Mutamenti e lotte sociali

Mai
Allora
Bene
La grande guerra produce radicali mutamenti politici ed economici e trasforma profondamente gli assetti sociali in tutti i Paesi coinvolti nel conflitto in Italia gli anni di belligeranza hanno ulteriormente compromesso le già fragili strutture dello Stato liberale
Proprio nel momento in cui amplissimi settori della popolazione sono stati improvvisamente costretti a confrontarsi con i doveri di appartenenza a una collettività nazionale sin d'allora debolmente dissenta impercettibile
Alla fine del conflitto il Paese vede provvedere rapidamente alla riconversione economica e alla ripresa della produzione agricola tornano non è facile
Lo sforzo bellico ha determinato un gravissimo deficit pubblico dell'inflazione e alle stelle
Una prima ondata di manifestazioni di protesta si verifica nel giugno del mille novecentodiciannove a scatenarla e l'esasperazione per l'aumento dei prezzi al consumo
I cosiddetti moti del caro Tiberi si diffondono in pochi giorni su tutto il territorio nazionale e c'è chi guarda alla rivoluzione come all'unica via per disfarsi dei vecchi equilibri sociali
In otto fare come in Russia infiamma gli animi delle classi popolari in tutta Europa
In molti Paesi nascono spontaneamente consigli operai sul modello dei soviet
E nei primi mesi del mille novecentodiciannove
Si assiste a veri e propri tentativi insurrezionali
Come quello della lega Spartachista a Berlino della repubblica dei Soviet indegno
Nel movimento socialista italiano quel componente massimalista prevale nettamente su quella riformista
Tra il mille novecentodiciotto e il mille novecentodiciannove
Nascono correnti che si pongono il problema di guidare l'azione rivoluzionaria
E che nel mille novecentoventuno avrebbero dato vita al Partito Comunista dicano nel maggio mille novecentodiciannove il gruppo socialista torinese guidato da Antonio Gramsci fonda il settimanale l'Ordine Nuovo
Che diventa ben presto il giornale dei consigli di fabbrica
Moglie gli avvenimenti che turbano il Paese trovano una risonanza parlamentare
Negli ordini del giorno presentati durante i dibattiti sulle comunicazioni del governo o sull'esercizio provvisorio del bilancio e nelle interrogazioni e interpellanze
Relativa e per lo più hai più soldi puntuali e geograficamente circoscritti e purtroppo spesso luttuosi
La Camera dei deputati nel corso del mille novecentodiciannove
Vede tuttavia sospesi a lungo i propri lavori durante lo svolgimento della conferenza di pace di Parigi e a ridosso delle elezioni politiche del sedici novembre che si svolgono in base alla riforma eletto tale è proporzionale approvata nell'agosto precedente
Il primo dicembre mille novecentodiciannove giorno inaugurale della nuova legislatura
I deputati socialisti vengono aggrediti da esponenti dell'opposizione nazionalista proprio davanti a Montecitorio
Infatti danno luogo alla presentazione di interrogazioni e suscitano nelle mediato un acceso dibattito in aula lo non
Cambia cambia cambia scioperi e le proteste coinvolgono tutti i ceti sociali
Le note più intense che segnano tra il mille novecentodiciannove il mille novecentoventi l'avvio del cosiddetto biennio rosso
Sono quelle dei contadini e degli operai
Durante la guerra i contadini sono stati reclutati in massa nella fanteria su circa cinque milioni di uomini che lavoravano la terra oltre la metà e stata richiamata alle armi la vita di trincea ha sviluppato il loro una nuova consapevolezza
Al loro ritorno a casa la situazione non è affatto mutata la proprietà fondiaria continua a restare saldamente nelle mani degli agrari o della borghesia cittadina
E il governo nonostante le tante promesse fatte durante il conflitto non parla più di spartizione di terra
Tra i contadini rivendica hanno invece la distribuzione delle aree incolte e occupano i latifondi
Nel mille novecentodiciannove del movimento contadino conquista uno spazio politico inedito
Che progressivamente
Si sviluppa attraverso un sistema di leghe sindacali
Gli orientamenti o cattolico oltre che socialista
Che si curano ai propri iscritti forza contrattuale e assistenza materiale
Gli operai a loro volta riescono a recuperare il potere d'acquisto
E ottengono migliori condizioni contrattuali ma la questione del controllo sulla produzione è rinviata alla predisposizione di un disegno di legge che non sarà mandi approvato
La Camera e resa comunque testimone della nuova consapevolezza politica dei ceti popolari
Giungono a Montecitorio
Petizioni che propongono provvedimenti urgenti per garantire una distribuzione delle terre in grado di accrescere la produttività e delibare le condizioni di vita nelle campagne tra tra il mille novecentodiciannove il mille novecentoventi si moltiplicano le manifestazioni così come il numero delle vittime degli scontri di piazza
I proclami antiparlamentari e anti borghesi e la polemica retrospettiva contro l'interventismo
Non vanno oltre la mera propaganda
Mentre per i ceti borghesi radicalizzarsi dalla campagna nazionalista sulla vittoria mutilata
Lo spettro della rivoluzione rimane sotto traccia e fa paura
Buonasera bentrovati sono Marco Tarquinio dirigo avvenire
E aveva piacere di dialogare stasera con professor Silvio Pons
Cerchino
E cammino accademico l'ha portata da esser docente a Pisa sappiamo vecio Lentini con Pizarro sempre
Qualcosa che dire ma è un gran prestigio insediare la Scuola Normale lì svolge il suo magistero come contempo
Video che abbiamo
Era stata ormai andati in guerra tornava dalla guerra abbiamo sentito anche nelle parole dell'onorevole Treves dedicati a tre essere evocare
Gli uomini in arme che qualcuno voleva contrapporre gli operai contadini che erano gli stessi uomini d'arme cavano combattuta Fanti nelle trincee nella Grande Guerra
Grande Guerra lasciato questo scenario europeo
Rivoluzionario per tanti versi
E al tempo stesso percorso da fermenti nuovi
La rivoluzione russa aveva interrotto la partecipazione di uno dei giganti coinvolti nella guerra ennesima guerra fratricida la guerra civile europea che sarà per la prima volta globalizzata coinvolgendo tutto il mondo
E fra speranza e paura del meeting
La rivoluzione l'entrata nel modo di parlar comune ritroveremo anche imbocchi inaspettate nel corso di quest'questore passeremo insieme al professore l'assillo forse io dico partiamo cercando di capire quest'Italia
In quale contesto europeo
Son bollente e soffre
Certo diciannove italiano o il cosiddetto biennio rosso
Si può capire soltanto inquadrando in un contesto europeo perché la guerra provoca sconvolgimenti di varia natura
Una nuova coscienza di massa potremmo dire una nuova partecipazione autopromozione di massa soprattutto delle classi lavoratrici operai contadini ma anche delle dei ceti medi
Che si intrecciano con le frustrazioni gli sconvolgimenti della guerra e con le suggestioni della rivoluzione russa questo succede un po'dappertutto
Quindi innanzitutto dobbiamo capire il diciannove sulla scorta di quanto succede anche in Germania o in altri Paesi in altri Paesi europei la l'impatto rivoluzione russa è un impatto internazionale oggi dobbiamo dire anche globale
E e questo ha un senso per gli europei dell'epoca globale europeo e globale non le parole che si sovrapponevano non è più così non è sempre così nel nostro tema nel quale io ero per rappresentare ancora circa il venticinque per cento della popolazione mondiale
Per darvi un termine improprio di paragone del
E di ed espongono i grandi intera vent'anni avremo il sette per cento a Kfar farvi capire sono ancora in piedi gli imperi coloniali ma non ci sono più gli Imperi Centrali no
Questo è un primo elemento di cambiamento fondamentale perché il crollo di un tema centrale genera spinte verso sia verso l'evoluzione sociale che verso la rivoluzione nazionali
Maggioritari centrali fra questi l'altra che era il grande impero multinazionale
Cioè l'Unione anche ora ne ha veramente multimediale amico dell'Italia anche no medico se alleato nemico alle altre
Il dicevo l'impatto internazionale la rivoluzione russa immediato
Per tanti motivi che la Russia è entrata nella osservazione la percezione degli europei potentemente con la rivoluzione di febbraio che era stato la grande rivoluzione di massa che aveva distrutto il regime zarista una rivoluzione iniziata da donne anche questa interessante dirlo
Che era l'annuncio di varie cose da una parte l'idea che questo Paese diventasse un paese liberale e anzi il il più avanzato dal punto di vista delle libertà civili che era anche un sogno dall'altra parte una radicalizzazione sociale politica che poi è quella che prevale polarizzazione sociale che porta la Rivoluzione d'ottobre quando i bolscevichi prendono il potere il il loro la loro prospettiva interamente internazionale
Per loro la rivoluzione russa soltanto l'inizio ove la rivoluzione in Europa hanno ragione non hanno torto è difficile dirlo perché in realtà riduzioni d'Europa non si verifica ma il messaggio bolscevico e l'influenza rivoluzionaria come dicevamo soprattutto col proprio per i centrali dilaga in Europa
La rivoluzione russa porta anche un messaggio che non è soltanto per i socialisti è chiaro che l'idea che sia nato un primo Stato socialista della storia e un formidabile incentivo politico nel mondo socialista però è anche un incentivo la divisione tra i socialisti riformisti intransigenti e poi quelli che diventeranno comunisti che anche una spaccatura generazionale
I giovani sono tutti filo bolscevichi
In Europa in Italia Gramsci l'ordine nuovo ma anche in altri Paesi europei
Per un concerto periodi tempo rivoluzione russa sembra ripiegarsi su se stessa finché c'è la guerra scoppia la guerra civile russe molti pronosticavano le armate bianche avranno facilmente la meglio
Sui rossi anche perché sono appoggiate da un corpo di spedizione franco britannico
Ma il la scommessa diciamo così dei bolscevichi internazionalista in realtà si rilancia con il crollo interno tedesco
Dal novembre diciotto in avanti c'è una una linea no di rivoluzioni e sommosse rivoluzioni fallite naturalmente quindi anche questo è molto importante di dirlo però lo sto le persone nel diciamo sono attraversate
Dalla presenza dell'evoluzione che suscita paura ho speranza Fiore François Fiore ha detto
La ripresa della della grande paura due grandi speranze suscitate dall'ottantanove francese che si ricollega
Nel diciannove no a questo a questa grande tradizione rivoluzione europea
Da Vienna Budapest Monaco di Baviera Berlino Amburgo
Gli operai vanno in piazza ci sono scioperi spontanei e ci sono anche i tentativi insurrezionali che finiscono in modo cruento il tentativo degli Spartachista i comunisti tedeschi nel gennaio del diciannove oppure hanno successo come i comunisti di Béla Kun a Budapest nell'aprile del
Del diciannove ma la Repubblica dei consigli che viene fondata in Ungheria dura solo pochi mesi poi viene repressa dalle armate rumene ispirate alla Francia lo stesso accade la repubblica sovietica di Baviera
Il diciannove è un anno in cui il la presenza diciamo della finanza la fiamma e si e Sabaf forte forte in tutta l'Europa centrale forever logico che sia così anche l'Italia come Sierra che in Italia tutto questo
In Italia la contesti italiano e al contesto partirà col diciannove è un anno cruciale per tanti motivi entrano sulla scena
Italiana con forza i nuovi rappresentanti socialisti ma si germinare un altro movimento le diciannove e l'anno delle dell'appello ai liberi e forti di Sturzo quindi
Due forze che erano state profondamente contrario alla guerra
Con motivi per motivi diversi
Cattolici
Uniti intorno apparentemente uniti voi tutti sfregiati e per lo sappiamo è in movimento cattolico
La parola del Papa sull'inutile strage Benedetto quindicesimo lascia il segno profondamente ma tanti cattolici e aderiscono in maniera entusiasta alla guerra l'ultima guerra d'indipendenza
Italiani
E nel movimento socialista sappiamo bene quale ala si schiera per l'interventismo il quale personaggio
Che di lì a poco ora ben altro ruolo Benito Mussolini guida le falangi socialiste che vedo nella guerra l'occasione per ingaggiare la battaglia scalo continentale diverse più grande
In Italia però queste forze entrano nel gioco politico in maniera forte perché è un anno cruciale da questo punto di vista ed è un'occasione sappiamo mancate in che misura però ecco qui cedola la parola lo storico
Dal movimento nel palazzo del movimento della della realtà il palazzo si apre a queste forze ma si uno iato resta
Ah sì ma sintesi potremmo dire che in Italia si verifica irrompe di una politica di massa come succede anche in altri Paesi europei ma questo a degli affetti particolarmente destabilizzanti sulla compagine statuale
E su una classe dirigente liberale che fa fatica a adeguarsi che fa fatica a comprendere il cambiamento
E che fa fatica a governare un cambiamento che assume anche caratteristiche violente violente dalle parte delle forze anti socialiste fondamentalmente
Fa fatica a governare questo cambiamento mantenendo insieme ordine e legalità no in questo contesto i nuovi soggetti politici e sociali che sono i sindacati partiti di massa socialista rito popolare
Sono però l'espressione anche di una modernità politica italiana
Questo dalle Mincio e non dopo non dobbiamo ora figurarci l'Italia diciannove come
Accanto alla politica le leghe evocate anche nel servizio paese stava per forza destinato alla allieta i legami allora ecco leggero
Non era un paese per forza destinato alla dittatura c'erano assolutamente i margini di una modernizzazione politica e i soggetti da modernità politica che poi sono sono quelli che alle elezioni prendo più del cinquanta per cento dei voti avvezze nel novembre diciamo no no
I nuclei lui i numeri del Partito socialista non ricordo per il podio popolare Rio socialista era raddoppia più più che doppio devo nei voti rispetto alle elezioni prima della guerra
E anche il il numero degli iscritti dei militanti l'associazionismo sindacale punto e di tante altre tanti aspetti l'associazionismo non soltanto operaio ma anche braccianti tutto questo però avviene nel contesto appunto di una questa potenziale modernità politica non è una potenziale rivoluzione ma è una potenziale unità politica
Avviene in un contesto come dicevo di creare debolezza del della risposta classe dirigente liberale e e tre in modo crescente turbolento al punto esercitazioni sociale
Che sono la spinta ma sono anche una divisione no Gramsci qualche anno dopo parlerà di dissoluzione della società italiana parlando riflettendo sul diciannove venti
Le grandi manifestazioni di massa sul modello tedesco se vogliamo anche se in Italia molto meno violento per la verità comincia a Milano sta nel febbraio del diciannove col grande sciopero
Del luglio del diciannove è uno sciopero assolutamente pacifico cui Partito Socialista riesce a controllare
Il rischio di degenerazione no
Mentre dei titoli come dire sollevati dei giornali dell'epoca dei grandi giornali Corriere della Sera attesa Noches occorre che che non anche una focato sconquassi sino alla fine se il Fortore la calma perché il termine di paragone era relativa attualmente perché il termine di paragone era molto forte
Assolutamente
Perciò diciamo quando parliamo di biennio rosso dobbiamo sempre ricordarci che sono molte le componenti dei soggetti
Di questo periodo e le le potenzialità verso una democrazia politica si si perdono per molteplici motivi che riguardano il governo ha riguardato oralmente anche l'atteggiamento dei nuovi soggetti pari a uno del partito socialista
Che si chiama un po'fuori no dalla dal gioco politico perché la sua direzione dominata dagli intransigenti dei massimalisti anche noi nessuna intenzione voi deve
Qui cicli e ricicli che nella storia italiana si propongono forze nuove impetuose che scelgono magari è un per un tempo anche un ruolo di non dialogo con le altre forze politico parlamentari l'accaduto anche nell'Italia di oggi cento anni dopo no poi la cosa diventa evolutiva che ha visto un movimento Cinquestelle che emerso in maniera prepotente sullo scenario politico italiano in una prima fase il dato caratteristico era non componibili ITA con gli altri
Chiaro che le due forze popolari
E sociali che emergono i popolari propriamente detti cattolici supera il non expedit
Portano masse cattoliche dentro la la la la nascente democrazia italiana io chiudo qui possiamo cominciare a parlarne un suffragio universali imperfetto perché mancano le donne
Predisponevo cade prima d'altro proposito insomma qui mancano ancora dobbiamo aspettare un altro dopoguerra prevederle entrare in scena per la prima volta in tanti possono votare si disegnano i nuovi equilibri parlamentari lo storico punta l'indice sulla classe dirigente liberale ma restiamo ancora per un momento prima di chiudere questa parte sulle parole di Treves perché c'è un punto già sottolineata dal presidente Rosato prima poco fa Treves che evoca il ruolo della Camera non come succube del potere esecutivo lo fa in maniera molto forte molto netta è una questione che attraversa dei decenni il rapporto tra il potere esecutivo e potere legislativo e di rappresentanza popolare nel nostro Paese
Fino ai giorni nostri ma certamente in quel momento e qui forse c'è un'altra assonanza col tempo che viviamo dire c'è anche la grande questione la polemica contro il Parlamento da parte delle forze nuove ecco in quel momento cos'è che muove questa polemica
Discusso di Treves andrologia ieri quali differenze magari poi vediamo
Questo è lascio alle però Alessandro
Esplosero adesso è un discorso di altissimo profilo veramente interessante rileggerlo e e anche molto drammatico
è il discorso di un socialista Wilson e hanno
Luís parla vivo glielo ha pace di ragione contro la pace di vittoria no è un discorso persone a naturalmente collegato ai famosi quattordici punti proprio nel momento in cui però il guizzo Nismo
Stava perdendo la sua influenza e da lì a poco la pace di Versailles avrebbe visto l'emergere delle forze la l'affermazione forze conservatrici Boy George Clemenceau che impongono la pace punitiva la Germania ma e preparano già coesione al signore della guerra nei media nazionale molto importante che potrebbe essere sottolinea nel suo discorso intaccando alcune destro la drammaticità
Ovviamente è data dalla
Da un da un discorso che cerca di comporre l'idea di della pratica la democrazia parlamentare con l'emergere di una nuova Djomo protagonismo dei mass
Il problema è che attraverso rappresenta una piccola minoranza nella nel contesto politico l'epoca che è un contesto di grande radicalizzazione
Che in una certa misura lui stesso subisce che in una parte del discorso che ovviamente un si poteva leggere tutto il discorso interessante come lui che era un socialista riformista
E chiaramente non amava i bolscevichi però condanna l'intervento franco britannico alla guerra civile
Dice questa è una cosa viva lasciare alla Russia e alla sua autonomia il suo percorso
Ecco e con a a questo tipo di discorso alto si contrappongono sempre di più dei discorsi
Come dicevo di polarizzazione politica di radicalizzazione
è molto importante però vedere come questi discorsi sono non sono soltanto presenti nel mondo socialista
Ma sono presenti anche in un humus nazionalista del Paese
Che comincia ad emergere Jalel diciannove ed emerge anche con delle azioni violetto in qualche caso ancora non è fascismo ancora non c'è il fascismo risultato elettorale dei fascisti
Assolutamente trascurabile nel diciannove nazionaliste ma i sentimenti nazionalisti e soprattutto le frustrazioni di una larga fetta di piccola borghesia avori italiana
Di coloro che avevano fatto gli ufficiali dell'esercito durante la prima guerra mondiale tornano e non trovano lavoro non riesco a rimettersi alla vita civile magari perché loro lavoro lo fa una donna
Perché le donne hanno hanno lavorato nelle fabbriche e nelle negli uffici durante la guerra quando gli uomini erano al fronte
E invece vede la classe operaia che si organizza addirittura i braccianti che strappava i miglioramenti salariali e certo è questo
Forma di odio sociale poi viene convogliata canalizzata dal dal nazionalismo mito della vittoria mutilata e largamente questo Italia non aveva avuto una vittoria mutilata
Non come ha detto il professor Gentile in uno degli incontri precedenti se se mai si Automotive atto
Continueremo il nostro dialogo fra poco se Francesco Montanari dà voce
Lo dico già a Filippo Meda
Ci avviamo seconda parte
Camera dei Deputati legislatura venticinquesima tornata dell'undici maggio mille novecentoventi
Discussione dei disegni di legge stato di previsione della spesa del ministero dell'Interno per l'esercizio finanziario dal primo luglio mille novecentodiciannove al trenta giugno mille novecentoventi
Stato di previsione della spesa del ministero dell'Interno per l'esercizio finanziario dal primo luglio mille novecentoventi al trenta giugno mille novecentoventuno
Intervento dell'onorevole Filippo Meda
Onorevoli colleghi
La società nostra
E agitata
è turbata
Non soltanto dalle violenze che troppo spesso interrompono il ritmo della vita civile
O dalla sospensione generale o parziale della produzione dei traffici
O dalla parte violazioni delle leggi che rimangono impunite per la loro stessa complessità ed estensione
Ma pure dal sospetto
Anzi dal timore
Diffuso ormai largamente
E che moltissime diventato tormentoso aspettazione
Che sia in corso un processo di disgregazione
Di dissolvimento
Contro il quale si ha la sensazione che manchi un efficace resistenza degli organi dello Stato
Secondo gli uni per inettitudine di chi dovrebbe farle funzionare
Secondo altri per la loro struttura
Non più adeguata alle necessità funzionali dell'ora presente
E questa condizione di fatto
Che ha suggerito a taluni di dire che noi non siamo in presenza tanto di una crisi economica o politica
Quanto di una crisi psicologica
Ed è vero
O per lo meno è vero
Che la crisi economica e politica ha originato una crisi psicologica
Più difficile a curarsi
E sotto un certo punto di vista più pericolosa
E quanto può avere l'effetto di paralizzare l'opera riparatrice delle forze ordinate alla conservazione e alla protezione della società
Mentre infatti da una parte
Tra le masse lavoratrici delle città e delle campagne hanno conquistato non dirò non dirò predominio assoluto ma certo grandissimo ascendente le tendenze anarcoidi
Ribelli
All'organizzazione
Insofferenti di freni tanto etici quanto economici
Così che le manifestazioni popolari di affermazioni o di protesta troppo spesso degenerano in violente minacce per l'ordine pubblico provocando dolorosissimi repressioni
Dall'altra i fenomeni non nuovi anzi
Verificatisi anche in quella preistoria che sembrano talvolta nei nostri ricordi danni anteriori alla guerra i fenomeni di diserzione dei pubblici servizi vanno divenendo così frequenti
E assommando forme così sistematiche da poter essere definiti i rivoluzionari
Come quelli che oltre ad annullare virtualmente l'azione dello Stato sostituendo la sua autorità rappresentata dalla legge
Il volere di gruppi
Seppure talora non di individui che contro la legge si impone prevale
Prescindono completamente da qualsiasi considerazione nonché di privato anche di pubblico interesse
Io non credo di dovere numerare gli incidenti
La parola ormai è un eufemismo a quali questi miei rilievi si riferiscono
Ognuno di voi onorevoli
Colleghi
Riconosce
E ne ha sentita tutta la gravità al primo leggerne le notizie sui giornali
Gravità intrinseca per quello che gli incidenti stessi significano hic et nunc
Per Rita sintomatica
Per quello che si autorizzano a temere in futuro
E tuttavia tuttavia lo spirito pubblico non le sarebbe così profondamente scosso se non li vedesse inquadrati in una ideologia
Sulla confortata nessuno osa farsi illusioni
Perché tranne i casi nei quali agisce una determinante economica
Noi sappiamo tali incidenti prodotti da quella che io credo lecito definire una deviazione di intellettivi che ha svuotato di ogni luce ideale a certi occhi i valori più preziosi di cui sembrava definitivamente costituito il patrimonio della civiltà moderna
Voglio dire concetti di libertà
Di uguaglianza di diritto di democrazia
Tutto un linguaggio nuovo al quale abbiamo dovuto abituarci
Benché ripugnante
Alla nostra sensibilità
Ripugnante alla nostra logica
C'è sostituito a quello elaborato si nella coscienza delle ultime generazioni
Un linguaggio che spesso è persino brutale
Nel suo dispregio di ogni riguardo non dirò alle tradizioni ma le leggi stesse della convivenza umana
Una simile è ormai quotidiana iniezione nelle vene della società
Non è meraviglia se produca effetti diversi a seconda degli organismi di cui essa si compone
Meglio lenti accende il sangue e lo fa affluire tu mutuante al cuore al cervello
Ai timidi agisce ed evitando ogni energia vitale
Donde lo squilibrio fra i diversi strati la saturazione direi quasi elettrica dell'ambiente
Donde nelle fantasie o i citati o affievolite i sogni di una rivoluzione facile imminente e la spiegazione della catastrofe
Del disfacimento di ogni ordine giuridico e materiale donde
Come ripercussioni
La desuetudine dal lavoro
La smania di godimento immediati
L'oblio di ogni senso del dovere comune ovvero la rassegnazione mussulmana al fatto imminente
Ripercussioni queste evidenti
A cui però merita di essere unita a quella che seppure finora non è materia di altro che di fantasiose novelle giornalistiche sarebbe errore politico trascurare
Voglio dire la reazione difensiva
Che potrebbe apprestarsi nell'ombra per affrontare o prevenire con parità di violenza una temuta creazione
Non mi pare di essere nelle ore pensando che alle preoccupazioni più immediate di cui è fatta la crisi psicologica che ci affligge in molti spiriti non volgare
Si associa il timore del danno forse irreparabile che potrebbe derivare all'Italia
Come entità storica e politica
Dai venti che ponessero in aperto conflitto classi contro classi
Senza che lo Stato possedesse la forza di intervenire come moderatore sovrano in nome del diritto del dovere e dell'interesse comune grazie
Rieccoci caro professore alle responsabilità delle forze nuove banche ha un indice puntato nei confronti della vecchia classe dirigente Filippo Meda è un uomo
Particolare giornalista mio predecessore perché a dire diresse uno dei quotidiani dei quali è stato poi generato avvenire è stato direttore l'Osservatore Cattolico a Milano quand'era attestata intransigente giornali frasi degli intransigenti in polemica aperta con la circle Milano Karan conciliari sta
Epoca quindi nuovo di battaglia che poi però se per fare evolvere le proprie opinioni
Non avevo mai pienamente al Partito popolare italiano ma si scrisse alla nascita del Partito popolare creare Benedetto in Parlamento con
Consenso personale altissimo
E parla qui abbiamo visto Monnet attraverso la voce di Montanari abbiamo scoperto evitamento interpretato questo testo stiamo parlando del nel nel giugno no del maggio del del diciannove presente del venti chiedo scusa al maggio del venti e di lì a poco un mese dopo sarebbe stato chiamato a ricoprire il ruolo di ministro del Tesoro nel governo Giolitti sta l'ultima quinto
Quinto governo Giolitti
Pensate un po'piccole incursioni in contemporanea era anche presidente della Banca Popolare di Milano mentre faceva il ministro del Tesoro provate a immaginare una situazione del genere ai giorni nostri contro insomma rinuncio abbia dopo breve rinuncio a fare il ministro per fare il presidente la Banca Popolare di Milano anche questa una curiosità che consegna alla memoria dei più
Tra interessante del del discorso e il tono complessivo
è un popolare atipico più abbiamo sentito socialista riformista
Due che forse avrebbero potuto lavorare per un incrocio mi torna alla mente una pagina l'altro storico di Francesco Malgeri che ricostruendo un in dialogo fra cardinale Gasparri e Sturzo
Perciò otto punto Gaspare disastro Urso
Lei con chi sta parlando
Interroga sui suoi interlocutori estruso risponde bene a un contratto Sonnino cosa e poi peso dovrà venire Turati e Gaspare disse a Sturzo
è bene che le calli con Turati si incontri con Turati
Granduca Oltretevere guardavano i fatti italiani pensando che lì dialogo quantomeno tra le forze socialiste forse voi avesse un senso meritare anche di allora che era molto diversa da quella di oggi però dei processi analoghi
Ecco in quel momento che cosa vede e dice a metà ripartire da qui
Vede anche un rischio dice mette si infiamma anche la situazione italiana fa questo quadro della crisi psicologica che diventa la perdita dice non tanto delle buone tradizioni quanto quanto della della del valore di ciò che costruisce una
Una società ordinata
Dice attenzione che nell'ombra una reazione difensiva potrebbero prestare e venti per affrontare Previre Company per violenza la temuta aggressione
Nell'ombra sta crescendo qualcosa rischia di crescere qualcosa la precognizione la realtà qualcosa che già totale le parole che ci ha consegnato nella prima parte
Ripartiamo da qui cioè la capacità di queste nuove forze popolari che sono così forti nel nuovo Parlamento
Perché non riesco a fare argine a ciò che sta montando dentro la società italiana
Ma è una domanda su cui gli storici si sono se sono molto esercitati male volte come accennavo anche prima finiscono per darci la propria contentarsi a di una narrazione un po'inevitabili Istica o
Il in moto i motivi del mancato accordo come dicevo sono sono molti
Nel mille novecentoventi emergono forti la responsabilità del Partito socialista perché diciamo dopo un anno di tumulti sociali di agitazioni e scioperi di
Agitazioni di piazza che vengono lette e riportate dirigenti socialisti secondo una registro retorico che quello della rivoluzione Partito Socialista
Immobili sta non ha una politica nemmeno una politica rivoluzionaria era quello che gli rimproveravano fa venire in mente uno dei documenti contenuti nel libro che è stato predisposto per questa occasione editoriale anonimo deve riconducibile probabilmente a Sturzo che a proporci questo dice nota appunto la differenza di toni tra la parte parlamentare dei socialisti la classe dirigente e i titoli incendiari dell'avanti del giornale che accompagna che accompagna gli eventi
Il piano un perdiamo di vista anche qui il contesto europeo la primavera estate a primavera dal marzo al alla luglio agosto del mille novecentoventi
Di aver eventi vari eventi sullo scenario europeo
Possono ancora indurre o facilmente far sperare che la rivoluzione anche se non è scoppiata nel mille novecentodiciannove sia imminente no
Ne cito due foto il più famoso il colpo di Stato del generale capo in Germania marzo e venti a cui i poteri a Repubblica di Weimar in pratica non non danno risposta che viene fermato ma una mobilitazione spontanea di massa nelle grandi città tedesca dove si combatte per alcuni giorni
Io soffro otto ha scritto la Germania era un paese di pistoleri
Centodiciannove l'italiano era così ma lo stava per diventare
L'altro evento rivoluzionario tra virgolette ovviamente l'avanzata l'Armata Rossa su Varsavia sono che poi fallisce no e e porta definitivamente alla fine del tentativo bolscevico di incendiare l'Europa però i bolscevichi hanno vinto la guerra civile
E quindi la presenza della di una dittatura proletaria nel grande la grande Russia che promette una politica socialista continua a costituire un mito mobili tanto è molto forte molto forte Russia è lontana e notizie sono approssimative ma dal punto di vista mitologico e della affollata mobilitati ancora un grande impatto questo non dimentichiamocelo non è un argomento giustificato aveva soltanto contestualizzate in questo contesto si arriva all'apice alla fine come è stato detto
Mille volte della
Del biennio rosso con la famosa occupazione delle fabbriche occupazione delle fabbriche è lo sbocco di uno dei soggetti dell'epoca
Per una volta un dobbiamo fare paragoni col presente perché non non non ci non questo soggetto non si è più ripresentato nella storia c'era l'europea cioè i consigli degli operai e anche dei contadini soprattutto triangolo industriale la presenza dei consigli operai
Rappresenta passivamente a Torino dove c'è il gruppo L'ordine Nuovo gramsciano
Una soggettività che sembra poter scuotere il mondo il socialismo italiano portare un grande impatto anche un cambiamento della sua classe dirigente naturalmente c'è anche l'idea che questi consigli possono dare luogo sia forme di democrazia diretta sia a forme di autogestione delle fabbriche
E questa è un po'la grande speranza e anche il grande fallimento dell'occupazione del settembre venti no
In in quei in quella in quel momento l'occupazione nasce come reazione una serrata
Dei dei proprietari delle fabbriche che impediscono agli operai diretta cioè diciamo c'è uno scontro violento anche l'anche qui con le classi dirigenti economiche e questo è molto importante perché dal momento in cui l'occupazione delle fabbriche
Finirà nel nulla come era un po'inevitabile in questo caso si che succedesse
Il Partito socialista non fa niente alla fine da questo grande movimento stiamo parlando di mezzo milione di operaio in tutta Italia età di allora un numero molto rilevare impressionante
Tutto questo finisce in un accordo per cui il controllo per alimentarlo sindacale oggetto politico non come soggetto politico segatura quintessenza però alla fine di questo ecco è la allora se arriviamo al discorso di Meda
Che è un po'profetico questo punto di vista la fine di questo è veramente l'inizio
In un cono d'ombra
In cui l'Italia che aveva avuto devo dire con come dicevo prima delle forme di agitazione anche violenta di attacchi di gruppi nazionalisti alla sezione del partito certo socialista già il diciannove nel venti però dalla fine anche parlamentari picchiata anche parlamentari picchiati dalla fine del ventina avanti questo fenomeno di nazionalismo
Anche operaio antisocialista
E anche maschilista questo è un elemento molto importante che la guerra aveva portato anche un cambiamento nei rapporti di genere
Molti ciò molte più donne che lavoravano verità è un è un punto su cui torna per la seconda volta
Se perché le grandi escluse alla politica stanno prendendo sembra soggettività sociale dire la reazione lo fai una lista in Italia alla fine del venti è anche una reazione del genere è stata letta giustamente dagli storici alle storiche soprattutto in questo
In questo modo
E e qui che nasce
Finisce il biennio rosso nasce potremmo dire la guerra civile Italia c'è una guerra civile cioè una presenza violenta di massa che è stata descritta
Mirabilmente da Angelo Tasca
In un libro almeno centotrentotto che
Che è il il crollo fuori all'avvento del fascismo
Su questo poi ci sarebbe da dire qualcosa
Ancora una volta su sulla classe dirigente liberale diciamola questa cosa la classe dirigente liberale perché se c'è una responsabilità delle classi dirigenti d'ogni tempo strutture tempi di cambiamento
è se si riesce a leggere o meno lo spartito se si riesce a meno a utilizzare gli strumenti disponibili della rappresentanza del Governo
Per interpretare gli umori profondi una società e accompagnava su un cammino compatibile con quella che me l'avrebbe definito la conferenza civica definiva nel suo discorso grazie ai figli oppure a viale sulla strada della della contrapposizione violenta o se vogliamo della radicalizzazione diciamo questo tempo l'Italia che vive biennio rosso una maniera più soft rispetto a ad altri Stati europea dal tre nazioni europee questo rospo che sia rinazionalizzare atta
Mentre il mite dell'internazionalismo continua a circolare
Arriva alla fine aprendo le strade a una radicalizzazione ulteriore
E gli chiesi se ma che cosa fa classe dirigente questo fra poco sentiremo un discorso che quello che concluderà il nostro incontro dove c'è una rivendicazione orgogliosa da parte di Giovanni Giolitti quasi della novità Daloui rappresentata dal tentativo di conciliare
I contrari dentro l'azione di governo che però si rivela
Possiamo dire con me senno del poi alla fine drammaticamente insufficiente rispetto all'insidia che sta montando
E però la convinzione di questa classe dirigente e di essere ancora utile allo scopo
Per il discorso di Giolitti che sentiremo nel novembre del venti è un discorso mirabile nella retorica anche efficace naturalmente da questo punto di vista ma in realtà un po'il suo canto del cigno che è un discorso anche
Fortemente inadeguato alla situazione dell'Italia
Giolitti parla come se non ci fosse stata la guerra diciamo il suo metodo politico molto ragionevole naturalmente lui rivendica
Di essere stata la figura che ha cooptato il movimento operaio nella nella sfera della dello Stato italiano
Però questo era avvenuto vent'anni prima espropria il termine rivoluzionario perché si provvedesse rivoluzionario definendosi ironicamente
La realtà però è che l'idea che semplicemente attraverso gli accorgimenti
Come devo dire degli espedienti no chi già visti si potesse governare una società di massa così divisa sempre di più spaccato e frammentata
Con tendenze diciamo al all'impiego la violenza politica
Questo discorso questo tema
Completamente
Mancato da Giolitti la e ripeto ripeto una cosa che ho detto all'inizio
Il la vera responsabilità è quella di non saper tenere insieme
L'ordine e la legalità ciao cioè di non ritardi il il la tendenza delle classi dirigenti liberali servizi e forze nazionaliste o auto costituitesi milizie
Paramilitari divario genere purché collaborassero con le forze dell'ordine in funzione anti socialista era già stata approvata Nitti e viene assolutamente ripresa da Giolitti
Nel nel pestaggio di parlamentari socialisti poi emergono responsabilità di uomini delle forze dell'ordine erano
Sì in borghese Vaughn assistita vicenda senza intervenire no sì qui c'è la clamorosa asta sottovalutazione di quello che ribolle
E spia societaria italiana
Ormai in un senso completamente diverso naturalmente chiederla l'apertura di un laboratorio politico profondamente reazionario che metterà in discussione riderà mettere poi in discussione anche la il liberalismo
Per chiudere e dare la parola a Giolitti
Così sentiremo il suo canto del cigno ora definito Silvio Pons
Lo storico punta l'indice sulla classe dirigente liberale non è una parola chiara sulle responsabilità però e finale conclusiva dei due grandi movimenti
Politici che erano sorti e ed entrati con protagonismo autentico dentro la scena politica italiana si era politico parlamentare con figure di grande rilievo
Avranno un merito questo
Permetto di dirlo io
Forse anche i partiti popolari
Socialisti dell'epoca non seppero interpretare fino in fondo la la minaccia che stava montando e fronteggiarla perché una parte del loro stesso popolo possa correrà sotto le bandiere nere
Del del fascismo e parteciperà alla costruzione di di quel sogno questo
è il problema quando non c'è è una classe dirigente che è capace difendere le masse interpretare le le le ferite del tempo e e orientarle in una direzione sicura di democrazia quello che seppero fare
Poi perché quelle stesse forze politiche e popolarissima bussarono
Durante la dittatura e nel secondo dopoguerra separa accompagnare generazioni formate sotto il fascismo per vent'anni di fascismo accompagnava alla democrazia
Un processo delicato
Anche qui potremo fare dei paragoni con logico quello che accade la nostra realtà fra smemoratezza e rischi concreti di di vedere intere masse popolari
Portate la direzione non certa non sicuramente democratica questo è uno dei rischi nell'Europa di oggi quello che chiamiamo populismo
E che e rischia di essere che nasce come sapete c'è uno slogan che viene utilizzato ma funzionerà e quando ero non si serve il popolo ma ci si serve del popolo la differenza fa qualcosa di profondamente popolare socialista
E ciò che è populista
Tutta qui
In questa in questo slogan pro volevo dire abbiam detto le responsabilità dei liberali
Sì diciamo qualcosa di questi ho detto che poi guadagneranno forse una soluzione dalla storia per il lavoro fatto nel secondo dopoguerra ma in quel primo dopoguerra novecentesco mancano
Alla fine possiamo dirlo ossia ma se la Centro avvisiamo dirlo dobbiamo dirlo lo si può dire un po'con la battuta nessuna di quelle due grandi forze aveva un'idea d'Italia
Da proporre agli italiani
Erano vita diciamo di modernizzazione del Paese
Ancora subalterne alla alla classe dirigente dell'epoca e questo vale in particolar modo per il partito socialista intransigenza socialista retorica rivoluzionaria che non approda niente
Però profondamente anti riformista
Va in una direzione diciamo non non è assumente consapevole a sua volta del tipo di impatto divisivo che questo può avere sulla società italiana questo vale anche per i comunisti naturalmente perché che si scindono ai socialisti accusandoli con con le loro buone ragioni di avere soltanto di avere svolto soltanto una retorica ma il congresso di Livorno poiché è una scissione di tipo minoritario
Questo precipita il socialismo in una italiano in una crisi è ancora maggiore
E questa è una storia che abbiamo alle nostre spalle ma sentiamo il canto del cigno se Francesco Montanari si aiuta
Ancora una volta
Il canto del cigno mentre molte responsabilità volevo dirle scherza
Camera dei Deputati legislatura venticinquesima tornata del diciassette novembre mille novecentoventi
Svolgimento della mozione di condanna della politica interna del quinto governo Giolitti d'iniziativa dell'onorevole Niccolai e altri
Intervento del presidente del consiglio dei ministri e ministro dell'Interno Giovanni Giolitti
Onorevoli colleghi
Riconosco tutta l'importanza della discussione
Che oggi è stata sollevata con la proposta non di un ordine del giorno ma di una mozione del Partito socialista
Non nascondo che a me pare strano di trovarmi accusato
Come uno degli uomini politici più reazionari
Tutto il mio passato protesta contro questa affermazione
Ho cominciato la prima volta che fu al governo rifiutando
Contro l'avviso di tutti i partiti conservatori
Di sciogliere i primi fasci di lavoratori e si sono formati in Sicilia
Però nel mille ottocentonovantatré
E del Partito Socialista sorgeva pena l'ora
Ritorna e al governo nel mille novecentouno
The iniziali quella politica di libertà dello sciopero che ha segnato la prima ascensione del proletariato italiano
Allora i partiti conservatori mi consideravano come un rivoluzionario
Più pericoloso di quanto non considerano ora poi
La libertà di sciopero
La libertà di sciopero è quella che ha permesso l'ascensione del proletariato economicamente moralmente e politicamente
è quella che ha reso politicamente importante il proletariato
Anche il suffragio universale proprio mia
Prima ancora che il Partito socialista pensasse ad agitazioni per imporlo al governo
E vi ricordo tutto questo
Per dimostrare che se tornai a questo banco
Non vi tornai mai con propositi di reazione
Ora veniamo al programma del governo
Un programma di governo ci giudica da due punti di vista
Dall'azione legislativa
E dall'azione esecutiva
Quanto alle leggi che abbiamo presentate non potete considerarle come leggi reazionarie perché le più gravi li avete buttati poi con noi
Con c'avete fatto opera utile al Paese
L'avreste portato delle pene
Le leggi economiche finanziarie che abbiamo presentate non hanno colpito il proletariato ma le classi ricche
E quanto gli arricchiti di guerra sfido chiunque di voi a chiedere di più di quello che abbiamo proposto cioè titoli di togliere loro tutto quanto
Si è parlato le libertà di stampa
Abbiamo soppresso qualunque forma di censura
Non solamente sulla stampa ma anche sul movimento telegrafico
Non c'è Paese o della stampa sia più libera che in Italia
Un grande movimento operaio si è fatto durante il tempo in cui presente ministero dal Governo
Il movimento metallurgico
Che è stato ricordato da uno degli ultimi oratori poc'anzi
Domando se fosse possibile che il Governo tenesse di fronte ai lavoratori un contegno più corretto
Abbiamo rifiutato di ricorrere alla violenza
Abbiamo discusso con i rappresentanti dei lavoratori
Siamo venuti ad un accordo in questo senso che i rappresentanti dei lavoratori ed i rappresentanti delle industrie riuniti in commissione
Avrebbero esaminato quali ordinamenti si debbano dare alle industrie per conciliare due cose che necessità assoluta siano conciliate l'ordine delle industrie e il benessere dei lavoratori
Appena avremo ricevuto il rapporto degli uni e degli altri e il Governo secondo l'impegno preso esaminerà
A fondo la questione
Sottoporrà i suoi studi all'esame del Consiglio del lavoro tavoli porterà al Parlamento
Sarà il Parlamento che si dovrà occupare della questione
E in questo momento ritengo la più alta
Del modo cioè come debba essere conciliato l'interesse delle industrie con interesse dei lavoratori
Credo che si debba riuscire
Perché solamente l'accordo completo sincero tra loro lavoratori e conduttori delle industrie può assicurare al nostro Paese un trascurabile rive economico
Se questa conciliazione non si riuscisse
Dovremo assistere a fenomeni economici di una gravità enorme
Ricadrebbero disgraziatamente in massima parte sulla classe dei lavoratori
Nel corso di questa discussione sono stati citati alcuni piccoli fatti
Io personalmente credo
Che l'azione di un governo
Si debba giudicare dalle istruzioni che da
Dal contegno che tiene
Dei fatti che sono stati citati
I più gravi
Si riferiscono al movimento dei fascisti
Sul serio
Voi considerate i fascisti amici miei
Sul serio
Onorevoli colleghi dell'estrema sinistra
Per tutto il tempo della guerra voi ed io siamo stati negli stessi rapporti coi fascisti
Quello che posso affermare nel modo più assoluto
E che il ministero dell'interno ha ordinato di reprimere le violenze da qualsiasi parte vengano
E di reprimere le senza le
Sa riguardo per alcuno
Ritengo che coscienziosamente nessuno di voi posso affermare che vi sia in Europa un Paese più libero dell'Italia
Credo che bisogna in campo
Nel quale dobbiamo essere tutti concordi
Mantenere
Saltate
Le pubbliche libertà per tutti
Riconoscere in pari tempo che è dovere assoluto di tutti favorire l'ascensione del Quarto Stato
Abbiamo l'obbligo di far sì che le classi operaie raggiungono il più alto grado di civiltà di benessere economico che sia possibile
Ma me lo consentano
Questo non può ottenersi con la lotta di classe
In questo momento di gravità eccezionale
Perché non ci dobbiamo nascondere che l'Italia dopo la guerra è un Paese in condizioni di grave malattia
Ha necessità di una cura radicale
Una cura profonda
E che solamente la concordia tra tutti i cittadini onesti amanti del Paese può raggiungere questo fine
Grazie
Aveva le parole aveva le parole non ha avuto infatti e sappiamo come è andata a finire una lezione che vale per ogni tempo
Quella sera questa il quarto incontro di questa serie sui mutamenti dei lotti sociali
Ventiquattro ottobre due mila diciannove sono lieto onorato del pozzo uso partecipare insieme al professor Ponte all'Asse buona buoni lavori buona continuazione