Book Pride Genova 2019 - Presentazione del libro di Simone Giusti, Federico Batini, Giusi Marchetta e Vanessa Roghi "La scuola è politica. Abbecedario laico, popolare e democratico" (Effequ)

Buonasera
Sono sono contenta di essere qui a presentare
Questo libro edito da F. GU la collana Saggi importo di Simone Giusti Federico Bodini Giusi marchette Vanessa roghi
Come appunto ci sono due degli autori è una meta
Ottomani che hanno scritto questo libro e cioè si Giusi barchetta e Simone giusti un libro
Che ha un sottotitolo e e anche diciamo un interno molto molto chiaro titolo sotto di un lontano molto chiaro
La scuola è politica abbecedario laico popolare e democratico quindi in realtà io non vi spiego diciamo cosa cos'è questo libro quello introduco perché in realtà è un libro che essi auto racconta è un libro molto chiaro nel senso una serie di di wc che partono da appunto adulti per arrivare a
L'orientamento a questioni che riguardano appunto più il mondo della scuola le competenze ma anche cose molto generali che possono estrarre appunto miliardi dei degli assegni paghi come mondo e ma che affrontano ognuno ogni voce di questo piccolo vocabolario scolastico politico
Un
Una ragione politica per cui questi due termini
Vanno messi insieme scuola dalla parte politica dall'altra fare questa operazione che può sembrare chiaramente banale
Oggi è invece un'operazione non soltanto tutt'altro che banale Emma che ma contro la maggior parte del discorso pubblico sulla scuola
Quest'anno è stato particolarmente evidente punto la cronaca politica non si è parlato molto di scuola ci sono stati scioperi non ci sono state riforme su cui
Si è discusso ma la scuola insomma è stata nelle prime pagine dei giornali perché per esempio una professoressa è stata sospesa la scuola a un certo punto sanzionata perché aveva avuto l'ardire di
Spiegare fare una una spiegazione anzi di di provare affidare ai ragazzi un compito
Sulla le le leggi razziali e alcuni di questi ragazzi devono poi fatto un confronto fra leggi razziali vedo sicurezza quindi in una terrificante operazione appunto di censura del di cui del di quello che accadeva a scuola e ci sono stati poi altri episodi appunto altri professori
Sono stati sospesi dal lavoro perché per esempio fuori invece dalla didattica manifestavano il loro opinioni critiche su governo eccetera
Ma questo vuol dire anche appunto non soltanto ribadire la libertà la possibilità di un'espressione
Come dire degli insegnanti e della libera docenza di quell'articolo e la Costituzione che tutela la libertà di insegnamento fondamentale a vuol dire anche che poi quando si parla di scuola anche qui la scuole politica spesso appunto
Anche nelle discussioni che il nuovo governo fiera mondiale che è molto più come dire ciarliero di di di senti che è stato una specie strana meteo una
Silenziosa e
Bebè diciannove euro come e si è stato terrificante terrificante ministro dell'istruzione e
Però anche in questi giorni in cui si parla un po'più di scuola se ne parla appunto che la questione le merendine
Da tassare vero i precari da cercare da cercare di sanare
Perché appunto manca dal sacco di di cattedre da occupare
Le questioni che riguardano poi le politiche dell'istruzione le questioni che riguardano i rapporti tra didattica e per esempio appunto una visione politica sono questioni che rimangono sempre ai margini del dibattito
Ci sono questioni quindi che apparentemente possono essere le mentali che insegnanti e Simone Giusti
E Giusi marchetta fanno questo lavoro non soltanto da tanto tempo ma lo fanno in maniera critica chiedendo soprattutto che il senso
Facendo un sacco di queste di domande di di e problemi a Rizzardo molto le questioni che sono le questioni dati che il pedagogiche a un certo punto si rendono conto i sono resi conto anche come molti altri insegnanti in questo libro delle questioni che riguardano le politiche dell'istruzione le questioni di dati delusioni pedagogiche oggi forse hanno bisogno di più di essere ribadite dispiegate allargate a un a un a un a un dibattito pubblico che evidentemente ha dimenticato che appunto la questione della scuola è una questione centrale rispetto appunto al nostro dibattito che parte dalla Costituzione
E io ce l'avevo qui con me un po'come amuleto un libro del agli anni cinquanta che a scuola sotto inchiesta di Guido Calogero e perché insomma di poi adesso nella discussione verranno fuori ma per esempio Guido Calogero è intellettuale un grandissimo antichista un professore che ha formato generazioni di professori gli studenti però a un certo punto dalla sua specifica dalla sua specializzazione
Di di latinista a un certo punto ha pensato bene il doversi occupare della scuola in un modo appunto da intellettuale e da politico
Che è quello che a un certo punto i professori e due professori combattivi e intelligenti come sono le giuste Simone Giusti Giusi Margherita l'ho fatto hanno ritenuto necessari quindi io partirei da dal per darvi da dal una domanda molto semplice parto con Giusi e poi arrivo a Simone e cioè i tanti Sensi di questa affermazione che sta lì che campeggia nel titolo a scuole politica
Nel senso che quello che uno fa in classe è politica un laboratorio politico il valore della scuola oggi dell'interesse dell'impegno che noi mettiamo nel dibattito sulla scuola e Grande una grande priorità che dobbiamo dare a alla politica evidentemente che spesso invece di missili istruzioni macchina gettiti eccetera eccetera non non
Non danno alla politica
E dall'altra parte anche un tentativo invece di capire come ragionare di politica e questa è la cosa più interessante ragionare
Di politica all'interno de la scuola può farci capire poi altre cose rispetto al mondo e quindi le questioni che riguardano appunto l'ambiente le questioni di genere che vengono evocate da da una voce curata da da chiusi o le questione appunto del rapporto generazionale che cosa sono gli adulti oggi eccetera eccetera
Quindi queste tre questioni la scuola come tema la scuola come l'ente e la scuola anche come spazio dove fare politica
Molto difficile adesso rispondere a questa domanda soprattutto perché iniziato dicendo che non se ne è semplice
Quindi ha fatto esattamente come i professori facciamo dicendo dai viene facile ed interrogato a salvarci ha mentito
Quindi io ci proverò a modo mio come farebbe una nonché si impegna cerca di applicare insomma non sempre riesce a me piace molto questa espressione la scuola in politica anche se vi dico che
E verrà trovo molto forte soprattutto in tempi in cui questa parola viene utilizzata come se fosse qualcosa di negativo abbiamo sentito Sempre negli ultimi tempi i professori non devono fare politica
A scuola Stephanie politica e io stesso quando sentono in ultimo Periodo parlare i ragazzi vedo che in un certo senso questa espressione ma se mi dispiace che entrata nell'uso comune io insegno in un liceo artistico ai ragazzi sono abbastanza grandi da mettersi alla prova su questo campo su questo perché cominciano a partecipare a lezioni studentesca
E certe volte vedo che l'Italia è un po'l'idea tra di loro che si attuali una forma di partecipazione alla politica degli adulti mise Gelli idea per esempio è già tempo di di sinistra o di destra per esempio
Per i compagni motivo di diffidenza come se quella invece di essere una tua forma di maturazione personale di emancipazione di conoscenza di del del mondo
Fosse qualcosa di sbagliato cosa ripartire e lega in un luogo in cui tu sei guarda il mondo da un concerto punto di vista quindi un settore sempre il giudizio sul mondo
Invece l'espressione molto forti o la mutua
Chi era appunto questa parola ponesse l'idea che tu sei un cittadino e se un cittadino anche se quindici anni sedici anni dodici anni otto anni sei parte della comunità secondo me e fa il punto da cui partire
Cioè non che cosa pensiamo di questi ragazzi cosa pensiamo di bambini di un bambino italiano decresce
Nel nostro Paese che cosa deve essere in questa società non ha mai voce in capitolo per esempio mi chiedo
Il rapporto che ne abbiamo questi ragazzi è basato sullo spiegare delle cose coi loro devono ripetere a memoria oppure vogliamo che loro crescano con la coscienza di essere parte della polis
Cioè di essere persone all'interno di una comunità di persone
Secondo me l'idea del libro di fondo poiché noi Simone Giusti Federico Batini anche Vanessa roghi e la sottoscritta condividiamo l'idea invece della persona
Che in passato avevano sul concetto di una persona consapevole dei suoi rapporti con gli altri del fatto che gli altri insistano che abbiano dei diritti che si staccò serie come la parità per esempio come l'uguaglianza che queste cose debbano trovare spazio scuola
Perché la scuola e la prima comunità politica se ci pensiamo in cui questi ragazzi crescono quindi io credo che tutto quanto il libro tutto l'abbecedario attraversi questo tema anche in parte la nostra Costituzione ci dice tutti i cittadini uguali con gli stessi diritti
E circa di domandarsi cosa è questo uguaglianza come la la rinviamo effettiva e reale
Come ogni anno questi ragazzi gli strumenti per collocarsi nella società in modo paritario uguale rispettoso dei diritti degli altri e quindi secondo me a partire da in tutte le voci
Da scrittura lettura ha competenze ad abili siamo se fantastica rimanessero che attraversano questo tema
E quindi se leggo anche difficile ancora deve fare Simone
Adesso io direi che ci possiamo partire da qua
Con criterio solo Mussolini
Il l'idea di fondo per me
Il punto di partenza per le quello che diceva cristiano all'inizio il dibattito pubblico ormai a completamente distrutto la possibilità di parlare di scuola e di politica a scuola e della scuola come luogo politico
Nella nostra società Chelsea leggo si dà voce
Nella stragrande maggioranza dei mezzi di comunicazione a persone che sulla scuola non avrebbero niente da dire ma siccome a scuola ci sono andati che siccome glielo chiedono siccome di Pagano trascrivere scrivono di scuola
Tutto quello che si legge e che io leggo ho proprio la sensazione dovete Orlandi dissonanza cognitiva cioè io lo leggo dico a si parla del sembra che si parli di scuola lo leggo e dico ma ed il Parma o di una scuola che non è mai esistita o di una scuola esisteva o di una scuola che un desiderio di qualche a volte mente anche un po'disturbata perché vedo in giro seria e di scuola
Che superano anche per me la definizione di reazionario e e quindi diciamo l'idea di scritti di visto che la scuola la facciamo non è che abbiamo bisogno di e visto che questo libro è stato fatto da persone che scrivono comunque
Ciascuno nel proprio settore l'idea di fondo è stata di metterci insieme per scrivere in maniera quanto più possibile anche personale
Quindi una scrittura narrativa non solo saggistica diciamo una raccolta di saggi narrativi questo libro che partono spesso da spunti personali e che comunque sono molto ancorati alla realtà
Con l'idea di parlare di inaugurare o di rinnovare un discorso sulla a scuola
In un certo senso nessuno di noi ha voluto fare appunto un saggio
Da grande intellettuale
Perché l'idea ripartiamo da far vedere che si può parlare di scuola normalmente che la scuola è un mondo oscuro riservato difficilmente comprensibile da chi non c'è dentro e tuttavia un argomento fondamentale perché riguarda non solo milioni di persone che ci stanno dentro tra lavoratori studenti ma riguarda di fatto il presente ancora più deleghe in futuro di del mondo in cui viviamo io penso sempre quando vado in giro vedo le persone e sono persone con cui condivido soprattutto il fatto che siamo nella scuola
Tutto il resto si non lo so se c'hanno hanno vissuto in famiglia se hanno forse lavorano non lavorano l'unica cosa certa è che a scuola ci sono stati e che hanno quindi e quindi io condivido con loro un patrimonio comune
Questo patrimonio io posso cambiare da un momento all'altro in realtà la scuola la leva per produrre cambiamento più rapido in assoluto ora la società io potrei fare una circolare domattina
Produrre un cambiamento straordinario nel giro di due anni il Portogallo la dimostrato abbastanza
Però insomma l'idea era proprio quella di cercare le parole quindi è un libro sì da persone di scuola ma per me voleva essere anche un libro darà scrittori che cercano di parlare di scuola anche a chi magari è interessato e incuriosito le vuole sapere che cos'è
L'idea poi di fare un abbecedario
L'idea di introdurre un elemento di arbitrarietà proprio per evitare di voler fare un saggio con chiuso
O di dover dimostrare che la scuola può di dover dimostrare qualcosa in realtà non volevamo dimostrare niente volevamo avviare un discorso tirare dentro le persone interessare la scuola perché quello diceva Giusi
Lo condivido perfettamente cioè noi alla fine siamo tenuti insieme dall'idea siamo consapevoli e responsabili del fatto che ciascuno di noi
Non può esistere senza gli altri e quando ci danno ci affidano dei ragazzi a scuola
Dei bambini noi ne siamo responsabili e ogni parola che usiamo ogni azione didattica che mettiamo in piedi ha delle conseguenze politiche
Perché ha delle conseguenze sulle loro vite che si ripercuotono sulle vite delle persone sono intorno quindi di fatto l'idea di ricominciare da un disco da a parlare di scuola in questo modo aveva necessità anche di di lasciare spazio al lettore quindi abbiamo detto scegliamo ventuno ci sono ventuno lettere d'alfabeto scegliamo ventuno parole
Collegata a queste ventuno lettere e non cerchiamo di fare un discorso unitario cerchiamo però di mantenere fermo un principio una scrittura comprensibile anche ai non addetti ai lavori
Una scrittura saggistica di tipo narrativo quindi con che dal tre al suo interno accogliesse casi esperienze personali autobiografiche o ma anche il racconto dell'esperienza che conosciamo
E lascia e poi una voce mancante cioè lasciare una voce per chi
Volesse in qualche modo continuare a riprendere il suo discorso di scuola
In questo senso c'era u lugubri Jörg una delle voci co-scritto e poco la voce voce che è quella per me è più politica di tutte forse quella meno che parla in maniera più indiretta di politica mi permetto solo di di di chiudere con con quest'idea cioè per me
Il punto di partenza per rinnovare di non solo il discorso sulla scuola ma anche le politiche scolastiche riconoscere che la scuola si fa qui e ora
Riconoscere quando noi siamo in una classe siamo delle persone in mezzo ad altre persone che sta con la responsabilità di costruire delle abitudini degli stili di vita
E con la responsabilità di i creare nuovi ruoli
Io uso l'espressione tecnica della sociologia della vita quotidiana di Paolo io loschi e quella di interlocutore affidabile cioè io devo inventare
Nel in quel gruppo di persone il fatto che io sono un interlocutore affidabile quindi che lascio spazio agli altri affinché possano parlare e quindi e parlando esistono politicamente in un gruppo quello per me è la base della politica quindi a pagina politica perché la voce
E la mia voce di insegnante che parla per stimolare lasciare spazio lo so che è una cosa anche un po'può sembrare balzana volte mentre lo dico lo penso da solo però
Per me
Il punto di partenza più concreto non non c'ho un'idea di scuola francamente che viene da la dalla pedagogia o unità di scuola che parte da qui poi ci sono teorie pedagogiche c'era una una voce si chiama tecniche
Tecniche didattiche strumenti per dare consistenza questa idea però l'idea di base era proprio quella quindi questa metafora delle voci e della voce della vuote le voci di un dizionario fatto di di un abbecedario fatto di tante voci
Disposte in ordine alfabetico e l'idea che ci sia una voce
E indica anche di dare voce alla scuola era un po'per me
La chiave di lettura quando pensato al libro più più politica nel senso che ho cercato di spiegare
Cioce
Giusti Badini Markette roghi sono e le voci appunto abbastanza rare in questo dibattito pubblico non perché siano le dosi nascoste perché va invece hanno continuo impegno appunto anche nei libri precedenti
Che hanno scritto quello di Giusi Varchetta sulla lettura tante cose che ha scritto appunto su la ricerca la traduzione ma appunto il il modo di insegnare italiano
Simone
A hanno mostrato in tanti modi diversi cosa vuol dire oggi parla di scuola però per esempio chiaramente questo dibattito parto dalla pars diciamo mancante
In Italia
Manca in voce tra lui e la morte di Tullio De Mauro è stata una morte che ha lasciato un vuoto significativo perché forse è stato l'ultimo intellettuale capace di essere al tempo stesso un intellettuali un ricercatore l'autore di altissimo livello nella sua materia ma anche una intellettuale che si è prestato tantissimo all'impegno
Politico appunto su sulla scuola oggi quello lì
Non lo non lo riveste più nessuno lo rilassa nessuno della sua generazione ma non c'è stato neanche un un passaggio di testimone rispetto a un intellettuale così così importante e quando si verificano delle questioni appunto di voli insegnante
Che viene
Che viene espulsa da da guida da scuola viene sanzionata come quello così non c'è una voce critica che a un certo punto dica ok questo oltre il dettato costituzionale eccetera
La prova insomma dall'appena fuori dal libro ma magari ci rientriamo voi parlate moltissimo di quello che succede dentro la scuola ci sono un sacco di dati è un libro che mente che che fa il punto che sistematizzare è un libro appunto fatto
I gusti arbitrarie ma realtà all'interno di queste voci arbitrali c'è una grande una nel la sistematizzazione presenti di una serie di dati che noi abbiamo sulla dispersione scolastica sulle competenze eccetera eccetera
Però noi abbiamo un problema non soltanto diciamo nel dibattito pubblico a dire della scuola politica Amedeo problema anche soprattutto nelle
Dalla classe docente a dire la scuola politica perché quando poi io sento Francesco Sinopoli fra il capo del felici cioè della Federazione della CGIL che si occupa di
Scuola
E lui mi dice non facciamo sciopero perché l'adesione allo sciopero Sallusti quel tre per cento
E non facciamo sopra diciamo anche delle questioni che possono essere appunto gravi una collana ex allora su questo Ivor richiedere un passo in più
Diciamo
Perché oggi la classe docente
Di politicizzata quali sono secondo cui rispetto ai professori le inerzie e resistenze definizione che ho punti conservatorismi che fanno di la classe che stava punta al centro della politica repubblicana oggi una classe che appunto non
Non è politicizzato parlai prima degli studenti abbiamo anche un po'invece di in un
Se possibile ancora più difficile come questione io
Sono insegnante da da una decina d'anni e io sono diventato insegnante attraverso la scuola di specializzazione non avrà c'erano gli anni per cui per diventare insegnante c'era l'idea che o almeno così passava l'idea ora che si sono ci si dovesse formare che ci si dovesse essere una formazione che persone che erano particolarmente motivati a entrare nel mondo della scuola devono fare un percorso questo percorso da comprendere la pedagogia alla comprende la didattica
Quello che vedo diciamo invece una grande confusione sul ruolo dell'insegnante su che cosa deve essere un insegnante su cosa deve fare l'insegnante e questo probabilmente in parte dovuto a degli anni in cui la politica reso l'insegnante una figura sempre più demotivata
Perché all'interno della società avuto uno sempre nell'importante io visto nel tempo vedere anche da parte dei ragazzi delle famiglie per esempio degli studenti una papà perdita di voglia di confrontarsi con l'insegnante dal punto di vista di chi si rivolge a qualcuno che ne sa a qualcuno che può dare una mano ai propri figli e a fare un percorso costruttivo quindi questa mancanza di valorizzazione della scuola all'interno della società colpito in primo luogo gli insegnanti
Da un lato quindi c'è la figura dell'insegnante come della persona che abbraccia una missione pagati poco molto sfruttati in alcuni casi che vanno nelle scuole per esempio di frontiera dove manca tutto sono loro a portare il materiale ragazzi ma situazioni che io stesso ho vissuto
E li ho visti abbandonati a se stessi
Frustrati appunto a volte anche proprio malmenati in maniera proprio fisica morto fisica da da questi confronti con famiglia che magari erano all'apice della frustrazione per altri motivi una società sempre più in crisi a questo punto di vista quindi in tutto io vedo tantissimi fattori che riguarda questa situazioni che c'è oggi vedo anche che c'è una forte conservatorismo soprattutto nelle filari G. insegna da tanti anni e che non ha poi a rimettere in discussione quelle che erano delle pratiche didattiche che li fanno sentire molto sicuro
C'è da dire che però in una scuola dove i ragazzi hanno altre esigenze dove si moltiplicano dei fenomeni che sono difficili a Ponte da comprendere questa del bullismo per esempio
Oppure questo stesso modo di nascondersi le ragazze di essere aggressivi in certe situazioni
Vedo che quel modo di insegnare non funziona più e quindi vedo molti colleghi che sono in grande difficoltà ente sono in difficoltà che cercano di trincerarsi dietro
Questa volontà di difesa di quello che è stata sempre la scuola e quindi quel conservatorismo di quella mondo nazionale di cui Simone parlavo prima leggiamo sui giornali trova molti consensi anche tra i nostri colleghi purtroppo
Che non si chiedono anche in che modo possono cambiare la scuola perché semplicemente con le vogliamo fare sopravvivere Oxford Chambers vuole andare al lavoro non essere malmenati non trovare il ragazzo che invoca il voto della macchina
Cercare di arrivare alla fine dell'anno senza ricorsi e senza problemi con le con dirigenti che in alcuni casi fanno ottimo lavoro in un altro caso invece sono molto problematici
Insomma tutta questa situazione Malaparte somigliano unità costruttiva che ha voglia di collaborare
La fa assomigliare sempre di più un mondo in cui tu entri in classe questa lì tranquillo cercare di fare quello che secondo testi caso e a volte a farne le spese anzi prima farne le spese sono i ragazzi
Perché molto spesso non si può discutere nemmeno di tutte quante queste innovazioni che riguardano il mondo che la pedagogia Charlie chiede per esempio di e attuare si parla della bocciatura sembra che se ne parli sempre come cinquanta anni fa
Si parla appunto di un gruppo che dovrebbe essere un gruppo di intellettuali
Sì ci dovrebbero essere momenti in cui gli insegnanti prima ancora che i discorsi politici forse in senso proprio dovrebbero fare discorsi che riguardano la cultura in generale invece questi spazi non ci sono
E questa cosa diventa molto molto pesante perché c'è proprio la mancanza di confronto anche tra colleghi fra una classe all'altra ad esempio vedo che ci sono dei modi ed i momenti in cui ci si richiede questo se ci si chiede di collaborare tra di noi e questa cosa sembra essere sempre più difficile e una classe in così divisa
Perché appunto sta nelle proprie classi nel senso di prima seconda e terza
è una casa divisa anche politicamente c'è una classe non si fa delle domande politiche non è compatta quando si tratta di protestare per i propri diritti e diritti dei nuovi alunni e i clienti di un Paese che diciamo proprio nella scuola che o crescere nella consapevolezza di ciò che è giusto di ciò che è sbagliato di che cosa il rispetto delle persone
Quindi io penso che tutti quanti questi fattori in qualche modo ci hanno indebolito ci hanno lasciato sono in qualche modo non c'hanno permesso i costi una coscienza di classe di nuovo perché era necessario di farla di nuovo probabilmente di costruire una scuola nuova
Quello che ti dico che secondo me forse si dovrebbe ripartire proprio da questa motivazione iniziale perché voglio essere insegnanti cosa voglio fare si sottopone si faccia tentare un'insegnante
è possibile che i ribassi semplicemente conosce molto bene la materia per poi essere proiettati non grasse con venti ragazzi il cui obiettivo è mandarmi fuori di testa
Perché in molti casi è così so che ci permettano l'assoluta però non c'è niente di te spaventoso che qui successivi cinquanta minuti in cui questi ragazzi cercheranno di fare questo perché è proprio il e il divertimento del momento ed è giusto che sia così
Quindi Nicola secondo me dovremmo partire da lì che cos'è l'insegnante come si formi insegnanti come si selezionano insegnanti che cosa dobbiamo fare con con questi ragazzi
Pensano che sono stato uno degli alunni più bravi
Andar fuori di testa di insegnanti
Rover avente forse uno dei più fendenti
Forse per questo non stiamo stiamo stava espiando da diciott'anni
Facciamo un gruppo di altri uso aiuto per insegnanti qui di io penso che lo dico con una battuta agli insegnanti non protestino perché non hanno più niente da chiedere
Perché hanno tenuto tutto quello che volevano l'ultima volta hanno combattuto hanno ottenuto di non avere un cambiamento hanno ottenuto di non essere valutati hanno ottenuto di non avere formazione hanno tenuto di
Non essere coinvolti mai più vin scelte politiche così stanno tranquilli tutte le scelte di Bassano sopra la testa è una cosa che hanno combattuto per avere l'ha detto hanno combattuto quando hanno fatto cadere il Berlinguer il governo Prodi e li ha finito il cammino riformista della nostra scuola paradossalmente sia canta è stata cambiata
Tutta successivamente a quel momento ma con riforme che sono state fatte da dei tecnici senza un minimo di coinvolgimento della società civile io mio in questo momento sto fanno in un corso all'università di Siena
Di didattica della letteratura italiana stiamo ricostruendo quello che succedeva
Poi dagli anni settanta agli anni novanta quando ci si interessava di di scuola che cosa è successo quando si è deciso di smettere
Alla fine però ci sono delle responsabilità precise quella generazione in quei sindacati che hanno fatto tanto per distruggere tutte le prospettive riformistico su questo c'è un libro porta pressoché sconosciuto che all'epoca sì produssi con la mia associazione di Paolo Giovannetti che è uno studioso molto bravo di scuola segna un docente di
Letteratura al allo Iulm di Milano e si è occupato a lungo di scuola mi scrisse un libro sui all'istruzione spiegata ai professori
E in cui faceva notare come il discorso controriformista
Del del anti sessantottino anti di di degli anni sessanta settanta di fatto sia stato completamente recuperato ripreso nelle sue sale forme retoriche nei suoi argomenti dagli intellettuali di sinistra negli anni novanta si sono opposti sopra all'autonomia scolastica
E alle riforme a riforme che introduce che introducevano per la prima volta alcuni principi di tipo chiamiamolo pedagogico all'interno della scuola
Tant'è che ha ancora oggi se volete insultare qualcuno a scuola di dovete dare del pedagogista se volete tra intellettuali insomma
Di avere ragione l'ultima parola dire ma questo l'ha detto per la Lojodice la pedagogia come delega che cos'era per la voce
E qui quindi per me c'è c'è un problema va be più più serio a monte che si ricollega a quello diceva Giusi che comunque uno dei motivi per cui oggi non combattiamo non siamo uniti è che ci ritroviamo una scuola impoverita cioè di persone povere
E una scuola di persone impreparate
Cioè noi mandiamo figli nostri ragazzi a scuola con persone totalmente impreparati è una responsabilità enorme
Un'inversione si sono stratificate nel tempo ma che la maggior parte nella maggior parte in assoluto sono entrate per loro diritti che non avevano nulla a che vedere con l'eventuale possibilità che fossero un giorno efficaci
Nell'insediamento abbiamo inserito per la prima volta la valutazione dei risultati d'apprendimento è stato vissuto come un insulto da la maggior parte amasse dirigente le famigerate prove INVALSI
Terribili fatte male fatte male perché fatte anche quelle foto dei poveracci cioè fatte con pochi soldi certo più se fai una cosa ha una buona intenzione ma riduci
Ma la fai senza crederci senza comunicare fiducia in quel nello strumento e con il minor investimento possibile molto possibile quella cosa non funzioni questo vale per un insegnante e lo mandi in classe con il minimo di preparazione del che non entrerebbe in classe nessuna Scuola europea la maggior parte degli insegnanti italiani non perché non sappiano insegnare ma perché è un caso se sanno insegnare
Perché nessuno gli ha insegnato e nessuno gli ha chiesto prima nessuno li ha visti metri segnava quindi in una situazione del genere ovviamente al normale
Non alzare mai livello stare sa volare basso
Siamo consapevoli che abbiamo un enorme privilegio noi a scuola siamo rimasti l'ultimo settore del pubblico impiego a non avere valutazione e quindi gli scatti stipendiali sono legati solo all'anzianità quindi dobbiamo solo diventare vecchi cioè quindi la sopravvivenza non è solo una metafora
Una conquista sindacale lo abbiamo conquistato di premiare la sopravvivenza più invecchiano più miglioriamo
Questo per me una cosa politicamente fortissima
Un altro aspetto che per me è fortissimo il rapporto fra scuola e università e quindi tra intellettuali e scuola
C'è un il primo occuparsene è stato Raul Mordenti in un saggio per nella lettera solitaria nella o di di Asor Rosa lui fece subito la considerazione fulminante disse gli intellettuali italiani e ho cominciato a parlare a interessarsi di scuola per motivi politici
Quando si era in gioco l'egemonia
Egemonia don e non si parlava solo di un'egemonia di classe Raccoon a questione di egemonia di settori scientifico disciplinari
Cioè quando si è capito che De Mauro i linguisti per esempio mettevano in discussione il primato degli italianisti
Perché per diventare insegnanti di italiano bisogna fare due esami di letteratura italiana e nessun esame di linguistica di grammatica nessun di alcun tipo
Italianisti hanno cominciato a occuparsi di scuola
E conche lena ha cominciato a scrivere a fare manuali
Attiva entrare nel dibattito sono entrati sul mercato
Con i manuali e sono entrati nel dibattito politico perché difendevano di interessi della loro classi io io sono parte di questo sistema in sé ho ho creato i Nigro settori siamo didattica della letteratura i testi della letteratura che di fatto viene sempre interpretato come Didattica del Teatro italiana e c'è una lotta in ogni settore scientifico disciplinare a fare
Didattica della letteratura francese Didattica e Letteratura comparata di attrezzatura italiana come se si potesse frammentare perché perché chi vince conserva così la situazione cioè conserva i posti di lavoro
I posti ora l'università dipendono da quanti insegnanti civili da quanti studenti ci sono gli studenti vanno a fare letteratura italiana indipendentemente se gli piacciono il professore vogliono fare quel curriculum perché se no non fanno insegnare
Ora questo ha a che fare con la fine anche questo con la fine di una certa politica cioè di quando i letterati erano gli intellettuali
E trainavano e a scuola nella rappresentazione anche pubblica della scuola degli anni settanta ottanta novanta quelle ed il sette italiano che lo fa politica
Eh eh
Luperini è stato bravissimo a far credere agli insegnanti di italiano di essere degli intellettuali come se Gatti non lo fossero esatte in matematica fosse Loiero con un tecnico noi siamo italiani gli intellettuali questa è un'altro
Ma cosa Boldone ha reso molto vulnerabile la scuola perché ha fatto passare quegli intellettuali perché gli spocchiosi
E ha fatto bis passare gli se
L'insegnamento non l'insegnamento come attività intellettuale ma sono l'insegnamento umanistico quando ricevette umanistico
Tirato le cuoia successe un po'di tempo fa anche se qui siamo tutti insegnante la romanistica insomma secondo me diciamo ha tirato le cuoia a livello universitario a livello accademico
Ci siamo ritrovati senza nessuna credibilità c'era un un intellettuale che stimo molto Alvisi Tosolini preside ex dirigente dell'istituto e Bartók del dell'istituto Bertolucci di Parma sostiene che la scuola è un intellettuale sociale
La scuola e l'intellettuale il gruppo non il singolo docente perché finché sarò io il singolo docente quello bravo l'anima bella te fai bei discorsi icona il collegio dei docenti e si e ricrea in quel tre per cento che fa sciopero non si cambia l'ambiente e l'unico modo per cambiare far e convincere il collegio dei docenti in consiglio di classe e la la Rete dei colleghi che siamo tutti degli intellettuali che abbiamo tutti a responsabilità
E chiede che tutti usiamo il linguaggio tutti parliamo e tutti costruiamo una certa immagine di di scuola
Questa è una cosa che secondo me abbiamo mancato completamente anche con la responsabilità degli intellettuali che si sono litigati la palla
Perché ciascuno faceva i propri interessi ora questa risposta forse un po'cattiva ma mi sentivo di dirlo
Posso anche buoni libro e nel senso bene pareri personali ma non parla di questo come dire
Io del libro mi si viene a dire
Devono dire tante cose che sono educate perché pacchia chiaramente ogni Bourget
è piccola ma evoca un mondo un po'perché appunto centrale tra le varie qualità di questo libro cioè la chiarezza vaghezza appunto che anche via colore politico la chiarezza di don Milani le direzioni dei Paolo
Però mi interessava chiaramente le anche
Provare capire provare a mettere insieme condividere magari con ci sono degli addetti ai lavori
Magari ci sono persone che non loro vivono come dire la del mondo politico della scuola che un mondo come giustamente diceva prima Giusi demotivato depresso in qualche modo
Arroccato come raccontava adesso Simone c'è un'altra questione che appunto non sembra centrale non approva buttarla lì magari se invece pensare che siano altre le priorità dei dibattito scartata la domanda come ride degli studenti scaltri
Negli ultimi anni
Chi non vive il mondo la scolorite meno c'è stato un aumento enorme delle certificazioni di di Assia e di Bess che Sartori disturbi specifici dell'apprendimento investono i bisogni educativi speciali
Nel senso che molto spesso ci sono altre figure che sono entrate nel mondo del dell'educazione insegnanti pensiamo sempre appunto quegli insegnanti che che raccontava adesso Simone fra questi insegnanti
Bravi retoricamente che sono appunto passerà la classe ma di fatto poi ci sono un'altra serie di figure ci sono degli insegnanti spesso impreparati spesso che invece si affaticano e riescono a attenere quell'ora lì
Ci sono tante altre figure di educatori all'interno de la scuola ci sono classi dove queste certificazioni arrivano anche prendere il dieci alle volte il venti per cento degli studenti
Quindi c'è una scuola che noi facciamo affidiamo a quegli insegnanti che in un modo o nell'altro sono entrati spesso senza concorso spesso pensando semplicemente che bastava essere bravi e la disciplina per poter insegnare
E ci sono appunto queste figure che non hanno quel curriculum spesso ma che sono appunto altre figure appunto di questo tipo
Nella mia impressione la DIGOS la butto lì così magari punto invece si vendibile riversa e che si stanno formando spesso punto queste certificazioni sono spesso più al tempo le certezze più alto in istituti professionali scuole di periferia nelle scuole delle aree interne questo bellissimo numero e di quelle armi di difesa scuola innovazione culturale nelle aree interne lo show dalle viscere
Nelle zone più difficili chiaramente come se si stesse formando e questa è una delle tante una sorta di di nuove classi differenziali in Italia si sono avute le classi differenziali fino alla al mille novecentosessantasette anche la scuola media unica diceva che c'erano delle classi normale baciano delle classi dove invece andavano messi
Quelli che andavano male a scuola gli indisciplinati comportamentali eccetera eccetera chiaramente oggi sulla carta questo non esiste ma questa è una vedi il essi diverse a la la di grande uso diciamo del del e altre
Fulmini certificazione ma la questione emigranti da una parte ma la questione appunto della preparazione del liceo dalla parte della formazione professionale dall'altra insomma ci sono tante forme di
Separazione tra la scuola di seria e una scuola di serie B e spesso appunto tra la classe normale diciamola così e la classi differenziate mi sembra un tema oppure dei beni maniera diversa no
Cosa molto complesse
Sarà perché molto difficile farà di questi temi dico questo sono sempre molto sorpresa quando parlo con le persone
AGEA magari con sommo addetti alla scuola non senza ignoranti oppure sono sono anzi la dote scuola molti anni fa mi dicono a oggi la scuola è diverso oggi tutte queste giustificazioni facilitazione ai miei tempi
Faceva il premio dell'Iliade quello era era quello di Monti quello si faceva tutti lo facevamo ed opera umana oggi invece vi sono più facili così così
Il mistero questa persona invece così è uno quanto veramente capitolina di Monti
Quanto non sta mentendo e poi mi chiedo se sia mai voltato nella sua grassa per vedere se i compagni di classe non ho veramente capito di via dei Monti al summit zitti per paura di sentirsi stupidi
Perché questa è la storia di prima c'era
Allora è vero che noi notiamo un aumento del numero di queste certificazioni
Però io quello che penso e questo la terza sfida disturbo specifico dell'apprendimento
Se c'è un professionista grave ingiustificato probabilmente ha fatto una batteria di testo ragazzino ed è emerso questo disturbo specifico dell'apprendimento che prima non si vedeva non si calcolava era soggetto a villa chiamato lento o peggio nei consigli di classe
Beh essa è una dicitura molto ampia ricadono una serie di studenti che hanno qualsiasi forma di impedimento a portare avanti un percorso scolastico che possa essere paritario con gli altri usi vengono considerati l'unico nel corso esiste anche versa per esempio socio economico ragazzina della famiglia svantaggiata si chiede al consiglio di classe di tenerne conto e quindi dice a quel documento che si chiama ed è un piano individualizzato di apprendimento
Serve a dire al consiglio di classe badanti che questo ragazzino ha una difficoltà però molti insegnanti mi dicono analizzeremo sesso convinto di quella difficoltà io ci credo probabilmente raro perché non dove crede
Però è anche vero che quel pentiti costringe tutto il consiglio di classe a discutere delle difficoltà eventuale dietro lo studente a parlare davvero vi consiglio di classe di che cosa si deve fare per uno studente che legge quando legge non riesce a mettere insieme le parole come gli altri sei un disturbo specifico
Cioè si parla di cose di cui molti anni fa non si parlava e quella classe che sembrava tutta uguale un professore adesso non è tutto uguale
Quindi la fortuna l'ambientale che non non si è passati alle classi differenziali com'era prima anzi
In Italia sono stati uno dei paesi in cui c'era la figura dell'insegnante di sostegno proprio per per rendere la nostra classe veramente inclusiva quello che mi colpisce non è tanto forse questa
Si può anche dibattere di questo sarebbe bello dibattere sulla militarizzazione di quella che è una difficoltà di un ragazzino
Io non posso dirlo lancio di Roma gli strumenti per dire che se ci si rese esagerata amiche sarebbe però che se ne parlasse
Quello che mi colpisce perché il negli ultimi anni tutti i tagli che sono stati fatti sulla scuola la prima cosa che sembrava veramente possibile tagliare eran questi aiuti l'insegnante di sostegno
Il mezzo di trasporto per portare i ragazzini disabili a scuola cioè tutti questi dati hanno colpito proprio laddove c'era una difficoltà più grande questa correttamente spaventosa perché proprio il segno di una società che non vuole essere veramente inclusiva che magari non fa la classe differenziale però comunque certe cose non le vuole vedere quindi mente ragazzino senza nessun aiuto in una classe ma se magari già difficile di suo perché ci sono dinamiche difficili
E non hanno dei nomi non sono disturbi specifici di apprendimento sono difficoltà varie
Ed è una classe sopra popolata le sanzioni montuosa e l'insegnante che non aiuto allora quello che ti dico che secondo me
Per garantire veramente l'inclusione a parte un dibattito che nel veramente tenga conto di queste difficoltà se ci sono non ci sono come vanno affrontate e in questa difficoltà io metto anche quelle linguistiche quando si parla di ragazzini che non parla una lingua
Voi non avete idea delle volte in cui discutiamo della valutazione di questi ragazzi in una scuola che non li aiuta a imparare davvero la lingua tribune chiediamo che si esprimono
E questo è già un angioletto un voto basso ragazzino cinese che arrivato due anni fa in Italia è ancora difficoltà a capire certe strutture della lingua e questo è un dibattito che non si fa mai perché dovremmo dire che non abbiamo le risorse
Mancano i soldi allora il primo a essere sacrificate proprio quel ragazzino
Dico che secondo me invece la l'inclusione e l'obiettivo perché prese l'Ascoli politiche politica per tutti quella comunità partire tutti e se proprio dovessi dire facciamo una riforma che ci aiuta da qualunque punto di vista diminuirà il numero di alunni per classe
E questo renderebbe possibile lavorare con tutte le difficoltà con un piccolo gruppo anche l'insegnante che deve lavorare giorno per giorno per capire come aiutare il singolo ragazzi e vedere aggiornarsi costantemente a vedere qual è l'incontro con le difficoltà
Prima c'era solo insegnanti non ripeterò segreti professionali o insomma che l'altro ieri è andato a un consiglio di classe classe prima istituto professionale
Nella stanza ci sono ventuno docenti
Un consiglio di classe di una prima professionale indirizzo enogastronomico comprensivo di
Insegnanti di sostegno è composto da ventuno docenti Pitteri ancora Dante tecnici ancora da nominare quindi quando arriveremo il coordinatore dovrà fare l'appello con ventiquattro persone questi ventiquattro persone non si riuniscono i loro uffici perché di quando gli insegnanti si riuniscono si riescono a nelle stesse aule degli alunni perché non ci sono non c'è neanche un'aura in più a scuola
Quindi
Ventiquattro ventuno persone seduti al banco il coordinatore alla cattedra
Un'ora è un quarto di tempo in questo era un quarto ci deve rientrare il quarto dopo un quarto d'ora per ciascun del genitore che ha figli che e per i quali è stato chiesto è stata presentata una certificazione di disturbo specifico dell'apprendimento quando il il genitore tra coordinatore cerca di rassicurarlo di entrava quarti
Signora
Sì respiri adesso entra vedrà una situazione un po'strana però non si preoccupi la signora si si è entra guarda non capisce perché ci sono ventuno insegnanti e si siede e parla del caso di suo figlio
Una collega al settore e di la prima cosa che dice abbiamo avuto un'esperienza non buona con i neuropsichiatri
Anche perché il figlio è una disgrazia un problema di che può riguardo di deambulazione molto leggero
La madre ha lasciato il lavoro per occuparsi del figlio perché a scuola le fanno nella scuola primaria la scuola secondaria che fanno Problemi per questo figlio
E Glass certificazione che abbiamo qui io la certificazione vecchia perché la rilasciate neuropsichiatra un po'di anni prima
Premetto un'altra cosa che negli istituti professionali fin dall'anno scorso non ci sarebbe più il Pdp cioè il piano personalizzato per gli alunni con bisogni educativi speciali ma c'è il PSI che è un piano formativo individuale che è uguale per tutti gli alunni che deve assorbire anche le esigenze ed eventuali che provengono da per cui la personalizzazione dei professionali e legge per tutti gli alunni in maniera identica ogni alunno a un tutor un piano formativo individuale
La maggior parte le scuole non l'hanno fatto sono nella totale illegalità
Collega alza la mano madre seduta qui la collega dice signora però il PD i killer la certificazione che abbiamo è vecchia non potrebbe rifarla
Questo è questo è il problema il problema non è il diritto ad avere degli strumenti aggiuntivi compensativi dispensa chili il problema sono i colleghi che sì non si non si prendono la responsabilità loro perché quello che conta è la soluzione invece sono tutti centrati sul problema
Vogliono che è un membro euro psichiatra oggi cinica che quel bambino come lo possiamo vedere anche ruoli semplicemente stando egiziani per mezz'ora ma vogliamo una certificazione da mettere il così siamo al sicuro così quando anziché dargli quattro e bocciarono avremo fatto in tempo i chiamo sei
Siamo tranquilli perché quel sei glielo diamo perché c'abbiamo la certificazione questo un problema serissimo la medicalizzazione della scuola
Che è un effetto collaterale però di un diritto quindi io dico
Che magari ci fosse una scuola più inclusiva gli strumenti di inclusione sono sempre i benvenuti il problema è come l'interpretiamo è come interpretiamo diventerà assai scarsa formazione pedagogica noi non crediamo che dobbiamo Laghezza mi dove insegnare non crediamo che gli alunni devono apprendere è questa una differenza fondamentale finché non passa questo messaggio noi vedremo come un disturbo qualsiasi nuova normativa che ci chiede di diventare più insegnanti perché tutte le norme degli ultimi vent'anni vanno in questa direzione ci dicono diventa un insegnante diventa l'insegnante però allo stesso tempo non ce l'hanno gli strumenti per diventarlo
L'ultima domanda un po'
Veloce perché dobbiamo chiudere io sono l'altro in contrasto con Ascanio Celestini
Il libro appunto a alla fine e anche dentro a stanco di riferimenti perché ovviamente queste voci sono angeli
Ma è anche un ponte verso una serie di avventure intellettuali in modo per formarsi per auto formarsi questo punto è un altro
I pregi di questo disco molto prezioso
E siccome appunto per me molto importante condividere il rinvio delle figlie chiederei sia Giusi Chierchia Simone oltre la bibliografia sono dieci libri che vengono considerati in qualche modo che cosa Consigliere esiste a collega un insegnante ma anche alla persona che in qualche modo come tutti vuole dire anche fare con il mondo della scuola e vuole sapere tempo cosa legge sì per provare a a trovare non quel vampirismo pedagogico che viene affidato
Anche nel libro ma delle cose interessanti per cominciare a a pensare che appunto la scuola giuridica
Io negli ultimi anni inutile molto interessanti la scuola modelli veramente da possono reale assolversi da una lista di nomi
Venti erano a riprenderlo milanisti collegando non sono è salita delicato non c'era la
Collegata a quella che era la
La situazione dell'epoca ma anche la situazione presente ne ha fatto uno uno molto interessante secondo me pone delle questioni andassero delle soluzioni ma fu una delle questioni so che sta lavorando su un percorso di questo tipo penso degli insegnanti che vogliono riflettere a partire da appunto da don Milani possono arrivare fino a Rodari che il prossimo lavoro ciascuna si concentrerà
Penso che sia molto interessante perché forse aprire un dibattito su che cosa significa utilizzare a scuola o secondo me la lingua e la fantasia che sono da sempre insegnanti che gli insegnanti secondo me devono ricomincia portare in classe
No consigliato implicitamente nell'introduzione anche Vanessa roghi lo consiglia quindi mi permetto di dirlo anche se Harold Bloom non sarebbe d'accordo Harry Potter la saga di Harry Potter è uno dei più bei libri sulla scuola anche di più a importanti che sono usciti negli ultimi anni
Ma consiglio anche un libro del settantotto che si intitola finire traduzione italiana potere personale
Di caldarroste Carlo Rogers Carlo Rogers fondatore della Psicologia relazionale americana che nel settantasette fa una riflessione politica cioè dice
Mi hanno sempre io ho sempre fatto lo psicologo ma l'ho sempre detto che facevo politica però io non ho mai pensato allora Sonata in pensione mi son preso che un tempo per riflettere e cercare di capire perché il mio approccio alla psicologia politica e qui inizia questo libro a partire dalla sua esperienza di ex studente di agricoltura che scopre un giorno è una piantina insieme è germogliato all'interno di un armadietto di metallo rimasto nel magazzino a cosa molto retorica ma molto efficace
E lui dice aprendo questo armadietto trova una creatura assolutamente mostruosa un filo bianco
Che va verso l'unico punto da cui esce c'è uno spiraglio di luce vicini cemento pensato fosse una creatura mostruosa poi ho pensato che fosse una creatura che stava usando tutte le sue risorse possibili
E immaginabili per raggiungere il suo unico obiettivo ragionevole e quindi era una creatura assolutamente
Perfetta che stava cercando di vivere al meglio la sua vita e a partire da questa considerazione costruisce la sua idea di potere personale io quando mi dimentico a volte di essere democratico ricomincio dagli
Grazie allora potentissimo Giusi marchetta Simone Giusti grazie Pericu lo consiglio veramente l'ho detto varie volte a ormai ci sono almeno una
Altro centinaia di cani che vengono che vengono vengono trattati in questo libro penso che appunto come abbiamo capito come occuparsi di scuola fa parte non soltanto dei dei nostri interessi come culturale ma fa parte credo anche dei nostri doveri in quanto cittadini che appunto aderiscono a una comunità come quella dalla dalla Costituzione quindi grazie ancora Buonanno scolastica