"Ristrutturazione aziendale e melanconia operaia, Il caso Zanussi-Electrolux di Susegana

Buonasera a tutti voi che siete qui stasera ringraziamo
Come ringraziamo Mario Tronti anzitutto che appunto da fuori ospite qui della festa nazionale dell'Unità e Anderlini Fausto Anderlini
L'autore del testo che presentiamo stasera ristrutturazione aziendale inediti melanconia operaia edito da angeli nei prossimi giorni in distribuzione
Qui presso la biblioteca della festa nelle librerie
Usiamo con il consenso di Anderlini questo libro che basato essenzialmente su una indagine promossa
Di recente dalla FIOM della Regione Veneto
Fra le maestranze gli operai di un'azienda alla Zanussi
L'azienda veneta appunto
Lo vediamo un po'come pretesto per
Una ragionamento
Che darà modo spero a Tronti in particolare di
Esprimere le proprie opinioni su
Questo tipo di inchieste delle risultanze che sono a me sembra te molto interessanti di questa indagine
Promossa dal sindacato anche con chiare chiari accenti autocritici nei fin dalla presentazione del segretario regionale della FIOM contenuta nel testo di Anderlini
Legata anche ai ai più recenti lavori
Di Tronti inizialmente io chiederei comunque a Fausto Anderlini se crede di illustrare come molto succintamente come si è svolta come è nata l'idea di questa inchiesta e alcuni dei punti essenziali delle dei risultati ai quali è pervenuto
Anderlini
Molto rapidissimamente
Così la gente si rende anche conto come in fondo non vale la pena di leggersi quest'indagine no
Ma sostanzialmente ecco per spiegare perché noi andammo a studiare un poco cosa accadeva soprattutto per quanto riguardava gli orientamenti la mentalità diciamo la soggettività della classe operaia dei lavoratori della Zanussi Electrolux no perché è andammo a studiare quest'impresa
Bisogna ricordare che la Zanussi Electrolux forse alcuni lo sapranno un complesso industriale richiede come molti fra tanti in Italia attraversato
Una serie di vicissitudini che sono quelle tipiche di una grande fabbrica organizzata secondo il classico modello taylorista fabbrica che produceva beni di consumo durevoli essenzialmente elettrodomestici frigoriferi
Che aveva avuto un ciclo appunto di sviluppo caratteristico per questo tipo di impresa e con una forte crescita negli anni sessanta settanta
Sino a che anch'essa come molte altre fabbriche di questa natura sul finire degli anni Settanta esso poteri insegnami ottanta in corsa
In una crisi strutturale no che è una crisi di mercato in una crisi di organizzazione è una crisi globale che investe quest'impresa è il modello produttivo che vista sotto che naturalmente
Inutile tornare troppo sull'argomento appunto il classico modello taylorista cioè mass massiccio utilizzo di lavoro vivo organizzato con catene di montaggio a alti volumi produttivi per produrre sostanzialmente una massa sempre crescente di prodotti di oggetti di merci sostanzialmente standardizzate notti si rivolgono a un mercato in continue espansione e che si sviluppa appunto secondo caratteri lineari tutti questi aspetti entrano in crisi per varie complesse ragioni che inutile qui ricordare del i mercati mondiali entra in una fase di turbolenza sia con una serie di problemi anche riguardo alla gestione finanziaria ma soprattutto ciò che va in crisi appunto il modello produttivo rigorista e allora questa fabbrica dopo ovviamente le vicissitudini
Che sono tipiche di queste situazioni lo licenziamento fasi di Cinzia menti
Una lunga fase di crisi con tutte i di episodi che sono appunto normali in questi contesti trova infine un acquirente nel gruppo multinazionale Electrolux un gruppo svedese che rivela la Zanussi rilevanza scusate la Zanussi e
Realizzato
In forme che sicuramente sono fra le più compiute in Italia un esperimento di radicale ristrutturazione dell'impresa e del suo vecchio modello produttivo
Cioè i i modelli che vengono adottati sono quelli tipici appunto della cosiddetta produzione snella
O altrimenti noti come della qualità totale cioè modificazioni organizzative nella gestione delle scorte nella gestione del sistema informativo dell'azienda una massicci informatizzazione l'introduzione di massicce dosi di automatizzazione nel processo produttivo tutti quegli aspetti insomma che sono tipici delle nuovi sistemi cosiddetti della produzione sibillino applicata al classico contesto di una grande impresa e sulla base di questa radicale ristrutturazione produttiva realizza effettivamente delle straordinarie riesce a realizzare questo gruppo multinazionale delle straordinarie performances di carattere economico cioè non solo l'azienda viene risanata ma conquista rapidamente nuove quote di mercato
E realizzato degli utili veramente considerevoli tali da superare rapidamente la situazione di crisi ed a portare appunto questo complesso in sintonia con quella fase di espansione che soprattutto alla metà nella seconda metà degli anni Ottanta interessato una parte cospicui insomma del sistema dell'impresa allora i nostri interessi era di andare vedere no in questo proprio modello
In questo caso di studio che si prestava come pochi altri ad essere indagato soprattutto sul tema appunto della trasformazione da questo modello
Di a carattere taylorista della produzione a un nuovo modello produttivo ma soprattutto visto che il sindacato già aveva fatto delle indagini soprattutto per quanto riguardava appunto l'assetto strutturale dell'impresa e le modificazioni adesso corse a noi interessava andare a sondare a studiare un aspetto che invece non era stato molto approfondito che era appunto quello della reazione
Degli operai cioè di concreti gruppi sociali che operavano all'interno dell'impresa e ecco per farla molto breve passare qui la parola appunto Venturi anche Mario Tronti quadro che è emerso ricordo che l'indagine si fece negli anni novanta no negli anni mille novecentonovanta
In una particolare figli fase sia socio economica che anche politica è il periodo in cui il PC si trasformi in PDS no
E in cui il grosso problema diciamo così di pertinenti e puntuale all'identità la coscienza collettiva anche la classe operaia
Vieni appunto emergendo sulla base lo scossone prodotto da questo straordinario avvenimento politico
E il quadro che emerge appunto un quadro abbastanza desolante per certi aspetti nel senso che quello che noi abbiamo riscontrato e questo stato appunto
Il formarsi di questo stile stato di malinconia così viene chiamata appunto del lavoro nella classe operaia in cui si alternano appunto da un lato atteggiamenti ribelli stipsi che sono in fondo una riedizione no
Delle vecchie reazioni del del dell'operaio massa del modello taylorista che non vengono affatto superate con questo modello produttivo ma se mai riproposte come appunto una sorta di risposta cicca processi che coinvolgono la classe operaia ma della quali evidentemente essa non si sente partecipe
E dai quali continua ad essere in qualche modo a sentirsi in qualche modo penalizzata e dall'altro lato appunto atteggiamenti di sottomissione disponibilità
A compromessi di basso livello desideri una sorta di pacificazione dei rapporti aziendali sociali no
Tutti i sintomi atti appunto a individuare un ruolo no un processo psicologico di melanconia mento di un intero gruppo sociali non ma emblematizza indicare proprio una un momento di crisi profonda nomi d'identità nella nella cultura
Di questo gruppo questo settore classe operaia forse però emblematica di qualcosa che andava al di là di essa questo così sotto il profilo fino fenomenologico per grandi linee il secondo aspetto più rilevante che emergeva
Esattamente questo che così come in fondo hanno argomentato vari altri studiosi rischi soprattutto quelli critici dei sistemi di produzione flessibile ben sopra tutti soprattutto ad André Gorz no di cui si dibatte molto soprattutto di ornamento di sui libri soprattutto in materia appunto di riduzione dell'orario di lavoro e il tipo di modello sociale che gli propone appunto come antidoto
Alla alla al ai deficit carico tessere strutturali dei modelli produzione flessibile bene quello che emerge appunto una divaricazione un processo diciamo così di dualismi azione della del lavoro produttivo della classe operaia
Che vede da un lato appunto disposti Ict in una parte di città impiegatizia certi settori del lavoro qualificato che ovviamente sono coinvolti in modo attivo dal processo di ristrutturazione
E che perciò si dimostrano commi più suscettibili di essere a tipizzati e strategie di carattere negoziale quali ad esempio quelli
Quelle adottate anche dal sindacato italiano della CGIL in particolare che vanno sotto il nome appunto di codeterminazione cioè strategie di compartecipazione conflittuali insomma la gestione dell'impresa di
Strategie tendenti a collocare all'interno dei processi di ristrutturazione i movimenti l'iniziativa dei soggetti lavorativi dentro l'impresa e dall'altro lato invece una fascia operaia
Abbastanza ampia
Sicuramente significativa che invece rimane sostanzialmente estranea a questa prospettiva
E continua a riproporre appunto delle sindromi reattive di carattere o ribelli istituto o oppure ma la cosa e conseguente comprensibilmente niente paradossali atteggiamenti di passività di di adeguamento subalterno ai processi di ristrutturazione che è la parte di classe operaia
Che non riesce ad essere interessato dal processo di ristrutturazioni in cui lavoro non riesce a lievitare assumendo quelle dosi di intellettuali stazione di complessi Pica Sironi di diversificazione che sono poi i presupposti e gli obiettivi che la produzione snella i sistemi di produzione flessibile vorrebbero raggiungere Fellini l'utopia in fondo che con questi modelli si possa riuscire finalmente a creare a dare vita a forme di lavoro non alienate ecco c'è una parte la classe operaia
Che non solo non credi a questo ma non è minimamente toccata materialmente
Da questi processi virtuosi di limitazione della della sua condizione lavorativa e perciò il crearsi una spaccatura di una divisione no dentro
Il gruppo operaio che a mio parere e rappresentativa hanno di un qualcosa di più generale che sta appunto realizzandosi
Nell'intero corpo sociale delle società capitalistiche attraversate da questi processi di ristrutturazione c'è questo dualismo
Che è possibile leggere nei punti più alti appunto del processo di ristrutturazione economico produttive in una fabbrica ideale tipo come quella della Zanussi ci dice qualcosa che in fondo ci permette di diciamo così di ipotizzare una lettura una matto mia più complessiva all'intero corpo sociale c'è questo dualismo questa contrapposizione tra una fascia del lavoro che
Può imboccare diciamo così una fase di intellettuali stazioni di concretizzazione una parte diciamo così che può emanciparsi dalla schiavitù del lavoro astratto
No
Cioè da quel modello da quella costrizione materiale per cui lavoro veniva ridotto come diceva Marx puro dispendio di energia di forza lavoro no
Senza più nessuna componente concreta che potesse attrarre e interessare l'operaio
Quindi una parte la classe operaia per la ed il mondo del lavoro per cui si crea effettivamente questa prospettiva di una possibile emancipazione sia pure relativa anche non totale però
Non di meno reale rispetto al lavoro astratto lavora vietato invece una parte della società in cui lei si questo lavoro alienato non solo non rifluisce ma addirittura si incrementa in più con il il sovrappiù di una sindrome da esclusione no
La sindrome che tipica di coloro che rimangono alle porte di un processo che poi non li interessa Manzi di penalizza ancora di più che aggrava ulteriormente la loro condizione psicologica e questo forse è un qualcosa che accade non solo alla Zanussi Electrolux
E non solo nel sistema delle imprese ma forse interessa l'intero sistema sociale e io credo sia il problema che dal punto di vista sociale no dell'analisi dei rapporti sociali materiali sia anche un problema che interessa soprattutto la sinistra ed è un problema ben lungi dall'essere risolto
Ben inquadrato il problema è capito l'oggetto del lavoro di Anderlini
Chiederei a Tronti fra Tronto una domanda diretto consente questo tipo di indagini così rapidamente schematizzata Anderlini molto ricche di dati che
Classicamente in una certa misura indagano un soggetto preciso rientrano feto preso in questo caso ben definito un'azienda gli ottocento operai
Ottocento degli operai che lavorano in un'azienda come la Zanussi
Risponde è utile in qualche misura è e in che modo se questo è vero al all'esigenza che
Pronto indicato più volte negli ultimi lavori della ricostruzione di un soggetto vista la situazione
Di eclisse reti soggetti che erano gli attori
Della lotta politica dello scontro di classe
Sino a un passato recente
Sia
Ma la ricerca di di Anderlini è una ricerca molto
Particolare dentro le sue caratteristiche specifiche
Anche nel campo delle normali ricerche sul campo che si fanno
Soprattutto ma devo dire sempre meno sul terreno industriale sul terreno operaia e così via
Mi pare che quella di Anderlini sia una Sociologia
Può filosofica no nel senso che si confronta con letture e interpretazioni dei dati
Appunto non riferiti sempre soltanto delle ricerche empiriche ma anche a delle letture e interpretazioni di caratteri politico politologico
A volte anche di filosofia politica come accade anche in questo libro dove tutta la il commento la sua spiegazione la sua interpretazione dei dati
Beh prende spunto da quaestor per confrontarsi con una letteratura che non è soltanto una letteratura sociologica ma appunto una letteratura di teoria politica e anche di filosofia politica
E quindi in questo senso è una è un tipo di indagine che io trovo molto vicina
Nel senso che via riporta considerazioni che pur non partendo da analisi empiriche Anna
Arrivano a volte alle stesse conclusioni a volte a conclusioni leggermente divaricate diverse ma comunque sempre nell'ambito di una ricerca
Comuni
Tra l'altro qui c'è la specificità precisa di questa
Di questa tonalità diciamo della ricerca
Che in soli tra almeno non non ritrovato e non si ritrova in altri in altri luoghi di ricerca
E che questo tema della melanconia nuova
Beh è un po'singolare questo accostamento no tra la realtà operaia di oggi anche tra una realtà operaia
Di una fabbrica però appunto con la anche con l'intento di parlare un po'della condizione operaia oggi più in generale l'accostamento
Appunto con questo tema della nell'ancor Vignano tra l'altro
Ho visto che questo il termine declinato anche nel modo giusto cioè non si parla di malinconia ma di melanconia no nel senso classico tradizionale
Io sono andato subito a vedere nella bibliografia sì c'era anche la lettura di Panofsky sul Führer no sulla
Però
Perché mi pare che richiami un po'questo tema la melanconia è un tema molto molto moderno come sappiamo no
è o non è uno stato d'animo diciamo che non esiste prima e secondo me della modernità
Perché è uno stato dell'animo dell'animo appunto che si confronta con una realtà ostile in genere
L'individuo che non trova nella realtà una corrispondenza in fondo con le sue inclinazioni
E soprattutto è riferito a così a un tipo di produzione che non è certo mai stata la produzione industriale in primo luogo è stata la produzione artistica e qui c'è qualche spunto insomma che poi Fausto
Declina anche nel suo discorso iniziale io una cosa che a cui resisto però è un limite Emilio
Non voglio i generalizzare
è la sua insistenza volte imminenti
Declinare questa questa nozione di melanconia in termini avvolti psicanalitici no ci sono delle
Frasi dei delle immagini in cui lui Rucker e riscopre un po'questa questa nozione in quei termini no
Io resisto molto a questo perché a un anno declinazione molto psicologica molto individualistica e così via
Però riconosco insomma che c'è una legittimità diciamo di questa accostamento insomma tra condizione operaia oggi è condizione melanconica dell'individuo dentro la modernità
No perché mi sembra che sia una grande un grande problema tra l'altro riporta in campo il problema della classe operaia con un grande prodotto dell'età moderna
E io una sua difficoltà dialogare con il moderno pur essendo il prodotto di questa modernità a essersi trovata sempre questa modernità contorno
E quindi avere
Stabilito sempre un conflitto con la modernità che quando è stato un conflitto positivo di lotta di organizzazione della lotta di organizzazione degli interessi operai
Sì è declinato in termini positivi oggi in una fase di riflusso del conflitto in una difficoltà dell'organizzazione in una quasi impossibilità della rappresentanza operaia perfino a livello sindacale acquista poi questi aspetti diciamo
Così detti appunto di disagio melanconico
Quindi io ritengo pienamente legittimo a questo accostamento e e il tema richiamo appunto appunto questa figura del soggetto Pera insomma non su questo
Ci sono molte considerazioni che Anderlini fa appunto confrontandosi con altre letture sia italiane che appunto internazionali su questo tema
Io credo che il grande nodo sia un po'quei visto quello che il diceva anche Fausto prima cioè
Noi non abbiamo ancora avvenne definito
La condizione operaia
E in questa fase diciamo post fordista e poste taylorista
Perché c'era una forte definizione della della condizione operaia nella fase fordista nella fase Taylor Hicks
Si era arrivati in fondo a definire insomma la figura cosiddetta dell'operaio massa per esempio dentro questa struttura
E poi insomma il passaggio a questa nuova fase ha visto più una definizione diciamo delle forme di produzione
E anche forse delle forme di capitale che che della forma operaia
Perché quando insomma si discute molto sulla qualità totale
E molto poco sulla condizione operaia che corrisponde appunto alla produzione vivente di questa qualità totale beh questo individua una difficoltà va be'una difficoltà reale di definizione di questa forma operaia diciamo
Che qualcuno chiama postmoderna
Ma che invece secondo me è ancora una condizione moderna sono una condizione moderna diversa appunto dalla condizione moderna forti gli stati taylorista
Non è che con il fordismo e Liz Taylor Isma'finisce la produzione moderna cambia la produzione moderna non si passa una produzione postmoderna nemmeno Obama pur ad una condizione post-industriale come si dice
Cambia appunto alla natura il carattere dell'industria cambia il carattere e la produzione industriale cambia la figura operaia
Pur continuando in fondo questa lunga aspra contraddittoria vicenda del del modello
E qui c'è un punto già di discussione sul cui visto insomma non cioè
Collettivamente questa figura operaia
A che punto è
Cioè questo soggetto operaio continua ad esistere anche in una fase appunto posso fuoripista e posta rigorista
Dentro la fabbrica appunto automatica
Chi più che alla quantità bada alla qualità del prodotto come si finisce con tutto quello che questo comporta di organizzazione della produzione e così via insomma comunque dentro un anticipo di società che corrisponde poi a questo
Passaggio insomma dalla dalla quantità alla qualità della produzione così
E qui c'è un punto di discussione perché
A me sembra di vedere che in questo passaggio
è il concetto di classe che che in trent'
è proprio il concetto di classe opera
Che io vedo molto legata lungo sviluppo anche precedente
Ti rivoluzione industriale primati industrializzazione Point
I modifica di rivoluzioni industriali appunto con il fordismo intendo ritmo poiché vede una crescita una nascita una crescita uno sviluppo della classe operaia
E questa fase invece in cui vede ancora il persistere della figura operaia e nello stesso tempo la crisi del concetto di classe operaia
Queste mi pare il punto essenziale del passaggio che noi abbiamo di fronte e con cui dobbiamo misurarci
E questo tipo di ricerca a me pare che in qualche misura metta i piedi nel piatto di questo tema insomma no perché questa tutto questo disagio operaio che si individualizzanti no che si interiorizzato
Che non si esprime più i nani Linney innamora afganizzazione del conflitto
E quindi poi in organizzazione permanente che va oltre il conflitto che non produce più appunto Progetti
Sì di grande trasformazione
Che non si mette più al centro di un complesso appunto di forze che combattono una stessa lotta e così via
Come si diceva una volta la classe operaia e i suoi alleati e così via per questo insomma
A mio parere mette in discussione proprio la figura del soggetto collettivo no l'impressione che rimane una soggettività operaia singola
Mentre comincia a mancare una soggettività operaia Colletti
Questo è il punto insomma è che io non so come vede andrebbe che io trovo confermata proprio da questo tipo di di ricerca da questo tipo di indagini dal tipo di risposta insomma anche operaia questa questa
Questo fatto che langue
C'è più estraneità che antagonismo dice a un certo punto Anderlini ricavando dall'inchiesta dal lavoro sul campo insomma c'è più estraneità che antagonisti
Ed è a mio parere cadendo l'elemento dell'antagonismo cade l'elemento della
E mi argento delle mente delle estremità emerge l'elemento dell'individualità operai poi possiamo discutere Lennon seconda fase questo sia tutto negativo se non sia invece il punto di passaggio per qualche cosa di nuovo e diverso magari più avanzate insomma questo ripartire da una da un riappropriarsi donargli appropriazione dell'individualità operaia insomma no
Non è detto che questo poi sia una caduta diciamo tutta negativa può essere l'elemento invece da cui ripartire per ricomporre poiché le menti frontiera di conflitto magari più avanzate
Su questo ripartire che dicevi in conclusione fra del soggetto e la classe
Potrebbe essere il momento di affrontare il tema del sindacato ossia questo ripartire in sede oggi presente nel panorama organizzazioni forza in condizione di rispondere a questo livello nel caso della la ricerca di Anderlini a partire come dicevo dall'introduzione
Il sindacato sembra seccamente in difesa e denuncia esso stesso le proprie incapacità strategiche senza per uscire individuare delle almeno mi pare amami o a mia opinione delle vie d'uscita significative delle linee forti in grado di rispondere a questo livello del problema
Qual è la opinione
Beh qui sarebbe interessante sentire anche il pubblico perché su questo tema credo che le opinioni nelle singole persone siano molto
Interessanti e anche molto vivaci da quanto non so da quanto ogni volta che si tocca questo tema insomma l'esperienza diretta poiché qui lavorati via
Si organizza anche a livello di il sindacato insomma
Sono opinioni molto importanti
Credo che ci sia questa grande crisi che tutti conosciamo di rappresentanza del sindacato
Che viene fuori anche dalle inchieste c'è questa istanza operaia
Dalla propria rappresentanza sindacale
Viene a mancare il testo
Questo medium no
Tra l'operaio e la politica che è sempre stato rappresentato che è sempre stata sempre stato rappresentato in fondo dalla da quel gradino insomma della appartenenza sindacale o della rappresentanza sindacale
Tant'è vero che oggi il rapporto operaio politica è un po'un rapporto che passa oltre sindacato spesso non è una grande maggioranza dei casi a porte confligge con il sindacato a volte lo lo o tralascia
E poi c'è anche una parte che ancora passa attraverso questa forma di rappresentanza
Lei non ci troviamo di fronte a un anno a un'organizzazione sindacale in crisi perché la sua forza e ancora lì no abbastanza evidente
Ma ci troviamo in di fronte ad una
Crisi di quella rappresentanza della della forza sindacale rispetto appunto agli interessi dei dei lavoratori
E questo è un grande tema
Politico dice
Credo che il bisognerà passare anche attraverso diverse fasi ancora di di sviluppo perché si ricomponga un rapporto corretto però ecco
Direi che anche nella dalla ricerca non vengono soluzioni insomma questo problema viene però di nuovo la sottolineatura che il problema
Io colgo anche dal cosa diceva Tronti invito il pubblico che peraltro
Particolarmente numerose qualificato secreta intervenire sulle questioni stiamo dibattendo di Tato continuo finché non credo
Qualcuno chiede la parola
Con Anderlini Anderlini
Questa sottrazione di identità che è alla base della questa sindrome della malinconia della melanconia
Non impedisce però al alla tua riflessione di arrivare comunque al nodo dell'industria moderna dell'industria canta moderna curve di ancora lì il centro dell'industria automatizzata il il luogo critico dal quale ripartire spiega c'è qual è il percorso attraverso il quale arrivi a questo
Ma appunto ecco infatti giustamente come sottolineava Mario lo
L'indagine porta alla luce così
Una certa realtà
Fenomenica
Ovviamente
L'indagine come tale non dà risposte ai problemi che essa fa emergere insomma
Io mi sono sforzato tutt'al più con il cercare di via alla bonaria un pochettino i problemi insomma di picchettare di
Indi individuarli e per vedere insomma e di provare ad esplorare alcune possibili insomma
Non risposte politiche ovviamente perché nessuno tiene anni sembra a questo punto ma almeno alcuni indirizzi insomma di pensiero perché il problemino infetti
Di fronte a cui ci troviamo esattamente quello che sottolineava Tronti cioè c'è estraneità Manolo antagonismo ci sono operai ma non ce la classe
No
Cioè c'è una realtà empirica che ci dice che continua ad esistere e non solo continua ad esistere ma verosimilmente si è amplificato
Diciamo così la rilevanza sociale nell'intero meccanismo produttivo e nel sistema sociale di certi settori sociali
Cioè contrariamente a certe tesi che per lungo tempo hanno dominato la scena
Tesi che sostenevano sostanzialmente che in fondo i processi di automatizzazione no
Nella misura in cui portavano la produttività del lavoro alle sue
Estreme conseguenze nello stesso tempo riducevano il peso sociale la rilevanza sociale dei processi che interessano quei punti gangli del sistema produttivo che rimane in qualche modo sempre la fabbrica moderna ecco
A mio parere tesi di questo genere sono fuorvianti sicuramente cioè a mio parere non solo e diminuita la classe operaia diciamo così sì gli operai meglio dire seguendo giustamente la distinzione che faceva pronti sono sicuramente diminuiti il loro peso
Quantitativo sulla compagine sociale e sicuramente ovviamente sotto gli occhi di tutti enormemente diminuito solo basti pensare proprio alle grandezze quantitativi di dieci anni fa assommano i costi dieci anni gli operai sono diminuiti di quasi due milioni in Italia no
E questo ha significato uno spostamento straordinario del profilo della stratificazione sociale non mente sono cresciuti altri gruppi altri ceti ecco per tutto questo decennio una certo tipo di Sociologia
Si è fatta a forza di questi numeri di questi indubbie constatazioni empiriche per argomentare
Che assieme a questa diminuzione quantitativa della classe operaia in fondo segna andava no
Andava dietro ad essa anche una diminuzione del il peso della rilevanza sociale di questo gruppo sociale no
Sino ad argomentare come in fondo
La stessa centralità del sistema provvede la fabbrica moderna come cuore del sistema produttivo assumeva rilevanza solo in quanto dato tecnologico no
Negli anni ottanta sono gli anni appunto in cui impastano le analisi le teorie di argomentazioni intorno alle straordinarie performances delle nuove tecnologie dell'informatizzazione della dei nuovi metodi una nuova organizzazione produttiva no ma giustamente come notava Mario
Affianca questa primeggiare sulla scena dei team diciamo così tecnologici della produzione
E anche tecnologico organizzativi ma sempre tali non e non per caso è stato inutile decennio delle teorie sistemica della scienza dell'organizzazione no non c'è nulla che rimuova di più
Il fattore sociale di quanto non siano le scienze l'organizzazione dei quali pure vorrebbero interrogarsi e vorrebbero vorrebbero essere delle pratiche di manipolazione di manipolazioni ottimali dei fattori sociali dentro di sé ma non si niente che rimuova di più di elementi sociali di di quanto facciano appunto queste teorie no e invece a mio parere questa è un'Inter nessuno Inter prestazioni detti istanti
Perché
Il presupposto ecco da quale parto e che in fondo la fabbrica moderna contemporanea fabbrica automatizzata continuo in fondo in termini se si vuole ancora marziani proprio no così come Mars vedeva la vecchia manifattura insomma
Ad essere in qualche modo il centro che ci restituisca lecito unisce l'anatomia dell'intero corpo sociale che Putin intorno
E allora solo che a noi mancano gli strumenti Paul teorici quindi strumenti politici per riuscire a ritrasforma l'estraneità operaia che non è un fatto nuovo no stranita operaia comincia appunto con la modernità sempre la classe operaia parte no
Da un presupposto dalla condizione di estraneità rispetto alla modernità e rispetto appunto lo sviluppo capitalistico nella sua configurazione tecnica e sociale no quindi che se stranita non è di per sé un fatto nuovo
Il fatto nuovi atti appunto queste strane taxi si ripresenta lo stato in qualche modo Bradano allo stato puro come se fossimo ancora agli albori del capitalismo in qualche modo no
Come se tutta quel lungo ciclo di organizzazione politica di formazione della coscienza di organizzazione teorica di rielaborazione teorica di questa estraneità no in fondo la coscienza di classe che così rap il processo riprendere appunto la metafora della malinconia che la melanconia era il processo con cui questa melanconia ma questo processo questa forma di estraneità del soggetto sociale rispetto alla realtà rispetto al mondo dato veniva di oggi Iwata rielaborata e trasformati in coscienza e quindi l'organizzazione e quindi in presenza politica in progetto
In appunto coscienza di classe no adesso tutto questo in qualche modo appare come smembrato sfibrato ci si ripresenta questi stranita
Il fatto è che in termini empirici noi intanto possiamo partire da questa constatazione se la sinistra
Non saprà rielaborare
Una qualche forma
Efficace di avvio GT passioni di questi estraneità non è che questa estraneità rimarrà lì vita natural durante no
Inattesa che noi ci diamo una mossa degli oggetti vada ci sarà Antoine criterio oggettivo e no quando vediamo già esso mi spiace capirne la volgare in Pieria ma quando vediamo
Consistenti settore di classe operaia che riversano i loro lotto sulla Libia
Ed è un dato sociologico in dubbio questo a me viene spontaneo pensare che ma questo non solo in Italia basti pensare anche quanto accade all'estero insomma non c'è dubbio che anche fuori in Germania in Francia hanno certi rigurgiti sennò Fubine o nazionalisti certe forme appunto di manifestazioni politiche trovano indubbiamente un certo terreno fertile in ampi settori di classe operaia evidentemente perché queste culture questi processi politici riescono in qualche modo ad agganciarsi a questi estraneità e aria Hardy elaborarla gli oggetti parla secondo certe particolari declinazioni politiche no e il rischio che il noi come sinistra in la sinistra in fondo sta correndo e che perdurando appunto questa estraneità e perdurando l'incapacità di rivolgiti Marlin forme nuove nobili trasformare questa sindrome Melli melanconica
Di una nuova possibilità di protagonismo ci siano altri attori politici che occupano questo spazio no
E ovviamente quando questo spazio si occupa all'inizio di un processo inesorabilmente destinato a pesare per un lungo periodo storico
E io non vedo praticabili nessun nessuna ipotesi di sinistra soprattutto sotto il profilo sociale se non c'è una ricollocazioni meno del ruolo
Diciamo così dei settori immediatamente i produttivi legati alla produzione dirette alla produzioni immediata
In un progetto appunto che abbia una valenza sociale politica di più vasto respiro allora il tema che ci ritorna è a mio parere questo
Noi non possiamo più argomentare la centralità operaia nei termini in cui è stata argomentato nel corso di circa un secolo no
Un po'in tutte le io ovviamente declinazioni di carattere locale gli arricchimenti Novo le sofisticazioni di questo discorso ma sostanzialmente una centralità che emanava direttamente da un corpus teorico pesantissime struttura Tissi mo'qual era quello marziano quello della teoria del valore la fine dello sfruttamento no
Noi non possiamo oggi più richiamati usare la centralità operaia su questa base perché appunto i capisaldi teorici no analitici dodici di questo grande corpus teorico sono stati appunto falsificati e messo in discussione in alcuni punti centrali ma non possiamo più ad esempio tematizzare la centralità operaia sulla base da teorie dello sfruttamento no non possiamo più fare questo che era ovviamente un argomento Sette Martiri un corpus teorie Complesso ma era anche una parola d'ordine fortissima no
Uno come diceva Marx quando la critica si impadronisce delle masse diventa anch'essa no una una un un armamento no fortissimo ma perché appunto era la teoria che scopriva questa lega questa leva archi Medea
La teoria dello sfruttamento e produzioni immediatamente questa parola d'ordine che subito aveva una capacità di di catalisi di di contagio straordinario appunto sul sui concreti soggetti sociali
E però a mio parere resta il dato empirico del fatto che nel punto centrale del sistema sociale moderno
Resta sempre questi irriducibili residuo che è costituito dalla presenza del lavoro vivo certo ridimensionato quantitativamente
Ma che si trova in fondo ancora di fare davanti ai problemi che sono i problemi fondanti insomma della società nella quale viviamo
Ad esempio il tema della democrazia economica che sicuramente il il punto di verifica delle possibilità della democrazia
No oggi un discorso dispiegato sulla democrazia con tutte le conseguenze che adesso si dedicano e impossibili a farsi a mio parere al di fuori se non riesce a collegarsi a questo centro motore che la fabbrica moderna cioè fino a che la democrazia non dimostra la sua possibilità dentro il sistema produttivo rimarrà sempre una componente inespresse nel sistema democratico un suo limite strutturale
Che sarà fonte inesorabilmente di movimenti di conflitto sociale sarà inesorabilmente
Appunto fonte di problemi irrisolti quindi ad esempio sotto questo profilo segue assumiamo per esempio come elemento fondativo di una nuove identità della sua ministra il tema della democrazia
Il problema della democrazia economica ti si ripresenti immediatamente ma ponendosi prima della democrazia economica ci si può d'immediata mente che cosa qui problemi empirici che ricordavo prima nel fatto che esiste fortissimamente il rischio che si costruiscono dei modelli democratici o virtualmente tali di gestione delle aziende
Collocati nell'ambito dell'economia che riproducano in qualche modo diciamo così i limiti di una democrazia diciamo così ateniesi hanno per cui questo modelli in fondo non rimuovono Manzi si adeguano a quel dualismo strutturale che prima ricordavo una democrazia per gli eletti diciamo così per certe fasce per una nuova aristocrazia operaia ma che lascia e spinge ancora di più ai margini una larga fetta di esclusi
Ma allora questo significa a mio parere che di nuovo quel discorso la democrazia che dall'ambito sociale dall'ambito politico viene riverificato nell'ambito produttivo della fabbrica deve trovare il modo di uscire di nuovo fuori dalla fabbrica
Se si argomenterà Democracy in rapporto alla qualità totale significa inesorabilmente porsi l'acqua il tema della qualità totale perché cosa
No che senso ha sperimentare forme di limitazione dell'alienazione produttiva di partecipazione del lavoro i processi produttivi se poi non questo intervento non riesce a mettere in discussione la gamma la qualità dei prodotti e la funzionalità che questi prodotti esercitano nell'ambito ad esempio dei processi sociali ma soprattutto dei processi di consumo no
Cioè come realizzare in definitiva una democrazia che non sia una democrazia per eletti e che non lascia ai margini
Il non accresca certi elementi di marginalizzazione di ampie fasce sociali ecco io vedo come questi la verifica di questo discorso e di un tema ovviamente che ha rilevanza solo
Ed esclusivamente per la sinistra non credo non vedo chi altri possa essere interessata a tutto questo se non la sinistra trova di nuovo nella fabbrica moderna no proprio come all'epoca di marzo un suo fondamentale punto di verificano
E così come dalla società è necessario ripassare dentro la fabbrica poi dalla fabbriche necessario ripassare nella società
Ma questo ripropone di nuovo inesorabilmente il tema appunto di costruire
Una figurazione politica di questo soggetto sociale non una forma di coscienza che corrisponda questo movimento a questa sperimentazione che la sinistra deve portare avanti che può di attribuire un ruolo alla classe operaia
E son convinto che se questo non lo farà la sinistra lo faranno altri lo faranno in modo distorto naturalmente e finiranno appunto per dare vita a processi oltremodo difficile
Qualche domanda
No va be
Le cose dette da da Mariotto dove
Antica convenienza di compagni anche se siamo sommersi da rumori di mercato
Però dobbiamo ripensare dentro al mercato una via d'uscita gratuito
Allora ovviamente
E in questa non l'ipotesi della melanconia no
Tre ambiti conflitto
Ma conoscendo per esempio quegli operai di capito fuori dalla fabbrica non solo così Milan conduce cioè la descrizione di fette degli operai della Zanussi nella fabbrica e in qualche modo esperienze prima di quest'opera anche su nomi vicini casa è un'altra cosa allora di
La cosa da dire sarebbe più interessante vedere
Perché in qualche modo gli operai sono melanconia ci dentro la fabbrica e non lo sono fuori cioè nel senso che fuori hanno una loro dimensione esistenziale che in qualche modo di
Insomma non è così depressive sottopone riconoscono la loro esistenza la loro vivacità dei loro occhi devo passioni eccetera
Allora io credo che la melanconia se dovuta al fatto e tu naturalmente ne sei anche schiavo di questa malinconia come tutta la sinistra perché non riesce a liberarsi
Della dimensione del lavoro ce ne sia perché mi sembra che il lavoro se una condizione
Come dire una condizione
Così
Desiderabile ma come dirlo la condizione eterno capito età è vero che il lavoro è una condizione eterna così come stanno le cose potrà tornare indietro mi ricordo un testo che a me no
Una delle prime letture diciamo sull'analisi della condizione opera sulla notato sua contemporanea quanto sulla struttura sui modi produrre con un testo di pollo
Sull'automazione del sessantacinque in cui Paolo riprendeva partiva un'analisi sull'occupazione diceva cosa rotto Mazzonetto sono alleati e analizzava i processi automazione si stanno verificando analizzava in Germania e negli Stati Uniti ma anche in Europa in generale
E riprendeva praticamente un intervento del ministro del lavoro Goldberg se non mi ricordo in cui diceva ma guarda un po'qui c'è un voi continuate in un ambito Polito in questo ministro del lavoro forse era dimostrato il ricordo voi continuate a parlare di tenuta di disoccupazione congiunturale menti realtà siamo in presenza di una disoccupazione strutturale
Cioè strutturale vale a dire che i processi di automazione danno UE e la la rivoluzione tecnico-scientifica lui la chiama così cioè la scintilla la
La
Lo posso della scienza
L'uso che fa nasce l'uso che fa il il capitale del del del sapere sociale della scienza da in qualche modo molte opportunità insomma si si presentano questa opportunità ma questa opportunità in qualche modo sono giocate non dalla classe o da soggetti che potrebbero disoccupato occupati o non occupati che potrebbe in qualche modo utilizzare di questa opportunità ecco io credo che la depressione dipenda uno da una ragione politica cioè io quando spara democrazia e mi fa piacere
Che ci sia democrazia in fabbrica e credo che se gli operai erano vivace negli anni Sessanta non lo fossero per individualità
No io merito
I fatti fuori dalla fabbrica opera erano tristi mentre in fabbriche erano alle adesso è rovesciata
La la la situazione no cioè capito la situazione rovesciata mi ricordo la tristezza mesi pensavamo a Marghera appetiti quella tutta dell'area di potere operaio e questi in qualche modo definendo lo è per noi era un limitato mitico per loro era Cerri che Novelli riconferme eravamo in un'identità che loro odiavano
Già capito ci odiavano come extra parlamentare perché noi gli riconfermavo questa identità questa è stata una di un mancato l'apporto quegli operai però non siamo mancati sulle ruzzolare di lavoro meno lavoro meno salare insomma da quel punto di vista del desiderio l'avevamo incontrato questo desiderio sono la storia credo che bisogna uscire da questa dimensione chiami parlare adesso di riduzione di orario di lavoro parlare agli operai della condizione di Cozza cioè questi qui e chiaramente preferiscono la la la preferiscono in qualche modo la lega nord perché la lega fa un discorso disoccupazione congiunturale che dice guarda la disoccupazione e l'ho fatto strutturare un fatto congiunturale naturalmente se chiaro tra la depressione del sindacato e in qualche modo l'entusiasmo momentaneo psicologico di sollievo Sidoli Galea questi votano lega ma per sollievo psicologico non credo che la lega abbia chiaramente loro da lei che è l'etica del lavoro capito autonomo discontinua oggi non esiste più il lavoro continuo chiaramente non esiste più la classe operaia perché non esiste più lavoro continua esiste
Una discontinuità del lavoro e in qualche modo rottura tempo libero tempo di lavoro perché non c'è più lavoro non lavoro con sì da una condizione di lavoro permanente
Come dicono i napoletani fatica non lavorare e faticaccia nel senso che gli operai sono benissimo per lavoro e fatti
Poi va be è chiaro che sono era niente da fare preferiscono il giardinaggio piuttosto che la qualità totale insomma la qualità totale io ho visto in Germania e Lussemburgo giro spesso in Europa e vedo che in qualche modo uno dei libri più i libri più letti in Germania dei paesi ad alta dicendo disoccupazione strutturale
E e giardinaggio negli operai preferisco il giardinaggio rispetto alla qualità totale mai quando sono lì chiaramente fanno anche la qualità totale però in realtà non è il loro non è la loro il loro sentire lo sentirei giardinaggio insomma il tempo libero
Gli poi vendute a dire la classe operaia assume già via mi sono interessato
Il Golem giardinaggio no
Ecco quindi abbiamo un ottimo anche per l'agricoltura oltre per l'industria c'è una doppia preferiamo l'automobile incipit automobilisti a Stendhal qui fuori e si vedono su altri otto in Italia automobile un blocco di OP
Più praticati nel suo meglio il muoversi fare cose quindi io direi che il discorso sull'avanzato a me piace queste individualità riletta
Un'individualità una singolarità è in realtà
è un un Greta strane decapitare produce dell'individualità quindi riporta il soggetto alle proprie passioni insomma al pescare andare a caccia di menzionarlo riporta lì infatti al giardinaggio pescare inizia lo riporta da tale stranamente questi dire fare giardinaggio hanno un po'Massa intuito che in qualche modo quella è la loro vera passione la loro qualità totale
Ora io direi che se noi non riusciamo a
Uscire da questo discorso chiaro che nel lavoro ci staremo per un po'ancora no perché il rettore ma se non riusciamo a porre una questione forte della di una di una di un di un di organizzare la classe va be'sì la democrazia perché chiaramente perché non si deprimono in fabbrica sulla democrazia ci vuole perché è uno strumento antidepressivo
Primo dato solo per quello è la psicanalisi operaia fondamentale si sono il luogo dove loro possono parlare della loro spinga e in qualche modo tentare di uscire da questa cosa però la soluzione non è riproporre se uno è depresso perché il lavoro fa schifo e perché in realtà c'è questa insicurezza che stava qui perché il suo passione giardinaggio Torre ripropone ancora il lavoro sono cose diverse
Non ci siamo allora
La cosa io direi fondamentale e quella di dare la massima Autore sviluppo l'autorganizzazione io sono un Cobas
Pubblico e naturalmente credo che insomma c'è molta felicità nel settore pubblico
Anche fra siamo minoranze molto vivaci non siamo così depresse e però abbiamo visto che la e perché siamo nel pubblico abbiamo colto abbiamo molto tempo e sappiamo cosa significa il tempo quindi pratichiamo metà del nostro tempo
Quindi variopinti abbiamo le varie passioni molto singolare zappe
Tra cui mia la politica la cultura
E poi tenterei di fare di porre questa cento sulla condizione del non lavoro non lavoro non come lavoro discontinuo qui oggi non lavoro e lavoro discontinuo si chiude che questo non lavoro eh
Libertà eh fregato è una fregatura cioè si fregano se stesso nel senso che entra in campo di alienazione
Però che non avete perché in qualche modo la Shell insomma un po'come il lavoro dell'artigiano
Che deve fare dei prodotti da indotto non l'artigiano nell'indotto
Sì credo autonomo però a questa incapacità di vedere l'ha tolto io direi proprio di porre la questione al rogo del della in modo molto chiaramente non so se sindacale o Parenzo di orari di lavoro però non ci siamo capito perché
Riduzione di orario di lavoro e comunque continuare a mantenere in questa sfera del lavoro non riesce a farli intravedere altre possibilità va posto posto la questione che il
C'era l'Inter come parlava Marx cioè già produce una la produzione socializzate insomma non è che sia non è non è difficile vedere in qualche modo il che il rapporto tra operaio e e produzione e ricchezza non è più cioè è difficile vedere in qualche modo la ricchezza prodotta dei singoli insomma quantificava perché se la produzione sociali tratta e difficile di riferirla alla produzione o dagli ambiti di non produzione di consumo che vi serve greche
Siccome è difficile attribuire la ricchezza qualcuno e produttivo lì o i non produttivi o non richiesto più a vedere altri quelle ricchezze produttivi perché età vedo che anche chi sta a casa e produttivo quindi e socializzato al massimo di reggae Erba va posto il punto proprio con grande forza di questa poi rilasciati al microfono Grassi troppo
Vorrei chiedere anche se qualcuno aggiunge domande e considerazioni brevemente
Prego
Sì avanzo due questioni della
Per la
Ad Amman malinconia mi pare che c'era uno studio a condotto presso massima autorità FIAT
Età consulenti esterni che parlavano anche in questi termini qui che a me mi erano venuti Piero lo metto questo questo documento il nome non mi ricordo vincerebbe di era era della stessa ecco non condannato il il letto tu mi hai scritto
Sibila e quindi sempre l'occhio perché se sì
Che mi sembrava comunque abbastanza preoccupante come come segnale culturale questa iterati
A considerare i club di nazioni una malinconia in termini ha quasi patologici come se la di nazioni a fosse una condizione a nuclei e quindi da trattare in questi termini quindi e quindi mi interessava anche i criteri questo nome riproposto
Che mi sembra quasi unico dalle malinconie freghi avanti
Uno dei problemi che credo che che di qua per l'avvio nazioni riguardano appunto funzioni complessive tomba lavoratori e sarebbe interessante vedere non so
Ne parlo un po'a nel libro appunto sulla SMAU
Delle condizioni a vitale alti fuori terra sette mentì quando ti fabbrica omettiamo a con Tati diretta
Si sono lavoratori precari in situazioni di a formazione contratto formazione che poi può essere fasullo o meno
E questo può creare i problemi per esempio sulla precarietà della propria situazione
Oppure i se sono operai più anziani che quindi sono culturalmente in meno a diciamo flessibili
E quindi a meno anche interessante all'azienda ha dal punto di vista di una riforma cemento l'uomo perché si sta eretta Avril preparare per nuove mansioni operaie che tra via cinque dieci anni vanno in pensione
E quindi il problema credo un po'astratto messe in termini diciamo macroscopici parlano un certo non conti macroscopici ma macro strutturale rispetto alla fabbrica per arrivare a questo punto chiaramente c'è il peso per la tornate da figure specifiche dove operaio che fa meno Perrone nel frattempo la fabbrica per esempio assume Squatriti dovuti in manutenzione viene Pavan
Parce non ne ha fatto
Lo studio al riguardo
E quindi abbiamo una situazione di frantumazione a strutturata di tutti questi corpi non è una questione culturale Itaca anche i termini articolazioni
Molto molto preciso
Che poi precisi che possono essere anche viste da un punto di vista di a una strategia cioè che ha accendino potere contrattuale quando in via diciamo gli aggregati degli operai anticrisi per mansioni specifici con una certa competenza e quindi con una poteri contrattuale legata a specifici compiti
Il ruolo dei a che ha tanto una maggiore flessibilità all'interno della fabbrica spostando un operaio da una mansione all'altro
A crea una esplicazione di questo punto forte di applicazioni quindi quando si parla di via futuro pagate la socialità della coscienza di classe
Questi fattori di riorganizzazione ho appositamente o a per l'attuazione di finti modelli che forse sono estranee alla tradizione
Io ero preda di un disco utilizzazioni sì penso soprattutto al Giappone e alla politica in California assuma ristrutturazione e quindi credo non so se l'autore Anderlini quota ci porti terrificanti in merito vorrei se posso aggiungere qualche cuochi tatto e a titolo un po'un attimo abbiamo pochissimi minuti si è recato osserva che mi sono le entrate erano quei cinque minuti vero che aveva curato la vecchia siano se si
Bernini
Presidente mi sembra che
Mentre soluzioni non ne abbiamo trovate
Bach non io non non so francamente se dall'indagine veniva fuori riprende il discorso che facevi tu che
Non sembrano così felici fuori dalla fabbrica secondo me anzi gli atti del il la teoria diciamo così che io avanzo è che buona parte della loro malinconia del luogo produttivo
Sia sicuramente enfatizzate sostenuta da un processo di Manconi immenso che ha origine anche fu e soprattutto fuori dalla fabbrica
Insomma io ho scoperto già rendiamoci conto l'operaio oggi
Non è più quello degli anni settanta non solo nel senso che non è più solo l'uomo della catena di montaggio l'operaio massa ma ricordiamoci che l'operaio massa che è una figura progressivo europeo Max erano ex contadini ex braccianti del Meridione
I quali si venivano comitati alla catena di montaggio fatti faticare
Per cui denunciavano che non non vi siano piani di rapporti sessuali che soffrivano che lavoravano troppe devono poco pagati ma erano comunque era comunque un gruppo sociale che aveva fatto un salto di status cioè veniva preso
Dal dai le condizioni servili inquilino nella campagna no e veniva urbanizzato messo nella moderna città dentro la Fabbri e moderno della tecnologia moderna no gli veniva data al Michelini e si faceva giustamente ha ragione l'illusione
Di una qualche forma di centralità e di possibile padronanza sui processi sociali nel loro centro c'è una figura che veniva dal margine
Periferico geografico sociale e produttivo e veniva immesso del centro quindi una persona che consente un salto di status
Gli operai negli anni settanta erano operai contadini non nel senso che ha conservano solo il fondo ma venivano da un processo di mobilità sociale ascendente
Gli operai di oggi non sono più questi no per la prima volta noi militari che ci troviamo a che fare con una classe operaia che una classe operaia di seconda generazione ce ne sono figli di operai
Cioè persone che non vengono da un processo di mobilità in ascesa per quanto piccole limitata c'è questa mobilità
Ma addirittura vengono da una posizione di stabilità di chiusura sociale addirittura molti di costoro come nel caso della Zanussi sono giovani che hanno titoli di studio elevati ma che sono costretti a fare gli operai che sono figli di operai che col famoso diploma al pesto di Carta pensavano di a scendere se ma era condizioni impiegatizia e si trova nella condizione di fare opera e cioè di ripercorrere il destino dei padri no senza più avere alle spalle potesse mobilità
Quindi questi sono già creature di per sé infelici perché il panorama che hanno davanti un è un panorama di crescita di avanzamento sociale di affrancamento
Dalla condizione che mio ma è un panorama di sa schiuse e questa è la legato al nostro Paese
Erroneamente degli anni
Appunto l'aprirsi di queste fasi di grandissima mobilità anche gli operai interne escono dal lavoro si mettono in proprio no ecco questa grande speranza tutti gli operai avevano la la speranza di mettersi in proprio di affrancarsi dalla Commissione operaio di aprire un negozietto o il piccolo laboratorio
E lavorare per sé no andare fuori dal uscire dalla dalla dalla dal dominio del padrone in qualche modo ma questa possibilità non c'è più
Quindi la classe operaia di seconda generazione
In un contesto di chance di mobilità sociale chiuse no
E la classe operaia di grande impresa si trova tratto sottoposta molto di più addirittura della classi di piccola impresa a questa situazione di chiusura delle chance vitali molto di più
Perché la classe operaia di piccola impresa spesso si trovi inseriti in contesti sociali diciamo così porosi in cui certe occasioni di mobilità in qualche modo resta non se il reddito familiare c'è la moglie che lavora c'è questo o quell'altro la classe opera di gran l'impresa è spesso la classe operaia che vive in famiglie nucleari c'è la moglie e uno due figli che spesso non lavoro io alla Salus trovati venticinque per cento di opera in famiglie monoreddito in quei limiti che lavorano sono loro
Sono loro con famiglia i figli a carico no quindi questo è un gruppo sociale che ha subito una drastici Simo Processo di involuzione di regressione sociale e non solo perché ha di fronte a sé per la prima volta no in Italia una prospettiva di Sas di mobilità chiuse e infatti c'è tutta appunto una sofferenza che deriva proprio da questa percezioni ho trovato i più sofferenti sono appunto gli operai di quarant'anni
No con famiglia nucleare i quali sanno che davanti a sé non hanno più delle prospettive ITA non hanno chance
Che non hanno più speranze di elevazione professionale che sono costretti a fare quel lavoro nervoso che fanno a prendere quel salario limitato che hanno avendo di fronte dei problemi di carico familiare e sociale sempre più forte perché in quell'età è un'età critica riciclo di vita ma perché Hi Fi di che crescono le incombenze familiari aumentano a non puoi giocare diciamo così su quegli spazi di autogestione no quanto meno virtuale del tempo Dimitri tempo di lavoro che tipiche mi se dei giovani gioia una fortissima tolleranza all'estremità no giovani bevono perché hanno quanto meno davanti a sé la possibilità che a un certo punto trovano qualcosa di meglio da fare ma l'opera di quarant'anni che ovviamente e giustamente scettico
E consapevoli di come vanno le cose di questo mondo sa che questo non è vero non è possibile
No
Di qui il crearsi proprio dentro la classe operaia di una sindrome pur la frustrazione fortissima che non è stata avvertita non è stata avvertita in questo Paese i sindacati non hanno avvertito quindi informarsi di questo coagulo
Questo di questo fortissimo problema sociale una questione che emergeva proprio nella grande fabbrica nella grande fabbrica
No ci si occupasse ma è molto più dei dei diritti dei lavoratori della piccola impresa giustamente anche ma in realtà il vero ventre molle invero nucleo duro dove si accumulano il massimo di sofferenze e di difficoltà sociale era la grande fabbrica produttive non per caso infatti oggi la sinistra i grandi problemi gli anelli grande fabbriche
Il voto su Rifondazione ma sulla riga anche lo perdi a Milano a Torino nei luoghi incontri a a Genova nei luoghi di concentrazione di grandi con sì produttivi investita dei processi di ristrutturazione c'è stato una disattenzione totale a questo problema sociale rilevantissimo
Con il risultato che a un certo punto è esploso no esploso infatti codici c'è qualcosa di buoni in in quest'indagine che questa previsione fatta negli anni Novanta questa lettura
Io facevo leggendo la Zanussi si è rivelata assolutamente vere fondata dopo due anni esploso quello che doveva esplodere
Come esploda anche alla Zanussi come esplosione adesso invito hanno fatto fare dei sondaggi il quaranta per cento degli operai iscritti alla CGIL vota per la Libia
A Conegliano l'ho votato in massa per la lega questi operai di Susegana anche di tradizioni comuniste che Susegana e Conegliano non è una zona propriamente bianca come tu sai no anzi nel caso del trevigiano in una delle zone in cui la sinistra una certa
Si ha una certa sua tradizione che un altrove non hanno i casi di Montebelluna in quelle zone di piccoli impresa esordì piccole imprese sulle zone bianche ma in caso di Susegana una zona di tradizione di grande impresa Conforti prezzo della sinistra dei questi Massa votato
Ecco quindi io non sono molto convinto come dici te che fuori dalla fabbrica sono contenti anzi la mia impressione è che proprio questa melanconia
E resa drammatica certo origina da questa condizione di estraneità che un era condizioni umana dell'uomo nella fabbrica moderna dentro la modernità no
Se fosse tale avremmo scoperto per l'ennesima volta la condizione umana di fronte la modernità no ma e resa drammatica ed è incrementata
Da questi processi che originano dal corpo della Società dalla società dalla drammaticità delle condizioni di vita fuori altro che il giardinaggio
Poi ecco poi concludo no concludo io sono comunque d'accordo con te ecco quando tu no no ma io sono d'accordo con te con lungi da me
Anche se non hai tutti i torti nel dire forse anche tu se un melanconico del lavoro no
E vero insomma o prima di fare a meno di uno schema come ricordo teorico così forte così bello qual era quello sfido chiunque non provare una sera liberarsene con tanta leggerezza senza provare un certo sgomento insomma se no
Però ecco sono sono d'accordo con te è che va be'ripristinare la centralità del lavoro come grande regolatore sociale notturna cui gli individui definiscono il tutto della loro identità e del loro se sicuramente questo è non solo utopico ma è anche sbagliato una sinistra non può fare questa sarebbe reazionaria
Assolutamente quindi su questo io sono d'accordo sul però non possiamo così come mi sembra faccia appunto anche André Gorza no
Da questa giusto rilievo arrivare alle conclusioni così
Rassicuranti o di quanto un poco fa Cyloni quale quelli cui prospetta no il lavoro sarà sempre alienato no e sufficienti ridurlo a un mini mo'della giornata sociale dell'individuo distribuirlo e poi la gente si occupi di giardinaggio dipinti quadri Allevi bambini
Faccio delle belle mangiati in insieme nell'orto di casa insidia al fai da te ecco
Ecco questa idea che propone insomma il bar mi sembra davvero faciloneria e semplicistica primo perché io non vedo poi fuori delle masse così propensi al giardinaggio e mai agenti insomma che vive se mai fuori quell'altro tipo di alienazione che la lega sia di consumino dove semmai li stranita diventa ancora più grande in cui godibile serto consumando ormai illusioni su rogatoria che che la il tipo di consumo però su questo mi sembra che siamo d'accordo
La cosa ecco che io dico è questo
Avrei comunque e questo rimane prima dell'assistito problema di legare di costruire la polis in qualche modo insomma no di costruire comunque sempre villa la struttura e la e la e la vite
Della democrazia e dell'autogoverno tali giustamente l'auto-governo l'autogoverno e la forbice insomma io abito di costruire e che cos'è la poi se non la ricongiunzione della coltivazione di quel giardinetto fuori dal lavoro con quello che vai dentro la fabbrica
No se tu parli dal presupposto che sono due realtà che non sono sono scisse ma devo scindere sempre di più no si deve sempre di più e presidente richieste anzi io non so come cui ricostruì Visco poi il tessuto dell'autogoverno autogoverno di che cosa del mio giardino che mi coltivo ma ce l'ho già questa auto-governo qui no per quei mi sembra che giustamente dal partire dalla constatazione che non possiamo più riproporre la centralità del lavoro come grande regolatore sociale come grande diciamo così momento normativo della vita sociale degli individui però nello stesso tempo non possiamo neanche fare quel passo posto che dice ma allora dimentichiamolo del tutto riduciamo lo mettiamo in un canto tante liti è una pietra che bisogna portare e occupiamoci d'altro no perché il problema rimane sempre come lei di questi due aspetti uno dei quali non è più preponderante la non può più pretende di regolare l'altro
No ma resta comunque il problema di come li intervenite l'insieme no chiedo scusa Anderlini gli ho chiesto restringere come peraltro fatto anche con
Interventi per avere questo questi ultimi due minuti poterli dare da poter dar la parola Mario Tronti
Sì gli spunti di riflessione sospendiamo lì perché sono molti e sarebbe interessante continuare a discuterne a lungo io voglio fare soltanto una considerazione conclusiva di questo tipo cioè in questo tema della melanconia operaie che viene dopo un tema che lo aveva preceduto quello della solitudine operaia
Di alcuni mesi e forse d'anni fa
Insomma dobbiamo vederlo in dobbiamo riuscire a vederlo sì siamo se ne siamo capaci politicamente in termini positivo
Nel no per individuare insomma nuove frontiere di vita individuale dell'operaio quanto insomma nuove frontiere di conflitto sociale
Questo a me pare un po'il punto critico della dell'ASS discussione anche su questi temi
Nel senso che come Marx aveva scoperto prima l'alienazione da Giovanni e poi a tradotto questo termine diciamo filosofico in un termine politico che era quello di sfruttamento
Proprio perché per attraverso questo cioè mobilitare conflitto verso un determinato scopo e così dobbiamo fare saper fare anche noi insomma attraverso appunto alle forme nuove che si presentano oggi sganciando anche molto questo tema dalla da una tradizione molto forte no io credo che per esempio noi oggi dobbiamo ripartire con una critica dell'industria durissimo
Con una critica anche del lavori lirismo però non nei termini che sentiamo oggi dominanti da esempio oggi critica dell'industria lirismo pare che sia soltanto la la dimensione ambientalista
La la critica del delle condizioni di lavoro sembra riproporre così una nuova dimensione di umanesimo del lavoro
E invece secondo me bisogna andare più a fondo bisogna rimettere in discussione anche molti per esempio dei risultati dell'intera ricerca Marx si sì cioè questo quantitativi istmo a cui questo prodotti risma cui il movimento operaio
A ha pagato dei prezzi enormi sia nella costruzione delle Società alternative socialismo i vari e così via sia qui nella e nelle forme di organizzazione anche sindacali politiche sono tu per tutte dimensioni non più sopportabili insomma non c'è c'è una dimensione diversa delle dell'individuo che non è riducibile appunto alla al termine della produzione alla a condizione di lavoro e di cui deve farsi carico lo stesso movimento operaio che pure appunto è nato dal lavoro è nato dall'industria e così via e che adesso deve essere come soggetto capace di superare l'industria di superare il lavoro stesso
Io quello che vedo un po'nella nell'aver ricercati di Anderlini ha un po'come dire una forma di neo operai signor insomma e invece secondo me oggi è proprio una
Lo posso dire io con qualche
E c'è una critica dell'opera Isma'insomma da fare proprio da parte del movimento operaio no
Proprio per recuperare una soggettività diversa perché questo è il punto reale della situazione ritrarre costruire il soggetto non perderlo secondo me insistere sulla ieri sulla linea dell'industria lirismo dell'opera Isma'significa perdere il soggetto per ritrovarlo bisogna abbandonare questa frontiera sì perché cercarlo altrove cercarlo ancora forse anche proprio in quella complessità dell'individuo ripartendo da quella compressi età dell'individuo operaio che non è solo appunto complessità materiale produttiva ma anche complessità più genericamente appunto si non dei Comana perché non mi piace ma diciamo non solo materiale ma anche spirituale
Benissimo io ringrazio molto Mario Tronti Fausto Anderlini vi ringrazio per essere stati qui per aver seguito con attenzione questo dialogo abbiamo passato da un paio di minuti le dieci e mezza l'errore chiaramente di chi conduce quindi chiedo scusa a Giorgio Manacorda Ilardi Ferrari che sono i protagonisti del dibattito che segue immediatamente questo colloquio grazie ancora
Non erano