco Mariangela proprio per questo al di là del caso
Di sua mamma qual è il suo pensiero in merito acquisì situazione ovvero al merito alla situazione di persone detenute malate che stanno in carcere che in carcere non riescono ad essere curate che in carcere rischio di morire che pensa lei appare un sabato non ha non più
Non è chiuso perché allora uno paga
Deve pagare i propri errori ed è giusto ma che Pepa pagare immettendo Cile attuazione valute la propria attività la famiglia perché così ci fa riflettere anche la famiglia questo no perché ci sono delle persone
Sono delle persone e vanno anche rispettate
Anche perché si trovava in carcere vanno rispettate
Senta dicevamo che con qualche giorno fa un mesetto fa il tribunale sorveglianza di Foggia ha rigettato l'istanza di sospensione della pena per sua mamma che abbiamo sentito essere appunto malata
Sia fisicamente
E che che mentalmente ma sbaglio voi tra l'altro non chiedete impunità cioè non è che chi vede che vostra madre vi sia libera ma chiedete soltanto che vostra madre venga curata esatto parto
Esatto nessuno ha chiesto che mia mamma la libera assolutamente io voglio solo che venga salvata salvaguardata la sua città perché la vita di una persona tiene prima di una pena detentiva per quanto mi riguarda la vita di mia mamma Dini Lima della detenzione della pena da scontare perché mia mamma chi deve morire nel carcere allora no no costino
Senta Mariangela cosa prova dentro di sé quando pensa
A sua mamma Mariella sera no prima di addormentarsi quando pensa sua mamma che è detenuto in quella cella del carcere di Foggia che è malata e che sta sempre peggio dentro il suo cuore cosa prova
Io piango Django tutti i giorni una paura ho veramente paura a tifare per la mia mamma e quindi anche un po'di rabbia perché non è possibile che un magistrato non civetta accordò
Della situazione fa definiamola ma non è possibile tutti lo una lo adottano tutt'io per prima la pillola quarti o l'ispettrice con cui parlo possibile che un magistrato non ci si renda conto di questo
Ho quarta assumono la piena guarda sulle creato ma la persona la palude della persona non a quota io ho paura gli ho paura per mia mamma ho paura di parte nella mia mamma
Mariangela grazie per il tempo che ci ha dedicato grazie buona fortuna grazie con grazie tante
E allora quella che avete appena ascoltato era la voce di Mariangela figlia della signora Nicoletta detenuta nel carcere di Foggia signora Nicoletta che è malata
Non adeguatamente curata evidentemente che non solo non può accedere a detenzione presso uno spedale a causa del reato ostativo non lo può fare perché la legge lo vieta
Non so gli viene rigettata il differimento della pena non non riesce neanche andare in un centro clinico e così come avete sentito
Piano piano giorno dopo giorno una donna detenuta una tra le tante come tanti uomini anche per carità
Poi giorno dopo giorno sarà sempre peggio e rischia in carcere di perdere la vita ed è così infine badate bene che tra regole criticabili interpretazioni normative criticabili una struttura penitenziaria non idonea a curare determinate malattie è così che poi la persona la singola persona colpevole o innocente che sia resta schiacciata
è così che il diritto primario alla salute diritto costituzionalmente garantito
Viene sacrificato ma ovviamente ma ovviamente in questo circuito impazzito di nessuno di nessuno
è mai la colpa comunque sia adesso entriamo invece in tante carceri italiane il perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte dalle persone detenute
Ecco le loro lettere ecco le loro parole ecco la detenzione di chi oggi vive in un contesto degradato e disumano Benvenuti nelle padre galere
E allora ci scrive Max che è persona detenuta nella sezione Nuovi giunti del carcere Lorusso Cotugno di Torino maschera afferma cara radio carcere devi sapere che dopo aver girato diverse carceri da circa due mesi
Mi trovo detenuto nella cosiddetta sezione dei nuovi giunti del Calcide Lavino una sezione che ricorda la carcerazione che si subiva nelle carceri
Trenta o quaranta anni fa
E ti dico questo perché qui tutti noi siamo costretti a restare chiusi in queste cellette per ventidue ore al giorno
E ci consentono di uscire da queste piccole gabbie solo per due ore al giorno per andare a fare l'ora d'aria
Ventidue ore al giorno chiusi nelle celle
Che diventano ventiquattro ore al giorno ovvero tutta la giornata quando fuori piove e non si può andare nel cortile ma non solo scrive Max dalla sezione nuovi giunti
Del carcere di Torino ma non solo penso infatti che le celle dove siamo rinchiusi per quasi tutto il giorno sono piccolissime e sono state progettate per ospitare on solo detenuto mentre noi siamo costretti a diversi in due e così e così dentro queste cellette devi essere fortunato a trovare uno sgabello per poterti sedere
Come devi essere fortunato a trovare un armadietto dove poter mettere i tuoi pochi indumenti inoltre scrive ancora Max dalla sezione nuovi giunti del carcere di Torino inoltre qui abbiamo anche difficoltà sia lavarci che a tenere pulite queste celle questo perché se non hai la fortuna
Di ricevere qualcosa al tuo e ingresso il carcere non cita annessa Poloni per lavare l'ascella né quelli per l'igiene personale
Credimi qui davvero sembra di stare al quarantuno bis e di fatto non abbiamo nulla nulla da fare per tutto il giorno ne possiamo passare il tempo a guardare la televisione perché in queste celle
La tv semplicemente non c'è tanto che io sono circa due mesi che non conosco notizie perché non posso guardare neanche un telegiornale
E poi e poi c'è il contesto degradato di queste celle celle dove abbiamo materassi vecchi e puzzolenti lenzuola lise rovinate e scarafaggi che invadono questo nostro piccolo spazio vitale
Credimi scrive masse dal carcere Torino credimi io e i miei compagni stiamo vivendo un inferno e speriamo tanto che tu leggendo questa lettera Possa darci voce
Ti saluto con stima la lettera appunto firmata da Max persona detenuta nella sezione Nuovi giunti del carcere Lorusso Cotugno
Di Torino certo che vi diamo voce eccetto che vi daremo Sempre sempre voce soprattutto quando subito un trattamento che davvero sembra simile a una carcerazione che si faceva trenta ho quarant'anni fa un trattamento appunto disumano e degradante e aggiungerei un trattamento ingiusto
Non previsto non previsto da nessuna norma del nostro ordinamento
Grazie mazze salute due compagni detenuti nella sezione Nuovi giunti nel carcere di Torino mi raccomando continuate a scriverci
Ma da Torino adesso ci sposiamo nel profondo Sud perché ci scrive Giuseppe che è persona detenuta
Nel carcere Petru USA di Agrigento Giuseppe che afferma carissima Rina le scrivo perché sto vivendo una situazione kafkiana che mi ha portato nel giro di pochi mesi a essere trasferito in casi diversi di fatto mi hanno trattato come un pacco postale e questo solo perché ogni volta ho cercato di far valere i nostri diritti stabiliti dalla legge
Ma evidentemente scrive Giuseppe dal carcere Agrigento ma evidentemente in Italia o almeno nei casi italiani è vietato pretendere la corretta applicazione
Della regola e così è così e solo per pulirmi per queste mie richieste sono stato trasferito dal carcinoma oro a quello di Cuneo ed infine sono stato portato qui del carcere il petto musa di Agrigento un vero e proprio calvario che iniziato proprio recarci Nuoro
Carcere dove ho più volte segnalato le tante disfunzioni che c'erano e dove mi hanno preso e mi hanno trasferito nel profondo Nord ovvero nel calci di Cuneo arrivato a Cuneo scrive ancora Giuseppe
Che ora si trova nel carcere Petroselli Agrigento arriva da Cuneo sia io che i miei compagni siamo stati messi nel vecchio Padiglione e visto che vivevamo in condizioni disumane siamo stati costretti a intraprendere uno sciopero della fame pur di ricevere qualche risposta
Il risultato domanda Giuseppe dal carcere di Agrigento
Ebbene anche questa volta e solo per aver cercato di difendere i nostri diritti sono stato preso e come fosse un pacco postale sono stato trasferito nel profondo sud ovvero nel carcere di Agrigento
Dove mi trovo adesso un carcere sovraffollato che è senza termosifoni dove le celle sono fatiscenti e pieni di muffa ma anche un carcere quello di Agrigento
Dove ci sono poche non c'è funzionanti e spesso senza acqua calda e dove non funzionano neanche gli scarichi dei bagni tanto che noi ogni volta che facciamo i nostri bisogni
Dobbiamo usare un secchio per pulire il gabinetto
Ebbene stima ancora Giuseppe dal carcere Agrigento è bene appena arrivato dei calci di Agrigento ho fatto presente ai sanitari le diverse patologie di cui soffro come colecisti epatiti a SMA
Ma pare che qui non siano attrezzati per curarmi tra l'altro soffro anche diverse allergie alimentari
E anche se l'ho fatto presente loro mi danno lo stesso diritto degli altri detenuti
E io Purdy nutrirmi sono costretto a mangiare ogni giorno latte e qualche biscotto
Inoltre e a causa di questi continui spostamenti da un carcere all'altro io non riesco a vedere mia moglie da tanto troppo tempo e questo mi demoralizza e mi consuma psicologicamente
Chiedo solo di poter scontare la mia pena in un carcere della Campania dove poter vedere mia moglie e dove poter studiare ma forse ma forse nell'Italia di oggi
Chiedo troppo ciao e grazie la lettera appunto firmata da Giuseppe persona detenuta nel carcere Pet USA gli Agrigento già oggi forse che chiede di essere detenuto in un carcere di Shinoda famiglia chiedere di essere sì detenuto ma chiede di poter studiare oggi in Italia forse e davvero chiedere troppo
E comunque poi al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto ITC scrive Stefano che è detenuto nel reparto G otto del carcere Rebibbia di Roma servano che afferma
Carissimo Riccardo è la prima volta che mi trovo detenuto ed è questa la mia prima carcerazione
E ti posso dire che sto vivendo un vero e proprio incubo un incubo che non immaginavo si potesse vivere e ti dico questo perché qui non funziona niente
Negli educatori negli psicologi nei medici che sono per noi così importanti
Inoltre scrive ancora Stefano dal reparto G otto del carcere
Rebibbia di Roma inoltre visto che anche il carcere di Rebibbia molto sovraffollato siamo costretti a vivere in sei persone all'interno di una cella piccola e rovinata
Una cella dove cuciniamo nello stesso spazio dove facciamo i bisogni
Una cella che fatichiamo a tenere pulite perché il carcere non ci dà quasi nulla ma anche una cella dove dobbiamo dormire
Sulle su alla sporche perché se va bene se siamo fortunati ce ne cambiano una volta ogni quindici giorni e poi scrive ancora Stefano
Dare al reparto G otto del carcere Bieber di Roma e poi e poi la cosa che mi fa più spavento e che qui è come parlare al muro nel senso che se chiedi qualcosa nessuno nessuno ti risponde
Ad esempio e più di un mese che ho chiesto di poter telefonare a mia madre che anziana e malata ma nessuno nessuno mi ha risposto
Come ho chiesto di poter lavorare di poter studiare e invece come tanti altri miei compagni detenuti sono costretto a passare le mie giornate a camminare su e giù per il corridoio guarda è davvero uno scandalo e qui dentro non si viabilità gente ma la sì disabilità alla vita reale qui dentro non si riabilita la gente scrive Stefano
Marassi disabilità alla vita reale
Sappi che appena uscirò da qui dentro ti chiamerò per raccolta arti questo mio incubo e intanto grazie grazie mille per quello che fai la lettera appunto è firmato da Stefano persona detenuta nel reparto G otto del carcere Rebibbia di Roma servono grazie grazie a te mi raccomando appena esci chiamami
E continua intanto ascriverci perché sei di Bibbie grandeur nasconde poi tante sfaccettature tante cose da scoprire tante cose da descriverci attraverso
Le le tue le vostre le vostre lettere poi insomma viene da pensare una persona che non è mai stato in carcere e viene catapultata in questo mondo così degradato dice
Giuseppe servo dice io mai avrei pensato che esistesse un posto come questo in effetti se uno non capite in galera o non ascolta per caso radio carcere non immagina che in Italia esistono luoghi dello Stato chiamate carceri dove le persone vengono trattate peggio che degli animali comunque
Poi ci scrive un gruppo di persone detenute nel carcere di Caltagirone care radio carcere ti scriviamo tutti insieme perché arrivati ormai al due mila venti non riusciamo più a tollerare comportamenti brutali e violenti a danno dei detenuti nel riusciamo più a sopportare il totale menefreghismo da parte di educatori psicologi
E assistenti sociali che invece sarebbero chiamati a occuparsi del percorso del detenuto e delle sue
Difficoltà ET diciamo questo scrive questo gruppo di persone detenute
Nel carcere di Caltagirone e ti diciamo questo perché qui ci sono detenuti che hanno avuto un ottimo comportamento e che aspettano da tempo la liberazione anticipata
E che probabilmente otterranno la liberazione anticipata quando avranno finito di scontare la pena
Qui ci sono detenuti anziani e malati che non dovrebbero stare in carcere ma che di fatto restano qui dentro e che sono abbandonati a loro stessi qui ci sono detenuti extra comunitari che vengono qui ci sono detenuti extra comunitari che vengono malmenati a calci e a ceffoni qui c'è gente che potrebbe andare in detenzione domiciliare e che non riceve nessuna risposta
Ecco scrive questo gruppo di persone distrutte
Nei casi Caltagirone ecco tutto questo è assurdo anche perché trattandosi così invece di aiutarci a re inserirci
Ci distruggono psicologicamente e anche se magari siamo dentro per un piccolo reato ci fanno uscire più criminali prima hai capito
Ora ti salutiamo di vero cuore e ti ringraziamo per aver fatto ascoltare questo nostro grido di aiuto la lettera appunto è firmata da un gruppo di persone detenute nel carcere di Caltagirone ragazzi grazie per questa vostra lettera francamente non poco il perito questa questa nostra affermazione su queste presunte
Violenze a danno di detenuti extra comunitari di recarci Caltagirone se volete spiegarmi meglio
Nel ve ne sarei grato poi e ci fa tanto piacere ci scrive Vincenza che è una donna detenuta nella sezione di alta sicurezza Del Vecchio sovraffollato e rovinato carcere di Latina in carcere vicino Roma un piccolo carcere ma insomma
E Vincenza che afferma carissimo Riccardo mi trovo detenuta qui a Latina da circa un anno e anche sì o scontato la parte della condanna relativa al reato ostativo
Mi trova ancora detenuta in Alta sicurezza e non riesco lei essere trasferita in una sezione per detenute comuni ne riesca a ottenere benefici anche se termineranno di scontare la mia pena entro il due mila e venti entro quest'anno
Un problema scrive Vincenzo dal carcere di latina un problema il mio che riguarda anche altre donne detenute che sono qui e che non riescono a risolvere
Tanto che quando facciamo istanza al magistrato di sorveglianza la risposta è sempre negativa perché dice
Che stiamo scontando un reato ostativo previsto dall'articolo quattro bis
Ma come ma come può affermare una cosa del genere
Se io ho terminato di scontare la pena per quel reato ostativo
Domanda Vincenza dal carcere di Latina ed ancora come fa quel magistrato a respingere ogni mia istanza se di fatto come ogni detenuta che non sta all'Alta sicurezza
Posso fare sei telefonate e quattro colloqui mensili e infine che senso ha cambiare le leggi se poi di fatto non vengono applicate questa è la domanda ora cara Vincenza
Continua Vincenza dalla sua lettera inoltre caro Riccardo ci tengo a dirti che nel vecchio calci latine non funziona nulla e noi donne detenute siamo circa una trentina
Siamo di fatto lasciata a noi stesse senza neanche l'aiuto di un assistente sociale
Sappi che come ti saluto può tutte le donne detenute la sezione di alta sicurezza e calci latina e ti ringraziamo per quello che fai la lettera appunto è firmato da Vincenza
Donna detenuta nella sezione di alta sicurezza del Carcina Tina Vincenza se puoi se vuoi Tele tre compagne mandate mi manda degli un po'il resoconto della vostra situazione cioè che avete scontato il reato ostativo ma dalle vie anche l'istanza presentata al magistrato e mandatemi anche la sua risposta così così capisco capisco meglio
Poi saluto Raffaele che ci scrive dal carcere opera di Milano Raffaele che si sofferma sia sulla realtà
Di qui gli ergastolani abbandonati sia sulla realtà dei quarantuno bis dove lui stesso è stato detenuto e che definisce un Lager
Autorizzato e poi il saluto Benedetto dal carcere Pagliarelli Palermo che si trova detenuto da oltre mille giorni e che nella sua lunga e dettagliata lettera si professa innocente
E allora zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno e il numero che potete fare per parlare con noi di Radio Carcere per raccontarci la vostra esperienza di mala giustizia e per renderla chiaramente pubblica ma è anche il numero da fare si siede da poco usciti dal carcere e volete raccontare
Ai microfoni di radio radicale di radio carcere che la vostra esperienza detentiva esperienza detentiva che è così importante da far conoscere per capire il degrado
Presente nelle carceri insomma non rimanete in silenzio il fatemi da portavoce per raccontare la malagiustizia e il degrado presente nelle carceri chiamando il numero zero sei quattro otto otto sette otto uno e così raccontare la vostra vicenda ai microfoni di radio radicale e di radio carcere ne approfitto anche per ricordarvi che siamo presenti su Twitter e su Facebook che ci potete inviare anche un'e-mail
All'indirizzo radio carcere
Chiocciola a Radio Radicale punto uniti e-mail che viene usata anche in alcune carceri dalle persone detenute e a proposito delle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lette lettere dalle carceri che leggiamo ogni giovedì e che sono per noi così importanti perché documenta rotanti a spetti delle degrado presente nelle carceri italiane queste l'indirizzo dove scrivere a Radio Carcere
Radio radicale rubrica
Radio carcere
Via
Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto
Spesso forse troppo spesso scrivete scrivete scrivete a Radio Carcere non lasciate che le vostre parole le vostre sofferenze rimangano prigioniere di quelle quattro
Mura la parola la parola e speranza la parola il cambiamento la parola è vita bene io ringrazio Claudio Palumbo per l'assistenza in regia e poi grazie grazie grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina
Da un camion e dall'ascella sporche sono affollata
Avete acceso una radio per ascoltare una voce la voce di Radio Carcere l'informazione su processo penale e la detenzione a tutti voi a tutti voi che non vi rassegnate un caro saluto
Da Riccardo Arena
Che cadesse
Anche nella linea che argomentate agitate magia l'animale qualcosa giudiziaria apolitiche
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi Secondino secondi non è simpatica superiore
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale inizia poco italiano Corte d'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento