Presentazione dei tre volumi "Il territorio adriatico: orizzonte storico, geografia del paesaggio, aspetti economici, storici e artistici" di Autori Vari, (ESI) a cura dell'Associazione Coordinamento Adriatico

I convegni si sa non sono mai puntuali importante che sanno e ricchi di contenuti e interessanti e ovviamente non c'è dubbio che questo convegno lo sarà io sono in mano ai Merlino dell'ufficio studi di Fratelli d'Italia
Noi ci occupiamo come dice il nome stesso al nostro ufficio di fare approfondimenti rispetto a le tematiche della politica in gran parte naturalmente
Ma anche a quelle della cultura e dell'identità no che ci sia ovviamente differenza perché riteniamo ovviamente la cultura fa parte della politica ma anche l'identità quel che siamo da dove veniamo quello che ci caratterizza
E allora un tema di questo ma in genere quello sul territorio Adriatico sul rapporto del l'Italia formare Adriatico ma non soltanto dell'Italia evidentemente nei secoli
E anche nell'attualità non poteva non non interessarci dal punto di vista ovviamente dell'ufficio studi dal punto di vista del partito e Pechino
Li conosce anche dal punto di vista personale visto che è vicepresidente nazionale Comino dieci febbraio
Un la presentazione di un libro davvero molto importante ma abbiamo degli ospiti che ne parleranno in maniera così diffusa Elia
Puntuale per cominciare naturalmente non possono lasciare la parola al nostro capogruppo al Senato un senatore Luca Ciriani che ha permesso regolarizzazioni questa iniziativa
Grazie grazie a tutti voi per la presenza grazie nostri relatori grazie per la qualità scientifica
Delle del libro anche del convegno
Per cui oggi loro presenti diamo alla stampa e agli interessati
Per me è stato un piacere accogliere l'invito da parte del del nostro ufficio studi del del Senato a dare una mano Pompeo alla alla all'arresto del libro ha sbattuto la sua divulgazione
Per me è un piacere doppio perché come spiegavo prima dell'ingresso sono un sono tornate senatore eletto influenza Giulia abito a Pordenone però sono mezzo friulana mezzo Veneto che ho studiato Trieste ha fatto il consigliere regionale quindi siamo rappresento l'Adriatico quasi quasi tutte le sue sfaccettatura
Per noi è stato quasi naturale
La parlare tetro Adriatico è istintivamente parlare anche della grande questione del confine orientale la questione delle foibe e dell'esodo forzato di centinaia di migliaia di di esuli dalmati e fiumani vedo il a lungo tristemente dimenticata strappata da libri di storia
Uno degli impegni principali con cui io ho cominciato la mia attività politica è stata proprio la difesa dell'identità della storia italiana a Trieste nel confine orientale quando parlare di queste cose significava essere tacciati di fascismo di revisionismo pericoloso
E passata molta acqua sotto i ponti fortunatamente nel frattempo la giornata del ricordo è stata istituita fortunatamente
Adesso quasi tutte Derek tutte le forze politiche riconoscono che c'è la necessità di una storia condivisa che non ci sono morti di serie A morti di serie B tutte le vittime hanno diritto destra ricordate in maniera uguali e che l'Italia il Paese a nostra nazione non può sopportare e dimenticanze così dolorose tragico come quello che purtroppo l'acconto istinto quella parte nel nostro territorio però la battaglia non è finita c'è ancora qualcuno che pensa
Non potendo più negare quello che è evidente si possa relativizzare quello che è accaduto in parte giustificarlo inquadrandolo in un contesto internazionale che in qualche modo può appunto giustificare
Quello che è avvenuto con una reazione a fatti precedenti evidentemente non è così questo libro l'attività delle persone che sono oggi qui presenti di coloro che non sono potuti intervenire
E ancora molto lungo per far capire che non c'è spazio in Italia per né negazionismo Inés relativismo personalmente io sono nel senso che la proposta di legge che estende
Anche ai il reato penale di negazionismo non solo alle vittime della Shoah come sacrosanto che sia ma anche alle vittime
Della tragedia del confine orientale delle foibe e delle sotto però questo non è un convegno soltanto storico riguarda quello che è avvenuto ma anche un convegno che si ma come ti interrogo su quello che sarà parlare del territorio Adriatico parlare di Venezia si indica parlare della mia storia incredibile straordinaria di un di di un popolo che ha saputo
Andare in giro per il mondo in tutto il tutti vendendo rappresentando la genialità del popolo veneziano dei veneti con la Repubblica Serenissima in anni straordinari io sono stato tanti anni fa
A a Istanbul ospite l'ambasciata italiana è ambasciate italiane Palazzo Venezia allora aveva sede
Aveva dall'asse del naturalmente l'ambasciata della Repubblica Serenissima quindi questo significa che la capacità di guardare oltre di commercializzare aveva rapporti con tutto il mondo è nel DNA della dei nostri popoli sono due i popoli del che anzi si affacciano all'Adriatico
E significa parlarvi portualità Della Porta di Trieste non suoi Trieste tutti i porti di Venezia dei porti
Tesi mediatico dei nuovi rapporti che ne dobbiamo comunque avere con gli scatti ex jugoslavi in particolare la Slovenia e la Croazia rapporti di collaborazione anche di di di come dire partenariato commerciale soprattutto per quanto riguarda il futuro della portualità che in grande in grande sviluppo e questo e poi concludo veramente
Mi questo mi mi fa pensare su e in particolare alla questione del porto di Trieste alla nuova Via della Seta inaugurata quel memorandum tra Italia e Cina che ha come proprio protagonista proprio il porto di Trieste io
Naturalmente non voglio evocare fantasmi ne voglio drammatizzare la situazione perché i rapporti commerciali con la Cina li hanno tutti i paesi del mondo e anche l'Italia deve avere però non possiamo dimenticare che deve sull'apporto paritarie un rapporto trasparente e che non né e che l'Italia non può sacrificare gli accordi commerciali e rispetto anche per i diritti dei popoli e ogni riferimento a quanto avvenuto Ancona naturalmente evoluto e anche il tentativo della pubblica cinese censurare l'attività libera
Dei senatori della Repubblica che hanno pensato di dare voce ai dissidenti e di ha un conto è la settimana scorsa nelle Aule del senato quindi i rapporti come risale il devono essere mantenuti se possono essere anche ingranditi ma questo deve avvenire salvaguardando la sovranità e rispetto che l'Italia si merita nei confronti di tutti anche della Cina
Grazie e buon lavoro a tutti e grazie proprio l'otto per
Ringrazio il sentore Luca Ciriani ci sarebbero molte persone tra salutare ovviamente tra il pubblico ma un saluto particolare visto anche anche soprattutto l'argomento di cui parliamo oggi l'ex ambasciatore ritrovarseli italiana professor gruppi fra che lo ringraziamo per essere per essere intervenuto
Allora
Per parlare delle del libro che affronta davvero tantissime tematiche in parte raccontate dal settore Ciriani quindi la storia vinti dall'appartenenza culturale ma anche delle prospettive no come quella per esempio di porti e del commercio
Ovviamente credo che sia il caso di lasciare la parola a chi ha permesso questa pubblicazione quindi coordinamento Adriatico e rappresentato dal suo presidente il professor Giuseppe De Vergottini che ringrazio
Non buongiorno a tutti io vorrei iniziare anzitutto un regola un declassamento
Al seduce gli anni che avete appena sentito che mi pare con le sue parole ha inquadrato in un modo assolutamente condivisibile quello che da giornate piovose mattinata di oggi
Quindi grazie veramente senatore per sappiamo il suo impegno con la sua petizione questi argomenti la sincerità con cui lei condivide i valori che noi cerchiamo di sostenere col nostro lavoro con il nostro impegno
Quando sta tenacia se mi consente ovviamente ringrazio il Senato che ci dà costerà Repubblica ci dà la possibilità di essere in questo in questo locale
Quindi il profilo istituzionale secondo noi è molto importante perché noi come associazione abbiamo sempre seguito un criterio di collaborazione coi nostri istituzioni
Quindi Loyola quasi annualmente siamo presenti la giornata del ricordo al Quirinale
Abbiamo cominciato io mi ricordo nel novantatré l'associazione nata e io mi ricordo che allora Mrs di considerare il fortunato perché riuscire a organizzare una audizione alla Commissione esteri della Camera dei deputati
Praticamente non credo che fosse in assoluto la prima volta che si parlasse di questi argomenti per carità però era di fare la prima volta che associazioni si trovavano in un lo scambio dialettico con i rappresentanti del nostro Parlamento quindi abbiamo sempre seguito questo rapporto abbiamo rapporti ottimi con ministero dei beni culturali ministri quei gesti commistione
L'università la ricerca che cerchiamo di portare avanti soprattutto gli approfondimenti sotto il profilo culturale quindi questo ci tengo a dirlo perché una cosa che ho sempre cercato di evitare e di sentirmi dire ma che bisogno c'è che nel mille novecentonovantatré venga costituito coordinamento Adriatico quando esistono delle importanti serie oneste
Conduttrice di di grande lavoro associazioni che raduno nel mondo degli esuli fanno capo della alla Federazione
Quindi è un altro duplicato c'è bisogno fare altre associazioni no nostri discorsi un po'diverso ne abbiamo cercato di costituito un'associazione aperta in generale alle persone quindi non è seriamente originarie o collegate storicamente quei territori piaccia orientare quindi gli italiani o anche non solo che volessero occuparsi di questi problemi che non ho ben venuti quindi e con questa logica che abbiamo costituito l'associazione quindi non quindi epitaffi tra l'altro devo dire penso di poterlo dire in presenza anche di Antonio Ballarin che non abbiamo mai come dire siamo mai sovrapposti dal abbiano interferito col virgolette le politiche dell'associazionismo quindi abbiamo cercato sempre di trovare rapporti collaborativo di condivisione quindi ci siamo sempre trovati mi pare sulla stessa linea di percorso
Intellettuale e politico a tutela di valori che ci sono comuni quindi io credo che insistere su questo la politica culturale la fusione di una cultura la salvaguardia della lingua salvaguardia della storia
Salvaguardia delle abitudini degli usi cioè il fatto di muoversi su un territorio come si dice di solito plurale merita un territorio molto complesso
Che non è in un territorio che da dividere con l'accetta tra Italia Slovenia Croazia chiediamo verso il Montenegro è un territorio omogeneo che periti avventure nella storia per la politica è stato dal punto di vista politico tracciato da confini ma in realtà per quanto riguarda la presenza della comunità nazionale italiana
Storicamente insediato in questi territori è qualcosa che unitario quindi su questo presupposto ci siamo mossi con una serie di iniziative quindi questo questi tre volumi che noi presentiamo oggi sul territorio Adriatico hanno tra l'altro proprio l'obiettivo di dare una visione di insieme organica che tocchi sul territorio
Profili storici profili geografici biografico politici
Pur profili se volete vinse suonato economici
Ma anche profili legati all'architettura all'urbanistica alla portualità agli scambi al regia cioè praticamente veramente abbiamo cercato il toccare forse voi potete dire mai siete stati troppo ambiziosi troppo presuntuoso escludi ticket giudicherete voi comunque abbiamo cercato di toccare tutta una serie di argomenti in modo che se qualcuno si avvicina questi libri può diciamo farsi un'idea credo abbastanza organica la complessità di quest'area territoriale quindi ben venga chi se ha scritto di poter dire questa iniziativa la consideriamo morboso molto positivo e soprattutto volevo dire ma non voglio annoiarvi con troppe citazioni rientra in un filone di attività che noi svolgiamo da molti anni per esempio un un lavoro che fu esito nel due mila dieci da Lucchini collegamento con la lista Popolari Trieste colpiti e colleghi Istituto geografico militare di Firenze
Abbiamo fatto tre volumi sono mille cinquecento pagine sua toponomastica storica
Che a mio modesto avviso sono veramente un punto di arrivo e di partenza per ulteriori ricerche
Quindi professor laico che vuole più illustri studiosi di geografia di cartografia che di Trieste che c'ha assistito organizzato questa la diciamo la parte scientifica di quest'opera
Quindi abbiamo fatto pubblicato altri volumi sulla numerologia la macroregione asiatica
Quindi questo discorso del territorio e uno dei un filo conduttore di molti di questi lavori la cosa interessante volevo dirvi abbiamo cercato anche siccome abbiamo ci illudiamo di poter diffondere un messaggio abbiamo cercato anche di dare edizioni in inglese per diffondere maggiormente questi argomenti per cui per non solo questi volumi sono stati mandati un po'in giro in tutto il mondo le biblioteche specializzate ma abbiamo per in più in inglese tradotto sia libero sul territorio asiatico c'è un'edizione stretta in inglese editore da una casa editrice molto importante in Francoforte abbiamo sentito inglese pubblicato il libro sulla
Questo molti di voi lo ricorderanno un libro che molto importante sull'arte venete in Dalmazia di di Pilo questo libro è stato tradotto
In inglese già nel due mila e credo che sia stato un grosso lavoro perché da quello che so è stato molto apprezzato futuri storici dell'arte perché e il una collezione tutti patrimonio veneziano ne abbia ecco su tutti questi questi lavori poi si aggiunge l'attività svolta nei convegni scientifici anche qui non posso negare con troppe citazioni ma per esempio abbiamo organizzato a Parenzo nel due mila undici
Centocinquantenario della famosa dieta che nessuno capiamo portato specialisti italiani
Con la collaborazione di intellettuali anche i croati abbiamo fatto un convegno credo molto importante di cui si è storico
Recentissima mentre cito le cose più vicine a a Gorizia un bel convegno sulla Carta del Carnaro nel giugno scorso
Due convegni sul trattato di Osimo uno del debito nel due mila sedici a presso la sì o in più a Roma che uno a Osimo stessa in aprile
Poco per parlare
Trattare tutti diritti svolti piemontese la conclusione della contesa confinaria della controversa confinaria con la pubblica jugoslava esausto stato citato giustamente l'amico Crupi sa
Non per niente è stato uno dei protagonisti di queste iniziative in quanto noi partiamo dall'idea che poche perché lo spazio culturale uno spazio aperto noi non ci chiudiamo in noi stessi ma cerchiamo con insistenza una forma di apertura
Di scambi di opinioni di collaborazione con i colleghi quelli storici con siamo riusciti i cultori di questa storia adriatica
Anche l'altra parte del confine
E a questo punto con molta franchezza vi devo dire che abbiamo esperienze sicuramente positive perché danni abbiamo collaborazione con il Centro di ricerche storiche di Rovigno più per anni siamo stati rapporti col professor Rossi che voi molto vuol conosceranno che ha diretto il centro veramente in modo egregio
Abbiamo una collaborazione anche con la Società di Studi storici tirano col dottor mezze quindi cerchiamo di aprire dei piedistalli diciamo dall'altra parte
Del nostro territorio
E quindi aspetti sicuramente positivi ricerche in comune ricerche che noi portiamo avanti grazie altri finanziamenti di una legge speciale legge settantadue del due mila uno
Dalle ricerche svolti in Italia e per una venti importante leggere regionale del Veneto la legge quindici e novantaquattro che la legge che consente interventi per la salvaguardia del patrimonio artistico culturale architettonico eccetera veneto Istria Dalmazia
Cerchiamo di fare nostro meglio di tutti usare in modo attento questi fondi in modo che il ci siano del ricadute utili per tutti noi
Devo dire anche che abbiamo purtroppo a volte delle sorprese coltelli diciamoci degli esperienze non del tutto il tris tanti cioè Samuel tipo negativo
Si lasciano perplessi però noi insistiamo non ci non ci scorgiamo
Visto che approfitto che c'è qui danno improvvisa per esempio con fiume io nel mille novecentonovantasette in Sardegna quindi già qualche anno fa ero stato va avevo preso contatto correttore di Fiume è una signora di cui non ricordo il nome lo ha portato all'arresto dal rettore di Bologna abbiamo firmato una convenzione di scambi
Di cocenti perché perché Darmstadt fiume aveva una sezione staccata di pedagogia
A Paola e io dico dove c'era un corso anche in italiano non abbiamo detto vi mandiamo dei docenti italiani a a fare dei corsi in base alle vostre esigenze assunta a Pola questa convenzione che io di mi vanto per riflettere fatta firmare ribaltava gli ha fatto firmare ha funzionato per due anni per due anni abbiamo il perché anche mandato i docenti qualcuno da Fiume venuto a Bologna
Però devo dire del secondo anno si è praticamente show insomma ciò insomma si è messa in quiescenza e non s'è parlato più
Poi la l'ultimo aspetto diciamo non intriso del Mantegna parte la presenza del professor Luca che è venuto a Gorizia non avevamo organizzato per il centenario dannunziano un convegno a Fiume in giugno
In collaborazione con l'università fiume quindi è una cosa assolutamente la luce del sole
Abbiamo avuto sei adesioni di docenti a suo ricordo chiedo scusa il nome della direttrice del dipartimento con cui avevamo scambiato i nostri corti e purtroppo pochi giorni prima del del fatidico
Te lo ricordi giugno
E c'è stato detto mi spiace no non veniamo avrà devo dire che invoca sì che è un costituzionalista di prestigio tra l'altro sbaglio nipote o figli o nipoti più famosi internazionalista sul non mi ricordo non vorrei dire una cosa inesatta è venuto nel frattempo abbiamo spostato da all'ultimo momento grazie la collaborazione di del sindaco si Perna a Gorizia abbiamo con sdegno si è fatto devo dire con la massima franchezza mi è sembrato veramente un ottimo convegno perché a livello di relazioni presentate è stato veramente molto buono
E però siamo rimasti un po'con l'amaro in bocca perché questa collaborazione a cui noi teniamo molto otterremmo molto purtroppo in questo caso non ha funzionato perché dico questo perché voglio dire non vorrei fare un discorso di tipo geografico dicendo siamo bravi andiamo dappertutto tutti collaborano lo spazio uno spazio comune c'è una mole condivisa non è così diciamo la verità ecco un po'più complicata la storia però è una ci sono gli spazi eccidio che dobbiamo trovarli per mantenere aperto questo canale fitti contatti per costi e del potere andare avanti in questa politica culturale che non mi sembra da buttar via una un ultimo cenno vorrei fare e poi chiudo voglio dire noi gli ho detto insisto ci occupiamo di cultura quindi storia scambi culturali tutti i generi costumi abitudini
Toponomastica tutte belle cose però voglio dire non è che sia soltanto che siamo dei macina attori di sussidi cioè che prendiamo di più dei soldi
La Regione Veneto o dallo Stato italiano per stampare libri non è così è un po'diversa la cosa e quindi
C'è lo la spinta culturale
Ma poi c'è anche una ci può essere anche una ricaduta molto importante per quanto riguarda i rapporti sociali rapporti collegamenti sul piano umano piano scientifico cosa pur non butta via e c'è anche una ci può essere anche una ricaduta di di come dire di carattere economico per esempio di fatto la cosa a cui teniamo molto come coordinamento
Noi abbiamo fatto negli anni passati un progetto dunque agitati Parenzo che tra l'altro l'origine la mia famiglia c'è un palazzo del Seicento che è un classico Palazzo veneziano poche classico sono storie lo spaccio architette lo faccio storie governati
Ma devo dirti che la sede dell'attuale Museo civico di Parenzo
Allora questo palazzo aveva bisogno all'ira diciamo che le ferite delle delle siamo dei l'alterazione subita nel corso dei secoli quindi bisognava di interventi che abbiamo fatto un progetto un piano che siamo riusciti a farci finanziare l'architetto Foroni di Verona è stata molto brava ha presentato un progetto per l'ente magnifico alla Regione Veneto un progetto che si articola su sei Andersson sei stralci di cui la metà già finanziati
Un progetto che va avanti impacco finanziamento occulto comunico l'attuale municipalità di Parenzo croata di Parenzo
Quindi anche dal punto di vista della la reciproca fiducia abbiamo stabilito un contatto importante tramite la Direzione del Museo
E questo questo finanziamento
Sa parlare
All'incirca un mezzo milione di euro sostenendo l'idea cioè da parte delle tappe il Veneto finanzia mi pare duecentoquaranta mila euro il resto di dette la municipalità oppure qualche istituto diciamo pubblico
Più statale ecco regionale provato quindi voglio dire
Questa iniziativa cosa comporta comporta che noi e quindi la Regione Veneto e noi abbiamo la salvaguardia di un gioiello architettonico veneziano al cento per cento che viene salvato dalla rovina dei secoli
E la municipalità quindi la cittadinanza odierna i parenti in cui e tra di noi non so fino a che punto si interessino tutti delle questioni italiane veneziane però a ma il mantenimento di un bene culturale che riguarda tutta la comunità
Che quindi può essere sfruttata per motivi turistico eccetera per cui c'è anche una ricaduta economica questo volevo dire
Allora quindi la cultura può essere anche tramite i qualcosa se volete vi
Il parlamento furiosamente
Se qualcuno può interessare finché però a noi quello che interessa che andare avanti con un certo programma ideale che abbiamo in testa e cercare di fare delle cose utili naturalmente ripeto le cose utili oggi si fanno sì
Non solo riusciamo a fare a Roma Firenze a Bologna che sui loro veneziana se riusciamo a farle ricostruiti ricompattando un'aria culturale e quindi anche sociale
Estesa ai territori storici illustri convinto la nostra comunità si
Invito per un saluto il presidente della le reazioni Eltsin vedo più Tonino ecco ma presidente Antonio ballerino
Buongiorno la Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati che io rappresento molto lieta di questo evento e anche a margine di quello che diceva del professor Piero Bottini o in aggiunta a quello che dice il professor De Vergottini
Se mi sembrava corretto fare alcune considerazioni
Eventi come questi che facciamo qui oggi
Ne facevamo in maniera molto più rada qualche anno fa
E da qualche anno a questa parte che le nostre associazioni diffuse su tutto il territorio hanno cominciato ad aprirsi verso una narrazione della propria storia grazie anche all'approvazione della legge che istituisce il Giorno del ricordo alla narrazione della storia che andava al di fuori delle proprie comunità il risultato è che abbiamo una presenza mediatica ma anche un interesse generale molto più
Sostanzioso
A partire dagli ultimi anni
E questo grazie ad un lavoro paziente meticoloso di tante persone esuli di prima generazione che hanno voluto mantenere la loro testimonianza
Esuli di seconda generazione come per esempio io e altre persone che sono qui in sala che siamo nati e cresciuti al villaggio Giuliano Dalmata di Roma ma tante altre persone diffuse sul territorio che pazientemente hanno saputo mantenere una memoria
Ma non una memoria revanscista o per rivendicare
Una memoria per ricostruire per trasferire un'azione etica all'interno della società
Senza mai lasciare quell'amore profondo verso la Terra
Di provenienza della propria famiglia
Per cui la questione adriatica
è una questione che molte volte ho sentito dire in altri convegni fatti anche qui al Senato
Che nell'Adriatico ero un laghetto
Ho sentito dire da autorevoli esponenti
Ecco
Se invece pensiamo che dal Trattato di Campoformio ad oggi sulla pelle del popolo istriano Romano dalmata è stata giocata una partita geopolitica enorme che Cina separati sparpagliati indeboliti per interessi appunto geopolitici
Che evidentemente non avevano alcun riguardo verso le persone autoctone che popolavano quella terra da un migliaio danni
Il nostro lavoro e quello di costituire una cerniera
Va passata la memoria cioè al di là della memoria al di là della
Ma ripeto la rappresentazione di fatti che possono dare un aiuto
Importante positivo all'interno della società nasce poi la questione della prospettiva
Qual è la prospettiva di questo popolo
Qual è la prospettiva di questo popolo e qual è la prospettiva anche se mi permettete delle e diverse entità
Statali che insistono su quel territorio che va da Gorizia alle Bocche di Cattaro
Perché non c'è ombra di dubbio che Klaus e prima l'Italia asburgiche l'Italia sabauda dopo l'Italia fascista dopo e la Repubblica italiana oggi sono ancora molto distanti dalle tematiche che noi continuiamo a portare avanti i nostri diritti molti di dei nostri diritti sono ancora oggi negati
Ed è questo valenza sui nostri diritti negati che ci fanno amare ancora di più la terra di provenienza perché come se se ci fosse una specie di legge del contrappasso nobilitare della negazione di diritti che ancora oggi vantiamo esista un attaccamento ancor più forte verso la nostra terra
Allora questo concetto di prospettiva è un concetto di prospettiva che interroga le istituzioni interrogati evidentemente tutti quanti noi e l'opera che è stata che viene presentata qui oggi del quale una copia in inglese professore grazie
Descrive molto bene questo passaggio
La federazione che raccoglie le tante associazioni delle sue cugine votarla passò tante perché siamo diffusi in tutto il territorio
Ecco questa questa federazione si fa carico quotidianamente di interloquire con le diverse istituzioni e di portare avanti iniziative come non ultimo il seminario regionale che verrà fatto il tredici
Al villaggio Giuliano Dalmata per le scuole
Evento impensabile fino a qualche tempo fa
Ecco profittevole seminario per docenti ecco su tutti i passaggi realizzati faticosamente eventi come questo aiutato questa diffusione dalla memoria ma ripeto aiutato un volto a una descrizione della prospettiva
Su una regione che non è mai per noi stata cesura tra mondi ma casomai cerniera noi ci siamo sempre consigliato da cerniera tra mondi diversi
E probabilmente proprio il fatto che ci consideravamo una cerniera è stato facile
A qualcuno a dividerci ad aprirci grazie
Grazie presidente ballerina ora invito
La vicepresidente nazionale associazioni nazionali se cioè dal Marsella professoressa dovrà per forza
Grazie buongiorno a tutti buon giorno prima di tutto e grazie ai curatori di quest'opera che veramente importante e notevolissima perché a tre una panorama incredibile sul mondo Adriatico grazie anche al Senato senatore Ciriani ma al Senato in generale che appunto giustamente è stato ricordato ora ad Antonio Ballarin
Molto spesso
In questi ultimi anni diciamo così apre le sue porte ad eventi culturali che riguardano il mondo Adriatico colgo l'occasione per ricordare che il dodici di dicembre ci sarà un altro evento presso la biblioteca del Senato sul mondo Adriatico e in particolare sull'ambito femminile del mondo Adriatico e perché è vero che fino a non molto tempo fa questo argomento era veramente
Dimenticato diciamo così o quasi tabù ancora peggio e non sicuramente non solamente nell'area al di là del confine ma anche qui in Italia o nel resto d'Italia come spesso mi trovo a dire da molti anni nel corso di convegni di conferenze ed incontri colonna dalle scuole con l'università e quant'altro
Un'opera di questo genere
Così ampia ha una ricaduta particolare
è vero che ora possiamo fare certi tipi di discorsi non qui siamo in diversi ecco qui c'è anche il dottor mici cioè e sappiamo perfettamente abbiamo condiviso proprio noi due personalmente una cammino molto lungo e anche abbastanza
Difficoltoso da ben anche da prima che fosse varata la legge sul Giorno del ricordo proprio per una attivare questa modalità ad esempio degli scambi culturali tra il mondo dell'istruzione e di qua e di là del confine quindi le scuole ma anche l'università ecco io mi sono trovata nel corso di questi ultimi anni
A vuol portare avanti dei discorsi europei un gioisce doing per docenti ad esempio per cui io mi sono recata proprio nella città di Fiume
Per due mesi ho lavorato lì non sono stata presso il liceo presso l'università oggi porto all'università alla Sapienza già prima da tempo in maniera più rada appunto e difficoltosa adesso con maggiore consistenza e anche sotto forma di seminari di conferenze per gli studenti o di formazione di master dottor miccia si occupa di tante altre attività anche nel mondo universitario appunto in questo senso
Che non erano assolutamente immaginabili fino ad un po'di tempo fa e questo operava
Ha il merito di coprire un arco di tempo amplissimo dal mille trecento ad oggi
Con una varietà di argomenti che spazia molto per far capire quello che appunto da sempre io ripeto ovunque mi trovi che si tratti di ambienti di studio o semplicemente di cittadini italiani di persone interessate a questo mondo Adriatico che appunto giustamente come è stato ricordato tutto è tranne che l'ha detto ma probabilmente un mare sì
Apparentemente tranquillo nella sua struttura geografica ma invece ricchissimo di fermenti di ondate molto particolari il fatto che questo mondo Adriatico orientale dell'Istria Fiume a tutta la Dalmazia
Non è nato dal nulla sorto dal nulla non è apparso nella nostra galassia dalla seconda guerra mondiale ossia il tutto va bene dalla prima
E precedentemente come se non ci fosse così come successivamente dopo lo alle agli esiti nefasti della seconda guerra mondiale ugualmente non è così ha una storia ricchissima
Millenaria certamente e anche i risvolti sottolineati dal professor De Vergottini
Di tipo economico di tipo sociale sono stati fondamentali ma sono oggi fondamentali perché il discorso europeo il cappello europeo di un'Europa che è vero lo dico proprio qui perché siamo in Senato
Spesso è
Seconda poco veramente a conoscenza di dimensioni irreali di questo mondo come anche di altri
Offre però comunque la possibilità di un'apertura di un dialogo abbiamo avuto negli anni recenti e anche lo scorso anno un'attività importantissima
Condotta a a Bruxelles ha portato a Bruxelles a dall'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con una mostra e con dei convegni importantissimi dov'eravamo presenti in diversi Dinoi
E quesito significa anche produrre
Testi di questo genere non è giustamente solo la produzione letteraria di carta stampata di altissimo livello che poi magari rimane nelle librerie o nelle biblioteche
Ma anche invece diventa apportatrice di stimoli che vanno decisamente oltre che vanno nella realtà concreta che vanno nella dimensione quotidiana che vanno nell'economia perché ha costi possono avere lavori di tipo artistico di mantenimento del patrimonio artistico anche lavori effettivi di scambi diretti
Che vanno dal mondo della scuola al mondo dell'istruzione in genere ma anche al mondo dell'impresa delle attività e non solamente turistiche perché sarebbe molto facile pensare solamente al turismo di cui per esempio l'Istria e sicuramente portatrice di un vessillo ma da molto molto tempo salta in qualche modo
L'area geografica che ha consentito alla Croazia prima all'ex Jugoslavia di andare avanti per molti anni sulla base di un turismo che era già bella avviato io provengo con ciò concludo da un recentissimo convegno molto stimolante che si è svolto tra Trieste e Fiume
In cui proprio questi argomenti sono stati presi in seria considerazione
Con un intento di tra virgolette
Ritorno culturale che appunto è esula completamente da qualunque idea casomai qualcuno avesse la malsana opinione di accusare qualcuno di revanscismo o di volontà di andare chissà dove
Ma proprio di un ritorno culturale che un ritorno non solamente Meli nei territori anche certamente condiviso comunichi oggi vive lì e della minoranza italiana presente in Istria e a Fiume e della maggioranza croata o slovena che oggi vive in quelle regioni ma di un ritorno chi abbia anche il significato di ciò che torna di ciò che da un esito che da un risultato e che con questo risultato di attuazione di progetti di un cammino culturale economico sociale unico se no è inutile parlare di percorsi interregionali no
Tanti parlano di Interreg non sanno neanche che cosa sia io me lo sono sentito chiedere pochi giorni fa che cose l'Interreg ecco per cui bisogna dare consistenza a dare un senso a questo tipo di percorsi e certamente questo testo così attenta mente curato e scientificamente
Predisposto per cui certamente anche inattaccabile perché da ogni punto di vista oggettivo
è assolutamente fondamentale e speriamo portatore di tanti altri esiti e sviluppi successivi grazie
Allora la storia del territorio Adriatico è in territorio di storia in territorio di storie e tra gli ospiti che insomma
E qui intervenuti
Ovviamente locandina dietro di me riporta vari relatori uno purtroppo si scusa Alessandro Giuli è un giornalista anch'portante dim poter essere con noi ma in questi giorni sta per nascere il terzo figlio e ha avuto un problema
Che credo sia facilmente giustificabile naturalmente
Allora per parlare di storia di identità e di appartenenza lascio la parola a professor Giuseppe Parlato che ovviamente non ha bisogno presentazioni
E terre appunto raccontare un po'di storia dell'Adriatico
Va bene grazie grazie della
Però la parola
Spero che grazie alle pasticche che ma carica pubblica culmina in qualche modo trovato insomma insomma vista un po'meno
Allora questo volo questi tre volumi a mio avviso sono molto importanti e le regioni in qualche modo di leggere che prima il professor De Vergottini
Spostare il discorso
Da una polemica politica che poi alla fine diventa stanzia scivolosa e soprattutto pretestuoso tutti i casi
A un discorso più alto di recupero discorso culturale i rapporti culturali come d'altra parte è giusto che sia in tram due lati
Avevo del nostro Adriatico e l'Adriatico che abbiamo di fronte
Sui quali ci sono decenni di storia incendi problemi
In fondo se tutto quello che questo libro vuol dimostrare
Avendo centrato perfettamente l'obiettivo l'obiettivo di questo libro è quello di studiare verificare fattore di aggregazione presenti
Fra le due sponde dell'Adriatico tenendo presente un aspetto fondamentale cioè di fuggire da un certo il realismo europeistico di maniera
Ma in genere presente invece l'importanza dei nazionalismi dell'identità nazionale per meglio dire ed è il concetto di sovranità e identità presente nell'Adriatico perché altrimenti noi non riusciamo a fare un discorso serio
Il dialogo si deve fare fra due e fra due realtà
Se uno dei due in dialogo smentiti essere se stessa non è un dialogo fra due ma un dialogo fra uno e mezzo o addirittura fra un non so
Che è quello che noi non interessa
Io devo dire che ho provato
Di grande interesse la destinazione
Di questo discorso dell'identità nazionale
Rappresentata dal territorio
A diversi livelli
Cito così perché ognuno di questi meriterebbe un approfondimento io mi scuso con gli autori ma il discorso della storia del libro fatto da Federica Formica
Statutario saggio piuttosto significativo
Monicelli Rosi ha fatto un lavoro in forma vitalistica avvenuta e Venezia di grande livello dove ha dimostrato come esista una tradizione non soltanto veneta ma romana
La però sostanziale gli elementi una identità che passa attraverso il paesaggio saggio di Ferrari
Addirittura passa attraverso i porti e il commercio di saggio di Forum
Mo'braccia che ha parlato di modernizzazione ed i trasporti tutto questo e interessante perché non si ferma a una mera enunciazione
Questo libro a una nera enunciazione di tematiche ma leva ad approfondire nello specifico e quindi dà sostanza a questo a questa identità
C'è un punto però sul quale vorrei attirare la vostra attenzione brevemente perché il tema e molto complesso e che ha affrontato in un saggio quello di orecchia e cioè il tema dell'irredentismo
Ora può sembrare un tema vecchio quello delle risentito nessuno oggi più si dichiara tale no
Ma il problema qual è e che dietro a Paroli irredentismo c'è il problema della destinazione dell'identità nazionale
E quindi di fatto anche se noi non usiamo più questo termine però le tematiche che questo termine hanno fatto sorgere in qualche modo sono ancora presenti
Cavarmela con una battuta
Visto che tutto quello che è stato detto fino adesso
è che che era anche Marino Bcc successivamente
Portano ha un dialogo a una collaborazione a una volontà dichiarare ponte è stato detto da tutti praticamente fra le due sponde dell'Adriatico
Pare che unisce non può più dividere beh però se noi guardiamo alla storia è un disastro perché se guardiamo la storia e bisogna pulire la storia io come docente di Storia contemporanea posso anche essere d'accordo però il problema che non è facile abolire no qualche qualche secolo di problemi
Allora qual è il punto dato che noi possiamo oggi prescindere no dal dall'affrontare questo nodo questo nodo viene affrontato dalla storiografia attraverso una chiave interpretativa che ricordare anche nel saggio di orecchia
E cioè i due irredentisti
C'era un irredentismo buono democratico mazziniano
Popolare
E poi c'è stato un interno irredentismo aggressivo fascista imperialista eccetera eccetera
Allora si dice noi optiamo per il primo e non prese con una messo che qualcuno voglia ancora optare per un irredentismo cosa che ovviamente oggi non si pone più come problema ma come mentalità sì
E sembrò un fatto
Io sono convinto che in realtà non si tratta di Taranto di due I redenti ismi Marius irredentismo che si trasforma e si calibrata con una situazione storico-politica e geopolitico
Perché se non andiamo a guardare io ieri mi sono preso la briga
Non lo facevo da diversi anni perché io nasco come studioso del Risorgimento suonatori prendermi Giuseppe Mazzini
E se n'è andato a vedermi che cosa dice sul mondo slavo
Beh insomma la posizione mi sembra piuttosto chiara
Istriane isole
Adriatiche fiume cioè la posizione una posizione estremamente Chiara non è una posizione di chi dice qua no tutto sommato ci interessa poco
Allora qual è il problema il problema che
A un certo punto il rapporto con il nostro Ungheria
Si deteriori da parte dell'Italia e viceversa
Per cui a un irredentismo che mira veramente mazziniana che mira a cercare un ponte con il modo usuale
Perché la rinascita del mondo slavo possa essere in qualche modo parallela a quella della raggiungimento dell'unità nazionale da parte italiana
Si frappone
Le il la la politica austroungarica ebbene in uno di questi saggi si buoni ricorda che la la logica altri a vista la proposta realista cioè la proposta da parte dell'Austria Ungheria di avere una Olmo sull'altro significativo non lasci con Francesco Ferdinando il poveretto che poi viene ucciso a Sarajevo ma certamente cioè Metternich lucidamente questa era l'unica politica che l'altra proprio a fare dal suo punto di vista ed interventi che non era assolutamente uno stupido aveva pensato questo
Quindi e nell'ottica della politica austro-ungarica quella da un lato di rivolgersi al mondo slavo contemporaneamente come con compromettere comprimere il mondo italiano facendo perdere all'età di quel livello che aveva raggiunto attraverso i secoli in quelle zone
Di qui cominciano i problemi adesso e non voglio farmi perdere troppo tempo su queste elucubrazioni mia però questo elemento questa posizione austroungarica che si accentua la fine dell'Ottocento e che poi diventa determina pensiamo soltanto o di spostamenti di popolazioni che l'Austria Ungheria determina a sfavore degli italiani per modificare l'equilibrio etnico
Dell'Istria di Fiume e della Dalmazia bene tutto questo e in qualche modo produce
Di conseguenza
E la diciamo questa torsione avviene nei primi anni del Novecento e si ripropone
Alla vigilia della prima guerra mondiale l'attuazione di questo irredentismo che era un evidentissimo ripeto positivo nei confronti dell'altra parte dell'organico in una interventismo aggressivo laddove ed è significativo questo
Cela considerazione del della positiva rinascita dei popoli slavi del sud quindi Serbia
E l'ostilità nei confronti di una ripresa di forza degli slavi del Nord tentarono del Nord non Polonia ovviamente del Nord
Balcanico perché sono gli alleati più più più più disciplinati dell'organico
Quindi il ed il discorso va visto in questa lo ora oggi non abbiamo più sostanzialmente né l'uno né l'altro non l'abbiamo più però l'ambientalità diciamo che spesso dalla quale noi veniamo accusati di essere portatori di un nazionalismo e non più nazionalità lirismo ha delle radici storiche ben precisi ora queste condizioni non esistono più quindi adesso si può sicuramente non essendoci Collauto Ungheria non essendo più necessario nemmeno farsi che i popoli slavi facciano un baluardo nei confronti di un ipotetico periodo pericolo russo che era quello no chi Mazzini in qualche modo prevedeva riso forse si può riproporre in altri il discorso per quanto riguarda se però certamente questo e direi un elemento da riprendere in considerazione perché probabilmente su queste basi allora sì il discorso del ponte può funzionare
E il discorso del passaggio da una idea ovviamente bisogna essere entrambi a farlo e perché come è noto cioè l'accordo si può fare soltanto quando entrambi si rinuncia all'aggressività
Devo dire che ho molto apprezzato anche il saggio di versetti sulla condizione della popolazione
Gli italiani delle popolazioni italiane sul Polo Ungheria che in qualche modo sfata tutta una serie di virgola secondo i quali appunto la mostra un Paese ordinato ricordate non tutti questi discorsi sulla perfezione austriaca tra l'altro quello che i vasetti mette in evidenza e un'amministrazione inerte disattenta evidentissima c'è proprio esattamente il contrario della vulgata secondo la quale l'altra funzionava più gravi in auto puntano tutto perfettamente e documento il documento invece un altro un altro discorso
Chiudo citarlo soltanto perché il discorso sarebbe molto più lungo
Due aspetti più recenti che il volume affronta ovviamente mi sono limitato la parte storica la l'altra parte quel perché non mi compete sulla quale non saprei dare giudizi però ad occhio mi è sembrata di assoluto rilievo uno è il discorso che ha fatto da video Rossini sul due giugno molto interessante
Dove addirittura si discute sulla possibile
Diciamo cioè il fatto che l'assenza del voto Giuliano ossa causare un'invalidità devono essere
E affronta anche il problema delle schede nulle problema del del referendum istituzionale che in qualche modo ha lasciato molti dubbi anche qui sarebbe interessante parlarne il fatto che un referendum così importante per la storia d'Italia delegittima una parte del territorio nazionale EP riferisco ovviamente alla frontiera orientale e al Trentino Alto Adige queste due zone non vengono prese in considerazione stiamo parlando di un milione di persone e che considerando poiché il referendum finisce a dodici a un dodici milioni a undici milioni eque capite che un milione in più un milione in meno fa un po'di differenti l'altro aspetto che segnalo molto interessante e il discorso del dibattito ma non solo il dibattito proprio la legislazione l'analisi in sede di Costituente fatto dalla professoressa maggio perché anche qui e interessanti si vede come tornando un attimo e poi veramente la smetto sul discorso della concetto d'identità nazionale
Beh la Costituente dimostra che colori guarda avrebbero dovuto difendere
Il concetto di identità nazionale anche relativamente a quei territori e mi riferisco ai partiti laici di centro mi riferisco ai liberali e Aelia repubblicani che venivano da una tradizione cavouriana mazziniana non l'hanno fatto
Sono stati compressi da una cultura marxista internazionalista e da una cultura democristiana più legata a un discorso ecumenico e non è riuscito a venire fuori in sede di Costituente una terza posizione
Con lui col risultato di lasciare poi totalmente alla destra il monopolio della difesa del territorio reati quindi non abbiamo anche delle ragioni più recenti di riflessioni di riflessione per cercare di individuare come fare questi ponti cercando di commette degli errori del passato e facendo in modo che neanche gli altri commentano andar dietro
Grazie al professor Giuseppe Parlato egli l'ultimo intervento poi ovviamente se qualche autore curatore
Dei volumi vuole fare un breve intervento naturalmente la possibilità cioè e l'ultimo relatore per una Marino Milice direttore perché un museo storico di Fiume a proposito di punti e di identità chi meglio di luce
Grazie Emanuele
Anzitutto voglio ringraziare il senatori Ciriani
Si sente ecco il Senato di Ciriani
Che è andato via gli ho dato la rivista fiume perché lì c'era un articolo dedicato alla questione di Castua delle vittime dei resti che sono stati recuperati
L'anno scorso grazie ricerche iniziate nel mille novecentonovantatré quando inizia quando nasceva coordinamento Adriatico sfrondato studiare l'atto costitutivo
Di Amleto Ballarini che individuo io assieme a lui
Ti faccio da interprete io conosco in croato rotoli da locali e si individuò la fossa dopodiché grazie a una rinnovata azione
Il fedele il giudizio presso il governo italiano
Questi ultimi anni è stato poi possibile grazie a un accordo coi tra Italia e Croazia sulle sue punture di guerra è stato possibile riesumare i resti di sette nostri connazionali tra cui il senatore Riccardo Gigante il senatori Ciriani era presente alla cerimonia a Udine per questo so richiamando questo scorso
E lì ci siamo visti di sfuggita gli ho dato un articolo inerente a quella cerimonia dove sono state diciamo tumulate le sette cassette poi la vicenda di gigante sta andando avanti ma non è questo
Il l'oggetto e poi principale di questo incontro ringrazio Emanuele Merlino anche non è servizio stupri Fermi invitato devo dire che la collaborazione con un certo mondo politico e culturale nasce sin dal mille novecentonovantanove
Quando la Società di studi fiumani organizzò con Azione universitaria un importante convegno internazionale cui parteciparono pura minoranza italiana
Sull'identità culturale in Adriatico orientale come apertura
Che spesso alla destra non viene riconosciuta
Su questi termini infatti non ci fu nessuna rivendicazione territoriale né politica ma ci fu un approfondimento la facoltà di Ingegneria con oltre dodici i relatori succo
E devo anche dire che il gruppo i Fratelli d'Italia
Ha un presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio
Che vicepresidente dell'Assemblea generale dell'Euroregione adriatico ionica
Voglio dire che l'Adriatico non è ho sentito appunto dell'amico Antonio eccetera effettivamente a livello generale ci sono certi politici che lo considerano un laghetto secondario c'è invece tutta un'azione
Sapete che Marco Marsilio proviene da Fratelli d'Italia
E vicepresidente di questa euroregione era presente a Mostar
E ovviamente questo significa che il gruppo
E anche il senatore Ciriani cui ho avuto occasione di Ilio prima e molto bene indirizzato e quadrato su determinate questioni per questo
Ti ringrazio per questo invito e per questa occasione di presentare il mio ringraziamento va al professor Giuseppe De Vergottini il quale è stato fondatore insieme ad importanti personaggi dell'esodo dell'epoca purtroppo non ci sono più
Lucio otto otto codici fax ho letto ballerine ancora vivo ma nato ma ancora vivo padre Rocchi che stellate
Tuo fratello Stefano non so che effetto un tuo parente
Ecco l'altro tra i fondatori di coordinamento Adriatico eccovi vi ringrazio perché innanzitutto
L'aver condiviso questa presentazione
Non posso non salutare l'amico professore avvocato Davide Rossi il quale è stato il primo a telefonarmi e a a Dini di quest'opportunità e sono stato felice perché ero tra amici poi avere Giuseppe Parlato
Vicino
L'ipotesi di coniare
Eccome adesso a sapientemente parlato no di dialogo può testimoniare come anche si riesce a vedere il dialogo ma deve essere o nel partire da un'unica Park in ogni caso mi piace ricordare visto che son partito
Anche per far comprendere Pubblico come anche Donatella amica Donatella ricordato prima Antonio Ballarin quanti anni si sta lavorando e anche c'è uno scambio generazionale di esperienze e di collaborazioni che oggi ecco in questo caso c'è uno spicchio di questa collaborazione e volevo dire con Giuseppe nel mille novecentonovantanove era tra quei venti qua
Quattro relatori in un importante convegno fiume nel secolo dei grandi mutamenti che fu finanziato dal sindaco della città il fiume Rijeka l'indice
Innanzi a pagato fino all'ultimo l'ultima alcuna
Voglio dire quindi questo è stato impegno solamente morale insieme a unità degli italiani e con relatori di caratura internazionale e di varie nazionalità italiana coatta ungherese slovena
E ci sono gli atti sono stati pubblicati no quindi mi dispiaciuto molto anche quest'anno ha fatto riferimento presso la sede Bottini
Alla impossibilità di tenere un convegno a Fiume no molto ben articolato molto ben costruito
Per ambienti che esistono a Fiume non è tutta la città che la pensa in quel modo però ci sono degli ambienti che sono ancorati
A vecchi ideologiche e che purtroppo non sanno guardare avanti
Ho nominato e le persone non possono nominare ringraziare anche per la sua presenza non solo l'amico e socio onorario della Società di studi firmano il professor Vanni Rudisha ma anche l'amico Silvio insomma sedici e direttore di questa rivista minoranze ma niente
Che quando una tenda proprio poco tempo fa la casa di ricordo abbiamo presentato la lista bilingue
Il cui primo numero mi ricordo e gli stupidi qualcosa come cinque ma di cinque sei anni fa dedico una pagina racchiuso storico di Fiume scrivendo
I bilingui che la storia di fiume si può apprendere anche a Roma all'archivio museo storico di Fiume quindi con la massima apertura
Pur cui ovviamente proveniente dal ceppo croato della città ma conoscendo la città perché suo non aveva un negozio di calzature no la piazza s'
C'entra una piazze storiche piazza delle Erbe di Fiume in nome della firma Anita
Di una realtà multietnica plurimo un corale lunghi ha fatto un gesto che io ci tengo per ricordare perché non sempre abbiamo purtroppo di muri dall'altra parte viceversa c'è incomprensione ma ci sono anche spiragli
Ricreativi
Quindi questo per dire che naturalmente quando ho avuto occasione di minare l'opera territorio Adriatico io l'ho esaminata non solo con interesse no che può avere una persona che si occupa di cultura di storia di interrelazioni
Ma veramente con entusiasmo perché perché il testimone preso
Dal professor Giuseppe De Vergottini che con la sua capacità di coinvolgere un mondo carne
Di grande livello preparato ci sono nomi molto importanti anche di Giovanni studi accademici che andranno sempre più avanti
Potrete leggere naturalmente
Non posso nominarli tutti ma ringraziarli sì
Di aver
Era la carta rosso dei bottini nel nostro mondo
Nel primo che poteva aprire hanno in qualche modo
Passo terribili mantengono per intero il mondo universitario può Giuseppe sa a cosa mi riferisco quanta quanta chiusura c'è
Purtroppo nel mondo accademico universitario verso a volte delle questioni dei temi che vengono così imbalsamati
E le sedi tant'è vero
E io ho avuto occasione in un convegno dedicato all'impresa di Fiume organizzato dal senatore Gasparri di denunciare anche un fatto proveniente dall'Accademia faccio un nome Lucio Villari
Uno storico
Più affermati terapia accreditati che qualche un mese fa pubblica all'una di Fiume
Riferendosi al ministro francese Clemenceau che agli italiani voi sapete discorso vittoria mutilata veniva negata appunto
Una presenza più consistente in un sola fiume ma anche in Dalmazia
Cito qua la città di Sebenico le isole di Curzola lesina ed altre spesso si dimenticano
Il discorso
Il quale ad un certo punto presente all'accademia all'enciclopedia Treccani questo libro io ci vado perché casualmente la mattina l'avevo già acquistato leggo che a Fiume
Se D'Annunzio preteso una città
In cui gli italiani italiani tra virgolette ciò significa che i cognomi bustini cc mici ci siamo una sorta di meticci
Per il professore
Italiani tra virgolette
La presidenza italiana era minoritaria ora
Io chi sono gli amici tratte non è che noi dobbiamo dibattere
Questa questione ma ho lasciato voce gli ho portato la documentazione dipende sei censimenti austroungarici dal mille ottocentosessantasette al mille novecento e
Undici l'ultimo incontri italiani sono maggioranza
Tutto qui gli ho dato la documentazione gli ho detto anche che si è dimenticato del Consiglio Nazionale Italiano di Fiume che precede D'Annunzio che ho portato il verbale mi ha ringraziato meglio ospitato perché rivedesse
Questa grande affermazione perché fa pesi umanisti italiani in questo caso chi ha poi ha scelto l'esodo scelto
La via italiana
Degli abusivi della storia cioè non parliamo di cose professor De Vergottini pubblica libri studi partendo da due premesse che sono sbagliate perché non
Quindi non abbia diritti di pretendere chissà che
Il fatto è noto che ne ha viste occidentale a Fiume ed una piccola Zara italiani
Per quello che è successo Loggia è stato anticipato impari interventi
E molto Picoco decollo colto con entusiasmo perché io ho anche una passione per la geopolitica quindi sono andato subito a vedere il discorso del sistema Adriatico dell'euro regione adriatico ionica mi sono ulteriormente perché Dante si parla e si porta avanti queste iniziative e quanto può in questo volume deve essere caro deve essere inserito in ogni biblioteca di non solo dell'università delle biblioteche ma anche nelle camere di commercio
Che sono bipolari sì cinque minuti e concludo
Che sono i volani della vera comunicazione cioè attivare questi le università le camere di commercio
La stampa creare una sensibilità mediatica di un certo di una certa qualità che esca fuori vere concisi
Che vanno studiati previsto diamo sempre
La parte perché fa parte della nostra storia e del mio DNA mio papà mi ha insegnato che io sono da
No
Film italiani ma dalmati questo significa un valore anche no quel valore che Antonio che ancora vinta proprio indicato prima cioè una delle comunità così particolari
Che fecero la scelta italiana sempre nel loro percorso per esempio noi siamo diventati dalmati autonomistica mia famiglia tramite Tommaseo non tramite il fascismo quindi conserviamo un radicamento una coscienza di essere italiani
Ma come tutti gli italiani con le con la propria cultura come anche il curato fiumano e croato ma anche delle peculiarità che lo differenziano da un corale da un croato di Vukovar per esempio ciò non significa che non sono curati però in Croazia questo concetto è difficile al ponte
Da esprimere
Con
Tranquillità perché c'è sempre una paura parlando di Dalmazia all'Istria chi qualcuno vada pretendere territori in cui ormai la pazzia
Io devo dire che da una parte del suo assetto associazioni degli esuli un gran lavoro è stato fatto da Antonio da Davide nelle Commissioni proprio per affinché la storia dei
I beni comuni di Fiume porrà e Zahra venisse tutelata ma anche subisce una trasformazione più moderna ecco si potesse un altro Statuto
Ad esempio libero comune il fiume a il nome di associazione ci mani italiane nel mondo essere più inclusivi più attenti per il fiume importantissimo perché per la storia delle associazioni metà mondo fiumano non ha mai aderito alla vita associativa perché erano autonomisti erano Za negli anni avevano un'altra via questo è troppo complicato adesso forse da spiegare però io sto studiando la storia delle associazioni di questo popolo
E da Sant'settantacinque anni ha ricostruito con grandi difficoltà voglio pubblicare spero possano di riuscirci una storia delle associazioni per spiegare
Come questo popolo ha vissuto evitate le baracche aldilà
Delle dell'isolamento ma si organizzato dato vita associazioni ed ecco coordinamento Adriatico cioè questa produzione di studi interdisciplinari ho spiegato prima alla stampa cioè che passano dall'agiografia dall'economia ce nel volume
Secondo potuto ricopre professor pubblicità e Tommaso dice intera sezione dedicata alla Croazia
Ecco proprio la Sezione seconda del volume secondo ci sono il sistema degli incentivi del nell'ordinamento italiano in quello croato problematiche prospettive di crescita
Dite niente Lo Presti sceglie un contributo di Massimiliano Bellavista alcuni profili in tema di procedimenti autorizzativi per lo stabilimento di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili Repubblica di Croazia
E ci sono altri interessanti articoli ad esempio lo sviluppo delle reti piani di sviluppo e procedimenti autorizzativi
Se quindi
Volume che non riguarda solamente
E qual è la storia è importantissimo perché la storia anche nei
Nel cinquanta mo'qui proprio perché c'è una storia no che ci ha unito Cerrini insomma per questo caso viviamo nell'epoca europea piange
In quel Paese
Belle
Dura
Ecco bisogna fare uno sforzo in ogni caso noi dobbiamo fare infatti momenti Lucio Villari andiamo a fare uno sforzo interno molto difficile
C'è una storiografica contraria chiusa
Dati falsi
Perché ancora diciamo ancora queste categorie fasci
Ecco io ringrazio Giuseppe l'invito Manuela tutti quanti per la fiducia replicato questa possibilità di esprimere il mio pensiero sono voglio dal novantatré società del Sud di firmare proprio perché Amleto Ballarini inizia un dialogo assieme e quindi avevamo la possibilità di non morire in patria ma di cercare di lotta in qualche modo per recuperare al fiume in quello del di italianità che ancora è possibile recuperare senta nel rispetto
è un mio
Come spesso accade nei convegni interessanti ogni intervento dei vari relatori meriterebbe un convegno a sua volta è ovviamente il tema dell'Adriatico
è un tema che è impossibile sviscerare in così poco tempo ma sicuramente nelle oltre mille pagine di questo
è di questo lavoro molto viene detto in maniera come dire esaustiva
Allora visto che siamo alla fine di questo nostro convegno di questo nostro incontro invito sì un curatore un autore vuole fare un un intervento per dire
Quello che vuole in maniera libera ovviamente c'è il palchetto per farlo temi
Siccome in questi casi anche se serve tutti più o meno abituati al a parlare in pubblico però mi sono sempre un prendiamoci io credo che professor Davide Rossi fosse dirci qualcosa e il però come si dice dalle nostre parti l'ho messo in mezzo male l'amicizia e ovviamente la stima che mi consente di farlo
Ma quando anni fa il professor De Vergottini
Ebbene Pantani questi denari questo progetto io pensavo prendesse in giro
Perché siamo otto curatori Chuck sappia docili e possono russo Davide Lo Presti Emanuele Bundy mancando socievoli in Giorgio sì buoni sottoscritto
Sembrava una cosa impossibile andiamo sono mille cinquecento pagine quasi cinquanta studiosi con una interdisciplinarietà pazzesca voi non avete idea la difficoltà di mettere assieme in uno scritto architetti i giuristi storici economisti
Geopolitici cioè ognuno parla linguaggi diversi ha bisogno di di biografie differenti di strumenti diversi è stato veramente un qualche cosa di incredibile pensavo scherzasse e invece siamo riusciti arrivare in fondo
I testi dopo sono stati ampliati con degli astratti in inglese in tedesco da questo è nato una costola di un volume d'inglese con degli affetti sloveno e croato
Quindi il progetti sono stati veramente complessissimo e l'idea era quella di cercare di produrre un testo che parlasse di territorio Adriatico che partisse veramente dal Medio Evo diritto ad aletta della della setta de quinto secolo per arrivare anche le prospettive future come diceva adesso Marino la sezione
Di diritto pubblico ma anche quella del professor Russo di economie logistica che guarda al futuro che apre delle prospettive di comunione di questi popoli all'interno di un cappello differente passando per quello che è lo sviluppo storico architettonico e identitario come è stato veramente un un progetto complessissimo immane il cui sinceramente vado molto fiero il tutto è stato coronato da una casa editrice di grossissimo prestigio che lei si di Napoli che soprattutto Paglianti ascese sociali e di primissimo il Piliego sia il punto di vista italiana più europeo
Il volume d'inglese è stato pubblicato dalla Pica Menga altrettanto editore internazionale di prima fascia e quindi sono tutti elementi che si ne avevano all'interno di quello che stava dicendo adesso il dottor mitici cioè di un percorso culturale che cerca di arrivare anche un certo tipo di ambiente
Ringrazio Marinoni Giuseppe Parlato perché
Presentare quest'idea difficilissimo proprio per le enormi venature ad unirsi lunghezze la complessità ciascuno di noi aveva un certo tipo di competenze e quindi sono contento che abbiano risposto a questo mio appello a voi che siete qua che io e Emanuele Merlino che ci ha fatto così il piacere di poter presentare questi volumi in un luogo così prestigioso come il Senato tra parentesi abbiamo avuto già la fortuna di presentarli abusive la Regione Veneto ci ha chiesto una presentazione a brevissimo vediamo presentati già a Verona spero anche nella Fondazione Giuseppe e quindi da quell'auspicio è che ci siano anche altri momenti di confronto
Che siano volumi dal cui anche far partire nuove ricerche perché io di recente ha avuto la possibilità ho letto questi saggi fino alla nausea
Ho letto possibilità aveva avuto la possibilità di confrontare con alcuni Autori molto distanti dal mio sentire e gli stimoli che fa nascere fa crescere sono altrettanto importanti perché che evidentemente la sintesi di saperi che non sono propri dalla possibilità di me di né Stalin i tuoi e quindi di svolgere ulteriori ricerche per cui spero che siano un punto non solo di arrivo di approdo ma anche di partenza per nuove ricerca una chiusura come diceva giustamente anche Piero Russo De Vergottini che ci sia la possibilità come stiamo cercando di fare anche di coinvolgere sempre di più l'HD accademie della repubblica di Croazia e di Soragna per questo sarebbe un ulteriore sviluppo io non credo moltissimo in una memoria condivisa
Però credo che ciascuno possa partire dalla propria memoria per una memoria di confronto e di film dire memoria condivisa e dire difficile per chi conosce un certo tipo di di realtà però la attraverso la scienza la consapevolezza il confronto
Quindi con il confronto e la possibilità di conoscere di apprendere e di sviluppare nuovi studi ecco grazie a tutti sopra tutti assieme anche a
Buongiorno tutti Sommariva russo curato diciamo la sezione economica
Voglio ringraziare il senatore siriani diciamo una tavola per la presentazione veramente un momento insomma gratificante per tutto il lavoro che c'è stato
Succede in questi anni vorrà voglio dire solo solo una cosa che secondo me è proprio la parte prospettica
Il territorio e integrazione tra territori
Cito un dato nel due mila uno dei primi dieci porti del mondo avevamo dieci porte quattro porti asiatici oggi siamo nel due mila diciotto nove su dieci sono asiatici
Ecco allora qui diciamo la competitività di un Paese si misura anche dalla capacità dei territori non necessariamente confinanti di fare squadra cioè di e avere la capacità di essere attrattivi per far arrivare le merci e farle
E poi successivamente
Logisticamente distribuirle all'interno del continente ecco su questo ad esempio il fatto che nel il porto di Trieste segretato porto franco chiaramente uno un elemento di grande vantaggio competitivo ma in generale quattro porti Venezia Trieste e Fiume
E Capodistria i negli ultimi cinque anni sono passati da poco meno di uno virgola cinque TEU a quasi tre tratta è un trend tre mila TEU movimentati quindi è un incremento veramente importante però tutto passa attraverso investimenti infrastrutturali non basta al porto servono le infrastrutture retroporto sembra un investimento molto specifico sulle principali direttrici commerciali ecco in questo modo non parliamo solamente di un territorio ma parliamo di più tra rettori che si integrano tra di loro per fare squadra e rispetto a uno spostamento generale dell'economia e della richiesta che va verso est e sicuramente non è
Quindi
Come lo era una volta ma in qualche modo bisogna aggrapparsi a qualcosa di condizioni in cui le aziende possono operare sono fondamentali per un Paese per un territorio grazie
Buongiorno a tutti mi chiamo Gaetano Vassallo a molti di voi probabilmente non mi conoscono creando presso la libertà di cioè dell'intervento in questo convegno perché vivo e lavoro nell'ex Jugoslavia quindi da italiana per dire lavorano ex inusuali al tema trattato oggi tutta una mi ha particolarmente a cuore
Colgo l'occasione muovere due o tre
Osservazioni la prima è che iniziative come quella di oggi sono altamente meritoria perché contribuiscono a portare avanti ricordo la memoria degli italiani dizione Dalmazia tuttavia devo dire che
Se pur meritorie queste iniziative e qui mi porno mi permetto di muovere
Quelli di fare un piccolo suggerimento
Hanno il merito di portare avanti la memoria degli italiani che vivono all'altra parte dell'Adriatico ancora oggi tuttavia se si vuole veramente
Fare dell'Italia una potenza culturale perché vuole competere con le grandi nazioni del mondo
Iniziative di questo tipo di libri pubblicazioni sono meritorie ma non possono tracciare il solco per fare dell'Italia una grande potenza e qui io credo che il riferimento il termine di paragone debbano essere paesi come la Francia che investono pesantemente in politico-culturale di promozione della lingua all'estero con una rete di scuole
Diffuso in tutto il mondo
Da italiano che vive nell'ex Jugoslavia che diciamo frequenta abitualmente
Zagabria così come
Le terre di Istria Dalmazia vedere che le nostre scuole italiane in quelle terre
Sono mi sembra cinque o sei ci sono cinque o sei gli asili scuole elementari e nulla di più e che faticano ad andare avanti bene questo da italiano francamente mi fa male quando vedo che i francesi per esempio hanno scuole una rete dice lei
Diffuso in tutto il mondo
E e quindi così come per esempio le scuole germanica presenti in tutto il mondo ma anche nei Balcani
Per mi viene in mente per esempio la politica culturale che
Ha iniziato l'Austria la Repubblica austriaca avverto delle scuole
Nei Balcani
Comprese città secondarie dell'Albania per esempio sulla costa o del Montenegro Doubles di studio per i cittadini di Paesi che gli austriaci considerano ex suddivisi dell'impero austro-ungarico e quindi i cittadini del ma Macedonia del Nord piuttosto che dalla Repubblica di Albania o della Serbia possono con borse di studio andare a fare l'università un liceo
In Asia ecco questo in Italia manca secondo me in prospettiva
è un problema se l'Italia vuole candidarsi ad essere una nazione leader del ventunesimo secolo la politica linguistica e culturale
Un secondo argomento un secondo punto verte vorrei portare la lirica la riflessione
La simmetria che c'è tra il trattamento della cosiddetta minoranza linguistica tedesca in Alto Adige ed il trattamento degli italiani d'Istria Dalmazia
Vorrei ricordare che l'articolo sei della Repubblica della Costituzione la Repubblica italiana
Cita che la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche mentre l'articolo nove mi sembra reciti che
La Repubblica
Promuove la cultura ora gli italiani dell'Istria e della Dalmazia croata sono riuniti in un'associazione che si chiama Unione Italiana
Che non è ancora riconosciuta
Da un punto di vista politico come portatrice di un diritto all'autonomia provinciale o regionale
Asimmetricamente tutti sappiamo qual è lo status e quali sono le tutele riconosciute ai attrito Scotti di Escoffier inizia come iene insomma il Papa i parlanti lingua tedesca dell'Alto Adige
Ecco questa è una simmetria che secondo me nel due mila diciannove in cui si parla di Europa delle regioni dovrebbe essere superata infine un attimo ultimo accenno storico Riccardo Zanella ritardo dov'era stato il presidente dello Stato libero di Fiume
Il quale
Era il promotore
Di un appunto di una di una città libera dice uno stato libero Cimo quindi credo che snella possa essere veramente l'esempio e la dimostrazione di come le diverse culture
In una città come fiume in una realtà con l'Istria la Dalmazia possano convivere pacificamente
Nel rispetto reciproco italiani croati sloveni ed anche ungheresi perché non dimentichiamo dimentichiamo che fiume nello specifico è stato il porto del regno di un cane grazie
Intervento davvero davvero davvero ricco
E ma pensiamo insomma in chiusura quindi ci sarebbe molto molto per rispondere una soltanto visto che sommo daranno il nome
Nel partito di cui faccio fare alcun lavoro solo due accenni tanto così per perché usura sul la questione del dell'Alto Adige
Ovviamente c'è ci sono mille considerazioni da poter fare gli siamo molto critici ovviamente con le posizioni dei separatisti perché alla fine sono separatisti ed ma c'è anche una considerazione di composti di componente etnica della zona film Alto Adige Leonard dai tedeschi sono assoluta maggioranza degli italiani di lingua
Pesca sono la sola maggioranza cosa diversa ovviamente Lissi attinenti a Croazia Slovenia
E il
Per il resto
Appunto ci sarebbero tante cose da dire noi e riteniamo che il la lingua italiana sia il non soltanto qualcosa da conservare da difendere da tutelare ovviamente in Italia ma soprattutto all'estero passi anche un pericolo di condivisione che può essere chiaramente anche commerciale
E per questo abbiamo cercato di aiutare per quanto possibile ovviamente alla Società Dante Alighieri che una problemi principali società che si occupasse perciò sociale sia quali insegnare l'italiano all'estero
Una settimana fa pochi giorni fa è uscita di nuovo una di questi sondaggi o classifiche delle lingue più come di studiare all'estero e l'italiano è tornato a essere la quarta lingua più studiata quindi insomma in qualche modo c'è davvero tanto da fare ma qualcosa di positivo per quanto pesano ovviamente una piccola nazione qualcosa di positivo c'è ma cioè in effetti ancora tanto da fare
Se non ci sono altri interventi ed essendo abbiamo superato l'una vi ringrazio al prossimo compendio