Il messaggio del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi del 31 dicembre del 1956 commentato da Barbara Tedaldi

E radio radicale proseguiamo nel diciamo nel percorso di rivisitazione del degli interventi di fine anno del Teti del Presidente della Repubblica oggi ci occupiamo del discorso del Presidente della Repubblica di fine anno
Del trentun dicembre del mille novecentocinquantasei si tratta di Giovanni Gronchi cattolico di sinistra che venne eletto dopo
Einaudi che teneva dei discorsi di fine anno molto più Brevi qui
Siamo intorno ai cinque ai cinque minuti però si tratta di un discorso molto densa allora se ne vogliamo parlare con Barbara tentato di quirinalizia del del delle idee dell'Agi dell'agenzia Italia allora che che differenza trovi tra tra questi messaggi e quelli che siamo abituati a vedere oggi allora trovi deve innanzitutto dei punti di di di di contatto
Sì allora alcuni punti di contatto intanto come dicevi tu prima avevamo Ligier ma Inaudi che eran proprio quasi solo auguri di buon anno poco più e Gronchi è allarga questo questi discorsi e allargando questi discorsi allarga un po'anche i suoi poteri no è un discorso e abbastanza politico questo di di Gronchi negli anni successivi siamo arrivati fino ai discorsi
Fluente dissimili Cossiga e
Anche Napolitano faccia di discorso strutturati e Mattarella sta cercando di asciugare di nuovo no per cui siamo ritornati
E nell'arco delle di dei dieci minuti
è anche vero che Mattarella fa tra discorsi a fine anno parla al corpo diplomatico alle alte cariche e quelli italiani quindi è un discorso di fine anno che altri presidenti riassumevano solo a Capodanno invece lui
Differenze in tre momenti e altri punti di contatto ha messo tamponò stupito
Anche un po'rammaricato da un certo punto di vista che Gronchi nel cinquantasei e Mattarella nel due mila e diciannove hanno fatto hanno usato le stesse parole
E richiamando al senso civico dalla resti al senso di responsabilità evidentemente siamo un popolo che ora ha bisogno di essere richiamata questi e che dovrebbero essere le basi no della convivenza civile
Come dire tanti anni sono o passati invano forse non siamo migliorati ecco insomma il richiamo del del professore è sempre lo stesso quindi dobbiamo ancora studiare quei capitoli ancora un pochino di più
Quindi ai lipidi noi abbiamo conosciuto Gronchi come un presidente diciamo che si è occupato molto di politica estera questo è un discorso più politico quello del trentun dicembre del cinquantasei più diciamo politico di quelli che siamo abituati a vedere negli ultimi negli ultimi anni visti oppure diciamo il mille novecentocinquantasei lo abbiamo conosciuto come un anno particolarmente di difficile a livello internazionale
Baciato un anno di svolta insomma abbastanza importante quindi chiaramente Gronchi ne ha parlato a ha parlato sia della politica del Medioriente la politica estera in Medioriente l'anno in cui la Francia comincia a lasciare le sue
Colonie diciamo inizia Marocco eccetera Algeria e
Quindi
Siccome si si pensa a una statalizzazione del canale di Suez cioè ci sono è un momento di snodo per quel che riguarda la politica del Mediterraneo dalla politica del Medioriente che è una politica a noi vicina vediamo anche in questi giorni purtroppo
E poi ci furono i fatti d'Ungheria Crush of critico Stalin l'Ungheria cercò di prendere le distanze dalla dall'Unione Sovietica e fu invasa dai carri armati
Questo ebbe ripercussioni ovviamente in tutt'Europa oltre che anche nei rapporti con gli Stati Uniti eccetera sicuramente in tutta Europa ed ebbe forti ripercussioni a livello interno cioè il partito che nel partito comunista
Si aprì un profondissimo dibattito che portò anche scontri cacciate dal dal dal partito stesso ci fu il manifesto dei centouno intellettuali che erano a favore della liberazione di fatto dell'Ungheria dal gioco sovietico
Togliatti riprese le fila del critico anche lui Stalin però disse però l'Unione Sovietica a fa bene a continuare a tenere questo assetto
In tutto l'Est Europa e e quindi ci fu un momento abbastanza forte di di di di polemica interna nel partito comunista
Che alla fine poi Partito Comunista sì real di meno al partito Al-Quds al Partito comunista sovietico
E Gronchi nota queste cose infatti parla sia della della situazione in Ungheria e lui spiega che anche a livello nazionale bisogna restare fedeli Ajili ai valori di democrazia il valore fondante della costruzione di democrazia di rispetto degli altri è un po'una tirata d'orecchie alla parte più www
Nostalgica del del rapporto con corpus Stalin
Una parte del PC nostalgica egli quindi sicuramente c'è una l'uso anche della politica estera
A fini interni
Gronchi richiama al al rispetto del Patto Atlantico di fatto sia a livello internazionale che ai valori democratici a livello nazionale
E poi c'è un curioso ancora una volta appello all'Europa straparlare con una voce sola
Nel cinquantasette in effetti l'anno sporchi mesi dopo a Roma furono firmati i Patti Patti di Roma che diedero vita alla unità economica ricordare europea
Però questo richiamo appunto allora era un richiamo in positivo cioè fece questo richiamo voi firmarono a Roma infatti il Trattato di Roma del cinque marzo del cinquantasei cinquantasette tra e adesso sembra che siamo quasi in un momento di indennità delicatezza cioè quello era uno sprone a partire adesso siamo in un momento in cui anche punto sei tutti in questi giorni
Il refrain di tutti è l'Europa dovrebbe parlare con una voce sola ed è
In questo momento si parla di una rivitalizzazione invece del progetto europeo che sembra un pochino avverso Vito o la Breaks sette un appannamento dalla crisi economica anche e però
Sono sono interessanti questi richiami uguali niente certo la il richiamo alla laboriosità degli italiani ai alle alle opportunità degli degli italiani
Lo trovi in un momento in cui il Paese sta crescendo siamo alla fine del cinquantasei
Diciamo la crescita continua nel nostro Paese dai di lì a qualche anno porterà anche ombre ha un ottimo sviluppo economico che durerà sarà diciamo tre quattro anni sarà una breve illusione c'è questa si riesce a vedere questa cosa
Sì
Gronchi parla di Hillary opere pubbliche di infrastrutture quello sull'anno in cui fu inaugurata fu posta la prima pietra chiamiamo la pietra dell'Autostrada del Sole quindi è un'Italia uscita ferita e pesantemente tramortita dalla guerra un'Italia contadina che comincia a diventare potenza economica mondiale tanto che arriverà poi entrare nel G7
Sono gli anni che costruiscono la la il boom in cui si pongono le basi per il boom economico che che c'è stato negli anni Sessanta Renzo mandata avanti più di dico tre anni in realtà no cioè ne abbiamo potuto in parte ancora ne godiamo ancora oggi
Andandomi a rivedere un pochino quello che successe nel in quell'anno si si pone rapina si pone la prima pietra dell'Autostrada del Sole ma ce l'hanno anche in cui muoiono e i minatori Amenta Marzi nel quindi parliamo di un'Italia che sta cominciando a svilupparsi ma è un'Italia immigrazione un'Italia povera in cui ancora le persone cercano la fortuna all'estero
Quindi è un'Italia sì e ombre un po'come adesso abbiamo letto pochi giorni fa che c'è ricomincia libri migrazione dall'Italia all'estero soprattutto di giovani
E parliamo ancora di cifre interiore ovviamente a quelle di di quegli anni alcuni di quegli anni
E il richiamo di quest'anno di del Presidente della Repubblica è stato non custodisce opere pubbliche ovviamente però a rimboccarsi le maniche a ricominciare a investire sul sul futuro sulla green economy su sul su sulla modernità
L'autostrada del Sole cinquantasei erano opera futuribile non molto molto moderna e ed era un'infrastruttura che ha portato allo sviluppo del branco seguito a sviluppare il Paese
Bene
Io tutti non ci mi ricordo se è rimasto qualche altro tema che volevamo affrontare fuori di questa mi sembra che abbiamo trattati con bene abbiamo parlato sì sicuramente abbiamo parlato il doppio di Gronchi però secondo me ne valeva la pena perché quei cinque minuti del messaggio presidenziale
Sono le cinque minuti densi che forse valeva la pena di diciamo di esaminare oggi per chi magari vorrà curiosare name in in futuro né i messaggi dei processi presidenziali di fine anno grazie a Barbara te dal di qui finalista del dell'agenzia Italia buon ascolto
Italiani l'anno che sta per chiudersi e che parve al sull'inizio segnare un confortante miglioramento della situazione internazionale
Ha avuto a metà del suo corso una svolta perché poi quando è data tenta di incognite di pericoli
Il fatto che nel Medio Oriente le Nazioni Unite abbiano ottenuto che le armi fossero deposti e l'una e l'altra parte in lotta rimettano il Regolamento dell'Arpa la divergenza all'autorità dell'organizzazione internazionale
Infieriva indubbiamente un elemento di speranza per il futuro
Sembravano impatti prender forma i lineamenti di una possente di un costume nuovi che ponendoci gli appalti dei rapporti fra gli Stati e fra i popoli ripudia no il ricorso alla violenza e ti affidano alla legge morale e alla porta del diritto
Ma la speranza che i partiti hanno tutti Arba è stata asportata Tondo dalla drammatica vicenda un vere un popolo che null'altro chiede per non la pace la libertà di disporre del proprio destino
Dopo l'esperienza di una dittatura crollata sotto il peso i completati gli errori non solo è stato sopraffatto dalla spietata reazione di armi straniere
Ma chi ha visto negare finanche il diritto di appellarsi al giudizio di tanta parte del mondo e il prete dalle Nazioni Unite
Il nostro Paese deve purtroppo prendere atto con coraggioso realismo che ancora una volta chi diritto non apre Balto sulla porta
La solidarietà e la collaborazione presupposti della pace nei rapporti fra i popoli non sono che vanno having idioti espressioni tenta il pieno reciproco riconoscimento dei diritti di ciascuno e la rinunzia all'uso della violenza
Quanti hanno il vento e la coscienza della propria responsabilità
Debbono perciò nelle presenti condizioni tendere a rapportare la solidarietà dei popoli liberi per la loro difesa
Ed insieme contribuire con opportune iniziative a che l'Europa in unità di intenti possa costituire una porta di equilibrio e di pace
L'Europa possiede i titoli per questa missione in virtù della sua millenaria civiltà cristiana
Perché da Quetta discendono come principio e come norma di azione anche nella vita internazionale
Lo spirito di giustizia il rispetto alla dignità della persona umana la generosa IPAB già comprensione darle aspirazione dei popoli verso l'indipendenza e la libertà
Consapevolmente accettando questi principi che hanno valore universale vorrà ogni cittadino considerare anche nel nostro Paese i suoi stessi problemi
Sì che non vi sia alcuno che nello sviluppo della propria personalità pacchia scarso conto dei diritti e delle esigenze altrui
Ciò del resto è nella tradizione
Dell'intima umanità peculiare al nostro popolo
La quale unitamente alla tenacia e capacità di lavoro in ogni guadagno gli attacchi in patria che io ho avuto la gioia di avvertire
Attraverso il calore Corviale delle manifestazioni ripetermi nel corso delle mie visite all'estero la nostra situazione interna oppure fondati motivi ad un ragionevole ottimismo
Perché ripete riconoscere che è tuttora ingente la mole dei problemi che attendono soluzione
Non vi è dubbio l'importanza e le dimensioni delle opere compiute siano tali da arrendersi paghi del cammino percorso e da giustificare la fiducia nell'avvenire
Ma va ripetuto e noi approveremo arredo sultanati sempre più confortanti
C'è chi soccorre l'anno lo spettro spirito d'iniziativa la medesima volontà di lavoro e di collaborazione che ci hanno sorretto finora
E se cento delle civiche responsabilità
Saprà evitare deviazioni pregiudizievoli Carla libertari sicurezza delle nostre istituzioni democratiche e danni con ritardi nel progresso della nostra attività produttiva
Italiani chi sparò a Mino queste riflessioni ad andare ciascuno per la propria parte il più volenteroso concorso alla costruzione della pace
E dall'opera di elevazione morale sociale ed economica alla quale la nazione intenta
Così che noi costruiamo muovere infermità e concordia verso l'anno che inizia nel proposito comune di subordinare ogni nostra attività alla Suprema esigenza di assicurare la mutua fiducia e la pace all'esterno ed un'esistenza libera e dignitosa a tutti i figli della nostra digitali
E che Iddio illumini ed artista la nostra fatica