Presentazione del Rapporto 2019 sull'economia dell'immigrazione: La cittadinanza globale della generazione "Millennials"

Allora io do il benvenuto a tutti da parte della Fondazione Moressa
Della CGIA di Mestre che qui rappresentata dalla parte buona parte del direttivo che sostiene appunto la Fondazione Moressa da da molti anni Fondazione che arrivata alla nona edizione
Dal rapporto annuale ringraziamo ancora una volta l'Unar per ospitare la presentazione
Con in questa sede prestigiosa che e di grande appunto di grande interesse
Oltre ad averci aiutato appunto per l'organizzazione di questo evento ringrazio naturalmente anche tutti i relatori che quanti hanno contribuito al al rapporto alcuni sono qui presenti che hanno scritto alcuni paragrafi per il il nostro rapporto che tra poco andremo a presentare lascio la parola intanto al direttore dell'una rara
Lucarelli essa per un saluto di benvenuto grazie
Sente
Buongiorno a tutti ringrazio la Fondazione Leone Romo ressa per averci proposto di presentare presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione
Si tratta della terza volta in cinque anni a dimostrazione di un rapporto consolidato tra l'ufficio anti discriminazioni razziali e la fondazione che con il proprio lavoro
Offre a tutta la società italiana gli elementi per citando il rapporto trasformare il cambiamento in miglioramento
Prima di entrare nel vivo del rapporto permettetemi di ricordare che trent'anni fa il sette ottobre mille novecentottantanove a Roma si svolse la pigra le manifestazione nazionale contro il razzismo partecipata da più di duecento mila persone con alla testa uno striscione che ricordava il profugo politico sudafricano Gerry e San Massimo
Vittima del caporalato della criminalità e di uno Stato che gli aveva negato ogni tutela compreso lo status di rifugiato politico nonostante fosse un militante anti apartheid
In seguito a questo fatto drammatico in Italia con la legge Martelli del mille novecentonovanta fu introdotto il primo discusso tentativo di affrontare i temi dell'immigrazione
Prima di essere ucciso Gerry Massolo in un'intervista al TG due aveva dichiarato
Pensavo di trovare in Italia uno spazio di vita una ventata di civiltà un'accoglienza che mi permettesse di vivere in pace di coltivare il sogno di un domani senza barriere né pregiudizi
Invece sono deluso avere la pelle nera in questo Paese un limite alla convivenza civile il razzismo e anche qui è fatto di prepotenze di soprusi di violenze quotidiane con chi non chiede altro che solidarietà Rispetto
Noi del terzo mondo stiamo contribuendo allo sviluppo del vostro Paese ma sembra che ciò non abbia alcun peso prima o poi qualcuno di noi verrà ammazzato ed allora ci si accorgerà che esistiamo questo diceva Massimo
Lascio a voi il giudizio del seda allora a distanza di trent'anni la situazione sia migliorata
Andiamo all'apporto la Fondazione Leone Moressa in maniera seria molto bene documentata tratta nel rapporto due argomenti che purtroppo oggi risultano marginali per una grossa fetta di classe politica e di opinione pubblica
L'utilità dell'integrazione degli immigrati per la nostra economia e per la nostra società e ruolo che i giovani potrebbero svolgere se il nostro sistema Paese glielo consentisse
Nel rapporto il professor Rosina ci prospetta tre scenari riguarda l'immigrazione suddividendoli tra pancia cuore e testa
Oggi almeno nella comunicazione prevalgono e si scontrano i primi due mentre il terzo quello che riguarda la testa sconta il suo essere meno emotivo quindi ostico e difficile da contenere i mutui
Come potete immaginare al nostro ufficio arrivano moltissime segnalazioni discriminazioni per il colore della pelle e ogni giorno registriamo dei soci ad un linguaggio di odio che non conosce attenuazioni
Questo è il prodotto di anni di retorica politica inefficace sul piano pratico a gestire in modo utile ed umano il fenomeno ma che funziona a livello di ottenimento del consenso in termini partitici
Proprio nel momento in cui si svolge questo incontro il Lussemburgo si sta riunendo il consiglio affari interni dell'Unione Europea nel tentativo di conoscere il grado di condivisione del cosiddetto accordo di Malta
Sulla gestione dei migranti che approdano nelle coste al nord del Mediterraneo
Presto sapremo se l'Unione Europea sta la riuscita dal suo ruolo per decisivo nella questione dell'immigrazione e quindi se riusciremo a uscire dalla propaganda politica per entrare in una fase nuova di condivisione delle responsabilità e dei pesi
Intanto il rapporto della Fondazione ci dice che i paesi di dice grande i più ostili a ogni ipotesi di condivisione
Registrano insieme all'Italia il rapido invecchiamento della popolazione quindi l'urgenza di integrare nel rapporto nel proprio tessuto sociale lavoratori provenienti da altri Paesi
La logica li vorrebbe in prima fila a favore di nuovi ingressi a favore dell'integrazione ma oggi prevale il messaggio dei muri la propaganda dell'invasione e addirittura del rischio di una sostituzione etnica
Un altro elemento forte del rapporto e la trattazione della condizione giovanile nel nostro Paese
La Fondazione Leone Moressa ci fornisce elementi utili per conoscere meglio i nostri giovani i quali tra il movimento Friday sforzi uccelli Greta Thurn Berger il dibattito politico intorno al voto ai sedicenni a luglio sculture
Finalmente riescono ad avere uno spazio d'interesse nel Mib Mestre in della comunicazione
Il rapporto ci conferma che la fuga dei nostri giovani dall'Italia e incessante non viene ricompensata dall'arrivo di giovani istruiti proveniente dall'estero
Questo a causa della scarsa attrattività del nostro Paese che non dispone di strumenti adeguati in grado di incentivarli a venire
Permettetemi di chiudere questo breve saluto citando il dottor Cesare Fumagalli segretario generale di Confartigianato non crede non credevo di trovare all'interno di un rapporto che ritenevo erroneamente tecnico e freddo un passaggio emozionante
Vi consiglio vivamente di leggere a pagina ottantasette un passaggio bellissimo in cui l'autore parla dell'importanza per un giovane di trovare la propria vocazione il proprio posto nel mondo e cita il celebre scrittore inglese di origine polacca Joseph Conrad che scrisse la frase
Il lavoro non mi piace non piace a nessuno ma mi piace quello che c'è nel lavoro la possibilità di trovare se stessi grazie
Grazie questa ricca presentazione più che saluto
E appunto andiamo adesso nel merito del del nostro rapporto
Che appunto come dicevo prima e alla nona edizione
E quest'anno abbiamo cercato di focalizzarci su due temi strettamente connesse da un lato la fuga dei giovani dall'altro il ruolo degli immigrati nel nostro Paese e vedremo come
Appunto questi due temi sono connessi e uno non può fare a meno dell'altro quindi lascio la parola la mia collega Chiara tronchi in per la presentazione del rapporto
Buongiorno a tutti e grazie per essere intervenuti alla alla presentazione del nono Rapporto della Fondazione Leone Moressa
Rapporto che come dicevamo quest'anno sì focalizza molto sui giovani
Iniziamo condire alquanti sono i giovani dai venticinque trentaquattro anni in Italia sono sei virgola sei milioni l'undici per cento della popolazione totale
Rispetto al resto dell'Europa sono pochi
Come vediamo dal grafico in Svezia i giovani rappresentano il tredici virgola otto per cento del totale
In Germania il dodici virgola otto per cento del totale l'Italia è l'ultimo Paese europeo per numero di giovani
Oltre ad essere pochi sono anche poco preparati
In Italia solo il ventotto per cento dei giovani ha una laurea contro una media europea del quaranta per cento
Ma il vero problema per l'Italia è che questi giovani non vengono valorizzate in
Sia a livello europeo ogni cento giovani settantasette lavoravano in Italia questo valore si abbassa al sessantadue
In particolare abbiamo un'elevata disoccupazione il tasso disoccupazione dei giovani è il doppio della media europea
E altro campanello d'allarme è dato dal numero di giovani che non lavorano né studiano i cosiddetti nata in questa categoria rientra il trentun per cento dei giovani italiani dai venticinque ai ventinove anni il valore europeo è il diciassette
Capite che con queste premesse l'Italia è tornata a essere terra di emigrazione
Infatti negli ultimi dieci anni abbiamo perso duecento cinquanta mila giovani italiani che hanno lasciato il nostro Paese e non vi hanno fatto rientro
Sono partiti dalla Lombardia dalla Sicilia dal Veneto
E hanno scelto come meta di destinazione il Regno Unito nel venti per cento dei casi la Germania nel diciassette per cento dei casi la Svizzera del nove per cento dei casi
Qual è il motivo per cui se ne vanno principalmente lavoro infatti il tasso di occupazione dei giovani italiani all'estero è pari al cinquantuno all'immersa Saccà se detta in Italia si abbassa diciotto
In base alle caratteristiche occupazionali dei giovani in Italia abbiamo quantificato quanto ci costa questa fuga all'estero
Ci costa sedici miliardi di euro ovvero l'uno per Kohl un per cento del PIL questo sarebbe il valore aggiunto che questi duecentocinquanta mila giovani potrebbero produrre in Italia se fossero occupati qui
Perché i giovani sono così importanti per la nostra economia
Perché una diminuzione di giovani età della da lavoro comporta a una diminuzione sia per quantità che per qualità dell'offerta di lavoro si abbassa l'innovazione e l'imprenditorialità
Per fare un esempio ancora più lampante per sostenere il nostro welfare abbiamo bisogno di forza lavoro
Nel nostro sistema pensionistico i contributi versati ogni anno da chi lavora servono per pagare la pensione delle persone che non sono più attiva
Quindi se oggi abbiamo due pensionati ogni tre lavoratori
Nel due mila e cinquanta ci sarà un pensionato ogni lavoratore capite che difficilmente gli sistema porre cioè ovviamente è estremamente importante anche per lanciare le nascite però bisogna fare una premessa dire ai bambini nati oggi saranno utile sistema economico almeno fra vent'anni
In più è dal mille novecentosessantasette che il tasso di fecondità non permette un ricambio generazionale
Questo vuol dire che sono diminuite Lennart le donne quindi anche tornando a un tassista di fecondità levata come quelli del sessanta del settanta
Non riusciremmo ad a vere un saldo naturale positivo in Italia
Quindi l'immigrazione ha detto questo può essere molto importante per il nostro Paese
Oggi in Italia abbiamo cinque milioni di stranieri regolari
L'otto virgola sette per cento della popolazione
è una popolazione giovane l'età media degli stranieri trentaquattro anni contro la media italiana di quarantasei
E le comunità più numerose sono presenti in Italia da oltre dieci anni la prima comunità e la Romania con oltre un milione di persone segue l'Albania con quattrocento mila e il Marocco
Sono presenti da oltre dieci anni anche perché di fatto negli ultimi anni e sono diminuiti i flussi migratori verso il nostro Paese
Questa è la serie storica dei permessi di soggiorno rilasciati ai cittadini extra comunitari in Italia dal due mila nove al due mila diciotto
Vedete che si registra un crollo dei permessi a partire dal due mila undici
Ma il dato ancora più preoccupante anche se nel due mila nove il quarantasette per cento dei permessi rilasciati era per lavoro nel due mila diciotto questa percentuale si abbassa al sei per cento
E nello stesso periodo in cui sono diminuiti i permessi di soggiorno regolari sono aumentati gli arrivi irregolari e di conseguenza lavoro nero
Diventa quindi importante fare un confronto con il resto dell'Europa
In in Europa nel due mila e diciotto sono stati lasciati lasciati tre virgola due milioni di permessi di soggiorno
Il primo paese per permessi di soggiorno rilasciati è la Polonia col ventuno per cento sa quella Germania e Regno Unito l'Italia al sesto posto
Circa un terzo di questi permessi riguardava il lavoro
E ancora una volta vediamo che al primo posto per permessi di lavoro e rilasciati abbiamo la Polonia la Polonia rilasciato oltre la metà dei permessi di lavoro in Europa nel due mila diciotto l'Italia è solo al quattordicesimo posto
Questi dati fanno capire che ci sono altri Paesi europei più aperti anche a migranti economici a migrazione regolare che evidentemente funzionale per il loro sistema economico
Detto questo gli stranieri presenti in Italia sono funzionali anche per il nostro e sono circa due virgola cinque milioni gli occupati stranieri in Italia il dieci virgola sei per cento degli occupati totali
è un'occupazione complementare ovvero la maggior parte degli occupati stranieri svolge lavori poco qualificati mentre la maggior parte degli occupati italiani si colloca nelle professioni più qualificate
Per fare un esempio il sessantotto per cento dei lavoratori domestici a straniero il cinquantasei per cento delle badanti a straniero
Il quaranta per cento dei venditori ambulanti è straniero
Il trentadue per cento dei lavoratori agricoli è straniero
Malgrado svolgono lavoro lavori poco qualificati producono PIL producono a livello di valore aggiunto ogni anno centotrentanove miliardi il nove per cento del PIL totale il TAR piano
Non sono solo dipendenti abbiamo anche una elevata presenza di imprenditori stranieri sono oltre settecento mila di nove virgola quattro per cento degli imprenditori totali
E il dato in crescita rispetto a quelle in Italia italiani
Ovviamente non sono in prese particolarmente strutturate sono spesso legate a me del analista di lavorare al permesso di soggiorno
Ma anche l'innaturale volgersi dell'operaio che una volta imparato il mestiere decide di aprire un'impresa
I Paesi con maggiore presenza di imprenditori abbia a sono la Cina in Marocco e la Romania mentre i settori in cui ci diano di più sono l'edilizia il commercio e la ristorazione
Occupati che producono gettito fiscale contributivo
Qui occorre fare una premessa immerso CD dati i dati dei contribuenti nati all'estero noi grazie al alla situazione occupazionale degli stranieri e alla cittadinanza riusciamo a stimare quanti sono i contribuenti stranieri ovvero con una cittadinanza diverso da quella italiana
E solo due virgola tre milioni dichiarano ventisette miliardi di euro e versano ogni anno tre virgola cinque miliardi
A questi poi vanno aggiunti i contributi assistenziali e previdenziali che sono pari a quattordici miliardi che a Bologna
Ci servono questi contributi links analizzato gli effetti fiscali di una riduzione dei flussi migratori nel nostro Paese
Se i flussi di mera migratorie diminuisse però nel due mila e quaranta si registrerebbe Rossi trentacinque miliardi di euro in prestazioni in meno come le pensioni e gli assegni
Dati agli immigrati ma anche settantatré miliardi di entrate contributive in meno e quindi avremo un saldo negativo di trentotto miliardi
Detto questo in Italia negli ultimi dieci anni abbiamo perso duecentocinquanta mila giovani italiani l'equivalente della città di Verona in termini economici un potenziale di sedici miliardi
Sono diminuiti anche i flussi migratori in particolare sono diminuiti i permessi per lavoro rilasciati
Malgrado questo l'immigrazione nel nostro Paese positiva produce circa il nove per cento del PIL nazionale ma bisogna tener presente che nel due mila e trentotto gli over sessantacinque saranno un terzo della popolazione italiana e questo ovviamente porterà gravi squilibri
Dare maggiori opportunità ai giovani italiani e agli immigrati irregolari è l'unica strada per riuscire a sostenere il sistema economico italiano
E con questo concluso e vi ringrazio
Ecco quindi passiamo ora ad alcuni approfondimenti sui temi appunto trattati dal dal rapporto e compiacere per la prima volta do la parola a una rappresentante della Commissione europea Elena Bignasca
Che appunto alla accettato di partecipare alla alla presentazione del nostro rapporto e a cui chiedo un approfondimento sul ruolo delle istituzioni europee in particolare in particolare della commissione
Che viene molto spesso citata tirata in ballo per quanto riguarda la questione dei richiedenti asilo quindi ricollocamento di redistribuzione
Ma si dimentica che invece uno dei punti dei pilastri dell'Agenda due mila quindici
Della dell'Unione Europea era proprio il potenziamento della migrazione regolare quindi appunto chiedo a lei come si pone la commissione europea e in generale le istituzioni dell'Unione europea nei confronti delle migrazioni in Italia e in Europa
Sì grazie mille per questa introduzione e grazie per io penso a Torino la Fondazione Leone Moressa Università Ca'Foscari per aver preparato questo questo rapporto molto molto interessante
D'altra parte mi scuso per l'assenza di lavora con la Corrado
Che K unità di a dipartimento anti immigrazione legale
Alla Tgcom la Commissione europea che non tutto partecipare a oggi
Lei parlerebbe meglio italiano di me
In ogni caso vorrei entro durissima Bernardini hanno scarsa uno uno dei due rappresentanti della commissione della direzione generale dei migrazioni affari interni qua in Italia a Roma
E sono
Sia veramente contrari entrati di aver questa possibilità di a partecipare ai discussioni oggi
Ho letto ho letto il rapporto con con molto molto interesse ho aiutato anche a preparare la introduzione della dottoressa Corrado
Vorrei condividere con voi qualche osservazione personale qualche punto più istituzionale
Che riguarda il sud sul su temi che tocca il rapporto a
I temi ripresi e nella pubblicazione sono come si dice in inglese onde spot sono sino in termini veramente
Del momento
E penso che Biffi ottomano bene anche certi risultati teiera del del sondaggi Heraion veramente che sono stati pubblicati anno scorso in apriva due mila diciotto
Che picco nonché un terzo dei europei
Quasi metà degli italiani
Quasi quattrocento quattro il quaranta per cento dei polacchi a che che mia nazionalità a penso no che
Ci sono più migranti irregolare in nero Oropa che questi regolari
E invece il dato sia riflettono completamente una una osservazione apposta con ventidue milioni di migranti legali in Europa
è un po'un po'meno di un milione
Persone in situazione irregolare
Questo cita già un esempio quella in momento attuale percezione pubblica non solo in Italia a ma anche in tutta Europa posso dire
Che è molto lontana dalla realtà ed altri questo discorso di testa che citava anche al dottore Lucarelli a altro altro ops razione che notavo con molto interesse
E che faceva vedere dottoressa tronchino anche che nonostante questi immagini delle barche che arrivano Lampedusa con i migranti subsahariani
Le nazioni più rappresentate in Italia dopo dopo nazionalità europea i come Romania Albania
Sono cinesi marocchini quindi siamo molto lontani anche nei numeri di Pires primi dieci nazionalità
Di questa certa predominanza della migrazione irregolare africana che viene viene
Mostrata così così spesso Sui mettiamo
Dibattuti dibattito sul livello europeo come anche accennava dottor
Lucarelli is siamo in un al giorno della consegna di Lux Moorcock
Sì però non c'era sulla dichiarazione di Malta
E questo è veramente il momento chiave dopo quattro anni in qui abbiamo visto il dibattito sul di palla europeo rivolgersi in molto intorno ai a argomenti irrazionali molto molti emozioni anche molte molti argomenti molto politici che non avevano alla fine niente a che fare con migrazione
E problemi in per qui soluzioni non stanno neanche nel tematiche migratorie ma nelle soluzioni politiche completamente diversa
Quindi anche quassù livello europeo abbiamo avuto una lezione abbastanza difficile e penso posso dire che la nuova Commissione sicuramente proverà di diconsi Tuareg questi temi anche focalizzare il dibattito pubblico su ora le tematiche positive come crescita economica temi sociali lavoro
E provare di di stanziare un po'il dibattito sulla migrazione
E spero che questo consiglio di oggi
Lo aiuterà
A a questo punto vorrei passare per ma solo somma rizzare qual è l'agenda europea sulla migrazione adattata in al due mila quindici delle istituzioni europee
Al primo punto è salvare la vita
Questo viene interpretato come rinforza mento del operazioni tirerà operazioni congiunte di a agenzia europea delle frontiere che Frontex
Mettere presentato qua in Italia anche in questo momento con più di cento persone
Come supporto agli sbarchi a operazioni in mare
Forzamento di Frontex sesso che con ha undici a milioni o miliardi di euro di pace di due mila venti diventa un prima vera agenzia esecutiva europea
Creazione anche in due mila quindici a pentite questi punti Tdi arrivo che chiamiamo Fox Fox in Grecia in Italia
Che
Premetto noti creare un posto dove tutte le procedure se unitarie identificazione
Procedure di sicurezza e anche procedure di asilo possono avere luogo
Poi tutto questo che riguarda Smart Borders interporto o parentele tinte a
Che permette scambiare io capitati creazione di attenta pays avanti di di di finger Fence che ci permette
A permette avere più informazioni Millions cammelli ora scambio dei informazioni
Secondo punto chiave ridurre l'immigrazione irregolare
Lavorando su input consenso immigrazione a lottando contro trafficanti
Wagler San traffica verso
Era aiutare i Paesi membri a rinforzare ritorni e riammissioni
E poi il appunto che che viene discusso discusso anche OC a a in Lussemburgo la politica di asilo
Con come primo punto creazione del meccanismi della lira coazione temporanei
Che non sono assolutamente visti dalla Commissione europea come soluzione strategica però è una un passo molto importante che permette a permette di avere una soluzione
Ai urgenze del momento che sono arrivi che sono che sono dibattiti su a assegnazioni dei porti di sbarchi in ammette Terragno
Clinton sale sistema sistema common comune di Dublino
E poi passando alla nuova politica di migrazione legale eran forzamento come del quinto punto dei partiti attuazione o dialogo con paesi terzi
E anche quella qua vorrei fare un ultimo
Un ultima osservazione a
Questo che che vediamo adesso in Italia è un dibattito molto focalizzato sul sistema di asilo i flussi in Mediterraneo centrale
Sì dalla Tunisia e Libia non sono in maggior parte più di dei cioè sono flussi missione ovviamente
Abbiamo forte bisogno di spazio anche per asilo però sono flussi
Tintin dei migranti economici in maggior parte
Quindi chiedo a è molto benvenuto molto desiderato incerto riposi anzianità mento dei della del dibattito pubblico su come creare
Certi canali illegali o come in forzare la la politica di di migrazione
Legale in Italia fine
Sappiamo che in punto molto molto chiave
A magari vorrei concludere il mio intervento con
Quattro questioni che che rimangono per noi come Commissione Europea chiave per la per la nuova commissione
Che sicuramente saranno saranno come dire indirizzati
Alda sia vicepresidente Schina scrive la Commissaria Ilio Carson prima domanda e ovviamente se riusciremo a ripristinare l'asso del solidarietà anche in Europa
La seconda parola molto chiave
Bisogna ancora più attenzione su sul livello europeo come come possiamo risolvere i problemi nei paesi di di origine ha quanti immigranti possiamo integrare come Monia Racca
Possiamo stabilizzare la situazione in Libia
E come finale del domanda diciamo un po'finale anche più a riflettere su livelli europee livelli nazionale
A livelli nazionali
Come possiamo rinforzare la cooperazione entro due livelli diversi locali interregionali nazionali e finalmente europei
Grazie mille
Grazie la dottoressa Bignasca per questo interessante
Spunto sulla sulla dimensione europea della migrazione
Rimaniamo nell'ambito internazionale
Che do la parola a Paola Alvarez dell'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'organizzazione internazionale delle migrazioni che da diversi anni supporta la Fondazione Moressa
Sia attraverso il patrocinio al al rapporto e un contributo a rapporto e sia attraverso una interessante collaborazione anche sulla progettazione europea
Nel nel rapporto di quest'anno noi Imma
L'ufficio di coordinamento del Mediterraneo ha scritto una paragrafo sulla governance internazionale della migrazione
Ed in particolare sul tema del mai cresce un compatta che come sapete è un accordo molto importante che l'Italia non ha ancora ratificato e che vorrebbe vedere una maggiore cooperazione tra i Paesi a livello internazionale per quanto riguarda la migrazione quindi lascio la parola a la dottoressa Alvarez
Grazie mille vorrei innanzitutto ringraziare la Fondazione Leone Moressa per questa importante opportunità di contribuire al rapporto sull'economia delle migrazioni
Di contribuire in sostanza come ha detto impicco in una collaborazione molto produttiva ma anche sul contenuto di questo rapporto
Io quando Enrico ci ha invitato a contribuire al rapporto ci ha proposto il tema del Global compatte rompo
Sorpresa proibire però contenta che possiamo parlare anche a di questo tipo di processo di cooperazione internazionale che è molto importante non solo per l'Italia ma anche il bello globale
E quindi vorrei partire dalla premessa vorrei parlar rivela Governance ed età governante la migrazione però vorrei partire dalla premessa sul fatto che la migrazione anche se tutti lo sappiamo non guasta ricordare è un fenomeno molto complesso
Che il risultato dell'interazione dia una serie di fattori a diversi livelli certo le decisioni sono personali le motivazioni sono personale Emma
Sì strutturano all'interno dei gruppi sociali
Probabilmente il più immediato della famiglia ma anche vengono determinati attraverso di condizioni strutturali politiche economiche sociali culturali demografiche e storiche a livello di comunità di paese e anche nella dimensione transnazionale che collega tutte le nostre società globalizzate
E la governance della migrazione quindi non può essere che altrettanto complessa riguarda un insieme di strutture dive discorsi e pratiche attuati da diversi stakeholder che non sono solo istituzionali con diversi ruoli diversi livelli d'influenza dal contesto locale al ambito internazionale
Ricordando quindi questa complessità
La Governance e quasi sempre intesa come l'azione su un oggetto un fenomeno specifico ma raramente è vista come un processo di configurazione del fenomeno stesso e noi in questo paragrafo che abbiamo contribuito al rapporto sull'economia dell'immigrazione
Intendiamo da Governance proprio in questi due sensi la governance come un insieme di politiche di pratiche
Che riguardano la gestione del fenomeno migratorio ma anche come un processo di configurazione della migrazione in quanto oggetto di governance
E questo importantissimo
Perché vuol dire che noi consideriamo la migrazione innanzitutto come una costruzione sociale
Cioè un insieme di visioni concetti Categorie discorsi e pratiche relativi alle migrazioni che sono variabili nel tempo e nello spazio
E che non sono sempre obiettivi ho fondati su dei dati precisi
Ma anche sull'opinione personale individuale o collettiva all'immaginario pubblico
La governance quindi come processo di configurazione della migrazione estremamente importante
Perché determina come viene percepito interpretato e anche gestita la migrazione
Il rapporto quindi per esempio
Ci dice che scrive sebbene gli arrivi in Italia attraverso canali non ordinari
Siano stati al centro dell'attenzione del dibattito pubblico negli ultimi anni questi flussi in realtà rappresentano una minoranza come dicevano in confronto a questi cinque milioni di stranieri regolarmente soggiornanti
In Italia e che contribuiscono in termini economici demografici e sociali a la società italiana
Il rapporto ho incontrato anche molto interessante
Ci invita a riflettere sul fatto che l'Italia deve far fronte all'emigrazione di un numero sempre più importanti di giovani
La gestione di questa emigrazione dei giovani non può essere che il frutto di un dialogo e della cooperazione tra l'Italia e anche i paesi di destinazione di questi giovani
Per creare processi di governance
Fondati su interesse comuni di dell'Italia di quei Paesi
Parliamo sempre della migrazione per esempio in Italia dei paesi perfino fuori dall'Unione europea ma anche dentro l'Unione europea anche la gestione di quell'emigrazione dei giovani italiani
Riguarda la cooperazione internazionale
Quindi l'obiettivo sarebbe giustamente di creare o di facilitare i questi processi di Governance fondati su interessi comuni per garantire che le competenze di questi giovani vengano valorizzate
Riconosciute o anche per incentivare la circolarità delle competenze per facilitare per esempio i processi
Di mobilità internazionale degli studenti o ancora per sostenere l'impegno delle nuove generazioni italiane nella cooperazione allo sviluppo
Che è uno degli obiettivi del manifesto delle nuove generazioni italiane del congegno
Quindi tutto per dire che oggi non possiamo più concepire la Governance delle migrazioni partendo di una distinzione e quasi di una opposizione a volte artificiale
Delli interessi dei cosiddetti Paesi di origine e di transito e di destinazione
La consapevolezza di quella dimensione transnazionale della migrazione infatti ha facilitato una maggiore cooperazione internazionale negli ultimi decenni sia per una volontà genuina della comunità internazionale
Di creare una visione condivisa
Sulla migrazione sulla gestione della migrazione e per renderla un fattore di cambiamento sociale positivo sia per una necessità di gestire situazione che sono percepite in maniera obiettiva o meno come di crisi o emergenza
Ed è molto interessante anche notare che il primo capitolo del rapporto sottolinea che la grande maggioranza dei giovani che sono stati intervistati per fare quel primo articolo ritiene che la migrazione debba essere gestita a livello multilaterale anziché unilateralmente dagli Stati
Molto importante la visione di questi giovani
Perché ci mandano un messaggio molto molto importante
E mi degli ultimi anni in realtà è stato sempre più evidente la necessità di un approccio globale alla migrazione internazionale
E in questo ambito si può leggere o in questo contesto si può leggere l'ingresso dell'OIM l'Organizzazione internazionale per le migrazioni al sistema ONU
Ma anche e tutta e tutto il processo di consultazione di negoziazione che intergovernativo che combinato nell'adozione del famoso Global Compact per una migrazione
Sicura ordinata e irregolare lo scorso dicembre
L'obiettivo del compact
Era giustamente di stabilire principi impegni e intensi condivisi sulle multipli molteplice dimensioni
Delle migrazioni internazionale riconoscendo però la sovranità nazionale Como uno dei principi guida de un'azione multilaterale
E quindi il compatta riconosce a priori che nessuno Stato può gestire la migrazione
E anche cogliere le opportunità che questo fenomeno comporta da solo
Pur non essendo un documento vincolante lo sottolineo perché molto del dibattito intorno al compatte era questa caratteristica di vincolante o meno il compact fornisce una basse
Per la governance internazionale della migrazione e per le identificazioni bene meccanismi almeno più prevedibile o più efficaci
E nelle molteplici a dimensione della migrazione dai canali regolari alla protezione dell'epoca dei delle popolazione o dei gruppi soggetti vulnerabili a la la prevenzione e il contrasto alla tratta degli esseri umani e l'inclusione alla necessità di avere dei dati più precisi specifici sulle migrazioni
Però nel nostro contributo sottolineammo che il Global il Global Compact non è solo uno strumento di governance e questo è molto importante perché ci invita a riflettere
O lo possiamo intendere anche come un processo giustamente di configurazione della migrazione comune oggetto di governance
E quindi rappresenta un'opportunità per concepire la migrazione in un altro modo magari partendo dei concetti e dei principi dei principi stabiliti nell'agenda venti trenta
Quindi
Questo significherebbe concepire la migrazione non solo come il risultato per esempio della mancanza di sviluppo
Ne come fondamentalmente positiva o negativa per lo sviluppo ma semplicemente come un fattore inerente al cambiamento sociale
Senza qualificarlo il che ci permette anche due corse e questo era la proposta di quella di quel contributo
Da una parte superare o provare a superare le distinzioni più o meno artificiali che contrappongono agli interessi dei cosiddetti Paesi di origine e di transito di destinazione
Per avviare un dialogo più aperto basato sui principi di solidarietà e di partnership
E dall'altra ripensare le cosiddette cause profonde della migrazione non come processi fondamentalmente lontani o collegati dalle realtà dei Paesi di destinazioni
Che si tratti di povertà di conflitto di cambiamento climatico ma come il risultato delle interdipendenze tra le nostre società
E della coerenza o l'incoerenza de il model dei modelli di sviluppo e delle scelte politiche che si fanno qua
E la
E queste scelte
Di queste scelte siamo tutti noi responsabili quindi questo è un invito a al riflettere su come possiamo concepire la migrazione in un modo diverso grazie
Grazie a dottoressa Alvarez serial no Alloi ma che rappresenta che passiamo quindi dalla dimensione internazionale passiamo proprio alla dimensione economica con i prossimi due interventi e do il benvenuto e lascio la parola al dottor Fortunato Lambiase che responsabile della segreteria tecnica del Ministero dell'economia e finanze
E che Caputo ringrazio innanzitutto perché da anni il il MEF ci fornisce i dati sui redditi dichiarati e sulle imposte versate dai nati all'estero da cui poi noi stimiamo
Il gettito dei dei cittadini stranieri e che quest'anno ha curato personalmente l'introduzione potrà il capitolo sull'impatto economico
E fiscale dell'immigrazione quindi lascio a lui la parola chiedendosi una un intervento proprio sulla sull'impatto sul contributo economico dell'immigrazione in Italia e anche qualche accenno sul tema caldo uno della dei costi dell'immigrazione per per il nostro sistema economico in cui spesso si fa confusione tra immigrati regolari e richiedenti asilo e rifugiati
Sì grazie buongiorno intanto un ringraziamento alla Fondazione leone Moressa per questa opportunità
Che nel segmento che estendo anche all'altra con Codice del del lavoro Carena Masi che è qui presente in sala
E sono chiari un piccolo chiarimento rispetto la mia posizione attuale mattone che sono ancora ammessa ma con l'incarico diverso da quello precedente
In qualità di diciamo consigliere parlamentare del del Senato però intanto alcuni un elemento azioni fondamentale per per inquadrare un po'il problema
Il tema dell'impatto economico dell'immigrazione sul bilancio dello Stato come sapete è un tema da diversi anni al centro del dibattito e ed è al centro del dibattito per una questione ahimè di mera convenienza economica
Vengono fatti di furto dei calcoli rispetto al anche nel nei ragionamenti nel nel motivo per cui ci si chiede qual è l'impatto si guarda un po'troppo spesso solo un discorso di convenienza
Se guardiamo ai dati di agli anni più recenti il il tema dell'emergenza migranti c'è stato addirittura codificato a livello di istituzione europea
Andando a qualificare un quella che viene riconosciuta come definita come clausola migranti che riconosce paesi una Marchiondi cosiddetta flessibilità nella definizione del livello del deficit ritenuto coerente con le regole europee
L'Italia anche beneficiato di diritti questa clausola negli anni passati in particolare tra il due mila quindici al due mila diciassette con per un importo di circa quattro miliardi e mezzo di euro uno zero venticinque del PIL
Si tratta quindi di un a una valutazione però che in questo caso a livello economico si sofferma solo sull'aspetto emergenziale
Quindi lasciatemi dire che soffermandosi su questo aspetto guarda ai maggiori costi per a sostenere l'emergenza varie spese in accoglienza ed è sicuramente un approccio riduttivo specialmente se no andiamo a inserire all'interno delle dei numeri e delle di tutti gli elementi informativi che sono contenuti nel rapporto che molto chiaramente analizzano il il fenomeno del dell'immigrazione e dei giovani
Fornendo dati giù seguente più ad ampio respiro
Ora però
Se guardiamo al proviamo appunto quindi a generalizzare il tema
La domanda di di analisi che in qualche modo ci si pone è quella di di chiedersi se la popolazione immigrata
Pone delle sfide fiscali
Che possono essere associate alla crisi all'investimento e popolazione o qualsiasi altro elemento che vogliamo considerare oppure contribuisce a ridurre queste questi costi occupa o a a fronteggiare in maniera più efficace queste sfide
Per rispondere a questa domanda un aspetto che spesso viene trascurato e è quello del del tema definitorio cioè ci si dimentica che qualificare bene il perimetro del di cosa stiamo analizzando è fondamentale per capirne poi l'impatto e e per avere i dati che ci dicono qualcosa che ci aiutano a a comprendere il fenomeno
Un po'ancora nella schematizzazione noi abbiamo una distinzione
Passatemi il termine era chi è dentro e chi fuori cioè tra le persone che sono mi cosiddetti appunto i cittadini in atto nel Paese
Le gli autoctoni e dall'altra parte abbiamo il gruppo di considerato fuori e quindi si usano vari termini migrante mirato nato all'estero ogni tema ogni termine
Apparentemente molto spesso anzi senza apparentemente molto spesso viene utilizzato in maniera più o meno
Indistinta quand'era sta c'è una profonda differenza sostanziale nella definizione di questi nel contenuto definitorio di questi di questi concetti ora nel proseguirebbe della della mia illustrazione ma in quello che scriviamo nel nell'articolo che abbiamo curato con Elena Masi usiamo il termine migrante e questo per
Diciamo un termine che ci aiuta a qualificare il il perimetro di quello che vogliamo andare ad analizzare che appunto i soggetti che non hanno cittadinanza che vivono in Italia e sono inseriti però nel sistema economico Italia
Una
Dal punto di vista economico quindi raccogliendo un po'il il suggerimento di dedico Di Pasquale
è come se volessimo stimare un'equazione in cui ne vogliamo vedere l'effetto dell'essere immigrante sul bilancio
Questo
Andando a vedere quindi perfetto che questo essere migrante a sulle entrate fiscali contributive sulle spese e l'elenco potrebbe essere lungo la guerra fra l'istruzione
Alle spese di accoglienza e l'integrazione e così via
In questa stima di questa equazione teniamo ferme e presenti una serie di di di altre variabili
Che riguardano le caratteristiche personali dei dei dei soggetti
Età istruzione e così via
E quindi poi cerchiamo di di vedere se il fatto di essere immigrante ha un impatto sul sul bilancio sull'anta della spesa dello Stato
Ora anche in questo caso questo tentativo di di analisi ovviamente una semplificazione perché
Per vedi valutare questo impatto uno si dovrebbe chiedere ma il fatto di essere immigrante a un ha un impatto significativo del coefficiente di questa funzione al significativo nello spiegare
E
E allora qui si
Si scende sulle caratteristiche e magari ci si rende conto che
L'impatto di determinate categorie a prescindere dal fatto se sono migranti o meno se sono straniero meno
Hanno dei delle degli impatti sicuramente significativi sul bilancio perché magari guardiamo alla al fatto se essere anziani oppure minori e in quel caso riusciamo a identificare delle delle dimensioni delle caratteristiche dei bisogni che effettivamente l'impatto ce l'hanno
Ora
Questo non per dire che non sia possibile quantificare un impatto perché il i dati contenuti nel rapporto
Tre punto aiutano ad avere un idea del del fenomeno però
La cosa che particolarmente rilevante sottolineare che se guardiamo ad esempio i dati fiscali i dati fiscali sono analizzati a partire dai codici dei codici fiscali e la distinzione che qui si può fare in maniera molto semplice quella del nato all'estero o nato in Italia
E
Quando coi andiamo a a vedere cosa c'è nei dati minati all'estero ci possono essere naturalmente nei cit dei cittadini italiani insomma dell'estero così come nei né nati in Italia ci sono sicuramente degli stranieri in persone che non hanno appunto la cittadinanza
E quindi quando diciamo l'analista tenta di fornire degli elementi per la valutazione che possono essere utili sia al al decisore politico ma anche a sgombrare un po'il campo dal ma quello che nel dibattito nell'opinione pubblica
E ci si rende conto che c'è una di certo difficoltà nel riuscire a fornire queste informazioni
Ed è quello che nel rapporto si tenta di fare con analisi dell'impatto sul fisco degli degli stranieri
E l'analisi che poi adesso non non ripeto i numeri
Che sono stati già presentati prima
Quando facciamo questa analisi viene alcun altro elemento di rilievo che è quello dei confronti internazionali
Ora anche qui quello che un'analisi prettamente economico sembrerebbe prettamente economica realtà va a impattare con le differenze che esistono i diversi ordinamenti e quindi come viene riconosciuta la cittadinanza nei vari Paesi ora non non è non spetta a me non è questa la sede per avviare un dibattito sul soli sempre sullo ius sanguinis però quando si così razionalizzano i dati quindi sempre qui per restare sulla sulla dimensione quantitativa il il fatto di con come cioè come viene riconosciuta segnale sui riconosciuta la la la cittadinanza non è secondario
Questo perché nei paesi dove
Il la cittadinanza è riconosciuta con lo ius Solis
Nel momento in cui andrà a fare il confronto fra cittadini nati nel Paese e cittadini stranieri
Vedrò che l'insieme tende a concedere molto di più di quanto non coincida nell'analisi appunto viene presentata nel rapporto tra contribuenti stranieri e contribuenti nate cittadini italiani o cittadini italiani
Quindi
Ecco l'aspetto che diventa quindi irrilevante è quello del dell'avere disporre di di dati
Che che consentano di poi poter svolgere queste questa analisi un ulteriore passaggio che viene fatto nel nel rapporto è quello di andare a vedere andare a stimare queste informazioni e cioè stimare questi elementi andando a stimare per per vederne
L'impatto sui singoli settori ad esempio del del welfare dell'istruzione c'era
Ora
Il la proposta metodologica che proviamo che proviamo a fare nel nel lavoro è quella di concentrarsi su su tre dimensioni
E questo anche per
Per raccogliere un po'una parte lo trovo molto molto giusto molto corretta con con contenuta nelle premesse del lavoro
Di di Stefano Solari cioè che il problema non è
Un suo uomo
Dati dall'immigrazione un sì mandato dal fatto che l'immigrazione Oltenia immigrazione non viene gestito ovviamente estinto
Senza la la dovuta attenzione molto spesso
E il contributo che qui l'analisi economica poco fare che talvolta un contributo magari parziale e quello di sottolineare dicevo tre passaggi il primo quello dei dati emanando un po'una indicazione di di Einaudi il conoscere per deliberare solamente se conosciamo
E abbiamo dato disposizione per analisi possiamo aiutare decisore a appunto a decidere
Il secondo elemento è quello di riportare il il dibattito su un piano analitico e quindi tentando analisi che non siano solamente di tipo statico vedendo o qual è l'impatto dell'immigrazione non particolare momento storico ma guardando anche nel lungo periodo in questo la il rapporto di quest'anno coglie secondo me un passaggio rilevante quello della di uno dei grandi trend dell'in tema dell'invecchiamento tra popolazione e quindi mette insieme e porta in parallelo avanti analisi fra del decollo dei giovani e quello degli immigrati e poi
Sempre sul piano analitico
Non non guardare grandi aggregati ma scendere sulle sulle singole voci perché questa destra ma aiuto poter calibrare con le policy
E da ultimo
Il un tema su cui riflettere secondo me il tema dell'attrattività
Troppo spesso nel nel dibattito si parla di attrattività del Paese rispetto al tema dell'impresa quindi quali livello di investimenti diretti esteri livello di imprese che appunto
Iniziano Peraro investono nel nel Paese dall'analisi di questo rapporto emerge con forza un alcun tema se non è centrale che quello dell'attrattività delle per da parte delle persone
Tanto dal punto di vista dei giovani quanto dal punto di vista degli immigrati e questo si vede sia nelle in tutti i numeri che sono contenuti nei primi capitoli del lavoro ed è a mio avviso un un aspetto un po'trascurato che sarebbe porta importante portare avanti insieme al a quello appunto dell'attrattività da parte dell'impresa perché poi i riflessi dal punto di vista non solo economico ma anche sociale culturale potrebbero essere veramente molto più di di quelli che potremmo avere da una semplice quantificazione
Economica
Grazie
Grazie
Si sottolinea solo una frase che mi ha colpito che è quella di che è una citazione de conoscere per deliberare campo
Riassume secondo me l'approccio della
Della Fondazione nel segno che noi il nostro ruolo il agricolo di questo rapporto è proprio quello di fornire dati fuori dall'ideologia a favore o contro l'immigrazione ma cercare di capire i fenomeni e l'ultimo intervento della giornata del dottor Antonio paia Hardy Confartigianato impresa che
Che ringrazio ovviamente per la partecipazione e per aver curato assieme al segretario generale Cesare Fumagalli il un contributo contenuto all'interno del rapporto che parla in modo particolare dell'imprenditoria dei giovani quindi affronta il tema
Al centro del rapporto di quest'anno
Dal punto di vista del fare impresa e chiedo al dottor Pagliara una riflessione oltre al tema dell'imprenditoria per i giovani anche al tema dell'imprenditoria degli immigrati e quali ripercussioni a nel nostro Paese
Dato che è un fenomeno che ormai conta oltre settecento mila persone appunto che fanno impresa in Italia
Prego
Grazie Dipasquale grazie a tutti voi la pazienza dell'ascolto anche del rimanere a rimuginare insomma e ritornare con l'impegno della Fondazione avevamo resta a ritrovarsi su questi temi anche se naturalmente ultimamente bisogna sempre ragionare come minoranze no quindi quando si parla di consapevoli inserzione di eccetera eccetera
Bisogna parlarne con con un po'di leggerezza cioè perché senno se ci si prende troppo sul serio doposci sgomenta e si scappa a gambe levate
Perché i processi sono lenti di trasformazione e perché si sono le situazioni si sono sedimentate e non sono nate all'improvviso
Quindi quello dobbiamo vogliamo ritrovare auspichiamo si stia eccetera eccetera che passa attraverso un linguaggio determinate parole
Erano che per noi per chi è qui credo siano significative perché sono non parleremo di immigrazione
No girano qui mai cento metri quadrati insomma no potrà leggere fuori e quindi questo per dire che se che qui spunti sarebbero sarebbero sono non sarebbero sono talmente tanti
Che con pazienza il teorema Barghouti insomma no però anche uscendo di cui voglio dire continueremo a curare
Un po'd'attenzione su tutti questi spunti di oggi e anche le dei rapporti precedenti perché anche l'anno scorso parlammo
Di situazione demografica esplosivo ecco un'esplosiva siamo agli sgoccioli quindi preparandosi alla crisi ora siamo agli sgoccioli
Quindi ora prossimo ancora niente dal rumine trash più niente
E quindi quando si parla di cittadinanza globale Millennials eccetera eccetera di imprenditori ecco e collegamenti con l'imprenditoria immigrata si parla di si usa una terminologia molto vasta
Che va bene
Perché include molte cose no quindi all'inizio va bene insomma
In genere generale e va bene
E nello stesso tempo però poi non abbiamo bisogno di compartimenti zanzare no perimetrare un po'per per capire i pezzi di questa roba e quindi in quando si parla per esempio di Europa no dell'impegno dell'Europa eccetera eccetera non nell'immaginario collettivo non si evoca qualcosa di positivo questo però saperlo no frequenta siamo pensa lordi forse nel nel cinquanta sì no ricordo un giornale
Che alla morte di De Gasperi e cinquantaquattro lo definivano il T è morto il grande statista europeo perché era meglio essere europei italiani no diceva titolo
Non voleva dire ieri di più no che eri che era significativo che un italiano fosse europeo no queste liti fra un giornale oggi no
Sono di campi molto cittadino di Campi Bisenzio non non lo scalo Campi Bisenzio no quindi questo è il perimetro di oggi
Quindi noi dobbiamo parlare con queste risonanze quindi quando si parla di Europa si parla anche sotto sotto si parla di crisi
E si parla di una crisi a cui va dato un nome no che valorizzi economica no chiamai fisico immigrazioni dirige sovranità Carrisi spirituale no
L'Europa una crisi spirituale va va bene e questa è la crisi all'Europa no c'è uno spirito e c'è una crisi dello spirito
No è possibile parlare di spirito oppure bisogna parlarne chissà dove no infatti a forza di non parlarne ci siamo ritrovati
Con tutte e due le gambe dentro
Allora se l'uno non parlo di questo prossimo venturo volesse visto siamo a trent'anni dal muro
Quest'anno sono volesse
Un un cenno che cosa potrebbe essere lo spirito europeo va su internet e trova il discorso di vibrante il dieci novembre del mille novecentottantanove quanto gli chiedono che cosa significa la caduta del muro no per ascoltate la risposta di Branca che è una risposta sull'euro che una risposta sull'Europa
Va va ascoltato sette poi frugando si può trovare anche scritto però
E ci sono sufficienti filmati e quindi se ho la scorta ascolta anche il tono di tante che era un socialista
O faceva parte del socialismo europeo però ascoltate che cosa come vede Luigi dopo il muro l'Europa e di che cosa parla parla parla di spirito Mirko sacrosante
Questo per dire
Che la cittadinanza globale qualcosa di di molto un definito se noi ci si trova diciamo un'anima prima di tutto perché se cittadini di qualche cosa di una città o comunque si appartiene
Sì a un titolo no sia una carta di identità sia no e quindi lo vale non so qual è l'istituzione globale no quindi già questo vuol dire buttare la palla in calcio banco però va buttata per capire le cose però quando si parla poi dice narrazione Millennials
Nostra
I Millennials se ne parlavo con Di Pasquale entrando nel mille Anderson quelli nati tra il meno centottanta e il due mila o
Si dice mila centottanta mila centonovantasei no oppure mila centottanta il due mila uno per il dominio per i due non lo so torri gemelle qua
Dopo il duetto è nato dopo il due mila no la generazione x zeta la dichiarazione millenni aspirazioni siano facevano lezione X mila centosessanta
Mio centottanta l'ottantuno arrivare Ganna sessantasettenne dei
E io sono i cinquantasei sono ecco boom no e quindi sono quarantacinque cinquantanove quinti boomer x sessanta ottanta Y con Millennials ottantadue mila quindi son quelli che oggi hanno il Millennium quegli oggi hanno da venti a quaranta anni questi giovani Popper così
Per la verità se si guardano in venerdì di Greta sembra persone di quindici anni non ci sono sono i ragazzi quelli si ostinano a ragazzi
Comunque si intenda lo dice Fumagalli nel nel nel testo il la questione dei Giove la questione grossa perché credo sia la maggiore fascia di povertà che si aprirà
In Europa occidentale credo che non ci sono quinto si chiedono no
Ce ne sono Pozzo pochissimo sinossi riff non si producono più Pompeo si producevano ogni due genitori c'aveva quattro non oggi ci ha quattro G quattro nonni due giovane al contrario
Secondo perché i tutti se io mi occupo di welfare progetti nazionali welfare Oval fare insieme eccetera eccetera secondo perché quando si parla di servizi alla famiglia ovunque si vada parlate un qualunque Onlus terzi settori guanti puliti
O asili nido no o badanti non quindi o pannolini o carrozzine
Nel mezzo nulla
Quindi la domandare
Ma se io ho in casa più generazioni
Premesso che la badante la trovo o che l'asilo nido alla fine se ne stanno occupando volenterosa mente tutti no chi si occupa piedi lì a quindici anni in casa mia se non vuole più studiare o che si occupa di questo notizie non occupa
Quindi chi è che fa
Compagnia a queste situazioni
Quindi su queste quindi chi ha quindici anni e oggi la generazione destra no per chi è nato qui il due mila quindi che non sa nulla della Porta di Brandeburgo che non sa nulla
Dell'esplosione per il millennio sono quelli nati nel boom nella nella grande rinascita
Capitalista non nella grande voglia di mercato
Dall'ottantatré Reagan nell'ottantuno per cosa dice no nel discorso Dini
Inserire insediamento Casa Bianca
Lo Stato non è la soluzione dei problemi lo Stato è il problema quindi io lo leggo di mezzo e ognuno si arrangi quindi questo è questi questi sono gli anni ottanta sono gli anni in cui cresce a vista d'occhio la globalizzazione no in senso anche esponente positivo e quindi i giovani il millennio sono sono giovani che hanno preso in considerazione home
Ecco infatti le le nascite sono aumentate nella nottata hanno preso in seria cose dopo le crisi no delle rivoluzioni degli anni Settanta no le contestazioni ce n'è già dagli anni ottanta sono gli anni era grande rivincita no che culmina voi
Nella caduta del muro e prosegue fino al novantuno fino alla caduta dell'Unione Sovietica no
E e e poi fino alle torri gemelle nel due mila uno e poi la quindi queste situazioni vi sono situazioni dei millenni al suo interno generazione
Che non ha vissuto le idee le fedi politiche movimentista e degli anni
Della generazione x no sessanta ottanta ma che è vissuta nei rampanti Isma'è cresciuta e rampanti Isma'
In un certo senso con una vena di narcisismo e con un'aspettativa no e lateralmente le cose poi son crollate nel due mila otto
Quindi millenni alla sua gente
Che economicamente parlando ha impattato nel due mila otto
Qui su questi qui e e noi sappiamo che il due mila otto e un altro spartiacque quindi millenni la sua gente viene dal due mila otto nel quindi se uno pensa a queste situazioni lui
Cioè arrivando quindi a avendo oggi quarant'anni insomma no quindi avendo oggi da venti a quaranta anni sono persone che poi i cercano qualche strada altrove no quindi come si rapporta tutto questo
Alla imprenditori ha
Diceva di Pasquale anche qualche collegamento con l'imprenditoria immigrata
Be'si rapporta con il fatto che chi emigra c'ha un progetto trasmigrano gli straccioni no quindi chi emigra
Ha un progetto no emigrati può permettersi di tentare di spostarsi in un altro Paese e ci prova quindi con il supporto a casa della famiglia quindi ha un'idea
Amo l'intenzione e la mette in atto di va bene gli va male eccetera però certamente non emigra chi non riesce neanche alzarsi dal giaciglio no questo questi duelli Annoni emigrano
E quindi sono motivati da qualche cosa da una visione dà un'idea e hanno del loro futuro l'imprenditoria immigrata con un Sensi impresa perché su questo bisogna può andarci cauti
Il fatto che ci siano le imprese o che ci ci sia distinzione fra imprese imprenditore un fenomeno che anche in Italia qualche problema quinti
E gli immigrati difendono più i giovani immigrati tendono più a ripetere
Lei e tendenze e ci sono stata nel paese di mettersi in proprio di uscire dal rapporto subordinato di mettersi in proprio
Di intraprendere qualcosa in questo senso sono intraprende editori poiché questo sì Coverta in una struttura aziendale
O in un negozio on un banco di frutta questa è un'altra cosa perché se si va distinguere già raffigura dell'impresa dall'assicura l'imprenditore bisogna ridiscutere tutta la crescita della piccola impresa in Italia no
Dove sia impresa imprenditore
E dove sia imprenditore con qualche cosa e assomigli all'impresa ma che in realtà era dato dal distretto territoriale l'impresa della dava il distretto
Ho l'impresa era il distretto vedi rimaneva lì intraprendeva entrando nel gioco distrettuale
Questo questa sostanza una storia ristrette basta sentire il cesso la conoscete meglio di me quindi si può sia intrapreso in Italia in una certa maniera
Faccio presente io me Confartigianato di Prato nel mille novecentonovanta
In una in un dato statistico sui titoli di studio degli imprenditori associati a Confartigianato di Prato parlo del novanta l'un per cento aveva la laurea il quattro per cento era analfabeti imprenditori e cioè intende la vita aveva successo
Il quattro per cento era un'Alfa Beta
Il sessantacinque per cento circa aveva le medie le medie inferiori e il venticinque per cento aveva un titolo di media superiore questi sono gli imprenditori nel novanta
Associati solidi studi associati a Confartigianato vibra con grande successo creditoria
Quindi quando si parla di associati associare i titoli di studio alle al giovane all'impresa eccetera eccetera
Io low cost noi lo possiamo capire non so le persone o gli stessi imprenditori quanto apprezzino e quanto capiscano
Queste percentuali perché gli vanno spiegate no livelli in generale l'imprenditore prima viene a lavorare meglio è no in qualche ma sono io l'università poco quindi bisogna ragionare con queste mentalità perché se non ci si confrontano questa mentalità si sta parlando di imprenditori ed imprese non esistono mo'
Quindi lì l'impresa l'impresa del giovane immigrato impresa e tende a ripetere il model Dalian no della vorrebbe mettersi in proprio del lavoratore autonomo chiamando un prenditore
Quindi a questi punti si arriva agli ottocento mila di Di Pasquale coi altre statistiche che separano di più dicono
Che naturalmente se si va a misurare si scende anche a quattrocentoventidue mila vedi la da ricerca Censis Roma Tre
Del giugno di quest'anno comperò
Sono valutazioni in base a chi si include che sia sul però in tutte e due i casi ai giovani italiani sia i giovani immigrati qual è la cosa che li accomuna o che dovrebbe accomunarli ma che gli immigrati in qualche maniera hanno perché c'hanno una spinta
Ai seguire una vocazione inseguire una può la prima cosa che deve fare un giovane fare impresa
No
E capire cosa vuole fare
Già se se fanno non sarà impresa
Si vedrà ma la prima cosa è che che la prima cosa deve intraprendere la propria vita è il e Luigi Abete Luini impresa no
Di ecco se c'è un dato ma anche gradatamente mancato ai Millennials fare della propria impresa andrà proprio vi fu un'impresa no
Dopodiché si fa impresa si lavorerà come subordinati ma con uno stile imprenditoriale
Si lavorerà artigianalmente cioè nel senso no non solo con le mani ma con l'idea della passione del creare qualcosa anche dal lavoratore dipendente
Anche senza mettersi in proprio non c'è bisogno di di immettersi improbabili per realizzarsi bisogna volere o qualcosa no bisogna accendere sì per qualcosa ha fatto bene
All'inizio il direttore dell'una era richiamare il bel brano quel passo
Perché è vero no la possibilità di trovare se stessi e la prima fortuna del lavoro e quindi anche dell'imprenditore che cosa avevano il banditore negli anni Cinquanta
L'idea di l'idea di del dovere di da per il successo no l'idea di riuscire l'idea di luce questa grande motivazione di fondo
Queste poco gradatamente queste che attenzione c'è una motivazione di natura spirituale RAI Ciampi se no uno pensa che sia e che cosa no questa grande passione ai giovani eroi i giovani sono stati parcheggiati questo Paese no inattesa toccasse a loro non è più toccata loro
Quindi non si sono fatti più quindi è rimasto e dove andar via quei pochi che che sono rimasti non sanno che cosa vogliono quegli altri sono andati via del resto non si sa il il domani quindi è in crisi da questo punto di vista no quindi la seguire la vocazione seguire una passione avere un itinerario no è la il primo il primo motivo dell'intraprendere prima si intraprende una visione dopodiché mi all'impresa ovviamente lavoro eccetera ecco un parallelo con un parallelismo con i giovani immigrati è su questa rotta voi no loro una rotta ce l'hanno i nostri
Anche loro anche i i nostri che vanno all'estero può in qualche maniera seguono quest'idea conseguono quest'idea di realizzarsi
Ma questo dovrebbe essere il lavoro da fare no nelle famiglie se non si parla solo di asili nido di Pat Martino le fasce di mezzo Nocchi cura le persone che stanno tra quindici e vent'anni chi ci sta dietro
Grazie dottor pagare Confartigianato insomma per tutto il supporto concessa che quest'anno quindi io ringrazio tutti i partecipanti in particolar modo non li ho citati all'inizio il presidente della Fondazione Moressa mica le Furlan ma che presidente della CGIA di Mestre Roberto Bottan una di nuovo tutti i partecipanti in modo particolare
I relatori per il loro interessanti spunti e Doda parte la Fondazione appuntamento al due mila venti per il nuovo lavoro grazie