Dichiarazioni di Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, al termine del Consiglio Ue dedicato al commercio

Va data la di oggi c'erano così tanti temi in agenda
Tutto Cina direi ben interessanti era io mancavo da qualche tempo e penso che un po'un ritorno abbiamo parlato di organizzazione mondiale del commercio ecco io ero presente a Buenos Aires
Dove le cose erano andate in modo molto deludente
E adesso giugno abbiamo questa ministeriale la dodici Nursultan e quindi si tende naturalmente che ci possa essere la medesima delusione l'idea è stata quella di continuare a lavorare come Europa per cercare di portare a casa qualcosa ci sono alcuni dossier che secondo noi potrebbero essere maturi penso soprattutto a quello sui flussi di sulla pesca per esempio ma ci sono altre cose che possano essere guardate anche a livello plurilaterale insomma si potrebbe cercare di avere un minimo di audizione in più e soprattutto si pensava alla possibilità di una dichiarazione ministeriale sulle future
Sul futuro assetto Organizzazione mondiale del commercio perché sappiamo che con il dodici dicembre
Il diciamo alla corte di secondo grado sostanzialmente finirà non potrà più lavorare non sarà più in condizione di lavorare dato che gli Stati Uniti impediscono la nomina dei giudici
L'Unione Europea sta cominciando a mettere in piedi degli accordi interinali si è parlato portando dalla Norvegia ma si sta ci sono anche conversazioni in piedi con altri paesi ma anche su quello gli Stati Uniti hanno dei problemi certo diciamo noi continuiamo a sostenere il commercio utenze insepolti laterali basato sulle regole come si dice nel linguaggio tecnico
L'Europa però certamente una voce che diventa abbastanza solitaria secondo me ebbene che però si faccia sentire perché l'Unione europea
E proprio dei temi del commercio diciamo Teater un protagonismo che in altre in altri campi non vive
Quando noi ci alziamo e parliamo e nella ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio siamo cinquecento e passa milioni di persone
Il primo esportatore al mondo il primo importatore al mondo e il mondo ci ascolta questo a dimostrazione che quando l'Unione europea lavora in modo coeso anche sul piano politico acquisisce una forza che normalmente non ha abbiamo parlato di Stati Uniti anche lì ci sono dei dei problemi
Io Horri reiterato diciamo così il la necessità che noi proteggiamo i produttori che sono stati colpiti
Ai dazi nella vicenda Airbus ho ricordato anche che ci sono dei dazi in piedi dal due mila diciotto sull'acciaio alluminio e l'acciaio è in una situazione particolarmente complicata perché la domanda
Interno domanda comunque a livello internazionale diminuisce perché l'Outer capacity cinese è un problema ancora completamente aperto e quindi anche lì c'è un problema di tutelare le nostre le nostre produzioni e comunque diciamoci la verità e abbastanza il razionale che ci siano dei dazi su diciamo sì sussidi contro i sussidi a terra Airbus ci siano dei dazi che probabilmente arriveranno per i sussidi a Boeing in un mondo normale le parti si dovrebbero mettere a sedere dirsi ma vuoi vedere che forse l'industria spaziale ha delle caratteristiche tali per cui è difficile
Vuoi perché richiede moltissimi investimenti ricerca e sviluppo voi perché ha una connessione intima con l'industria dalla difesa vuoi vedere che forse dobbiamo metterci al tavolino
E ragionare sul perché diciamo le regole delle merci forse non si attagliano in modo perfetto a quel tipo di industriali insomma io penso che dovremmo
Su questi temi dato che il commercio internazionale è una questione di importanza vitale sebbene il grande pubblico spesso non colga questo aspetto perché poi a che fare con la nostra vita quotidiana perché poi anche un'arma diciamo una leva di politica internazionale
Probabilmente bisognerebbe mettersi a lavorare non soltanto sul gli affetti dei problemi sui sintomi ma anche sulle cause
E quindi con gli americani bisogna trattare bisogna ricordarci che noi siamo comunque
Una grande potenza economica e quindi che se ci sono dei dazi l'Europa può anche rispondere in modo proporzionato ma in modo deciso e non bisogna smettere di parla ultimo punto la Cina ne abbiamo parlato pranzo anche lì la Cina un po'l'elefante nella stanza diciamo così nel senso che non si può ignorare un mercato enorme potenza diciamo così che attraverso anche iniziative come dal tempo road sta avendo una impatto diciamo Esterno diverso da quello che tradizionalmente aveva la Cina fatto sempre una politica internazionale abbastanza introversa diciamo così oggi fa si comporta da Prodi da protagonista sul piano internazionale
Secondo me con i cinesi bisogna lavorare
E assolutamente necessario bisogna farlo dicendo anche dei no qualche volta nel senso che io penso che un accordo per esempio sugli investimenti con la Cina vada fatto senza correre cioè non bisogna
Corre il rischio di mettere nero su bianco cosa che magari non vanno bene e quindi io penso che il commercio debba essere free Maffei non esiste un commercio che offrissero neanche fare quindi la libertà deve andare sempre insieme all'equità e alla correttezza se ci sono degli sbilancia menti
Vanno assolutamente corretti perché altrimenti non si può parlare neanche di libertà se non ci sono delle regole chiare insomma questa è stata la giornata me pare una giornata intensa ma il Consiglio commercio sempre un luogo in cui ci sono discussioni interessanti
Oggi tra l'altro entra in vigore trattato di libero scambio con Singapore
Lo chiedono una cosa però su un altro trattato di libero scambio per vigore provvisoriamente ormai da due anni Egidio immensi città e novanta di ratifiche il Governo proporrà al Parlamento la ratifica
Meglio aspetta
Allora questo lo vedremo io diciamo così ben ancora non abbiamo avuto delle deleghe precise per cui io diciamo esprimo una mia opinione personale
Io credo che con gli accordi dello scambio non bisogna avere un approccio ideologico ma bisogna guardare a come funzionano e mi pare che sia fuori discussione che l'accordo con il Canada stia funzionando bene sia dal punto di vista delle esportazioni che sta Nomentano sia rispetto per esempio alla tutela delle indicazioni geografiche che prima non avevamo e che copre probabilmente il novanta per cento delle nostre esportazioni di prodotti IGP i consorzi sono tutti favorevoli quindi fosse per me io penso che sarebbe un'ottima cosa quello di di ratificarlo anche perché siamo un grande Paese esportatore noi viviamo di apertura sui mercati quindi se se l'Italia diciamo così predica la chiusura dei mercati non fa bene a se stessa perché siamo il nono Paese esportatore al mondo siamo il sesto Paese per avanzo della bilancia commerciale
Da una chiusura dei mercati abbiamo soltanto da perdere quindi io penso che sarebbe molto saggio se non lo ratifica assieme naturalmente sto al governo sono molto rispettoso del Parlamento
E quindi vedremo poi se ci saranno i numeri come io mi auguro che si vada alla ratifica
Quello che mi dico che se non si dovesse ratificare parte il fatto che l'esecuzione provvisoria quindi nel frattempo spiega i suoi affetti ma se un giorno qualcuno volesse non ratificarlo dovrebbe giustificare ai nostri produttori cioè i nostri insomma le imprese che vendono in Canada chi li risarcisce delle maggiori vendite che il ceto ha procurato quindi io direi che bisogna diciamo italiano un buon italiano non può predicare il protezionismo secondo me perché contrario agli interessi nazionali e incetta lo dimostra
Ma quelli questo è stato pubblicato ieri se non sbaglio l'altro ieri eurobarometro dalla Commissione europea sulla percezione del commercio internazionale
E segni Vò Pascal tredici punti la la percezione dei benefici che a questo commercio l'Italia è ultima italiani sono gli ultimi accadrà questo ponte di benefici allora come persone
C'è un problema secondo me di comunicazione allora oggi è la commissione centrale esentato rapporto con i numeri che se del quale secondo me dovremmo fare un migliore uso cioè dovremmo dato che ci sono dei dati oggettivi questi dati andrebbero comunicati meglio
Fatto diciamo mi prendo la mia quota parte di responsabilità
Dopodiché la mia impressione e che appunto il commercio internazionale sia spesso vissuto come una cosa lontana invece vicinissima e quindi quando si pongono certe domande io penso che tante volte la domanda riguardo un po'in generale la percezione dell'Unione Europea che purtroppo negli ultimi anni in Italia andata un po'OSCE mando noi storicamente eravamo forse i più lo quegli spicchi di tutti e poi nel tempo questo è venuto meno io penso sia dovuto anche al fatto che mi europea non ha sempre funzionato benissimo
Anche in termini per esempio di solidarietà è una parola che spesso utilizziamo che pratichiamo non altrettanto spesso quindi penso che noi europei dovremmo appunto recuperare questa nostra questa nostra essere più coesi perché questo ci rende più efficace
Anche all'esterno e all'interno se siamo veramente coesi forse anche le nostre persone comprendono meglio quali sono i benefici di stare dentro l'Unione europea tre me sembra veramente
Contro intuitivo pensare che il nono Paese esportatore al mondo un Paese che senza le esportazioni avrebbe perso dieci punti di PIL negli ultimi dieci anni
E che non è diciamo così è uscito ammaccato ma vivo dalla grande crisi grazie all'export si lamenti dall'export per pensiamo semmai le stime sporto per niente credo che tutti noi italiani saremmo stati molto peggio per cui certamente dobbiamo fare un lavoro migliore per raccontare queste cose per raccontare che il prosciutto di Parma
Prima in Canada la dovevamo chiamare Original prosciutto perché e ad perché era un marchio registrato e oggi invece lo possiamo chiamare Parma cosa che prima non succedeva
Questo forse nessuno lo sa nessuno forse sa che siamo appunto il nono Paese esportatore al mondo quindici in tema di comunicazione però anche l'Unione io penso dovrebbe fare la sua parte rendendosi conto che una maggiore coesione una maggiore solidarietà poi rende anche più amica l'idea dell'Unione europea e di quello che l'Unione europea fatta una combinazione di due fattori io credo
Grazie