Il riformismo di Gianni De Michelis

Ai nostri lavori
Va innanzitutto grazie dalla presenza benvenuti
è una giornata di studio e di riflessione dai di ricerca storica e di testimonianza su di una figura importante della storia repubblicana di un polo un politico di livello grande socialista Gianni De Michelis
E noi vogliamo dedicare questa questa riflessione che proseguirà nei prossimi mesi con la stesura di testi con l'elaborazione di di di altro materiale per poi pubblicare un libro su di lui con questo titolo il riformismo di Gianni De Michelis nella operiamo all'inizio della prossima del prossimo anno verso febbraio marzo
Non è un omaggio a Gianni De Michelis solo a noi vecchi socialisti
è o non un atto doveroso che la società la Fondazione socialista Mondoperaio alla sua rivista vogliono dedicare a alla alla contro informazione vorremmo dire
Alla verità della storia politica del nostro Paese i socialisti è già glieli sempre emise come vedrete nel consentirete nel corso della giornata nelle generazioni che ne è testimonianza che
Ascolterete
Lo fu fu un grande riformatore ma una persona che non solo di grande intelligenza e e saggezza personale ma anche un inventore di cose
E questo è come al solito nel nostro bel Paese spesso
Sporcato dimenticato messo da parte nostro lavoro in questi vent'anni quello della Fondazione socialismo e specie di Mondo operaio è stato quello di ricordare la verità
La verità noi abbiamo sempre detto e l'unica medicina che può forse risolvere i problemi del dei popoli vorremmo che la verità storica verità critica tutta la verità non parzialmente sia identificabile visibile e leggibile da una gran parte di persone non abbiamo le paginate dei quotidiani maggiori ma insomma abbiamo la nostra energia la nostra
Lealtà la nostra intelligenza
Grazie ancora ho chiesto a Marcello Sorgi che ci fa la cortesia di star qui quasi tutto il giorno di moderare introdurre questo
Nostro incontro è un buon lavoro a tutti
Grazie buongiorno a tutti
Grazie di essere venuti qui la la vostra partecipazione dimostra che il ricordo di Gianni De Michelis
Forte e sentito
E questa giornata di lavoro servirà per illustrare come dire gli aspetti molteplici del suo la sua storia politica del suo impegno politico e anche della sua personalità
Che io mi limito a ricordare alcuni aspetti del carattere Silvio come tutti voi ho conosciuto Gianni De Michelis all'inizio dall'inizio della sua
L'esperienza ai vertici del del del PSI fino diciamo alla confusione e se dovessi ricordare tre aspetti del suo carattere che erano evidenti direi che erano la vitalità perché era un uomo dotato appunto di una vitalità straordinaria
E non non mi ricordo mai di averlo visto stanco o pessimista rispetto a quello che stava facendo la Fantasia perché era un formidabile produttore di idee e nella stagione riformista che caratterizzò tutta la la vita del nuovo PSI
Mi diede un contributo molto molto importante lo vedremo stamattina il terzo aspetterà l'autonomia autonomia intesa non come isolamento ma come una forza da mettere al servizio di di progetti da da fare una da fare avanzare da da realizzare direi che il il PSI di Craxi
Diventa il PSI di Craxi dal famoso comitato centrale del mille novecentottanta in cui per la prima volta Craxi ha una solida maggioranza all'interno del partito qualcuno dirà Craxi era già Craxi prima sicuramente c'è c'era stato il caso Moro sicuramente c'erano stati
Incassi successivi a quello di Moro Urso
Cirillo insomma la stagione del terrorismo è già una stagione in cui la la l'autonomia del PSI craxiano si manifesta mai dal mille novecentottanta che Craxi può dispiegare la sua azione con una forza maggiore perché attorno a sé ha un gruppo dirigente coeso è una maggioranza interno del partito che per la prima volta omettere in condizioni di operare
Io vi vi vi spiego come abbiamo pensato di di fare ne faremmo una mattinata racconta tre dibattiti ogni dibattito avrà un'introduzione dei disco Songs
Il primo lo abbiamo dedicato al rilancio al rinnovamento al rilancio delle partecipazioni statali De Michelis fu ministro delle partecipazioni statali il secondo il decreto sulla scala mobile anche quello un momento importantissimo di svolta in cui De Michelis da ministro del lavoro
Da un contributo molto forse nelle memorie dei ricordi viene fuori insomma che per anche nei momenti in cui c'era il dubbio se fare o non fare il decreto insomma De Michelis si batte per farlo e il terzo è l'invenzione dei giacimenti culturali che ha non fa prova della sua originalità e anche di una cosa chiara
Funzionato questi sono i lavori di di questa mattina nel pomeriggio continueremo con la politica estera ricordando appunto si ricorda sempre che lui anche negli anni e mi chiese fu il primo ministro che non ci serviva l'interprete perché parlava dell'inglese oggi è più diffuso conoscere l'inglese ma allora insomma
Negli anni ottanta non non non lo cose tutte la molto più ingessato era ovviamente ma naturalmente l'uso l'uso dell'inglese era finalizzato a una politica estera intelligente
Originale e per certi versi anticipatrice come vedremo poi parleremo di Venezia la proposta dall'Expo la modernizzazione di di di di Venezia per l'appunto e poi parleremo del suo ruolo come dirigente del Partito socialista il rinnovamento della classe dirigente del partito socialista
Alle sedici diciamo tra la seconda la terza tavola rotonda interverrà Giuliano Amato che parlerà di Gianni De Michelis statista e ha chiesto per ragioni personali di anticipare questo suo intervento originariamente previsto come conclusione a prima dell'ultima tavola rotonda quindi cominciamo con le partecipazioni statali l'introduzione sarà del professor Sabino Cassese ovviamente tutte le persone che sono qui non hanno bisogno di me di presentazione inutile che io mi di lunghi
Ricordare chi è il professor Cassese uno dei massimi esperti della macchina
Statale
O che è il rito camerale Marcello inglesi Biagio marzo Carlo Scognamiglio Domenico Cacopardo che parteciperanno a questa prima tavola rotonda che è anche la più affollata quindi io
Prego i nostri relatori ritenersi sull'ordine dei dieci minuti se vogliamo so che a qualcuno non non ci riuscirà ma comunque se senza se qualche sforamento ci deve essere che sia uno sforamento limitato se non mettete il il moderatore in condizione di essere noioso e dire si avvia le conclusioni per piacere tutte cose che spero di non voler fare grazie a monte do la parola al professor Sabino Cassese
Diciamo queste no si funzioni sì grazie
Gianni De Michelis diviene ministro delle partecipazioni statali il quattro aprile del mille novecentottanta
Nel governo Cossiga secondo centrosinistra organico Resta in quella carica con i governi Forlani Spadolini primo e secondo pentapartito Fanfani quinto
Quadri partito fino al quattro agosto del mille novecentottantatré quindi un bell'esempio di quello che Giulio Andreotti in uno dei suoi libri sulla storia della Repubblica chiamato la continuità della discontinuità
E in effetti è stato il quarto più duraturo ministro delle partecipazioni statali Giorgio boh la battuto perché ha raddoppiato per otto anni Antonio Bisaglia per quattro anni e mezzo e Clelio Darida
Per quattro anni
Cercherò di rispondere telegraficamente a a quattro domande chi era De Michelis e nel mille novecentottanta
Qual era il contesto nel quale si trovò ad operare che cos'erano le partecipazioni statali in quell'anno e che segnò ha lasciato Gianni De Michelis come ministro delle partecipazioni statali
Molto brevemente su ciascuno di questi punti De Michelis nell'ottanta è un quarantenne
E nello stesso anno diviene professore associato
A professore universitario associato
A Capodanno di quell'anno era morto l'altro grande personaggio della storia del socialismo del secondo dopoguerra cioè Pietro Nenni
E poco prima Craxi aveva cominciato a parlare di grande riforma
Vi leggo la frase con cui per la prima volta parlò di grande riforma un processo di ripresa che abbracci insieme l'ambito istituzionale amministrativo economico sociale e morale
Quello stesso anno viene ammazzato Piersanti Mattarella
I problemi che sono sullo sfondo in quegli anni sono gli Elenco molti dei presenti li ricordano
Il risanamento della Montedison il problema della Finanziaria chimica il problema di Rizzoli e della proprietà della Corriere della Sera
La questione di donna il bilancio di assestamento dell'ottantadue la disdetta dalla scala mobile data dall'Inter sindaco
I rapporti con Hammer
E le nomine
Diventa ministro a seguito di quella che Antonio Maccanico nei suoi diari ha chiamato la crisi più breve della storia della Repubblica
E diventa ministro con altri colleghi che sono Giorgio La Malfa al bilancio Pandolfi al Tesoro e Reviglio alle finanze quindi insomma
Come dire una bella compagnia insomma possiamo dire no
E il ministero delle Partecipazioni statali era una situazione peculiare perché era stato istituito più di venti anni prima con la famosa legge del dicembre del mille novecentocinquantasei la numero quindici ottantanove
Che aveva anche ecco Conte stabilito due principi il cosiddetto sganciamento delle imprese a prevalente partecipazione statale
Dalla Confindustria che aveva dato luogo alle reazioni di una gran parte anche della cultura giuridica ricordo che la Confindustria pubblicò
Pareri di illustri giuristi in tre Tommy addirittura
Ma aveva anche fissato un principio che diventa o importante proprio con il ministero e De Michelis il principio di economicità nella gestione delle imprese
A partecipazione statale
Il ministero e partecipazione statali sarà destinato a durare poco perché vissuto meno di quarant'anni mille novecentocinquantasei mille e novecento novantatré cosa caratteristica i De Michelis sei piglio con il quale questo giovane quarantenne diventi esercita la sua funzioni di ministro perché dopo sei mesi nel novembre del mille novecentottanta
Presenta un rapporto sulle partecipazioni statali che consta di due volumi di trecento pagine il primo destinare
Destinato a denaro ed analizzare crisi risanamento e rilancio delle partecipazioni statali e il secondo le politiche industriali
è un rapporto paragonabile anche se l'oggetto è parzialmente diverso a al
Più noto rapporto di Ugo la Malfa quello fatto su ordine di Einaudi e che fu pubblicato proprio su ordine Einaudi nel libro bianco dell'IRI
Ed è un rapporto di cui punti fondamentali sono affrontare di petto la crisi delle partecipazioni statali il ritorno all'economicità
Il rifiuto di quelli che allora si chiamavano gli oneri impropri l'espressione oneri impropri era nata nel mondo non nel mondo delle partecipazioni statali ma era nata nel mondo le ferrovie
Che avevano segnalato l'esistenza degli oneri impropri ma le ore proprio esistevano eccome anche nel sistema delle partecipazioni statali
Il rispetto degli obiettivi di redditività e la concentrazione sui settori prioritari uscendo dagli altri
Al capezzale delle partecipazioni statali vi erano stati in molti altri persone nel settantasei aveva lavorato alla Commissione Chiarelli
Vi erano state memoria Lombardini dell'ottanta successivamente vi sarà la commissione Amato nell'ottantuno chiamato proprio da De Michelis a lavorare sulle partecipazioni statali
E De Michelis non solo disegna in questo rapporto di cui credo e Carlo Scognamiglio ci parlerà abbia approfonditamente e quindi non mi trattengo su questo
Ma si preoccupa anche della gestione quotidiana
Ricapitalizzazione degli enti è il primo capitolo che affronta il secondo capitolo le nomine e
Prodi all'IRI Reviglio alleni e terzo capitolo quello della avvio della ristrutturazione e degli eliminazione delle aree di perdita con conseguenti
Dolorose chiusure di impianti
Che tipo di ministro è stato Gianni De Michelis
Farò qualche breve considerazione su quest'argomento per poi chiudere corpi ex capitolo dei suoi rapporti come ci è testimoniato da alcuni testimoni particolari i suoi rapporti con Craxi
I ministri delle partecipazioni statali fino a De Michelis avevano concepito il loro lavoro come un lavoro notarile
Il modo migliore per rendersene conto e di vedere i rapporti che presentava pressoché annualmente Ferrari Aggradi ma si può vedere anche nell'azione molto più continua Di Giorgio Bo
Cioè loro avevano inteso il lavoro del ministro come il lavoro di un un uomo politico
Che chiama davanti a sé i gestori delle partecipazioni statali cioè i presidenti degli enti di gestione voi sapere qual era l'organizzazione del sistema delle partecipazioni statali il ministero
Gli enti di gestione di cui c'erano quelli pregressi e poi quelli nuovi Lily Allen erano quelli pregressi e poi furono costituiti gli altri a gambe e Agathe e così via
E
E poi le controparti le persone delle persone il leader religiosi da Calisti che avevano dall'altra parte sushi sollevato problemi politici
Il ministro faceva da arbitro
Tra questi interessi
E poi registrava degli accordi
Ferrari Aggradi aveva preso l'abitudine come ministro delle partecipazioni statali di mandare delle direttive ma se voi leggete le direttive di Ferriere grati cominciano sempre così
Nelle riunioni Italia dei dal giorno tale giorno tale ci sono aggiunti questi accordi e io vi mando le direttive l'accordo
Era il contenuto della direttiva aveva la forma della direttiva direbbe un giurista dell'Ottocento avrà il contenuto era quello dell'accordo quindi questa funzione notarile delle partecipazioni statali
Gianni De Michelis riuscì a dare una sua impronta al ruolo del ministro delle partecipazioni statali
Dando una versione completamente diversa da questa come dire consensuale diciamo della ecco del che era stata data dai suoi predecessori perché in realtà in qualche modo interpretò il suo ruolo di ministro
Come titolare di una sorta di super holding delle partecipazioni statali come se ha ai di livelli delle partecipazioni statali preesistenti ente di gestione
Finanziarie di settore perché molti molti sistemi molta parte delle partecipazioni statali c'erano le finanziarie di settore no la fine letti alla Finzi a Finmeccanica e così via
E si aggiungeva questo ulteriore livello super-holding diciamo
Quindi in qualche modo la impronta che Gianni De Michelis ha dato al ministero e stato un'impronta che ha partecipato meno alla caratteristica del mondo politico
E più alla caratteristica del mondo imprenditoriale
Questo è stato visto male degli enti di gestione perché gli enti di gestione
Vedevano se stessi percepivano se il proprio ruolo come il ruolo di un imprenditore e quindi dell'esclusivo imprenditore
E e chiedevano all'altra parte di essere invece il portavoce degli interessi imprenditoriali
All'interno del governo quindi vedevano il ministero il ministro delle partecipazioni statali
Come un imbuto nel quale c'era scritto one way Olli cioè dal ministero dalle partecipazioni statali verso il mondo politico
Mentre invece Gianni De Michelis il rovescio ambedue questi concetti perché sia quello del ministro come portavoce delle partecipazioni statali all'interno del governo
Sia quello del ministro delle partecipazioni statali come un corpo estraneo al mondo dell'impresa vide se stesso in qualche modo come un suo cuori imprenditore
A questo si aggiunge il delicato problema dei suoi rapporti con Craxi noi abbiamo una testimonianza su questo
E la testimonianza è quella dei diari di Maccanico perché i diari pubblicati a Maccanico coprono questi anni
E sappiamo
Dai diari di Maccanico che in realtà lui svolse nella prima parte della sua gestione del suo ministero in questi tre anni che ho indicato il ruolo Maccanico dice
Di plenipotenziario di Craxi cioè la voce di Craxi all'interno del governo
Ma poi dal febbraio del mille novecentottantatré
Dice scrive espressamente Maccanico è in rotta con Craxi
Diari Maccanico pagina duecentosessantadue se ho segnato bene la pagina il che vuol dire qualcosa di più e cioè che comincia nel la fine del ministero delle partecipazioni statali un ruolo diverso
Di di Craxi i scusate di di De Michelis
Un ruolo più autonomo nella stessa rispetto alla stessa guida la politica
Del del del mondo dal quale deriva quello del Partito Socialista Italiano se dovessi quindi dire in una parola qual è stato il ruolo di che anche di di de Michelis come il ministro delle partecipazioni statali io direi ha dato un'impronta nuova al ruolo di questo ministero
Che era come voi sapete sostanzialmente un ministero vuoto perché fu creato sì perché sì fu pregato Gaetano Stammati deve andare di lasciare le Finanze per andare lì a fare il capo dell'amministrazione aveva poco più di un centinaio di dipendenti ed era sostanzialmente dipendente dagli enti di gestione che preparavano tutto il materiale
E che addirittura prestavano il personale proprio al ministero delle partecipazioni e quindi facendolo diventare un centro tra virgolette imprenditoriale è una specie di super holding
De Michelis ha lasciato un'impronta determinante su questo ministero e in questo senso io trovo che la sua attività sia stato un'attività fortemente innovatrice io penso d'aver rispettato i dieci minuti
Grazie grazie anche per aver rispettato i tempi e allora apriamo la discussione con Vito Gamberale
Buongiorno
Più vicino se dunque io ho lavorato nelle partecipazioni statali dal sessantanove al novantasette quindi per ventotto anni gli altri ventidue anni Rio POR lavorati nel mondo privato
Quindi la fascia che ho lavorato nelle partecipazioni statali comprendete tutta l'attività ministeriale di Gianni e in particolare quella delle partecipazioni statali
Però
Prima di fare qualche riflessione sull'opera di Gianni come ministro delle partecipazioni statali
Mi permetto di
Esprimere una pillola che avrei voluto esprimere nelle vento che abbiamo dedicato a Gianni il quattordici giugno scorso
Io penso che Gianni si è ammalato ed è morto
Per la persecuzione antisemita che si è scatenata contro il partito socialista al seguito dalla pagina oscura che l'Italia deve ancora chiarire di Mani pulite
Io sono stato sempre convinto che la storia al momento la scrivono i vincitori ma che col tempo la riscrivono i vinti
E quindi tocca a noi
Che ci siamo sentiti i socialisti e lo siamo tuttora
Riscrivere oggi quella pagina di storia
La prima repubblica secondo me non può essere archiviata come guidata da mamma DC mafiosa evita un partito socialista all'altro
E proprio alla fine del di Gianni dimostra che la sua persecuzione personale insieme a quella del partito fu ingiusta e profanatori
Gianni è morto povero
In una dependance di una casa di Venezia
Assistito da un figlio invalidato e dalla moglie del figlio
Questo Harrell altro di Venezia
Io penso però che Gianni si è anche morto per l'umiliazione dell'isolamento subito
Dallo straziante dallo dallo stragismo partito come statista
Come politico come professore universitario
Come uomo capace di visioni come ha detto il professor Cassese ET sentimenti sociali e anche di sentimenti umani
Io in questi giorni o sappiamo che è morto Penati ho apprezzato l'articolo umano e ricostruttivo dalla propria della storia di Penati che Repubblica gli ha dato però mi sono andato a riprendere anche l'articolo che lo stesso giornale ha dedicato a Gianni De Michelis tranne all'occhiello è uno squallido articolo scritto da uno squallido personaggio e quindi io penso mi son sentito il dovere di dire questo
Perché tutti noi che apparteniamo a quella generazione abbiamo l'obbligo di riscattare quel Periodo e di riscrivere la storia del Partito socialista la storia dei suoi uomini di Gianni
E spero che questo percorso passa a cominciare proprio oggi
Venendo all'attività di Gianni come ministro come ha ricordato il professor Cassese lo fu per quattro anni
Eppure
E poi svolse sempre un'attività ministeriale Gianni governativa diciamo
Per dodici tredici anni eppure nella mente collettiva è rimasto forse particolarmente impresso come ministro delle partecipazioni statali
Perché come ha detto il professor Cassese Porto uno spirito ed una visione innovativa nel panorama della presenza pubblica centralizzata nell'economia il professor Cassese ha ricordato
L'attenzione che diede al settore dalla chimica
A me piace ricordare il riassetto della siderurgia il professor Cassese accennato al coraggio con cui affronto i problemi di Napoli di Bagnoli di Taranto e di Trieste
Se ne occupò avvento un Progetto dimostrato coraggio per scelte difficili ma innovative e rivoluzionarie per lecco
Mise le basi per un riassetto produttivo e per la specializzazione dei vari centri produttivi
Ratificò per l'Italia alla seconda convenzione di cooperazione industriale tra gli stati membri della cieca quindi sei Paesi che avevano costituito l'Unione europea e gli stati ACP
Cioè l'Africa i Caraibi il pacifico che si avviavano ad uno sviluppo economico
Per favorire un nuovo sviluppo commerciale dei prodotti siderurgici europei
Michel lucidamente le basi per la privatizzazione di Servola avvenuta
Nel negli anni novanta col gruppo Pittini di Osoppo
Altrettanto per la privatizzazione dell'Italsider col gruppo Riva nel novantacinque
Oggi Servola chiude e lo fa in una regione a guida leghista
Nei giorni nei mesi scorsi c'è stato il disastro di Taranto e diritta una storia gestita in maniera mistificatoria dalla magistratura
Da esproprio da soviet
E io penso dalle incerte ricaduti amministrative per lo Stato perché si sa quando accadono questi espropri che cosa accade poi allo Stato successivamente
Di sicuro Gianni sia se se ci fosse stata la lucidità di Gianni sia Servola che Taranto avrebbero avuto altra sto
Gianni completo Herranz Gallizioli riassetto dei metalli non ferrosi delli gamba
Favorendo un ruolo più chiaro per la Sunbeam dell'ENI
Organizza sulla partecipazione dell'Italia alle spalle all'esposizione internazionale dell'Energia nel novanta nell'ottantadue nel Tennessee
Fece deride l'Italia alla convenzione internazionale del sessantanove che era aperta dal sessantanove per i danni derivanti dagli inquinamenti e dentro Carbone così pure fece sottoscrivere all'Italia alla comprensione del settantuno
Che aveva istituito un fondo internazionale per l'indennizzo tentando una fiaba antica inquinamento da idrocarburi
E infatti poi ci furono due sinistri due gravi sinistri agli inizi degli anni novanta sulle coste tirreniche che permisero l'utilizzo di quei fu
Intuì con un decennio di anticipo la prossima trasformazione copernicana che avrebbero subito le telecomunicazioni
Favorendo fu il primo a parlare in Italia a favorire un polo di eccellenza italiana nelle apparecchiature delle TLC che si chiamò Italtel chiamò al vertice la Bellisario prima donna italiana in assoluto ad assurgere meritatamente al vertice di importanti aziende
Indipendentemente dalla dubbiosa regolare delle quote rosa
Sempre nelle telecomunicazioni fu il primo a parlare dell'esigenza del riassetto delle coliche telecomunicazioni italiani che erano divisi in cinque gestori nazionali uno estero e uno proprietario della Rete a lunga distanza
E proprio da questa visione di Gianni nel novantacinque nacque Telecom Italia che poi divenne in quegli anni il faro mondiale delle telecomunicazioni noi in Italia non siamo ormai abituati a parlare bene di ciò che va bene anzi sembra che dobbiamo profanare ciò che va bene
Se l'Italia avesse capito il valore che le telecomunicazioni italiane avevano assunto nel novantacinque probabilmente non si sarebbe messo assistito a questo scempio
Intuire il ruolo di ammortizzatore sociale industriale per la Gepi
Che conobbe con lui una seconda e Iran
Dopo l'iniziale giusta intuizione di Donat Cattin anch'essa adeguata ai tempi cioè Donat Cattin la fece nascere negli anni settanta
Con la prima rivoluzione industriale quindi diciamo l'industria due punto zero
E Gianni gli diede un nuovo impulso negli anni ottanta
Fu il primo in Italia a capire che il settore aereo avrebbe avuto arresta Billé sviluppo sia come traffico che come basi aeroportuali
Insomma non fu un ministro gestore di potere ma un ministro che tese a dare ruolo moderno e potere commerciale economico e industriale alle grandi imprese italiane
Fu un ministro che nella propria azione guardo al momento
Prima ancora che la globalizzazione ci facesse capire che cosa significa per il mondo
Fu un ministro che non guardo all'ombelico del Paese
Nei dodici anni che fu ministro il vice primo ministro
Non mi ha mai chiesto un piacere
Sapeva ascoltare e da par suo lo consigli per il bene dell'azienda
Questo il Gianni che io ho conosciuto nelle partecipazioni statali
Che non mi ha mai fatto un piacere non mi ha mai chiesto nulla ma è stato sempre un fa
Poi Gianni ha vissuto altre esperienze ministeriali al lavoro agli esteri è stato vicepresidente del Consiglio
Però in me da qualsiasi posizione lui operato
Lasciava sempre bene il messaggio che l'esperienza le partecipazioni statali lo avessero talmente legato al mondo economico al mondo industriale
Che leggo tutta la sua attività ministeriale successiva a sviluppare l'economia industriale del Paese
Io penso come si è capito anche dalle considerazioni del professor Cassese che Gianni è stato senza dubbio il migliore ministro delle partecipazioni statali e nel nostro Paese
Per cui in questa circostanza mi sento di dire diciamo Gianni sei stato grande e ti ricorderemo tutti per come meriti
Marcello in lire sì
Riformista io ho oggi non allora
Qualche riserva su questo il regno De Michelis il Riformista oggi riformisti son tutti son diventati tutti i posti teologici i rivoluzionari i reazionari tutti sono per le riforme
Un tanto al chilo forse sarebbe stato più adatto dire il socialista De Michelis
De Michelis socialista riformista leggo
Quello che lui disse disse della sua storia commessi diventò socialista
Ricordo benissimo le discussioni con Cacciari e con altri gruppi dell'estrema sinistra ricordo l'approccio più concreto e meno demoni Xanten nei confronti del processo produttivo
La loro scienza della produzione serviva infatti il suo volo a fini eversivi e rivoluzionari
Anche grazie a queste discussioni alcuni di noi cominciarono a sentire l'urgenza
Di avere un un anno una nozione più precisa delle logiche che strutturava nel processo di produzione capitalistico e determinavano i processi sociali e politici
Il debutto nel socialismo Lombardia all'inizio degli anni sessanta Missy tuo in una sorta di in una sorta di emarginazione
Che in fin dei conti mi consentì di non essere coinvolto negli anni violenti della contestazione e dell'utopia
Nel mille centottanta come è stato ricordato Gianni fu nominato ministro e partecipazioni statali e subito costituì una commissione di studio per conoscere e capire in profondità
I problemi connessi al suo incarico con i professori Guerci morsetto ragazzi Scognamiglio Sitka Vacca e Morganti
Nacque da questa Commissione libro bianco qui ricordato o rapporto sulle partecipazioni statali
Che fu pubblicata a tempo di record perché lui nominato in aprile nel dicembre uscì il volume
L'Italia delle partecipazioni statali fu un caso forse unico nel mondo dei Paesi industrializzati l'intervento dello Stato nel capitale delle aziende in un'economia di mercato
E anche nella direzione di quelle aziende uno strumento formidabile in mano ai socialisti per la correzione delle storture del libero mercato per l'Indirizzo strategico della politica economica del paese
Per la difesa nelle aziende a intervento statale dei diritti della Moro in generale e di quelli dei più deboli in particolare
E infatti Gianni con il suo rapporto mostrò la linea di direzione di un socialista italiano per l'intervento dello Stato nell'economia
Si concentrò su quattro punti conoscere
Conoscenza approfondita dei settori ove lo Stato azienda dove deve operare conoscere per deliberare aveva detto Luigi Einaudi
Per deliberare non per decidere
Deliberare assieme ad altri
A dalle associazioni allo Stato c'è un fine differenza fra decidere e deliberare
E Gianni prima di prendere decisioni
Deliberazioni
Studiava i problemi che lo studiava e studiava questi problemi con una rapidità che non ha eguali non la mia esperienza di vita non ho trovato uno così rapido come Gianni nel capire nel decisi studiò e fece studiare tutti i settori di intervento delle partecipazioni statali
Chiese a tutti i soggetti interessati di dire la loro per capire e tracciare una strategia operativa capire anche ove lo Stato doveva intervenire dove invece il motivo economico e politico non c'era o era venuto meno
Secondo obiettivo gestire economicamente i conti delle aziende a partecipazione pubblica dovevano essere risanati corretti e la loro gestione deve essere trasparente
Terzo punto l'occupazione un obiettivo prioritario soprattutto in aree deboli come il Mezzogiorno d'Italia
Ultimo punto forse quello che stava più a cuore a Gianni la conoscenza dei mercati nazionali e internazionali e soprattutto delle nuove tecnologie
Che avrebbero tutto questo dovuto guidare le aziende a partecipazione statale ad essere le punte di diamante del sistema di quello che si chiamava allora il sistema economico italiano nel mondo
Gianni The Michelis fu il primo ed unico ministro delle partecipazioni statali socialista e ebbe coscienza dell'importanza di questa sua funzione
In una intervista al mondo economico nel luglio mille novecentottanta pochi mesi dopo la sua nomina disse
Lo strumento delle partecipazioni statali venne sfruttata appieno e il suo contributo discutibilissimo nei suoi effetti collaterali è stato determinante per quello che sarebbe stato poi chiamato il miracolo economico
E più in generale per la trasformazione di un paese rurale in paese industriale
Fu allora che le partecipazioni statali riuscirono a diventare protagoniste di alcune operazioni strategiche come la siderurgia alleato strade e l'energia con Enrico Mattei che si sono rivelate decisive
Continuava De Michelis operazioni che difficilmente sarebbero avvenute se fossero state semplicemente affidate al sistema privato
Oggi diceva mutatis mutandis ci troviamo per certi versi in una situazione analoga di fronte ad una scelta storica e di nuovo la via seguita si ripropone come necessaria e inevitabile
Non c'è altro strumento per consentire al Paese di compiere un altro balzo in avanti in effetti in Italia qualche anno dopo sarebbe diventata la quarta potenza industriale del mondo
Molti dice Gianni molti pensano che i socialisti siano a favore delle partecipazioni statali per una pura scelta ideologica
Vi è una ragione di fondo oggettiva che costringerà l'Italia a credere nel sistema di partecipazioni statali e cioè la mancanza di alternative perché l'industria privata non potrà mai svolgere questo ruolo
E nulla è possibile se una parte dei costi da affrontare non sarà scaricata sul sistema finanziario e bancario
C'è dunque un problema di ricapitalizzazione e di crediti inesigibili
E necessario a questo riguardo superare l'oleografia un po'stantia delle contrapposte la contrapposizione tra banchieri serie d'oculati emanasse managers industriali incapaci e inetti
Le responsabilità sono di tutti e tutti devono trarne le debite conseguenze dice Valiani
Si sa come andò a finire poi le parole di De Michelis furono profetiche le partecipazioni statali furono chiuse nel mille novecentonovantatré
Le produzioni nel quadro
Che diceva prima Vito Gamberale mi mille novecento novantatré chiusero le partecipazioni statali
Le produzioni italiane furono sottomessi alla finanza sempre più mondializzata
Leggi del libero mercato personalmente non credo ma penso che Gianni De Michelis il ministro degli esteri di Maastricht
E i suoi ultimi anni travagliati ritenne la legge della finanza mondiale ineluttabili era stato il ministro della produzione dell'occupazione dello sviluppo credete nella ricerca e nella necessità di un rapporto positivo e paritario tra politica finanziaria e politica industriale ma le cose andarono diversamente
Vorrei concludere con una citazione di Antonio Giolitti che uscito dal pc scrisse in riforme rivoluzione
Noi dovremo più soltanto parole non andremo più a caccia di parole se avremo qualcosa di serio da dire
Per incastonare futilità in discorsi aridi come il vento che nelle nebbie di autunno sussurra tra le foglie secche come rimprovera Fausta vattene
Ria apriremo il pensiero marzo marxista alla ricerca la critica al rigore metodologico al dubbio metodico faremo davvero delle opere di Marx e di Engels di legno
I propri agronomo meni a ogni Sociologia ogni economia a ogni politica che si porrà come scienza
Maturerà così l'umanesimo socialista che deve trionfare sui dogmi e sui feticci e costruire con gli uomini il socialismo per gli uomini
Gianni De Michelis è nominato ministro aprì il suo pensiero alla ricerca alla critica al rigore metodologico al dubbio metodico grazie
Grazie
Tempi rispettati perfettamente adesso Biagio marzo
Scusa
Io mi voglio riallacciare
Ad interventi infatti poc'anzi
Ringrazio principalmente
La Fondazione socialismo
Gennaro Acquaviva
Per aver organizzato questo evento molto importante
Iniziando proprio sulle partecipazioni statali quando Gianni per la prima volta
Fu nominato ministro
Livia Sallustiano
Io ho vissuto con Gianni due momenti
Non ero parlamentare lui era ministro delle partecipazioni statali
Io ero parlamentare e ho seguito per quindici anni le partecipazioni statali come capogruppo del Partito socialista nella Bicamerale delle partecipazioni se tale poi come presidente delle partecipazioni statali
Quindi ho due momenti
Duro mente che sono due momenti unitari perché quando io
Fui nominato nella commissione bicamerale voluta
Principalmente questa mia nomina da Gianni come capogruppo del Partito socialista da Francesco Forte e da Bettino Craxi
Ho dovuto studiare tutto quello che aveva fatto Gianni
E quindi è stato un lavoro laborioso
Laborioso perché
Gianni era
L'uomo che delle mille idee
Delle mille iniziative
E aveva sempre un filo rosso che collegava tutte le sue iniziative non c'era mai di sentimenti era un filo rosso continuo
E quindi bisognava studiare anche la sua formazione politica beh la sua formazione politica nasce lo nell'opera gli Smoke
Nell'opera Isma'di Lelio basso
Quando si iscrisse a diciott'anni nella sezione di Venezia
è una sezione Opera Istat Porto Marghera quindi si formò lì poi dopo la scissione Pisu quella sessantaquattro Gianni a braccio Riccardo lombarde Leo lombardi spalla sinistra lumbard Diana
E devo dire anche nel momento in cui ebbe un rapporto di grande lealtà come pochi nei confronti di Bettino Craxi come i parenti nei confronti di Bettino Craxi l'ultima conservò sempre la matrice Lombardia Rat dalla sinistra diciamo chiaramente su questo
Noi ha avuto un tutto una storia politica
Umana e personale segnata da socialismo riformista
E quindi riprenda bolo una battuta fatta da Marcello
E così è stato per prendere un famoso titolo di un articolo di fare Federico caffè la solitudine
Del socialista la solitudine del riformista lui ha vissuto
Da quando lasciò il ministero
Retto da
Renato Brunetta la solitudine del riformista solitudine socialista
Disse
Una maniera diciamo così in solitudine dei rapporti politici e anche dei rapporti umani
Però la sua grande capacità e che era aveva delle sempre dell'idea anche nella solitudine aveva la capacità di insegnare
Disegnare moltissimo specialmente ai giovani di avere un rapporto con i giovani fortissimo
E aveva questa capacità di comunicare che però come pochi con questo un mondo
E devo dire che
Gianni veniva Amato benino amato dal popolo socialista ma anche dall'esterno al di là delle manipolazioni della stampa Benson formazione tutte le chiacchiere tutte le cose che qui e non voglio dire
E quindi quel socialismo riformista quella grande stagione degli anni ottanta che noi abbiamo vissuto qui se ci sono molti protagonisti di quella stagione beh c'è un grande vuoto
C'è un grande vuoto manca nella politica attuale questo socialismo riformista perché quello che abbiamo visto nel centrosinistra
Della cosiddetta Seconda Repubblica era un è stato un socialismo tecnocratico
Dall'alto
Astratto
E noi abbiamo avuto come insegnamento che il riformismo si coniuga col consenso
E questa il deficit pubblico dell'attuale cultura politica tra virgolette cultura politica di alcune forze che esistono schierata a sinistra e principalmente parlo del del maggior partito del Pibe de del PD della sinistra che manca questo questa capacità non è stato mai un partito riformista non ha mai abbracciato abbiamo vissuto diverse stagioni ma non certamente quella importante del riformismo sappiamo che il riformismo non è massimalismo e non è populismo e una cosa graduale ecco operazioni molte volte più dolorose ma non come si può dire
Non con enfasi
Non commenta
Il Riformista ha buone letture ai grandi studi e Gianni aveva grandi letture grandi studi e quindi su questa storia
Importante
Di Gianni sì con le con tutte le sue azioni tutte le sue iniziative
Io ho vissuto queste iniziative di gialli quando era ministro esposto e quindi l'ho dovuto studiare
Mi pungolo parecchie volte di scrivere un libro sulle partecipazioni statali lo scritto fatti e misfatti delle privatizzazioni con Francesco Forte e con
La prefazione di Gianni
Beh viene fuori non da questo riprovevoli Dio ci scampi ma da tutta questa storia che io ho vissuto personalmente alcuni fatti eclatanti
Beh la il più importante il fatto che Gianni emerso come un gigante fu Bagnoli quando a Bagnoli e disse chiaramente che Bagnoli era Aubusson Letta e bisognava fare dei tagli e mi ricordo benissimo che c'erano cinque sei mila persone con la contrapposizione
I massimalisti da una parte i riformisti dall'altra quando finiva manifestazione Gianni mi disse tra poco saranno tutti riformisti
E infatti il riformismo vinse sul referendum sulla scala mobile
Non era la Scala visto che la zia operaia non eri massimalismo operaio ma era il riformismo che lui portava nell'ambito della del mondo del lavoro
E quindi fu una grande operazione quella di Gianni a Bagnoli come fu un'altra operazione importante con le sue luci sue ombre
Per la prima volta le partecipazioni statali facevano un'operazione di alleanza con la Nissan di giapponese Alfa Romeo Nissan l'Alfa Romeo negli anni ottanta ottantatré vivevo la grande crisi Gianni Mancio la sfida di internazionalizzazione dell'altra
Con l'opposizione durissima della FIAT e la FIAT si ripropone in molte occasioni contro le partecipazioni statali contro le iniziative nella
Della politica diciamo così del del Governo voglio dire chiaramente Vito Gamberale l'ha sottolineato questo fatto
Nel caso Telettra Telit con l'accordo Italtel Telettra Telethon è una società della FIAT la Italtel era una società delle partecipazioni del gruppo STET SIP nel Italtel era stata risanata da Marisa Bellisario
Si voleva per forza alcune forze del governo e la FIAT volevano pare un'operazione
Di unità tra
La Telit tra la Telettra evitate quarantotto quarantotto e quattro a Mediobanca
Gianni De Michelis tutto il gruppo socialista che aveva iniziative su questo settore trovarono grande opposizione da parte della FIAT la FIAT scatenò una grande battaglia non voleva Marisa Bellisario amministratore delegato e proponeva c'hanno grandi che era un amministratore dell'Italtel ma certamente non poteva essere l'espressione di questa fusione nuova che c'era all'interno della della all'interno della STET SIP quindi fu una battaglia che contro anche gialli mi disse
Prima e dalla morte di Marisa quel nelle partecipazioni statali e nel governo c'è sono tutti misogini perché non volevano la Marisa Bellisario amministratore
Delle carte
La battaglia che Gianni spinse moltissimo in quegli anni fu quella della SME stiamo dimenticando la SME la smetta fu un'operazione che grida vendetta al cospetto di Dio ossia andare prima smette sia una seconda smentì
Prima smette quella che facemmo noi la battaglia seconda battaglia per l'aspetto e quella portata avanti da Berlusconi
Beh vi ricordo bel un un bellissimo articolo di Bruno Visentini a proposito Bruno Visentini
Però so Emilio Garda e disse quel Botto pasticciaccio dall'Asm cos'era la smetta era un gruppo agroalimentare agro industriale
Chiedeva la sede era a Napoli
Il governo
Voleva venderla o svendere la a Carlo De Benedetti che in quel periodo stava in era interessato a tutto un gruppo di di settori alimentari aveva acquisito la Buitoni e voleva è la Perugina voleva certamente prendere anche la stime fu un'operazione di De Mita fu un'operazione di Repubblica fu un'operazione del partito comunista allora era responsabile economico altre Torre lacrima che pesce l'operazione prettamente di svendita dalla SMI
Prodi Sannolla smetto
Spendendo quattrocento cinquanta miliardi voleva avendo lo stesso ah sì e lo stesso prezzo alla gruppo De Benedetti quando valeva il triplo
Quindi era veramente un o un una una Svezia e noi ci opponemmo Craxi sì seppe della vendita della SME attraverso i giornali
E lì ci fu un grande scontro l'alter ego del governo ma anche niente hanno del mondo economico industriale in questo modo in questo momento devo dire che fu una battaglia molto importante
Dal punto di vista dell'autonomia del Governo rispetto a certi gruppi industriali Esterni
Da quel momento forse De Benedetti ha ebbe un rapporto non bello e non buono con noi socialisti l'altra battaglia molto importante fu quella che molti trascurano di Mediobanca
Noi socialisti volemmo la privatizzazione di Mediobanca
Bettino Gianni
Si batte Tor moltissimo per la privatizzazione Mediobanca perché
Perché era cambiato il capitalismo
Il capitalismo italiano non era più il capitalismo dei decenni passati erano andati erano sorti nuovi interlocutori nel mondo imprenditoriale che spingevano moltissimo a dare maggior risalto alla componente privata nell'interno di Mediobanca questa battaglia fu una battaglia decisiva per noi molto importante molto innovativa perché il venticinque per cento
Di celle del Mediobanca c'era per quanto riguarda diciamo così la parte pubblica il venticinque per cento il privato fu una battaglia molto importante questa io un in quell'occasione fui ricevuto da Enrico Cuccia
Gianni aveva indicato nel come persona che potevo parlare con Cuccia e Cuccia quando fu
Andai in via filodrammatici invece di parlare di Mediobanca invece di parlare di di di di di della privatizzazione parlo del localismo nel Veneto e nella Puglia dove era sorto un grande
Quindi
Non parlo di Mediobanca perché sapeva benissimo che noi non portavamo avanti questa battaglia contro la volontà di di Prodi che fu uno un punto di riferimento dell'altra parte che non voleva la privatizzazione della direi di Mediobanca l'ultima battaglia molto importante che facemmo con tutti i risvolti poi negativi con quello di Enimont Gianni era un conoscitore profondo della chimica
Profondo della chimica voleva razionalizzare la chimica e fare l'alleanza tra Montedison
Ed è ed Enichem nel gruppo ENI questo questa fusione questa giù Venture meglio ancora
Era un punto di riferimento di cambiare la chimica in Italia perché perché noi sia come siderurgia sia come chimica avevamo chimica di base e chi esige regia di base
Col matrimonio con la Montedison portavamo la la chimica fine quindi cambiava il volto della chimica italiana e cambiava anche il il il la peculiarità della siderurgia
Della siderurgia italiana nel momento in cui Gianni voleva far dettagli ben precisi
Per quanto riguarda l'ultima cosa che voglio dire
Per quanto riguarda la questione del libro abbia
Ancora c'è un passaggio un passaggio molto importante
Nella libro di Gianni libro bianco di Gianni
Contro le duplicazioni cosa vuol dire duplicazioni noi ci siamo trovati una grande crisi delle partecipazioni statale perché ci furono settori sopra sopra esposti Genoa duplicazioni in ogni settore in ogni area c'erano più settori che lavoravano stesso prodotto
E quindi era tutto uno un retaggio fatto da imprese private che furono decotta erano decotte porta portate nell'ambito delle partecipazioni statali la prima iniziativa chiudo
Tu
A Firenze la Pignone oggi della generalmente elettriche allora la Pignone doveva costruiva armi e fu riconvertita tessile il non riuscì mai a decollare le pessime
La Pira il vescovo degenze i sindacati partiti di maggioranza e opposizione imposero
Al governo e all'ENI con Enrico Mattei di prendere assorbire la Pignone fu quelle non con l'unico caso ma da allora si svilupparono tanti casi che portarono a un rifugio Spectator delle partecipazioni statali
Carlo Scognamiglio grazie
Ma io innanzitutto vorrei esprimere il mio apprezzamento agli amici della Fondazione per il socialismo perché colare a Gennaro Acquaviva Perna iniziative che hanno preso volta a valorizzare la figura di un grande personaggio che appartiene certamente al riformismo socialista italiano europeo ma anche Allegri Formis motu cure alla storia della politica del nostro Paese indubbiamente un grande personaggio
Di cui in questa parte della mattinata ripercorriamo
Il primo passo nella sua carriera di statista concluderà questi di ciclo di interventi appunto Giuliano Amato parlando dello statista Gianni qualifica perfettamente giustificata dunque grazie di avermi invitato in questa occasione sono lietissimo di poter portare il mio contributo ricordo di un grande amico di un grande uomo
Dato che vedo che qui ci sono anche dei giovani e delle giovani che non hanno il colore dei capelli che abbiamo l'offerta anche e che quindi forse possono non sapere perfettamente di che cosa stiamo parlando
Dirò come che erano nate le partecipazioni statali e poi come si erano evoluti dunque partita azione statali in Italia non si chiamavano ancora così nascono con il salvataggio delle tre banche di interesse nazionale credito italiano Banca Commerciale Banca di Roma
Fra il mille novecentotrentatré mille novecentotrentasei
La Ragioneria che queste banche sul modello della banca universale avevano prestato i fondi raccolti dai depositanti a breve termine
Questa tutto forma di prestiti a lungo termine o addirittura acquisto di azioni alle grandi industrie italiane e quando vi fu la crisi seguita al mille novecentoventinove divennero insolventi siccome nell'Italia né nessun altro si poteva permettere l'insolvenza del suo sistema bancario del Complesso si intervenne sulle banche il risultato fu che lo Stato divenne
Temporaneamente poi si decise di mantenere questa situazione proprietario della maggioranza dei pacchetti azionari di gran parte dell'industria italiana dove dipendenti di quello che poi diventerà litri erano circa duecento mila del più grande gruppo industriale italiano
Oltre a essere hotel serie dal proprietario dei pacchetti azionari dovette lo Stato era diventato anche proprietario di impianti industriali di ante rilevanza di commossi centri di attività finanziare e come scrisse quello che fu il migliore
Autore uno maggiori economisti italiani del Novecento Pasquale Saraceno anche
Titolare di una centrale di medicinali cioè di un gruppo di medici molto bucati
Ricordo per esempio i nomi di Oscar Sinigaglia o di Reiss Romoli
I quali
Potevano
Dopo trentasei ci fu l'autodichia poi ci fu la guerra quindi c'è un periodo a cancellare dal punto di vista dello sviluppo economico
Però nella et nella ricostruzione
è questa centrale di medici e dove scia costruire un meraviglioso equilibrio tra l'efficienza e l'autonomia della gestione manageriale dell'indipendenza nella gestione delle riprese e l'incorporazione nel diciamo noi economisti né il vettore degli obiettivi sia
Le i criteri con cui con cui si decide non solo il profitto la massimizzazione del profitto degli azionisti come teorizzato
Prima ai seguito tra la scuola che in Italia e che amo liberissimo neoliberista ma anche a alcuni altri obiettivi che riguardavano l'utilità sociale
Con questa o originalità diciamo del conduzione imprenditoriale e con l'enorme vantaggio di poter disporre della garanzia dello Stato sui finanziamenti acquisiti
Cosa che superava la e tradizionale grande difficoltà credo sia italiana che ha avuto capitale sempre molto modesti molto scarso e caso dell'ENI
La
Diciamo la la la la qualifica di ente statale che che gli consentì di far costruire la rete dei metanodotti che nessuna impresa privata avrebbe potuto costruire
Ecco dicevo con questo
Prassi dovuto alla garanzia statale dei finanziamenti
Le partecipazioni statali si è reso protagonista del grande salto del industrializzazione la costruzione della rete autostradale
La costruzione delle Tel della rete telecomunicazioni italiana all'avanguardia in un caso e nell'altro la siderurgia ciclo integrale appunto Sinigalia e così
Dunque un successo strepitoso io ricordo benissimo che quando ero
Studente specializzando dottorando alla London School of Economics erano molti i ragazzi e le ragazze
Che venivano dei paesi in via di sviluppo che mi facevano dei domande qualche conta anche un po'tanto insistenti su questa straordinaria formula di successo italiano e poi venne la tempesta perfetta degli anni settanta che fu fatta dalla recessione internazionale che Franco dal peggioramento delle ragioni di scambio dell'Italia forte importatore di petrolio per quello passò dal due da un da un ho avuto allora in mezzo a barile alti al dodici in pochissimo tempo
Dunque recessione inflazione tensioni di carattere sociale che scendevano quasi ingovernabile grande impresa ecco quegli episodi che tutti noi con questo colore dei capelli colpiamo in me per esperienza vissuta
E il sistema delle partecipazioni statali andò in crisi nel senso che i risultati che avevo tenuto i termini per esempio di occupazione
Fra il sessanta e l'ottanta di che avevo commentato del duecento quaranta per cento il numero degli addetti di cui l'aumento al Sud era stato del Quattrocento quindici per cento risultati straordinari
Però questi usati non si producevano più Paul occupazione nuova non se ne realizzava Investimenti erano caduti perché non c'erano i soldi per farle Queen a quella
In Famous si dice in inglese a un infame ma comunque malamente malfamata dottrina degli oneri impropri
Ho ascoltato Sabino ricordare che questa mattina che questa dottrina nasce nell'ambiente delle Ferrovie dello Stato in realtà sono quei delitti che non hanno mai scoperto il colpevole in cosa consisteva la dottrina aveva detto Bay consisteva nel fatto che è riconoscendo che l'attività delle imprese aveva anche una valenza di spesa pubblica
Questa parte di spesa pubblica incorporata nell'attività avrebbe potuto essere coperta dai fondi di dotazione meglio dalla non onerosità dei fondi di dotazione che avrebbe in questo modo
Compensato diciamo in in maggiori costi o le minori entrate dovute alla funzione prese come a tenere i piedi degli impianti inefficienti perché perché erano in zone dove la disoccupazione
Ecco questa dottrina milioni proprio che cosa aveva prodotto aveva intanto non era stata applicata nella misura in cui avrebbe dovuto esserlo applicata ma soprattutto aveva terminato che una parte della spesa pubblica era andata fuori controllo degli organi costituzionali che dovrebbero controllare la spesa pubblica
Non era più il Parlamento governo la corte dei conti eccetera ma erano le singole imprese che decidevano se una cosa era di interesse pubblico
Secondo avevano scacciato il capitale privato dal sistema delle partecipazioni statali impoverendo le fonti di finanziamento perché se le imprese perdono che e di avviene il rimborso a piè di lista con i fondi del di dotazione è chiaro che gli azionisti privati in questo modo sono espropria attinti fatto
E e terzo soprattutto direi
Almeno dico come economista occultava l'inefficienza perché si diceva sotto questa veste del della funzione sociale ci coprire con enorme
Disfunzione dal punto di vista del punto tre teste dell'efficienza
Del il risultato era che le imprese siano follemente indebitate perché e in realtà questi fondi trazione venivano corrisposti
Un po'un poco ma molto poco alla volta
Per esempio la fissità che aveva e mezzi propri per il cinque per cento del totale degli investimenti di indebitata novantacinque per cento
E alla fine quando si farà il consolidamento del debito delle partecipazioni statali si scoprirà che un terzo del debito pubblico italiano col ci portiamo i diritto ho sulle spalle ancora oggi era dovuto alle perdite ai debiti delle partecipazioni statali
De Michelis nominato come è stato ricordato nell'aprile del mille novecentottantasei
Istituì la commissione di al quale mi chiamò insieme ad altri economisti di formazione variamente liberale diciamo di formazione liberale variamente articolata
E ci chiese di stendere questo rapporto io
Sei cinque apporto di una quarantina di di pagine che sta in questo
Testo che è stato ricordato il rapporto sulle partecipazioni statali un un non Piccio Livorno direbbe il poverello di da Ponte di Montserrat
Feci questo K otto lo consegnare deve chiedersi quale poi trascorso qualche giorno mi fece chiamare dammi cinque
E mi disse che voleva parlarmi io Fui stupefatto dare ricordo ancora come se fosse successo ieri
Da quella conversazione con De Michelis perché per la prima volta non solo l'ho trovato un ministro che aveva letto il rapporto ma che lo aveva capito perfettamente
Che le sue osservazioni caso contestazione
Erano eccezionalmente penetranti e coerenti al disegno del sistema
Chi ha voglia potrà rilegge nastro in in nei testi che sono nelle nelle biblioteche quello che però è importante ricordare qui che questo fu probabilmente il primo tassello di una costruzione ideologica che ab
Ha avuto una grande importanza e per la quale vale la pena di ricordare richiesto che è l'inizio della costruzione di quello che si chiama liberal socialismo o è un po'socialismo termine equivalente ma meno chiaro preferisco quello del liberalsocialismo
Una costruzione che poi avrà delle tappe successive di cui ancora Giannini che e che vedremo nel corso di questa giornata secondo passo fu la gestione della lira allo smercio
La installazione degli euromissili in Italia nel mille novecentottanta
La lotta all'inflazione con
Decreto sulla scala mobile il referendum e e infine la costruzione europea di tutti questi passi Gianni De Michelis che estratto un protagonista dicevo un piccolo tassello fu questo rapporto sulle proprie citazionista richiede però una grande importanza perché poco noto si fece strada nella cultura socialista appunto attraverso e portò alla costruzione di una dottrina che si affermerà anche negli Stati Uniti e in Inghilterra ma con dieci anni di ritardo però quest'anno una rivendicazione che i socialisti italiani potrebbero ben ben splendenti
Ecco per concludere
Se oggi abbiamo conservato una parte del nostro patrimonio delle grandi imprese lei nel legni
Da Leonardo
Le Poste Italiane e così via
E cioè quello che ci resta del sistema delle grandi intese questo è uno dei lasciti per i quali dobbiamo dire grazie accendini
Grazie sono tutti interventi molto interessanti mio compito scomodo perché tagliato di un peccato però devo richiamare al rispetto dei tempi perché abbiamo già accumulato
Un ritardo che che rischia di non farci concludo che il tre tre tavole rotonde
Siamo partiti da ultimo abbiamo accumulato un ritardo Domenico Cacopardo
Io sono uno dei testimoni un testimone del periodo diretto del periodo delle partecipazioni statali e secondo me fuor di metafora forti
Discorsi da fioretto Gianni entrando nelle partecipano il ministro delle partecipazioni statali di via sì Sallustiano
Fece subito una scelta di cui molti si resero conto molti non si resero conto subito impose la primazia della politica sul sistema e simili i ministri democristiani che avevano occupato la posizione di ministro delle partecipazioni statali erano espressione manifestavano erano in undici delle volontà dei grandi enti di gestione che si incrociavano con esigenze politiche e non politica e della democrazia cristiana
Con l'arrivo di Gianni lei Gianni non subiva gli eventi non subì gli eventi
E cerco di imprimere blu una svolta al sistema di ripeto la primazia della politica e il primo strumento a cui penso
Fu quella di mettere in piedi questa Commissione che poi redasse il rapporto sulle partecipazioni statali comunemente chiamato libro bianco
Intorno è questa questa operazione fu una rivoluzione culturale perché è vero che Pietro Sette presidente dell'IRI si opponeva in tutti i modi evidenti sottili e anche peggiori all'iniziativa politica del ministro delle partecipazioni statali Pietro sette espressione del monoteismo e difensore degli interessi economici che il sistema delle partecipazioni del della democrazia cristiana
Ma è anche vero che questa presenza di Gianni De Michelis e e di questi esperti che sapevano di che cosa ragionare e io ragiona un intorno a questi problemi con competenza sollevò in qualche modo l'autonomia e l'indipendenza dei presidenti di alcuni di quelli dei presidenti meno compromessi e più disposti al futuro
Delle varie finanziarie dell'IRI ricordo Viezzoli prima di tutto che fu un un alleato efficace di della iniziativa di Gianni De Michelis Pugliese presidente Della Seta e-mail morto nella al dicembre del mille novecentottanta e quindi nella stessa degna mancare era il suo il suo contributo ed altri
Ma non su cui non avvenne solo questo con l'arrivo di De Michelis si De Michelis arrivò al ministero delle Partecipazioni statali nel pieno della questione in ipertrofico
Che è una questione figlio non potevo non possiamo rimuoverla è stata in maschera una questione che investiva il partito socialista
E dalla quale si uscì in maniera dignitosa credo con una serie col i vari commissariamenti della dell'ENI tutti oggetto di ricorsi da parte di Mazzanti invece avvocati tutti i ricorsi non riuscì finiti nel nulla
Ma e legni era l'altro
L'altra tu forte del dell'amministrazione le partecipazioni statali
E a prescindere da ogni considerazione che signore delle considerazioni che sono state qui sviluppate il uno delle gli obiettivi di Gianni rispetto all'ENI era di costruire nella interno di internazionalizzazione
Ed in questa ottica nacque il rapporto con l'Occidente ha detto Toro Hummer e un quest'accordo questa già in pensione
Quello che si tenta che nella nei il ceo sì ma girava comun occasione per farsi capire
L'ENI nella scala delle imprese il mondo era come dominato il mondo dell'Energia era dominato dalle Sette sorelle in questo modo lei mi sarebbe salita
Le avrebbe guadagni scalato diversi posti
Poiché e qui questo si collega con ricordato una certa cambiamento di funzioni di Gianni De Michelis dissi nell'ottantatré perché con l'arrivo di Umberto Colombo alla alla presidenza dell'ENI Scelta di Umberto Colombo fatta via del Corso
La prima operazione che ha fatto Umberto Colombo è stato liquidare il rapporto conoscono presidenta con conseguenza abbastanza negative sulla ditta Benevento
E data questa dalla dal rapporto delle partecipazioni statali è uscita questa problematica a voleva dire un'altra cosa per far fronte alla a queste fronde che si erano diffuse soprattutto negli Rick
Gianni De Michelis chiamò a collaborare con lui come capo dello staff economico
Leopoldo Medugno che è stato il di direttore generale dell'ENI delle invivibili per quindici anni era il padrone delle partecipazioni statali qualsiasi questioni si venisse a trattare Medugno conosceva l'ultimo dei dirigenti che si era occupato di del problema e la persona e colui che poteva venire a chiarire aspetti tecnici i problemi che si si andavano trattando questa di Medugno era stata è stata una una delle cartine di tornasole intorno al quale si è sviluppata l'azione di Gianni De Michelis del ministero delle partecipazioni Gianni di Miss Gewiss in questo non est non era un egoista era uno che apriva e coinvolgeva le persone
E poi ci fu la stagione ricordiamoci che eravamo ancora in piena Sensi tempo delle Brigate Rosse
Quando Gianni Ibba a Pomigliano d'Arco e a spiegare che si deve lavorare dalla folla dai lavarle lei c'era il segno della questo è il segno della P trentotto compagni cari e Gianni lo sfidò i il caposcorta lo invitava ad andarsene equità patto tutto il suo discorso
Finendo fra i contrasti gli applausi ma avendo spiegato qual era il futuro della dell'azienda come è accaduto alla alla Finsiel come accaduto alla Tecnital quando alla tecnica no si chiamava alla quella delle partecipi delle del delle comunicazioni la gente
L'Italtel all'ispirazione
Al a Genova questo coraggio personale stilistico diffide non è stato dice in questa storia di questo Paese non è stato
Mostrato da nessun altro dei minimi di coloro che avevano assunto responsabilità
Di governo
Non solo ma nelle partecipazioni in vista ministro delle partecipazioni con questo magma di opere di attività tutte queste iniziative assunte esempi nella direzione del risanamento delle rilancio delle partecipazioni statali
Gianni viene chiamato viene osservato è chiamato a partecipare a un convegno ha spento che sito teneva nella Carola Ina del sud
Lui Gianni Goria che poi declinò l'invito perché il
Quindi Gianni torna da
Nel nell'autunno dell'ottantuno da da la Florida offrirci riunisce e qui ce n'è uno presente
L'otto dicembre del mille novecentottantuno ristorante Perilli vicino al ministero G e qui dobbiamo fare una cosa simile all'asta il un punto di incontro tra cultura
Cultura tout court cultura economica italiana gli americana ed è stato l'aspetto l'asta in che che nasce col contributo sostanziale di gli a IBM e ai pm che era allora il più grande operatore del settore informatico in questo modo investe nel rapporto culturale con l'Italia
Questo l'ho voluto ricordare perché nel polo ecco Gianni non aver non era un provinciale come o ed russo
Era d'uso e ancora oggi in uso nel mondo della politica nazionale
Biagio marzo ha parlato della del caso SME
Il caso SME è stato un caso macroscopico si è concluso che Gianni non era il più ministro delle partecipazioni statali la chiusura della vicenda era ministro Darida avvenne campione nelle a livelli l'esecutore il colore fu Giuliano Amato che scrisse i termini della Indy direttiva del governo che che gli inibiva il processo ma perché i doveva essere inibito perché la SMI era beneficiaria seguito del rapporto e le partite di un grosso finanziamento dello Stato
Per il suo risanamento e sviluppo che è un è un progetto di risanamento e sviluppa Sato dal CPC siamo dimenticati cos'era il CPT il Cpr il Comitato interministeriale per la politica industriale che vincolava l'alienazione per per pezzi della SME
Al completamento della della del risanamento Risanamento che non c'era quindi era assolutamente folle quest'idea di Prodi diede di andare là né ha un prezzo abbastanza
Il favore a De Benedetti all'interno di un'intesa De Benedetti De Mita
E e ricordo solo questo particolare perché penso che queste non si non debba essere un'operazione nostra jihad si desse una una situazione dell'operazione diritti di recupero difatti storie scelte fatte dal dal mondo del socialismo italiano
Romano Prodi leasing incontra De Benedetti in un hotel romano e si fa accompagnare da Zurzolo direttore generale Piero Rastelli direttore finanziario dell'IRI
Quando si è di di siano lì De Benedetti mette sul tavolo una lettera di intenti
Loro la guardano chiedono di parlare fuori dalla riunione con Prodi sì di dicono questa non la puoi firmare non ha i poteri e sbagliata
Morale vinti la sera stessa viene rimosso il direttore finanziario dell'IRI Piero Rastelli un personaggio della finanza importante
Mentre Zurzolo che era al Nord bande o buco nero unite subì e non specie non ebbe più altre reazioni questo l'ho raccontato proprio per ricordare qual era il clima intorno al quale si ricordo un'altra cosa che sulla siderurgia Gianni è stato un combattente a Bruxelles non è stato uno di quei gli italiani che si presentavano
A a Brussel non preparati col cappello in mano
Sulla siderurgia e ci furono mesi di scontri discussioni con e Thiene da vigna un che era il commissario di settore fino alla fine a raggiungere un accordo che fu giudicato soddisfacente dalle nostre
Rendere i nostri operatori
Non AGESCI chiudo chiudo
Un ultimo punto due ultime cose Maccarese o Maccarese c'era c'era Prodi presidente degli ed era stato il tentativo di regalare questa azienda l'importante in riva al mare a un gruppo di speculatori legati ad Andreotti operazione saltata e di cui Prodi era stato il protagonista seconda e ultima cosa e poi chiudo io voglio dare qui pubblicamente atto Renato Brunetta di avere
Chiesto a Gianni di collaborare nella sua gestione del ministero della Funzione pubblica dandogli l'ultima occasione di con assolvere a un pubblico incarico
Sicuramente Brunetta si è giovato del genio di Gianni De Michelis ma sicuramente questo è stato un atto non dovuto ma un atto di libera scelta di socialista che era al ministero delle partecipi del della funzione pubblica
A un amico di Gianni che nell'auto come tanti di noi occasione l'opportunità di apprezzarne il valore morale politico e amichevole
Grazie allora facciamo un cambio di relatori e qui mi sento
Chiamiamo Renato Brunetta Marco Bentivogli Giorgio Benvenuto dei Giuliano Cazzola
Nata
No perché noi tutti
Dice Kosovo avvenuto azioni
Allora riprendiamo subito
Sì
Parliamo del decreto sulla scala mobile un caso di scuola abbiamo definito è introduce la discussione Renato Brunetta se prendete posto per piacere
Qui l'acqua
Grazie quale onore
Posso per
Allora
Grazie
Grazie a tutti
Era il
Quattro agosto mille novecentottantatré
Primo governo Craxi
Governo che dovrò
Mille novantatré giorni
E che terminò
Il primo agosto del mille novecento ottanta sei
Perché le date sono importanti perché
Il decreto sulla scala mobile quattordici
Febbraio
Nell'ottantaquattro si colloca proprio
All'interno del primo
Governo a guida socialista
Primo governo guida socialista mi sono andato a guardare attraverso Google
Un poi e controllabili ricordi
Spadolini era la difesa Visentini alle Finanze Goria al Tesoro Andreotti agli Esteri
Renato Altissimo all'industria
E Gianni
Gianni De Michelis era al ministero del lavoro
Io mi ricordo ero in vacanza in quei giorni a Malta fui chiamato
E gli anni mi disse
Vieni torna
Anzi scrivimi un po'di programmate
E il tema me lo ricordo vero Mimmo perché il tema era quello della politica dei redditi
Che
Era un tema non solo accademico
Di cui sono
Tiene videoteche
Di Cambridge soprattutto Cambridge
Gran Bretagna
Ma era un tema in quei tempi commerciale centrale non per la ragione
Basica per cui la politica dei redditi era stata definita nei decenni precedenti vale dire come
Quale distribuzione del reddito per massimizzare la crescita e questo era il pur portato del grandissimo straordinari economista Niklas caldo
Ungherese
E poi diventato inglese
Ma la politica dei redditi Ing quegli anni veniva malamente interpretata come politica di controllo dei salari
Blocco dei salari
A fini di dissi infrazione o di lotta all'inflazione
Questo nel contesto
E devo dire le
L'intuizione di Gianni anche attraverso il mio contributo però poi Gianni alla fine ti superava sempre come sappiamo tutti anche se uno aveva una qualche specializzazione Luís
Prendeva la tua specializzazione e il giorno dopo ne sapeva più ditte
Succedeva così
Non so per quale motivo ma succedeva così
Allora la le l'impostazione l'intuizione che io davo
Essendo stato Niklas Caldoro il mio grande maestro
Anche in quel di Cambridge
Era quello di far tornare la politica dei redditi a politiche di sviluppo e non semplicemente politica di blocco statuaria
Prezzi a due cifre dinamica dei prezzi a due cifre
Crisi petrolifera
Il clima
Che è stato già evocato di quegli anni
Un accordo malamente chiuso l'anno precedente raccordo Scotti del ventidue di gennaio
Che aveva lasciato molte indeterminatezza
Detta i decimali che doveva essere ridefinito e richiuso una trattativa che incomincia in autunno
Senza sapere
Con quale esito
L'avremmo saputo dopo l'esito e anche il giorno
Perché il tema era bloccare la spirale salari prezzi
E questa spirale salari prezzi veniva gli avviata periodicamente attraverso uno straordinario meccanismo pro labour che era quello della scala mobile
Che era una meccanismo di natura contrattuale libertà tra le parti che però
In ragione dell'alta inflazione si trasformava da meccanismo Poro lembo per la difesa del reale a un meccanismo che visibili IVA il salario reale in Regione di dare spazio al circuito prezzi salari salari prezzi a quella spirale che finiva per svilire il salario reale
Con l'illusione come la chiamano gli economisti di illusione monetaria di un salario più alto in realtà un potere d'acquisto più basso
Non era facile
Bloccare la scala mobile cancellare la scala mobile manipolare la scala mobile ci aveva provato Scotti l'anno precedente con scarsi risultati in termini di disinfezione non era facile perché era contro intuitivo
Dare meno soldi
Ai lavoratori
Eppure
L'interpretazione che con Gianni abbiamo dato a quella stagione
è stata proprio questa non solo Frisinga
Blocco dei salari blocco dei prezzi come facevano in altre parti d'Europa anche quelli che di solito davano lezioni all'Italia penso i francesi pensa ai tedeschi tutti sappiamo dei tempi
Dell'Impero romano che i blocchi dei pressi non funzioni
E e tanto meno funzionano i blocchi blocchi salariali con
Le relative impatti sulla produttività e poi sulla conflittualità e così via quello che cercavamo con Gianni fu un accordo complessivo
Di politica dello sviluppo
E quel famoso vero Giorgio libretto rosso che scrivemmo insieme a tutti i collaboratori giovani collaboratori
Era proprio un
Caldo Riano
Patto per lo sviluppo
Che aveva come propria intuizione
Straordinaria e quindi occorre dare
Non maggio all'intuizione Tarantelli Modigliani
Giganti
Tutti questi che sto citando Tarantelli Modigliani sulla Perret determinazione dei punti di scala mobile in funzione anti inflazionistica le ricordo a me queste cose le ricordo i giovani ai meno giovani in queste cose
Daranno
Belle sensazioni spero perché la predeterminazione non era il blocco ma era darsi degli obiettivi condivisi con le parti sociali
Nel nostro caso il dieci per cento rispetto un tendenziale del diciotto venti per cento di di inflazione a cui tutti dovevano dove vanno attenersi
A fini divisi infrazione o quanto meno di costringere l'inflazione interna e avere solo l'infrazione esogene ma non aggiungere all'inflazione esordirà anche l'inflazione endogena io mi ricordo
Dico solo questo ricordo poi mi taccio quando
Venni mandato allo sbaraglio avevo allora
Trentatré anni trentaquattro anni giovane professore di economia del lavoro
A trattare con i potenti
Delle cosiddette tartassati
Che sembra un nome di una malattia esotica in realtà tariffa
E prezzi amministrati controllati sorvegliati c'era tutto il mondo dei prezzi che non erano pezzi di mercato ma in qualche maniera errata prezzi controllati amministrate sorvegliati ripresi su cui il policy maker il governo aveva un potere di condizionamento i quali TAR passa erano sfuggiti a qualsiasi controllo e inseguivano l'inflazione
Piuttosto che essere condotti dentro un percorso di controllo della stessa e mi ricordo
Un dialogo
Divertentissimo un po'allucinante con i titolari delle autostrade di allora i concessionari delle autostrade venuto al Gerolamo insieme e Autostrade i quali avevano chiesto al governo incrementi dei pedaggi del trenta per cento
E io dissi ma con con quell'arietta da professorino ma guardate che l'obiettivo e dieci o
E senza dirci sì sei ferratissimo il dieci degli incrementi tariffari non potremmo fare gli investimenti le manutenzioni
Investimenti e le manutenzioni dovremmo licenziare e così via e dico però perché voi fate il trenta
Ma perché gli input
Del lavoro va a al venticinque trenta quello schermo sì sempre c'è più la scala mobile non ci sono più
La spirale della scala mobile voi non avrete e la dinamica salariale del venticinque trenta ma avrete la dinamica salariale dieci e allora cominciava essi ma e gli altri in poter l'Energia no perché se anche l'Energia andrà al dieci voi avete come imposto di energia dieci
Egli smontai una per una le motivazioni
Per il quali loro ci avevano presentato la tabella che volevano il venticinque ventotto per cento di incremento dei pedaggi in virtù degli input che sarebbero aumentati tra il venticinque e ventotto Peñarol volevano a i venticinque ventotto radi dimostrai
Fini non benissimo nel senso che mi salutarono malamente
E però
Fu imposto il dieci a loro
Come tutti gli altri in questa scommessa
La rideterminazione e e devo dire
Giuliano Amato anch'ecco dimentico Giuliano Amato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio tanto per dire il livello di quel primo in quel primo governo Craxi e
Arrivo in quattordici di febbraio ma nessuno sapeva che sarebbe stato il quattordici febbraio arrivò per una faccenda tecnica
L'Istat calcolava l'infrazione la calcolava periodicamente e sulla base dell'inflazione l'istanza determinava trimestralmente
Quanti scatti di scala mobile che scattava per valori definiti e ogni punto di scala mobile aveva un suo valore in termini monetari e le e questo calcolo avveniva nel mese di febbraio
Perché poi dovesse mandato via fax a tutti i direttori del personale di tutte le aziende oggi sulla base dell'inflazione del periodo precedente scattano due punti e qui i direttori del personale dalla RAI a tutte le aziende direttori del personale mettevano due punti mi ricordo il punto le sedici mila lire due punti trentadue mila lire mettevano trentadue mila lire in più dentro la busta paga e le buste paga che con un tempo di
Come dire la relazione più a fare le buste paga prime riunioni
Di febbraio furono mandate vuote dal Governo per non far decidere perché la trattativa era ancora in corso e
L'ultimo giorno possibile per fare i fax era appunto
La nota del quattro la notte del quattordici febbraio verdi tra il tredici e quattordici dovrà pagare l'ultimo giorno possibile perché poi venivano fatte le buste paga e e e non si poteva più quindi il decreto fu fatto proprio per questa ragione
Decreto di San Valentino il giorno scoprimmo di notte che era il giorno di San Valentino
Non per altre ragioni
Amorose ma certamente perché ha semplicemente di calendario e questo e e fu fatto il decreto di San Valentino che il blocco
Sulla base di un accordo con la sola CGIL comunista contro e con tutte le parti sociali
A favore mi ricorderò sempre
La redazione di questo accordo un documento nel grosso così a Palazzo Chigi non c'erano ancora i computer sua si riservava di piano in piano
Chi scrive nelle prime dieci secondo e dieci le terze dieci reparti dieci pagine su e giù per controllare tu puoi mettere sia perché poi bisogna mandare per
Motociclista a tutte le parti per poi farlo leggere che e farlo firmare perché poi ci sarebbe stata ci sarebbe stata la firma
Ci fu un enorme consenso tranne appunto la CGIL comunista
Furono bloccati due più due
Poi mi bastarono semplicemente due
Con un terzo che scattò da solo
Perché manovre beh anticipo aveva in sé la capacità di raffreddare
I trimestri successivi perché Tura freddati a quel punto le aspettative
E che fu un grande risultato che cambio io penso la storia di questo nostro Paese fu fatto fu chiesto un referendum
Ci fu l'idea geniale poi di Giuliano Amato nella reiterazione del decreto fu ritirato tre quattro volte di limitarlo solo a due punti perché gli altri non servivano più perché intanto
L'inflazione si era già raffreddate quindi non serviva più bloccare una dinamica che nel frattempo
Era stata già modificata si andò al referendum e qui il finale
Spiegare
Ai lavoratori
Sì spiegare ai lavoratori
E chiedere il loro voto illusione monetaria
Non è stata facile
Né per un giovane professore ammette
Più attrezzati di Luís
Uomini del sindacato
Il risultato fu me lo sterminio sono scritto
Cinquantaquattro e tre quarantacinque e sette un risultato straordinario
Anti populista ante litteram e cioè era volente o non volete quattrocento mila lire in busta paga tutte subito
E che il cinquantaquattro virgola tre del popolo italiano il voto il settantasette virgola nove per cento il settantotto per cento dice di no che non voleva circa trecentottanta quattrocento mila lire
Perché probabilmente aveva capito
Non tanto l'illusione monetaria del povero professor Brunetta ma aveva capito
Il senso
Ti quella manovra e di quella che di quella strategia anti populista
E controcorrente contropelo
Che allora percorse il Partito Comunista sindacato comunista e che
Tutte le altre forze
No
Ecco questo è il ricordo che ho io e devo dire è il ricordo di un Gianni chiede vedeva più lontano di tutti noi
E come ho detto prima
Anche approfittando di qualche contributo tecnico con l'accademico che qualcuno gli portava
Poi alla fine vedeva più lontano
E
Su questo e finiscono fu determinante Bettino Craxi
Che nella riunione del Consiglio dei ministri e dove la decisione non fu facile
Trovò subito l'alleanza con Visentini che fece lo scambio
Sulla parte fiscale e cocaina e le e ed altro perché quel libretto rosso era uno scambio straordinario
Di compensazione di quelle quattrocento euro in meno ma ci fu una serie di vantaggi per i lavoratori che servivano quindi a compensare l'illusione monetaria
Visentini capiti
Spadolini no
E quando la situazione si stava mettendo male e Spadolini aveva già percepito che l'accordo
Non si sarebbe fatto uscì dal Consiglio dei ministri per andare a telefonare a Repubblica dando titolo di prima pagina accordo fallito
Solo che mentre lui era uscito per telefonare
A Scalfaro dicendo accordo fallito nel frattempo Craxi chiuse con Bruno Visentini e con De Michelis si mise d'accordo
E poi si passò
Al punto seguente dell'ordine del giorno dico di quel Consiglio dei ministri notturno Torno Visentini non vorrei capire il punto in discussione non c'era più c'era il punto successivo si fece spiegare mamma guarda l'accordo
Passato lui oddio ritorno fuori per dare incontro
A Repubblica ha scarsa ecco queste il ricordo di chi aveva vissuto quella
Nella stagione da redattore di quell'accordo di di quella stagione straordinaria con uomini straordinari e poi la scala mobile
Cambiata cancellata
E la storia ci portò ad altre ad altre prove però quella per me rimane nella mia vita
Come forse la prova più importante vissuta
Assieme a tanti ragazzi a tanti giovani che adesso giovani non sono e e fu uno del delle le storie più belle che come raccontato qui a voi introducendo panna
Ricordo spesso
Grazie
Marco Bentivogli
Facciamo un salto
Ma io sono nato nel mille novecentosettanta
Molte cose in questo periodo tra l'altro ha potuto rileggerle
Che ho insistito molto a pubblicare il libro di Pierre Carniti che era rimasto insomma semiclandestino e si chiama passato prossimo
Edito da Castelvecchi s'interessa racconta per filo e per segno anche alcuni retroscena
Ci siamo confrontati tantissimo può anche con Giorgio Benvenuto beh innanzitutto
C'è una parte di quella storia che va recuperata come diceva adesso Renato Brunetta che riguarda anche un'idea economica
Seriale diceva pane precedente che è stata completamente smarrita
Riuscire a spiegare al Paese ai lavoratori quanto la scala mobile faceva male quanto l'inseguimento salari prezzi non era solo un problema di crescita dell'inflazione
Ma è stato molto forte riuscirà a spiegare che l'inflazione era di fatto una malattia redistributiva che spostava il denaro dai profitti dai salari ai profitti alle rendite
Questa è stata la battaglia più importante non solo per le questioni di coraggio no anche oggi guardate come con che balbettii io il ceto politico riesce a spiegare la stessa cosa per quello che riguarda lo spread e che analogamente un meccanismo che redistribuisce nei confronti di chi ha denaro da investire e in maniera negativa a chi non ne ha per cui ha necessità che il costo del denaro sia basso
Allora l'aspetto importante fu dal punto di vista di politica economica comprendere che quel Paese con quel tipo di doping sui salari e sui prezzi non andava avanti
Ma non solo non andava avanti anche perché il doping peggiore non era tanto quello sui salari e sui prezzi era quello relativo alle politiche industriali
Voi immaginate sul settore automotive in quel periodo la Germania costruiva auto di qualità in Italia
Mi scusi noi partecipanti delle del panel precedenti anche con qualche anche con complice la fase declinante delle partecipazioni statali
FIAT e partecipazioni statali Alfa Romeo non solo iniziavano a produrre auto
Di sempre minore qualità e che giocavano proprio sulle svaluta azioni competitive
Il terremo per battere la necessità di qualità che invece era un appuntamento che si credeva rinviabile e che invece ancora oggi ne paghiamo
Questo salto di qualità c'è un bellissimo libro uscito poco tempo fa di Beniamino Piccone
Che fa vedere proprio come con la fine del Liri e con la fine delle partecipazioni statali quello che è avvenuto poco fuori con la forza con cui è avvenuta nel nord Europa e appunto l'impresa privata ecco di questo l'allungamento dell'agonia che la scala mobile non solo e quelle idea di politica economica
Che di fatto ha creato un problema di competizione al ribasso
Su questo io credo che un altro aspetto in molto interessante di dirigenti come
Gianni De Michelis e non solo di tutti quei gruppi dirigenti
è anche la capacità di appoggiarsi a intellettuali in maniera laica
Senza la necessità di fare analisi del sangue tutte le volte di fedeltà rispetto alle appartenenze Ezio Tarantelli era una persona che collaborava con la CISL
Aveva rapporti con il partito socialista italiano e aveva in tasca la tessera del Partito Comunista Italiano
Oggi
Ed era iscritto alla CGIL bravissima Giulia oggi
Le nuove forze politiche son talmente laiche che se non c'è questo tipo di analisi del sangue probabilmente queste collaborazioni generative col mondo intellettuale pensate a mettere insieme Fausto Vicarelli Federico Caffé Modigliani Tarantelli è la capacità di ascoltare le idee al di là di là appartenenze costruire una sintesi veramente progressista per le persone che si rappresenta allora da questo punto di vista io credo che questo sia stato un momento importante sono strada corto che questa l'ottantaquattro va annoverata come una vittoria riformista
Una vittoria riformista perché io quando è scomparso Gianni De Michelis o o guardato ho fatto un po'una ricerca io in realtà ne ho sentito tanto parlare da mio padre di
Di Gianni degli incontri che faceva come ministro del lavoro
E ho pubblicato una foto di una sua Assemblea ad Arese in una giornata in cui dono ad Arese ad a Pomigliano in una giornata in cui andò anche a Bagnoli fece due assemblee
E la cosa interessante che poi andai a vedere qual era il contenuto delle assemblee
Il tema vero non è il ministro del lavoro che va a parlare in assemblea in fabbrica perché lo fa anche Di Maio lo fa con quattro cinquecento poliziotti ma lo fa anche Di Maio
Il problema è che cosa si va a dire ai lavoratori perché sia verso la siderurgia sia rispetto all'Alfa Romeo De Michelis non andava a dare novità così positive andava a spiegare la verità
Purtroppo attualmente noi continuiamo a confinare la deriva populista esclusivamente nelle forze dichiaratamente populisti in realtà questo contagio è un po'trasversale
Per cui sindacalisti se non hanno gli applausi non si sentono a posto i politici se non la raccontano a costo di prendere in giro
Chi li ascolta le raccontare in tutti i modi e si cerca non solo le occasioni che danno luogo a delle belle fotografie digitali e ad un coro di applausi poco importa se poi non accade nulla ecco
Poco fa ero appunto al telefono perché il nuovo ministro dello sviluppo economico ha detto che prenderà una decisione unilaterale nei confronti di Whirlpool
E io ho spiegato guardi che è un il pool che l'ha già presa la decisione in attesa la sua decisione completamente inutile il bisogna smetterla di usare parole roboanti che illudono le persone le fanno contente per pochi secondi ma porre lasciano senza prospettiva senza lavoro allora noi
Dobbiamo in qualche modo recuperare tantissimi insegnamenti di quella storia anche gli insegnamenti di come fu sbagliata la convergenza la cinghia di trasmissione per cui anche un grande dirigente come Luciano lama
Accettò di andare fino in fondo al referendum ben sapendo che l'avrebbe perduto
Ben sapendo pur di accettare il rapporto stretto e di forte con il Partito comunista italiano che non si poteva permettere si sapeva una decisione diversa
Ecco lo lo vede discutevamo qualche giorno fa proprio con Giorgio Benvenuto
Quella era una storia di grandi divisioni di merito che fanno assolutamente bene alla politica al sindacato ma di grande rispetto tra gli interlocutori
Di grandi sentimenti di vicinanza spesso anche nelle occasioni in cui le posizioni sono diametralmente opposta ecco io credo che tutte queste cose siano importanti anche perché di politica dei redditi se n'è iniziato a parlare solo in quel momento
Solo immaginare il P due le due crisi energetiche danno una reazione così forte che coinvolge un momento di grande condivisione tra le forze sociali e politiche ecco è un fatto che ricordo con rammarico perché oggi sarebbe impensabile
Una una convergenza di questo tipo sarebbe impensabile per problemi di rappresentanza complessiva sarebbe impensabili per problemi di visione oggi se immaginiamo
Lei i gruppi dirigenti Gianni De Michelis incluso nell'ottantaquattro intriso del ricatto del breve termine in cui invece ci sono oggi i gruppi dirigenti tutto quello che è accaduto nell'ottantaquattro non sarebbe mai avvenuto
Allora io credo che sia importante rivedere quella storia non solo per rendere omaggio
Ma cercare di recuperare
Quel coraggio che sono d'accordo con chi diceva nella tavola precedente
Che c'era abbiamo un grande nemico e cioè l'inflazione dell'attributo riformista a gran parte dei politici italiani il riformismo è capacità di essere impopolari è capacità di costruire Ezio Tarantelli diceva
E ha perso la vita su questo fidatevi alla fine la gente capisce sempre
Purtroppo alla fine ci vuole spesso molto tempo delle volte dieci venti trent'anni ma non possiamo fare a meno che questi anni siano passati assolutamente invano anche perché troppo spesso la storia successiva
L'ottantaquattro negli anni novanta è una storia in cui dagli appuntamenti in cui bisognerà va a fare i conti con idee precise tutto Urali di produttività della nostra economia con i deficit della qualità della nostra democrazia siamo sempre scappati
Da allora in poi questo è accaduto
E forse occasioni in cui ricordiamo persone come De Michelis debbano servire a dire ma forse iniziamo a riorientare la storia Vendola nelle nostre mani con un po'di coraggio facendo vedere che il destino che il futuro è conseguenza di ciò che realizziamo nel presente
Grazie
Giorgio Benvenuto
Ma Brunetta tanto il quadro di quello che era la situazione che caratterizzò raccordo raggiunto sulla scala mobile ma io direi
Su una manovra di carattere comprensivo di cui la scala mobile un perno ma che prevedeva veramente una svolta di fisico nel fare una politica dei redditi
Perché in quell'accordo il governo lo sottolineo lo ricordava
Brunetta
Controllava i prezzi dava amministrata i prezzi blocco lecco canore
Fece una politica innovativa sul fisco
Ci fu più grande eco Colombo di Craxi e di De Michelis di Giovanni
Di convincere Visentini perché Visentini
Non voleva che il sindacato fosse il protagonista di una discussione sulle politiche fiscali Ceva riguarda tutti
Ma si rese conto che riguardava quell'accordo ricordava riguardava tutti
E
La capacità riformatrice del che ci fu in quella occasione da parte del governo e nella quale Gianni Scopus pur
Ruolo fondamentale
Fu quella di saper tessere un rapporto forte all'interno del governo noi facemmo una trattativa cioè trarre
Ma quella trattativa fu preceduta da da tante trattative specifiche che dettero a questo raccordo al decreto un respiro ampio e generale tour più mastri giù manifatturiere ricordando ma il libretto rosso ma se uno va rileggere quel libretto si è una cosa
Moderna organica per il fisico di politica economica in uno scenario europeo in uno scenario internazionale
Sì ho detto ma sia Buso oggi del termine riformista
Allora ci fu la dimostrazione che riformismo non significa monologo significa di altro e significa avere una visione moderna del rapporto di una democrazia come la nostra nella quale contano anche forse intermedie e le organizzazioni sindacali
La grande capacità che dire il partito socialista che ebbe Craxi e che ebbe De Michelis
E di riconoscere nel sindacato una forza riformista di superare il concetto che il sindacato fosse uno strumento dei perfetti
Cioè il sindacato si agitano il partito interviene e lo mette
I nuovi maestri in unico
Il il partito socialista anche per il fatto di aver i socialisti nella CISL
Nella CGIL dove alla presenza più forte nel cui il
Dialogo con tutto il sindacato
Non aveva un rapporto privilegiato e dialogava naturalmente non solo con i socialisti dialogava con tutte le altre forze che si muovevano di questa realtà complessa e riformatrice
Non si impose al sindacato raccontano
Perché il sindacato aveva già capito la federazione unitaria che aveva imboccato una strada sbagliata aveva già tentato addirittura prima della marcia dei quaranta mila
Di fare un con Cossiga
L'accordo sul fondo di solidarietà
Era un'idea che era venuta forte nella CISL incalliti in Tarantelli di fare un fondo per viene come aggredire quei trovare una soluzione per combattere l'inflazione
E in transizione che non si curava
Come non si cura del diabete Danto più zucchero sì curare il diabete con rampollo no con praticando gli una malattia come stava diventando il fondo di solidarietà venne fatto dalle tre organizzazioni sindacali venne fatto un decreto e eravamo non era ancora avvenuta la marcia dei quaranta mila era nell'estate del mille novecento
Settantanove quello accordo venne praticamente rigettato dal Partito comunista io non lo dimenticherò mai
La riunione della federazione di CGIL e CISL qui nella quale Berlinguer spiegò azioni la Federazione unitaria
Ma in particolare a Luciano la che non era possibile
Che in una situazione di scontro politico dove c'era lo scontro politico del PC con il Governo che non era al governo era finito il compromesso storico come tutti
Ricordiamo non era possibile che ci fosse un intesa sociale ricordo le parole di la di Berlinguer
Il disse allarma Luciano non fare il solito superficiale quando c'è il PC che all'opposizione non ci può essere il consenso sociale
Ho ritrovato perché poi la storia se Gennaro bravo perché ci sollecita a ripensare queste cose non in maniera nostalgica
Ma perché è più facile trovare il modo di conoscere e di sapere di leggere perché istruttivo leggere i vari memoriali che sono stati fatti in quegli anni Consoli Memorial diciamo di casa macché memoriali del PC io ho trovato delle affermazioni
Che sono contenute in un libro in uno sprint tre libri che sono le cronache all'interno del vertice del PC
Luciano barca il quale raccontato questa fase difficile dei rapporti con il sindacato
E il problema del contrasto che viene visto tra l'arma tra Craxi è Berlinguer
Ha dietro di sé anche questo dissenso vecchio che si realizza con la ma guardate che cosa scrive barca il ventiquattro gennaio del mille novecentosettantotto
Lo ricordo e il giorno nel quale lama fa quella famosa intervista sopra ripubblica ai genio Scalfari
Nella quale la CGIL parlando lama nome delle federazioni CGIL CISL UIL c'è stato un direttivo con una relazione di carretti nella quale non è avevamo proposto la politica dell'Eur
L'arma anticipata quello che è il documento che viene sarà fatto dal sindacato lo massimizza
E questa intervista fa scandalo perché è una intervista dice sì se ci sono gli esuberi bisogna licenziare se il sindacato deve dare tre anni di tregua al tre anni di tregua last salariale consta contrattuale perché siamo nel settantotto
Nel momento in cui è in crisi il governo che si basa sulle nuove astensioni siamo alla vigilia
Purtroppo di quello che sarà il rapimento di Moro e sentite quale il il commento che fa barca
Duro e inatteso colpo di Luciano Lama a tutta l'azione di Berlinguer
Volta apportare impicci al Governo per fronteggiare l'emergenza
E creare le premesse di una futura alternanza con una lunga intervista firmata personalmente da Eugenio Scalfari su Repubblica
L'Ama forzando ed esplicitando al massimo quanto più vagamente elaborato dal direttivo della Federazione unitaria
Offre ad un governo cioè la richiesta di comunisti di andare al governo
Che non esiste tre anni di tregua nelle rivendicazioni sindacali la revisione della cassa integrazione
Il diritto di licenziare parecchie decine di migliaia di lavoratori che sono di fatto in esubero rispetto alla necessità delle fabbriche
La mano di Ternitti nella operazione volta a firmare un patto ufficiale con gli industriali è evidente perché lo ricordo
Perché questo si ripete successivamente perché quando si fa il fondo di solidarietà anche allora viene discusse cioè il dissenso
Quando si fa l'accordo sulla scala mobile si prenota in tutti i modi
Già l'amata Tuzzi
All'accordo Scotti ha rubato lui non c'è la possibilità
Brunetta ha ricordato che il decreto das un anno di validità viene portato da sei mesi
Non c'è niente da fare cioè un dissenso radicale lama e e Berlinguer non si parlano
L'unico modo nel quale si parlano secondo la testimonianza di barca allestì stimoli anse anche di volti altri il voto per te l'unico e l'unico che volta contro il referendum sulla scala mobile quando viene proposto e l'unico lo firma dice perché lo ha firmato ma la CGIL quando si fa no quelle elezioni chiedo sul CID due minuti
Fa
Dalla libertà di voto ai propri iscritti
Io ricordo la freschezza ammissione televisiva dove c'è Del Turco che spiega a nome dei socialisti della CGIL il di dire no e l'arma che dice sì cioè questo senso che avevano i comunisti
Di come intendevano il PC Maggi come la loro posizione riformista
Era rimessa in discussione da una visione che considerava il sindacato un agitatore che serviva ma che le politiche erano il primato della politica finisco
Sul risultato del referendum è un grande peccato che in questo Paese non si sia mai ragionato sui risultati di quel referendum
Se voi presidente l'analisi fatta a nome del ministero degli Interni dal mi mi dal professor ad essa
Troverete delle cose che ci sarebbero state utili per capire quello che poi e avvenuto nel nostro Paese
Gli operai in grandissima prevalenza votarono affatto contro l'abrogazione del decreto sapete qual è la città nella quale il voto per l'abrogazione fu più alto
Napoli per uno aveva la scala mobile cioè fu la Sardegna fu l'Italia meridionale ma nelle grandi città del Nord
Anche quasi in Emilia al Palio pari nel Veneto per esempio poiché c'era Gianni De Michelis e poi dove i terroristi fu candidato
Perché Gianni lo volle candidato come capolista alle elezioni europee
Il risultato fu cavolo con un risultato enorme a favore di questo
Questo per dire
Riformista molte volte un termine che è diventato troppo generico
Però
L'ha saputo interpretare giardini e non solo lui perché ci sono anche gli altri l'ha saputo interpretare perché auto audacia coraggio e capacità realizzatrice
Giuliano Cazzola raccomando di nuovo i tempi perché altrimenti la terza tavola rotonda non ce la facciamo a far allora io voglio anzitutto ringrazio per l'invito e e poi ho sentito un molti stimoli interessanti
Cercherò in Breve di dire la mia del re con cose diciamo diversa da quelle che sono state dette
Innanzitutto io c'ero anche se non avevo la posizione che ricopriva benvenuto caro Segretario generale della CISL io nel Della unisca più scuse nella nel mille novecentottantaquattro ero segretario generale dell'Emilia Romagna della CGIL dell'Emilia Romagna
Era uno sono stato l'unico socialista della CGIL che ha diretto il granaio della CGIL c'è la la la Emilia Romagna che il insomma il l'organizzazione più forte e allora il PC era non era adesso come il PD di oggi c'è un loro il PC e del aveva la maggioranza da solo
E quindi mi sono trovato in buona sostanza è una posizione molto molto complessa molto difficile anche perché lame Del Turco
Volevano fare dell'Emilia Romagna un po'un'esperienza un'esperienza diciamo di di di di un biondino uno scontro frontale
Cercammo di facemmo anche alcune iniziative unitario comici g l per tenere un po'aperto aperto il dialogo
E quando Juppé e quando ci torno a a diciamo a a riunire ma per molti mesi io mi sono trovato un po'come
Separato in casa che che che che sostanzialmente faceva la sua battaglia insieme ai socialisti mentre i comunisti facevano la loro da un'altra parte
Però
Già benvenuto lo diceva questo
E io credo che comunisti della CGIL non so fino a che punto in sintonia col partito
Ebbero una una capacità di gestione tutto sommato intelligente perché ci si poteva aspettare loro con la maggioranza CGIL dalla maggioranza dei dei di tre quarti negli organismi dirigenti della CGIL di due terzi rovine però ci si poteva aspettare che come fecero con l'attentato a Togliatti
Riunisce a Roma illeggibili i direttivi e Cruder comici a suo provare una serie di scioperi
E questo vale per avrebbe portato probabilmente alla cessione della CGIL che sia la che Del Turco cercarono di evitare in tutti i modi
E
Perché cosa fece il cui col comunisti sostanzialmente promosso euro
Dei consigli di fabbrica autoconvocati
Un Chierici si crea un comitato di consigli di fabbrica autoconvocati dove cercarono colui Minoli trovarono anche alcuni iscritti a Cisl alcuni iscritti alla UIL
Ben pochi male trovarono qualcuno davvero soprattutto dalla CISL Abbrescia mi ricordo
Dove c'era una componente dedalo M che cercherà che che era era di forze nuove e quindi aveva era molto legata alla alla Democrazia Cristiana che
Non era molto molto contenta ecco di questa di questo scontro così osserva col pc sulla scala mobile e erano questi questi convocati che proclamavano nelle manifestazioni propongono gli scioperi
E e quindi buona sostanza la CGIL mantenne questa sua mantenne questa sunnita
Devo dire che il e il decreto sulla scala mobile in qualche modo è figlio lo ricordava avvenuto poco fa
Di un'epoca politica precedente
Cioè
L'accordo è il il consiglio il contratto dell'Eur il patto dell'Eur del mille novecentosettantotto e la solidarietà nazionale
Nel senso che quando si si si ebbe dal settanta al settantasei in poi i governi di solidarietà nazionale con le astensioni tutte queste cose che ha ricordato benvenuto il sindacato
Si mise in qualche modo a disposizione di un governo riformatore
E l'atteggiamento dei dei biglietti dei principali siti
Sindacati fu diverso la UIL per esempio rimase sempre molto scettica nei confronti di questa cosa anzi in buona sostanza
Diciamo con il PSD teneva un un po'le distanze no da questa da questa operazione politica e dal rapporto che il sindacato volevo costruire con questa operazione politica
La CGIL vedeva invece in questo supporto di cui sia CGIL su tutto l'anno cioè vendoliano la mamma vedeva vedeva vedeva il futuro del della politica del Paese il PC al governo e via di questo passo Carniti
Io mi sono fatto quest'idea
Aderì al anche Luisa fino al progetto di divi del dell'Eur no però Carniti aderire a questo progetto in quanto credeva e il ruolo politico del sindacato
E conservò quest'idea del ruolo politico del sindacato anche quando anche quando diciamo la CGIL si sfilò
Insieme al pc dal da da da quella filosofia diciamo del del patto dell'Eur
E quando in sostanza sfide impegni primi anni ottanta si era creata una situazione nella quale legal piattaforme dei sindacati venivano portate in consultazione
Il PCC vomita scriveva gli emendamenti e i lavoratori proponevo agli andamenti dei preciso
E e si arrivò fino appunto a questa a questa scelta che fecero letti da CISL e della UIL la componente di sinistra CGIL
Di combattere la diciamo l'inflazione in quanto credevano ancora in con la svolta
E ci credevano in cui in in quel ruolo politico del sindacato e ci credevano sostanzialmente anche quando i comunisti non ci credevano più però è io credo che sia molto importante soprattutto se guardiamo la rottura dei rapporti c'è stato successivamente tra le confederazioni sindacali su argomenti che non avevano fatto la stessa rilevanza dalla scala mobile è molto importante perché ICI Fuci trovarono i i mezzi e i modi per gestire una crisi gravissima senza determinare cessioni
Io poi credo che il referendum fu vinto dagli elettori non sono così convinto diciamo che e i sostenitori del referendum
I sindacati clitoride avessero convinto la maggioranza dei lavoratori a votare a votare sì alla all'abrogazione dei decreti
E soprattutto credo che ci fu il punto portante anche il ruolo dei partiti
Che anzi al secolo il partito contavano e quindi se avremo vi sia cristiana diceva di votare di votare no i socialisti diceva di votare no insomma e in volo sostanziano dei partiti che la maggioranza del Paese e quindi io credo che oltre alla battaglia che fece Lucinda Calisti
Ovviamente una battaglia molto difficile in partibus infedeli sito in fidelium
Ma e i io credo che colpì un ruolo importante lo giocarono i partiti concludendo voglio raccolta dire una cosa invece di De Michelis che non è venuto fuori
De Michelis tour dal ministro del lavoro
Il primo che tento il primo che capiti problema è il primo che tentò di fare una riforma delle pensioni
E era venuto fuori un rapporto l'ufficio studi della Banca d'Italia che tracciava un futuro del sistema pensionistico
Molto critico
Allora nessuno queste cose ci pensavano pensata da di nuove la dava l'impressione sessanta anni
Le donne cinquantacinque con la pensione di vecchiaia Pucci alla pensione
Dei trentacinque anni a prescindere dall'età che le persone che non ho cominciato a lavorare a quindici anni come la generazione di allora voleva dire insomma che a cinquantacinque Adduci quale tre anni nomini poteva andare in pensione
Perché le donne facevano fatica a mettere insieme trentacinque anni come anche adesso dica mettere insieme trentacinque anni di lavoro soprattutto nel privato
E e il Governo però
Non non ero dell'intenzione di presentare un progetto di legge
Su questo tema anche perché in Parlamento
Erano state presentate diversi progetti di legge
Era stata ha costituito una commissione speciale
Inter interparlamentare per diceva ho detto credo che tutto sia deputati che senatori presieduta da una figura molto nota d'allora che pure ritroviamo anche successivamente
Io l'ho Cristofori democristiano Nino Cristofori che poi fu anche ministro del lavoro di Giuliano Amato
E allora fu costretto da Giuliano Amato fare una riforma coi fiocchi e fare una risposta
Ovviamente questo in questa Commissione diciamo ittiti tirava le fila era era era la Dc e il Pci
Il PCI è sempre stato dentro tutte le cose che riguardavano il mondo del lavoro e diciamo la questione dalla scala mobile è stata la prima questione in cui il PC ha dimostrato di un in un comparto in un contropotere nessun vetro
E Cristofori fece un progetto un testo unico proprio il lavoro un testo unico nuovo
Bolton abbastanza moderato e De Michelis che gli sono era ancora abbastanza seccato per perché il governo l'aveva messo in condizione di non agire presentò degli emendamenti credo degli emendamenti col ministro del lavoro
Io me li sono studiati insieme Cervati inizierà erano emendamenti in buona sostanza che oggi farebbero ridere
Perché in realtà siamo andati più avanti no però allora era un emendamento il volto più severi di quelli che aveva previsto Cristofori probabilmente sì allora
Erano credo l'ottantasette erano ottantasei ottantasette se allora ci fosse fatta la riforma come diceva come diceva De Michelis probabilmente ci saremmo risparmiati alcune del novanta accusa Giuliano
Ecco la commissione Christopher una caratteristica che aveva raggiunto l'accordo di tutti
Salvo una piccola particolarità costava di più
Va bene non fare nulla questo certamente sì sì quindi era era fari significa riforme come dei fatti è infatti sostanzialmente sì sì c'era un gran fermento età pensionabile delle donne
Da cinquantacinque sessanta anni che partiva ci faceva dieci anni in buona sostanza no
Deve
Sì d'accordo infatti glielo loro non fuoco lui non fu autorizzato a presentare un disegno di legge però lasciamo forse era solerte finisco subito forse però tutti con fondi con Craxi e Marini
Venti virgola quattro per comunque perché anche ma anche a Marini Craxi simili Traverso in ogni caso io finisco qui dico subito che ho conosciuto De Michelis nel mille novecentosessantaquattro sette a quando dei socialisti
E i gli dovevano competere con il PSIUP Onorio Eros uno studente iscritto luci venni venni come socialista è rimasto nella nel nel nel PSI ha convocato l'assemblea nazionale la relazione alla bici Demichelis
Poi ho visto De Michelis all'Opéra all'anice quando lavoravo con i sindacalisti Emilia Romagna a spiegare il piano chimico
E sinceramente sono rimasto sconvolto dalla sua competenza
Perché la chimica una cosa molto complesse nel senso che e come il mandarino non spinge un bottone Moro mandarino in Cina nella relazione se fare una cosa rese c'è ora le percussioni Sicilia in Sardegna questo va De Micheli si mise in bocca tutti
Su Dossetti camicie in senso proprio vero no nel senso che reali camicie che erano tutte Marietti sudore però fece un'operazione che mutui tutti parlando con i lavoratori e come dici Bentivogli
E parlando coi lavoratori di problemi difficili i processi di ristrutturazione di di di riduzioni di licenziamenti eppure sommarie io da da quella volta l'uomo ho avuto la la stola convinzione
Che rispetto al dibattito che si fa oggi no sulla politica la competenza De Michelis fosse dovuta anche altre prove dopo fosse un politico competenti
Grazie grazie
Passiamo velocemente alla terza tavola rotonda ringrazio tutti i relatori e chiamo qui Luigi Covatta Marco Cammelli Alessandro Leon
Parigi
Chiediamo
La misura sedici qui se bisogna fare
Allora
La
Va be comunque
Si legge infatti
Nella realmente abbordato laddove
Il Lido Vieri
Marco Cammelli lo vediamo
Un effettivo emorragico Mandel comunico martedì
Guarda che il proprio dovere
Di
Ma tre e mezzo io va bene
Novanta fa anche ma anche la fiducia maggiori benissimo allora
Se prendete posto
Cercheremo di concludere più rapidamente possibile
La mattinata
Anche se prima o poi
Sarà il caso che qualcuno
Organizza un una giornata di studio apposite
Su questa storia dei giacimenti culturali
Non solo per i motivi legati
Alla politica culturale in senso proprio di cui
Parleranno Alessandro le orme Marco Cammelli che sono uomini di cultura e quindi io mi taccio propose
Ma anche perché quella vicenda
è un po'il paradigma
Sia per valutare la qualità
Del riformismo di gemme
Si è per valutare la difficile direi impossibile il difficile diventa possibile adattamento all'ambiente
Di quel riformismo all'ambiente Italia
La qualità del riformismo
E De Michelis da ministro del lavoro
Oltre che di quattro punti di scala mobile che di quello si tratta
Ed è il tentativo di avviare una riforma delle pensioni
Che poi sarebbe andata in vigore dieci anni dopo
Doveva occuparsi anche di occupazione giovanile
Nel job Creation come dicono quelli che sanno l'inglese
E volendo poteva rifarsi al precedente della legge duecentottantacinque del mille novecento settantasette
Quando quindi Giorgio
I comunisti non avevano motivo
Di essere contro il Governo
Che è quella legge grazie alla quale le amministrazioni pubbliche sono state in zeppe parte
Di Giovanni laureati assunti in un batter d'occhio
Che era traduzione italiana dell'espressione latina ictu oculi
Che significa il massimo
Della discrezionalità nell'esercizio dei un potere
Oppure poteva anticipare di qualche hanno un'altra gloriosa esperienza come quella dei lavori socialmente utili
Invece decise di investire
Da un lato sull'innovazione e dall'altro sul
Funzionamento del mercato del lavoro
L'articolo quindici della legge finanziaria per il mille novecento ottantasei
Nasce così
E nasce
Stanzia mille duecento miliardi di lire
In due annualità
Per finanziarie
Progetti di valorizzazione i beni culturali attraverso l'utilizzazione delle tecnologie più avanzate
E dalla creazione di occupazione aggiuntiva dei giovani disoccupati di lunga durata
A scandalizzare
I ben pensanti
No nera
L'intervento dei privati
Regolato attraverso l'istituto della concessione che e ancora adesso oggetto di
Controversie
Perché in realtà erano almeno cinque sei anni
Da quando era stato istituito il figlio Fondo investimenti e occupazione per l'occupazione
Che al ministero dei beni culturali le
Di concessioni si riveda
Anche perché c'era i tassati ad
Che faceva
Ha concesso la concessionaria unica e poi distribuiva
I lavori alle varie impresa
Quindi
Alla
Burocrazia ministeriale Albaro nato accademico
E al ceto politico
Non li turbava
Il fatto che
Entrassero i privati
P turbata il fatto che in questo caso
Non si trattava di esercitare la manutenzione
Dell'hardware
Del patrimonio fisico del mattone
Ma si pretendeva di esercitare la manutenzione del software
Del modo di legge del modo di presentare del modo sembra una grande scoperta lo vieta
Con cui uno dei sostenitori del Progetto Umberto Eco
Osservo che
Il bene culturale nasce da un flusso di comunicazione non c'è ma mai pensato perché il il pubblico come dire dove va
E l'altro aspetto importante è che De Michelis applicò un istituto contrattuale che era stato praticamente
Definito poco prima
Quello del contratto di formazione lavoro
Per cui
I cinque mila giovani
Che in qualche modo parteciparono a questo progetto ma non hanno rimpolpato quella scia di precari
Che di solito gli interventi per l'occupazione giovanile dette
Ho già fatto cenno
Al fatto che
Il meglio
Della cultura
Italiana
Umberto Eco
Renzo Piano Federico Zeri
Perfino Augusto Graziani che pure all'epoca
Stava in Parlamento con l'opposizione
Appoggiarono
Questo progetto
Che però non è non fate i conti
Da un lato con ma il materialismo storico cioè col fatto che vita stata pubblico subito un dossier
Che si intitolava se crollano le Torri in cui si chiedeva alle
Con somma urgenza d'intervenire perché c'erano a Torre di di di non so che va be
Ma anche
Le corporazioni
O comunque e corpi sociali le
Ostriche
All'innovazione nel caso dei giacimenti
Furono tre le categorie
Innanzitutto quella
Della burocrazia ministeriale
Che
Come così come non gli faceva né caldo né freddo
Agli interventi sul patrimonio fisico era preoccupata del fatto che
Un intervento innovativo sul software
E li portasse via mestiere
Facesse entrare una nuova leva
Gli esperti della conservazione della tutela e della valorizzazione del patrimonio leggeva
In modo diverso da quello ottocentesco in cui sostanzialmente si era a letto con qualche parentesi
Imperiale legata agli anni Trenta
Ad Argan prima maniera ecco
Secondo
La corporazione accademica
Che non poteva tollerare
Che nell'ambito del lavoro intellettuale venisse abolita la schiavitù
In America in fondo fece una guerra civile su questo tema
Ma l'idea che è quello che prima
I tuoi assistenti tuoi studenti
Quelli che vogliono fare carriera universitaria ti fornivano gratis
Che fossero schede di catalogo ricerche preventive sui restauri al secolo di questo genere
Dovesse essere pagata e per di più
Scandalo
Secondo il contratto collettivo di lavoro dei metalmeccanici
Perché era quello che si applica
Però come è giusto che sia in un regime democratico
Poi l'ultima parola spettò al ceto politico il primato alla politica so se ne avete sentito parlare
Infatti fu il Parlamento
Che praticamente all'unanimità
Dirottò i fondi previsti per la seconda annualità del Progetto su un Progetto di somma urgenza per l'intervento sul patrimonio fisico
E dall'altra parte siccome un veemente nessuno poteva dire parlamentare di non essere sensibili ai temi sociali
Nella legge finanziaria per il mille novecentottantasette approvò un articolo ventotto
Che consentiva ai sindaci sempre ictu oculi
Di assumere giovani disoccupati
Da pagare ottocento mila lire al mese
Per una non meglio definita valorizzazione del patrimonio culturale
Nel senso che l'idea che è una politica
Per l'occupazione Giovanni
Potesse evitare
Da un lato l'assistenzialismo
E dall'altro la la la la
La continuità di
Attività che sostanzialmente non andavano benissimo
Non può non passò
E anzi fu duramente Respect
è inutile dire che ancora adesso credo sicuramente l'anno scorso
In alcune regioni italiane fra le tante categorie di precari ci sono ancora gli articoli sì
Cioè quelli che avevano preso l'articolo ventotto tant'sette
Così The Home è anche inutile dire che due anni fa il British Museum a allestito umana mostra
Coi materiali
Del Progetto su Pompei
Finanziato con i soldi del giacimento in un progetto fatto da IBM
Mostra che è rimasta aperta per diciotto mezzi
Concludo
De Michelis era un visionario
Nel senso che non si rendeva conto dei rapporti di forza
Chi l'ha conosciuto sa che non è così
Anzi
In un congresso credo penultimo PSI coevo quello vero
E poco addirittura l'immagine della mossa del judoka
Cioè della mossa con cui il più debole sconfigge il più forte
E il guaio è che in Italia più che il judo è diffuso il duello rusticano ecco esterna caratteristica culturale del nostro paese
Io adesso do la parola ad Alessandro Leon
Pregandolo lui ha scritto come sapete noi abbiamo intenzione di pubblicare un libro con in materia in questo convegno quindi io stesso mi riservo
E Alessandro che ha scritto
Ponderoso saggio in materia e pregato anche di riassunto ponderare uso non lo so comunque grazie grazie Gennaro per questo invito
Io non sono un testimone diretto non ho avuto rapporti con De Michelis non ha avuto ma fortuna in questo caso ha scontato che oggi di aveva avuto quello scambio e quella conoscenza che che molti casi anche in questo sarebbe stato utilissimo però diciamo mi sono calato sul su questo argomento Prodi giacimenti culturali
Ho scrostato tutta una serie di pregiudizi perché poi si accumulano anche involontariamente sulla base di lettura di testi di libri giornali perché poi tra l'altro ho cercato molto qualche testo di di De Michelis di Gianni su quest'argomento ho fatto enorme difficoltà di fatto non li ho trovati
Trovo articoli di giornali che parlano di Manon diretto mi sarebbe stato molto utile anche per capire dalle sue parole cosa cosa significa sarò brevissimo perché parte lo insomma Colosimo è stato detto o scritto qualcosa ma volevo mette in rilievo alcuni argomenti e soprattutto visto con gli occhi di oggi non c'ero allora ci sono adesso verifico quello che oggi secondo me quel tipo di di politica abbia col accusabile di importante oggi sostanzialmente ancora oggi perché c'è la e ce l'ha anche molto molto forte i
Questo accostamento di politiche di idee diverse che sicuramente Luigi in quel momento in quel momento storico riusciva a mettere insieme cioè di ascoltato prima effettivamente perché avevo dall'esterno di medicali storna cioè lui ascoltava leggeva guardava metteva insieme fenomeni teneva conto di politiche in un contesto una visione effettivamente che e che lui insomma in qualche modo proponeva e che portava un mondo che effettivamente come ha detto adesso Luigi Gigi Covatta
Faccia difficoltà a comprendere quindi mettere insieme il settore delle nuove tecnologie in quella fase tra l'altro nascenti non c'era internet ancora le telecomunicazioni era un'altra cosa i cellulari mancavano c'era quasi nulla di quello che poi dopo si è riverberato
Mettere insieme la politica diciamo diciamo una un'industria per le nuove tecnologie con una nuova politica per il lavoro realtà non era nuovissimo perché giustamente Gigi diceva che c'erano già stati ed erano in corso
Il Fondo investimenti occupazione dove si facevano molti investimenti nel settore per per la valorizzazione dei beni e le attività culturali
Si appropriò del termine valorizzazione dei beni culturali non nel senso tipico che il ministero di solito dava questo argomento
Avremmo aspettato anni anche sotto il profilo giuridico di trovare nelle norme significato della valorizzazione che nel tempo tutto è cambiato anche esso ma che all'epoca sostanzialmente significava partecipazione significava fruizione significava sostanzialmente che i nostri musei che erano vuoti andavano riempiti
Che bisognava dare di nuovi contenuti ai beni e le attività culturali e che c'era un mondo che si poteva fare anche solo osservandola le sterne quello che accadeva all'estero e che invece in Italia cadeva molto poco
Si trattava di portare persone a a come dire a conoscere i beni e le attività culturali all'epoca erano solo beni culturali peraltro perché ministero si occupava solo di questo non c'era neanche lo spettacolo di cui si occupavano altri
Non c'erano neanche quello che oggi c'è tra l'altro ministero si occupa le attività cosiddette culturali e creative cioè mettere insieme l'industria culturale
E tutto quel mondo della creatività che vive vegeta in altri settori dell'economia che in qualche modo proprio appropriandosi del mondo culturale riesce a dare un contributo alle industrie manifatturieri ad esempio o quant'altro si è fatto tanta confusione su questo argomento
E sull'importanza che la cultura nel dare e valorizzare l'economia di un Paese ma all'epoca con le con il l'intervento dei cimenti culturali per la prima volta in maniera nuova si mentiva tutto insieme
Naturalmente non sapevamo molto del significato cade con i beni culturali per l'economia nel suo complesso ma si tentava di mettere per la prima volta tutti insieme
Quindi un altro argomento importante e di riuscire a far dialogare due mondi che ancora oggi fanno grande fatica a a a confrontarsi
Cioè l'industria culturale e quindi l'economia di mercato legato alla cultura e settori dei beni culturali che di mercato invece non vivono vivono di anche di contributi pubblici vivono anche di contributi da parte di privati dicono anche di biglietti nel caso dei Musei quindi distesa ma che una spesa che non può ripagare l'attività che viene al loro interno
De Michelis propone in fondo di valorizzare quella parte dei beni e attività culturali che si lega la catalogazione anche questo è un argomento nuovo per l'epoca in questo veramente andando molto avanti rispetto a tanti altri cioè quale sarebbe stata la l'importanza di dare alla catalogazione e la tecnologia legata alla catalogazione l'informatica la catalogazione
Per riuscire a identificare un mondo che all'epoca si non si riferiva
Per niente cioè verrà settore Beni culturali che di caratterizzare per i vincoli che venivano dati o sulla politica automatica prodotto dalle norme che consentiva ai soprintendenti di poter decidere di volta in volta cosa fosse di valore e cosa non lo fosse
Cosa che solo anni dopo con il Codice dei Beni e attività culturali questo mondo finisce il catalogo perdo avrebbe dovuto essere lo strumento con il quale si potesse agire su tutto questo mondo
E all'epoca invece un po'anche per colpa di quello che si diceva prima
Cioè della lotta all'interno del del mondo culturale proprio su cosa fosse la catalogazione sa quali fossero gli obiettivi della catalogazione che erano tutti immersi in un dibattito puramente scientifico
E non sugli esiti gli obiettivi che lo Stato il pubblico si poteva dare attraverso l'uso di quei beni e le attività culturali che non dovevano essere solo la tutela la conservazione ma appunto potevano essere anche quelli della valorizzazione tutto questo sta dentro il sette il la politica dei giacimenti culturali tutte insieme e in qualche modo anticipando di molto i tempi
Oggi che sulla catalogazione ancora si parla pochissimo
E rimanente esce I uno dei grandi temi su cui bisogna ancora ragionare che e e lavorare
Perché Hill attraverso l'identificazione dei beni e le attività culturali che abbiamo ci conosciamo il patrimonio su cui si può immaginare le politiche di valorizzazione future
E su questo abbiamo fatto molti passi in avanti non c'è dubbio sappiamo cosa cosa ha comportato c'è stato una crescita importante della fruizione della cultura sappiamo che la con la cultura vale molto di più di quello che è la sommatoria della tutela della conservazione della funzione diretta
Però sappiamo anche che quote quello che c'è e che potrebbe essere utile per la crescita economica
Del Paese va trovato in quel in quell'interstizio e la catalogazione il primo strumento dovrebbe essere il primo elemento la base sulla quale è possibile operare in questo settore
Per quanto sia stato fatto molto molto ancora resta da fare e soprattutto resta da fare per quello che riguarda la catalogazione non tanto la costruzione di nuove di muoversi chiede che comunque necessario patrimonio non è mai fermo cresce sempre nel tempo
Quanto questo patrimonio possa essere impiegato in qualche modo per costruire quei contenuti di valorizzazione che è possibile produrre tramite i musei le biblioteche ideati e quant'altro
Ed è l'applicazione attraverso la la la se il Fisco subito l'applicazione delle degli strumenti le tecnologie più importanti diciamo tra le alte tecnologie su come è possibile valorizzare il patrimonio dico solo una cosa in conclusione quella politica è durata poco tempo è durato solo l'ambito di applicazione per poi essere abbandonata
C'ho tanti motivi perché non ha funzionato la politica ha funzionato nel senso che c'è stata la spesi progetti sono stati realizzati alcuni hanno avuto anche Successo come nel caso di IBM
Però di fatto quello strumento quell'attività sono state poi successivamente del tutto abbandonate
Proprio perché c'è stato un rifiuto da parte di quello che tu hai chiamato corporativismo di alcuni di queste scuole che sia l'accademia o i ministeri o comunque il settore pubblico ecco certamente questo ed è il problema per il quale
è stata vinta la battaglia forse made in Italy è stata vinta quel momento storico ma la guerra ancora in corso c'è il tema da valorizzazione ancora in corso non è stata ancora vinta su qualche anni dice lavoriamo è un fenomeno che cambia molto lentamente
E la questione quanta forse necessario imprimere alle alle alle politiche perché conviene cambiamenti possono essere veramente duraturi
Perché di questo che stiamo parlando di questo forse è anche l'insegnamento che pure a tanti anni di distanza De Michelis si potrebbe dare grazie grazie Sandro
A proposito di catalogazione entrambi forse ricorderete
La figuraccia che facemmo
Quando ci recammo da un ministro dei beni culturali
Uomo di cultura
A proporre
De fare una campagna di catalogazione
A cura
Delle fondazioni bancarie allora rappresentate in questo settore da Marco
Avemmo tante belle parole di ringraziamento e poi uscì un bando per assumere Giovanni con trentadue laurea da pagare trecento euro al mese
La parola a Marco cammelli
Grazie
Beh la vicenda paradigmatica davvero
Riformismo del riformismo socialista e delle difficoltà
Sabino Acquaviva cd
Gennady Gennaro scusa positiva Cassese Gennaro Gennaro Acquaviva chi ci invitava a una lettura critica e quindi ci sono stati anche negli errori
In anche in questo intervento
Ma vi dirò ma il discorso di fondo è quello che è già emerso ed è l'intreccio straordinario delle resistenze
A volte sorprendenti apparentemente assurde
Che deriva dava dalla l'aspetti degli apparati burocratici dai e dagli gruppi che intorno a questi si eccola Viggiano eccetera
E che hanno in questo caso un punto sorprendente qui parliamo di catalogazione cioè la cosa più neutra apparentemente prima cataloghi amori poi discuteremo chi a favore chi e contro chi chi vuole esportare chi meno chi vuol far circolare un'opera chi invece lavora e temere
Bella protetta ci possono essere mille legittime diversità ma almeno al dato di catalogare i beni culturali non dovrebbe essere in discussione invece è in discussione anche questo quindi io proporrei la prossima volta che vogliamo vogliamo cercare di capire in che Paese siamo di chiedersi come mai una serie di operazioni di conoscenza puro e semplice neutra non passano
Se volessimo occuparci di altre cose ma è tardi i tempi sono strettissimi
Sarebbe interessante capire come mai un Paese come questo sistemico per natura non riesca a fare il fascicolo di caseggiato cioè la cosa che permette a chiunque di noi di sapere dalla sua casa
Come è stata costruita con quali materiali che grado di resistenza perché non sono solo i ponti che hanno dei problemi
C'è tutta una edilizia civile pubblica degli anni sessanta cento deserta fatta in un certo modo con le tecniche di allora eccetera
E che non si riesce ad affrontare perché non passa il tema di dotare ogni edificio di un fascicolo di caseggiato
Ora se c'è una cosa che dovrebbe unire tutti va be questo soltanto per dire che che attenzione Leo le operazioni di rilevazione hanno un grande problema che sollevano il sasso
E sotto il sasso regolarmente ci sono coloro che per le ragioni anche più nobili anche per nobili
Sono contrari a che le cose circolino
Sono contrarie che le code si conoscano
Perché la conoscenza esposizione d'esposizione e dibattito pubblico l'esposizione significa consegnare in mano a chi non è colto a chi non è attrezzato
Non soltanto agli squali che vogliono approfittarne macchine consegnare un bene che solo tu ecco l'aspetto della casta questo sì che solo tu sia in grado di valutare quanto Walter questa è il problema dei piani culturalmente
Profondamente del del naturalmente un grosso problema bene Daniele Michele si interviene a gamba tesa su questo Tammy ministro del lavoro quindi se da solide l'idea che un altro ministro con un ministro Collotti che contemporaneamente cercava di barcamenarsi e che propone altre cose
Esondato cercare nelle annate di per l'appunto
Di Mondoperaio
C'è in quegli anni lì gol lotti che il ministro dei Beni culturali su propone cose sulla sponsorizzazione che son fatte così voi mettete i quattrini poi dove il confine spetterà decideremo noi naturalmente un fatto nostro perché richiede esperienza eccetera
Senza sottovalutare gli aspetti che ci sono naturalmente ma è evidente che su questo c'era un problema di non consegnare all'esterno per sfiducia
Per casta per anche piccoli per il corto raggio delle piccola azione io rido i duchi dati non Lido
Perché i dati che ho acquisito tengo perché spero di sì di lavorarci sopra
Che è una cosa anche che ma cosa anche
Comprensibile umana eccetera ma assommate intanto significa non conoscere però lo sappiamo questo il motivo per cui malgrado tutto oggi ancora un catalogo completo dei nostri pene non l'abbiamo
Presto dall'idea della sfida che Gianni De Michelis consapevolmente fa da un altro ministero quindi uno choc una gamba tesa un entrare quei piedi nel piatto fino in fondo e farlo su un punto chiave
In sé indiscutibile
E invece viene discusso subito
Da Antonio Cederna
A tutta una serie di persone che esso immediatamente anche con grandi meriti nomi tanti gli emiliani cose che che si schierano contro questo contro un'operazione di volgarizzazione e di uso del bene eh impressionante vedere non è impressionante che sia avvenuto
è impressionante
Che trenta cinque anni dopo le cose siano esattamente nello stesso modo
Perché il problema non è aver dei problemi e rimanere bloccati inchiodati e non riuscire a muovere le ruote su questo questo è e il la questione in sei e devo dire da questo punto di vista si vede anche mi avvio a concludere perché non non voglio aggiungere altro se si si capisce anche la sfida all'Avis
Fornitissimo
Perché dunque questa queste difesa a così cieca così blindata e naturalmente causa della
Debolezza del sistema
Il sistema della protezione dei beni culturali e sembra un paradosso messo in discussione in pericolo innanzitutto dalla blindatura che coloro che se ne occupano fa
Perché gli toglie legittimazione di togliere riconoscibilità non apporre al al al non apre al privato non anche alle periferie
è una cittadella assediata
Auto blindata che naturalmente più si chiude e più fragile
Più si chiude più vulnerabile più si chiude e più si si aprirà alle tecniche più arretrate di reazione che quale la reazione l'uso dei poteri amministrativi burocratici unilaterali
Autoritativi quindi il provvedimento senza neppure la cautela il bilanciamento di linee guida
Di schemi di riconoscibili
Per fortuna oggi qualche cosa sta cambiando su questo qualche cosa sta cambiando sui dati perché il in musei i fatti i vituperati musei con vituperati direzioni cominciano ad avere cataloghi
Organizzati dei propri penne
Sta cambiando perché Dine digestione vengono del vengono impartite vengono formulate dalla Direzione Generale musei
Qualcosa sta cambiando ma il grosso rimane ancora questo e naturalmente più blindo più Omizzolo piumini sordo più non è che è fermo da realtà perché la forza delle cose
Continua andare avanti non è fermata dalle circolari e quindi cosa succede che la realtà poi va agire
Agire
Ti marginalizzate ti rende più debole alla fine sei fortificato ma il traffico non passa più tardi questo il il rischio del del nostro tema e quindi di idea di un riformatore
Che cerca di entrare e devo dire a gamba tesa con due o tre e quelli qualche qualche qualche grossa critica al modo di entrare
Entra dall'esterno credo che sia inevitabile
Riformare dall'interno a Melfi sta provando Franceschini ma è praticamente impossibile quindi non è tanto dall'esterno e un'operazione tutta che colloca tutta all'esterno l'attività
Che non riesce ad avere criteri uniformi di rilevazione intendiamoci i criteri di schedatura non ci sono perché
Perché le corporazioni fra loro le direzioni fra loro non si mettono d'accordo
Perché i criteri dell'archeologo non sono quelli dello storico dell'arte e men che meno quelli vivi quindi e dell'architetto va a finire che non ci sono linee uniformi e si fa una rilevazione senza linee guida
Che invece devono esserci
E questo è un grosso problema l'altro grosso problema è esternalizzare alle imprese private tutta la parte che riguarda non solo l'aspetto informatico ma l'aspetto di formazione dei cinque mila laureati
Anche questo è un grosso problema ora è chiaro che una un'amministrazione che si sente scioccata con una situazione come questa finisce per avere tutti tutti in qualche modo contro
Ed è un peccato perché invece questo operazione mostra anche come il riformismo deve sapere aprirle queste cose se fa chiudere a riccio l'attività su cui interviene hai perduto
Il riformismo una iniziativa di una politica di innovazione che essa conquistare
Pezzi di consenso perché non tutti sono contrari non tutti sono ciechi non tutti sono arretrati questo il punto mi pare che sia questo il senso della politica
Del riformismo socialista Gianni De Michelis ci ha provato con quello che poteva in un modo straordinariamente paradigmatico grazie grazie NATO grazie
A tutti ci rivediamo alle due e mezza per la tavola rotonda sulla politica internazionale
Bravissimo che ha
La presenza abbiamo dei temi due temi impegnativi poi giornali conclusione di Giuliano Amato sulla
Sulla che deve lasciarsi purtroppo ai cinque e poi noi concluderemo con la tavola rotonda sulla gru gruppo dirigente del PSI come come da programma
Sulla politica estera c'è poco da dire esso partorì faranno produzione ringrazio molto i presenti sono qui
Va però tra l'altro però si deve andare via quindi forse come hanno parlato subito dopo il relatore produttivo e cioè versori
Il tema della politica estera per per De Rica lei si è stato impegnativo come tutti voi sapete è stato ministro per in una fase decisiva della vicenda europea e anche non solo europea
In particolare per dopo Maastricht e la
Il crollo del Muro insomma in maniera
Significativa ma
Meglio limitarci ci sono degli esperti non sapete allora grazie tanto a voi di gravosa presidenza aerostazione deciderebbe e ascoltiamo Marzoli
Grazie
Mentre non è il primo luogo ringraziare la Fondazione socialismo per coprirmi invitato e in modo particolare
Gennaro Acquaviva per coinvolto in in questa iniziativa promette devo dire che non ho avuto modo a differenza di molti altri che sono intervenuti questa mattina di aprire una conoscenza diretta di Gianni De Michelis
Credo di averlo ho incrociato credo un paio di volte in occasione di alcuni convegni e devo dire l'ho intervistato abbiamo avuto un colloquio
Alcuni anni fa in cui appunto le ho posto una serie di domande relative al suo volo come ministro col ministro agli Affari Esteri
Cercherai di restare appunto nei dieci minuti che mi sono stati indicati come tempo per il mio intervento io riprenderei
Alcune considerazioni ampliando le se possibile
Perché avevo già compiuto in un volume che ho pubblicato qualche anno fa sulla politica estera
Degli ultimi due governi gli ultimi due governi Andreotti ma come è stato ricordato appunto Giani Michelis ricopre il ruolo di ministro degli affari esteri
Negli ultimi due governi presieduti da Giulio Andreotti quindi tra l'estate del mille novecentotrentanove e sostanzialmente la primavera del mille novecento
Novantadue
Naturalmente nell'estate del mille centottantanove quando De Michelis viene nominato
Ministro agli Affari Esteri
Va sottolineato che le prospettive della politica estera italiana
Apparivano particolarmente positive
Siamo nella conclusione degli anni degli anni ottanta
Un periodo che di solito viene indicato come una fase di particolare non solo attivismo ma anche di capacità di incidere dell'Italia sullo scenario internazionale non ho tempo per ricordare tutti gli aspetti ma basterebbe ricordare solo citare alcuni alcuni episodi naturalmente la scelta a favore degli umori degli euromissili quindi un ruolo dell'Italia all'interno
Dell'Alleanza atlantica rapporto particolarmente stretto con gli Stati Uniti anche al di là dell'episodio di di Sigonella
Il ruolo nel contesto della corte costa della grazie della costruzione europea di solito si ricorda appunto il Consiglio
Europeo di Milano del mille novecentottantacinque come appunto la presa di posizione di Craxi e di Andreotti
Appunto aveva avuto la possibilità di mettere minoranza Margaret Thatcher e di far ripartire il processo di costruzione europea con una conferenza intergovernativa più diciamo il ruolo nell'ambito del del Mediterraneo e del Medio Oriente
Una partecipazione alla Forza di pace multinazionale in Libano nell'ottantadue ottantatré ma devo dire io ricorderei in questo ambito soprattutto
La relazione molto stretta tra l'Italia l'Organizzazione per la liberazione della Palestina di Yasser Arafat di diciamo il grande sforzo fatto
Dalla diplomazia italiana per spingere l'Olt ad avere un atteggiamento politico a rinunciare quindi all'uso del terrorismo e di acquisire quindi una legittimazione sul piano internazionale
Che consentisse l'avvio di un dialogo tra Israele da una parte e coloro che secondo le autorità italiane rappresentavano il popolo il popolo palestinese quindi apparentemente una posizione particolarmente
Positiva
Devo dire rafforzata anche da una percezione una visione da parte quanto meno della grande stampa dei media internazionali di un'Italia degli anni ottanta uscita dalla crisi degli anni settanta in grado di fronteggiare il fenomeno del terrorismo e soprattutto di un Paese che non dimentichiamoci le operativo dal mille novecentottantacinque
Vi su una fase di crescita economica particolarmente forte particolarmente particolarmente significativa
Devo dire che De Michelis i pregiudizi o nelle sale del mio centottantanove interpretò in maniera signoria particolarmente forte questa visione di un'Italia in grado di imporsi di Avvenire
Una politica particolarmente efficace sul piano sul piano internazionale e a questo proposito io direi che in fondo De Michelis
Comprese come qualche cosa stava mutando radicalmente nell'Europa centrorientale
E ci sono un paio di iniziative che De Micheli slancio proprio diciamo nella seconda metà del mio centottantanove che io vorrei ricordare perché dimostrano anche questa sua volontà a questa sua capacità di comprensione e di proporre dei progetti importanti per la politica estera italiana
Da un lato l'ipotesi della quadrangolare poi divenuta poi Print agonale Boy
Esagonale dall'altro il Progetto di iniziativa iniziativa adriatica De Michelis in fondo riteneva che l'Italia avesse la possibilità dopo i cinquant'anni quarantacinque cinquant'anni della guerra fredda
Di riaprire nuovamente una sua possibilità di espansione naturalmente soprattutto politica ed economica nei confronti dell'Europa danubiano Pradalunga balcanica
Due progetti che a mio giudizio erano di una grande della grande intelligenza di una grande importanza e che De Michelis cercò appunto poi di sviluppare successivamente
Naturalmente ci si può chiedere essi o questa questa capacità posizione positiva poiché riuscire a ad esprimersi in maniera completa qui la questione va apposta eh come De Michelis naturalmente non solo di Micheli sballi promesse italiana naturalmente il governo italiano
Riuscire a fronteggiare questo grande cambiamento che sarebbe verificato poi nel giro di pochi mesi novembre del mio cento nato almeno centottantanove e quindi crollo del Moro di Berlino ma soprattutto
Apertura di una nuova fase nelle relazioni internazionali che non dimentichiamoci quasi nessuno aveva
Pronosticato quando in fondo il muro di Berlino crolla
Ben pochi a uno convinti che questo potesse potesse cadere ma io vorrei sottolineare come Di Michele si trova a dover fronteggiare nel giù in fondo di due anni due anni due anni e mezzo poco più insomma
Una serie di problemi natura internazionale che in realtà dal mio punto di vista misero in luce alcune debolezze sostanziali della posizione internazionale dell'Italia sarebbe pensare la questione della riunificazione la riunificazione tedesca la guerra del Golfo la crisi della ex Jugoslavia
Il l'emergenza prima la prima emergenza migratoria per ciò che riguarda il caso dell'Albania e ultimo ma naturalmente non il meno importante
La ripresa della costruzione europea e quindi il progetto di unione europea naturalmente poi la conferenza e l'accordo nell'accordo di Maastricht
No il tempo per scende precedere il taglio
Io vorrei solo sottolineare come forse sarebbe opportuno ricordare come tutti questi elementi voi tutti questi eventi avvenissero quasi contemporaneamente lo ricitiamo uno dopo l'altro ma in realtà De Michelis
Fu costretto ad affrontarli quasi tutti nello stesso periodo e ognuno di questi era un problema
Immenso
Che cosa posso dire ma per ciò che riguarda la riunificazione tedesca io credo e vado veramente molto molto rapidamente sarebbe necessario sceso nel dettaglio e credo che De Michelis insieme la diplomazia italiana compreso molto rapidamente che la riunificazione tedesca i romani un processo che non poteva essere bloccato quindi l'unica possibilità per l'Italia era
Il tentare in prima battuta di essere coinvolti nel negoziato che avrebbe condotto la riunificazione non sappiamo che questo nonna ma non diede risultati
Ne probabilmente poteva dare una un era ovvio al di là devo dire dalla battuta di geishe arriva no parto da Game eccetera eccetera
Io credo che fosse abbastanza chiaro che il processo di unificazione poi sarebbe gestito sarebbe stato gestito da due a tre attori
Fondamentalmente la Germania di Kohl gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica devo dire che nemmeno gli inglesi francesi poi svolse un ruolo così così importante
Comunque De Michelis comprese che per l'Italia vi erano tre condizioni importanti che si sarebbero dovute verificare
Non per impedire la riunificazione tedesco per condizionarla ma perché questo processo non si rivolgesse contro gli interessi italiani questo le condizioni erano e il mantenimento dell'alleanza atlantica una maggiore integrazione politica e devo dire l'altra la riforma della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa va be'la sua poi successiva trasformazione
In OSCE
Possiamo dire che alla fin dei conti questi tre obiettivi
Ma è nel raggiunti una maggiore integrazione politica con la creazione dell'Unione Europea
Una il mantenimento dell'Alleanza atlantica e qui vorrei ricordare in questo caso la presa di posizione anglo italiana la dichiarazione appunto che mi presi Demichelis donne Douglas Hurd a proposito del mantenimento dell'Alleanza atlantica come struttura fondamentale per la sicurezza europea e la trasformazione appunto dice il cooperazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa poi nell'organizzazione
Nell'organizzazione omonima
Per ciò che riguarda la guerra del Golfo ma possiamo dire che in questo caso De Micheli spago a qualche cosa che lei non lo riguardava direttamente
In altri termini la spaccatura all'interno della società italiana e soprattutto all'interno del mondo cattolico e dalla Democrazia cristiana
Tra coloro che erano favorevoli a una maggiore diciamo presenza italiana nell'iniziativa di carattere militare e coloro invece che vi si opponevano non dimentichiamoci che
Il mio centonovanta novantuno vide la rinascita di un forte movimento pacifista
Con dei caratteri nuovi perché a differenza di quello degli anni ottanta contro gli euromissili qui alla fin dei conti partito comunista che si sta trasformando in partito appunto del esatto
In PDS Partito Democratico la sinistra andò a rimorchio fondamentalmente dei gruppi del mondo cattolico quindi questo significò anche una vettura lontano dalla stessa democrazia cristiana basterebbe pensare all'iniziativa di Formigoni che si ricco a Baghdad per si liberare gli ostaggi italiani ma insomma che anche preso una posizione
Devo dire non dico favorevole a sa da musei Mantova gli fece qualche li fece qualche complimento
Crisi della ex Jugoslavia de anche qua a mio giudizio De Michelis comprese delle cose importanti che in realtà la diplomazia italiana compreso probabilmente da almeno quindici anni
Che in effetti una crisi della al sistema politico jugoslavo avrebbe dovuto condurre con la tragedia cioè uno scontro di carattere violento di natura natura militare io devo dire la diplomazia italiana se non andiamo a vedere
I rapporti dei nostri ambasciatori a Belgrado già negli anni Settanta si preoccupavano di ciò che sarebbe potuto accadere
In Jugoslavia dopo la morte di Tito e quindi la prospettiva di uno sviluppo drammatico
Vicende jugoslave però dire De Michelis la democrazia italiana avevano ben presente e in effetti non sappiamo che De Micheli specie tutti gli sforzi possibili perché si mantenesse in vita quanto meno una confederazione
Cioè evitare una immediata fu uscita della Croazia della Slovenia tre sulla dichiarazione di indipendenza anche questo caso il risultato non fu positivo ma credo che non fu la responsabilità di De Michelis ma furono le scelte vennero fatte soprattutto dalla Germania
In parte dall'Austria e naturalmente dalla Santa Sede
E soprattutto De Michelis a mio giudizio si trovò di fronte a un'Italia che tra il novanta e novantuno vive UNI indebolimento particolarmente significativo soprattutto dal punto di vista economico voci di mentire dimentichiamo che novantuno c'è un primo declassamento da parte dell'agenzia di rating
C'è una richiamo molto forte della Commissione europea e un richiamo anche del Fondo monetario internazionale nei confronti dell'Italia e qua vengo all'ultima questione cerco di andare veramente rapidamente perché sto già prendendo troppo tempo
La questione della maggiore integrazione europea
Anche in questo caso noi potremmo dire che De Michelis anche Andreotti devo dire la verità e carni fondo fecero un gioco di squadra
Non dimentichiamoci al di là di quello che dice la stampa inglese del Coro Misto sappiamo l'autobus guidato dai fratelli Marx età tutto questo era nient'altro che
Il riflesso della visione negativa inglese nei confronti della prospettiva di una maggiore integrazione politica
Ma i due vertici di Roma della femmina centottanta era Tafuro Accolti molto positivamente sia dei francesi e dei tedeschi perché la posizione italiana è fondata nella direzione giusta
Una maggiore integrazione politica perché avrebbe risolto la questione o diciamo aiutato a risolvere la questione della riunificazione la riunificazione tedesca
Il credo che il problema forse di fondo fu che permettetemi guardi proseguì aggiungere un'ipotesi Brico quasi alle conclusioni
Se ci fu una cosa che probabilmente de Michelis ma neanche Andreotti comprese o comprese fino in fondo Fo che al di là del progetto di unione europea cioè dalla maggiore integrazione politica
Forse il progetto più importante ma che era iniziato prima e a quello dell'Unione economica e monetaria che venne gestito prevalentemente da Carli dalla Banca d'Italia e attraverso quelle soluzioni che noi conosciamo
No e quindi l'accettazione dei famosi cinque parametri di Maastricht che vorrei sottolineare erano rivolte prevalentemente nei confronti dell'Italia diventa la questione che gli altri poneva no era molto evidente
Vogliamo una moneta unica che assomiglia al marco e che non assomigli alla lira per cui se l'Italia è in grado di far fronte ai cinque parametri
Va be'anche con la mobilità da bordi di menti ottenuti da Carli allora farà parte della moneta unica solo in caso contrario resterà resterà fuori e questo devo dire ci pone una questione di fondo
Che io credo che ci sia stato un fosse un problema nella classe politica della Prima Repubblica termine che io utilizzo per comodità ma che non amo molto
Io penso che alcuni avessero compreso cosa implicava il Trattato di Maastricht e soprattutto l'Unione economica monetaria
Oltre a un cambiamento radicale
Non solo in alcune scelte di governo ma è la stessa economia italiana perché in fondo non economico monetaria partiva da un presupposto
La fine della presenza dello Stato dall'economia questo in un Paese dove circa il cinquanta per cento in fondo dell'economia era sotto il controllo dello Stato quindi la mia sensazione che fosse non si sia compreso come la fine della guerra fredda
Se vogliamo privava Alitalia di una
Serie di diciamo di rendite di posizione e durante la guerra fredda in fondo erano state frutta sfruttate anche con l'abilità perché chiamava completamente lo scenario internazionale e dall'altro lato come l'Unione europea soprattutto l'Unione economica monetaria
Inseriva un elemento dirompente non solo in Italia ma devo dire in tutta Europa fondamentalmente si ricordava prima la supremazia della politica sull'economia a mio giudizio partirà novantadue novantatré
E la supremazia dell'economia sulla politica questo devo dire credo che sia stato forse uno dei problemi per tutta la classe dirigente
Della Prima Repubblica fosse non aver compreso fino in fondo che il tempo era molto ristretto
E che la necessità era quella di prendere decisioni radicali e che non c'era più tempo per diciamo prenderle
Con una certa tranquillità andavano prese subito scusate se ho preso troppo tempo e vi ringrazio per l'attenzione
Mai niente niente figuriamoci purtroppo siamo in ritardo tutto
è allora c'è che però si è Castellaneta si rimettesse la cosa che purtroppo uno dei aprendo un treno
Rosi cinque minuti
Grazie innanzitutto un ringraziamento Gennaro Acquaviva per questa iniziativa che un momento di riflessione importante su quello che sono state non soltanto la figura del politico De Michelis ma anche un utile occasione per cercare di non riscrivere ma riflettere su quelli che sono stati quegli anni per come come per quello che hanno portato in quello che siamo oggi
Da storia mi pare già detto tutto della politica estera di quegli anni che per l'ottantanove al novanta due gli ultimi due governi Andreotti
Però ecco forse potrei aggiungere da osservatore avendo seguito insomma allestendo non non dall'interno ma sono dall'esterno come giornalista quelli quegli anni
Che già prima nelle precedenti sui suoi incarichi e direi credo anche da ministro delle partecipazioni statali del lavoro da vicepresidente del Consiglio
Si era fatta strada una lucida consapevolezza di quella che di quello che era il ruolo dell'Italia
Delle sue capacità delle sue potenzialità
Del suo mercato del lavoro dal ministro del lavoro
Delle sue anche difficoltà delle sue grandine efficienze ma di tutto quello che in realtà poteva esprimere soprattutto in un mondo che non era più diviso tra blocchi e già prima io ricordo da ministro del lavoro organizzò un incontro a Tunisi tra i ministri del lavoro della sponda nord e sud del Mediterraneo
Si era sollevato e non era ancora non c'era ancora il problema dell'immigrazione ma una conferenza che poneva il problema dell'immigrazione e sull'immigrazione
Non c'erano i barconi non c'era Salvini non c'era nessuno ma già stamane siamo ottanta ministro lavoro e ottantacinque ottantasei
Praticamente De Michelis diceva guardate che questi arriveranno a nuoto
I dati ci dicono demografici che c'è un divario talmente enorme tra i tassi di natalità della sponda sud del Mediterraneo e l'Europa che non c'è alternativa e poi Margherita Boniver polso su questo potrà che poi è stata al centro e che è stata protagonista di quella emergenza e io del del come si dice a me già suo paritario dei Balcani ma sulla vicenda migratoria credo che fu una consapevolezza direi quasi profetica quasi come quella della potenza e della crescita dell'egemonia cinese tra i due
Capisaldi che io vedo ma in anni in cui la Cina era il paese nel quale noi dopo gli Stati Uniti davamo più fondi per la cooperazione e lo sviluppo considerandoli quasi un Paese sottosviluppato già allora i tassi di istruzione il numero degli ingegneri che stava lentamente superando quello degli Stati Uniti indicavano che quel Paese avrebbe avuto un ruolo egemonico non soltanto nella nella nell'Estremo Oriente nel Pacifico ma anche nel nel mondo come poi si è visto esista
Si sta vedendo questi sono i due aspetti quindi già da prima di ministro degli Esteri
Ricordo con la sue iniziative visto il lavoro dell'Alpe Adria prima ancora della pentagonale quindi già aveva visto un poco il disegno
Della geopolitiche italiana che si doveva allargare a testa all'Adriatico e a sud
Nel nel Mediterraneo oltre a un rapporto saldissimo con il pilastro europeo ma anche con gli Stati Uniti
E forse l'Aspen istituto che Luís ha rilanciato insieme a Cossiga La Malfa eccetera era un foro di dialogo fuori dall'ufficialità nel quale questi temi venivano trattati e e avevano anche un un momento un po'di di di condivisione
Quindi nel momento in cui diventa ministro degli Esteri ottantanove già apporta lì a maturazione dei temi che ha trattato nelle precedenti nei precedenti incarichi nelle precedenti responsabilità
Già sa che cosa deve fare l'Italia qual è il suo ruolo nell'Europa
Che cosa si può fare quello che non si può fare
Duri stesso
Ha sempre ricordato quella quel quell'incontro ha davanti al caminetto nel dicembre ottantanove presidenza francese con un collo
Piangente davanti a Mitterrand che chiedeva di essere più rapidi nella riunificazione e poi quello scambio riunificazione in sei mesi e accettazione da parte del della Germania di una di un menu di un euro che certo somiglia assai di più al marco che chi è che alla che alla lira questo
Ovviamente era era fuori discussione ma comunque accettavano una moneta unica era come per una in un condominio diciamo il il proprietario di un di un superattico con vista eccezionale dover condividere anche con Paesi che insomma stavano un po'anche nella nei piani bassi se non nel sottoscala ecco questo era secondo me il fa il la la sua grande capacità di vedere molto lontano
E meno debbo dire anche meno mi è piaciuto però il De Michelis consigliere sulla politica estera di Berlusconi
Magari in maniera un ufficiale negli anni successivi con delle fughe in avanti come quella di Israele nell'Unione europea che che sicuramente avevano una visione eccetera però mi è sembrato meno aderente alla realtà meno meno consapevole di quello che erano le capacità e le possibilità del nostro Paese vi ringrazio
Domani gran
Grazie Demani dà la possibilità di portare una testimonianza solo tre ritardi Gianni De Michelis preso dalla storia tratteggiato abilmente le direttrici politica estera del del governo all'epoca di Gianni De Michelis concordo concordo pienamente la posso aggiungere urna testimonianza Diretta perché dall'ottantanove al novantadue sono stato ho vissuto in simbiosi con con Gianni considerati voglio amato riamato mi passò a De Michelis quando de me
Quindi secondo me è nato avvenissero ministro degli esteri e in quei tre anni ottantanove novantadue che credo siano poi lo spartiacque tra la vecchia storia la storia contemporanea abbiamo fatto di tutto siamo il simbolo di testa
Di queste attività e che nell'epoca abbiamo contato abbia fatto un milione di chilometri in aereo in mentre Anna
Il calcolo e mail chilometri al giorno tutti i giorni compresi Sabato domenica
Ho visto signor continua a essere sotto alla sua
Il suo sguardo la sua la sua la sua visione questi tre anni in cui veramente credo sia stato uno deve sedersi se non immense ed essere più attivo più dinamico del storia repubblicana crescente lo accompagnavo anche discoteca devo dire per un solo film quelle estere che quelle quelle italiane no ci lasciavamo a Ciampino abbandonare atterrava un aereo militare
E lei partiva con il gruppo politico io andavo a sistemare apporti carte
Agli Esteri però ed anche lì siamo siamo tra amici se non la discoteca che era sempre stata è stato accusato di questa
Sulla sicurezza che invece era una forma di rilassamento di sfogo non risultava si lasciava andare e riprendeva energie e devo dire che tra un ballo un altro parlavamo anche di politica essendo sarebbe successo il il giorno dopo perché parte che era uno dei posti più protetti interista della ad interferenze di altri di altri paesi ed era un momento di
Così personale siamo dei di amicizia
Ripeto le direttive che ha tracciato il professore professori sono essenziali potrei aggiungere altri due aspetti che mi credo siano un particolare di Gianni uno e l'uso dei dei media diciamo ha già allora in questo suo ottica di sulla revisione molto moderna nel novanta sono sono entrati prime cellulare dopo l'inizio della dell'epoca delle telecomunicazioni
Lei è stato un convinto assertore della
Far conoscere quello per la politica estera di di entrare in AN i media non
La frase che diceva spesso se notizia
Se una cosa non sono ancora non si conosce a livello generale e come se non esistesse possono morire cento mila persone
Da qualche parte però se non lo sa nessuno rimangono rimangono liberi bisogna sfruttare usare i media come
Elemento di di politiche di politica estera che lui non ha fatto benissimo e l'altro è la sua passione per l'arte per l'arte contemporanea
Quando andavamo a hanno gli occhi divideva la sua parte
Dei ministri diessini con le visite ai musei d'avanguardia di New York mostrando lavora capacità anche lì una lungimiranza
Eccezionale
Altro aspetto punto senza ripetere più o meno quelli che lo scritto libricino in questi giorni a Silvio
Avete tempo siamo in prima fila quelle posto per l'Italia con la prefazione di Giuliano Amato però nel quale riporto molto delle le osservazione che ero
Raccolte in quel in quel in quel periodo ecco le direttive la tracciate bene presso professore tra il Mediterraneo l'Unione europea la cercare un po'di diventare il il teste protagonista della se
Franco-tedesco la Spagna all'epoca era anche più debole veterana non avevamo concorrente a quella a parte i due l'asse fortissimo con con gli Stati Uniti
Stato già citato dall'altra però stava la protesta
La se moltissima lo stesso metro di grande di grande rispetto ma erano interlocutore ascoltato da Beck dal democrazia americana del dell'epoca con che erano poi tratto caratteristico di Gene progresso dei di essere consapevole di un'Italia che può svolte di una potenza regionale che deve svolge una politica resterà regionale mamma
Non si può allargare all'intero all'intero mondo però in quel settore sono balcani il veterinario l'Unione europea siamo una una grande potenza fuori un po'di meno a quel punto dobbiamo allearci alleati più forte di noi gli Stati Uniti e in questo caso province aveva anche un aspetto diciamo di lungimiranza economica e commerciale pedina sempre visto la Cina e l'Estremo Oriente come urna alla sponda del grande sviluppo credo che non siamo stati i primi ad andare in Vietnam
A dal Natale se non sbaglio novanta
Abbiamo asilo assistito alla messa con il cardinale dell'epoca si guardano l'ordine
Di Natale che era una
Se c'è una valenza politica della valenza economica non Vietnam che all'epoca non nessuno considerava comprese che poteva svilupparsi economicamente che invece poi lo è stato e la Cina quanto si diceva
Insomma forse più facile però immaginarla però sempre all'epoca di grande modernità pensare la Cina come urna
Un interlocutore economico di favorire
Lo sviluppo commerciale economico con questo paese dalle norme
Dalle norme risorse ultimo punto non voglio tediarvi remoto questa sua forza di voler imporre l'Italia come protagonista anche se di
Regionale
Per l'ultimo episodio della prima guerra del Golfo punto citava solo verso le otto i contrasti politici citerà mondo cattolico Nervesa cristiana
Il mondo socialista
Conferma questa sua idea quando si decise di inviare i Tornado ad agosto c'era bisogno di una della decisione del consiglio dei ministri però ammonta
A sollecitare da c'era bisogno di non decisione rapida perché gli altri Paesi stavano già occupando gli aeroporti
Potevano rifornirsi glieli diede poi arrivavo tardi però avremmo preso
Posti in ultima fila scenario porti lontane grande difficile poi
Giornata regionale in carburante e all'epoca nella notte le due di notte provammo a svegliare
Presidente Andreotti ritiene
Creato un Cortina impenetrabile della presso sto pensando sera voluttà o no questa
Questa questa cortina
Gianni convocò a quel punto il consiglio dei ministri e decide modelli decidemmo decisero di far partire
Il il gruppo dei dei Tornado e del poteva la sua forse adesso convinzione è il fatto che l'Italia otto diciamo come la guerra di Crimea torna con Cavour dovevamo partecipare anche se non solo con quattro R
E che su questo onorevole chiude con questa diciamo l'idea di un di Gianni sempre all'attacco sempre ti grande visione moderna grazie
Allora ma
Margherita Boniver
Beh diversamente da dal professor pastori ho avuto piacere di di conoscere Gianni alla fine degli anni settanta ovviamente non l'ho sempre frequentato sia in Italia sia ad Hammamet durante gli anni di esilio di Bettino Craxi dove molti dirigenti socialisti erano andati non tutti e alla fine poi l'abbiamo frequentato anche quando sarà ridotto a vivere in una sorta di sotto scalo ai Parioli in via Archimede
Mi ha molto colpito questa mattina il ricordo che ne ha fatto Vito Gamberale
Gianni De Michelis assieme
A molti altri socialisti in primis Bettino è stato certamente un grande perseguitato politico verso la fine della sua vita
E quando si parla di Gianni De Michelis come ministro degli Esteri bisogna ricordare sempre giallo è stato fatto che Gianni è stato probabilmente il ministro degli Esteri più straordinario più inventivo più vulcanico che questo paese abbia mai avuto
E credo che alla Farnesina ancora a distanza di trent'anni questo sia un ricordo molto vivo e forse forse non è detto che magari qualche rimpianto al giorno d'oggi questa sua memoria posta procurare
Tra le altre cose oggi ricorda i vivissimi dell'azione di Gianni De Michelis agli esteri perché all'epoca nel settimo governo Andreotti i loro responsabile del ministero senza portafoglio italiane all'estero e immigrazione e in quanto tale abbiamo dovuto fronteggiare le prime ondate massicce
Di profughi che venivano dall'Albania e questo è stato fatto in assoluta splendida solitudine da parte dell'Italia la quale non ha perso tempo a rivolgere appelli a un'Europa all'epoca distante distratta e siamo riusciti dei con un'azione che poi non è mai stata in realtà ne ricordata
Ne giustamente elogiata per esempio a riportare con un ponte aereo l'essenza provocare un morto un ferito quei ventiquattro mila albanesi
Che erano arrivati nell'agosto del mille novecentonovantuno a Bari
Dopo a Brindisi dopo che eravamo riusciti pochi giorni prima a redistribuire su tutto il territorio nazionale grazie alle prefetture
Il primi diciotto mila albanesi che erano venuti in Italia nelle dei precedenti e sono stati riportati in Albania perché nel frattempo si erano svolte le prime elezioni libere
In quel Paese dopo settant'anni di comunismo oggi Oggiano un Paese ridotto ai minimi termini dal punto di vista economico e non solo e questo ponte aereo poi è stato seguito da massicci aiuti alimentari di medicinali e di generi
Di prima necessità che hanno letteralmente sfamato
L'Albania a partire da quel periodo questo è stata un'operazione naturalmente criticata dall'ONU perché aveva detto che Abramo infranto
Il principio del non rifuggono
Ma la verità è che avevamo avuto garanzie dal mio lato
Esecutivo albanese che non su uno avrebbe torto un capello ai ventiquattro mila giovani albanesi che noi abbiamo riportato molti dei quali poi puramente sono tornati con piccoli battelli
Come come succede oggi dalla Tunisia senza suscitare particolare come succede oggi dalla Tunisia verso Lampedusa senza scelte suscitare particolare scandalo questo credo che sia se vogliamo una lezione anche contemporanea per il nostro Paese è sempre che ci sia una qualche volontà
Ricordare quello che è stato passate esperienze di farne tesoro e soprattutto mettere a frutto
Appunto la capacità del nostro paese di risolvere alcuni di questi problemi che apparentemente sono irrisolvibili l'altra l'esperienza che ho avuto direttamente con Gianni è stato quando sempre nel fatidico mille novecentonovantuno che è stato citato come un un anno fecondo di crisi internazionali
La guerra del Golfo del colpo di Stato russa gli è il sì del costruzione di Maastricht la crisi economica eccetera c'era già un'emergenza umanitaria
Vistosissima visto che con la disgregazione della del in Jugoslavia
Che Gianni De Michelis praticamente da solo con l'aiuto di qualche intelligente dirigente francese ha cercato
Di evitare cioè prima della frettolosa secessione dichiarazione di indipendenza della Slovenia e della Croazia
Si era cercato puntellando Marcovic la di sostenere diciamo una una nuova confederazione jugoslava evidentemente basata su principi
Democratici va all'epoca c'erano c'era Milosevic che stava bombardando alcune città coro arte e Gianni De Michelis mi chiama già dall'Olanda mi dice devi partire con il tuo omologo cucina francese in una missione umanitaria sotto le bandiere ONU per aprire un corridoio umanitario con Dubrovnik assediato appunto dalle milizie serbe
Ricordo che assistita da un bravissimo diplomatico che era Sergio Vento all'epoca ambasciatore a Belgrado ebbe un colloquio durato tre ore con Milosevic un faccia a faccia
Ad ottenere appunto l'apertura di questo corridoio umanitario verso Dubrovnik cosacche
Cioè ci concesse chiedendo contemporaneamente l'apertura di un corridoio umanitario verso Vukovar dove si erano non c'era stata una strage terribile episodi
Veramente spaventoso un po'come l'assedio di Cobham oggi nel Nord della Siria
In quella missione umanitaria
Poi evidentemente Milano dove s'era dimenticato siamo state anche bombardati dai serbi su questa su questa imbarcazione
Guidata da Staffan De Mistura siamo arrivati a Dubrovnik che abbiamo aperto questo pedonalizzare via ampio riportato
In Italia temporaneamente due mila cinquecento
Famiglie bambini anziani eccetera una missione voluta letteralmente da Gianni De Michelis ministro degli esteri che conosceva evidentemente molto bene tutti i vari diciamo strumenti che la politica internazionale e la diplomazia può giocare anche su territoriale Domenti
Molto compressi anche molto impervi
Ecco io credo che oggi questo ricordo di Gianni De Michelis essa potrebbe essere in qualche modo tradotto se volessimo trarre
Qualche insediamento nel modo per esempio in cui che so io l'Italia o l'Europa sta affrontando ma stai inedita crisi provocata da un una Paese membro della NATO la Turchia con l'invasione della della Siria e con quello che saranno certamente delle conseguenze pesantissime
Immagino che queste elezioni in realtà rimarranno soltanto nei libri di storia o nella cronaca e che ancora una volta in Europa dimostrerà una sua certa
Il incapacità dovuta anche evidentemente ai trattati di prendere decisioni
Utili utili per salvaguardare la pace e per salvaguardare l'indipendenza per salvaguardare il benessere delle popolazioni di cui credo che l'Europa francamente o benessere
Il paladino numero uno Gianni De Michelis Stato uno straordinario paladino di tutti questi valori
Grazie molte Margherita quello che hai dentro Corrado Clini chiude di rifiuti dodici
Credo che pare alla Cina
Ti piace tocca
Grazie
Dovrei dire prima una cosa che che mi è venuto in mente questa mattina mentre ascoltavo
Interventi che erano sono lezioni di storia
Credo che non sarebbe male cercare di raccontare alle giovani generazioni
Questo pezzo di di storia abbiamo parlato oggi perché
Ci sono molti elementi che si sposano direttamente con la con l'attualità
E che potrebbero dare delle chiavi di lettura e anche delle delle idee
Che oggi davvero mancano
Io
Voglio ricordare
Uno degli ultimi incontri con Gianni quando ancora in qualche modo riuscivamo a parlare
Era l'agosto del due mila e quindici eravamo Alvise suo figlio era riuscito a portarlo fuori dall'istituto al Lido di Venezia dove era dove era ricoverato dal abbiamo avuto qualche ora insieme una colazione insieme con la il viso insieme con Diana
E
Parlando
Dell'immigrazione di quello che stava già cominciando ad Avvenire
E mi ricordo che l'UE con fatica ricordo
Che aveva individuato la convenzione di Barcellona già quando faceva il ministro del lavoro come uno dei punti di riferimento
Per creare un'integrazione nell'area del Mediterraneo anche in vista di quello che poi è stato ricordato lì l'inizio
Della
Dello scarto del salto tra la situazione demografica dei Paesi africani in particolare anche del nord del Nordafrica e quelle italiane quelle rete europea
Vi ricorderete tutti che negli ultimi anni Gianni era diventato un appassionato di demografia storica ed era aveva costruito anche su questo una rielaborazione delle sue idee delle e delle e e delle sue esperienze e lui ricordò anche un'intervista che aveva rilasciato
In occasione del suo settantesimo compleanno al Corriere della Sera
Credo che fosse il Cazzullo
E in questa intervista Luís aveva messo in grande evidenza
L'esigenza di lavorare per un'integrazione tra le culture
Del Medioriente del Nordafrica
E le colture chiamiamoli cristiane
Del particolare del sud del del mediterraneo
Per gestire quello che altrimenti sarebbe stato un conflitto devo dire che ce l'abbiamo sotto sotto gli occhi sarebbe interessante
Ci manca molto da questo punto di di lista avere da Gianni uni una in qualche valutazione di come la situazione si è evoluta in questi ultimi anni e quali sarebbero state le sue indicazioni ma Margherita ha già detto quali potrebbero essere state quelle che hanno portato poi per esempio
Albania non è stata un'operazione di rimpatrio è stata un'operazione di ricostruzione del Paese
Questo sta nella nella nella dinamica invece oggi stiamo parlando di rimpatri di blocchi navali
E e questo credo che sia una visione che probabilmente ci porterà ancora parecchi guai voglio ricordare Gianni anche
In Cina
Io ho cominciato a lavorare in Cina ormai vent'venti anni fa sì
Abbiamo fatto un lavoro straordinario straordinario abbiamo in abbiamo aperto in Cina tutti i dossier che oggi sono al centro della
Della politica cinese per quanto riguarda la crescita sostenibile la riqualificazione di un di un di un grande Paese che è stato saccheggiato per la crescita economica rapida
Siamo riusciti a fare questo lavoro perché i punti di riferimento così quali con i quali abbiamo cominciato a lavorare sono esattamente quelli che erano stati i punti di riferimento di Gianni e che avevano condiviso con lui
Dopo Tienanmen ricordiamocelo dopo Tienanmen Alitalia è stato il primo paese che ha riaperto le relazioni col la Cina ha aperto la strada al superamento di quello che era diventato un blocco
E mi ricordo nel due mila e sette credo nella scuola di partito a Pechino una riunione di Aspen organizzata dall'Aspen
C'era Giulio Tremonti c'era Gianni ovviamente
E
Fu molto
Con come dire molto interessante perché lo scambio fu molto franco con i dirigenti cinesi che partecipavano
La conclusione di quello di quel di quell'incontro fu cerchiamo di costruire un asse anche attraverso la spende tra Europa Stati Uniti e Cina per governare insieme questi processi tumultuosi di cambiamento che altrimenti si traducono in conflitti
E devo dire che anche qui insomma quello che sta succedendo ci fa capire che probabilmente quella strada non è stata anziché sicuramente con la strada maestra tasse seguita
Per esempio un in una una delle indicazioni di Gianni era quella di fare in modo che l'Europa fosse l'interlocutore dell'ISI Sarcina
Questo non è avvenuto non sta avvenendo tant'è che qualche se qualche mese fa Peter Almayer il ministro dell'economia tedesco ha scritto
Un pezzo molto importante un articolo molto importante del quale dice
Noi stiamo perdendo la capacità di competizione e la capacità di essere partner della Cina perché non riusciamo a costruire nonostante le grandi potenzialità che abbiamo una piattaforma comune e invece ogni Paese va un po'per i fatti per i fatti suoi e tra l'altro questo porteranno spezzatino in particolare delle nostre capacità tecnologiche e di e di innovazione
E credo che anche in questo caso sarebbe molto interessante sapere oggi qual è la valutazione la valutazione di
Di Gianni
E credo che sarebbe anche interessante capire che cosa pensa Gianni di quello che sta succedendo un comma io un'idea rispetto al modo con il quale è stato costruito il rapporto con la Cina
In quegli anni
Credo che probabilmente ci sarebbe la richiesta di più coraggio per rendere evidente
Che il conflitto che è in corso un conga
Non può essere un confitto un conflitto eterodiretto dagli stati dagli Stati Uniti per fare pressione sulla Cina ma deve essere invece un conflitto che può generare delle risposte positive evolutive all'interno della Cina
Questa è la io e quello che ho imparato da Gianni e gli devo moltissimo perché senza la sua la sua visione senza i punti di riferimento che Luigi aveva creato probabilmente non saremmo riusciti a fare quello che abbiamo che abbiamo fatto ma ripeto oggi sarebbe utile rileggere quello che che Gianni ha promosso quello che Gianni ha pensato una visione che lui ha sostenuto
Nella chiave dell'attualità
Perché forse ci dà delle chiavi di lettura un po'di diverse da quelle correnti
Grazie a tutti allora passiamo alla tavola rotonda successiva che finalmente ci fa arrivare a Venezia
Sacconi verità e Zanda sebbene qui eseguiamo anche Marcello Sorgi che è tornato e poi tornare a fare il responsabile Ordine
Ma insomma
Io farò
Grazie facciamo presto
Si chiama
Per secoli
C'è una voce
Allora buona sera penso che Gennaro abbia opportunamente collocato questa questa tavola rotonda l'abbiamo cominciato se
Tuttavia abbia ciao
Scusate ho cominciato
Ti va bene approcci
Dicevo dobbiamo ringraziare Gennaro per avere collocato questa breve tavola rotonda a valle della di quella precedente
Nel corso della quale sono state evidenziate
Alle grandi capacità di visione geopolitica che Gianni che Gianni aveva frutto non di capacità divinatorie ma io credo da un lato di un ente straordinaria capacità di lettura e dall'altro da una straordinaria volontà di esperienze di cose viste e vissute grazie alle quali riusciva a individuare i percorsi di i possibili percorsi di medio e lungo periodo
La storia dell'Expo di Venezia in fondo a mio avviso può nascere da una conferenza che Gianni tende a alla Colombia università ricordo bene invitato da Sartori
Il la sua conferenza ebbe come titolo nel mille novecentottantuno sottolinea ottantuno Condoleezza Miss ed fece come lui era solito fare una serie di sillogismi per dire che la società dell'informazione avrebbe travolto le barriere che con le barriere sarebbe caduta l'Unione su con la caduta delle barriere sarebbe crollata l'Unione Sovietica
Che nella nella Unione sovietica sarebbe stata protagonista della trasformazione la società l'attività più informata diceva che lavoro ai pm la loro IBM e il servizio segreto
E sappiamo che la storia si è svolta in questo modo questo portava Gianni a ritenere che con molto anticipo che vi sarebbe stato lo su un da un lato uno spostamento del baricentro europeo dalla tradizionale Area carolingia
Alla ad una dimensione centro orientale
E che questo anche questo spostamento
Di baricentro avrebbe sviluppato fortemente relazioni commerciali sull'asse est-ovest
Lungo direttrici che avrebbero dovuto premiare non soltanto l'Europa settentrionale ma anche l'Europa meridionale quello che poi è stato chiamato corridoio cinque
E che allora Luís normalmente chiamava Barcellona lasse Barcellona Budapest
Questo portava lo dico molto schematicamente sommariamente portava danni a a ritenere che in qualche modo il nord est d'Italia come abbiamo l'ho scritto in un libretto fatto insieme nel due mila dieci avrebbe portato il nord est d'Italia ad essere nel posto giusto al momento giusto cioè quella una potenziale Città metropolitana da un milione e mezzo di abitanti
Avrebbe potuto rappresentare una delle grandi megalopoli direzionali
Ospitante una piattaforma logistica di interesse
Per un bacino molto più ampio che non quello dei propri dei propri diretti utenti rivolta cioè all'Europa ma alla la Mitteleuropa per un verso
Con la propaggine dei Balcani ma con una proiezione soprattutto verso est e verso sud Gianni usava espressioni come dopo la caduta del muro come un'Europa parlava di un'Europa paneuropea a forte dimensione mediterranea un'Europa paneuropea la definiva così perché doveva avere l'obiettivo di far coincidere l'integrazione
Far coincidere la dimensione continentale la dimensione geografica con la dimensione politica
Sopra Gianni parlava esplicitamente di una forte interruppe interlocuzione per non dire integrazione con la Russia che non avrebbe dovuto essere consegnata alla Cina
All'influenza cinese dall'altra parte sottolineava la dimensione mediterranea che avrebbe dato valore Alitalia tutta intera compreso il suo Mezzogiorno Bindi questa da questa visione lo portava a ritenere che il le Venezie avessero un compito quello di su Pardo tra di passare dalla seconda fase che avevano vissuto ma prima era quella la povertà rurale
La seconda quella dell'industrializzazione diffusa avrebbero dovuto transitare ad una fase terziaria quaternaria
Ad una fase molto più ambiziosa tale da superare il policentrismo che aveva caratterizzato questo sviluppo disordinato
E distribuito con la capacità di una classe politica di addensare le funzioni importante le funzioni eccellenti le funzioni direzionali e quindi Venezia in particolare Venezia che avrebbe potuto ritrovare nella post-modernità la sua funzione di leadership di guida politica
Si sarebbe potuta ricongiungere con il contado che non aveva mai amato troppo
La capitale della Serenissima avrebbe potuto esserci una riconciliazione una integrazione tra una città che nella dimensione posto di non Sturiale ritrovava funzioni
Compatibili con la fragilità della città funzioni intelligenti funzioni in materiali
E che avrebbe quindi dovuto rappresentare o Fab di un buon di quella che ho prima uso fu espressioni di quella che avrebbe dovuto essere una delle grandi megalopoli del mondo punto di riferimento
Di relazioni verso est e verso sud d'altronde la definizione storica delle Venezie era terra di relazioni
Gianni immagina in questo contesto con questa ambizione con questo progetto con questo progetto in testa la possibilità di attrarre l'Expo della in un fatico passaggio di millennio
Egli sottolineava molto la data diceva possiamo fare un evento con caratteristiche molto più in rilevante di quelle ordinarie delle esposizioni universali
O si rifaceva ad alcune di quelle che avevano segnato un un un passaggio di fase diciamo nella storia dell'umanità nella storia moderna e e quindi candida candida Venezia e candidando Venezia immagina che si possa costruire una data catenaccio entro la quale si sarebbero potute mobilitare
Energie di vario genere risorse finanziarie intelligenza e progettuali
Volontà politiche attenzione internazionale
Il progetto era alto era molto era molto qualificato e guidati anche da da Giuseppe De Rita molto intelligenza di concorrono ecco e progettano quo ciò che si può e si deve fare per attrarre quelle funzioni o per addensare quelle funzioni riqualificando le
Dicevo prima della logistica la portualità i cinesi sembrano avere letto molto le cose di Gianni sulla rivitalizzazione del Mediterraneo dopo che per per molti secoli lo spostamento dei traffici si era rivolto a nord
I cinesi sembrano avere capito l'importanza che Gianni attribuiva al porto di Trieste sottolineo da parlamentare veneziano perché immaginava un'integrazione della portualità dell'alto Adriatico
Che peraltro l'avrebbe dovuto combinarsi con con un porto scambiatore a Taranto insomma
Mentre le mani a una realtà atro atrofizzata e che avrebbe potuto invece split
Esprimere molto di più pensava alla ovviamente allo sviluppo dell'aeroporto che quell'unica cosa che c'è stata pensava
Alla viabilità ordinaria e già si cominciava a ragionare di alta velocità ferroviaria oggi ancora impieghiamo due ore e mezza fra Venezia e Milano perché non cerca attraverso città immaginava però anche l'addensamento di di funzioni educative
Lungo l'asse Venezia-Padova in modo particolare cioè un polo universitario altro che disseminazioni di sedi universitaria
Pensava allo sviluppo di Porto allo sviluppo in funzione della ricerca dei Tecnomar seriali di Porto Marghera Porto Marghera rappresentavo un caso unico cioè la compresenza di quasi tutti i materiali
Dalla dalle plastiche all'alluminio al vetro piano alla all'acciaio alla cocchieri alla alla costi alla tutto c'era avverrebbe però Bild l'evoluzione di Porto Marghera avrebbe dovuto essere un'evoluzione da produzioni pesanti che si sarebbero dovute spostare tendenzialmente a bocca di miniera a una è boom invece a una capacità di innovazione di ricerca attraverso le sinergie tra le competenze
Insomma la progettualità c'è stata ed è stata ed è stata molta Venezia quindi che ritorna Serenissima che non si limita ad essere un museo galleggiante che non è internazionale saltando il suo territorio circostante
Ma che ritrova internazionalità proprio in quanto motore guide motore intelligente di una di un'area densa di capacità di educazione di ricerca di di scambi di di attività di attività terziarie e quaternarie come dicevo di vario genere allora si pensava anche un grande polo bancario e finanziario tra parentesi nelle attività direzionali in quel momento le banche popolari venete possedevano la Banca Cattolica
Avrebbero potuto ipotesi che fu fatta che non fu realizzata per i particolarismi che prevalsero
Potevano fondersi proprietari nell'unica società per azioni e dare vita a una forte concentrazione adeguata alla alla alla mettono alla dimensione metropolitana
Emblematico il fatto che Venezia per la sconfitta ad Hannover
E quindi Gianni Gianni prevede il rattrappimento baltico la sua espressione ricorrente
Il rattrappimento baltico secondo Gianni sarebbe stata la l'addensamento dello sviluppo della della dell'Europa forte verso nord verso la portualità del Nord
E quindi lo sviluppo delle relazioni Est-Ovest alla soltanto nella fascia alta non e migliorata a terra avvertita dalla dall'Europa appropriati ad attrarre allora gara Allo sviluppo del corridoio Meridione il corridoio meridionale
Emblematica avente lo l'avversario Hannover e vince Hannover perché dentro le mura della nostra cittadella molti tirano alla schiena di quelli che si stavano occupando del progetto
So che Luigi Zanda qui propongono lascio la parola vuole ragionare sulla Faggioni e sulle mani sui motivi di quella sconfitta
Io ricordo quanti soprattutto quanti di fronte a un Gianni De Michelis che come nel detto cinese
Con saggezza alzava il dito verso la luna da imbecilli guardarono il dito
Lessero nella sua iniziativa soltanto un un concorrente un atto concorrenziale di carattere politico locale e si ingegna Rono a far fallire l'operazione compreso e finisco davvero
Quel bar quel concerto dei Pink Floyd che non andò male andò benissimo
Peccato che fu organizzato lo sciopero della nettezza urbana nel giorno immediati improvvisamente nel giorno successivo e quindi quella città come anche dopo il Carnevale se privata
Dell'attività di di normale pulizia risultò essere una risultò essere un letamaio ma in realtà anche concerto dimostrò
Che Venezia quando vide sa essere inclusiva sa cogliere e s'saprebbe ancora forse gestire una grande allora alterato illustri molto Gianna collaboratore operatorio non provinciale non provinciale non e la sua capacità di divisione episcopi messa
Luigi Zanda ci ha chiesto di anticipare il suo intervento il che è un problema in aula quindi chiedo scusa al professor De Rita ascoltiamo utilizzando quel flusso
Grazie grazie mille devo dirvi che quando ho saputo che oggi si sarebbe parlato di Gianni De Michelis nessuno stato particolarmente Contento noi viviamo un tempo in cui molte persone eminenti muoiono e dopo di loro ci si dimentica
Ci si dimentica subito dopo i loro funerali non se ne parla più ecco ricordare Gianni De Michelis mi sembra che sia un dovere importante di amicizia perché è stata amico
E di riconoscenza per chi lo ha seguito nella sua vita politica io l'ho conosciuto
Lo ricordo con esattezza nell'agosto del mille novecento settantanove nel momento del formazione del primo governo Cossiga per quale il partito socialista non entro l'ho conosciuto meglio hanno frequentato devo dire molto successivamente dopo pochi mesi
Nel secondo governo Cossiga quando i socialisti sono entrati al governo e Gianni De Michelis è diventato ministro delle partecipazioni statali un ministro anche direi che possiamo dire oggi molto potente ed anche molto influente
Gianni ed io siamo diventati amici molto rapidamente
Da parte mia certamente chiedo di poter dire
Anche da parte sua lui era leggermente più grande dilemma insomma avevamo la stessa età ed io sono rimasto molto colpito dalla subito data vivacità della della sua intelligenza delle sue conoscenze enciclopedica dal modo con cui le usava l Inter connetteva e dalla dalla sua sicurezza lui sempre molto assertivo
Molto sicuro più sicuro non insomma in una conversazione non sopportava mai di di essere tenute ai margini di voleva esserne sempre protagonista qualsiasi fosse l'argomento e anche quando aveva davanti persone che in quel materialmente ne sapevano probabilmente più di lui e lui doveva avere sempre l'ultima parola s'arrabbiava poeti passava tutto in pochi minuti era era un vero personaggio io debbo dire ero anche affascinato dal fatto che lui fosse veneziano
Ho sempre avuto una passione
Particolare per Venezia al fatto che lo fosse Venezia Verona cosa che che mi piaceva molto e ed ero anche
Se molto colpito da la sua capigliatura un po'da da vagabondo sarà questo deputato ministro influente con una con una testa da vagabondo io o o di lui debbo dire una infinità di ricordi l'ho frequentato molto e io do un'infinità di ricordi
Ne cito solo due uno per la sua valenza umana un giorno alla fine anzi l'ultimo giorno del governo del secondo governo Cossiga Luigi venne da me con uno una umanità non dimenticabile mi disse che il governo era in grandi difficoltà per la
Depressione molto forte che aveva colpito quei giorni Cossiga
Il governo cadde dopo poche ore per un dei franchi tiratori debbo dire in questo caso anche comprensibili ma io rimasi colpito dalla sua dall'umanità con colli parlò della malattia di Francesco Cossiga il ricordo invece opposto della sua furia lo ricordo in una
Correvamo un piccolo gruppo di persone e stava emergendo il quello che poi tutti chiamammo lo scandalo in in teatro Min del Gianni ebbe una
Una una una un attacco furioso proprio direi di rabbia enorme Tello
L'imputato ancora e con lui sono stato molto molto vicino nel mille novecentottantacinque quando da lividi di Prodi venni designato per guidare il Consorzio Venezia Nuova per la salvaguardia di Venezia la cosa avvenne all'insaputa di Gianni De Michelis questione che avrebbe dovuto offenderlo perché lui si considerava così alla che nulla su Venezia potesse nuove sì senza che lui lo sapesse ma invece de de fu molto contento né né
Nel ne parlammo alcun Bluey debole debbo dire le mie dieci anni di lavoro a Venezia ho avuto molte baruffa credo inevitabili
Ecco Gianni ma ma
Ma sempre
Chiusa in fretta molto in fretta con con grande ecco che nemici sia lui ed io eravamo molto diversi come carattere Rieti era una persona veloce voleva risultati immediati io è vero
Diciamo più o meno meditativo
La prima cosa che mi disse prima che mettessi piede a Venezia del nuovo l'uovo nuovo mestiere e lui mi disse guarda io ho in mente di far fare di fare organizzare a Venezia all'Esposizione universale per l'anno due mila e tu devi darmi una mano devi starci e io gli dissi immediatamente di sì senza nemmeno capire bene che cosa sarebbe stato
Era quella del l'idea di di Gianni era certamente in qualche modo un azzardo ma l'esperienza non solo quella
Di Milano ci dice che tutto sta a come si fa Nespolo quel come e la chiave
E sappiamo che un'esposizione universale fatta male può essere un disastro e fatta bene può essere può creare la fortuna di una città guardate Roma ancora vive diciamo dell'eredità del Olimpiadi del mille novecentosessanta le ultime grandi opere su Roma su quelle sessanta
Barcellona diventata Barcellona dopo il
La celebrazione delle olimpiadi
E e Venezia
Debbo dire lo aveva nel mille novecentottantacinque da tuttora una grande bisogno di apporto di idee e e di Risorse Venezia ha perso negli ultimi ottant'anni cento mila abitanti tra Venezia insulare
è passata da circa centocinquanta mila a cinquanta mila abitanti
E e dei ormai chiaro è dimostrato anche dal questa cifra ma ne potrei potrei farne molte altre che la salvaguardia di Venezia
è una legge vecchia di mezzo secolo praticamente non può essere soltanto fisica
Non può essere solo la salvaguardia dalle maree ma deve essere anche la salvaguardia sociale e il culturale
L'esposto di Venezia poteva essere un'idea molto lungimirante tutto dipendeva da come l'avremmo saputa preparare che e come l'avremmo saputo a progettare avevamo il tempo perché dal mille novecentottantacinque al due mila
C'erano quindici anni e quindici anni e quindici anni sono sufficienti per programmarla in un modo corretto
E però non si fece
E non si fece dopo un dibattito un dibattito molto acceso che prese immediatamente subito dopo il lancio dell'idea poco pochissimi mesi dopo prese subito una piega politica come se a nessuno interessasse veramente
Cosa poteva rappresentare le su un'esposizione universale per il futuro di Venezia in termini di crescita economica della città
E anche di contrasto all'impoverimento demografico e disperde in mente sperimentazione di nuove forme di controllo turistico quello che oggi
Sta facendo purtroppo non male ma malissimo alla città di Venezia
Insomma Venezia rifiutando l'esposizione diversa alle ha rifiutato e la possibilità di crescita
Di qualificazione di modernizzazione che le spoglie avrebbe offerto e c'è ritrovata adesso adesso mentre noi parliamo ad affrontare il futuro non con un'esposizione universale Macconi transito quotidiano
Di delle grandi navi di queste famose grandi navi che stanno mettendo a rischio realmente la stessa incolumità di Venezia
La decisione di non presentare la candidatura di Venezia per esplode esposizioni dal sale
Fu presa da Craxi che era presidente del Consiglio dei ministri ed era segretario del Partito Socialista del partito di Gianni De Michelis
Ed è io lo ricordo per dire che la
Insomma en non fu una decisione che il Governo Press prese contro De Michelis due ma da loro non prese questa sera decisione contro De Michelis emana prese sotto la pressione della polemica politica
Le cui radici erano erano ero ero però molte rotante
Io Bibi dico questo per Dario Paul segno di come
Molto il il vento di come fu immediatamente politicizzata l'iniziativa dell'ISPO il giorno in cui avvenisse avvenne la presentazione dell'Expò
Ed era prevista si fece nella Sala della Camera di Commercio io andai a questo appuntamento assieme a a Visentini al professor Visentini i quali andandomi visse Maggi e pensa alle esposizioni del sale è un'iniziativa molto importante
Pensa che quando venne programmata l'esposizione romana del mille novecentoquarantadue
Mussolini fu portato da dall'allora commissario per l'Expo che era Cini conte Cini
Venne portato a visitare i luoghi dove sarebbe sorta all'esporci all'Eur
Ed andarono a dirigendosi verso le loro in una piccola strada di campagna quella che un po'segue il percorso che adesso alla Cristoforo Colombo
E civili dice ma Mussolini dice guardi che il su questo percorso verrà una strada molto grande una sala che avrà quattro corsie ad andare e quattro così al a tornare Mussolini dice ma scusi ma Mammì Semana esagerazione ma perché la faccia una strada così grande allora al traffico automobilisti sarà molto ridotto e civili se sa con l'esposizione universale di Roma noi programmiamo al futuro della città
Per i prossimi quarant'anni
Se potessimo farne due di esposizioni universali potremo programmare il futuro della città per i prossimi ottant'anni ecco qual era il presupposto negato
Non non non approvando le sponde
E il presupposto dalla polemica era di quegli anni era tutto sulla idea che avrebbe provocato una immenso disastro ambientale sociale e culturale
Io guardate ho provato qualcosa di simile non non di quelle violenze quando si preparava il Giubileo del due mila forse qualcuno di voi ricorderà che anche quello fu annunciato come un cataclisma ricorderà alle le polemiche di di Ceronetti le polemiche di Alberto Rho gay molto dure molto comprese
Con una previsione del del disastro e invece andò tutto benissimo come sapete non ci fu nulla non ci fu
Nemmeno un incidente sul lavoro su Parks c'erano molto meno ingorghi di quelli che noi e chi non c'erano le buche
I palazzi vennero tutti quanti
Restaurati loro facciate si svolsero alcune migliaia di avvenimenti religiosi e civili tutti quanti della più assoluta tranquillità perché era stato progettato nuovo molto bene allora tempo
Voglio chiudere e chiudo scusa spicco soltanto una cosa che mi sembra
Poi il cuore del problema
Io mi è capitato tra le mani giorni fa
Un libro molto interessante Di Giorgio Fabre che raccoglie dei saggi sui processi politici
Mi sono a corto che che è un libro che descrive una grande verità
E cioè da sempre esistito il processo politico
Spesso al processo politico anche anzi diciamo sempre in passato era un processo alle idee
Pensiamo Giordano Bruno
Un processo alle malefatte Norimberga in qualche modo era un processo politico un processo di diciamo delinquenziale come lo possiamo chiamare quello che veniva chiamato stato chiamato dalle Brigate Rosse processo Moro
Ma noi abbiamo inventato in qualche modo anche dell'ultimo tempo Reed ultimi velluti in questa epoca anche di processi alle iniziative
Processi che si fanno senza leggi senza tribunali senza procedure senza garanzie senza prove e senza testimoni
Vengono processate
Iniziative rispolvera una grande iniziativa
Non era una persona e non era un'idea da processare era quella cosa lì che dovrà essere processato
Ora io penso che questo modo di trattare i problemi
Sia modo che
Accelera le crisi
E certamente rallenta le crescite del progresso
E non so se noi saremmo stati capaci di trasformare le sport di fare delle sponde grande volano per il futuro di Venezia
E ma io credo che possiamo dire
Che è stato grave che non ci sia stato concesso di tentato grazie
Professor De Rita
Grazie ma escluso anzitutto gravosa Marsano pieno di raffreddore fino al cervello
Io vorrei trattare l'argomento dell'Expò la ruolo e De Michelis su Venezia
Con quattro cinque parole la prima parole l'intenzionalità
Venezia aveva ed ha tuttora dei processi spontanei
I processi di affermazione internazionale ma anche dei processi di degrado interno
Di impoverimento demografico impoverimento lo costo del proprio turismo
Già allora negli anni ottanta si sentiva
Che Venezia comicità non era destinata ha una forza vitale autonomo
Non ce l'avrebbe fatto
Sarebbe stata prigioniera del sogno della città gioiello ma città gioiello veniva gestita dalle grandi navi dai grandi operatori turistici oggi
Dai lo costo o per il petto in branco si sarebbe Stanton degradato
E quindi lui decise di affrontare questa sorta di autonoma progressione della storia rispetta a Venezia con una botta all'intenzionalità
Gianni ed io non eravamo simili
Quasi su nulla
Su questo ritenevamo distanti io sono un cultore del continuismo della della sequela nei processi esistenti non sono intenzionali lui invece era intenzionale
E lì fu profondamente duramente
Volutamente propenso all'intenzione di tra quando citiamo a fare il progettista il Progetto entrambi che ha poi a fianco a me copia affiancare Cesare e né era l'intenzionalità dei De Michelis che si esprimeva contro la processualità della città
Questo è un punto che resta ancora perché dunque noi andiamo qualsiasi cosa facciamo c'è questa
Esigenza di scegliere se scegliere la la gradualità dei processi la continuità dei processi e guidarli più o meno intelligentemente osserva reagire rispetto ai processi con una botta di intenzionalità
L'Expo era una botta d'intenzionalità
Del Giubileo del due mila di cui parlava prima Luigi era una botta di intenzionalità se non c'è una botta intenzionalità i processi vincono non sempre i processi sono progressivi spesso sono regressivo e per Venezia il destino
Era di processi Legrenzi
Queste prima la prima cosa che mi resta proprio come dimensione dialettica fra lui e me ma anche fra me stesso
Il rientro me stesso quanto è giusto
Fare il continuista dei processi quanto è giusto avere il coraggio di fare una discontinuità
Avere l'intenzionalità
Questa grande virtù medievale che ci siamo dimenticati
Io per primo naturalmente però questo è il primo è il primo punto
Il valore dell'intenzionalità rispetto ai processi esiste
Il secondo punto che vive ancora è che queste intenzionalità si esercitava su una dimensione internazionale forte
Sulle dirette le grandi direttrici dello sviluppo certo si è occupato da Africa vicina di Sud America ma l'Europa restava un problema di direttrici
Quali direttrici aveva scelto
Gianni
Hanno già stato detto
La direttrice del dello sfondamento dell'Unione Sovietica dell'ex Unione Sovietica
Attraverso due linee una in alto
Baltica e una bassa cioè
La
Barcellona Kiev fra cioè la dimensione la direttrice meridionale
E su questo
La prima volta che parlava della Barcellona che fanno in qualche modo sorrideva
E invece no Venezia stampa nella logica della Barcellona chi
Perché sapeva che la la fine del mondo l'apertura della Russia a un a dinamiche normali avrebbe comportato s'linea di secondo me
E se non sfonda la Marzotto si sfonda avallo non a caso l'avversario per questo
Del due mila era Hannover
Che vinse perché annovera il simbolo dello sfondamento adoro Venezia era il simbolo dello sfondamento assoluta
Sì disse a quell'epoca ci credo poco fa che la massoneria internazionale si fosse schierata con Hannover e che quindi avrebbe in qualche modo boicottato Venezia ci boicotta morboso
Non ci voleva massoneria internazionale
Però il problema vero era questo
Che il
Venezia veniva inserita e voleva essere un punto di riferimento della direttrice dello sviluppo dell'Europa sudorientale questa nato
E ancora oggi
C'abbiamo quel problema
Ancora oggi stiamo ancora che la Barcellona chi FS firma al leone Torino
Perché c'era Val di Susa perché c'è la tappa perché non non se po'fa perché ci sono le manifestazioni Grillini non volevano avere in piedi ma non vola non vogliono la TAV non si non si fa una tappa per permettere ai torinesi di andare a Lione in in quaranta minuti intanto non gli interessa i torinesi andare rione vero ma non si fa no non si faceva per i torinesi in giro a Livorno si faceva la direttrice sud orientale del
Nell'euro
E lo dice abbiamo dei problemi e di avremo sempre di più è che questa direttrice è monca è monca in alcune alcune parti è monca privi di chiaramente
Dopo Trieste ci sono dei problemi oggi però quello del ponte e su questo il la l'intuizione di
Lire mi chiesi vince ancora bisogna fare di tutto per fare qualcosa che dia senso a questa rapporto sudorientale dello sviluppo verso est
Altrimenti si va in Uruguay Christian si va in Kazakistan si va da per tutto
Informe diverso è ormai a prender petrolio o a fare affari diverso il però non si fa non si farà continuità territoriale dello sviluppo europeo
Terzo elemento
Della cultura di Michelis che però è ancora quella l'esistente
Bisogna valere una idea di Area Vasta
Avere un sottosistema territoriale
Vedete noi italiani e lo sappiamo tutti abbiamo sempre avuto questa idea che l'economia abbia bisogno di sottosistemi
Siamo sardi per vent'anni legati al sottosistema Genova Torino Milano come la vera
Vero nucleo fondamentale poi siamo arrivati Nesciens abbiamo detto no che c'erano i i distretti i localismi eccetera invece faticosamente l'Italia continua a cercare
Una dimensione d'area vasta di sotto Sisto
Oggi ci dice che quel sottosistema eh e quello che va da Torino da Milano a Treviso Bologna cioè un triangolo ancora in forma non è neppure Lombardo-Veneto
Di quando noi negli ottanta negli anni ottanta ragionavamo di divenne
Però c'è questo
Non siate sviluppo senza dei sottosistemi dei interni allo zero
E oggi
Confusamente ho detto fra Milano a Bologna un Padova e Treviso facciamo tentiamo
Molto malamente
Ma l'idea di Gianni era quella che il sottosistema fondamentale fosse il Veneto
Fosse la dimensione
A a accentrata dietro Venezia
La tragedia dell'Expo fu capirla chiamammo fu chiamato Venezia expo
Avevamo tutti noi che che scrivano su quell'argomento scrivevamo
Dini per Expo per il Veneto non perché dovevamo far capire che c'era il sotto sistema dire troverà veneziano che era importante che era importante vado era importante Verona addirittura alcune attività avevamo previste pure in Alto Adige era importante a Trieste per carità c'era questa dimensione del sotto sistema che ancora oggi uno dei problemi su cui ci scontriamo
Io credo poco anche se accetto che c'è una realtà credo poco che quell'il sottosistema informa che si va creando cioè la l'area vasta
Milano Bologna Treviso siano un sottosistema venti
Sia in qualche modo paragonabile a alla Torino a Genova mila nove negli anni venti trenta quaranta cinquanta fino agli anni Settanta
Manca manca qualcosa
Però l'idea che che c'era nella cultura del fare che ISPO era non fare un'Expo come evento non interessava a nessuno però adesso
Non non nessuno di noi che ha partecipato da Zanda Cesare De Michelis Renzo Piano ai lavori per l'Expo ammettiamo mai pensato all'evento
Questo è stata distrutta dall'evento cioè i Pink Floyd se in piazza Sammarco
Un terribile
Concerto di di di cento mila persone che chiaramente distrusse il giorno dopo l'età ma fece un letamaio e quindi distrusse la possibilità di pensare di fare qualcosa di portare turisti a Venezia che
Si dice asse seicento mila persone ha fatto sto casino figurarsi quando saranno sessanta milioni di visitatori dell'Expo dissero
Però il problema vero e che questo tipo di sottosistema di area vasta resta un problema vero
Quarto quarto termine la piattaforma una parola che va molto di moda
Il dottor Casaleggio ce lo ce la ripropone ogni tanto
Le
L'Expo aveva un'idea fondamentale che il Veneto era la piattaforma dello sviluppo dell'Europa sottolinea fra
La parola fu piattaforma fare piattaforme di in quella piattaforma lo ricordava Maurizio in Traviata forma fare banca in quella piattaforma fare unità dell'io delle università a fare i centri di ricerca fare nuova infrastruttura
La parola piattaforma come fatto di servizio non come fatto di il potere di democrazia diretta ma la piattaforma come servizio fu inventata in quel periodo fu applicata ai testi del Rizzo fu portata ma naturalmente
Ci voleva dire maxi può farle le la piattaforma anche anzi anche senza prezzo
Era la posizione di dell'Istituto Gramsci dico locare la posizione anche lei Visentini era la posizione
Di
Del sindaco
O per il futuro sindaco di di Massimo Cacciari non non dobbiamo farle questo quello che voi dite che si fa promesso lo facciamo senza expo
Questa fu l'opposizione delle intelligenze migliori di quel Paese l'altro altre invece distrusse distruggevano tutto
Però il discorso sulla piattaforma oggi sarebbe stato possibile se ci fosse stata l'occasione come è successo a Milano che l'occasione ha creato l'asso le strutture
Ha creato l'atteggiamento ha creato l'imprenditorialità di quelle aree o della città in quanto tale
Senza risse la spinta dell'expo
Venezia e il resto verrà Veneto la piattaforma venete non sa fatta
Perché le università sono andata ignora per conto proprio le banche sono andati a ramengo ognuno per conto proprio le infrastrutture ognuno se lo fate come proprio come voleva
La struttura addirittura del potere locale diventata ancora più policentrica di quanto fosse precedentemente
E queste
Rimasto un un un una ferita notevole di questi Ultimo voi sto zitto Dalmazio
C'è un'ultima notazione che facemmo allora
Insieme a tante cose perché c'era il problema rifare
Veneziani in vista di una piattaforma significava ragionare su un arsenale fatto in una certa maniera in un turismo fatta in una certa maniera
La ristrutturazione la Gronda fatte in una certa maniera l'unico che ha capito il valore della droga è stato marchi con loro collare o porta che mi ha fatto un momento di di di di vittoria sue vittorie del sistema gli altri no tutti gli altri operatori che dovevano fare piattaforma si sono dileguati
Le banche andarli a trovare le università locale sono orientate
Poco più che localistica e non non non ce sta
E questo è un è l'ultimo punto è valido aree il tipo di cultura che Gianni decise di inserire su questo argomento
Che era del tipo del il valore dell'artificio
Nulla e nell'expo nulla nella culturale de de dell'Expò era naturale
Anzi la natura avrebbe voluto che non toccarsi ma nulla che sulla gronda non si facesse nulla Grady in
Il lavoro non se toccasse manco un house Organ ma e invece Gianni aveva questa idea che non c'è nulla
Di più capace di fare natura dell'artificio
Venezia insegna quei
Venezia è tutta artificio ma atto nuova natura ha fatto il bello fatto il grande affatto il potere
In questo c'era dietro di voi la magica figura di Manfredo Tafuri grande architetto che il quale diceva che Venezia era stata fatta dai non dai grandi architetti ma dai dai geometri
Da chi e di che mettevano ogni giorno un pezzo di marmo
In una certa maniera senza seguire un disegno e poi alla fine il disegno c'era
L'artifizio
La capacità di essere nato dice creare natura attraverso l'artificio
In questa in questo Giannini era forse più
Ancor più di lucidamente scelto su questo erano profondamente vocati
L'artificio è il vero elemento dello
Noi siamo Totti artificiale
E e la NATO non siamo naturale incerto per siamo nati naturale Cremona dei nudi
Cornetti senza capelli e con il Pirellino manzo vanno
Quello che siamo diventati esperto l'esercizio dell'artificio
E in questo Gianni è stato sempre un elemento fondamentale coi basterebbe averlo visto nel dire no no c'era tutto più meno che l'artificio Serra intuisce adatti
Si è costruito una figura uno un'immagine un un brand sull'artici
E avrebbe voluto del Venezia fosse dentro questa cultura dell'artificio che crea
La è l'artificio che crea
La natura può esser distrutta ma l'artificio continua crea
Queste quattro cinque cose che ho detto danno il senso di quanto in fondo
La cultura dell'esposto sulla cultura
Di Bonolis e non si è trovato non s'è trovata a me negli anni di caccia rinunzia trovata negli anni del del del del Consorzio Venezia Nuova non sa non sacre attorno rispetto a quelle
Io che insieme a accedere sono stato quello che ha progettato il tutto
Rivedendo i testi allora ancora dico marciamo proprio ragione no
Perché ha detto bene lui Zanda perché tutto sommato è scattato un meccanismo di rigetto
Che è stato esercitato politicamente ma era un rigetto più profonde
è un rigetto dell'intelligenza dell'artificio dell'artificio dell'intelligenza contro contro
Il processo spontaneo
Contro le grandi navi contro i bed and breakfast di basso livello Lecce
è stato e sì se uno ci pensa
Se pensa anche alla faccia del frasi
Il ricordo
Una sera a cena a casa di amici Eugenio Scalfari che mi disse no coi di quello che ti pare
Io l'Expo non lavora non la voglio neppure vedere non dirò mai visti non non regalo sessanta miliardi a un ladro come Gianni De Michelis questa era la motivazione
Sei anni dopo disse se avevate ragione voi
Venezia sarebbe stata salvata dal ritmo però in quel momento
In quel momento il in cui l'onda di piena ci prese tutti
In una mattina in cui telefonando da Roma a da da Venezia a Roma per cercare di capire se Andreotti presentavano presentava
Ministro Sessa dice non ce la faccio a resistere quiz tutti dicono che bisogna cedere e non presenta nulla proprio ritirare la candidatura
E una e e lui che sapevamo che il
L'ufficio del Bío c'è il consiglio del via del Violante Mazzara Lezzi delle esposizioni la sera avrebbe votato sì per noi ci vedemmo scomparire
In una macchina perché trecentotrentacinque i deputati devono votato contro le questo
Fa firma trecentotrentacinque persone mica è facile significa che c'era il clima che c'era Lara piacere rancore contro contro
Contro questa cosa terribile che era l'Expo
E e finì così
Finì così e probabile però ha ragione ma
Sacco forse non sarebbe finita così se non fossimo stati fregati dall'evento devi in Croazia
Perché noi continuava a dire ma non saranno mai sessanta milioni di visitatori ce ne saranno massimo venti venticinque mila e non facciamo
Un'esposizione dei visitatori facciamo la facciamo articolata su tutta la la la la Regione eccetera eccetera fummo fregati da un evento
Un evento di una notte
Concerto dei Pink Floyd il giorno dopo la piazza era piena mittente
Bottigliette di birra definite azioni tutta preservativi a tutto spiano e alla fine diciamo e che facciamo al riapriamo i le le la città all'expo ma per carità andate a casa tutti e ci andiamo a casa
Però
Non lo dico perché sono testardo c'aveva raggio no grazie
Grazie allora noi proseguiamo con abbiamo letto con l'intervento di Giuliano Amato
Che Saccà originariamente previsto per le conclusioni ma Amato ci ha chiesto di anticiparlo per c'ha un impegno dopo e poi a avremmo l'ultima tavola rotonda dedicata alla ricostruzione del partito socialista
Prego
No
Giustificazioni
Sono stati
Va bene fino
Vediamo
Il giudice Pisa
Uccisi fra giovedì vediamo tuttora non c'è un'agenda
Allora
Io volevo fare se recuperate la capacità di attenzione che verso la fine di una giornata è difficile da trovare questo me ne rendo conto
Volevo fare una sorta di intervento sintetico che attraversa non tutte ma alcune delle esperienze di Gianni
All'insegna del titolo che abbiamo dato a questo mio intervento di Gianni De Michelis statista il che vuol dire secondo me
Di una
Propensione
E anche di un coraggio propensione che è fatta anche di coraggio ad intendere la politica diciamo la verità
Nel senso in cui la politica è stata vissuta come un'arte nobile ed essenziale per numerosi secoli ed è essenziale a fare che cosa no però no in prima fila io non riesco a sopportare queste cose mi dispiace
Scusami ma
Cioè Flare ciò che da solo non accadrebbe
Che non corrisponde ai desideri immediati dei singoli e della comunità
Macché si proietta sul suo futuro che potrà essere per renderlo migliore ed evitare che cada in cui i percorsi che lo renderebbero peggiore
La politica ce lo siamo sempre detto è stata inventata per questo
Se non pensasse a questo e non sapesse fare questo verrebbe ciascuno di noi sotto il velo dell'ignoranza che caratterizza la vita di ciascuno
Vivrebbe le proprie vicende se poi scomparirebbe lasciando a chi rimane i problemi non risolti
La politica non dovrebbe permettere presto ora il modo in cui Gianni ha vissuto la politica particolarmente significativo della differenza tra questo un modo di intendere la e i modi attenti che non solo in Italia non mi sono in Italia sono venuti crescendo
Che sono quelli di una politica che sia da già nelle domande che coglie nelle insoddisfazioni che coglie il giorno dopo giorno
Una politica che punto io lo ricordavo stamane in un'altra circostanza
Sbaglierei mosse attribuisse IMO alle giovani generazioni dei nostri politici perché io pubblicità oltre trent'anni fa
Ero giovane in un anno insomma trent'anni fa non ero più giovane ma certo rispetto a ora un po'di più
In una visita al Congresso restai stupito erano gli anni Ottanta
Che i parlamentari parlavano alcuni di loro parlavano con un auricolare
Attraverso il quale il loro status li informava delle reazioni che stavano suscitando nel loro distretto elettorale in modo di adattare quello che diceva no a queste reazioni
Per me cominciò allora il tradimento della politica e cominciò in quel congresso
E oggi l'altro ieri un amico mi diceva scherzosamente che stavano fondando un nuovo movimento politico
Che sulla base di sondaggi fatti al mattino aggiornava quotidianamente il proprio programma e lo avrebbe aggiornato per il futuro
Ora capite non è tanto per fare lauda Torres temporis ACTI perché non è questo
Ma se la politica si riduce a questo non solo diventa inutile ma diventa dannosa in affetti perché con un nulla
Gli Effetti del presidentissimo impedendo che immobili del presente vengano sciolti in vista del futuro ecco ciocche Gianni ha fatto nella sua vita
Nei suoi vari ruoli esemplifica esattamente l'opposto
Ve lo ricordo ne è stato parlato oggi non ci vuol molto lui da ministro delle partecipazioni statali nottata si trovò
Ad esercitare le sue responsabilità
Più o meno al culmine di quella che fu la prima stagione delle partecipazioni statali non cioè il delle della seconda stagione scusate la prima stagione
Era stata quella delle partecipazioni statali autocefala lei
Che hanno propri programmi interni hanno le risorse per realizzarli e detta no alla politica ciò che e se devono fare
Io ricordo ancora un ministro era genovese
Delle partecipazioni statali uno dei primi
Di cui era noto che aspettava che gli venissero dai grandi enti le direttive che che avrebbe loro impartito script mettendoci sotto la firma
Con gli anni settanta
Non è che questo venisse totalmente in meno ma di sicuro fu affiancato
Dai nuovi compiti che la politica stava dando alle partecipazioni statali compiti nobili
Perché si trattava dello sviluppo del Mezzogiorno delle aree depresse di nuovi ambiti nei quali lanciarazzi
Ma questo aveva un prezzo che le stesse partecipazioni statali presero ad esigere il fondo di dotazione
Aumentato annualmente con legge di bilancio o con leggi fatto questo credo una situazione del tutto nuova una situazione diritto Gutta desse
Di negoziato potenziale che diventò negoziato attuale il vero
Chiavola o tentatore della politica quando essa a a disposizione le risorse che servono ad un determinato settore
A quel punto il valore che questa risorsa a sul mercato economico sul mercato dello sviluppo è sovrastato da un valore che assume sul mercato politico
E quindi questa risorsa entra nel mercato politico oltre che in quello reale e determina degli scambi allora
Dal fondo di dotazione per lo sviluppo nel Mezzogiorno può anche scaturire che essi sono io a dartelo
Allora tu ti metterai sul groppone un'impresa che sta per fallire nella mia circoscrizione elettorale o in una zona di mio interesse
Passa a carico tuo tanto io ti ci ho messo il fondo di dotazione
Per dirla in in modo semplice e questo ha fatto prosperare molti ci sono molti esempi che non riguardano solo le partecipazioni statali è anche vero che se i soldi
Per il nuova direttissima te li do io ci sarà un'ansia che farà a curvare questa direttissima la renderà un po'meno diretta Mauro The Benvenuti io non parlavo Conte però vedo vedo vedo che Ettore agisci è insomma passerà vicino alle mie parti ecco sono in questa e e il mercato politico che si innesta sulle vicende economiche
E ci si innestò in modo talmente pesante che quando Gianni diventò ministro delle partecipazioni statali
Non tanto nel mondo esterno quanto nelle relazioni della Corte dei Conti la nozione di oneri in produttori che venivano fatti gravare sulle partecipazioni statali
E che erano a carico di fondi che in realtà non avrebbero dovuto sentirne il peso cominciava ma
Ecco Gianni
Riprese Dini era tra le altre cose che fece fu di prendere di mira a questo
Dette vita fra l'altro ad una commissione che mi fece presiedere sulle partecipazioni statali
E sulla base anche di questo ma al dove doveva arrivare lui l'aveva già in testa ma anche prima e a prescindere dal dalla commissione
Che questa storia degli oneri impropri doveva terminare
E che doveva terminare
La collocazione nelle partecipazioni statali di attività produttive o commerciali
Che non si riferissero a settori di particolare rilievo per lo sviluppo del Paese dovette a Gianni
Se si cominciò a parlare del panettone dissipatore del gelato dissestato
Come entità di cui era bene fare a meno non del panettone e del gelato ma del panettone del girato di scatto
E di qui prese lentamente avvio un processo quello della terza fase che alla lunga apporto a questi enti trasformati in società che vissero poi le vicende che vissero
Non ci guadagnava niente nel far questo ecco il il politico Gianni De Michelis in quanto tale in quanto un uomo eletto che aspira ad aumentare nel modo più rapido possibile i propri voti alle elezioni
Non ci guarda guadagnava niente si metteva contro buona parte del presente in nome del futuro in nome della sostenibilità futura
Ora della economia pubblica
Il secondo esempio ancora più semplice se volete perché più noto e quello che fornisce passando dalle partecipazioni statali al lavoro
Per lui
La riduzione della spirale prezzi salari determinata dalla scala mobile ed era un problema di efficienza economica e di giustizia sociale io l'ho vissuta questa faccenda dall'interno
Alcuni Mennea tribù me ne attribuirono dopo meriti che io rifiutato nel senso che il merito di quell'operazione che fu meritoria
Fu di Gianni De Michelis non mio io che ero sottosegretario alla presidenza lo affiancai in questo prelazione ma fu lui a portarla avanti
Fu lui ad avvalere anzi
Di ciò che Tarantelli aveva più di altri spiegato e di ciò che in quel momento tra i leader sindacali Carniti sosteneva con maggior forza
Fatto sta idee che lui era convinto che si danneggiata
Il potere d'acquisto dei lavoratori e quindi l'economia nel suo insieme se non si poneva fine a quella spirale che in quegli anni
Era particolarmente vistosa perché arrivammo a quel decreto di San Valentino che poi sono più simbolico che reale ma il simbolo conto molto
In anni nei quali l'infrazione aveva appena lasciato le due cifre o le stava lasciando passavamo dai diciassette diciotto dei tardi anni settanta alla discesa sotto il dieci che avvenne negli anni del governo Craxi
Dico una semplice verità ecco se vi dico che Craxi assisteva a questo negoziato
Senza prendervi parte addirittura mi ricorda Gennaro te lo ricorderai che il giorno in cui avevamo la riunione conclusiva lui arrivò con l'ascensore
Decide sindacalisti che riconobbe e mi chiese cosa ci fanno tutti questi sindacalisti qui imperfetti eravamo alla conclusione
Craxi e poi fece sua questa battaglia Cis convincere se stesso
Ideò il Partito Comunista dicendo
Avete voluto un referendum se io perdo questo referendum io mi dimetto e voi sapete che i presidenti del Consiglio che mettono la testa sui referendum di solito ce la rimettono
La storia ha molti più esempi in questo senso che non in quello fu in realtà d'unico caso nel quale ci fu il successo del Presidente del Consiglio
Ma
Insomma e se potesse mai interrogare Craxi oggi non lo possiamo far forse Gennaro ci riesce con i suoi legame che molti di noi non hanno
Ma insomma
Ci direbbe che l'UDC si impegnano perché a un certo punto si accorse che poteva fare una splendida baruffa con i comunisti e magari vincerla
Ma per lui non fu legata al senso che aveva per lo statista De Michelis
Per lui in quella occasione e lui fu ad altri riguardi statista non meno di De Michelis ma in questa occasione per lui
Era il risultato tutto politico che intravide in quella battaglia
E molto dopo Demichelis Checchi che lo assisteva come l'Ulivo ed altri
Entrò nella stessa Arena e e vinse
Devo dire che appunto queste cose video ricordate perché
A mio avviso concorrono fortemente a configurare come statista Gianni
Ma basterebbe da solo e di solito da solo viene citato a questo fine tutto ciò che lui ha fatto dal ministro degli esteri francamente perché qui veramente collinette
Una lucidità
Lungimirante sua assetti futuri che non riguardano soltanto se ricchi di realtà le partecipazioni statali la scala mobile il potere d'acquisto
Ma il Mondo che sarà
Ciò che potrà essere l'Europa ciò che potrà essere il suo vicinato dell'estero
Beh pochissimi hanno avuto la visione che ha avuto Gianni delle prospettive future dopo la caduta del muro di Berlino
Va be'
Ottenere chi scrisse che la storia era allora finita va be è un esercizio fin troppo facile con me
Ma non è questo il punto che chi era aveva lui insomma non si era opposto solo il problema no qui la storia non è finita qui comincia una storia diversa ecco
Lui non si fermò al qui comincia una storia diversa
La prima
Quale potesse essere il bandolo di quella nuova matassa aggrovigliata che sarebbe stata la storia diversa e cerco di costruirlo
Questo bandolo con le e intuizioni azioni che adottò intanto ricordate dello quelli erano gli anni in cui
Certo era caduto il muro
Ma l'allora Comunità europea che era arrivata alla determinazione di costruire un'unione monetaria
Gianni De Michelis
Un mito al tedesco gang Sher
Nota però le grandi su questioni istituzionali europei sono sempre state del tandem Germania Italia non del tandem Germania Francia
Questo l'Italia se lo dovrebbe ricordare anche perché la Germania si sente orfana di quest'partnership
De Michelis gangs imposero nel tempo o l'affiancamento dell'unione politica all'unione monetaria
Il risultato a cui arrivarono a Maastricht è un risultato per più versi criticabile io stesso l'ho criticato ma
Alla fine dopo due anni di battaglie l'unione politica si impose e l'idea di fare una seconda Conferenza intergovernativa per occuparsene mentre un'altra si occupava dell'unione monetaria venne superata
Con un'unica conferenza intergovernativa che ebbe il suo ultimo periodo appunto sotto presidenza olandese quindi a Maastricht portò comunque
Ad un embrione europeo politico con il secondo pilastro con la politica estera e di sicurezza comune con l'alto rappresentante ripeto
E meno di quanto avrebbe dovuto essere ma fu quello che
E poi quello che veniva già prima ricordato da Beppe De Rita che entra molto proprio in questa visione più generale di politica internazionale di politiche assi tra di geostrategica
Per il futuro il governo del mondo potrà essere solo multipla Tremonti polare
Non più affidato a un equilibrio due che non c'è più
Perché possa esservi un governo Murri multipolare occorre che più bulloni siano stretti intorno al zone che si potrebbero sotto sottrarre di qui il nuovo rapporto con la Russia di qui l'attenzione a dei Paesi baltici
Che potevano determinare rapporti non gestibili per il futuro con la Russia
Di lui l'acqua del re il laterale che dovevo Harry condurre ad una logica europea i Balcani e tutti i Paesi dell'Est
Che dal comunismo sarebbero transitati
Giallo sì prevedeva verso l'Unione europea infatti lui in ipotizzò l'Italia e l'Austria
Come i due pilastri interni alla Comunità europea che dovevano coagulare attorno a sé
I paesi dell'Est
E intorno a questo le grandi idee appunto la Barcellona Kiev di cui rimasta la Torino lilla con me capacità di immaginazione della politica del futuro
Credo che tutto questo basti aggiungo due cose
La prima non posso non aggiungere la
Poi lasciò il governo
Io mi trovai il Presidente del Consiglio a fare cose piuttosto sgradite nel presente con la speranza che servissero per il futuro
Ero convocato di frequente nella direzione del partito
E se c'è un partito che non ha mai perso la propensione massimaliste il che devo dire la verità sul piano sentimentale non mi ha mai dispiaciuto perché era
L'espressione di quella radice anarchica che almeno in noi socialisti era rimasta non era scomparsa Santo signore
Però
Questo determinava una sorta di schizofrenia in Terna chi era al governo
Usava il senso della misura
Chi non era al governo si scaricava tutto al proprio massimalismo su chi c'era per cui i miei confronti in direzione sud ciò che venivo facendo al governo
Erano difficili uno solo stava dalla parte mia ed era Gianni
Non aveva nulla da guadagnarci
Il suo presente di politico
Di rapporti con gli altri eccetera avrebbe potuto tranquillamente consentirle di mettere tutta la sua autorevolezza contro l'austerità del Governo ma non lo fece mai
E io di questo diffusi sempre assolutamente grana
Lui diceva sempre a quelli con cui non era d'accordo per esordire ma voi non leggete l'economista ve lo ricordate voi non legge il telecomando
Ora loschi potevamo fare palestra una ma ce lo aspettavamo tutte le volte che aveva da dissentire voi non legge Telecom guardate no non era
Uno show offro di uno che sa leggere l'inglese perché lo sapeva che potevamo leggero a molti altri e non solo lui
In questo c'era un'altra cosa c'era l'idea che noi non stavamo governando questo Paese come una provincia separata dal resto del mondo
C'era l'idea che in questa provincia fa parte del mondo
Si deve basare sugli stessi dati dell'Economist ecco non su quelli della Domenica del Corriere
Che quindi Minori dobbiamo sentirci partecipi del mondo non vi dobbiamo sentirci corresponsabili del mondo
è una cosa bellissima acquista e di questa davvero oggi si sente ammettiamolo il rimpianto
Eventualmente anche qui scusate
Allora
Per l'ultimo tavolo tondo ha dedicato alla ricostruzione della classe dirigente del partito socialista mille novecentosettantasei ottantotto Gennaro Acquaviva che in futuro e poi ne discutono so fondato Fabrizio Cicchitto Giuseppe la Ganga Moro Mauro Seppia e Claudio Signorile
Che invito ovviamente a venire qui io adottavo
Articolo
Le chiedo
Almunia
Questi
Sì
Notai che altro
Poniamo
Fino a quando arriviamo sentiamo
No
Qui mi chiamo Gennaro tale
No
Allora
No
Io mi chiedo
Osservare che avevamo
Tale
Vogliamo fa troppo
Vediamo
Nell'orecchio sano
Allora
No vediamo
Cosa
Ma fra
Cinque
Tra morivo qualcosa
Metto
Dopo
L'unico
Come facciamo di solito multicolore deriva il tuffo alla conformazione
Proprio adesso
E se esiste
Diciamo esegue
Convocazione voglio ognuno io parlo di Naomi Klein ma ritorna in mente locale sta qua no
Si evidenzia
Abbiamo
Soprannomi dovresti far parlare
Non
Fuori
Ma
Ecco
Non è
Così sì siamo messi
Antonucci
Annuncia
Fa
Non è all'
Avvocato sembra omologazione
Non
Seguiamo l'ordine
Io all'OLAF
Dopo Paolo Gennaro Acquaviva per l'introduzione grazie il tema lo ricordo la ricostruzione della classe dirigente del partito socialista negli anni fra il mille novecentosettantasei mille novecentottanta cioè il già citato segreteria Craxi consolidamento al comitato centrale Grazia De Michelis
Allora grazie ultima fatica non l'argomento l'abbiamo inserito vogliono dare questa prima spiegazione che diciamo c'entra come i cavoli a merenda sembrerebbe che c'entrasse come i cavoli a merenda spetta ai temi ai cinque temi di verticali e orizzontali precedenti
Però era inevitabile inserirlo l'azione di De Michelis è un dato oggettivo sulla ricostruzione
Di molte delle esperienze dei trenta quaranta personaggi che hanno fatto il Partito socialista negli anni Ottanta fino al novantaquattro questo non c'è assolutamente è un dato storico diciamo è un dato di realtà
Che abbia in particolare nei confronti dei compagni qui presenti ha agito come attore che li ha aiutati sostenuti eccetera è in parte vero in parte no signorile era un leader c'è chi terrà un vice leader quindi era suoi suoi erano in qualche maniera signorile nel capo di Micheli se della corrente Lombardi era quindi non è che idee De Michelis sostiene signorile in quei due anni in quei quattro anni lo dico ai fini delle delle persone che non conoscono la storia del nostro gruppo dirigente del tempo quindi ci sono delle differenze però nella sua stanza lui svolge un ruolo che era inevitabile
Mettere in rilievo perché un ruolo fondamentale secondo la mia interpretazione seconda a nostra interpretazione rispetto a quello che avviene poi successivamente nei quattordici anni successivi nei venti anni successivi
De Michele svolge un ruolo ma è importante in quanto responsabile dell'organizzazione dopo la la vittoria al Midas dopo il rinnovamento del partito socialista
Questo gruppo di quindi quindici venti persone
Che insieme a Craxi improvvisamente in qualche maniera straordinariamente raggiungono il il vertice della per il governo di un partito in crisi profonda nove sei per cento e soprattutto senza politica e senza prospettive politiche
Comprensibili o visibili è in grande e in grave crisi anche umorale interna di di di speranza di forza
Che queste quindici reti persone sono innovative sono in parte e il la migliore parte della della realtà precedente in parte strane io e Covatta per esempio non c'entriamo niente con loro siamo immessi nel settantadue settantatré siamo anche gli ultimi della fila
Però siamo casualmente in quel settantasei ben collocati dentro il gruppo dirigente
Faccio un solo esempio che non parla troppo dopo pochi giorni dalla dalla vittoria al Midas dopo la prima direzione convocata
Lei Craxi segretario qualcuno si inventa una riunione da fare fuori dalla dalle Raoul dalle sale del di via del Corso e andiamo in un albergo di via Veneto non so chi lo inventa bene ho deposto e ci sono questi io ho amori un Nicolò visivo di questa riunione in questa stanza d'albergo ci mettiamo lì a chiacchierare siamo posti quindici che stavo dicendo quindici venti persone se la vicenda
E c'è tra di noi sicuramente io poi sono molto naïf nel senso che li conosco poco sono anche il più estraneo io Covatta marcerà anche Gigi naturalmente
Ve li vedo però determina tantissimi
Sono convinti che devono stare insieme contro i vecchi diciamo così contro la la classe dirigente che hanno casualmente mandato a casa
Questo stare insieme e la forza di De Michelis di quei quattro anni anche e mi chiese il capo dell'organizzazione del partito è un partito malmesso da ogni punto di vista svolge un ruolo provvidenziale in quei quattro anni ne parleranno se per loro che ne sanno più di me sicuramente
Alcuni ne sono stati toccati
Per esempio adesso oggi e non è potuto crescono i salvando
Purtroppo ce ne facciamo tanti auguri la moglie stampa richiamato in sé poco spostare da Catania ma insomma la situazione siciliana
Che è una delle situazioni più chiuse cupo e potete immaginare
E viene corrotta da De Michelis che quel Carter pirla che va in Sicilia rompe le scatole e Catania è oggettivamente un punto di presumo che Napoli sottoscala non lo so bene ne parlerete voi
Lui svolge un ruolo di rottura rottura degli equilibri
è diciamo superiori è sovrapposti a questa realtà diciamo la giovanile quarantenni
Questo è un ruolo che lui diciamo che che fa mettere in moto un processo ecco qui io lo vedo così dal punto di vista della sua provvidenziale Rita della sua capacità di azione e anche della delle funzioni che svolgeranno poi successivamente questa questo gruppo dirigente lo fai lo aiuta a emergere lo aiuta emergere perché probabilmente la cappa che era sopra la cappa tradizionale burocratica massonica veri e clientelare eccetera del Partito socialista l'avrebbe in parte
Avrebbe in parte evitato che crescessero che andassero su che sfonda se
Questo produce ripeto il risultato che un dato storico su cui dobbiamo riflettere non Rifondazione sorridendo stiamo facendo avviando la ricerca ne parleremo in altre circostanze sicuramente
Questi i dieci quindici venti persone sono la migliore classe dirigente della Repubblica
Abbastanza casualmente ma è così succede che gli anni Ottanta la mettono in valore anche perché il partito socialista Sync incammina sulla via
Della centralità diventa Caracci specie il gruppo dirigente comunque tutto insieme diventa il centro del del sistema politico il decisore
I quattro anni e il Governo fanno l'altra parte poi
Questo è il quadro su cui vorrei che
è una è una questa questione della della migliore classe dirigente della Repubblica che viene poi ammazza da Tangentopoli in gran parte un soppressa Tangentopoli è una uno degli elementi che viene spessissimo era una ricerca storica a tra le tante cose annullato inesistente quasi non se ne parla e però è un dato oggettivo della vicenda politica nostra
Vengo alla conclusione che non subito il questa questa casualità questo modo con cui anche parte provvidenziale ripeto a volte dalla propria bravura con cui questo gruppo diventa classe dirigente
E forza potente nel partito e nel Paese nel governo del Paese nero Cornel governi locali
Rimane se stessa per tutto il decennio successivo cioè non viene integrata da innovative in missioni estere
Cioè e questa è una focosa che secondo me la de potenzia e la rende meno forte nel momento decisivo quando poi i giochi vengono e diventano duri nell'ottantasette non abbiamo un buon successo elettorale prendiamo il quattordici e rotti per cento
E partiamo dall'undici e cinque da undici a quattro quindi non non abbiamo quello sfondamento cresciamo ma non sfondiamo
Questo produce inevitabilmente la rarefazione dell'unica forse posi potenzialità esterna che poteva cambiare irrobustire la classe dirigente
Due tre milioni di voti in più in termini massivi arrivati nell'ottantasette avrebbero portato dentro un una nuova classe dirigente che avrebbe aiutato e sostenuto questa classe dirigente già brava che c'era dentro
Questo non è il quinquennio successivo si incuriosisce intranet la crisi che la porterà poi alla sconfitta questo è il mio ragionamento ma ripeto su questo avremo modo di discuterne
Con maggiore attenzione io vorrei che nel nel prendere atto del fatto che quest'avuto promozione diciamo avvenuta degli anni Settanta di la migliore classe dirigente che la casa della polis la politica repubblicana aveva espresso sia messa non in valore perché non ce n'è bisogno per noi andrà sia messa in visione sia conosciuta grazie
Grazie
Allora quando abbiamo detto che non è avvenuto quindi Fabrizio Cicchitto
Circa
Ma
Io voglio fare una breve premessa nel senso che
In qualche intervento
Certamente nell'ultimo che ho sentito di Giuliano Amato
Ho sentito una visione molto Ance un po'angelicata di Gianni
Gianni era contemporaneamente un uomo di partito un uomo di corrente è un uomo di Stato
Va visto in questo mix
In questo mix va valutato tutto quello che il contesto nel quale Luís in cui lui si è collocato io credo che
Noi non ci siamo resi
Conto fino in fondo
Del fatto che quella quell'operazione generazionale cui si riferiva
Adesso Gennaro
Sì aveva dietro di sé consapevolmente o non consapevolmente un'ambizione che era un assalto al cielo
E siamo stati alla fine sconfitti per questo assalto al cielo qual era l'assalto al cielo
Gianni lo accenna ma in una dimensione tutta internazionale nella sua riflessione fatta nel libro il crollo dice eravamo contro la logica di Jalta
Questo è vero però non è solo questo perché il paradosso che io trovo
In quello che avviene negli anni cruciali in cui si è formata diciamo così la gerarchia politica nel nostro Paese quarantasei quarantotto
Che il ritrovo poi nella vicenda del primo centrosinistra con la scissione del PSIUP e con e il Piano Solo e il centrosinistra moderato c'è il ritrovo poi in modo assolutamente drammatico nel novantadue novantaquattro è che per un verso Cera
La logica di Jalta e quindi quella dei due grandi partiti la DC epici
Però per altro verso il partito socialista alla fine
A favorito l'operazione che sono state fatte contro di lui
E la prima testimonianza e quarantasei quarantasei Partito Socialista che era stato scarsa non c'era scuola si è stato negli anni della clandestini
Della clandestinità che era stato sopravanzato dai comunisti e dai GE e dai giellisti nella Resistenza prende il venti per cento dei voti
E alle elezioni della Costituente e anche nelle amministrative
Nella più totale sorpresa di una parte del suo gruppo dirigente ma a quel punto quel venti per cento dei voti
Non basso e Morandi che erano due mente Chiatti uno dei quali cavalcava il leninismo come in concorrenza con il pc
E un altro e e un altro Morandi fece totalmente suo il lo stalinismo ritenendo di
Come dire concorrere con i comunisti unicamente nella sul terreno organizzativo
Ma Nenni e Saragat avrebbero dovuto considerare
L'unità del Partito socialista anche nella dialettica delle posizioni che avevano come il bene più prezioso da preservare e invece giocano in modo secondo me
Assolutamente controproducente quella partita con la scissione che segna il fatto che il PSI
Diventa per sempre un partito medio partito medico ha parlato Bobbio
Il più il PD malgrado che sale Gatta avesse secondo me tutte le ragioni possibili e immaginabili va la fine fa la fine che fa
E questa vicenda si ritrova
Al nel centrosinistra
Perché nel centrosinistra ecco qui è il punto che poi spiega il leader asse e quindi noi non abbiamo avuto soltanto un Emmy frontista
Noi nel centrosinistra abbiamo avuto anche un Nenni subalterno alla democrazia cristiana
E quindi e quindi è questa storia della subalternità prima al pc e poi alla DC
Che aveva attenzione una serie di implicazioni il fino a Craxi poi abbiamo visto quale risvolto drammatico questo ha avuto il Partito Socialista è stato sempre finanziato dal partito egemone è stato finanziato dal pc
E in parte anche dal Phoebus
Durante il centro specie e dalla lega delle cooperative durante il fronte Isma'è stato finanziato per tutta una fase dalla DC attraverso le partecipazioni statali in una famiglia in tutta una farsa ebbene tutto questo ha ha comportato il fatto
E poi altri due scissioni quella del PSIUP per un verso quella dell'unificazione socialista dall'altro verso
Che come dire il Partito socialista che potenzialmente nelle mille novecentoquarantasei di poteva essere alla guida della sinistra italiana
Non lo è stato non solo perché ha avuto la contrapposizione da una parte della DC e dall'altra parte
Del partito comunista ma per le sue interne contraddizioni lacerazioni e rotture che hanno caratterizzato questa questa vicenda
E quindi e quindi quell'operazione a cui si riferiva Gennaro Acquaviva che derivava da una serie di ragioni contingenti
E da una serie di risultati elettorali nove virgola sei che segnava una campana una gamba aveva in Effetti un retroterra e un'ambizione molto più rilevante quella di come dire
Ributtare per aria qui il un sistema di divisione dei compiti per cui c'era una decisione fra il governo un partito comunista sempre all'opposizione ma in un'opposizione concordate un partito repubblicano che faceva il pieno dei grandi poteri economici
Fu il tentativo di buttare per aria quello che è di buttare per aria quella quella quella operazione
Quindi o un tentativo insieme molto ambizioso
In molto pericoloso
E in quel tentativo ci fu una per questo dicevo Gianni
Non è stata una realtà angelicata tutt'altro Gianni è partito come uomo di partito di corrente diciotto corrente
Nel senso cioè che in quegli anni
Lavorò in modo come un un carro armato per smontare Federazione per federazione le tradizionali strutture di corrente che
Erano caratterizzate
Dalle leadership precedenti di De Martino di Mancini degli stessi ne Miani e così via per rimettere in moto un meccanismo che era ricco ricostruisce un partito di tipo nuovo
In vista di questo incontro mi sono andato a rivedere un precedente
Prima del mito Hassan
Ci fu l'unico momento in cui il partito socialista riflettuto sulla sua forma partito
Fu la conferenza d'organizzazione del partito socialista nel mille novecentosettantacinque con una bella relazione divino con una bella relazione di Rino Formica
Ecco si si vede dunque in questa relazione c'era una c'era usando Sylos Labini e la sua analisi delle forze sociali c'era il tentativo di vedere un partito socialista articolato nella società e poi con una leadership perché io sto parlando troppo e concludo per dire
Che quindi noi partimmo da quella riflessione e per smontare tutto il quadro che c'era precedentemente e su questo Gianni svolse una funzione determinante ecco qual è la questione
Concludo su due punti la questione fu che furono buttate per aria allora tutta una serie di gerarchiche e però diciamoci la verità
Se ne formarono immediatamente delle altre
E e ci fu una situazione nella quale Craxi che del Partito socialista come struttura organizzativa e così via se ne fregava nel modo più assoluto a un certo punto Luís come dire
Faceva i conti con tutti i cacicchi di nuovo tipo che erano venuti fuori e questo sistema
Di nuovi cacicchi quelli precedenti erano stati smontati Cia pensato in un modo molto notevole anche ai fini di un aspetto non degli altri della cosiddetta della cosiddetta della cosiddetta acque chiamiamola così questione questione morale e così via
E questo ha pensato negativamente e l'altro aspetto che ha pesato negativamente
è che poi il sistema democratico di un partito democratico è articolato che era presente nella relazione di Formica si è perso con completamente perché a un certo punto noi siamo vissuti su Godot o annata andando dove su Godot suo bordo Craxi presidente del Consiglio
Ho suonata andando odo
Quando Craxi non era più presidente del Consiglio Mario sarebbe dovuto diventare e su questa tesa sull'attesa del ritorno di Craxi alla presidenza del Consiglio secondo me noi abbiamo giocato ci siamo trovati diciamo così ci siamo trovi trovati presi di contropiede dalla controffensiva che c'è stata
E quindi una controffensiva che ha avuto elementi molto negativi
Voglio dire due così a Giuliano Amato
Nel libro il crollo lui dice il complotto di cui parlano Demichelis e Cicchitto
Ma io non so se c'è stato un complotto però quando apprendo dopo cioè tutta la vicenda di Mani pulite è stata assegnata dall'incrocio di due pool del pool di Mani pulite
E del pool dei giornalisti che ogni sera
Quattro già il direttore di o è o i loro vicedirettori di quattro giornali si sentivano per concordare le vicende successive
Quello che sarebbe uscito sull'altro giornale non è un complotto ma certamente ci si avvicina molto molto poco vogliono concludere dicendo una cosa mi dispiace che non c'è Giuliano perché Giuliano non ha mai trovato in Gianni come in altri membri invece della direzione del PSI di allora un massimalismo però
Giuliano dimentica che Gianni nella le e Lori dice nel due nel testo del del due mila e undici che rappresenta la sua riflessione sulla quale io ho avuto un totale consenso se non sul punto che invece noi dovevamo provocare le elezioni anticipate la contestazione che facemmo a Giugliano
Non era della politica economica e che lui andò lì designato Podda
Da Craxi
Per contrapporsi in modo radicale all'operazione giudiziaria che fu fatta e Luís non ci si contrappose per gente
Quindi la critica erano termini massimalismo ma era interni di garantismo che si doveva battere contro il giustizialismo
Da Pannella più baccano
Giusi la Ganga
Ma io cerco di
Stare
No con la raccomandazione di sta nei dieci minuti perché questo sì abbiamo svuotato a dimostrare nel quadriennio che ci è stato dato come tema
Io inizio il quadriennio guardando Gianni dalla periferia Pechino esattamente nei giorni del Midas divento segretario della federazione di Torino
Espresso da una Area che avevate Martignana Mancini Anna c'era il vecchio blocco
Dorotheum di Torino che non si metteva d'accordo e che scelse l'unico membro del direttivo della federazione che faceva capo a Giolitti che ero io come una sorta di Svizzera per neutralizzare le varie le per garantire le varie correnti e quindi entra in contatto con Gianni che nel frattempo era diventato responsabile organizzativo e vi confesso che la mia prima impressione fu di una certa preoccupazione
Perché Gianni era effettivamente un caterpillar cioè io mi muovevo sulle uova hanno in una federazione difficile e Gianni arriva lì e in una giornata di lavoro me rischia di trovarmi in minoranza praticamente attaccato da tutte le parti io lì per lì mi irrita e con Gianni e lui invece mi spiego che il nostro compito era di smontare
Il vecchio blocco doroteo che governava il partito e che quindi il mio compito doveva essere quello di assecondare questa operazione io devo dire mi persuasi
Gianni sfruttava era in una situazione difficile dobbiamo l'ha detto già forse Fabrizi ma Gianni era una situazione difficile perché era espressione importante della sinistra del partito allora le correnti non erano le l'Arlecchino oggi sono soprattutto la sinistra socialista era una roba spessa
Nella mia federazione non solo nella mia si diceva che uno si scriveva non al PSI ma la corrente di sinistra del PSI c'erano effettivamente molti sindacalisti membri negli organismi di massa eccetera che avevano questa impostazione quindi Gianni era espressione della sinistra però contemporaneamente fiduciario
Di un anno di un'operazione nata al Midas quindi doveva barcamenarsi tra il fatto di allargare l'area di influenza della sinistra è quella di agevolare altri partner dell'operazione Midas
Avendo un obiettivo che era comune a quello di Craxi
Fondare il questo centro moderato un modo Matteo Este Martiniano che aveva governato addormentando lo il partito e Gianni questo fu devo dire estremamente efficiente e non solo perché era uno come è stato già detto per le sue attività di governo anche nell'attività di partito infaticabile
Cioè girava come una trottola
E mentre faceva una riunione guidava un'altra riunione al telefono insomma è uno che si dava molto da fare ma anche perché c'era a mio parere poi mi fu qua anche confermato un'intelligenza con la parte autonomista della maggioranza del Midas
Con l'obiettivo di sgominare appunto il vecchio centro e il suo tandem preferito era quello con Moreno
Io sono testimone di tante operazioni avvenute in periferia in cui Gianni faceva una parte e Rino Formica faceva l'altra
E con questo lavoro si arriva al congresso di Torino del settantotto due anni dopo il Midas quando emerge chiaramente una maggioranza fondata sull'accordo fra quello che si diceva erano le due correnti storiche del PSI la corrente autonomista e la corrente della sinistra lombardi Anna in quel congresso viene pressoché distrutta l'area centrale Demartini addirittura io ricordo i numeri della direzione furono calcolati in modo ad aggravare le difficoltà al povero e il ricco ma anche a che non riusciva a far quadrare i numeri perché fu scelto un numero di di attenzione appositamente difficoltoso per lui piccoli trucchi che però esistevano nei partiti prevalga signorile
Ora
Dopo il congresso di Torino il fenomeno che si manifesta come sempre nei partiti la convergenza intorno al segretario di molti ambienti che stavano tradizionalmente al centro no quindi grandi pezzi della vecchia corrente di De Martino si spostano su chi sul segretario
E quindi la il disagio di questo estrema forzamento di Craxi che era considerato un segretario debole condizionabile il rafforzamento di Craxi determina una stagione di grandi tensioni all'interno del gruppo dirigente del partito nato al Midas
E qui si svolge la principale diciamo il principale ruolo che ebbe Gianni nella formazione del gruppo dirigente
Perché ci ci fu una stagione alla fine del settantanove inizio dell'ottanta poi Claudio non potrò da raccontare dal suo punto di vista in cui si coagula un fronte molto largo di balene essere nei confronti della posizione di Craxi e del crescente rafforzamento dell'area che a lui faceva capo nel frattempo Nenni come ricordate muore proprio la notte di Capodanno tra il settantanove e l'ottanta c'è una direzione prima della morte di Nenni tempestosa che finisce mi pare dodici a dodici tredici senza
Senza voto ma insomma come stravolto perché non si doveva votare sia su sull'accordo politico su come andava il comitato noi ecco
Sì e no la racconterà meglio lui comunque si arriva al comitato centrale in cui sembra palese il tentativo di rovesciare la segreteria
La Repubblica che in quei giorni era come al solito il quotidiano
Pubblica un editoriale Giuliano non c'è più non si arrabbierà firmato da Giuliano Amato in che si intitola defenestrare Craxi questo era il fondo della Repubblica di quel giorno e che era imminente nell'imminenza del Comitato centrale ecco lì Gianni esercita un ruolo decisivo
Perché pur senza rompere in modo credo quel caldo la racconterà meglio
Il suo legame con la sinistra con Lombardi con me e con gli altri compagni della sua area però esercita una funzione moderatrice
Blocca la possibilità che si costruisce un fronte contro il segretario crea le condizioni per una mediazione quel comitato centrale finisce con la riconferma di Craxi e l'elezione di Riccardo Lombardi a presidente
Al posto Di Pietro Nenni
Poi Riccardo se ne andò dopo pochi mesi perché non era il mestiere suo però in sostanza in quel momento Gianni diventa il vero garante dell'operazione del Midas e in quel momento si conquista la diciamo il ruolo di primo e più importante alleato di Craxi
Che ha poi mantenuto per tutti i quattordici anni successivi infatti Craxi Gianni
Io lo so perché facevo per Craxi il mestiere di andare in giro per faceva l'prima lo feci io poi molti anni dopo per molti anni e lui mi diceva Sempre dove c'è Gianni lascia stare come dire Gianni è l'unico autorizzato ad avere un qualche una sua rete di amicizie perché tanto non so tanto rosso che poi vengono come dire sono reali vengono a sostenere la posizione del segretario in questo in quei quattro anni Gianni svolse in questo senso un un ruolo decisivo senza di lui io non so se il gruppo dirigente
Del Midas sarebbe arrivato
Dove è arrivato perché in fondo comunque una parte importante della storia l'ha fatto ultima cosa che invece voglio dire
E ho finito
La domanda che ci faceva Gennaro
Io dico che le lezioni dell'ottantasette non furono non ebbero un risultato così negativo noi li valutiamo come dire con i numeri che poi ebbe si realizzavano nel nei decenni successivi ma allora il PSI prese il trenta per cento in più di voti rispetto alle elezioni precedenti
Il punto è che all'epoca la società italiana era ancora dal punto di vista elettorale molto bloccata e quello spostamento fu uno dei più grandi spostamenti percentuali elettorali nella storia della repubblica
Viceversa e qui finisco su questo
Ma avremmo potuto probabilmente fare lo sfondamento che non fu fatto nell'ottantasette nel novantuno quando ci fu cadde il governo
è utile i repubblicani usciranno e noi sciaguratamente decidemmo di proseguire fino alla scadenza naturale del novantadue se non avessi votato nel novantuno avremmo probabilmente ottenuto quello sfondamento che non avevamo ottenuto nell'ottantasette nella storia della Repubblica sarebbe stata tutta un'altra
Giulio Di Donato
La mia è un'esperienza diverso perché nasce
In Campania a Napoli una regione depressa la il Partito socialista e raggiunge lavori città quattro e venticinque per cento
Nelle elezioni del in un in campagna elettorale in cui si presentò palle la Ann Arbor ripetevo meno del partito radicato una situazione drammatica lo stesso
Nel i ricordo quando quindici sedici anni
Mi iscrissi al partito levando sezione del mio paese di origine partecipai a questa delegazione unitaria andammo al funerale di Togliatti
Con il Labaro del Comune la bandiera della sezione comunista e la bandiera della sezione socialista dove c'era faccio parte del di vengo da Uri esperienze in cui la doppia subalternità di un partito che non ha un'identità che subalterno
Al Partito Comunista e nello stesso tempo guarda con interesse in qualche caso con la vendita agli assessorati
No a una a una certa vocazione di governo convivono il risultato è che non esistono non hanno un radicamento sociale non a sono a tre no non è non ha no non un'altra non attrae
Quella parte di opinione pubblica che invece naturalmente e la parte più dinamica parte migliore quindi ristagna in una condizione assistenziale clientelare io obsoleta di un partito così
E dico queste cose che naturalmente con grande rispetto e affetto per il professor Francesco De partire veloce tra varie dico questo perché in qualche modo avallava in questa federazione di Napoli
Il no il il nulla politico
Naturalmente c'erano delle persone
Di rango come sempre accade in questi casi c'erano delle personalità in città CEA qualche senatore deputato che si distingueva
Della difesa degli interessi locali ma niente di più eravamo irrilevante la partitella tra democrazia cristiana è partito comunista noi non esista ma
L'arrivo di Craxi il e non tanto il Midas ma quello che avviene dopo il Midas
Fate il partito socialista l'anomalia del sistema italiano noi diventiamo l'elemento di rottura francese hanno liquidato dopo coi su questo possiamo naturalmente discutere altre senesi possiamo affrontare tutti gli aspetti di dettaglio ma insomma in linea generale noi abbiamo rappresenta un'anomalia del sistema politico italiano che si reggeva su questi due punti fondamentali uno dei quali viene meno con l'assassinio di Moro
E non è un caso che il Partito socialista in quell'occasione assume con pochi altri un apporto Nur coraggiosi si va posizione che era una posizione contrastato dal e stabilisce dell'epoca perché democristiani e Berlinguer il Partito comunista e Berlinguer erano con un muro spesso contrari
A salvare la vita di questori
Che invece sarebbe stato un dovere etico e anche un'esigenza politica al di là della rigidità
Come dire formale e sostanziale del difesa e la tutela di probabilmente interessa i loro segreti che adesso qui sarebbe troppo lungo cercherà di portare
L'anomalia italiana è rappresentata da da questo partito socialista che si vuole liberare della doppia subalternità l'esempio più diciamo concreto e per quanto mi riguarda significativo è sull'Italsider di Bagnoli
Io diretto vice sindaco di Napoli in giovane età venticinque ventisei anni raggiunta Valenzi
Perché nel settantacinque la sinistra strabici socia risibile ore cinque per cento e hanno cinque consiglieri e cinque assessori e partito golpista prende tutto il resto non c'è la maggioranza bisogna negoziare con la DC
E io che ciò ventisei anni ventisette anni prima dal divento assessore lavori pubblici voi per una serie di circostanze dopo un paio di anni diventa addirittura vice Sindaco e a quel punto la questione accetti questa linea e accetti questo ruolo subalterno che rilevante non conta niente o apre una questione e qui l'incontro con Gianni e l'occasione il calcio che sta Italsider
Per me importante io a loro faccio parte della sinistra Lombardia nel mio leader lombarde ma poggia naturalmente se Claudio perché sono un giovane lombardi hanno e a questo punto si aprono le ostilità e la lo schema qual è Davide contro Golia questi c'erano il quarantuno per cento in alcuni quartine dalla città rimaste settanta per cento barra San Giovanni poté Shelley
Noi siamo al cinque per cento in alcuni quartieri siamo al di sotto dell'uno e mezzo per cento l'eccetera cita bisogna rivolgere il partito bisogna farli siamo a farla prima cosa è smantellare il doroteismo
Come si può dire del il De Martinis non sempre con tutto l'affetto il rispetto per il professore che ripeto non c'entra niente e fondare qualcosa di nove aprile
E incominciare a radicare anche la voglia di sé organizzativa ragioni Cicchitto Morandi ci aveva lasciato uno schema organizzativo glissando sa riviste che poi ma anche applicato perché se fosse stato applicato magari avessimo avuto come dire un riferimento c'era da ricostruire completamente tutto
I cominciamo dalle municipalità ci inventammo questo premendo l'acceleratore su questo discorso
Del decentramento dei dei municipi vera disaggregazione dalla grande città della natura eravamo più forti Province che città guide il punto debole ero le aree metropolitane in cui questo caso Napoli
E riuscimmo libero abbiano ricostruire una presenza forte significativa e naturalmente ad attrarre molte persone incominciano ad arrivare
Luoghi di culto insomma il monopolio comunista siti come cioè incrinare poi ci furono le vicende nel terremoto il crollo di Valencia la posizione che il Partito Socialista
Devo dire non
Non perché ne voglio non le voglio fare merito ma insomma che che che io sostenevo e che poi mi valse l'attenzione del livello nazionale Gianni Craxi Martelli
Oltre che di grandi temi conosceva già fu di aprire un contenzioso sull'incapacità amministrative del Partito comunista in una realtà così complessa come la capitale del mezzogiorno tra l'altro funestato dal terremoto e la aprimmo un contenzioso che ci portò cresce rapidamente
Con uno scontro anche duro sui temi concreti
Che poi erano i temi come dire dell'espansione dello sviluppo dalla città io sì lo parlare prima qui
Del delle spoglie delle idee di Gianni Gianni anche sul Napoli aveva naturalmente una sua capacità di elaborazione nei loro affrontando il tema delle grandi ove da cedere cioè su quanto la metropolitana
Il compianto Gigi Buccico fu uno dei protagonisti in uno scontro durissimo in cui i Comuni si avrebbe contro
E la Democrazia Cristiana dichiarava in attesa di poter concludere sul punto del suo maggiori Thérèse di partito e specifico dei dirigenti
E insomma siamo visto di questa volta ma naturalmente e mi avvio a concludere io non ero previsto poi Gennaro mia ha insistito affinché poetici Parsi
Questo dibattito e di questo lo ringrazio
E poi naturalmente a livello nazionale
E insomma diciamo la verità io qua ho sentito molte cose interessanti ma uno dei punti a mio giudizio io io la cosa la vedo così
C'è un momento in cui cade
Diciamo un una proposta politica che da noi mai condiviso anzi contrastata che il compromesso storico muore Moro poi muore Berlinguer
E in qualche modo questa ipotesi dell'alternativa che avevamo formulato al congresso di Torino rimane in aria e che a Torino ebbene noi avevamo fatto un accordo tra Lombardia anni Autonomisti per lancerà alternative che regolarmente la strada come dire
Respinta no da Berlinguer le prime poi dal Partito comunista successivamente siamo andati avanti questa logica abbiamo avuto un molto momento di di grande forza con la Presidenza del Consiglio di Craxi
Sulla quale probabilmente io non voglio fare polemiche di recente mi capita ad una presentazione di un libro di franchi di Paolo Franchi che si chiama il tramonto dell'avvenire
Una riflessione di questa natura ma insomma noi ci siamo trovati sempre contro i compagni comunisti i compagni comunisti sono sempre stati altri socialisti e i socialisti non sono mai stati d'accordo noi abbiamo sempre cercato di come dire di aprire un confronto con loro loro hanno sempre respinto ma vi pare possibile che la più forte il più forte a livello di opposizione avviene quando c'è un socialista al governo
Perfino dagli atti quando ci fu il centro sinistra
Fanfani Moro
Si espresse in una condizione di maggiore apertura è possibile che con il governo a guida socialista sia uno sbarramento è un'ostilità senza precedenti ricopro dei socialisti che naturalmente non è solo politico parlamentare e dei media
E dei circoli culturali che contano
Dire ancora de de dei talk show dell'epoca televisivi ed alla magistratura che si organizza e si organizza per sostituire l'attacco armato con l'attacco giudiziario diciamo come le cose come stanno io per un minuto così
Certo molto in colpa abbiamo avuto moltissime forse non abbiamo mai affrontato questo tema fino in fondo anche se lo abbiamo fatto molto di più di altri però le nostre colpe non giustificano quello che è accaduto
Ora dopo noia ecco una colpa una nostra responsabilità politiche e concludo è stata poi la dopo la fine del governo a guida socialista di impiccarci a questa idea di ritornare
A fare un Governo con la DC io paradossalmente dico che il nostro principale
Nemico è stato quello che era più amico dei socialisti in una democrazia cristiana c'è stato Forlani se non ci fosse stato Forlani di cui Craxi si fidava e che confermo a Craxi la disponibilità della Democrazia Cristiana
Se non avessimo fatto cadere come non facemmo cadere Andreotti di ritornare al governo il problema era l'accordo presidenza della repubblica presidenza del consiglio erano in tre ma c'era va bene dura possibile avvicendamento vigevano Forlani Andreotti e Craxi probabilmente noi a Bari avremmo fatto quello che aveva che dovevamo fare cioè l'uomo rompere dovevamo aprire a alla al partito al I die il partito democratico lo si chiamava PDS e dovevamo porre la questione di costruire un'alternativa di stampo socialista democratica e liberale
Sapendo che avremmo incontrato grandi ostacoli
Perché nel Partito Comunista la linea socialdemocratica era soltanto legata ad alcune aree politiche che non avevano nemmeno avuto questo grande coraggio di esplicitarla questa posizione
E che c'era invece un residuo molto forte di ex comunismo che probabilmente avrebbe come dire vanificato questo tentativo però è una cosa che avremmo dovuto fare cercando di ritornare alle origini e di rilanciare questa occupazione perché è quella che diciamo con le riforme
Si era aperta all'inizio prima tagliando la barba profeta con la famosa relazione sì ho finito e poi con la conferenza programmatica di Rimini commettemmo questo errore questo errore probabilmente è stato fatale però probabilmente anzi sicuramente non meritavamo e non meritiamo il destino
A cui siamo stati poi condannati allora non lo meritava Craxi non meritavano molto di lui e al destino a cui siamo condannati ora nella ricostruzione di queste vicende in cui la nostra posizione
è una posizione che non viene mai definita e esplicitata nel modo migliori nel modo giusto e corretto storicamente e politicamente grazie
Modo sentiamo dice io voglio fare solo breve considerazione anche perché nata abbia inserito in modo improprio in un gruppo dirigente in un ruolo eccetera che io ho vissuto brevemente senta ore del territorio eccetera
Quindi la mia vita diciamo della direzione è stata molto breve
Ho ha fatto poi la vita nel gruppi parlamentari per carità con con grande impegno regali responsabità
Il legame fra di voi nasce specialmente con Cicchitto e signorile nasce la Federazione Giovanile Socialista dove eravamo la minoranza nei confronti allora di Balsamo rappresentava una sinistra massimalista che contava la Federazione giovanile quindi nasce da lontano dal mille novecentosessantotto mi pare dal congresso di Reggio di Reggio Emilia sessantasette
Ex Duce più vecchio di me migliorano l'Italia e esempi io poi ho vissuto l'esperienza politica lo rifiutano il sindacato
Quando sono ritornato al partito del settantuno settanta settantuno nella mia realtà di un nella mia provincia la col segretario regionale uno dei pochi socialisti che era segretario regionale della CGIL fu sotto una pressione forte tra cui quello di Gianni che avevo conosciuto
Prima in posizioni diverse lui era un io da sindacalista lui aveva posizioni molto operai se sotto questo profilo va c'era un rapporto di amicizia di grande stima
Che nelle settanta rientro
Dalla CGIL ritorno al parti iscritto a un partito in condizioni terribili specialmente nella realtà ritirato scatto dove l'affissione di Ferri dal quattordici per cento il PSI era passato al sei quindi c'era tutto da ricostruire rimettere in piedi
Ed un rapporto quindi un aiuto che chiedo anche in giro Alda per una presenza pone perché ricostruire poi permette un
In fondo Ferri era stato anche il mio maestro sotto questo profilo già da giovane mi aveva prelevato
Dalla da un'attività di bancario di banchieri mi aveva collocato delle cooperative mi ha costruito quindi un percorso pure di carattere politico tra ricostruimmo un partito questo tipo di legame poi ha funzionato in modo particolare nel settantasei
Dove siamo arrivati dopo il al Midas dopo un congresso parzialmente unitario
Nel nome dell'alternativa socialista di cui tutti si aveva la speranza ma non si capiva come costruirla
Visto che avevamo eravamo figli di una scissione con il Pd con il nuovo PGT avevamo rapporto pessimi poi specialmente la realtà Toscana dove rapporti erano perché a livello di base ma poi a livello di federazioni ci riusciva comunque a dialogare
Avevamo delle ecco le correnti esistevano tutte da quella di Mancini De Martino della sinistra poi c'era anche Giolitti
Al congresso e prima ecografia di Roma c'era anche il ferito arrivammo e Bertoldo Bertoldino Bertoldi che era stato il ministro del lavoro molto nuove idee risultato delle elezioni settantasei fu confusa di fatto una conferma di quello delle settantadue
Nove otto nove sei nove otto ma una questa era il termine ma quello che veramente delusi può la mancanza di un disegno politico
Ci fece la campagna elettorale con lo slogan ormai al governo senza pc ovviamente come sempre succede tra l'originale ed imitatore si vota l'originale
E patio comici aprire un grosso passo avanti e dolce affine ci fermammo al nuovo di otto ma il partito era lacerata
In modo profondo
Io poi ho fatto un'esperienza che un fermava questo che avevo vissuto quando sono entrato in direzione del Midas
E delle jam boh
Craxi segretario perché avevamo bisogno da una parte di uno un po'l'ho vista io posso punto di riferimento tra la sinistra e certa ma diciamo la verità perché era ancora centrato i più deboli b a qui dobbiamo dirlo con molta franchezza
E mi ricordo una frase che mi disse Giovanni Mosca era stato che conosceva bene Craxi a Milano mesi guarda che state sbagliando e che voi pensate sia il più debole domani vi farà fuori tutti
Fu profeta a meno son tutti per quanto mi riguarda sì certamente per altri per quelli che erano legate alla sinistra passarono dai De Martini alle calma non era questo il problema la verità che avevamo bisogno di ricostruire il partito era talmente lamierato questa storia delle correnti aveva esasperato il partito aveva bisogno di avere una leadership forti di ritrovare momenti di vita democratica di confronto e dibattito diverso
Questo processo era iniziato però devo dire con franchezza non è stato completato cioè compatta solo una cosa che Craxi è riuscito
Non a battaglie di ori Azzi e cori Azzini fatta controllare poi partiti e dividendo a pezzetti ed altro
Ma di fatto il partito una riflessione vera sul partito non si è fatto in realtà si è costruito una specie di monarchia all'italiana
Con una se ne occupò feudatari
Non voglio protrarsi che sia stata anche un feudatario della terre di Toscana per carità ma la verità questa
E quando noi ci siamo scontrati
Su un sul problema poi di Tangentopoli
E io sono convinto che qualcuno dall'esterno ha soffiato molto sulla realtà italiano la numero non so se c'è disegno ad alte quote colto certamente queste mani lunga c'è stata però la verità che ormai l'obiettivo era distruggere il partito socialista
E noi avevamo abbiamo vissuto aiuta situazioni di fragilità politica perché le cose che diceva prima che ricevono prima io li condivido
Noi del novantuno dovevamo avere il coraggio di fare alcune scelte ma c'era anche una fase discendente probabilmente disegno politico anche di Craxi anche personale anche fisica probabile
La verità che avevamo io frase in grande difficoltà e di grande debolezza politica e in un partito dove nelle singole realtà provinciali non si sapeva cosa succedeva questa fragilità ha consentito di abbattersi questi venti sono entrati viene dalle finestre da lì spifferi che hanno poi abbattuto una esperienza di cui ho anche ora oggi la dovrebbe sì si rimpiange la verità che oggi non è imitabile paga io parlo di oggi ma il dopo non esiste paragone
Tra quello un esperienze esperienze politiche della cosiddetta Prima Repubblica rispetto ad oggi nell'esperienza umana e di formazione politica il disegno politico divisivo di abilità che si parla di un passato dove ci sono stati degli errori ma di una realtà dove il pensiero debole purtroppo è di cento ecco questo una riconsiderazione poi Claudio che lei ha ha vissuto tutta questa esperienza dal vertice
Beh se può sottolineare Silvia voglia gli avvenimenti grazie
Claudio Signorile
Conclude Virgilio no non ci penso nemmeno a fare quello che che diceva quando sei più perché se dovessimo fare un ragionamento veramente
Complessivo la litico e così via ci sarebbe molto da dire perché la storia d'Italia cioè quello che accade nel partito socialista negli anni fra il settantaquattro settantacinque settantasei diciamo così
E l'ottantasette che poi diventò ottantanove durò poco e la sala nel Paese
Perché dico professore voglio far passo indietro così ci capiamo nel ragionamento io Pagliaro fatto
Scusatemi ma ad un certo punto se non in modo carsico voluto uscire a volte no
Non c'era la la la come il rendiconto
Filone politico intorno al quale
Elkann tutta una classe dirigente socialista servì formata un'altra si sono creati diverse condizioni di dialettica politica fuori dal partito che hanno trovato nel partito ulteriori elementi di conferma o di rifiuto
Prima affermazione
Io sono sempre stato convinto
Che
Non era possibile ricondurre in Italia lo schema socialdemocratico lo schema del il movimento socialista europeo cioè lo scontro
Di conservatori e progressisti l'alternativa
Io ho sempre parlato in termini sistemici di alternativa ho sempre parlato in termini politici di alternanza forse lo ricorderete
Congresso di Torino e il congresso della democrazia dell'alternanza
Cosa vuol dire la debolezza dell'alternanza ordire da un lato
In un sistema politico complesso ci sono le contrapposizioni forti progressi e contrapposizioni non sono radicali non sono e Terni
Possono attraverso il gioco degli schieramenti essere elette in chiave politica di alternanza e quello che prepara la strada
Non soltanto due ricordati giustamente
La incarico a Craxi come presidente del Consiglio dovete ricordarvi che il settantanove celibi Taricco a Craxi col presidente del Consiglio che non riesce ma dà il segno che questa è la politica vincente
Secondo punto
Noi facciamo una grande operazione politica
Io ribadisco questo perché ci mi sembra francamente un po'riduttivo
Anche nei confronti diciamo non soltanto nostrani ai Craxi ricondurre le cose a rapporti di forza di poter non non era e anche così ma non era così
La sinistra lombardi Anna
E gli autonomisti dei miei anni sopra minoranza esigua del partito
Noi ci abbiamo poco meno del venti per cento Trax già il diciannove per cento
Noi partiamo da quelli a Craxi c'avevamo due stanzette vicine uno all'altra allora vicesegretario un anno dalla segreteria ed eravamo praticamente guardava con ammirazione Mosca che aveva una grande stanza vicina dettagli
Parte così la situazione
E si vince non sul tra di me ma sulla politica che cos'era successo col nove virgola sei per cento
Che è venuto fuori chiaramente
Che il ragionamento della chiamiamolo così imitazione pedissequa del partito comunista qual sono stanziamenti a voi c'eravamo costretti
E che era un'imitazione nello schema politico ma ero limitazioni anche per uno schema organizzativo ragioni Fabrizio Morandi ci lascia ma non lo scrivono e mi sentivo rivista Chirac sullo schema organizzativo ricopiato sul modello comunista italiano Fabrizio quindi del Partito nazional popolare
E su quello schema organizzativo
Come dire noi ragioniamo non essendo il partito comunista uno schema organizzativo funziona perché il Partito Comunista opera sul versante del consenso opera dell'espansione a macchia d'olio opera andando a trovare interessi corposi organizzativo noi quando tentiamo di fare questo
Giovedì ha descritto la situazione di Napoli che era la situazione melodrammatico ma in quasi tutto il resto dell'Italia
Dove noi rovesciano il tavolo
Perché invitasse non è soltanto un'operazione il tradimento dei quarantenni voi come spiegherò promuove i tunnel manco quello
è il più ampiamente non capiamo finalmente da cui l'alternanza che diventa può tempo sia forte se accetta il suo essere il partito di minoranza partito intervenni io non mediocre Bina volevi commuove su questo non partito medio partito intermedio
E gioca la sua carta collocandoci dei punti di crisi del Paese
A Napoli vai nella crisi delle periferie gran crisi industriale
Nella crisi dei diritti civili il sì è forte quando si colloca e forte diventi dinamica un ruolo quando si colloca nei punti diciamo di incertezza
In cui il consenso non è un consenso tranquillo non si estende a macchia d'olio beni andati a conquistare i tuoi spazi ma questi temi con cui si corretto battaglia
Noi cresciamo quando prendiamo in mano il referendum Orazi solo quegli anni Lili è il settantaquattro dal settantatré settantaquattro e ottantacinque settantasei sono gli anni di in una serie di cose che messe insieme in ricordo
La Conferenza delle Regioni Fabrizio otto ottobre a citare settantacinque Licciardi l'apprendimento comincia consapevolezza forte di questo
E invitasse avviene
Perché De Martino
Con un atto di arroganza lo volevo molto bene partire torno veramente una brava persona
Ma con un atto di arroganza
Ritenendo di essere indispensabili fa due errori
Quando i crack io negli anni il ritirarlo la fiducia
Lui ragiona così
Vien da lui alla sinistra e dice mi appoggiate al posto che per noi diciamo di no io metto in minoranza lombardi perché Giolitti significava quello Giolitti si chiama la maggioranza delle Martin ancora Six
E De Martino appunto si dimette ritenendo rappresentante sarebbe stato richiamato
Quello non sapeva che questo è l'unico punto poco conosciuto che con Bettino tramite Umberto Dragone che alcuni di voi ricorderanno che era grande amico di Bettino grandissimo amico ha fatto da intermediario pressa fase non c'eravamo reciprocamente garantiti che nessuno dei due avrebbe accettato di fare maggioranza contro
Questo è il punto e così accade
Accade che De Martino si dimette pensando di avere comunque rimane il partito
Tre ore dopo non c'era
E lì è il ruolo di banca
Fondamentale non lo dimentichiamo mai
Fondamentale che se manca non ci fosse stato si sarebbe rimasto lo stimolo ci poi sarebbe crollato tutto lo stesso anche peggio ma così diventa qualcosa di visibile ed il percorso è politico ragazzi
Non avviene all'insegna del Toro togli di mezzo veloce e e e politico perché si esce fuori dallo schema
Non si governa senza i comunisti si esce fuori dallo schema ne eravamo assolutamente consapevoli compiti più altri di meno dallo schema organizzativo del modello chiamiamolo così nazional popolare
Cominciamo a capire fino in fondo e seriamente che le cosiddette battaglie sui diritti civili o altre cose si rivede fanno parte di un patrimonio assolutamente necessario per un partito che si deve rimodulare e comincia una nuova storia
Ecco
Vorrei che venisse ben capito
Perché Gianni figlio di questo che succede
è un po'paradossale infatti noi avevamo
Raggiunto
Perpetui la Regione lo ha fatto riferimento
Gennaro all'incontro del Boston ma qual è stato quello che la in cui c'era più gente va dove c'erano quattro cinque non c'erano stati molti il più ricco e una delle cose che ricordo benissimo
Poi guarda deciderci questo è un partito diciannove lasciato a pezzi perché facevo le scissioni litigava noi no
Per cinque anni noi non eravamo d'accordo sul tuo
Ma sembravamo d'accordo su
Chi era costui importate ve lo ricordate nessuno lo ricorda di più
E il punto clamoroso
Giusi attenzione
è quel Period quel momento quando io a vittime entriamo in un
Dissenso politico autentico nel senso che io ritenevo
Che il patrimonio che avevamo acquisito con la vicenda Moro ecco il rapporto diciamo così
Di tenuta
Del Governo di unità nazionale
Doveva essere un patrimonio che dovevamo tenerci stretto in mano perché era quello che ci consentiva di giocare con forza sui due tavoli quello comunista e quello democristiano
E quindi io ritenevo che non dovevamo dare via libera facilmente
Al discorso del nuovo centrosinistra
La frase ira emergenza senza alternative forse Dorigo
Per il troppo giù erano sedici al allora la la Libia e Iran critici si fa governi di emergenza intendeva davvero già c'era anche quello di dici sì quel e che diceva boh emergenza senza alternative e cioè i comunisti sono in qualche modo mantenere essere mantenuti nel contesto della maggioranza di governo
Qui c'era Berlinguer che ha maggior giocava Cartier la partita della governo perché era l'accordo che avevano fatto con Moro ma qui c'era uno spazio che poteva essere coperto è occupato
Questo dissenso politico lo portiamo nel partito
La direzione
Nella quale il Gianni aveva già comunicato un suo sta attenzione viene davvero Umberto Spadaro premunito
E parlo con Giannini tranquillamente
Tutto questo e aprendolo carenze ce n'eravamo tutti molto amici
Da vent'anni quindi non quindi potrà mai gli scontri più salvataggi però poi non c'è rimaneva sempre uno
Il fattore vecchio ci riusciva a parlare guardandoci negli occhi dicendoci le cose il migliore e la cosa che viene fuori e questa
Cosa diciamo
Questa è una partita che non decidiamo nulla
La decide la DC
Se la DC appena
All'emergenza senza alternative
è un conto cena ma perché è un altro la DC fa il congresso a febbraio
Noi riportiamo gli nelle mani la patata in direzione si vota un documento risanata guardava avanti del giorno dopo si vota il documento unità
Al comitato centrale andiamo con Fabrizio mi spingeva a rompere giacché faceva mi faceva scenate inerme erogabili dicendolo quello che ora io spiego che non si deve fare e che si deve fare
Un accordo politico di mantenimento della maggioranza Lombardini eletto presidente del partito lombardi non non una con la morte di venne quindi il partito si presenta unito al congresso della DC
Dicendo noi siamo per il Governo dica emergenza
Non abbiamo nessun problema sulla partecipazione dei Comuni se la maggioranza
Decidete voi Cosworth
Nella DC è un'altra storia
Gravi incidenti
Dopo che era cominciato tutto avendo vinto in cella il congresso della DC comincia giustificasse lo ricordo perché stavo seduto salate afgani caffè oppure i con la relazione di
E con la dichiarazione di adesione a questa relazione di Andreotti
E dei Dorovtei di Piccoli Bisaglia
Cosa accade
Che nella sinistra quello scempio
Cioè Galloni salti insomma i cosiddetti vanno danza canile lo convincono che la sinistra invece non può lasciare la segreteria dopo l'esperienza di Moro
E che quindi la DC la sinistra chiedeva al mantenimento della segreteria Andreotti ed europei si scegliessero che volevamo fare colpisce evidentemente
Il posto IVA per uno i glutei prendono giustamente a mio avviso bagagli Buratti e quant'altro e fanno il preambolo
In una linea che Donat Cattin ricordarlo sempre Donat Cattin aveva mantenuto aperta perché era lui che aveva tempo per Fabrizio Salina portico Donat Cattin io queste cose le sapevo in in presa diretta
Che siano guarda che lo facciamo così
A quel punto chiudo perché ho detto queste cose concludo che ce ne dobbiamo andare per farvi capire che questa ricostruzione del gruppo dirigente questa tenuta del gruppo dirigente in cinque anni
Poi il gruppo dirigente diventa prevalentemente il gruppo dirigente di governo non ce lo dimentichiamo noi dall'ottantatré diventiamo dall'ottantadue citiamo quindi si si rimodula lì intorno
A questa componente di forte consapevolezza politica
E i passaggi che vi ho descritto Franzo tutti assolutamente solitamente documentali dimostrano quello che cercavo di dire all'inizio voi non pensate
Al Periodo del PCI di quegli anni
Se non come a un brutto dirigente vero questa ecco
Cosa che i precedenti
Da esperienza del partito non si erano mai manifestate così
Quando tu fa il ragionamento Giusi sulle correnti quello dire dopo in quei sei anni non c'è bisogno della corrente
Perché c'è il partito che viene governato
Delle urla
Dei cinque anni
Da Craxi con De Michelis sedere da del sociale organizzazione io vicesegretario Fabrizio soluzione dell'organizzazione sei scherza ecco era era non c'era il bisogno di fare di fare vorrei la corrente nasce dopo l'ottantuno
C'è un lungo una lunga stagione
E qui concludo veramente
Nella quale e io perché ripeto di ribadisco questo fatto
Perché Gianni non era un caterpillar
Attenzione voi non potete presso Pardi Dejan è uno statista e poi invece ad un caterpillar non era così
Gianni cessato comuni nella struttura del partito la punta di lancia
Di una strategia in Terna e di un gruppo dirigente del quale faceva parte integralmente
Si muoveva sulla base di concetti politici priorità
Che poi questo si manifestassero
Sul fatto e chiaro stavamo smantellando questo il vero ceto e lo ribadisco Gennaro una classe dirigente che per vent'anni aveva gradualmente prosciugato la vitalità del partito diciamo la verità
Me ne stavo dando un'altra vitalità l davanti con gli strumenti e i mezzi che potevamo
Utilizza
Concludo dicendo
Sussurrava
Marcello
Che per me è anche consentiva una soddisfazione personale
Sentirmi ripetere da tutti i compagni intervengono quanto sarebbe stato bello fare la crisi nell'ottantuno o quanto sarebbe stato breve consentiti mercoledì forse qualcuno devo ricordare al congresso di Bari
Nel quale congresso il Bari
Io rimasi praticamente solo a dire che bisogna fare la crisi avendo la grande adesione della baci dei delegati
Ma la totale totale indifferenza della semicentro fu un momento il ruolo politico
Allora
Del quale no del quale devo dire io sentito Claudio ma è dispiaciuto vedere qui Claudio Martelli
Non so se e capitato
Ricordo bene quando parlo stava alzando le mani per batterla alla fine del mio intervento e ventinove fermo dissenziente del Bulgari ragazze addette
Però il clima era questo
Abbiamo poi avuto grandi danni ma abbiamo avuto anche grandi soddisfazioni nel Paese e per
Fare tutti è stata una splendida giornata un po'faticosa
Faremo il libro tra tre-quattro mesi stare tranquilli impegnerò questi Brodie qui hanno parlato a scrivere dei saggi e non solo delle chiacchiere e faremo una una cosa degna di De Michelis grazie ancora grazie a Marcello Sorgi grazie a voi grazie a tutti
La ricerca questa cosa di non serve dice insomma Ranzini