Verso la nuova legge radiotelevisiva: il dovere di essere europei

Cominciare
Abbiamo piccolo ritardo
La tabella di marcia che speriamo di recuperare nel corso della mattinata
Senza perdere un minuto di tempo io darei subito la parola all'amico Zaniboni per la presentazione del
Dell'iniziativa e del lavoro che dobbiamo compiere oggi
A me compete solo il compito di ringraziare tutti coloro che sono presenti e in particolare vorrei ringraziare il presidente
Chance per la sua presenza cui e per il contributo che gli darà nel corso dei nostri lavori il tema è particolarmente impegnativo e delicato
E ha formato oggetto di precisi accordi per la formazione del nella formazione del governo
Il Parlamento ha oggi ha di fronte a sé una proposta di legge
Del ministro e del Governo
Si apre il cammino
Parlamentare fondamentale diventa il confronto l'approfondimento le decisioni che dovranno essere assunte
La parola Zaniboni
A nome del gruppo parlamentare
Saluto
Illustri relatori gli ospiti voi tutti
Per questa vostra presenza del contributo
Al ai nostri lavori nostro seminario di studio
Le finalità dell'iniziativa se mi è consentito un accenno ha una tradizione di nuovo parlamentare
A inaugurato positivamente
Con iniziative che non vogliono ridursi a convegni di parole che poi si disperdono nel nulla
Ma piuttosto iniziative seminario riflessioni agganciata alla concretezza del processo legislativo
Già sulle riforme istituzionali sia stato gennaio un lavoro importante in un seminario analogo a Roma e così pure sul modifiche alla legge finanziaria all'innovazione
Sulle Gefina sia
Altre iniziative vi saranno a iniziare da ottobre su un'altra tematica che sta impegnando vivamente il Parlamento imporre alla Camera in questo momento la riforma delle Autonomie locale quindi l'iniziativa del convegno del seminario agganciato alla concretezza del lavoro
Legislativo
In modo speculare a quanto il programma
Di governo prove
Abbiamo fatto anche qualora interessante di raffronto tra il programma di governo e le iniziative già in corso promosse dai gruppi parlamentari del nostro gruppo per quanto riguarda la Camera dei deputati
E quindi in un lavoro positivo di raffronto e di efficace nella traduzione legislativo
E il compito di entrare nel merito
Di problemi così acuti avvertiti spesso aggrovigliati quali
Quelli che ci vengono posti oggi i problemi dell'assalto radiotelevisivo questo compito sarà
Primariamente dell'illustre qualificati relatori che ci onorano con la loro presenza voglio brevissimamente ritagliarmi un compito più modesto
Per fornì dalla parte
Di chi non è addetto ai lavori di chi guarda la televisione di chi ascolta alla radio
Bisogna rimuovere secondo me è l'impressione che il tutto si risolverà
In uno scontro titanico tra due grosse realtà
C'è molto di più il pro ma è molto più Complesso
Se anche la scena appare occupata da questi grossi contendenti
Il giorno del sapere
Che fuori dalla porta rimangono problemi più complesse che ci interpellano in modo assai vivo
Il dare e l'avere in questo settore
Sono molto particolare
Non è un mercato qualsiasi questo
L'incidenza umana
Morale dello strumento radiotelevisivo è vistosa
Spero che la parola morale non in genere equivoci
L'incidenza sul modo di intendere la vita sul divenire del nuovo intende la vita a un tempo
Si parlava dei costumi quindi c'è molto di più in gioco
Ma anche gli scontri titani sì del resto nella mitologia nono relativi a due colossi a tre colossi rappresentavano molto di più il mito rappresentava la complessità dell'avete
Mi chiedo allora
Se il rischio dell'adeguamento al basso dall'Offerta
Sì è un rischio reale
O meno a ben guardare è vero la scena ripeto è occupata dalla grossa contesa
Ma fuori rimangono i protagonisti veri problemi Ferri in un Paese che cresce che in una fase importante e delicata della sua crescita questo è un tema da tenere molto presente e non è una civetteria aristocratica
Porre la questione non dico di un ruolo pedagogico dello strumento radio televisivo pedagogico parola sospettato a volte anche a ragione
Ma di una funzione culturale certamente sì la prosa per esempio
Che fine ha fatto sui teleschermi
Che prospettive avrà questo fatto che un tempo era significativo ancor prima che vi fosse la televisione anche dimensione popolare forse più che adesso
La musica
Certo il silenzio lei giocava
Ma anche il sonno è un'esigenza e quindi ascoltare la musica programmi musicali a mezzanotte
è un problema
Sono così estranei o insignificanti questi problemi rispetto a una esigenza di regolamentazione
Io credo di no non sono tutti i problemi ma sono alcuni problemi che noi abbiamo di fronte anche come legislatore vi è la necessità
Di una sezione non dei costi smisurata
Di programmi di alto contenuto cultura non siamo al di fuori dell'orizzonte che ci siamo dati per questo nostro compito per questo nostro impegno
Un'attenzione ai programmi pomeridiani il tema dell'infanzia
E il tema dell'istruzione
Sappiamo che il ministro della Pubblica istruzione che qua presente gli siamo grati
Ha in animo di proporre un raccordo una convenzione con lo strumento radio televisivo per poter raccordare il modo più efficace i programmi scolastici con quello che appunto il teleschermo credo sia un'iniziativa importante c'erano da spiegare in modo più completo di quanto non abbia fatto io non compete a me
Il film sugli schermi abbondano anche quelli buoni
Ma fino a che punto mi chiedo è lecita
L'invadenza qualcuno dice la violenza della pubblicità
Che arriva interrompere e a spezzettare i programmi lui è a dispetto della qualità del programma
Via rispetto della persona stavo per dire del tele spettatore molto più modesto
L'occhio sta contemplando
Nel vecchio film L'arpa birmana un campo Candido
Improvvisamente esplode il tappo
Di una bottiglia di bevanda che tra l'altro ci viene assicurato essere la migliore del mondo
Ce n'è assicurato esser la migliore dalla didascalia potrebbe essere anche la peggiore questo è un problema importante quello della invadenza della intrusione della pubblicità
Nel negli spettacoli nei film
Sono considerazioni anche marginali ma l'avevo detto all'inizio ho scelto
Dimettermi un pochettino dalla parte della domanda certi problemi sono più pieni hanno anche altre sfaccettature certamente altre dimensioni ma il nostro lavoro anche di legislatori
Deve essere solo attento ai rapporti di forza nel settore a prescindere da una complessità più viva e vera la tutela della qualità ripeto la tutela del cittadino
Al nostro ospite Sciara
Vorrei porre una domanda nell'esperienze europee quando si rilascia la concessione
Si chiede anche una qualche forma di garanzia sulla qualità credo dissi risulta di sì nostro illustre ospite potrà darci una documentazione più vissuta più toccata con mano più sperimentato ora non vogliamo certamente imboccare la strada dell'Aci e lacciuoli anche in questo campo e qualcuno potrebbe sospettare qua vogliono ingabbiare tutto niente di tutto questo
Noi vogliamo soltanto parlare di una regola di una serie di regole visto che siamo chiamati a una regolamentazione che ora significherebbe se no questa parola se non avesse qualche contenuto importanti
Il valore
Ciò che qualifica la libertà
Non vi sarebbe una regola che precede veramente a un dato di libertà
Se la regola fondamentale non fosse il valore anche in questo campo
Chiudendo noi come gruppo parlamentare alla Camera abbiamo promosso questa iniziativa abbiamo voluto promuoverla e immaginarla insieme con i colleghi con gli amici senatore qua rappresentati e li ringraziamo vivamente da loro capogruppo Mancino e dal relatore al Senato Rino col fare e insieme con i il partito ora presentato dai vice segretari Scotti e Bodrato saremo puri onorati della presenza del segretario politico vuol fare voi dirà già fatto una relazione importante che inserita nella cartella
Ancorché non l'azione preliminare come lui la chiamata per i successivi sviluppi insieme possiamo eventualmente dopo questa giornata ma non sta a me qua c'è il presidente Martinazzoli
Che diverrà suo opinione
è una mia opinione queste tirar le somme a direttivi riuniti aperti a quanti fossero interessati o quanti da o a quanti non riteniamo interessate per definire più compiutamente
Una strategia anche perché cammin facendo le novità ci sono e ogni giorno ne salta fuori una anche su questa materia anche per bocca di esponenti politici e di governo molto qualifica io rinnovo il saluto a nome del gruppo parlamentare a tutti voi ai relatori in modo particolare e auguro a a tutti noi ci auguriamo buon lavoro
Grazie all'onorevole Zaniboni credo che possiamo entrare nel merito delle questioni con le due relazioni di reati e dico il fare io pregherei i reati di iniziare Luís Rai Adl responsabile di un ufficio comunicazioni di massa della Democrazia Cristiana e gol Faerie relatore al disegno di legge sul nuovo assetto radiotelevisivo in discussione già al Senato
Il problema delle comunicazioni di massa
Condizionerà sempre più e sempre più velocemente il futuro della democrazia
Se questo è vero come è vero
Allora è facile valutare le conseguenze negative
Di un ritardo del nostro intervento
Come forze politiche come gruppi parlamentari
Su una materia tanto fondamentale e decisiva
Una riflessione dunque su questi temi che vanno ben oltre
Il contenuto del disegno di legge presentato dal governo in base all'accordo politico che ne determinò la nascita e quanto mai due rossa ed urgente
E questo il fine del nostro incontro
Che non è chiamato a prendere decisioni ma favorire un sereno e serio approfondimento della materia
In vista degli immediati impegni parlamentari
Il sistema radiotelevisivo ormai e diventato transnazionale
E senza frontiere
Al cambiamento da mere coperture nazionali alla transnazionalità
Hanno contribuito grado di fusioni da satellite i pronunciamenti di libertà e di pluralismo di organismi internazionali in particolare del Consiglio d'Europa
Del parlamento europeo e della Comunità economica europea
Il ventiquattro aprile mille novecentottantadue il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa
Ha riaffermato il fermo attaccamento ai principi di libertà di espressione e di informazione
Quali elementi fondamentali di una società pluralistica e democratica
La Commissione delle Comunità europee ha sostenuto e sostiene
Che le trasmissioni televisive costituiscono prestazione di servizi
Sicché in virtù degli articoli cinquantanove e seguenti del Trattato di Roma
Ad esse va applicato il principio della libera circolazione all'interno della comunità
Senza discriminazione nei confronti di trasmissioni
Provenienti da altri Stati membri senza considerazione di frontiera
Di fronte ai rapidi sviluppi del settore
Dall'introduzione di mezzi
Di sempre nuove vie di comunicazione i singoli Paesi europei
E le stesse comunità
Non possono non avvertire la necessità di esaminare le maggiori positive opportunità
E i pericoli che si profilano
è una delle ragioni che ha spinto il gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana della Camera ad organizzare questa giornata di studio e di riflessione
Desideriamo affermare subito
Che siamo impegnati ad evitare che l'identità culturali dei paesi più piccoli o economicamente più deboli
Possa essere offuscata dai programmi provenienti dall'esterno
E che la stessa tradizione culturale europea possa essere compromessa dall'invasione della produzione statunitense efficientissima ed altamente competitiva
La nostra preoccupazione scaturisce anche dal fatto che la Paz nazionalità
E legata alla spinta formidabile del mercato che domanda la diffusione di programmi finanziati esclusivamente dalla pubblicità
Ciò potrebbe portare ad una degradazione del gusto e al generale scadimento culturale della produzione
La pubblicità
Mirando al profitto e quindi al maggior numero di telespettatori potrebbe sempre più sollecitare messaggi di eversione di divertimento a spese della completezza e qualità dell'informazione
Aggiungiamo che la Televisione senza frontiere pone problemi completamente nuovi
A tutela dei diritti d'autore e pone il problema di una disciplina sovranazionale per le forme e i limiti della pubblicità la protezione della salute fisica mentale e morale della gioventù
La tutela dei diritti della persona tutte questioni che richiedono una dedicata e complessa comune normativa
Il primo organismo a muoversi in ordine a questa problematica è stato il Consiglio d'Europa
Che ha affidato nel mille novecentosettantasei a un comitato di esperti e poi nel mille novecentottantuno al comitato direttivo dei mass media
Il compito di ricercare principi comuni europei principi comuni idonea a superare le difficoltà e atti a promuovere le condizioni favorevoli per lo sviluppo di media in una società libera e democratica
Il comitato direttivo dei mass media
Ha redatto alcune raccomandazioni approvate e successivamente dal comitato dei ministri del Consiglio d'Europa che saranno certamente punti di riferimento importanti per la nostra riflessione odierna
Poi che per ottenere risultati concreti era inevitabile coinvolgere direttamente i governi per iniziativa del Consiglio d'Europa che anche in questa materia acquisito indiscussi meriti
è stata indetta nei giorni nove e dieci dicembre mille novecentottantasei a Vienna la prima conferenza europea dei ministri responsabili della politica dei mass media sul tema L'Avvenire della televisione in Europa
La Conferenza era in grado di tenere presente per le sue conclusioni il libro bianco sull'istituzione del mercato comune delle trasmissioni radiotelevisive
Adottato dalla Commissione del comunità il venticinque maggio mille novecentottantaquattro
La risoluzione del parlamento europeo sugli aspetti economici del mercato comune delle trasmissioni radiotelevisive le Comunità europea adottata ad ampia maggioranza il dieci ottobre mille novecentottantacinque
La proposta di direttiva presentata dalla Commissione delle Comunità europee al Consiglio il sei maggio mille e novecento ottantasei
I governi si propone di sostenere la televisione transnazionale
Anche se la giudicano la più dirompente perché incide sulle strutture nazionale dei media
Sul contenuto dei programmi e sul patrimonio culturale europeo e di facilitare la diffusione transnazionale dei programmi per promuovere una coscienza comune delle culture nazionali
I ministri riconoscono il valore di strumenti politici fondamentali alle raccomandazioni del Consiglio d'Europa
E decidono di dare di fare il possibile per assicurarne l'applicazione effettiva nei propri ordini giuridici interni
Constatando che i principi enunciati si applicano anche la distribuzione all'interno degli Stati partecipanti dei programmi emanati da altri Stati
A questo punto mi sembra importante sottolineare che la transnazionalità è accompagnata da un ulteriore forte spinta alla concentrazione
E non c'è bisogno di spendere parole per ricordare che l'eccessiva concentrazione del controllo della stampa e della radiotelevisione e motivo di preoccupazione di molti Paesi compreso il nostro
La concentrazione può essere legata a ragioni o pressioni politiche
Ma è dovuta soprattutto alle condizioni che regolano il tasso di profitto sui mercati nazionali e dal flusso di capitali
La concentrazione è un fenomeno mondiale favorito dalla tendenza per ragioni tecniche di mercato all'integrazione tra i vari settori dell'industria delle comunicazioni
In un tale processo l'informatica la stampa la radio la televisione il cinema e lo spettacolo popolare
Utilizzando tutti le stesse tecniche e necessitando di ingenti capitali possono diventare elementi componenti di una stessa gigantesca macchina
Il fenomeno non va affrontato dunque in maniera semplicistica né presentato esclusivamente carico di potenzialità negative
Bisogna infatti obiettivamente riconoscere che in alcuni casi le fusioni di giornali una creazione di grandi network televisivi hanno portato la diffusione di informazioni più varie e più ricche
Si deve anche riconoscere che la diversità delle opinioni non è oggi necessariamente proporzionale al numero dei giornali o delle emittenti
C'è da aggiungere
Che a livello internazionale i modelli della comunicazione sono molto vicini a quelli applicati negli altri settori della vita economica l'espansione delle società transnazionali nei settori vitali dell'economia è una tendenza generale
E quindi non c'è da meravigliarsi se tocca anche tutto il campo della comunicazione
Di fatto poche centrali transnazionali forniscono notizie e programmi ricreativi per la maggior parte dei Paesi sono quindi le società transnazionali televisive che assumono il ruolo di sistemi di produzione delle industrie nazionali dell'informazione e rendono spesso i mass media nazionali dipendenti dalle industrie straniere di produzione
In Europa quindici in prese transnazionale ubicati in cinque Paesi controllano in un modo o nell'altro la maggior parte delle operazioni
Tutto il mondo delle comunicazioni ha lanciato dunque per ragioni tecniche per i costi sempre più alti delle produzioni
Verso la conquista del mercato internazionale
Anche in questi ultimi giorni che si è molto parlato delle nuove iniziative internazionali dei giganti dell'editoria europea inglesi francesi e tedeschi
L'espansione all'estero è una strada obbligata
I mercati nazionali molti Paesi non aprono più spazi sufficienti per la crescita
Le severe disposizioni a tutela del pluralismo e della concorrenza rendono difficili in alcuni Paesi se non impediscono nuove acquisizioni
Gli operatori guardano con particolare attesa al mille novecentonovantadue ma l'esperienza dimostra che l'espansione in Europa è già ora possibile quando si abbinano prodotti adeguati ai singoli mercati sì sappiamo stringere appropriate alleanze
Gli industriali europei delle comunicazioni se vorranno partecipare alla grande Gradara mondiale
Dovranno guardare con interesse anche fuori delle Comunità economica europea
Dovranno cioè porsi il problema di una presenza sul mercato americano
E non potranno non prendere in considerazione i mercati di maggiore crescita e qui il tema ci tocca direttamente come quelle dell'Europa mediterranea Italia e Spagna e mercati nuovi come la Cina e il Sud-Est asiatico
La partita ormai si gioca senza confini e si giocherà su tutti i mezzi di comunicazione in primo luogo quelli televisivi e il modello non potrà non essere multimediale il mercato della televisione dunque è ormai rappresentato dal mercato internazionale e non soltanto europeo
Per quanto riguarda la produzione occorre condividere le affermazioni degli operatori più informati ed avveduti un prodotto può essere di alto livello e competitivo soltanto se si rivolge al mercato internazionale
La presenza nei vari Stati è molto importante non solo per esportare immagini e merci del proprio Paese ma anche per scambiare produzioni televisive vere e proprie programmi di Nusco e soprattutto di fiction
Tutto questo discorso non cancella lo spazio della emittenza locale che conserva una sua precisa validità ed importanza
Per assolvere ad un servizio che i network non possono assolvere per l'impossibilità di adeguarsi alla ricca articolazione di esigenze di mercati regionali e subregionali di specifiche identità culturali
Anche nelle comunicazioni
Come negli altri campi di a produrre del distribuire
Il futuro ci riserva una struttura fondata sul ruolo portante e creativo della grandissima impresa ma anche sul ruolo dinamico flessibile e creativo della piccola e della media impresa
Questi discorsi chiamano direttamente ed indirettamente in causa i grandi temi della pubblicità
Il riferimento alla pubblicità la soluzione va ugualmente impostata tenendo presente la dimensione europea di internazionale anche in questo settore
Si è andato sviluppando un processo di contestazione
Si ritiene che almeno il settanta per cento delle scelte pubblicitarie istituzionali in Europa provengono dalle sedi centrali delle prime dieci compagnie europee
I problemi connessi alla struttura del mercato pubblicitario
Vanno affrontati tenendo presente che la pubblicità è un fattore fondamentale
Per assicurare la libertà di informazione e la vita dell'emittente private ed almeno in parte di quelle pubbliche
Ma anche ricordando che l'autentica cultura industriale e cosa ben diversa e distante dalla generale omologazione tentata su alcuni piani dalla televisione commerciale e no
Non si deve infatti mai dimenticare che il destinatario del messaggio televisivo non è soltanto un consumatore
Ma un uomo con le sue esigenze culturali e con il suo diritto di informazione e formazione non col contabile per mezzo di messaggi subliminali
Il telespettatore è una persona non contenga da riempire di beni materiali
Fare informazione per fare cultura e diffondere le condizioni e il senso della creazione collettiva e quindi esattamente il contrario di una generalizzata massificazione
L'autentica cultura dell'era informatica e post industriale dunque
è chiamata a conquistarsi a vedersi garantito uno spazio adeguato tra il potere burocratico da una parte e quello economico dall'altra
Che se utilizzato quest'ultimo per perseguire soltanto il massimo profitto il massimo potere assoldando anche pesantemente le comunicazioni di massa
Diventa pericoloso strumento di compressione e di alienazione
è compito della politica tenere aperti
E rendere più ampie le strade della libertà e del pluralismo
La nostra società che gronda di immagini
Di idee spesso poco chiare di indicazioni grezze e su avvenimenti non coordinati sempre più il bisogno di impegnarsi per costruire l'uomo dei tempi nuovi
Non si può accogliere l'indicazione di chi afferma che il dominio delle nuove tecniche dell'informazione esige un dispotismo illuminato
Nessun dispotismo illuminato né politico né economico né finanziario può regalarci l'uomo dell'era informatica per poi farlo passare nella realtà
Il progetto un uomo può soltanto nascere da un'esperienza storica e trovando fondamento nella libertà attraverso la scuola il dialogo garantito da un autentico pluralismo
RAI elementi per fare emergere dal ceppo dei valori antichi da conservare i nuovi valori ai quali ancorare la sempre di novantesimo coscienza dei diritti editori civiche cittadino
La legge che il Parlamento italiano è chiamato in questi mesi ad approvare trova in queste restrizioni la sua premessa e il suo più generale contesto il sistema radiotelevisivo italiano è caratterizzato da una singolare anomalia
Esige una legge esiste una legge di regolamentazione del settore pubblico che data dal mille novecentosettantacinque
Una legge successivamente modificata in numerosi articoli
E una totale assenza di regolamentazione del settore privato sesti esclude la legge numero dieci del mille novecento ottantacinque che è stata considerata e giustamente sin dal suo apparire come legge transitorio
La stessa Corte costituzionale nella sua recente esperienza ha valutato tale legge come accettabile per un tempo ancora limitato invitando il legislatore a provvedere con urgenza
E poiché nel mille novecentosettantasei la stessa Corte ha liberalizzato l'emittenza privata in ambito locale e la situazione di fatto ci fa registrare radio televisioni private che trasmettono in ambito nazionale in un contesto giuridico
Tecnico economico ancora incerto la legge che si intende approvare non potrà non partire
Dalla valutazione dell'esistente per lavorare a una normativa i diritti e di obblighi
Che disciplini organicamente il sistema misto una normativa che consideri servizio pubblico sotto certi aspetti non solo quello dell'ente pubblico ma anche quello dell'emittenza privata
E costruisca un sistema radiotelevisivo idoneo ad offrire all'utente garantendo un autentico pluralismo di voci una qualità migliore dell'informazione
Il sistema visto che non ci troviamo oggi di fronte è il frutto dei ritardi e voluti e non voluti dai governanti
Detto traditori disegni dei partiti
Della intraprendenza dei privati
Della mancanza di una idonea legislazione dell'interpretazione evolutiva delle stesse alte magistrature del Paese ma occorre rilevare che è cresciuto anche per il largo consenso della pubblica opinione ormai orientata conto però ad un'esasperata forma di monopolio televisivo
Questa situazione deve ormai finire non solo perché lo spontaneismo premia i più forti e i più grossi ai danni dei più deboli e dei più piccoli
Ma anche per dare certezze a quei privati che nel settore intendono investire
Il nostro sistema misto nel suo definitivo assetto non potrà assegnare un arretramento della qualità dell'informazione
Ma costruirà l'interpretazione e l'applicazione più coerente degli articoli ventuno quarantuno e quarantatré della nostra Costituzione e delle raccomandazioni che attendono di essere tradotti in direttiva della comunità europea
L'emittenza privata e l'emittenza pubblica
Non possono rappresentare due sistemi giustapposti
In una selvaggia con Kobe in selvaggia concorrenza tra loro ma due facce di uno stesso sistema chiamate a rispettare regole comuni affidata ad un'alta autorità di garanzia sulla base di quanto già sperimentato nel settore dell'editoria la legge per migliorare la complessiva qualità dei programmi televisivi dovrà corrispondere all'esigenza di pluralismo che caratterizza il nostro più generale ordinamento
Nel cercare le soluzioni migliori
Dovremo con realismo e chiarezza rispettare le condizioni di competitività e di successo anche sul piano internazionale delle imprese private del settore
E rispettare le esigenze della RAI perché possa con la nuova normativa continuare ad essere il perno centrale del sistema
Espressione prima del pluralismo culturale politico
E ad essere mandataria di precisi compiti di interesse pubblico senza essa la posta in condizioni di inferiorità rispetto agli altri grandi attori del campo radiotelevisivo
L'attenzione inoltre andati volta non solo verso la RAI dei grandi network ma anche verso il ruolo non certo secondario delle emittenti locali che non possono rimanere soffocate tra i giganti del pubblico e privato
Le emittenti locali debbono essere tutelate e difese non la loro autonomia anche attraverso un'adeguata disciplina della pubblicità
Sempre con riferimento al ruolo delle dimensione minore per essere in linea con gli orientamenti comunitari dovremmo decisamente favorire e promuovere
Nuove fonti di produzione di programmi televisivi in particolare la creazione di piccole e medie imprese per offrire nuove possibilità e sbocchi alla creatività delle professioni e dei lavoratori della
Sarà il senatore gol fari ad entrare nel merito di alcune importanti questioni che sono ancora oggetto di confronto e di discussione
Ma mi sia consentito e sto lineare l'importanza di due temi
Il primo è il tema della posizione dominante
Che per noi rappresenta forse la maggiore difficoltà
Le frequenze sono un bene limitato su questo credo che non ci possa essere dissenso
Il dissenso nasce su come tale bene è limitato possa essere gestito
Se dei vari servizi della comunicazione
Se ha pensato di risolvere il problema tribù vendo al servizio pubblico al servizio privato ai piccoli imprenditori una percentuale prestabilita dei canali disponibili
Se si agisce secondo questa ipotesi l'ottimizzazione della gestione dello spettro radio elettrico verrebbe meno perché tecnicamente
Un medesimo canale può essere riciclato nel senso di un certo canale utilizzando al servizio pubblico o dalla grande emittenza privata in una data regione potrebbe essere utilizzato da altri in altre regione in una zona in cui non vi è interferenza
La normativa antitrust
Non può dunque essere approntata semplicisticamente attraverso la ripartizione delle frequenze tuttavia la concentrazione delle frequenze in poche mani è una realtà e va affrontata per salvare il pluralismo e la libertà di informazione e si debba limitare la presenza di concentrazioni è fuori discussione
Che la soluzione del problema debba essere trovata guardando agli equilibri più generali del sistema economico sociale del Paese perché da questi in realtà dipendono gli spazi effettivi di libertà per i cittadini mi sembra scontato
Che debba essere attentamente e valutata anche con riferimento all'esperienza internazionale la regola dell'integrazione multimediale e almeno sul piano tecnico ineccepibile e allora anche alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale
Il testo del governo andrà riletto ed emendato per modulare diversamente
Nello spirito degli accordi siglati la soluzione del problema posto dalla opzione zero
Il secondo tema e quello della gestione del mercato della pubblicità
La pubblicità non va demonizzata è importante per la sopravvivenza dell'emittenza privata ma è come si è già detto anche di rilievo per la vita dell'emittenza pubblica
Certo non va dimenticata
Che è proprio la pubblicità che può stravolgere il senso della comunicazione e trasformare la funzione della televisione in quella di strumento per generare una pesante omologazione
E ci siamo quindi sulla necessità di una buona ed efficace disciplina del mercato pubblicitario
Innanzitutto bisogna salvaguardare la presenza delle concessionarie
Che rappresentano un filtro e di un elemento di raccordo tra mezzi e il mercato e che hanno posto l'Italia all'avanguardia del settore pubblicitario per quando riguarda la tutela della nostra autonomia
Altrove anche in Europa le compagnie multinazionali americane hanno conquistato l'egemonia nella gestione della pubblicità
In secondo luogo non bisognerà guardare solo la concentrazione dell'editoria e delle reti ma con particolare attenzione alla concentrazione della raccolta e vendita della pubblicità
Infatti ad esempio un grande gruppo industriale o finanziario a cui ha impedito di investire nell'editoria nella comunicazione
Potrebbe investire nel comparto pubblicitario in quanto in esso non esistono né regole né limiti organizzare un centro acquisti
Con capacità finanziaria di molte centinaia di miliardi è sufficiente che alcune grandi aziende stringa un accordo per acquistare in Comune spazi pubblicitari avrebbe un aspetto quello di terminare un condizionamento rilevante non soltanto del mercato della pubblicità ma dello stesso contenuto dei messaggi culturali dei creativi e politici
I processi di concentrazione dunque che si possono determinare nel settore della pubblicità rischiamo di essere più pericolosi per un libero mercato delle comunicazioni di massa di quanto non avvenga per la mera proprietà delle testate delle reti
C'è anche da tenere presente
Che le norme relative la vendita della pubblicità sono fondamentali per garantire spazi per l'accesso di nuovi emittenti e per tutelare l'autonomia delle emittenti locali
Il sistema perciò non può limitarsi a legittimare la situazione di fatto esiste
Il sistema sotto ogni aspetto
Deve rimanere aperto per essere in grado di acquisire non solo libere voci ma anche con la tempestività richiesta dall'alta velocità dell'innovazione tecnologica i contributi di sempre nuove e più ricche tecniche di comunicazione
Il controllo o auto controllo preventivo della pubblicità
La struttura del mercato pubblicitario la sua gestione
Gli spazzini da garantire all'emittenza locale
La durata temporale della pubblicità
Il suo affollamento nell'ambito dei programmi
Sono elementi fondamentali per tutelare gli utenti e per non ridurre la più grande rivoluzione culturale del secolo ad un mero fenomeno consumistico di materialistica omologazione
Se le forze politiche
Non vogliono che il sistema radiotelevisivo del Paese
Venga esclusivamente e definitivamente affidato alle dure leggi del mercato e all'intervento della magistratura
Allora non possono ulteriormente tardare l'approvazione della legge
Applicare ai propri doveri di intervento legislativo in una materia così importante e delicata
Significherebbe confessare la propria impotenza ad orientare il nuovo e determinante per il futuro della vita libera e democratica del Paese
Non intervenire
Ma anche intervenire un eccessivo ritardo con lentezza con norme rigide e non tengono conto della rapidissima innovazione tecnologica significa accettare di essere travolti dalle più selvaggi leggi di mercato e rinunciare al primato della politica dunque
Quello della disciplina delle comunicazioni di massa e un banco di prova fondamentale per la politica e la democrazia dei tempi nuovi
Grazie all'onorevole reati credo che il
Lei l'introduzione può essere completata adesso da gol fari
Che può più specificamente entrare
Nel merito della legge presentata dal governo e delle valutazioni
Possibili
Sì in effetti
Credo che io debba soffermarmi più su alcuni spunti semplice non più discutere che riguardano in modo inedito
Della legge che noi stiamo per esaminare al Senato e che poi passerà alla Camera
L'amico radio ha fatto un illustrazione generale alla quale io
Mi richiamo nella quale mi riconosco
Biondo la a sollevare alcuni problemi principali
Della Dc prima che dovremmo parlare
E mi soffermerò principalmente su questi punti
Il tipo di disciplina
Che dovremmo
In parlamento
Cercare di elaborare
In secondo luogo
Mi soffermerò sull'istituto la concessione
Poi ci quello dalla pubblicità
Sulle misure
Antitrust sul finanziamento del sistema
Sull'emittenza locale
Sulla pianificazione delle lettere
E infine sul governo del sistema
Questi
Otto punti mi sembrano quelli principali
Essenziali per il nostro esame e per la individuazione di quella strada
Di soluzione del problema che già nell'accordo di governo esiste e che va tradotta in realtà
Ma innanzitutto bisogna capire se
Come raggi diceva
La Democrazia Cristiana innanzitutto
è d'accordo
Ed è questo il primo punto
è d'accordo
Sul problema della disciplina relativa al sistema misto
Cioè se il sistema misto pubblico e privato
è in definitiva l'argomento principale di questa legge Lecce
Non è una osservazione come dire secondaria quella che mi sento di proporre di fare
Si potrebbe disciplinare anche soltanto il sistema privato
Immaginando che il sistema pubblico
Sia già disciplinato dalle leggi precedenti particolari
Dalla legge del mille novecentosettantacinque
Dalla legge centotré
Si può invece immaginare una disciplina per entrambi i sistemi
Ma allora bisogna anche capire
Che cosa della vecchia disciplina può rimanere in piedi e sono norme non secondarie quelle che dovrebbero essere rielaborare
Ma al di là del problema di impianto
Al di là del problema di impianto legislativo c'è un problema concettuale di grande importanza
Noi ci troviamo di fronte a un sistema che definiamo misto pubblico e privato
Che è stato determinato come diceva radio
Da volontà diverse da assenze da un missioni importanti anche della legislazione e dell'intervento dello Stato in materia
Un sistema che ha avuto anche molta opinione favorevole
E che ha visto schierati
Per questo risultato che poi si è trasformato in un risultato non sempre condiviso da tutti
Ha trovato all'inizio nella libertà di antenna
Presente in do certo l'evoluzione sociale culturale europea in questo campo che è peraltro avvenuta ha trovato
Soltanto all'inizio degli anni settanta quando sulla libertà di antenna intellettuali scrittori anche dei nostri ambienti versavano fiumi di incontri d'inchiostro e tanto per stare in casa nostra e a un seminario del gruppo parlamentare della Camera
Al gruppo dei deputati democristiani che il diciannove
Ottobre del settantanove presentava appunto un progetto per la tutela della libertà di Dante
C'è tutto un procedimento un processo uno sforzo di elaborazione che andava in una direzione
Quella della rottura del monopolio statale
E l'attacco al servizio pubblico in principale uno
Per è servito in definitiva a creare il sistema quale quello noi ci troviamo di fronte a dovere normalizzare
Un servizio pubblico il nostro non dimentichiamo che seppure oggetto di numerose e feroci critiche è valutato oggi tra i migliori del mondo per capacità professionale per preparazione tecnica
Le vicende trascorse e le polemiche in atto non ci debbono mai far dimenticare il grande sforzo la grande preparazione che
I dirigenti gli operatori tecnici
Del servizio pubblico hanno saputo liberare elaborare in questi ultimi
Decenni
Certamente le tendenze europee sono andate in un altro modo in un'altra direzione
Tutte sono state generalmente orientate a rompere la rigidità dell'unico ente radiotelevisivo pubblico
In Italia in Francia in Inghilterra generalmente in Europa
E a noi resta di constatare con amarezza
Che la riforma
Dal Parlamento interviene
A fatti compiuti
Mentre in altri Paesi il processo è stato orientato da
Una direzione
Di tipo diverso
Una dominanza del fenomeno che da noi non si è verificato
Fatti che fatti compiuti che non sono secondari che val la pena di citare di richiamarli alla nostra attenzione
E chiede stono forti preoccupazioni nella concreta possibilità di disciplinare
L'attività radiotelevisivo nel nostro Paese
Anche solo dal lato dalla pura presenza fisica
L'Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni si trova
Di fronte
A un fenomeno che misurato in percentuali e numeri
è il seguente
Nel campo della radiofonia
C'è la presenza di quattro mila duecentoquattro emittenti
E soltanto il quattro e il venti per cento opera in bande di frequenza utilizzabili a tale scopo
Mentre il rimanente novantacinque ottanta per cento ricade in bande attribuiti ad altri servizi difesa reo nautica
Eccetera
Per quanto riguarda le emittenti televisive
Esse risultano mille trecentonovantasette
E cinico l'utilizzazione delle frequenze solo il ventisei e cinquantadue per cento operai in bande di frequenze utilizzabili a tale scopo cioè il rimanente settantatré quarantotto ricade in bande
Attribuite ha difeso l'esercito regolare allora avevo nautica poste e telecomunicazioni e altri servizi
Non ho non ho capito
Quale
è chiaro allora che il sistema misto è chiaro allora che il sistema misto che noi vogliamo regolamentare
E al quale mi pare che possiamo dare il benvenuto
Perché non no
Notato anche nell'elaborazione
Nello studio di questo disegno di legge nelle conversazioni fatte negli incontri avuti
Una perplessità ormai tedeschi nei confronti di questo obiettivo se non nel metodo nella misura in cui ebbe completi
Lo potremo disciplinare
E chiaro dicevo che il sistema misto
Allora
Dovrà essere
Un sistema che
Non separa tra il pubblico e il privato anche i diritti e i doveri come diceva giustamente ora di prima
Ma che la sinergia lo snodo lo sforzo l'armonizzazione insieme dei due sistemi disciplinata finalmente organicamente da una legge
Deve esprimerei significare il meglio che nel campo della comunicazione radiotelevisiva dell'informazione si può oggi attuare in un Paese civile
Ad alto avanzamento industriale democratico come il nostro Paese
Questa disciplina e vengo al secondo punto trovano alla concessione
Tra lo stato e il soggetto privato pubblico il primo fondamentale
Punto di elaborazione
Ed è la concessione all'Istituto verso cui tutte le proposte anche quelle non governative che sono presenti all'attenzione del Parlamento sembrano convergere per disciplinare l'esercizio
Della Radiotre comunicazione
Anche se la corte per la verità almeno per l'ambito locale ha sempre parlato di autorizzazione la cosa è molto diverso
Allora la concessione
Non può che essere fonte di doveri e di diritti per tutti per la parte pubblica così come per la parte privata
La RAI del resto
Che è l'unica società ad esercitare la concessione fin dal mille novecentocinquantadue nessun'altra
Società ente gruppo in Italia
Gode oggi di concessione
La RAI non si è mai sottratto agli obblighi
Del servizio pubblico
E giustamente ha rivendicato a più riprese rivendica vedi la discussione
Sulla distribuzione dalla pubblicità rivendica
I suoi diritti di azienda responsabile verso i cittadini
Allora i privati concessionari
Questo credo sia il punto più delicato dell'intera questione
Che richiedono la concessione
Che desiderano essere autorizzati
Possono volere potranno godere di una sorta di autore di concessione in bianco
O invece come sembra giusto e più corretto dalla disciplina del sistema misto
Dovranno sottoporsi ad obbligazioni e doveri
Sia sotto il profilo della trasparenza
Del peso
Dell'identità societaria
Sia sotto il profilo dei contenuti diffusi
Sia sotto il profilo del problema più delicato citato anche prima tarati che è quello della distribuzione della pubblicità
Allora sì se ci fosse
Una concessione che disciplinasse per pubblico e privato
Ovviamente tenendo conto della peculiarità di chi è mandatario di un servizio pubblico
Allora sì che si potrebbe immaginare un sistema integrato e organico
Con regole e diciamo pure anche con valori siano pure quelli della comunicazione e della salvaguardia del cittadino utente
Comuni
Valevoli per tutti
Vorrei aggiungere che in definitiva nell'unica concessione in essere che è quella dello Stato verso la RAI
La stessa RAI
Considera
Una serie di questioni importanti relativi al cittadino utente
è su questa strada probabilmente si può andare anche per la disciplina del privato
E voglio aggiungere soltanto per inciso
Che proprio la RAI è stata talmente preoccupata negli ultimi tempi della presenza dell'emittenza privata nel nostro Paese che nell'ultima convenzione concessi con cessione quella del ventinove luglio ottantotto
Cioè l'altro ieri
Il relativo decreto non è ancora noto ma il testo si conosce
Riconosce
La funzione dell'emittenza privata
Per consentirne la prosecuzione dell'attività con gli impianti già in funzione
Insomma il sistema misto che non esiste ancora per legge è già nato prima che la legge La Repubblica dall'atto di concessione Stato rari per cui mi chiedo come si possa tornare indietro su questa strada
Il sistema misto e
In definitiva una realtà questo è il discorso che dobbiamo farci tra noi che dobbiamo approfondire dobbiamo elaborare dobbiamo definire
Questo è il punto in definitiva più delicato
Dell'intera disciplina Cremona andremo
A porre a porre in essere
Sul problema dalla pubblicità
Che è un altro punto che vorrei
Soltanto sorvolare visto che non c'è tempo molto per
Fare
Una lavorazione molto completa
Sopra la pubblicità toccato già da rati basterebbe che noi riuscissimo a trasferire in Italia
La proposta di direttiva pendente
Presso il consiglio che la Commissione delle Comunità Europee
Questa
Proposta mo'già modificata dal Parlamento peraltro dall'attore è stato il nostro amico onorevole Barzanti
Questa proposta dà delle indicazioni molto precise
E generalmente
Accettate apprezzate dagli altri Paesi della Comunità
Non c'è su questo problema
Un dibattito in Europa lacerante come cedano voi
Sulla pubblicità radio televisive le sponsorizzazioni
Sul problema
Della interruzione che vedo citata da un documento degli amici della Camera dei deputati
Non c'è pratica differenza nel dibattito europeo tra i vari paesi e accettato il fatto che la pubblicità debba intervenire all'interno della comunicazione a blocchi e non a interruzione
Così come c'è abbastanza pacifica intesa
In tutto il quadrante europeo sulla tutela dell'infanzia e della gioventù parlava all'inizio Zaniboni
Ora
Se noi facessimo uno sforzo di comprensione maggiore intorno a questi fenomeni
E se il problema che pure esiste davvero il problema economico dico quadratura dei bilanci delle società non fosse sempre e soltanto messo al primo posto
Anche se è determinante per la sopravvivenza ma verrò dopo questo problema delle emittenti
Radiotelevisiva probabilmente noi potremmo fare dei passi avanti senza quella lacerazione di cui parlavo un momento fa
Ora la pubblicità
Diceva Radic condivido
Non va poi
Una volta che fosse
Orientata su binari di tutela
Del consumatore non andrebbe demonizzata
Senza pubblicità il sistema non sopravvive
Anche per quanto riguarda la
Parte pubblica
Non dimentichiamo che se c'è un dibattito in corso non risolto
All'attenzione del Parlamento qui c'è l'amico Borri che potrebbe dirne molto di più di me è proprio quello della
Limitazione della pubblicità per quanto riguarda la concessionaria pubblica
L'attuale per sopravvivere a essa stessa bisogno dalla pubblicità
Quindi il problema non riguarda tanto se farlo o non farlo la pubblicità ma riguarda il come il modo il tipo di affollamento la pesantezza della comunicazione
L'impressione che si dà al cittadino utente di tentar né una schiavizzazione attraverso
La comunicazione del messaggio pubblicitario non regolato non concepito sulla base di regole di valori più rispettosi della identità personale
La stessa Corte costituzionale peraltro
Non ha mai fatto un problema pregiudiziale della pubblicità
Ha sempre detto che
La pubblicità va regolamentata
Ma non va eliminata nel senso radicale drastico del termine come qualche ambiente peraltro richiede
Il problema è l'altro il vero problema
è che la pubblicità
Può stravolgere il senso della comunicazione e trasformare alla funzione della televisione da mezzo che informa e dica intrattiene
O addirittura che trasmette delle ideologie se fossimo in uno stato confessionale
A mezzo come bene scrive Dirce Bezzi nei Quaderni costituzionali
Che attraverso programmi sempre più spettacolare indirizza un solo messaggio quello dalla merce
E il legame merce pubblicità
Allora
Diviene il nesso logico di tipo economico
Che
Congiungendo produttore e consumatore però esclude nel metal messaggio pubblicitario altre preoccupazione se non vogliamo parlare di altri valori
Da questo al problema dalla posizione dominante il passo è breve
Perché è evidente che
Se
C'è un rischio
Nel messaggio pubblicitario questo rischio viene moltiplicato nel momento in cui
Il messaggio pubblicitario viene diffuso da uno o da pochi soggetti
Il problema dalla posizione dominante
Nasce dunque dalla tutela dell'utente del consumatore diciamo pure del cittadino se non vogliamo usare questi termini più mercantili
Come peraltro le regole europee stanno a indicare perché anche qui la direttiva che emanazione presso la Commissione delle Comunità
Dice delle cose molto chiare a questo riguardo
è un problema certamente difficile
Rati
Che con una buona dose di impegno noi forse possiamo
Risolvere
Ma sul quale
Dobbiamo
Dobbiamo
Capire che
Delle limitazioni
Dobbiamo porre
Che non possiamo immaginare che
La situazione resti quella che
Anche se la situazione attuale
Si può modificare tagliando ma si può modificare anche allargando il campo ammesso che sia possibile
Dirò dopo qualche cosa su tutto il problema dell'emittenza locale e regionale che non esiste nel nostro Paese
Praticamente non esiste perché è stata sacrificata distrutta costretta
A scomparire
Dirò qualche cosa dopo sulla possibilità che si aprono attraverso i satelliti attraverso il cavo
Ci sono varie diverse possibilità per aumentare lo spazio per aumentare lo spettro
Della comunicazione radio televisivi in Italia
Certamente quello che non pare possibile accettare d'altra parte la Corte costituzionale nell'ultima sentenza del total preciso su questo argomento è che la legge ratifichi
La pura automatica meccanica situazione esistente oggi del nostro Paese
Qualche spazio in più va trovato una rielaborazione quindi di questo concetto di questo punto preciso è necessario che noi pure ci sforziamo di raggiungere
Come limitare dove limitare qui ci sono molte idee
Il Governo aveva proposto questa opzione zero che ormai non è
Più sostenuto da alcuno non va quindi più la pena di soffermare decisi però anche se noi dobbiamo dire che non era la cosa più squallido di tutte
Quando ci mettiamo nel campo delle limitazioni e andiamo a cercare come tagliare dove tagliare
è diventa difficile stabilire delle quote
Era la posizione forse più semplicistica che non teneva conto come ha detto giustamente radi prima del problema della multimedialità
E della trasferibilità tra i vari mezzi
Dello stesso know how professionale
Ma non era infine che è una maniera forse semplicistica ma precisa e chiara di porre delle limitazioni
Fuori da questo
Come dire binario
La questione può essere risolta ma divine tutta molto più difficile
Perché andare a stabilire la quota all'interno della quale il limite all'interno del quale un soggetto può contenere la propria produzione
Diventa difficile
Perché
Si entra nello scontro degli interessi reali
E poi anche ammesso che adottiamo la soluzione della carta stampata
Può ancora verificare sicché il venti per cento venga in un modo o nell'altro superato
La tesi secondo cui chi produce immagini non produce carta stampata c'è emersa urta contro certe sensibilità industriali e della produzione comunicativa
Ma è stata una delle tante regole
Però
Accostare eccola mancata non c'è ancora sostituita la nuova regola di cui speravo ci dicesse qualcosa stamattina il ministro Mammì
è evidente
E vengo a un altro punto
Che tutto questo si collega con il problema del finanziamento col problema reale che c'è sotto questo tipo di problemi che sono i problemi economici
Il finanziamento del sistema
Come avviene oggi ci finanziamento il sistema il totale delle risorse
Pressappoco dico i numeri arrotondati
Nel mille novecentottantasette
Il totale che raggiunge tutto tutta la raccolta
Pubblicitaria dei vari mezzi stampa televisione radio cinema diffusione affissione
Ammonta a sei mila miliardi
Circa
Come sono distribuiti questi mezzi
Sono distribuiti grosso modo così
I tecnici della materia mi facciano grazie a degli spiccioli
E delle piccole variazioni che magari si sono introdotti degli ultimi tempi
Ma grosso modo succede che i sei mila miliardi sono divisi
Due mila miliardi alle televisioni private
Il che vuol dire
Il novanta e forse più per cento a un solo soggetto
Due mila miliardi compreso il Canone
Alla RAI
Concessionaria del servizio pubblico
E due mila miliardi a tutti gli altri stampa compresa
Questa distribuzione ha incontrato come voi ben sapete mille difficoltà per i problemi reali delle aziende
Anche questi non vanno come dire esclusi dalla nostra osservazione
Penso soprattutto le piccole emittenti proprio per non aver mai fatto
Un ragionamento di tipo economico sulla possibilità dalla sopravvivenza di queste piccole emittenti queste sono scomparse
E anche il progetto di legge del governo lo dirò tra un momento esclude questo tipo di ragionamento
Nel confronto delle piccole emittenze locali e regionali
Quindi non facciamo come dire un discorso di sufficienza intorno all'argomento economico finanziari
Se vogliamo realizzare un sistema che funzioni
Dobbiamo preoccuparci della sopravvivenza
Perché anche limitando
Il ricorso della RAI alla pubblicità il famoso tetto
No in apparenza
Facciamo un'operazione di agevolazione delle altre situazioni stampa radio televisioni privati
Limitiamo
Il soggetto che tira di più cioè il mercato e indirizziamo quindi le risorse dalle altre parti
Ma poi anche la RAI deve fare quadrare i propri conti
E dove prenderà RAI i soldi per far quadrare questi conti
Riprende dal contribuente
Quindi il giro è in apparenza quello della limitazione dei tetti
Anche se è una norma di legge che noi dobbiamo rispettare
Ma la verità è che intorno al problema del finanziamento del sistema radiotelevisivo non ci ha fatto un ragionamento più distaccato dagli interessi di bottega dei vari gruppi
Un ragionamento che invece
è stato fatto meglio
Eccola aderenza alla situazione reale del Paese nel settore dalla carta stampata che ha previsto per esempio
Grossi finanziamenti
Per i giornali per l'editoria
Di un certo tipo per altri settori
E che noi ben conosciamo perché o almeno lo conoscono i parlamentari che su questo argomento hanno lavorato prima che in questo settore della televisione
E della comunicazione radiofonici
Allora anche il presunto Scandaletti toccherà nato quando
Al al tempo dalla presentazione del programma di governo si era detto ma dividiamo al cinquanta per cento il finanziamento
Tra
Nel campo televisivo
Delle risorse di pubblicità tra la RAI e gli altri beh a pensarci bene è una regola
Che bisogna pur trovare
è l'argomento della trasformazione del cannone in imposta come quello che propone il
Progetto del governo
Non è anche questo una cosa strana
Ma già la trasformazione del canone in imposta
Rasenta il problema
Sul quale dobbiamo convincerci che dovremo approfondire dovremo inoltrarci con maggiore impegno il problema del finanziamento tout court del sistema radiotelevisivo
E anche nelle
D'altra parte i tentativi di abolire il canone sono stati numerosi in Parlamento
Io sono
Uno degli ultimi arrivati in Senato non tanto ma ho guardato i progetti della Camera sono numerosissimi
Che sono che sono che sono stati proposti negli anni precedenti i tentativi di abolire il calore Ciconte ci sono contatti si contano a decine ormai
E l'opinione
Che si debba arrivare a una soluzione concordata in questo campo sembra ormai consolidato
Sì va insomma verso una concezione in base alla quale
Sembra che
Il Parlamento il Governo lo Stato nel suo complesso si debba
Preoccupare occupare di quello che avviene in questo settori in generale anche sotto il profilo economico e finanziario cosa di cui si è occupata molto poco e nel non occuparsi di una cosa
Sapete poi che cosa succede che se ne occupò i più intraprendenti e quelli che hanno possibilità maggiori di mezzi tecnici e professionali
Ma
Il problema che viene di conseguenza
E quello delle emittenti locali su sulla sul sul quale vorrei richiamare l'attenzione dei presenti e mi sbrigo andando velocemente alla conclusione
Che è molto legato al problema finanziario ed economico
Se noi andiamo indietro
A verificare tutta la problematica connessa a questo tuo problema
E vediamo che la rottura del monopolio statale nel settantasei con la sentenza duecentodue della corte
è avvenuta proprio
Per il recupero delle emittenti locali e per la sottrazione dell'emittenza locale dal monopolio
Con un'argomentazione da parte della Corte giustifica vivissima
Se esiste
Una emittenza nazionale per la quale è giusto immaginare la permanenza del monopolio non è giustificabile secondo la Corte
Che come sto monopolio possa rimanere per l'emittenza locale che altri principi segue altri Caloni è indirizzata ad altri valori
Per cui la rottura del monopolio a favore dell'emittenza locale è stato l'argomento forte
Che ha iniziato lo smantellamento del monopolio radiotelevisivo
Ma la sorpresa è che a distanza di
Quindici anni da quella sentenza
Che mirava la salvaguardia del patrimonio locale della comunicazione a distanza di quindici anni l'emittenza locale è stata distrutta e il luogo dell'emittenza locale sono nati i grandi monopoli privati
Cioè noi abbiamo parlato per quindici anni di necessità di salvaguardia dello emittenza locale
Perché è un problema reale come la grande stampa c'è il quotidiano nazionale
E c'è il quotidiano locale perché tutti noi al mattino apriamo il giornale nazionale e poi guardiamo la notizia locale che ci interessa per Milk per mille altre ragioni
Abbiamo parlato per quindici anni della salvaguardia di questo importante argomento ma abbiamo sempre fatto il contrario per raggiungere degli obiettivi di distruzione quasi totale
Di questo tipo di emittenza
Ora il progetto ma mi ma neppure il Progetto Comunista neppure il Progetto dei senatori e deputati del Movimento Sociale
Non lo risolvono questo problema
Neppure il progetto del governo ha bisogno di
Perché non si preoccupa della sopravvivenza di questo emittenza
Intanto annuncia un mercato televisivo un mercato pubblicitario intorno a questo tipo di emittenza non esiste
Con la pubblicità del macellaio del Dor de del droghiere non si risolve il problema
Con mezzi rudimentali approssimati superficiali
Non si risolve il problema
E allora come facciamo per creare questo pluralismo che noi andiamo inseguendo
Come facciamo se
Il grande mezzo televisivo la grande professionalità dei grandi impianti penso alla RAI soprattutto
Non si attiva nelle aree regionali anche
A creare una sorta di aiuto diretto o indiretto per l'emittenza locale
Ed è la legge
Non poniamo vincoli e limitazioni assurdamente maggiori per l'emittenza locale che non per la grande emittenza nazionale privato
Il pluralismo
Anche le tre reti di cui si parla per l'emittenza privata certo in questo modo
Senz'altro intorno potrebbero apparire limitative del pluralismo
Ma perché allora per evitare questo scontro questa lacerazione ulteriore su un problema che sappiamo di difficile soluzione non andiamo ad allargare lo spazio e non immaginiamo che tutta l'utenza locale o regionale che è ormai assente dal panorama dalla comunicazione non possa essa integrare lo sforzo che stiamo facendo per delineare un sistema misto pluralista
Senza che le posizioni dominanti allora Sofo Plinio quello che ancora c'è di libertà nel nostro Paese
L'hashish
Soltanto alla riflessione
Della uditorio questa osservazione
Dicendo soltanto che il terzo polo tra virgolette che vanamente si Insiel due
Forse può innestarsi sul ceppo dell'emittenza locale riordinate e rilanciato dalla nuova legge
Vado rapidamente per fare questo però
Il problema dell'assegnazione delle frequenze
Finisce per essere fondamentale noi siamo senza un piano di assegnazione
Il piano definito il piano nazionale definito nel ottantatré
La ripartizione delle radiofrequenze che sono ancora oggi in vigore non attiene alla distribuzione dei canali televisivi ma attiene soltanto alla
Alla alla grande distribuzione dei settori quanto per l'emittenza radiotelevisiva quanto per l'arrivo naughty quando per i servizi delle Poste quanto per la telecomunicazione c'è un settore fatto di
Cinquantotto canali
E quando si parla del piano di assegnazione si parla di questo che non sono stati ancora assediato
E su questo spazio che ci sono che si sono
Come dire scontrati nell'ultimo decennio i grandi e i piccoli che hanno fatto e vogliono fare televisione e radiofonia
In guerra continua col ministero delle Poste e con la stessa RAI per le sovrapposizioni per i conflitti pensate che si è
Addirittura aperto in questo campo un mercato scandaloso il commercio delle antenne è una cosa
Che veramente farebbe deliziare i capelli se noi andassimo a vedere che cosa sta succedendo in questo settore in assenza totale di una disciplina
Questo è un punto se vogliamo allora regolamentare
Innanzitutto dando spazio il giusto spazio al settore della concessionaria pubblica regolamentare i grandi network
E infine
Trovare lo spazio giusto giustificato della piccola emittenza
O della emittenza regionale come dir si voglia perché pare che le aree di bacino poi troppo strette non possono funzionare dal punto di vista economico soprattutto
E noi dobbiamo fare un piano di assegnazione delle frequenze che sia l'altezza di un paese civile oggi su questo piano
Non siamo
All'altezza di un Paese sviluppato siamo ancora alla guerra per bande come avviene nei paesi non sviluppati e molto più indietro del nostro il bacino locale
Allora regionale interregionale
Deve poter giocare un ruolo più strategico
Verso le stesse aree nazionali diffusione
Che tutte dovranno anche se sottomettersi al piano di assegnazione delle frequenze che non sarà un lavoro indolore
Dati i numeri che ho citato prima voi capite che
Non tanto a livello di Parlamento quanto livello poi di concreta azione di governo su questo piano ci saranno dell'operazioni anche di Chirurgia da fare che se vogliamo però
RIM metterci in una situazione di civiltà nella radio famiglia e televisione europea dovremo senz'altro
Fare anche se i tentativi del ministro delle poste nei vari anni sono stati fatti
Vari censimenti richiesti l'ultimo dei quali risale all'ottantaquattro però in definitiva non c'è stato
In questo campo una operazione riuscita di disciplina questo è uno delle cose principali che noi dovremmo fare stando attenti che
Diciamo col cavo e satellite sul quale non ho sui quali argomenti non ho tempo per soffermarmi i
Bisogna che si dica anche qui
Che cosa lo Stato in definitiva deve tenere in mano da subito visto che qui settori nuovi dove non c'è l'abusivismo e la confusione dell'etere
Deve fare per evitare le conseguenze che abbiamo già visto nella etere e nel nelle stazioni persiane terrestri
Vorrei
Finire con l'ultimo argomento
Il governo del sistema
Come governare questo sistema
L'amico Borri che è presidente della commissione di vigilanza parlamentare
Sale difficoltà che si incontrano del Governo
Di questa
Di questo settore
Che poi riguarda il settore pubblico nel nostro caso perché la commissione voluttà dalla legge del settantacinque
Era uno dei sette comandamenti che la corte detto
Nell'ormai lontano settantaquattro di governo parlamentare della società concessionaria era stato indicato la necessità di sottrarre al governo all'esecutivo
Per inviarlo sotto all'indirizzo
Parlamentare il servizio pubblico
Ora il progetto del Governo su questo argomento delicato e importantissimo
Cosa dice trasferisce praticamente
La figura del Garante che già avuto una sperimentazione
Diciamo discreta nel campo dell'editoria nel settore radiotelevisivo
Ma per far che
Per tutta
L'armonica situazione che verrà a crearsi col sistema misto
Oppure principalmente per la disciplina del sistema privato immaginando che la commissione parlamentare resti invece il il la il il punto di coordinamento e di ordinamento per il il la disciplina del sistema della concessionaria pubblica
Questo è un argomento che dobbiamo affidare approfondire
Pensando poiché le competenze del ministero delle Telecomunicazioni non viene ad essere esaurito con questo sistema perché sul piano delle assegnazione frequenza argomenti che sono prioritarie rispetto alle cose di cui stiamo a argomentando
Mantiene un grande potere una grande influenza sull'intero sistema
Che si verrebbero a creare in definitiva tre punti
Di approccio alla governo del sistema
Garante Commissione parlamentare ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni che a me francamente sembrano un po'tanti
Per coordinare bisogna fare delle riflessioni maggiori per evitare che poi attraverso questi organismi di governo Siri creino le separatezze che abbiamo visto esistenti oggi nel sistema misto non regolamentato dalla legge
D'altra parte anche i progetti Macaluso e altri e Pozzo e altri
Non danno un grande contributo la semplificazione di questo argomento perché prevedono addirittura anche un'autorità regionale intorno a questo e questione della governabilità del sistema
Vorrei dire per concludere allora che
I nodi che abbiamo di fronte
Sono difficili complessi
Ma secondo il mio giudizio risolvibili solo che voglio volessimo
Avvicinarci
Alle proposte di legge che sono state presentate con grande spirito di umiltà e con la consapevolezza comunque che dobbiamo uscire dalla vaghezza dava indeterminatezza
Dalla abusività che regnano oggi nel governo del sistema radiotelevisivo
Anche gli altri progetti
Presentati dal gruppo comunista del gruppo del movimento sociale
Non sono irrimediabilmente DiVersi
Pur nelle inevitabili differenze dal progetto del governo
C'è uno sfondo comune
Che consente forse di leader di lavorare di concerto
Soprattutto sulla concezione del sistema pluralista e misto che viene accettato dagli altri progetti
Soprattutto sulla
Sugli obblighi
Da
Caricare sui concessionari
Ci sono anche delle differenze notevoli
Pensate soltanto che il Progetto comunista
Immagina il coinvolgimento nella disciplina
Del settore radiotelevisivo anche nell'editoria
Quindi l'abolizione della legge praticamente dell'editoria il trasferimento del garante al governo del sistema complessivo
Radio televisione editoria e ancora altro
E pensate che nel Progetto
Del movimento sociale
C'è un altro argomento non insignificante non stupido
Che riguarda la separazione ammesso che letter e sia un bene pubblico è comune
La separazione
Della cosiddetto
Hardware dal software
La detenzione dei mezzi
Di comunicazione dalla progettualità invece radiotelevisiva della comunicazione
Ecco di fronte a queste differenze ma anche di fronte ha molte similitudini
Una differenza per esempio nel progetto comunista quando ci diceva del Garante che fare del tutto prevedono però insieme Hill al posto del garante non tanto una persona ma una commissione prendono dalla legge francese
La commissione nazionale delle libertà viene chiamata questi comunisti che sono sempre in bilico tra il mille settecentottantanove il mille novecentodiciassette lo traducono anche qui
Il problema la commissione nazionale delle libertà
Che peraltro il quattro luglio scorso pare essere stata abolita dal nuovo governo francese ecco ma anche su questo ci sarà modo di parlare
Problema vero allora è se noi riusciamo
A dare un contributo importante
Alla approvazione di una legge che è una legge di un paese civile
Anche se dobbiamo anche se avvertiamo nella nostra cultura
Delle difficoltà
Noi siamo figli
Più dell'essere che dall'apparenza
Che però siamo costretti a vivere
In un
In definitiva anche dalla Parenzo se non totalmente dall'apparenza
Per noi diventa difficile immaginare di fare le cose
E di dire le ansie di dirle prima di farle quando ci hanno insegnato che le cose le dobbiamo fare non dirlo questa è la vostra cultura antica
Diventa difficile ma dobbiamo essere figli del nostro tempo e dobbiamo dare un contributo importante questo disciplina
Grazie
Senatore contrari credo che
Sì e no abbastanza chiari i termini
Delle questioni da affrontare
All'interno delle intese che abbiamo raggiunto con gli altri partiti
Di governo per arrivare ad una disciplina
Del settore credo che gli spazi di riflessione che sono stati aperti
Soprattutto nella direzione di dovere essere europee
Ma al tempo stesso di guardare con grande attenzione
Al fenomeno
Della emittenza locale a cui ci ha richiamato gol fari
In questo momento
Io credo che potremmo procedere se siete d'accordo dando la parola adesso
Al Presidente lasciar perché posso a completare
La nostra riflessione non solo con la sua
Cultura ma anche con la sua esperienza e quindi aiutarci ad affrontare nel merito le questioni che sono state sottoposto e lui ha seguito con attenzione
La relazione dirà diedi gol fare e quindi può contribuire al nostro lavoro grazie
Ma
L'anno scorso
è un grande onore per me chiaramente è stato invitato a prendere parte a questa discussione
Purtroppo le mie conoscente di italiano non mi consentono di prendere la parola dopo il palindromo sono certo che le interpretano assolvendo alla perfezione il loro compito
Sicuramente però benché non abbiamo una lingua comune abbiamo un linguaggio comune che seguiamo nell'affrontare questi argomenti e mi ha fatto particolarmente piacere avvertire
Anche nelle relazioni che mi hanno preceduto questo spirito internazionale i mercati oggi e in Europa anche nel campo e di comunicazione non è più possibile affrontare le problematiche che si propongono in uno spirito esclusivamente nazionale è assolutamente necessario versare al di là diciamo così per esempio nel proprio giardino e vedere un po'come succede nel resto del mondo
Ciò che è già stato affermato a da parte dei relatori italiani probabilmente verrà anche ripetuto da me ma considerato l'ho semplicemente una conferma internazionali della validità di queste affermazioni in tutti il Paese internazionali la struttura dei media audiovisivi
Si è trasformata che trasformata in modo molto rapido e repentino ma anche molto profondo e anche l'Europa chiaramente non è rimasta indenne quasi ogni settimana fra l'altro si parla di nuovi progetti nuovi programmi
Di nuovi ordinamenti giuridici anche perché no anche di nuove emittenti e questo sia nei Paesi maggiori che nei Paesi minori pensiamo alla Francia e alla Gran Bretagna la Spagna la stessa Germania
Come la Svizzera Paesi Bassi Belgio Irlanda Danimarca Greta e perfino l'Islanda recentemente servita confrontata sempre più spesso e più intensamente con questa problematica
Proprio negli ultimi anni
Nei Paesi che prima magari avevano soltanto due o tre canali se ne sono aggiunti altri o di tipo ETR tester nazionale o comunque di tipo locale
Quindi nel giro di pochi anni abbiamo assistito ad uno sviluppo in cui da una sorta sì mono strutturati io Honda sistema radiotelevisivo
Nazionale e pubblico si è passati ad una struttura mista come giustamente la chiamate voi in Italia una sorta di convivenza o se preferite di coesistenza più o meno
Sì caratteraccio caratterizzata da attriti stridenti tra il sistema privato il sistema pubblico economico e Mario lo chiamiamo sistema duale anche perché in un certo senso che voluto esprimere una intenzione che ci sta dietro se l'intenzione che illecite ma più che misto sia un sistema complementare
Quindi di integrazione reciproca sarà il Paolo pubblico ed è il polo privato per dare vita ad un sistema informativo più completo possibile
Ecco questa
Questa sorta di concorrenza che nata in un sistema che possiamo chiamare indifferentemente comunque duali Comito è chiaro che richiede una disciplina perché altrimenti tenta una disciplina concreta precisa ed efficace
Finirebbe per degenerare ha capito non tanto solo di terzietà quanto soprattutto e queste riportate secondo me
Della cittadinanza e del pubblico ed è la terza democrazia dei luoghi in cui tali sistemi fitte sviluppano quindi
Si è parlato giustamente di nuove frequente siete in voi bande ma anche il plutei paesi extra italiani si è parlato molto e si è fatto anche molto nel campo la televisione via cavo della televisione via satellite
Età farà alcune settimane come molti di voi già sapranno
Sarà attivato il satellite Ttf uno
Francese per la ricezione diretta dei programmi internazionali sperando che funzioni bene questa volta che era quindi nuove possibilità della diffusione delle varie fonti di informazione in Europa
Questo nuovo satellite per esempio consentirà la ricezione
Diretta di quattro nuovi canali televisivi che verranno occupati di volta in volta da varie emittenti e poche settimane dopo già il satellite a tra lussemburghese veramente in funzione per sedersi nuovi canali si tratta di tecnologie leggermente diverse ma idoneo anche per la ricezione diretta sì che nei prossimi dodici mesi ci saranno tutta una serie di fratelli ti disponibili sicuramente anche utilizzati per la ricezione televisiva cito Copernico Olympus ma ne potrei citare molti altri quindi che saranno più evidenti canali televisivi internazionali che serviranno appunto come una sorta profitti nuova borse europee ma anche extra europea che potrà raggiungere i cittadini di tutti i Paesi europei Creta per fare naturalmente anche alla migliore qualità di ricezione che verrà garantita pensiamo non so l'utilizzo dei contatti tra l'utilizzo anche di nuovi sistemi di videoregistrazione eccetera
è chiaro che occorre arrivare preparati con delle anche con delle normative a queste nuove tecnologia e che stanno per essere introdotte e questo le chiede anche che a livello politico si comincia a pensare in dimensioni diverse in una direzione che però chiaramente non può essere definita dall'oggi al domani ma che richiede costantemente una revisione
Ecco la radio e la televisione sono sempre stati dei mezzi di comunicazione che sarebbero stati destinati ad essere internazionali ma fino a pochi anni fa la ricezione dei programmi che al telefono televisivi che radiofonici era possibile solo a livello nazionale oggi la situazione è cambiata oggi quindi
Questi sistemi tecnologici hanno subito se vogliamo lo sviluppo che era giusto che subissero
Che stanno
Ingrandendo
Sì e da oggi chiaramente vengono realizzati dei programmi con l'intenzione poi di radiali a livello internazionale quindi è solo coro anche dei nuovi problemi per il regolamento giuridico
Del dei mass media sostenuto dei mass media non stampati fino ad oggi e quindi tutti i problemi giuridici che potevano essere anche soltanto nazionali
Oggi diventano internazionali ma e al di là della distribuzione delle frequenti a livello internazionale che in parte e dare colata che impongono soprattutto dei problemi di chi deve fornire questi programmi di chi deve finanziare chiaramente di Congo e in quelli di quali modalità che devono seguire nella loro dichiarazioni naturalmente anche nel modo in cui vengono resi più o meno disponibili per i vari paesi la questione di chi quindi deve farsi carico di questi programmi internazionali
Dei contenuti che questi debbono altera quindi anche delle regole del finanziamento deve essere necessariamente una questione a cui rispondere a livello internazionale e quindi non si può fare a meno di pensare che sempre di più anche a livello di organi internazionali che dovrà occupare di questo problema quindi
Un po'tutte le nazioni
è chiaro che debbono anche porsi dei nuovi quesiti sulle quali strutture chiaramente diverse da quelle nazionali devono avere questi nuovi programmi da creare per la ricezione europea
Si è parlato anche giustamente definanziamento ma quali modalità definanziamento sì
Configurano per questi nuovi programmi che chiaramente non essendo più solo nazionali comportare o anche una strutturazione completamente diversa ci sono dei paletti per esempio dove la regolamentazione della pubblicità non prevede la possibilità di interrompere i programmi altri invece dove questo è possibile quindi come risolvere questi problemi
E non ultimo anche si pone un altro problema cioè come tutelare economicamente anche dal punto di vista delle distribuzione degli incarichi di pubblico italiano
La carta stampata quindi la possibilità per esempio anche a livello internazionale di creare quindi una regolamentazione anche dal punto di vista delle quote pubblicitarie
E chiaro che un un ruolo essenziale lo avranno le intenzioni appunto dei vari politici a livello europeo
Un problema da non sottovalutare e quello anche della tutela dei giovani per esempio dal punto di vista dei programmi che contengono dei contenuti so troppo violenti o anche fonografici
Quindi fino a che punto è possibile nel momento in cui noi come tentiamo tecnicamente
La ricezione dei programmi a livello internazionale intervenire per tutelare appunto l'educazione e l'integrità dei giovani
Ecco Giarda questi enunciati ci rendiamo conto di come è importante a righe arrivare preparati alla appuntamento europeo che però è già alle porte non occorre arrivare al novantadue infatti per rendersi conto di quanto Pittino sia questo sviluppo è quindi necessario che tutti gli organi legislativi cerchino di collaborare tra loro a livello internazionale questo ordinamento internazionale dovrebbe naturalmente contenere dei principi
O comunque e dei requisiti minimi
Proprio per garantire almeno quei programmi che fossero destinati a detta degli radiati a livello internazionale
Perché è giusto che ci sia appunto la pluralità ma è giusto che ci sia nemmeno dei requisiti minimi di tipo sia qualitativo che di altro genere quindi non parlo de volutamente di questioni di competenza e non voglio nemmeno chiedermi
Se la comunità europea sia il Tirreno migliore per creare o per comunque per getta le basi di un ordinamento europeo della radiotelevisione quello che mi importa piuttosto appunto il principio fondamentale Darpa di lire per un ordinamento sia nazionale che ha anche internazionale
Del sistema radiotelevisivo ma non voglio nemmeno nascondere il fatto che proprio per il ruolo fondamentale che io ritengo giusto della televisione e della radio una comunità economica come appunto la Canon mi sembra l'organo predestinato per creare le migliori prevede di una ordinamento efficace
L'importante
Cercare appunto di avere una visione più completa possibile non soltanto economica del ruolo della televisione
La radio e la televisione diventa sempre di più un mezzo dell'industria un uno strumento di investimento ma in realtà dovrebbe essere anche tenuto conto della tradizione europea uno strumento culturale
La radio la televisione non possono diventare un mezzo per creare profitto ma devono essere soprattutto un terreno di comunicazione libera tra varie voci la radio la televisione sono degli strumenti
Insostituibili che garantiscono proprio in una dimensione continentale il libero scambio delle opinioni la libera espressione delle opinione delle posizioni di ciascuno il sistema radiotelevisivo quindi almeno a mio parere
Deve rispondere soprattutto ad ore quesito cioè essere un servizio efficace per la società a cui garantire i principi libertari di tutti i Paesi democratici
Il sistema radiotelevisivo
è un sistema che deve garantire il diritto all'informazione quindi uno dei diritti fondamentali dell'uomo quindi non può essere un sistema fine a se stesso e questo sistema radiotelevisivo quindi fedeltà anche strutturato in modo da servire nel migliore dei modi a questa sua funzione
Quindi deve perché l'organizzazione pluralistica chiaramente la struttura variabili visiva deve presentare una varietà la maggiore varietà possibile che dal punto di vista delle dimensioni delle aziende che anche dal punto di vista tecnico però
Va anche ricordato che il sistema radiotelevisivo non deve dipendere né dall'età e né tanto meno da dei monopoli o oligopoli economici
E quindi questa questa blu questa pluralità che abbiamo nelle opinioni che regnano la proprietà tenete
Ricavabile Henry configurabile anche del tema radiotelevisivo quindi i monopoli privati vanno evitati il più possibile così come vanno evitati anche e tutte quelle forme di concentrazione della stampa
Questo però non significa assolutamente che la carta stampata o comunque
Anche i mediche la carta stampata non possono avere accesso ai sistemi radio televisive non parlo tanto sulla base d'esperienza italiana quanto sulla base del trenta di altri Paesi compreso il mio la Germania e in diversi Paesi europei
Come già da parecchio tempo si fa azienda america negli Stati Uniti ci sono stabilite comunque dei limiti o se vogliamo dei tetti per
Cercare di mantenere entro certi argini e quindi porre un freno ad una concentrazione eccessiva anche la carta stampata e non solo nel nel mezzo la via televisivo la Corte costituzionale tedesca
A emerso delle sentenze estremamente importanti nel campo radiotelevisivo in quanto se vogliamo proprio queste sentenze costituiscono da molla Paola Pace quadri legislativa
Già nel mille novecento ottantuno e del modo di affermare che nell'organizzazione del sistema radiotelevisivo l'importante soprattutto garantire un processo di costituzione e di esposizione delle opinioni delle varie opinioni esistenti
Nello spirito della democrazia e nello spirito dei fondamenti democratici che caratterizzano il Paese e questa è la terza della vertenza
Sicuramente il righe importante ricordare che questa Corte costituzionale ha anche aggiunto
Nel campo radiotelevisivo ma anche nel campo della carta stampata occorre arginare le tendenze alla concentrazione per prevenire in modo efficace
Ogni forma possibile di limitazione della libera espressione delle idee e delle opinioni
Non è quindi pensabile lasciare che il sistema radiotelevisivo e nemmeno quello privato
Possa essere esclusivamente frutto dei vari giochi di potere e chiaramente anche dei vari corpi di forza che si determinano nel mercato e nell'economia privata e occorre soprattutto prevenire il pericolo che determinate parte dei non esclude a priori dall'accesso
Ai mezzi di comunicazione che altre invece abbiano la possibilità di concentrare sudiste
Un monopolio dell'informazione
Ecco credo che questa citazione dell'intervento della Corte costituzionale sia estremamente importante per tutta l'Europa ecco
Perché chiediamo come è ottenibile tutto questo come quindi possiamo garantire la libertà e la pluralità in seno al sistema radiotelevisivo è chiaro che
Non possiamo che circonda le anche tenendo conto delle varie realtà nazionali
Per cui
Non è prolungamento ma anche un dovere dei vari organi legislativi nazionali prendere finalmente posizione a riguardo stabilire delle norme che debbono avere poi validità per tutti senza però dimenticare come dicevo poc'anzi come giustamente ritengono poc'anzi anche gli altri relatori questa dimensione europea mi fa sempre più importante
E sempre più decisiva
Per cui quei considerazioni di fondo dovranno essere per consentire gli elementi dello spirito che dovrà far spendere ai vari ordinamenti nazionali e questo è stato detto anche a livello già europeo
Ed applica a livello proprio però nell'Unione Europea del radiofoniche non invece nel
Comunità europea ed è per questo che io sono un po'scettico sulla Comunità europea cioè secondo me la comunità europea e più una comunità di mercato una comunità economica ma nella dimensione economica si corre il rischio che col nome di perdere di vista altri elementi del sistema radiotelevisivo che invece devono essere predominanti ripeto
La radio e la televisione non portano i tre uno strumento di profitto ma devono assolutamente mantenere primariamente quel ruolo di essere vittima totale
Appunto il servizio dell'informazione pubblica pubblica non è il peso che informazione diretta di mano pubblica quanto elettronico Martino diretta a tutta la popolazione
Sicuramente sarebbe sbagliato se al fine di questa discussione a livello internazionale dove stanno sorte del due ordinamenti diverti e magari in contraddizione tra loro
Punto magari quella di i paesi dove prevalgono i sistemi privati da altri invece dove prevalgono quelli pubblici a molto preferibile invece che in tutti i Paesi del consiglio d'Europa quindi nell'Europa dei ventuno
Che riesca ad arrivare ad un ordinamento perché l'Europa del sistema dei delitti vi dico non è un'Europa rigoristi non è limitata quindi alla serie
In quanto come ben sapete
La l'organizzazione europea dell'unione delle
Radio e televisioni comprende anche comprende trentaquattro paese non solo dodici e quindi un Regolamento per esempio anche a livello europeo che però escludete proprio perché non è fanno parte la Svizzera per esempio paesi come la Finlandia o come l'auto e sarebbe sicuramente un una regolamentazione incompleta importante a questo punto pertanto forse ancora più importante che carabiniere determinate in quote pur non negando l'importanza di questo fatto importante dite voi rendersi conto di questa necessità della dimensione europea
Perché è che un programma utilizzi il dieci per cento del proprio tempo per la pubblicità o il venti per cento del proprio tempo per la pubblicità non è necessariamente un programma qualitativamente migliore o peggiore
Quindi sicuramente si dovrà scendere a compromessi in questo campo anche perché diversamente non si troverebbe una soluzione
E per quanto concerne il quesito la misura in cui la pubblicità può influire sulla programmazione probabilmente occorreva un attimo a vedere che si accetta l'idea che la pubblicità portalettere distribuita così a casaccio oppure tende tenuti al caldo di contemperare la in determinate fasce orarie concentrata soprattutto in cosiddetti blocchi pubblicitari al di là comunque dei dettagli che cui le varie normative discipline nazionali e superando in questi aspetti l'importante credo che siano soprattutto gli approcci anche per quanto concerne le nuove regole nuove norme sulla sponsorizzazione
In primo piano però tutte queste disciplina e credo che anche sulla base della tradizione che caratterizza il Consiglio d'Europa in primo piano di chi vuol settembre
L'auspicio e soprattutto il l'impegno affinché questi programmi al di là poi della forma specificare in cui vengono organizzati e disciplinati servano soprattutto allo scopo per cui tengono realizzati incontri Pipitone ad un servizio effettiva
Culturale dell'utenza
Io per hanno
Ecco lamentazioni anche il reparto di far sapere di chi le può fare
Partiamo a livello europeo perché mi rendo conto che da paese a paese serve alzava anche certi presupposti di tipo economico positivo creativo perché no cambiano quindi non è il caso livello locale dei Tanzim repertate non è calato detta di dire
Ripetete taglio ma
A livello europeo è assolutamente necessario creare del dei fondamenti creare quindi dei criteri che poi dovranno semplicemente sottendere a quelle che poi saranno delle discipline più particolareggiate dettagliata a livello nazionale
Si vogliono quindi ingrandire anche le così dette e scritte di produzione internazionale delle varie aziende nazionali come è giusto che si faccia è necessario che non si punti soltanto ad un aumento o ad una crescita quantitativa quanto ancora crescita qualitativa sentendosi quindi proprio anche come aziende nazionali e pubbliche nel dovere
E nell'impegno di dover fornire a tutto il pubblico tutto il bacino dell'utenza il miglior servizio possibile e a questo punto con lei riallacciarmi ad una domanda che mi è stata posta dall'onorevole Zaniboni all'inizio cioè si può garantire che nella distribuzione di bande di frequenza Tiziano anche dei requisiti minimi qualitativi se ti può garantire che questi poi vengano effettivamente rispettate per a livello puramente giuridico sicuramente si potrebbe fare
Pensiamo per esempio a dei casi concreti dai residenti in Germania in Francia e in Gran Bretagna e anche per
Le aziende commerciali l'emittente conti commerciali visto no
Epigono delle leggi e con opportune requisiti minimi che vanno garantiti
Quindi le aziende private in questi Paesi devono attenersi a queste regolamentazione per esempio ci sono
Anche dei cataloghi di regole che per esempio vengono assegnati contestualmente all'assegnazione di una concessione alla devo Cossio televisivo cose ce n'è radiofonica che fanno praticamente è parte integrante della concezione pezza quindi un presupposto perché le cose che nel Cavaliere proprio a dispetto di queste requisiti minimi per quanto riguarda la Germania
Al ritorno degli organi di controllo pluraliste sì che stabiliscono sia l'assegnazione delle bande di frequenza che anche si occupano appunto del controllo di queste condizioni minime da rispettare perché soprattutto il partito che più da vicino in Germania alla vedi tu partito cristiano-democratico ha detto fin dall'inizio che non ci si può accontentare di fare dei controlli soltanto nelle televisioni pubbliche ma di bisogna sottoporre a controlli anche molto severi le televisioni commerciali e le radio commerciali però è chiaro che
Sono giustificati anche i dubbi di coloro che si chiedono se veramente questi requisiti minimi soprattutto se formulati in modo non sufficientemente flessibile portano risultato sperato
Per esempio si è già avuto sentore di alcune protette che sono state avanzate in Francia e anche in Germania direi che le voci non mancano in questo senso
In una sua vertenza basta andare sente la Corte costituzionale ha detto abbastanza chiaramente che è prevedibile che le aziende radiotelevisive per avere delle entrate di pubblicità maggiore devono puntare a degli indici di ascolto maggiore e quindi saranno sempre meno in grado di fornire dei programmi che fanno tutti parte di quelli che dovrebbero essere forniti
Volendo completare l'offerta informativa ma che non garantendo determinati indici di ascolto verranno trascurati sempre di più proprio per
Considerazioni di tipo finanziario addirittura utilitaristico e di profitto
Che che la
Corte costituzionale a e malato che vogliamo ha dato un avvertimento eternamente interessanti da questo punto di vista quindi non possiamo perdere divieto al fatto che una determinata azienda televisiva o comunque l'offerta di puramente le dive deve garantire un minimo di completezza per tutti quindi chiunque e qualsiasi utente deve avere un minimo di completezza dei programmi che gli vengono offerti
Quindi
Sicuramente si sta profilando
Una nuova dimensione culturale i programmi che però non sempre come giustamente hanno detto fatto capire alcuni colleghi sono delle dimensioni culturali migliori di quelle che abbiamo osservato che la logica anche in certe cariche osservate effettivamente un livellamento verso il basso ma proprio per questo
Dobbiamo rendersi conto della importanza di una rete integrazione culturale di un'Europa che in fondo storicamente è sempre stata integrata culturalmente
E questa è in fondo la responsabilità di cui devono farsi carico tutti gli organi legislativi europei e qui però pur tenendo conto naturalmente dall'eternità di lasciare aperti i mercati della informazione
Di garantire naturalmente la libertà d'azione la libertà di espressione ma ciò nonostante la responsabilità di garantire i presupposti necessari a questa integrazione culturale non può e per assolutamente dimenticata proprio da coloro che chiamati appunto a rettificare non debbono tanto fare i programmi quanto creare i presupposti affinché questi programmi portalettere
Più completi e dal punto di vista culturale i migliori possibili
L'onorevole radi
Citato giustamente della
Attività della
A livello europeo io vorrei ringraziare anche l'onorevole rari ma anche la commissione
Di controllo parlamentare proprio per il ruolo insostituibile che ha avuto degli ultimi anni
Ecco indipendentemente comunque dall'integrazione culturale europea questa comunque necessario che questi mezzi di comunicazione essi con quel filo se vogliamo quegli strumenti non solo tecnici ma anche pratiche per affermarsi su panorama europei
E vorrei anche rispondere questa ondata di nuovi programmi nuovi canali dobbiamo conservare la nostra caratteristiche europea perché è abbastanza evidente
Sarà difficile basandosi esclusivamente sui propri testi proprio caratteristica
Privatizzare questa offerta di programmi europei tecniche si corre veramente a rischio che la crescita quantitativa non gli sprechi una completezza è una partita qualitativa altrimenti faremo veramente a rischio che gli Uniti programmi che rimarranno
Nell'etere saranno quelli che garantiranno i marchi Mini percorse quindi i massimi profitti quindi restiamo assolutamente europei pur non rinunciando chiaramente alle nostre coscienze nazionali e anche sono se vogliamo proprio il fondamento di questa varietà che regna in Europa però tentiamo di armonizzarsi
Pur sempre naturalmente riportando i valori delle culture nazionali perché questi valori culturali nazionali solo se vogliamo proprio il non solo o le tenta della mondo dei mass media in euro in Europa
è in gioco signore e signori come giustamente diceva l'onorevole Zaniboni la nostra civiltà e la nostra società grazie per la vostra attenzione
Grazie
Peraltro credo che abbiamo ormai ben chiaro un quadro sufficientemente ampio
Via
E di riflessioni e quindi possiamo avviare
Una fase di approfondimento sono innanzitutto ancora iscritti a parlare l'onorevole Borri presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e il dottore Emilio Rossi vicedirettore generale della RAI
Dopodiché abbiamo sette interventi previsti per la mattina io vorrei pregare per ragioni di tempo e funzionali dovendo chiudere alle tredici e trenta per poi riprendere puntualmente nel pomeriggio
Di tutti quanti attenersi a un'auto disciplina Ina nei tempi allora l'onorevole Borrello
Sul centrale
Capisco il progetto pubblico mentre Borri si reca al tuo dico che c'è poi la colazione insieme darò precisa l'indicazione al termine in modo tale che la discussione posso anche continuare durante la colazione
Accetto senz'altro volentieri l'invito di Scotti adesso breve
O perché è mio costume cercando di attenermi a questa impostazione ma anche perché mi sembra che le relazioni che ci sono state questa mattina avevano dato un panorama esauriente
Non solo dei problemi esistenti ma anche di linee in cui utile e necessario la democrazia cristiana si muova
Naturalmente saprete cose con la misura con pacatezza ma direi anche con un certo filo conduttore e la cosa credo che vada sottolineato con soddisfazione da parte mia quindi soltanto qualche aggiunta o chiosa a quanto è stato detto
Innanzitutto mi sembra che dalle tre relazioni sia emerso qualcosa di soddisfacente nel senso che certi luoghi comuni
Che per molto tempo hanno accompagnato il dibattito attorno a questa materia sembrano essere per fortuna superati
Questa contrapposizione pubblico privato per esempio come se la questione fosse soltanto di un privato che avanza
Sull'onda delle libertà nei confronti di un pubblico che si attarda in una concezione monopolistica questa con sezione questa impostazione di comodo mi sembra che non abbia più alcun diritto di cittadinanza in un dibattito serio
Così come i riferimenti molto impropri e molto di comodo che si fanno d'esperienze straniere mi sembra che scio noci stati ridimensionati in senso positivo
Non esiste esperienza in altri Paesi
Sia che abbiano una televisione pubblica che abbiano televisioni private o che abbiano un sistema misto in cui la materia non è rigorosamente disciplinata e profondamente disciplinata talvolta anche arrivando all'interno dei contenuti delle trasmissioni
Con una profondità che a noi forse giustamente innamorati di certi prerogative di libertà e di autonomia sembrerebbe ma francamente eccessivi ma il quanto e di questo tipo
Il nostro quanto invece è quella di una dicotomia singolare tra un servizio pubblico controllato e disciplinato e un emittenza privata priva di qualunque tipo di normativa
E perché siamo arrivati a questo punto credo che vada detto anche questo non ci siamo recati per caso
Perché abbia avuto una sentenza da Corte costituzionale che si è basata sul principio
Delle antenne locali delle trasmissioni in ambito locale
I ministri delle Poste democristiani che ci sono nel tempo succeduti
Hanno predisposto dei disegni di legge che si basavano sull'individuazione dell'ambito locale
Ma il dibattito politico nel nostro Paese ha immediatamente stroncato questi progetti di legge
Perché si diceva che queste con modo furbesco un modo riduttivo per limitare la questione radiotelevisiva all'ambito locale
Mentre la televisione aveva bisogno di grandi dimensioni aveva bisogno di grandi capitali e di grandi orizzonte grandi investimenti
Questo è stato il tipo di dibattito che per molto tempo ha tenuto banco nel nostro Paese in cui anche noi probabilmente per mancanza anche di elementi di valutazione serie di conoscenza siamo una certa misura caduti
Ora che il panorama un pochettino più completo anche dell'esperienza degli altri Paesi è bene che ci diciamo
Che in tutti i Paesi del mondo le televisioni ad eccezione di due le televisioni private si sono sviluppate sul localismo
Gli Stati Uniti hanno un sistema che si basa sulle televisioni locali lo stesso è l'impostazione dell'Inghilterra naturalmente delle televisioni locali si possono collegate tra di loro per alcune ore del giorno dando vita quindi a delle realtà economicamente forti
E in grado di competere anche spesso a livello internazionale sia in grado di competere anche dal di fronte alle sfide di un mercato internazionale
In questo modo il pluralismo la normativa antitrust è insita nel sistema stesso per cui abbiamo una pluralità di soggetti quindi di soggetti reali d'identità reali
Che hanno un collegamento con una realtà culturale e sociale che esprimono e quindi si dà vita a un sistema reale di collegamento con la società e di effettivo pluralismo
Dicevo che non è avvenuto a caso localmente tutto questo perché probabilmente quelli che oggi spingono
Perché si arrivi a una soluzione che sia di sanzione di quello che oggi si è verificato sul campo
Nel nostro Paese sono gli stessi che un tempo sollevavano queste obiezioni circa la carattere riduttivo di un tentativo di soluzione a livello così sull'ambito basato sull'ambito locale
Credo che queste cose debbono essere dette perché tutte le vicende credo che abbiano una loro storia bisogna anche capire per quale motivo si è arrivati certe situazioni
E siccome questa è una materia di rilevanza notevole come giustamente è stato detto
E siccome noi non siamo degli
Irragionevoli che non tengono conto nemmeno degli interessi in campo
E non siamo coloro che pensano che le questioni si possono risolvere
Così sul piano delle intuizioni specie intendo da un esame della realtà
Credo che il nostro problema di fondo sia proprio questo di capire che cosa è avvenuto
Qual è la corposità degli interessi economici e politici che sono in gioco ma non rinunciare all'ambizione in questo campo
Di disegnato in un sistema che risponda a dei principi che abbia una validità intrinseca un sistema che poggi sa reggere prescindendo dagli interessi in campo collegandoci certo agli interessi in campo ma che non sia un sistema succube agli interessi in campo
Quindi questo sistema è stato sostanzialmente individuato
E ce lo si può riassumere in termini abbastanza semplici
Penso che si possa dire riserva dello Stato per quanto riguarda le il sistema della concessione
Una seria normativa che garantisca il pluralismo qui rimasero normativa antitrust
E una normativa di quadro che faccia in modo che il sistema sia realmente un sistema e non la giustapposizione di due segmenti
Perché lo spettatore e lo stesso per molti anni per molti versi sia che sia sin tornato su sì sintonizzato sulle trasmissioni della RAI che sulle trasmissioni delle emittenti private
Qui ci sta il discorso delle soglie minime di qualità che devono avere le trasmissioni
Della tutela della ascolto infantile c'è una basta spesso passiva fetta dell'ascolto complessivo
Qualche interrogativo ecco sugli anziani per esempio per cui la radio la televisione il collegamento principale con la vita di collegamento e con o un'attenzione con gli interessi produttive dell'industria culturale nazionale questi credo che siano questioni e devono trovare spazio e tutela normativa di carattere generale
Ma c'è anche un dato di una otto detti di un sistema quindi di governo che debba governare l'intero sistema radiotelevisivo oggi abbiamo la Commissione di vigilanza di cui io sono presidente
Che ha esperienze credo contraddittorie al proprio bilancio
Di difficoltà
Pesanti talvolta di funzionamento di sproporzione degli obiettivi rispetto ai mezzi di cui dispone
Ma però io sono convinto che la comincio di vigilanza parlamentare ha rappresentato e rappresenta un principio d'importanza fondamentale
Quel principio di ritenere la televisione un fatto di tanti ed è una questione di talk e non mi sembra una questione di secondo piano
La materia così delicata sottintesa alle trasmissioni radiotelevisive non credo che possa essere demandata a un gioco libero di interessi o soltanto anche a qualche norma di principio
Credo che ci debba essere una sede rappresentativa al massimo possibile dell'imposizione degli interessi diversi in cui si discute si dibatteva di tutti i problemi che coinvolgono un settore così importante come la trasmissione la comunicazione radiotelevisiva
La società dell'informazione non credo che sia in re ipsa una società democratica dipende dalla concezione dal sistema che si adottati in materia io credo che accennati perciò mica questi siano le questioni di fondo
Su cui ci si possa utilmente attestare
In una caserma prese di posizione la materia di così rilevante interesse
Nel pieno rispetto delle intese di governo con gli alleati
Ma nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento e in piena coerenza con i principi in cui crediamo
Ringraziamo l'onorevole Morri diamo la parola al dottor Emilio Rossi vicedirettore generale della RAI
Ma non forse anche anche per cambiare un po'il gioco penso che potrebbe essere utile un approccio di questo tipo
Porci
In nel quadro che finora è stata esaminata molto autorevolmente porci il problema
Di che cosa ci stia a fare in un panorama così mutato
Un servizio pubblico radiotelevisivo se abbia ancora una ragion d'essere e quale
E se ci siano delle condizioni necessaria perché questa funzione sia sia assolto
Discorso vale ovviamente per l'Italia chiara la situazione particolarissima che sappiamo anche se credo che sia giusto ricordare ero Presidente Shas che il la tradizione del servizio pubblico ecco parte di una tradizione europea molto motivata e che credo non da buttare
Ora credo che tutto dipenda dal dalla dalla
Da che cova si da chiede a ci si fa della televisione cos'è la televisione è solo un passatempo sia pure un passatempo macroscopico ma d'altra parte anche più effimera il passante o è altrove e più
Ecco credo che siamo facilmente d'accordo che la televisione eh
Il ganglio di di incidenza dell'influenza
Più vasta più immediata più coinvolgente di di un sistema di comunicazioni di massa che a sua volta anche su questo siamo tutti d'accordo caratterizza in modo ogni pervasivo tutta un'epoca tanto da diventarne molti di il contrassegno caratterizza e la televisione è tale non solo quando informa esplicitamente quando fornisce materiali informativi o ne dibatte ma quale che sia il messaggio che propone su questo punto la nostra Corte costituzionale chiarissima in modo addirittura reiterato il che un segnale dell'importanza che attribuisce a questa pregiudiziale
In sostanza coscientemente o incoscientemente si occupi di informazione o di tutt'altro
L'informativa la televisione investe moderne dei valori giacimenti civili culturali e TCA identici
Vada riconosciuto
Certo la televisione è anche un grande business lo è e lo sta diventando sempre di più lo sarà sempre di più
Questo però non è un aspetto alternativo al contrario a un effetto cumulativa un effetto moltiplicatore circolare in mente una cosa carica Lazio
Rispetto alla televisione così come dato civili culturali
Campo di di investimenti in continua crescita la televisione influenza massicciamente
Sistema il sistema dei costi stessi dei consumi e su su il sistema della distribuzione di sistema nella produzione di grande equilibrio economico-finanziario ce ne sono anche a proposito di di mondo della distribuzione dei dei dei segni gli evidenti in queste in queste settima in sostanza o può essere
Un fattore macroscopico di potere su mercati e sistemi sempre più interconnessi semper più internazionalità
E poi è un grande laboratorio di sperimentazione di promozione diretta o indiretta di nuovi apparati di nuovi beni di nuovi servizi in un'aria che è tutta proiettata verso il futuro
Allora mi pare di poter dire che la televisione è piazzata oggi assai più di ieri e domani forse assai più di oggi ad un crocevia di valenze strategiche di possibilità di influenza di equilibri di potere
Prima il presidente Jacques parlava mi pare dipinti civiltà è un termine che io avrei esitato ad operare non sembrare una testimonianza
Come dire di
I parte troppo troppo interessata ma viene da una carta d'autore
In sostanza viviamo o no in una società caratterizzata da servizi sempre più da servizi ad alta tecnologia certamente sì e dunque ad una la società esposta a concentrazioni dominanti o preminenti come anche avverte la sentenza ottocento ventisei della costituzionale
Concentrazioni dico di tipo inedito squilibri difficili da governare
Rischi avvertono i politologi di massimizzazione dei danni pensando così dicendo i politologi a danni per esempio
Derivanti da paralisi improvvise in una società tutta tutta di servizi ma ma ci sono anche il possibili danni da sovraccarico o da distorsioni
Ecco qui davvero credo che a questo punto
Il non saper vedere negli in grande lontano
Può essere un rischio serio e mi pare che l'avvertimento sia bene indirizzato sei indirizzato a chi deve prendere decisioni legislative a chi deve fare scelte politiche
E come è stato ricordato qui che in un quadro tutto diverso dieci quindici vent'anni fa si parlava da noi il problema di libertà e si aveva di mira il monopolio pubblico come soffoca attori di cento libere voci imbocca
Non era poi una una
Una battaglia senza qualche ragione mi pare di ricordare che erano fallì altra l'altro gli anni della Rivoluzione dei garofani e di certe mosse anche nel campo della dell'utilizzazione oggi del soffocamento di voci
Di di di di
Di libertà
Però
Si è verificato poi quello che anche qui è stato ricordato la visione di allora magari generosa sia rivelata a dir poco semplicistica
Passo dopo passo la situazione si è ribaltata
Forse perché non sia seguita la strada della che partiva dal dal locale come ricordava il presidente Boris poc'anzi per costruire sul locale i sistemi di network in senso proprio ma che oggi come sapete benissimo parliamo di network in Italia in senso improprio il metodo dovrebbe essere una forma consorziale di televisioni locali che in certe ore del giorno e solo in quelle
Essi unificano per dar luogo ad alcune ore di trasmissioni nazionale in italiano non voglio qui giudicare si è seguita altra via sia spremuto
Il limone in maniera diretto a corto circuito ancora questo questo questo questo processo
E allora oggi il problema
è quello
Dice la Corte costituzionale sono parole virgolettati
Di un rischio di oligopolio che si è trasformato in realtà che è un problema oggettivo e niente più riconoscerlo naturalmente non toglie nulla al riconoscimento che è pur dovuto al coraggio e alla capacità e alla lungimiranza di chi ha creato imprese di grandi dimensioni
Tanto meno riconoscerlo legittima delle schematizzazione delle demonizzazione tanto meno ancora di ritorni al al passato che nessuno ritiene neppur pensa
Del resto la la la realtà televisive tutta proiettata in avanti per sul ulteriori sviluppi nell'azione interazione si riesce difficile a seguirne perfino la lettera
Bene su tutti questi dati di scenario proprio a questi
Portano mi pare ad una valutazione se c'è un'aria che ritiene quanto meno una regola in un interessamento pubblico e oggi l'aria radiotelevisivi
L'esigenza di carattere generale
Poi si specifica meglio se si passa dal dal panorama generale a quelle europee
Nella quale il quale parlava europea come dicevo è tradizionale una certa formati di presenza pubblica certo spessore
Cultura garantito attraverso la presenza Meglio ancora poi si passa alla situazione italiana
Che di fatto oligopolistico in una misura che non ha confronti
La sentenza ottocentoventisei della corte dei funzionari a il suo perno qui nel nel problema dall'Antitrust come si dice semplifica semplificare
Bene io credo che così come stanno le cose
Per il momento l'unico strumento antitrust di cui già sistema misto al nostro sistema misto dispone sia di fatto appunto il servizio
Per il solo fatto che esiste
E che esiste naturalmente con radici sole
Per il fatto che vincolato da regole ispirate al principio del pluralismo che ha sottoposto ai controlli che sappiamo che è chiamato a rispondere ai rappresentanti eletti dal popolo
Che e animato da da una tradizione culturale che avrà a certamente i suoi difetti ma che non si incardina certamente sul tornaconto
Ma piuttosto sull'idea più o meno ben realizzata di un servizio da rendere al pubblico al Paese nel rispetto di i valori il quadro valori costituzionali
Questo naturalmente non significa codificare il duopolio
Un duopolio che oltre a tutto potrebbe sottintendere una meccanica equiparazione tra polo pubblico il polo privato che francamente immodestamente mi pare posto ma in partenza
Se capisco bene probabilmente i i competenti possono correggermi la letteratura della corte costituzionale e in particolare la sentenza ottocentoventisei dice questo
Il dal punto di vista ovviamente tecnico giuridico
Il sistema pubblico è tecnico giuridicamente parlando apposta
La riserva allo Stato del sistema radiotelevisivo
Un una parte del sistema che è in
C'è un'altra parte del sistema che in regola non è ancora
Voi legislatori fate presto a metterla in regola conciliate l'articolo ventuno all'articolo quarantuno della Costituzione
Costruite quello che finora non siete stati in grado di costruire e fatto allo senza farci aspettare più tale questo mi pare il succo della sentenza ottocentoventisei
E allora spesso la stessa sentenza ottocentoventisei esclude esplicitamente che il problema possa e risolversi con una soluzione di tuo politica uno dei con due poli uno dei quali sia
Governato da una posizione dominante
Se il sistema misto ad assistere ben venga il pollo numero tre Pippo numero quattro Polo numero è naturalmente con le necessarie corrette
Efficaci garanzia antistress non complicate magnifica
Certo estese fin dove e ragionevole stento senza senza nasconderci la realtà
Penso all'assetto proprietario certamente ma anche al problema della raccolta pubblicitaria di qui di cui cui ho sentito parlare molto
Ma sotto molti e interessanti problemi mi è parso che ne sia sfuggito uno cioè la raccolta pubblicitaria un dei morti più direttive più efficaci per acquisire il controllo di televisioni terze dirette quarte quinte S ecco credo che il legislatore se vuole fare una legislazione antitrust
In pace con la corte costituzionale non possa ignorare il fatto che la raccolta dei pubblicità oltre ad avere il problema è che giustamente qui sono stati indicati a anche questo aspetto un sistema di allargamento di eventuali posizioni dormire
Si parla di editoria oltre che di di di emittenza radiotelevisiva
E certo sarebbe bene parlare di editoria in senso pieno anche qua per non fare esclusione per non trovarci poi di fronte Astor tu voglio dire a a quotidiani ma anche perché no appelli oggi
Precisamente in un Paese come l'Italia dove il periodico
A la diffusione e l'influenza che sappia
Ecco
In questa situazione ripeto il polo pubblico per il solo fatto di esistere è un fattore di equilibrio di garanzia almeno a me pare così lo è sul piano politico culturale su quello economico su quello
Della ricerca e dell'impostazione tecnologico qui nel servizio pubblico
Certamente meglio che altrove i palinsesti possono difendersi dall'appiattimento possono rispondere ad una varietà bilanciata di interesse
Essere costruiti grande maggioranza da prodotti fatti apposta per il nostro futuro
Qui al di là della logica del tornaconto possano rispecchiarsi li pluralità di istituzioni di orientamento e di tradizioni rapporti informativi approfondimenti informazioni riguardo per le persone
Che non sono soltanto clienti o clienti che i clienti ma sono anche destinatari come ci ricordava il presidente Jacques Diouf Sergio
Qui possono anche salvaguardarci
Come giusto avvenga in una democrazia pluralistica aperture verso orizzonti diversi valori che hanno uno spessore
Non puramente mercati
E possono anche realizzarsi Co
Dizioni per politiche culturali industriali GIVA Stories
Tutto questo rientra credo nel mestiere del servizio pubblico
Anche i recente piano editoriale della RAI ne porta alcuni sì
Ancora il rischio di una gigantesca concentrazione della raccolta pubblicitaria
Con tutte le sue conseguente oggettive credo trovi per il momento quindi e solo qui
Un punto se non altro di resistenza di alternativo al Pd assortimento e di e di qualche qui
Ecco questo credo vada detto vada tenuto presente non per demonizzare il profitto conoscono cose piuttosto poi piuttosto di cultura arcaica o per rilevare delle muraglie o per escludere convergenze il futuro ricco sempre mi sorprese di possibili ma credo che ci siano alcune ragioni d'essere da distinguere con cura perché chi deve decidere decida ha ragione
Ecco
Ci sono delle condizioni perché questa funzione del servizio pubblico si eserciti
Credo di sì la stessa Corte costituzionale
Care al punto diciannove sente il bisogno
Di dire che certamente occorre riconoscere al servizio pubblico frequenze e risorse necessarie alla strettamente del proprio non parlo delle frequenze perché tutti quanti conosciamo di esperienza proprio al problema credo che invece sia centrale già è stato fatto ma credo che non si è mai fatto a sufficienza sottolineare il problema per le risorse che davvero problema attività o di
E qui per la verità l'accordo sia portata al governo De Mita
E il disegno di legge
C'è ministro che forse la mia il Governo hanno hanno presentato con la regola del cinquanta e cinquanta delle risorse mossa di di avere corrotto
L'importanza del problema di essere uscito dalla generici
Perché credo che chi è che una cosa vada detta chiaramente che dobbiamo tutti quanti averla ben tre sì
Perché ci sia il sistema misto perché il sistema misto non non duri una stagione e malamente anche in quella stagione non basta proclamare in sede normativa abbiamo al sistema misto
E aggiunge sistema misto è una gran bella cosa
Bisogna che il sistema misto sia messo in grado di di funzionare
E sistema misto non funzionerà senza un una un riparto di risorse che tenga conto della dinamica dei ricavi dei protagonisti di questo sistema e della dei ricarichi
E dei carichi di spesa che i protagonisti stessi si portano appresso
Penso agli oneri rilevanti che per esempio servizio pubblico per il fatto di essere servizio pubblico Vernaccia struttura di avere determinate attività da assolvere
Ora rilevanti che il servizio pubblico ha aggiuntivamente rispetto al Polo prima
E qui vorrei anche dire che una volta immaginato una volta codificato questo questo questo congegno di riparto dovrebbe poi essere al riparo dal fascicolo defatiganti armi Egidio che invischia danni ogni scadenza che riguardi le risorse del servizio
Impedendo ogni certezza ogni previsione scoraggiando ogni pianificazione imprenditoriale quella pianificazione imprenditoriale di cui poi della cultura desunta o Borreale mancanza ci si fa poi
Previ leggi qualcuno ha parlato anche di quello non è l'argomento di oggi
Vien da dire che più che prevede che ci siano talvolta penalizzazione
E qui ancora una vertenza
Ne già stato precisato altre volte ma non è male riprecisare non credo che si possa dire al servizio pubblico di astenersi dal gareggiare col privato nella ricerca di una vasta o
Di momenti fitti grande aggregazione popolare
Di lavorare
Anche per la qualità gli si può chiedere
Di non attenersi solo all'audience gli si può chiedere di non lavorare solo per oggi ma anche per gli umani e gli si può chiedere i si può gli si deve chiedere non gli si può e non gli si deve chiedere invece a me pare
Di allentare il rapporto col grande pubblico di infischiarsene di perdere ascoltatori tanto per parlarci
Il servizio pubblico per pochi a mio giudizio un servizio pubblico fallì
Non servono le squisite se qualitative che arrivano solo a poche minoranze e magari provocano reazioni repulsive contro la cultura nella maggioranza
La televisione è un grande strumento di cultura di massa certo lo si può adoperare più o meno bene ma un modo di adoperarlo male è certamente quello sarebbe certamente quello di ridurlo a un dialogo con con pochi privilegiati
Bel servizio pubblico sarà
Una volta che fosse così intrisi titolare emarginato certo un servizio pubblico di questo tipo non servirebbe più dai qui liberatore nei termini che diceva
E allora solo in quel caso dietro un'apparenza esemplarmente austera una come spendono poco come sono diventati bravi
Davvero sarebbe diventata uno spreco per la comunità di cui invece è patrimoni gestiti patrimoni
Si sa vanno fatti frutta
Il risultato poi sarebbe che di fatto si passerebbe dal duopolio
A
Un altro tipo di monotonia assai diverso da quello
Contro cui in parte giustamente in parte bene sia lottato da molti in tasse
Certo l'essere patrimonio di un'intera comunità
Essere al servizio di una comunità comporta per la concessionaria
Dove ieri sera i doveri non platonici doveri non incarta Pecori
So bene per il primo vicino Tel che ci sono nel servizio pubblico difetti della drizzare incrostazioni dalla schiavi via
Lacune da riempire mentalità in strutture da aggiornare anche se volete analisi tra costi e benefici da mettere a fuoco
E sono anche bene che il cosiddetto rapporto con le forze politiche parlo in casa
Della massima veste ma mi rivolgo a tutte
So bene che il cosiddetto rafforzano le forze politiche
Una volta che fosse ridotto a una ossessione di capitare ripartizione di potere tra i partiti
Il piccolo mercato
Posto contro posto posticino contro posticino
Sarebbe un'insidia al cuore della professionalità e della funzionalità di un servizio pubblico così come ho cercato di esche
Parlando di professionalità e funzionalità
Resto alla
Visione più disincantata possibile
So sette c'è anche l'astrattezza vittime ricade delle anime belle pensano che si possa prescindere da certe cose credo di appartenere a a questa Ski
Però sono anche che
L'andare
Secondo corrente
Non assolverà nessuno di tutti quanti siamo intricati in questa c'è un'attività che c'è stata
Tale che cercava che ci sarà cara anche nel ricordo mazziati suoi rischia
Che dire questo proposito solo che il per il momento che le Riserve di professionalità scritti professionalità reale e leale
Sono tutto sommato ancora un po'antico
Il raggiungimento degli obiettivi di fondo del servizio pubblico come certi
E del resto far funzionare un servizio di tanto spesso far funzionare bene se ci si riesce un servizio pubblico di tanto spessore in una società che sarà sempre più intessuta
I servizi informativi
Credo politica bell'e buono politica questa siti in senso alto una volta si diceva
Politica alla ricerca del del bene comune
Si diceva una volta sono passati tanti tanti vicende si son fatte tante esperienze oggi è tempo
Il pensiero debole forse anche di più politica debole però mi pare che fra tante voci giro ci sia anche fissi occupa di sfere di giustizia di questioni di giustizia di società giusta
Della di una perfino di una rifondazione della filosofia di una filosofia politica
Sono tutte cose cui sarebbe bene qualche volta ripensarsi mo'non solo a riguardo della radiotelevisione grazie
Al dottor Rossi
C'è stato un
Espressione prima del presidente Jacques ha parlato
Più propriamente di un sistema duale alle piuttosto che di un sistema
Misto come noi usciamo chiamarlo
Facendo riferimento ad un dato successivo
Salta ha parlato di servizio pubblico per l'intero sistema
Radiotelevisivo
Ponendo un po'in difficoltà e il nostro modo di esprimerci
E soprattutto di pensare
Il sistema pubblico noi facciamo
Sempre riferimento
Alla proprietà pubblica del mezzo piuttosto che al ruolo e alla funzione che lo stesso viene ante esercitare per cui apprendo la riflessione chiamando e intervenire il dottor letta in questa direzione io credo che uno sforzo complessivo che tutti dobbiamo fare nell'affrontare queste questioni e di aver precedente
Che il sistema radiotelevisivo e innanzitutto un servizio ed è innanzitutto un servizio pubblico per tutti quanti gli operatori del settore
Premi chiamato noto che a questo punto del programma previsto il discorso del ministro delle Poste ma mi che certamente
A io mi ero dimenticato di dire scusa l'alieno che la conclusione ma purtroppo per una confusione di davanti
Ma mi è venuto l'altro giorno qui alla festa l'amicizia per il problema delle sistema di radio trasmissioni di tutto il discorso complessivo delle comunicazioni e non è riuscito poi a conciliare i suoi impegni per essere anche qui
Ma credo che ma mi abbia parlato
Attraverso il disegno di legge già presentato
E la relazione che lo accompagna siccome molti in sala si chiedevano se arrivavo non arrivava e siccome in questa festa dell'amicizia gli arrivi io le diserzioni acquistano rilevanza politica
Non volevo che magari ci fosse qualche giunta anomala anche con i repubblicani rilevando perché aveva autoironico solo rilevanza opposto alle sue sculture arriva con i mezzi della domenica è un disguido postale con Surrender
è all'ordine del giorno proprio in questi giorni ma io debbo ringraziare doppiamente il presidente Scotti di darmi la parola per primo dopo i relatori ufficiali perché mi fa molto piacere parlare dopo Emilio Rossi
Che non è soltanto una delle professionalità più alte del nostro sistema televisivo vorrei dire dalla televisione in generale
Ma è anche una delle coscienze più alte
Della nostra professione
Un uomo al quale mi sento legato e col quale sento proprio sempre il disagio di polemizzare cioè meglio non dico di polemizzare ma di discutere incrociando talvolta argomenti di dissenso o di non totale convergenza ma mi fa piacere anche perché Rossi e certamente oltre quello che ho detto anche uno degli interpreti più autorevoli
Perché lo incarna quasi nella sua storia professionale nella sua stessa vita
Di quel servizio pubblico nell'accezione nella quale tu presidente Scotti hai voluto riportare il nostro dibattito tutta la sua vita professionale e spesa nella RAI quindi è certamente una voce non solo avuto regole ma che è frutto di quella che lui ha definito la tradizione del servizio pubblico
Io vorrei dire la cultura del servizio pubblico che certamente è stata la cultura la tradizione l'humus che ha accompagnato la nascita la crescita e lo sviluppo della televisione in Italia
Perché una cultura di verza che fa riferimento a un sistema che è stato definito giustamente misto e molto recente e degli ultimi anni arrivata soltanto in ritardo e forse non è riuscita ancora non dico a convincere tutti perché ci sono anche quelli che non si lasceranno mai convincere ma non è riuscita a permeare di sé
La società civile gli stessi partiti gli stessi responsabili che debbono governare il sistema
Che anche quando proclama
La necessità del sistema misto anche quando lo riconoscono magari in documenti ufficiali o in congressi o convegni come questo poi finiscono per ragionare
Con quella cultura nella quale sono vissuti che si portano appresso con quel modo che fa riferimento sempre e soltanto a quella tradizione
E dico questo in senso veramente amichevole non polemico anche chi hai organizzato questa giornata della televisione forse lo ha fatto
Inconsapevolmente partendo da questa tradizione facendo riferimento a questa cultura
Perché nel momento stesso in cui si dibatte una Progetto di legge partendo dalla relazione del senatore col fari
Progetto di legge che all'articolo uno proclama riconosce
E stabilisce l'esistenza in Italia del sistema misto nel programma ufficiale a questo banco
Ci sono tutti gli esponenti della politica
E del governo del sistema ma c'è solo il rappresentante lo dico ripeto con tutto il rispetto e l'ammirazione per Rossi e con tutta l'amicizia che ho verso gli amici di questo banco non c'è il rappresentante
Del sistema privato del polo privato segno evidente che la cultura non voglio dire di questo partito ma di qualcuno è ancora ancorata a certi schemi e a certi presupposti
E perché dico questo è perché lo dico in questa sede perché lo dico ad apertura di queste poche osservazioni che voglio fare
E perché lo dico in maniera che può apparire sgradevole e che invece vuole essere soltanto manifestazione di amicizia testimonianza di amicizia richiesta di amicizia
Perché nei viali di questa festa
Come nei giornali di questo Paese come nei dibattiti che si inseguono nelle tante città una delle accuse
Palesi
Ho sussurrate gridate o insinuate con le quali si vuole respingere un certo tipo di dialogo di discussione è che
C'è una sorta di padri dato politico diverso
E quindi forse l'esclusione nasce dal fatto che i riferimenti sono diversi non è così non deve essere così
Ma non solo e non tanto per noi ma per la forza di questo partito perciò che la Democrazia Cristiana rappresenta in questo Paese
Se è vero come è vero che il sistema misto è una realtà ormai irreversibile
Se è vero che nella cultura degli anni nuovi se è vero che la televisione di oggi e di domani regolamentata disciplinata rivista rivisitata ma certamente questa è la realtà
Del nostro sistema informativo
Ma perché dico ai democristiani dovete sospingere o respingere qualcuno soltanto verso altri lidi abbiate la consapevolezza il coraggio l'intelligenza politica l'interesse politica di guardare a questo sistema nella sua completezza e nella sua globalità
Chiedo scusa di questa parentesi che non è né politica né polemica che forse sgradevole ma che sentivo di dire proprio perché mi piace dirlo in questa festa e mi piace dirlo in questo convegno che ha avuto il pregio di affrontare il tema tema difficile spinoso Complesso della televisione della comunicazione e dell'informazione
Con un respiro che veramente fa onore non soltanto agli autorevoli relatori ma anche al partito tutto intero
Perché per la prima volta nei tanti dibattiti non si è partito
Dalla polemica o dalla dieta libera
Sugli aspetti concorrenziali di frequenze di reti di pubblicità di denari di interessi ai quali pure giustamente si è arrivati ma si è partita da un'angolazione molto più ampia
Molto più nobile guardando cioè ai valori di questa società ai valori che tutti insieme sentiamo che tutti abbiamo il dovere di difendere soprattutto chi opera con un mezzo con uno strumento dalle capacità insospettate grandiose forse maggiori di quelle che noi stessi pensiamo e che quindi esige richiede richiama reclama una responsabilità ancora maggiore io ho molto apprezzato
Lo spirito
Aperto col quale la relazione introduttiva dell'onorevole radi così come quella dell'onorevole Zaniboni così come quella del senatore col fari hanno allargato l'orizzonte su cui porre il problema della regolamentazione specifica del sistema misto
Perché sono valori che nessuno disconosce che noi e chi mi conosce può pensarlo anche personalmente
Riconosce pienamente nei quali si riconosce
E che troppo spesso vengono dimenticati quindi un dibattito come questo che parte da quelle premesse che guarda quei presupposti che guarda quei valori i quali molti degli oratori
Anche il presidente Borghi
Che giustamente a questi valori fa spesso riferimento ci ha richiamato non può non guardare al fenomeno nella sua globalità
E nella sua interezza perché sono valori che riguardano la società che riguardano i cittadini e che quindi richiamo alla responsabilità di tutti gli operatori in tutti i settori a qualunque volo essi appartengano pubblico o privato che sia
Però
E dico questo senza voler togliere valore a ciò che ho detto
Talvolta mi è sembrato che nel guardare troppo alto e nel calare poi un'analisi così giusta così propria così responsabile così seria così dovuta
Come quella che parte da certi presupposti alla realtà concreta
E a me magari alle disposizioni di legge
Si finisce per smarrire quel realismo che invece indispensabile per arrivare se si vuole arrivare come tutti diciamo di voler arrivare
A un risultato concreto che dopo tanti anni di incertezze e di rinvii porti finalmente a qualcosa
Di definitivo
E invece mi sembra che nel passaggio da questa premessa
All'articolazione vera e concreta
Siano molte le tentazioni di disperdersi o di perdersi appresso dei sogni o delle utopie che sono in fondo quelle
Che spesso non hanno fatto realizzare fino a oggi una regolamentazione del sistema anche se e l'ho sentito delle relazioni di molti degli oratori che si sono
Succeduti al microfono dobbiamo essere anche consapevoli del fatto
Che non è tutto male poiché si arrivi oggi e non i neri a legiferare
Perché forse
Se la legge fosse nata prima
Avremmo certamente avuto una legge ma non avremmo la televisione che abbiamo oggi e non dico la televisione di Berlusconi o le televisioni private
Dico non avremmo latte lei visione di oggi nel suo complesso perché ciò che è successo
Spontaneamente qualcuno dice selvaggiamente in questi anni serto con disordinatamente certo in assenza di leggi ha avuto anche anche tra le cose censurabili criticabili una carica tale di vitalità di libertà di anelli Troy di creativo di fantasioso che ha costituito certamente un vantaggio per il telespettatore che diciamo di vogliamo di voler difendere e al quale tutti abbiamo il dovere di guardare quindi non solo non sarei totalmente critico verso ciò che è successo ma cercherei di trarre insegnamento anche per quello che di positivo c'è stato perché aver la legge e non avere il sistema che abbiamo forse non è una cosa utile o da barattare perché certamente il sistema pur nei difetti
Che ci auguriamo tutti possono venire corretti ed emendati mostra ha in sé una ricchezza
Che e da difendere
Perché è vitale perché certamente assicura al nostro telespettatore una condizione di vantaggio di privilegio rispetto ad altri sistemi perché certamente consente di offrire sui nostri teleschermi una
Quantità di programmi e una qualità di Offerta che non ha riscontro in nessun Paese del mondo
E quando dico nessun Paese del mondo non lo dico per dire un'affermazione retorica o generica ma perché esattamente così come ci ricorda la premessa di quella più volte ricordate la sentenza della Corte costituzionale
In nessun Paese del mondo esiste il numero di emittenti televisive che esiste nel nostro
In nessun Paese del mondo esiste l'offerta di programmi che esiste sui nostri teleschermi la sentenza dice che in ogni città d'Italia mediamente l'offerta sul nostro teleschermo e di trentanove programmi per esser
E in nessun Paese io mi permetto di dire insiste la qualità
Della televisione che c'è in Italia perché ciò che è successo è servito anche salutare mente a migliorare il servizio pubblico che come giustamente ha ricordato stamattina il senatore col fari
Oggi può vantare all'Italia un altro primato quello di fare la migliore televisione del mondo il servizio pubblico si signori la Rai perché certamente ai vertici del
Graduatoria delle televisioni del mondo ma nessuno vuole dimezzare i meriti
Della RAI come azienda
E delle tante persone di grande responsabilità di grandissima professionalità di grande coscienza che alla RAI lavorano a cominciare dal direttore generale Biagio Agnes che vedo qui davanti che mi piace salutare con l'antica e mai smentita amicizia
Quindi non è soltanto merito della bravura dell'abilità della professionalità di questi signori ma è anche il merito della concorrenza
è il frutto della libertà è il frutto della competizione è il frutto del confronto perché se la RAI di oggi mille novecentottantotto Non è la RAI di ieri lo si deve anche al fatto che è stata
Frustata stimolata
Incalzata aggredita se volete ma chi è stata costretta a confrontarsi
E a migliorarsi
Se la Rai oggi ha raggiunto quella qualità di programmazione molto lo deve anche agli effetti della concorrenza e della competizione e quindi il miglioramento complessivo della qualità oltre che della quantità dell'offerta televisiva è certamente uno dei frutti non l'ultimo e certamente un frutto apprezzabilissimo di questo sistema
Del quale pure riconosciamo i difetti le anomalie le incertezze il disordine di cui pure proclamiamo anche noi la necessità di una regolamentazione però attenti a non fare di una regolamentazione
Lo strumento per correggere una situazione per incidere pesantemente sui ciò che spontaneamente e liberamente si è creato
E per ritornare a condizioni di un tempo
Magari attraverso la Nostalgia del monopolio quel processo di identificazione con quella tradizione quella cultura
A cui accennavo all'inizio e quindi quasi senza dirlo il quasi senza accorgersene creare un meccanismo di legge
Che attraverso lacci e lacciuoli di Carli alla memoria o attraverso strumenti o situazioni tale ridisegno un sistema
Ori thai un sistema o ponga delle condizioni che Rizzo spingano questo sistema verso una cultura sostanzialmente monopolistica o comunque metta in condizione chi opera sull'altro versante di non poter più operare di non poter più esser competitivo
Perché operare significa essere competitivi perché operare con successo significa avere la possibilità di confrontarsi
E ci si può confrontare soltanto quando si chiede la stessa stazza nessuno mette a combattere sul ring un peso massimo Tyson poverino
In condizione di non poter combattere e un peso piuma le categorie debbono essere omogenee la competizione si può
Avverare e svolgerà soltanto tra soggetti
Pari e la gara deve essere deve garantire tutti la parità di condizioni quindi attenti pur tenendo presenti tutto ciò che è stato giustamente detto a non inseguire il sogno di un sistema
Che finisca anche contro le intenzioni di chi lo disegna di riportare a una situazione che di fatto sarebbe monopolistica
Ecco ho molto apprezzato
Non solo la relazione autorevole del Presidente Sharp
Ma lo slogan spesso che è stato messo come sottotitolo del nostro convegno il dovere di essere europei perché
Nella legge che si va a fare questo dovere il legislatore per primo non deve dimenticarlo
Perché quella competizione oggi si svolge su un orizzonte più ampio che non quello nazionale oggi si svolge e si svolgerà ancor più domani sull'orizzonte appunto europeo
E la dimensione delle aziende chiamate a confrontarsi
Per essere opera vere possibilità di vittoria
Deve essere europea
Il senatore col Faria chiuso in maniera molto bella la sua relazione
E Cia
Ricordato
Che siamo figli del nostro tempo il nostro tempo è anche un tempo europeo le scadenze del novantadue che pure si imboccano in tutti i convegni non sono un mitico appuntamento e non sono vuote di contenuti sono il nuovo traguardo di questa costruzione che data ormai da trent'anni e che in fondo senza che nessuno se ne accorgesse o quasi con un processo silenzioso lento graduale ha realizzato da trent'anni fa quando furono sottoscritti i trattati di Roma oggi tutti i suoi obiettivi
A rispettato tutte le sue scadenze allargato la comunità da sei a dodici Paesi oggi il traguardo del novantadue si chiama tutti a un impegno
Molto più forte
Molto più stringente molto più profondo perché più profonda e la modificazione che si andrà ad operare perché più sostanziale sarà l'integrazione che andremo a realizzare attraverso la creazione di un mercato allora sì
Veramente unico ma il primo aspetto di questo mitico novantadue
Sarà quello che i giuristi chiamano il mutuo riconoscimento della legislazione dei paesi membri cioè in parole povere il principio secondo il quale ciò che negli altri Paesi è stato stabilito può valere anche negli altri Stati della Comunità ecco perché anche da noi c'è necessità e urgenza di arrivare anche in questo settore come altri a una regolamentazione
Del sistema perché altrimenti sarà una ulteriore condizione di svantaggio nei confronti dell'Impero confronto europeo ma è stato Ri
Chiamato dallo stesso presidente Sciarra questa prospettiva esige capacità di organizzazione aziendale
Dimensione di investimento di cui il legislatore deve tener conto non si potrà certamente affrontare questa sfida
Se non si avrà il respiro l'organizzazione aziendale la possibilità di investire che metta in condizione l'impresa nazionale italiana di competere con le altre magari con i colossi della comunicazione europea
Certamente lo può fare la RAI
Ma certamente lo deve fare nell'interesse di questo Paese anche il privato e allora la legge deve garantire al privato le condizioni di esercizio anche sul campo nazionale
Che
Di portare poi al confronto più ampio in sede europea
Siamo a pochi passi da Venezia ieri sera è stato pre si è concluso il festival cinematografico con il trionfo del carissimo Ermanno Olmi un film prodotto dalla RAI
Leone d'arte delle ore Doro Leone d'argento un film del regista greco Angelopoulos prodotto dalla Rai la Rai era presente a Venezia con otto film
Il gruppo Fininvest era proprio il presente a Venezia con dodici film
è così che si difende la produzione nazionale italiana è così che si difende quella identità europea o nazionale è così che si difendono i valori della cultura italiana
Consentendo a chi produce di esportare di vendere non soltanto per i nostri teleschermi ma anche su un orizzonte più ampio ma chi e come potrà produrre sforzi come quelli di cui
E c'è l'eco ancora oggi sui giornali di Venezia così come della fiction o dell'altra produzione televisiva solo chi alla capacità professionale
Alla capacità finanziaria ed economica la dimensione di impresa per farlo e quindi attenti a conservare queste dimensioni perché altrimenti quel dovere di essere europei rimane soltanto uno slogan felice che non avrà riscontro nella pratica le ha realtà
E qui affrontiamo il drammatico problema del finanziamento del sistema o delle risorse come ho sentito dire e come va di moda dire
Dico drammatico perché talvolta se ne sentono fare delle descrizioni o delle demonizzazione mi ho molto apprezzato l'espressione con la quale il relatore
Onorevole radi ha iniziato su questo tema la sua esposizione quando ha detto non bisogna demonizzare la pubblicità esattamente così
Giustissimo preoccuparsi
Degli affetti
E degli eccessi della pubblicità
Giustissimo sacrosanto in nome di quei valori preoccuparsi degli affetti che in una società come la nostra un eccesso di esposizione al messaggio pubblicitario può o potrebbe determinare ma da questo a demonizzare il mezzo il messaggio insieme stiamoci molto attenti anche perché è troppo facile
Demonizzare la pubblicità soltanto per la televisione commerciale assolvendo poi con un processo che psicanaliticamente sarebbe interessante analizzare
Tutti gli altri che di pubblicità vivono che la pubblicità fanno e che alla pubblicità si rivolgono ognuno di voi nella sua cartellina stamattina a il programma della festa dell'amicizia
Provi a sfogliarlo
Guardate quanta pubblicità ci guardate che la pubblicità non interrompe la giornata guardate se la pubblicità non è tra il programma del mattino e quello della sera se non è all'interno del programma di spettacoli del programma di dibattito guardate esso è se non ci sono quelle iterazioni
Quella interruzione
Quella violento sentito stamattina e l'espressione mi sembrava troppo forte che viene poi rimproverata ai teleschermi o alle televisioni commerciali ma mica voglio demonizzare il programma della festa dell'amicizia
Giusto ma perché la DC ha fatto un programma così ricco di pubblicità ma perché deve vivere perché deve organizzare questo festival perché deve portare qui gente relatori mezzi organizzazione perché deve convogliare quindi gente perché deve fare un programma e allora perché demonizzare chi per offrire alla gente sul teleschermo ciò che qui la DC offre con questi mezzi ai suoi iscritti USA dello stesso mezzo perché rischiare attraverso una
Così vorrei dire stavo per dire mi perdoni Presidente Martinazzoli lo dico anche questo senza polemica
Un po'di demagogia perché è troppo facile compiacere gli stati d'animo di chi si secca magari dell'interruzione pubblicitaria o di chi persegue altri fini e quindi è facile
E demagogico insieme
Così
Fa la polemica con la pubblicità e però riguardiamo e ripensiamo riflettiamo agli affetti
E l'esempio che io ho portato anche qui in maniera molto amichevole ma solo per rendere più esplicito un ragionamento che spesso si fa fatica a far comprendere all'interlocutore
Stiamo attenti a non demonizzare la pubblicità al punto da portare nei nel disegno di legge o nella legge
Vincoli nuovi o limiti tali da impedire la sopravvivenza della televisione commerciale quindi da compromettere quel sistema misto che proprio sull'esistenza da La sette revisione commerciale si basa perché
E qui affrontiamo il tema delle risorse
Come la stampa vive di due risorse la vendita in edicola o per abbonamento e la pubblicità
Come la RAI vive di due risorse il canone e la pubblicità
Non dobbiamo mai dimenticare che la televisione commerciale vive solo di una risorsa la pubblicità
Non ha nulla di più non chiede nulla al suo telespettatore che non quella Breve interruzione pubblicitaria considerata la pure il biglietto che lo spettatore paga
Ma come non protesta o non protesta più quando paga il canone perché ritiene giusto che per usufruire di quel servizio
Abbia bisogno di pagare una tassa o un canone così io non credo che posta poi protestare più di tanto perché senza pagare il canone
Quello offertagli viene arricchita triplicata decuplicata trentanove limitata se così si potesse dire attraverso il meccanismo della pubblicità che poi esiste in tutto il mondo
D'altro canto anche qui non è un po'di demagogia presidente Martinazzoli voler pretendere di difendere il telespettatore a tutti i costi dalla pubblicità
Qual è il telespettatore ha nelle sue mani il principale mezzo di difesa ai telecomando e se non gli va un film interrotto dalla pubblicità si sintonizza sulla RAI che gli offre film senza interruzione di pubblicità
Ma se il telespettatore ciò nonostante continuassi incrementarsi anche su Canale cinque o su Retequattro e Italia uno ma perché li dobbiamo andare a impedire di sintonizzarsi o di trovare quel programma perché inserire il divieto per legge della interruzione pubblicitaria nel film significa puramente e semplicemente condannare a morte la televisione commerciale
Significa cioè ricreare le condizioni di monopolio significa eliminare di fatto quel sistema misto che a parole nell'articolo uno si dice di voler riconoscere telespettatore
è giusto che ci siano i limiti di affollamento che siano questi dissidi orizzonte europeo e non è tutto vero quello che l'onorevole Borri crede di aver sentito stamattina perché l'onorevole Morri che spesso Falcon abile dialettica
L'avvocato più che dal notaio per la verità polemica con noi facendo riferimento alla legislazione straniera stamattina
Con grande soddisfazione conforto è venuto al microfono dire di aver sentito dal Presidente sciarpe dei riferimenti della dotta relazione di reati
Qualcosa che lo confortava perché non era tutto come noi spesso andiamo dicendo
Si dà il caso che lo stesso conforto l'ho provato anch'io perché mi sembrava di aver sentito proprio adesione alle tesi che noi andiamo svolgendo in tutti i settori
D'altro canto se ne trova larghissima traccia nelle legislazioni degli altri Paesi europei
E se ne trova traccia in quella direttiva della Comunità che più volte è stata citata in quel progetto di Convenzione del Consiglio d'Europa che altrettanto è stato citato
E non è vero per niente che nella direttiva della Comunità
Si vieta nolente eruzioni e si parla di blocchi forse l'onorevole Gorrieri Mastro un po'indietro perché in un primo progetto di molti anni fa credo dell'ottantadue effettivamente questa indicazione era stata raccolta
Ma poi per unanime adesione di tutti i Paesi che collaborano alla stesura e alla revisione di questa direttiva
è stato tolto il riferimento dei blocchi ed è stata ammessa come è ammessa in tanti Paesi d'Europa l'interruzione dei programmi in America interrompono persino al telegiornale
E a proposito di America ma poi diventa troppo lungo mi piacerebbe polemizzare con l'onorevole Borri anche su quell'inno che ha fatto al sistema televisivo americano
Che mi trova perfettamente d'accordo
Nella riconoscimento dei grandi meriti della grande libertà di quelle sistema ma che non mi trova sulla stessa strada per arrivare a questa conclusione perché vorrei ricordare puramente e semplicemente all'onorevole Borri che cosa sono i tre grandi network americani Nbc si BS Ibis si e EDF sul loro che si basa il sistema ed è sul loro sul tre grandi network sulla loro potenza sul sulla loro capacità di offerta di programmi e sulla loro capacità competitiva e concorrenziale tra di loro che il sì al cittadino americano viene
L'offerta quella offerta televisiva appunto di cui può correre
Quindi giustissimo
Giustissimo preoccuparsi del telespettatore ma senza stravolgere le regole senza creare limiti o condizionamenti che mettano il sistema così come deve essere misto
In condizioni di vivere
E qui siccome Rossi interprete del sistema pubblico ha detto che lui rappresentava una parte quella che è in regola
E siccome allora io fatalmente mi trovo a rappresentare l'altra parte
E forse lo si pensa quella che non è in regola
E vorrei spendere sia pure brevemente
Qualche parola su questi aspetti di normativa tecnico-giuridica come l'ha chiamata Rossi anche con riferimento all'ultima sentenza della corte costituzionale verissimo che il sistema pubblico
Regolato per legge la legge centotré
Verissimo che il sistema pubblico è talvolta sottoposto a vincoli
Particolari maggiori qualcuno dice onerosi però è altrettanto vero
Che se è analoga normativa
Per il settore privato perché la legge dieci a pieno diritto di legittimità costituzionale come la sentenza ottocentoventisei ha detto un momento avvocato Porta
Non nella corte che dice che la legge a diritto per poco tempo perché provvisoria e la legge dieci che dice
Nel suo articolo primo e poi l'articolo quattro di essere provvisoria transitoria verso una regolamentazione completa del sistema
Ma è una legge di sistema caro onorevole Borri perché nella stessa legge dieci mentre si dettano le regole per il sistema privato si dettano regole modifiche per il sistema pubblico
Modifiche nella centotré è nuove norme
E se l'assetto attuale del servizio pubblico è quello di oggi e se per esempio il direttore generale dottor Biagio Agnes a i poteri che la legge gli riconosce oggi Lia in virtù della legge dieci
Quindi state attenti a demonizzare la legge dieci che è una legge di sistema perché detta norme correlate tra servizio pubblico e servizio privato
Ed è manda una normativa successiva una regolamentazione generale del sistema e questo che la Corte costituzionale ha ribadito piena legittimità a questa legge quindi nessuno è fuori legge quindi nessuno è fuori sistema quindi nessuno non non è in regola
Siamo tutti in regola e tutti aspettiamo una regolamentazione più generale che riguardi la nostra convivenza la nostra concorrenza la nostra competizione
Ecco ma perché competizioni ci sia
Che cosa qual è il valore costituzionale sul quale la Corte legittima il sistema misto e al quale richiama il legislatore per la regolamentazione generale il valore del pluralismo
La Corte lo descrive in maniera esemplare ma siccome stamattina il presidente Sciarra
Facendo l'iter analogo che ha avuto l'evoluzione della legislazione in Germania ci ha letto il la definizione di pluralismo che la Corte costituzionale tedesca ha dato dicendo che quello è il punto importante perché qualsiasi normativa sia nazionale sia sovranazionale deve partire da quello principio io vorrei aggiungere alla citazione del presidente Sharp
La definizione che del pluralismo da la nostra Corte costituzionale
La sentenza è molto lunga e molto articolata e più volte la corte si sofferma definire i caratteri del pluralismo ma la definizione di fondo ecco chiedo scusa
Chiudo la definizione di fondo che la corte fa e che pluralismo e la garanzia di scelta per il cittadino
E che nel nostro Paese viva Dio il cittadino abbia diritto di scelta con il telecomando non c'è dubbio
Ma poi la Corte approfondisce questo ragionamento e con un processo tecnico giuridico che Rossi ha evocato dice che il nostro sistema essendo misto essendo basato sul servizio pubblico Rai
E un servizio privato
Ma dice la Corte
Che la RAI servizio pubblico all'obbligo per legge ribadito dalla Corte di garantire esattezza già da sola come debbo dire fa in maniera esemplare il pluralismo del sistema
E dice la Corte che infatti ruolo speciale del servizio pubblico
E quello di dar voce attraverso un'informazione completa obiettiva imparziale ed equilibrata nelle sue diverse forme di espressione
A tutte o al maggior numero possibile di opinioni tendenze correnti di pensiero politico sociali e culturali presenti nella società
Onde agevolare la partecipazione dei cittadini allo sviluppo sociale e culturale del Paese secondo i canoni del pluralismo interno e allora io dico ma come si fa a sostenere
E l'ho sentito anche stamattina anche se il per fortuna di sfuggita
Che nel nostro Paese esiste oligopolio che bisogna adottare una normative speciali antitrust che bisogna smantellare il polo privato forte l'unico capace di competere con la RAI
Perché altrimenti non c'è pluralismo quando per riconoscimento della corte e per istituzionale compito assegnato dalla legge è già uno dei componenti del sistema a garantire il pluralismo come in effetti fa
E quindi
Tutto ciò che c'è in più semmai aggiunge ricchezza a questo pluralismo articolazione a questa voce a queste voci e quindi pensare o parlare di un duopolio di unico oligopolio mi sembra veramente improprio ha ragione Rossi secondo i termini della cultura economica classica
Il primo provvedimento Antitrust è l'introduzione di un correttivo pubblico cioè quando in un sistema economico si creano condizioni per cui un sistema di aziende o cresce troppo o realizzando intese tra di loro rischiano di soffocare il mercato o di prendere accordi
Che limitano la concorrenza o non a favore del consumatore interviene direttamente lo Stato con una sua azienda
Ma come si fa a sostenere che c'è bisogno di altre norme anti presto in un sistema come quello dell'informazione televisiva in Italia dove lo Stato prestissimo
A qualsiasi esperimento privato perché è stato ed è tuttora la parte dominante del sistema come si fa a parlare di oligopolio di posizione dominante dico solo per accenni perché ho già rubato troppo tempo e vengo giustamente richiamato
Quando è stato ricordato anche questo poco fa
Chi si muove nel polo privato può far conto soltanto di metà del mercato
Ma le norme antitrust la rovente concentrazione sono destinati a chi nel mercato considerato nella sua totalità ovviamente acquista una posizione evitare rilievo da soffocare le legittime aspettative del consumatore
Ma in questo mercato c'è già una meta il cinquanta per cento che è tolta che sottratta alla libera competizione dei privati e quindi come si fa ad accusare di posizione dominante chi invece in quella posizione ha soltanto una figura di rilievo perché attraverso un processo di selezione storica durissime il di capacità imprenditoriali
è riuscito a raggiungere quella dimensione unica è minima per poter competere con il servizio pubblico dando vita
Alimentando quel sistema misto che altrimenti non avrebbe possibilità né di vita né di sviluppo
Sono molte altre osservazioni che vorrei fare ma voglio essere
Disciplinato e quindi
Astenermi dall'abusare ulteriormente del tempo altrimenti veramente questo sì sarebbe abuso di posizione dominante come la normativa della CEE prevede perché quello che reprime l'abuso di la posizione dominante non la posizione dominante come tale
Ma ho voluto fare questa osservazione chiedo scusa se mi sono dilungato un po'troppo solo per dire come concordando pienamente sulle premesse di reati di gol fari di Scotti spero anche con quelle di Martinazzoli se vorrà riconsiderare queste storie della pubblicità
Concordando dicevo sui valori sulle finalità sugli obiettivi sulle premesse etico politiche metà politiche come ci ha ricordato Rossi che chi opera in questo sistema non deve mai dimenticare volevo soltanto ricordare a chi
Discute di questa legge
Di stare attenti
A creare delle norme che consentano a questo sistema di continuare a vivere in maniera più ordinata più disciplinata migliore se possibile
Ma non a creare delle norme che mettano questo sistema in condizioni di non poter più vivere e di non potersi più liberamente confrontare offrendo al telespettatore
Che è la nostra vera il nostro unico destinatario delle nostre fatiche pubblici o privati che siano quella ricchezza di programmi che forse si fa primi nel mondo grazie
Ma io vorrei fare una commento immediato su un punto di quello che ha detto letta e non per una reattività che la sua cortesia all'arresto non meriterebbe ma
Perché siamo abituati a proposito di informazione
A constatare quotidianamente che spesso il senso complessivo di un discorso fugge per la tangente
Di una osservazione magari fatta tra parentesi
Allora la mia risposta immediata riguarda il dubbio
Che le tasse sul posto come dire in ordine
Ad una tendenziale scelta ad una pregiudiziale scelta del nostro convegno io vorrei rassicurare il dottor lette
Siccome questo convegno non è soltanto un convegno del partito erano case cristiane un convegno del quale si è assunto la responsabilità cioè il gruppo parlamentare della Camera una democrazia cristiana
L'organizzazione e la scelta dei relatori degli interlocutori che appartiene alla responsabilità e al tipo di sensibilità di chi dirige il gruppo d'aver Lucrezia Cristina
Se avessimo voluto letta
Fare un convegno di partigiani
Allora non avremmo chiamato Emilio Rossi che Letta stesso definisce identifica come ne è una delle voci più autorevoli ha detto Luís giustamente dal sistema televisivo non del sistema televisivo pubblico
Avremmo chiamato per esempio Biagio rane schiera una solida e robusta cifra in ogni modo riconoscibile
Io invece quando sono partito dall'idea che sarebbe stato riduttivo sbagliato e inutile
Da parte del gruppo da camera vizi iscriversi a parteggiare
Più di una battaglia che trovo in tutti i modi sbagliata
Tra il sistema tra il senatore io pubblico si tratterà io privato non mi interessa assolutamente niente vorrei rassicurare eletta su questo
Oltretutto io sono d'accordo con lui che dal che sarebbe purtroppo dico è già un poco balordo
Che noi ci mettiamo a regalare qualcuno a qualcuno dopo avere con grande alla creta quel qualcuno aiutato a nasceranno perché questa secondo me è la storia di queste viene da una storia ripeto di sprechi BBC patrimoni e di errori
Altro discorso
Ma avremo tanti modi proseguirlo e quello che Mina
Accreditato da parte dell'Etna così demagogiche per il momento la non l'accetto la subiscono
E allora proprio mi comporto demagogo vorrei dire a letto io sono molto d'accordo con lui sono contento condivido la gioia del Leone d'Oro
Alla leggenda del santo bevitore
Sarei molto meno contento se l'anno venturo il leone d'Oro andasse la leggenda del santo bevitore di birra scura piuttosto che di Biella chiare