Gramsci e la Rivoluzione russa

Buonasera a tutti
Scusate il ritardo ma ho avuto la fortuna di assistere alla con la mozione di Gramsci e che si sta svolgendo nell'Aula attualmente
è indubbiamente
Ha un senso ha un senso
Vedere come Gramsci
è una figura alla quale tutti erano hanno qualcosa la riconosce anche
Appartenendo a
Tendenze politiche completamente diverso
Il fatto che oggi
Questa mia lezione che è la prima di un ciclo come sapete
Coincida con questa
Celebrazione del Ministro né solleva dato da compiti celebrativi anche se naturalmente abbiamo pensato
Va mostra
Che voi avete visto prima Camera dei deputati e la serie delle lezioni nel contesto
Intendo ottantesimo per la morte di Gramsci e anche del centesimo
Anniversario della rivoluzione russa
E questo è l'oggetto
Della
Della mia del mio intervento di oggi naturalmente il mio intervento era una alcuna pretesa di originalità
Quello che mi propongo di fare soprattutto di contribuire
Alla
Alla contestualizzazione personalità del pensiero di Gramsci nella sua epoca seguendo un approccio che mi pare sia consolidato negli studi più recenti
Il tema del rapporto
Di Gramsci col bolscevismo al correntismo è ovviamente un tema classico
Dibattuto infinite volte ma oggi
Un quarto di secolo dalla fine del comunismo in Europa e Russia
Possiamo
Più che mai
Tentare di liberarci da
Costrizioni definitoria
O condizionamenti ideologici ma un modo per farlo e ricostruire i vari fili che collegano
Il percorso di Gramsci prima e l'arresto e poi la prigionia con
Con l'esperienza centrale della rivoluzione russa
Sono fine intrecciati con tutta la sua biografia dal mille novecentodiciassette in avanti
Al punto tale che non è facile
Isolare il tema stesso fornire tracce interpretative capace di tenere insieme commenti analisi percezioni strategie riflessione
Ma è necessario farlo credo se intendiamo comprendere meglio il nesso tra l'azione politica tensioni grafiche alla fine il compito fondamentale di chi
Vicine studia da personalità terza e la figura
E vorrei anche suggerire che isolare il tema della rivoluzione russa può consentirci
Di vedere comma con maggior precisione alla formazione delle principali categorie politiche
Dichiararci
Punto di partenza inevitabile la definizione gran c'era della rivoluzione russa con una rivoluzione contro il capitale
è divenuta una citazione ricorrente una chiave di accesso alla biografia politica intellettuale di Gramsci persino in ambito internazionale
Alle motivazioni di un'intera generazione di giovani rivoluzionari che vivono il trauma della Grande Guerra
Consentitemi una una citazione anche se è nota rivoluzione dei bolscevichi è materia tra più di ideologie che di fatti perciò in fondo poco ci importa sapere più di quanto sappiamo essa
La rivoluzione contro il capitale di Carlo Marx il Capitale di Marx era in Russia il libro dei borghesi più che dei proletari
Era la dimostrazione critica della fatale necessità che in Russia si formasse una borghesia
Si iniziasse un'era capitalistica si instaurasse una civiltà di tipo occidentale
Prima anche il proletariato potesse neppure pensare alla sua riscossa alle sue rivendicazione di classe al suo rivoluzione
I fatti hanno superato le ideologie i fatti hanno fatto scoppiare gli schemi critici entro i quali la storia e la Russia avrebbe dovuto svolge sì secondo i canoni del materialismo storico i bolscevichi rinnegano Carlo Marx e affermano con la testimonianza dell'azione esplicita
Delle conquiste realizzate che i canoni del materialismo storico non sono così ferrei come si potrebbe pensare che si è pensato
Fine della situazione e queste parole di grandi ci sono state scritte
Meno di un mese dopo la presa del potere credo del Palazzo d'inverno i bolscevichi
In Russia
Scritte allora continua ad apparirci penetranti e emblematica
Penetranti perché colgo nucleo essenziale del pensiero e dell'azione di Lenin e dei bolscevichi che revisione e marxismo positivi stico della seconda internazionale
Emblematiche perché costituiscono embrione di una cultura politica incentrata sul ruolo della soggettività fondamento di una visione antiche termini Istica e anti meccanici Istica della storia
In questo senso emerge subito l'intreccio tra l'impatto della rivoluzione
E la riflessione sulle categorie della politica moderna e poi destinato a costituire tratto
Distintivo e Gramsci fino alla morte
Questo intreccio si arricchisce di significati nel contesto della lotta politica dei conflitti sociali in Italia in Europa alla fine della guerra
Sui quali gran ci scrive
Moltissimo tra il mille novecentodiciassette del mille novecentoventi
Rispetto a rivoluzione russa gran ci sviluppare
Nello stesso tempo una
Vera e propria idealizzazione
E allora caratterizzava anche molti giovani intellettuali socialisti marxisti e insieme una lettura non convenzionale dei suoi caratteri che si lega la sua visione delle conseguenze la Grande Guerra
L'emergere di una nuova coscienza sociale dalla mobilitazione totale
Il salto di qualità della modernità politica quale partecipazione di massa la vita pubblica l'esigenza di una riconfigurazione dell'ordine mondiale
Per questa via Gramsci legittima senza riserve l'operato di Lenin e dei bolscevichi che vede non come utopisti ma come è realistico
Organizzatorio dalla coscienza di massa né portatori di ordine nel caos Russo aderendo all'idea la pratica della dittatura proletaria come istituto garantendo la giustizia e della libertà
Gramsci in questo senso partecipa alla costruzione di un mito la rivoluzione
Egli identifica largamente il nuovo ordine rivoluzionario con la figura dello Stato bolscevico come è stato organico una visione che si salda con l'ideologia Consiliare
E che collega lisce navi da guerra civile in Russia con i movimenti operai di massa in Germania molto più di massa che in Russia in Germania
Europa centrale e nell'Italia settentrionale
Sulla scia dell'Internazionale comunista
Fondata nel mazzo diciannove Gramsci adotta una visione catastrofista del dopoguerra nel senso che tende a escludere la possibilità di una ricostruzione dell'Europa borghese
In forme democratiche otto ritardi ma
La sua analisi non è mai deterministico la rivoluzione per lui è una possibilità dimostrata la mobilitazione di massa e la sola opzione per arginare il caos
E forse sovietiche Russia in Baviera
In Ungheria e anche in Italia gli appaiono come l'unico argine contro la dissoluzione della società e la guerra civile europea
Nello stesso tempo gran si analizza il dopoguerra europeo a partire dalla dicotomia tra gliene ne utilizzo figure protagoniste di due visioni opposte dell'ordine post bellico ma entrambe innovative perché offrono un'alternativa
Tra la pace tramite la rivoluzione socialista e la pace tramite la democrazia capitalistica
In realtà traiettorie delle minimo dello Wilson ISMU
Sono destinate entrambe in modi diversi a declinare precocemente nella contingenza del dopoguerra
Tuttavia
Tale chiave coglie l'irrompere sulla scena mondiale di forze destinate a modificare comunque la politica mondiale in modo irreversibile e contribuisce a forgiare la visione internazionalista di Gramsci
Non è una forzatura credo affermare che gli iscritti gran scene di questi anni
Mostra una visione che oggi chiameremmo globale sebbene concentrata sull'Europa
Gramsci intravede l'emergere di un'egemonia mondiale anglo americana dopo il crollo degli imperi centrali mette a tema la crisi dello Stato nazione europea
Nella quale inquadra la crisi dello Stato italiano
Coglie le incongruenze geopolitica della pace di versare che non riguardano soltanto la Germania l'intero assetto dell'Europa orientale della Russia
Teorizzava annullamento dei confini tradizionali tra politica nazionale e internazionale come tratto distintivo del dopoguerra
In un simile contesto la tenuta del potere bolscevico nella guerra civile
E l'ondata di violenza che scuote l'Europa in tempo di pace lo spingono a spostare gradualmente la propria ottica dal tema della coscienza sociale e dell'iniziativa dal basso
Alla nozione dei rapporti di forza dal consolidamento di un nuovo ordine politico
Come è stato notato da Leonardo Rappone queste rappresentano due correnti di fondo del suo pensiero politico che intende la rivoluzione socialista
Sia come automobili trazione delle masse deliberazione individuale sia come coesione e l'ordinamento del corpo sociale anzitutto tramite la figura e l'Autorità dello Stato
Egli rivolge crescente attenzione al secondo dei due poli quanto più si fondono ai suoi occhi l'attualità della rivoluzione in Europa e l'emergere del potere bolscevico dalla guerra civile in Russia
Gramsci non si sofferma sul paradosso principale della rivoluzione russa
Aver compiuto ciò che gli ENI nelle altre ville Bocelli che riteneva l'impossibile
Sopravvive malgrado l'isolamento internazionale difendere con successo il loro potere guerra civile puri mancanza della rivoluzione euro
Le conseguenze di un simile paradosso risulteranno evidenti soltanto più tardi
Gramsci fa invece proprio l'idea di Lenin che la Russia sovietica sia una potenza mondiale sono parole di grande anche lei
Malgrado la sconfitta subita dalla guerra in Polonia una guerra con la Polonia state almeno centoventi e il fallimento del tentativo di esportare la rivoluzione come si scriveva Lenin sulla punta delle baionette
La consonanza di Gramsci con Lenin è particolarmente significativa in questo momento perché non è confinata all'illusione rivoluzionaria che si brucia rapidamente
Ma guarda oltre la contingenza strategica nell'estate mille novecentoventi una presenza dello Stato bolscevico non appare ora decisiva soltanto per la sua costituzione interna i soviet e per il solo esempio
Ma per la sua proiezione nel sistema internazionale degli Stati e nel potere mondiale
Il legame di Gramsci nel gruppo ordinò vista torinese con il partito mondiale la rivoluzione a Mosca si consolida in questa chiave ancor più
Nel contesto della sconfitta subita lotte operaie in Italia nella primavera testate nel mille novecentoventi
L'opposizione è venuto il salto a questo punto tramontata nessuna delle due figure rispecchia retrospettivamente i significati e le tendenze dell'immediato dopoguerra
Ma le forze del cambiamento messe in moto dalla Grande Guerra sono ugualmente all'opera per Gramsci Progetto latinista resta attuale tramite la mutazione della guerra civile e segna il tempo storico del dopoguerra
A partire dal mio centoventuno l'esperienza di gran ci si sposta dal terreno dell'intervento militante e della creazione di cultura politica a quello dell'azione rivolto alla costruzione del partito
Tale azione rivelerà in diversi momenti l'influenza dei paradigmi rilettura originali aprirà squarci sull'accumuli esperienze anche sotto il profilo analitico
Destinate a recuperare affinare e modificare profondamente dei pareri
Si sovrappongono ora due diversi registri quello della strategia il movimento comunista e del Partito comunista in Italia e quello degli sviluppi nella Russia sovietica che entra resterete in stretta relazione interazione tra loro
L'avvento del fascismo in Italia le convulsioni
Della ricostruzione europea e la costruzione del socialismo
Cosiddetta in Russia divengono gli scenari essenziali entro i quali si svolgono le analisi politiche strategiche gramsciana
Nel periodo trascorso a Mosca nel mille novecentoventidue centoventitré
Gran civile per diretta esperienza il nesso tra il consolidamento del Governo bolscevico dopo la guerra civile e la riformulazione di una strategia del movimento comunista
Che segna la fine la fase di movimento apertasi
Nell'ultimo anno della guerra mondiale e appare per molti aspetti stridente con le convinzioni Daloui maturate fino a quel momento
Il punto di svolta è rappresentato dal fallimento del tentativo rivoluzionario dell'ottobre mille novecentoventitré in Germania ed alla morte degli enti
Pochi mesi dopo
Ottobre tedesco mostra come la costruzione dei partiti comunisti organizzati sia la condizione necessaria ma non sufficiente per la rivoluzione in Europa un dato che i dirigenti del Comintern
E del Partito bolscevico ignorano con l'eccezione di bucare
In coincidenza con l'evento mentre si trova ancora a Mosca
Gramsci avverte il senso propose profondo c'è una sconfitta riflette sulla vicenda dei Comunisti Italiani imputando loro una grave carenza di cultura e di conoscenza storica e politica
Poi formulata a Vienna nel febbraio ventiquattro
Questo molto noto il primo nucleo in una visione differenziata della rivoluzione in Occidente una novità nel suo discorso politico ma anche l'elemento che lo distingue nel panorama del comunismo europeo e non soltanto la Bordiga
E nel Partito Comunista Italiano cito
La determinazione che russi era diretta lanciava le masse nelle strade all'assalto rivoluzionario nell'Europa centrale e occidentale si complica
Per tutte quelle super strutture politiche create dal più grande sviluppo del capitalismo rende più lenta e più prudente l'azione della massa e domanda quindi al Partito rivoluzionario tutta una strategia è una tattica più complessa di lunga lena
Di quelle che furono necessarie i bolscevichi nel periodo tra il marzo l'ottobre mille novecentodiciassette fine la citazione
In questo stesso passaggio Gramsci insiste sull'incapacità dei Comunisti Italiani di ottenere un seguito di massa tra gli operai al momento della scissione di Livorno
Malgrado l'autorità e il prestigio dell'Internazionale comunista un esito giudicato impietosamente come una sconfitta
Cito fummo sconfitti perché la maggioranza del proletariato organizzato politicamente ci diede torto
Fumo bisogna dirlo travolti dagli avvenimenti fumo senza volerlo un aspetto della dissoluzione generale la società italiana
Fine citazione
Sono parole pesanti che lasciano il segno sulla traiettoria intellettuale e politica di Gramsci
Nel contempo il suo elogio funebre di Lenin ripresenta pieno l'identificazione compiuta subito dopo la rivoluzione tra la leadership dell'indiana e la dittatura proletaria
Come fattore di ordine e di autogoverno delle masse le linee l'esponente l'ultimo più individualizzato momento
è una citazione di tutto un processo di sviluppo della storia passata non solo della Russia ma del mondo intero scrive grazie
Nel suo lascito
Calci pone in primo piano di idea dell'egemonia del proletariato concepita storicamente e concretamente
Che si è espressa nella nuova politica economica nella formula dell'alleanza con i contadini poveri
In altre parole
La combinazione tra coscienza sociale soggettività politica e organizzazione statuale
Si manifesta ora in una forma più complessa rispetto al biennio rosso del mille novecentodiciannove venti e tuttavia
Gramsci mantiene ferma l'interdipendenza tra la statualità rivoluzionaria e Russia e la rivoluzione in Europa
Per lui non esiste una dimensione separata della rivoluzione in Occidente ma piuttosto un persistente problema di traducibili vita della Rivoluzione bolscevica sul piano nazionale ed europeo
Proprio per questo
La morte di Lenin aprì un interrogativo drammatico sulle capacità del gruppo dirigente Russo del partito mondiale della rivoluzione di preservare il proprio disegno
Gran ci si preoccupa anzitutto del pericolo costituito dal fatto che
Sono sue parole la mancanza di unità nel partito inc in un Paese in cui vi è un solo partito scindere lo Stato
Una constatazione critica verso l'opposizione trotzkista ma anche verso la maggioranza staliniano il partito sovietico ah celebre lettera dell'ottobre del ventisei al Comitato centrale del Partito comunista sovietico costituisce il momento nel quale
Questa visione si cristallizza prima dell'arresto
Pur sostenendo politicamente la maggioranza del partito Russo Gramsci indirizza i suoi dirigenti l'ammonimento più severo
Quello di annullare la funzione dirigente propria del partito Russo nel partito mondiale e di cito perdere di vista gli aspetti internazionali delle questioni russe stesse
Data la sua visione dello Stato rivoluzionario il tema dell'unità non è per lui un dato interno alle logiche del partito Russo ma un problema internazionale decisivo per i militanti comunisti e per le grandi masse lavoratrici
Scrivendo subito dopo polemicamente a Togliatti che come è noto da Mosca
Giudico un errore politico una critica gramsciana e invoca un'adesione incondizionata la linea della maggioranza del Partito bolscevico
Gran ci sostiene che tale problema investe l'egemonia del proletariato trattenuta dello Stato in Russia e quindi il senso della missione dei comunisti
Cito oggi dopo nove anni da ottobre diciassette non è più il fatto della presa del potere da parte dei bolscevichi che può rivoluzionare le masse accidentale
Perché esso è già stato scontato e ha prodotto i suoi effetti oggi è attiva ideologicamente e politicamente la persuasione se esiste
Che il proletariato una volta preso il potere può costruire il socialismo
L'autorità del partito è legata a questa persuasione che non può essere in col creata nelle grandi masse con metodi di pedagogia scolastica ma solo di pedagogia rivoluzionaria cioè
Solo dal fatto politico che il partito Russo nel suo complesso e persuaso e lotta unitariamente fine della citazione
Questa presa di posizione ovviamente clamorosa e atipica nel contesto del comunismo del comunismo occidentale
Per non parlare di quello sovietico realmente come gli studiosi hanno sempre saputo
Ma oggi vediamo meglio come essa implichi un nesso essenziale tra la questione del rivoluzioni in occidente la questione del dell'evoluzione l'Unione Sovietica
Gramsci continua idealizzare la figura del Partito bolscevico come partito di Governo e collante di uno Stato proletaria però il suo appello presento alla nuova implicazioni molto significativa
Egli pone tutto l'accento sull'importanza della risorsa simbolica e politica costituita dall'autorità dello Stato e dalla credibilità della costruzione del socialismo
Sul piano internazionale non meno che nell'Unione Sovietica così stabilisce un nesso tra egemonia e autorità come obiettivo politico da conquistare e non come un dato acquisito
Un simile nesso si distingue fra linguaggio bolscevico e anche dal precedente impiego di quel termine fatto dallo stesso Gramsci che era di tipo convenzionale
Cioè l'egemonia come supremo supremazia ho riferito alle alleanze di classe
Si delinea un'accezione specifica del concetto di Gemonio una centralità culturale che esso non aveva mai rivestito nel bolscevismo malgrado la sua ricorrenza lessicale
Molte note dei quaderni dal ventinove in avanti costituiscono un solitario sforzo intellettuale di venire a capo dell'evoluzione conosciuta dall'Unione Sovietica dal Comintern
Tornando a pensare delle proprie fonti originarie collocandola in un contesto analitico che abbraccia il mondo del dopoguerra
è opportuno ricordare che la sua scrittura inizia a prendere vita dopo che gli è venuto a trovarsi in una posizione di emarginazione politica nei rapporti con il partito
Dato il suo esplicito dissenso verso la svolta radicale del Comintern astrali iniziato e verso le parole d'ordine dello dello scontro classe contro classe del socio al fascismo
Gramsci resta tutti gli effetti un combattente politico
Ma la condizione di prigioniero non è l'unico impedimento è l'unica fonte di solitudine nel rapporto con il mondo esterno
La dimensione che gli appartiene non è quella del distacco o del disincanto semmai quella del dissenso della revisione
Ovviamente non è questa la sede per rivisitare note che compongono il tessuto della riflessione retrospettiva sull'ottobre di suo interrogati
Ivi sull'esperienza del movimento comunista e del socialismo sovietico anche perché erano tre dei Quaderni non si prestano facilmente la lettura pubblica come
Ben sappiamo perciò credo che si possa dare per acquisito che queste questioni sono ben presenti nei Quaderni anche si espresse in un linguaggio molto vicini molto vigilato e persino criptico talvolta
Mi limito a ricordare che
Sin dal mille novecentotrenta gran ci scrive simultaneamente
Ed è proprio la simultaneità a dover essere sottolineata sulle analogie tra Rivoluzione francese rivoluzione russa sull'ottobre come ultimo esempio della guerra manovrata
Per l'assalto al potere di avanguardia rivoluzionarie nel contesto di una mobilitazione di massa
Sull'incapacità del movimento comunista di elaborare il passaggio alla guerra di posizione
Cioè la costruzione politica e culturale dell'egemonia in una prospettiva processuale mutamento rivoluzionario
Sui nessi tra industria lirismo coercitivo bonapartismo e piccoli egoismo economico corporativo
Sul rapporto tra modernità negli anni Venti era Cossutta la modernità degli alimenti e la costruzione del socialismo
Tutti i temi destinati a tornare a subire revisione
Nelle note più tarde quando gran ci prende attrarre un Bilancio della grande trasformazione sovietica sottostare
Revisioni tanto più significative
In quanto si possono decodificare senza difficoltà con un bilancio sostanzialmente negativo se la grande trasformazione sovietica sottostare
Tale bilancio non riguarda le realizzazioni economiche del primo piano quinquennale né la costruzione della potenza sovietica
Ma riguarda invece il tema dello Stato delle sovrastrutture politica
E anzi visibile il suo slittamento
Dal tema dell'industria lirismo della modernità produttivistica degli anni Venti l'americanismo al tema del regime politico di massa
Mentre si accentua l'interrogativo sul ruolo dell'Unione Sovietica nell'ordine internazionale del dopoguerra segno inequivocabile evitare di slittamento a mio parere
è costituito da una nota
Del trentadue sul culto dello Stato ciò che gran si chiama stato l'attrice
Un periodo di Stato latrina scrive appare necessario quando i Gruppi subalterni si affacciano una vita statale autonoma
Cioè costruisca uno Stato rivoluzionaria
Ma sottolinea che al fine di sviluppare nuove forme di vita statale la scatola Tria non deve divenire un dato permanente né trasformarsi in fanatismo teorico sono parole di Gramsci
è difficile non pensare che qui Gramsci esprima la sua visione retrospettiva sull'evoluzione conosciuta dalla dittatura proletaria nel decennio precedente
E sulle conseguenze della rottura tra i successori di Leni che sembra indicare non più nella paventata scissione dello Stato ma
Nell'emersione di un Cecco culto dello Stato
Gramsci ormai molto lontano dalla sua visione giovanile della dittatura proletaria come transizione verso un nuovo ordine condizione di libertà
Egli giunge a rovesciare della prospettiva alludendo al pericolo che la dittatura post rivoluzionaria diventa un Firenze
Una divenga un fine in sé un autoritarismo estremo destinato a riprodurre violenza e dogmatismi
Un ostacolo una negazione della nuova relazione tra governanti e governati che costituisce nella sua concezione dell'egemonia la cartina di tornasole della costruzione del socialismo
Altrettanto indicativa credo è un'evidenza indiretta delle note del tardo periodo trentatré e trentaquattro come sappiamo gran ci scrive riscrive organicamente sul tema dell'americanismo del fordismo come vettori della modernità
Che nelle sue note iniziali aveva collegato esplicitamente all'esperienza di una modernizzazione sovietica
Tuttavia
Mentre arricchisce ampiamente le sue riflessioni sul tema egli non ha niente da aggiungere sull'Unione Sovietica
Si diffonde invece sul tema del totalitarismo come regime di massa
Senza più compiere la precedente distinzione tra la forma progressiva e quella regressiva del fenomeno che gli apparteneva in precedenza
Nel febbraio trentatré gran ci scrive due note molto famose che
A mia conoscenza sono state per lo più letters separatamente e presentare invece una consonanza tematica insieme alla coincidenza temporale
I rispettivi temi sono la rivoluzione passiva
Cioè la messa in atto di cambiamenti storici necessari da parte delle stesse classi dominanti in grado di resistere alle forze autenticamente rivoluzionario
E il socialismo in un solo Paese
Cioè la prospettiva staliniana di modernizzazione che egli stesso aveva accolto nel decennio precedente e che ora viene presentata in Unione Sovietica come un fatto compiuto
Sul primo tema
Interruzione passiva l'interrogativo rigirare di Gramsci e se il modello di cambiamento senza rivoluzione messo in moto dalla restaurazione del diciannovesimo secolo
Possa ripetersi nella storia europea e mondiale anche dopo la Grande Guerra del ventesimo secolo
Ora egli si chiede anche
Se almeno in parte cito si possano avere sviluppi simili sotto forma di avvento di economia programmatica fine delle situazioni in altre parole
L'americanismo e l'intervento statale nell'economia come risposta alla crisi del ventinove che caratterizza anche l'Italia fascista sono per lui agenti di una rivoluzione passiva
Ma se è così ciò può significare che l'economia pianificata sovietica lungi dal rappresentare la base di un'egemonia post rivoluzionaria sia soltanto una componente della rivoluzione passiva in generale
Sul secondo tema
Quello del socialismo in un solo Paese gran ci ripensa il conflitto tra stare nel Trotsky
Dal punto di vista dei egemoni che può dirsi garantita soltanto dalla corretta compilazione degli elementi nazionale e internazionale disattesi da Trotsky certamente tuttavia
Gramsci attribuisce indirettamente a Stalin le medesime deficienze di Trotsky
L'attuale fase del socialismo scrive è caratterizzata da un Napoleoni ISMU anacronistico da una forma moderna del vecchio meccanicismo e da una teoria generale della rivoluzione permanente
Scritte alla fine del primo piano quinquennale queste parole appaiono un codice che rimanda alla dittatura staliniana al carattere teleologico della pianificazione sovietica e all'ultrà radicalismo la strategia del Covent
è lecito pensare che Gramsci veda in questi aspetti altrettanti evidenze dell'incapacità di comprendere la guerra di posizione dei limiti mostrati dalla costruzione del socialismo in termini di egemonia
Destinati a condannare l'esperienza sovietica subalternità
Perciò
Sotto il profilo analitico
La rivoluzione passiva e non l'eredità della rivoluzione d'ottobre diviene quaderni cito il più importante estratto da studiare nel dopoguerra
In questo modo Gramsci giungeva rovesciare l'intera prospettiva adottata nei primi anni del dopoguerra che non contemplava accade possibilità storiche quella di una rivoluzione senza rivoluzione
A questo punto vorrei svolgere qualche considerazione conclusiva
A differenza di molti intellettuali europei che all'epoca hanno libertà di informazione e di movimento persino la possibilità di visitare l'Unione Sovietica
Gramsci non adotta la crisi del ventinove come un criterio per stabilire il primato della civilizzazione sovietica sul capitalismo liberale
E a differenza della maggior parte dei comunisti non vede la modernità alternativa sovietica come un'esperienza dotata di un completo senso di autosufficienza
Dato il suo carattere non capitalistico anche se le prime note ricorderà che lasciano trasparire una certa aspettativa in questo senso
Il suo fuoco analitico si concentra invece sulle connessioni tra la cesura rappresentata dalla Grande Guerra la lunga crisi europea del dopoguerra e la difficile affermazione di nuove forze egemoniche globale
In questo contesto ed inserisce esperienza sovietica
Il suo dilemma non è soltanto costituito dal motivi del fallimento della rivoluzione in Occidente ma insieme adesso dall'insufficiente sviluppo di una forza egemonica della Russia post rivoluzionaria
Un trasparente scetticismo il pessimismo lo porta elaborare l'idea
Che la rivoluzione passiva del secolo precedente si ripresenti dopo la Grande Guerra sotto forma della supremazia dell'americanismo su scala globale e del fascismo in Europa
Mentre il nuovo ordine allegato all'esperienza del socialismo e Russia stenta ad emergere
Il campo di possibilità che si era aperto con la rivoluzione contro il capitale
A quasi vent'anni di distanza appare del perito circoscritto vincolato dall'interazione di forze complesse limitato dall'effettiva capacità delle soggettività post rivoluzionaria
è lecito sostenere come la scrittura stessa dei Quaderni riveli la distanza consumatosi tra Gramsci e il mondo della sua appartenenza ideale e politica
Che è documentata per diversi aspetti nella sua corrispondenza le testimonianze postume in altra documentazione
Come ha mostrato e in particolar modo per terra
Il suo dissenso sulla strategia politica del come interna e la dottrina del socio al fascismo ribelli ribadita Mosca alla fine del trentatré presente ha riflessi nei Quaderni anche se non esaurisce in alcun modo lo spazio problematico
L'angoscia per la mancata liberazione crescenti sospetti circa la possibilità che i suoi compagni di partito lo abbiano condannato una seconda volta al carcere di Mussolini
Esercitano un peso opprimente che i biografi non possono cessare di valuta
E tuttavia
Le tracce di continuità e di prevalente discontinuità visibile tra il periodo precari cereali o negli anni la prigionia
Ci inducono
A svolge un'ulteriore considerazione
Lo sguardo retrospettivo di Gramsci in carcere implica l'esigenza di fare i conti con la sconfitta storica
Nel ventiquattro egli aveva stigmatizzato l'esperienza dei Comunisti italiani con una sconfitta un argomento che dopo l'ottobre tedesco poteva estendersi a tutti i comunisti europea
Nel ventisei aveva ammonito la maggioranza del partito Russo circa il pericolo di distruggere unità del gruppo dirigente e con essa l'eredità rivoluzionaria separando gli interessi dello Stato sovietico dal movimento mondiale
La rottura tra il successore di Lenin si era poi consumata nel modo peggiore
Che date le premesse gramsciana non poteva non costituire una perdita di prospettiva
Nei primi anni trenta la sua riflessione solitaria emana un simile assillo degli giunge elaborare una categoria politica che è metafora della sconfitta subita dai rivoluzionari del dopoguerra
La rivoluzione passiva punto
Qui si può vedere in controluce duplice volto della nozione gramsciana di egemonia
Egemonie nei Quaderni un concetto volto illuminare la complessità delle strategie delle classi dirigenti che non si possono ridurre almeno esercizio del potere
Ma implica una concezione sofisticata dell'autorità della sovranità della relazione tra governanti e governati
Ma nello stesso tempo è una lente per leggere i motivi della sconfitta subita dal partito mondiale della rivoluzione per misurare i caratteri limiti del socialismo sovietico la sua legittimità
Domestiche internazionale il suo posto nel mondo
Una simile ottica distingue radicalmente Gramsci nel mondo comunista dell'epoca
Egli non è collocabile in nessuna delle principali tendenze del comunismo degli anni Venti anche se ne condivide largamente linguaggi categoria di pensiero
Ma ciò non nasce semplicemente da un peculiare posizionamento politico e neppure dalla tragica condizione psicologica
Nasce da una dimensione intellettuale culturale
Che gli consente di riconoscere pensare una sconfitta fuori dal canone del dramma necessario e provvidenziale lungo il cammino irreversibile verso l'avvenire socialista
Che segna come ci ha insegnato a pochi spunti la mentalità comunista del suo tempo
L'esperienza della sconfitta
Porta invece Gramsci a pensare la molteplicità delle possibilità storica a interrogarsi sull'inadeguatezza della propria strumentazione concettuale e politica
Un antidoto alle forme di idealizzazione che egli stesso aveva praticato e che raggiungono l'apice dogmatico negli anni trenta
Nel panorama del comunismo dell'epoca sarebbe vanno cercare un approccio di questa natura non soltanto nel mondo ufficiale staliniana come in tanti ma anche dissenso di matrice trotzkista
Sotto questo profilo
Credo
è più facile accostare la visione gramsciana con tutte le ovvie differenze del caso
A quella di intellettuali contraddistinti da un'etica della responsabilità piuttosto che dalla militanza politica
Come Walter Benjamin nella sua concezione della storia come possibilità o come
Il Marc Bloch della strada disfatto
Gramsci tiene fermo la comprensione degli eventi contemporanei in termini anti determini strisce
Scoprimmo agendo sia una prosperità che essa non essere evitato molto probabilmente di conoscere
La sua è una visione nel contempo di lettura dire ematica e analitica
Che continua a vedere una cesura nella Grande Guerra e della rivoluzione e lascia aperte possibilità diverse al futuro ma si fa consapevole dei rettori delle forze storicamente determina
Credo che queste considerazioni possano contribuire a illuminare il senso ultimo della relazione tra Gramsci e la rivoluzione russa del diciassette
Ma anche forse a spiegare o contribuire a spiegare la lunga durata delle categorie di pensiero politico da lui create nella prigione grazie a tutti
Non so se devo anche gestire il dibattito del però diciamo volentieri o un po'stanco
Se qualcuno vuole prego
Viene tutto un po'con
Credo che abbia capito confessò Vacca che il concetto
No no yankee ammoniaca avrà degli sviluppi estremamente i ricchi nasce però dall'incontro colleghi induismo in tal senso
Reca a me sembra che ebbe che vada
In due
Direzioni opposte
E qui c'è Beppe Vacca verso dovrebbe rispondere lui
Diciamo che
è una questione molto complessa realtà ancora oggi si scrive molto su questo tema in realtà al diciamo da
Io rispondo da storico naturalmente non mi avventuro su questioni teoriche
Dal punto di vista di uno storico è del tutto evidente che concetto ed egemonia è stato largamente impiegato dei bolscevichi
Lenin è anche da altri più di Lenin lo stesso Trotsky per esempio che diciamo dopo che è diventato bolscevico
Comunque questo concetto circolava ampiamente negli scritti dei bolscevichi prima della guerra e prima della rivoluzione diciassette
Però il suo uso in quella in quell'epoca era un uso relativamente convenzionale cioè diciamo legge il termine egemonia appartiene a linguaggio
Come possiamo politico internazionalista del diciannovesimo secolo ampiamente ti no
Esatto quindi
Veniva usato indifferentemente in parte queste tracce se non sono ancora presenti nel nostro tempo esoterici questo questo uso questo linguaggio
Indifferentemente sia per connotare la supremazia ditte terminati classi dirigenti o settori classi dirigenti sia la supremazia degli Stati degli Stati del sistema internazionale
Tra l'altro Gramsci lo usa così Minelli negli scritti del del dicemmo utilissima scrive diciannove del venti
Qualcosa scatta nel nella nei primi anni venti quando
Nel il il
Termine di egemonia comincia a essere usato dai bolscevichi ancora una volta più dai bolscevichi dopo Lenin che non dà lo stesso Lenin però insomma
Inc in chiave di i come un termine che è volto a definire
La peculiarità della posizione del proletariato dello STIR della
Della della rivoluzione proletaria diciamo nella Russia dopo la guerra civile
E cioè come la rivoluzione che deve trovare le sue forme di delle forme di equilibrio di Alleanza Sociale per poter
Mantenere uno
Sua prospettiva Perton sua prospettiva di di futuro sia rivoluzionario che modernizzatore
è la famosa questione della netta dell'alleanza antico operai contadini no che viene poi trasferita dai bolscevichi a tutti i comunisti
I europea quali per la verità l'ha preceduta recepiscono pochissimo salvo proprio proprio Gramsci e pochi altri
Non a caso
E il punto credo che quindi questo tema il tema di egemonia comincia ad avere una
Un significato più determinato rispetto a come poteva essere negli anni precedenti anche nel contesto del bolscevismo tuttavia
Quello che che a me sembra si possa dire che io ho cercato di voglio dire oggi ma insomma non sono idee soltanto mie naturalmente e che
Già nella lettera il ventisei e poi ovviamente nei Quaderni
L'uso che Gramsci fa di questo termine non è
Rom semplice calcolo dell'egemonia proletaria come la intendete come la intende statali non come la intende come la intendono Bucharin e altri
Dirigente del bolscevismo dopo la morte di elementi
Perché non è un termine precluso tra soltanto confinato alle alleanze di Fassa ma riguarda cioè il principio di autorità un principio di autorità e di legittimità della costa dello Stato insomma e quindi rimanda a un concetto molto più ampio politicamente
Ciò detto io mi fermo perché non sono in grado di dire di dire più di questo certamente il tetto c'è anche un'altra questione Vega che anche il professor dal punto di vista giorno storico base molto agli occhi e cioè che
Il
Il termine di Agemont nelle Sico bolscevico degli anni Venti il termine egemonia ricorre ma non è mai un termine c'entra
Non è mai un termine ci sono altri termini centrali del del bolscevismo agli anni venti
Innanzitutto la voce vizio azione diciamo rivolta ai partiti comunisti
I bolscevichi non dicono i comunisti eserciti esercitarla egemonia Europa dicono che si devono bolscevico già
Questo diceva
Oppure ci sono altri termini che rimandano ad una
Invadenza di di un'idea di direzione che prevale sull'idea del consenso sostanzialmente
Bolscevichi dirigo uno Stato le cui base di consenso sono precarie e loro lo sanno benissimo e non sono solo precarie perché i contadini guardavano con diffidenza
Allo Stato bolscevico questo naturalmente il punto di fondo ma anche per tanti altri motivi che esso sarebbe troppo lungo
Spiegare quindi questa il termine di egemonia nella misura in cui ho usato dei bolscevichi appare molto sbilanciato sull'elemento della direzione
Anche nella direzione
Coercitiva Palazzo
Cosa che io natura non è ingrandisce Ingrascì questo termine in gran ciò a un'altra centralità rispetto al linguaggio politico corrente del comunismo degli anni Venti non parliamo poi degli anni trenta naturalmente
La questione cambia
Cambia completamente
Poi ci sono altre conferenze purtroppo le abbiamo potute fare soltanto quattro possono essere molto di più ci saranno altri che passeranno l'egemonia diciamo forse in modo più
Appropriato dal punto di vista teorico e concettuale di come sono capace di farlo io
Beh se non ci sono altri interventi io vi ringrazio del Parlamento e la vostra pazienza e tolleranza e vi rimando alla prossima
Fa
Conferenza e auguro buona sera a tutti e arrivederci